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Concorso Nazionale di inclusione sociale, bellezza e talento “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo”: svoltasi la finale regionale Lazio 4° edizione 2023 e la 3° selezione regionale Lazio del Concorso Nazionale di bellezza e talento “Una Ragazza per il Cinema” 36° edizione 2024.
Si è svolta domenica 12 Novembre, presso il Ristorante “Da nord a sud” di Roma, la finale regionale del Lazio del Concorso Nazionale di inclusione sociale, bellezza e talento “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” 4° edizione 2023 del Patron Massimo Meschino (che è dedicato a bambini fino ai 13 anni, a ragazze, ragazzi, donne e uomini dai 14 ai 60 anni, ovviamente divisi per fasce di età, a donne curvy e soprattutto persone che nonostante le loro disabilità vogliono ancora mettersi in gioco) ed in contemporanea la 3° selezione regionale del Lazio del famoso ed ambito Concorso Nazionale di bellezza e talento “Una Ragazza per il Cinema” 36° edizione 2024 dei Patron Antonio Lo Presti e Daniela Eramo che è dedicato a ragazze dai 15 ai 25 anni.
L'evento è stato organizzato dalla MTM EVENTS composta dal Presidente Massimo Meschino, il Vice Presidente Thierry Mandarello ed il loro staff composto dai fotografi ufficiali Mario Buonanno e Manolo Ruggeri, dal regista ufficiale Michele Conidi, dalla coordinatrice Marika Berti e dalla Direttrice artistica del concorso Maria Pina Bellotti.
“Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” - Concorso Nazionale di inclusione sociale, bellezza e talento si differenzia da ogni altro concorso perché nasce, come appunto dice il nome, con lo scopo di includere socialmente tutte le persone che vogliono avvicinarsi a questo mondo ed in particolare a tutte quelle persone con problemi di handicap fisici e/o psico fisici che vorrebbero mettersi in gioco come tutti ma invece sono sempre esclusi dagli altri contest. Inoltre non punta alla ricerca esclusiva della bellezza dei concorrenti, ma tende ad individuare attraverso le numerose selezioni, elementi nuovi dotati di talento, personalità e dalle precise caratteristiche professionali per essere proposti nel mondo dello Spettacolo, della Moda, del Cinema, della Pubblicità e della Televisione.
38 i concorrenti che si sono contesi le ultime fasce a disposizione per la giornata ed il passaggio alla finale nazionale (Melissa Pelagaggi, Aurora Rossi, Martina Serventi, Maria Galatioto, Aurora Cigna, Giorgia Di Bernardo, Chiara De Gianni, Federica Viazzo, Larissa Andreia Olaru, Valentina Aureli, Marianna Fersula, Martina Amelia Lucente, Sofia Marino, Sofia Trifella, Gaia Dell’Armi, Cecilia Colantoni, Sara Corradini, Ilenia Cadaverò, Lisa Zoe Scardocchia, Cristel Mollo, Ana Dragan, Doriana Gallucci, Natalya Zhovnir, Lorenzo Valente, Michel Zanoboli, Julia Bednarz, Elvis De Gianni, Aurora Zordan, Mattia Georgian Lucente, Sofia Ruggero, Manuel Spallotta, Sofia Marangio, Alessandro Ventura, Vittoria Ventura, Alessandro Lucci, Giulia Lucci, Davide Zordan e Nausika Trentuno).
Dopo aver fatto i dovuti ringraziamenti alla location ospitante, ai partner del concorso (la filiera ortofrutticola Natura da baciare, Itop Officine Ortopediche, 3B Production Film, l'Accademia Arte nel cuore, il brand Matti Veri, Le Cinemà, Aob Magazine, PaeseRoma.it e Non solo video), si è passati a presentare i giurati a cominciare dalla vincitrice in carica della categoria Bambine Aurora Caretta, dalla stilista internazionale Elena Rodica Rotaru dalla ballerina professionista in danze caraibiche nonché titolare del brand “Matti veri” Elisabetta Valitutti, dalla stilista e regista Maria Berardi, dal regista e produttore cinematografico Pietro Borzacca, dalla hair stylist Marilena Bacanu e dal famosissimo tiktoker Federico Antoine.
Così, dopo i ringraziamenti e la presentazione dei giurati, si è svolta subito la prova talento dove i concorrenti che hanno voluto si sono esibiti per 90 secondi davanti la giuria in prove varie tra recitazione, ballo, canto, musica ed altre arti varie mentre chi non si è esibito ha sfilato con abito casual; poi ci sono state le altre uscite in abito elegante e costume, intervallate da interventi canori e cabarettistici del presentatore, cantante, imitatore e show man Antonio Delle Donne e da alcuni interventi del Presidente della MTM Events, Paton del Concorso “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” nonché Agente regionale del Lazio del Concorso “Una Ragazza per il Cinema” Massimo Meschino che ha voluto spiegare come si svolgerà la finale nazionale e presentare i prossimi eventi che si svolgeranno. Si è poi proceduto alla premiazione finale, non prima di aver distribuito alcuni omaggi da parte dell'organizzazione, ovvero a tutti i partecipanti che partecipavano è stato consegnato un peluche a loro scelta.
Le tre fasce di accesso alla finale regionale 2024 di Una Ragazza per il Cinema Lazio sono andate a Martina Serventi, Sofia Marino e Valentina Aureli.
Per quanto riguarda Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo, sono state consegnate 2 fasce di accesso alla finale regionale Lazio 5° edizione 2024 categoria Ragazze e sono andate a Marianna Fersula e Cecilia Colantoni, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificata categoria Ragazza a Lisa Zoe Scardocchia, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificata categoria Over ad Ana Dragan, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificata categoria Special a Doriana Gallucci, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo Ragazza fedeltà a Sofia Trifella, quella di Ragazza Accademia L'Arte nel Cuore a Larissa Andreia Olaru, quella di Ragazza Itop Officine Ortopediche ad Aurora Rossi, quella di Ragazza Matti Veri a Federica Viazzo, quella di Ragazza 3B Production Film ad Aurora Cigna, quella di Ragazza MTM EVENTS a Natalya Zhovnir e quella di Ragazza Ristorante “Da nord a sud”, ovvero la ragazza più votata della giornata che si aggiudica anche la coroncina e l’accesso alla finale regionale del concorso “Una Ragazza per il Cinema” a Giorgia Di Bernardo.
Per la categoria ragazzi è stata consegnata la fascia di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo per l’accesso alla finale regionale Lazio 5° edizione 2024 categoria Ragazzi a Lorenzo Valente, e per la categoria over uomini è stata consegnata la fascia di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificato categoria over uomini a Michel Zanoboli.
Per quanto riguarda invece la categoria bambini, la fascia di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificata categoria Bambina è andata a Sofia Ruggiero, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo 1° classificato categoria Bambino a Davide Zordan, quella di Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo Bambino/a fedeltà a Mattia Georgian Lucente, la fascia di Bambina Le Cinemà a Julia Bednarz, quella di Bambina PaeseRoma.it ad Elvis De Gianni, quella di Bambino Natura da Baciare a Giulia Lucci e quella di Bambino Non Solo Video ad Alessandro Ventura.
Infine, per quanto riguarda l’ammissione alla finale nazionale che si svolgerà a Fiuggi (FR) nei giorni 1, 2 e 3 Dicembre 2023 con serata finale nel bellissimo e suggestivo Teatro Comunale, trattandosi di una edizione particolare il Patron Massimo Meschino ha deciso di ammettere tutti i concorrenti che vorranno partecipare ma che abbiano svolto già selezioni precedenti alla finale regionale.
La conduzione della giornata è stata affidata al bravissimo presentatore, cantante, imitatore e show man Antonio Delle Donne, la regia audio è stata affidata a Cristiano , fotografo ufficiale della giornata Mario Buonanno, regia Michele Conidi, coordinamento ragazze Marika Berti, la supervisione ovviamente affidata al Patron di “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” nonché Agente regionale Lazio e Molise di “Una Ragazza per il Cinema” Massimo Meschino. https://youtu.be/97PNAeju0IA?feature=shared
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In conclusione, ricordiamo ancora una volta che il Concorso Nazionale di bellezza e talento “Una Ragazza per il Cinema” è un concorso diretto a ragazze dai 15 ai 25 anni di età mentre il Concorso Nazionale di inclusione sociale, bellezza e talento "Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo" è un concorso per tutti diretto a bambini fino ai 13 anni, ragazze e ragazzi dai 14 ai 30 anni, donne e uomini over dai 31 ai 60 anni divisi in due fasce di età (31-45 e 46-60), persone curvy e soprattutto a persone con disabilità che hanno ancora voglia di mettersi in gioco.
Inoltre, per questo secondo concorso, si cercano Agenti regionali e/o territoriali per tante aree ancora scoperte sul territorio italiano.
Chi volesse partecipare alle prossime selezioni di entrambi i concorsi oppure di uno solo di essi o volesse altre informazioni, può rivolgersi a Massimo Meschino al numero 328/8954226, visitare i siti internet www.unaragazzaperilcinema.eu e www.agenziamtmevents.it in cui troverete tutte le info sia dell'Agenzia che dei concorsi stessi oppure visitate le pagine Facebook “Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo” e “Una Ragazza per il Cinema Lazio e Molise”.
PH: MARIO BUONANNO
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Articolo di @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog
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Nudi by PMS from the album Di giallo e grigio live at Musicultura 2018
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https://youtu.be/VFct_BzOyq0 RELEASED TODAY!
RAREFACTO by Anime Hospital
My personal project mixing pop prog electronica rock and jazz
Grabado en Estudio Medio Cielo en 2019 Peter Provan: Dirección y producción artística, composición, guitarras, voces y sintes/teclas. Nico Ridi: Producción general, batería, técnico de grabación, edición y mezcla, FXs, overdubs y percusiones random Rama Caceres: Bajo Luca Nebiolo: Synth doctoring, diseños sonoros, técnico de grabación (Grabación de voces, sintetizadores/pianos/teclas en Estudio Taurini) Ani Wright: pintura de tapa Sabrina Simia: diseño de tapa, logo, tipografías. Prensa y comunicación: Gabi Patat, Vera Buendia, Peter Provan Mastering por Daniel Ovie Agradezco a los músicos que me acompañaron en el estudio con altísimo talento y profesionalidad. A Nico y la familia Ridi, que dio espacios e instrumentos sagrados para la concreción de este EP. A lxs amigxs, las almas amigxs, los amores, sentir esa cercanía es un tesoro: lxs Kaplou, Rober Sánchez, Mati Gabarrot, los chatarros espaciales, Gabi Patat, Luca, Euge, Manu Dengis (y los Juglares), Elena, Martina, Ani Wright y Sofía. Me permito un cholulismo e invoco a Annie Clark, Chris Cornell, Spinetta, Cerati, Magritte y Van Gogh. アニメ びょういん! Disponible en Spotify, Google Music, Apple, Amazon y más!
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S.P.O.T. per piano solo è in free download. Ecco il video promo in esclusiva NAPOLI – A distanza di qualche giorno dalle riprese audio e video, dirette da Danilo Marraffino, la playlist completa di S.P.O.T.
#Francesco Lettieri#Gino Giovanelli#Giovanni Block#Lorenzo Campese#Luigi Esposito#Mariano Bellopede#Mario Nappi#Martina Mollo#Polosud Records#SPOT
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Orfini e Martina indagati per la visita sulla Sea Watch
"Siamo appena rientrati in porto. Ora stiamo facendo l'elezione di domicilio perché a quanto pare siamo indagati per essere saliti sulla nave". Lo ha riferito e scritto su Twitter il presidente del Partito Democratico, Matteo Orfini, dopo essere tornato, insieme al segretario Maurizio Martina, dalla visita sulla Sea Watch. "I campi in Libia - ha aggiunto Orfini - sono un inferno che non finisce mai, ci hanno detto i migranti sulla nave". Intanto il vicepremier Salvini in una lettera al Corriere della Sera pubblicata in prima pagina scrive: "La decisione sulla nave Diciotti è stata presa nell’interesse pubblico”, per questo “va negata l’autorizzazione ai giudici”. “La mia vicenda giudiziaria è strettamente legata all’attività di Ministro dell’ Interno e alla ferma volontà di mantenere gli impegni della campagna elettorale”, evidenzia Salvini. “Sono convinto di aver agito sempre nell’interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato. Rifarei tutto. E non mollo”. Read the full article
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Perdonatemi in anticipo per la lunghezza, ma la depressione sembra essere tornata a farmi visita dopo cinque anni.
Non so che mi stia succedendo in questo periodo, ma è come se mi sentissi prosciugato, vuoto, un guscio spezzato sul ciglio della strada. Non riesco ad alzarmi dal letto, non ho più prospettive a cui aggrapparmi e la solitudine mi è compagna, quella povera disgraziata senza amici. Ho i polmoni gonfi di fumo e la bilancia mi suggerisce di non farle raggiungere temperature siberiane, ma non mi importa e cerco di non pensarci. In realtà non penso a nulla, anzi, penso a tutto ma non c’è niente in cui mi perda, che mi divori e mi faccia sentire vivo di nuovo. Ho passato tanti mesi a soffrire per poi imparare a volermi bene così, un po’ lunatico e un po’ poeta, peloso, un po’ sgraziato ma pieno di vita. Poi è arrivato lui, quel pezzo di merda vivente e mi è crollato tutto addosso. Così ho iniziato a dire bugie su bugie alle persone, a costruirmi un alter ego che mi desse sicurezza, ma è stato un castello di carta e sappiamo tutti come sarebbe potuta andare a finire... sono crollato. Non ho mai scopato con nessuno, mai ultimamente, non ho fatto pompini a destra e a manca, non ho avuto alcun fidanzato che mi ha scopato e poi mi ha fatto stare di merda dopo quattro mesi. Queste solo le cazzo di bugie che devo raccontare agli altri per evitare sempre quella domanda del cazzo che mi ha assillato per tutto il 2017: “Francesco ma non ti vuole nessuno?” Quel famigerato fidanzato che mi ha lasciato dopo 4 mesi e di cui parlo ai miei amici più stretti, non è stato mio fidanzato. E non mi ha mai scopato. MI ha solamente manipolato psicologicamente, pur sapendo che io ero innamorato di lui, e mi ha fatto sentire male da schifo. “Francesco guarda quanti libri sto leggendo, guarda come sono bravo in filosofia, guarda che fisico mi sta venendo”. Lui non mi ha fatto sentire inadeguato per qualcosa che non mi apparteneva, ha calpestato tutti i miei pregi... e li ha calpestati di nuovo, e poi ammazzati, e poi fatti ingozzare, dimagrire, ingrassare di nuovo, raderli, ci ha fatto di tutto coi miei pregi finché mi sono sentito talmente estraneo a me stesso da non riconoscere più le mie lacrime. Lui si divertiva a vedermi soffrire, lui si divertiva a scriversi con le persone che interessavano a me, lui si divertiva a sapere che stessi male. Ma mica potevo dire alle persone questo, sarei passato solo per l’ennesimo sfigato di turno che non riesce mai ad avere un rapporto sessuale perché boh, manco lo so io, o una relazione. Ma in questo crollo ho avuto un breve spiraglio di luce, è stata questione di una giornata. Parlare con una cara vecchia conoscenza mi ha ricordato come può capitare di essere visti da altri senza sentirsi giudicati, che non ci sono solamente persone di merda in questo mondo e che in fondo non c’è niente di strano a sentirsi soli, perché siamo un po’ tutti soli quando non ci vede nessuno e noi sotto sotto vorremmo il contrario. Mi ha ricordato che un tempo anch’io sono stato accettato per quello che sono. Ma è stata questione di un miraggio e il giorno dopo ho fatto un pensiero bruttissimo, ma brutto brutto brutto, per la prima volta in vita mia, ed ho pensato che forse... se le mie mani fossero diventate fredde per sempre, forse sarei potuto stare meglio. Per fortuna è andato via subito, ma questi giorni restano comunque un inferno e non so come uscirne. Se esco il pomeriggio con Martina parliamo di Zara, se esco con Silvia mi dice continuamente di starmi autoconvincendo (e alla fine me ne convinco davvero), se esco con Marco parliamo di me, ma sono un muro di pietra e respingo tutto. Vado avanti per inerzia, sperando di avere le forze per stare meglio un giorno così da potermi rialzare. Perché credetemi se vi dico che queste sabbie mobili mi stanno stritolando ed io non ce la faccio a liberarmi. Qualcuno mi creda stavolta, perché queste non sono bugie. E fa male...
Ma mi voglio troppo bene per mollare tutto. Soprattutto se ripenso ai bei momenti, alla scorsa estate, a mia nonna, al bene che mi vogliono tante persone, non mollo. Ma per un cazzo proprio.
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En el día de la bandera, la Municipalidad de La Plata presentó “Manuel Belgrano, memorias y olvidos; un musical épico”, la obra conformada por 16 alumnos de instituciones educativas locales, que se estrenó en un Coliseo Podestá colmado.
La propuesta, impulsada por la Secretaría de Cultura y Educación municipal y el Teatro Municipal Coliseo Podestá, contó con más de 100 alumnos que fueron evaluados en distintas instancias para definir el elenco de 16 chicos.
En relación a la iniciativa, el secretario de Cultura y Educación de la Municipalidad de La Plata, Gustavo Silva, destacó: “Es un proyecto artístico integral con jóvenes de escuelas secundarias de nuestra ciudad, por eso lo hacemos con la intención de establecer un lazo con nuestros valores más destacables”.
“Estamos orgullosos de que “Manuel Belgrano, memorias y olvidos; un musicalépico”, sea un proyecto formativo, pedagógico y artístico, que aborda la vida de un gran prócer nacional”, agregó Silva.
La obra narra la vida del mítico prócer nacional y cuenta con libro y puesta en escena del grupo La Cofradía en Pro-testa, dirigido por Gabriel Gestal.
Al respecto, el responsable de encarnar el personaje de Manuel Belgrano, Tadeo Angheben Martin, perteneciente al Colegio Lincoln, manifestó: “Meterme en el alma y en la carne de lo que realmente vivía y sentía Belgrano es un enorme desafío”.
El resto del elenco se completa con Federico Strilinsky, Manuela Yantorno, Sofía Tábatha Franks, Alma Rocío Eijo, Simón Angheben Martin; Felipe Bou Abdo, Fernando Santín, Franco Acheme, Violeta Trevisán, Dana Carlotto, Valentina Plesniak, Abril Couceiro, Bianca Cavallaro, Martina Laurito y Agustina Mollo.
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A sala llena, se estrenó el musical de Belgrano conformado por estudiantes secundarios platenses (#LaPlata) En el día de la bandera, la Municipalidad de La Plata presentó “Manuel Belgrano, memorias y olvidos; un musical épico", la obra conformada por 16 alumnos de instituciones educativas locales, que se estrenó en un Coliseo Podestá colmado.
#Abril Couceiro#Agustina Mollo#Alma Rocío Eijo#Bianca Cavallaro#Coliseo Podestá#Dana Carlotto#Federico Strilinsky#Fernando Santín#Franco Acheme#Gabriel Gestal#grupo La Cofradía en Pro-testa#Gustavo Silva#Manuel Belgrano#Manuela Yantorno#Martina Laurito#Municipalidad de La Plata#musical épico#Simón Angheben Martin; Felipe Bou Abdo#Sofía Tábatha Franks#Tadeo Angheben Martin#Valentina Plesniak#Violeta Trevisán
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Ladrones k
A LA HORA DE VOTAR ESTE AÑO, ACUERDENSE MUY BIEN DE ESTOS NOMBRES, ARTIFICIES Y COMPLICES DE LA DECADA INFAME, INCLUIDO LOS JUECES CORRUPTOS DEL PEOR GOBIERNO DE LA HISTORIA. MEMORIA! PRESOS O MUERTOS, QUE DEVUELVAN LO ROBADO Y HASTA QUE NO PAGUEN POR SUS CRIMENES NO HABRA PAZ EN LA REPUBLICA ARGENTINA Cristina Elisabet Fernandez, Amado Boudou, Anibal Fernandez, De Vido, Schiavi, Jaime, Cirigliano - cuando los van a guardar de una vez???- , Cristobal Lopez, Spolski, Gvritz, Lazaro Baez, Martin, Leandro, Luciana y Melina Baez, Perez Gadin, Muñoz, Chueco, Zannini, Scioli, Mariotto, Sergio Massa, Rossi (con la hija), Kicillof, Lorenzino, Galuccio, Vanoli, Puricelli, Milani, Parrili, Timerman, Di Cesare, Curien, Roveda, Capitanich, Alperovich x2, Gioja, Insfran, Moreno, Florencia, Maximo & Alicia K, Bonafini, Schoklenderx2, Carlotto, D'Elia, Sala, Esteche, Tomada, DeNegris, Berni, Larroque, De Pedro, Conti, Caamaño, Zaffaroni, Recalde x 2, Liuzzi, Cabandie, Gils Carbo, Oyarbide, Casannelo, Gonella, Eduardo Freiler, Jorge Ballesteros,Ventura Martinez, Fabiana Palmaghini, Andrea Askenazi, Abal Medina, Kunkel, Verbitsky, Manzur, Alak, Alberto Fernandez, Julian Alvarez, Julian Dominguez, Sagasti, Di Tullio, Cabandie, Diego Bossio, Romina Mercado, Del Pont, Debora Giorgi, Cecilia Rodriguez, Saintout, De Pedro, JM Abud, Español, JJ Carbajales, Augusto Costa, Tanos, Tailhade, Arceo, Agis, Franco Picardi, V Hortel, Kreplak, Matias Molle, Marina Aballay, Ñato Fresneda, Norberto Berner, Guillermo Rus, Verónica Piesciorovski, Juan Manuel Pignocco, Martín Reibel Maier, Rafecas,Canicoba Corral, Martina Forns, Lijo, Juan Fantini, Daniel Reposo, Gabriela Vazquez, Victor Hugo Morales, Jorge Chavez, Hernan Brienza, Adrian Paenza, los sucios de Carta Abierta, Fein, Pichetto, Alak, Echegaray, Nolasco, Clos, Capaccioli, Espinoza, Rudy Ulloa, Ottavis, Madaro, Campos, Nilda Garre, Uberti, Gaillard, Romina Picolotti,Herrero, Taiana, Menem, Duahlde, Massa, Ruckauf, Bergoglio, Bancalari, Otahece, Sabatella, Sbatella, Freyre, Calo, Servini de Cubria, Alicia Castro, Victoria Donda, Del Caño, Ballestero, Laura Braiza, Batakis, Felisa Miceli, Feinmann, Parodi, Cynthia Garcia, Gollán, Kampfer, Brancatelli, Mengolini, Acosta, Andrea del Boca Agustina Cherri, Gastón Pauls, Ferraresi, Parodi, Bauer, Cortese, Baradel, Almirón, Petrocini, Dobal, MA Diaz, Sergio Romero, Mussi, Zurieta, Zurro, Artemio Lopez, Del Moro, Soria, Barrientos, Paez, Navarro, Marcolini, Viale, Russo, Barragán, Barone, Cleri, Depetri, Taty Almeida, Stella Maris Leverberg; Graciela De la Rosa; Graciela Camaño; Ricardo Barreiro, Antonio Morante; Ruperto Godoy; Gloria Bidegain; Viviana Damilano; María Laura Leguizamon; Graciela Caselles; Gustavo Zavallo; Octavio Arguello; Guillermo Pereyra; Maria Julia Acosta; Jorge Landau; José Vilariño; Juan Carlos Lorges; Maria Cristina Cremer de Busti; Juan Gonzalez; Patricia Fadel; Marcelo Lopez Arias; Juan Carlos Sluga; Walter Festa, Hugo Perié; Dante Gullo; Jesús Rejal; Alberto Paredes Urquiza; Graciela Giannettasio; Adela Segarra: Alejandro Rossi; Gerónimo Vargas Aignasse; Hilda Aguirre; Susana Diaz; Jorge Cejas; Ramos Ruiz; Gustavo Marconato; Alfredo Dato; Paulina Fiol; Alfaro German; Mario Martiarena; Nora Bedano; Rubén Sciutto; Julia Perié; Juan Pais; Adriana Puiggros; Evaristo Rodríguez; Mariel Calchaquí; Eduardo Fellner; José Díaz Bancalari; Juan Manuel Irrazabal; Manuel Morejón; Beatriz Korenfe, Luis Cigogna, Dulce Granados, Mariano West, Carlos "Cuto" Moreno, Teresa García, Omar Plaini, Remo Carlotto, Dalmacio Mera, María Inés Pilatti Vergara, Sandra Mendoza, Mario Vargas, Nancy González, Carlos Heller, Carmen Nebreda, Eduardo Galantini, Raúl Barrandegui, Juan Carlos Díaz Roig, Marcelo Llanos, María Eugenia Bernal, María Cristina Regazzoli, Roberto Robledo, Jorge Yoma, Omar Félix, Alex Ziegler y Silvia Risko, Ricardo Biazzi, Oscar Albrieu, Fernando Yarade, Daniel Tomas, Margarita Ferrá de Bertol, Fernando Cotillo, Agustín Rossi, Rosana Bertone, Osvaldo Jaldo, Stella Maris Córdoba, Juan Salim,Nancy Duplaá, Pablo Echarri, Moria Casán, Sofía Gala, Nora Cárpena, Graciela Dufau, Cecilia Roth, Rita Cortese, Patricio Contreras, Enrique Pinti, Juan Leyrado, Jorge Marrale, Florencia Peña, Víctor Hugo Morales, Ana María Picchio, Soledad Silveyra, Gerardo Romano, Pablo Rago, Leonardo Sbaraglia, Diego Maradona, Nacha Guevara, Fito Paez, Charly García, Daniel Fanego, Horacio Fontova, Mercedes Morán, Luisa Kuliok, Dolores Fonzi, Dady Brieva, Diego Brancatelli, Mauro Viale, Jorge Rial, Rolando Graña, Daniel Tognetti, Julia Mengolini, Camilo García, Hernán Brienza, Luis Ventura, Gastón Pauls, Federico Luppi, Arturo Bonín, Ignacio Copani, Pablo Ruiz, Raul Rizzo, Víctor Heredia, Teresa Parodi, Luis Luque, Hugo Arana, Darío Grandinetti, Mex Urtizberea, Coco Silly, Alejandro Dolina, Marcelo Tinelli, Pachu Peña, Víctor Laplace, Cristina Tejedor, Roberto Piazza, Diego Capusotto, Liliana Herrero, Juan Pablo Feinman, León Gieco, Marta Minujín, Juan Minujín, Graciela Alfano, Litto Nebbia, Peteco Carabajal, María Onetto, Victoria Onetto, Lito Vitale, Gustavo Garzón, Leonor Benedetto, Paola Barrientos, Susana Rinaldi, Dante López Foresi, su hermana Liliana, Walter Goobar, Jorge Jacobson, Enrique Vázquez, Gerardo Yomal, Julio Villalonga, Horacio Embon, Alejandra Darín, Mario Pasik, Julieta Ortega, Fernán Mirás, Marilina Ross, Alejandro Awada, Jean Pierre Noher, Andrea Rincón, Guillermo Pfening, Diego Torres, Karina Mazzoco, Martin Bossi, el indio Solari, Ricardo Mollo., Natalia Oreiro, Sandra Russo, Pepe Novoa, Ricardo Bartís, Carolina Peleretti, Nacho Gadano, Diego Reinhold, Luis Machín, Andrea Bonelli, Cristina Banegas, Rosario Lufrano, Carlos Polimeni, la productora de America TV Liliana Parodi, Julian Denaro, Francisco Aróstegui, Lovelli, Zurro, David Caceres ...no se trata de opiniones distintas, se trata de ser delincuente, por acción o complicidad. Seguro todavia me faltan varios....NI OLVIDO NI PERDON. A NO OLVIDAR JAMÁS.
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Coronavirus io non mollo. Grazie Martina
Martina ogni giorno si veste come se andasse sulla luna per assistere i malati di coronavirus, Guarda nei suo occhi l'orgoglio di chi non molla. Grazie MArtina
Coronavirus io non mollo, siamo in tanti a dirlo, ma oggi voglio parlarvi di lei.
Coronavirus io non mollo | Genitorialmente
Lei è Martina è un tecnico perfusionista dell’Ospedale le Molinette di Torino. I perfusionisti lavorano in prima linea contro l’invasione del virus Covid19 e sono impegnati nell’assistere i pazienti con insufficienze respiratorie gravi.
Martina è’ la figlia di un…
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"Agricoltura: Martina,calendario stretto ma non mollo ddl Bio" https://t.co/uGLyGJ3OFP #gusto #food #cibo
— Pasta Rizzelli (@Rizzellipasta) December 13, 2017
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Nuovo post su http://www.fondazioneterradotranto.it/2017/11/13/copertino-un-suo-figlio-marinista-giuseppe-domenichi-fapane/
Copertino e un suo figlio marinista: Giuseppe Domenichi Fapane
di Armando Polito
Se, dato il suo cognome …, fosse stato anche un fornaio, del copertinese, probabilmente, sarebbe rimasta più longeva memoria. Eppure, come vedremo, ai suoi tempi godette di una certa considerazione, anche se non ci è dato sapere se, per restare al gioco di parola iniziale, anche lui fu vittima dell’antico adagio Carmina non dant panem1 (La poesia non dà pane). A beneficio dei lettori più giovani, figli della Buona scuola, dico solo (nell’illusione che almeno i più curiosi cedano una volta tanto alla tentazione di usare il loro smartphone per un fine meno banale del solito … ) che marinista non è un titolo onorifico assunto in giovane età in virtù di un cospicuo numero di giorni di lezioni disertate e che non vale neppure come frequentatore assiduo di marine (anche se non è da escludere che almeno una volta il Fapane abbia fatto il bagno nelle acque di S. Isidoro ….).
Lasciando da parte le correnti (marine e letterarie …), essere socio di un’accademia nel XVII secolo era per un letterato un fatto scontato come lo è oggi per tanti aderenti a sodalizi più o meno culturali, con la differenza che allora non era certo il pagamento della tassa d’iscrizione la condizione per farne parte.
Molti letterati, poi, aderirono contemporaneamente a più di un’accademia e credo che l’accoglimento della loro domanda costituisse e costituisca la prova del prestigio di cui godevano.
Giuseppe fu socio dell’accademia neretina degli Infimi, sorta fin dal 1577 sulle ceneri di quella dell’Alloro2, e di quella sorrentina dei Ripercossi, in cui ebbe il nome accademico di Furibondo3. Non sempre le accademia pubblicavano i propri atti e raramente i contributi dei loro soci e lo studioso che voglia conoscerne, almeno parzialmente, la loro produzione, deve operare ricerche non facili in pubblicazioni collettanee.
Per fortuna le cose stanno diversamente per il copertinese che inserì i suoi contributi all’accademia sorrentina alle pp. 307-310 del penultimo dei sei volumi della sua raccolta di epigrammi dal titolo Castaliae stillulae ducentae quae primum rivulum permissi conficiunt uscita dal 1654 al 16714.
In Antiche memorie del nulla a cura di Carlo Ossola, Edizioni di storia letteraria, Roma, 2007, a p. 91 nota 7 si legge che il Fapane fu autore anche del poema eroico La Beotica, o vero le Beotiche Acclamazioni, Napoli, Mollo, 1667; nonostante le precise indicazioni bibliografiche di questo testo non son riuscito a trovare alcun riscontro nei repertori, OPAC compresa.5 Quest’ultima, invece, del nostro, oltre alla Castaliae stillulae, registra anche, Iberi fulminis scintilla brevia poemata, Pietro Micheli, Lecce, 1654. Superfluo aggiungere che tutti i testi citati sono rarissimi.
Non avrebbe senso ridurre questo post alle poche informazioni fin qui fornite senza presentare qualche assaggio del poeta copertinese.
Comincio con il primo della serie dei suoi contributi accademici pubblicati nel quinto volume delle Castaliae stillulae con, di mio, la traduzione e qualche nota. All’argomento segue un componimento formato da cinque distici elegiaci.
Ad problema in Academia Repercussorum Surrentina vulgatum. Cur in sepulchris maiorum Canis sub pedibus insculpebatur.
Parca ferox tumulat veterum tot corpora Avorum;
gaudet et in tumbis consociare feras.
Cur canis ad tumulum? Vivit nam fama superstes
et bona Virtutis non cinefacta manent.
Inclyta gesta vigent; perimunt non fata vigorem,
quem tibi defuncto dat generosus Honor.
Hinc Canis, Aegyptus facie disculpsit Anubim,
qui bene Mercurius fronte, latrator erat.
Cura igitur Virtutis opus, si marmora curas;
namque tuo vigilat nomine Fama volans.
(Per un problema diffuso nell’accademia sorrentina dei Ripercossi. Perché nei sepolcri degli antenati era scolpito un cane ai piedi.
La feroce Parca seppellisce tanti corpi di vecchi avi e le piace associare animali. Perché il cane presso una sepoltura. In fatti la fama sopravvive ed i beni del valore non restano ridotti in cenere. Le gesta illustri sini piene di vita, il destino non ne annientano il vigore che a te defunto conferisce il generoso onore. Da qui l’Egitto rappresentò Anubi con l’aspetto di cane; colui che opportunamente era Mercurio nell’aspetto era un abbaiatore. Cura dunque l’esercizio della virtù, se hai cura dei monumenti; infatti la fama che vola resta sveglia per la tua reputazione).
Oggi, in tempi in cui i concetti di economia e perfino certa ecologia … coincidono largamente con quelli di finanza e profitto subito e per pochi, fa sorridere più di qualcuno il problema risolto dal copertinese, ma siamo noi in difetto ed è già qualcosa conoscere il sostrato culturale messo in campo dal copertinese, sia pur sintetizzato in due soli passaggi, il primo egizio, il secondo romano. Anubi e Mercurio sono accomunati dall’essere cinocefali, dall’avere, cioè la testa di cane. In entrambi i casi l’uomo-cane (ovvero la divinità con fattezze miste di uomo e di cane) ha la valenza simbolica di tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Statuetta lignea di Anubi risalente al VII secolo a. C. conservata nel Walters Art Museum a Baltimora
Mercurio Cinocefalo e Arpocrate; tavola tratta da Pietro Santi Bartoli, Museum Odescalchum sive thesaurus antiquarum gemmarum, tomo II, Salomoni, Roma, 1752.
Arpocrate era una divinità egizia, figlio di Iside ed Osiride. Anch’esso venne adottato dalla religione greca e romana rappresentando il dio del silenzio, con un dito alla bocca e con un mantello (qui mancante) ricoperto di occhi e di orecchi.
La testimonianza figurativa più suggestiva del gemellaggio Anubi/Mercurio è nell’Hermanubis custodito nei Musei Vaticani (immagine seguente).
Non è azzardato supporre che questo fosse lo sviluppo in chiave religiosa dello sbigottimento provocato dalla mostruosità; non a caso monstrum in latino ha il significato base di portento, prodigio ed è deverbale da monere che significa avvertire, ammonire. Come tanti altri dettagli pagani anche questa scelta rappresentativa passò nel Cristianesimo; basti pensare al san Cristoforo cinocefalo di tanti affreschi bizantini.
San Cristoforo Cinocefalo in affresco custodito nel Museo bizantino e cristiano di Atene
Tornando ora al nostro Giuseppe, va sottolineata la sobrietà stilistica della sua composizione che ben poco concede alle astrusità concettuali (in primis metafore ardita ed in alcuni casi di non immediata comprensione) tanto in voga nella produzione letteraria barocca.
Il 9 marzo del 1675 moriva il letterato grottagliese Giuseppe Battista, per il quale rinvio al link http://www.fondazioneterradotranto.it/2015/01/12/leruzione-del-vesuvio-del-1631-nella-poesia-di-un-salentino-e-di-un-napoletano-con-una-sorpresa-finale/. Qui mi limito a ricordare che in occasione del triste evento venne pubblicata a Napoli per i tipi di Ludovico Cavallo una raccolta di poesie commemorative dal titolo Musarum lussus in obitu Iosephi Baptistae, della quale il copertinese fu il curatore nonché l’autore di alcuni componimenti. Di questo volume l’OPAC registra l’esistenza di un solo esemplare custodito presso la Biblioteca Calasanziana a Campi Salentina.
Che la stima fra i due fosse reciproca lo testimoniano due sonetti che il Battista inserì a p.389 di Epicedi eroici, Bologna, Erede di Domenico Barbieri, 1669 e che di seguito riproduco. Il primo è del copertinese, il cui nome in alcuni repertori è riportato, e qui così si legge, come Giuseppe Domenichi; il secondo, in risposta, del grottagliese.
Ora metto in atto il consueto espediente, cioè la trascrizione, per poter commentare il tutto nelle note aggiunte.
Il Battista denota in questa risposta, come nelle altre alle poesie della stessa raccolta dedicategli da altri poeti, grande abilità formale e grande facilità di versificazione: utilizza le stesse rime e quasi sempre le stesse parole-rima (uniche eccezioni, per queste ultime, irsuta, canori, rossori e Pegaso. Da notare ancora che nel Battista ricorrono (fenomeno assente nel sonetto del Fapane) ferètro e Pegàso; ciò va considerato, vista l’abilità dell’autore, come una sottigliezza formale, una vezzosa eleganza e non un espediente per rientrare nei canoni metrici.
Costituiscono poi un’ulteriore testimonianza della reciproca stima due lettere (che qui per brevità non rioroduco) indirizzate dal Battista al Fapane, inserite alle pp. 137 e 161 dell’epistolario del grottagliese pubblicato postumo da suo nipote Simon Antonio per i tipi di Combi e La Noù a Venezia nel 1578.
Ancora: in Notizie di Nobiltà. Lettere di Giuseppe Campanile accademico Umorista e Ozioso, Luc’Antonio di Fasco, Napoli, 1672 (le pagine non sono tutte numerate) del copertinese6 compaiono i contributi che seguono.
Alla fine della dedica della sua opera a Bartolomeo di Capua l’autore riporta, quasi ad avallo della stessa un componimento del copertinese in distici elegiaci. Il Campanile non l’avrebbe pubblicato, insieme con quello in italiani che vedremo più in là se fosse stato scritto da uno qualunque e, d’altra parte, il nostro non lo avrebbe scritto, a sua volta, per uno qualunque. Basti ricordare gli altri titoli del Campanile (visse dal 1630 al 1674): Parte prima delle poesie, Cavallo, Napoli, 1648; Lettera storica, e iuridica, s.n., s. l., 1666; Dialoghi morali dove si detestano le usanze non buone, di questo corrotto Secolo, Agostino di Tomasi, Napoli, 1666; Prose varie, Luc’Antonio di Fusco, Napoli, 1666. Siccome, poi, è meglio abbondare che essere in difetto, ecco prima il suo ritratto a corredo di Notizie di nobiltà.
Quam bene Palladia Phoebique ex arbore germen/praecingit vultus, vir venerande, tuos!/Nam sacra cum teneas Pimplei culmina montis,/teque libenter foveat casta Minerva sinu/iure quidem ingenii tibi sculpsit honores/arbore cum gemina pictor in aere sagax. Antonius Martina
(Quanto bene il germoglio dell’albero di Pallade [l’ulivo] e di Febo [l’alloro] cinge il tuo volto, uomo venerando! Infatti tenendo tu le sacre vette del monte Pimpla e volentieri accogliendoti in seno la casta Minerva, a buon diritto il perspicace pittore incise per te nel rame gli onori gemelli dell’ingegno insieme con i due alberi. Antonio Martina).
A destra, fuori dall’ovale del ritratto e della specie di cartiglio inferiore, si legge il monogramma FP, le cui difficoltà di scioglimento fanno restare sconosciuto il nome dell’incisore, mentre Antonio Martina è l’autore dei versi elogiativi ma nulla sono riuscito a trovare su di lui.
Ecco il primo pezzo del copertinese da Notizie di nobiltà.
ILLUSTRISSIMO, ET EXCELLENTIS. DOMINO BARTHOLOMAEO de Capua, Altavillae Magno Comiti, cui Ioseph Campanile Historias Familiarum dicat, Ioseph Domenichi.
Historias Ioseph texit: priscique triumphos/temporis; et nostrae stemmata Parthenopes./Haec nulli poterat scriptor monumenta dicare,/quam tibi, qui Heroum vincere facta soles./Tu calami et gladii superasti nomine famam;/tu calamo, et gladio tempora clarificas./Hinc Campanilis, pennam dat iure columba;/ut tua7 gesta sones; ut sua scripta canas.
(All’illustrissimo ed eccellentissimo don Bartolomeo di Capua, gran conte di Altavilla, al quale Giuseppe Campanile dedica le Storie di famiglie. Giuseppe Domenichi.
Giuseppe ha intessuto le storie e i trionfi del tempo antico e i titoli nobiliari della nostra Partenope. A nessuno poteva dedicare queste testimonianze se non a te, che sei solito superare le gesta degli eroi. Tu con la tua rinomanza nelle lettere e nelle armi hai superato la fama, tu con la penna e con la spada glorifichi i tempi. Perciò a buon diritto, o Campanile, la colomba dà la penna, affinché tu faccia risuonare le sue gesta e canti i suoi scritti)
A distanza di qualche pagina di questa sorta di dedica alla dedica si legge questo sonetto.
Ancora più avanti (questa volta la pagina reca il n. 133) è riportato l’epigramma in distici elegiaci che il Fapane dedicò a Matteo Cosentini (1632-1902) per la sua elezione a vescovo d’Anglona e Tursi da parte del papa Clemente IX nel 1667.
(L’infula8 che per te, presule, risplende sulla fronte non decora i capelli ma ne è stata decorata. La tua nobiltà è abbastanza nota, abbastanza noto il tuo corredo di virtù ed abbastanza noti i beni del tuo animo. La tua benefica famiglia ha partorito leoni sotto i monti9 e la pianta di Delfi10 ti rende dorata la chioma. Dunque quale sarà ora per te sarà per te il titolo di presule? Come per averlo meritato sei eccellente cosi lo meriti per essere stato eccellente).
Come testimonianza finale del prestigio goduto dal copertinese riporto tre documenti. Il primo è una lettera del 4 marzo 1669 custodita nella Biblioteca Universitaria Genovese ((Ms.E.IV.14) inviata dal poeta marinista Antonio Muscettola (1628-1679) ad Angelico Aprosio (1607-1681) per ringraziarlo dell’invio di un pacco di libri contenente, fra gli altri, la quinta stilla del Domenichi.
Il secondo documento è un sonetto a lui dedicato da Baldassarre Pisani, altro marinista, nelle sue Poesie liriche, Pezzana, Venezia, 1676, p. 77.
L’ultimo documento è un sonetto-invito di Pietro Casaburi Urries nel suo Le sirene: poesie liriche, Novello De Bonis, Napoli, 1676 v.II, p. 104. Al di là della formalità non solo stilistica che contraddistingue la letteratura di quell’epoca il Casaburi, che in altri componimenti elogia nomi che ho già anuto occasione di citare in questo lavoro (Giuseppe Battista, Antonio Muscettola) avrebbe rivolto il suo invito proprio al copertinese, se non avesse sentito, oltre che ammirazione (Tu, ch’Arpa hai sì chiara) per lui anche una certa affinità spirituale?
Giunto al momento di chiudere, pongo a me stesso ad al lettore la seguente domanda: un personaggio di tale spessore non avrebbe meritato, e da tempo, almeno l’intitolazione di una via?
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1 La paternità del desolante adagio latino (del quale, attribuendo a poesia il significato estensivo di arte, la politica ha fatto il suo stendardo) è ignota, anche se in rete e precisamente all’indirizzo http://www.film-review.it/forum/showthread.php?p=2811 viene attribuita criminalmente ad Orazio. Molto probabilmente non è di origine dotta, sarà nata nell’ambiente goliardico e già in una lettera sa Londra indirizzata al nipote in data 3 giugno 1775 Giuseppe Baretti riportava lo stesso adagio con l’integrazione sed aliquando famem (ma talora fame).
2 Archivio storico per le province mapoletane, anno III, fascicolo I, Stabilimento tipografico Giannini, Napoli, 1878, p. 294.
3 Archivio storico per le province mapoletane, op. cit., p. 310.
4 Il primo volume per i tipi di Pietro Micheli a Lecce nel 1654; il secondo per i tipi di Luca Antonio Fusco a Napoli nel 1658, il terzo per i tipi di Paolo Frambotti a Padova nel 1659; il quarto per i tipi degli Eredi di Paolo Vigna a Parma nel 16662; il quinto per i tipi di Sermantelli a Firenze nel 1667 e il sesto per i tipi di Ambrogio De Vincentiis a Genova nel 1671.
5 Nicolò Toppi nella sua Biblioteca napoletana, Bulifon, Napoli, 1678, a p. 394 a proposito di Giuseppe Domenichi (prima, a p. 172, Giuseppe Domenico Fapano) scrive: Tiene prossime da stamparsi I Tronchi di Parnasso, Foresta di poesie Italiane.La Staffetta Capricciosa.Lo Spoglio Poetico, et Istorico. Syrenum Petra Satyricon con molte altre Opere d’eruditione, così Latine, come Toscane. Chissà se almeno uno di questi manoscritti giace ancora da qualche parte.
6 Ma anche di altri letterati salentini, come Gregorio Messere di Mesagne (http://www.fondazioneterradotranto.it/2015/10/23/gli-emblemata-di-gregorio-messere-1636-1708-di-torre-s-susanna-13/) e il già ricordato Giuseppe Battista.
7 Errore per sua.
8 Nella religione greca e romana era una fascia di lana, simbolo della consacrazione agli dei, che i sacerdoti cingevano attorno al capo e che ornava anche quello delle vittime; qui sta ad indicare ciascuno dei due nastri che pendono dalla mitra vescovile. 9 Subito dopo l’epigramma del nostro il Campanile aggiunge quanto segue.
10 È l’alloro (nell’antichità greco-romana e nel mondo umanistico la sua corona veniva attribuita come simbolo di sapienza, di gloria poetica o di eccellenza atletica), sacro ad Apollo, che a Delfi aveva il suo oracolo.
11 Oltre che essere stato strenuo difensore di Giambattista Marino contro Tommaso Stigliani in molte opere pubblicate con vari pseudonimi, ebbe fittissimi rapporti epistolari con moltissimi esponenti della cultura dell’epoca in tutta Europa e fu il fondatore nel 1648 nella natia Ventimiglia della biblioteca che porta il suo nome.
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Paolo Pagnani quartet. Live al PAN. Carmine Marigliano: flauto; Martina Mollo : fisarmonica; Domenico Monda : percussioni Foto by Amaranta Diamante @amarantadiamante #pannapoli #paolopagnaniheaven #paolopagnaniquartet (presso PAN Palazzo delle Arti Napoli)
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D’ombra by PMS from the album Di giallo e grigio - Video: Gennaro Visciano
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capitolo 3:07.05.2016
"martina, che dici? questo vestito o quello che avevamo visto nell'altro negozio?" "questo, è più bello e costa anche meno...è davvero bello, ti sta bene" e finalmente ho un vestito per la festa di stasera, la festa delle quinte. non sono in quinta, sono in terza, ma sono riuscita a farmi imbucare dal mio migliore amico Marco. "martina...non sono già le sei di sera, vero?" "nono, sono le...6:04..." "il tre!"esclamiamo assieme e corriamo alla fermata più vicina a prendere l'autobus. a casa inizio a preparami, finisco in macchina, mentre mia mamma va a lavoro e mi accompagna a scuola. arrivo e...sono in anticipo. i cancelli aprono alle nove e sono le sette e mezza. prendo il tram e arrivo al capolinea ad aspettare marco, poi riprendiamo il tram e torniamo assieme a scuola. c'è un tramonto bellissimo, un'atmosfera bellissima... compriamo le sigarette, le tengo io, ne fumiamo un paio e poi andiamo verso il cancello. piano piano arrivano tutti gli studenti di quinta, e io e luisa siamo le uniche imbucate, credo. "dai lu, andiamo dentro" "pulz aspetta, sto parlando con..." "piacere, Giovanni" "piacere, Elisa" rispondo. ho già visto questo ragazzo, prende l'autobus alla mia fermata e ha la classe vicino alla mia. "tu hai la classe vicino alla mia, giusto?"mi chiede, sorridendo un po' imbarazzato. "sì, 3D, e tu invece..." "3A, proprio sotto la tua" e improvvisamente ci ritroviamo solo, io e questo ragazzo, a parlare di tutto e di più. di scuola, del nostro professore di storia e filosofia, di teatro, delle nostre famiglie...di musica. "suoni?" "sì, pianoforte, tu?" "basso...sono al conservatorio, al primo anno" "ah l'anno prossimo vorrei provare ad entrare ahah" "no io invece mi sa che mollo...troppo impegnativo, troppe cose...suono anche con un gruppo, con un mio compagno di classe" "davvero? che bello!" "sisi...tra l'altro sabato prossimo suoniamo al saint john's pub, se vuoi venire a sentirci" e continuiamo a chiacchierare...e non ci avevo mai fatto troppo caso, ma è un bel ragazzo, ha degli occhi bellissimi, azzurro chiarissimo; si accende la mia sigaretta con la mia, lo guardo, ha un fascino tutto suo...in lui, nel suo sguardo, nei suoi modi di fare c'è qualcosa che fa mantenere i miei occhi incollati a lui.
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El musical de Manuel Belgrano llega al Coliseo Podestá
El musical de Manuel Belgrano llega al Coliseo Podestá #LaPlata
En el día de la bandera, la Municipalidad de La Plata presentará con entrada gratuita en el Coliseo Podestá, el estreno de “Manuel Belgrano, memorias y olvidos; un musical épico“, la obra conformada por 16 alumnos de instituciones educativas de la ciudad.
Los integrantes del elenco fueron seleccionados a través de una serie de audiciones realizadas por la Secretaría de Cultura y Educación…
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