#Luca de Padova
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Francesco Ridolfi, Patrizia Cagliani, and Luca de Padova, architects, designed a 'martyr's corner' - a workout area - in the bedroom of de Padova's Milan apartment. The outsize door is actually a panel that turns the room into a secret chamber.
Rooms by Design, 1989
#vintage#vintage interior#1980s#80s#interior design#home decor#workout area#home gym#bicycle#punching bag#mirrored#panel#designer#chaise#modern#minimalist#Milan#Luca de Padova
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Il weekend di Frontemare Rimini: 09/08 Drag Show, 10/08 La Notte dei Desideri, 11/08 Apericena Latino
Il Frontemare Rimini è pronto a presentare una nuova serie di eventi da non perdere nel weekend.
Venerdì 9 agosto al Top Club Show Dinner, il venerdì notte del Frontemare Rimini, l'evento è targato "Drag Show". La cena inizierà alle ore 21.00, che a scelta del cliente, sarà servita (con menù di carne o di pesce rinnovato con nuove prelibatezze culinarie) oppure a buffet. Durante lo show dinner il pubblico verrà rapito dalla live performance della drag queen Yvonne O'neill che creerà un'atmosfera magica. Quest'ultima ha lavorato in tutta Italia, dai locali, alle spiagge fino ad approdare nei palchi internazionali come Mýkonos, Palma de Mallorca, Repubblica Domenicana, inoltre dal 2015 è resident nel cast del Pride Village Virgo di Padova. Dalle ore 23.30 avrà inizio la serata disco con i dj set in successione di Matteo Pandolfini e Luca Procacci accompagnati dalla voce di Alex F.
Sabato 10 agosto il party avrà inizio alle 20:30 con la cena che, a scelta del cliente, sarà servita (con menù di carne o di pesce rinnovato con nuove prelibatezze culinarie) oppure a buffet. Dalle 22:30, i riflettori si accenderanno sul palco per il concerto live della band Dejavu, forti di oltre 10 anni di intensa attività live tra clubs e festival all'aperto, sono divenuti in assoluto un riferimento nel panorama cover italiano. A seguire i dj set di Fabrizio Fratta, Giovanni Lombardo e Giuseppe Mesce accompagnati dalla voce di Davide Cecchini fino a tarda serata.
Domenica 11 agosto l'apericena latina del Frontemare accoglierà tutti gli amanti della musica latinoamericana.
Dalle ore 19:00 avrà inizio l'apericena con buffet illimitato e drink incluso. Dalle 20:30 il dj Mauro Catalini assieme alla travolgente animazione dello staff UrbanItaly inizieranno a scaldare la pista con la più bella musica su cui ballare salsa, bachata, reggaeton… e tanto altro!
Mauro Catalini, nato a Trelew provincia del Chubut della Repubblica Argentina inizia a lavorare con la musica Latina nel 1990, come insegnante di ballo, per poi continuare come DJ e organizzatore di eventi e serate dal 1991 ad oggi. Vanta tantissime collaborazioni con cantanti di fama mondiale, nel 2014 ha aperto il concerto di Romeo Santos e nel 2016 quello di Marc Anthony.
+39 0541478542
www.frontemarerimini.com [email protected]
Frontemare, il Regno del Divertimento a Rimini, offre un'esperienza unica. Situato in posizione privilegiata di fronte al mare della Riviera, il locale si presta perfettamente per dinner party, serate a tema, concerti live e dj set. Aperto ogni venerdì, sabato e domenica, Frontemare ha ideato tre serate per accontentare gli appassionati di ogni genere musicale. Dal TOP Club del venerdì, lo Show Dinner più elegante della Riviera, ai coinvolgenti concerti live delle migliori band il sabato, fino ad arrivare all'atmosfera vibrante dell'Apericena Latina della domenica sera. Il locale è poi predisposto all'organizzazione di cene aziendali, compleanni ed eventi privati.
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Il weekend di Frontemare Rimini: 09/08 Drag Show, 10/08 La Notte dei Desideri, 11/08 Apericena Latino
Il Frontemare Rimini è pronto a presentare una nuova serie di eventi da non perdere nel weekend.
Venerdì 9 agosto al Top Club Show Dinner, il venerdì notte del Frontemare Rimini, l'evento è targato "Drag Show". La cena inizierà alle ore 21.00, che a scelta del cliente, sarà servita (con menù di carne o di pesce rinnovato con nuove prelibatezze culinarie) oppure a buffet. Durante lo show dinner il pubblico verrà rapito dalla live performance della drag queen Yvonne O'neill che creerà un'atmosfera magica. Quest'ultima ha lavorato in tutta Italia, dai locali, alle spiagge fino ad approdare nei palchi internazionali come Mýkonos, Palma de Mallorca, Repubblica Domenicana, inoltre dal 2015 è resident nel cast del Pride Village Virgo di Padova. Dalle ore 23.30 avrà inizio la serata disco con i dj set in successione di Matteo Pandolfini e Luca Procacci accompagnati dalla voce di Alex F.
Sabato 10 agosto il party avrà inizio alle 20:30 con la cena che, a scelta del cliente, sarà servita (con menù di carne o di pesce rinnovato con nuove prelibatezze culinarie) oppure a buffet. Dalle 22:30, i riflettori si accenderanno sul palco per il concerto live della band Dejavu, forti di oltre 10 anni di intensa attività live tra clubs e festival all'aperto, sono divenuti in assoluto un riferimento nel panorama cover italiano. A seguire i dj set di Fabrizio Fratta, Giovanni Lombardo e Giuseppe Mesce accompagnati dalla voce di Davide Cecchini fino a tarda serata.
Domenica 11 agosto l'apericena latina del Frontemare accoglierà tutti gli amanti della musica latinoamericana.
Dalle ore 19:00 avrà inizio l'apericena con buffet illimitato e drink incluso. Dalle 20:30 il dj Mauro Catalini assieme alla travolgente animazione dello staff UrbanItaly inizieranno a scaldare la pista con la più bella musica su cui ballare salsa, bachata, reggaeton… e tanto altro!
Mauro Catalini, nato a Trelew provincia del Chubut della Repubblica Argentina inizia a lavorare con la musica Latina nel 1990, come insegnante di ballo, per poi continuare come DJ e organizzatore di eventi e serate dal 1991 ad oggi. Vanta tantissime collaborazioni con cantanti di fama mondiale, nel 2014 ha aperto il concerto di Romeo Santos e nel 2016 quello di Marc Anthony.
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Frontemare, il Regno del Divertimento a Rimini, offre un'esperienza unica. Situato in posizione privilegiata di fronte al mare della Riviera, il locale si presta perfettamente per dinner party, serate a tema, concerti live e dj set. Aperto ogni venerdì, sabato e domenica, Frontemare ha ideato tre serate per accontentare gli appassionati di ogni genere musicale. Dal TOP Club del venerdì, lo Show Dinner più elegante della Riviera, ai coinvolgenti concerti live delle migliori band il sabato, fino ad arrivare all'atmosfera vibrante dell'Apericena Latina della domenica sera. Il locale è poi predisposto all'organizzazione di cene aziendali, compleanni ed eventi privati.
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Il weekend di Frontemare Rimini: 09/08 Drag Show, 10/08 La Notte dei Desideri, 11/08 Apericena Latino
Il Frontemare Rimini è pronto a presentare una nuova serie di eventi da non perdere nel weekend.
Venerdì 9 agosto al Top Club Show Dinner, il venerdì notte del Frontemare Rimini, l'evento è targato "Drag Show". La cena inizierà alle ore 21.00, che a scelta del cliente, sarà servita (con menù di carne o di pesce rinnovato con nuove prelibatezze culinarie) oppure a buffet. Durante lo show dinner il pubblico verrà rapito dalla live performance della drag queen Yvonne O'neill che creerà un'atmosfera magica. Quest'ultima ha lavorato in tutta Italia, dai locali, alle spiagge fino ad approdare nei palchi internazionali come Mýkonos, Palma de Mallorca, Repubblica Domenicana, inoltre dal 2015 è resident nel cast del Pride Village Virgo di Padova. Dalle ore 23.30 avrà inizio la serata disco con i dj set in successione di Matteo Pandolfini e Luca Procacci accompagnati dalla voce di Alex F.
Sabato 10 agosto il party avrà inizio alle 20:30 con la cena che, a scelta del cliente, sarà servita (con menù di carne o di pesce rinnovato con nuove prelibatezze culinarie) oppure a buffet. Dalle 22:30, i riflettori si accenderanno sul palco per il concerto live della band Dejavu, forti di oltre 10 anni di intensa attività live tra clubs e festival all'aperto, sono divenuti in assoluto un riferimento nel panorama cover italiano. A seguire i dj set di Fabrizio Fratta, Giovanni Lombardo e Giuseppe Mesce accompagnati dalla voce di Davide Cecchini fino a tarda serata.
Domenica 11 agosto l'apericena latina del Frontemare accoglierà tutti gli amanti della musica latinoamericana.
Dalle ore 19:00 avrà inizio l'apericena con buffet illimitato e drink incluso. Dalle 20:30 il dj Mauro Catalini assieme alla travolgente animazione dello staff UrbanItaly inizieranno a scaldare la pista con la più bella musica su cui ballare salsa, bachata, reggaeton… e tanto altro!
Mauro Catalini, nato a Trelew provincia del Chubut della Repubblica Argentina inizia a lavorare con la musica Latina nel 1990, come insegnante di ballo, per poi continuare come DJ e organizzatore di eventi e serate dal 1991 ad oggi. Vanta tantissime collaborazioni con cantanti di fama mondiale, nel 2014 ha aperto il concerto di Romeo Santos e nel 2016 quello di Marc Anthony.
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Frontemare, il Regno del Divertimento a Rimini, offre un'esperienza unica. Situato in posizione privilegiata di fronte al mare della Riviera, il locale si presta perfettamente per dinner party, serate a tema, concerti live e dj set. Aperto ogni venerdì, sabato e domenica, Frontemare ha ideato tre serate per accontentare gli appassionati di ogni genere musicale. Dal TOP Club del venerdì, lo Show Dinner più elegante della Riviera, ai coinvolgenti concerti live delle migliori band il sabato, fino ad arrivare all'atmosfera vibrante dell'Apericena Latina della domenica sera. Il locale è poi predisposto all'organizzazione di cene aziendali, compleanni ed eventi privati.
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Napoli milionaria! Tornano in tv le commedie di Eduardo De Filippo
Napoli milionaria!: da stasera, 18 dicembre, tornano in tv le commedie di Eduardo De Filippo. Prosegue la tradizione di Rai1 di proporre in prima serata, a una settimana dal Natale, la versione televisiva di una commedia del grande drammaturgo napoletano. Quest'anno tocca a Napoli milionaria!, appunto, interpretata da Massimiliano Gallo e Vanessa Scalera. Non finisce qui: da oggi, su RaiPlay saranno disponibili le commedie di Eduardo in versione originale. Napoli milionaria! le macerie della guerra nella commedia di Eduardo De Filippo Poche settimane dopo la liberazione, Eduardo si affacciò al balcone della sua casa al parco Grifeo a Napoli e la vista della città martoriata gli suggerì il soggetto di una nuova commedia. La scrisse, come lui stesso raccontò, tutta d'un fiato come fosse stato un "lungo articolo sulla guerra e sulle sue deleterie conseguenze". La commedia debuttò al teatro San Carlo il 15 marzo 1945 e fu rappresentata in molti Paesi europei. Nel 1950 divenne un film per la regia dello stesso Eduardo che firmò anche la sceneggiatura e selezionò il cast. Al ritorno dalla sua esperienza di prigioniero di guerra, Gennaro Jovine trova nella sua città e nella sua casa solo macerie. Una città distrutta dai bombardamenti e una famiglia disgregata dalla decadenza morale. Sono queste le conseguenze deleterie della guerra. Indimenticabile la battuta di chiusura da egli stesso pronunciata: "Ha da passa' 'a nuttata". L'attualità di Eduardo Le aberrazioni della guerra e il potere del denaro sono i grandi temi della commedia di Eduardo, considerata la più contemporanea, scelta quest'anno per quella che è diventata una consuetudine della Rai a ridosso del Natale. La felice tradizione è iniziata con Natale in casa Cupiello, e proseguita con Sabato, domenica e lunedì e Filumena Marturano. A inaugurarla è stato Sergio Castellitto che ha vestito i panni nel 2020 di Luca Cupiello affiancato da Marina Confalone e, l'anno dopo, di Peppino Priore con al suo fianco Fabrizia Sacchi. Nel 2022, è stato Massimiliano Gallo a interpretare il ruolo di Domenico Soriano, al fianco di Vanessa Scalera. La coppia, affiatatissima e già apprezzatissima dalla tv, torna quest'anno a interpretare altri due grandi personaggi dell'universo eduardiano: Gennaro e Amalia Jovine. La nuova versione televisiva è stata affidata alla regia di Luca Miniero. Le commedie di Eduardo su RaiPlay Il rapporto tra la Rai e il teatro di Eduardo De Filippo inizia, in realtà, molto tempo fa. Negli anni Cinquanta Eduardo intuì le potenzialità del mezzo televisivo, intuì che avrebbe raggiunto fette di pubblico più ampio e che le sue opere sarebbero state conosciute anche dalle generazioni future. Decise così non solo di affidargli il suo lavoro ma di creare un nuovo genere: quello del Teleteatro. Riprodusse le sue commedie in tv adottando uno stile di regia tutto suo, che potesse restituire almeno in parte l'emozione del teatro. La preziosa collezione sarà nuovamente visibile grazie all'iniziativa della Rai di rendere disponibili i titoli sulla sua piattaforma digitale. Sempre a partire da oggi, su RaiPlay sono disponibili: - Natale in casa Cupiello, la versione del 1962 con anche Nina De Padova e Pietro De Vico, e quella del 1977 con anche Luca De Filippo, Pupella Maggio, Gino Maringola e Lina Sastri; - Miseria e nobiltà (1955); - Bene mio e core mio (1955); - Il berretto a sonagli (1981); - Il contratto (1981); - Filumena Marturano nella versione del 1962 con Regina Bianchi nella parte della protagonista; - Napoli milionaria; - Non ti pago; - Uomo e galantuomo; - Il sindaco del rione Sanità; - Questi fantasmi; - Gli esami non finiscono mai; - Amicizia; - Lu curaggio de nu pumpiero napulitano; - Mia famiglia In copertina foto di ran da Pixabay Read the full article
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Luca Ubaldeschi nominato direttore delle testate Nem ex Gedi
Luca Ubaldeschi è stato nominato direttore di tutte le testate che Nem – Nord Est Multimedia spa – ha acquisito il 23 ottobre da Gedi. Si tratta di un network composto da Il Corriere delle Alpi, Il Piccolo, Messaggero Veneto, La Nuova Venezia, Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso e il sito NordEst Economia. Ubaldeschi – che è stato direttore del Secolo XIX e vicedirettore vicario de La…
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La Polizia di Stato al “Torino Crime Festival”.
La Polizia di Stato al “Torino Crime Festival”. Dal 10 al 15 ottobre 2023, si svolgerà l'ottava edizione del "Torino Crime Festival", iniziativa dedicato alla criminologia e allo storytelling dei fenomeni criminali che quest'anno ha per titolo "Il Capolinea". L'obiettivo della manifestazione è fare un approfondimento non solo sulla criminologia ma anche su tutte le altre discipline ad essa legate, trattando i temi affrontati da una prospettiva scientifica ma con un taglio divulgativo per raggiungere e coinvolgere un pubblico più ampio possibile. La Polizia di Stato, come lo scorso anno, sarà protagonista con una serie di appuntamenti: incontri formativi, convegni e tavole rotonde destinati ad esperti del settore e studenti universitari e delle scuole secondarie. Nello specifico: - mercoledì 11 ottobre alle ore 18.00, al Mastio della Cittadella, in C.so Galileo Ferraris nr.0," il Dott. Luca CELESTE, Dirigente del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, parteciperà al convegno dal titolo "L'arma del delitto imperfetto". - giovedì 12 ottobre alle ore 10.00, presso la sala del Circolo dei Lettori, in via Bogino nr. 9, avrà luogo l'evento per le scuole dal titolo "La violenza e i suoi volti nascosti", che vedrà la partecipazione della Dott.ssa Monica Petrone, Funzionario della Divisione Polizia Anticrimine, insieme a personale dipendente, sul tema della violenza di genere, in sintonia con le linee guida della campagna nazionale permanente "Questo non è amore". - venerdì 13 ottobre presso le sale del Circolo dei Lettori, in via Bogino nr. 9, avranno luogo i seguenti incontri: • Ore 10.00: evento per le scuole dal titolo "Conoscere per prevenire" a cura di funzionari e personale del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica; • Ore 17.00: incontro dal titolo "Digitalizzazione: Lotta alla Criminalità Cibernetica" con l'intervento della Dott.ssa Manuela DE GIORGI, Dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale e delle Comunicazioni "Piemonte e Valle d'Aosta"; • Ore 19.00: convegno dal titolo "Violenza Giovanile e Baby Gang" a cura del Dott. Marco Poggi, Vice Dirigente della Squadra Mobile. - domenica 15 ottobre alle ore 17.00, presso "Scalo Vallino", in Via Nizza, 40 la Dott.ssa Valentina COSTA, funzionario della Squadra Mobile, insieme a personale dell'Arma dei Carabinieri, prenderà parte al convengo dal titolo "Truffe: i metodi di circonvenzione e l'importanza della prevenzione". Tra gli altri eventi si segnala che sabato 14 ottobre, alle ore 11.00, nella sala del Circolo dei Lettori, in via Bogino nr. 9, si terrà il convegno dal titolo "Intreccio fatale, Massoneria e Mafia" alla presenza del Prefetto della Provincia di Padova, Dott. Francesco MESSINA e dell'ex magistrato, Dott. Giancarlo CASELLI. Per partecipare agli eventi è obbligatoria la prenotazione utilizzando il sito a questo link: oppure, per riservare i posti nelle sale del Circolo dei Lettori, si dovrà telefonare al numero 011/8904401 o inviare comunicazione all'indirizzo e-mail [email protected] specificando le proprie generalità e i recapiti telefonici. Per gli incontri che si svolgeranno nelle altre sedi è possibile prenotarsi scrivendo all'indirizzo e-mail [email protected].... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Francesco De Mura, rappresentante del barocco napoletano e maggior erede...
Dopo aver frequentato per circa un anno la bottega di Domenico Viola, a partire dal 1708 entrò a far parte dello studio di Francesco Solimena, dove rimase fino al 1730. L'influenza del Solimena e della sua tecnica pittorica si vede in maniera evidente nei dipinti risalenti al periodo 1720-30, tra le quali è da annoverare il Cristo morto in croce con san Giovanni del 1713 dipinto nella Chiesa di San Girolamo alle Monache. Nell'Immacolata e angeli (1715-1718), dipinta per la Chiesa di Santa Maria Porta Coeli a Napoli (ora nella Sacrestia del Divino Amore), già si vede il suo distacco dallo stile di Mattia Preti (impartitogli da Domenico Viola) verso un graduale schiarimento della sua tavolozza. Nel S. Antonio da Padova della pinacoteca del Pio Monte della Misericordia e nella Madonna col Bambino e s. Domenico del Museo Duca di Martina (Villa Floridiana) si procede verso il Rococò e il metodo di Luca Giordano. Verso il 1723 gli furono commissionate le tre tele per la cappella di S. Paride nella cattedrale di Teano, prima delle sue più grandi commissioni. Nel 1727 sposò Anna d'Ebreù. A partire dal 1728, con i dipinti per la Chiesa di Santa Maria Donnaromita il De Mura iniziò a mostrare un percorso pittorico più personale, forse anche influenzato dalle tematiche arcadiche in voga a Napoli in questo periodo. Dal 1741 al 1743 soggiornò a Torino dove ebbe modo di conoscere il pittore Corrado Giaquinto e l'architetto Benedetto Alfieri. Tornato a Napoli fu accolto da un vasto consenso al punto da essere ricevuto alla corte spagnola e mantenne contatti con diversi artisti attivi soprattutto a Roma, in particolare con il pittore francese Pierre Subleyras. Con la sua tecnica cromatica influenzò i contenuti realistici tipici del classicismo-rococò il Settecento artistico napoletano. La scuola barocca, in particolare dei maestri Francesco Solimena e Luca Giordano, è evidente nelle sue opere laiche - quali gli affreschi dei palazzi reali di Torino e Napoli - ed ecclesiastiche, come l'Epifania nella Nunziatella a Napoli, la decorazione della Chiesa di Santa Chiara a Napoli e la Moltiplicazione dei pani nella cattedrale di Foggia. Alla sua morte lasciò tutte le opere e i bozzetti in suo possesso alla storica istituzione di carità del Pio Monte della Misericordia di Napoli. Nella sua fiorente bottega si formarono quattro protagonisti dell'ultima fase della stagione rococò a Napoli (in quanto molto attivi nella decorazione degli edifici borbonici e degli appartamenti della migliore aristocrazia napoletana): Pietro Bardellino, Fedele Fischetti, Giacinto Diano e Girolamo Starace-Franchis. Altri allievi comunque validi, ma impegnati a soddisfare principalmente "committenze periferiche" furono: Oronzo Tiso, Nicola Peccheneda, Nicola Menzele (1725-1789), Romualdo Formosa, Vincenzo Cannizzaro, Vincenzo De Mita (1751-1828), Francesco Palumbo e Luigi Velpi.
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24 giu 2023 19:22
“SONO IL PRESIDENTE SANDRO PERTINI”; “SEMPRE ‘STI SCHERZI DE MERDA. IO SONO FELICE GIMONDI, VA’ A DAR VIA IL CUL…” - ENRICO BERTOLINO RACCONTA LA TELEFONATA DELL'EX PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA (E LA MITOLOGICA RISPOSTA DI UN AVIERE BRESCIANO) NEGLI ANNI IN CUI HA PRESTATO SERVIZIO MILITARE NELLA BASE NATO DEL MONTE VENDA - “C'ERA UN TENENTE CON IL CAPPELLO DA NAZISTA CHE DICEVA: 'OGGI LA GUERRA NON C’È MA, SE ARRIVASSE, VI FARÒ PISCIARE CHEROSENE'” - IL NONNISMO: “A UNA RECLUTA GLI DIEDERO FUOCO DOPO AVERLO COSPARSO DI ALCOOL...". E LA NOTTE DELLA STRAGE DI USTICA... -
Estratto dell’articolo di Luca Bottura per “OGGI”
Il 27 giugno 1980, alle 20.59, un missile abbatteva sui cieli di Ustica il Dc9 Itavia I-TIGI in volo da Bologna a Palermo, uccidendo 81 persone. Sparato da chi? Un Mirage francese oppure da chi altro? Il bersaglio era un Mig libico ritrovato settimane dopo in Calabria? Lo Stato italiano non collaborò, diciamo così, alle indagini.
La verità, emersa a frammenti subito dopo lo schianto, è solo in parte stabilita da decenni di processi. Nella base Nato del Monte Venda (Padova) era in servizio Enrico Bertolino: comico, attore, formatore. Soprattutto amico mio. Questo è il suo racconto.
Come mai eri lì?
«Mio padre aveva corrotto un maresciallo per farmi fare la leva in Aeronautica. Roba da poco, allora si mandavano le piante. Ma mi sa che avesse sbagliato pianta, magari era una graminacea. Così diventai controllore di volo nelle viscere del Monte Venda, dalle parti di Vo’ Euganeo. La base è stata smantellata a fine anni Novanta, anche per un piccolo problema». […]
Come si esplicitava il nonnismo?
«Ricordo un certo Barbero, di Torino: un nonno gli diede fuoco dopo averlo cosparso di alcool perché insisteva a voler finire una partita a Pacman. Altri aspettavano le reclute truccati come i Kiss, quel gruppo musicale con le facce bianche e nere, di notte. Gli facevano fare delle flessioni sulle turche, rompendo delle bottiglie e facendogli mettere le mani sui vetri e con la faccia dentro alla turca».
Lo segnalavi?
«Lo segnalavo. Gli ufficiali mi rispondevano: “Va bene, ne prendiamo atto”. E basta: usavano gli anziani della caserma per sbrigare le incombenze noiose». […]
Com’era strutturata la base?
«Era un luogo nevralgico con centinaia di addetti, aveva la responsabilità della difesa aerea fino a Roma. Fu anche il primo focolaio di ribellione dei controllori di volo militari che volevano essere “civilizzati”. Per far rientrare lo sciopero telefonò anche Pertini, ma al centralino c’era un aviere bresciano che si esprimeva a suoni gutturali, spesso vittima di scherzi da parte dei “nonni”. Alzò la cornetta: “Sono il presidente Sandro Pertini, voglio parlare con il generale Vittoriano Cecchini”. E lui: “Sempre ‘sti scherzi de merda. Io sono Felice Gimondi, va’ a dar via il cü”. Prese venti giorni di consegna».
Chi eri a vent’anni?
«Ero senza arte né parte. Lasciai una fidanzata, come tutti. Ma ero contento di non fare la coda al telefono a gettoni. Uno che fu abbandonato a distanza, Pedrazzini, tornò in camerata e bevve una bottiglia di Vecchia Romagna. Andò in coma etilico».
Sembra il bar di Guerre Stellari.
«Era il disagio degli anni Ottanta. C’era uno di Bologna che fumava canne a ripetizione. C’era l’eroina… A Macerata, durante l’addestramento, incontrai un tenente che portava il cappello da nazista: “Oggi purtroppo la guerra non c’è ma, se arrivasse, vi farò pisciare cherosene”». […]
Quella sera dov’eri?
«Nel tunnel, pronto per montare in servizio. All’improvviso gli ufficiali si chiudono dentro e comunicano: “Ragazzi, stasera qua sotto non entra nessuno”. C’era un tenente colonnello che si esprimeva a monosillabi e buttava giù il telefono. Fibrillazione. Dopo un po’ ci dicono: “Prendete il pullman e portatevi giù alla base”. E io: “Ma come, devo fare il mio turno”. E loro: “Tutti via, tutti via”».
Reazione?
«“Che culo, stanotte si dorme”. Però poi, sapendo che quel che era successo, ci dicemmo che qualcosa non quadrava». […]
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Oggi a #sassoferrato per celebrare #sanfrancescodisales con Ucsi Marche in chiave sinodale, con la presidente Egizia Marzocco, il past president Maurizio Socci, #carlocammoranesi, direttore de L'azione e direttore dell’ufficio regionale comunicazioni sociali e Vania De Luca past president UCSI Nazionale. Il punto sul #sinodo, a livello nazionale e regionale, ipotesi su progetti formativi a breve e medio termine, il sito pronto ad essere lanciato on line. Dopo #Padova, #Torino e #Sassoferrato, #Ucsi dal 14 sarà a #Riccione per il congresso #fnsi e sabato 18 a #roma per l’assemblea regionale #ucsilazio. (presso Sassoferrato) https://www.instagram.com/p/CoiemU4IF8G/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#sassoferrato#sanfrancescodisales#carlocammoranesi#sinodo#padova#torino#ucsi#riccione#fnsi#roma#ucsilazio
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Sarebbero state autorizzate numerose missioni all’estero in Paesi fuori della Nato impiegando il personale della sezione K per addestramento, forniture di armi e apparecchiature di ogni genere. Parimenti risulterebbe l’impiego di uomini della sezione K o dei nuclei Ossi o Gos in operazioni non attinenti ai compiti istituzionali (sequestro Moro, Dozier, rivolta nel carcere di Trani, sequestro Achille Lauro, aereo sequestrato a Malta, la cosiddetta “Operazione Lima”). La sezione K risulterebbe rivivere sotto la nuova sigla di Falange Armata di cui farebbero parte alcuni componenti della disciolta VII divisione». E ancora: «Secondo quanto dichiarato ai magistrati dal segretario del Cesis Paolo Fulci, la Falange Armata sarebbe composta da 16 ufficiali della VII divisione, arruolati in modo clandestino dal generale Pietro Musumeci tra gli ex paracadutisti della Folgore; che la creazione della sezione K è ascrivibile al capo della Gladio Inzerilli. Risulta inoltre parimenti ascrivibile alla VII divisione la creazione di altra struttura clandestina risultante operante anche dopo lo scioglimento della Gladio: il centro Scorpione di Trapani. Tale centro, sorto in una zona ad alta intensità mafiosa, di logge massoniche occulte, di traffici d’armi e di droga, disponeva di un velivolo leggero e di una pista di atterraggio. Da numerosa documentazione sequestrata dai magistrati della Procura di Padova è emersa la falsità contabile tenuta dal centro che elargiva compensi a “fonti” inesistenti. Il capo centro, maresciallo Li Causi, non è stato in grado di fornire plausibili spiegazioni; con differenti nomi di copertura, risulterebbe aveva partecipato a numerose operazioni illegali condotte dalla VII divisione. Dati questi precedenti risultano ancora non chiare le ragioni della sua presenza in Somalia dove perse la vita, secondo la versione ufficiale, a causa di una pallottola vagante; ulteriori elementi sono emersi circa l’illegalità della esercitazione “Delfino" effettivamente svoltasi in Friuli. Tutto ciò contrariamente a quanto sostenuto nel 1992 dai magistrati della procura di Roma che definirono l’esercitazione una “ipotesi di lavoro”, una “esercitazione in vitro”, provvedendo a incriminare e far arrestare le persone che indagavano e che avevano presumibilmente rivelato l’esistenza». Insomma, Gladio continuava a esistere sotto la sigla Falange Armata. E dipendeva dal Sismi. «Un funzionario del Sisde, si chiamava De Luca, che ora è morto e lavorava con me al Cesis, mi portò due cartine: in una c’erano i luoghi dove partivano tutte le telefonate della Falange Armata, nell’altra i luoghi dove sono situate le sedi periferiche del Sismi e queste due cartine coincidevano perfettamente», ha dichiarato il diplomatico Paolo Fulci, dal 1985 al 1991 ambasciatore alla Nato a Bruxelles e tra il 1991 e il 1993 segretario generale del Comitato esecutivo per la sicurezza e l’intelligence (Cesis). «Maneggiavano dinamite e armi e costituivano una cellula speciale, con obiettivi di guerriglia urbana, totalmente estranei ai compiti istituzionali. Dietro la sigla Falange Armata si nasconde in realtà un’operazione di guerra non convenzionale», ha aggiunto Fulci. In altre parole, dopo il 1990 i nostri servizi segreti gestivano segretamente e autonomamente dei killer che, in quanto gladiatori, dipendevano dalla Nato e dagli Stati Uniti.
Franco Fracassi - The Italy Project
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“Siamo stanchi. Stanchi di veder morire donne e uomini, bambini e anziani nel Mare nostrum. Stanchi della disumanità. Stanchi delle vite che si spengono tra i flutti del Mediterraneo diventato il più grande cimitero a cielo aperto. Tremendamente stanchi che ciò avvenga quasi ogni giorno. Sono anni che gli Stati si sono ritirati dal soccorso in mare e sono anni che si criminalizzano le associazioni umanitarie che si ostinano a operare in nome dell’umanità. Siamo tutti colpevoli. Anche di queste ultime vite spezzate nel tentativo di salvarsi da guerre e miseria. (...) Basta con le stragi in mare che quasi quotidianamente avvengono sotto i nostri occhi, davanti alle nostre coscienze. Chiediamo al nostro governo e all’Europa intera di ripristinare i soccorsi in mare, di prevedere l’istituzione di corridoi umanitari dai Paesi che non hanno firmato la convenzione di Ginevra e che sottopongono i migranti a torture e privazioni”. Appello alle istituzioni italiane del senatore Sandro Ruotolo, il deputato Erasmo Palazzotto, lo scrittore Maurizio De Giovanni e don Luca Favarin, presidente della onlus Percorso Vita di Padova
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Il museo dell’occhiale Pieve di Cadore
Vittorio Tabacchi, Luca Moioli
Fabbri, Milano 1990, 206 pagine
euro 30,00
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Nel 1956, in concomitanza con i Giochi Olimpici Invernali a Cortina d'Ampezzo, fu inaugurata a Pieve di Cadore la prima "Mostra dell'occhiale attraverso i secoli", poi riproposta nel 1959 all'Università di Padova. In quell'occasione, il curatore Enrico De Lotto auspicò l'istituzione di un Museo Nazionale dell'Occhiale in Cadore. Il sogno dello studioso cadorino si sarebbe realizzato molti anni dopo la sua morte, anche grazie all'impegno di Vittorio Tabacchi, allora presidente della SAFILO, appassionato collezionista di occhiali, che si attivò per l'acquisizione di alcune importanti collezioni. Il Museo conserva tra le sue collezioni alcuni reperti veramente eccezionali, realizzati con materiali particolari e impensati: occhiali ricavati da un fanone di balena, cannocchiali in avorio intagliato e istoriato, quasi a sembrare un merletto, piccoli occhialini inseriti alle estermità di ventagli o nell'impugnatura di bastoni da passeggio.E poi occhiali da cappello o da parrucca, in utilizzo quando le aste rigide non erano ancora state inventate. La sorprendente storia dell'occhiale merita di essere scoperta poco a poco, attraversando in successione la varie sale espositive del Museo.
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il professor Giorgio Palu', un'autorità indiscussa nel campo della virologia, professore emerito dell'Università di Padova e past-president della Società italiana ed europea di Virologia, in un'intervista al Corriere della Sera annota che (...) "il 95 per cento (dei positivi ) non ha sintomi e quindi non si può definire malato". Secondo poi, "è certo che queste persone sono state 'contagiate' (...) ma non è detto che siano 'contagiose', cioè che possano trasmettere il virus ad altri". (...) La verità, secondo Palu', è che "quello che veramente conta è sapere quante persone arrivano in terapia intensiva: è questo numero che da' la reale dimensione della gravità della situazione. In ogni caso questo virus ha una letalità relativamente bassa, può uccidere, ma non è la peste", e si dice anche "contrario come cittadino al lockdown". Perché, spiega "sarebbe un suicidio per la nostra economia; come scienziato perché penalizzerebbe l'educazione dei giovani, che sono il nostro futuro, e come medico perché vorrebbe dire che malati, affetti da altre patologie, specialmente tumori, non avrebbero accesso alle cure". Poi il virologo conclude: "Tutto questo a fronte di una malattia, la covid-19, che, tutto sommato ha una bassa letalità. Cioè non è così mortale. Dobbiamo porre un freno a questa isteria", consiglia.
https://www.agi.it/cronaca/news/2020-10-24/coronavirus-palu-asintomatici-basta-isterie-10055193/
DOBBIAMO PORRE UN FRENO A QUESTA ISTERIA,
Dobbiamo zittire le checche isteriche a partire dalle interessate capintesta: la Conte, la Speranza, la Zingaretti, le membre dei Comitati sedicenti Tecnico Scientifici, le giornalaie, la terronista De Luca che oltre che isterica è anche acida.
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CRONACA DI UNA RIAPERTURA ANNUNCIATA 4 maggio, le 5.30 del mattino - Con una selva di colpi di cannone Zaia annuncia la riapertura del Veneto e la definitiva cancellazione del limite dei 200 metri 5.41 -Svegliato di soprassalto da Gallera che lo informa della mossa del Veneto, Fontana annuncia la riapertura della Lombardia e insieme la partenza della Stramilano 7.35 - In risposta alle riaperture di Veneto e Lombardia De Luca annuncia, come precedentemente minacciato, la chiusura della Campania 9.30 - Informato dell’incedere degli eventi, il presidente del consiglio Conte fa sapere che presto terrà una conferenza stampa 10.45 - In assenza di Conte si fa sentire la comunità scientifica che reagisce con veemenza alla riapertura delle regioni del Nord. Burioni minaccia una pazziata degna della Callas. La Capua paventa il ritorno dei pangolini nei boschi della Brianza. Fontana preoccupatissimo richiude subito la Lombardia. 12.05 - Approfittando dei tentennamenti di Fontana, Zaia annuncia in pompa magna che nel 2021 il salone del Mobile, il gran premio di Monza e la fiera degli o bei o bei si terranno tutti a Padova nel corso di una settimana di memorabile orgoglio veneto. 12.17 - Messo alle strette e punto nell’orgoglio dalla mossa del diabolico rivale, Fontana riapre nuovamente la Lombardia 12.25 - Intervenendo al convegno intitolato “Il Veneto riporterà l’uomo sulla luna”, Zaia attacca anche De Luca e ricorda che ai tempi del colera li avevamo visti tutti i napoletani mangiare cozze vive. 12.33 - De Luca risponde dando il via a una grandiosa parata militare con lanciafiamme intercontinentali che sfilano sul lungomare di Posillipo, come a PyongYang nel giorno dell’anniversario della rivoluzione 12.45 - Preoccupate per l’escalation militare di De Luca, tutte le regioni del centro-sud decidono di blindare i confini 13.00 in punto - Informato del precipitare degli eventi in corso il presidente del consiglio Conte conferma che presto terrà una conferenza stampa 13.28 - Durante un edizione straordinaria di Pomeriggio 5 gli elicotteri di Barbara D’Urso individuano un cinese che tossisce in piazza Duomo. Contattato dalla dinamica conduttrice, Fontana annuncia in diretta telefonica, dopo un drammatico confronto, di esser nuovamente costretto a chiudere la Lombardia 14.40 - Disorientati ed esasperati dai continui apri e chiudi di Fontana gli industriali lombardi annunciano l’addio alla Lombardia e il trasferimento immediato di tutti gli impianti e le attività produttive in Molise. 15.10 - Appreso il pronunciamento degli industriali lombardi il sindaco di Campobasso proclama il Molise locomotiva d’Europa e lancia un video virale indirizzato agli investitori, sigillato dal claim “El Molisan g’ha il coeur in man” 15.30 - Flavio Briatore è il più pronto a raccogliere la nuova sfida. Annuncia l’apertura del primo Billionaire a Campobasso e dà il via alla movida di Campobasso, mentre decine di calciatori cominciano ad acquistare attici a Campobasso portando alle stelle il mercato immobiliare di Campobasso 16.20 - Preso alla sprovvista dall’escalation molisana Fontana riapre per la quarta volta e ultima volta la Lombardia. Ma ormai è troppo tardi. Milano è alle strette. Abbandonata dalle imprese, invasa da bande di padroni di cani, depredata da runner, anziani ferociti e monelli con le fionde, la città della Madunina alza bandiera bianca e si autoproclama frazione di Campobasso. 16.45 - Ormai disperato e con le spalle al muro, Fontana invia gli ambasciatori nel golfo di Napoli e stringe con De Luca un patto d’acciaio in funzione anti Zaia, pianificando al contempo l’invasione del Molise con un maestoso esercito guidato da Bertolaso. 17.05 - L’esercito lombardo guidato da Bertolaso si mette in marcia alla volta del Molise, ma sbaglia uscita alla prima rotonda di Binasco e finisce in Alto Adige, dove viene sbaragliato da uno sci club locale armato di ciaspole e racchettoni da fondo. 18.24 - Di fronte alla Caporetto di Bertolaso, De Luca ripudia l’alleanza con la Lombardia e proclama l’indipendenza della Campania. Approfittando della confusione generale Salvini annuncia la riapertura di Lourdes, la Meloni dichiara guerra all’Etiopia e Di Battista da una località segreta minaccia di essere pronto a lanciare il virus contro i Benetton 19.06 Di fronte a un Paese in preda all’anarchia il portavoce della presidenza del consiglio annuncia la costituzione immediata di una task force 19.33 Nell’impossibilità di dare vita alla task force perché tutti i membri designati per la task force sono già impegnati in altre task force, Palazzo Chigi annuncia la cancellazione della task force auspicando che si rinnovino a breve le condizioni per poter ricostituire una vera e propria task force. 19.44 Con una commovente cartolina inviata dal Costarica, Conte annuncia che non terrà la prevista conferenza stampa e che vivrà i suoi ultimi giorni esule nella fazenda di Lamberto Dini. Ed è a quel punto, attorno alle 20.00, che alla fine Mattarella nel suo piccolo si incazza. E a reti unificate annuncia di assumere su di se tutti i poteri che furono di Carlo V e del re Sole messi insieme. Intima a tutti, politici e governatori, di consegnarsi ai corazzieri senza condizioni prima che canti il gallo. Pena l’esilio su una spelonca al largo delle Tremiti. Poi annuncia in sequenza: - il coprifuoco dopo Carosello - il lockdown indeterminato di Bordighera per poter andare al mare indisturbato - l’utilizzo del Mes per la costruzione di campi di bocce in ogni quartiere - e la ripresa dei cantieri, ma solo a beneficio dell’intrattenimento degli anziani sopravvissuti. Quindi con gesto regale impugna i forbicioni a mò di scettro e taglia i fili della tv, proclamando per sempre il blackout su tutto il territorio nazionale. MUSICA CLASSICA SU TUTTI I CANALI
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