#Leggenda del Soul
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Stevie Wonder: Genio Musicale e Leggenda del Soul
Stevie Wonder è un genio musicale e icona del soul a livello mondiale. Ha mescolato musica mondiale, jazz e pop, cambiando il panorama musicale. Con più di cinquant’anni di carriera, le sue canzoni hanno raggiunto le prime posizioni e ispirato molti artisti e fan. In questo articolo, scopriremo la sua musica, la sua vita e l’impatto sulla cultura musicale. Per conoscere altri artisti influenti,…
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Storia Di Musica #306 - The Impressions, Keep On Pushing, 1964
Per alcuni commentatori, i dischi della copertina di Bringing It All Back Home (che sono il filo che sta legando i dischi di questo Dicembre) erano lì per caso. Non si può del tutto escludere, anche perchè la leggenda Dylan ha finito per ingigantire e dare fascino e suggestioni a miriadi di particolari. Ma sulla musica, e lo dimostrerà nella sua infinita carriera, la sua attenzione per la musica degli altri è caratteristica decisiva. Quindi io penso che il disco de The Impressions era lì per un motivo: gli piaceva quella musica. Il disco in questione è Keep On Pushing, del 1964, terzo disco della band e loro più grande successo di vendite. Ma andiamo con ordine.
Il primo nucleo nasce a Chicago, e si chiama The Roosters, formato dai fratelli Richard e Arthur Brooks, Sam Gooden e Fred Cash a metà anni '50. Nel 1957, Cash viene sostituito da Jerry Butler, che proviene dalla realtà gospel della città, e ha cantato in gruppi doo-wop (rhythm and blues che ha avuto origine nelle comunità afroamericane durante gli anni '40, che insegna l'armonia vocale e l'uso della voce preponderante sugli strumenti). Poco dopo entra in formazione Curtis Mayfield, che diventerà figura centrale e carismatica della musica nera negli anni a venire. Nel 1958 il primo successo, For Your Preciuos Love, che già sa di quel suono gospel soul che li renderà inimitabili. Il brano però provocò una certa irritazione nel gruppo perché la ABC Records lo pubblicò a nome Jerry Butler & The Impressions, creando malumori, che scomparvero con la decisione di Butler di uscire dal gruppo per provare la carriera solista, verrà sostituito dal rientrante Cash. La leadership del gruppo viene presa da Mayfield, voce tenorile di notevole raffinatezza, maestro del falsetto e soprattutto penna grandiosa nello scrivere belle canzoni. L'inizio non è semplice e la band dopo una serie di insuccessi è sil punto di sciogliersi, ma nel 1961 si trasferiscono a New York e pubblicano il primo di una serie di singoli che vanno tutti in classifica e li fanno diventare iconici: Gypsy Woman, poi tornati a Chicago, It's All Right, Talking About My Baby (che inaugura il loro filone intimista), Woman's Got Soul.
Keep On Pushing inaugura un nuovo genere: il Chicago soul gospel, per il suono così particolare, gli intrecci vocali perfetti accompagnati da canzoni che non si fermano alle dinamiche affettive e di coppia, ma iniziano ad esplorare altri campi, come l'impegno civile. Trascinato dal singolo omonimo, che verrà usato nelle presidenziali americani del 2004 dallo sconfitto Senatore John Kerry, il disco è uno dei massimi esempi, insieme a quelli degli artisti della Chess Records (altra grande etichetta di Chicago) di un suono nuovo, sebbene ancora alla tradizione, e soprattutto è uno dei massimi esempi della bellezza vocali di questi cantanti, capaci con pochissimi accompagnamenti strumentali di creare melodie giocose e irresistibili. Tra le gemme, Amen, un riarrangiamento del brano di Jester Hairston per il film I Gigli Del Campo con Sydney Poitier del 1963). Il disco raggiunge la posizione numero 8 della classifica Billborad 200 e Keep On Pushing addirittura la numero 1 della classifica Hot R&B.
L'anno successivo, quando uscirà Bringing It All Back Home, gli Impressions sfornano un altro disco. People Get Ready, trascinato dall'omonimo singolo scritto da Curtis Mayfield, diventerà un altro grande successo, ma questa canzone in particolare diventerà un'icona del nascente movimento per i diritti civili: Martin Luther King la designò inno non ufficiale del Movimento, segnerà un passo decisivo nella musica afroamericana nell'impegno civile e diventerà una delle canzoni più famose di tutti i tempi e con maggiori cover. Tra le più belle e sentite, quelle di Dylan, che dal vivo la suonerà centinaia di volte, e su disco due volte: nel 1967 durante le leggendarie registrazioni dei Basement Tapes, nel 1989 per la colonna sonora del film Flashback; una versione dal vivo del 1978 è presente nella colonna sonora del suo film Renaldo E Clara del 1978. Della canzone esistono centinaia di interpretazioni, le più famose: Jeff Beck e Rod Steward, hit internazionale del 1985, Bob Marley, che adorava il gruppo e gli U2, che suoneranno il brano ben 95 volte nei loro concerti (clamorosa la loro esibizione con Bruce Springsteen a Philadelphia durante il Vertigo Tour).
Le ultime due storie del 2023 saranno una versione speciale, senza numero, che però partono da questo disco e soprattutto da questa copertina, per un viaggio insolito e divertente. Sarà anche un modo per ringraziare e per salutarvi con affetto!
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[✎ ITA] Weverse Magazine : Recensione : Le Canzoni, il Ballo e la Strada di j-hope | 04.05.24⠸
🌟 Weverse Magazine 🗞
Le Canzoni, il Ballo e la Strada di j-hope
__ Una recensione di HOPE ON THE STREET VOL.1 __
__ di KANG ILKWON | 04. 05. 2024
Twitter | Orig. KOR
Nonostante la sua ascesa al successo da superstar globale insieme ai BTS, l'identità di j-hope continua fondamentalmente a gravitare attorno la street dance. L'ultimo album dell'artista, HOPE ON THE STREET VOL.1, è testimonianza dell'incrollabile connessione che ancora lo lega al mondo del ballo. Il rilascio di questo progetto è pubblicizzato come “special album (album speciale)” e la scelta del format in cui si presenta non poteva essere più azzeccata. L'album comprende sia nuove tracce che nuove versioni di alcune delle canzoni più amate tra quelle già rilasciate, come la versione solista di “on the street”—che era, in origine, una collaborazione con J. Cole—ed un remix di “what if…”
Per gli estimatori sia di nuove versioni e remix di brani pubblicati in precedenza che di tracce nuove di zecca, quest'album presenta la tracklist perfetta.
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La traccia che probabilmente susciterà più interesse è “NEURON”, in collaborazione con i talentuosissimi artisti hip hop coreani, Gaeko e yoonmirae i quali aggiungono un ulteriore, allettante strato di rap al brano. J-hope apre la traccia con il suo roco rap, catturando immediatamente l'attenzione di chi ascolta, con punte maestrali da parte di Gaeko - con la sua flow fitta e tagliente – ed il rap euforizzante di yoonmirae, in chiusura.
Il titolo, “NEURON”, è un triplo gioco di parole che allude 1) ai neuroni, le cellule del sistema nervoso, 2) al nome della crew di ballo di cui faceva parte j-hope e, 3) alle parole “New run” che troviamo nel testo – a loro volta allusione ad un nuovo inizio.
La produzione del brano ha un che di mozzafiato. In apparenza, è simile a “on the street”, ma l'arrangiamento, più ricco, riesce a distinguerla con il suo connubio di sound boom bap – tipico dell'hip hop della East Coast degli anni '90 e 2000 – e pop rap melodico. Nel ritornello troviamo anche la talk box, un sound comunemente tipico dell'hip hop della West Coast. Non mancano poi intriganti variazioni ritmiche e di flow nei versi che precedono il rap di yoonmirae. Grazie a questi e molti altri accenti coinvolgenti – come i riff di tastiera che, a cascata, scivolano via dal ritornello pop accompagnando il passaggio ad un nuovo beat - questo singolo è un'impareggiabile lettera d'amore di j-hope per l'hip hop.
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“i wonder…”, in cui troviamo anche il collega dei BTS, JungKook, è un magistrale mix di funk ed electro-pop. Supportati da una produzione ed un sound allegri e ritmati, il rap cantato in autotune da j-hope e la voce melodiosa di JungKook esprimono con risolutezza il loro amore e la loro fiducia per le/i fan, nonché – rafforzato dal viaggio musicale affrontato insieme, l'affetto per il gruppo, in quello che è un tributo particolarmente toccante a tuttə coloro che li hanno seguiti finora.
Subito dopo questa traccia, troviamo “lock / unlock” (with benny blanco and Nile Rodgers) e la sua disposizione nella tracklist è un vero colpo di genio perché tale collocazione enfatizza la base funk che caratterizza i due brani.
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Sebbene “lock / unlock” sia più ballabile, nonché più vicina a ciò che comunemente viene definito funk, le due tracce trovano un punto di incontro nell'orchestrazione delle sezioni ritmiche, le quali riescono a dare l'impressione che i due brani non siano altro se non due parti di una stessa canzone, tratteggiando però atmosfere diverse attraverso ritmi differenti.
La voce del poliedrico artista Benny Blanco e la chitarra di Nile Rodgers, leggenda vivente del soul/funk, complementano perfettamente il cantato di j-hope, rendendo la traccia particolarmente adrenalinica. Queste due canzoni, collocate una di seguito all'altra, contribuiscono ad incrementare gradualmente il ritmo dell'album, fino a culminare nel brano successivo, “i don’t know” with HUH YUNJIN of LE SSERAFIM. La patinata perfomance deep house di j-jope e l'incantevole monologo francese nonché voce di HUH YUNJIN sono splendidi.
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Le nuove versioni incluse in quest'album regalano agli ascoltatori scelte sonore che solo un progetto come questo – così diverso dai soliti album in studio—poteva presentare.
La versione solista di on the street” che troviamo nel VOL.1 vede j-hope colmare la strofa di J. Cole con nuovi, geniali versi rap, i quali permettono all'artista di amplificare ancor più il suo messaggio. La versione solista è un omaggio alla street dance, ovvero le radici di j-hope in quanto idol, le tappe superate lungo il percorso, l'ispirazione che continua a spingerlo verso nuovi obiettivi, nonché un omaggio alla strada in quanto maestra di vita; tutto questo confezionato in una nuova versione che dà così alle/i fan l'opportunità di ri-sperimentare un brano cui hanno già dimostrato tanto amore. Il verso più eccezionale ci è offerto proprio da quelle nuove parti di testo: “Conoscere il cammino e percorrerlo è diverso”. A volte, nel corso della nostra vita, pensiamo di sapere come raggiungere ciò che vogliamo—come realizzare i nostri sogni—ma, di fatto, mettere in pratica quei progetti è tutta un'altra storia. È un verso molto breve, ma rimane nel cuore.
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L'amatissima “What if…”, già rilasciata nel 2022 nell'album Jack In The Box, trova qui nuova vita sotto forma di dance mix grazie alla ri-masterizzazione dell'iconico sample “Shimmy Shimmy Ya” di Ol’ Dirty Bastard in un botta e risposta giocato tra hip hop in stile New Yorkese ed elettronica sopra le righe, senza tuttavia discostarsi dall'alta tensione offerta dalla traccia originale. La novità, in questo remix, è rappresentata dal contributo del cantautore e produttore JINBO, le cui aggiunte sono sì di supporto alla visione creativa di j-hope, ma rappresentano anche un a-parte fresco ed inedito. Ma prendiamoci qaualche istante per approfondire un po' di più la conoscenza di JINBO. Quest'ultimo è uno dei pochissimi artisti coreani che ha davvero saputo cogliere ed interpretare il neo soul e l'hip hop e che ha saputo trarne il massimo, incorporandoli in una carriera musicale costantemente a cavallo tra hip hop/R&B e K-pop. La sua voce, morbida e ricca di sentimento, serve ad alleggerire la parte conclusiva di una canzone fino a quel momento caratterizzata dai velocissimi rap di j-hope e da un beat grintoso e graffiante.
HOPE ON THE STREET VOL.1 è un esempio magistrale di come sia possibile arrivare ad un pubblico di massa pur esplorando a fondo generi solitamente più di nicchia.
I messaggi che l'ambizioso j-hope ha voluto trasmetterci attraverso quest'album sono fondamentalmente semplici, testimonianza della sua sincerità— l'eterno amore per le sue radici nella street dance, l'orgoglio per il suo status di ballerino, il rispetto e la dedizione per il rap/hip hop nonché il profondo affetto nutrito per le/i fan che l'hanno sempre supportato—Ne è, infatti, intrisa ogni nota in ognuna delle canzoni contenute nell'album, forti di quelle sue umili aspirazioni.
E subito ci torna in mente Bong Joon Ho, quella volta che, notoriamente, ha citato Martin Scorsese durante gli Oscar: “Più una cosa è personale più sarà creativa.” L'intenzione di j-hope non è ostentare il suo apprezzamento per la street dance o l'hip hop, ma l'artista non dimentica mai quali sono le sue origini e non fa che ricordare a se stesso—gioiosamente, apertamente e in tutta onestà—qual è il tipo di percorso che sta affrontando.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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Christmas Night
There is an ancient legend that on Christmas night pets acquire the gift of speech and comment among themselves on the merits and shortcomings of their caregivers - us humans.
Bizarre and far-fetched as it may seem, this story certainly has the merit of granting, at a time widely celebrated by our culture, special attention to these beings: companions in life and work, lenders of labor and commodity for our livelihood.
Granting them the privilege of being able to express themselves verbally is perhaps a way of bringing them closer to us, an albeit momentary concession that makes them worthy of attention by enhancing their role.
Animals have souls, the word itself (“anima” is the Latin word for “soul”!) and the fact that, unlike plants, they move say so. Theirs is not an individual soul, but a group soul that oversees the behavior of the entire species.
They do not act at random (as, on the contrary, we humans may do): their only intent is the survival of the individual and their own species. Consequently, they always behave in the most appropriate, best-performing and effective way for this to happen.
The legend tells how animals, on holy night, should be looked after with special care, for example by providing them with good food and fresh water or straw to stretch out on. But it is also told how deleterious it is for us custodians, even on pain of death, to try to listen to their talk.
Allow me to make a proposal, for the approaching Christmas night: do not fabulously concede the word to the animal world, but instead learn, we from them, to be quiet. And to listen.
To listen to the darkness studded with stars, or even veiled by fog, to the fresh air we inhale, to the beating of our heart, to our breath, to our deepest intimacy, the one we are used to hiding or ignoring, or of which we are afraid - so much so that we prefer suffering to the emptiness we seem to face if we take care of it.
Listening instead of expressing, seeing instead of imagining, living instead of remembering, giving instead of demanding. All this requires courage. If still, and silent, we begin to see it... well then this can perhaps be called Christmas.
La notte di Natale
Narra un'antica leggenda che la notte di Natale gli animali domestici acquistino il dono della parola e commentino tra di loro pregi e mancanze di chi li accudisce - noi umani.
Per quanto bizzarra e inverosimile ci possa sembrare, questa storia ha certamente il pregio di concedere, in un momento ampiamente celebrato dalla nostra cultura, un'attenzione particolare a questi esseri: compagni di vita e di lavoro, prestatori d'opera e di materia prima per la nostra sussistenza.
Concedere loro il privilegio di potersi esprimere verbalmente è forse un modo di avvicinarli a noi, una concessione seppur momentanea che li rende degni di attenzione esaltandone il ruolo.
Gli animali hanno un'anima, lo dicono la parola stessa ed il fatto che, a differenza delle piante, si muovano. La loro non è un'anima individuale, ma un'anima di gruppo che sovrintende il comportamento dell'intera specie.
Non agiscono a caso (come, al contrario, possiamo fare noi): il loro unico intento è la sopravvivenza del singolo e della propria specie. Di conseguenza si comportano sempre nel modo più adeguato, più performante ed efficace affinché ciò avvenga.
Nella leggenda si racconta di come gli animali, nella notte santa, vadano accuditi con particolare attenzione, ad esempio mettendo loro a disposizione buon cibo ed acqua fresca o paglia per distendersi. Ma si narra anche di quanto sia deleterio per noi custodi, addirittura pena la morte, cercare di ascoltare i loro discorsi.
Mi permetto di fare una proposta, per la notte di Natale che si sta avvicinando: non favoleggiare concedendo la parola al mondo animale, ma al contrario imparare, noi da loro, a stare zitti. E ascoltare.
Ascoltare il buio tempestato di stelle, o anche velato dalla nebbia, l'aria fresca che inaliamo, il battito del nostro cuore, il nostro respiro, la nostra più profonda intimità, quella che siamo abituati a nascondere o a ignorare, o della quale abbiamo paura - tanto da preferire la sofferenza al vuoto che ci sembra di dover affrontare se ce ne curiamo.
Ascoltare invece di esprimersi, vedere invece di immaginare, vivere invece di ricordare, dare invece di pretendere. Tutto questo richiede coraggio. Se immobili, e muti, cominciamo a vederlo... ecco, questo forse si può chiamare Natale.
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Vicenza, Concerti estate 2024, il batterista dei Pink Floyd Nick Mason e la leggenda del funk Marcus Miller in piazza dei Signori
Vicenza, Concerti estate 2024, il batterista dei Pink Floyd Nick Mason e la leggenda del funk Marcus Miller in piazza dei Signori Il 2024 sarà ancora un anno di importanti live a Vicenza. Grazie a DuePunti Eventi, piazza dei Signori risuonerà della grande musica internazionale con l'arrivo di Nick Mason, batterista dei Pink Floyd (19 luglio), e di Marcus Miller, leggenda del funk (20 luglio), una produzione D'Alessandro e Galli. I concerti sono organizzati in collaborazione con la Città di Vicenza. «Entra nel vivo la programmazione musicale del 2024. Dopo aver annunciato la presenza a Capodanno di uno dei nomi più apprezzati della musica leggera italiana, Max Gazzè, iniziamo a popolare di appuntamenti anche la stagione estiva - annuncia l'assessore ai grandi eventi Leone Zilio -. Grazie alla disponibilità dell'artista, accoglieremo il 19 luglio, nuovamente, il batterista di Pink Floyd, Nick Mason che nel 2023 non si è potuto esibire a causa del maltempo offrendo così ai numerosi fan l'opportunità di ascoltare dal vivo una grande star. Il giorno successivo avremo invece una leggenda del jazz e del funk, Marcus Miller, uno dei migliori artisti del genere. Il calendario degli eventi musicali non si chiude qui ma si arricchirà di altri nomi per una città sempre più viva!» Nick Mason ritorna in cartellone con il progetto "Saucerful Of Secrets" il 19 luglio 2024 (ore 21.30), dopo l'annullamento del concerto della scorsa estate a causa del maltempo. Gli appassionati potranno così ritrovare sul palco il supergruppo che ha formato nel 2018 con Guy Pratt (bassista dei Floyd dal 1987), Gary Kemp (Spandau Ballet) e Lee Harris (Blockheads) e che ha l'obiettivo di riportare sui palchi i primi successi dei Pink Floyd, attingendo alla discografia pre- Dark Side Of The Moon e ricreando la stessa atmosfera psichedelica e iconoclasta che i Pink Floyd hanno insegnato a tutte le generazioni. Un ritorno agli albori della band, agli anni in cui Syd Barrett era l'autore dei testi e l'anima di quello che poi sarebbe diventato uno dei gruppi più grandi della storia della musica. Mason ha dichiarato che il gruppo non è una tribute band, bensì un mezzo per "catturare lo spirito dell'epoca" e trasmetterlo al pubblico tramite tracce estratte da dischi come The Piper At The Gates Of Dawn, A Saucerful Of Secrets ed Ummagumma. Marcus Miller Tra i musicisti più influenti del nostro tempo, sarà a Vicenza il 20 luglio 2024 (ore 21.30). Virtuoso del basso e vera e propria leggenda del jazz e del funk , Marcus ha sempre composto e prodotto per il cinema: da Boomerang (1992) a Marshall (2017); dal Black Movie Soundtrack Festival alle numerose collaborazioni con Disney Studios, e più recentemente con Apple per un documentario sulla vita di Sidney Poitier (2022). Per questo nuovo spettacolo che mette in primo piano il suo genio come produttore, Marcus sarà circondato da una band eccezionale. L'artista newyorkese ha una carriera di 45 anni. DueGrammy Awards, un Edison Prize in Olanda, una 'Victoire du Jazz' in Francia e la nomina UNESCO nel 2013 come Artista per la Pace e portavoce del progetto Slave Route, sono alcuni dei riconoscimenti che gli sono stati conferiti in tutto il mondo durante gli anni di attività. Marcus non è solamente un bassista, ma è anche un creatore, produttore, polistrumentista e un compositore straordinario e prolifico. Le sue numerose collaborazioni parlano per lui: Miles Davis, Eric Clapton, George Benson, Aretha Franklin, Bryan Ferry, Wayne Shorter, Al Jarreau, Herbie Hancock e Carlos Santana, solo per citarne alcuni, hanno plasmato il suo ambiente musicale e lo hanno reso un'icona della musica jazz, funk e soul. I biglietti per i concerti di Nick Mason e Marcus Miller saranno disponibili in prevendita nel circuito Ticketone a partire dalle 11 di giovedì 21 dicembre 2023. Concerto Nick Mason Piazza dei Signori – Vicenza 19 luglio 2024 – ore 21.30 - Poltronissima Platinum € 100+ diritti di prevendita - Poltronissima Gold € 75+ diritti di prevendita - Poltronissima € 60+ diritti di prevendita - Poltrona € 50+ diritti di prevendita Marcus Miller Piazza dei Signori – Vicenza 20 luglio 2024 – ore 21.30 - Poltronissima Platinum € 46+ diritti di prevendita - Poltronissima Gold € 34+ diritti di prevendita - Poltronissima € 30+ diritti di prevendita - Poltrona € 25+ diritti di prevendita Informazioni DuePunti Eventi - Tel. 0445 360516 – [email protected], al link... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Judas Priest (monografia) Pt. 2
È il caso di aprire una parentesi su quanto i Judas Priest abbiano inciso sull’estetica del loro genere musicale, anche solo dal punto di vista della moda: capi in pelle ricoperti di borchie, pose machiste che evocano atteggiamenti da teppisti, oppure l’abitudine di Rob Halford di portare la sua moto fin sul palco… i Priest non potrebbero essere più duri, e inglesi di così. Con all’attivo tre dischi a mio modo di vedere indimenticabili (Sad Wings of Destiny, British Steel, e Painkiller), dopo quest’ultimo Halford si allontana dalla band, lasciando il microfono a Tim Owens, un virtuoso della voce che ricorda Rob negli acuti, ma che viene ricordato per i mediocri Jugulator - 1997, e Demolition - 2001, quantomeno all’interno di questo gruppo. Rob Halford non tarda a tornare alla guida della formazione, quando nel 2005 aiuta a realizzare il buon Angel of Retribution. Nel 2008, il concept album Nostradamus, è scritto e registrato con perizia ma non fa gridare al miracolo, mentre Redeemer of Souls è un disco revival del loro stile classico (2014). Nel 2018, Firepower è un ottima dimostrazione di come il loro metallo è inossidabile, l’album contiene dell’heavy metal tutto sommato potente e ancora credibile se pensiamo che cade a quasi cinquant’anni dalla loro comparsa sulla scena. I Judas Priest sono una leggenda del metal, dal loro look iconico, a svariati pezzi di successo, alla straordinaria carriera che hanno avuto (lunga e fruttuosa). Lo stile canoro del frontman Halford ha inciso su migliaia di imitatori, andando a creare lo stereotipo del cantante metal capace di acuti altissimi e assordanti. La loro poetica luciferina, politicamente di destra, esprime tutta la mascolinità e la potenza che può avere il sound di una band heavy. Il loro stile è gotico, dark, e al tempo stesso conserva la luce della ragione che deve guidare un vigilante che scorrazza tra le strade di periferia. La notte come metafora dell’oscurità e della vita notturna, e la trasgressione che contraddistingue questo tipo di ambiente, è un tema che si sono divisi con i Kiss, e che hanno sviscerato in modo esemplare. Invincible Shield, il disco atteso per il 2024 potrebbe essere il loro ennesimo colpo di coda.
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Robert Johnson - King Of Delta Blues
I have never found anything more deeply soulful than Robert Johnson. His music remains the most powerful cry that I think you can find in the human voice. Eric Clapton Il 16 agosto 1938 muore a soli 27 anni presso Greenwood, Mississippi, in circostanze mai ben chiarite (avvelenato, pugnalato, misteriosi accostamenti alla magia nera ?!) Il Re del DeltaBlues, Robert Johnson, leggenda della musica…
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ATTENTI ALLA LUCE
Pubblico questa bellissima immagine che ho trovato sul web perchè la trovo particolarmente significativa, oltre che essere graficamente monto bella ed emotivamente molto pregnante. Purtroppo non sono riuscito a risalire all'autore, perchè sicuramente avrà prodotto altre interessantissime immagini.
L'opera è un sunto perfetto della nostra condizione di vita, e non solo, siamo portati ad essere attratti dalla luce, ma dobbiamo sempre stare in guardia perchè le forze maligne non albergano solo nel buio, le forze del male sono abilissime nell'arte dell'inganno e della trasformazione, pur di soggiogare le nostre anime e rubare energia vitale.
Ci sono molte teorie contrastanti, e la luce potrebbe non essere esattamente la salvezza, potrebbe essere un grande inganno, non a caso in molte simbologie dell'occulto si fa riferimento alla luce come ad una guida superiore, con profusione di personaggi che portano e sorreggono fiaccole, simboli solari e luminosi, concetti come illuminazione. Siamo stati abituati a considerare nero e buio il male, mentre il bene e la vita stanno nle candore e nella luce, ma siamo proprio sicuri che le cose stiano così ? Siamo sempre stati ingannati su tutto, non fidatevi vi dico ! Questa immagine è emblematica, l'indifesa anima vestita di rosso si sente al sicuro in quell'angolo illuminato, ma quell'angolo nasconde un grande pericolo, la luce è solo un riflesso ingannevole, uno specchietto per le allodole.
Anche dopo la morte è diffusa la leggenda metropolitana che una luce ci accolga per accompagnarci nel cammino, leggende riferite spesso anche da chi ha avuto esperienze post-mortem, ma alcune fonti ci mettono anche in guardia: quella luce potrebbe essere una trappola, un inganno per tenerci legati a questa matrix, a questo gioco di morte e rinascita per tenerci incatenati a questo pianeta, per riportarci sulla Terra a rivivere le stesse esperienze, schiavi di queste forze oscure che si nutrono della nostra energia, e possono farlo solo se noi ne siamo inconsapevoli.
La luce permette a tutti di essere visibili, e quindi controllabili, nella luce nulla può essere nascosto, solo nell'ombra potrete muovermi in uno spazio di relativa libertà. Le grandi tradizioni iniziatiche e spirituali non sono mai state alla luce del sole. Poi è vero, nella storia c'è sempre stato qualche strano personaggio che ha osato sbandierare la verità ai quattro venti, ma ogni società ed ogni epoca ha le sue strategie per isolare queste schegge impazzite prima che diventino contagiose, prima con lammonimento verbale: pazzo, eretico, visionario ! Poi, il passaggio successivo, con la neutralizzazione, ed ogni società in ogni tempo ha ed ha avuto i suoi strumenti efficaci: rogo, manicomio, gulag, radiazione dall'albo... che giocano tutti sulla paura! Solo quando non hai più paura puoi veramente definirti libero.
La Natura ci offre sempre tanti e validi esempi, pensate alle falene, alla farfalline notturne o altri piccoli volatili per esempio: attratti come sono dalla luce, finiscono sempre con il bruciarsi.
Nulla è quello che sembra, per questo siate sempre vigili, e non accontentatevi mai delle spiegazioni comuni, abbandonate le cose normali, sono solo distrazioni, siate sempre curiosi, indagate e cercate, instancabilmente...
Watch out for the light!
I publish this beautiful image that I found on the web because I find it particularly significant, as well as being graphically beautiful and emotionally very pregnant. Unfortunately I have not been able to trace the author, because surely he will have produced other very interesting images.
The work is a perfect summary of our life condition, and not only that, we are led to be attracted by light, but we must always be on guard because evil forces do not dwell only in the dark, the forces of evil are very skilled in art of deception and transformation, in order to subjugate our souls and steal vital energy.
There are many conflicting theories, and the light may not exactly be salvation, it could be a great deception, it is no coincidence that in many occult symbols light is referred to as a superior guide, with a profusion of characters who carry and support torches, sun and light symbols, concepts such as lighting. We have been used to considering evil black and dark, while good and life are in candor and light, but are we really sure that this is the case? We have always been deceived about everything, don't trust me I tell you! This image is emblematic, the defenseless soul dressed in red feels safe in that illuminated corner, but that corner hides a great danger, the light is only a deceptive reflection, a lark mirror.
Even after death, the urban legend is widespread that a light welcomes us to accompany us on our journey, legends often referred to even by those who have had post-mortem experiences, but some sources also warn us: that light could be a trap, a deception to keep us tied to this matrix, to this game of death and rebirth to keep us chained to this planet, to bring us back to Earth to relive the same experiences, slaves of these dark forces that feed on our energy, and can only do so if we we are unaware.
The light allows everyone to be visible, and therefore controllable, in the light nothing can be hidden, only in the shadow will you be able to move in a space of relative freedom. The great initiatory and spiritual traditions have never been out in the open. Then it's true, in history there has always been some strange character who dared to flaunt the truth from the rooftops, but every society and every era has its own strategies to isolate these crazed splinters before they become contagious, first with the verbal warning: crazy , heretic, visionary ! Then, the next step, with neutralization, and every society in every age has and has had its effective tools: stake, mental hospital, gulag, disbarment… all of which play on fear! Only when you are no longer afraid can you truly define yourself as free.
Nature always offers us many valid examples, think of moths, moths or other small birds for example: attracted by the light, they end up getting burned.
Nothing is what it seems, that's why always be vigilant, and never settle for common explanations, abandon normal things, they are just distractions, always be curious, investigate and search, tirelessly…
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Out of the Blue - “Anne Bonny”
Il primo capitolo del disco del duo composto dal polistrumentista Giovanni Pollastri e dalla cantante Annie Saltzman Pini
Un invito a salpare, tra folk e acustica, alla scoperta delle donne che hanno fatto la storia della pirateria. Anne Bonny è una delle piratesse più importanti che la storia della pirateria abbia mai avuto. È con lei che si apre il disco, scritto a quattro mani da Giovanni Pollastri, polistrumentista, e Annie Saltzman Pini alla voce, il cui intro musicale trasporta l’ascoltatore all’interno delle atmosfere che caratterizzeranno anche buona parte dell’intero progetto. L’ambientazione in cui viveva una Pirate Queen - così veniva denominata una donna pirata - è quella del mare aperto, in cui il suono delle onde fa da vera e propria colonna sonora di una vita trascorsa in navigazione. La scelta musicale è prettamente acustica, quasi folk, dove un arpeggio di chitarra si intreccia al suono di un violino e un violoncello, strumenti in legno a ricordare il materiale con cui le navi dei pirati venivano costruite. La performance vocale si colora di tinte forti e uniche, grazie alla particolare voce di Annie Saltzman la cui caratteristica estensione vocale è perfetta per incarnare i personaggi e lo spirito delle piratesse. L’arrangiamento in crescendo, curato da Giovanni Pollastri che ha suonato quasi tutti gli strumenti all’interno dell’album oltre ad aver prodotto artisticamente tutti i brani, si unisce alle ritmiche che rappresentano l’andatura della nave in mare aperto sfociando in armonie più ‘drammatiche’ che sottolineano la particolare storia di Anne Bonny. La pirate queen, infatti, nacque in Irlanda alla fine del 1600 e la sua vita è intrisa di ribellione, disperazione, astuzia e romanticismo, creando la leggenda di una figura femminile che ha saputo conquistare una propria indipendenza e uguaglianza nei confronti di un mondo prettamente maschile, quello dei pirati.
Giovanni Pollastri
Musicista polistrumentista, compositore, produttore e arrangiatore, nasce a Milano nel 1967. La passione per la musica lo porta ad avere sin da bambino il suo strumento, una batteria. Cresce affascinato dalle ritmiche dei dischi dei Led Zeppelin, dei Deep Purple, dei Grand Funk e della PFM e ascoltando David Bowie, Beatles, Rolling Stones, Battisti, Guccini, De Gregori, Finardi, PFM. Successivamente, con l’arrivo del punk e della new wave, decide di imbracciare la chitarra e il basso e scopre ulteriori stimoli nella soul music, nel blues e nel R&B di Aretha Franklin, Otis Redding, Ray Charles e altri grandi nomi che lo spingono a creare le prime band e suonare nei locali milanesi verso la seconda metà degli anni Ottanta. L‘incontro con numerosi addetti ai lavori in ambito musicale lo porta a collaborare con artisti di fama internazionale, anche per semplici apparizioni televisive, tra cui Joe Cocker, Anastacia, Geri Halliwell, Andy Summers, Fernando Saunders e Lou Reed (con questi ultimi due nel 2011 realizza anche un brano presente nell’album di Saunders ‘Happiness’, edizioni VideoRadio/Rai Trade). Il nome di Giovanni Pollastri è presente su numerose release in veste di produttore, autore, collaboratore o semplicemente nei ringraziamenti per il supporto dato in fase di realizzazione del progetto (lo trovate anche nel box definitivo in vinile dei Police, collabora con Stewart Copeland dal 2002). Giovanni Pollastri è anche un addetto ai lavori, avendo lui stesso lavorato con numerose etichette discografiche, sia major che indipendenti, oltre a essere stato tour manager e addetto ufficio stampa di numerosi artisti in ambito locale e internazionale. In ambito editoriale ha scritto tre libri dedicati a Sting & The Police. Nel disco “Pirate Queens” Giovanni è compositore, arrangiatore, produttore e suona tutti gli strumenti ad eccezione di alcuni ospiti al violino, alle percussioni e all’organetto.
Annie Saltzman Pini
Cantante, compositrice e autrice, nata a New York e cresciuta tra le melodie di Broadway. La sua eclettica cultura musicale spazia da Harry Belafonte e Ma Rainy a Mott The Hopple e Emerson, Lake & Palmer. Debutta alla Carnegie Hall all’età di dodici anni come cantante in un coro ed è lì che nasce l’amore per il palco. I primi brani inizia a scriverli all’età di dieci anni. Studia Film e Performing Arts al Bard College e si laurea alla New School a Manhattan. Lavora ai Bearsville Studios a Woodstock dove incontra Joe Cocker e Bobby Keys. Trasferitasi a San Francisco nei primi anni Ottanta, conosce un gruppo di musicisti italiani che la invitano a Milano a unirsi a loro come cantante. Il primo anno lo trascorre in una casa occupata insieme al gruppo punk-rock al femminile Remote Control, suonando nella cerchia della scena underground di Milano. Si unisce successivamente ai Casbah, band che vince il Camel Trophy come “Miglior band emergente italiana” a cui viene data la possibilità di aprire i concerti di Vasco Rossi e Joe Jackson. In contemporanea inizia anche a collaborare con Lu Colombo e il produttore Franco Godi, che le propone di cantare per alcuni jingle pubblicitari. Nei primi anni Novanta incontra Giovanni Pollastri con cui nasce un’ottima alchimia sia artistica che personale. Formano la band Street Tease, dalle tipiche sonorità grunge, e dopo lo scioglimento decidono di continuare a collaborare insieme fino ai giorni nostri.
Etichetta/Distribuzione Digitale: LowCoost Records
Facebook: https://www.facebook.com/OutOfTheBluePirateQueens
Instagram: https://www.instagram.com/outoftheblue_pirates/
l’altoparlante - comunicazione musicale
www.laltoparlante.it
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Soul cake "A soul cake! A soul cake! Have mercy on all Christian souls, for A soul cake!" "Abbi pietà per tutte le anime Cristiane per una torta dell'anima" I bambini cantavano questo ritornello, un pò come oggi si recita la filastrocca del "trick or treat (Dolcetto o Scherzetto). Contrariamente a come si pensa questa usanza non ha origini americane ma è prettamente una festa europea di origine britanniche, più precisamente celtiche. Da tradizione si festeggiava la vigilia di Ognissanti, in inglese "All Hallows' Eve Day", che è stato poi contratto in Halloween. Per quelle popolazioni, che si basavano principalmente sull'agricoltura per la sopravvivenza, l'anno nuovo iniziava il 1° novembre e nella notte del 31 Ottobre si festeggiava "Samhain", ovvero la fine dell'estate, in cui i mortali ringraziavano gli spiriti per i raccolti estivi visto che, a quei tempi, era credenza che nella notte di fine estate, le barriere tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti si assottigliassero tanto da permettere a questi di tornare sulla terra. Da qui, l'uso di lasciare davanti alle porte delle abitazioni dei dolcetti, in modo da ingraziarsi le anime dei defunti, o di appendere lanterne ricavate nelle zucche, le famose "Jack o lantern" per guidarne il cammino. E pensare che la zucca, icona di questa festa, in origine era una rapa, usata come lanterna, nella leggenda irlandese del "dannato Jack", per tornare a casa. Questa usanza cambiò quando gli immigrati irlandesi, una volta arrivati in territorio americano, non trovarono rape sufficientemente grandi da poter essere intagliate, così ripiegarono sulle zucche. Le soul cake quindi sono piccole tortine/biscotti di pane speziati con cannella, noce moscata e zenzero e farciti con ribes o uvetta. Chiamati anche "anime" questi biscotti venivano donati ai bambini che in cambio intonavano canzoni o preghiere per i defunti. Non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di provare questa ricetta con una storia così antica quanto affascinante che ha pure ispirato Sting per una canzone e me per il dolcetto della serara. Ogni soul cake mangiata un anima salvata (presso Casa Mia) https://www.instagram.com/p/CHA3PdzpJ1Y/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Storia Di Musica #290 - Steely Dan, Gaucho, 1980
Devo ammettere che la fine di questo percorso sulle storie musicali alla ricerca del suono perfetto non poteva che fermarsi a questi due. Che in un decennio dove nella musica sono successe infinite cose, gli anni ’70, sono passati tranquilli e inscalfibili a diffondere qualcosa di completamente diverso. E per molti versi inclassificabile. Walter Becker e Donald Fagen sono probabilmente i musicisti più maniacali, quasi in senso patologico, che io conosca nella storia della musica pop occidentale. Siamo davvero ad una sorta di mania di perfezionismo che nasce in un momento preciso. Infatti i loro Steely Dan (dal nome di un dildo meccanico a vapore citato da William Burroughs ne Il Pasto Nudo) all’inizio erano un gruppo, formato dal duo (che sanno fare tutto, ma si dividono tra voci e chitarra) con Denny Dias insieme a Jim Holder alla batteria, Jeff Baxter alla seconda chitarra, e David Palmer. Il loro esordio è già fenomenale: Can’t Buy A Thrill (1972) vola subito nella Top 20 e frutta due canzone mito degli anni ’70 come Do It Again e Reeling The Wheel. Già è presente il mix, a tratti soprannaturale, di stili, un pop venato di jazz, rock, soul, fatto di sovrapposizioni di strumenti, intrecci vocali, perfezione esecutiva a cui sia accompagna una ironia sfacciata nei testi. Con Pretzel Logic, del 1974, un capolavoro, hanno addirittura una hit single, nella perfetta Rikki Don’t Lose That Number (omaggio a Horace Silver, grande jazzista), ma durante il tour che segue Fagen ha un attacco di panico sul palco e decide di non esibirsi più. La decisione successiva è di sciogliere il gruppo, di diventare un duo e per compensare il mancato contatto con il pubblico, quello di scrivere canzoni perfette. Una perfezione esecutiva, compositiva e di registrazione, diventando in questi tre rispettivi campi dei punti di riferimento assoluti. Decidono quindi di chiedere servizi ai più bravi e famosi sessionisti in tutto il mondo, di usare il meglio della tecnologia e di cercare la perfezione sonora. Già con Aja, del 1977, toccano vette assolute, ma i due attraversano un periodaccio. Quando iniziano a pensare al nuovo disco Becker viene investito sotto casa, nell’Upper East Side, e si frattura diverse ossa e passa settimane in ospedale, ma ha voglia di non perdere tempo, tanto che sviluppano le idee del disco e della sua evoluzione via telefono con Fagen (tuttavia non suona in molti brani dell'album). Tra l’altro, la sua fidanzata, Karen Roberta Stanley morirà per complicazioni dell’abuso di stupefacenti, appena finite le registrazioni del nuovo disco. La famiglia della ragazza, accusando Becker di esserne stato l’iniziatore, chiese un risarcimento da milioni di dollari, ma una sentenza di qualche anno più tardi scagionò il musicista. Tutto questo non impedì che per Gaucho, che esce nei negozi di dischi il 21 Novembre del 1980, abbiano fatto ruotare nei soli 7 brani 62 musicisti, tra i più famosi del mondo, tra batteristi, chitarristi, percussionisti, sassofonisti, coristi e ben 11 ingegneri del suono.
Basta dire che fecero provare per ore Bernard Purdie, leggenda vivente del jazz e inventore del Purdie Shuffle (terzine nel tempo tagliato) le sue parti nei brani. Tutti i batteristi, tra i più grandi di sempre (ricordo Steve Gadd, Jeff Porcaro dei Toto, Rick Marotta e altri ancora) passarono ore a provare il tocco che volevano quei due, che non contenti chiesero a Roger Nichols, uno dei più grandi ingegneri del suono americani, di creare una drum machine particolare che li aiutasse: con un investimento di 150 mila dollari (una follia per l’epoca) Nichols portò loro Wendel, che per quanto fosse il massimo di sofisticatezza del tempo, per difficoltà nella programmazione fu usata pochissimo. Ma c’è un particolare simpatico: quando l’album divenne disco di platino, un disco celebrativo fu regalato persino a Wendel in quanto “artefice” del successo. Chi altro poteva chiedere a Mark Knofler, in quei mesi il chitarrista più famoso del mondo per quel pezzo leggendario che fu Sultans Of Swing, di provare ore intere un assolo da 40 secondi per Time Out Of MInd? O chi poteva pensare di passare per 55 tentativi prima di centrare la voluta dissolvenza finale di Babylon Sisters?
Tutte le canzoni sono dei gioielli in un disco che racconta di hipster un po’ in là con gli anni in cerca di divertimento: Babylon Sisters ne è l’essenza, quasi a disegnare un sogno californiano che finisce a bere un kirschwasser from a shell; oppure la famosissima Hey Nineteen (che si dice fosse piaciuta tantissimo a John Belushi che ne voleva fare un soggetto per un film) dove un attempato conquistatore rimane basito che la sua nuova conquista diciannovenne non conosca Aretha Frankiln (Hey Nineteen/ That’s ‘Retha Franklin/ She don’t remember the Queen of Soul/ It’s hard times befallen/ The sole survivors/ She thinks I’m crazy/ But I’m just growing old), in una sorta di incomunicabilità generazionale (No, we got nothin’ common/ No, we can’t dance together/ No, we can’t talk at all) e che finisce in una probabile ritiro tra Cuervo Gold (una famosa marca di tequila), Fine Colombian (che non è cioccolato bianco) e Make tonight a wonderful thing tra il sibillino e una solitaria sconfitta sentimentale. Glamour Profession racconta la vita scintillante di uno spacciatore, raccontata con dovizia di particolari; Gaucho, altro classico, una storia d’amore gay mandata in frantumi da un gigolò che veste i panni bizzarri di un gaucho, un uomo in spangled leather poncho che riesce a distruggere la quiete domestica della coppia entrando dentro la loro preziosa dimora, la leggendaria custerdome (uno dei luoghi steelydaniani per eccellenza, che non ha una traduzione letterale soddisfacente) e fu scritta pensando a Long As You Know You're Living Yours di Keith Jarrett, dal suo disco del 1974, Belonging. Jarrett ottenne il riconoscimento come autore e il relativo pagamento di diritti d’autore (nelle moderne ristampe compare come autore del brano). Time Out Of Mind è probabilmente il racconto di un primo racconto con l’eroina, a inseguire “dragoni” fino a Lhasa. My Rival è la storia intrigante di un tradimento, ma visto attraverso gli occhi di un investigatore privato con l’apparecchio acustico (He’s got a scar across his face/ He wears a hearing aid) sulle tracce di qualcuno da smascherare (Sure, he’s a jolly roger/ Until he answers for his crimes/ Yes, I’ll match him whim for whim now). E l’ultima canzone è un altro colpo da KO: Third World Man è un'accusa niente affatto sottintesa al falso interesse per le questioni sociali dei paesi in via di sviluppo, che ha perfino un verso cantato in italiano da Fagen (è l’era del terzo mondo, scritto con Victor di Suvero, poeta italiano naturalizzato americano) e ha l’ultima pazzia: l’assolo, meraviglioso, di Larry Carlton fu ripescato dalle registrazione di The Royal Scam (del 1976) e ricostruito per quella canzone, tanto che Carlton nemmeno sapeva fosse presente nei crediti del disco. Sulla musica di questi brani, lascio a voi scoprire tutte le meraviglie sonore, di ricercatezza, gli effetti da sentire e risentire, ma molti se ne accorsero presto, perché vinse il Grammy Award del 1981 per la migliore registrazione non classica. Dopo tutto questo, gli Steely Dan si sciolgono. Fanno in tempo a scrivere, a nome solo di Fagen, quell’altro capolavoro che è The Nightfly (1982, con la copertina più bella di tutti i tempi – andatela a vedere) e a ritornare, dopo 21 anni, con Two Against Nature che, come potrebbe raccontare un testo delle loro canzoni perfette, li fa conoscere ad una nuova e giovane generazione, ammaliata da quel tocco incredibile che la leggendaria rivista jazz Downbeat una volta descrisse così: Non c’è nulla che suona così bene come un disco degli Steely Dan.
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Hello! How are you? Do you have any favourite episodes in the series you've seen? I'm mean, favourite episode of the Hades Chapter, of The Lost Canvas, for example...
I do! I have a lot of favorite episodes, especially in the classic series. I used the English wikipedia page for the episode titles, so forgive me any mistakes. Just for fun, I’ll write the Italian name as well, ‘cause why not.
Classic Series
Ep . 46 "Cry Out! The Nebula Chain that Combines Attack and Defense" “La migliore difesa è l'attacco”
Ep. 47 "Farewell Hyoga! Sleep, O Brave One!" “Addio a un amico”
Ep. 49 "Love! Shunrei's Prayers" “L’ira del dragone”
Ep. 50 "Arise Dragon! Shiryu's Angry Cosmo" Una duplice vittoria
Ep. 58 "Heroic! Ikki Died For Friendship" “Addio, fratello”
Ep. 60 "Hyoga Revives! I'll Put My Life on the Line" “La cuspide scarlatta”
Ep. 61 "Surrender or Death! As Long as I Still Have These Wings" “Un aiuto inaspettato”
Ep. 62 "Forge Ahead Hyoga! The Proud Hero" “Quale destino per Crystal?”
Ep. 66 "Ah Shiryū! Become a Star and Vanish" “La pienezza del dragone”
Ep. 69 "Demon Roses! Sweet Fragrance of Death" “Bellezza fatale”
Ep. 70 "Rest in Peace! Shun's Last Smile" “La rosa nera”
Ep. 83 "Bewitching Harp! The Prelude of Death Beckoning Shun" “Una triste melodia”
Ep. 84 "Death Sentence! Stringer Requiem" “La vera natura di Mime”
Ep. 85 "Sorrowful Hero! Frozen Hatred" “Folken e Mime”
Ep. 86 "Phoenix! The Crimson Blazing Wings" “Risveglio da un incubo”
Ep. 97 "Siren! Beautiful Melody of Death" “Nettuno signore dei mari”
Ep. 103 "Watch Out, Shun! Dreadful Fangs of the Demon Beast" “Un dono giunto da lontano”
Ep. 104 "Death of the Demon Beast! Indestructible Golden Chains" “Secondo Cavaliere d’Oro”
Ep. 108 "Isaac! A Cold-Hearted Man" “La vendetta di Abadir”
Ep. 109 "Hang in There Kiki! A Sorrowful Death Battle" “Una sconcertante verità”
Hades Chapter
Ep. 04 "Expiation of the Demigod" “Redenzione inattesa”
Ep. 06 "The Warrior from Ancient Times" “L’antico guerriero”
Ep. 09 "At the End of Pride" “Orgoglio e infamia”
Ep. 10 "The Golden Clash" “Il colpo proibito”
Ep. 15 "The Tribunal Of Silence" “Il tribunale silenzioso”
Ep. 18 "Hades! A Surprising Possession" “I giudici degli Inferi”
Ep. 20 "God's Punishment! Greatest Eclipse" “L’eterna eclissi”
Ep. 21 "Ikki! Sorrowful Punch" “Un cosmo pieno di dolore”
Ep. 25 "Farewell! Gold Saints!" “Addio, Cavalieri d’Oro!”
Ep. 30 "Awakening from Myth" “Il risveglio del sommo Ade”
Ep. 31 "To a World Overflowing with Light" “Un mondo di luce”
The Lost Canvas
Ep. 05 "Poison Rose" “La rosa velenosa”
Ep. 06 "Procession of Funeral Flowers" “Un corteo funebre di fiori”
Ep. 12 "Sacrifice That Will Not Fade" “Sacrificio incessante”
Ep. 17 "Valueless" “Spazzatura”
Ep. 18 "I Just Want You to Live" “Desidero solo che tu viva”
Ep. 23 "Sacred Sword" “La spada sacra”
Saintia Sho
Ep. 04 "The Reunion of Sorrow! The Bond of the Separated Sisters" “Dolorosa riunione! Il legame delle sorelle separate”
Ep. 09 "A Spiral of Conflict! The Golden Apple and Orion's Devotion" “Una spirale di conflitto. La mela d’oro e la devozione di Orione”
Soul of Gold
Ep. 03 "Gold vs. Gold: Clash of the Saints!" “Scontro micidiale: Cavaliere d’Oro contro Cavaliere d’Oro!”
Ep. 05 "God's Cloth Ultimate Power!" “Limite estremo! La forza delle armature divine!”
Ep. 07 "Showdown! God Cloth VS God Cloth" “Devastazione! Armatura divina contro armatura divina”
Ep. 08 "Baldr, the Man Chosen by God!" “Baldr, l’uomo eletto degli dei”
Ep. 09 "Saga, the Unbreakable Bond of Brothers!" “Saga, un ardente legame fraterno”
Ep. 13 "Let Our Prayers Be Heard! The Eternal Golden Legend!" “Il nostro lascito al futuro! L’intramontabile leggenda dei Cavalieri d’Oro”
And that’s it. I have no favorite episodes in Saint Seiya Omega (still don’t like it) and please don’t talk to me about the Netflix series.
#saint seiya#i cavalieri dello zodiaco#los caballeros del zodiaco#os cavaleiros do zodiaco#knights of the zodiac#soul of gold#saintia sho#the lost canvas#hades chapter
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Lugano: al via la tredicesima edizione del Lugano LongLake Festival 2023
Lugano: al via la tredicesima edizione del Lugano LongLake Festival 2023. Al via la tredicesima edizione del Festival internazionale LongLake, uno dei più grandi open air urbani della Svizzera che dal 7 al 23 luglio animerà la città di Lugano con la grande musica dei concerti, gli spettacoli, il teatro, le performance gli incontri e gli artisti di strada. I primi appuntamenti: Venerdì 7 e sabato 8 luglio due serate di concerti gratuiti di grande musica in Piazza della Riforma, protagonista del Festival sarà Estival Jazz con due serate di concerti gratuiti in Piazza della Riforma, la piazza principale di Lugano. La line up ufficiale vedrà come ospiti Ben Harper, Gilberto Gil, Judith Hill, Stanley Clarke, Seun Kuti & Egypt 80, Mark Lettieri, Beppe Donadio. Le prime note scelte per l’apertura ufficiale di Estival Jazz saranno affidate a Mark Lettieri, il virtuoso chitarrista americano membro degli Snarky Puppy, Chitarrista, compositore e turnista, vincitore di un Grammy. Grande ospite d’onore della serata sarà Ben Harper, vincitore di tre Grammy Awards e considerato uno dei maggiori esponenti della scena musicale internazionale. Ben Harper sarà in concerto insieme agli Innocent Criminals e sarà un’occasione speciale per ascoltare dal vivo i brani che lo hanno reso famoso e quelli dell’ultimo album “Bloodline Maintenance”, prodotto dallo stesso Harper insieme al collaboratore di lunga data Sheldon Gomberg. A concludere la prima serata sarà la cantautrice californiana Judith Hill, conosciuta per essere stata corista per alcuni dei più importanti gruppi e artisti americani, tra cui Stevie Wonder, The Roots, Michael Jackson ed Elton John. Nel 2013 Judith Hill partecipa a “The Voice” conquistando il pubblico con la sua voce espressiva, pastosa e piena di soul. Dopo questa esperienza riceve moltissima attenzione dai media, dal pubblico e da Prince, rimasto ammaliato dalla sua voce espressiva. Sul palco di Lugano Judith presentrà i brani dell’ultimo album da lei autoprodotto “Baby I’m Hollywood”, uno splendido mix di soul, meravigliose ballate per pianoforte e funk psichedelico. La seconda serata di Estival Jazz inizierà con le note di Stanley Clarke. Vincitore di 4 Grammy e considerato una leggenda del jazz contemporaneo, è stato il primo bassista ad esibirsi come front man in tour mondiali, e il primo ad essere una star sia del basso elettrico che di quello acustico. Salirà sul palco con la sua nuova ed entusiasmante band 4EVER che enfatizza la legacy jazz fusion di gruppi storici come i Return To Forever, con i quali lui stesso ha collaborato. Fedele all’evoluzione del jazz elettrico, Stanley Clarke e i suoi giovani partner proporranno una potente combinazione di armonie e improvvisazioni jazz con influenze rock, funk, R&B, hip-hop e musica elettronica. La serata proseguirà con un ospite di assoluto prestigio: l’artista brasiliano Gilberto Gil che torna in concerto con il suo Aquele Abraço Tour, per festeggiare i 60 anni di carriera e 50 anni di tournée mondiale. Una carriera iniziata da giovanissimo negli anni Cinquanta ispirata dal bandoneon di Luis Gonzaga, dalla radio, e dalle processioni religiose della sua terra, il Nord-Est del Brasile. Poi l’arrivo della bossa nova con Joao Gilberto, un suono che partendo dal profondo del cuore del Brasile arriva ai palcoscenici di tutto il mondo. L’incontro con Caetano Veloso, con Gal Costa e Maria Bethania, una generazione di baiani all’apice del nuovo movimento musicale, la MPB, Musica Pupular Brasilera, di cui è uno dei padri fondatori. E poi le collaborazioni con alcuni dei mostri sacri del panorama internazionale, da Bob Marley a Stevie Wonder a Sting. Chiuderà la 43esima edizione di Estival Jazz il ritmo travolgente di Seun Kuti & Egypt 80. Seun Kuti è figlio di uno degli artisti più influenti del XX secolo, Fela Kuti, “The Black President”, rivoluzionario, musicista e attivista nigeriano, inventore dell’Afrobeat. La musica di Fela Kuti, scomparso ormai da diversi anni, continua a vivere grazie ai due figli. In un’epoca in cui l’afrobeat viene sempre più riscoperto e citato in molteplici ambiti musicali moderni, dall’hip hop alla techno ed a tutta la tropical music, Seun Kuti & Egypt 80 rappresentano l’autentica radice originale, ma rinvigorita dalla giovane energia e da una notevole apertura a collaborazioni e contaminazioni artistiche. I prossimi appuntamenti di seguito: Martedì 11 luglio Salmo in concerto sulla Piazza del Lac che farà tappa sul lungolago di Lugano con il suo “Summer Tour” e sarà il protagonista assoluto di quello che si annuncia come un nuovo evento straordinario dell’estate luganese. Capace di scalare le classifiche italiane di vendita e di stream su Spotify e di riempire arene come lo Stadio San Siro, Salmo sarà il protagonista assoluto di una serata da non perdere nella quale salirà sul grande palco affacciato sul Lago di Lugano, allestito appositamente per la serata. Biglietti in vendita su www.luganolac.ch Mercoledì 12 luglio Madame in concerto sulla piazza del Lac alle ore 21:30 nel suo nuovo tour estivo. Dopo la sua seconda esperienza sul palco dell’Ariston per il Festival di Sanremo 2023, la giovane artista vicentina ha annunciato i progetti dei prossimi mesi: prima l’uscita del suo nuovo album, il secondo della sua carriera; poi un nuovo tour, che la terrà impegnata per tutta l’estate. Il concerto è organizzato in collaborazione con MyNina Spettacoli, nell’ambito della rassegna estiva LAC en plein air.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Lista di libri con tema a La bella e bestia dark paranormal
Ed ecco finalmente a voi la lista completa di romanzi con il tema: Lui mostro/creatura magica/cattivo + Lei buona e bella che lo salva/si innamora di lui/capisce che non è poi così cattivo/passa dalla sua parte + ambientazione dark in un altro mondo/paranormal/ fantastico e che richiamassero l’ambientazione e lo stile del videoclip “Dance with the dragon” del gruppo musicale Dark Sarah: https://youtu.be/dc3XcTcTjaw
Inediti in italiano:
- Wicked as they come, di Delilah S. Dawson
Serie: primo libro della quadrilogia Blud
Il più simile, fra i libri della lista, all’estetica e alla trama del video dei Dark Sarah
Trama: Ambientato nel fantastico mondo di Sang simile alla nostra epoca vittoriana, solo molto più sanguinario, nel senso che è pieno di vampiri. ll protagonista del libro, Criminy Stain, è appunto un vampiro, un bludman, che conosce un poco la magia e che dirige un circo itinerante, e che, dopo una delusione amorosa, ha fatto un patto con una strega per trovare il suo vero amore, incantando un ciondolo, che l’avrebbe condotta fino a lui. Il ciondolo ha fatto il suo dovere, ha cercato la donna adatta a lui, ma nel nostro mondo. Un’infermiera di nome Letitia, uscita da poco da una relazione abusiva, che ha anche perso un figlio, e che in realtà non è proprio pronta ad impegnarsi con qualcun altro. Teme l’amore, lo vede come una prigione, ma il ciondolo la porta a Sang e l’attrazione con Criminy è immediata.
- The crown & key series, di Clay e Susan Griffith
Serie: si tratta di una trilogia già completa formata dai libri
1. The Shadow Revolution (2015)
2. The Undying Legion (2015)
3. The Conquering Dark (2015)
Trama: Simon Archer, nobile inglese, con fama di seduttore nullafacente, in realtà è un mago di rune, un tipo di magia molto rara. Lui non ha mai perseguito le sue doti, conoscendone i grandi rischi connessi, ma quando un branco di licantropi uccide una sua vecchia fiamma, capisce che è il momento che qualcuno si occupi degli esseri soprannaturali che la maggior parte della gente crede solo leggende. Da solo Simon non potrebbe mai fermarli, ma per fortuna sul suo cammino di vendetta incontrerà molti personaggi che si uniranno alla sua lotta: Kate Anstruther, una giovane nobildonna fuori dagli schemi che sa cavalcare, sparare, è brava con la spada e adora l’alchimia da cui è quasi ossessionata, e un cacciatore di mostri scozzese, Malcolm MacFarlane , uomo burbero ma che dentro è un poeta, bravo nella lotta e con le armi da fuoco.
- Land of the Beautiful Dead, di R. Lee Smith
Romanzo singolo inedito in italiano
Trama: Secoli fa fece la sua comparsa nel mondo un essere chiamato Azrael, con il potere di resuscitare i morti. Questa creatura con sembianze simili a quelle di un uomo non cercava la guerra, ma nemmeno voleva più nascondersi. Voleva un angolo di mondo tutto per lui dove poter esercitare i suoi poteri e vivere con i suoi morti rinati. Gli uomini però invidiavano e temevano il suo potere e cercarono di eliminarlo. Ne scoppiò una terribile conflitto. Azrael non poteva morire e aveva schiere di morti al suo servizio, gli umani giocarono la carta della bomba atomica, più e più volte, fino a cambiare il colore del cielo, fino a rendere inabitabile gran parte del pianeta e fino a riuscire ad uccidere i morti resuscitati più cari ad Azrael suscitandone l'ira. La sua rabbia creò gli Eaters, o zombie come li chiameremmo noi, morti senza più anima o consapevolezza tranne una enorme fame di carne umana. Azrael inoltre negò la morte all'umanità condannando ogni uomo una volta morto in qualunque modo a diventare un Eater e vinta così la guerra si rifugiò nel paese una volta chiamato Inghilterra, nella città una volta chiamata Londra nel castello una volta dimora dei monarchi britannici, e ribattezzò la città, Haven, la città bei bellissimi morti. E’ in questo sporco e brutto mondo che è sempre vissuta Lan, eppure nonostante tutte le difficoltà quotidiane, in lei è sempre stata viva la speranza che un giorno il mondo potesse tornare almeno in parte quello di una volta. Così una volta morta sua madre, l'unica persona cara che aveva al mondo senza più nulla da perdere decide di recarsi ad Haven e chiedere ad Azrael in persona di porre fine agli Eaters una volta per tutte.
- Lord of the fading lands, di C.L.Wilson
Serie: Primo libro della serie di 5 libri Tairen Soul
by C.L. Wilson (Goodreads Author)
Trama: Un tempo lui sconfisse l’oscurità. Un tempo lui amò con tanta passione da diventare leggenda. Un tempo distrutto dal dolore per l’uccisione della sua amata, il monarca fey chiamato Rain Tairen Soul portò distruzione nel mondo prima di sparire nelle terre dimenticate. Ora migliaia di anni dopo, una nuova minaccia lo ha riportato nel nostro mondo e un nuovo amore ha risvegliato il cuore che credeva morto per sempre. Ellysetta, figlia di un falegname, risveglia in Rain sentimenti che non ha mai provato prima. La sua anima lo chiama come una canzone seducente e irresistibile e non importa il prezzo da pagare, il suo lato selvaggio non intende assopirsi di nuovo. Un antico e famigliare male sta riacquistando forza, minando alleanze centenarie e minacciando la fine di Rain e del suo popolo... Il re dovrà reclamare la sua vera compagna per abbracciare il destino tessuto per entrambi nelle nebbie del tempo.
Disponibili in italiano:
- Vampire Empire di Clay e Susan Griffith
Editore Sonzogno
Serie: Si tratta di una trilogia già completata, ma solo i primi due titoli sono disponibili in italiano ad oggi:
1. Vampire Empire. Il principe di sangue nero
2. Vampire Empire. La principessa geomante
3. Vampire Empire. The kingmakers
Trama: ANNO 1870. I VAMPIRI HANNO CONQUISTATO LA PARTE SETTENTRIONALE DEL PIANETA, SEMINANDO MORTE E DEVASTAZIONE. Le grandi e sfarzose capitali dell'era industriale sono diventate cimiteri. I pochi sopravvissuti hanno dovuto cercare rifugio ai Tropici, il cui clima torrido è nocivo alle grigie creature della notte. Così, dall'Egitto al Centro America, fino ai templi immersi nelle foreste della Malesia, sono sorte nuove civiltà del vapore e del ferro, fondate sull'arte e la tecnologia. Anno 2020. Quello che resta del glorioso impero britannico è ora il regno di Equatoria, la cui erede al trono è la principessa Adele, un'intrepida guerriera, ma anche una ragazza colta e raffinata, che trascorre intere giornate immersa nella lettura nei silenziosi saloni della mitica Biblioteca di Alessandria. La sua intraprendenza e il suo spirito indomito risveglieranno però la crudeltà di un efferato clan di vampiri decisi a scatenare una nuova guerra. In questa lotta all'ultimo sangue, Adele troverà al proprio fianco il principe Greyfriar, affascinante signore delle tenebre dal volto mascherato. E il misterioso protettore le rivelerà la vera natura del conflitto tra gli uomini e i non-morti, combattendo con lei una battaglia epocale per la vita e per l'amore.
- Black Friars di Virginia de Winter
Serie: trilogia italiana composta dai libri:
1. L’ordine della spada
2. L’ordine della penna
3. L’ordine della croce
Trama: La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi. Scambiata per una vampira, cade vittima dell’irrazionalità di una fede che brucia ogni cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d’aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita.
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BU - Bangtan Universe
💜 Che cos’è il Bangtan Universe o BU?
Il Bangtan Universe (o BU) è il logo ufficiale del franchising apertosi più o meno nell’estate del 2017 e il marchio sotto cui si sviluppa l’universo narrativo ideato e creato dalla Big Hit. L’universo in questione si ispira ai membri dei BTS (i suoi personaggi ne prendono infatti i loro nomi di nascita) e la sua storia è arrivata a noi nel corso degli anni attraverso contenuti di natura diversa come immagini (i poster di Love Yourself), cortometraggi (il prologo di 화양연화, gli short film di Wings, gli Highlight reel, i VCR dei concerti), testi in forma di diario (화양연화 The Notes) e un webtoon (화양연화 pt.0 - Save Me).
💜 In quale modo il Bangtan Universe si collega agli album dei BTS?
Sono tre le ere principali che si possono ricollegare al BU:
화양연화 (The Most Beautiful Moment In Life)
Wings
Love Yourself
화양연화 - The Most Beautiful Moment In Life
La storia ci è stata presentata per la prima volta nel 2015 attraverso il video musicale di “I Need U”, il quale ha dato inizio alla trilogia di 화양연화 (“The Most Beautiful Moment in Life”). Prima che ne arrivasse la seconda parte con “Run”, è stato rilasciato sul canale ufficiale della bighit “화양연화 on stage: prologue”, video in cui vengono mostrati i ragazzi mentre si divertono insieme in una località marina che vedremo ritornare spesso nominata in seguito nei Notes.
La storia si arricchisce di dettagli anche nei video musicali delle title “I Need You” e “Run” in versione giapponese, le quali seguono lo stesso concept narrativo delle loro gemelle coreane.
L'era sembra concludersi con il video musicale di “Young Forever” che tutto è tranne che una conclusione: il primo frame del video recita infatti la dicitura: HYYH 2015.04.29 ~ Forever (“HYYH 2015.04.29 ~ Per sempre”).
Wings
L'era Wings si apre con una serie di sette cortometraggi: ognuno di questi si focalizza su un personaggio della storia e ognuno di loro si apre con una citazione presa dal libro “Demian” di Hermann Hesse. Si scoprirà più tardi che il titolo di ognuno di questi video corrisponderà ai rispettivi solo dei membri nell'album, rilasciati nello stesso ordine in cui compaiono nella tracklist del disco: Begin, Lie, Stigma, First Love, Reflection, Mama, Awake.
L'atmosfera cupa e misteriosa dei sette short film viene mantenuta anche nell'MV di “Blood, Sweat & Tears”, la title di questo full album. Il tema già suggerito dai numerosi indizi presenti nell'era precedente si ripresenta anche in questo nuovo video: i ragazzi sembrano essere bloccati in dimensioni spazio-temporali diverse e il personaggio di Jin sembra essere l'unico in grado di poter mutare la situazione e cambiare il destino dei suoi compagni. La versione giapponese di “Blood, Sweat & Tears” non fa che dare una resa alternativa della stessa storia già illustrata nei precedenti video, il che rafforza le numerosissime teorie dei fan.
A concludere questo capitolo della discografia dei Bangtan viene pubblicato il “Wings Concept Book”, un libro esplicativo di ogni dettaglio riguardante il concept di questo secondo full album e del suo profondo collegamento con l'opera sopracitata di Hermann Hesse.
Love Yourself
La serie di “Love Yourself” viene rivelata al pubblico per la prima volta attraverso sette poster raffiguranti i personaggi della storia ormai iniziata nel 2015. Nelle locandine i ragazzi vengono immortalati nello stesso modo in cui si presentano nei “LOVE YOURSELF Highlight Reel '起承轉結”, 4 video rilasciati poco dopo l'anteprima dei poster stessi.
Il titolo di questi nuovi cortometraggi rappresenta le 4 fasi fondamentali di una storia:
起: “inizio” o “introduzione”
承: “sviluppo”
轉: “svolta”
結: “conclusione”
Ad ognuno di questi passaggi verrà fatto corrispondere in quest'ordine uno dei contenuti rilasciati sotto il nome di questa serie: “Love Yourself 起: Wonder”, “Love Yourself 承: Her”, “Love Yourself 轉: Tear” e “Love Yourself 結: Answer”.
Il primo ad essere rilasciato è il mini album “Love Yourself 承: Her”, il quale contribuisce alla storia solamente tramite i Notes che si possono trovare al suo interno. Il secondo contenuto digitale pubblicato si rivela essere “Love Yourself 起: Wonder”, un cortometraggio che anticipa il solo “Euphoria” di Jungkook (che ritroveremo poi in “Love Yourself 結: Answer”) e che sviluppa ulteriormente le già accennate storyline dei personaggi del BU. Successivamente il gruppo torna a fare comeback con “Love Yourself 轉: Tear”, la cui title “Fake Love” e i cui Notes contenuti all'interno dell'album mostrano nuovi complicati risvolti della trama. La serie si conclude infine con l'ultimo suo capitolo, “Love Yourself 結: Answer” e i suoi corrispettivi e immancabili Notes.
💜 In quale modo il blog Flower Smeraldo e l’account twitter @Smeraldo_Books si inseriscono nella storia?
Il blog Flower Smeraldo nasce il 9 agosto 2017 e narra la storia fittizia di Testesso, il proprietario di un negozio fiori. Il fiorista parla principalmente di un tipo specifico di fiore, lo Smeraldo, una pianta molto rara e delicata rimasta per molto tempo solo leggenda. Il sito è stato utilizzato principalmente per spiegare l’origine dei fiori che si vedono stringere in mano a Jin negli Highlight Reel e che vengono citati anche nei Notes. Qui potete leggere nel dettaglio la storia riguardante il blog: [post]
L’account Twitter @Smeraldo_Books nasce invece il 7 gennaio 2019, giorno in cui viene pubblicato il primo estratto dei Notes. La dicitura del primo tweet riporta le cifre 1/15, anticipando il fatto che saranno 15 in tutto le citazioni pubblicate.
Fino ad ora i frammenti della storia che sono stati o pubblicati nuovamente o rilasciati per la prima volta sono:
Seokjin, 2 maggio ANNO 22 [ita]
Yoongi, 7 aprile ANNO 22 [ita]
Namjoon, 11 aprile ANNO 22 [ita]
Jungkook, 11 aprile ANNO 22 [ita]
Hoseok, 23 luglio ANNO 10 [ita]
Jimin, 28 settembre ANNO 20 [ita]
Yoongi, 2 maggio ANNO 22 [ita]
Hoseok, 10 maggio ANNO 22 [ita]
Taehyung, 20 maggio ANNO 22 [ita]
Jimin, 15 maggio ANNO 22 [ita]
Jungkook, 22 maggio ANNO 22 [ita]
Taehyung, 22 maggio ANNO 22 [ita]
Namjoon, 13 luglio ANNO 22 [ita]
Seokjin, 30 agosto ANNO 22 [ita]
Jungkook, 22 maggio ANNO 22 [ita]
Lo scopo di questo account non è stato ancora precisato perfettamente (il nome ‘books’ potrebbe sottintendere una serie di contenuti ulteriori legati a questo universo) ma il suo coinvolgimento nel BU è indubbio. È stato attraverso @Smeraldo_Books che il webtoon “화양연화 pt.0 - Save Me” è stato pubblicizzato e rilasciato al pubblico. Il fumetto sarà infatti la chiave principale per scoprire nuovi dettagli e per avere le risposte che tutti attendevamo dopo la lettura dei Notes.
💜 Quali sono i contenuti ufficialmente registrati sotto il marchio BU?
Attualmente i contenuti ufficiali che presentano la dicitura “BU content certified by Big Hit Entertainment” (“Contenuto BU certificato dalla Big Hit Entertainment”) o il marchio “BU” sono i seguenti:
2015
화양연화 pt. 1 - I Need U 화양연화 on stage : prologue 화양연화 pt.2 - Run I Need U Jap Vers
2016
Run Jap Vers 화양연화 Young Forever - Young Forever Short film: Begin, Lie, Stigma, First Love, Reflection, MAMA, Awake Wings - Blood, Sweat & Tears Wings Concept Book
2017
Blood, Sweat & Tears Jap Vers Poster Love Yourself [jungkook; yoongi; jimin; namjoon; taehyung; hoseok; seokjin 1; seokjin 2; namjoon&taehyung; yoongi&jungkook; jimin&hoseok] BTS (방탄소년단) LOVE YOURSELF Highlight Reel '起承轉結' Love Yourself: Her - 화양연화 The Notes
2018
BTS (방탄소년단) 'Euphoria : Theme of LOVE YOURSELF 起 Wonder' Love Yourself: Tear - Fake Love Teaser 1, Fake Love, Fake Love Extended Vers, 화양연화 The Notes Love Yourself: Answer - Epiphany, 화양연화 The Notes
2019
Smeraldo Books (account Twitter) 화양연화 pt.0 - Save Me (webtoon) 花樣年華 THE NOTES 1 (libro) Map Of The Soul : Persona - 화양연화 The Notes
2020
Map Of The Soul : 7 - 화양연화 The Notes
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Tutti i video qui sopra citati si possono trovare in SUB ITA qui: [playlist] Le traduzioni in ITA raccolte in ordine cronologico di tutti i 화양연화 The Notes possono essere trovate qui: [pdf]
(Il post sarà soggetto a modifiche.)
Traduzione e info a cura di Bangtan Italian Channel Subs
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Mega ninetales
type: psycho / ghost
ability: Shadow tag
Description pokedex: Following the mega evolution, the pokemon-cursed souls all flow into its 9 gems, attracting to itself more spirits, dead and alive.
Notes of the creator: according to the description of the basic pokemon, the psychic power of ninetal arose from his red eyes. Mega evolved, that power intensifies, bringing the pokemon to lose its "earthly" form (fire type) and acquiring the psychic type.
According to legend, which states that it is the reincarnation of 9 saints, the tails lose corporeality, becoming 9 "fumes" with the 9 colors of the soul, giving space to the pokemon's spiritual sanctity.
The pearls "held" by the tails instead, represent the damned and cursed souls of the pokemon, vengeful against mistreatment, which reunited in the presence of the 9 saints (the tails) form its second source of power (type ghost). These souls in turn attract other damned souls to them, consequently increasing the power of the pokemon in an increasing and inexorable way ... So much so that even the souls of the living are at risk in the presence of this mega ninetales.
Trivia: The pokemon, mega evolving, loses almost all the attack points, which, however, are added to its special attack, taking it as a special attacker in the top of special pokemon.
(in italiano)
Mega ninetales
tipo: psico/spettro
abilità: Pedinombra
Descrizione pokedex: In seguito alla mega evoluzione, le anime maledette dal pokemon confluiscono tutte nelle sue 9 gemme, attirando a se ulteriori spiriti, morti e vivi.
Note della creatrice: secondo la descrizione del pokemon base, il potere psichico di ninetale è scaturito di suoi occhi rossi. Mega evoluto, quel potere si intensifica, portando il pokemon a perdere la sua forma "terrena" (tipo fuoco) e acquisendo il tipo psico.
Secondo la leggenda, la quale afferma sia la reincarnazione di 9 santi, le code perdono corporeità, divenendo 9 "fumi" con i 9 colori dell'anima, dando spazio alla santità spirituale del pokemon.
Le perle "tenute" dalle code invece, rappresentano le anime dannate e maledette dal pokemon, vendicativo contro i maltrattamenti, che riunitesi al cospetto dei 9 santi (le code) formano la sua seconda fonte di potere (tipo spettro). Queste anime a loro volta, attirano a loro altre anime dannate, incrementando di conseguenza il potere del pokemon in maniera crescente ed inesorabile...Tanto che anche le anime dei vivi sono a rischio in presenza di questo mega ninetales.
Curiosità: Il pokemon, mega evolvendosi, perde quasi tutti i punti attacco, che però in compenso, vengono sommati al suo attacco speciale, portandolo come attaccante speciale nella top dei pokemon speciali.
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