#Laura Grandi
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smokingago · 5 months ago
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Si conosce una sola sofferenza: la propria.
Così come si comprende una sola solitudine. Nessuno può illudersi di capire fino in fondo il dolore di un altro, per quanto vicino possa sembrargli, per quanto simile possa apparire al proprio dolore.
Ciascuno soffre in modo diverso, così come ciascuno ama in modo diverso.
Non ci sono sofferenze grandi e sofferenze piccole, il dolore è complicato da misurare, soprattutto se non si conosce la vita dell'altro.
Se è già difficile comprendere qualcosa di manifesto, tanto più lo sarà capire qualcosa che non vuole rivelarsi, perché il dolore vero è così, si nasconde dietro una risata, dietro un'apparente serenità, si insinua sotto la pelle e scorre nelle vene... senza uscire.
Laura Messina
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canesenzafissadimora · 3 months ago
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Si conosce una sola sofferenza: la propria.
Così come si comprende una sola solitudine. Nessuno può illudersi di capire fino in fondo il dolore di un altro, per quanto vicino possa sembrargli, per quanto simile possa apparire al proprio dolore.
Ciascuno soffre in modo diverso, così come ciascuno ama in modo diverso.
Non ci sono sofferenze grandi e sofferenze piccole, il dolore è complicato da misurare, soprattutto se non si conosce la vita dell'altro.
Se è già difficile comprendere qualcosa di manifesto, tanto più lo sarà capire qualcosa che non vuole rivelarsi, perché il dolore vero è così, si nasconde dietro una risata, dietro un'apparente serenità, si insinua sotto la pelle e scorre nelle vene, senza uscire.
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Laura Messina
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warningsine · 2 months ago
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You seem to know a lot about italian music. Weird question, but do you know what popular artists are best for beginners? I only know Maneskin.
Oh, sure, anon.
You can start with these, see whom you like:
Adriano Celentano (he is a must)
Mina (so is she)
Caterina Caselli
Patty Pravo
Edoardo Vianello
Gianni Morandi
Gino Paoli
Raffaella Carrà
Dalida
Sergio Endrigo
Ornella Vanoni
Nada
Lucio Battisti
Fabrizio De'Andrè
Luigi Tenco
Little Tony
Roberto Vecchioni
Milva
Alice (Carla Bissi)
Anna Oxa
Mia Martini
Claudio Baglioni
Antonello Venditti
Donatella Rettore
Vasco
Fiordaliso
Lucio Dalla
Mia Martini
Al Bano and Romina Power
Eros Ramazzotti
Zucchero
Edoardo Bennato
Luca Carboni
Alex Britti
883
Irene Grandi
Laura Pausini
Michele Zarrill
Miguel Bosé
Amedeo Minghi
Alex Baroni
Articolo 31
Jovanotti
Tiziano Ferro
Malika Ayane
Alessio Bernabei
Levante
Alessandra Amoroso
Salmo
La Rua
Elisa Toffoli
Il Volo
Annalisa Scarrone
Francesco Gabbani
Marco Mengoni
Noemi
Elodie Di Patrizi
Cosmo
Emma Marrone
Dolcenera
Federica
Motta
Giorgia
Fabio Rovazzi
RIKI
lemandorle
Nina Zilli
Thegiornalisti
Takagi
Lorenzo Fragola
@coolserietvloveuniverse feel free to contribute, if/whenever you see this by the way.
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et3rnauta · 1 year ago
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Non perde mai occasioni di fare figure di me..da . Accade che una donna di 44 anni, un’artigiana e imprenditrice di nome Feliciana, è morta per una grave malattia e, secondo alcuni giornali, si sarebbe sacrificata rifiutando le cure per salvare la sua secondogenita.
Al che Matteo Salvini non ha trovato di meglio da fare che cavalcare, al solito, la notizia - o meglio, la fake news - sui social.
Gli ha risposto il marito di Feliciana, Gabriele, con una splendida lettera aperta che merita di essere letta tutta, fino in fondo, e che smonta il più becero salvinismo dalla A alla Z.
“Ciao Matteo Salvini, innanzitutto mi presento, sono Gabriele, il marito di Feliciana.
Da un po', causa "vicissitudini familiari", ho deciso di sospendere il mio unico account social (facebook), motivo per cui mi sono fatto "prestare questo spazio" dagli amici della libreria Zaum (che ringrazio di cuore).
Sto già attraversando il periodo più buio della mia vita, in più, leggere articoli "giornalettistici" su mia moglie, come quelli pubblicati sul web dal Messaggero, Leggo, L'edicola del sud, Gazzetta del Mezzogiorno, Telebari, Il nuovo quotidiano di Puglia, Il giornale di Puglia (probabilmente ce ne saranno anche altri simili che non ho letto) è come girare il coltello nella piaga.
Roba da sadici e/o cacciatori di like.
Metà del tuo post è un virgolettato che riprende le "grandi" testate succitate, le quali (come te o il tuo "web staff") hanno avuto poca cura nello scegliere le "fonti", o peggio ancora, le "grandi" testate hanno voluto "romanzare" appositamente la cosa per qualche click in più.
Allora : 1) Mia moglie ha scoperto "la cosa" solo dopo aver partorito la nostra secondogenita; 2) Si è sempre sottoposta a tutte le cure previste.
L'amore di mia moglie era, ed è immenso, verso i nostri figli, verso di me e verso gli "ultimi", i più sfortunati, tipo quelli che si imbarcano perché hanno 2 alternative:
a) morire a casa propria di fame/stenti/guerra b) imbarcarsi (essendo anche al corrente dei rischi del viaggio) nel tentativo di "svoltare" e cambiare vita.
Noi (io e la mia famiglia), siamo il tuo OPPOSTO: bianco/nero, nord/sud, destra/sinistra, salato/dolce.
Per cui, se mai dovessimo stilare un elenco di persone da cui non vogliamo abbracci/pietà/compassione, non te la prendere, ma il tuo nome sarebbe sicuramente sul podio.
Un'ultima cosa, sai la bambina da voi citata come si chiama? CAROLA. Nome ispirato da 3 guerriere, le due nonne (Carmelina/Laura) e Carola Rackete!
Te la ricordi, vero?
Vado, devo ricomporre i pezzi.
Gabriele”.
Mi inchino dinnanzi a tanta forza e dignità.
Lorenzo Tosa
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marquise-justine-de-sade · 4 months ago
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Ti meriti il riposo.
Una notte serena, sogni da bambina, nessun rumore se non il tuo respiro, nessun rumore se non i tuoi battiti.
Ti meriti il riposo, soprattutto da te stessa, da tutte le critiche che ti muovi di continuo, da tutti i fantasmi del passato che non se ne sono andati ma vivono con te ogni giorno, a tutte le ore, anche quando non ci pensi, anche quando sei troppo stanca per accorgertene.
Ti meriti il riposo dalle persone, dalla loro voce, dalle loro pretese, dalla voglia che ciascuno ha di lamentarsi un po', di sfogarsi, di farsi ascoltare.
C'è un tempo per esserci ed uno per sparire.
E tu sparisci troppo poco.
Ti meriti il riposo dalle responsabilità, dalla necessità di sapere cosa accadrà domani, fra una settimana, fra un mese, dalla smania di programmare e controllare tutto, di organizzare, di reagire. Non puoi essere sempre pronta, non devi per forza esserlo.
Ogni tanto, non fare nulla.
Ti meriti il riposo, la solitudine, il silenzio, ti meriti un tempo in cui non ci sia niente a cui pensare. Ti pare impossibile immaginare un vuoto ma sarebbe bello, semplicemente, non sentirti sempre traboccare.
Ti meriti il riposo, gli occhi chiusi, la mente sgombra, un minuto per respirare, per ritrovarti, per riprenderti, senza impulsi esterni, senza sollecitazioni, senza contatto.
Non grandi cose, non troppo tempo, non giorni, non ore.
Momenti.
Ti meriti il riposo, almeno per un attimo.
Laura Messina
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transparentgentlemenmarker · 5 months ago
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Les informations obtenues en provenance d'une personne très bien placée à Washington D.C
- Jill Biden dirige actuellement le pays pendant que Joe Biden dort jusqu'à 16 heures par jour.
- Il y a une rupture entre les familles Biden et Obama, et Obama tente apparemment de forcer Joe à partir.
- Hollywood pourrait se retourner contre Biden sous l'influence d'Obama.
- Les démocrates préparent des plans de décertification en cas de victoire de Trump. Des accords sont en cours avec certains républicains pour qu'ils se retournent contre Trump.
- Il y a une véritable guerre civile au sein du parti démocrate et l'objectif est d'empêcher Trump d'être réélu.
- Obama bénéficie du soutien de la CIA et de la NSA. Les enregistrements Hur seraient différents de la transcription et certains prétendent qu'ils sont trafiqués.
- Les sondages internes pour Biden seraient désastreux.
L'avenir nous dira si ces informations étaient exactes.
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22 juillet 2024
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Joe Biden n'a plus que quelques jours à vivre. Il y a 2 semaines, j'ai signalé qu'ils prévoyaient de le tuer et de faire passer cela pour des causes naturelles. LA SCÈNE EST PRÉPARÉE POUR CELA MAINTENANT !Le président est actuellement dans un état bien pire que ce qui a été révélé publiquement (selon Laura Loomer) et a annulé 9 voyages prévus au cours des deux prochaines semaines.
PHASE 2 Kamala Harris est actuellement derrière Trump dans les sondages. Cependant, s’ils parviennent à l’installer dans le Bureau ovale avant novembre, ils pensent qu’elle gagnera en tant que présidente en exercice. Alors vient l’heure du coup final ! Une loi autorisant les immigrés illégaux à voter sera adoptée rendant impossible à tout autre parti de gagner à nouveau pendant des décennies. Une ère de communisme et de contrôle corrompu par un parti unique comme jamais vu auparavant s’emparera des États-Unis. Des millions d’immigrants supplémentaires du tiers monde inonderont le pays, le faisant ressembler beaucoup plus à l’Afrique qu’au pays dans lequel nous avons grandi. Malheureusement pour Joe, rien ne garantit que ce qu’ils s’apprêtent à lui faire sera rapide, ni même indolore.
3 options sont envisagées :
1- Injectez-lui un poison qui fait ressembler à une crise cardiaque. Dans ce scénario, il connaîtra une mort rapide, mais ce sera atrocement douloureux.
2- Infectez-le avec un virus conçu en laboratoire qui a un taux de mortalité proche de 100 % et blâmez-le pour Covid. Cette approche est de loin la plus brutale, car il luttera pendant une période prolongée tout en connaissant une mort extrêmement inconfortable.
3- Suffocation à l'aide d'un dispositif médical, tel qu'un tube respiratoire. C’est très trompeur car cela peut sembler impossible à distinguer d’une mort due à la vieillesse. Une façon vraiment terrifiante de procéder ! Les recherches Google sur « Is Joe Biden Dead » augmentent parce que les gens commencent à comprendre ce qui se passe réellement. 50 ans de fidélité à un parti… pour ensuite être jetés dans un fossé comme une poubelle. Ne sous-estimez pas à quel point ces psychopathes sont désespérés et mauvais !
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carmenvicinanza · 8 months ago
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Laura Betti
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«Sono comunque un’attrice ed ho una necessità fisica di perdermi nel profondo degli intricati corridoi dove si inciampa tra le bave depositate da alieni, tele di ragno luminose e mani, mani che ti spingono verso i buchi neri screziati da lampi di colore, infiniti, dove sbattono qua e là le mie pulsioni forse dimenticate da sempre oppure taciute… per poi ritrovare l’odore della superficie e rituffarmi nel sole dei proiettori, nuova, altra».
Laura Betti è stata un’attrice talentuosa, vivace e intensa. La cattiva per antonomasia delle grandi dive del cinema italiano.
Ha recitato in circa settanta film, diretta dai più grandi registi e registe del Novecento come Federico Fellini, Roberto Rossellini, Mario Monicelli, Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini, Gianni Amelio, Francesca Archibugi, i fratelli Taviani, in capolavori come La dolce vita, Teorema, Sbatti il mostro in prima pagina, Nel nome del padre, Il grande cocomero e molti altri ancora.
Tra le interpretazioni più memorabili c’è sicuramente quella in Novecento di Bertolucci (1976) in cui ha interpretato Regina, personaggio dall’aria sinistra, quasi stregonesca, amante del fascista Attila, interpretato da Donald Sutherland.
Sul suo modo di esprimersi con le parole, il linguaggio, la voce roca e impastata, la fisicità, ci sono stati anche diversi studi accademici.
Artista a tutto tondo, ha recitato a teatro, cinema, televisione e lavorato a lungo come doppiatrice.
Soprannominata giaguara per la sua vitalità aggressiva e incontenibile associata a un passo felpato, quello con cui entrava in un film con un ruolo non da protagonista, per poi rubare la scena a tutti gli altri.
Nata col nome di Laura Trombetti a Casalecchio di Reno, Bologna, il 1º maggio 1927, ha esordito come cantante jazz, per poi passare al cabaret con Walter Chiari ne I saltimbachi. 
Nel 1955 ha debuttato in teatro ne Il crogiuolo di Arthur Miller, con la regia di Luchino Visconti, seguito poi da spettacoli storici come il Cid di Corneille, in coppia con Enrico Maria Salerno e I sette peccati capitali di Brecht e Weill.
Il recital Giro a vuoto, del 1960, realizzato in collaborazione dei più grandi talenti letterari dell’epoca che amavano riunirsi nella sua casa romana, a Parigi venne recensito positivamente dal fondatore del movimento del surrealismo, André Breton.
Al cinema ha esordito nel 1956, in Noi siamo le colonne di Luigi Filippo D’Amico. Le prime parti importanti sono state in Labbra rosse di Giuseppe Bennati, Era notte a Roma di Roberto Rossellini, e soprattutto ne La dolce vita di Federico Fellini, dove interpretava una giovane saccente che nella scena finale della festa si vede rovesciare un bicchiere d’acqua in faccia da Marcello Mastroianni.
Fondamentale è stato il sodalizio con Pier Paolo Pasolini, che l’ha diretta in diverse opere teatrali e cinematografiche, tra cui svetta Teorema, che le è valso la Coppa Volpi come miglior attrice al Festival del Cinema di Venezia. 
È stata la sua musa, definita da lui “una tragica Marlene Dietrich, una vera Greta Garbo che si è messa sul volto una maschera inalterabile di pupattola bionda”. Meglio di chiunque, è riuscito a sfruttare la sua capacità di caratterizzare i personaggi con la sua fisicità intensa, il forte segno caratteriale, spesso aspro, e la sua voce dal timbro pastoso.
A partire dagli anni ’70 ha cominciato a interpretare soprattutto ruoli da cattiva, scomodi e sgradevoli che, seppur secondari, restavano impressi nella memoria del pubblico.
Dopo la morte di Pasolini, nel 1975, ha tentato in tutti i modi di fare giustizia all’amico, sporse anche denuncia contro la magistratura per come erano state svolte le indagini sull’omicidio, le cui cause ancora oggi, restano oscure.
Ha continuato a farlo vivere, ricordandolo, scrivendone, dirigendo documentari su di lui.
Con Giovanni Raboni, ha pubblicato, nel 1977 Pasolini cronaca giudiziaria, persecuzione, morte seguito, due anni dopo, dal romanzo Teta Veleta il cui titolo è un riferimento a uno scritto giovanile del grande intellettuale.
Nel 1983 ha ideato e diretto il Fondo Pier Paolo Pasolini che per oltre vent’anni ha avuto la sede a Roma, poi spostato a Bologna, quando, nel 2003, ha creato il Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini, con oltre mille volumi e altro materiale relativo alle opere dello scrittore e regista.
Nel 2001, con Paolo Costella, ha diretto il documentario Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno.
È stata anche la protagonista del libro di Emanuele Trevi Qualcosa di scritto, che evidenzia come lei sia stata la vera erede spirituale di Pasolini e incontrarla è come incontrare lo scrittore, perché rimasta plasmata e posseduta dalla sua vivida presenza.
In Francia, paese che l’ha adorata e riverita molto più dell’Italia, nel 1984 è stata nominata Commandeur des Arts et Lettres.
Laura Betti si è spenta a Roma il 31 luglio 2004.
Dopo la sua morte, il fratello, ha donato al Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini anche tutti i documenti personali della carriera della sorella, raccolti sotto il nome Fondo Laura Betti, inoltre la sua città di origine, Casalecchio di Reno, nel 2015, le ha intitolato il Teatro Comunale.
Del 2011 è il documentario La passione di Laura, diretto da Paolo Petrucci, in cui viene ripercorsa la carriera dell’attrice raccogliendo anche le testimonianze di registi e intellettuali come Bernardo Bertolucci, Francesca Archibugi, Giacomo Marramao e Jack Lang. Il film è stato candidato ai Nastri d’Argento del 2012 tra i migliori documentari.
Laura Betti ha concentrato la sua esistenza nella ricerca della verità. Nell’arte, nella vita, tra la poesia che ha frequentato, nella sua recitazione.
Aveva carisma e fascino, sapeva sperimentare e aveva uno straordinario dinamismo dell’intelletto. 
Ha avuto ruoli fuori dai canoni e per questo è stata difficilmente inquadrabile.
Ha saputo intrecciare linguaggi differenti come il cabaret, la canzone, il teatro, il cinema, la rivista.
Dipinta con tratti alterni, di sicuro ha saputo lasciare la sua impronta decisa e precisa nella storia della cultura italiana.
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lauragrandi · 8 months ago
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CIESSE PIUMINI SS24 Styled by me Laura Grandi Shot by Lorenzo Formicola
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klimt7 · 10 months ago
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Questa sera su
RaiUno Rai
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Alda Merini, una delle più grandi poetesse italiane, ha lasciato un segno indelebile nel mondo della poesia. Nata a Milano nel 1931, la sua vita è stata segnata da una serie di alti e bassi, tra cui periodi di malattia mentale e ricoveri in ospedale. Nonostante queste difficoltà, Merini ha prodotto una vasta gamma di poesie che esplorano temi come l’amore, la sofferenza, la bellezza e la spiritualità.
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Quelle come me
“Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive.
Quelle come me donano l’anima, perché un’anima da sola è come una goccia d’acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano
ed aiutano a rialzarsi pur correndo il rischio
di cadere a loro volta.
Quelle come me guardano avanti
anche se il cuore rimane sempre
qualche passo indietro.
Quelle come me cercano un senso
all’esistere e quando lo trovano
tentano d’insegnarlo a chi
sta solo sopravvivendo.
Quelle come me quando amano
è per sempre e quando smettono d’amare
è solo perché piccoli frammenti di essere
giacciono inermi nelle mani della vita.
Quelle come me inseguono un sogno
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero.
Quelle come me girano il mondo
alla ricerca di quei valori che, ormai
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
Quelle come me vorrebbero cambiare
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.
Quelle come me urlano in silenzio
perché la loro voce non si confonda
con le lacrime.
Quelle come me sono quelle cui tu riesci
sempre a spezzare il cuore perché sai
che ti lasceranno andare via senza chiederti
nulla.
Quelle come me amano troppo
pur sapendo che, in cambio
non riceveranno altro che briciole.
Quelle come me si cibano di quel poco
e su di esso, purtroppo, fondano
la loro esistenza.
Quelle come me passano inosservate
ma sono le uniche che ti ameranno davvero.
Quelle come me sono quelle che nell’autunno
della tua vita, rimpiangerai per tutto ciò
che avrebbero potuto darti e che tu
non hai voluto…”
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fashionbooksmilano · 1 year ago
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Glasstress
Adriano Berengo, Laura Mattioli Rossi, Rosa Barovier Mentasti, Francesca Giubilei, Giacinto Di Pietrantonio, Fausto Petrella, Tina Oldknow, Luca Beatrice
Charta, Milano 2009, 176pages, 149 illustrations in color 21,5x30,5cm, ISBN 9788881587438, English Edition
euro 42,00
email if you want to buy [email protected]
Relegato ad ambiti e utilizzi limitati, il vetro nel corso dei secoli ha dovuto esercitare grandi pressioni e compiere enormi sforzi per liberarsi dai cliché che lo hanno imprigionato in ruoli ben definiti. Il libro è un cannocchiale che mostra fino a dove si sono spinti i confini del vetro con il quale numerosi artisti contemporanei internazionali si sono rapportati e confrontati ottenendo risultati stupefacenti, di grande originalità e innovazione; un Nuovo Mondo, che ha liberato il vetro dalla sua identificazione in simbolo della tradizione. Il libro comprende opere di Louise Bourgeois,Joseph Kosuth e Kiki Smith tra gli altri. Evento collaterale della 53. Biennale di Venezia. Palazzo Franchetti, Venezia, June 5 - November 22, 2009
19/12/23
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weirdesplinder · 1 year ago
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La casa nella prateria, i romanzi
Forse non tutti sanno che la serie televisiva La casa nella prateria è stata tratta da una serie di romanzi dal titolo originale Little House, scritti tra il 1943 e il 1945 dalla scrittrice statunitense Laura Ingalls Wilder. Se siete amanti dei romanzi di Louise May Alcott (Piccole donne) e Lucy Maud Montgomery (Anna dai capelli rossi) credo vi potrebbe veramente piacere questa serie di romanzi che è stata pubblicata più volte anche in Italia col titolo La piccola casa nella prateria, l'ultima edizione in ordine cronologico è di Gallucci editore ed è di facilissima reperibilità.
Link: https://www.galluccieditore.com/
Laura Elizabeth Ingalls Wilder (Pepin, 1867 – Mansfield, 1957) prese a ispirazione la sua stessa infanzia per scrivere i suoi romanzi, infatti aveva appena quattro anni quando suo padre decise di lasciare il Wisconsin per cominciare una nuova vita nei territori messi a disposizione dei coloni dal governo americano.
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La serie ed Little house è composta da 9 libri:
1. La casa nella prateria (titolo originale Little House on the Prairie) Link: https://amzn.to/3tfLaNa
Trama: In viaggio verso il Kansas con la famiglia Ingalls. La vita nella prateria è difficile e talvolta persino pericolosa, ma papà, mamma, Mary, Laura e la piccola Carrie sono felici di realizzare il sogno di una nuova vita
2. Sulle rive del Plum Creek - La casa nella prateria 2 (titolo originale On the Banks of Plum Creek)
Link: https://amzn.to/3F2TSB7
Trama: La famiglia Ingalls comincia una nuova vita nel Minnesota. Mamma e papà lavorano sodo per costruire una casa e coltivare la terra, Mary e Laura cominciano la scuola e la piccola Carrie cresce a vista d'occhio. Le difficoltà e i pericoli sono tanti, nella prateria, ma gli Ingalls li affrontano con tenacia e ottimismo.
3. Sulle sponde del Silver Lake - La casa nella prateria 3 (titolo originale By the Shores of Silver)
Link: https://amzn.to/46vmQFf
Trama: Laura e la sua famiglia si trasferiscono nel Sud Dakota, con la speranza di farsi assegnare un appezzamento di terreno in cui stabilirsi defi nitivamente. Ogni giorno sulle sponde del Silver Lake arrivano coloni in cerca di fortuna. Gli Ingalls dovranno darsi molto da fare per difendere la loro futura fattoria.
4. Il lungo inverno. La casa nella prateria: 4 (titolo originale: Long Winter)
Link: https://amzn.to/46Qlkht
Trama: Gli Ingalls affrontano con coraggio il terribile inverno nel Dakota. In casa tutta la famiglia lavora sodo per sopravvivere alle tempeste di neve. Ma l’intero paese resta senza provviste e il giovane Almanzo Wilder decide di affrontare un pericoloso viaggio alla ricerca di cibo…
5. Piccola città del West. La casa nella prateria: 5 (titolo originale Little Town on the Prairie)
Link: https://amzn.to/3tlqLpS
Trama: Con l’arrivo della primavera la famiglia Ingalls può finalmente partecipare alla vita sociale della piccola città del West in cui si è trasferita. Laura stringe amicizia con Almanzo Wilder, il suo futuro marito, e lavora con impegno per guadagnare il necessario a far studiare Mary all’università.
6. Gli anni d'oro. La casa nella prateria: 6 (titolo originale These Happy Golden Years)
Link: https://amzn.to/3PDdKjc
Trama: Laura è cresciuta, vive lontana dalla famiglia e insegna in una scuola... anche se molti dei suoi alunni sono più alti di lei! Ma ogni venerdì il suo amato Almanzo Wilder viene a prenderla e la riporta a casa per il fine settimana. Sono anni felici, che preludono a nuove e importanti tappe della vita.
7. I primi quattro anni. La casa nella prateria: 7 (titolo originale: The First Four Years)
Link: https://amzn.to/3PGZFB6
Trama: Laura e Almanzo Wilder, appena sposati, cominciano con grandi speranze la loro vita insieme in una casetta nella prateria. Ma ogni stagione porta inattesi disastri: tempeste, malattie, incendi, debiti. I due giovani non intendono però lasciarsi abbattere. Anche perché ora la famiglia è cresciuta…
8. Nei grandi boschi del Wisconsin. La casa nella prateria Prequel (titolo originale Little House in the Big Woods)
Link: https://amzn.to/3PHYJfQ
Trama: Questo romanzo racconta la prima infanzia di Laura Ingalls che, a quattro anni, vive ancora in una piccola casa di legno, ai margini dei Grandi Boschi del Wisconsin. C’è sempre tanto da fare per tutti ma la sera, dopo una lunga giornata di lavoro, le allegre note del violino di papà riuniscono la famiglia felice intorno al fuoco. 
9. La storia di Almanzo. La casa nella prateria Prequel 2 (titolo originale Farmer Boy)
Link: https://amzn.to/3PYoA4q
Trama: Qusto romanzo racconta invece l'infanzia del futuro marito di Laura, Almanzo. Mentre Laura Ingalls cresce all’Ovest, Almanzo Wilder nasce in una prosperosa azienda agricola nello stato di New York. Qui, insieme al fratello e alle due sorelle, lavora dall’alba al tramonto nei campi e nelle stalle, con qualunque tempo e in ogni periodo dell’anno. Ma di tanto in tanto c’è anche modo di divertirsi… 
Questi libri oltre ad ispirare la serie televisiva che tutti abbiamo visto e che va tuttora in onda in replica sui nostri schermi televisivi ogni giorno sul canale 27 del digitale terrestre, ha anche dato vita ad un cartone animato giapponese prodotto tra il 1975 e il 1976 dal titolo Laura (Sōgen no shōjo Rōra, lett. "Laura la ragazza delle praterie) che andò in onda anche in Italia, ma sinceramente non lo ricordo perchè all'epoca non ero ancora nata e poi non ne lo hanno trasmesso molto in reoplica immagino. Però se vi interessa recuperarne qualche puntata qualcosa su Youtube c'è.
La serie televisiva americana La casa nella prateria è disponibile con tutte le sue stagioni anche su Prime video, nel caso vi interessi
Prova Prime video: http://www.amazon.it/provaprime?tag=weirde-21
E si possono acquistare anche i dvd qui: https://amzn.to/3PFXmhD
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ladybreez21 · 2 years ago
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Avete mai pensato a quando la Maestra vi diceva:
"Non cancellate con il correttore
̶m̶a̶ ̶f̶a̶t̶e̶ ̶l̶a̶ ̶l̶i̶n̶e̶a̶ ̶s̶o̶p̶r̶a̶ ̶e̶ ̶c̶o̶n̶t̶i̶n̶u̶a̶t̶e̶ ".
Forse voleva spiegarci che quando da grandi avremmo fatto
errori, non avremmo dovuto cancellarli fingendo che nulla fosse accaduto, ma avremmo dovuto portare il ricordo del nostro
errore proprio per imparare.
Laura Iosub
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mezzopieno-news · 2 years ago
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UN CORO DI PACE ATTRAVERSA L’ITALIA
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Un inno alla pace, alla fratellanza e all’armonia, dedicato dai bambini agli insegnanti, alle famiglie e a tutte le persone, si è diffuso nel nostro Paese durante le feste come un dono condiviso che, in questo periodo storico così difficile, viene dalle voci sincere di tante scuole elementari italiane.
Centinaia di voci riunite in un grande coro virtuale, attraverso il canale youtube Maestra e Amica nel progetto ‘Un coro di pace attraversa l’Italia’ dell’Associazione Modenese Four; l’Italia è stata attraversata da nord a sud dalla canzone inedita “I colori del Natale”, cantata all’unisono da alluni e alunne, distanti ma uniti da una sola melodia e da un solo sogno di pace.
“Gli anni recenti sono stati di grandi difficoltà e hanno compresso entusiasmo e passione in molte persone; anni che hanno indebolito anche le nostre speranze di miglioramento” racconta l’insegnante e scrittrice Laura Polato, autrice della canzone. “Ma il 2023 può essere una rinascita se decidiamo tutti di vincere la sfida con creatività, coraggio e determinazione”.
___________________
Fonte: Maestra e Amica; Il Giornale delle buone notizie; foto Scuola A. Gabelli Grosseto
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VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
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sporcafaccenda · 2 years ago
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《I Capolavori della Serie KKK: Classici dell’Orrore》🇮🇹
Couvertures de Benedetto Caroselli
Lancée en 1962, cette collection de romans d'horreur - comme elle le stipule - aura 174 numéros jusqu'en 1972. Les n°s 1 à 44 furent publiés par les Grandi Edizioni Internazionale di Roma (1962/64) Les n°s 46 à 174 sont sous label Edizioni Periodici Italiani. (1964/1972) Il semblerait que le n°45 ait disparu sans laisser de trace (pendant le changement d'enseigne)…il n'a probablement jamais existé.
L'ensemble de la collection a été écrite par des auteurs italiens bien que les romans soient prétendument traduits… Laura Toscano, Renato Carocci, Franco Marotta,… ont multiplié les pseudonymes pour donner l'illusion que leur abondante production était le fait d'auteurs français, germaniques ou anglo-saxons… [Ajoutons que Toscano et Marotta était en couple à l'époque. A eux deux, ils ont quasiment écrit tous les titres du dernier tiers de la collection.] A ma connaissance il n'y a que quatre exceptions: Robert-Louis Stevenson🇬🇧🏴󠁧󠁢󠁳󠁣󠁴󠁿, Robert Bloch🇺🇸, Leo Brett (pseudonym de R.L. Fanthorpe🇬🇧), et notre angoisseur à nous, Maurice Limat 🇫🇷[#44, "Il posto della Violenza", traduction de "Mandragore"]
Editeur: Grandi Edizioni Internationale puis Edizioni Periodici Italiani (E.P.I.)
Directeur de la publication: Ennio Mancini.
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#Benedetto Caroselli #Franco Marotta #Laura Toscano #Horror #Weird Tales #litterature Populaire #fantastique italien #angoisse #Robert Bloch
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levysoft · 2 months ago
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Come fanno i buchi neri supermassicci a superare l'ultimo parsec?
Le galassie si sono fuse in strutture sempre più grandi nel corso della storia cosmica. Quando le galassie si fondono, anche i buchi neri supermassicci che si trovano al loro centro devono alla fine fondersi, formando un buco nero ancora più gigantesco.
Per decenni, però, una domanda ha tormentato gli astrofisici: come possono i buchi neri supermassicci avvicinarsi abbastanza da spiraleggiare insieme e fondersi? Nei calcoli, quando i buchi convergenti raggiungono il cosiddetto parsec finale, una distanza di circa un parsec, o 3,26 anni luce, il loro progresso si blocca. Dovrebbero essenzialmente orbitare l'uno attorno all'altro indefinitamente.
"Si pensava che i tempi a spirale potessero essere alti quanto... l'età dell'universo", ha affermato Stephen Taylor(si apre una nuova scheda), un astrofisico della Vanderbilt University. "La gente era preoccupata che non si potessero ottenere buchi neri in fusione."
Sono state accumulate prove che effettivamente si fondono. L'anno scorso, le osservazioni dei movimenti sottili di stelle pulsanti note come pulsar timing array hanno rivelato un ronzio di fondo di onde gravitazionali nell'universo, increspature nel tessuto dello spazio-tempo. Queste onde gravitazionali provengono molto probabilmente da buchi neri supermassicci in orbita stretta entro un parsec l'uno dall'altro che sono prossimi alla fusione. "Questa è stata la nostra prima prova che i buchi neri binari superano il problema dell'ultimo parsec", ha affermato Laura Blecha(si apre una nuova scheda), astrofisico presso l'Università della Florida.
Quindi, come fanno?
Gli astrofisici hanno una nuova ipotesi: la materia oscura potrebbe sottrarre momento angolare ai due buchi neri, spingendoli più vicini.
Materia oscura è il termine per l'85% della materia non ancora scoperta nell'universo. Possiamo vedere i suoi effetti gravitazionali sulle galassie e sulla struttura cosmica, ma al momento non siamo in grado di capire di cosa si tratti. Le più semplici particelle ipotetiche che potrebbero comprendere questa forma invisibile di materia non sarebbero di alcun aiuto nel facilitare le fusioni dei buchi neri. Ma quest'estate, un gruppo di fisici in Canada ha sostenuto(si apre una nuova scheda)che qualcosa di più complesso chiamato materia oscura auto-interagente potrebbe. Queste particelle potrebbero trascinare i buchi neri supermassicci abbastanza da farli cadere a un parsec l'uno dall'altro. Se questa spiegazione è corretta, "vi dirà che la materia oscura non è così semplice come pensavamo", ha detto Gonzalo Alonso-Álvarez(si apre una nuova scheda), fisico teorico dell'Università di Toronto e uno degli autori.
Poi a settembre, un gruppo separato di fisici ha sottolineato(si apre una nuova scheda)che un altro candidato per la materia oscura, a volte chiamato materia oscura fuzzy, potrebbe fare altrettanto.
Nel corso degli anni sono state avanzate anche soluzioni più prosaiche al puzzle. In mezzo a questa serie di opzioni, alcune banali, altre esotiche, gli scienziati stanno escogitando modi per testare le possibilità l'una contro l'altra.
"A questo punto la maggior parte della comunità dà quasi per scontato che il problema del parsec finale sia risolto", ha affermato Sean McWilliams(si apre una nuova scheda), un astrofisico teorico della West Virginia University che ha studiato diverse soluzioni al problema. "L'unica domanda è: qual è la cosa più efficiente che lo risolve?"
Due per ballare il tango
I piccoli buchi neri, oggetti delle dimensioni di una stella così densi che la loro gravità intrappola qualsiasi cosa si avvicini troppo, persino la luce, sono sparsi in tutte le galassie. Si formano dal collasso gravitazionale di singole stelle. Ma i buchi neri supermassicci che si trovano nei centri delle galassie, che possono essere pesanti quanto miliardi di soli, sono più misteriosi e influenti. In qualche modo guidano la formazione e l'evoluzione della galassia attorno a loro.
Quando due galassie si fondono, le interazioni gravitazionali con stelle, gas e materia oscura fanno sì che i due buchi neri supermassicci cadano lentamente l'uno verso l'altro. Gli astrofisici hanno descritto per la prima volta(si apre una nuova scheda)questo processo, chiamato attrito dinamico, nel 1980. "Si pensa che questo sia il modo principale in cui i buchi neri si avvicinano", ha affermato Dan Hooper(si apre una nuova scheda), astrofisico presso l'Università del Wisconsin, Madison.
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Merrill Sherman per la rivista Quanta
A un certo punto, tuttavia, tecnicamente da una frazione di parsec a pochi parsec, a seconda delle masse dei buchi neri, l'attrito dinamico "finisce per non essere più molto efficace", ha detto Hooper. Qui, al centro delle galassie in coalescenza, i due buchi neri mangiano materiale e lo scagliano via, scavando un varco. Di conseguenza, la densità di stelle e gas cala drasticamente, lasciando i buchi neri in uno spazio relativamente vuoto. Senza roba intorno a loro che li rallenti, dovrebbero quindi orbitare l'uno attorno all'altro quasi all'infinito.
"La Terra orbita attorno al sole e non stiamo cadendo l'uno nell'altro", ha detto Alonso-Álvarez, e lo stesso dovrebbe valere per due buchi neri. "C'è una conservazione del momento angolare nell'orbita che impedisce loro di cadere, a meno che non ci sia qualcosa che estrae questa energia".
La materia oscura auto-interagente potrebbe svolgere questo ruolo, come hanno proposto Alonso-Álvarez e colleghi in Physical Review Letters a luglio. Questo tipo differisce dalla cosiddetta materia oscura fredda , il tipo più semplice di particelle ipotetiche di materia oscura, che sarebbe pesante, lenta e inerte. La materia oscura fredda non interagirebbe con nulla se non tramite gravità, quindi l'influenza gravitazionale dei buchi neri dovrebbe cacciarla fuori dalle vicinanze ben prima che i buchi neri raggiungano l'ultimo parsec.
La materia oscura auto-interagente, tuttavia, è composta da particelle leggere che hanno almeno una forza che agisce tra loro. Poiché le particelle di materia oscura auto-interagente si disperdono l'una sull'altra come palle da biliardo su un tavolo, non si disperderebbero così facilmente e invece tirerebbero i talloni dei buchi neri, rallentandoli. "Resta lì e genera attrito", ha detto Alonso-Álvarez. "Ha una sorta di viscosità". Tale attrito potrebbe quindi causare una fusione entro 100 milioni di anni, risolvendo il problema del parsec finale.
La materia oscura "ultraleggera" o "fuzzy" sarebbe composta da particelle con masse estremamente piccole che si unirebbero per formare onde vaste. Queste particelle si concentrerebbero anche nel centro galattico e sperimenterebbero attrito con i buchi neri, consentendo alla materia oscura fuzzy di "trasportare via in modo efficiente il loro momento angolare e l'energia orbitale", ha affermato Jae-Weon Lee, cosmologo presso la Jungwon University in Corea del Sud e coautore di un articolo di settembre su Physics Letters B che descrive l'idea. I buchi neri farebbero vibrare questa materia oscura come una campana anziché disperderla.
Il rasoio di Occam
Non tutti sono convinti che sia necessario invocare una fisica così esotica per spiegare come si fondono i buchi neri supermassicci. "Non direi che abbiamo bisogno di materia oscura auto-interagente", ha affermato Priyamvada Natarajan(si apre una nuova scheda), astrofisico teorico presso la Yale University.
Un'altra possibilità è che le stelle possano passare oltre i buchi neri in fusione e rimuovere abbastanza momento angolare da farli avvicinare. Forse le stelle vengono lanciate casualmente nella direzione dei buchi neri da altre parti della galassia attraverso interazioni con altre stelle. "Se hai una tonnellata di queste stelle che si avvicinano ai due buchi neri supermassicci centrali, allora puoi estrarre sempre più momento angolare", ha detto Fabio Pacucci(si apre una nuova scheda), astrofisico teorico presso l'Università di Harvard.
Tuttavia, la modellazione ha dimostrato che è difficile disperdere abbastanza stelle(si apre una nuova scheda)verso i buchi neri per risolvere il problema dell'ultimo parsec.
In alternativa, ogni buco nero potrebbe avere un piccolo disco di gas attorno a sé, e questi dischi potrebbero attrarre materiale da un disco più ampio che circonda la regione vuota scavata dai buchi. "I dischi attorno a loro vengono alimentati dal disco più ampio", ha detto Taylor, e ciò significa, a sua volta, che la loro energia orbitale può fuoriuscire nel disco più ampio. "Sembra una soluzione molto efficiente", ha detto Natarajan. "C'è molto gas disponibile".
A gennaio, Blecha e i suoi colleghi hanno studiato l'idea(si apre una nuova scheda)che un terzo buco nero nel sistema potrebbe fornire una soluzione. In alcuni casi in cui due buchi neri si sono bloccati, un'altra galassia potrebbe iniziare a fondersi con i primi due, portando con sé un ulteriore buco nero. "Si può avere una forte interazione a tre corpi", ha detto Blecha. "Può sottrarre energia e ridurre notevolmente la scala temporale della fusione". In alcuni scenari, il più leggero dei tre buchi viene espulso, ma in altri tutti e tre si fondono.
Test all'orizzonte
Il compito ora è capire quale soluzione è corretta o se sono in gioco più processi.
Alonso-Álvarez spera di testare la sua idea cercando un segnale di materia oscura auto-interagente nei prossimi dati del pulsar timing array. Una volta che i buchi neri si avvicinano più dell'ultimo parsec, perdono momento angolare principalmente emettendo onde gravitazionali. Ma se è in gioco la materia oscura auto-interagente, allora dovremmo vederla sottrarre parte dell'energia a distanze attorno al limite del parsec. Questo a sua volta renderebbe le onde gravitazionali meno energetiche, ha detto Alonso-Álvarez.
Hai Bo Yu(si apre una nuova scheda), un fisico delle particelle dell'Università della California, Riverside, sostenitore della materia oscura autointeragente(si apre una nuova scheda), ha detto che l'idea è plausibile. "È una strada per cercare caratteristiche microscopiche della materia oscura dalla fisica delle onde gravitazionali", ha detto. "Penso che sia semplicemente affascinante".
La sonda spaziale LISA (Laser Interferometer Space Antenna) dell'Agenzia Spaziale Europea, un osservatorio di onde gravitazionali il cui lancio è previsto per il 2035, potrebbe darci ancora più risposte . LISA capterà le forti onde gravitazionali emesse dalla fusione di buchi neri supermassicci nei loro ultimi giorni. "Con LISA vedremo effettivamente la fusione di buchi neri supermassicci", ha affermato Pacucci. La natura di quel segnale potrebbe rivelare "particolari tratti che mostrano il processo di rallentamento", risolvendo il problema dell'ultimo parsec.
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mioblog1507 · 2 months ago
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3/11/24
Nume Antonio penserò a te più avanti adesso devo pensare a me perché ho scoperto a 63 anni addirittura come si fa ad andare di corpo e a prendermi cura di me stesso.
A case of you Joni Mitchel
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