#La mappa e il territorio
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LA MAPPA NON E' IL TERRITORIO
LA MAPPA NON E' IL TERRITORIO
di Lorenzo Merlo Per merito della logica, della supremazia del razionalismo, della scienza analitica, della fisica classica, siamo individui separati dal cosmo e dall’infinito. Così non ci avvediamo dell’orrore di fondo di cui siamo preda. Capita, per strada, di chiedere informazioni sul posto a qualcuno. Gli mostri sulla mappa dove vorresti andare, lui l’afferra e inizia a farla girare, poi si…
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Guardare oltre le apparenze...
...Varcare la soglia dell'anima, fino a raggiungere quel posto inaccessibile, blindato, buio e inquietante, quel posto dove si celano i dolori, le delusioni sanguinanti, le lacrime inesplose, gli abbracci mai chiesti, ma di cui si ha fame. Vedere così bene da aprire quella porta, sedersi in quella stanza portare serenità e fiori bianchi, "bere un caffè", qualche carezza, risate, cose belle di cui parlare, fare silenzio, sentirsi. Scegliersi, essere talmente tanto maturi e consapevoli da ritagliarsi spazi di tempo, precise intersezioni di vita, piccoli mondi segreti e inaccessibili, sapere benissimo dove si cela quel territorio senza mappa per fondersi e al tempo stesso sapere dove si trova quel posto dove non è consentito neppure sbirciare. Scegliere il rispetto per la dignità e la natura dell'altro e non la tolleranza. Lasciarsi andare, fare l'amore di ogni cosa, corpo, pensiero, parola e anima. Sognare a occhi aperti, a occhi chiusi. Affidare alle parole una cura sperando che arrivi, che tocchi, sperare di essere compresi. Cercare l'anima nell'odore, portarlo via a futura memoria, cercare addosso quella memoria, nelle pieghe della pelle, dell'anima. Esserci, semplicemente, non per avere un posto ma dare qualità ad attimi. Esserci non per avere un ruolo ma un valore, essere valore aggiunto. Esserci per ripromettersi in una parola, in un sospiro esclusività e rispetto. Esserci perché chi ti ha scelto e compreso ha capito che non sei una via di fuga ma uno spazio da vivere in costante crescita, in evoluzione e senza limiti. Tante parole e dieci lettere: C O M P L I C I T À.
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BLACKLOTUS
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Mi sembra che ci sia ormai una consuetudine molto diffusa a trasformare ogni argomento di politica internazionale in un confronto a chi è dominante, uno schierarsi privo della capacità di ascolto, su ogni tema. L'incapacità di affrontare - che dico, di accettare, piuttosto - la complessità, unita alla fretta irrazionale e immotivata di prendere parte, rifugiandosi sotto l'ombrello di parole d'ordine granitiche e prive della capacità di adattamento alla realtà. Le finte scelte che vengono proposte in ogni ambito e la logica secondo la quale "il nemico del mio nemico è mio amico" stanno creando storture cognitive che affollano la dialettica politica. Il massacro che Isr4ele sta facendo nell'indifferenza del mondo dovrebbe giustificare il terrorismo di H@mas? E a ruoli invertiti il 7 ottobre spiega la strage di bambini in corso a G4za?
Ieri Francesco Mazzucotelli , docente dell'Università di Pavia, ha descritto (in un incontro intitolato "Palestina, quale pace possibile?") una situazione disperante. Le mappe di un territorio - Isr4ele è poco più grande del Piemonte se si comprendono i territori occupati, poco più piccolo senza - diviso in decine di enclave, punteggiato di decine di colonie, dove ogni cambiamento di colore è un muro o un confine presidiato da eserciti e uomini armati. Dove qualunque percorso di pochi chilometri che si pensi di intraprendere deve mettere in preventivo di potere essere interrotto o deviato per motivi di sicurezza e perché le armi stanno sparando o le minacce si fanno pressanti. L'idea che si possa costruire la pace imponendo, se mai ce ne fosse la volontà, la coesistenza di due stati su questo territorio diventa, di fronte a qualunque mappa aggiornata, palesemente inconsistente. L'esercizio di fare passare la linea di confine di un chilometro più a est o a ovest provocherebbe un conflitto per ogni colonia o villaggio che rischi di restare aldilà o aldiqua.
L'unica alternativa a un nuovo esodo imposto con le armi e la disperazione è la convivenza nel rispetto reciproco. Una nazione nella quale ogni cittadino e cittadina abbia pari dignità, sia sottopostə alle stesse leggi, possa accedere in condizione di parità alle risorse. Utopia? Come, né più né meno, la fine definitiva della guerra in Palestina. Che si realizzerà, se si realizzerà, tra molto tempo, il tempo di generazioni probabilmente, solo lavorando da ora, ciascuno nel suo ruolo, a una cultura di pace e convivenza.
Il primo passo, ovvio, urgente e necessario, è il cessate il fuoco. Già per il secondo sarà utile e necessario ascoltarsi e rispettarsi... Marco Frigerio, Facebook
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Current reading
"[…] il pensiero leopardiano si costruisce faticosamente, di giorno in giorno, di rimando in rimando; e vive in quei grovigli, in un andirivieni tendenzialmente interminabile e comunque interminato. Non abbiamo innanzi a noi un oggetto soddisfatto di sé, preciso e chiuso su se stesso come un sonetto; ma un maestoso caos: vivo, inquieto, che cerca di estendersi sino ai confini dell’universo per riportarne una mappa accurata, munita di commento e note: perché l’esplorazione operata da Leopardi è esplorazione di filologo; la sua acribia è acribia di filologo. Con un filo di ironia potremmo apparentare anche il suo scetticismo e relativismo alla cautela con la quale il filologo contempla i risultati del proprio lavoro: consapevole che per quanto accuratamente abbia condotto l’indagine non può aver tenuto conto di tutte le variabili; sicché il lavoro rimane sempre aperto, provvisorio: un eterno preludio pronto ad agganciare una divagazione, ad accogliere una smentita o una contraddizione. Probabilmente è proprio questa insolente apertura a sconcertare e irritare i filosofi. E tutti noi, in fondo, che avremmo bisogno di rigirare fra le mani un oggetto chiaro e ben tornito e invece siamo costretti ad addentarci in un territorio pieno di insidie e praticamente inesplorabile."
Ma l'intelletto umano è capace di contenere al tempo stesso opinioni e dogmi dirittamente fra se contrarii, e di contenerli conoscendone la scambievole, inconciliabile contrarietà. (Zibaldone, 3151)
In questo secolo, stante la filosofia, e stante la liaison che hanno acquistata tutte le cognizioni tra loro, ogni menomo soggetto facilissimamente diviene vastissimo. Tanto più è necessario, volendo pur fare un libro, che uno sappia limitarsi, che attenda diligentemente a circoscrivere il proprio argomento, sì nell'idea de' lettori, e sì massimamente nella propria intenzione; e che si faccia un dovere di non trapassare i termini stabilitisi. (Zibaldone, 4484)
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Venti di guerra.
Con l'innesco di Hamas sembra che la guerra sia diventata l'unica notizia esistente al mondo, che sia in medio oriente o in Europa non importa, l'importante è scatenare paura. Ieri ha mio figlio gli è arrivato la famosa "cartolina" della leva, in realtà è un sms, a breve vestirà una divisa come tanti ragazzi della sua età un pò in tutto il mondo. A tal proposito ieri sera la mia compagna mi ha chiesto "Se ci invadono dove andiamo?", intendeva i russi, "in Italia, pensi che mia madre non ci viene a prendere lei con l'auto direttamente?". Si lo so che fare battute a una cosa così seria non è il massimo, ma non penso che ci invaderanno, almeno lo spero, per il fatto che se lo facessero si tirerebbero dietro tutti i paesi della NATO, anzi, i cari alleati non vedono l'ora che i cattivoni di turno invadano uno dei paesi membri in modo da cercare di finirli definitivamente. Oggi leggo che un paio di giorni fa c'è stato un sabotaggio alle condotte del gas tra Finlandia ed Estonia, nessuna esplosione e perdita di gas come per il nordstream, e il tubo è stato chiuso per evitare casini, sembra che lo stiano riparando o comunque controllando, l'articolo del Postimees (giornale estone) dice che l'erogazione del gas non subirà conseguenze perché c'è un altro tubo che viene dalla Lettonia, ma a me che me frega io non ce l'ho il gas a casa. Sicuramente c'è dell'apprensione e in questa situazione la propaganda occidentale crea ancora più paura e tensione. Da noi si dice "paura e soldi non ne ho mai avuti", che poi a differenza dell'Ucraina qua in Estonia non c'è un cazzo, nessun giacimento minerario, qualcuno dice che gli servirebbe come porto, ma perché se hanno San Pietroburgo, qualcuno mi disse tempo fa (quel coglione uruguaiano) "ma li il mare si ghiaccia di più", guardando la mappa è più o meno sono alla stessa altezza di Tallinn quindi non so quanto si ghiaccia di più e poi mi volete dire che la russia che ha parte del territorio nel circolo polare non ha delle navi spacca ghiaccio? Non sono filo putinano o simpatizzante russo, ma questi ragionamenti non solo aumentano la tensione e la paura ma sono assurdi e poco logici, anche se fosse, ricorderei a questi disfattisti e pessimisti che il governo ha accettato di infilarsi nella NATO così facendo si è automaticamente messo sulla punta del naso del dittatore di mosca. Io penso, questa è una mia opinione, che si poteva fare un cordone di paesi cuscinetto tra nato e russia, con la specifica scritta a caratteri cubitali, che se i russi avessero invaso uno dei cuscinetti i paesi nato fossero autorizzati a difenderli, poi naturalmente questo è il pensiero di un musicista, un pacifista. Se non scrivo più vuol dire che ci hanno bombardato.
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No one can be provoked forever, and this is even more true for nations. The United States provocations and adventurism will inevitably cause a conflict with China
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⚠️ L'AVVENTURISMO ANTI-CINESE DEGLI IMPERIALISTI AMERICANI PORTERÀ ALLO SCONTRO ⚠️
✈️ Il 26/05, un Caccia Multiruolo J-16 dell'EPL ha intercettato un RC-135V nel Mar Cinese Meridionale. Non è la prima volta che ciò accade, dato che gli Imperialisti USA - nei mesi precedenti - hanno continuato a provocare l'Esercito Popolare di Liberazione con voli di RC-135U, EP-3 Orion e P-8A Poseidon 😡
🤔 Come potete notare dalla mappa, l'RC-135V si è avvicinato, intenzionalmente, nel Territorio della RPC, operando all'incontro tra lo Stretto di Taiwan e il Mar Cinese Meridionale ❗️
🤔 L'RC-135V, come ricorda China Army, possiede un Raggio di Ricognizione di ~ 600/800km. Pericolosamente vicino alla Città di Shantou, il velivolo ha quasi oltrepassato il confine dello Stato, quindi è normale che il Comando - una volta notato - abbia preso contromisure preventive, inviando un Caccia per intercettare l'intruso 🌟
🇨🇳 Ricordate le parole del Colonnello Zhou Bo, che definì il Mar Cinese Meridionale come un possibile Teatro di Scontro Militare tra Cina e USA, a causa di «Navi da Guerra e Aerei USA che continuano a sfidare le rivendicazioni Cinesi alla Sovranità nella Regione» ⚔️
🤔 Tuttavia, è anche fondamentale sottolineare un dettaglio: l'RC-135V, intercettato dal J-16, ha lasciato l'Area dopo le 9:30 UTC, dopo che la Portaerei Shandong è entrata nello Stretto di Taiwan. Ciò significa che l'aereo, probabilmente, è stato inviato dagli imperialisti USA per osservare le sua attività ❗️
🔍 Provocazioni degli USA contro la Cina:
一 24/02: il Comando Orientale dell'EPL intercetta un P-8A nel Mar Cinese Meridionale, e invia un Caccia di Superiorità Aerea J-11, armato con Missili Aria-Aria, per scortare l'Aereo USA al di fuori della Zona Cinese 🔥
二 23/03: gli USA inviano il Cacciatorpediniere Milius nel Mar Cinese Meridionale, nell'Area delle Isole Paracel, al fine di provocare la Cina😡
三 28/04: gli USA inviano un P-8A nello Stretto di Taiwan, per provocare la Pace nella Zona
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⚠️ THE ANTI-CHINESE ADVENTURISM OF AMERICAN IMPERIALISTS WILL LEAD TO CLASH ⚠️
✈️ On 26/05, a PLA J-16 Multirole Fighter intercepted an RC-135V in the South China Sea. This is not the first time this has happened, as the US Imperialists - in the previous months - continued to provoke the People's Liberation Army with flights of RC-135U, EP-3 Orion P-8A Poseidon 😡
🤔 As you can see from the map, the RC-135V intentionally approached the PRC territory, operating at the junction of the Taiwan Strait and the South China Sea ❗️
🤔 The RC-135V, as China Army recalls, has a Reconnaissance Range of ~ 600/800km. Dangerously close to Shantou City, the aircraft almost crossed the state border, so it is normal that the Command - once noticed - took preventive countermeasures, sending a Fighter to intercept the intruder 🌟
🇨🇳 Remember the words of Colonel Zhou Bo, who defined the South China Sea as a possible theater of military confrontation between China and the US, due to «US warships and aircraft that continue to challenge Chinese claims to sovereignty in the region» ⚔️
🤔 However, it is also essential to underline one detail: the RC-135V, intercepted by the J-16, left the area after 9:30 UTC, after the aircraft carrier Shandong entered the Taiwan Strait. This means that the plane was probably sent by the US imperialists to observe its activities ❗️
🔍 US provocations against China:
一 24/02: PLA Eastern Command intercepts a P-8A in the South China Sea, and sends a J-11 Air Superiority Fighter, armed with Air-to-Air Missiles, to escort US aircraft out of the Chinese zone 🔥
二 23/03: US sends Destroyer Milius to South China Sea, Paracel Islands Area in order to provoke China😡
三28/04 US sends a P-8A into the Taiwan Strait, to cause Peace in the Area
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⭕ LA MAPPA NON È IL TERRITORIO (soprattutto in psicologia) - di Emanuele Casale
è questa una saggia verità espressa da Alfred Korzybski, padre della semantica. Ma l'antico Oriente lo sapeva molto bene già millenni prima, ovvero che la dottrina non è l'essenza.
Siamo arrivati oggi ad un momento storico senza precedenti nel quale abbiamo accumulato così tante "mappe", mappe di conoscenza, "mappe spirituali", "mappe psicologiche", con cui però gran parte di noi si sono identificati, dimenticandosi appunto che sono solo "mappe" e non il territorio.
Non comprendiamo più questo messaggio del Buddha:
"La dottrina è come una zattera che vi serve ad attraversare un fiume. Quando siete giunti sulla sponda opposta, lasciatela andare."
Questo salto, questo lasciare andare la "mappa", anche dopo tanto tempo, è il punto cruciale di tutta una vita, di tutta una trasformazione radicale dell'essere.
È un salto che porta a una dimensione che difficilmente si può pensare appartenga ancora all'uomo soltanto. Con questo salto, probabilmente, si diventa ciò che vi è subito dopo l'uomo... e che ancora non consociamo.
Getto via la mappa per arrivare, finalmente, al territorio, dove probabilmente sono sempre stato, o dove invece non sono mai arrivato per quanto concentrato fossi sulle "mappe".
Trasportando questo discorso sul piano della ricerca in psicologia, e specificamente l'area della ricerca sulla coscienza, possiamo renderci conto degli "orrori" epistemologici in cui andiamo incontro quando si sentono affermazioni perentorie come "La coscienza è il cervello", "la teoria X spiega cos'è la coscienza", "Il gene X spiega cos'è l'amore", "la teoria psicoanalitica di un certo orientamento ci dice cos'è questo o quell'altro circa la natura di...".
Dobbiamo stare molto attenti in tale campo come ci ricorda Jung. La psiche non ha un punto di riferimento esterno ad essa, non ha un punto di archimede, per cui è uno dei pochi casi in cui qualcosa studia se stessa dall'interno, non avendo un osservatore esterno perché è essa stessa l'oggetto di studio: la psiche stessa. È la lezione magistrale di Jung, che ogni scienziato, filosofo e psicologo ha il dovere di ricordarsi.
La cautela epistemologica che mira alla complessità non è mai abbastanza.
Dobbiamo a Jung oggi questo guardare alla complessità psichica lontano da ogni riduzionismo che sia filosofico, "scientista", psicoanalitico, religioso.
(di Emanuele Casale - Psicologo clinico)
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🌀 ENTRA nel canale Telegram 📲 http://t.me/jungitalia1
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geodesia e isoipse maschili
Ingravallo, poi, aveva letto Norman Douglas oltre che Lawrence: e ne aveva stillato Calabria, Sardegna (ringhiando) come da fiale d'un iperofficiante elisire. Gli sovvenne che uno dei due grandi erotologi, ma non realizzava quale, un bel giorno, s'era tramutato in geodeta, e aveva considerato l'opportunità di redigere una mappa delle isoipse maschili, estendendola a tutta la superficie della terra. Aveva dunque triangolato, in sua geodesia, anche il territorio circèo, cavandone documentata certezza che la Circe non si fosse piazzata poi tanto male a esercitare l'arte sua, ch'era quella d'ammammolare i giovanotti. Codesto territorio di più profittevole ammammolamento, cioè di più eccelso livello del potenziale maschile, era, secondo Norman Douglas o secondo Lawrence, un triangolo sferico, o meglio geodetico. E i vertici, i capisaldi geodetici estremi dell'ineguagliabile triangolo, lui, Norman Douglas, o lui, Lawrence, li riconosceva emergere dalle tre città di Reggio (Calabria), Sassari e Civitavecchia, con gran dispetto dei palermitani. "Poteva arrivà nu poco chiù a Norte, sto minch... iologo," ideò muto Ingravallo strizzando i denti dalla rabbia: "spingersi nu poco chiù a levante," gli suggerì l'inconscio, "fino in coppa a 'o Matese." Levò le spalle: "Affare suo!" E tirò, a denti stretti, la conclusione: una conclusione probabilmente ingiusta: la quale, comunque, non interessa in alcun modo il presente referto. da C.E. Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
#gadda#carlo emilio gadda#citazioni#geodesia#isoipse maschili#circe#potenziale maschile#ingravallo#don ciccio ingravallo#quer pasticciaccio brutto de via merulana
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VALLE OLONA: è necessario lavorare in sintonia
Spesso si tende a pensare che solo nelle grandi città succeda qualcosa, che i piccoli paesi siano piatti e noiosi, poco più che dormitori, e che per poter vivere esperienze particolari sia necessario prendere la macchina e fare chilometri, per raggiungere mete lontane.
Niente di più sbagliato. I paesi della nostra Valle sono ricchi di vita, eventi, feste e occasioni per stare insieme e, perché no, di fare del bene, grazie al lavoro dei tantissimi volontari che ogni giorno si prodigano per far sì che si possa trovare un momento di serenità anche a due passi da casa.
Basti pensare al mese di dicembre; sin dall’inizio dell’Avvento Gorla Maggiore, Fagnano, Solbiate, Gorla Minore, Marnate, Olgiate e Castellanza si sono animate di vita, accese di luci e sono state moltissime le occasioni in cui le vie, le strade, le piazze e i parchi si sono riempiti di musica natalizia, di chiacchiere e delle risate allegre dei bambini.
L’accensione dei tanti alberi di Natale collocati in prossimità dei palazzi comunali, come quelli di Gorla Maggiore e Minore e di Castellanza, il suggestivo e affascinante giardino incantato olgiatese, le proiezioni sul castello di Fagnano, il mercatino di Solbiate, la mostra Presepi di Marnate e i tanti concerti, feste e iniziative che abbiamo potuto visitare nelle ultime settimane ne sono la testimonianza.
Se le nostre comunità sono piene di vita, tutto l’anno, non solo a Natale, lo dobbiamo sì alle tante associazioni e realtà che ogni giorno si impegnano per i propri concittadini, ma anche alle diverse amministrazioni comunali che da sempre lavorano per rendere i paesi e le città sempre più a misura d’uomo.
Nel 2024, alcune di loro, sono cambiate a livello politico ed amministrativo, ma questo non ha impedito a chi si è insediato all’interno dei diversi palazzi comunali, di portare avanti le tradizioni che da sempre hanno scritto la storia dei nostri paesi e di creare altre nuove, interessanti, occasioni di socialità e solidarietà. E lo hanno fatto, molto spesso, collaborando le una con le altre, superando i diversi schieramenti politici nella consapevolezza che, soprattutto in un territorio come il nostro, i confini rappresentano poco più di una linea su una mappa, e che per portare servizi e benessere ai propri concittadini è necessario lavorare in sintonia.
Sono molte, infatti, le occasioni in cui i comuni della Valle Olona si presentano come un fronte compatto, basti pensare, ad esempio, all’Azienda Medio Olona Servizi alla Persona, che vede sedere all’interno del suo consiglio direttivo tutti i nostri sindaci, e la loro voce, riunita, rappresenta diverse decine di migliaia di persone.
Un numero di cittadini importante, che supera abbondantemente i sessantamila, i cui rappresentanti a volte dovrebbero poter sedere, ed essere ascoltati, ai tavoli dove vengono prese decisioni che hanno delle conseguenze dirette sulla loro vita, cosa che non è avvenuta, solo per citare un esempio su tutti, quando è stata stabilita l’ubicazione del nuovo ospedale unico.
Da tutte le interviste che negli scorsi mesi abbiamo fatto ai sindaci della Valle, infatti, è emerso il dispiacere di ciascuno di non aver potuto partecipare al confronto su un tema così importante per il Bustese e non solo, e la delusione di essersi più volte sentiti dire, non essendo l’ospedale su nessuno dei loro territori, che non erano titolati ad esprimere pareri in proposito.
Il 2024 è stato un anno significativo ed impegnativo, per la Valle; moltissimi appuntamenti tradizionali hanno finalmente fatto ritorno e i sindaci, nuovi e non, stanno iniziando a lavorare insieme per creare una rete di servizi congiunti che possa portare benefici a tutte le persone che ci vivono. Non resta, allora, che guardare al 2025 con curiosità e fiducia, in attesa di scoprire quali novità ci porteranno i prossimi mesi.
Loretta Girola
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Blue feather
Parte V
“Ricorda Gei. A questo mondo sono pochi gli individui di cui ci si può fidare. In quanto parte dei Corvidei dovrai imparare a stare al mondo e in mezzo a ogni sorta di animale. Ma impara a distinguere una collaborazione dalla fiducia. La lealtà è per pochi.”
Gei rimase immobile trattenendo il fiato con la luce che riempì l’ambiente accecandola per un istante. Quando la sagoma nell’ombra le si avvicinò a grandi passi Gei riuscì a mettere a fuoco le fattezze di un umano, alto quasi quanto la caverna e con i vestiti sporchi e sgualciti.
Nel vedere il piccolo pennuto stipato in un’insenatura nel muro l’uomo si ritrasse iniziando a sorridere entusiasta, osservando ai bagliori della torcia le penne delle piccole ali che brillavano di un lucente blu, più caldo per via della luce delle fiamme. Si sbrigò a fare un passo indietro sperando di non averlo spaventato e si presentò, ringraziando gli Dei per avergli finalmente risposto alle sue preghiere mandandogli un segno.
Gei continuò a studiare la figura davanti a se che ogni tanto tentava di raggiungerla per via dell’entusiasmo ma che subito si ritraeva come se temesse di spaventarla o di offendere gli Dei che pensava l’avevano posta sulla sua strada. Non sapendo che fare o come avrebbe dovuto comunicare con lui, rimase ad ascoltare la sua storia e la sua preghiera, avvicinandosi appena al bordo per poterlo studiare meglio ma senza sporgersi troppo. Non aveva incrociato molte volte gli umani e quella era la prima volta che uno di loro si rivolgeva a lei, rendendola curiosa ma anche guardinga non sapendo di cosa potessero essere capaci.
L’uomo, il sindaco del piccolo villaggio vicino, stava chiedendo la sua assistenza per riuscire a recuperare un oggetto, una Cornucopia dell’abbondanza, che un linch aveva rubato giorni prima al vecchio lupo saggio del villaggio. Spiegò che il villaggio era stato costruito nel territorio dei lupi di montagna e che da diverse generazioni il sindaco e il lupo saggio avevano stretto un patto per evitare che i lupi e gli umani entrino in conflitto, proprio grazie alla Cornucopia che potendo fornire cibo a entrambe le fazioni anche nei periodi più rigidi e di scarsità di risorse impediva che si attaccassero l’un l’altro. Ma ora che era stata rubata l’equilibrio tra uomini e lupi sembrava destinato a cadere.
Nel finire la storia il sindaco esitò aspettando la risposta della piccola gazza che aveva davanti, sperando di aver soddisfatto le sue aspettative. Quando la vide limitarsi a ruotare appena la testa senza muoversi crollò in ginocchio stringendo la torcia e battendosi il petto con la mano libera, tornando a supplicare per un aiuto.
Gei gracchiò allarmata quando lo vide cadere a terra. Con un piccolo salto lo raggiunse zampettandogli davanti, il suo verso aveva di nuovo attirato l’attenzione dell’uomo che ora la fissava speranzoso. Cercando di rassicurarlo Gei zampettò ancora un po' verso di lui, non sapendo ancora parlare la lingua degli umani. L’uomo dapprima confuso, nel vedere che ora gli si era avvicinato, interpretò il gesto come di buon auspicio e lasciò con cautela la torcia a terra chinandosi ancora una volta mentre ringraziava il piccolo volatile e gli Dei. Poi spazzolò velocemente a terra e abbozzò velocemente una mappa nel terriccio e ghiaia indicando la posizione del suo villaggio, spiegando che l’accampamento di banditi che il lich stava sfruttando non doveva essere distante e sperando che l’avrebbe aiutato recuperando la Cornucopia e riportandola al villaggio.
Quando smise nuovamente di spiegare e tornò a studiarla, Gei capì che era il suo turno di fare qualcosa. Immaginò che se si fosse limitata a volare via nessuno l’avrebbe fermata, infondo non era la sua missione, ma la storia di quell’uomo la faceva sentire in dovere di aiutarlo e consapevole di starsi complicando la vita saltellò verso il punto con cui l’uomo aveva indicato il villaggio beccando un paio di volte a terra, sperando che capisse che quello era un “si”.
Gei Specie - Gazza (pica pica) Fase di vita - Pulcino Ambientazione - Fantasy
Basato sul manuale "Be Like a Crow", GDR in solitaria di Tim Roberts (Critical Kit) e portato in versione italiana da Mana Project Studio.
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Rappresentazioni e percezioni: Limiti delle mappe concettuali e mentali
Il contenuto trasmette bene il concetto di "La mappa non è il territorio" e le sue implicazioni. .
La mappa non è il territorio, ma piuttosto una rappresentazione semplificata e simbolica della realtà. Questa frase sottolinea l’importanza di comprendere che le nostre rappresentazioni e percezioni del mondo sono solo approssimazioni della complessità reale che ci circonda. In pratica, significa che le nostre mappe concettuali e mentali non possono mai catturare completamente la totalità…
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Terre rare e materie prime critiche in Italia
Dove sono i metalli rari in Italia. Se lo sta chiedendo il governo, che ha approvato un decreto per sfruttare vecchi giacimenti e aprire nuove miniere. Dopo le sollecitazioni ricevute negli ultimi anni dall’Unione Europea, lo scorso 20 giugno il governo italiano ha approvato un decreto per sostenere la ricerca delle cosiddette “materie prime critiche”, un gruppo di metalli particolarmente necessari per il settore tecnologico e per la transizione energetica. Le materie prime critiche servono soprattutto all’industria dei microchip e dei componenti elettronici o per la produzione di batterie dei veicoli elettrici. Alcune hanno nomi più conosciuti, come il rame, il litio, il silicio e il nichel, altre sono meno note come il bismuto, il boro, il cobalto, il gallio, il germanio, il magnesio e il manganese, la grafite naturale, il titanio e il tungsteno. Fino a qualche decennio fa in Italia c’erano diversi giacimenti di questi metalli, miniere via via abbandonate perché dai costi insostenibili soprattutto se paragonati a quelli delle importazioni. Tuttavia negli ultimi anni l’aumento della richiesta dei metalli rari ha invertito questo rapporto: ora comprarli all’estero e importarli è molto costoso, mentre è più vantaggioso e politicamente strategico sfruttare vecchi giacimenti o trovarne di nuovi.
Ore is hauled from the Kennecott's Bingham Canyon Copper Mine Wednesday, May 11, 2022, in Herriman, Utah. Rio Tinto is now producing a rare and critical mineral that is used to make solar panels. Tellurium was essentially thrown out in mine tailings for decades after ore mined from the mountains was turned into copper. It is listed as a “critical mineral” by the U.S. government. Most of the tellurium produced comes from China and other countries. (AP Photo/Rick Bowmer) Con queste premesse il governo ha approvato una serie di misure: semplificare le procedure per consentire alle compagnie minerarie di cercare nuovi giacimenti, finanziare una mappatura più completa delle aree sulla base di studi geologici, realizzare un piano nazionale delle materie prime con una definizione più puntuale dei finanziamenti per questo settore. L’obiettivo è spingere le compagnie a investire nella ricerca di nuovi giacimenti. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha detto che il programma esplorativo dovrà essere pronto entro il 24 maggio 2025. Se ne occuperà l’ISPRA, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, a cui sono stati dati 3,5 milioni di euro per realizzare una mappa dei possibili giacimenti, la nuova carta mineraria dell’Italia. Grazie alla nuova carta potranno essere aggiornati e migliorati i censimenti fatti dall’ISPRA negli ultimi anni. Uno degli ultimi censimenti è stato pubblicato nell’atlante dei dati ambientali, aggiornato al 2023, e comprende i giacimenti sfruttati in passato e ora da rivalutare.
I giacimenti italiani di materie prime critiche Nel documento dell’ISPRA si legge che l’Italia è «totalmente dipendente» dai mercati esteri, ma anche che sul territorio esistono mille possibili giacimenti: i più interessanti sono nell’arco alpino, in Liguria, nella fascia tirrenica tra Toscana e Campania, in Calabria e in Sardegna. «La coltivazione di minerali metalliferi è stata progressivamente abbandonata a cavallo dei due secoli non per esaurimento delle risorse ma, nella quasi totalità, per le convenienti condizioni economiche dei mercati esteri delle materie prime e per la mancanza di lungimiranza della politica industriale mineraria», dice lo studio. Risultano attive soltanto due miniere di fluorite (a Bracciano, in provincia di Roma, e a Silius, in Sardegna) e una ventina di feldspato tra Piemonte, Toscana, Lazio, Calabria e Sardegna. C’è poi un giacimento di titanio in Liguria, uno di cobalto in Piemonte e uno di litio in Lazio. Negli ultimi anni sono stati dati permessi per cercare zinco, cobalto, titanio e nichel in particolare sull’arco alpino. Il decreto prevede anche che le compagnie minerarie titolari delle concessioni, già attive o future, dovranno dare allo Stato tra il 5 e il 7 per cento dei prodotti estratti. Questa sorta di tassa finanzierà il fondo nazionale del Made in Italy per sostenere nuovi investimenti e un’ulteriore ricerca di materie prime critiche. In merito all’impatto ambientale, su cui c’è una maggiore sensibilità rispetto al passato, il governo ha incaricato l’ISPRA di vigilare sui progetti di ricerca dei metalli insieme alle soprintendenze dei territori interessati. L’ISPRA potrà bloccare i permessi se verranno rilevate irregolarità, per esempio trivellazioni in punti non consentiti. L’istituto dovrà anche coinvolgere gli enti locali, in particolare i comuni, per spiegare in modo approfondito i lavori previsti, l’impatto delle ricerche e dell’eventuale apertura di nuove miniere. Read the full article
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IN LUGANA AUMENTANO LE VENDITE IN CANTINA E IL CONSORZIO CREA LA GUIDA PER L’ENOTURISTA SUL LAGO DI GARDA. Il Consorzio Lugana DOC ha curato la realizzazione e la diffusione di una mappa per raccontare le esperienze enoturistiche offerte dalle aziende associate.
pubblico volentieri questo interessante comunicato stampa. Peschiera del Garda, luglio 2024 — Il Consorzio Lugana fortifica il suo impegno nella valorizzazione della propria DOC: con l’attivazione del Progetto enoturismo, dal 2023 si è fatto promotore della connessione tra viticoltori e territorio. Per questo motivo il Consorzio ha sviluppato uno strumento da fornire ai visitatori per guidarli…
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Vulcani campani, nuovo servizio per gli eventi sismici di maggiore energia
Si implementa il book di informazioni in real time che l’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV-OV) mette a disposizione per i vulcani campani. Vulcani campani, il nuovo servizio dell'INGV-OV A partire dal 1/07/2024 sul portale GOSSIP - Eventi sismici dell’INGV-OV, sono visualizzabili le accelerazioni del suolo registrate dalle strumentazioni per i vulcani Campani. Le accelerazioni sono visualizzabili attraverso una mappa di scuotimento a scala urbana e sub-urbana realizzata utilizzando la densa rete di accelerometri installati nell’area. Nella prima release del nuovo sistema, sono disponibili i dati per i Campi Flegrei e, nei successivi aggiornamenti, saranno visibili on line anche i dati di accelerazioni di picco relativi al Vesuvio e a Ischia. Le nuove pagine dedicate sono accessibili da un link dedicato presente nella pagina di dettaglio degli eventi del portale GOSSIP - Eventi sismici. In questa prima versione il servizio è disponibile per tutti gli eventi di Magnitudo durata (Md) maggiore o uguale a 3.0. Questa attività integra ulteriormente le informazioni dettagliate e tempestive sui terremoti fornite secondo i vigenti Flussi di Comunicazione con il Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e tutti i nostri canali di comunicazione verso il pubblico (web e social). Caratteristiche principali delle pagine sull’accelerazione del suolo - Tabella riassuntiva: vengono riportate le informazioni riguardanti le stazioni disponibili ed utilizzate, con posizione geografica, distanza epicentrale, valore dell’accelerazione del suolo. - Grafici della Pseudo-Spectral Analysis: Per i siti dove sono disponibili dati, la pagina presenta grafici dettagliati dell’Analisi pseudo-spettrale, ovveroinformazioni sulle caratteristiche delle onde sismiche e sulle risposte spettrali del suolo. - Grafici delle forme d’onda: Per i siti dove sono disponibili dati, la pagina presenta un'immagine che riporta i grafici delle forme d’onda dei siti interessati dall’analisi, nella sola componente verticale. - Mappa di Scuotimento (ShakeMap): La pagina include una mappa (interattiva) di scuotimento che mostra la distribuzione spaziale degli effetti del terremoto, rappresentando una visualizzazione immediata dell'estensione e della severità dello scuotimento del suolo in diverse aree interessate dall'evento sismico. ShakeMap Con le ShakeMap degli eventi sismici relativi ai vulcani campani (già elaborate dall’INGV per i terremoti sul territorio nazionale maggiori o uguali a ML 3.0), vengono rappresentati: - le intensità del movimento del suolo, indicando quanto è stato forte lo scuotimento del terreno nelle diverse località. Questa intensità è espressa in termini di accelerazione del suolo o velocità di scuotimento. - la distribuzione spaziale, cioè l'area geografica che ha subito lo scuotimento, evidenziando quali zone hanno subito i movimenti più forti e quali sono meno colpite. - l’intensità dello scuotimento, attraverso una scala di colori che utilizza le variazioni cromatiche per differenziare le varie intensità di scuotimento. I colori più scuri o più intensi rappresentano movimenti del suolo più forti, mentre colori più chiari indicano scuotimenti più lievi. La scala dei colori è sempre rappresentata in modo che la massima accelerazione rilevata per l'evento sia rossa, indipendentemente dal suo valore. I dati resi disponibili in real time su queste nuove pagine del portale INGV-OV Gossip sono il risultato di procedure automatiche attivate immediatamente dopo un terremoto. I risultati immediatamente prodotti potrebbero essere soggetti a revisioni successive da parte del personale scientifico dell’INGV per migliorare il risultato pubblicato dal sistema automatico. Foto di Marek da Pixabay Read the full article
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Ceccano, tutto il centro urbano senza acqua di notte
E’ sufficiente dare un’occhiata alla mappa delle turnazioni per l’acqua per rendersi conto che oltre la metà della popolazione di Ceccano rimanga senz’acqua durante la notte. C’è una carta interattiva sul sito di Acea Ato5 che informa di tutte le sospensioni idriche nel territorio di competenza. Se cliccate su i poligoni che ricoprono quasi l’intero territorio di Ceccano saprete a che ora viene…
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