#La Musica della Mafia
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IL CANTO DI MALAVITA La Musica della Mafia
El Domingo, F. Cimbalo, Franco Caruso, Salvatore Macheda, Caserta Plutino, Tobia Latella, Natino, Diego Barbaro, Fred Scotti
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Avec Christine, on a fêté nos 40 ans d'amitié en faisant un voyage de 15 jours en Sicile. Nous voilà à Palermo (Palerme).
Via Cala : fresque des juges Falcone et Borsellino, victimes de la Mafia
Porta Felice
idem
Foro Umberto I - Palchetto della Musica
vers le Capo Zafferano
vers le port et le Capo Gallo
Chiesa Santa Maria della Catena
#sicile#italie#palermo#palerme#via cala#kala#juge falcone#juge borsellino#anti-mafia#foro umberto i#palchetto della musica#capo zafferano#capo gallo#chiesa santa maria della catena#street art#art urbain#tag#graffiti#renaissance
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Vi capita anche a voi?
I vostri vicini non hanno un cane che lasciano uscire in giardino a fare i bisogni alle 7 di mattina e lo lasciano fuori e lui abbaia ininterrottamente? Spero per voi che non li avete, non me la prendo col cane, ma co sti stronzi, poi il problema di disturbo ero io che suonavo la batteria in garage alle 17 pomeridiane, saltiamo.
Vi capita, volevo dire invece, che postate qualcosa su FB una cosa interessante o comunque di attualità e nessuno vi caga? Poi postate una cagata, un meme, una barzelletta e tutti giù a ridere? Sicuramente si, e spesso mi chiedo se magari la cosa seria non sia stata vista e la cagata si, non è così, entrambe vengono viste ma la cosa seria non la leggono o passano avanti senza neanche soffermarvi a dire "però sto argomento è da tenere a mente, o di interesse per tutti", un cazzo, non frega niente a nessuno se la politica è in merda da 30 anni, se la guerra la stiamo subendo pure noi, se la mafia è così radicata nelle istituzioni ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc. Ieri ho postato un rapporto inglese sulla musica, che in parole povere dice che nell'anno 22/23 è salito esponenzialmente l'introito che la musica produce attraverso i festival e i concerti, quindi non solo soldi per i musicisti e gli addetti ai lavori ma anche per strutture alberghiere, ristoranti, parcheggi ecc ecc, metto l'articolo alla fine. Ancora non ho letto il dettaglio del rapporto ma l'ho scaricato, lo farò con calma. Quello che voglio dire è che, soprattutto qua dove non ci sono concerti e dove si pensa che la musica sia solo un contorno, quando per i Metallica c'erano 70mila persone e tutti hanno incassato bene che i giorni dopo vedevi i sorrisi come se avessero vinto alla lotteria. Non è un discorso venale, lungi da me pensare al denaro come punto di arrivo, è che dimostra che con la cultura ci si può anche campare nell'articolo parla di 56.000 (cinquantaseimila) posti di lavoro a tempo pieno e indeterminato, suppongo, quindi non è solo il giorno o il fine settimana dell'evento, si parliamo comunque dell'UK dove l'apertura mentale alla musica è decisamente più alta di quella di qua ma anche dell'Italia, seguendo un pò l'andazzo si capisce che state messi male anche voi. Comunque a tale post non ha risposto nessuno, voglio vedere quando posterò il mio ritorno se mi caga qualcuno, va bè lo posterò anche qua. Articolo in fondo.
Per cambiare discorso ieri ho visto metà di un documentario musicale sul tubo che si intitola "The art of listening" cercatelo, mi aspettavo qualcosa riguardo al suono o all'ascolto come fase di incameramento o di studio, ma no non è così, ci sono svariati musicisti, tecnici del suono, produttori, compositori che parlano della musica, di come la sentono, di come la creano ecc ecc, interessante, ma la solita cosa fatta all'americana e solo in america, no no per carità non escludo nessun territorio o popolo quando si parla di arte, come invece è capitato purtroppo alla cultura russa che è tanta e anche molto bella, ma quello che vorrei dire è che c'è sicuramente più spinta da parte di chi fa un discorso musicale dall'altra parte dell'oceano che da questa parte, sappiamo che gli yankee sono per lo show sfrenato e pompato, anche se non è questo il caso il documentario è molto pacato, a mostrare quanto sono belle e sfavillanti le cose, che di certo non è il nostro stile europeo. Ma abbiamo mai avuto uno stile europeo? In realtà penso di no, mentre gli USA sono un paese unico, unica lingua, più o meno la cultura è quella, in Europa abbiamo diversi paesi, diverse lingue e culture totalmente differenti che è difficile avere una linea unica culturale perché ogni paese ha la sua, ma nella globalizzazione delle cose si potrebbe iniziare a pensare ad una cultura europea che abbracci tutti, invece no ci si addita sempre l'un l'altro per questo o quello o per attriti di centinaia di anni fa, che palle.
A voi l'articolo.
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Tokyo
Iniziamo dicendo che la lingua ufficiale è il giapponese.
Si trova 15 ore e 40 minuti da noi ed è 7 ore in avanti nel fuso orario.
Cosa dire per rappresentarlo meglio?
Tokyo, la vivace capitale del Giappone, è una città che cattura l’immaginazione con la sua affascinante fusione di tradizione e modernità. Qui, templi storici coesistono armoniosamente con i grattacieli illuminati dai neon. E sebbene si possa pensare che Tokyo sia una città estremamente costosa, la realtà è che i suoi costi non sono molto diversi da quelli delle principali città italiane.
Cosa vedere a Tokyo? Dei consigli?
1)Asakusa e Tempio Senso-Ji
2)Shinjuku
3)Parco di Ueno
4)Shibuya
5)Roppongi
6)Palazzo imperiale
7)Tokyo Skytree
8)Tokyo Tower
9) Odaiba
1 Asakusa e Tempio Senso-Ji
Rispetto ai quartieri moderni, Asakusa presenta un fascino antico, memoria dei tempi in cui Tokyo era nota con il nome di Edo.
Nel cuore del quartiere, e principale motivo di visita del rione stesso, si trova il famoso Tempio Sensoji, considerato la più antica struttura di Tokyo, nonché il principale luogo sacro buddista afferente alla setta Tendai.
Superato l'imponente ingresso, per arrivare al tempio si deve percorrere la via dei negozi, la cosiddetta Nakamise Dori, dove acquistare souvenir e specialità locali. Sempre a tema shopping, in questo quartiere è divertente un giro in Kappabashi Dori, la via dove si concentrano più di 100 negozi che vendono utensili da cucina.
2 Shinjuku
Il quartiere più rappresentativo di Tokyo. Il quartiere che non dorme mai, dove costantemente si viene storditi e abbagliati da musica e luci al neon, e dove si trova qualunque cosa. E' anche il quartiere migliore dove cercare alloggio, sia perché è ben collegato a tutte le altre zone di Tokyo, sia perché la sera non c'è pericolo di annoiarsi!
La zona di Shinjuku dove si concentrano vita notturna e divertimento è Kabuki-cho. Un insegna rossa ne identifica l'ingresso. Qui trovate qualsiasi tipo di locale, anche se vi è una elevata concentrazione di sale da gioco, Pachinko, e i vari locali di "prostitute" (servizio non consentito per gli stranieri). Pare che nel quartiere sia forte l'ingerenza della Yakuza, la mafia giapponese, ma non ci sono particolari pericoli.
3 Parco di Ueno
Il polmone verde di Tokyo, si trova nel cuore dell'omonimo quartiere. Un tempo faceva parte del Tempio Kaneiji, il quale però venne distrutto a fine 800. Oggi, all'interno del parco, si possono ammirare ancora alcuni resti.
Qui è possibile fare attività a contatto con la natura e gli animali, ma anche ammirare piccoli templi e visitare musei al suo interno. Si contano circa 8.000 alberi e al centro vi è un'isola che ospita il santuario dedicato a Benzaiten, dea della fortuna. Il parco e le sue attrazioni attirano oltre dieci milioni di visitatori l'anno, rendendolo il parco cittadino più popolare del Giappone.
4 Shibuya
Conosciuto per il famosissimo incrocio, il più trafficato del mondo, che ne è divenuto il suo simbolo, Shibuya è il quartiere dei giovani e delle nuove tendenze. Con la sua anima vivace a qualunque ora del giorno, è un quartiere ideale in cui fare shopping e divertirsi, alla scoperta di negozi e locali strani e curiosi, bar, karaoke, pub, discoteche e pachinko (gioco d'azzardo giapponese). Nella notte i vicoli acquistano un fascino unico grazie ai neon e alle insegne dei vari negozi. Ed ogni volta che il semaforo del famoso incrocio diventa verde, una marea di persone si riversa in strada rendendo l'atmosfera ancora più suggestiva.
Appena fuori dalla stazione, nella piazzetta, c'è un'altra attrattiva famosa, la statua del cane Hachiko. Lo riconoscerete da lontano perché di solito c'è la fila di gente che vuole scatare un selfie davanti alla statua.
5 Rappongi
E'��una zona di Tokyo estremamente multi-culturale, sede di varie ambasciate e pertanto frequentata da expat, ma soprattutto è uno dei quartieri più animati la notte, caratterizzato da un'atmosfera vibrante a causa dei tantissimi locali e ristoranti qui presenti.
Si tratta di un'area riqualificata, ricca di hotel di lusso, uffici, commerciali e molto altro ancora. Inoltre, grazie alla presenza di alcuni musei dell'arte, il quartiere sta diventando sempre più anche un importante centro culturale. Fra i grattacieli simbolo del quartiere troviamo la Mori Tower, che accoglie gli uffici di grandi brand internazionali come Goldmann Sachs, Lehaman Brothers, TV Asahi e Yahoo, e tanti altri.
6 Palazzo imperiale
Si tratta della residenza ufficiale principale dell'Imperatore giapponese. Il palazzo è inserito all'interno di un piccolo parco ed è localizzato vicino alla stazione della città.
Il complesso ospita diverse strutture, tra cui il palazzo Kyūden, residenza privata della Famiglia Imperiale, queste però non sono aperte al pubblico e non possono essere visitate.. Gli East Gardens, i giardini circostanti, sono invece aperti al pubblico. Sviluppati su un'area di 210.000 mq, in passato ospitavano le costruzioni di difesa del castello Edo; sono ancora presenti le mura, il fossato ed i cancelli di ingresso oltre alle fondamenta dell'antica torre del castello. Sono molto belli da visitare in primavera durante l'hanami (la fioritura dei ciliegi). Possibilità di noleggiare una piccola barca per navigare nelle acque del fossato.
7 Tokyo Skytree
Una delle attrazioni principali del quartiere Sumida è il Tokyo Sky Tree, l'edificio più alto del Giappone. Si tratta di una torre per telecomunicazioni e panoramica, molto amata dai turisti perchè regala una vista a 360° su Tokyo.
Con i suoi 634 m è, attualmente, anche la seconda struttura più alta al mondo, dopo il Burj Khalifa di Dubai. Prendete il Tembo Shuttle, l'ascensore panoramico più veloce del Giappone, è raggiungete l'osservatorio al Floor 350, a 340 m d'altezza.
8 Tokyo Tower
Utilizzata per le telecomunicazioni, e dal design che ricorda la famosa Tour Eiffel parigina, questa torre è il simbolo di Tokyo. Dalla terrazza in cima alla torre si gode di una straordinaria vista panoramica a 360° sulla città. Particolarmente consigliata la visita serale, soprattutto verso il tramonto. Consigliato il biglietto online per evitare code all'ingresso.
Al suo interno si trovano il FootTown, un negozio di quattro piani situato alla base, e due piattaforme di osservazione, la prima posizionata all'altezza di 150 metri e la seconda a 250 metri. Nelle sue vicinanze, il quartiere di Roppongi, all'interno del quale si trova Roppongi Hills, una sorta di mini-città all'interno di Tokyo.
9 Odaiba
Isola artificiale che si trova nella zona della baia di Tokyo, è stata realizzata durante la bolla speculativa del Giappone. Qui tutto è stato costruito per essere piacevole e innovativo ed infatti si tratta della zona perfetta per rilassarsi e divertirsi. Il quartiere nasce verso la fine del periodo Edo (1868) sotto il shogunato Tokugawa e prevedeva la costruzione di 11 piccole isole. Di queste ne vennero costruite solo 6.
Le attività principali da praticare qui sono lo shopping, camminare per le varie zone, ammirare la splendida vista (soprattutto al tramonto) del Rainbow Bridge, elemento principe dello sky-line di Tokyo. Per una visione panoramica e generica, e molto rilassante, si può partecipare ad una delle tante crociere.
Cosa mangiare di tradizionale?
Yakitori
Takoyaki
Soba
Tempura
Sushi
Okonomiyaki
Fugu (Pesce Palla)
Tonkatsu
Ramen
Unagi (anguilla)
Yaki soba
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Picciotto - Rapporti - Cap. 4 / Love vs. Love
Il nuovo album di Picciotto
Picciotto presenta il suo settimo album, “Rapporti”, un concept di 20 canzoni suddivise in 4 capitoli. Una scelta controcorrente e provocatoria che prova a stimolare domande negli ascoltatori, le stesse sulle quali Christian ha riflettuto nella lunga gestazione del disco. Partendo dal classico scontro tra persona e personaggio (Christian vs. Picciotto) e attraversando temi sociali (Real vs. Fake), musicali (Music vs. Business) e sentimentali (Love vs. Love) i 4 blocchi composti da 5 canzoni ciascuno analizzano gli incontri/scontri da più punti di vista evidenziando una crisi tra le generazioni sempre più scollate dopo il periodo pandemico. Per Picciotto la musica è sempre stato volano di riflessione e sfogo, strumento salvifico che da quasi vent’anni porta sui palchi e tra i banchi di “scuole di frontiera” come educatore. Nell’album il sound è trasversale, accarezza l’old school senza sdegnare la trap, voli pindarici tra ritornelli indie e cassa dritta, rime crude e accenni cantautoriali, un mush up di contaminazioni sonore dove il leit-motiv sono i testi e gli spunti su come oggi ci rapportiamo a noi stessi e agli altri. Ghemon e Serena Brancale tra i featuring di spicco insieme a tutti i giovani talenti de Lo Stato Dell’Arte, label discografica a sfondo sociale creata da Picciotto all’interno di un bene confiscato alla mafia, produzioni affidate a Gheesa (così come mix e master) e collaborazioni con John Lui, Dnvr & Freccia e Dj FastCut. Da Marzo in tour con un live presentato sia in band che col dj a seconda dei contesti.
Christian Paterniti aka Picciotto, palermitano. Dopo 3 dischi e centinaia di concerti con la sua band GenteStranaPosse avvia un percorso come “Picciotto” producendo per l’etichetta Irma Records i dischi “Piazza Connection” (2015), “StoryBorderline” (2016) e “Terapia” (2019). Il suo è un rap di forte denuncia sociale, nasce e si sviluppa nei centri sociali occupati allargandosi e affinandosi negli anni su vari palchi della penisola ed essendo conseguenza naturale del suo impegno sociale. Da quindici anni infatti si occupa di laboratori di “scrittura creativa” incentrati sul rap e di progetti di contrasto alla dispersione scolastica lavorando nelle scuole e in diversi quartieri popolari di Palermo provando a sensibilizzare i minori, ex detenuti e i giovani “drop-out” all’arte della scrittura e della musica come mezzi espressivi di forte riscatto ed emancipazione. Vincitore del premio “Musica contro le mafie” nel 2017 con la canzone “Amarcord 2.0” e premiato a Casa Sanremo durante il Festival dove presenta “Capitale” canzone diventata inno di “Palermo Capitale della Cultura 2018”. Nello stesso anno Picciotto si reca in Libano ad esibirsi come rapper nei campi profughi di Beddawi,Tripoli e Nar Al Bared a dimostrazione ulteriore di quanto la musica supera i confini e le distanze mentali per divenire sempre di più arma di riscatto individuale e collettivo. Successivamente il tour suonato in band lo porta sui palchi di importanti Festival come il Carroponte a Milano, lo Sherwood a Padova e il Newroz a Napoli, aprendo importanti live come quelli di Salmo,Clementino e Manu Chao ed esibendosi anche come unico guest ad apertura del tour di Caparezza. Nel Luglio 2021 riceve il premio “Noise Symphony Indieffusione” alle finali del concorso “ Voci per la libertà” per Amnesty International con la canzone “Bimbi”. Da sempre attento a ciò che succede nella sua città, contribusice alla crescita di tanti talenti musicali attraverso il format Palermo Suona e l’organizzazione del Beat Full Festival e da Settembre 2021 lavora assiduamente alla formazione di un roster di giovani artisti creando l’etichetta “Lo Stato Dell’Arte” della quale è presidente ed editore. Il progetto discografico ha sede in un bene confiscato alla mafia riqualificato da una decina di giovani talenti individuati e prodotti da Picciotto e viene presentato in prima serata su Rai 3 nella trasmissione “Che ci faccio qui” condotta da Domenico Iannacone. Nel Maggio 2022 Picciotto viene premiato dal Sindaco Orlando con la preziosa tessera del mosaico di Palermo per il suo impegno musicale sociale. Il 2024 è l’anno di “Rapporti”, concept album che mischierà Yin e Yang di Picciotto attraverso quattro “capitoli” composti da canzoni che inquadreranno quattro incontri / scontri su vari argomenti affrontati da diversi punti di vista.
Etichetta: Orangle Srl - www.oranglerecords.com Lo Stato Dell' Arte - https://www.instagram.com/lostatodellartepa/
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/1WZ9a3U80W0lbwAFxlkFum?si=UMl1DFp9QaCJMSmXL-kMzg Youtube: https://www.youtube.com/@LoStatoDellArtePA
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Acetone tra ADE e successi nuovi, intervista a Maurizio Nari
Fare due chiacchiere con Maurizio Nari, al mixer semplicemente Nari, 55 anni, dj producer romagnolo che da sempre fa ballare il mondo con dj set e produzioni d'ogni tipo, significa farsi trascinare da un turbine di energia e voglia di fare che è difficile da raccontare. Negli anni ha portato a casa tanti successi. Ne citiamo solo due: "Atom" dei suoi Nari & Milani è uno brani simbolo dell'elettronica degli anni '10 del 2000 (uscì nel 2012). "Sunshine & Happiness" di Nerio's Dubwork, uscita nel 1999, rappresenta invece la musica di fine anni '90 grazie al ritmo incalzante ed alla voce unica di Darry Pandy... Tutto questo sarebbe abbastanza per quasi tutti. Non per Nari. Che infatti mica si vuol fermare.
"Acetone, la label che ho creato con Jens Lissat e porto avanti con l'importante supporto di Stefano Tosi va molto bene, anche se devo dire che nell'ambito funky house su Beatport la battaglia è sempre più dura, perché si sono risvegliati i big", racconta Nari. "E' diventata una gara a chi fa il disco più bello e forte è più dura... e senz'altro l'abbiamo iniziata noi, che in meno di due anni con Acetone siamo già riusciti a diventare un punto di riferimento".
Mentre scriviamo al numero 2 di Beatport Funky House c'è un pezzo di Acetone, c'è "Soul" di Max Milian e SWS e in top ten c'è pure "Benirras" di Nari e K.A.M.A.. Acetone propone brani che partono quasi sempre qualcosa dal passato musicale e lo ripropongono in modo nuovo, adatto ai tempi. "Qualche volta di nostre tracce in top ten ne abbiamo addirittura quattro", continua Nari. E' un team di artisti decisamente affiatato, in cui oltre a Nari, Jens Lissat e Steve Tosi, si fanno sentire forte prima di tutto Max Magnani, Giorgio V. e Sandro Puddu e poi anche altri artisti.
Come vi state preparando all'inverno con Acetone?
"Abbiamo in uscita diverse tracce in cui crediamo molto. E siccome la musica non basta, ci stiamo concentrando anche sugli accordi internazionali. Per questo parteciperemo all'Amsterdam Dance Event, l'ADE, un meeting fondamentale per noi addetti ai lavori della dance. Abbiamo già fissato diversi incontri importanti, con grandi label musicali di diverse parti del mondo: una americana, una europea ed una del Sud Est Asiatico. Se riuscissimo a chiudere anche un solo accordo sarebbe un risultato importantissimo!".
A che punto della tua carriera ti senti?
"Sono già molto soddisfatto di quello che ho creato con progetti che partivano da zero. Per questo oggi forse preferisco guardare al passato con gli artisti di Acetone, che sono tutti dj esperti e pure dare una mano a giovani talenti, nell'evolvere il proprio talento. Un paio con cui sto collaborando sono davvero forti. Per qualcuno di loro sono in ballo anche collaborazioni internazionali, che non cito per scaramanzia. E' bello lavorare anche sulla musica di altri".
Fare sempre le stesse cose forse annoia?
"Non lo so, so che a 55 anni un dj è giusto che si guardi intorno e inizi anche a fare altro. Ad esempio io mi occupo anche di video, sono socio in una scuola di cinema, Scuola Cinema Cesena. Il mio socio è un importante regista teatrale ed è stato lui che mi ha chiesto se mi interessava far parte di questa avventura. Io ho detto sì ed abbiamo ottimi risultati. Anche nell'ambito del cinema far crescere il talento altrui dà soddisfazione".
Come vedi il panorama musicale attuale?
"Invece di dire le solite banalità, ovvero che ieri la musica era migliore di quella di oggi, mi limito a dire che spesso i top dj oggi rielaborano idee del passato musicale. Qualche esempio? Hugel non ha mai pubblicato un pezzo di successo assoluto totalmente originale, proprio come David Guetta negli ultimi anni. Uno dei motivi di questa situazione credo sia che ogni locale ed ogni festival oggi ha una sua anima musicale. Invece "Don't You Worry Child" degli Swedish House Mafia, uscita 10 anni fa, la suonavano tutti: il festival musicale elettronico ed il locale 'commerciale' sul mare."
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Acetone tra ADE e successi nuovi, intervista a Maurizio Nari
Fare due chiacchiere con Maurizio Nari, al mixer semplicemente Nari, 55 anni, dj producer romagnolo che da sempre fa ballare il mondo con dj set e produzioni d'ogni tipo, significa farsi trascinare da un turbine di energia e voglia di fare che è difficile da raccontare. Negli anni ha portato a casa tanti successi. Ne citiamo solo due: "Atom" dei suoi Nari & Milani è uno brani simbolo dell'elettronica degli anni '10 del 2000 (uscì nel 2012). "Sunshine & Happiness" di Nerio's Dubwork, uscita nel 1999, rappresenta invece la musica di fine anni '90 grazie al ritmo incalzante ed alla voce unica di Darry Pandy... Tutto questo sarebbe abbastanza per quasi tutti. Non per Nari. Che infatti mica si vuol fermare.
"Acetone, la label che ho creato con Jens Lissat e porto avanti con l'importante supporto di Stefano Tosi va molto bene, anche se devo dire che nell'ambito funky house su Beatport la battaglia è sempre più dura, perché si sono risvegliati i big", racconta Nari. "E' diventata una gara a chi fa il disco più bello e forte è più dura... e senz'altro l'abbiamo iniziata noi, che in meno di due anni con Acetone siamo già riusciti a diventare un punto di riferimento".
Mentre scriviamo al numero 2 di Beatport Funky House c'è un pezzo di Acetone, c'è "Soul" di Max Milian e SWS e in top ten c'è pure "Benirras" di Nari e K.A.M.A.. Acetone propone brani che partono quasi sempre qualcosa dal passato musicale e lo ripropongono in modo nuovo, adatto ai tempi. "Qualche volta di nostre tracce in top ten ne abbiamo addirittura quattro", continua Nari. E' un team di artisti decisamente affiatato, in cui oltre a Nari, Jens Lissat e Steve Tosi, si fanno sentire forte prima di tutto Max Magnani, Giorgio V. e Sandro Puddu e poi anche altri artisti.
Come vi state preparando all'inverno con Acetone?
"Abbiamo in uscita diverse tracce in cui crediamo molto. E siccome la musica non basta, ci stiamo concentrando anche sugli accordi internazionali. Per questo parteciperemo all'Amsterdam Dance Event, l'ADE, un meeting fondamentale per noi addetti ai lavori della dance. Abbiamo già fissato diversi incontri importanti, con grandi label musicali di diverse parti del mondo: una americana, una europea ed una del Sud Est Asiatico. Se riuscissimo a chiudere anche un solo accordo sarebbe un risultato importantissimo!".
A che punto della tua carriera ti senti?
"Sono già molto soddisfatto di quello che ho creato con progetti che partivano da zero. Per questo oggi forse preferisco guardare al passato con gli artisti di Acetone, che sono tutti dj esperti e pure dare una mano a giovani talenti, nell'evolvere il proprio talento. Un paio con cui sto collaborando sono davvero forti. Per qualcuno di loro sono in ballo anche collaborazioni internazionali, che non cito per scaramanzia. E' bello lavorare anche sulla musica di altri".
Fare sempre le stesse cose forse annoia?
"Non lo so, so che a 55 anni un dj è giusto che si guardi intorno e inizi anche a fare altro. Ad esempio io mi occupo anche di video, sono socio in una scuola di cinema, Scuola Cinema Cesena. Il mio socio è un importante regista teatrale ed è stato lui che mi ha chiesto se mi interessava far parte di questa avventura. Io ho detto sì ed abbiamo ottimi risultati. Anche nell'ambito del cinema far crescere il talento altrui dà soddisfazione".
Come vedi il panorama musicale attuale?
"Invece di dire le solite banalità, ovvero che ieri la musica era migliore di quella di oggi, mi limito a dire che spesso i top dj oggi rielaborano idee del passato musicale. Qualche esempio? Hugel non ha mai pubblicato un pezzo di successo assoluto totalmente originale, proprio come David Guetta negli ultimi anni. Uno dei motivi di questa situazione credo sia che ogni locale ed ogni festival oggi ha una sua anima musicale. Invece "Don't You Worry Child" degli Swedish House Mafia, uscita 10 anni fa, la suonavano tutti: il festival musicale elettronico ed il locale 'commerciale' sul mare."
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Acetone tra ADE e successi nuovi, intervista a Maurizio Nari
Fare due chiacchiere con Maurizio Nari, al mixer semplicemente Nari, 55 anni, dj producer romagnolo che da sempre fa ballare il mondo con dj set e produzioni d'ogni tipo, significa farsi trascinare da un turbine di energia e voglia di fare che è difficile da raccontare. Negli anni ha portato a casa tanti successi. Ne citiamo solo due: "Atom" dei suoi Nari & Milani è uno brani simbolo dell'elettronica degli anni '10 del 2000 (uscì nel 2012). "Sunshine & Happiness" di Nerio's Dubwork, uscita nel 1999, rappresenta invece la musica di fine anni '90 grazie al ritmo incalzante ed alla voce unica di Darry Pandy... Tutto questo sarebbe abbastanza per quasi tutti. Non per Nari. Che infatti mica si vuol fermare.
"Acetone, la label che ho creato con Jens Lissat e porto avanti con l'importante supporto di Stefano Tosi va molto bene, anche se devo dire che nell'ambito funky house su Beatport la battaglia è sempre più dura, perché si sono risvegliati i big", racconta Nari. "E' diventata una gara a chi fa il disco più bello e forte è più dura... e senz'altro l'abbiamo iniziata noi, che in meno di due anni con Acetone siamo già riusciti a diventare un punto di riferimento".
Mentre scriviamo al numero 2 di Beatport Funky House c'è un pezzo di Acetone, c'è "Soul" di Max Milian e SWS e in top ten c'è pure "Benirras" di Nari e K.A.M.A.. Acetone propone brani che partono quasi sempre qualcosa dal passato musicale e lo ripropongono in modo nuovo, adatto ai tempi. "Qualche volta di nostre tracce in top ten ne abbiamo addirittura quattro", continua Nari. E' un team di artisti decisamente affiatato, in cui oltre a Nari, Jens Lissat e Steve Tosi, si fanno sentire forte prima di tutto Max Magnani, Giorgio V. e Sandro Puddu e poi anche altri artisti.
Come vi state preparando all'inverno con Acetone?
"Abbiamo in uscita diverse tracce in cui crediamo molto. E siccome la musica non basta, ci stiamo concentrando anche sugli accordi internazionali. Per questo parteciperemo all'Amsterdam Dance Event, l'ADE, un meeting fondamentale per noi addetti ai lavori della dance. Abbiamo già fissato diversi incontri importanti, con grandi label musicali di diverse parti del mondo: una americana, una europea ed una del Sud Est Asiatico. Se riuscissimo a chiudere anche un solo accordo sarebbe un risultato importantissimo!".
A che punto della tua carriera ti senti?
"Sono già molto soddisfatto di quello che ho creato con progetti che partivano da zero. Per questo oggi forse preferisco guardare al passato con gli artisti di Acetone, che sono tutti dj esperti e pure dare una mano a giovani talenti, nell'evolvere il proprio talento. Un paio con cui sto collaborando sono davvero forti. Per qualcuno di loro sono in ballo anche collaborazioni internazionali, che non cito per scaramanzia. E' bello lavorare anche sulla musica di altri".
Fare sempre le stesse cose forse annoia?
"Non lo so, so che a 55 anni un dj è giusto che si guardi intorno e inizi anche a fare altro. Ad esempio io mi occupo anche di video, sono socio in una scuola di cinema, Scuola Cinema Cesena. Il mio socio è un importante regista teatrale ed è stato lui che mi ha chiesto se mi interessava far parte di questa avventura. Io ho detto sì ed abbiamo ottimi risultati. Anche nell'ambito del cinema far crescere il talento altrui dà soddisfazione".
Come vedi il panorama musicale attuale?
"Invece di dire le solite banalità, ovvero che ieri la musica era migliore di quella di oggi, mi limito a dire che spesso i top dj oggi rielaborano idee del passato musicale. Qualche esempio? Hugel non ha mai pubblicato un pezzo di successo assoluto totalmente originale, proprio come David Guetta negli ultimi anni. Uno dei motivi di questa situazione credo sia che ogni locale ed ogni festival oggi ha una sua anima musicale. Invece "Don't You Worry Child" degli Swedish House Mafia, uscita 10 anni fa, la suonavano tutti: il festival musicale elettronico ed il locale 'commerciale' sul mare."
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Baby Gang: è fuori il nuovo singolo “Seconda Generazione”.
Baby Gang: è fuori il nuovo singolo “Seconda Generazione”. Baby Gang: è fuori il nuovo singolo “Seconda Generazione” disponibile ovunque dal 13 Ottobre, contenente all’interno cinque brani inediti con le collaborazioni di Simba La Rue, J Lord e degli internazionali Maes, Jul e Morad. Anticipato sui suoi profili social negli scorsi giorni, è uscito venerdì 6 ottobre su tutte le piattaforme “SECONDA GENERAZIONE”, il nuovo singolo di BABY GANG accompagnato dal videoclip ufficiale disponibile su YouTube. Alla fine della clip di “SECONDA GENERAZIONE” diretta da Giulio De Biase, il rapper di Lecco ha annunciato cover e tracklist della speciale edizione "INNOCENTE – DELUXE EDITION" in uscita il prossimo venerdì 13 ottobre, con all'interno cinque brani inediti con le collaborazioni italiane e internazionali di Simba La Rue, J Lord, Maes, Jul e Morad. “INNOCENTE – DELUXE EDITION” rappresenta il prosieguo del secondo progetto in studio di BABY GANG che ha raggiunto dalla data di uscita oltre 110 milioni di stream complessivi, volando da subito nella TOP 3 degli album della Classifica FIMI/GFk, oltre che nella TOP 3 della Global Debut Album di Spotify. Di seguito la tracklist di “INNOCENTE – DELUXE EDITION”: 1. CELLA 4 2. NAPOLETANO 3. QUE LO KE 4. TONY MONTANA feat. Guè 5. GUSTAVO feat. Lacrim 6. BARRIO 7. COME MAI feat. Emis Killa 8. MAMA AFRICA feat. Rondodasosa 9. AMIGO feat. Elai 10. FREESTYLE 2 11. PUSSY 12. REGGAETON feat. Baby K 13. TIFFANY feat. Ghali 14. RESTARE feat. Lazza 15. SECONDA GENERAZIONE 16. MOCRO MAFIA feat. Maes 17. LIBERTAD feat. Morad 18. BENTLEY feat. Simba La Rue, J Lord 19. SCHUMACHER 20. BOITE feat. Jul 21. NAPOLETANO RMX feat. SLF Dopo la pubblicazione di “Napoletano RMX” dello scorso 4 agosto con la partecipazione della crew partenopea SLF, “SECONDA GENERAZIONE” ha arricchito ulteriormente la tracklist di “INNOCENTE” con un brano tagliente, che prende la rincorsa sul beat boom bap e viene fuori come di getto, quasi in un unico respiro. Il timbro di Baby Gang dà vita a un testo conscious che ricalca il vissuto dell’artista, in continui flashback e flash forward tra il suo passato, presente e futuro. Le sue rime spesso sono difficili da digerire, ma nascondono tra le parole il più schietto dei punti di vista, quello di un ragazzo di seconda generazione con il sogno e la speranza di trasformare in una nuova opportunità un trascorso complicato da numerosi e pericolosi ostacoli. La musica di Baby Gang è uno dei mezzi più efficaci per aprire gli occhi ed accorgersi non solo del talento innegabile di uno dei più interessanti fenomeni dell’urban attuale, ma anche di ascoltare la voce di quella “SECONDA GENERAZIONE” che dà il titolo al brano, una voce che da tempo ha bisogno di raccontare con ogni mezzo possibile gli alti e i bassi della propria condizione. Pubblicato lo scorso 26 maggio come secondo progetto in studio di BABY GANG, “INNOCENTE” ospita al suo interno prestigiose collaborazioni con grandi artisti della scena italiana: Guè, Emis Killa, Rondodasosa, Baby K, Ghali e Lazza a cui vanno ad unirsi anche la stella francese Lacrim e il rapper albanese Elai. Tutti i 14 brani della tracklist originale hanno debuttato nella TOP 100 di Spotify dei singoli più ascoltati in Italia subito dopo l’uscita, con 7 dei quali presenti nella Chart Singoli di FIMI/Gfk, consolidando il successo di uno fra i rapper più interessanti degli ultimi anni. Una varietà di produzioni (2nd Roof, Drillionaire, FT Kings, Arena Ettore e Bobo, curatore artistico di tutto il progetto) sondano sonorità differenti e ricche di influenze che sottolineano le molteplici appartenenze culturali di BABY GANG, dove il rapper gioca con la propria versatilità anche linguistica uscendone sempre vincitore. “INNOCENTE” segue la pubblicazione dell’album “Delinquente”, progetto d’esordio certificato ORO pubblicato nel 2021, e gli ep “EP1” e “EP2” - entrambi certificati ORO - ricchi di featuring internazionali e di hit che hanno contribuito al successo inarrestabile di BABY GANG. Fra queste, “Mentalité” (ORO) è il brano che ha proiettato il profilo del rapper nelle classifiche di tutta Europa e in particolare nelle TOP 10 di paesi come Austria, Repubblica Ceca, Svezia, Danimarca, Finlandia, Grecia, Ungheria, Slovacchia e molti altri, superando i 160 milioni di stream globali, affermando definitivamente l’enorme potenziale internazionale di Baby Gang agli occhi di tutta la scena urban, posizionandosi fra i migliori artisti della sua generazione. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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11 lug 2023 19:25
“IL VIOLANTE DI OGGI FA A PUGNI CON IL VIOLANTE DI 30 ANNI FA” – PAOLO CIRINO POMICINO: “TUTTI DEVONO RICORDARE CHE VIOLANTE PORTÒ IL SUO PCI A VOTARE CONTRO L’ISTITUZIONE DELLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA VOLUTA DA FALCONE CONTRO IL QUALE FECE UNA LOTTA DURISSIMA E SENZA ESCLUSIONE DI COLPI PER EVITARE CHE FOSSE PROPRIO LUI A GUIDARLA. OGGI LO ELOGIA SENZA NEANCHE ABBASSARE LO SGUARDO…” -
Riceviamo e pubblichiamo:
Da diversi mesi il linguaggio e le opinioni di Luciano Violante sono musica per le orecchie delle persone per bene e rispettose della costituzione. Un linguaggio che fa a pugni con il Violante di 30 anni fa quando era presidente dell’antimafia. Ma ogni tanto dalla musicalità del linguaggio odierno scappa il “mostro” antico.
Nell’intervista al Corriere della sera di ieri alla domanda che cosa volesse dire “andare alla radice” dello scontro tra politica e magistratura visto il suo passato politico il Violante di oggi risponde “ieri la politica aveva delegato alla magistratura la lotta alla mafia e alla corruzione e quindi la magistratura compartecipava alla sovranità parlamentare”.
Oggi è di moda dire che qualcuno non conosce la vergogna e Violante è un campione su questo terreno. Tutti devono ricordare che Violante porto il suo PCI a votare contro il decreto Andreotti-Vassalli che raddoppiava i termini della custodia cautelare per evitare che uscissero dal carcere i boss mafiosi intrappolati da Falcone e Borsellino.
Bisognerebbe rileggere gli stampati parlamentari per leggere che Violante diceva che i mafiosi si potevano controllare anche fuori dal carcere! Violante portò il PCI a votare contro la istituzione della direzione nazionale antimafia voluta da Falcone contro il quale lo stesso Violante fece una lotta durissima e senza esclusione di colpi per evitare che fosse proprio Falcone a guidarla. Oggi lo elogia senza neanche abbassare lo sguardo!!
Ci fermiamo qui nei ricordi (potremmo riempire pagine intere) perché quelli citati già spiegano da soli la falsa musicalità di ciò che oggi Violante dice senza fare ammenda del disastro politico che determinò insieme ad Occhetto scegliendo l’opzione giudiziaria per giungere al governo del paese come ci avvertì per tempo Gerardo Chiaromonte, un comunista napoletano cresciuto all’ombra di Benedetto Croce.
Dovremmo prima o poi dire anche i nomi dei democristiani che lo seguirono per non avere neanche un avviso di garanzia. Se il ricordo non ci tradisce Dante mise i falsari nell’ottavo cerchio dell’inferno mentre noi speriamo sempre che Violante è i DC che lo seguirono trovino il coraggio di pentirsi per davvero perché questa Repubblica ha davvero bisogno di tutti.
Paolo Cirino Pomicino
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Skanners, una storia lunga una vita
Gli Skanners sono stati uno di quei gruppi che davvero avrebbero meritato di più. Tralasciando la più che longeva carriera, ciò che colpisce della loro storia è l’evoluzione. Stilistica, musicale, umana. Hanno iniziato con un hard rock che si muoveva sulle orme degli acerbi Dokken ma con maggiore energia. Poi si sono evoluti. Hanno indurito il sound, migliorato la tecnica, cambiato anche i componenti. Eppure mai si sono arresi. Anzi. a festeggiare il loro 40nni di carriera ci hanno pensato 9 dischi. Uno meglio dell’altro. Purtroppo in una patria miope e senza memoria, la band è rimasta sempre un fenomeno underground, anche se la Rai ha loro dedicato un documentario.
Di seguito la loro parabola, che ancora, per fortuna, non vere un punto di arrivo.
Contesto storico/culturale
Un tremendo incidente aereo funesta l’inizio anno: 78 morti vicino Washington, e non sarà il peggiore. A luglio un jet della PAN AM cade a New Orleans, con 154 morti. L’evento dell’anno è la guerra nelle Isole Falklands (Malvinas, per gli argentini) tra Inghilterra e Argentina. La guerra fu iniziata dalla giunta militare argentina, guidata dal generale Galtieri, che non si aspettava una reazione forte degli inglesi che si mobilitarono in massa. Dopo 10 settimane di violenti scontri la guerra ebbe termine con la riconquista inglese delle Isole.
E il Regno unito celebra anche Carlo e Diana, che al primo anniversario di matrimonio annunciano la nascita del figlio William. Il mondo intero, invece, piange la morte dell’ultima vera principessa, Grace di Monaco. La Philips annuncia l’uscita del compact disc, un nuovo supporto sui cui scrivere dati e musica, mentre esce nelle edicole “Usa today”, che con i suoi colori e grafici rivoluzionerà l’ingessato mondo dell’editoria.
Nobel per la letteratura a Gabriel Garcia Marquez, mentre “Time” nomina macchina dell’anno il computer, profetizzando che cambierà la nostra vita.
In Italia
A fine gennaio termina, con la liberazione dell’ostaggio, il sequestro del generale della Nato James Dozier, avvenuto a Verona. In aprile, in un agguato é ucciso il maggior rappresentante dell’opposizione siciliana, Pio La Torre. Tragedia a Todi, il 25 aprile: divampa un incendio nello storico Palazzo del Vignola, sede di una mostra di antiquariato, che causa 35 morti e oltre 40 feriti.
E’ giugno quando viene ritrovato impiccato sotto il “ponte dei frati neri” a Londra il banchiere Roberto Calvi, ex presidente del Banco Ambrosiano. A settembre, muore in un attentato di mafia il prefetto di Palermo, il generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, con la moglie e un uomo della scorta. Inizia la stagione delle tv private: a Canale 5 si affiancano Rete 4 e Italia Uno, mentre il patron di Parmalat Callisto Tanzi lancia Euro TV.
Molto prima dell’arrivo di McDonald’s il fast food italiano è tutto “made in Italy”, con Burghy e Kenny. Il primo viene lanciato a Milano e nel suo hinterland, con il locale numero uno a piazza San Babila che diventa sede ufficiale del “movimento paninaro” italiano, il secondo parte da Cortina d’Ampezzo, e oltre alla sede fisica nella località bellunese lancia in seguito anche la novità del food truck, con l'”hamburger house mobile”. Entrambe le iniziative resisteranno fino a metà degli anni ’90, quando il ciclone McDonald’s si abbatterà con forza sulla penisola con i suoi happy meal.
Sport e spettacolo
Quattro Oscar, tra cui miglior film, a “Momenti di gloria”, e trionfo anche per “I predatori dell’arca perduta”, con la nuova icona dell’avventura Indiana Jones. Ma il vero successo planetario per Steven Spielberg arriva in autunno, con l’uscita di “E.T.”. Tragedia durante le riprese del film tratto dalla serie “Ai confini della realtà”: un elicottero precipita e si schianta sull’attore Vic Morrow e su due giovani comparse, uccidendoli sul colpo.
In una indimenticabile notte spagnola, Dino Zoff alza al cielo la coppa del mondo: l’Italia è campione del mondo di calcio superando la Germania per 3 a 1. Continuando la serie d’oro delle squadre inglesi, l’Aston Villa è sul trono d’europa. North Carolina vince il campionato universitario di basket con un tiro decisivo di una matricola, tale Michael Jordan.
Giuseppe Saronni esplode in una fantastica volata ed è campione del mondo di ciclismo. In campo musicale, Phoebe Cates sbanca con “Paradise”, i Survivor con “Eye of the tiger”, colonna sonora di “Rocky 3”. Esce “Thriller”, l’album più venduto della storia, con oltre 45 milioni di copie, 7 singoli da top 10 e 8 Grammy awards. Michael Jackson è la persona più famosa del mondo. Vasco Rossi arriva ultimo a Sanremo con “Vado al massimo”. Viene commercializzato il Commodore 64: formerà generazioni di hacker e creatori di siti.
Tra tutto questo, nascono i bolzanini Skanners.
Gli Skanners si formano a Bolzano nel 1982 e nel 1983 rilasciano la prima demo. Nel 1986 esce il primo album Dirty Armada per la CGD, poi il gruppo parte per il tour in Italia e Austria.
Nel 1988 esce il secondo album del gruppo, Pictures of War sempre per la CGD e il gruppo va in tour con i grandi nomi dell’heavy metal, Motörhead, Girlschool, Saxon, Dio, Twisted Sister e Helloween e partecipano con loro al Monsters of Rock a Milano.
Anni ’90
In seguito alla chiusura della CGD nel 1988 e al successo del grunge e alla diminuzione di popolarità dell’heavy metal, il gruppo rimane inattivo per alcuni anni ma poi nel 1996 pubblica l’album The Magic Square per la Südton Records[2] e partecipano al tour dei Deep Purple.
Nel 1998 registrano vari concerti a Bolzano e pubblicano il primo live del gruppo, Live!.
Anni 2000
Nel 2002 realizzano il loro quarto lavoro discografico dal titolo Flagellum Dei, prodotto e distribuito dall’etichetta UNDERGROUND SYMPHONY in tutta EUROPA (e nel 2003 partecipano in Germania all’Headbangers Open Air insieme a Doomsword, Stormwarrior, Thunderstorm e Exiled. Nel 2004 partecipano al Badia Rocks in Alto Adige insieme ai Frozen Tears e Blaze.
Dopo anni di concerti ritornano in studio e pubblicano nel 2008 The Serial Healer edizione My graveyard Production.
Nel 2010 partecipano al più grande festival mondiale di heavy metal, il Wacken Open Air.
Dopo aver confermato il nome in “terra tedesca” la band si esibisce al Gods of Metal Italy 2010 assieme a Labyrinth, Infernal Poetry, Sadist, Strana Officina, Raw Power, Bulldozer, Pino Scotto.
A gennaio 2011 la band rilascia il sesto album in studio, Factory of Steel prodotto e distribuito dalla SAOL / H\’art / Zebralution.
Subito dopo l’uscita di Factory of Steel, ristampato in versione vinile da BRC records a gennaio promuovono l’album in tutta Europa, partecipando a numerosi Festival in Italia e Germania assieme a Obituary, Benediction, Crowbar, Pentagram, Deicide, Belphegor, Dezperadoz , Necrodeath e molti altri.
Nel 2013 la band festeggia i 30 anni di attività con uno spettacolo live al Teatro di S. Jakob a Bolzano, pubblicando un libro biografico dal titolo EINS ZWEI DREI METAL PARTY da parte dell’editore Crac con allegato un DVD THEIR STREET OF METAL prodotto da Riff Records contenente l’intera storia documentata in video. Per l’occasione speciale al concerto parteciparono anche gli ex componenti, che hanno contribuito alla storia degli Skanners.
Inizio anno scoppiettante per la band bolzanina che nel 2015 annuncia l’uscita del loro nuovo album CD Live + DVD, Eins,zwei,drei, metal party , (realizzato durante il concerto a S.Jakob di Bolzano, quando festeggiarono il terzo decennio di attività), prodotto dalla Riff Metal Department e distribuito in Italia per Goodfellas e Cargo per tutta l’Europa.
La band decide di dedicare il suo ottavo album interamente al loro ex chitarrista e membro fondatore, Max Quinzio, scomparso nel febbraio del 2014.
In seguito all’uscita del loro nuovo album CD Live + DVD, Eins, zwei, drei, Metal Party la band promuove il suo lavoro con numerosi show e festival In tutta Italia e Germania condividendo il palco con band di carattere mondiale come IN FLAMES al Rock im Ring Festival IT, SAVAGE a Roma, DARK FUNERAL e VADER all’In Flammen Open Air in Germania.
Da non dimenticare che tra il 2015/2016, tra i tanti live della band spicca la data a supporto dei METAL CHURCH.
Nel 2016 dopo i vari cambiamenti dietro le quinte (creazione del sito ufficiale, contratti agenzie/manager) la band decide di chiudersi in studio per la stesura del nuovo album.
Anno 2017 gli Skanners vengono confermati al COLONY Open air e al IN FLAMMEN Open Air con band del calibro di: Morbid Angel, Death Angel, Asphyx, Hell, Belphegor e Marduk, Benediction, Sinister, Holy Moses, Kreator.
Arriva il 2018 La band registra il nuovo album Temptation nello SKY studio di Monaco (DE) mixato e masterizzato nell ALPHA e OMEGA studio di Como (IT).
Con il 2019 la band rilascia il nuovo album Temptation distribuito dal 26 Aprile in Europa via Self Distribuzione Milano e Code 7 /Plastic Head UK per l’etichetta ALPHA Omega Records.
Nell’estate del 2019 la band inizia il tour di Temptation condividendo il palco con ANTHRAX,GRIM REAPER e DORO PESCH (Russian tour) e suonando in numerosi Festival europei.
In occasione del 35º anniversario discografico della band e dell’imminente 40esimo dalla formazione, nel 2021 Music for the Masses annuncia l’accordo con la band per la pubblicazione del primo Greatest Hits che ripercorre tutta la carriera discografica del gruppo, in uscita il 22 ottobre in formato CD, contiene 16 tracce, che vanno a pescare in tutto il loro florido repertorio disegnando una vera e propria biografia della band in Musica: nell’album, è presente il brano inedito, registrato per l’occasione, intitolato ‘Under The Grave’.
L’album è distribuito in Italia da Egea Music, in Europa da Code 7, in USA da Sleaszy Rider Records ed in Giappone da Wormholedeath Japan oltre che da Music For The Masses Distro e presente su tutte le piattaforme digitali con la seguente tracklist:
Tv Shock (Dirty Armada) 02. Rock Rock City (Dirty Armada) 03. Starlight (Dirty Armada) 04. Pictures Of War (Pictures Of War) 05. Turn It Louder Now (Pictures Of War) 06. Wild (Pictures Of War) 07. Undertaker (The Magic Square.) 08. Metal Party (The Magic Square) 09. Flagellum Dei (Flagellum Dei) 10. Time Of War (Flagellum Dei) 11. Soul Finder (Serial Healer) 12. Welcome To Hell (Serial Healer) 13 Factory Of Steel (Factory Of Steel) 14. Hard And Pure (Factory Of Steel) 15. The Eye (Temptation) 16. Under The Grave (Unreleased Track).
Nel 2022 la band celebra i 40 anni di carriera con vari concerti live in Italia ed Europa culminando i festeggiamenti per l’ambito traguardo con uno special show (sold out!) a Bolzano sabato 17 Dicembre al Teatro Cristallo davanti ad una folta platea sciorinando in 2 ore tutti i classici con una prova adrenalinica probabile release di un futuro terzo live.
Nel frattempo, la RAI ha deciso di dedicare ai “nostri” un documentario che andato in onda sul canale su Rai Alto Adige Ch.808, sabato 11 dicembre 2022 alle ore 22.35.
Il rotocalco “Passpartù” a cura della Struttura Programmi della Sede RAI di Bolzano presenta:
Skanners – 40 anni di metal In questo documentario il racconto dell’avventurosa storia, che dura da 40 anni, degli “Skanners”, la celebre band bolzanina che a partire dai primi anni ’80 si è fatta strada nel mondo della musica metal a livello nazionale ed internazionale.
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IL CANTO DI MALAVITA La Musica della Mafia
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Etna Comics 2023
Con l’undicesima edizione torna Etna Comics 2023, il più grande Festival del sud Italia, atteso da tutti gli appassionati di fumetti, cinema, cinema d’animazione, serie TV, gioco e videogioco, ma anche musica, collezionismo, spettacoli, concerti, cultura tradizionale giapponese, che si terrà dal 1 al 4 giugno al centro fieristico Le Ciminiere di Catania. Nell’area Comics ci sarà il grande ritorno del celebre maestro del fumetto erotico mondiale, Milo Manara, autore del manifesto di quest’anno, dedicato ad Agata; e di Tanino Liberatore, conosciuto come il Michelangelo del fumetto, oltre a John Romita Jr., uno dei più influenti autori di fumetti, Kelley Jones, celebre disegnatore degli anni ’90 e Rick Leonardi, che sarà in Italia per la prima volta. L’area dedicata al mondo Disney ospiterà Paolo Mottura, Fabio Celoni, Federico Bertolucci e Alessandro Pastrovicchio e sarà disponibile in anteprima nazionale la copertina variant del numero 3523 di “Topolino”, dedicata al capoluogo etneo e al manifesto del 2023, realizzata appositamente da Pastrovicchio. Non mancheranno i festeggiamenti per i 75 anni di Tex e i 60 anni di Eva Kant, che saranno omaggiati dalla copertina variant firmata da Davide Paratore. Da non perdere il panel sul mondo dei fumetti che vedrà la partecipazione del rapper Caparezza, che dialogherà con Simone Bianchi, autore della copertina variante della versione pop del vinile di Exuvia. Quest’anno le aree Giochi, Famiglia e Altrimondi saranno unite in una grande area espositive, dove Hasbro sorprenderà i visitatori con oltre 600 metri quadrati tra avventure di Dungeons & Dragons, misteri di Cluedo, battaglie di HeroQuest, tradimenti di Betrayal e sfide di Magic: the Gathering, oltre a editori di giochi internazionali come Asmodee, dV Games, Ghenos Games e Red Glove. Sarà presente inoltre il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze che, fondato nel 1989 da Piero Angela, farà la sua prima apparizione a Etna Comics. Nell’area Videogames i visitatori potranno partecipare a tornei e attività sui titoli più popolari come League of Legends, Teamfight Tactics, Fortnite e FIFA. L’area Asian Wave aprirà nuovamente una finestra sul mondo e sulle arti orientali grazie al famoso influencer italiano di K-pop, Seoul Mafia, che farà la sua prima apparizione in un festival di fumetti. Ci saranno anche noti creator legati all’Oriente e alla musica. Nell’area Mostre sarà possibile vedere l’esposizione completa delle tavole a fumetti originali del grande maestro Hugo Pratt, creatore di Corto Maltese, realizzate per una trasposizione dell’Odissea pubblicata nel 1963 sul Corriere dei Piccoli. L’area dedicata al cinema vedrà la presenza degli attori Alessandro Borghi e Giacomo Giorgio, oltre ad anteprime di film come Denti da squalo e Mindcage, con la partecipazione degli attori Edoardo Pesce, Tiziano Menichelli e del regista Mauro Borrelli. Durante la serata del 2 giugno ci sarà la cerimonia del IX Premio Angelo D’Arrigo, che verrà consegnato all’astronauta Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea e la prima europea scelta come comandante della Stazione Spaziale Internazionale. Read the full article
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Ed è Lunedì?
Ieri ho fatto tardi dietro ad un audio ricavato da un video di un giocoliere solo perché nel giocolare con le palline su un triangolo crea anche dei ritmi niente male, allora ho pensato di darmi da fare cancellando le parti di applausi del pubblico e dando al suono una nuova identità, il risultato non è male anzi è figo solo che manca qualcosa, quando capirò cos'è e lo completo ve lo posto. Leggo oggi che Amato, non mi dilungo in esternazioni personali, dice che il caso di Ustica, che come tutti sappiamo l'aereo è stato abbattuto da un missile, dice che codesto ordigno di morte è stato sparato dai francesi, ci crediamo? Qualcuno si qualcuno meno, io onestamente sono per un 50%, chi ci dice che non è il solito depistaggio periodico? Sono sempre stato convinto che il missile l'abbiano sparato gli yankee, anche perché sono quelli pronti prontissimi ad agire in caso di allerta. Ma onestamente questa cosa ora dopo 40 anni non ha molto senso, sapere la verità sarebbe bello, che per verità intendo tutti i dettagli secondo per secondo e tutti i nomi dei responsabili dai piloti dei caccia a tutti quelli che hanno insabbiato il fattaccio, così giusto per vederli in faccia sti infami che pur di abbattere un aereo militare straniero privo di armamenti non si fanno scrupoli a sparare un missile in presenza di persone estranee a quello che sta accadendo, mi ricorda i morti di mafia quelli che si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato e si beccano una pallottola di rimbalzo. Per soddisfare la verità lo zio Giulio (Andreotti) che era molto intelligente e ironico avrebbe dovuto lasciare un bel librone con tutti i suoi segreti, sai che smacco per tutti i coinvolti nei misfatti di un paese che è stato sempre preda e depredato da chiunque, sarebbe passato alla storia come il politico che ha rotto il silenzio e non solo come uno statista che ha fatto il patto con la mafia e venduto il paese a questo e a quello, un giorno parlando con un tizio italiano, il verdumaio milanese, siamo arrivati alla conclusione che erano meglio quei politici, quelli della prima repubblica, nonostante il magna magna e le merdate che hanno fatto l'Italia andava a gonfie vele, almeno dal nostro punto di vista.
Va bè, politica a parte, oggi ho già tagliato il prato, bello uniforme come un mare fermo tutto verde, l'ho già scritto che una odiavo sta cosa e che ora l'adoro? Forse per via di una visione diversa della vita, del tempo, di come passarlo in modo costruttivo senza sprecarlo, no scrivere qua non è tempo sprecato è psico-terapia 😁
Oggi un contatto, un venexiano doc ha postato un brano che non sentiva da moltissimo, bello mi piace, è un pò tra Badalamenti e Morricone ma cantato, lo posto, ma mi viene in mente molto John Zorn, che consiglio vivamente a chi ama la bella musica, che tra l'altro ha fatto 70 anni proprio l'altro giorno (si ho controllato mica mi ricordo i compleanni di persone che non conosco 😁). A voi.
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In realtà è difficile postare qualcosa di Zorn, ha fatto tante e diversificate composizioni, ma posto una cosa molto arabeggiante che a me piace tantissimo
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Posted @withregram • @officinedellacultura Bagnacavallo non è un posto qualunque. E non solo perché è citato da Dante nella “Divina commedia” ma anche perché è un piccolo centro del ravennate con una grande storia di Resistenza antifascista. Terra di Giusti, Bagnacavallo ha dato rifugio ad alcune famiglie ebree perseguitate da repubblichini e tedeschi durante la seconda guerra mondiale. È l’ultimo paese sulla Linea Gotica a essere stato liberato dai nazifascisti nel 1944. Precisamente, il 21 dicembre. Per l’occasione, ogni anno l’@anpi_bagnacavallo organizza eventi dedicati. Ed è proprio sabato 21 gennaio che siamo stati al Teatro Goldoni di Bagnacavallo con "COSA NOSTRA SPIEGATA AI BAMBINI" 🖋 per celebrare la Liberazione della cittadina del Ravennate. Perché cultura e lotta alla mafia sono antifascismo! @comunebagnacavallo @stefanomassini.official @argotproduzioni @teatrocarcano #cosanostraspiegataaibambini #stefanomassini #ottaviapiccolo #anpi #anpibagnacavallo #bagnacavallo #officinedellacultura #spettacolo #teatro #eldapucci #musica #music #theatre (presso Bagnacavallo Teatro Goldoni-piazza Libertà,18) https://www.instagram.com/p/CnxNbADrmFi/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#cosanostraspiegataaibambini#stefanomassini#ottaviapiccolo#anpi#anpibagnacavallo#bagnacavallo#officinedellacultura#spettacolo#teatro#eldapucci#musica#music#theatre
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Picciotto – “Rapporti - Cap. 1 / Christian vs. Picciotto”
Il nuovo album di Picciotto - In radio dal 12 aprile
Picciotto presenta il suo settimo album, “Rapporti”, un concept di 20 canzoni suddivise in 4 capitoli. Una scelta controcorrente e provocatoria che prova a stimolare domande negli ascoltatori, le stesse sulle quali Christian ha riflettuto nella lunga gestazione del disco. Partendo dal classico scontro tra persona e personaggio (Christian vs. Picciotto) e attraversando temi sociali (Real vs. Fake), musicali (Music vs. Business) e sentimentali (Love vs. Love) i 4 blocchi composti da 5 canzoni ciascuno analizzano gli incontri/scontri da più punti di vista evidenziando una crisi tra le generazioni sempre più scollate dopo il periodo pandemico. Per Picciotto la musica è sempre stato volano di riflessione e sfogo, strumento salvifico che da quasi vent’anni porta sui palchi e tra i banchi di “scuole di frontiera” come educatore. Nell’album il sound è trasversale, accarezza l’old school senza sdegnare la trap, voli pindarici tra ritornelli indie e cassa dritta, rime crude e accenni cantautoriali, un mush up di contaminazioni sonore dove il leit-motiv sono i testi e gli spunti su come oggi ci rapportiamo a noi stessi e agli altri. Ghemon e Serena Brancale tra i featuring di spicco insieme a tutti i giovani talenti de Lo Stato Dell’Arte, label discografica a sfondo sociale creata da Picciotto all’interno di un bene confiscato alla mafia, produzioni affidate a Gheesa (così come mix e master) e collaborazioni con John Lui, Dnvr & Freccia e Dj FastCut. Da Marzo in tour con un live presentato sia in band che col dj a seconda dei contesti.
Christian Paterniti aka Picciotto, palermitano. Dopo 3 dischi e centinaia di concerti con la sua band GenteStranaPosse avvia un percorso come “Picciotto” producendo per l’etichetta Irma Records i dischi “Piazza Connection” (2015), “StoryBorderline” (2016) e “Terapia” (2019). Il suo è un rap di forte denuncia sociale, nasce e si sviluppa nei centri sociali occupati allargandosi e affinandosi negli anni su vari palchi della penisola ed essendo conseguenza naturale del suo impegno sociale. Da quindici anni infatti si occupa di laboratori di “scrittura creativa” incentrati sul rap e di progetti di contrasto alla dispersione scolastica lavorando nelle scuole e in diversi quartieri popolari di Palermo provando a sensibilizzare i minori, ex detenuti e i giovani “drop-out” all’arte della scrittura e della musica come mezzi espressivi di forte riscatto ed emancipazione. Vincitore del premio “Musica contro le mafie” nel 2017 con la canzone “Amarcord 2.0” e premiato a Casa Sanremo durante il Festival dove presenta “Capitale” canzone diventata inno di “Palermo Capitale della Cultura 2018”. Nello stesso anno Picciotto si reca in Libano ad esibirsi come rapper nei campi profughi di Beddawi,Tripoli e Nar Al Bared a dimostrazione ulteriore di quanto la musica supera i confini e le distanze mentali per divenire sempre di più arma di riscatto individuale e collettivo. Successivamente il tour suonato in band lo porta sui palchi di importanti Festival come il Carroponte a Milano, lo Sherwood a Padova e il Newroz a Napoli, aprendo importanti live come quelli di Salmo,Clementino e Manu Chao ed esibendosi anche come unico guest ad apertura del tour di Caparezza. Nel Luglio 2021 riceve il premio “Noise Symphony Indieffusione” alle finali del concorso “ Voci per la libertà” per Amnesty International con la canzone “Bimbi”. Da sempre attento a ciò che succede nella sua città, contribusice alla crescita di tanti talenti musicali attraverso il format Palermo Suona e l’organizzazione del Beat Full Festival e da Settembre 2021 lavora assiduamente alla formazione di un roster di giovani artisti creando l’etichetta “Lo Stato Dell’Arte” della quale è presidente ed editore. Il progetto discografico ha sede in un bene confiscato alla mafia riqualificato da una decina di giovani talenti individuati e prodotti da Picciotto e viene presentato in prima serata su Rai 3 nella trasmissione “Che ci faccio qui” condotta da Domenico Iannacone. Nel Maggio 2022 Picciotto viene premiato dal Sindaco Orlando con la preziosa tessera del mosaico di Palermo per il suo impegno musicale sociale. Il 2024 è l’anno di “Rapporti”, concept album che mischierà Yin e Yang di Picciotto attraverso quattro “capitoli” composti da canzoni che inquadreranno quattro incontri / scontri su vari argomenti affrontati da diversi punti di vista.
Etichetta: Orangle Srl - www.oranglerecords.com Lo Stato Dell' Arte - https://www.instagram.com/lostatodellartepa/
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/1WZ9a3U80W0lbwAFxlkFum?si=UMl1DFp9QaCJMSmXL-kMzg Youtube: https://www.youtube.com/@LoStatoDellArtePA
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