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Unrecorded: my first FKT
Foto di Elisa Bessega, l'articolo era stato pubblicato per la prima volta con un titolo diverso in The Pill n. 55.
Il Cammino Rigoni Stern è un sentiero escursionistico che collega l’Accademia Olimpica di Vicenza alla casa natale di Mario Rigoni Stern ad Asiago. Ufficialmente misura 80 chilometri con 1400 metri di dislivello, ed è stato ideato dall’associazione culturale Cammini Veneti per il centenario della nascita dello scrittore. Il CRS deve ancora essere inaugurato, ma sul percorso sono già presenti dei segnavia provvisori sulla base dei quali, il 30 aprile 2022, io e Andrea abbiamo percorso per primi l’intera pista. L'abbiamo percorsa nella direzione Asiago-Vicenza, in una sola tappa, in 7h48' e in modalità supported.
(Preparativi in Piazza Carli, Asiago)
Per chi non è addentro al gergo della corsa, un FKT è un percorso su cui si registra il tempo più veloce, è un record se volete. Gli FKT sono nati per creare un storico dei tentativi e dei migliori tempi di percorrenza su percorsi su cui non era possibile organizzare una gara per motivi legali. Per sistematizzare la cosa venne aperto un sito web per raccoglierli tutti, e oggi, potenzialmente chiunque può disegnare un percorso, registrare il proprio tempo, e caricarlo sul sito. Questa semplicità unita alla sospensione delle gare durante la pandemia ha portato all'esplosione del fenomeno anche in Europa, facendo progressivamente perdere valore al movimento. Nell’ultima settimana (oggi è il 2 maggio 2022) sul sito fastestknowntime.com sono stati registrati trentadue FKT. Di questi, cinque nel Regno Unito, due in Germania, uno in Italia, e i restanti negli Stati Uniti. Fra questi trentadue convivono pacificamente il recente record di Jeff Browning sul Grand Canyon Crossing, uno dei più importanti percorsi nella storia dell’ultrarunning, e un FKT di 10 chilometri su un percorso arbitrario in un parco pubblico di Mannheim, una cittadina del land del Baden-Württemberg ricordata dai musicologi e da nessun altro per aver dato il nome alla Mannheimer Schule. Il valore di questi due percorsi è molto diverso: il primo è un percorso storico della tradizione dell'ultrarunning, il secondo è un percorso che probabilmente nessuno ripeterà mai. Tradizionalmente il valore di un FKT è dato dalla sua storia, dalla logicità del percorso e dalla semplicità nel ripeterlo con il minor supporto esterno possibile. Inoltre, nascendo come record escursionistici sui grandi cammini, un FKT dovrebbe avere un interesse escursionistico, ancor prima che sportivo. Tutti questi elementi concorrono a rendere un FKT da un lato interessante per chi cerca il record del percorso, dall'altro per chi, pur non avendo le capacità di tentare il record, può tentare il percorso per motivi storici e paesaggistici. Ciononostante, l'80% degli FKT oggi esistenti non ha probabilmente valore per nessun altro al di fuori di chi li ha registrati. Che il sito fastestknowntime.com non abbia un criterio di selezione ha contribuito all’esplosione del fenomeno FKT, ma ne ha anche sminuito il valore. In Italia oggi il sito registra novantotto FKT. Di questi, alcuni sono belli e logici (come Ortogonale 1 e Alta Via del Granito), altri meno. In ogni caso manca la voglia generale di ripeterli, mentre è un po’ troppo presente quella di crearne di nuovi. In questo vedo il principale limite del movimento e del sito fastestknowntime.com.
Registrare il percorso sul sito non mi sembra un valore aggiunto, né un criterio di legittimazione. Per questa ragione abbiamo deciso di non registrare il nostro tentativo su fastestknowntime.com, ma soltanto di informare l’associazione che si occupa del sentiero del nostro tentativo prima e del risultato poi, e di rendere pubblico l'FKT con un articolo ragionato. Limitando l'accesso alle informazioni sul percorso se non attraverso l'articolo e il sito Cammini Veneti, i futuri ripetitori saranno più portati a informarsi sulla sua storia e sulla sua identità, dandogli più valore.
(Correndo i primi chilometri in compagnia del Geno, sulla Strada del Trenino poco dopo Roana)
In realtà il Cammino Rigoni Stern non è ancora un percorso storico, anzi, deve ancora nascere: l’apertura ufficiale era prevista per il 2021, centenario della nascita di Mario Rigoni Stern, ma per questioni amministrative è slittata più volte. Non esiste una traccia ufficiale e le indicazioni sul percorso sono provvisorie. L’associazione che se ne occupa, Cammini Veneti, è nota soprattutto per il Cammino Fogazzaro Roi, un percorso parallelo al Rigoni Stern, che già da anni porta escursionisti tra pianura e Prealpi vicentine. Noi abbiamo scelto di percorrere il CRS in discesa, da Asiago a Vicenza, sia per motivi logistici che affettivi (rappresentava un ritorno a casa); ma anche per motivi estetici: percorrere un sentiero al 75% in pianura significa entrare in relazione con un territorio poco considerato da chi fa outdoor e soprattutto da chi fa trail running. Abbiamo un’idea di trail talmente legata alla montagna e al dislivello che quasi non ci accorgiamo della potenzialità di questi spazi.
Ho scoperto questo percorso finendoci a correre dentro per caso, mentre cercavo dei sentieri vicino a casa, per evitare l'asfalto. Ho iniziato a studiarlo e a unirne i pezzi, un po’ alla volta, come si fa con una via di arrampicata. Avevo voglia di entrarci, anche emotivamente, con «l’idea che i chilometri che macini con le tue gambe in qualche modo ti appartengano. Li conosci da vicino un metro alla volta, quello che era un numero diventa un paesaggio, ambiente e territorio, senti che ti appartiene nel senso che te ne senti parte», come ha scritto Elisa il giorno dopo il nostro tentativo. Coinvolgere Andrea è stata la chiave per condividere con qualcuno il momento conclusivo di un processo in larga parte solitario. Andrea è rimasto totalmente coinvolto e assorbito dall’idea, dall’ambiente e dalla corsa. Durante le prime ore di corsa, mentre il nostro amico Davide ci accompagnava alle porte dell’Altopiano, abbiamo parlato parecchio tra noi, ma quando io e Andrea siamo rimasti soli, iniziando la discesa verso la Val d'Astico, siamo caduti nel silenzio. Eravamo noi due coi nostri pensieri, a correre uno davanti all’altro tra i boschi umidi che costeggiano il fiume.
(Un pezzo di sentiero che taglia il Costo Vecchio che dall'Altopiano scende a Cogollo del Cengio)
Da Piazza Carli, deserta, si prende la ciclabile del trenino che porta prima a Canove di Roana e poi a Tresche Conca. La pista attraversa prima i pascoli di Asiago e poi un fitto bosco di pecci. Al limite occidentale dell'Altopiano si percorre il Costo vecchio fino in valle, a Cogollo del Cengio, su una serpentina di tornanti prima sterrati e poi asfaltati. Tra Calvene e Fara si attraversano due piccole valli circondate da colline e ville palladiane: la pianura inizia poco dopo. Al quarantesimo chilometro, a Breganze, si imbocca definitivamente l’argine dell’Astico, che dopo aver cambiato nome in Tesina conduce fino alle porte di Vicenza. Passiamo prima a un paio di chilometri da casa mia, e poi davanti a quella di mia nonna (che, positiva al covid, ci aspettava alla finestra). Via Aldo Moro, viale della Pace, Borgo Berga, e Olimpico, l’unico teatro di Vicenza in cui non ho mai suonato, e in cui ormai non suonerò più. Correre per primi un cammino che attraversa i luoghi in cui sei cresciuto, se accompagnati da una certa predisposizione d’animo, può essere toccante. Il paesaggio, i colori morbidi, il cielo che sembra limpido ma non lo è, perché è sporco di una leggera umidità che solo chi è nato in pianura sa conoscere. Perché la limpidezza che c’è appena dopo un temporale è tutta un’altra cosa.
(Trying to cool down in Lupia)
L’argine è un cannocchiale sulla pianura che attraversa paesi, campi, periferie e zone industriali senza essere visto, unendosi e dividendosi con altri mille fiumiciattoli, fossi e torrenti, creando un’enorme ragnatela che copre la pianura da Torino a Venezia. È allo stesso tempo un sentiero, un universo biologico a sé stante e il prodotto di politiche di regolazione idrica antichissime; ma è soprattutto un punto di vista rialzato in un paesaggio in cui tutto è orizzontale.
(Somewhere on the riverbank between Quinto Vicentino & Marola)
Avevamo voglia di fare questa cosa anche per essere liberi di correre con uno stile che ci piac: nudi. I primi cacciatori di FKT – David Horton, Brian Robinson, Ted ‘Cave Dog’ Keizer – nei loro percorsi cercavano la solitudine. Negli anni quello stile si è perso, andando sempre di più verso una modalità di corsa assistita, supported. Leggere questa tendenza solo come una questione di prestazione sarebbe parziale, credo invece che, per gente come noi, avere assistenza sia più che altro un modo per condividere l’esperienza con persone a cui vogliamo bene: fare le cose da soli in fondo non è così interessante, al di là della scarica iniziale di trovarsi da soli di fronte a ottanta, cento o mille chilometri. Non c’è niente da misurare e niente contro cui misurarsi. E se è la solitudine che cerchi, presto o tardi la trovi comunque, pur correndo uno accanto all’altro, con una macchina ogni venti chilometri. Così abbiamo preferito condividere.
Adesso andate su quella pista e tirateci giù il tempo.
(The coolest finishline banner ever)
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EEUU y China se lanzan a por billones de euros en metales raros detectados con IA
La búsqueda desesperada de depósitos de metales raros cruciales para la nueva economía está alcanzando su punto crítico. Quien tenga el control de estos materiales, tendrá el poder en el futuro y tanto China como EEUU tienen una nueva arma para conseguir la supremacía en la fiebre del oro del siglo XXI: nuevos sistemas de inteligencia artificial capaces de descubrir grandes depósitos de metales raros escondidos bajo la tierra valorados en billones de dólares.
EEUU y China se lanzan a por billones de euros en metales raros detectados con IA© Proporcionado por El Confidencial
Una de las compañías que está en esta carrera por el poder minero es la startup KoBold Metals. Con una inversión de mil millones de dólares y el respaldo de Bill Gates, Jeff Bezos y el fundador de Alibaba, Jack Ma, KoBold ha desarrollado una IA que busca estos depósitos de metales necesarios para la construcción de baterías de vehículos eléctricos, específicamente litio, níquel, cobalto y cobre.
Una mina de cobre y cobalto en el Congo.© Proporcionado por El Confidencial
Su inteligencia artificial puede, por ejemplo, buscar una forma única de granito que tiene un tono más claro de lo habitual. Analizando su apariencia, la IA puede predecir que contiene tierras raras como el niobio y tantalio —claves para productos electrónicos — y cantidades significativas de litio.
El yacimiento del Himalaya está en el Tíbet, cerca de la disputada frontera con India, por lo que es probable que en el futuro sea una posible fuente de conflictos entre dos de las potencias más grandes del planeta.
La crisis de los materiales
Los metales como el cobre, el litio y las tierras raras son vitales para la nueva economía de energías renovables, esenciales para la fabricación de baterías de vehículos eléctricos, paneles solares y turbinas eólicas, aparte de todo tipo de electrónica.
La demanda por estos metales está aumentando a un ritmo cada vez más acelerado, mientras que la oferta sigue siendo limitada. Como ya contamos en el documental Viaje a ninguna parte —el tercer episodio de la miniserie Control Z, que podéis ver sobre estas líneas o en YouTube— la actual fiebre de materiales causada por la electrificación desorganizada del transporte y la explosión de la energía renovable conducirá a la peor crisis económica del siglo XXI alrededor del año 2050 si no lo remediamos.
De hecho, la propia KoBold Metals predice que en ese año habrá una brecha de suministro de 12.000 millones de dólares entre la oferta y la demanda, un dato por otra parte muy conservador que vuelve a poner de relieve la urgencia de encontrar nuevas fuentes de estos metales.
Una nueva revolución tecnológica
A largo plazo, sin embargo, por mucho que escarbemos en la Tierra, no podremos satisfacer la demanda por estos materiales. Menos aún si tenemos en cuenta que la extracción de estos metales debe realizarse de manera responsable y sostenible. La minería tiene un gran impacto en la sociedad y el medio ambiente. Es fundamental que se tomen medidas para minimizar este impacto.
Muchas de las minas en las que se recoge el cobalto necesario para tu teléfono móvil funcionan en condiciones de semiesclavitud.© Proporcionado por El Confidencial
Pero más allá de esas consideraciones, lo que realmente será crucial para el ser humano no es usar la inteligencia artificial minera para resolver la papeleta en las próximas dos décadas, sino realizar un esfuerzo de investigación tecnológica de la magnitud del programa Apolo para usar materiales alternativos baratos y abundantes en vez de estos elementos tan escasos.
Ya hay esfuerzos en laboratorios de todo el mundo pero, como nos contaba en su día el Dr. Andrew Barron, experto y catedrático de la Universidad de Swansea y profesor de la Universidad de Rice, hace falta mucho más. "[Cuando] John F. Kennedy se plantó en el estadio de fútbol de la Universidad de Rice y anunció que, al final de la década, Estados Unidos pondría un hombre en la luna, todas las empresas aeroespaciales de la época dijeron: '¿Cómo vamos a hacerlo?’ No tenían ni idea. Pero durante ese periodo de siete años, llegaron a poner un hombre en la luna". Esto es exactamente, dice, lo que tenemos que hacer con el problema de la electrificación. La inteligencia artificial no debería servir sólo para abrir nuevas minas sino como motor de la mayor revolución tecnológica de la historia.
Fuente: http://www.elconfidencial.com/
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Wish You Were Here, by Jeff Granito.
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Belle by Jeff Granito
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Check out our conversation with designer, illustrator and Disney artist Jeff Granito on the SquaredCo podcast!
https://soundcloud.com/squaredcopodcast/episode-38-with-jeff-granito
#SquaredCo#Mark Morris#emmsquared#Disney#Jeff Granito#jmaruyama#Jerrod Maruyama#DIsneyland#WonderGround Gallery#podcast#art#artist#interview
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Kamana Wanna by Jeff Granito.
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'Happiness Is Snoopy' by Jeff Granito, a new officially licensed limited edition print from Dark Hall Mansion, and part of their 'Peanuts ' print series. 18" x 24" giclee print, in a numbered Regular edition of 280 for $55, numbered Joe Cool Blue and Pink Variant editions of 50 for $65 each. On sale Tuesday April 11 at 12.30pm PT. Go here to buy.
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Love these glasses from Jeff Granito!
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