#Il nuovo Festival Internazionale di Fotografia della città di Torino
Explore tagged Tumblr posts
Text
EXPOSED Torino Foto Festival. Il nuovo Festival Internazionale di Fotografia della città di Torino
Dal 2 maggio al 2 giugno 2024la prima edizione dal titoloNew Landscapes – Nuovi Paesaggi Direzione Artistica: Menno Liauw e Salvatore Vitale Oltre 20 mostre temporanee in più di 20 sedi Un unico cartellone di eventi dedicati alla fotografia realizzato coinvolgendonella loro progettazione e produzione le principali istituzioni culturalie realtà indipendenti cittadine. Un unico pass valido per…
View On WordPress
#EXPOSED Torino Foto Festival#Il nuovo Festival Internazionale di Fotografia della città di Torino#New Landscapes#Nuovi Paesaggi#Torino
0 notes
Text
37 Torino Film Festival: tutti i vincitori #TFF37
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/37-torino-film-festival-tutti-i-vincitori-tff37/
37 Torino Film Festival: tutti i vincitori #TFF37
37 Torino Film Festival: tutti i vincitori #TFF37
37 Torino Film Festival: tutti i vincitori #TFF37
La Giuria di Torino 37 – Concorso Internazionale Lungometraggi, presieduta da Cristina Comencini (Italia) e composta da Fabienne Babe (Francia), Bruce McDonald (Canada), Eran Riklis (Israele), Teona Strugar Mitevska (Macedonia) assegna i premi:
37 TORINO FILM FESTIVAL – I PREMI UFFICIALI TORINO 37
TORINO 37
La Giuria di Torino 37 – Concorso Internazionale Lungometraggi, presieduta da Cristina Comencini (Italia) e composta da Fabienne Babe (Francia), Bruce McDonald (Canada), Eran Riklis (Israele), Teona Strugar Mitevska (Macedonia) assegna i premi:
Miglior film (€18.000) a: HVÍTUR, HVÍTUR DAGUR / A WHITE, WHITE DAY di Hlynur Pálmason (Islanda/Danimarca/Svezia)
Premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (€ 7.000) a: LE RÊVE DE NOURA di Hinde Boujemaa (Tunisia/Francia/Qatar)
Premio per la Miglior attrice a: VIKTORIA MIROSHNICHENKO e VASILISA PERELYGINA, per il film Dylda / Beanpole di Kantemir Balagov (Russia)
Premio per il Miglior attore a: GIUSEPPE BATTISTON e STEFANO FRESI per il film Il grande passo di Antonio Padovan (Italia)
Premio per la Miglior sceneggiatura a: WET SEASON di Anthony Chen (Singapore /Taiwan)
PREMIO DEL PUBBLICO
MS. WHITE LIGHT di Paul Shoulberg (Stati Uniti)
TFFdoc
INTERNAZIONALE.DOC
La Giuria di Internazionale.doc composta da Sara Fattahi (Siria), Vladimir Perisic (Serbia), Erik Negro (Italia), assegna i seguenti premi: Miglior film per Internazionale.doc (€ 6.000) a:
143 RUE DU DESERT di Hassen Ferhani (Algeria/Francia/Qatar)
Con la seguente motivazione: Un’umile osservazione dei cambiamenti di spazio e tempo. Con Malika e lo sguardo del regista ci tuffiamo in un imprevedibile viaggio sociopolitico attraverso il cuore del deserto.
Premio Speciale della giuria per Internazionale.doc a:
KHAMSIN di Grégoire Couvert e Grégoire Orio (Francia)
Con la seguente motivazione: Un tentativo di comprendere il passato attraverso l’arte al fine di reinventare una possibilità di futuro
ITALIANA.DOC
La Giuria di Italiana.doc composta da Eleonora Mastropietro (Italia), Pippo Mezzapesa (Italia), Annina Wettstein (Svizzera) assegna i seguenti premi: Miglior film per Italiana.doc (€ 6.000) a:
FUORI TUTTO di Gianluca Matarrese
Con la seguente motivazione: Per il coraggio e la freschezza con cui il regista realizza un racconto intimo, rendendo il dramma della propria famiglia emblema di una crisi economica dilagante.
Premio Speciale della giuria per Italiana.doc a:
L’APPRENDISTATO di Davide Maldi
Con la seguente motivazione: Un racconto di formazione all’interno di un universo chiuso, capace di condensare forza visiva, delicatezza e paradosso.
ITALIANA.CORTI
La Giuria di Italiana.corti composta da Elia Billoni (Italia), Monica Strambini (Italia), Lucio Villani (Italia) assegna i seguenti premi: Premio il Miglior cortometraggio (€ 2.000) a: SPERA TERESA di Damiano Giacomelli Con la seguente motivazione: Graffiante e sofisticata riflessione sulla caducità del presente in relazione alla batteria della macchina da presa. Premio Speciale della giuria a:
LA BUCA di Dario Fedele
Con la seguente motivazione: Per la capacità di raccontare la vitalità di chi aspetta, nonostante l’impossibilità di filmare.
PREMIO FIPRESCI
La Giuria composta da Francesco Grieco (Italia), Diana Martirosyan (Armenia), Heidi Strobel (Germania) assegna il Premio Fipresci (Premio della Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica) per il Miglior film a:
LE RÊVE DE NOURA di Hinde Boujemaa (Tunisia, Francia, Qatar)
Con la seguente motivazione: Per la sua atmosfera realistica e la sua storia veritiera, caparbia, limpida e suggestiva, girata in un luogo specifico e marginale; il film affronta infatti problemi globali riguardanti scelta, libertà, responsabilità e convenzioni sociali conservatrici, che si basano anche su bisogni umani semplici e basilari nonché sulle fondamenta di ogni società: rivalità, felicità, dominio. Per la recitazione straordinaria e spontanea allo stesso tempo, per la sceneggiatura di grande effetto, per i suoi temi universali e sinceri, “Le rêve de Noura” di Hinde Boujemaa vince il premio FIPRESCI del 37 ° Torino Film Festival. PREMIO CIPPUTI
La Giuria, composta da, Altan (Italia), Paolo Mereghetti (Italia), Cosimo Torlo (Italia) assegna il Premio Cipputi 2019 – Miglior film sul mondo del lavoro a:
OHONG VILLAGE di Lungyin Lim (Taiwan/Repubblica Ceca)
Con la seguente motivazione: Lungyin Lim mette a confronto nel suo film le due facce del lavoro: quella dura e sfinente di chi fatica ogni giorno a guadagnarsi da vivere e quella gratificante e sognata di chi avrebbe trovato la strada per la ricchezza. Così il figlio del povero pescatore che torna a Taiwan dalla Cina dopo aver inseguito i miti del successo e del denaro diventa lo strumento di un confronto dove i sogni devono fare i conti con la realtà e le sirene del guadagno nascondono sconfitte e delusioni.
PREMIO CINEMA D’AQCUA | Prima edizione del concorso per cortometraggi italiani organizzato collaborazione con QC TERME
La giuria composta da Marì Alberione (Italia), Sandro Avanzo (Italia), Alessandro Bolis (Italia) ha deciso di assegnare il premio Cinema D’Aqcua per il Miglior film di € 1.000 € a:
APOLLO 18 di Marco Renda
Con la seguente motivazione: Per la capacità di celebrare il passato e parlare del presente, vedendo nell’acqua un elemento d’incontro, di comunicazione e di condivisione.
PREMIO TORINO FACTORY
La giuria composta da Fabio Geda, Rossella Schillaci, Francesco Ghiaccio, ha deciso di assegnare ex-aequo il Premio Torino Factory di 2.500€ a:
MANUALE DI STORIE DEI CINEMA di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli
Con la seguente motivazione: Per la meticolosità della ricerca storica. Per il tono ironico, ma emotivamente carico, che tiene insieme il racconto, restando coerente fino all’ultimo fotogramma e ai saluti finali. Per il montaggio accurato che mantiene alto il ritmo dell’esposizione catturando con efficacia l’attenzione dello spettatore.
e SELENE di Sara Bianchi
Con la seguente motivazione: Perché la regista ha saputo raccontare in modo suggestivo una storia intima e dolorosa, capace di emozionare con delicatezza, evocando il vissuto della protagonista con rapide e eloquenti pennellate. Per la buona fotografia, la cura nelle inquadrature e l’uso narrativamente efficace del montaggio.
PREMI COLLATERALI
PREMIO SCUOLA HOLDEN La Giuria composta dagli allievi e dalle allieve del College di Cinema, assegna il premio
Miglior sceneggiatura Torino 37 a:
EL HOYO / THE PLATFORM di Galder Gaztelu-Urrutia (Spagna) Con la seguente motivazione: Un film che onora il genere fantastico. Sorprendente e tagliente, sociale, abissale, piramidale, alimentare e verticale. Un’idea di spazio sviluppata senza un attimo di tregua.
Menzioni speciali a:
DYLDA / BEANPOLE di Kantemir Balagov (Russia) HVÍTUR, HVÍTUR DAGUR / A WHITE, WHITE DAY di Hlynur Pálmason (Islanda/Danimarca/Svezia)
PREMIO DAMS La Giuria composta da Niccolò Buttigliero, Dario Cerbone, Camilla Fusato, Stefano Tropiano, Chiara Varese, assegna il premio come miglior Casting Director a:
VLADIMIR GOLOV per il film Dylda/Beanpole (Russia)
Con la seguente motivazione: Per la capacità di riunire un comparto attoriale costituito da esordienti e semi-esordienti, con fisicità e fisionomie dissimili, catalizzatore di ambigue pulsioni.
PREMIO ACHILLE VALDATA La Giuria composta dai lettori di “Torino Sette” Paola Capuano, Surya Dubois Pallastrelli, Samantha Ghirotto, Luciana Leoni, Elena Merlo, Patrizia Silvestri, Graziella Tripodi, assegna il premio Miglior film a:
MS. WHITE LIGHT di Paul Shoulberg (USA)
Con la seguente motivazione: Per la capacità di affrontare un tema così delicato con sensibilità, ironia e cinismo.
PREMIO AVANTI! La Giuria del Premio AVANTI! (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani), formata da Giulia Esposito, Giorgia Goi, Andrea Zanoli, assegna il PREMIO AVANTI! per la Distribuzione delle opere prime premiate nella rete dei cineforum e cineclub al film:
HVÍTUR, HVÍTUR DAGUR / A WHITE, WHITE DAY di Hlynur Pálmason (Islanda/Danimarca/Svezia)
Con la seguente motivazione: Un film profondo e sorprendente che introduce lo spettatore a un mondo fatto di silenzi per poi trascinarlo in un crescendo di emozioni travolgenti, e tremende. Il film riesce a mostrare con sensibilità e al contempo forza dirompente come l’amore più grande e incondizionato possa coesistere con il dolore e la rabbia, e il difficile percorso di accettazione di queste lacerazioni interiori tra sentimenti ugualmente legittimi. La riuscita alchimia dei comparti tecnici conferisce a quest’opera uno straordinario realismo, al servizio di una brillante regia che alterna elegante classicismo a momenti di illuminata autorialità.
PREMIO GLI OCCHIALI DI GANDHI La giuria della nona edizione del premio “Gli occhiali di Gandhi”, composta da Loredana Arcidiacono, Dario Cambiano, Massimiliano Fortuna, Alessandra Culasso, Gabriele Pujatti, assegna il Premio Gli Occhiali di Gandhi a:
SONO INNAMORATO DI PIPPA BACCA di Simone Manetti (Italia)
Con la seguente motivazione: Per la doverosa attenzione a uno dei problemi più disperanti del nostro tempo. Per non perdere di vista i valori universali dell’accoglienza e della solidarietà, che danno senso alla nostra vita
MENZIONE SPECIALE a: NOUR di Maurizio Zaccaro (Italia)
PREMIO INTERFEDI La Giuria Interfedi, promossa dalla Chiesa Valdese e dalla Comunità Ebraica di Torino, con il patrocinio del Comitato Interfedi della Città di Torino, e composta da Sophie Peyronel (Chiesa Valdese), Daniele Segre (Comunità Ebraica) e Beppe Valperga (Comitato Interfedi), attribuisce la settima edizione del “Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità” al film:
MADE IN BANGLADESH di Rubaiyat Hossain (Francia/Bangladesh/Danimarca)
Con la seguente motivazione: Rappresenta in modo efficace e crudamente realistico, con un’ottima recitazione e direzione, la condizione lavorativa femminile in un laboratorio tessile di un’area economicamente marginale, presentando una storia di emancipazione e coraggio che muove dalla presa di coscienza di diritti da noi dati per scontati e in altre realtà ancora da affermare.
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
37 Torino Film Festival: tutti i vincitori #TFF37
La Giuria di Torino 37 – Concorso Internazionale Lungometraggi, presieduta da Cristina Comencini (Italia) e composta da Fabienne Babe (Francia), Bruce McDonald (Canada), Eran Riklis (Israele), Teona Strugar Mitevska (Macedonia) assegna i premi: 37 TORINO FILM FESTIVAL – I PREMI UFFICIALI TORINO 37 TORINO 37 La Giuria di Torino 37 – Concorso Internazionale Lungometraggi, presieduta […]
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Chiara Guida
0 notes
Photo
27/01 Zero (vent’anni di divertimento!)... Party al Quirinetta di Roma
Una maratona di 12 ore insieme ai protagonisti del clubbing e del bere bene a Roma: arriva domani, sabato 27 gennaio al Quirinetta, la festa itinerante che celebra il ventennale del magazine ZERO, il punto di riferimento per chi ogni giorno vuole sapere dove andare e cosa fare in città. Dopo il successo del primo evento celebrativo tenutosi a Milano a gennaio 2017 presso Macao - Nuovo Centro per le Arti, la Cultura e la Ricerca, ZERO racconta 20 anni di divertimento nella Capitale con 30 dj scelti tra i più significativi della scena romana, sia per le loro produzioni sia per il loro impegno nell’organizzazione di serate e, contemporaneamente, con 40 bartender che si alterneranno nelle postazioni dedicate alla nuova cultura del drink che tutti ormai conoscono come “mixology”, arte in cui Roma può dire di avere raggiunto l'eccellenza di Milano. Una staffetta dove ogni ora ci sarà un nuovo remix da ballare e un nuovo cocktail da degustare, praticamente dodici serate in una! Obiettivo: celebrare la città e superare gli impressionanti numeri registrati in occasione della prima memorabile festa a Milano, con 23 dj, 30 barman e migliaia di presenze per altrettanti cocktail serviti.
Roma dunque riparte da ZERO! E si prepara a festeggiare in un grande evento tutta quella creatività diffusa di cui la rivista è testimone attento e sensibile da ben due decenni. Una festa di Roma e per Roma, con i protagonisti della città, quelli che riempiono le pagine di ogni numero del magazine. Perché ZERO è un giornale cittadino, che le città le racconta. E attraverso questa occasione intende riunire tutte le realtà capitoline di questa grande narrazione.
A passarsi il testimone di questa lunga storia saranno, in consolle: Adiel (Ultrabeat), Andrea Esu (L-Ektrica/Spring Attitude), Andrea Lai (Agatha), Andypop (Hot Cakes Bass/Abformal Recordings), Beat Soup, Blackie (Smash), Bob Corsi (Magnetica, Go Bang, Club Tropicana), Borgioli (Curtis Wolf), Claudio Coccoluto (The Dub), Dj Red (BPitch Control), Emiliano Cataldo (Radio™), Equohm (Since), Fabio Luzietti (Screamadelica), Flavia Lazzarini (Glamda, Disco Misto), Gino Woody Bianchi (Cut Rec /Plaza), Hugo Sanchez (Tropicantesimo), Lady Coco (Pussybay/Kingdom), Lorenzo Bitw (MOX), Luzy L & Corry X (Toretta Stile/Rock'nRoll Robot/Twiggy), Marcolino (Ultrasuoni), Miz Kiara (Female Cut), Nan Kolè (Gqom Oh), Nicola Casalino (Fish’n’Chips), Orree (Since), Pier (Viral), Sere Na (MOX), Simona Faraone as Pharaoh (New Interplanetary Melodies/Roots Underground Records), Sine One, Valerio! (Puas Puas), Zerø(Rebel Rebel).
Alle postazioni bar: Alfio Caffo (Owner Atipico), Andrea Orofino (Owner Keyhole Speakeasy), Antonio De Meo (Bartender La Terrasse Cuisine & LoungeSofitel Rome Villa Borghese), Antonio Parlapiano (Owner The Jerry Thomas Project), Dafne Kesmiris (Bar Manager Goa), Daniele Gentili (Bar Manager Marco Martini - Cocktail Bar), Daniele Protasi (Owner Bootleg), Daniele Volpe (Bartender The Race Club), Davide Diaferia (Head Bartender Club Derrière), Domenico Maura (Bar Manager Grand Hotel Via Veneto/ Consigliere Capo Barman Aibes), Eleonora De Santis (Brand Ambassador Bonaventura Maschio), Emanuele Broccatelli (Owner DRINK-it), Emanuele Principi Bruni (Brand Ambassador Molinari), Fabrizio Valeriani (Bar Manager Sambamaki), Federico Diddi (Bartender The Barber Shop), Flavio Wijesinghe (Bar Manager Latteria Garbatella), Francesco De Sanctis (Freelance Bartender), Francesco Pirineo (Best Brand Ambassador 2017 Compagnia dei Caraibi), Giorgio Vicario (Bar Manager Beere Mangiare & Co), Giovanni Seddaiu (Bar Manager Rosso Eat-Drink-Stay), Luca de Lucia (Docente c/o Bartendence), Marco Ferretti (Brand Ambassador Sine Metu Squad Jameson/ Bartender Nojo), Marco Zampilli, Mariano Cleri (Bar Manager Fuoco), Mario Farulla (Bar Manager Baccano), Mario Sestili (Bartender La Fine), Matteo Zanotto (Owner Mezzo), Maurizio Musu (Freelance Bartender), Mirko Cagnazzo Della Tolla (Head Bartender La Terrasse Cuisine & Lounge Sofitel Rome Villa Borghese), Omar El Asry (Owner DRINK-it), Paolo Guasco (Brand Ambassador Altos Tequila), Pierluigi Intini (Owner & Founder Salotto42 Copenhagen), Riccardo Speranza, Stefano Ripiccini (Bar Manager Private Charade Bar Hotel De' Ricci), Valentina Bertello (Madrina di Spirito), Valerio De Stefani (Owner Sottobanco), Vieri Baiocchi (Owner Yeah! Pigneto), Vincenzo Palermo (Owner APT).
Tra il dancefloor e il bancone verrà inoltre presentata un’esposizione dedicata alle migliori copertine della rivista in vent’anni di lavoro editoriale, che permetteranno di compiere un interessante percorso nella grafica, nelle tematiche e nei brand che ne hanno caratterizzato la storia e l’evoluzione.
Il messaggio è chiaro: a dispetto delle sue ricorrenti crisi politiche, la Città Eterna è ancora densa di eccellenze sul piano artistico e culturale, dalla scena più sotterranea ai grandi appuntamenti delle istituzioni culturali, dalla club-culture alla digital art.
Basti pensare alle realtà di cui, negli anni, ZERO è stato media-partner e hanno reso Roma una delle più interessanti capitali culturali sul piano internazionale: Dissonanze, Romaeuropa Festival, MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, Fotografia. Festival Internazionale di Roma, Short Theatre, Spring Attitude Festival, Thalassa, Unplugged In Monti, Manifesto, Rome Psych Fest, Villa Ada Roma Incontra il Mondo, Baba Festival, Taste of Roma, This Is Food, Meet In Town, C(h)orde, LSWHR, Villa Aperta c/o Villa Medici: Accademia di Francia a Roma , Electric Campfire c/o Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Open House Roma, Operativa Arte Contemporanea, This Is Rome, Gemma, LPM, Goa Club, Brancaleone, Rashomon Club, Circolo degli Artisti, Monk Club, Live Cinema Festival, Live Performers Meeting, Wunderkammern Gallery, Outdoor, Walls, Isola del Cinema, La Francia in Scena, Ginnika, Centro Cultural Brasil-Itália, RO_map e tanti altri ancora.. È Roma la culla italiana della migliore scena di musica elettronica. Ed è da Roma, prima ancora che da qualsiasi altra città italiana, che passano i grandi protagonisti internazionali del teatro e della danza contemporanea, senza dimenticare le mostre in luoghi ormai simbolo come il MAXXI o la musica classica e contemporanea che ha trovato la sua dimora all'interno dell'Auditorium Parco della Musica di Renzo Piano.
Un processo vitale che sembra aumentare sempre e non avere fine, ancora più significativo oggi in questo momento di transizione che la città sta vivendo, in cui, nonostante le inevitabili difficoltà, è viva più che mai la ricerca, la sperimentazione, la qualità dei progetti, la trasversalità dei linguaggi e la simbiosi sempre più forte fra rinascita culturale e la vivacità del life-style. Dai locali di tendenza alle istituzioni culturali, dalle osterie contemporanee agli speakeasy, una nuova generazione di protagonisti della urban culture, guidata da una forte tensione verso l’innovazione e uno sguardo rivolto alle migliori esperienze internazionali, sta diventando garanzia per una ritrovata fiducia nel futuro della Capitale.
Una ricorrenza e una città che dunque vanno festeggiate in grande, all’insegna di quel valore di cui ZERO ha sempre portato alto la bandiera: #divertirsiègiusto. Perché ZERO è quella rivista che ogni ora di ogni giorno di ogni mese spedisce fuori casa oltre mezzo milione di giovani in Italia. Non tutto il mezzo milione torna a casa la sera stessa. Ma dovunque stiano divertendosi, ZERO c’è.
***
Era l’ottobre del 1996 quando Andrea Amichetti diede alle stampe ZER02, il primo freepress tascabile italiano che nasceva con l’intento di mandare a divertire i suoi lettori nel miglior modo possibile. Dalla natìa Milano, 2 anni dopo, ZERO partì alla conquista della Capitale e da allora non ha mai smesso di espandersi, arrivando a conquistare il pubblico di Bologna, Torino, Firenze, Napoli, Venezia, Zurigo e Istanbul.
Gli anni sono passati senza danneggiarla o renderla obsoleta, anzi, confermando sempre di più ZERO come la miglior guida – cartacea e online – per vivere appieno la città, grazie ai suoi contenuti ricchi e variegati: concerti, spettacoli, arte, food, tendenze e personaggi che disegnano il panorama sociale e culturale cittadino. Edizioni ZERO oggi conta una community di 500.000 persone che lo rende il più importante database di informazioni italiano nel settore dell’intrattenimento e della cultura, con oltre 5.500 articoli e 20.000 news su eventi (musica, arte, clubbing, cinema, design, sagre, festival) e luoghi (ristoranti, bar, gallerie, teatri, negozi).
INFO
dalle 18:00 alle 21:00 ingresso gratuito dalle 21:00 alle 24:00 5€ dalle 24:00 in poi 10€
ZERO zero.eu facebook.com/www.zero.eu instagram.com/zero.eu zero.eu/eventi/97458-20-anni-di-zero-i-feel-roma,roma evento facebook: http://bit.ly/2CTlOZQ
0 notes
Text
sede: Studio Museo Francesco Messina (Milano).
Le notti di Tino di Bagdad è il nuovo progetto transmediale di ConiglioViola: un esperimento post-cinematografico di arte pubblica che combina l’utilizzo di nuove tecnologie, quali la Realtà Aumentata, con il recupero di tecniche tradizionali, dalle incisioni su rame al Teatro delle Ombre. A otto anni dalla retrospettiva al PAC, il duo composto da Brice Coniglio e Andrea Raviola torna a Milano, nello Studio Museo Francesco Messina e in altre dieci sedi in città, per presentare un progetto che trasforma lo spazio urbano in un “cinema diffuso” e per ingaggiare il pubblico in una caccia al tesoro il cui obiettivo non è altro che la ricostruzione del senso di una narrazione.
Il punto di partenza è un’opera letteraria, Le notti di Tino di Baghdad (1907) di Else Lasker-Schüler. Le fiabe espressioniste “orientali” della poetessa tedesca sono un piccolo caleidoscopio di contaminazioni inattese: il fascino dell’esotismo e l’esperienza della metropoli moderna, il richiamo delle radici ebraiche e il gusto per la sperimentazione avanguardistica, l’indagine pittorica e il manierismo letterario, il gioco infantile e l’erotismo. La protagonista è Tino, principessa e poetessa d’Arabia, costretta a rinunciare alla vita per rendere immortale la poesia.
Giocando sulla struttura non lineare del testo, ConiglioViola ne ha lacerato la trama per dare vita a ventisei episodi autonomi, ognuno dei quali ha ispirato una diversa tavola incisa sul rame e un diverso episodio cinematografico da fruire in realtà aumentata.
Negli spazi del museo le opere vengono presentate all’interno di piccoli lightbox realizzati in cemento a forma di finestra araba. Basta inquadrare le opere attraverso il proprio smartphone, utilizzando l’app gratuita, per osservare le immagini prendere vita sul proprio display e ammirare i video realizzati combinando animazione digitale, animazione a mano e le performance di danzatori. Gli spazi della ex-chiesa barocca vengono completamente reimmaginati dai due artisti. Al piano terreno sono esposti, oltre ai lightbox in cemento, il dittico animato di grandi dimensioni “Tino und Apollides” ispirato a una delle scene più celebri de “Il fiore delle mille e una notte” di Pier Paolo Pasolini e un cortometraggio di animazione, proiettato sui muri del museo. La cripta ospiterà invece le opere e i manufatti realizzati durante il complesso processo di produzione: le incisioni su rame, le foto realizzate durante le riprese del film, i disegni preparatori, le maschere di grandi dimensioni realizzate dagli artisti e indossate da attori e danzatori durante le riprese, infine il documentario che illustra l’intera preparazione del progetto.
L’esperimento non si conclude nel museo ma coinvolge altre dieci sedi in tutta la città di Milano ognuna delle quali ospita una diversa tappa del racconto. Lo spettatore errante sarà costretto a spostarsi tra gli spazi del museo Messina e gli altri punti in città – indicati attraverso una mappa sul sito http://www.tinobagdad.com – per ricostruire gli episodi di una narrazione che varia con il variare di ogni singolo itinerario. Il viaggio può iniziare da qualsiasi punto: si tratta di un gioco attraverso il quale bisogna ricostruire una storia e poi condividerla, perché l’ultimo invito che gli artisti rivolgono al pubblico è quello di tornare a casa e riscrivere il testo. Una ricombinazione delle tessere che permetterà di assistere a una moltiplicazione delle narrazioni, attualizzando nello spazio urbano le teorie della Letteratura Combinatoria e trasformando lo spettatore in co-autore.
ConiglioViola ConiglioViola è un duo artistico fondato nel 2000 da Brice Coniglio e Andrea Raviola. Dalla videoart al teatro multimediale, dalla musica elettronica alla performance, dalla net. art alla fotografia, non c’è quasi settore della creatività contemporanea che Coniglioviola, “bottega rinascimentale nell’era digitale”, non abbia esplorato e provato a sobillare con le armi dell’ironia, muovendosi tentacolarmente come un vero e proprio marchio. Noto per imprese spettacolari come l’Attacco Pirata alla Biennale di Venezia (2007), ConiglioViola è impegnato in un’indagine trasversale sul territorio della cultura POP-olare. Il multilinguismo e la transmedialità sono risultato di una riflessione intorno al medium digitale concepito come meta-linguaggio, a partire dalla quale è in grado di declinare ogni progetto attraverso più linguaggi. Tra i vari progetti ricordiamo il già citato l’Attacco Pirata alla Biennale di Venezia, l’opera net. art La meditazione di Yolanda (2001–2003), la produzione musicale-teatrale Recuperate Le Vostre Radici Quadrate, la copertina delle Pagine Bianche Piemonte del 2007, l’opera Ecce Trans (balzata alle cronache internazionali per via della censura all’interno della mostra Arte e Omosessualità a Milano), la mostra Nous deux a Parigi con Unicredit & Art nel 2007, la collaborazione con la cantante Loredana Bertè, con gli stilisti Etro, Vivienne Westwood e Antonio Marras, con il critico d’arte Achille Bonito Oliva e con Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (questi ultimi nell’inedita veste di attori), con la compagnia teatrale IRAA Theatre e, sempre in ambito teatrale, con Valter Malosti. Nel 2009 il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ha dedicato a Coniglioviola (i più giovani artisti ad avere avuto una personale in questa sede) una mostra antologica dal titolo “Sono un pirata / Sono un signore” visitata da oltre diecimila persone in dieci giorni. La mostra è accompagnata dalla pubblicazione del catalogo edito da Silvana Editoriale con testi critici di Antonio Arevalo, Alessandro Bergonzoni, Achille Bonito Oliva, Martina Corgnati, Maurizio Ferraris, Tommaso Labranca, Milva, Domenico Quaranta, Laura Serani, Massimiliano Finazzer Flory. Sempre nel 2009 ha debuttato nel cartellone del Teatro Stabile di Torino all’interno del Festival Prospettiva con lo spettacolo teatrale Concerto senza titolo interpretato da Antonella Ruggiero: un’investigazione sulla collisione tra il tema-tabù della morte e la cultura pop. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia, tra gli eventi legati ai Padiglioni nazionali, con il progetto collettivo Pirate Camp – The stateless Pavillion, che coinvolge oltre trenta giovani artisti provenienti da tutto il mondo, ospitati all’interno di un campeggio pirata allestito in laguna. Dall’anno successivo fioriscono i progetti legati all’organizzazione Kaninchen-Haus, che produce, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, il programma sperimentale di residenza viadellafucina nel quartiere di Porta Palazzo a Torino, e che da vita all’artist run space K-HOLE, nello stesso quartiere. Nel 2015 viene pubblicato il disco Recuperate Le Vostre Radici Quadrate, presentato insieme al nuovo video “Non domina sum” e al riallestimento dello spettacolo, il cofanetto cd+dvd Requiem Elettronico nato dalla collaborazione con Antonella Ruggiero, e l’opera d’arte pubblica in realtà aumentata Le notti di Tino di Bagdad prodotta da Kaninchen-Haus in collaborazione con TIM, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Salone Internazionale del Libro. Nel 2016 con il progetto Ulysses Now, che verrà prodotto nel 2017 da Accademia degli Artefatti, vince il Bando ORA! della Compagnia di San Paolo.
Il progetto è prodotto da Kaninchen-Haus in collaborazione con care/of e con la galleria Montoro12 di Roma.
#gallery-0-4 { margin: auto; } #gallery-0-4 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 25%; } #gallery-0-4 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-0-4 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */
ConiglioViola. Le notti di Tino di Bagdad sede: Studio Museo Francesco Messina (Milano). Le notti di Tino di Bagdad è il nuovo progetto transmediale di ConiglioViola: un esperimento post-cinematografico di arte pubblica che combina l'utilizzo di nuove tecnologie, quali la Realtà Aumentata, con il recupero di tecniche tradizionali, dalle incisioni su rame al Teatro delle Ombre.
0 notes