#IVAN E CRISTIANO
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Good event: rovesciamento di Putin, Ivan Volkov come nuovo imperatore della Russia ed Heinrich Ludwig come nuovo imperatore del nuovo Sacro Romano Impero
*ad un certo punto il popolo russo si stanca della guerra insensata e prolungata dal presidente russo Vladimir Putin e quindi attraverso Ivan Volkov riuscirono a rovesciare e uccidere Vladimir Putin e il suo cadavere gettato nell'oceano, Ivan viene proclamato come il nuovo imperatore della Russia, le statue di Lenin e Stalin vennero abbattute mentre la chiesa ortodossa viene ripristinata alle sue origini con i Romanov proclamati ancora una volta santi mentre di Lenin e Stalin non rimane nessuna traccia neppure un partito communista, le persone che hanno collaborato con gli ebrei sovietici e con Putin vengono imprigionate,torturate e uccise con l'approvazione da parte degli Stati Uniti e l'unione europea, negli Stati Uniti nel frattempo Richard Stuard è stato arrestato a causa delle prove che ha il FBI sull'interferenza russa, frode elettorale,supporto per il neo nazismo,evasione fiscale, supporto per l'anticristo,stupro contro le donne e bambini venendo così condannato per i suoi crimini rischiando una pena di morte perché si è comportato come un nemico interno e pericolo pubblico.
Ivan fa pubblicare informazioni ufficiale che Putin insieme come tanti altri finti ortodossi cristiani era un ateo e aveva origini ebraiche sia da parte materna e paterna, un suo nonno si chiamava Mordkhe Blinchikov
ma aveva usato un finto cristianesimo ortodosso per fingersi cristiano, venne anche rivelato che aveva fatto multipli crimini di guerra in Ucraina e in Siria e nel frattempo la Russia di Ivan ritira le truppe dell'Ucraina smantellando l'esercito di Putin creando invece uno nuovo imperiale e lo invia in Siria per aiutare i ribelli sunniti di Free Syrian Army mettendo in difficoltà a Bashar al-Assad, prossimo a cadere dal potere.
In Germania nel frattempo attraverso i cristiani cattolici tedeschi Heinrich Ludwig viene nominato come il nuovo imperatore del Sacro Romano Impero attraverso l'approvazione degli Stati Uniti e l'unione europea può fare un quarto reich e occupare l'Austria e l'Italia prima che Abu Qasim Muhammad possa distruggere Roma e in passato fu detta la profezia:
"Finché esisterà il Colosseo, esisterà Roma; quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma; ma quando cadrà Roma, anche il Mondo cadrà"
La Germania di Heinrich Ludwig invia alcune truppe in Siria e in Russia costruendo alcune basi militari*
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Ivan Volkov soprannominato Ivan VII (18 maggio 1976) è l'imperatore (zar) della Russia e in precedenza era oppositore del presidente russo Vladimir Putin, un politico,ex agente di sicurezza del FSB.
È attualmente sposato Aleksandra Ivanova
Breve biografia
Ivan Volkov nasce il 18 maggio 1976 a San Pietroburgo in precedenza città chiamata Leningrado nell'impero sovietico da parte di una famiglia russa.
Nel 1996, all'età di 20 anni si recluta come agente di sicurezza presso l'agenzia russa del FSB che aveva sostituito il KGB dopo la caduta dell'impero sovietico e si sposa con Aleksandra Ivanova.
Nel 2011, Ivan diserta dal FSB e partecipa alla protesta governativa contro il presidente russo Vladimir Putin.
Nel 2023, Ivan critica Putin per aver invaso l'Ucraina e fece promesse alle opposizioni di Putin che cercherà un modo di fare pace con l'Ucraina e con gli Stati Uniti.
Il 3 aprile, Ivan tramite la ribellione russa rovesciò il presidente russo Vladimir Putin e mette fine il communismo russo causato dagli ebrei sovietici e divenne imperatore (zar) della Russia con il soprannome Ivan VII, egli permisse le basi militari del nuovo Sacro Romano Impero attraverso il nuovo imperatore tedesco Heinrich Ludwig e inviò l'esercito Imperiale in Siria per aiutare i ribelli sunniti di Free Syrian Army.
Nello stesso giorno rese San Pietroburgo e Mosca come le due uniche due capitali della Russia.
Il 4 aprile, Ivan VII fece scatenare i progroms contro gli ebrei russi che avevano minacciato di distruggere l'Europa e il cristianesimo attraverso le armi nucleari e i terroristi, fece risparmiare soltanto gli ebrei neutrali e che non credono in nessun messia ebreo.
Significato del nome:
Ivan è nome di origini celtiche,anglosassone ed ebraiche che significa "Dio ha avuto misericordia"
Personalità:
Il Toro ascendente con ascendente Capricorno è artistico, è ambizioso, testardo e di bella presenza. La vita interiore è vivace, ma la vita sentimentale instabile e fiacca a causa anche di una certa vulnerabilità di fondo che subentra nel momento in cui esce dalla sicurezza della propria praticità e razionalità
Informazioni:
Data di nascita: 18 maggio 1976
Luogo di nascita: San Pietroburgo,Russia
Luogo di residenza: San Pietroburgo,Russia
Nazionalità: Russo
Professione: Imperatore (zar)
Segno zodiacale: Toro
Religione: Cristiano ortodosso
Ideologia: Nazionalismo e monarchia
Alleati:
-James Sawyer, presidente degli Stati Uniti
-Heinrich Ludwig, imperatore del Sacro Romano Impero e quarto reich
-Adolf Hitler, ex dittatore della Germania nazista e del terzo reich
-Josef Mengele, collaboratore di Adolf Hitler,medico e scienziato
-Reinhard Heydrich, collaboratore di Adolf Hitler e ufficiale delle SS
-Joseph Ratzinger, ex papa tedesco
-Hassan al-Douri, emiro dell'Arabia Saudita e Mahdi sunnita
-Malik al-Badri, leader dell'Iraq sunnita baathista
Nemici:
-Abu Qasim Muhammad, re d'Israele,anticristo e Mahdi sciita
-Ephraim Werner, collaboratore di Abu Qasim Muhammad e falso profeta
-Saif al-Adel, leader di al-Qaeda
-Bashar al-Assad, leader sciita della Siria
Curiosità:
-È un uomo introverso,indeciso e testardo
-Parla inglese,russo,francese,danese e tedesco
-Ama viaggiare e i viaggi
-È un uomo profondamente religioso
-È stato un ex agente di sicurezza del FSB prima di diventare un oppositore di Putin
-È molto atletico, fa esercizi mattutini fa passeggiate quotidiane, ama il kayak e può camminare per decine di chilometri alla volta.
Ama guardare e partecipare alle corse di cavalli.
È un eccellente nuotatore e un appassionato amante del biliardo.
Gli piace anche il tennis.
Durante l'inverno è un appassionato pattinatore e giocatore di hockey sul ghiaccio.
Parenti:
Aleksandra Ivanova (moglie)
Olga Volkov (figlia,1997)
Tatjana Volkov (figlia,1999)
Marjia Volkov (figlia, 2001)
Anastasjia Volkov (figlia, 2003)
Aleksej Volkov (figlio, 2005)
Prestavolto:
Nicola II Romanov
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Recordando el aniversario número 400 de Jacob Böhme
Por Maxim Medovarov
Traducción de Juan Gabriel Caro Rivera
El 18 de noviembre de 1624 agonizaba un zapatero de la ciudad de Görlitz, Silesia. Ese zapatero había predicho con antelación la hora de su muerte y, mientras agonizaba, disfrutaba oyendo la música del paraíso, inaccesible para quienes rodeaban su lecho. Pocos sabían que, siendo adolescente, encontró un pasadizo subterráneo en la cima de una montaña y, al descender a una cueva, se topó con un cofre de oro. Volvió corriendo despavorido de allí, convirtiéndose desde ese momento en una persona capaz de hacer especulaciones extraordinarias. Pocas personas consideraron en su momento a Böhme como un filósofo, a pesar de haber sido autor de más de 30 obras. Fue el mayor filósofo de una época relativamente oscura, siendo contemporáneo de Francis Bacon, Galileo Galilei y René Descartes. Jacob Böhme era una especie de alternativa al camino empirista y racionalista que en ese entonces dominaba Europa. Carecía de una formación y educación adecuada e incluso de una iniciación regular, siendo antes que nada un artesano de la Silesia luterana que prefería plantear problemas metafísicos a encontrar soluciones a los mismos. Sin embargo, los planteamientos de tales problemas pervivieron durante cuatro siglos y siguen siendo importantes hasta el día de hoy, aunque nuestras respuestas a tales preguntas no coincidan con las de Böhme.
Nikolai Berdyaev tradujo al ruso el primero de los libros de Böhme, Aurora, y le dedicó tres artículos académicos fundamentales, reeditados recientemente. Ivan Fokin publicó hace cinco años una monografía de 650 páginas sobre Böhme. Alexander Dugin dedicó 15 páginas muy importantes a Böhme en la Noomajía, describiéndolo como una alternativa real al luteranismo de los siglos XVI-XVII. No obstante, Dugin también señala que Böhme es el precursor de la fenomenología, pues planteo por primera vez el acto intensional de la consciencia, siendo un heredero de la cosmogonía germánico-escandinava con su doctrina de los elementos primordiales («cualidades») a partir de los cuales se creó el mundo. Es mediante la combinación de los diferentes «espíritus húmedos» que según Böhme se explica la diferencia entre las diversas sustancias de la alquimia, la cual comprendía de una forma mucho más profunda que la mayoría de la gente. El místico silesiano entendía los textos herméticos según el espíritu de la Tradición ortodoxa, sin desviarse hacia las innovaciones modernistas que estaban tan de moda en su época. «Los términos y procedimientos herméticos utilizados por Böhme siguen un espíritu estrictamente olímpico», señala Alexander Dugin, «sus obras son un vivo ejemplo de alquimia puramente espiritual, que no deja lugar a dudas sobre sus objetivos y horizontes».
En la obra de Böhme se distinguen dos etapas. En sus primeros libros se puede hablar de la «teoskopía» (contemplación teológica), Aurora o la aurora matutina y Cristosofía o el camino hacia Cristo, hacen hincapié en la interpretación neoplatónica de la Biblia, el misterio de la Santísima Trinidad, en como el Verbo brota de Dios y como el Verbo es la Sabiduría, Sophia. En el lenguaje de la fenomenología diríamos que es el noema de la consciencia. El mundo es creado por el Verbo, pero sólo se hace perceptible debido al abismo, el Ungrund, término tomado de la mitología germánica. Böhme aborda el problema de la antropología, la cuestión de la existencia del hombre, como un puente entre el Dios que existe arriba y el abismo que se encuentra abajo. El dualismo cristiano, la llamada a la lucha espiritual contra los demonios y el espíritu del Anticristo que es el abismo, es un elemento muy importante de su pensamiento. Al mismo tiempo, Böhme señala una figura intermedia entre la Trinidad, Creadora del mundo, y el mundo creado (idea cercana al sufismo). Esta figura es Sophia, la Virgen Eterna, como «semejanza incorpórea de Dios».
Desde la aparición de la imagen de Sophia como figura femenina (representada ya en el libro de la Sabiduría de Salomón del Antiguo Testamento) la obra de Böhme inicia su segunda etapa, la sofiológica, marcada por libros como Los tres comienzos de la esencia divina, Sobre la triple vida del hombre, Sobre los signos de las cosas, Sobre la elección de la gracia, El misterio pansófico y El gran misterio. Böhme nunca confundió a la Sophia creada con el Dios Creador. Sophia es la primera de Sus creaciones, la manifestación de la efusión de la voluntad divina que emerge del abismo, de la nada. Sophia separa el mundo creado (principalmente el mundo de los ángeles) de Dios. Si una criatura quiere volver al Creador a través de Sophia, la fuente, entonces se salvará. Si la criatura se atribuye a sí misma su propio ser, olvidando a Dios, entonces perecerá. «La criatura está muerta, pero Dios vive». El hombre debe volverse hacia sí mismo, hacia su corazón inteligible, y de ese modo volverá a Dios, restaurando en sí mismo el mundo interior de Adán antes de la caída en el pecado (mencionemos aquí brevemente que para Böhme el Hombre original era un andrógino, un «hombre-virgen», cuyo género fue restablecido por medio de la Mariología).
«La doctrina de Böhme, por supuesto, guarda una relación inconfundible con su época, su religión, su pueblo, pensaba como un típico alemán», dice Berdyaev, «nosotros, ortodoxos rusos del siglo XX, pensamos de una manera diferente a este brillante artesano alemán de finales del siglo XVI y principios del XVII. Pero podemos sentir en él a un hermano de nuestro espíritu, pues su pensamiento se encuentra en consonancia con el nuestro». No es casualidad que en Böhme reconozcamos el pensamiento de Pordage y Saint Martin, Skovoroda y Odoevsky, Novalis y Coleridge, Schelling y Baader, Soloviev y Florensky, Karsavin y Losev, Mikushevich y Dugin. El mérito de plantear correctamente cuestiones verdaderas y vitales de teología, cosmología y antropología es, para todo ser humano, importante, independientemente de las posibles respuestas que cada pensador tradicionalista a dado a las mismas o que estas se correspondan con las de Boehme. Él mismo se dio cuenta de ello cuando criticó la falta de respuestas a las preguntas primordiales dadas por los teólogos oficiales de su época: «¿Qué permanece aún oculto? ¿La verdadera enseñanza de Cristo? No, sino la Filosofía y el fundamento profundo de Dios, la bienaventuranza celestial, la revelación de la creación de los ángeles, la revelación de la abominable caída del diablo, de donde procede el mal, la creación de este mundo, el fundamento profundo y el misterio del hombre y de todas las criaturas de este mundo, el juicio final y el cambio que sufrirá este mundo, el misterio de la resurrección de los muertos y de la vida eterna».
Como señaló acertadamente Berdyaev, Böhme era un realista en su comprensión de los símbolos tradicionales y percibía toda la historia del mundo, de Dios y del hombre de un modo extremadamente realista, como una tragedia, cuyo curso no está predeterminado. El hombre en la filosofía de Böhme no es una marioneta, sino una figura que actúa trágicamente entre los elementos del Fuego, la Luz y la Oscuridad, haciendo una elección existencial entre estar con el Creador o perecer en el abismo.
El incomparable Novalis dedicó en su poema «A Tick» 15 estrofas a Jacob Böhme. En él cuenta cómo un niño abandonado en tierra extranjera encontró un libro en la tumba de un anciano y conoció todos los secretos de la naturaleza. El espíritu del anciano Böhme se le apareció y le contó su vida: «Confortado por el libro del cielo, / vi en mi pobreza; / Un adolescente, en una montaña escarpada / vi el alma de todas las cosas. / Los misterios de la aurora me fueron revelados por Aquel que crea el universo; el Arca del Nuevo Testamento se abrió ante mí. / Confié a las letras el don de la maravilla, / El misterioso pacto guardé; / Morí pobre y desconocido, / El Señor me llamó a Sí. / <...> Un poder milenario, / Como Jacob Böhme, para erigir / Y a ti mismo, glorificado por derecho, / Con él volverás a encontrarte en el camino». Estas líneas, magníficamente traducidas al ruso por el difunto Vladimir Mikushevich, llevan siglos iluminando el camino de las nuevas generaciones que se esfuerzan por conocer a Dios.
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La verdad es que ME PARECE TAN REVELADOR todo lo relacionado con el SUICIDIO de LIAM PAYNE de ONE DIRECTION [por cierto..creo que todo tiene 2 direcciones o SENTIDOS porque tiene un RETORNO] QUE LO CONSIDERO UN ULTIMATUM..como es su gran tatuaje en el pecho de DONDE LA OSCURIDAD SE ENCUENTRA CON LA LUZ y otro con EL TIEMPO DIRA..el que se arrojará al patio de la piscina del hotel "CASA_SUR" que da a la calle EL SALVADOR paralela a avda JUAN BAUTISTA JUSTO..el que llamará a PROSTITUTAS [a mi me parece que en esta sociedad de la FALSA moral del dinero, FALSA religión , vicios e idolatria..el SEXO SALE CARO en DINERO Y TIEMPO o lo vas a LAMENTAR=PECADO ORIGINAL]..el que su último single fuera LIVE FOREVER tras ALL I WANT FOR CHRISTMAS.. el que yo andará por ahí o estuviera mi HOSTEL SELINA cuando se mato KOBE BRYANT [que resolvió un caso de VIOLACION pagando DINERO como CRISTIANO RONALDO que compró su PRIMOGENITO a otra YANKEE que no lo quería tras una noche de SEXO] en LAS VIRGENES [Calabassas] donde REM grabó video IMITATION OF LIFE del cd REVEAL o anterior al cd AROUND THE SUN..desde donde fui o desde el CLUB 69 [barrio de PALERMO HOLLYWOOD] a ver junto al RESTAURANT "LA VENDETTA" del FISHERTON PLAZA de ROSARIO [SANTA FE] el TRIBUTO de INXS [=IN EXCESS=EN EXCESO] autores de PECADO ORIGINAL [producido por NILE RODGERS cuando a MADONNA=VIRGEN.. produjo LIKE A VIRGIN]..cuyo cantante se SUICIDIO MASTURBANDOSE [AUTO_AXFISIA EROTICA] como IVAN HEYN subsecretario de comercio Argentino en una CUMBRE del MERCO SUR o DAVID CARRADINE [=KUNG_FU]..
Por cierto..ONE DIRECTION fueron los SUCESORES de TAKE THAT que se reunieron con ROBBIE WILLIAMS lanzando el single THE FLOOD [=EL DILUVIO] del cd PROGRESS para luego retomar su carrera en solitario con cd TAKE THE CROWN [ha sido el último ANGLOSAJON que vi en un puto FESTIVAL como el MAD COOL de 2023]
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Alexey Kvashnin (mencionado en 1700, muerto en 1726 (?)) Kirill Ulanov (mencionado entre 1684 y 1731) "¿CÓMO TE LLAMAREMOS?" (CIELO BENDITO) 1708 Tamaño - 124,5 x 67 Material - madera, yeso, lona Técnica - temple al huevo Número de inventario - DR-2373 Regalo de la familia Korin. 1996
Los orígenes de la iconografía de la imagen "Cómo te llamaremos" se encuentran en el arte cristiano europeo del siglo XV. Se basa en la imagen apocalíptica de la “Mujer vestida del sol”, descrita en los textos del libro del Nuevo Testamento “La Revelación de Juan el Teólogo”: “Y apareció en el cielo una gran señal: una mujer vestida del sol; la luna está debajo de sus pies, y sobre su cabeza hay una corona de doce estrellas” (Ap. 12:1).
En Rusia, esta iconografía se llama de manera diferente: "La mujer vestida de sol" y "Cómo te llamaremos" o "Cielo bendito". Se utilizó ampliamente una variante del nombre "Cielo bendito", asociada con la glorificación del ícono de la Catedral del Arcángel del Kremlin de Moscú, pintado por maestros zaristas en el último cuarto del siglo XVII. Según la leyenda, el ícono de la Catedral del Arcángel era una copia de una antigua imagen bizantina traída a Moscú, según una versión de Sophia Paleolog, la esposa del Gran Duque de Moscú Ivan III Vasilyevich (1440-1505), según otra, por Sophia Vitovtovna, la esposa del Gran Duque de Moscú Vasily Dmitrievich (1371 –1425). El nombre de “Cielo Bendito” se le dio a la imagen de la Catedral del Arcángel del texto de la oración ubicada alrededor de la imagen: “Cómo te llamaremos, oh Bendito, el Cielo ascendió tú, el sol de la verdad…”. Esta oración se lee en el servicio de la iglesia de la primera hora. La combinación de la oración de la Madre de Dios, con la que se consagra solemnemente el comienzo del día, con la imagen de la Madre de Dios de pie sobre una delgada luna creciente en el resplandor de la luz con el Niño, expresó más plenamente el simbolismo de esta imagen.
El ícono “Cómo te llamaremos” (Cielo bendito), pintado por Kirill Ulanov y Alexei Kvashnin, pintores de íconos de la Cámara de Armas del Kremlin de Moscú, en 1708, fue donado a la iglesia en la Galería Tretyakov. Tiene una inscripción posterior "Nuestra Señora de Vilna" en el campo superior. Se desconoce el origen del icono.
Información e imagen de la web de la Galería Tretyakov.
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I gatti e il borgo di San Feliciano sbarcano su Il Pomeriggio di Radio1 I gatti e il Borgo di San Feliciano sbarcano su Il Pomeriggio di Radio1 su Rai Radio1 con Ivan Cardia. La diretta Radio che tocca tutti i luoghi d’Ita...
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Gran Galà del Calcio 2023, il Monza porta a casa 4 premi
Gran Galà del Calcio 2023, il Monza porta a casa 4 premi. Nella prestigiosa e lussuosa cornice del Saint Joseph Resort, a Salerno, l'edizione 2023 del Festival del Calcio Italiano, ideato e prodotto dal giornalista e project manager Donato Alfani, giunge all'evento culminante del programma: il Gran Galà del Calcio. Rinomato ed atteso da migliaia di italiani, il Gran Galà del Calcio torna martedì 21 novembre ad aprire le proprie porte ai campioni del sistema calcistico italiano e alle personalità di spicco del settore, premiando chi, nel corso della stagione 2022/23, si è contraddistinto per i suoi risultati sportivi ed umani. Il prossimo martedì 21 novembre, tuttavia, non sarà solamente la notte delle stelle per eccellenza, ma anche la notte dedicata alla solidarietà e al supporto alla ricerca. Il Gran Galà del Calcio sarà accompagnato, anche in questa edizione, dal Football Gala Charity Dinner. Il Festival del Calcio Italiano, rinnovando il proprio impegno sociale e comunitario, organizza anche quest'anno una cena benefica con prodotti provenienti dalle eccellenze locali, i cui proventi finali raccolti saranno devoluti per la lotta alla distrofia muscolare. «L’edizione del prossimo Martedì 21 novembre si aprirà alle 18:30 con la Mixed Zone, non esclusiva, dove i colleghi avranno la possibilità di intervistare le grandi personalità presenti in serata – così il giornalista e project manager Donato Alfani -. Alle 20:30 si aprirà la serata di gala, dove potranno partecipare gli invitati. Per la stampa è previsto, in contemporanea al Football Charity Gala Dinner, un buffet esclusivo, a cui sarà possibile accedere previa registrazione attraverso il sito web Festival del Calcio Italiano». Grande exploit del Monza, che porta a casa ben 4 premi. Il primo va alla società come Miglior Club per aver giocato con più calciatori italiani, poi riconoscimenti anche per mister Raffaele Palladino (miglior giovane allenatore) e per il ds Michele Franco (miglior giovane direttore sportivo). Premiata anche la Responsabile Area Comunicazione dell’Ac Monza, Daria Nicoli come “Miglior Responsabile Comunicazione” della scorsa stagione. Sono centinaia, anche in questa XII edizione, i premiati nella prestigiosa serata del Gran Galà del Calcio. Dalla Serie A alla Serie D, rivolgendo il proprio sguardo al mondo dei Media e dell’informazione. GRAN GALÀ DEL CALCIO – BEST AWARDS SERIE A Miglior Portiere dell’anno – Ivan PROVEDEL Miglior Difensore dell’anno – Nicolò CASALE Miglior Centrocampista dell’anno – Riccardo ORSOLINI Miglior Attaccante dell’anno – Ciro IMMOBILE Miglior Calciatore dell’anno – Giovanni DI LORENZO Miglior Giovane Calciatore dell’anno – Fabiano PARISI Miglior Gol dell’anno – Antonio CANDREVA Miglior Procuratore dell’anno – Mario GIUFFREDI Miglior Allenatore dell’anno – Luciano SPALLETTI Miglior Giovane Allenatore dell’anno – Raffaele PALLADINO Miglior Responsabile Settore Giovanile – Gennaro DELVECCHIO Miglior Responsabile Area Scouting – Maurizio MICHELI Miglior Club dell’anno – SSC NAPOLI Miglior Presidente dell’anno – Aurelio DE LAURENTIIS Miglior Dirigente Sportivo dell’anno – Pantaleo CORVINO Miglior Direttore Sportivo dell’anno – Cristiano GIUNTOLI Miglior Giovane Direttore Sportivo dell’anno – Michele FRANCO Miglior Addetto Stampa dell’anno – Arturo MASTRONARDI Miglior Team Manager – Matteo TAGLIACARNE Miglior Club per aver giocato con più calciatori italiani – AC MONZA Miglior Responsabile Comunicazione – Daria NICOLI Miglior Arbitro C.A.N. Serie A e B – Fabio MARESCA Miglior Arbitro VAR Lega Serie A – Massimiliano IRRATI Miglior Giocatore Rivelazione dell’anno – Luca RANIERI Miglior Esordiente dell’anno – Salvatore ESPOSITO Premio Gestione Social – SALERNITANA Premio alla Carriera – Faustino CANÉ Premio Speciale – Antonio Pio IERVOLINO GRAN GALÀ DEL CALCIO – BEST AWARDS SERIE A – TOP 11 Miglior Portiere TOP 11 – Alex MERET Miglior Terzino Destro TOP 11 – Pasquale MAZZOCCHI Miglior Terzino Sinistro TOP 11 – Cristiano BIRAGHI Miglior Difensore Centrale TOP 11 – Giorgio SCALVINI Miglior Difensore Centrale TOP 11 – Federico BASCHIROTTO Miglior Centrocampista Laterale Destro TOP 11 – Matteo POLITANO Miglior Centrocampista Laterale Sinistro TOP 11 – Mattia ZACCAGNI Miglior Centrocampista Centrale TOP 11 – Nicolò BARELLA Miglior Centrocampista Centrale TOP 11 – Davide FRATTESI Miglior Attaccante TOP 11 – Domenico BERARDI Miglior Attaccante TOP 11 – Stephan EL SHAARAWY Miglior Mister TOP 11 – Maurizio SARRI GRAN GALÀ DEL CALCIO – BEST AWARDS SERIE B Miglior Portiere dell’anno – Stefano TURATI Miglior Difensore dell’anno – Federico BARBA Miglior Centrocampista dell’anno – Michael FOLORUNSHO Miglior Attaccante dell’anno – Matteo BRUNORI Miglior Calciatore dell’anno – Giuseppe CASO Miglior Giovane Calciatore dell’anno – Gabriele CAPANNI Miglior Gol dell’anno – Anthony PARTIPILO Miglior Procuratore dell’anno – Giovanni TATEO Miglior Procuratore dell’anno – Valeriano NARCISI Miglior Procuratore dell’anno – Claudio PARLATO Miglior Allenatore dell’anno – Fabio GROSSO Miglior Giovane Allenatore dell’anno – William VIALI Miglior Presidente dell’anno – Luigi DE LAURENTIIS Miglior Direttore Sportivo dell’anno – Ciro POLITO Miglior Dirigente Sportivo dell’anno – Stefano MARCHETTI Miglior Responsabile Settore Giovanile – Alessandro FRARA Miglior Responsabile Area Scouting – Gianluca LONGO Miglior Club per aver giocato con più calciatori italiani – CITTADELLA Miglior Addetto Stampa dell’anno – Leonar PINTO Miglior Squadra dell’anno - FROSINONE Miglior Arbitro C.A.N. Serie A e B – Ermanno FELICIANI Miglior Giocatore Rivelazione dell’anno – Giovanni FABBIAN Miglior Esordiente dell’anno – Gabriele MORACHIOLI Premio Gestione Social – PALERMO FC GRAN GALÀ DEL CALCIO – BEST AWARDS SERIE B – TOP 11 Miglior Portiere TOP 11 – Alessandro MICAI Miglior Terzino Destro TOP 11 – Raffaele PUCINO Miglior Terzino Sinistro TOP 11 – Gianluca DI CHIARA Miglior Difensore Centrale TOP 11 – Fabio LUCIONI Miglior Difensore Centrale TOP 11 – Valerio DI CESARE Miglior Centrocampista Laterale Destro TOP 11 – Alessio IOVINE Miglior Centrocampista Laterale Sinistro TOP 11 – Luigi CANOTTO Miglior Centrocampista Centrale TOP 11 – Luca GARRITANO Miglior Centrocampista Centrale TOP 11 – Luca MAZZITELLI Miglior Attaccante TOP 11 – Samuele MULATTIERI Miglior Attaccante TOP 11 – Walid CHEDDIRA Miglior Mister TOP 11 – Michele MIGNANI GRAN GALÀ DEL CALCIO – BEST AWARDS SERIE C Miglior Portiere Girone A dell’anno – Semuel PIZZIGNACCO Miglior Portiere Girone B dell’anno – Giacomo VENTURI Miglior Difensore Girone A dell’anno – Alessandro PILATI Miglior Centrocampista Girone A dell’anno – Davide BALESTRERO Miglior Centrocampista Girone B dell’anno – Gianluca CARPANI Miglior Attaccante Girone A dell’anno – Franco FERRARI Miglior Attaccante Girone B dell’anno – Alessandro CAPELLO Miglior Allenatore Girone A dell’anno – Luciano FOSCHI Miglior Giovane Allenatore Girone A dell’anno – Matteo ANDREOLETTI Miglior Allenatore Girone B dell’anno – Aimo DIANA Miglior Giovane Allenatore Girone B dell’anno – Massimiliano CANZI Miglior Giovane Allenatore Girone C dell’anno – Michele PAZIENZA Miglior Goal Girone A dell’anno – Giorgio GALLI Miglior Goal Girone B dell’anno – Davide GUGLIELMOTTI Miglior Goal Girone C dell’anno – Giuseppe FORNITO Miglior Presidente Girone A dell’anno – Giuseppe PASINI Miglior Presidente Girone C dell’anno – Alfonso MAZZAMAURO Miglior Direttore Sportivo Girone A dell’anno – Andrea FERRETTI Miglior Direttore Sportivo Girone C dell’anno – Giuseppe 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Speciale Lega Serie C – Pasquale LOGIUDICE Premio Gestione Social – VIRTUS FRANCAVILLA Miglior Dirigente Sportivo Girone A – Christian BOTTURI Miglior Dirigente Sportivo Girone B – Iacopo PASCIUTI Miglior Dirigente Sportivo Girone C – Vincenzo GRECO Miglior Responsabile Settore Giovanile – Saby MAINOLFI Premio alla Carriera – Fabio MAZZEO GRAN GALÀ DEL CALCIO – BEST AWARDS SERIE C – TOP 11 Miglior Portiere TOP 11 – Davide BAROSI Miglior Terzino Destro TOP 11 – Tommaso CANCELLOTTI Miglior Terzino Sinistro TOP 11 – Walter GUERRA Miglior Difensore Centrale TOP 11 – Giuliano LAEZZA Miglior Difensore Centrale TOP 11 – Nicolò BRIGHENTI Miglior Centrocampista Laterale Destro TOP 11 – Giuseppe IGLIO Miglior Centrocampista Laterale Sinistro TOP 11 – Franco LEPORE Miglior Centrocampista Centrale TOP 11 – Fausto ROSSI Miglior Centrocampista Centrale TOP 11 – Federico CARRARO Miglior Attaccante TOP 11 – Antonio VERGARA Miglior Attaccante TOP 11 – Cosimo PATIERNO Miglior Mister TOP 11 – Emilio LONGO GRAN GALÀ DEL CALCIO – BEST AWARDS SERIE D Miglior Squadra Girone A – US SESTRI LEVANTE Miglior Squadra Girone B – FC LUMEZZANE Miglior Squadra Girone C – FC LEGNAGO SALUS Miglior Squadra Girone D – AS GIANA ERMINIO Miglior Squadra Girone E – SS AREZZO Miglior Squadra Girone F – PINETO CALCIO Miglior Squadra Girone G – SORRENTO CALCIO Miglior Squadra Girone H – BRINDISI FC Miglior Squadra Girone I – CATANIA FC GRAN GALÀ DEL CALCIO – BEST AWARDS MEDIA & INFORMAZIONE Giornalista Sportivo dell’anno Uomo – Gianluca DI MARZIO Miglior Conduttrice Sportiva – Giorgia ROSSI Miglior Opinionista Sportivo – Andrea STRAMACCIONI Miglior Giornalista Bordocampo Uomo – Tommaso TURCI Miglior Direttore di testata sportiva “Quotidiano” – Ivan ZAZZARONI Miglior Direttore di testata sportiva “TV” – Federico FERRI Miglior Programma Televisivo Sportivo – CALCIOMERCATO L’ORIGINALE Miglior Format Televisivo Sportivo – SUPERTELE Miglior TG Sportivo – SKY SPORT 24 Miglior Programma Radiofonico Sportivo – 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Debutterà martedì 7 novembre 2023 alle ore 21.00 al Teatro Anfitrione - via San Saba, 24 (a quattrocento metri dalla metro Piramide) - Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, regia di Gianfranco Teodoro. «Se noi ombre vi siamo dispiaciuti, / immaginate come se veduti/ ci aveste in sogno…» Queste le parole con cui Puck, il folletto protagonista del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, conclude le tante vicende di uno degli spettacoli più conosciuti e belli della storia del teatro. Il Sogno è un invito a “fantasticare”, “immaginare”, “vivere andando oltre”, superando spazio e tempo, considerando il viaggio che sta per concludersi come un momento di gioia, magia, emozione, arricchimento unico. In un momento storico in cui - a causa di difficoltà mondiali politiche, sociali, economiche - sembra vietato “sognare”, proporre “Arte”, in tutte le sue declinazioni ed espressioni (Teatro, Musica, Danza, Cinema, ma anche Scultura, Pittura, Fotografia), ecco… Puck. E con lui, tutti i personaggi di un capolavoro che va oltre il tempo, l’uomo, la storia, le sue vicissitudini: Titania e Oberon, Ermia e Lisandro, Elena e Demetrio, e ancora Cotogna, Bottone, Flauto e Conforto, e infine il Duca Teseo, Egeo, Ippolita. Tutti personaggi che giocano con l’arte, mostrando allo stesso tempo leggerezza e profondità, gioie e dolori, passione e disprezzo. Come in una favola. Questo Sogno non vuole esser solo un semplice spettacolo, bensì ha l’obiettivo di rappresentare un “contenitore” di molti linguaggi artistici, con coreografie e musiche eseguite dal vivo impreziosendo l’allestimento e coinvolgendo sempre più il pubblico. La Compagnia Una Compagnia di quasi venti artisti fra attori, musicisti e ballerine. La versatilità del nostro Sogno Le caratteristiche del Sogno shakespeariano fanno in modo che l’evento ben si adatti a qualunque location e possa così essere realizzato in diverse occasioni: al chiuso, all’interno di un teatro o adattandosi a qualsiasi spazio chiuso; oppure all’aperto - come detto anche in versione “itinerante” - con l’intento di valorizzare uno spazio definito (come può essere un parco, uno spazio aperto, un contesto ben preciso esaltandone importanza e caratteristiche). Lo spettacolo è l’ideale per quella che può esser l’inaugurazione di uno spazio verde, per far conoscere un parco o un luogo delimitato; o ancora per presentare nuove prospettive ai residenti di un territorio, facendo loro “vivere” - o meglio ri-vivere - uno spazio a loro vicino in modo nuovo, diverso, ricco di Arte e Creatività. O ancora presso il giardino di una villa privata; o fra i vicoli di un paese; o ancora all’interno di un quartiere cittadino. Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare - regia: Gianfranco Teodoro; aiuto regia: Loredana Luzi; interpreti e personaggi: Alice Cappella/Francesca Pierante (Puck), Veronica Toscanelli/Francesca Di Meglio (Ippolita), Diego Guerrieri (Egeo), Francesca De Marchi (Ermia), Giuseppe Acampora/Cristiano Migali (Lisandro), Alberto Ferretti (Flauto), Ivan Di Bello/G. Teodoro (Conforto), Alessandro De Filippis/Alessio Curzi (Demetrio), Manuel Ricco (Oberon), , Claudio Piano/Vasco Meddi (Cotogna), Massimiliano Ferretti/ Vasco Meddi (Bottone), Flavia Rizza/Martina Menichini (Elena), G. Teodoro/Andrea Venditti (Teseo), Giulio Schifi, Mattia Tassi, Michele Albini, Marina Benetti, Caterina Boccardi, Diego Colaiori, Damiano Di Tizio, Mario Gioè, Matteo Maria Mascetta; coreografie: Francesca Piersante, Flavia Fiorini; scene e costumi: Elena Cilenti, Patrizia Moretti, Giorgia Zafarana, Alessandra Mattioli; musiche originali: Giuseppe Di Pilla, Elmo Zaccardelli eseguite dal vivo insieme a Flavio Fortuna; coordinamento organizzativo: Claudio Piano; foto: Riccardo D’Achille; produzione: Gocce d’Arte - rimarrà in scena al Teatro Anfitrione fino a lunedì 13 novembre 2023 (orario: tutte le sere ore 21.00; sabato 11, ore 18.00); nella stessa settimana sono previste
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Charles Foster (8 marzo 1997) é un agente del NCIS ed ex agente segreto della CIA.
É fidanzato con Musa al-Badri.
Breve biografia
Charles Foster nasce il giorno 8 marzo 1997 dall'unione amorosa tra Mark Foster e Aisha Lee ed è fratellastro di Brad Foster, Crystal Foster, Carl Foster, Fernando Foster e Abdullah Zhang.
Originalmente Charles era un cristiano protestante ma in seguito si interessò molto all'Islam ed all'età di 16 si converte all'Islam mentre all'età di 17 anni viaggiò in Arabia Saudita e Yemen imparando bene l'Islam e l'Arabo.
All'età di 18 anni si unì alla CIA lavorando come agente segreto e un arabista che aiutò a tradurre dall'arabo all'inglese.
Nel 2021, Charles lascia la CIA iniziando invece lavorare per NCIS (Naval Criminal Investigative Service) diventando un agente della marina investigativa per indagare sui criminali,serial killer e terroristi.
Il giorno 24 febbraio si fidanza ufficialmente con Musa al-Badri e si trasferisce a Miami in Florida.
Significato del nome Charles
Derivato dal tedesco “karl”, il nome maschile Charles, significa “uomo libero”, sebbene una teoria alternativa affermi la sua provenienza da “hari” che vuol dire “guerriero dell'esercito”. In Italia corrisponde alla variante “Carlo”, da Carlo Magno (742-814), re dei Franchi che dominò gran parte dell'Europa. Il nome divenne poi comune in Gran Bretagna a partire dal 1600, introdotto dal re Carlo I Stuart. L'onomastico è generalmente festeggiato il 4 novembre, in memoria di San Carlo Borromeo, arcivescovo cattolico e cardinale italiano.
Parenti
Mark Foster (padre)
Aisha Lee Zhang (madre)
Brad Foster (fratellastro da parte del padre)
Crystal Foster (sorellastra da parte del padre)
Carl Foster (fratellastro da parte del padre)
Calvin Foster (fratellastro da parte del padre)
Rajan Foster (fratellastro da parte del padre)
Fernando Foster (fratellastro da parte del padre)
Abdullah Zhang (fratellastro da parte della madre)
Jason Foster (zio paterno)
Maria Evans (zia acquisita)
Ivan Foster (cugino)
Nikolaj Foster (cugino)
Boris Foster (cugino)
Iosif Foster (cugino)
Leandro Foster (cugino)
Nathan Foster (zio paterno)
Ekin Aslan (zia acquisita)
Alex Foster (cugino)
Emily Foster (cugina)
Dorian Foster (cugino)
Prestavolti:
-Ross Butler
-Michael Galante
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Grafika 80!
Italian New Wave, Punk, Dark, Industrial
Matteo Torcinovich
Goodfellas, Firenze 2020, 272 pagine, 20.6x2x25.6 cm ISBN 978-8899770211
euro 30,00
email if you want to buy :[email protected]
Negli anni Ottanta in Italia prolificano una miriade di gruppi musicali. In un momento di transizione tra l’era analogica e quella digitale dove il computer e il sintetizzatore sono i nuovi protagonisti della musica, nascono case discografiche, fanzines e giornali con diversi concetti di estetica e di contenuto e l’ambiente musicale è in fermento. Il libro "Grafika 80!" si focalizza su questo decennio di produzioni grafiche in stretto legame con la musica e l’estetica è l’indiscussa protagonista. Più di ottocento immagini in duecentosettanta pagine accompagnate da testi scritti da Matteo Torcinovich, Vittore Baroni, Mirco Salvadori, Giorgia Fileni. Indiscriminatamente sono stati messi assieme materiali di varia natura e provenienza: i dischi del mainstream, le autoproduzioni, le grandi etichette e le piccole case discografiche indipendenti, le edizioni limitate, i nastri registrati e rimasti pezzi unici, quei giornali e riviste – mitici pionieri di un’avanguardia nascente e le “fanze” costruite in casa e distribuite tra amici. Ritroverete tra i tanti: Area Condizionata, Bi Nostalgia, Central Unit, Compact Cassette Echø, Cristiano Rea, Diossido di Cromo, Giovani Mondani Meccanici, Ivan Cattaneo, Johnny Grieco, Komakino, Lt. Murnau, Massimo Giacon, Megamagomusic, Mickey and the Mouses, Officine Schwartz, Piermario Ciani, Plexiglass, Produzioni Tecnofobiche, Produzioni VM, Prof. Bad Trip, Rock’ 80, Rosa Luxemburg Corp., Sexual Lobotomy, Slava Trudu!!, The Great Complotto, Toast, Trax, Tribal Cabaret, Xerox Fanzine, Zero Zero...
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Ivan Volkov soprannominato Ivan VII (18 maggio 1976) è l'imperatore (zar) della Russia e in precedenza era oppositore del presidente russo Vladimir Putin, un politico,ex agente di sicurezza del FSB.
È attualmente sposato Aleksandra Ivanova
Breve biografia
Ivan Volkov nasce il 18 maggio 1976 a San Pietroburgo in precedenza città chiamata Leningrado nell'impero sovietico da parte di una famiglia russa.
Nel 1996, all'età di 20 anni si recluta come agente di sicurezza presso l'agenzia russa del FSB che aveva sostituito il KGB dopo la caduta dell'impero sovietico e si sposa con Aleksandra Ivanova.
Nel 2011, Ivan diserta dal FSB e partecipa alla protesta governativa contro il presidente russo Vladimir Putin.
Nel 2023, Ivan critica Putin per aver invaso l'Ucraina e fece promesse alle opposizioni di Putin che cercherà un modo di fare pace con l'Ucraina e con gli Stati Uniti.
Il 3 aprile, Ivan tramite la ribellione russa rovesciò il presidente russo Vladimir Putin e mette fine il communismo russo causato dagli ebrei sovietici e divenne imperatore (zar) della Russia con il soprannome Ivan VII, egli permisse le basi militari del nuovo Sacro Romano Impero attraverso il nuovo imperatore tedesco Heinrich Ludwig e inviò l'esercito Imperiale in Siria per aiutare i ribelli sunniti di Free Syrian Army.
Nello stesso giorno rese San Pietroburgo e Mosca come le due uniche due capitali della Russia.
Significato del nome:
Ivan è nome di origini celtiche,anglosassone ed ebraiche che significa "Dio ha avuto misericordia"
Personalità:
Il Toro ascendente con ascendente Capricorno è artistico, è ambizioso, testardo e di bella presenza. La vita interiore è vivace, ma la vita sentimentale instabile e fiacca a causa anche di una certa vulnerabilità di fondo che subentra nel momento in cui esce dalla sicurezza della propria praticità e razionalità
Informazioni:
Data di nascita: 18 maggio 1976
Luogo di nascita: San Pietroburgo,Russia
Luogo di residenza: San Pietroburgo,Russia
Nazionalità: Russo
Professione: Imperatore (zar)
Segno zodiacale: Toro
Religione: Cristiano ortodosso
Ideologia: Nazionalismo e monarchia
Alleati:
-James Sawyer, presidente degli Stati Uniti
-Heinrich Ludwig, imperatore del Sacro Romano Impero e quarto reich
-Adolf Hitler, ex dittatore della Germania nazista e del terzo reich
-Josef Mengele, collaboratore di Adolf Hitler,medico e scienziato
-Reinhard Heydrich, collaboratore di Adolf Hitler e ufficiale delle SS
-Joseph Ratzinger, ex papa tedesco
-Hassan al-Douri, emiro dell'Arabia Saudita e Mahdi sunnita
-Malik al-Badri, leader dell'Iraq sunnita baathista
Nemici:
-Abu Qasim Muhammad, re d'Israele,anticristo e Mahdi sciita
-Ephraim Werner, collaboratore di Abu Qasim Muhammad e falso profeta
-Saif al-Adel, leader di al-Qaeda
-Bashar al-Assad, leader sciita della Siria
Curiosità:
-È un uomo introverso,indeciso e testardo
-Parla inglese,russo,francese,danese e tedesco
-Ama viaggiare e i viaggi
-È un uomo profondamente religioso
-È stato un ex agente di sicurezza del FSB prima di diventare un oppositore di Putin
-È molto atletico, fa esercizi mattutini fa passeggiate quotidiane, ama il kayak e può camminare per decine di chilometri alla volta.
Ama guardare e partecipare alle corse di cavalli.
È un eccellente nuotatore e un appassionato amante del biliardo.
Gli piace anche il tennis.
Durante l'inverno è un appassionato pattinatore e giocatore di hockey sul ghiaccio.
Parenti:
Aleksandra Ivanova (moglie)
Olga Volkov (figlia,1997)
Tatjana Volkov (figlia,1999)
Marjia Volkov (figlia, 2001)
Anastasjia Volkov (figlia, 2003)
Aleksej Volkov (figlio, 2005)
Prestavolto:
Nicola II Romanov
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Alain de Benoist: El eurasianismo de Dugin es incompatible con el nacionalismo
Entrevista realizada por Maxime Le Nagard
Traducción de Juan Gabriel Caro Rivera
Front Populaire: Usted conoce personalmente a Aleksandr Dugin, por lo que nos gustaría que nos explicara quién es el a nivel intelectual y cuáles son sus ideas, influencias filosóficas y políticas, etc.
Alain de Benoist: Conozco a Aleksandr Dugin desde hace más de treinta años y puede decir que es uno de los teóricos del eurasianismo, una corriente de pensamiento que surgió durante la década 1920 en los círculos de la emigración rusa (los “rusos blancos”) y laUnión Soviética. Esta corriente retoma la polémica entre eslavófilos y occidentalista (zapadniki) que ya había provocado divisiones entre la élite rusa en 1840.
Los occidentalistas sostienen que la Rusia actual es el resultado de la “occidentalización” de la sociedad rusa llevada a cabo por Pedro el Grande en el siglo XVIII, mientras que los eslavófilos, como Alexéi Jomiakov, Konstantin Aksakov e Ivan Kirevski (al igual que Dostoievski), decían que la “verdadera” Rusia era la representada por el pueblo ruso y su “forma” de ser antes de las reformas petrinas, cuando existía el Patriarcado de Moscú organizado según el modelo de unidad conciliar de la Iglesia Ortodoxa. Por lo tanto, era necesario luchar contra todas las influencias dañinas que provenían de Europa occidental (el racionalismo, el individualismo y la obsesión por el progreso técnico), las cuales eran perjudiciales para la identidad del pueblo ruso.
El eurasianismo fue fundado por figuras destacadas en la lingüística como Nikolái Trubetskói – autor de Europa y la Humanidad (el término “Europa” lo usa como sinónimo de Occidente) – y Roman Jakobson, además de economistas (Piotr N. Savitski), juristas y politólogos (Nicolas N. Alexeiev) o historiadores y geopolíticos (Georges V. Vernadski), entre otros. Los eurasianistas, al igual que los eslavófilos, creen que Rusia y Occidente son dos entidades totalmente diferentes, pero los primeros toman muchos elementos que los eslavófilos no tomaron en cuenta. El eurasianismo sostiene que la identidad rusa nació de una superposición entre un elemento eslavo-fino-turaniano, varego y cristiano-bizantino nacido en Kiev junto con la cultura “moscovita” que heredo las formas de poder y administración del imperio tártaro- mongol que dominó Rusia por tres siglos. Rusia es espiritualmente bizantina y, por lo tanto, “oriental” (la idea de la “Tercera Roma”). Además, el eurasianismo no considera que Rusia sea un país o una nación, sino una civilización única que adquirió un modo de ser imperial.
Aleksandr Dugin nació en 1962 y pertenece a la segunda generación del eurasianismo. Creo que su principal aporte a esta corriente han sido sus reflexiones geopolíticas, las cuales dictó cuando fue profesor de la Universidad Lomonossov de Moscú (Fundamentos de geopolítica, 1997). Además, Dugin siente un gran apego por el misticismo ortodoxo (él mismo es seguidor de los staretz o “Viejos Creyentes” de la Iglesia ortodoxa, una rama nacida del rechazo a las reformas introducidas por el Patriarca Nikon en el siglo XVII) y considera que la religión no debe fundarse en la razón, sino en la fe.
El geopolítico inglés Halford Mackinder, que murió en 1947, desarrolló la idea (luego retomada por muchos otros, entre ellos Carl Schmitt) de una oposición entre las potencias marítimas y las terrestres, siendo las primeras representadas por Inglaterra y los Estados Unidos, mientras que las segundas eran representadas por el gran continente euroasiático, cuyo “corazón” son Alemania y Rusia. Mackinder decía que quien controle el Heartland controlaría el mundo. Zbigniew Brzezinski retomó está idea en su libro El Gran Tablero del Mundo (1997) y escribió lo siguiente: “Estados Unidos debe por todos los medios apoderarse de Ucrania, porque Ucrania es el pivote del poder ruso en Europa. Una vez que Ucrania sea separada de Rusia, esta última dejará de ser una amenaza”.
Creo que todo esto nos permite comprender mejor las posiciones de Aleksandr Dugin, ya que el conflicto en Ucrania y Rusia no es para él una “guerra fratricida”, sino que es un intento de proyectar militar e ideológicamente, más allá de sus fronteras, la influencia de las democracias liberales – que defienden la idea de un Estado universal y la expansión de la decadencia por todo el planeta –en crisis, contra las democracias iliberales que desean salvaguardar la identidad de sus pueblos y aferrarse a sus propias ideas sobre la sociedad y la soberanía.
En cuanto a los pensadores que han influido sobre Dugin, creo que existen muchos. Dugin maneja una docena de idiomas, los cuales aprendió por sus cuenta, y desde muy joven se familiarizo con las ideas de pensadores tan diferentes como el historiador y geógrafo Lev Gumilev – hijo de la poetisa Anna Akhmatova, y teórico de los “lugares de desarrollo” (mestorazvitiye) –, Arthur Moeller van den Bruck – el “joven conservador” alemán que defendía la “orientación hacia el Este” –, Vico, Danilevski, Mircea Eliade, René Guénon, Jean Baudrillard, Marcel Mauss, Gilbert Durand, Claude Lévi-Strauss, Louis Dumont, Friedrich List, Heidegger, etc. Pero semejante lista es demasiado larga para darla completa.
FP: En su libro Contra el espíritu del tiempo, usted escribe que simpatiza con la “Cuarta Teoría Política”. ¿En qué consiste está teoría y por qué la considera interesante?
ADB: La Modernidad dio nacimiento a tres grandes teorías políticas que lucharon entre sí: el liberalismo, el cual nació en el siglo XVIII, el socialismo, que apareció en el siglo XIX, y el fascismo, que surgió en el siglo XX. Dugin desarrolla en su libro la idea de que es necesario crear una “Cuarta Teoría Política” la cual retome elementos de las otras tres, pero que no se identifique con ninguna de ellas. Considero que semejante propuesta es bastante interesante.
Ahora bien, Dugin también plantea que el siglo XXI debe crear un Cuarto Nomos de la Tierra (un nuevo sistema al interior del orden internacional). El Primer Nomos de la Tierra estaba basado en que los pueblos existían separados más o menos los unos de los otros, pero este desapareció con el descubrimiento del Nuevo Mundo. El Segundo Nomos nació con el orden eurocéntrico de los Estados modernos (el orden westfaliano) y colapsó con la Primera Guerra Mundial. El Tercer Nomos surgió en 1945 en Yalta y fue dominado por la bipolaridad estadounidense-soviética. ¿Cuál será el Cuarto Nomos de la Tierra? Según Dugin, este Nomos tiene dos alternativas: la unipolaridad representada por los Estados Unidos o la multipolaridad representada por los “Estados-civilización” y los Grandes Espacios continentales. Estos últimos son entidades autónomas y grandes espacios civilizacionales que de ahora en adelante serán los grandes sujetos de la globalización, intentando preservar las culturas y las formas de vida de los pueblos.
Dugin también cree que hemos entrado en la Cuarta Guerra Mundial. La Primera Guerra Mundial (1914-18) llevó al desmantelamiento de los imperios austrohúngaro y otomano. Estados Unidos y la Rusia de Stalin fueron los grandes vencedores de la Segunda Guerra Mundial (1939-45). La Tercera Guerra Mundial fue la Guerra Fría (1945-89) y terminó con la caída del Muro de Berlín y la desintegración del sistema soviético, siendo Washington el principal beneficiado de todo eso. La Cuarta Guerra Mundial comenzó en 1991 y consiste en la guerra de Estados Unidos contra el resto del mundo. Es una guerra que se libra en múltiples: económico, financiero, tecnológico y cultural, siendo inseparable de la lógica disolvente del capital que se está apoderando de todo.
FP: Muchos etiquetan a Dugin como parte de la “extrema derecha”, “roji-pardo”, “antimoderno”, “ultranacionalista”, “tradicionalista” o “neofascista”. ¿Cree que alguna de estas etiquetas se ajusta a la realidad?
ADB: Los periodistas no saben nada de filosofía política e historia de las ideas, por lo que son incapaces de entender los fenómenos que acontecen frente a ellos y se limitan a balbucear mantras y vulgatas incoherentes. La etiqueta polifacética de “extrema derecha” es utilizada por quienes no quieren pensar. Considero que las únicas etiquetas que se le pueden aplicar a Dugin son las de “tradicionalista antimoderno”, pero sólo si se entienden tales términos en el sentido de Guénon, el resto son totalmente ridículas. No dicen nada sobre Aleksandr Dugin, pero sí dicen mucho sobre quienes las utilizan. Quizás la peor de todas estas etiquetas sea la de tildarlo de “nacionalista” o “ultranacionalista” como la mayoría de sus detractores lo hacen. Dugin, como he dicho anteriormente, es un eurasianista y el eurasianismo es incompatible con el nacionalismo. El eurasianismo defiende la idea del Imperio y rechaza la lógica de los nacionalismos étnicos y los Estados-nación (esto explica los estrechos vínculos que Dugin mantiene con representantes de las comunidades judías y turco-musulmanes de Rusia).
FP: Aleksandr Dugin ha sido presentado como el “cerebro” detrás de Putin, una especie de misterioso Rasputín del Kremlin. ¿Cuál es realmente su influencia sobre el gobierno y la sociedad rusa?
ADB: ¡Llamarlo el “cerebro” detrás de Putin, cuando se sabe que no se han visto ni una sola vez de frente, resulta bastante exagerado! La verdad es mucho más prosaica: Aleksandr Dugin es un intelectual muy conocido y leído, tanto en Rusia como en el extranjero, que ha sido traducido a unos diez o doce idiomas diferentes. Tiene sus propias redes de influencia. Tuve la oportunidad de dictar un par de conferencias sobre geopolítica a militares y altos oficiales del ejército ruso en la sede de Pravda de Moscú en abril de 1992. En ese entonces ya se notaba como las ideas eurasiáticas hacían eco en la opinión pública de Rusia. Dugin lanzó en el 2003 el Movimiento Eurasiano Internacional y desde entonces este ha crecido mucho entre la población no rusa de Rusia. Dugin también ha ido a Washington y se ha encontrado con intelectuales como Zbigniew Brezinski y Francis Fukuyama.
No cabe duda de que Dugin conoce muy bien el entorno en el que se mueve Putin, pero nunca ha pertenecido a su círculo o “asesores especiales”. Él sostiene que Putin abandonó el rumbo pro-atlantista de Boris Yeltsin, pero considera que el actual presidente de Rusia es un “eurasianista a pesar de sí mismo”. El libro que escribió sobre Putin hace varios años se encuentra muy lejos de ser un ejercicio de admiración, pues expone aquellos puntos en los que está de acuerdo con él y otros en los que no. Por supuesto, los periodistas franceses parece que nunca leyeron tal obra.
FP: Además de conocer la obra de Aleksandr Dugin, también ha publicado el libro Survivre à la désinformation (2021) donde crítica los medios de comunicación. ¿Cuál es su opinión sobre el papel que han jugado los medios en el conflicto ruso-ucraniano?
ADB: Creo que es bastante obvio: los grandes medios de comunicación franceses solo se han dedicado a transmitir la ideología dominante. Al parecer se ha vuelto normal que en este país ya no se den debates serios y se ignore o caricaturice la opinión de quienes no comparten tales ideas. Esto se aplica tanto a Dugin como a la guerra en Ucrania, ya que el único punto de vista que se transmite es el de los ucranianos, pero no el de los rusos. Esto crea una forma de represión evidente en la sociedad y debemos desconfiar de todo aquel que reprima.
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De verdad que creo que AYER he puesto un COLOFON DESCOMUNAL con lo de CHINCHON [=Nuesta SEÑORA DEL PARAISO] lugar de naci_miento de MANQUISO [al que puso DEL REVES con un CAIDA BRUTAL CRISTIANO Ronaldo en el ESTADIO del MANZANA+eRES en COPA DEL REY víspera de mi encuentro en el CORTE INGLES de CALLAO con LAURA PAUSINI presentando sus EXITOS con LIMPIO con KYLIE MINOGUE como unico tema INEDITO=titulo de su cd anterior+PAU DONES de JARABE DE PALO en FNAC CALLAO con camiseta de cerveza mexicana SOL presentando cd SOMOS firmandomelo con SALUD e IVANCRISTO + LIAM GALLAGHER a ORILLAS DEL MANZANA+eRES o sala LA RIVIERA presentando cd BE con BEADY EYE volviendo a mi casa o metro EL CAPRICHO desde el metro PUERTA DEL ANGEL]..y lo de MORATA de TAJUÑA por Álvaro MORATA [del que destacó sus primeros goles en REAL MADRID ante MILLONARIOS de BOGOTA día que fue atropellado en Travesia IVAN de VARGAS el Benjamin de REAL Madrid Alonso Ezquerro Matamoros dentro de las muchas desgracias de esa FAMILIA BLANCA PARASITARIA que me persiguio y parasito hasta de mi padre..así como su boda en la IGLESIA del SANTISIMO REDENTOR en VENEZIA o la ciudad INNUNDABLE que conmemora que tras la PESTE aniquilar 1/3 de la POBLACION se detuvo cosa que celebran 3er domingo de JULIO]..para hacer valer a JULIO REY DE PAZ , JULIO IGLESIAS DE LA CUEVA [=y su amigo KISS_SINGER] y los Futbolistas JULIO Cardeñosa, JULIO Salinas famosos por sus ERRORES MUNDIALES o incluso JULIO LLORENTE por sus ataques epilépticos antes y después que su hermano JOE de RM BASKET se pusiera junto a mi en el derby más polémico en el que abrió el marcador y arrancandole la camiseta a JOE meses despues en PUERTO REAL un jugador de la Phillips de MILAN
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AC Brasil Amateur 2016 (resultados)
Resultados amateur del Arnold Classic Brasil 2016, el prestigioso certamen de fisicoculturismo y fitness. Fantástica participación de atletas locales y países vecinos. Resultados AC Brasil Amateur 2016 Women's Fitness (Open) 1. Gissella Maria Dias Gracia (Paraguay) 2. Valentina Rodríguez (Uruguay) Men's Fitness (Open) 1. Rafael Magalhães (Brasil) 2. Rene Vanderko Dos Santos (Brasil) 3. Paulo Vitor Felipe (Brasil) Culturismo +40 1. Esequiel Alves Conceição (Brasil) 2. Ricardo Plata Duran (Colombia) 3. Martín Jose Lester (Argentina) 4. Jorge Ignacio Asp (Argentina) 5. Alderino Alves Dos Santos Filho (Brasil) 6. Alexandre Osmar Pamplona (Brasil) Bodyfitness +35 1. Tibis Araque (Venezuela) 2. Romina Lameiro (Argentina) 3. Sylvia Pennas (Brasil) 4. Sandra Liliana Martinez (Colombia) 5. Laura Raquel Saccomani de Bordon (Paraguay) 6. Maria Alejandra Carmona (México) . Cláudia Gentil (Brasil) . Bally Natalia (Argentina) . Cylene Pereira (Brasil) . Soledad López (Uruguay) . Saturnina Lugo Bautista (Paraguay) . Carol Grayer (Canadá) Culturismo 70 Kg 1. Ueliton Aragão Silva (Brasil) 2. Vitor Alves Porto de Oliveira (Brasil) 3. Jean de Amorim Machado (Brasil) 4. Soepe Amoetan Koese (Suriname) 5. Duvan Rodriguez (Colombia) 6. Maroun Michel Srou (Brasil) . Thener Lúcio Carmo (Brasil) . Carlos Eduardo Da Silva (Brasil) . Rodrigo de Mello Costa (Brasil) . Diogo Dalton Guedes (Brasil) . Hubert Fagundes Paul Turrini (Brasil) . Hernández Víctor (Argentina) . Christopher Queiroz E Silva (Brasil) . Fernando Oliveira (Brasil) . Mahmoud Mokhtar Mohamed (Catar) . Kelton Thomas Trinidad E Tobago . Rodrigo Gomes Da Silva (Brasil) . Juan Fernando Chambi (Bolívia) . Evaristo Cortes Valladares (Costa Rica) . Thiago Macedo Pinho (Brasil) Culturismo 75 Kg 1. Marco Antonio Cortez (Brasil) 2. Fabricio de Souza Moreira (Brasil) 3. José Carlos de Oliveira Junior (Brasil) 4. Francisco de Assis (Brasil) 5. Jesus Maria Britos Quintana (Paraguay) 6. Elianderson Freitas Barbosa Da (Brasil) . Cleiton Da Silva Oliveira (Brasil) . Edson Castilho (Brasil) . Lenio Anderson Rego Barbosa (Brasil) . Davi José Furtado de Jesus (Brasil) . André Luis Birk (Brasil) . Frank Giovanni Rocha Cardozo (Bolívia) . Julio Cesar Ferreira Da Silva (Brasil) Culturismo 80 Kg 1. Isaquiel Costa Balbi (Brasil) 2. Antonio Inácio Ferreira Santiago (Brasil) 3. Felipe Henrique Moraes Da Silva (Brasil) 4. Diego Spadoni (Uruguay) 5. Paulo Vitor (Brasil) 6. Rafael Ribeiro (Brasil) . Diego Viegas Pinheiro (Brasil) . Jackson Barros (Brasil) . Lindow Adrián (Argentina) . Gustavo Lira Camargo (Brasil) Culturismo 85 Kg 1. Cristian Molina (Argentina) 2. Luis Gabriel Rios (Colombia) 3. Adilio Veloso de Lima (Brasil) 4. Esequiel Alves Conceição (Brasil) 5. Marciel Cristiano Mendes (Brasil) 6. Andres Marcelo Lavesolo (Uruguay) . Martín Jose Lester (Argentina) . Francisco Pereira Silva (Brasil) . Damián Izquierdo (Uruguay) . Erasmo Vieira de Sousa Maciel (Brasil) . Fernando Castro Da Silva (Brasil) . José Claudio Aguiar de Freitas (Brasil) . Johnatan Sanchez (Colombia) . Manuel Jesus Angulo Alpire (Bolívia) Culturismo 90 Kg 1. Jorlan Vieira (Brasil) 2. Geremias Da Silva (Brasil) 3. Ricardo Plata Duran (Colombia) 4. Pierre Olivier Mckinnon (Canadá) 5. Leandro Bessa Da Silva (Brasil) 6. Willian Eduardo Sanches Chirinos (Venezuela) . Elcio Custodio Dos Santos (Brasil) . Cleber Geovane Correia Lopes (Brasil) . Rafael Braga Poggi (Brasil) . Dereck Tremblay (Canadá) . Marcelo Riesco (Argentina) . Willy Lizzon (Brasil) . Edgar Ivan Rodriguez Benavides (Colombia) . Harold Carvajal Nino (Colombia) Culturismo 100 Kg 1. Ítalo Ridney Rodrigues (Brasil) 2. Ponce José (Argentina) 3. Rodrigo Cortez (Argentina) 4. Oscar Antonio Zaracho Sanches (Paraguay) 5. Camilo Andres Diaz Garzon (Colombia) 6. Helizhandro Soares de Matos (Brasil) . Luis Gonzalo Arrua (Argentina) . Martin Escobar (Colombia) . Roberto Vitória (Brasil) . Marino Santos Da Silva Junior (Brasil) . Jorge Ignacio Asp (Argentina) . Perez Facundo (Argentina) . Wendel Djoemadi Rudolf (Suriname) . Vinicius Daniel Porto Matos (Brasil) . Marcos Deivison Vidal de Matos (Brasil) Bodyfitness hasta 158 Cm 1. Guadalupe Garcia Rodriguez (Paraguay) 2. Tibis Araque (Venezuela) 3. Nora Raquel Martinez (Paraguay) 4. Sylvia Pennas (Brasil) 5. Tatiane Souza Breda (Brasil) 6. Thaise Perichi (Brasil) . Simei Pimentel de Jesus (Brasil) . María Mernes (Argentina) . Simone Nesareth Machado (Brasil) . Tamires Luana Andrade Marques (Brasil) . Mayra Mendes Kreva Da Silva (Brasil) . Carla Helena Gonçalves (Brasil) Bodyfitness hasta 163 Cm 1. Luciani Lorena (Argentina) 2. Wagna Vargas (Brasil) 3. Laura Raquel Saccomani de Bordon (Paraguay) 4. Bianca Pimentel (Brasil) 5. Kelly Da Cruz Nogueira (Brasil) 6. Alessandra Sales de Carvalho (Brasil) Bodyfitness más de 163 Cm 1. Lina Maria Herrera (Colombia) 2. Patrícia Pízio (Brasil) 3. Marissol Amaral Rios Bisquolo (Brasil) 4. Natalia Vieira de Brito (Brasil) 5. Ivonne Gutierrez Bolívia 6. Andrea Prado (Brasil) . Maria Alejandra Carmona (México) . Romina Mamani (Argentina) . Pollyanna de Oliveira Rocha (Brasil) . Carolina de Almeida (Brasil) . Camila Antunes Coelho (Brasil) . Jessica Schilling (Catar) Bodyfitness 1. Guadalupe Garcia Rodriguez (Paraguay) 2. Luciani Lorena (Argentina) 3. Lina Maria Herrera (Colombia) 4. Tibis Araque (Venezuela) Women's Physique (Open) 1. Michelly Mattos (Brasil) 2. Paloma Calandrini Cardozo de (Brasil) 3. Rosane Gomes Braga (Brasil) 4. Evelaine Rocha (Brasil) 5. Alessandra Rocha Grimaldi Costa (Brasil) 6. Giovanna Tosta Faria de Souza (Brasil) . Laís Da Hora Da Silva (Brasil) . Melissa Pinheiro Fragnan (Brasil) . Alda Maria Reis (Brasil) . Alexandra Faria Lima (Brasil) . Valdirene Santana de Oliveira (Brasil) . Rocio Ana Iris Peguero Brea (República) . Leyvina Rodrigues Barros (Brasil) Culturismo más de 100 Kg 1. Regan Taylor Grimes (Canadá) 2. Franco Domínguez (Argentina) 3. Carlos Andres Ayala Caceres (Paraguay) 4. Fabiano Ferreira (Brasil) 5. Bernardo Henrique Cesarino (Brasil) 6. Luis Alberto Gonzalez (Paraguay) . Juan Gomez Manuel (Argentina) . Jose Ramon Tineo Martinez (República) . Isaque Porto Chaves (Brasil) . Vitor Lima (Brasil) Culturismo (Absoluto) 1. Regan Taylor Grimes (Canadá) 2. Ítalo Ridney Rodrigues (Brasil) 3. Jorlan Vieira (Brasil) 4. Cristian Molina (Argentina) 5. Marco Antonio Cortez (Brasil) 6. Isaquiel Costa Balbi (Brasil) . Ueliton Aragão Silva (Brasil) . Esequiel Alves Conceição (Brasil)
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La risposta dei Cosacchi alla lettera del sultano
Siamo durante la guerra turco-russa del 1676 e l’evento, molto probabilmente leggendario, ha ispirato un dipinto del pittore russo Il’ja Repin del 1891. L’opera dal titolo La Risposta dei Cosacchi dello Zaporož'e al sultano Mehmed IV di Turchia é oggi esposta all’interno del Museo russo a San Pietroburgo.
Eccolo qua.
Che cosa accadde?
I cosacchi dello Zaporož'e abitavano a sud nell’odierna Ucraina e sconfissero ripetutamente le truppe ottomane durante il conflitto turco-russo. Nonostante queste sconfitte il sultano Mehmed IV scrisse una lettera ai cosacchi invitandoli alla resa.
In quanto Sultano; figlio di Maometto; fratello del Sole e della Luna; nipote e viceré per grazia di Dio; governatore del regno di Macedonia, Babilonia, Gerusalemme, Alto e Basso Egitto; imperatore degli imperatori; sovrano dei sovrani; cavaliere straordinario e imbattuto; fedele guardiano della tomba di Gesù Cristo; fido prescelto da Dio stesso; speranza e conforto dei Musulmani; grande difensore dei Cristiani — Io comando a voi, cosacchi dello Zaporož'e, di sottomettervi a me volontariamente e senza resistenza alcuna, e cessare di tediarmi con i vostri attacchi. Il Sultano Mehmed IV.
I cosacchi, capitanati da Ivan Sirko, risposero alla lettera ricalcandone lo stile ma riempiendolo di volgarità. Il dipinto di Repin coglie il divertimento dei cosacchi mentre scrivono la lettera.
I cosacchi Zaporozi al Sultano Turco
Tu, diavolo turco, maledetto compare e fratello del demonio, servitore di Lucifero stesso. Quale straordinario cavaliere sei, tu che non riesci ad uccidere un riccio col tuo culo nudo? Il diavolo caca e il tuo esercito ingrassa. Non avrai, figlio d'una cagna, dei cristiani sotto di te, non temiamo il tuo esercito e per terra e per mare continueremo a darti battaglia, sia maledetta tua madre.
Tu cuoco di Babilonia, carrettiere di Macedonia, birraio di Gerusalemme, fottitore di capre di Alessandria, porcaro di Alto e Basso Egitto, maiale d'Armenia, ladro infame della Podolla (regione centro-occidentale dell’Ucraina N.d.A.), “amato“ (passivo nell’atto sessuale N.d.A.) tartaro, boia di Kam'janec’ (città dell’Ucraina occidentale N.d.A.) idiota del mondo e dell'altro mondo, nipote del Serpente e piaga nel nostro cazzo. Muso di porco, deretano di giumenta, cane di un macellaio, fronte non battezzata, scopati tua madre!
Ecco come gli Zaporozi ti hanno risposto, essere infimo: non comanderai neanche i maiali di un cristiano. Così concludiamo, visto che non conosciamo la data e non possediamo calendario, il mese è in cielo, l'anno sta scritto sui libri e il giorno è lo stesso da noi come da voi. Puoi baciarci il culo! Il Comandante Ivan Sirko, con l'intera armata dello Zaporož'e.
Qualche altra curiosità: L'imperatore russo Alessandro III comprò il dipinto per 35.000 rubli, all'epoca la più grande cifra mai spesa per un dipinto russo. Il poeta francese Guillaume Apollinaire scrisse in versi questa versione della lettera nel poema La Chanson du mal-aimé nella raccolta Alcools del 1913.
Una caricatura del 1923 riprende il dipinto di Repin ma con gli esponenti bolscevichi Kamenev, Zinoviyev, Stalin e Trockij che rispondono al ministro degli esteri inglese Lord George Curzon.
Nel 1944 il dipinto é stato anche celebrato in un francobollo (foto 3) dalle Poste dell’Unione Sovietica.
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