#Giuseppe Brugnaro
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It's how her bishop uncle died, drowned at the dock. It's a curse that hovers over this family!
La stanza del Vescovo - La Chambre de l'évêque Dino Risi (1977)
Foul deeds will rise, Though all the earth o'erwhelm them, to men's eyes. WS, Ha Avatar pic by Mitchell Turek
#Dino Risi#La stanza del Vescovo#La Chambre de l'évêque#The Bishop's Bedroom#Piero Chiara#Ugo Tognazzi#Ornella Muti#Patrick Dewaere#Gabriella Giacobbe#Lia Tanzi#Katia Tchenko#Karine Verlier#Franco Sangermano#Marcello Turilli#Piero Mazzarella#Renzo Ozzano#Francesca Juvara#Giuseppe Brugnaro#Lago Maggiore#Verbano#Lagh Magior#Lac Majeur#Lake Maggiore
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Giornata della Terra. I sindaci di Milano, Bologna, Torino, Venezia e Treviso invitano a riflettere sull'inquinamento in Pianura Padana
Giornata della Terra. I sindaci di Milano, Bologna, Torino, Venezia e Treviso invitano a riflettere sull'inquinamento in Pianura Padana. Milano - Lunedì 22 aprile, in occasione della Giornata della Terra, al Piccolo Teatro Strehler di Milano, si terrà una riflessione sul tema dell'inquinamento. A lanciare l'iniziativa trasversale sono i sindaci Giuseppe Sala (Milano), Matteo Lepore (Bologna), Stefano Lo Russo (Torino), Luigi Brugnaro (Venezia) e Mario Conte (Treviso), con una lettera indirizzata ai Primi Cittadini e alle Prime Cittadine dei comuni della Pianura Padana. A partire dall'assunto condiviso che respirare un'aria pulita è un diritto fondamentale di tutti e tutte, i Sindaci ricordano che si tratta di "un tema urgente che va affrontato con rigore e per questo, a partire dai nostri territori, ci stiamo impegnando nel promuovere misure sempre più attente all'ambiente. È indubbio e registrato che i livelli di polveri sottili dal 2002 ad oggi siano fortemente diminuiti, ma questo non basta"."Tuttavia - aggiungono -, siamo consapevoli che anche gli interventi più drastici, se adottati singolarmente, non sono sufficienti a mitigare il problema. Quando parliamo di aria non possiamo limitarci ad indossare le lenti del perimetro comunale ma dobbiamo necessariamente considerare l'intera Pianura Padana". E concludono: "Non vogliamo stare a guardare: intendiamo continuare a fare la nostra parte e lo chiediamo anche a voi. Dobbiamo fare rete per vincere la battaglia contro l'inquinamento".All'appuntamento parteciperanno scienziati, medici, categorie, associazioni, cittadine e cittadini. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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#GovernoDraghi #governo #governodeimigliori #centrosinistra #partitodemocratico #Movimento5Stelle #GiuseppeConte #chigi #palazzochigi #ministerodellasalute #Letta #Malpezzi #PD #italaviva #LiberieUguali #GiovanniToti #Brugnaro #irriconoscenza #cambiamento #cambiabandiera
Robby Giusti 👍👍👍👍👍👍Giovanni Sanzo 👏👏👍👍👏👏👏👏📣📣📣Alla gentile e cortese attenzione del ministro Renato Renato Brunetta Brunetta #BrunettaDimettiti #Brunetta >>>> Silvio Silvio Berlusconi Berlusconi Antonio Antonio Tajani Tajani Anna Maria Anna Maria Bernini #forzaitalia Mario Draghi Premier Presidente Mario Draghi Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero della Salute Dipartimento della Funzione Pubblica #MinisteroInterno #Lamorgese #LAMORGESEDIMETTITI
Gentilissimo ministro #renatobrunetta noi elettori del centro destra la amiamo e stimiamo moltissimo, ma per favore rientri nel suo partito forza Italia che per lei ha fatto tantissimo; le hanno fatto sempre ricoprire ruoli e posizioni di grande importanza e rilievo, ci piace ricordarla anche ministro nei governi Berlusconi. Ma sinceramente non capiamo ed accettiamo la sua uscita da forza Italia che l'ha sempre sostenuta, valorizzata e rispettata tantissimo, tantissimo. Nessuno del centro destra voleva sfiduciare Draghi, ricordiamo che il governo Draghi nasce su iniziativa del presidente Berlusconi, però le parole offensive di Draghi contro il centro destra di governo di ieri pomeriggio e il suo posizionamento a favore del PD e di Letta con l'accettazione della mozione di fiducia di Casini (altro camaleonte e cambio casacca come il versatile Giuseppe Conte) eletto nelle file del PD, e per tanto tempo eletto e facente parte del centro destra, con cui ha fatto pure il presidente della Camera (grazie a Berlusconi e al centro destra) però appunto le suddette parole offensive dette al centro destra di governo e la successiva scelta della mozione di fiducia di Casini hanno chiaramente significato che Draghi NON era più il presidente del consiglio del governo di unità nazionale, ma il premier di un governo a guida e trazione PD e Letta con tutte le loro ultime provocazioni sulla cittadinanza facile ius scholae agli stranieri, la liberalizzazione delle droghe, il ritorno al ddl Zan, l'utero in affitto, le adozioni gay, la legittimazione delle famiglia gay, i gay pride, il favoreggiamento degli sbarchi continui di clandestini ed altri temi bandiera del PD, queste offese e prese di posizione a favore del PD con i suddetti temi ideologici hanno distolto questo governo dai temi importanti, essenziali ed esistenziali per gli italiani, come il caro bollette, il caro costo della vita, l'inflazione galoppante, intere categoria di imprenditori e cittadini in gravi difficoltà, disoccupazione in crescita, povertà assoluta arrivata a 7 milioni di italiani, futuro incerto e oscuro per l'Italia e gli italiani, non solo lo hanno distolto, ma lo hanno indirizzato verso temi ideologici del PD che non hanno nulla a che fare con le priorità da mettere in campo per l'Italia e gli italiani. Bene caro ministro, Draghi aveva preso una brutta piega che non può più essere accettata dal centro destra di governo, che in fondo gli aveva chiesto di continuare sì, ma senza i 5 stelle che ormai sono fuori dal mondo e da ogni logica. Tuttavia gentile ministro, da elettori forzisti e del centro destra di governo le chiediamo, proprio in virtù di questa brutta piega presa da Draghi in favore delle ideologie campate in aria del PD, di ritornare sulla sua decisione e ritornare ad essere una persona, un politico e una componente importantissima e indispensabile di FORZA ITALIA !!! Non lasci il partito per cui ha tantissimo lottato e da cui ha avuto tantissimi riconoscimenti e apprezzamenti !!! Firmato un foltissimo gruppo di elettori e sostenitori di FORZA ITALIA e del centro destra unito per un buon, anzi ottimo governo del Paese Italia.📣📣📣📣➡️➡️ Vale anche per le ministre forziste Mariastella Mariastella Gelmini Gelmini e Mara Mara Carfagna Carfagna !! La #gratitudine NON è più un valore ahinoi !!!
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Mose, ancora incompleto dopo 6 miliardi e 18 anni. Ma l’Italia a Dubai tenta di venderlo come “opera straordinaria da esportare” E’ costato 6 miliardi e mezzo di euro. E funziona a singhiozzo. La prima pietra fu posta il 14 maggio 2003, ma 18 anni, 4 mesi e tre settimane dopo è ancora un cantiere aperto. Entrerà in attività stabile (forse) nel 2023, ma per dire che possa essere collaudato bisognerà arrivare (forse) a fine 2025. Per farlo funzionare e assicurarne la manutenzione serviranno dai 100 ai 150 milioni di euro all’anno. La strada per la sua realizzazione è stata lastricata di tangenti, con uno dei più rapaci assalti alla diligenza pubblica che si ricordi nel dopoguerra. Questo è il Mose, in attesa che salvi per davvero Venezia dalle acque alte, come non ha fatto nella prima alta marea del 5 ottobre 2021, troppo modesta (105 centimetri sul livello del medio mare) per dare l’ordine di alzare le paratoie in acciaio, ma sufficiente per far sommergere i masegni della Piazza e i mosaici della Basilica di San Marco. Eppure il Mose è un’alta opera dell’ingegno italiano. Un prodotto da export. Di più, un modello tecnologico da offrire per salvare il mondo e le sue coste dall’innalzamento del mare. Lo hanno detto sulla scena dell’Expo di Dubai l’architetto Elisabetta Spitz, commissario straordinario sblocca-cantieri, il ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. (...) Niente male, come pubblicità istituzionale. Forse qualcuno sta pensando per davvero di trasformare il costosissimo gingillo in un prodotto made in Italy da vendere all’estero. Ma cosa dovremmo esportare? Le traversie di un iter tecnico-burocratico infinito? Oppure i milioni di euro finiti scandalosamente nelle tasche di politici, uomini dello Stato, controllori che non controllavano? O ancora un’opera arrugginita prima ancora di entrare in attività, carica di criticità di cui alla fine nessuno pagherà il conto? A rendersi conto dello stridore della proposta esibita sul palcoscenico planetario, nell’indifferenza della politica, sembra essere stato il solo consigliere comunale veneziano Gianfranco Bettin, sociologo e scrittore, già prosindaco della città. Conoscendo molto bene la genesi del Mose, i suoi costi economici e soprattutto ambientali, risponde da “verde e progressista”: “L’opera proposta al mondo a Dubai. Modello Mose? No, grazie”. E motiva: “L’idea, autorevolmente lanciata, è ridicola e proterva”. Perché? “Intanto perché, in linea teorica, può essere considerata in situazioni tipo laguna, dove c’è da interrompere un flusso di marea in entrata da qualche bocca di porto in un bacino chiuso. Ma ci si immagina un Mose davanti a Genova, o a Napoli o a Trieste per proteggerle dall’innalzamento del mare provocato dal surriscaldamento del clima? Oppure un bel Mose tra Atlantico e Mediterraneo, sullo stretto di Gibilterra?”. Perché Bettin ritiene la proposta “proterva”? “Perché vuole proporre al mondo un’opera affidata in concessione diretta ad aziende scelte dal potere politico, senza gare a norma europea, approvata con diktat politico malgrado pesantissimi rilievi del Consiglio superiore dei lavori pubblici, senza Valutazione di Impatto Ambientale…”. E poi? “E’ stata progettata tenendo sott’acqua, perennemente esposti a salsedine e sabbia, delicati meccanismi di funzionamento che sono già deteriorati. Su un piano più generale è stata pensata sbagliando, al ribasso, i calcoli sull’innalzamento del livello del mare e dunque per funzionare qualche ora all’anno mentre invece dovrà farlo decine di volte”. L’effetto? “Sbarellerà le attività del porto e stravolgerà l’ecosistema lagunare, con altissimi costi di manutenzione e alto tasso di usura dei congegni, già costata una montagna di soldi che, per l’opacità e l’arbitrarietà delle procedure e della storica governance, ha provocato il massimo costo e il peggiore scandalo intorno a un’opera pubblica in Italia e in Europa”. di Giuseppe Pietrobelli
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Una "cena" alle 5 del mattino per supportare i ristoratori. Succede a Mestre, dove l'osteria Plip protesta contro l'ultimo provvedimento del governo (che impone la chiusura dei locali alle 18), convocando all'alba i commensali. Tra questi c'è anche un ospite di eccezione, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. "Vogliamo testimoniare la forza di questi pubblici esercizi che a tutti i costi vogliono tenere aperto e anche la scorrettezza con cui vengono fatte queste manovre - ha detto il primo cittadino -. Non ci sono solo i bar e i ristoranti, ma anche i teatri, i cinema, le palestre, le piscine. Tutte persone che si sono comportate onestamente, hanno fatto investimenti per la distanza. Non ci risultano contagi e comunque sia, noi dobbiamo continuare a vivere". Alla "cena" hanno partecipato circa 60 persone, tra cui anche il consigliere comunale di opposizione dei Verdi, Gianfranco Bettin, che ha definito "irrazionali" le misure del Dpcm su ristorazione e cultura.
https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/25024183/mestre-cena-5-mattincoo-contro-dpcm-giuseppe-conte-anche-luigi-brugnaro-tra-ospiti.html
RESISTERE RESISTERE RESISTERE. Non violenza gandhiana.
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The recent aqua alta, as regular flooding in Venice is known, has heavily damaged St. Mark's Basilica and the iconic square on which it stands, as well as other churches and several palaces. Mayor Luigi Brugnaro blamed climate change. Prime Minister Giuseppe Conte called the flooding a blow to the heart of Italy. Local residents are upset that a hugely-expensive Mose flood barrier, which was begun in 2003, is still not complete. Can the flood control project be finished in time to save one of Italy's greatest treasures?
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Venezia è completamente sommersa dall’acqua.
Nella notte il livello ha raggiunto il record di un metro e ottantasette centimetri con raffiche di vento fino a cento chilometri orari.
In mattinata l’allarme delle sirene è scattato quando l’acqua ha raggiunto i 144 centimetri.
Oltre i 140 cm, la città si allaga per il 60%.
Il bilancio è pesantissimo
Colpito tutto il centro storico.
Dalla Basilica di San Marco al Teatro La Fenice, fino alle gondole, andate distrutte.
Due le persone decedute a Pellestrina.
Un anziano di 78 anni, rimasto fulminato mentre cercava di far ripartire le elettropompe, e un abitante, trovato morto in casa. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare tutta la notte per spegnere un incendio all’interno del Museo di Ca’ Pesaro a Venezia.
Probabilmente provocato dal mal funzionamento di una cabina elettrica.
È la seconda volta che l’alta marea raggiunge livelli così alti.
La prima volta era accaduto nel 1966.
Il sindaco Luigi Brugnaro ha richiesto lo stato di crisi alla Regione Veneto. E twitta. ‘Venezia è in ginocchio’. Poi alza gli occhi al cielo pensando al Mose, baracca imponente, simbolo di faraonici sogni ingegneristici oltre che di infiniti soldi rubati.
Il premier Giuseppe Conte arrivato a Venezia nel pomeriggio, ha giudicato la situazione “drammatica“.
DI CLAUDIA SABA
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MILAN (AP) - Controversial and long-delayed underwater barriers passed their first emergency with flying colors on Saturday, protecting the Italian lagoon city of Venice from a tide that peaked at 125 centimeters (49 inches), a level that would normally inundate more than a third of the city. Instead, St. Mark's Square, one of the lowest points in the city, remained dry as tourists criss-crossed the space, ignoring the raised walkways put in place each fall against the notorious high tides. Mayor Luigi Brugnaro's voice broke in emotion as he surveyed from a boat the raised barriers, saying with understatement: "We are satisfied." He later toasted the success standing on dry ground in Pellestrina, a lagoon island that is often one of the first to flood. It took about 100 technicians about an hour and a quarter to get all 78 barriers into place, said Giuseppe Fiengo, the government commissioner put in charge of the colossal project following a corruption scandal. "It is a great moment. This is thanks to everyone in the technical area who worked very tiring shifts as this is the first time under these conditions,'' Fiengo said by telephone. He said in the future a single team
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Inundated Venice braced for more flooding, strong winds
https://sciencespies.com/environment/inundated-venice-braced-for-more-flooding-strong-winds/
Inundated Venice braced for more flooding, strong winds
Venice’s mayor ordered the iconic St Mark’s Square closed as the latest sea surge struck
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Venice was on red alert for more floods and fierce winds on Saturday after an exceptionally high tide swamped the city of canals, where authorities have declared a state of emergency.
Mayor Luigi Brugnaro ordered the iconic St Mark’s Square closed on Friday as the latest sea surge struck with strong storms and winds battering the region.
It reached a high of 1.54 metres (five feet) just before midday—lower than Tuesday’s peak but still dangerous.
“I’m forced to close the square to avoid health risks for citizens… a disaster,” Brugnaro said.
In the afternoon the square reopened as water levels receded.
But civil protection authorities issued a weather “red alert” for the Venice region on Saturday, warning of violent winds.
Churches, shops and homes in the UNESCO city have been inundated by unusually intense “acqua alta”, or high water, which on Tuesday hit their highest level in half a century.
“We’ve destroyed Venice, we’re talking about one billion (euros) in damage and that’s just from the other day, not today,” Brugnaro said.
The crisis has prompted the government to release 20 million euros ($22 million) in funds to tackle the devastation.
“It’s shocking to see this, having water up to your knees,” Mexican tourist Oscar Calzada, 19, told AFP Friday.
Churches, shops and homes in the city have been inundated by unusually intense “acqua alta”, or high water
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Surveying the damage, Culture Minister Dario Franceschini warned the task of repairing the city would be huge. More than 50 churches had suffered damage, he said.
“Seeing these places first-hand gives the sense of a much greater disaster than TV images show,” Franceschini said.
Hotel reservations cancelled
Prime Minister Giuseppe Conte declared a state of emergency for the city on Thursday.
Residents whose houses have been hit are eligible for up to 5,000 euros in immediate government aid, while restaurant and shop owners can receive up to 20,000 euros and apply for more later.
Mayor Brugnaro on Friday also announced the opening of a fund where people in Italy and around the world could contribute to the historic city’s repair.
One tourist, Italian Nicole Righetti, said she would be willing to pitch in.
The crisis, driven by bad weather, has prompted the government to release 20 million euros ($22 million) in funds to tackle the devastation
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“It would be a shame to no longer be able to see these places, and I think everyone should give,” Righettii said.
Some Venetians, used to the inconvenience of their city’s rising waters, nevertheless expressed frustration.
“All the stock in the basement is lost,” lamented Luciano, a worker at a shop along St. Mark’s Square.
He said he remembered well the infamous “acqua alta” of 1966, when the water rose to a level of 1.94 metres, the highest-ever since records began in 1923.
Satellite map of central Venice locating St Mark’s Square
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“These so frequent high waters have never happened before… this time there’s so much more damage than in the past,” he said.
Hotels reported cancelled reservations, some as far ahead as December, following the widespread diffusion of images of Venice underwater.
Climate change warning
Tuesday’s high waters submerged around 80 percent of the city, officials said.
Venice is home to some 50,000 residents but receives 36 million global visitors each year.
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Many, including Venice’s mayor, have blamed the disaster on global warming and warned that the country prone to natural disasters must wake up to the risks posed by ever more volatile seasons.
The Serenissima, as the floating city is called, is home to 50,000 residents but receives 36 million global visitors each year.
A massive infrastructure project called MOSE has been under way since 2003 to protect the city, but it has been plagued by cost overruns, corruption scandals and delays.
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Venice faces more floods as state of emergency declared
© 2019 AFP
Citation: Inundated Venice braced for more flooding, strong winds (2019, November 16) retrieved 16 November 2019 from https://phys.org/news/2019-11-inundated-venice-braced-strong.html
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#Environment
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Italia declara estado de emergencia en Venecia por inundaciones
Las autoridades italianas declararon un estado de emergencia en Venecia a fin de contar con los fondos suficientes para reparar los daños causados por la marea más alta sufrida por la ciudad en 50 años.
El primer ministro Giuseppe Conte describió las inundaciones como “un golpe al corazón de nuestra nación”.
“En la reunión de gabinete de hoy adoptamos el decreto de estado de emergencia, tal como lo solicitó el gobernador de la región. Luego, esto nos permitirá depositar los primeros fondos para lo que concierne a los gastos de la primera emergencia para recuperar los servicios principales”, señaló Conte.
Posteriormente, precisó que la ayuda será en dos fases.
“La primera fase nos permitirá reembolsar a los ciudadanos y los propietarios de tiendas hasta un cierto límite: los ciudadanos hasta 5 mil euros, los propietarios de tiendas hasta 20 mil euros. Este dinero llegará de inmediato para resolver los daños. Para aquellos con daños más importantes, los cuantificaremos con el tiempo, y después de una evaluación técnica, podremos reembolsar daños mayores”, detalló.
Conte pasó la noche del miércoles en Venecia, donde las inundaciones dañaron monumentos mundialmente famosos, viviendas y negocios. El agua alcanzó los 1.87 metros sobre el nivel del mar el martes, la segunda altura más alta en la historia de la ciudad.
El alcalde de Venecia estimó que los daños sufridos ascienden a “cientos de millones de euros”.
El nivel del agua de ese día se quedó a tan solo siete centímetros por debajo del máximo histórico, registrado en 1966. Otra ola de marea excepcionalmente alta se registró el miércoles.
“Venecia está de rodillas”, lamentó el alcalde Luigi Brugnaro vía Twitter. “La Basílica de San Marcos sufrió serios daños, al igual que toda la ciudad y sus islas”.
La muerte de una persona ha sido atribuida a las inundaciones, en la isla de Pellestrina que funge como barrera. Un hombre mayor de 70 años aparentemente falleció electrocutado al tratar de encender una bomba en su vivienda, informó Danny Carrella, un funcionario de la isla de cerca de 3 mil 500 habitantes.
En Venecia, la zona de criptas que se encuentra debajo de la Basílica de San Marcos quedó bajo el agua apenas por segunda ocasión en su historia. También se reportaron daños en la galería de arte moderno Ca’ Pesaro, donde un cortocircuito generó un incendio, y en el teatro La Fenice, en el que las autoridades optaron por cortar la electricidad como medida de precaución después de que la sala de control quedara inundada.
El ministro de Cultura, Dario Franceschini, dijo que no se han reportado daños en las colecciones de arte en los museos en distintos puntos de la ciudad.
con información de Jóse Cárdenas.
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Conte: “per Venezia impegno a 360 gradi. Situazione drammatica”. Ristoro danni: 5mila euro a privati, 20mila a esercenti [Cronaca – Italia]
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/conte-per-venezia-impegno-a-360-gradi-situazione-drammatica-ristoro-danni-5mila-euro-a-privati-20mila-a-esercenti-cronaca-italia/
Conte: “per Venezia impegno a 360 gradi. Situazione drammatica”. Ristoro danni: 5mila euro a privati, 20mila a esercenti [Cronaca – Italia]
Conte: “per Venezia impegno a 360 gradi. Situazione drammatica”. Ristoro danni: 5mila euro a privati, 20mila a esercenti [Cronaca – Italia]
Il premier Giuseppe Conte uscendo dall’hotel di Venezia nel quale ha dormito stanotte ha assicurato: “per Venezia c’è un impegno a 360 gradi, c’è una situazione drammatica in una città unica, ci dobbiamo essere”. E sulle polemiche legate al Mose dice: “E’ un’opera su cui ormai sono stati spesi tantissimi soldi ed è in dirittura finale”. Ristoro danni? “Fino a 5mila euro a privati, 20mila a esercenti”.
“Abbiamo individuato la data del 26 novembre per riunire il Comitatone, un organo da me convocato per una governance su tutti i problemi strutturali di Venezia: grandi navi, Mose, maggiore coordinamento tra le autorità competenti”, così il presidente del consiglio che poi ha proseguito: “Nel Cdm adotteremo il decreto che dichiara lo stato di emergenza. Ci è stato chiesto dal presidente della Regione. Questo ci consentirà di varare le prime dotazioni finanziarie per quanto riguarda le spese di primo soccorso e volte a ripristinare la funzionalità dei servizi. Per quanto riguarda invece il ristoro dei danni ci sono due fasi. La prima ci consentirà di indennizzare privati ed esercenti commerciali, sino a un limite rispettivamente di 5mila e 20mila euro. Questi soldi potranno arrivare subito. Chi ha danni più consistenti li quantificheremo con più calma e potranno essere liquidati”.
Sulla questione veneziana è intervenuto anche il leader del M5s Luigi Di Maio: “l’Italia e Venezia stanno vivendo ore drammatiche e questo è il momento di stare vicino ai veneti, ma non possiamo far finta di non vedere che qualcuno ha delle colpe e chi ce le ha deve pagare. Non possono essere sempre i cittadini a pagare il conto degli errori politici”. Il ministro degli esteri ha poi aggiunto: “Opere come il Mose sono nate vecchie e infarcite di tangenti e corruzione” ma “ora, benché non sia la migliore soluzione possibile, va terminata al più presto per proteggere Venezia subito”.
A proposito di Mose, sarà Elisabetta Spitz, ex direttore dell’Agenzia del Demanio, il super commissario”. Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.
“Ci sono stati forti rallentamenti sul progetto che però è compiuto al 93%. Mancano gli ultimi 400 milioni. Sono stati appostati dal governo, non sono fermi per motivi burocratici. Non c’è niente di fermo, i lavori stanno andando avanti”, ha spiegato De Micheli. L’obiettivo, ha spiegato, è di completarlo entro il 2021: “Spero però che ci siano utilizzi parziali anche prima”.
Intanto la giunta comunale di Venezia adotterà un provvedimento, su indicazione del sindaco Luigi Brugnaro e predisposto dall’assessore al Bilancio e Tributi Michele Zuin, per disporre il posticipo dell’imminente scadenza della quarta rata della Tari, prevista per il 16 novembre, per tutti i cittadini e le imprese dell’intero Comune. La nuova scadenza sarà fissata per il 16 dicembre.
Il premier Giuseppe Conte uscendo dall’hotel di Venezia nel quale ha dormito stanotte ha assicurato: “per Venezia c’è un impegno a 360 gradi, c’è una situazione drammatica in una città unica, ci dobbiamo essere”. E sulle polemiche legate al Mose dice: “E’ un…
Rosa Marchetti
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EN IMAGES - Après un bref répit samedi, les services météorologiques prévoient une nouvelle «acqua alta» à 1,60 mètre dimanche 17 novembre, un niveau toujours dangereux.
La célèbre place Saint-Marc a de nouveau été fermée dimanche 17 novembre à Venise, dans la crainte d'une nouvelle montée des eaux après deux marées hautes qui ont dévasté la «Sérénissime» en moins d'une semaine.
«La place Saint- Marc est fermée. Priorité à la sécurité», a tweeté le maire de Venise, Luigi Brugnaro. «Nous ne nous attendions pas à une marée haute aussi exceptionnelle», s'étonnait dimanche Guido Fulgenzi, le patron d'un café sur la célèbre place, déambulant dans sa cuisine inondée et pointant sur le mur la marque laissée par la marée haute historique de mardi.
Des fonctionnaires de la ville installent un pont mobile place Saint-Marc, ce dimanche. Filippo MONTEFORTE / AFP
Après un bref répit samedi, les services météorologiques prévoient une nouvelle «acqua alta» à 1,60 mètre, un niveau toujours dangereux.
À lire aussi : Venise submergée par une marée haute historique
Vendredi, la marée haute avait atteint 1,54 mètre et conduit à la fermeture pendant plusieurs heures de l'emblématique place Saint-Marc. Et mardi soir, Venise avait connu sa pire marée haute en 53 ans, à 1,87 m, soit le deuxième record historique derrière celui du 4 novembre 1966 (1,94 m). L'eau a envahi les églises, commerces, musées et hôtels de ce joyau classé au patrimoine mondial par l'Unesco, l'inondant à 80%.
Les habitants dont les logements ont été endommagés peuvent demander une aide gouvernementale immédiate. Filippo MONTEFORTE / AFP
La plupart des distributeurs de billets étaient hors d'usage samedi dans la ville. «Venise est dévastée, il y a pour un milliard (d'euros) de dégâts», a déclaré le maire Luigi Brugnaro.
Premières annulations
«C'est choquant de voir cela, d'avoir de l'eau jusqu'aux genoux», a dit à l'AFP Oscar Calzada, un touriste mexicain de 19 ans.
Le ministre italien de la Culture Dario Franceschini, venu vendredi constater sur place les dégâts, estime que les travaux de réparation seront considérables. Plus de 50 églises ont été endommagées, a-t-il noté.
Une touriste place Saint-Marc, le 17 novembre. Filippo MONTEFORTE / AFP
Venise, qui compte 50.000 habitants, reçoit 36 millions de touristes par an, dont 90% d'étrangers. Des hôtels commencent à déplorer des annulations pour les fêtes de fin d'année.
Le maire de Venise a annoncé vendredi l'ouverture d'un compte bancaire pour tous ceux qui, en Italie et à l'étranger, souhaitent contribuer aux réparations. «Venise, endroit unique, est l'héritage de tout le monde. Grâce à votre aide, Venise brillera de nouveau», a-t-il écrit dans un communiqué.
À lire aussi : Le martyre de la basilique Saint-Marc, victime des inondations de Venise
Les habitants dont les logements ont été endommagés peuvent demander une aide gouvernementale immédiate de 5000 euros, et les commerçants peuvent recevoir jusqu'à 20.000 euros.
D'après le maire de Venise, «il y a pour un milliard (d'euros) de dégâts». Filippo MONTEFORTE / AFP
Jeudi soir, le gouvernement du premier ministre Giuseppe Conte avait approuvé l'instauration de l'état d'urgence à Venise et annoncé le déblocage de 20 millions d'euros «pour les interventions les plus urgentes». Cette procédure d'état d'urgence, souvent utilisée dans une Italie régulièrement frappée par des désastres (séismes, éruptions volcaniques et glissements de terrain), dote le gouvernement de «pouvoirs et moyens exceptionnels».
«Tropicalisation» de la météo
Venise, bâtie sur 118 îles et îlots en majorité artificiels et sur pilotis, est menacée d'engloutissement. Elle s'est enfoncée de 30 centimètres dans la mer Adriatique en un siècle.
Pour le ministre de l'Environnement Sergio Costa, la fragilité de Venise s'est accrue en raison de la «tropicalisation» de la météo, avec d'intenses précipitations et de fortes rafales de vent, liée au réchauffement climatique.
La célèbre place Saint-Marc a de nouveau été fermée ce dimanche REUTERS/Manuel Silvestri
Les écologistes montrent aussi du doigt l'expansion du grand port industriel de Marghera, situé en face de Venise, et le défilé des bateaux de croisière géants.
L'«acqua alta» record de mardi a provoqué la mort d'un septuagénaire et renversé des gondoles ainsi que des vaporetti (bateaux de transport public).
À lire aussi : Venise noyée sous les eaux
De nombreux responsables, dont le maire, ont appelé à mettre en service «au plus vite» le projet de digues MOSE (Moïse en italien, acronyme de Module expérimental électromécanique).
Lancé en 2003 et retardé par des malfaçons et des enquêtes pour corruption, MOSE s'appuie sur 78 digues flottantes qui se relèvent et barrent l'accès à la lagune en cas de montée des eaux de l'Adriatique, jusqu'à trois mètres de hauteur. De récents tests ont permis d'identifier des vibrations et de la rouille mais, selon M. Conte, il est «prêt à 93%» et sera «achevé au printemps 2021».
#international#actualité internationale#affaires étrangères#ministère des affaires étrangères#politique étrangère
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#GovernoDraghi #governo #governodeimigliori #centrosinistra #partitodemocratico #Movimento5Stelle #GiuseppeConte #chigi #palazzochigi #ministerodellasalute #Letta #Malpezzi #PD #italaviva #LiberieUguali #GiovanniToti #Brugnaro #irriconoscenza #cambiamento #cambiabandiera
Robby Giusti 👍👍👍👍👍👍Giovanni Sanzo 👏👏👍👍👏👏👏👏📣📣📣Alla gentile e cortese attenzione del ministro Renato Renato Brunetta Brunetta #BrunettaDimettiti #Brunetta >>>> Silvio Silvio Berlusconi Berlusconi Antonio Antonio Tajani Tajani Anna Maria Anna Maria Bernini #forzaitalia Mario Draghi Premier Presidente Mario Draghi Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero della Salute Dipartimento della Funzione Pubblica #MinisteroInterno #Lamorgese #LAMORGESEDIMETTITI
Gentilissimo ministro #renatobrunetta noi elettori del centro destra la amiamo e stimiamo moltissimo, ma per favore rientri nel suo partito forza Italia che per lei ha fatto tantissimo; le hanno fatto sempre ricoprire ruoli e posizioni di grande importanza e rilievo, ci piace ricordarla anche ministro nei governi Berlusconi. Ma sinceramente non capiamo ed accettiamo la sua uscita da forza Italia che l'ha sempre sostenuta, valorizzata e rispettata tantissimo, tantissimo. Nessuno del centro destra voleva sfiduciare Draghi, ricordiamo che il governo Draghi nasce su iniziativa del presidente Berlusconi, però le parole offensive di Draghi contro il centro destra di governo di ieri pomeriggio e il suo posizionamento a favore del PD e di Letta con l'accettazione della mozione di fiducia di Casini (altro camaleonte e cambio casacca come il versatile Giuseppe Conte) eletto nelle file del PD, e per tanto tempo eletto e facente parte del centro destra, con cui ha fatto pure il presidente della Camera (grazie a Berlusconi e al centro destra) però appunto le suddette parole offensive dette al centro destra di governo e la successiva scelta della mozione di fiducia di Casini hanno chiaramente significato che Draghi NON era più il presidente del consiglio del governo di unità nazionale, ma il premier di un governo a guida e trazione PD e Letta con tutte le loro ultime provocazioni sulla cittadinanza facile ius scholae agli stranieri, la liberalizzazione delle droghe, il ritorno al ddl Zan, l'utero in affitto, le adozioni gay, la legittimazione delle famiglia gay, i gay pride, il favoreggiamento degli sbarchi continui di clandestini ed altri temi bandiera del PD, queste offese e prese di posizione a favore del PD con i suddetti temi ideologici hanno distolto questo governo dai temi importanti, essenziali ed esistenziali per gli italiani, come il caro bollette, il caro costo della vita, l'inflazione galoppante, intere categoria di imprenditori e cittadini in gravi difficoltà, disoccupazione in crescita, povertà assoluta arrivata a 7 milioni di italiani, futuro incerto e oscuro per l'Italia e gli italiani, non solo lo hanno distolto, ma lo hanno indirizzato verso temi ideologici del PD che non hanno nulla a che fare con le priorità da mettere in campo per l'Italia e gli italiani. Bene caro ministro, Draghi aveva preso una brutta piega che non può più essere accettata dal centro destra di governo, che in fondo gli aveva chiesto di continuare sì, ma senza i 5 stelle che ormai sono fuori dal mondo e da ogni logica. Tuttavia gentile ministro, da elettori forzisti e del centro destra di governo le chiediamo, proprio in virtù di questa brutta piega presa da Draghi in favore delle ideologie campate in aria del PD, di ritornare sulla sua decisione e ritornare ad essere una persona, un politico e una componente importantissima e indispensabile di FORZA ITALIA !!! Non lasci il partito per cui ha tantissimo lottato e da cui ha avuto tantissimi riconoscimenti e apprezzamenti !!! Firmato un foltissimo gruppo di elettori e sostenitori di FORZA ITALIA e del centro destra unito per un buon, anzi ottimo governo del Paese Italia.📣📣📣📣➡️➡️ Vale anche per le ministre forziste Mariastella Mariastella Gelmini Gelmini e Mara Mara Carfagna Carfagna !! La #gratitudine NON è più un valore ahinoi !!!
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Grandi navi, Venezia rischia di finire nella “lista nera” dell’Unesco Una settimana fa a Venezia era rimbalzata la notizia secondo cui era il ministro della Cultura, Dario Franceschini, a sostenere il blocco immediato delle Grandi Navi, ovvero la decisione di impedirne dal 5 luglio il passaggio per il Canale della Giudecca. Ne era seguita la levata di scudi dei sindacati, dei portuali, di Luca Zaia e di Luigi Brugnaro, tutti contrari alla messa al bando e più favorevoli a una soluzione intermedia, con attracchi a Marghera dal 2022. Ma adesso si capisce la ragione di tanta fretta. “Purtroppo la decisione dell’Unesco è nell’aria da tempo. – dichiara il ministro – È l’annuncio di una possibile decisione del Comitato Mondiale di metà luglio riguardo l’inserimento di Venezia nella lista del patrimonio in pericolo. Sarebbe una cosa molto grave per il nostro Paese”. Ecco perché si voleva evitare uno schiaffo dal massimo organismo culturale mondiale, proprio nei giorni in cui Venezia sarà al centro dell’attenzione di tutto il mondo ospitando presso l’Arsenale il G20 dei ministri economici. (...) Sono alcuni anni che Venezia cerca di evitare di finire nella lista, che sarebbe anche la dimostrazione di come gli amministratori non siano riusciti a tutelare un patrimonio unico al mondo. Il sindaco Luigi Brugnaro aveva presentato un dossier che aveva convinto solo in parte l’Unesco. Le contestazioni non riguardavano solo le Grandi Navi che passano indisturbate davanti a San Marco, nonostante siano state messe al bando dal 2012, con il decreto Clini-Passera, che vietava il transito ai natanti con una stazza superiore alle 40mila tonnellate. C’era anche l’incapacità di tenere sotto controllo un turismo di massa sempre più aggressivo e lo spopolamento continuo e irreversibile del centro storico. A queste accuse si era replicato indicando l’ipotesi di far attraccare le navi da crociera a Marghera e di scavare il Canale Vittorio Emanuele per arrivare a Marittima, evitando il Bacino di San Marco. Tutti i veneziani però sanno che per questa soluzione ci vuole tempo, ammesso che si accetti di intervenire sui fondali. I tentativi di tenere sotto controllo i flussi turistici, addirittura con tornelli per regolare gli accessi e con prenotazioni, è fallito prima ancora di cominciare. Velenoso il commento di Luciano Mazzolin, portavoce dei No Grandi Navi: “Fanno bene a mettere Venezia nella ‘lista nera’, perché noi stiamo prendendo in giro l’Unesco da anni. E mi riferisco alle promesse non mantenute, di Brugnaro, Zaia e dei governi che si sono succeduti senza mai prendere una decisione” La pandemia, che adesso tutti invocano come un alibi, ha dato a Venezia un anno senza turismo. Ma il tempo non è stato utilizzato per mettere in cantiere soluzioni. (...) di Giuseppe Pietrobelli
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(ROME) — Italy’s government declared a state of emergency Thursday in flood-ravaged Venice, seeking to release funds to repair the historic lagoon city after it was damaged by the highest tide in 50 years.
A cabinet meeting approved a special decree that included 20 million euros ($21.7 million) in immediate financial aid aimed at helping the city recover.
Prime Minister Giuseppe Conte described the flooding as “a blow to the heart of our country,” after spending Wednesday night in Venice, where world-famous monuments, homes and businesses were hit hard by the exceptional flooding.
Venice’s mayor said the damage is estimated at “hundreds of millions of euros.” Mayor Luigi Brugnaro blamed climate change for the “dramatic situation” in the historical city and called for the speedy completion of the city’s long-delayed Moses flood defense project.
The water levels reached 1.87 meters (over 6 feet, 1 inch) above sea level Tuesday, the second-highest level ever recorded in the city and just 7 centimeters (2½ inches) lower than the historic 1966 flood. Another wave of exceptionally high water followed Wednesday.
The exceptional flooding was caused by southerly winds that pushed a high tide, exacerbated by a full moon, into the city.
Although the waters have fallen from the peak reached late Tuesday, St Mark’s Square remained partially flooded on Thursday and a new peak water level is expected for Friday morning.
In Venice, the crypt beneath St. Mark’s Basilica was inundated for only the second time in its history. Damage was also reported at the Ca’ Pesaro modern art gallery, where a short circuit set off a fire, and at the La Fenice theater, where authorities turned off the electricity as a precaution after the control room was flooded.
Venice archbishop Francesco Moraglia said St. Mark’s Basilica had suffered “irreparable damage,” with salty water posing risks to its mosaics, columns and pavements.
Venice for years has been struggling with unwieldly amounts of tourists, the constant deterioration of its fragile lagoon environment and a dwindling population.
Tuesday’s devastating floods have reignited a yearslong debate Moses, a multibillion-euro flood defenses project that has been under construction since 2003. The project has not yet been activated, after being delayed a number of times due to corruption scandals, costs overruns and environmentalists’ opposition over its effects on Venice’s lagoon ecosystem.
Italian Transport and Infrastructure Minister Paola De Micheli pledged Thursday that the Moses project will be completed by 2021, but part of it could start work even earlier.
Rising sea levels because of climate change coupled with Venice’s well-documented sinking make the northeastern Italian city built amid a system of canals particularly vulnerable to the elements. The sea level in Venice is 10 centimeters (4 inches) higher than it was 50 years ago, according to the city’s tide office.
The damages this week included five ferries that serve as water buses, a critical means of transportation in the city. Photos on social media showed taxi boats and gondolas grounded on walkways flanking city canals.
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Italy on Thursday declared a state of emergency for Venice after an exceptional tide surged through churches, shops and homes, causing millions of euros worth of damage to the UNESCO city.
Prime Minister Giuseppe Conte said the cabinet had approved the state of emergency and ordered the immediate release of 20 million euros ($22 million) in funds for “the most urgent interventions” in the devastated city after Tuesday’s flooding.
Despite the emergency, tourists larked around in the flooded St Mark’s Square in the sunshine, snapping selfies in their neon plastic boots and taking advantage of a respite in bad weather which has driven the high tides.
Sirens warning of fresh flooding rang through the canal city early Thursday but the water level remained low compared to Tuesday’s tide, the highest in 50 years.
Conte, who has called the flooding “a blow to the heart of our country”, met Venice’s mayor and emergency services before jumping in a speed boat to visit businesses and locals affected by the tide.
Residents whose houses had been hit would immediately get up to 5,000 euros in government aid, while restaurant and shop owners could receive up to 20,000 euros and apply for more later, he said.
Several museums remained closed to the public on Thursday.
As authorities assessed the extent of the damage to Venice’s cultural treasures, such as St Mark’s Basilica where water invaded the crypt, locals were defiant.
Many stopped for their habitual coffees at flooded bars, drinking their espresso while standing in several inches of water.
Austrian tourist Cornelia Litschauer, 28, said she felt mixed emotions seeing Venice’s famous square half submerged.
“For the tourists it’s amazing, it’s something to see. But for the people who live here it’s a real problem,” Litschauer said, cradling her white Chihuahua Pablo.
“It’s strange. Tourists are taking pictures but the city is suffering.”
– ‘Need to adapt’ –
The Locanda Al Leon hotel said its bookings had suffered from the international media coverage of the flood, with some guests cancelling their rooms after seeing images of Venice underwater.
Under the arches of the Ducal Palace, a couple from Hong Kong posed for photos in the chilly morning sun.
“This (trip) was planned a long time ago so we couldn’t change it,” groom Jay Wong, 34, said.
“Actually this is a good experience. It’s an adventure.”
Tuesday’s “acqua alta,” or high waters, submerged around 80 percent of the city, officials said.
Only once since records began in 1923 has the water crept even higher, reaching 1.94 metres in 1966.
Former Prime Minister Silvio Berlusconi arrived for a private tour of the damage sustained to the basilica, while rival leader of the Italian right Matteo Salvini was due to drop by for the same on Friday.
French tourist Manon Gaudre, 22, said seeing Venice submerged was a “unique experience”.
“The damage it’s causing to monuments and the people is worrying,” she said, wondering if climate change was to blame.
Many, including Venice’s mayor, have blamed the disaster on global warming and warned that Italy — a country prone to natural disasters — must wake up to the risks posed by ever more volatile seasons.
“We need to be resilient and adapt. We need a policy that looks at the climate through completely different eyes,” Environment Minister Sergio Costa said Thursday.
Mayor Luigi Brugnaro has estimated the damage to Venice at hundreds of millions of euros.
The Serenissima, as the floating city is called, is home to a mere 50,000 residents but receives 36 million global visitors each year.
A massive infrastructure project called MOSE has been under way since 2003 to protect the city, but it has been plagued by cost overruns, corruption scandals and delays.
“This engineering solution that will end up costing nearly six billion euros has got to work,” Transport Minister Paola De Micheli said.
The plan involves 78 gates that can be raised to protect Venice’s lagoon during high tides — but a recent attempt to test part of it caused worrying vibrations and engineers discovered it had rusted.
The post Italy declares state of emergency in Venice after flood appeared first on ARY NEWS.
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