Dalla bolla FB di Ivano Porpora
"Mi piacerebbe avere una piccola sezione dei 20, 25 libri più rappresentativi dei migliori autori in Italia; e credo che interessi anche i miei allievi, e chi mi segue.
Qui sotto la lista dei libri. Parte l'elezione de L'ALTRO LIVELLO. Potete votarne solo dieci. Se ne votate undici, cancello il vostro commento, perché state portando rumore. Il libro può anche non essere quello: ripeto, per me Nove ha raggiunto l'apice con La vita oscena.
Aldo Nove - Milano non è Milano, 2010
Alessandra Carnaroli - La furia, 2023
Alessandra Sarchi - L’amore normale, 2014
Alessandro Baricco - Mr Gwyn, 2011
Alessandro Piperno - Con le peggiori intenzioni, 2005
Alessio Forgione - Napoli mon amour, 2018
Alessio Mosca - Chiromantica Medica, 2022
Alfredo Palomba, Quando le belve arriveranno, 2022
Andrea Bajani - Un bene al mondo, 2016
Andrea Canobbio -
Andrea Donaera - Io sono la bestia, 2019
Andrea Pomella - L'uomo che trema, 2018
Andrea Tarabbia - La calligrafia come arte delle guerra, 2010
Andrej Longo - L'altra madre, 2016
Antonella Cilento, Lisario o il piacere infinito delle donne, 2014
Antonella Lattanzi - Questo giorno che incombe, 2021
Antonio Manzini - 7/72007, 2016
Antonio Moresco - La lucina, 2013
Aurelio Picca - Il più grande criminale di Roma è stato amico mio, 2020
Benedetta Palmieri - Emersione, 2021
Carola Susani - Eravamo bambini abbastanza, 2012
Claudia Durastanti - La straniera, 2019
Claudia Petrucci - L'esercizio, 2020
Claudio Morandini - Neve, cane, piede, 2015
Claudio Piersanti - Quel maledetto Vronskij, 2021
Daniela Ranieri - Stradario Aggiornato di tutti i miei baci, 2021
Daniele Del Giudice - Orizzonte mobile, 2009
Daniele Mencarelli - Tutto chiede salvezza, 2022
Daniele Petruccioli - La casa delle madri, 2020
Dario Voltolini - Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia, 2006
Davide Orecchio - Storia aperta, 2021
Demetrio Paolin - Conforme alla gloria, 2016
Domenico Starnone - Vita mortale e immortale della bambina di Milano, 2021
Donatella Di Pietrantonio - L’arminuta, 2017
Edgardo Franzosini - Questa vita tuttavia mi pesa molto, 2015
Edoardo Albinati - La scuola cattolica, 2016
Edoardo Zambelli - Storia di due donne e di uno specchio, 2018
Elena Ferrante -
Emanuela Canepa - Insegnami la tempesta, 2020
Emanuela Cocco - Tu che eri ogni ragazza, 2018
Emanuele Tonon - La luce prima, 2011
Emanuele Trevi - Due vite, 2020
Emidio Clementi - L’amante imperfetto, 2017
Emiliano Ereddia - Le mosche, 2021
Eraldo Baldini - L’uomo nero e la bicicletta blu, 2011
Ernesto Aloia - I compagni del fuoco, 2007
Ezio Sinigaglia - Eclissi, 2016
Fabio Bacà - Nova, 2021
Fabio Bartolomei - We are family, 2013
Fabio Geda - Nel mare ci sono i coccodrilli, 2010
Fabio Genovesi - Esche vive, 2011
Fabio Stassi - L'ultimo ballo di Charlot, 2012
Fabrizio Patriarca - Tokyo transit, 2016
Federico Platania - Il Dio che fa la mia vendetta, 2013
Filippo Nicosia - Come un animale, 2010
Filippo Tuena - Ultimo parallelo, 2007
Francesca Genti - Anche la sofferenza ha la sua data di scadenza, 2018
Francesca Manfredi - L’impero della polvere, 2019
Francesca Marzia Esposito - Corpi di ballo, 2019
Francesca Mattei - Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa, 2019
Francesco Dimitri - Pan, 2008
Francesco Maino - Cartongesso, 2014
Francesco Pacifico - Class, 2014
Francesco Pecoraro - La vita in tempo di pace, 2014
Francesco Targhetta - Perciò veniamo bene nelle fotografie, 2012
Franco Stelzer - Il nostro primo solenne stranissimo Natale senza di lei, 2003
Fulvio Abbate - Roma vista controvento, 2015
Giacomo Sartori - Anatomia della battaglia, 2005
Gian Marco Griffi - Ferrovie del Messico, 2022
Gianluca Morozzi - Blackout, 2004
Gilda Policastro - La parte di Malvasia, 2020
Giordano Meacci - Il cinghiale che uccise Liberty Valance, 2016
Giordano Tedoldi - Tabù, 2017
Giorgia Tribuiani - Blu, 2018
Giorgio Falco - La gemella H, 2014
Giorgio Fontana - Il mago di Riga, 2022
Giorgio Vasta - Il tempo materiale, 2008
Giovanni Dozzini - Qui dovevo stare, 2021
Giulio Mozzi - Le ripetizioni, 2021
Giuseppe Genna - Dies irae, 2006
Greta Pavan - Quasi niente sbagliato, 2023
Helena Janeczek - La ragazza con la Leica, 2017
Ilaria Palomba - Vuoto, 2022
Laura Pariani -La valle delle donne lupo, 2011
Laura Pugno - Sirene, 2007
Letizia Muratori - Casa madre, 2008
Licia Giaquinto - La briganta e lo straniero, 2014
Lorenza Pieri - Il giardino dei mostri, 2019
Lorenzo Mercatanti - Il babbo avrebbe voluto dire ti amo ma lo zio ne faceva anche a meno, 2014
Luca Ricci - Gli autunnali, 2018
Luigi Romolo Carrino - Non è di maggio, 2021
Maddalena Fingerle - Lingua Madre, 2021
Marcello Fois - Nel tempo di mezzo, 2012
Marco Balzano - Resto qui, 2015
Marco Drago - Innamorato, 2023
Marco Mancassola - Last love parade, 2005
Marco Missiroli - Atti osceni in luogo privato, 2015
Marco Peano - L'invenzione della madre, 2015
María Grazia Calandrone, Dove non mi hai portata, 2023
Maria Rosa Cutrufelli - Il giudice delle donne, 2016
Marino Magliani - Peninsulario, 2022
Mario Desiati - Spatriati, 2022
Marta Cai - Enti di ragione, 2019
Massimiliano Santarossa - Pane e Ferro, 2019
Matteo Cavezzali - Nero d'inferno, 2018
Matteo Galiazzo - Cargo, ne 2013
Matteo Melchiorre -Requiem per un albero, 2004
Mauro Covacich - La sposa, 2016
Michele Mari - Leggenda privata, 2017
Michele Orti Manara - Il vizio di smettere, 2018
Michele Vaccari - Un marito, 2018
Niccolò Ammaniti - Io non ho paura, 2001
Nicola Lagioia - La città dei vivi, 2020
Orso Tosco - Aspettando i naufraghi, 2018
Paola Barbato - Zoo, 2019
Paolo Cognetti - Sofia si veste sempre di nero, 2012
Paolo Colagrande - Salvarsi a vanvera, 2022
Paolo Giordano -
Paolo Nori - Vi avverto che vivo per l’ultima volta, 2023
Paolo Zanotti - Bambini bonsai, 2010
Paolo Zardi - Il giorno che diventammo umani, 2013
Piera Ventre - Gli spettri della sera, 2023
Piersandro Pallavicini - Atomico Dandy, 2005
Raul Montanari - Il buio divora la strada, 2002
Remo Rapino - Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, 2019
Romolo Bugaro - Non c'è stata nessuna battaglia, 2019
Rosa Matteucci - Costellazione familiare, 2016
Rosella Postorino - Le assaggiatrici, 2018
Rossana Campo - Dove troverete un altro padre come il mio, 2015
Sacha Naspini - I cariolanti, 2020
Sandro Campani - I passi nel bosco, 2020
Sandro Veronesi - Caos Calmo, 2005
Sara Gamberini - Maestoso è l’abbandono, 2018
Sebastiano Vassalli - Le due chiese, 2010
Sergio Claudio Perroni - Entro a volte nel tuo sonno, 2018
Silvia Ballestra - La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, 2022
Silvia Bottani - Il giorno mangia la notte, 2020
Simona Baldanzi - Figlia di una vestaglia blu, 2006
Simona Baldelli - Vicolo dell'Immaginario, 2018
Simona Vinci - La prima verità, 2016
Tiziano Scarpa - Cose fondamentali, 2010
Tommaso Pincio - Panorama, 2015
Tullio Avoledo -
Ugo Cornia - Quasi amore, 2001
Valentina Durante - Enne, 2020
Valentina Maini - La mischia, 2020
Valeria Corciolani - La regina dei colori, 2023
Valeria Parrella - Lo spazio bianco, 2008
Valerio Evangelisti - Noi saremo tutto, 2004
Vanni Santoni - Gli interessi in comune, 2008
Veronica Galletta - Nina sull’argine, 2021
Veronica Tomassini - L’altro addio, 2017
Vincenzo Pardini - Il valico dei briganti, 2023
Viola Di Grado - Fame blu, 2022
Vitaliano Trevisan - Works, 2016
Walter Pozzi - Carte scoperte, 2015
Walter Siti - Troppi paradisi, 2006
Wu Ming - 54, 2002"
Poi è partita una lotta nel fango di scrittori che gridano e si tirano i capelli e dicono meglio quello meglio quell' altro e poi io, ci devo essere io. Ed i miei amici x e y..."
E lui alla fine ha tolto il post.
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culi minuscoli
culi maiuscoli
culi in grassetto
culi sottolineati
culi impoltroniti in poltrona
culi avidi di poltrone
culi tra due poltrone
culi acculturati
culetti culturisti
culi culinari
culoni luculliani
culi che si fanno leccare (dai leccaculo)
culi che se la prendono in culo
culi presi per il culo
culi che ti mandano affanculo
culi enormi
culi abnormi
culi inermi
culoni ciondoloni
culoni frementi di emozioni cerebrali
culi tremanti di strizza (al culo)
culini saltellanti di similbimbi
culetti funambolici di indossatrici
culi incuranti di furfanti
culi sodi
culi assodati
culi assoldati
culi di soldati sodali
ani di cani nani
ani di caimani
ani di umani inani
ani inanimati di egiziani (nei musei)
ani animisti di sciamani
ani anacolutici di neo-avanguardisti (romani?)
ani anoressici di yoghi indiani
ani di anarchici anconetani
culi lisci
culi lascivi
culi lisciviati (dalla vita)
culi sulla sciovia
culi di muli
culi di siculi
culi di lucani
culi di cuculi nei loro loculi
culi che rollano sul marciapiede
culi in catalessi a un semaforo
culi che scalano una bicicletta
culi che carezzano uno sgabello
culi che meditano in metropolitana
ani cartesiani
ani alfieriani
ani byroniani
ani brechtiani
culi inculcati (nella folla)
culi inculati (nella foia)
culi incubati (in tucul turistici)
culi incurati (poverini!)
culi di curati (velo pietoso)
culi negli incunaboli (lasciamo agli specialisti)
sederi sideranti
sederi siderali
sederi assiderati (di esploratori polari)
sederi desiranti
culi con il fuoco sotto
culi con il fuoco dentro
culi incendiati
culi ignifughi (di fachiri indiani e politicanti nostrani)
culi sfuocati (nei ricordi)
sederi sedentari
sederi fuori sede
sederi seducenti
sederi sedati
sederi seduti
sederi sedicenti
culi impalmati a Cannes
culi impalati alle Cascine
culi spalmati di olio di palma
culi scalmanati a Palma
ani freudiani
ani junghiani
ani cacaniani (con una sola c!)
ani lacaniani
chiappe ipertoniche di Paolo Uccello
chiappe melanconiche del Pontormo
(ah, la cul-tura umanista!)
chiappe metafisiche di De Chirico
chiappe comuniste di Guttuso
chiappe pop di Andy Wahrol
culi che sporgono imberbi dalle lenzuola
culi che spiano dalla fessura dei pantaloni
culi che fanno i preziosi in prima classe
culi che tacciono sulla spiaggia (abbacinati?)
culi pubblicitari
culi pubblicizzati
culi pubblicati
culi impubblicabili (esagera Charlie Hebdo!)
ani analitici di laici
ani laidi di anglicani
ani di caid musulmani
culi appaiati
culi schierati
culi incolonnati
culi affastellati
culi incastrati
sederacci di poveracci
sederetti di poveretti
sederetti di neretti (occhio al razzismo!)
deretani derelitti
deretani derisi
culi che se la fanno sotto
culi che ci pensano sopra
culi sottosopra
culi sopra le righe
culi tra le righe
culi a righe
culi machi
culi machisti
culi effemminati
culi femministi
culini ermafroditi
culi materialisti che scacazzano
culetti manieristi che sculettano
culi idealisti spersi nei campi elisi
culi scurrili pronti a tutto
culi epicurei che gareggiano a scorregge
culi scacciati a calci in culo
culi sculacciati
culacci scollacciati
culetti scultorei
culi brasiliani
culi cubani
culi cubisti
culi dominicani
culi domenicani
culi burrosi
culi di gomma liscia
culi di gomma ruvida
culi di marmo chiaro
culi di marmo scuro
ani analfabeti
ani anaffettivi
ani anaerobici
culoni crapuloni
culoni marpioni
culoni romanticoni
culoni creduloni
culi nudi a Alicudi
culi tostati di facce toste
culi posticci postati sulla rete
culi stramaturi in Estremadura (quella lusitana)
culi imbottiti a Courmayeur
culi velati negli Emirati
culi che si fanno un culo così
culoni con un culo così
culoni senza culo
culi che ricordano facce (“culo di faccia!”)
culi in un cul de sac
di Giacomo Sartori
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“C’è una contrapposizione insanabile tra un capitalismo cinico e disumano e chi resta ancorato ai valori della fratellanza”. Dialogo con Giacomo Sartori
Con Giacomo Sartori ci siamo incontrati anni fa su Nazione Indiana, la rivista dove scrive. Ho sempre letto con piacere i suoi articoli e le sue storie e continuo da alcuni anni a leggere con interesse la sua produzione letteraria. Ho recensito sul mio blog il libro Sono Dio, edito da NN, del 2016, e mi sono incuriosita molto leggendo Baco, edito Exòrma, nel 2019. Prima di Baco, Sartori ha pubblicato l’interessante Autismi (Miraggi Edizioni, 2018). Sempre con Exòrma ha pubblicato Animali non addomesticabili insieme a Paolo Morelli e Marino Magliani.
Da Animali non addomesticabili a Baco, caro Giacomo, ci sarà di sicuro qualcosa che continua?
Animali non addomesticabili riprende alcuni miei racconti, accanto a quelli di Morelli e Magliani, scritti molti anni fa, dove vari animali parlano in prima persona, formando un Bestiario. Per questa nuova uscita ho aggiunto tre testi nuovi. E in Baco uno dei temi è la natura, perché la madre del protagonista è apicoltrice, e le sue api hanno grossi problemi a causa dei pesticidi usati dal vicino, mentre il nonno è uno studioso di lombrichi. Quindi il legame in qualche modo c’è. Ma anche nel romanzo precedente, Sono Dio, la natura è molto presente: Dio osserva gli uomini, e i danni che fanno all’ambiente in cui vivono.
Appare ormai chiaro il compito degli scrittori di avvertire quasi, di profetizzare, intorno a relazioni sobillate da accelerazione convulsa. Relazioni fra uomo e natura, fra uomo e animali, fra uomo e uomo. Prendo da Federico Magi questa sintesi: “nel romanzo di Giacomo Sartori, Baco, si incontrano due solitudini a loro modo assai rumorose. Rumorose a dispetto dell’apparenza, perché uno dei due è un ragazzino sordo di 10 anni, e l’altro o altra, fate voi, è un’intelligenza artificiale immaginata e portata a compimento da un piccolo genio tredicenne che ha un QI esageratamente sopra la media e che non è altro che il fratello maggiore del nostro piccolo protagonista”. Altra relazione, se di relazione possiamo parlare, quella fra uomo e intelligenza artificiale. Ma sarà anche questa altra relazione distorta?
Credo che la narrativa, e in particolare il romanzo, ci ha sempre parlato del presente, che è per definizione opaco e in un certo modo misterioso, e in particolar modo nelle fasi di veloce cambiamento, quale quella che viviamo. I grandi libri ci permettono di capirlo meglio, anche quando il soggetto del testo è magari un altro, anche quando la narrazione non è realistica. E l’uomo è per sua natura relazionale, vive di relazioni, molto più di quanto ne abbia coscienza, perché c’è anche tutta una parte di contatto con gli altri che è sommersa. Tutti i miei testi, nel loro piccolo, mostrano e entrano nei dettagli delle relazioni che hanno gli uomini tra di loro e con loro stessi, con gli oggetti e la tecnologia. In Baco c’è l’intelligenza artificiale, che è presente ormai nelle nostre vite, e l’ambiente che ci circonda, i cui problemi – causati da noi – sono sempre più evidenti.
C’è nel libro anche il mondo della scuola con le difficoltà di inserire le disabilità. Ricordo la lettera del preside romano dove dice che non vuole minorati nella scuola, sembra quasi profetizzare il tuo libro sulla polemica di quel liceo romano che recentemente ha ammesso di fare una selezione fra gli alunni. Poi nella realtà come nel libro il preside ritratta e fa riammettere il ragazzo cieco o sordo, ma il pensiero di escludere i diversi resta. Così come mi sembra che Logo, la logopedista, sia la solidarietà, la parte buona della comprensione. Comprendere e conoscere e infine comunicare sembrano le tre C della comunità. Mia sorella è insegnante di sostegno e come la logopedista del tuo libro di solito fa e poi mi racconta. Questo per dire come sia vicino al mondo della scuola la vita di Baco. Credi che sia un caso?
Mi fa piacere che mi dici per queste cose, perché in realtà io personalmente sono sempre stato lontanissimo dal mondo della scuola. Ma mi è capitato tante volte con le mie narrazioni di entrare in mondi che non sono i miei, e che poi abbia avuto conferma che ci avevo azzeccato, o anche avevo previsto – come per l’episodio che citi – qualcosa che sarebbe davvero successo. Non lo dico per vantarmi, penso che i testi abbiano delle verità loro, che chi li scrive si limita ad accompagnare e fare vivere. Verità che forse almeno in parte attengono all’inconscio collettivo, a tutto quello che sappiamo senza sapere di saperlo. Comunque, per tornare alla scuola, va detto che ho vissuto molti anni con una insegnante che lavorava in quartieri ‘difficili’, e quindi ne ho sentite quotidianamente di tutti i colori. E forse anche questo servirsi delle esperienze altrui, facendole confluire nei propri personaggi, è una facoltà che gli scrittori hanno più sviluppata degli altri. Per quanto riguarda l’altro aspetto di cui parli, mi sembra sempre più evidente – in Francia, dove vivo, questo è cristallino – che c’è una contrapposizione sempre più netta tra un capitalismo cinico e disumano, che si porta dietro le élite e gran parte della politica, e invece chi rimane ancorato a valori di fratellanza, uguaglianza e aiuto reciproco. Anche questo è un tema in filigrana presente nel romanzo.
Terminiamo la nostra chiacchierata con un pensiero al nostro tempo così accelerato nei cambiamenti da far sembrare fantascienza non il futuro ma il passato. Mi sembra di sentire il protagonista del libro, il ragazzino chiedersi: Davvero non c’è più il passato? E cosa è stato il passato? E noi con lui, quasi penseremo che sia stato una fantasticheria. Quale sarà la sorpresa?
Nel romanzo è presente il tema del racconto, perché quello che leggiamo lo racconta con la lingua dei segni il ragazzino sordo alla logopedista, che scrive con un’altra lingua, la sua, e quindi possiamo supporre che racconti – come sospetta ogni tanto lo stesso ragazzino – qualcosa di diverso. E tutto ciò avviene in un libro, con il nome di un autore sulla copertina. Il dubbio che ha il lettore è che quello che ha letto se lo sia inventato il ragazzetto, ma in fondo potrebbe averlo fatto anche la sua terapeuta, o l’autore… Ma che importa, noi alle storie chiediamo che ci conquistino, che ci avvincano, o che insomma ci parlino, non che siano vere. Una storia trae la sua verità dalle sue qualità intrinseche, non da chi sostiene di averla inventata, o dalla sua aderenza alla realtà dei fatti.
Ippolita Luzzo
*In copertina: Giacomo Sartori in un ritratto fotografico di Laura Marchiori
L'articolo “C’è una contrapposizione insanabile tra un capitalismo cinico e disumano e chi resta ancorato ai valori della fratellanza”. Dialogo con Giacomo Sartori proviene da Pangea.
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