#GIURO NON LO FACCIO MAI PIU'
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my-chaos-radio · 1 year ago
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Release: June 26, 1996
Lyrics:
Laura non see'e', e' andata via
Laura non e' piu' cosa mia
e te che sei qua e mi chiedi perche'
l'amo se niente piu' mi da'
mi manca da spezzare il fiato
fa male e non lo sa
che non mi e' mai passata
Laura non see'e', capisco che
e' stupido cercarla in te
Io sto da schifo credi e non lo vorrei
stare con te e pensare
a lei
stasera voglio stare acceso
andiamocene di la'
a forza di pensare ho fuso.
Se vuoi ci amiamo adesso, se vuoi
pero' non e' lo stesso tra di noi
da solo non mi basto stai con me
solo e' strano che al suo posto ci sei te, ci sei te.
Laura dov'e', mi manca sai
magari see'e' un altro accanto a lei
giuro non ci ho pensato mai
che succedesse proprio a noi
lei si muove dentro un altro abbraccio
su di un corpo che non e' piu' il mio
e io cosi' non ce la faccio.
Se vuoi ci amiamo adesso, se vuoi
pero' non e' lo stesso tra di noi
da solo non mi basto stai con me
solo e' strano che al suo posto ci sei te, ci sei te.
Forse e' difficile cosi' ma non so che cosa fare
Credo che sia logico, per quanto io provi a scappare lei see'e'.
Songwriter:
Non vorrei che tu fossi un' emergenza
ma tra bene e amore see'e'
solo Laura e la mia coscienza.
Se vuoi ci amiamo adesso oh no
pero' non e' lo stesso ora so
see'e' ancora il suo riflesso tra me e te
mi dispiace ma non posso Laura see'e'.
Se vuoi ci amiamo adesso oh no
mi casca il mondo addosso ora so
see'e' ancora il suo riflesso tra me e te
mi dispiace ma non posso Laura see'e'
Laura see'e'.
Antonello De Sanctis / Filippo Neviani / Massimo Varini
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laragazza-checresce · 9 months ago
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Hei notturni come state? Non mi sono più fatta sentire, mi sono chiusa un po' in me stessa ma alla fine neanche quella è la soluzione giusta o forse un po' si, mi fa bene pensare ma non troppo, perché poi scatta la depressione.
Ho lasciato il lavoro, era una merda, non sono fatta per quelle cose, ho bisogno di interagire con le persone, voglio che siano felici. Non ho ancora capito che lavoro mi piacerebbe fare ma sicuramente a contatto con la gente...
Sono giovane, so che ho ancora molto tempo per capire la mia strada ma non lo so, mi sento indietro in ogni cosa che faccio.
I miei amici hanno il lavoro, la macchina bella, convivono e hanno figli... Sono felici? Sinceramente non lo so, ma sicuramente sanno che fare ahahahah
... È un periodo un po' buio per me, credo che febbraio nel complesso sia stato un mese molto cupo, notizie brutte, casini con il mio ex migliore amico, con la mia ex...
So che non devo pensare al passato perché non serve a nulla, ma come si fa se mi viene a bussare la porta ogni giorno? Io ci ho provato ad andare avanti giuro, mi sono impegnata ma nulla ancora qua sono, intrappolata in un tunnel temporale.
D**** lo conosco da quasi 10 anni e B* da quasi 4...sono stati importanti per me ma ora sinceramente non so che fare, mi stressano, già ho i miei problemi, loro mi complicano il tutto. Sempre a scrivermi, vogliono vedermi BASTA NON NE POSSO PIÙ. Manco posso dirlo però perché non mi ascoltano, loro pensano a se stessi non so se hanno paura di rimanere soli o sono ossessionati da me. B* mi vuole sempre vedere, quando usciamo mi parla è normale dai, prova a baciarmi ma easy so cavarmela mentre d**** mi chiede quando ci sono per uscire a parlare almeno 4/5 volte al giorno, È STRESSANTE. Ha dei problemi non so, ma bastaaaaa!! Arrenditi d**, eri innamorato probabilmente lo sei ancora ma non puoi continuare così sai? Ti distruggi dentro, io non ti voglio e mai ti vorrò. Devi allontarti da me, farà male ma già ce la stavi facendo, continua e poi è inutile starmi vicino, vogliamo cose diverse, hai 22 anni e devi andare avanti per la tua strada e lasciarmi andare sulla mia, cazzo, non puoi dire di non averci provato. Sarai per sempre nei miei ricordi come la persona con più guinness record per non essertene andato via da me e averle provate tutte ma veramente tutte.
Però tutto arriva ad un limite e io e te l'abbiamo superato. Io con te a fianco non posso conoscere nuove persone, avere un* fidanzat*, essere tranquilla perché tu mi porti stress e io non posso piu reggerlo okay? Non mi lasci avere nuovi rapporti perché ti intrometti sempre e mi fai rovinare l'inizio di un qualcosa. Non te ne accorgi ma purtroppo credo tu lo abbia sempre fatto. Il 90% delle persone sono scappate da me per colpa tua. Non voglio darti colpe assolutamente però, sai rifletti un po'...forse esageri no? Ammettilo a te stesso che vivrai meglio. Impara a conoscerti e a migliorarti.
Io non sto bene, sto cercando lavoro, non trovo nulla, sono disperata, le cose con mamma non vanno per niente bene okay?
Litighiamo sempre, ci diamo contro, non sappiamo più ascoltarci, lei pensa a se stessa e io scappo, credo.
Non si sta più bene nemmeno in casa, cosa che prima amavo. È tutto strano, voglio andare via da qua. Non credo che sia il mio momento di creare un futuro cercare qualcuno e magari avere una famiglia.
Sono in un'altro Mood, ho bisogno di fare nuove conoscenze, ho bisogno di viaggiare, scoprire nuovi luoghi, culture, ho bisogno di guadagnare proprio per capire cosa vorrò fare nella vita: chi voglio essere?.. per capirlo bisogna avere la mente libera e sicuramente due soldi quindi mi sa che a breve parto lascio i miei problemi qua e mi faccio una bella stagione e, a settembre, si vedrà...
So solo che qua ora non sto bene e non ci voglio più rimanere. Fumo un sacco, penso da sola, piango e ascolto un sacco di musica. L'unica persona che mi ascolta e mi fa svariare è tipo la mia migliore amica credo, non so, è una persona che dal nulla è diventata molto importante e ne sono felice, ragiona come me, ci troviamo un sacco, sono contenta.
Mi dispiace per b* ma non so che fare io non riesco più a sopportare il suo carattere, ha dei comportamenti molto particolari con me e non mi piacciono. Ha degli sbalzi d'umore incredibili e io già ho i miei se mi prendo anche i suoi CIAO non esco più da sto tunnel, giuro ..non so come arrivare alla luce, è veramente difficile. Avrei avuto un qualcosa con lei tempo fa, ma serio eh, però ho capito che non fa per me, è durata finché durata ma basta non me la sento più, non so se riusciremo a stare amiche che si vedono ogni tanto ma non credo proprio, lei è gelosa protettiva non accetterà mai questo. O tutto o niente, quindi ci starò male ma prima o poi la lascerò continuare a percorrere la sua strada in totale libertà, lei non ha bisogno di me, in fondo è vario forte e troverà sicuramente una persona adatta a lei e soprattutto che sappia prenderla con il suo carattere tosto...non è da tutti, molto impegnativo...le voglio bene e rimarrà sempre nel mio cuoricino ghiacciato.
Comunque in realtà questa lettera volevo scriverla perché ho appena finito di guardare un episodio di Un professore, sono le 04:16 del 1 marzo (speriamo sia un mese ricco di belle novità) e ad una certa è finito e così a caso mi è venuto un flashback del passato. Ho provato a cercare nella chat di V** la frase "ti voglio bene" e sapete cosa? Non l'ha mai detto. Pazzesco oh
Vabbè ora basta, credo di essermi sfogata abbastanza
Provo a dormire buonanotte.. <3
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janiedean · 7 years ago
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fic: il golpe gentiloni (rpf)
sto ancora elaborando il lutto. SI GENTE HO SCRITTO LA FANFIC SU STA COSA PERDONO A TUTTI COMPRESO GENTILONI MA DOVEVO FARLO. PLS NON DENUNCIATEMI NON HO SOLDI PER PAGARMI L’AVVOCATO.
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Di Maio, la lettera a Repubblica: “Voltiamo pagina e cambiamo l’Italia insieme.”
Berlusconi: “Resto io il regista della coalizione.”
90% PD dice no a intesa con M5S, non c’è dibattito.
Se non altro, pensò il Presidente del Consiglio scrollando sulla homepage di Repubblica, la situazione era piuttosto chiara e lampante. Tre giorni, e nessun miglioramento della situazione - anzi, peggioramento. Sospirò una, due volte, poi chiuse la finestra - inutile rimandare l’inevitabile - e anche il computer portatile, mentre lo sguardo gli cadde sulla copia della Costituzione riposta vicino al pc.
Si alzò dalla sedia per poi avvicinarsi alla finestra, osservando l’ammasso di manifestanti su Via del Corso, tenuti fuori da Piazza Colonna grazie ad una transenna.
Scosse la testa sospirando, chiedendosi se fosse davvero il caso di procedere con il piano di riserva, l’ultima cartuccia a sua disposizione, ma d’altra parte tutti devono fare dei sacrifici ad un certo punto della loro vita, e se il suo implicava la salvezza del Paese, beh, c’era di peggio che passare il resto della vita a Palazzo Chigi. Insomma, alla fine poteva essere peggio, e rimanendo all’interno di Palazzo Chigi almeno si sarebbe risparmiato l’amministrazione del resto della città.
Prese il telefono in mano e mandò un messaggio alla moglie - Emanuela, da oggi entra dal retro, dobbiamo mettere in atto il piano B.
Poi procedette a congedare tutti gli impiegati con il suo solito, affabile sorriso - non era certo un maleducato lui e in ogni caso nessuno doveva sospettare cosa stava per fare. Aspettò che il palazzo fosse finalmente vuoto e che la porta fosse ben chiusa dall’interno.
E poi, con un triste sorriso rassegnato sulle labbra, Paolo Gentiloni tornò al piano superiore, riprendendo il computer e ordinando una cassetta per gli attrezzi dal più vicino fabbro che potesse consegnarla a domicilio entro la giornata. Poi, con pacata tranquillità, entrò nel sito di Sky, cambiando il suo abbonamento per avere modo di poter vedere le partite della Juventus anche a Palazzo Chigi - sacrificarsi per la patria è sempre cosa buona e giusta, pensò, ma rinunciare anche alle partite della Juve era un attimo eccessivo.
Risolta la questione, prese il cellulare di servizio - insomma, almeno lui il suo lo utilizzava, mica come Trump che ancora aveva quello hackerabile per twittare, che desolazione - e cominciò a fare il giro di chiamate necessarie per preparare il terreno. Considerò se avvertire la May, ma d’altra parte alla fine poteva anche risparmiarselo - alla fin fine la Brexit se l’erano scelta loro e lui poteva anche risparmiarsi la telefonata.
Macron rispose immediatamente, dicendo di aspettarsi la telefonata. Toute la France sera avec toi, gli disse appena comunicato il piano, assicurandolo che avrebbe assolutamente potuto partecipare a qualsiasi seduta tra primi ministri via Skype. Gentiloni lo salutò con un sentito merci beaucoup, Emanuel, per poi telefonare ad Angela Merkel, che ci mise un poco di più a rispondere, ma d’altra parte la poverina era impicciata con la sua grande coalizione, era anche comprensibile.
Wir respektieren Ihre Entscheidung voll, lo assicurò immediatamente la cancelliera, con tono sollevato, aggiungendo che le stava venendo da piangere per la gioia - una cosa era dover avere a che fare con Trump per necessità, ma un Salvini o un Di Maio oltre a Trump sarebbe stato troppo anche per lei.
E chi può darle torto, Gentiloni pensò ringraziandola, giusto appena si sentì suonare il campanello dell’ingresso sul retro. Il presidente del Consiglio andò a ritirare la cassetta per gli attrezzi per poi chiudere a chiave anche l’altro ingresso - fortuna che sua moglie aveva le chiavi.
Poi si procurò un martello dalla cassetta e, con un triste e rassegnato sospiro, fece a pezzi il citofono vicino all’ingresso.
Poi fece lo stesso con quello del portone principale, e poi con tutti gli altri, e poi staccò tutti i telefoni personalmente - avrebbe anche potuto spaccare la centralina, ma internet gli serviva per fare il suo mestiere quindi non poteva permetterselo.
Vedi te, pensò, le cose che faccio per amore del mio paese.
Poi andò a sedersi di nuovo vicino al computer.
Era ora di mandare una mail a Mattarella e informarlo che almeno per il momento, non c’era bisogno si scervellasse per trovare un nuovo presidente del Consiglio, e soprattutto che se per caso volesse ogni tanto entrare o dal retro o dall’ingresso segreto che collega Palazzo Chigi a Palazzo Madama, sarebbe stato benvenuto, e se avesse portato le necessarie bevande alcoliche, sarebbe stato tutto ben accetto.
Il tuo sacrificio non verrà dimenticato almeno per tutta questa legislatura, arrivò come risposta pochi minuti dopo.
Gentiloni sorrise mestamente. Almeno qualcuno lo riconosce, pensò, e poi prese di nuovo il cellulare.
Era ora di telefonare a Repubblica e mettere fine a questo dannato teatrino post-elezioni - lui da Palazzo Chigi non si sarebbe mosso, e auguri a chi provasse ad entrare.
“Ma Presidente,” gli chiese Mauro Calabresi appena Gentiloni gli comunicò il suo progetto, “ma quindi da adesso come intende lavorare? Solo via internet? E che dirà ai partiti, ai deputati, agli elettori, a -”
“Ho una sola dichiarazione in merito,” Gentiloni rispose, sorridendo mestamente.
“Ovvero?”
“Per i prossimi cinque anni, se si tratta di qualsiasi cosa non abbia a che fare con l’andamento del Paese… non vedo, non sento e non parlo. Chiaro?”
“Chiaro, ma -”
“Buon lavoro, Direttore,” Gentiloni rispose amabilmente, e chiuse la telefonata.
Benissimo, pensò, e adesso che questa è fatta vediamo di ristabilire la credibilità internazionale via Skype.
——
Cinque giorni dopo, guardò fuori dalla finestra.
Piazza Colonna era piena di manifestanti, non più transennati, ma con cartelli di supporto - Presidente siamo con te, Paolo resta, Gentiloni unico premier - e un intero banchetto pieno di torte fatte a mano e bottiglie di vino.
Se ce fai entrà te le regaliamo tutte!, una delle ragazze urlò in maniera entusiasta.
Gentiloni decise che forse farli entrare dal retro e vedere se potessero essere buone aggiunte per il nuovo staff non poteva essere una cattiva idea.
——
“Presidente,” chiese la sua nuova responsabile delle comunicazioni due mesi dopo, “Salvini e Di Maio volgono ancora parlare con lei. Che devo rispondere?”
Gentiloni, che si stava preparando per partecipare via Skype al prossimo summit con Merkel e Macron e Draghi, scosse la testa.
“Lo stesso che rispondiamo ogni giorno.”
“Non vedo, non sento, non parlo?”
“Continua così e un giorno lo farai tu il capogruppo alla Camera,” le rispose in tono di approvazione, e si sedette di nuovo al suo computer.
Lui, d’altra parte, almeno si guadagnava il suo stipendio, altro che Salvini al Parlamento Europeo.
Le cose che faccio per amore del mio Paese, davvero, pensò, ma almeno il suo sacrificio stava contando qualcosa, e alla fine lui era una persona perbene e aveva il dovere morale di farlo.
Mise la mano sulla Costituzione e aprì il collegamento con Bruxelles. Anche oggi era un altro giorno, e anche oggi avrebbe mandato avanti il Paese con competenza e serietà.
Sperando che Trump non decidesse di fare qualche cazzata proprio quella sera, visto che giocava la Juve.
Alla fin fine, c’è un limite ai sacrifici che un semplice premier può fare per essere il nocchiere della nave in gran tempesta del suo Paese servo e di dolore ostello.
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GOOD EVENING!
BUONA SERATA!
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Quando è tardi è qui a casa mia
Lei non chiama più...
È un Natale da buttare via
Lei non viene più...
Guardo il telefono e penso a lei
Vetri appannati son gli occhi miei...
Quanta neve sta venendo giù
Chi la fermerà...
La candela è ancora accesa,
Presto si consumerà...
Dio, tu stai nascendo e muoio io,
Tu che faresti al posto mio,
Ora che perdo pure lei,
Ho dato un calcio ai sogni miei!
Dio, ma che Natale è questo il mio,
Campane a festa anche per me, anche per me, anche per me,
Se tu mi senti ma perché non fai tornare chi non c'è...!
Quanta neve sta venendo giù,
Piangerà con me.
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Giorni di neve
Una camera calda di odori
Le scale di corsa
Una lacrima in tasca
Due occhi smaniosi
Non cerchi i ragazzi ma non giochi più
Giorni di neve
Un'amica a due ruote
Scontrosa e selvaggia
Le scapole in fuori
Annusi la vita
Con l'anima in mano
E scopri che hai un corpo anche tu
E nel buio stringi la tua disperata tenerezza
No, non le togliete l'allegria
E quando vuole piangere
Non le aprite quei pugni chiusi
Non la cacciate via
Non le dovete prendere
La libertà e la fantasia
Datele un amore felice o infelice
Ma che sia amore....
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Chiudi a chiave la porta
mi fai un poco pena
un ceffone sul viso
a letto senza cena
quel rossetto a tuo padre
non è andato giù...
E ti bruciano ancora
quelle cinque dita
mentre asciughi gli occhi
ma non sei pentita
"babbo me la paghi
domani scappo via..."
Ti avvicini allo specchio
sfili via la gonna
mica male le gambe
sembri già una donna
un bottone e poi un altro
e la camicia... e voilà
vola sopra il comò...
E le scarpe più o meno
la stessa fine
quelle calze pian piano
come hai visto al cine
poi ti alzi in piedi
e quel che avevi non l'hai più...
Guardi in giù
se il tuo seno è un po' di più
se è un po' cresciuto...
tiri su i tuoi capelli
fai le facce strane
come in un film muto
sarà peccato... giuro
non lo faccio più...
caro Gesù Giuseppe e Maria
siate la salvezza dell'anima mia...
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Sirene di navi urlavano al vento
La radio passava le pubblicità
Le labbra accostate ancora una volta
Ed una carezza ancora
Un filo di sole entrò nella stanza
Sulla poltrona I nostri paltò
Parole inghiottite e sguardi bambini
E come poterti dire che tu eri
Più del vino più del pane più
Della pelle delle ossa più
Più dei sassi più dell'erba più
Più di tanto più di tutto più
Piu del porto piu dei tetti più
Dell'inverno dell'estate più
Dei cavalli del cortile più
Un po' di più...
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Chissà se mi pensi
Seduta sul letto
E se tieni stretto
Quel tuo vecchio orsacchiotto
E gli parli di me
E smorzi la luce
Ma non trovi più pace
E ti domandi perché
Chissà se mi cerchi
Lì sotto al cuscino
Se mi hai trovato carino
Se mi vuoi lì vicino
Se mi vuoi lì con te
E fra le lenzuola
Tu ti senti più sola
E ti domandi perché
Ma chissà se è proprio vero
Che tu stai pensando a me
O se cerchi qualcun altro col pensiero
Ma chissà se nel tuo cuore
Ci sta un posto anche per me
E se c'è tu non tenerlo più nascosto
Più nascosto...
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Puoi darmi un grammo d'aria fina
La nostalgia di un luna park
Una nota blues persa in un cortile
Le storie dell'ultimo tram
Puoi darmi un briciolo d'autunno
Le voci di una birreria
La fotografia di quei tuoi segreti
Un goccio di curiosità
Od un vetrino blu
Per colorare il cielo
Puoi darmi un'isola
Per i pensieri miei
O una girandola
Che non si fermi mai
No tu non puoi non puoi
Non dire che ce la farai
Ma resta qui se puoi
Sì, tu lo puoi.
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yoursweetberry · 4 years ago
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Sono tanto pensierosa, cerco di fare la stupida scherzando per non sembrare noiosa ma la verità è che non passa un giorno che io non stia male e mi ritrovi in lacrime e con un peso sul petto che non mi fa respirare, specie quando mi metto a letto.
Sento la mia vita completamente senza un senso, e purtroppo no non mi basta il lavoro o realizzare cose inerenti a quello. Lo faccio si, ho scelto quello che mi piace ma la vita non è fatta solo di questo e io mi sento completamente sola e so che più andrò avanti più lo sarò. Invece a me piace stare in mezzo alle persone, mi piace condividere mi piace fare cose diverse da quelle che conosco se qualcuno mi fa venire voglia di scoprirle e poi vorrei tanto poter pensare a realizzare una famiglia mia perchè amerei da morire dei bambini miei. Ma so che non accadrà mai e mi fa male..
Quando ero piu piccola non mi sono mai immaginata con qualcuno nel futuro, non ho mai e dico mai immaginato una persona al mio fianco, al matrimonio o cose del genere giuro mai non riuscivo nemmeno a immaginarlo probabilmente perché proprio non mi interessava ne sentivo il bisogno di avere qualcuno vicino nonostante mi fosse capitato di innamorarmi di qualcuno ma a certe cose onestamente non ci pensavo proprio a differenza delle mie amiche. Dicevo sempre che quando avrei trovato un lavoro che avesse potuto mantenermi avrei voluto adottare dei bambini (vabbe non sapevo fosse una cosa particolarmente difficile specie se sei sola). So solo che quando ho incontrato te mi sono venuti tutti i desideri di condivisione che non avevo mai avuto prima. So solo che sei l’unica persona con cui riesco a immaginarmi veramente insieme e che sei l’unica con cui mi viene estremamente naturale pensarlo senza alcun dubbio, nessuno.. e non riesco nemmeno a immaginarmici più da sola. Mi fa male sapere che tu non mi vuoi.. mi fa male sapere che non posso essere felice insieme a te e dover rinunciare ogni giorno a qualcosa di meraviglioso che potrei costruire davvero con te. Perchè so che ogni giorno con te avrebbe un senso, ogni giorno con te sarebbe un gradino più avanti verso l’amore vero e la felicità.. insieme tenendoci per mano guardando nella stessa direzione e guardandoci sempre anche l’un l’altra. So che sarebbe speciale, so che certe cose non capitano a tutti ma a noi si. So che sarebbe come dovrebbe essere con tutta la naturalezza del mondo. E non sto dicendo che non litigheremmo mai, sto solo dicendo che sarebbe tutto, anche quello, fatto nel modo giusto.
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ilmerlomaschio · 4 years ago
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⛔⛔⛔
Dolci Torture
piccoloacrobata
Capitolo1
Accidenti!! Quanto abbiamo dovuto aspettare. Quante volte abbiamo provato e poi per un qualsiasi inconveniente....saltava tutto! No... non credo che l'attesa faccia parte del piacere! Almeno non questo tipo di attesa. L'attesa di poter stare un po' con te credo che rientri nella sofferenza, in qualcosa che brucia dentro. Ma adesso eccoti qui! Sei entrata da quella porta e ti sei avventata su di me, affamata e vogliosa come me! Passo la mia lingua sulle tue labbra, le accarezzo come impazzito per la tua bocca. Sento i tuoi capezzoli duri premere contro di me. La tua mano scivola in basso, mi tocca mi accarezza mi stringe...forte come piace a me.La mia eccitazione mi annebbia. Vorrei averti subito..li..in piedi...ti farei appoggiare le mani al mobile dell'ingresso per prenderti da dietro. Il tuo respiro si trasforma in affanno la tua voglia si legge nel tuo sguardo... sono sicuro che sei già tutta bagnata! Ti prendo i polsi li stringo con la mia mano e ti spingo con la schiena contro il muro...faccio scivolare la mia lingua sul tuo collo..arrivo in mezzo ai tuoi seni...il calore della tua pelle mi entra nel cervello e non mi lascia più spazio alla ragione.
Ti fermo! Mi fermo! Devo fermarmi! Questa volta voglio torturarti sul serio, lentamente dolcemente. Voglio vedere la tua eccitazione, la voglio toccare, voglio che sia una cosa speciale. Di quelle che non potrai e non vorrai mai dimenticare. Ti lascio lì immobile mentre faccio scendere una benda sui tuoi occhi...voglio che sia un'eccitante sorpresa! Ecco...adesso, litigando con i bottoni, ti sfilo la camicia...adesso i pantaloni...li tiro giù inginocchiandomi davanti a te...adesso le tue calze scure...le vado a prendere proprio lassù vicino al tuo inguine...quel posto morbido, caldo e profumato di eccitazione. Ti sento allargare le cosce...stai cercando di farti toccare.
Eccoti sei rimasta con un bellissimo completino intimo di colore nero.. reggiseno e un tanga che lascia il tuo culo in balia dei miei pensieri più perversi...sei lì davanti a me in tutta la tua naturale bellezza...in tutta la tua eccitante essenza...ti sento impaziente...ti faccio arrivare il calore del mio alito sul tuo sesso che appare come rigonfio, sembra voler scoppiare fuori da quelle mutandine che ormai sono diventate una costrizione. Mi spoglio velocemente... desidero appoggiarti il mio sesso sulla pelle, strusciarlo sulle tue gambe per farti sentire quanto sono eccitato...quanto è duro!
Ti slaccio il reggiseno e piano piano lo sfilo, i tuoi capezzoli sono grandi e duri... li sfioro con la bocca facendoti sentire l'umido della mia lingua...adesso le mutandine...metto le dita proprio sopra il monte di venere, lo faccio apposta per sfiorarti lentamente la fica, le faccio scorrere verso l'esterno e spingendo verso il basso...ecco adesso iniziano a scendere accarezzando le tue gambe lunghe e levigate, arrivano a terra sui tuoi piedi... sei di una bellezza unica il tuo corpo sinuoso mi accende e mi esplode dentro.
Una storia senza storia
La benda calata sui tuoi occhi non ti permette di vedere, ma ti permette di sentire ogni cosa ancora più intensamente...aspetti di poter accontentare le tue fantasie erotiche, hai voglia di sentirti toccare ,forse desideri toccarmi e stringermi con forza il cazzo... Adesso ti prendo per i capezzoli...li tirò verso di me e ti faccio camminare verso la camera...dai tuoi gemiti capisco che ti eccita farteli stringere...ti faccio sdraiare nel centro del letto, ti metto un cuscino che ti tenga sollevato il bacino e prendendo il tuo polso destro inizio a legarti, poi il sinistro e poi le caviglie, una per volta...tutto ben stretto, le braccia e le gambe allargate in una specie di croce orizzontale. La stanza è in penombra, accendo le candele profumate che avevo preparato sperando in questo appuntamento. La fiamma traballante illumina il tuo corpo nudo dando vita a luci e ombre sulla tua pelle che esaltano le tue curve, riflessi di luce che ti rendono ancora più attraente.
Mi sembra che il profumo di vaniglia che emanano le candele ti piaccia.Ti muovi ti dimeni ma questa volta ti ho legato ben stretta e non hai molte possibilità di movimento. Mi avanza un pezzo di corda...la piego in due parti e usandola come un frustino iniziò a colpirti piano. Sento il tuo mugolio ogni volta che la corda colpisce una parte del tuo corpo. I più eccitanti sono quelli che sento quando ti colpisco in mezzo alle gambe, proprio sulla fica. Sono in piedi davanti a te...ti guardo e giuro che mi prende una voglia di toccarmi e godere venendoti addosso! Cazzo! Non devo! Voglio dedicarmi completamente a te. Voglio darti tutto il piacere di cui sono capace.
Mi allungo e prendo la bottiglietta di lubrificante. Mi metto in piedi, a gambe larghe sopra di te. Guardo i tuoi fianchi, il tuo seno. ti stai bagnando le labbra con la lingua, sembri cercare, lo so cosa cerchi...lo vorresti in bocca, lo vorresti succhiare. Apro la bottiglietta e getto via il tappo che cadendo sul pavimento provoca un rumore che ti mette in agitazione. Faccio cadere lentamente delle piccole gocce iniziando dalle spalle, prima da una parte poi dall'altra sempre uguali. Poi scendo, adesso sono arrivato sui tuoi seni, cerco di centrare i capezzoli con le gocce, adesso sono sul tuo ventre. Le gocce scivolano sul tuo corpo illuminando la tua pelle, non sono calde ed agni caduta tu inarchi il corpo, per quanto i movimenti ti siano impediti dalle corde che ti stringono ben attaccata al letto. Adesso giù lungo le gambe, passando per le cosce. L'unico punto che lascio immacolato e il tuo sesso. Ti sento gemere. La tua voglia diventa sempre più incontenibile ed io, sentendoti, mi eccito sempre di più! Adesso avvicino le mani alle candele per scaldarle...non voglio toccarti con le mani fredde! Voglio che tu le senta calde...bollenti, come me!
Ecco adesso sono al tuo fianco,in ginocchio, appoggio le mani sulle tue spalle e iniziò a massaggiarti con decisione. Scendo sul braccio e risalgo su, ridiscendo, ma questa volta sono sui tuoi seni. Li massaggio li stringo poi passo,facendolo roteare, il palmo della mano sui capezzoli. Cazzo è bellissimo!
Il tuo respiro accelera, con un filo di voce mi chiedi di mettertelo in bocca ma io nemmeno ti rispondo. Ti vedo sei sempre più eccitata. Ti guardo in mezzo alle gambe e ti vedo tutta bagnata, allora prendo due mollette e le sistemo in modo che ti stringano i capezzoli. Come le sentì premere apri la bocca in un lamento che peró non lascia dubbi. È di piacere! Ne prendo altre due e le sistemo in modo da stringerti la fica. Adesso il lamento si trasforma in un grido rauco di eccitazione! Sei tutta bagnata! Non voglio perderne nemmeno una goccia di quel liquido! Si... quando hai sentito le dita toccarti pensavi che avrei continuato in quel posto,invece no sono tornato a massaggiarti le gambe. Arrivato alle caviglie mi sono chinato ed ho preso in bocca le dita dei tuoi piedi, lo sai che di te trovo eccitanti anche quelli. Li succhio uno per uno accarezzandoli con lingua come ad imitarti quando me lo prendi in bocca.
Ti guardo e sembri tesa come una corda di violino.
Adesso mi giro, metto le ginocchia ai lati della tua testa e scendendo piano ti faccio sentire sul viso le mie palle,lisce,depilate ed il mio cazzo che piano ti sfiora la bocca. Con uno strattone hai cercato di prendere tutto in bocca....non ci sei riuscita! Adesso ti faccio riprovare e da una parte spero di sentirmi afferrare anche dai tuoi denti. Un piccolo dolore si trasforma in fretta in una grande eccitazione.
Chino la testa e sono nella posizione giusta per toglierti le mollette con la bocca, ma prima voglio leccarti tutto intorno. Mentre lo faccio tu mi implori di toccarti, allora ti avvicinò il cazzo alla bocca ed aspetto che tu lo prenda. Lo fai con forza! Inizi a succhiarlo, forte, come piace a me.
Lo mordi con le labbra! È meraviglioso! Con i denti ti tolgo le mollette ed iniziò a succhiare il nettare che esce. Quanto mi piacerebbe sentirmelo spruzzare in faccia! Passo la lingua sul clitoride, lo succhio, tu cerchi di muoverti in sincronia con i movimenti della mia lingua. Con la mano scendo e con il dito tocco il tuo culo. Prendo una goccia di lubrificante e lo passo lentamente sul buco. Lo massaggio piano piano, sento che si rilassa. Ecco adesso spingo il dito dentro.
Sentirti spingere per farlo entrare ancora di più mi eccita in una maniera inconcepibile. Devo subito uscire dalla tua bocca se no ti vengo in bocca e per quanto mi piaccia quando mi ingoi, non è ancora il momento!
Stai mugolando, la tua voce quando sei eccitata, per quanto sia possibile, diventa ancora più sensuale del solito. Sei legata ma per un attimo mi prende la voglia di slegarti per guardarti mentre ti tocchi, mentre ti masturbi. Resisto al pensiero! Mi dici di toccarti...mi implori di slegarti...mi chiedi di toccarti con due dita... Tolgo la lingua e iniziò a toccarti con un dito prima fuori su quelle labbra rosse e poi spingendolo dentro. Sei calda, è un posto meraviglioso. Lo tiro fuori e lo lecco, una volta due volte. Mugolando mi preghi di toccarti con due dita. Eccomi allora ad accontarti. Le spingo dentro più che posso poi appoggiò il palmo della mano sul clitoride ed iniziò a muovermi su è giù. Ti piace! Lo sento dal tuo ansimare...mi dici ancora! Mi dice non fermarti! No...stai pure tranquilla, è talmente bello vederti e sentirti così che non mi fermerei per nulla al mondo! Non so cosa mi sta accadendo! Sono talmente eccitato che senza nemmeno toccarmi mi stanno uscendo delle gocce di sperma! Le raccolgo con il dito, poi lo infilo nella tua bocca. Mi succhi tutto il dito e la cosa mi eccita tantissimo. Continuo a toccarti aumentando il ritmo e la pressione del palmo della mano...ma non resisto e usando l'altra mano raggiungo il tuo culo e ci spingo il mio dito medio dentro. Tu lo desideravi perché, come prima, spingi per fartelo entrare tutto...piu dentro possibile. Questa volta mi urli di non fermarmi...credo che tu stia per godere! Stai urlando e non so come fare per tenerti la bocca chiusa! Appoggio la mia bocca sulla tua e tu selvaggiamente mi mordi un labbro...fa male ma sentirti così..fuori giri, giustifica tutto quello che fai! Cazzo come sei bella! Urli.. Urli... Adesso il corpo è rigido il tuo ventre é preso da spasmi, eccoti, sei arrivata stai godendo! È semplicemente magnifico!
Ti slego dalle corde e ti faccio accoccolare accanto a me. Ti accarezzo i capelli e guardò i tuoi occhi chiusi. Sembri essere ancora assente. Sembri ancora sentire le sensazioni di prima. Ti lascio tranquilla. Scendo dal letto e vado in cucina a prendere due brioche. Mi è venuta fame e so che la mangerai volentieri anche tu. Apro un succo di mirtillo, ne bevi un sorso ed una goccia ti scende dall'angolo del labbro, ti tengo il mento con la mano e con la lingua raccolgo il succo.
Devi riposare....non ho ancora finito!
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edwardmuns0n · 5 years ago
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Elippo week - Day 5: Partying
@elippoweek
Capitolo 1: "Eli"
Capitolo 2: "Stereotipo"
Capitolo 3: "Teso"
Capitolo 4: "Mi sei mancato"
Gli manca Filippo e non si sono visti solo per un giorno da quando si sono messi insieme. Gli manca un mondo ma non ha intenzione di chiedergli di vederlo, di dirgli che non può stare senza lui, ha ancora una dignità.
Ora si sta preparando per andare ad una stupida festa a cui non vorrebbe andare, ma i suoi amici, e in particolare Giovanni, l'hanno costretto ad andare.
Sa già che si annoierà, Giovanni starà tutto il tempo con Sofia, Luca con Silvia e Martino e Niccolò non vanno nemmeno, e non ha il coraggio di chiedere a Filippo di venire, e si sente uno stupido perchè il suo ragazzo, non dovrebbe avere paura, ma ce l'ha e quindi si prepara ad una serata noiosa passata a casa di Eva a bere birra e fissare il telefono aspettando un messaggio di Filippo.
Bussano al citofono, una, due, tre volte di seguito, segno che è arrivato Giovanni a prenderlo, dato che il suo motorino è a riparare e perché se proprio deve andare a quella festa vuole ubriacarsi, come minimo.
"Mamma allora io esco, non so a che ora torno, porto le chiavi tu non aspettarmi" le lascia un bacio sulla guancia, afferra poi le chiavi ed esce da casa.
Il viaggio in macchina è abbastanza imbarazzante, con Giovanni e Sofia avanti che parlano e scherzando, lo stereo acceso e "Oi Oi" di sottofondo, che Elia canticchia, guardando il cellulare ossessivamente.
"Eccoci!" Giovanni fa scendere la sua ragazza, e poi Elia, prima di cercare un posto dove parcheggiare.
Appena entrati Elia fa una smorfia, sentendo subito l'odore nauseante di sudore misto ad alcool misto a fumo passivo, e la musica che gli spacca i timpani. Normalmente si sarebbe subito buttato a ballare, con una birra aperta e già quasi finita in mano, ma adesso non è in vena e vorrebbe soltanto starsene in camera sua, con Filippo.
"Elì ma che c'hai? Se nun volevi venì nun venivi" Ulra Giovanni cercando di sovrastare la musica.
"Ma se m'avete praticamente costretto zì?"
"Dai te devi divertì n'po' pure te, stai sempre a casa, e 'o so che aiuti tu madre, e proprio per questo te meriti na serata de divertimento" Elia inizia a sentirsi in colpa, perchè non ha aiutato sua madre con nulla, ma era con Filippo e si sente uno stronzo, non riesce più a tenerselo dentro.
"Gio in realtà io non-" cerca di dire, ma lui lo interrompe dandogli una pacca sulla schiena e spingendolo.
"Quindi stasera te diverti, senza se e senza ma" gli lascia in mano una lattina di birra, prima di scomparire tra la folla di gente.
Sbuffa, cercando un posto dove poggiarsi, ma alla fine l'unica cosa che trova è Eva, che con un drink in mano si avvicina a lui.
"Eli!! Sei venuto alla fine, come stai?" Lo stringe in un abbraccio lasciandogli un bacio sulla guancia.
"Bene...senti non c'è un posto dove posso mettermi per una decina di minuti, da solo?" Gli chiede avvicinandosi al suo orecchio.
"C'è camera mia, perchè? Non ti senti bene?"
"Non preoccuparti, è tutto ok Eva" gli implora con lo sguardo di non fare altre domande, ed Eva lo capisce subito.
"Va bene, non faccio piu domande, ma solo se...se mi fai un disegno! Mi ha detto Gio che ti piace disegnare e sei bravino, voglio vedere!" Elia sospira, ma annuisce, infondo aveva intenzione di disegnare qualcosa quella sera, per quello ha portato il suo zainetto - che adesso gli fa sempre pensare a Filippo - e ci ha messo l'essenziale.
"Grande!!" Controlla un secondo il telefono, la rossa, poi alza lo sguardo verso Elia.
"Ma tu mica hai sentito la porta? c'è un mio amico che bussa da mezz'ora, ma nessuno gli apre" fa segno di no con la testa Elia, con tutta quella musica è ovvio che nessuno abbia sentito il campanello.
"Ok, aspettami qui vado a prenderlo" dice, lasciandolo lì con la sua birra ancora piena in mano. Potrebbe scappare, ma in ogni caso non sa dov'è la camera di Eva, e probabilmente sarà chiusa a chiave, pensa.
La rossa torna pochi minuti dopo, e l'ultima persona che poteva immaginare di trovare affianco a lei era proprio lui. Filippo.
"Fili conosci Elia? Elia lui è Filippo, Filippo lui è Elia." A Filippo scappa una risata, ma Elia non riesce a dire nulla.
"Ci conosciamo." risponde Filippo, sorridendogli. Ha una voglia matta di baciarlo e non poterlo fare lo fa impazzire.
"Meglio, Eli che dici se disegni tutti e due e non solo me? Dai ti prego" ed Elia a questo punto è solo più felice di poter avere come modello proprio lui, quindi annuisce sorridendo.
"Che bello! Dai andiamo in camera mia" li tira entrambi verso camera sua.
Elia si siede alla scrivania, iniziando subito a disegnare, partendo dal suo ragazzo, bello come non mai quella sera.
Eva rischia più volte di cadere e non riesce a stare ferma, ma in un modo o nell'altro Elia riesce a finire il disegno.
"Eli è bellissimooo!" Lo abbraccia, stampandogli vari baci sulle guance.
"Questo me lo devo appendere da qualche parte, ti giuro lo adoro"
"Lasciami fare una foto però" mormora Elia, tirando fuori il suo iphone 5 mezzo rotto e facendo un paio di foto al suo disegno, prima che Eva scompaia con esso da qualche parte, lasciando le chiavi della camera ad Elia.
"Finalmente ci ha lasciati da soli" Elia ne approfitta subito per avvinghiarsi al suo ragazzo, poggia le mani sulla sua nuca, facendolo indietreggiare e cadere sul letto.
"Mi sei mancato" mormora sulle sue labbra, prima di lasciargli un bacio.
"Addirittura?" Gli chiede sorridendo Filippo, spostandogli una ciocca di capelli dalla faccia.
"Si, mi sei mancato tanto" affonda la testa nel suo petto, stringendo forte il suo busto.
"Anche tu mi sei mancato" gli accarezza i capelli mori, lasciandogli qualche bacio si tanto in tanto.
Non importa nulla in quel momento, nell'aria c'è amore e nulla può distrarli, nemmeno la porta che si apre di poco, mostrando un Eva confusa che voleva solo controllare come stesse Elia, e si è ritrovata a guardare lui e Filippo scambiarsi i baci più dolci e innamorati che lei abbia mai visto.
Chat tra Elia e Giovanni
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Tweet di Elia sul suo profilo di disegno:
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Tweet di Filippo:
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benvengailcaooos · 6 years ago
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Io purtroppo non ce la faccio a concepire le cose tiepide. Non ce la faccio in realta a vivermela alla giornata. Ammiro chi riesce in questo intento, giuro. Ma io non ci riesco e non voglio riuscirci. Io voglio trovare quella persona con cui possa dire le cose che voglio dire. Non mi piace parlare per dare aria alla bocca, a volte lo faccio, e` importante anche saper essere leggeri. Ma non sempre. Voglio chi sappia reggere il confronto, e non lo dico con superiorita` o altro, non mi permetterei mai. Rispetto il modo che ognuno, nei limiti della decenza,ha di vivere. Perche` ognuno ha le sue ragioni. Detto questo io non mi accontento. Ad esempio, in questo caso come in mille altri casi io parto molto prevenuta. E ogni volta finisco poi per cambiare idea, meno male. Sono rigida, lo ammetto, esternamente non si direbbe forse. Ma sono sveglia, noto tutto, ogni dettaglio. Critico purtroppo. Pero` so ricredermi, e mi sono ricreduta. Sai tenermi testa, mi provochi e questo mi spaventa. Sai ascoltare e non parli troppo, mai a sproposito, non esageri. Come tutte le donne del mondo avrei voluto magari quel complimento in piu`, quella rassicurazione in piu`. Ma poi pensandoci ho apprezzato di piu` questo comportamento. Non volevo andarmene ieri, le ore mi sono volate, ero davvero tranquilla e me stessa. Sai ascoltare ma io non volevo parlare. Detto questo io sono sempre un po` perplessa. Voglio sempre di piu`, non mi va di vederti perche` io non volglio fare sesso con te. Non voglio. Con l’altro e`successo perche` sapevo che da lui non potevo ottenere altro e mi piaceva, e quindi senza tante pretese l`ho fatto, perche` volevo. Io sinceramente in questo caso non me la sento di rivederti perche` provo tanta attrazione per te, come per chiunque in questo momento. E niente come al solito ho usato l`esca sbagliata. Giusto o sbagliato che sia, e non mi interessa, io boh sono questa, queste sono le mie reazioni: ti piacciono bene, non ti piacciono mi dispiace ma io sono questa. Dici che sono pazza, esatto. E chi lo sara` mai abbatanza per scavare un po` , per non accontentarsi della superficie, per volermi tutta in tutti i sensi. Bah io per ora non so darmi delle risposte. Sono in un momento della mia vita in cui sto un po` sperimentando, mi sto un po` divertendo, sto un po` giocando e nel frattempo studio, cerco di capire. Il tuo sguardo e` un po` vuoto, pero` poi ho guardato meglio e ci stavo bene nei tuoi occhi.�� Pero purtroppo non ci credo abbastanza, proprio no. Ma cazzo non me l`aspettavo, non cosi`.
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ESATTAMENTE NEL 2014 SCRIVEVO QUESTO.
Ciao,
io non so tu chi sia e il perché tu stia guardando la mia foto ma spero che tu ti fermi un attimo a leggere tutto questo. Premetto che se sto per scrivere la mia storia non è per vantarmente, non ne vado fiera ma provo ad aiutare chi ne ha bisogno tramite quello che ho passato io. Quindi ricomincio.
Ciao, sono Noemi ma chiamami Amy. Sono qui per mettermi a nudo davanti al popolo di Tumblr e sono qui per dare forza a chi crede di non averne.
Non vado fiera del mio 2014 ma sono qui a parlarvene. Pochi sanno dell’esistenza del mio Tumblr e magari ora lo saprà messo mondo chi sono ma non m’importa. Mi sentivo di fare questo post e l’ho fatto.
Vivo in una situazione familiare poco bella; mio padre c’è sempre ma non mi sono mai aperta con lui al completo, mia madre ha sempre lavorato in bar diversi e non è mai stata partecipe nella mia vita. Mia madre non è mai stata un punto fermo nella mia vita, anzi. Mi ha fatto crescere con il modello di “donna perfetta” ispirandosi a una Barbie e io, beh io… io non ero una Barbie. L’anno scorso, precisamente il 25 luglio 2013, sono diventata autolesionista. Dopo l’apertura del bar di mia madre ho cominciato a sentirmi sola, lontana da tutti e priva di importanza. Sentivo di non essere Abbastanza per merita l’attenzione dei miei genitori; sentivo che quello non era il mio posto, nessuno e niente era il mio posto. Cominciai con un solo taglio poco profondo sull’avambraccio, per poi continuare con quattro, cinque, sei… nessuno ha mai scostato le maniche della mia felpa o della mia maglietta. Nessuno ha mai visto il mio malessere a fondo. Tutti si basavano sul fatto che non ero fidanzata e che per questo stavo male; mamma continuava a basare il tutto al mio peso. Ma non era affatto colpa del mio peso, anzi lo era in parte.
Cominciai, poco dopo, a non mangiare. Ogni giorno mi svegliavo e dicevo “Prima o poi questo finirà”, mi trascinavo giù dal letto, mi vestivo e uscivo per andare a scuola. Ridevo, si. Non sorridevo mai davvero. Ogni giorno era un giorno per morire, un giorno per annegare nelle proprie lacrime, un giorno per far finta che stesse andando tutto bene. Ogni giorno poteva essere l’ultimo. Arrivai al punto di non riuscir più ad alzarmi dal mio letto, a dormire continuamente senza mangiare nulla. Speravo che quella fosse stata la mia fine, non sapevo ciò che mi aspettava dopo.
Mio padre mi costrinse ad alzarmi e a mangiare ma ogni cosa che ingerivo era destinato al WC. Il mio corpo non accettava più il cibo tanto da non permettermi di mangiare nulla senza vomitare tutto dopo. Senza rendermene conto ero diventata bulimica. Intanto perdevo peso ma non riuscivo a guardarmi allo specchio senza pensare “Piccola Balenottera cresce” oppure ” Resterai sola” ; “L’unico ballo che potresti fare è la salsa perché hai il fisico della costa del maiale” .
Mi odiavo profondamente e ogni giorno il mio odio cresceva. Anche se non ero sola, mi sembrava di esserlo. Qualsiasi cosa provassero a fare gli altri per avvicinarmi, io riuscivo sempre ad allontanarmi.
Cosa più importante, non cantavo più. Io, legata a “Glee” come se non ci fosse un domani, non cantavo più. Lì cominciai a chiedere scusa ad ognuno dei protagonisti di “Glee” e soprattutto a Cory Monteith. Ogni sera, dopo la sua morte, ho acceso una candela in sua memoria. Lui è morto di Overdose ma ricordo bene ciò che diceva a tutti e cioè che ognuno di noi era perfetto così com’era.
A settembre cominciai il liceo. Non volevo farlo ma lo scelse mia madre per me. Lì conobbi le mie amiche, quelle che ho ora nella foto del portafogli, quelle che mi hanno salvata.
Da ottobre in poi casa mia fu un inferno. I miei genitori cominciarono a litigare.
A Marzo 2014 mia madre è andata via di casa lasciandomi con mio padre, non sapendo dove fosse per mesi e soprattutto mi lasciò da sola. Ma sola davvero stavolta. Questo era un incubo davvero.
Continuavo a non mangiare, scendevo di peso, mi sentivo meglio, continuavo ad avere dei tagli sul polso sinistro.
Un giorno andai a scuola ed Elvira mi spostò le maniche della felpa lasciando i miei tagli in bella vista. La riabbassai subito e tutte e tre mi guardarono. “Non farlo mai più” mi disse Elvira. “Non pensavo fosse così grave” aggiunse Anna. Rossella preferì il silenzio.
Dovetti spiegar loro ogni cosa, sin dall’inizio, lottando con le lacrime. Mai come prima d’ora mi ero sentita così amata e… importante.
Loro mi aiutarono ad accettarmi, loro mi aiutarono a ricominciare a mangiare e loro non mi hanno mai abbandonata.
“Tu sei speciale, diversa, con un sorriso stupendo, con una forza che anche se non credi di avere io ti invidio anche se a volte una mazzata in testa non te la toglierebbe nessuno”.
“Se stai facendo una cazzata giuro ti prendo a pugni"
"Tu mi hai aiutato a crescere”.
Elvira, Anna e Rossella mi hanno dato la forza di alzarmi.
Dopo qualche mese, a dicembre, conobbi un ragazzo che mi faceva sentire bene con me stessa e con gli altri. Sembrava tutto perfetto solo che il mondo si diverte a distruggere le cose perfette. Il 22 gennaio ci lasciammo e io caddi, ancora.
Appoggiarsi a una persona “Precaria” non è sempre la cosa giusta da fare. Io lo avevo fatto ed ora stavo peggio di prima. Non ricomincia a tagliarmi ma ricominciai a non mangiare. Non solo perché lui non c’era più e volevo che tornasse ma anche perché vedevo mio padre star male, senza rendermi conto che così aggravavo solo la situazione.
Cominciai a fumare di nascosto. Prima come sfogo, poi per esigenza. Per quei cinque minuti eri fuori dal mondo e sembrava che i tuoi problemi sparissero. Ma non sparivano affatto, anzi, si moltiplicavano.
Le mie amiche poi capirono che fumavo e per loro smisi.
Ad Aprile mi rassegnai che quel ragazzo potesse ancora tornare da me e cominciai a star meglio.
OGGI, DOPO UN ANNO E MEZZO NON SONO PIU’ AUTOLESIONISTA, MI ACCETTO COSI’ COME SONO SENZA FARE NESSUNISSIMA DIETA E SOPRATTUTTO IO E MIO PADRE STIAMO BENE.
OGGI, DOPO UN ANNO E MEZZO, HO DECISO DI RICORDARE LA FIGURA DI CORY MONTEITH CON UN TATUAGGIO CHE FARO’ A DICEMBRE DIETRO AL COLLO RAFFIGURANTE LA CHIAVE DI VIOLINO CON LE BACCHETTE DELLA BATTERIA E LE SUE INIZIALI PER A FORZA CHE MI HA DATO ANCHE DOPO LA SUA MORTE;
OGGI, DOPO UN ANNO E MEZZO, NON SONO SOLA.
TU CHE STAI LEGGENDO, NON SEI SOLA E NON HAI BISOGNO DI NESSUNO CHE TI URLI CHE SEI IMPORTANTE PER SENTIRTI TALE. NON DIPENDERE DA PERSONE CHE NON SE LO MERITANO E TANTO MENO STARE MALE PER PERSONE CHE NON HANNO ACCETTATO LA TUA PRESENZA. ACCETTATI COSI’ COME SEI PERCHE’ SEI MALEDETTAMENTE MERAVIGLIOSA/O,CARO MIO ANGELO CADUTO. TU SEI FORTE, TU DEVI ESSERE FORTE.
LASCIO QUI IL MIO NUMERO DI CELLULARE, PER QUALSIASI COSA IO CI SONO.
3248162720
VOI NON SIETE SOLI.
Siamo finalmente nel 2018.
E volevo aggiornarvi.
Finalmente la mia vita procede a vele spiegate.
Ho un fidanzato, con cui convivo a Parigi.
Mio padre ha una fidanzata.
Ho aiutato così tante persone con la mia storia che adesso sembra impossibile anche contarle. Ma, prima di tutti, ho aiutato me stessa.
Ho perso più di 20chili, per scelta e non per sbaglio.
Faccio sport, alzo pesi. Lavoro addirittura sempre col sorriso.
La vita è bella, basta riuscire a condividerla con qualcuno.
La mia missione nel salvare qualcuno in più, continua ancora.
Non mi fermo mai. Il numero è sempre lo stesso. La persona ormai è un po’ diversa.
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beyondthepain · 4 years ago
Conversation
Era tutto una bugia.
S: oi asia
S: non ce la faccio piu
S: ho bisogno di vederti
S: anche solo per abbracciarti o salutarti
S: ma io ho bisogno di vederti
[...]
S: cazzo no
S: adesso ho bisogno di abbracciarti
S: ma non posso
S: porco...
Io: SEI TANTO IMPORTANTE PER ME spero di non perderti mai
S: nemmeno io
Io: non mi perderai
S: sai...
Io: dimmi
S: la cosa più stupida e insensata di sempre è che piu ami uns persona e piu quella poi ti rovinerà..e questo lo abbiamo provato entrambi..ed è per questo che forse ci troviamo bene insieme perché sappiamo entrambi quello che abbuamo passato e non vogliamo che accada mai piu..io ho bisogno di una oersona come te cazzo..una persona di cui ogni giorno sento senpre di piu la mamcanza..che vorrei abbracciare ogni singolo momento della mia vita cazzo e quella persona sei tu
Io: anche io la penso come te e oddio è una cosa cosi strana però è così e mi sento esattamente come te sento costantemente la tua mancanza ti giuro io ho bisogno di te ho bisogno di stringerti forte ti penso sempre *nome* tutta la notte e appena mi sveglio
S: anchio cazzo
S: e spero di girarmi d’untratto e trovarti
S: per poterti abbracciare
[...]
S: io devo vederti il prima possibile
S: per poterti anche solo abbracciare
[...]
S: devi capire che ogni volta che mi scrivo con te sto bene..mi fai sorridere sempre e mi fai rattristire perché mi manchi ma è positiva come cosa perchè vuol dire che sei il mio pensiero fisso..
[...]
Io: e scusami sul serio se ti rompo le palle ma mi manchi come non mi manca nessuno e non riesco più a sopportare sta distanza ti giuro cazzo farei di tutto per poterti abbracciare o per vederti anche solo 5 minuti davvero non so come spiegarti come cazzo mi fai sentire
S: anche per me è uguale cioè sei veramente il mio pensiero fisso❤️❤️
[...]
Io: eccoti
Io: no niente
Io: che mi manchi come non ti immagini
S: perchè tu no?
S: cazzo
S: se fosse per me domani prenderei un autobus per quel posto del cazzo dove sei e verrei
[...]
S: eii
S: amoreeee
S: asia ti prego
S: ho bisogno di te
S: manchi più del solito
[...]
S: comunque
S: somo stra triste
S: perché mi manchi
S: mi manchi come sempre
S: e perché voglio vederti
S: e meglio devo vederti
S: per star bene
S: dopo tanto
S: solo che cazzo
S: aaaaa
S: uf
S: voglio un tuo abbraccio
[...]
S: ehi..
S: auguri❤️..
S: non so perché ma boh mi sembra che non te ne frega più niente di me..pero ok va be ti posso capire non ti scrivo quasi mai e pensi che il tempo sia una scusa..peró mi dispiace davvero tanto perderti..
Io: auguri ❤️❤️ si invece che mi frega di te e nemmeno io voglio perderti..
[5 mesi dopo...]
S: eiii adia
S: adia HAHHA
S: asiaa
Io: ma sei vivoooo
S: beh anche te non scherzi
S: hahaha
[...]
S: aspe scusa ma devo andare
Io: ok
S: ti scrivo dopo se riesco❤️
[...]
S: ma sai cos'hai votato?
Io: si
S: cosa
Io: vado a pranzare ciaoo
S: che matura che sei haha
Io: sono immatura perchè ho votato a un sondaggio? 😂
S: ma no perché non mi rispondi
S: ti ho chiesto cosa e visto che non mi vuoi rispondere hai scritto che vai a pranzare ciao
S: è vero devo andare ahah ma sto aiutando un attimo una mia amica
S: ma dio c** hai votato che non te ne fregherebbe se io morissi e io ti ho chiesto il perché 1 volta e bastava che tu mi rispondessi e ora staresti mangiando
Io: ma dai scherzavo
S: mmmm
S: ok
Io: credeghe
Io: AHAHAH
S: ma che problemi hai hahah
Io: te e basta
S: dove le impari queste battutine asia
a scuola?
S: ah no
Io: e tu? ahahahah
S: cosa asia cosa
Io: io boh
Io: io boh
S: ahahahh
___________________________________________________
[2 anni dopo...]
ma tu, di tutte le nostre conversazioni, emozioni, che ne hai fatto? mi hai rubato il cuore per poi frantumarmelo in mille pezzi. anzi, sono stata io ad avertelo dato. il mio tempo. le mie attenzioni. senza pensare che un giorno mi avresti fatto pentire di tutto ciò. veramente c'ho pensato, ma non ci ho creduto, perchè non ti credevo come tutti gli altri. ti credevo diverso. per questo mi sento una stupida. mi sono fatta ingannare dalle tue belle parole, dai tuoi insulsi messaggi che non valevano niente, proprio come come te e l'uomo che diventerai. perchè ciò che fai adesso e le scelte che prendi, ti formano. che poi, se hai lasciato me per lei, lascerai lei per un'altra, se non lo farà prima lei. perchè è così, se un uomo lascia la sua donna per te, un domani lascerà te per un'altra. mi hai fatto del male, mi hai ferito fino in fondo ma non ti permetterò di impedirmi di amare di nuovo, di credere nell'amore. l'amore è bellissimo, sono le persone come te a rovinarlo.
"mi manca come l'aria, mi manca da star male... per me, quando mi innamoro, non conta nient'altro, c'è solo lui per me e a distanza di 2 anni c'è ancora lui nella mia testa, anche se lui mi ha dimenticata, quando mi aveva detto che ci sarebbe stato per sempre. Avevamo un rapporto stupendo, non avrei mai immaginato che sarebbe finito un giorno, a causa di uno stupido scherzo, ci prendevamo sempre per il culo.. per questo vi dico.. godetevi le persone perché, per quanto possiate crederci, nulla è per sempre"
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hellokaesy · 7 years ago
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Io non riesco proprio a capire quale sia il mio problema . . . finalmente dopo anni ero riuscita ad accettare tutto . . . accettare gli altri, la mia casa, la mia famiglia, la mia vita e sopratutto me stessa . . . ero riuscita ad accettare che era normale! Illudersi così . . . tutto normale! Ma no! Perché poi arriva il tuo psichiatra dicendo che non è normale quello che stai facendo! Non è normale questo mio malessere! Come non è normale la mia malattia e il come mi tratto . . . non è normale a quasi 20 anni essere imbottita di farmaci perché se no la tua vita non è migliore, giusto un po' più bella . . . arrivare a casa la sera e vedere tutte quelle medicine sul tavolo . . . al Mattino ti svegli e ci sono altre medicine, come al pomeriggio più quelle nell'arco della giornata . . . non è normale prendere tutta quella roba solo per rendere la tua giornata un pochino meno brutta . . . e la cosa che mi fa più rabbia è che io non riesco a stare  meglio e gli alti non accettano tutto ciò . . .
Non posso neanche dire di voler di nuovo la mia vita perché io una vita non l'ho mai avuta!
Sono stata sbattuta in giro per ospedali e cliniche dai 13 anni . . . e a 13 anni non puoi dire di avere una vita . . .
Non capisco cosa ha la mia mente . . .
Perché a me? Cosa mai ho potuto aver fatto . . . così piccola e così ingenua . . . la vita ti può crollare addosso come niente!
Un passo falso e bom . . . ti ritrovi in un letto di ospedale . . . ma quale è stato il mio passo falso?
Voglio solo che qualcuno mi aiuti a capire!
È tutta colpa mia . . . forse dovevo affrontare tutto in modo diverso . . .
Voglio iniziare a vivere veramente!
Lo giuro io non ce la faccio piu a vivere così . . .
Voglio solo essere salvata . . . ma non posso fare tutto da sola . . . ho bisogno di una mano . . . ho bisogno di qualcuno che quando mi alzo al mattino mi faccia sorridere!
Ho bisogno di conoscere la vera me, perché non mi sono mai conosciuta .
Il percorso è ancora molto lungo . . . ma se vuoi puoi .
Sta a te decidere, ed io ho scelto di vivere .
@hellokaesy
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s-fi0rire · 5 years ago
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Adesso sei un estraneo con tutti i miei segreti.. Mi chiedo come sia possibile salutarsi come fossimo due sconosciuti, come se non avessimo condiviso niente, come se le nostre anime non si siano mai incontrate. Me lo chiedo e mi fa male: chiedermelo, pensarlo, scriverlo..ma se non lo faccio esplodo. Chi ti vuole ti cerca. Chi ti ama ti trova. E chi ti vuole davvero fa di tutto per non perderti. Il resto sono solo storie,no? E non capisco perche sono sicura di far parte solo del resto.. Ho sempre creduto che chi si appartiene si ritrovi davvero, e invece Ora parlo a te, proprio a te che in questo momento stai leggendo, che lo riconosci se ce l’ho con te o meno, lo sai chi sei..e sai chi sono io. Sai,con tutto il cervello del mondo mi chiedo come fai ad essere cosi. A guardare e far finta di niente, a pensare e a non agire, a sentire la mancanza che ti mangia le ossa e startene fermo li, immobile. Ci provo anch’io a far finta di niente, non so se sono stata brava, se si dimmelo che continuo, altrimenti imparerò da te. Ho immaginato di tutto nella mia vita, tranne il fatto di poter vedere cosi tanta indifferenza da parte di una persona che ha preso tutta la mia anima. Non le mie giornate, i miei sorrisi, il mio tempo, ma la mia anima..un qualcosa che va oltre il semplice,il complesso,il concreto. Un qualcosa da cui non si puo andare via e tu riesci a farlo comunque. Io non ti ho mai dimenticato, non ho mai smesso di pensarti, e non ho permesso a nessuno di toccarmi in nessun modo. E sinceramente mi ritrovo a scrivere tutto l’opposto di quel che stavo pensando, e sentendo.. Ma non capisco come tu abbia fatto a bruciare quella magia che aveva e avrebbe un potere eterno; l’empatia, la comprensione, la connessione, l’alchimia..come tu abbia fatto a farne a meno. Non capisco come tu abbia fatto a lasciarmi andare..ti giuro non riesco a comprenderlo, a concepirlo. Mi sento abbandonata e incompresa, mille volte correrei da te per raccontarti tutto quello che mi succede e che solamente tu potresti capire. Perche per me eri di piu..di piu di tutto.. Eri la parte che mancava a me, ed è impossibile non sentirsi persi quando qualcosa che ti è sempre appartenuto ma che hai trovato troppo tardi e per troppo poco se ne va cosi. E’ impossibile non sentirsi sull’orlo del precipizio, senza respiro, non so come spiegarti..ma forse manco devo farlo perche tu lo sai già, Sai gia come ci si sente perche sei esattamente come me. Manchi sai..ma ormai mi sembra di essere un peso pure per te, un qualcosa che non hai voglia di sostenere o stare a sentire, con il mio modo di essere e di vivere che nessuno ha mai capito in pieno, oltre a sentirmi insignificante. E non m’importa se rinforzo il tuo ego e distruggo il mio, è la verità..almeno io ho il coraggio di ammetterla, la voglia di rischiare e lottare, quella che non hai mai avuto tu. Mi avevi promesso che non mi avresti lasciata mai, che niente ci avrebbe mai separato..e guarda dove siamo.. Vorrei solo che tutto tornasse come prima, anche se..odio quello che sei diventato..quello che fai vedere Quando ti guardo negli occhi so chi sei, è inutile che ti nascondi Avevi promesso che ci saresti stato per me,qualsiasi cosa sarebbe accaduta.. E boh, per la prima volta non so cosa dire..avevo tanto da sputare fuori e invece non mi riesce mai niente....... Ho tatuato una frase per te, e l’ho fatto senza pensarci due volte, qualsiasi cosa sarebbe accaduta. Questa frase dice ‘’Respira dentro di me e rendimi reale. Portami alla vita’’. Questo perche il tuo respiro, il tuo essere, sono le uniche cose in grado di riempirmi e rendermi completa, vivente.  E’ come se l’unico modo per rendermi effettivamente esistente, fossi tu... E dimmi se una persona che pensa questo può averti mentito, allora non immagini cosa hai perso.
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pi-emme-gi · 7 years ago
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Citazioni di livello - 01
Ecco una raccolta di alcune delle citazioni del primo mese e mezzo di lezioni (anche se alcune di loro sono abbastanza specifiche nell’argomento e dunque forse incomprensibili ai più...)
Professor S. - Analisi Matematica I
o   [Prima lezione dell’anno] Ed eccoci qui tutti! Benvenuti al corso di Antropologia per i Beni Culturali… [Alcuni si guardano persi] Che c’è? Dite che ho sbagliato? Fidatevi, fra un mese mi pregherete di trasferirvi ad Antropologia.
o   [Introducendo il corso] Ebbene, come libro di testo vi propongo sia quello ufficiale, sia delle dispense fatte da tre miei colleghi e molto belline… oddio, colleghi, uno è morto e due sono in pensione, e hanno sempre lavorato in Bicocca… [Un suono lo richiama al computer] Osti, il pc sostiene che il mio office non è legale [Si guarda intorno con aria sospettosa] Nessuno di voi ha visto niente… No, non è illegale, ci mancherebbe, è che l’ho scaricato con l’account dell’università e devo dire che la versione di office che ci danno fa veramente cagare quindi MAGARI l’avessi preso illegale…
o   [Introduce il corso, spiegando per circa venti minuti le dinamiche d’esame] Ora, a fine anno vi saranno fatti compilare dei questionari sui corsi e su eventuali suggerimenti che avete per noi. In teoria sono anonimi, ma fidatevi, la segretaria mi adora, giuro che il primo che trovo che mi scrive che non vi ho parlato delle modalità d’esame lo vengo a cercare a casa, o lo boccio per l’eternità, o entrambe le cose…
o   Adesso mi travesto da venditore di asintotici! L’asintotico è un affarone, altro che certi aspirapolveri! Verrebbe solo 15 euro ma ve lo faccio con lo sconto comitive e arrivo a 10… con soli 5 euro in più mi faccio anche elevare e alla log!
o   [Dopo che uno studente gli tira fuori in faccia un bottiglione da 2l di acqua] Mi raccomando ragazzi, fate benissimo a bere, ma non voglio cammelli in classe. Ogni tanto BASTA, la si smette, dannazione… soprattutto durante gli esami, che non vi posso mandare in bagno. E invece negli esami gli studenti diventano spugne… vabbè, in effetti durante gli esami vedo succedere di tutto. Una volta una studentessa mi ha chiesto se poteva fare l’esame sdraiata per terra…
o   [Entra in classe in un giorno particolarmente piovoso] Che c’è? Ah sì, ho le ciabatte, sono molto comode! Ogni tanto scappano ma vabbè, ci si fa l’abitudine. D’altronde arrivo in bici fin qua, quando diluvia come oggi è brutto bagnare aule e uffici con le scarpe, così ho queste ciabatte… tra l’altro di solito arrivo anche con i pantaloni catarifrangenti, se volete vi consiglio dove acquistarli, sono bellissimi.
o   [La classe fa rumore] Se non state zitti ora inizio a spiegare in inglese. Ho fatto il master in America, posso permetterlo. [Abbassa la voce] Anyway, in this case the function… [Arrivano proteste dai chimici] Non mi tentate ragazzi… O spiego in inglese o vi lancio contro un urlo nefasto, ne riparliamo in Pronto Soccorso…
o   Tecnicamente si chiama triangolo di Tartaglia. Nel resto del mondo si chiama di Pascal, ma solo perché i francesi sono incidentalmente bravi a vendersi bene, molto più di noi. Tuttavia, nel nome della buona matematica italiana, io lo chiamo di Tartaglia, tiè.
o   Noi contiamo in base 10, ma non è scontato. Per dire, le galline contano in base 8… pensa che casino giocare a Monopoli!
o   [Si accorge di dover usare le formule di prostaferesi per una dimostrazione] Ora, incidentalmente qui serviranno le formule di prostaferesi, che io ammetto di non ricordare proprio per niente… d’altronde non le ricordava neanche il mio professore di Analisi. Ai tempi un docente arrivava senza fogli né niente, doveva sapere tutto a memoria, ma quando ci dovette spiegare quelle formule lo vedemmo estrarre un fogliettino tipo bigliettino dalla tasca, lo spiegò tipo mappa del tesoro – Bibbia e ce le lesse, in nome del “Queste formule del cazzo non le sa mai nessuno”. E dunque farò come lui.
o   [Raccontando la sua carriera scolastica] Beh ragazzi, devo dire che Fisica è davvero una gran facoltà. Pensate, io sono laureato in Fisica… [I fisici applaudono, li sovrasta con la voce, ridendo] Non è una bella cosa, E’ STATA L’ERRORE PIU’ GROSSO DELLA MIA VITA! Mi sono accorto solo tardi che non ero tagliato per la Fisica ma per la Matematica, ho rimediato solo con la Magistrale e il Dottorato… Truccavo sempre i risultati negli esami di laboratorio… voi non fatelo, sennò Caccia (prof. di Laboratorio I, n.d.a.) mi picchia, tanto io la facevo franca, voi no.
o   [Dimostrando una formula] Quindi oltre a “csi” abbiamo anche una kappa… [Disegna una kappa normale. Una studentessa del Classico gli fa notare che non è una kappa greca, mentre “csi” e le altre lettere usate lo erano] Sì, lo so, dovrebbe essere una kappa greca, ma la kappa greca che si distingue da quella non greca me la fa lei, eh? Già Analisi è complicata e non mi seguite, se ci metto pure il greco dentro…
o   Parlate uno per volta: tipicamente parlo io.
o   [Esercizio inventato con numeri a caso] Vediamo che angolo esce… 0. Ma ti prego… meno male che doveva essere un “angolo sicuramente non notevole”. Però, incidentalmente, mi permette di spiegarvi altre cose… Come sono bravo a inventare numeri a caso…
o   [Scrive la formula della disuguaglianza triangolare] Aaaah, questa la sapeva anche la mia mamma… due cose mia mamma sapeva di matematica, questa e che non si divide per zero… apparentemente sapeva due cose in più di alcuni degli studenti di questo corso, degli anni passati…
o   [Mette delle immagini da pc] Ora vi faccio vedere alcune cose bellissime che esulano da questo corso. Per esempio, questi bellissimi bagni di Helsinki, con tanto di lavagna a gessi, per fare Analisi anche in bagno! Non perché vi fa cagare, malpensanti che non siete altro. Invece qui abbiamo un manifesto di taglia su Weierstrass “Epsilon-Delta”: Wanted, preferably dead.
o   Potrei volontariamente scrivere un’equazione senza soluzione… tipo una strutturale… Fare una strutturale senza soluzione vuol dire costruire un ponte che non crolla mai. È bello fare i matematici!
o   [Lezione dopo pranzo, molti sbadigli] Eh, mangiato troppo, ragazzi? Lo so, lo so, è dura. Pensate che quando ho fatto il dottorato ero in America, avevano appena aperto un Burger King di là dalla strada, e da noi non c’erano ancora gli hamburger, così ogni giorno mi facevo un Double Whopper con gran soddisfazione… anche se l’abbiocco che mi saliva alle 3 era impareggiabile. Solo anni dopo correlai le due cose e mi diedi alle insalate…
o   Teorema dei due carabinieri, o teorema del paninaro: il salame va dove vanno le fette di pane
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ilmerlomaschio · 5 years ago
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Dolci Torture
piccoloacrobata
Capitolo1
Accidenti!! Quanto abbiamo dovuto aspettare. Quante volte abbiamo provato e poi per un qualsiasi inconveniente....saltava tutto! No... non credo che l'attesa faccia parte del piacere! Almeno non questo tipo di attesa. L'attesa di poter stare un po' con te credo che rientri nella sofferenza, in qualcosa che brucia dentro. Ma adesso eccoti qui! Sei entrata da quella porta e ti sei avventata su di me, affamata e vogliosa come me! Passo la mia lingua sulle tue labbra, le accarezzo come impazzito per la tua bocca. Sento i tuoi capezzoli duri premere contro di me. La tua mano scivola in basso, mi tocca mi accarezza mi stringe...forte come piace a me.La mia eccitazione mi annebbia. Vorrei averti subito..li..in piedi...ti farei appoggiare le mani al mobile dell'ingresso per prenderti da dietro. Il tuo respiro si trasforma in affanno la tua voglia si legge nel tuo sguardo... sono sicuro che sei già tutta bagnata! Ti prendo i polsi li stringo con la mia mano e ti spingo con la schiena contro il muro...faccio scivolare la mia lingua sul tuo collo..arrivo in mezzo ai tuoi seni...il calore della tua pelle mi entra nel cervello e non mi lascia più spazio alla ragione.
Ti fermo! Mi fermo! Devo fermarmi! Questa volta voglio torturarti sul serio, lentamente dolcemente. Voglio vedere la tua eccitazione, la voglio toccare, voglio che sia una cosa speciale. Di quelle che non potrai e non vorrai mai dimenticare. Ti lascio lì immobile mentre faccio scendere una benda sui tuoi occhi...voglio che sia un'eccitante sorpresa!
Ecco...adesso, litigando con i bottoni, ti sfilo la camicia...adesso i pantaloni...li tiro giù inginocchiandomi davanti a te...adesso le tue calze scure...le vado a prendere proprio lassù vicino al tuo inguine...quel posto morbido, caldo e profumato di eccitazione. Ti sento allargare le cosce...stai cercando di farti toccare. Eccoti sei rimasta con un bellissimo completino intimo di colore nero.. reggiseno e un tanga che lascia il tuo culo in balia dei miei pensieri più perversi...sei lì davanti a me in tutta la tua naturale bellezza...in tutta la tua eccitante essenza...ti sento impaziente...ti faccio arrivare il calore del mio alito sul tuo sesso che appare come rigonfio, sembra voler scoppiare fuori da quelle mutandine che ormai sono diventate una costrizione. Mi spoglio velocemente... desidero appoggiarti il mio sesso sulla pelle, strusciarlo sulle tue gambe per farti sentire quanto sono eccitato...quanto è duro!
Ti slaccio il reggiseno e piano piano lo sfilo, i tuoi capezzoli sono grandi e duri... li sfioro con la bocca facendoti sentire l'umido della mia lingua...adesso le mutandine...metto le dita proprio sopra il monte di venere, lo faccio apposta per sfiorarti lentamente la fica, le faccio scorrere verso l'esterno e spingendo verso il basso...ecco adesso iniziano a scendere accarezzando le tue gambe lunghe e levigate, arrivano a terra sui tuoi piedi... sei di una bellezza unica il tuo corpo sinuoso mi accende e mi esplode dentro.
La benda calata sui tuoi occhi non ti permette di vedere, ma ti permette di sentire ogni cosa ancora più intensamente...aspetti di poter accontentare le tue fantasie erotiche, hai voglia di sentirti toccare ,forse desideri toccarmi e stringermi con forza il cazzo... Adesso ti prendo per i capezzoli...li tirò verso di me e ti faccio camminare verso la camera...dai tuoi gemiti capisco che ti eccita farteli stringere...ti faccio sdraiare nel centro del letto, ti metto un cuscino che ti tenga sollevato il bacino e prendendo il tuo polso destro inizio a legarti, poi il sinistro e poi le caviglie, una per volta...tutto ben stretto, le braccia e le gambe allargate in una specie di croce orizzontale. La stanza è in penombra, accendo le candele profumate che avevo preparato sperando in questo appuntamento. La fiamma traballante illumina il tuo corpo nudo dando vita a luci e ombre sulla tua pelle che esaltano le tue curve, riflessi di luce che ti rendono ancora più attraente. Mi sembra che il profumo di vaniglia che emanano le candele ti piaccia.Ti muovi ti dimeni ma questa volta ti ho legato ben stretta e non hai molte possibilità di movimento. Mi avanza un pezzo di corda...la piego in due parti e usandola come un frustino iniziò a colpirti piano. Sento il tuo mugolio ogni volta che la corda colpisce una parte del tuo corpo. I più eccitanti sono quelli che sento quando ti colpisco in mezzo alle gambe, proprio sulla fica. Sono in piedi davanti a te...ti guardo e giuro che mi prende una voglia di toccarmi e godere venendoti addosso! Cazzo! Non devo! Voglio dedicarmi completamente a te. Voglio darti tutto il piacere di cui sono capace.
Mi allungo e prendo la bottiglietta di lubrificante. Mi metto in piedi, a gambe larghe sopra di te. Guardo i tuoi fianchi, il tuo seno. ti stai bagnando le labbra con la lingua, sembri cercare, lo so cosa cerchi...lo vorresti in bocca, lo vorresti succhiare. Apro la bottiglietta e getto via il tappo che cadendo sul pavimento provoca un rumore che ti mette in agitazione. Faccio cadere lentamente delle piccole gocce iniziando dalle spalle, prima da una parte poi dall'altra sempre uguali. Poi scendo, adesso sono arrivato sui tuoi seni, cerco di centrare i capezzoli con le gocce, adesso sono sul tuo ventre. Le gocce scivolano sul tuo corpo illuminando la tua pelle, non sono calde ed agni caduta tu inarchi il corpo, per quanto i movimenti ti siano impediti dalle corde che ti stringono ben attaccata al letto. Adesso giù lungo le gambe, passando per le cosce. L'unico punto che lascio immacolato e il tuo sesso. Ti sento gemere. La tua voglia diventa sempre più incontenibile ed io, sentendoti, mi eccito sempre di più! Adesso avvicino le mani alle candele per scaldarle...non voglio toccarti con le mani fredde! Voglio che tu le senta calde...bollenti, come me!
Ecco adesso sono al tuo fianco,in ginocchio, appoggio le mani sulle tue spalle e iniziò a massaggiarti con decisione. Scendo sul braccio e risalgo su, ridiscendo, ma questa volta sono sui tuoi seni. Li massaggio li stringo poi passo,facendolo roteare, il palmo della mano sui capezzoli. Cazzo è bellissimo! Il tuo respiro accelera, con un filo di voce mi chiedi di mettertelo in bocca ma io nemmeno ti rispondo. Ti vedo sei sempre più eccitata. Ti guardo in mezzo alle gambe e ti vedo tutta bagnata, allora prendo due mollette e le sistemo in modo che ti stringano i capezzoli. Come le sentì premere apri la bocca in un lamento che peró non lascia dubbi. È di piacere! Ne prendo altre due e le sistemo in modo da stringerti la fica. Adesso il lamento si trasforma in un grido rauco di eccitazione! Sei tutta bagnata! Non voglio perderne nemmeno una goccia di quel liquido! Si... quando hai sentito le dita toccarti pensavi che avrei continuato in quel posto,invece no sono tornato a massaggiarti le gambe.
Arrivato alle caviglie mi sono chinato ed ho preso in bocca le dita dei tuoi piedi, lo sai che di te trovo eccitanti anche quelli. Li succhio uno per uno accarezzandoli con lingua come ad imitarti quando me lo prendi in bocca.
Ti guardo e sembri tesa come una corda di violino.
Adesso mi giro, metto le ginocchia ai lati della tua testa e scendendo piano ti faccio sentire sul viso le mie palle,lisce,depilate ed il mio cazzo che piano ti sfiora la bocca. Con uno strattone hai cercato di prendere tutto in bocca....non ci sei riuscita! Adesso ti faccio riprovare e da una parte spero di sentirmi afferrare anche dai tuoi denti. Un piccolo dolore si trasforma in fretta in una grande eccitazione.
Chino la testa e sono nella posizione giusta per toglierti le mollette con la bocca, ma prima voglio leccarti tutto intorno. Mentre lo faccio tu mi implori di toccarti, allora ti avvicinò il cazzo alla bocca ed aspetto che tu lo prenda. Lo fai con forza! Inizi a succhiarlo, forte, come piace a me. Lo mordi con le labbra! È meraviglioso! Con i denti ti tolgo le mollette ed iniziò a succhiare il nettare che esce. Quanto mi piacerebbe sentirmelo spruzzare in faccia! Passo la lingua sul clitoride, lo succhio, tu cerchi di muoverti in sincronia con i movimenti della mia lingua. Con la mano scendo e con il dito tocco il tuo culo. Prendo una goccia di lubrificante e lo passo lentamente sul buco. Lo massaggio piano piano, sento che si rilassa. Ecco adesso spingo il dito dentro. Sentirti spingere per farlo entrare ancora di più mi eccita in una maniera inconcepibile. Devo subito uscire dalla tua bocca se no ti vengo in bocca e per quanto mi piaccia quando mi ingoi, non è ancora il momento!
Stai mugolando, la tua voce quando sei eccitata, per quanto sia possibile, diventa ancora più sensuale del solito. Sei legata ma per un attimo mi prende la voglia di slegarti per guardarti mentre ti tocchi, mentre ti masturbi. Resisto al pensiero! Mi dici di toccarti...mi implori di slegarti...mi chiedi di toccarti con due dita... Tolgo la lingua e iniziò a toccarti con un dito prima fuori su quelle labbra rosse e poi spingendolo dentro. Sei calda, è un posto meraviglioso.
Lo tiro fuori e lo lecco, una volta due volte. Mugolando mi preghi di toccarti con due dita. Eccomi allora ad accontarti. Le spingo dentro più che posso poi appoggiò il palmo della mano sul clitoride ed iniziò a muovermi su è giù. Ti piace! Lo sento dal tuo ansimare...mi dici ancora! Mi dice non fermarti! No...stai pure tranquilla, è talmente bello vederti e sentirti così che non mi fermerei per nulla al mondo! Non so cosa mi sta accadendo! Sono talmente eccitato che senza nemmeno toccarmi mi stanno uscendo delle gocce di sperma! Le raccolgo con il dito, poi lo infilo nella tua bocca. Mi succhi tutto il dito e la cosa mi eccita tantissimo. Continuo a toccarti aumentando il ritmo e la pressione del palmo della mano...ma non resisto e usando l'altra mano raggiungo il tuo culo e ci spingo il mio dito medio dentro. Tu lo desideravi perché, come prima, spingi per fartelo entrare tutto...piu dentro possibile. Questa volta mi urli di non fermarmi...credo che tu stia per godere! Stai urlando e non so come fare per tenerti la bocca chiusa! Appoggio la mia bocca sulla tua e tu selvaggiamente mi mordi un labbro...fa male ma sentirti così..fuori giri, giustifica tutto quello che fai! Cazzo come sei bella! Urli.. Urli... Adesso il corpo è rigido il tuo ventre é preso da spasmi, eccoti, sei arrivata stai godendo! È semplicemente magnifico!
Ti slego dalle corde e ti faccio accoccolare accanto a me. Ti accarezzo i capelli e guardò i tuoi occhi chiusi. Sembri essere ancora assente. Sembri ancora sentire le sensazioni di prima. Ti lascio tranquilla. Scendo dal letto e vado in cucina a prendere due brioche. Mi è venuta fame e so che la mangerai volentieri anche tu. Apro un succo di mirtillo, ne bevi un sorso ed una goccia ti scende dall'angolo del labbro, ti tengo il mento con la mano e con la lingua raccolgo il succo.
Devi riposare....non ho ancora finito!
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alternative-bridget-jones · 6 years ago
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Cose della Germania che mai capiro: il servizio al banco
Buondi amici, 
continua la saga delle cose che i tedeschi fanno e che non riesco a spiegarmi, nonostante viva qua da ormai un anno. In questa solare martedi mattina, iniziata per me con un colloquio di lavoro dove mi hanno scartato perche ho un profilo troppo alto (devo considerarlo un buon segno?) ho deciso di lamentarmi della lentezza dei tedeschi. Questo popolo e’ decisamente lento a fare tutto, come se le loro giornate durassero 48h. Mi chiedo tuttora quanto escano di casa prima la mattina, da potersi permettere di aspettare la metro anche 10′ senza dare i numeri (come faccio io ovviamente!).
Ma uno dei momenti che più mi irritano e fanno riemergere la mia indole da milanese imbruttita è il servizio al bar. Non commentiamo in generale il settore della ristorazione, ma in particolare chi serve al bancone. Sempre di una lentezza disarmante, anche in discoteca dove centinaia di persone sudate e su di giri aspettano impazienti il loro gin tonic o cuba libre. Non dico preparare un cocktail con tre liquori diversi, retrogusto di cannella, pizzico di chiodi di garofano che richiede più tempo della “Cassöla”, ma un banalissimo gin tonic. Di cosa parliamo? Prendi il bicchiere, metti il ghiaccio, versi il gin, versi la tonica. Ho impiegato piu tempo a scriverlo che se lo avessi preparato con le mie mani.
Questa mattina, per esempio, mi sono fermata a fare colazione in un bar vicino a casa. Ho visto che era pieno di gente percio ho pensato fosse il top del quartiere. Invece ho realizzato immediatamente il motivo: alle 8.30 del mattino c’era una sola persona a fare tutto, cassa, caffe etc. Ovviamente con la solita lentezza che contraddistingue i crucchi. Non esagero se dico che ho atteso almeno un quarto d’ora prima di essere servita. Roba che se vai in centro a Milano alle 9.00 di mattino e il cameriere al banco ti fa aspettare piu di un minuto e mezzo, inizia il lancio dei bicchieri e degli insulti.
Come se non potessero permettersi di assumere una persona in piu che prepari i caffe’... giuro a volte li strozzerei, ma non posso che limitarmi ad alzare gli occhi al cielo. Per consolarmi sono passata poi dal panettiere toscano a fianco che mi ha subito abbindolata facendomi assaggiare il cosiddetto “Pan di ramerino”, ovvero una pagnotta dolce con uvetta rosmarino. Quanto amo la cucina del mio Paese.... 
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