#Francesco Lo Re
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zaydabuzaydrp · 4 months ago
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Abu Zayd, più precisamente Zayd Abu Zayd Ab-Alh-Rahmann III, meglio conosciuto come "il Moro Zeyt", è un altro dei grandi protagonisti della nascita del Regno cristiano di Valencia.
Ultimo signore almohade di Valencia, era il pronipote del califfo berbero Abd-Al-Mucmin. Pur essendo originario di Baeza, era stato avviato alla politica dal nipote, il califfo Yusuf II, che lo nominò governatore di Valencia.
L’ultimo re almohade di Valencia vide presto sorgere problemi, sia per la pressione delle truppe cristiane a nord sia per quella di altri signori musulmani a sud. Insieme alla corruzione politica, che già esisteva all’epoca, avevano soffocato il popolo.
Dopo la morte del califfo Yusuf II, la decadenza politica si aggravò. Fu allora che Abu Zayd fu costretto a chiedere la protezione di Ferdinando III, il re santo di Castiglia. I raccolti rovinati da una piaga di cavallette e la mancanza di cibo incoraggiarono la ribellione della popolazione. In questa situazione, Zayyan Ibn Mardanis, discendente del re Lobo, arrivò a Valencia da Onda e guidò il rovesciamento di Abu Zayd, che dovette lasciare la città con il suo seguito e la sua famiglia nel 1229, diretto a Segorbe (Castellón).
Qui storia e leggenda si fondono, poiché si dice che la conversione del "moro Zeyt" sia avvenuta a Caravaca de la Cruz, dove la leggenda vuole che sia apparso il simbolo della croce.
Secondo la tradizione locale più diffusa, si dice che dalla fine del 1230 o all’inizio del 1231, il re almohade di Valencia e Murcia, Abu Zayd, si trovava nei suoi possedimenti a Caravaca. Interrogò i cristiani che teneva prigionieri per scoprire quali mestieri esercitassero, con l’obiettivo di occuparli secondo le loro capacità. Tra loro c’era il sacerdote Ginés Pérez Chirinos che, come missionario, era venuto da Cuenca nelle terre saracene per predicare il Vangelo. Egli rispose che il suo compito era quello di celebrare la messa e il re moresco voleva sapere com’era. Fu ordinato di portare da Cuenca i paramenti corrispondenti e il 3 maggio 1232, nella sala nobile della fortezza, il sacerdote iniziò la liturgia. Tuttavia, poco dopo aver iniziato la liturgia, dovette fermarsi, spiegando che gli era impossibile continuare perché mancava un elemento essenziale all’altare: un crocifisso.
In quel momento, attraverso una finestra della stanza, due angeli scesero dal cielo e posero delicatamente una croce a due bracci sull’altare. Il sacerdote poté quindi continuare la celebrazione della messa e, in presenza di tale meraviglia, Abu-Ceyt (insieme ai membri della sua corte presenti) si convertì al cristianesimo. In seguito si scoprì che la croce apparsa era il pettorale del vescovo Roberto, primo patriarca di Gerusalemme, realizzato con il legno della croce dove morì Gesù Cristo.
Quando Abu Zayd si convertì, prese il nome di Vicente Bellvís, come riportano le cronache dell’epoca. Morì tra il 1265 e il 1270.
La morte di Abu-Zayd è precedente all’11 dicembre 1268, data in cui il documento lo dichiara defunto. I suoi figli e parenti ricevettero un’importante eredità e, essendo imparentati con la nobiltà aragonese, divennero anch’essi signori cristiani.
QUI GIACE D. VICENTIUS BELVIS CON I SUOI ​​FIGLI UN TEMPO ZEIT ABUSIÒ RE VALENTIA MAURUS ADEO IL PROTETTORE DELLA SUA RELIGIONE VT DUE UOMINI INNOCENTI BEATI GIOVANNI DI PERUSIA E PIETRO DI SASSO-FERRATICO FIGLI E COMPAGNI DI PADRE FRANCESCO CHE PREDICANO LA VERA FEDE DI CRISTO OTTENUTO ATTRAVERSO LA SPADA MA RICEVERE LA LUCE DEL PADRE ISPIRATORE OGNI PECCATO FU CONSUMATO DAL SANTO BATTESIMO E IL SEGNO DELL’ETERNA RICONCILIAZIONE EGLI DESTINÒ UNA VOLTA LA SUA SALA IN CHIESA E SEDE.
Intorno al 16 giugno 1860, a Valencia fu eretta una lapide che lasciava in vista alcuni resti umani, il cui stato denotava la loro antichità. Nello stesso luogo fu rinvenuta una pergamena che recitava come segue:
Data di nascita:
17 ottobre 1195
Data di morte:
11 dicembre 1268
Titoli:
-Principe musulmano
-Signore cristiano
Etnia:
Berbero
Religione:
Islam
Religione 2:
Cristiano cattolico
Dinastia:
Almohade
Amici:
Ismail Haniyeh e Yasser Arafat
Prestavolti nella trama:
-Alvaro Rico
-Walid Azaro
-Asier Cadenas
-David Raya
-Marco Mengoni
-Stephen Ammell
-Peter Porte (pv attuale)
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parmenida · 17 days ago
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Sono la GIOCONDA di Leonardo da Vinci.
L'opera d'arte più deludente del mondo.
In effetti, molti visitatori del Louvre rimangono delusi quando si trovano di fronte a me.
Ogni giorno, circa 30.000 persone vengono a vedermi, quasi 10 milioni all'anno. Fanno lunghe code solo per una foto o un selfie. Le loro aspettative sono altissime: dopo tutto, si sa, sono il quadro più famoso al mondo! Ma poi, quando mi vedono, così piccola, sommersa da questa folla di fan, se ne vanno dicendo che non ero poi così straordinaria...
Li capisco, poverini.
Semplicemente, ignorano la mia storia.
Innanzitutto, non sono un quadro, ma una tavoletta. Una tavola di pioppo di appena 77x53 cm. Forse ti aspettavi qualcosa di diverso. Mio padre, Ser Leonardo Da Vinci, iniziò a dipingermi a Firenze nel 1503, cancellando un altro quadro che si trovava sotto di me.
Rappresento il ritratto di Lisa Gherardini.
Infatti, mi chiamano anche MONNA LISA.
Monna è l’abbreviazione di “Madonna”, la parola latina "Mea domina", ovvero "mia signora". Lisa era la moglie di Francesco del Giocondo. Ecco perché mi chiamo Gioconda, perché ero la sua sposa, non perché sorrido felice.
Ma Leonardo non mi vendette mai.
Infatti, mi portava sempre con sé, mi adorava, ero il suo dipinto preferito. Mi ritoccava costantemente. Come dice Vasari, sono "INCOMPIUTA", non sono mai stata finita, lo sapevi?
Ero nella sua camera ad Amboise, in Francia, quando Leonardo morì nel 1519. NON sono mai stata rubata dai francesi! Fui acquistata regolarmente dal re di Francia Francesco I, che era un mio grande ammiratore. Quindi, ogni volta che voi italiani dite ai francesi: "Restituiteci la Monna Lisa!"
La mia casa è qui, a Parigi!
Nel tempo, mi hanno rubato, sfregiato, deturpato. Duchamp mi mise i baffi, Andy Warhol mi fece pop, Botero mi rese grassottella, Banksy mi trasformò in un mujahidin con un lanciarazzi. Sono un’icona moderna, una star o, meglio, una vera superstar.
E ci sono molti segreti nascosti in me.
A cominciare dal mio misterioso sorriso.
Alcuni dicono che sorrido perché Leonardo, mentre mi dipingeva, chiamava musicisti e giullari per intrattenermi. Altri, come Dan Brown nel suo Codice Da Vinci, sostengono che io sia la versione femminile di Leonardo stesso. Freud disse che rappresento un caro ricordo d’infanzia di Leonardo, forse sua madre.
Tutte sciocchezze!
Sorrido, perché quando vi vedo arrivare tutti trafelati davanti a me, in questo turismo di massa frenetico e superficiale, senza contemplazione, vedo i vostri volti delusi e capisco che non avete capito NIENTE di me. Ecco perché continuo e continuerò a essere per sempre l’immagine più bella del mondo!
(tradotto da web)
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aki1975 · 10 months ago
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Napoli - Francesco Laurana - Maschio Angioino - Arco trionfale - 1479
Fondata dai Greci di Cuma, i sovrani che nei secoli si sono susseguiti sul trono di Napoli sono stati:
i Normanni:
- Ruggero I d’Altavilla conquistò la Sicilia nel 1091;
- Ruggero II (1130 - 1154): fu il primo re di una Sicilia multietnica e multireligiosa avendo accorpato in un unico regno tutti i possedimenti normanni nell’Italia Meridionale conquistando Napoli nel 1137;
- Guglielmo I (1154 - 1166)
- Guglielmo II (1166 - 1189): eresse il Duomo di Monreale;
- Tancredi (1189 - 1194)
- Guglielmo III (1194)
- Costanza d’Altavilla (1194 - 1197)
gli Svevi:
- Federico II (1198 - 1250) Stupor Mundi: a Napoli istituì l’università nel 1224;
- Corrado (1250 - 1254): dovette confrontarsi con il potere del fratellastro Manfredi;
- Corradino (1254 - 1258): fu sconfitto nella battaglia di Tagliacozzo e fatto imprigionare a Castel dell’Ovo e decapitare da Carlo d’Angiò nella piazza del mercato a Napoli, poi sepolto nella vicina Chiesa del Carmine. La dinastia degli Svevi scomparve con la morte di Manfredi nel 1266.
gli Angioini:
- Carlo I (1266 - 1285): fratello di Luigi IX il Re Santo, Conte d’Anjou, ricevette in vassallaggio la Sicilia e Napoli dal Papa che difese dagli Hohenstaufen. Edificò il Maschio Angioino, con uno stile che richiama il castello di Avignone, nel 1282;
- Carlo II (1285 - 1309): dovette rinunciare al trono di Sicilia dopo la rivolta dei Vespri Siciliani nel 1302;
- Roberto I (1309 - 1343): figlio di Maria d’Ungheria sepolta nella Chiesa di Donnaregina, fu apprezzato da Petrarca e amante della cultura e delle lettere;
- Giovanna I (1343 - 1382): fu fatta assassinare dal ramo di Durazzo degli angioini e le succedette
- Carlo (1382 - 1386)
- Ladislao (1386 - 1414)
- Giovanna II (1414 - 1435)
- Renato I (1435 - 1442)
gli Aragonesi:
- Alfonso I d’Aragona (1442 - 1458): sconfisse Renato d’Angiò e unì il tono di Napoli a quello di Sicilia e ai possedimenti della Sardegna e della Spagna occidentale. Combattè contro Milano e Genova e dotò il Maschio Angioino dell’attuale arco di trionfo;
- Ferdinando I detto Ferrante (1458 - 1494): all’inizio del suo regno dovette fronteggiare la rivolta angioina e successivamente sedò la rivolta dei baroni e si alleò con gli Sforza contro il re di Francia Carlo VIII d’Angiò. Del suo tempo la Chiesa del Gesù Nuovo;
- Alfonso II: sposò Ippolita Maria Sforza, ma dovette abdicare a causa della calata di Carlo VIII;
- Ferrandino (1494 - 1496)
- Federico I (1496 - 1503) durante il cui regno vi fu la conquista e poi la cacciata di Luigi XII re di Francia;
- Ferdinando III (1504 - 1516) dopo il quale il Regno di Napoli fu incluso in quello di Spagna prima sotto la casata degli Asburgo (con la breve parentesi della Repubblica di Masaniello fra il 1647 e il 1648) poi sotto quella dei Borbone (1700 - 1713) ed ancora sotto quella degli Asburgo d’Austria (1713 - 1734).
i Borboni:
- Carlo I (1734 - 1759): già Duca di Parma, conquistò e riunificò il Regno delle Due Sicilie anche grazie alla madre Elisabetta Farnese, seconda moglie del re di Spagna, che da Madrid influenzò la prima parte del suo regno. Riformò con Bernardo Tanucci l’amministrazione, promosse la musica (fondò il Teatro di San Carlo nella patria di Paisiello e Pergolesi), l’arte (promosse la ceramica di Capodimonte, fece costruire al Vanvitelli la reggia di Caserta del 1751 e quella che oggi è Piazza Dante oltre alla Reggia di Capodimonte dove installò la collezione Farnese) e sostenne gli scavi a Pompei ed Ercolano che iniziarono nel 1738);
- Ferdinando (1759 - 1799 e 1816 - 1825): sposò una figlia di Maria Teresa d’Austria, Maria Carolina che lo allontanò dall’influenza spagnola di Bernardo Tanucci, promosse la Marina Militare (nel 1787 fu fondata la Nunziatella), ma dovette subire una rivoluzione filo-francese (Eleonora Fonseca Pimentel, Mario Pagano, …) nel 1799 contrastata dal Cardinale Ruffo e da Fra Diavolo e la conquista napoleonica che insediò Giuseppe Bonaparte dal 1806 al 1808 e Gioacchino Murat dal 1808 al 1815 prima di diventare, con il Congresso di Vienna, Re delle Due Sicilie ed essere sepolto al Monastero di Santa Chiara;
- Francesco (1825 - 1830)
- Ferdinando II (1830 - 1859): fondò la prima ferrovia d’Italia (1839), ma fu reazionario e soprannominato il Re Bomba per come represse i moti rivoluzionari del 1848 a Messina;
- Francesco II (1859 - 1861): era figlio di Ferdinando II e di Maria Cristina di Savoia e sposò la sorella di Sissi, Maria Sofia di Baviera.
Con l’Unità, Napoli confluì nel Regno d’Italia: ecco perché la statua di Vittorio Emanuele II è presente a Palazzo Reale.
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yelek-galleries · 1 year ago
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Datos de...
Kasey 🔋
Le ase bullying desde que tenía 3 años, en general por muchas cosas sobre su aspecto y por sus ojos , a la vista de los demás ella es un monstruo una anomalía más qué binariø quiso tener para "atormentar" a los demás, aunque eso no se cierto
Por el echo de que le hacía bullying ella empezó a entrar, llegando a un punto de estar mamadicima si que se le note, de un cachetandon te reinicia el Windows
Está conoció a Jhonatan porque se burlaban de él por su condición y pues tuvo suerte que kasey haya visto a los chicos que me hacían eso
A esta también le gusta Jhonatan pero nunca lo dirá porque bueno, es re insegura so..no tiene el valor para hacerlo
Es la invitada de honor y la baterista en todos los conciertos de Francesco,ella siempre está hay para apoyarlo en lo que sea, aunque aveces no quiera formar parte de su banda jkdjdk
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“Talmente ‘occupabile’ che posso morire di fame”. La storia di Giulia, abbandonata dalla riforma del governo Meloni: niente lavoro, niente corsi, niente risposte
Siamo alle solite: migliaia di persone ridotte in stato di povertà, senza alcun sostegno e con il rischio concreto di finire per strada o diventare criminali per sopravvivere, MA NESSUNO AD ASSEDIARE I RESPONSABILI POLITICI SOTTO CASA!!!
Sarà il cattolicesimo e il suo "beati gli ultimi che saranno i primi" ("perché moriranno prima" l'hanno sottinteso ma è inevitabile che sia così!), sarà perché non c'è una sponda politica che non sia complice (visto che o ci guadagnano, come le ONG e le Onlus, o puntano ad incarichi e vitalizi e non vogliono esporsi contro chi glieli può dare), sarà l'abitudine ad implorare (pregare) che qualcuno dall'alto faccia qualcosa (lo Stato o la Divina provvidenza), sarà che prima della rabbia subentra la depressione, sarà che spostarsi fino a Roma ha un costo che chi è senza lavoro non può permettersi e chi ce l'ha provvisorio non può assentarsi per non perderlo, saranno tutte queste cose messe insieme ma il risultato è che nessuno assalta la Bastiglia e impicca il re!
I micro partiti di opposizione fanno le loro belle riunioncine con quattro gatti, giusto per fare vedere sui social che esistono, invece di riunire il disagio sociale e portarlo in piazza, sotto le sedi delle TV, sotto i palazzi del governo locale o centrale, sotto casa dei politici a tenerli svegli tutte le notti...
Ci si lamenta, sui social, sui giornali, in televisione e nessuno che lanci un appuntamento per riunire quella maggioranza silenziosa che a buon diritto possiamo chiamare proletariato. Anzi, con la crisi delle nascite, neanche più la prole si possiede, è rimasta solo la disperazione!
Eppure vediamo i vari Matteo Brandi, Marco Rizzo, Francesco Toscano e... basta, perché Gianni Alemanno ha un seguito inferiore ad un condominio, li vediamo, dicevo, parlare parlare parlare parlarsi addosso e non concludere nulla che non sia autoreferenziale.
Intanto, la Caritas raccoglie l'ottoXmille facendo spot televisivi sfruttando la massa dei disperati che affolla le sue mense, mentre il Papa invita all'accoglienza di altri disperati...
Chi non si ribella è complice e non ha il diritto di piangere, questa è la realtà che andrebbe accettata!
La scelta è sempre nostra, fra essere il boia o la vittima, come hanno spiegato i francesi 250 anni fa a chi voleva dargli le brioches...
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angelloverde · 1 year ago
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"Mo Soul" Player Playlist 11 December
BoomBaptist - Sheepskin Condom Theme
LTJ - All Ya Got
Billy Paul - False Faces (Extended Rework Disco Tech Edit)
Shakatak - Easier Said Than Done (Francesco Cofano Re - Touch)
Sven Van Hees - Bypass By Birth
Soul Etico - Two Hearts Together
Rogiers- Come Into My World
Marvin Gaye - Come Live With Me Angel
The Brecker Brothers - Keep It Steady (Brecker Bump)
Down To The Bone Feat. Roy Ayers - Electric Vibes
Jaywalkers - Sutro Heights
Chuck Mangione - I've Never Missed Someone Before
Minnie Riperton - Back Down Memory Lane
Terrace Martin - Angel
John Legend - All Of Me
If you really want to enjoy music and help musicians and bands, buy their lp’s or cd’s and don’t download mp3 formats. There is nothing like good quality sound!!!
(Angel Lo Verde / Mo Soul)
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jacopocioni · 1 year ago
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Caterina de' Medici, la duchessina
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Prima parte
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Lorenzo II de' Medici duca di Urbino era a capo della Repubblica di Firenze dal 1516 grazie a suo zio Papa Leone X. Questa posizione di potere lo avvicinò a Francesco I di Francia tanto che il regnante combinò per lui le nozze con la principessa francese Maddalena de La Tour d'Auvergne, contessa di Boulogne. Da questo matrimonio che mescolava il sangue dei Medici con quello dell'alta aristocrazia francese nacque, mercoledì 13 aprile 1519 a Firenze, una bimba a cui fu dato il nome di Caterina Maria Romula de' Medici. Purtroppo la madre morì il 28 aprile di febbre puerperale e poco dopo, il 4 maggio, morì anche Lorenzo, malato da tempo. La bimba fu trasferita a Roma per essere più vicina allo zio Papa Leone X e fu allevata in un primo periodo da sua nonna Alfonsina Orsini. Quando la Orsini morì furono le zie di famiglia Clarice de' Medici e Maria Salviati a proseguire la sua crescita che si accompagnò ai due Medici fuori letto Ippolito e Alessandro. Rimase l'unica erede della famiglia Medici e assunse il titolo di duchessa di Urbino che i fiorentini trasformarono nel nomignolo "duchessina".
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Francesco e Caterina de' Medici Dopo la morte di Papa Leone X ,e le alleanze del nuovo pontefice Adriano VI  con gli Asburgo, la piccola Caterina si ritrovò senza il ducato di Urbino. Fu con l'elezione di Clemente VII nel 1523, il cugino Giulio di Caterina, che la "duchessina" assieme ad Alessandro si trasferi a Firenze nel palazzo Medici Riccardi. Clemente VII strinse alleanza nuovamente con i francesi per opporsi all'imperatore Carlo V ma subirono duramente nella battaglia di Pavia tanto che la rivalsa di Carlo V fu tale da arrivare al famoso sacco di Roma il 6 maggio 1527 ad opera dei legionari lanzichenecchi. Allo stesso tempo i fiorentini si scontrarono con il Cardinal Passerini che reggeva il governo imposto dal pontefice. Clemente VII fu quindi costretto a scendere a miti consigli con Carlo V che per proteggere il patrimonio mediceo nella città di Firenze mise la stessa sotto assedio. Caterina era divenuta un ostaggio e passava di monastero in monastero, fu addirittura proposto di esporla nuda sulle mura di Firenze perchè venisse uccisa dai proiettili nemici, o peggio cederla ad un bordello. Per fortuna giunse al monastero delle Murate dove le benedettine se ne presero cura con amore sino a che, terminato l'assedio, Caterina poté ricongiungersi al cugino papa Clemente VII tornando a Roma. Gli anni passarono e Caterina viveva sicura alla corte papale dove il cugino, più preoccupato delle alleanze che di Caterina, cercava per lei uno sposo. Furono vagliati vari candidati, ma durante il vaglio il re di Francia, Francesco I di Valois seppe di questa ricerca matrimoniale e decise di proporre il suo secondogenito Enrico, duca d’Orléans. Clemente VII ne fu entusiasta, i Medici si stavano per imparentarsi con la famiglia reale francese.
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Il 23 ottobre 1533 la tredicenne Caterina de' Medici arrivò a Marsiglia ed incontrò il giovane Enrico di quattordici anni. Le nozze furono celebrate il 28 ottobre e la notte, alla presenza del papa e di Francesco I, il matrimonio fu consumato. Morto Clemente VII dopo appena un anno dalle nozze il nuovo pontefice Paolo III ruppe ogni alleanza e si rifiutò di pagare la doto promessa tanto da far pronunciare a Francesco I la frase: "Ho ricevuto la ragazza tutta nuda". Francesco però si sbagliava, non aveva ricevuto la dote, ma Caterina si dimostrò ricca di quella cultura italiana che cambiò radicalmente le più rozze abitudini francesi, senza parlare della sua azione politica. Caterina infatti divenne una buona amica della sorella di Francesco I, Margherita di Navarra, ed anche delle sorelle del marito, Margherita e Maddalena. Lo stesso Francesco I la prese a benvolere colpito dalla sua cultura ed intelligenza unità ad una modestia ed un affetto incondizionato, tanto da volerla nella cerchia di favoriti. Fine prima parte presto la seconda: Caterina de' Medici, regina madre.
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Jacopo Cioni   Read the full article
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drzito · 2 years ago
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Las 211 peliculas que he visto en 2022 (parte 1)
En negrita las que os recomiendo:
1. El sexto sentido (Nemesio Manuel Sobrevila, 1929)
2. El pan nuestro de cada día (King Vidor, 1934)
3. Luna Nueva (Howard Hawks, 1940)
4. Un sueño americano (King Vidor, 1944).
5. Breve encuentro (David Lean, 1945)
6. El capitán Kidd (Rowland V. Lee, 1945)
7. Lazos humanos (Elia Kazan, 1945)
8. La bella y la bestia (Jean Cocteau, 1946)
9. Domador de sirenas (Irving Pichel, 1948)
10. La fuerza del destino (Abraham Polonsky, 1948)
11. Nunca la olvidare (George Stevens, 1948)
12. Vida en sombras (Lorenzo Llobet Gracia, 1949)
13. Milagro en Milan (Vittorio de Sica, 1951)
14. Umberto D (Vittorio de Sica, 1952)
15. Valkoinen peura [El reno blanco] (Erik Blomberg, 1952)
16. El salario del miedo (H G Clouzot, 1953)
17. La loba (Alberto Lattuada, 1953)
18. Los apuros de un pequeño tren (Charles Crichton, 1953)
19. Tarantula (Jack Arnold, 1955)
20. El ferroviario (Pietro Germi, 1956).
21. La mala semilla (Mervyn LeRoy, 1956).
22. De dode tjern [El lago de los muertos] (Kåre Bergstrøm, 1958)
23. Cover Girl Killer (Terry Bishop, 1959)
24. Horror en el Museo Negro (Arthur Crabtree, 1959).
25. Beat Girl (Edmond T. Gréville, 1960)
26. El hotel de los horrores (John Moxley, 1960)
27. La sangre seca (Yoshishige Yoshida, 1960)
28. Macario (Robert Gavaldon, 1960)
29. Marea nocturna (Curtis Harrington, 1961)
30. El poder de la mafia (Alberto Lattuada, 1962)
31. Historias de terror (Roger Corman, 1962)
32. Vida para Ruth (Basil Dearden, 1962)
33. El demonio (Brunello Rondi, 1963).
34. El especulador (Vittorio de Sica, 1963)
35. Las tres caras del miedo (Mario Bava, 1963)
36. The small world of Sammy Lee (Ken Hughes, 1963)
37. El extraño viaje (Fernando Fernan-Gomez, 1964)
38. La mujer de la arena (Hiroshi Teshigahara, 1964)
39. Los corceles de fuego (Sergei Parajanov, 1964)
40. España insólita (Javier Aguirre, 1965)
41. El ojo del diablo (J Lee Thompson, 1966)  
42. Kriminal (Umberto Lenzi, 1966)
43. Las Brujas (Cyril Frankel, 1966)
44. El desconocido de Shandigor (Jean-Louis Roy, 1967)
45. Corrupción (Robert Hartford-Davis, 1968)
46. La maldicion del altar rojo (Vernon Sewell, 1968)
47. Mr Freedom (William Klein, 1968)
48. Satanik (Piero Vivarelli, 1968)
49. Un día tranquilo en el campo (Elio Petri, 1968)
50. Queimada! (Gillo Pontecorvo, 1969)
51. Ya soy una mujer (David Greene, 1969)
52. 4 moscas sobre terciopelo gris (Dario Argento, 1970)
53. El martillo de las brujas (Otakar Vavra, 1970)
54. Lokis. Rekopis profesora Wittembacha [Lokis. El manuscrito del Profesor Wittembach] (Janusz Majewski, 1970)
55. Valerie y su semana de las maravillas (Jaromil Jireš, 1970)
56. Bahía de sangre (Mario Bava, 1971).
57. La maldición de los Bishop (John D Hancock, 1971)
58. Angustia de silencio (Lucio Fulci, 1972)
59. Lejos de los arboles (Jacinto Esteva, 1972).
60. San Francisco, ciudad desnuda (Stuart Rosenberg, 1973)
61. Torso: Violencia Carnal (Sergio Martino, 1973)
62. Sintomas (Jose Ramon Larraz, 1974)
63. Trastornado (Alan Ormsby y Jeff Gillen, 1974)
64. Blue Moon (Louis Malle, 1975)
65. El quimérico inquilino (Roman Polanski, 1976)
66. God told me to (Larry Cohen, 1976)
67. Foes (John Coats, 1977)
68. La centinela (Michael Winner, 1977)
69. La ultima ola (Peter Weir, 1977)
70. El dinero de los demás (Christian de Chalonge, 1978)
71. Cristo se paro en Eboli (Francesco Rosi, 1979)
72. La hipótesis de un cuadro robado (Raul Ruiz, 1979)
73. Profecía maldita (John Frankenheimer, 1979)
74. Impacto (Brian de Palma, 1981)
75. Vida/Perra (Javier Aguirre, 1982)
76. Los jueces de la ley (Peter Hyams, 1983)
77. Ojos de fuego (Avery Crounse, 1983)
78. 1,2,3... Splash (Ron Howard, 1984)
79. Los santos inocentes (Mario Camus, 1984).
80. Repo Man (Alex Cox, 1984)
81. Re-Animator (Stuart Gordon, 1985)
82. 007: Alta tensión (John Glen, 1987)
83. El príncipe de las tinieblas (John Carpenter, 1987)
84. Walker (Alex Cox, 1987)
85. La tumba de las luciérnagas (Isao Takahata, 1988)
86. The Dreaming (Mario Andreacchio, 1988)
87. Un lugar llamado Milagro (Robert Redford, 1988)
88. Celia (Ann Turner, 1989)
89. Cuando fuimos brujas (Nietzchka Keene, 1990)
90. Temblores (Ron Underwood, 1990)
91. Clearcut (Ryszard Bugajski, 1991)
92. Mississippi Masala (Mira Nair, 1991)
93. Un lugar en el mundo (Adolfo Aristarain, 1992)
94. Anchoress (Chris Newby, 1993)
95. Dark Waters (Mariano Baino, 1993)
96. Lo que queda del día (James Ivory, 1993)
97. Lazos Ardientes (The Wachowskis, 1996)
98. Nubes pasajeras (Aki Kaurismaki, 1996)
99. Una gran noche (Stanley Tucci, Campbell Scott, 1996)
100. Salvar al soldado Ryan, (Steven Spielberg, 1998).
101. CQ (Roman Coppola, 2001)
102. Funny ha ha (Andrew Bujalski, 2002)
103. Hotel (Jessica Hausner, 2004)
104. Noroi (Kôji Shiraishi, 2005)
105. The Dark (John Fawcett, 2005)
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abatelunare · 1 year ago
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Alle beffe non si sfugge
Sempre così. Vuoi farti conoscere per una cosa, che poi invece ignorano. Al Petrarca pare importasse una minchia fritta del suo Canzoniere. Voleva essere ricordato per le sue opere in lingua latina. Come sia andata, lo san perfino i sassi. Destino simile è toccato a Camillo Boito, fratello di Arrigo Boito (autore, fra l'altre cose, del poemetto Re Orso e della meravigliosamente feroce poesia Lezione di anatomia. Camillo l'era un architetto. E accarezzava l'idea di passare alla storia per i suoi saggi di architettura. Invece divenne famoso per le sue novelle (tra cui spicca Senso, dalla quale visconti trasse l'omonima pellicola). Mi viene in mente anche Francesco Renga. Sarebbe un cantante, ma io me lo ricordo più che altro come ex compagno di Ambra Angiolini. Alle beffe non si sfugge.
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mariotolvo62 · 2 years ago
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Mario Merola, omaggio al Re della sceneggiata napoletana nonché "padre" ...
Nato a Napoli il 6 aprile 1934, il giovane Mario Merola lavora come facchino al porto della sua città. Siamo nel periodo che segue la Seconda guerra mondiale: Mario fa già apprezzare le sue doti canore. I colleghi al porto lo apprezzano e lo incoraggiano: inizia così a esibirsi come cantante. Il suo repertorio include i grandi classici della canzone napoletana. Da lì in poi, e in pochi anni, raggiunge un successo notevole; prima a Napoli, successivamente in tutto il paese, fino all'estero. Tra i suoi più noti e tradizionali pezzi vi sono "Guapparia" e "Zappatore". L'attività artistica diventa in breve irrefrenabile: negli anni '60 realizza dischi, si esibisce in spettacoli, fino a matrimoni e feste private. Mario Merola si dimostrerà nella sua carriera anche ottimo talent-scout: contribuirà tra gli altri a lanciare la popolarità di Massimo Ranieri e Gigi D'Alessio. Tra gli anni '70 e '80 rilancia la tradizionale sceneggiata napoletana, un intreccio teatrale ispirato a una canzone del repertorio popolare, solitamente basato sulla triangolazione conosciuta come "issa, isso e 'o malamente", che significa "lei, lui e il mascalzone". Parallelamente inizia anche a lavorare come attore in produzioni cinematografiche ispirate a storie di cronaca nera oppure alle consuete sceneggiate. Intanto, mentre la carriera di attore evolve, le apparizioni televisive continuano, così come gli spettacoli all'estero, in tutta Europa e in Nord America, in particolare ovunque vi sia un degno e caloroso pubblico di origine italiana. Durante gli anni '80 si ricorda in modo particolare il successo del brano "Chiamate Napoli 081". Negli anni '90 Merola è vicino alle prime esperienze canore di Gigi D'Alessio che gli dedicherà poi la canzone "Cient'anne!" (Cento anni!). Interpreta poi il brano "Futteténne" ("Fregatene") insieme al cantautore Cristiano Malgioglio. Nei più recenti spettacoli si esibisce insieme al figlio Francesco Merola, interprete e musicista che ha seguito le orme del padre. Dopo pochi giorni di ricovero, colpito da infarto, Mario Merola è morto presso l'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, il 12 novembre 2006. #spettacolo #teatro #show #italia #italy #musica #arte #instagood #theatre #love #cinema #like #attore #roma #eventi #cultura #art #tv #attori #picoftheday #danza #instagram #film #follow #music #dance #napoli #divertimento #actor #milano #napoli #romacapitale #cinema #bellavista #eduardodefilippo
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zaydabuzaydrp · 6 months ago
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Abu Zayd, più precisamente Zayd Abu Zayd Ab-Alh-Rahmann III, meglio conosciuto come "il Moro Zeyt", è un altro dei grandi protagonisti della nascita del Regno cristiano di Valencia.
Ultimo signore almohade di Valencia, era il pronipote del califfo berbero Abd-Al-Mucmin. Pur essendo originario di Baeza, era stato avviato alla politica dal nipote, il califfo Yusuf II, che lo nominò governatore di Valencia.
L’ultimo re almohade di Valencia vide presto sorgere problemi, sia per la pressione delle truppe cristiane a nord sia per quella di altri signori musulmani a sud. Insieme alla corruzione politica, che già esisteva all’epoca, avevano soffocato il popolo.
Dopo la morte del califfo Yusuf II, la decadenza politica si aggravò. Fu allora che Abu Zayd fu costretto a chiedere la protezione di Ferdinando III, il re santo di Castiglia. I raccolti rovinati da una piaga di cavallette e la mancanza di cibo incoraggiarono la ribellione della popolazione. In questa situazione, Zayyan Ibn Mardanis, discendente del re Lobo, arrivò a Valencia da Onda e guidò il rovesciamento di Abu Zayd, che dovette lasciare la città con il suo seguito e la sua famiglia nel 1229, diretto a Segorbe (Castellón).
Qui storia e leggenda si fondono, poiché si dice che la conversione del "moro Zeyt" sia avvenuta a Caravaca de la Cruz, dove la leggenda vuole che sia apparso il simbolo della croce.
Secondo la tradizione locale più diffusa, si dice che dalla fine del 1230 o all’inizio del 1231, il re almohade di Valencia e Murcia, Abu Zayd, si trovava nei suoi possedimenti a Caravaca. Interrogò i cristiani che teneva prigionieri per scoprire quali mestieri esercitassero, con l’obiettivo di occuparli secondo le loro capacità. Tra loro c’era il sacerdote Ginés Pérez Chirinos che, come missionario, era venuto da Cuenca nelle terre saracene per predicare il Vangelo. Egli rispose che il suo compito era quello di celebrare la messa e il re moresco voleva sapere com’era. Fu ordinato di portare da Cuenca i paramenti corrispondenti e il 3 maggio 1232, nella sala nobile della fortezza, il sacerdote iniziò la liturgia. Tuttavia, poco dopo aver iniziato la liturgia, dovette fermarsi, spiegando che gli era impossibile continuare perché mancava un elemento essenziale all’altare: un crocifisso.
In quel momento, attraverso una finestra della stanza, due angeli scesero dal cielo e posero delicatamente una croce a due bracci sull’altare. Il sacerdote poté quindi continuare la celebrazione della messa e, in presenza di tale meraviglia, Abu-Ceyt (insieme ai membri della sua corte presenti) si convertì al cristianesimo. In seguito si scoprì che la croce apparsa era il pettorale del vescovo Roberto, primo patriarca di Gerusalemme, realizzato con il legno della croce dove morì Gesù Cristo.
Quando Abu Zayd si convertì, prese il nome di Vicente Bellvís, come riportano le cronache dell’epoca. Morì tra il 1265 e il 1270.
La morte di Abu-Zayd è precedente all’11 dicembre 1268, data in cui il documento lo dichiara defunto. I suoi figli e parenti ricevettero un’importante eredità e, essendo imparentati con la nobiltà aragonese, divennero anch’essi signori cristiani.
QUI GIACE D. VICENTIUS BELVIS CON I SUOI ​​FIGLI UN TEMPO ZEIT ABUSIÒ RE VALENTIA MAURUS ADEO IL PROTETTORE DELLA SUA RELIGIONE VT DUE UOMINI INNOCENTI BEATI GIOVANNI DI PERUSIA E PIETRO DI SASSO-FERRATICO FIGLI E COMPAGNI DI PADRE FRANCESCO CHE PREDICANO LA VERA FEDE DI CRISTO OTTENUTO ATTRAVERSO LA SPADA MA RICEVERE LA LUCE DEL PADRE ISPIRATORE OGNI PECCATO FU CONSUMATO DAL SANTO BATTESIMO E IL SEGNO DELL’ETERNA RICONCILIAZIONE EGLI DESTINÒ UNA VOLTA LA SUA SALA IN CHIESA E SEDE.
Intorno al 16 giugno 1860, a Valencia fu eretta una lapide che lasciava in vista alcuni resti umani, il cui stato denotava la loro antichità. Nello stesso luogo fu rinvenuta una pergamena che recitava come segue:
Data di nascita:
17 ottobre 1195
Data di morte:
11 dicembre 1268
Titoli:
-Principe musulmano
-Signore cristiano
Etnia:
Berbero
Religione:
Islam
Religione 2:
Cristiano cattolico
Dinastia:
Almohade
Prestavolti nella trama:
-Alvaro Rico
-Walid Azaro
-Asier Cadenas
-David Raya
-Marco Mengoni
-Stephen Ammell
-Peter Porte (pv attuale)
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loveantoniolove-blog · 24 days ago
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➡️🌼🙏Martedì 3 Dicembre 2024
👉🌺❤️🌼S. Francesco Saverio (m); B. Giovanni Nepomuceno
1.a di Avvento
Is 11,1-10; Sal 71; Lc 10,21-24
Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace
👉🕍📖❤️VANGELO
Gesù esultò nello Spirito Santo.
+ Dal Vangelo secondo Luca 10,21-24
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Parola del Signore❤️🙏
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notiziariofinanziario · 3 months ago
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Antonio Cassano ha ripercorso le tappe della sua vita
Antonio Cassano ha parlato dall'infanzia difficile, ai rapporti con il papà, passando per gli alti e bassi della sua carriera e le grandi amicizie nel mondo del calcio, tra cui anche Francesco Totti e l'ex amico Christian Vieri, meglio conosciuto come Bobo.    Le liti con Francesco Totti Antonio Cassano è arrivato a Roma quando Francesco Totti era già capitano e il «Re di Roma», come ricorda Gazzoli. Cassano rivive quei momenti nel podcast: «I primi quattro mesi ho vissuto a casa di Fiorella ed Enzo Totti, che mi hanno fatto sentire come il loro terzo figlio. Mi davano da mangiare e mi lavavano. Un giorno ho litigato con loro perché non trovavo l'assegno dello stipendio e ho detto a Totti che me lo avevano rubato loro. Alla fine era sotto il sedile della mia macchina, ma il primo mese mi avevano rubato tutti i soldi e avevo paura anche della mia ombra. Abbiamo fatto pace tramite Vito Scala». Una tregua non durata molto: «Avevo un accordo verbale con Franco Sensi per il rinnovo. Con la figlia Rosella però avevo litigato e quindi non mi voleva. Quando ho scoperto che Montella e Totti avevano rinnovato sono andato nello spogliatoio a insultarli. Siamo stati 6-7 anni senza parlare». Oggi i due calciatori sono grandissimi amici. Il tradimento di Bobo Vieri Antonio ha raccontato anche del diverbio avuto con Bobo Vieri e la Bobo Tv. «Abbiamo creato tutto grazie a Lele Adani. Quando a un certo punto tiri tiri, si spacca e non si può più ricucire e mettere insieme. Il tradimento è la cosa peggiore nella vita, una cosa che non accetto. A quella persona là non voglio dare importanza e per me è un capitolo chiuso, non lo chiamerò neanche più per nome». Poi attacca ulteriormente: «Pensavi di essere il più forte? Invece lo siamo noi tre. Sei convinto? Vai da solo e ti attacchi, adesso non ti segue neanche tua madre». Infine: «Meglio accorgersi prima che dopo quando è troppo tardi. Abbiamo sofferto solo perché per tanto tempo non abbiamo potuto fare le nostre cose. Ma la trasmissione era in tre, non in quattro. Chi faceva tutto era Lele. Ora prendiamo la nostra strada felicemente».  Read the full article
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londranotizie24 · 3 months ago
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goalhofer · 4 months ago
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2024 olympics Italy roster
Archery
Federico Musolesi (Bologna)
Mauro Nespoli (Voghera)
Alessandro Paoli (Torino)
Chiara Rebagliati (Savona)
Athletics
Riccardo Orsoni (Asola)
Chituru Ali (Albate)
Lamont Jacobs; Jr. (Rome)
Eseosa Desalu (Casalmaggiore)
Filippo Tortu (Milan)
Diego Pettorossi (Bologna)
Luca Sito (Milan)
Davide Re (Milan)
Simone Barontini (Ancona)
Cătălin Tecuceanu (Savona)
Pietro Arese (Turin)
Ossama Meslek (Vincenza)
Federico Riva (Rome)
Lorenzo Simonelli (Rome)
Alessandro Sibilio (Naples)
Yassin Bouih (Reggio Nell'Emilia)
Osama Zoghlami (Bracciano)
Yeman Crippa (Trento)
Eyob Faniel (Venice)
Daniel Meucci (Pisa)
Francesco Fortunato (Andria)
Massimo Stano (Palo Del Colle)
Matteo Melluzzo (Syracuse)
Vladimir Aceti (Giussano)
Edoardo Scotti (Lodi)
Mattia Furlani (Marino)
Stefano Sottile (Borgosesia)
Gianmarco Tamberi (Civitanova Marche)
Claudio Stecchi (Bagno A Ripoli)
Andrea Dallavalle (Piacenza)
Andy Díaz (Azzurri)
Chiebuka Ihemeje (Verdellino)
Leonardo Fabbri (Bagno A Ripoli)
Zane Weir (Westville, South Africa)
Zaynab Dosso (Rome)
Anna Bongiorni (Pisa)
Dalia Kaddari (Cagliari)
Alice Mangione (Niscemi)
Elena Bellò (Schio)
Eloisa Coiro (Rome)
Ludovica Cavalli (Genoa)
Federica Del Buono (Vicenza)
Sintayehu Vissa (Bertiolo)
Nadia Battocletti (Cles)
Ayo Folorunso (Fidenza)
Alice Muraro (Vicenza)
Rebecca Sartori (Bassano Del Grappa)
Giovanna Epis (Venice)
Sofiia Yaremchuk (Rome)
Eleonora Giorgi (Milan)
Antonella Palmisano (Mottola)
Valentina Trapletti (Magenta)
Arianna De Masi (Milan)
Irene Siragusa (Poggibonsi)
Ilaria Accame (Savona)
Anna Polinari (Verona)
Gia Butler (Los Angeles, California)
Roberta Bruni (Rome)
Elisa Molinarolo (Soave)
Larissa Iapichino (Borgo San Lorenzo)
Dariya Derkach (Pagani)
Ottavia Cestonaro (Vicenza)
Daisy Osakue (Turin)
Sara Fantini (Fidenza)
Sveva Gerevini (Cremona)
Badminton
Giovanni Toti (Chiari)
Boxing
Diego Lenzi (Bologna)
Salvatore Cavallaro (Catania)
Aziz Mouhiidine (Campania)
Sirine Charaabi (San Prisco)
Giordana Sorrentino (Rome)
Irma Testa (Torre Annunziata)
Alessia Mesiano (Rome)
Angela Carini (Rome)
Breakdancing
Anti Sandrini (Livorno)
Canoeing
Raffy Ivaldi (Cazzago-Ex Polo)
Giovanni De Gennaro (Brescia)
Nicolae Craciun (Rome)
Carlo Tacchini (Verbania)
Gabriel Casadei (Turin)
Marta Bertoncelli (Ferrara)
Stefanie Horn (Sabaudia)
Climbing
Matteo Zurloni (Cassano d'Adda)
Camilla Moroni (Genoa)
Beatrice Colli (Sondrio)
Laura Rogora (Rome)
Cycling
Pietro Bertagnoli (Verona)
Alberto Bettiol (Castelfiorentino)
Luca Mozzato (Arzignano)
Elia Viviani (Isola Della Scala)
Filippo Ganna (Verbania)
Simon Consonni (Ponte San Pietro)
Francesco Lamon (Mirano)
Jonathan Milan (Tolmezzo)
Simon Avondetto (Moncalieri)
Luca Braidot (Gorizia)
Sara Fiorin (Desio)
Elisa Balsamo (Cuneo)
Elena Cecchini (Udine)
Elisa Longo-Borghini (Verbania)
Silvia Persico (Alzano Lombardo)
Miriam Vece (Crema)
Chiara Consonni (Ponte San Pietro)
Martina Fidanza (Ponte San Pietro)
Letizia Paternoster (Cles)
Vittoria Guazzini (Pontedera)
Martina Berta (Turin)
Chiara Teocchi (Bergamo)
Diving
Andreas Sargent-Larsen (Copenhagen, Denmark)
Riccardo Giovannini (Rome)
Lorenzo Marsaglia (Rome)
Giovanni Tocci (Cosenza)
Maia Biginelli (Rome)
Elena Bertocchi (Milan)
Chiara Pellacani (Rome)
Sarah Di Maria-Jodoin (Rome)
Equestrian
Emiliano Portale (Rome)
Giovanni Ugolotti (Parma)
Pietro Sandei (Parma)
Emanuele Camilli (Rome)
Evelina Bertoli (Rome)
Fencing
Federico Vismara (Milan)
Michele Gallo (Rome)
Pietro Torre (Livorno)
Davide Di Veroli (Rome)
Andrea Santarelli (Foligno)
Gabriel Cimini (Pisa)
Guillaume Bianchi (Frascati)
Filippo Macchi (Pontedera)
Tommaso Marini (Ancona)
Alessio Foconi (Terni)
Luca Curatoli (Naples)
Luigi Samele (Foggia)
Chiara Mormile (Rome)
Rossella Fiamingo (Catania)
Giulia Rizzi (Udine)
Alberta Santuccio (Catania)
Mara Navarria (Carlino)
Arianna Errigo (Monza)
Martina Favaretto (Camposampiero)
Alice Volpi (Siena)
Francesca Palumbo (Potenza)
Michela Battiston (Palmanova)
Martina Criscio (Foggia)
Irene Vecchi (Livorno)
Golf
Guido Migliozzi (Vicenza)
Matteo Manassero (Verona)
Alessandra Fanali (Alatri)
Gymnastics
Yumin Abbadini (Ranica)
Lorenzo Casali (Offagna)
Mario Macchiati (Fermo)
Carlo Macchini (Fermo)
Nicola Bartolini (Milan)
Alice D'Amato (Genoa)
Manila Esposito (Boscotrecase)
Giorgia Villa (Brescia)
Angela Andreoli (Brescia)
Elisa Iorio (Brescia)
Millie Baldassarri (Fabriano)
Sofi Raffaeli (Chiaravalle)
Alessia Maurelli (Rivoli)
Martina Centofanti (Rome)
Agnese Duranti (Spoleto)
Daniela Mogurean (Padua)
Laura Paris (Rho)
Judo
Andrea Carlino (Torino)
Matteo Piras (Torino)
Gennaro Pirelli (Naples)
Manuel Lombardo (Turin)
Antonio Esposito (Naples)
Christian Parlati (Naples)
Veronica Toniolo (Trieste)
Savita Russo (Ragusa)
Asya Tavano (Udine)
Assunta Scutto (Naples)
Odette Giuffrida (Rome)
Kim Polling (Leek, The Netherlands)
Alice Bellandi (Brescia)
Pentathlon
Matteo Cicinelli (Rome)
Giorgio Malan (Turin)
Elena Micheli (Rome)
Alice Sotero (Asti)
Rowing
Matteo Sartori (Rome)
Davide Comini (Lecco)
Giovanni Codato (Saronno)
Nicholas Kohl (Sorengo, Switzerland)
Matteo Della Valle (Como)
Jacopo Frigerio (Como)
Salvatore Monfrecola (Naples)
Emanuele Capponi (Latina)
Nicolò Carucci (Milan)
Stefano Oppo (Oristano)
Gabriel Soares (Sabaudia)
Giacomo Gentili (Cremona)
Luca Chiumento (Padua)
Andrea Panizza (Lecco)
Luca Rambaldi (Ferrara)
Giuseppe Vicino (Naples)
Matteo Lodo (Terracina)
Giovanni Abagnale (Gragnano)
Vincenzo Abbagnale (Scafati)
Gennaro Di Mauro (Massa Di Somma)
Emanuele Gaetani-Liseo (Palermo)
Leonardo Pietra-Caprina (Milan)
Davide Verità (Angera)
Alessandra Faella (Naples)
Veronica Bumbaca (Turin)
Alice Codato (Saronna)
Linda De Filippis (Varese)
Alice Gnatta (Udine)
Elisa Mondelli (Como)
Giorgia Pelacchi (Lecco)
Silvia Terrazzi (Pisa)
Stefania Gobbi (Padua)
Clara Guerra (Verona)
Aisha Rocek (Erba)
Sailing
Nicolò Renna (Rovereto)
Lorenzo Chiavarini (Rome)
Bruno Festo (Brescia)
Riccardo Pianosi (Pesaro)
Ruggero Tita (Rovereto)
Chiara Benini-Floriani (Riva Del Garda)
Jana Germani (Trieste)
Giorgia Bertuzzi (Fraglia Vela Malisine)
Marta Maggetti (Cagliari)
Maggie Pescetto (Genoa)
Elena Berta (Rome)
Caterina Banti (Rome)
Shooting
Edoardo Bonazzi (Novi Ligure)
Danilo Sollazzo (Casorate Sempione)
Paolo Monna (Fasano)
Federico Maldoni (Bologna)
Riccardo Mazzetti (Busto Arsizio)
Massimo Spinella (Reggio Di Calabria)
Mauro De Filippis (Taranto)
Giovanni Pallielo (Vercelli)
Tammaro Cassandro (Capua)
Gabriel Rossetti (Florence)
Barbara Gambaro (Silandro)
Martina Bartolomei (Laterina)
Silvana Stanco (Winterthur, Switzerland)
Jessica Rossi (Cento)
Diana Bacosi (Città Della Pieve)
Skateboarding
Alessandro Sorgente (Lake Worth Beach, Florida)
Alessandro Mazzara (Erice)
Surfing
Leonardo Fioravanti (Rome)
Swimming
Giovanni Caserta (Catanzaro)
Carlos D'Ambrosio (Valdagno)
Leonardo Deplano (Florence)
Lorenzo Zazzeri (Florence)
Alessandro Miressi (Turin)
Alessandro Ragaini (Castelplanio)
Filippo Megli (Firenze)
Marco De Tullio (Bari)
Luca De Tullio (Bari)
Matteo Lamberti (Brescia)
Michele Lamberti (Brescia)
Greg Paltrinieri (Carpi)
Thomas Ceccon (Thiene)
Matteo Restivo (Udine)
Nicolò Martinenghi (Varese)
Ludovico Viberti (Turin)
Giacomo Carini (Piacenza)
Alberto Razzetti (Lavagna)
Paolo Conte-Bonin (Thiene)
Manuel Frigo (Cittadella)
Domenico Acerenza (Potenza)
Marta Iacoacci (Rome)
Sofia Mastroianni (Desio)
Giulia Vernice (Rome)
Linda Cerruti (Savona)
Lucrezia Ruggiero (Rome)
Enrico Piccoli (Castelfranco Veneto)
Isotta Sportelli (Rome)
Francesca Zunino (Savona)
Emma Menicucci (Torino)
Chiara Tarintino (Corato)
Giulia D'Innocenzo (Rome)
Matilde Biagiotti (Bagno A Ripoli)
Viola Scotto-Di Carlo (Pozzuoli)
Sara Curtis (Savigliano)
Simona Quadarella (Rome)
Ginerva Taddeucci (Lastra A Signa)
Margherita Panziera (Montebelluna)
Lisa Angiolini (Poggibonsi)
Benedetta Pilato (Taranto)
Francesca Fangio (Livorno)
Costanza Cocconcelli (Bologna)
Sara Franceschi (Livorno)
Sofia Morini (Reggio Nell'Emilia)
Giulia Gabbriellescchi (Pistoia)
Table tennis
Giorgia Piccolin (Bolzano)
Debora Vivarelli (Bolzano)
Taekwondo
Vito Dell'Aquila (Mesagne)
Simon Alessio (Livorno)
Ilenia Matonti (Salerno)
Tennis
Matteo Arnaldi (Sanremo)
Luciano Darderi (Villa Gesell, Argentina)
Lorenzo Musetti (Monte Carlo, Monaco)
Andrea Vavassori (Pinerolo)
Simon Bolelli (Monte Carlo, Monaco)
Lucia Bronzetti (Anzio)
Elisabetta Cocciaretto (Ancona)
Sara Errani (Bologna)
Jasmine Paolini (Bagni Di Lucca)
Triathlon
Alessio Crociani (Rimini)
Gianluca Pozzatti (Trento)
Bianca Seregni (Milan)
Alice Betto (Cavaria Con Premezzo)
Verena Steinhauser (Brexen)
Volleyball
Samuele Cottafava (Formia)
Paolo Nicolai (Ortona)
Alex Ranghieri (Pordenone)
Adrian Carambula (Rome)
Alessandro Michieletto (Desenzano Del Garda)
Simon Giannelli (Bolzano)
Fabio Balaso (Camposampiero)
Riccardo Sbertoli (Milan)
Giovanni Sanguinetti (Bologna)
Mattia Bottolo (Bassano Del Grappa)
Gianluca Galassi (Trento)
Daniel Lavia (Cariati)
Yuri Romanò (Monza)
Roberto Russo (Palermo)
Alessandro Bovolenta (Rome)
Luca Porro (Genoa)
Valentina Gottardi (Formia)
Marta Menegatti (Ariano Nel Polesine)
Marina Lubian (Moncalieri)
Carlotta Cambo (Montopoli In Val d'Arno)
Ilaria Spirito (Albisola Superiore)
Monica De Gennaro (Piano Di Sorrento)
Alessia Orro (Oristano)
Caterina Bosetti (Busto Arsizio)
Anna Danesi (Brescia)
Myriam Syllo (Lecco)
Paola Egonu (Cittadella)
Sarah Fahr (Piombino)
Oghosasere Omoruyi (Lodi)
Kate Antropova (Sassuolo)
Gaia Giovannini (Bologna)
Water polo
Marco Del Lungo (Tarquinia)
Francesco Di Fulvio (Pescara)
Alessandro Velotto (Naples)
Tommaso Gianazza (Legnano)
Andrea Fondelli (Genoa)
Francesco Condemi (Catania)
Vincenzo Renzuto-Iodice (Naples)
Gonzalo Echenique (Rosario, Argentina)
Nicholas Presciutti (Rome)
Lorenzo Bruni (Prato)
Edoardo Di Somma (Genoa)
Matteo Iocchi-Gratto (Berane, Montenegro)
Gianmarco Nicosia (Rome)
Giuseppina Condorelli (Catania)
Giuditta Galardi (Prato)
Silvia Avegno (Genoa)
Sofia Giustini (Arenzano)
Dafne Bettini (Bentivoglio)
Domitilla Picozzi (Rome)
Valeria Palmieri (Catania)
Claudia Marletta (Catania)
Agnese Cocchiere (Lavagna)
Giulia Viacava (Genova)
Caterina Banchelli (Firenze)
Chiara Tabani (Prato)
Roberta Bianconi (Rapallo)
Weightlifting
Sergio Massidda (Ghilarza)
Antonino Pizzolato (Castelvetrano)
Lucrezia Magistris (Pavia)
Wrestling
Frank Chamizo (Ostia)
Aurora Russo (Turin)
Emanuela Liuzzi (Giugliano In Campania)
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agendaculturaldelima · 6 months ago
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#ElEscenarioDelMundo
🗣 “¿Cuál es el verdadero sentido del amor? Estamos deshechos, lo único que no termina de deshacernos es una especie de deseo de composición… “😱
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🎭 Teatro: “NATASHA” 💔👻
✍️ Dramaturgia: Fernando Luque
🗯 Argumento: Dos historias paralelas, un hombre y una mujer luchan a muerte por encontrar el verdadero sentido del amor, fracasando de manera rotunda, pero aprendiendo al menos qué no es el amor, qué podría ser, qué podría significar y cómo podría alcanzarse. “Entiendo al amor desde el lugar más profundo posible, siento que es tenerle confianza a la existencia, estar en comunión con los demás. También, esta especie de convergencia entre la dulzura y lo secreto de ser parte de un todo con las personas que aparecen en nuestro camino, donde cada una atraviesa su propio proceso personal y, con o sin intenciones, deja algo en nosotros. El amor es un momento en el que la propia existencia se justifica así misma, en donde todo tiene sentido para bien” comenta el dramaturgo y director de la obra. La puesta en escena invita al espectador a plantearse sus propias interrogantes sobre su camino en el amor, para re-pensarlo desde lo trascendental y, como en una ruleta de la fortuna, estar atentos a los pequeños misterios que la vida nos otorga, pues el tiro de gracia puede suceder en cualquier momento.
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👥 Elenco: Ana Paula Gálvez y Francesco Bacilio
💃 Coreografía: Jordan Grijalva
💄Maquillaje: Larca Meicap FX
👗Vestuario: Victor Gonzáles
🖼 Escenografía e Iluminación: Fernando Luque
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📸 Fotografía: Danny Dávila
🎥 Videografía: Jorge Chinchayán
📢 Dirección: Fernando Luque
© Producción: Asociación Cultural La Vaca Multicolor, Taller de Formación Actoral (Taffel) y Universidad Científica del Sur [UCSUR].
▶️ Vídeo Promocional: https://youtu.be/-LOL9_AQ7_U
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📌 TEMPORADA: Del 04 al 21 de Julio
📆 Funciones: Jueves a Sábado 🕗 8:00pm. / Domingo 🕖 7:30pm.
🐄 La Vaca Multicolor (av. César Canevaro 116, interior 1301 - Lince)
🎯 Entradas:
🎫 Adultos: S/.35
🎟️ Estudiantes: S/.25
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🖱 Reservas: https://www.joinnus.com/events/theater/lima-natasha-62489  
📱 Whatsapp: 937 214 825
📷 Instagram: @la.vacamulticolor
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