#Fotoritocco
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enkeynetwork · 3 months ago
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Esercizio fotoritocco 1
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madecomunicazione · 1 year ago
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Una incredibile app gratuita di intelligenza artificiale per eliminare oggetti dalle vostre foto
Le app di intelligenza artificiale hanno fatto passi da gigante in questi ultimi mesi e operazioni che fino a poco tempo fa potevano sembrare molto difficili o addirittura impossibili oggi sono alla portata di tutti. Vi presento una app che vi permetterà di cancellare oggetti dalle vostre immagini in modo estremamente preciso, come farebbe un esperto grafico con l’ausilio di software…
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showroomhaircut · 1 year ago
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Star Trek evolution from AI
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stefanomimmocchirendering · 2 years ago
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       FOTOMONTAGGIO RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO
Vivere in una grande città, lo sappiamo bene, significa per la maggior parte delle persone vivere in un palazzo condominiale. E scegliere questo tipo di soluzione abitativa porta con sé una serie di oneri da cui purtroppo non possiamo esimerci. Il peggiore? Ça va sans dire : la temutissima riunione di condominio!
Durante questi incontri infatti gli animi spesso si accendono, poiché si toccano temi importanti e delicati, dalle questioni riguardanti il convivere civilmente alle decisioni da prendere collettivamente per manutere o migliorare lo stabile. Quale intervento praticare? A cosa dare la precedenza? Quali documenti consegnare?Quanto costerà ad ogni condomino? Sono tutti d’accordo? 
Le risposte a tali quesiti non sempre sono uguali per tutti, specialmente quando si accenna alle spese da sostenere. Bene, in situazioni come questa possiamo venirvi in aiuto noi!
Avere l’anteprima dei risultati di un’eventuale ristrutturazione può essere infatti di enorme utilità al momento di conciliare più pareri, permettendo a tutti di valutare più facilmente la questione. 
Osservate ad esempio questo lavoro di fotoinserimento che abbiamo realizzato per questo stabile a Palermo: nella prima immagine abbiamo un tetto piano, balconi da ritinteggiare, un cancello e un muro di cinta cui cambiare il colore, e infine una aiuola da arricchire con nuove piante. In seguito al nostro intervento vediamo invece un nuovo tetto in 3d creato da noi, arbusti inseriti per valorizzare lo spazio verde, e per concludere balcone, cancello e muro di cinta rimessi a nuovo con il fotoritocco. 
Se anche il vostro condominio necessita degli interventi e avete bisogno del nostro aiuto per arrivare ad un consenso unanime che ne velocizzi l’esecuzione, contattateci su 
 www.stefanomimmocchirendering.com
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dbergantin · 22 days ago
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𝚞𝚗 𝚊𝚝𝚝𝚒𝚖𝚘 𝚙𝚛𝚒𝚖𝚊 𝚍𝚒 𝚍𝚎𝚐𝚛𝚊𝚍𝚊𝚛𝚜𝚒
𝚊 𝚖𝚘𝚖𝚎𝚗𝚝 𝚋𝚎𝚏𝚘𝚛𝚎 𝚍𝚎𝚐𝚛𝚊𝚍𝚒𝚗𝚐
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© Devis Bergantin, Vaga tra i ricordi, 2024, fotografia digitale, databending e fotoritocco, 1500 x 1500 pixel
© Devis Bergantin, It wanders through memories, 2024, digital photo, databending and photo editing, 1500 x 1500 pixels
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chouncazzodicasino · 10 months ago
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Cliente: "Ecco le foto per la simulazione della carta da parati. Devi scusarmi ma purtroppo ho un filo pendente al muro, non sono riuscita a mettere l'applique prima di fare la foto. Scusa non so se ti dà fastidio per fare il fotoritocco."
La mia mente va a quella volta che mi hanno mandato per una simulazione la foto di una parete del letto con, dentro il letto, una signora che dormiva con i piedi fuori a penzoloni che ho dovuto scontornare per ore.
C'houncazzodicasino: "Va benissimo, tranquilla"
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enkeynetwork · 10 months ago
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telodogratis · 13 days ago
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Apple acquista Pixelmator, l'app di fotoritocco che impensierisce Photoshop
(Adnkronos) – Pixelmator, fondata in Lituania, è ormai considerata una valida alternativa economica a software più costosi  ​Read More  (Adnkronos) – Pixelmator, fondata in Lituania, è ormai considerata una valida alternativa economica a software più costosi  Adnkronos – Tech&Games  tecnologia 
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showroomhaircut · 2 years ago
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Photoshop vs Remini vs Huggingface, ovvero come recuperare le vecchie foto e vivere felici
Photoshop vs Remini vs Huggingface, ovvero come recuperare le vecchie foto e vivere felici
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stefanomimmocchirendering · 2 years ago
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FOTOMONTAGGIO PROGETTO IMPATTO URBANISTICO
Sapete cosa ci aiuta a mantenere vivo ogni giorno l’amore per questa professione? La risposta è semplice: con la Grafica 3d non ci si annoia mai! Si tratta di un mezzo dall’enorme potenziale, che non ha limiti negli usi che se ne possono fare. Sono infatti innumerevoli le cose che si possono realizzare, persino fondere il virtuale ed il reale! 
Stiamo parlando in questo caso del foto inserimento, un servizio che ci viene richiesto spessissimo: si inizia modellando uno specifico oggetto in 3d, per poi collocarlo accuratamente in un’immagine fotografica. Lo scopo sarà rappresentare nel modo più realistico possibile il risultato di eventuali modifiche che si intendono operare a partire da una situazione iniziale. 
Per chiarire meglio il concetto vi portiamo l’esempio di un lavoro che abbiamo recentemente svolto su una palazzina nel cuore della Capitale. La cliente doveva sostituire la copertura del terrazzo che vedete nelle immagini ma, per procedere con la ristrutturazione, aveva bisogno dell’autorizzazione di un organo competente, come spesso accade quando si ha a che fare con condizioni quali ad esempio impatto ambientale/urbanistico o presenza dello stabile in area tutelata. 
In questi casi può essere di grande aiuto arricchire la documentazione richiesta con un fotomontaggio che possa dare un’anteprima illuminante di un’eventuale situazione post operam. Le immagini hanno infatti un impatto enorme. 
La cliente ci ha gentilmente inviato tutto il materiale necessario: una fotografia della terrazza da una prospettiva che mostrasse una vista completa della copertura su cui lavorare; una planimetria dell’intero appartamento in formato dwg; uno stralcio della pianta della copertura e della sezione delle travi; la relazione di progetto; una descrizione generale della copertura.
Usando il foto inserimento abbiamo potuto dunque accontentare le sue richieste, come possiamo farlo per supportare qualunque vostra esigenza di costruzione o ristrutturazione!
Vi aspettiamo su www.stefanomimmocchirendering.com
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dbergantin · 1 month ago
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© Devis Bergantin, Mimica, 2024, porzione di disegno digitalizzato, databending e fotoritocco, 1353 x 1193 pixel
© Devis Bergantin, Mimicry, 2024, digitized drawing portion, databending and photo editing, 1353 x 1193 pixels
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levysoft · 3 months ago
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Errore numero uno: non pulire gli obiettivi
Il primo grosso nemico di una buona fotografia su smartphone è l’obiettivo sporco. Le ottiche degli smartphone sono piccole, i telefoni vengono tenuti in tasca e spesso sono anche protetti da custodie che creano attorno all’obiettivo un piccolo “pozzetto” che accumula polvere. Fotografie “opache” in situazione di forte luce, o di controluce, baffi di luce attorno ai lampioni e totale assenza di nitidezza, fotografie con una leggera patina chiara, quasi una sottile nebbia, sono tutti effetti di una lente della fotocamera non pulita.
Basta un panno per gli occhiali, o anche un passaggio con la maglia, per risolvere la situazione. Rispetto ad una fotocamera tradizionale, dove una impronta sull’obiettivo incide ma non così tanto, su uno smartphone una ditata su una lente può rovinare una foto.
Errore numero 2: pensare che si debba toccare il soggetto per mettere a fuoco
Molte persone sono ancora convinte che si debba toccare sullo schermo il punto dove lo smartphone deve mettere a fuoco. È vero, ma solo parzialmente perché il tocco dello schermo sullo smartphone imposta sia la messa a fuoco sia il punto nel quale viene misurata l’esposizione.
Mettere a fuoco non sempre è necessario, anzi, nel 90% dei casi non lo è: il soggetto, nelle foto in ambito turistico, è spesso talmente lontano che è impossibile scattare un panorama fuori fuoco.
La regolazione dell’esposizione è invece fondamentale, perché la maggior parte delle fotografie fatte male o poco espressive sono foto fatte in condizioni di tempo nuvoloso, o di cielo a pecorelle, dove il cielo e le nuvole diventano un unico blocco bianco, piatto, privo di spessore e incapace di dare profondità ad una foto, quella dello smartphone, che di profondità ne ha già poca. Quando si scatta un panorama, in condizione di forte luce, non serve toccare una montagna, una chiesa, un monumento, bisogna toccare sullo schermo la zona più luminosa.
Se una zona delle fotografia è sottoesposta, quindi molto scura, è facile con un minimo di ritocco recuperarla, ma se il cielo è un’unica macchia bianca c’è ben poco da fare: quelle informazioni sono perse, non c’è modo di recuperarle. La maggior parte delle persone ignora anche che, tenendo premuto lo schermo e spostando il dito verso l’alto o verso il basso, si può regolare manualmente l’esposizione e bloccarla.
Errore numero 3: pensare che la foto sia quella che si vede sullo schermo
Fatta eccezione per gli iPhone, per i quali la fotografia scattata è esattamente quella che viene mostrata a schermo (e pubblicata sui social), con tutti gli smartphone Android l’unica vera fotografia è quella che viene salvata sul file. I telefoni Android infatti permettono all’utente di scegliere l’impostazione di visualizzazione che più gradisce con opzioni come naturale, vivido, dinamico. Se una persona ha scelto di tenere come impostazione “vivido”, che spesso (purtroppo) è quella di default perché la più apprezzata, la foto che vedrà sul suo schermo sarà satura, brillante e accesa non perché davvero ha catturato quei “colori” ma perché lo schermo gliela mostra in quel modo. Che è diverso da come la vedranno poi le altre persone, che avranno a loro volta lo schermo impostato in modo differente.
In questo mese ci siamo trovati davanti a situazioni paradossali create proprio dall’assenza di uniformità sia nella gestione degli schermi sia nella gestione degli scatti: tramonti spettacolari che, una volta caricati su Instagram, apparivano spenti e privi di dinamica, fotografie rese più brillanti da persone con lo schermo impostato su “naturale” che diventavano fosforescenti se viste su schermi impostati come “dinamico” e così via. Valutare le proprie foto (e le foto altrui) guardandole sullo schermo, ma soprattutto valutare solo l’impatto dato dal colore, come fanno molti, è sbagliato.
Errore numero 4: pensare che lo scatto si concluda con il “click”
Centinaia di ottime fotografie vengono scartate o non vengono considerate perché quasi nessuno, dopo aver fatto usa foto, pensa di usare l’editor per fare qualche piccola correzione. Che non vuol dire stravolgere la foto, cambiare il cielo, generare elementi nuovi (come oggi gli smartphone permettono di fare grazie all’IA), ma semplicemente dare enfasi a quello che si vuole mettere in evidenza, raddrizzare leggermente lo scatto se è storto (anche di qualche frazione di grado) e riequilibrare le curve nel caso di scatti controluce, dove inevitabilmente ci sarà una zona scura che deve essere recuperata o resa più visibile.
Ricorrere all’editor, e ormai quelli integrati sono tutti ottimi, non è un errore, anzi: strumenti come la correzione prospettica dell’immagine o la regolazione di ombre e luci cambiano totalmente faccia ad una fotografia, senza togliere naturalezza ma aggiungendo quel pizzico di incisività che fa la differenza.
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enkeynetwork · 2 years ago
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alite-pinguin · 4 months ago
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3 app indispensabili per migliorare le foto del tuo profilo
In questi giorni di social media onnipresenti, la qualità della tua foto del profilo può fare la differenza nel modo in cui le persone ti percepiscono. Che tu sia su Instagram, Facebook o LinkedIn, un’immagine vale più di mille parole. Ecco perché oggi condivideremo con te tre app di fotoritocco indispensabili che ti aiuteranno a tirare fuori il meglio dalle tue foto. Adobe Photoshop Express: uno…
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forgottenbones · 4 months ago
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