#Fondazione Melanoma
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Non compleanno da record al Nabilah
Una terza edizione da record assoluto per presenze e donazioni raccolte, quella del “Non compleanno”, l’evento di solidarietà promosso e organizzato da Lorenzo Crea, Luca Iannuzzi, Eduardo Angeloni e Nicola Diomaiuta, svoltosi sabato 7 settembre al Nabilah di Bacoli. Sold out di pubblico e più di 20 mila euro raccolti nella sola serata dell’evento ai desk della Fondazione Melanoma Onlus…
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Tumori, fruttosio potenzia la risposta immunitaria: lo studio
(Adnkronos) - Il fruttosio, uno zucchero semplice contenuto naturalmente nella frutta, nel miele e in forma di additivo in alcuni alimenti dolci, potrebbe rivelarsi un alleato prezioso nella lotta al cancro. Uno studio cinese, condotto da ricercatori dello Shanghai Chest Hospital e dell'università Jiao Tong di Shanghai, indica che una dieta ricca di fruttosio è in grado di rafforzare la risposta immunitaria contro i tumori, riducendone la progressione e la letalità. Sui risultati della ricerca, pubblicati su 'Cell Metabolism' e commentati in un editoriale su 'Nature Immunology', fa chiarezza l'oncologo Paolo Ascierto: "Lo studio non indica che fare incetta di zuccheri aiuti automaticamente a contrastare il tumore", spiega, sottolineando come siano "necessari ulteriori studi che ci aiutino a comprendere se e come possiamo sfruttare il fruttosio per rafforzare l'azione del nostro sistema immunitario contro il cancro". "Che il fruttosio sia associato alla crescita di alcuni tumori, come quelli intestinali, e delle metastasi lo sapevamo da tempo - afferma Ascierto dell'Istituto nazionale tumori Fondazione Pascale di Napoli e presidente della Fondazione Melanoma - Quello che fino ad oggi risultava ancora poco chiaro è il suo impatto sulla risposta immunitaria antitumorale. Il nuovo studio colma in parte questa lacuna e mostra che una dieta ricca di fruttosio è in grado di rafforzare la risposta immunitaria contro il cancro, controllandone la crescita. Il fruttosio alimentare, dunque, promuove l'immunità antitumorale delle cellule". Gli autori del lavoro - riassume una nota - hanno nutrito un gruppo di topi affetti da melanoma con una dieta ricca di fruttosio e un altro gruppo con una dieta normale. Si è così osservato che già dopo 2 settimane i roditori alimentati con una dieta ad alto contenuto di fruttosio hanno registrato una significativa riduzione della crescita tumorale e della letalità indotta dal cancro, rispetto a quelli del gruppo di controllo. Anche uno studio precedente condotto su topi con carcinoma polmonare ha dimostrato che nutrire gli animali con una dieta ad alto contenuto di fruttosio ha ridotto le dimensioni del tumore e aumentato la sopravvivenza. "Nel nuovo studio - dettaglia Ascierto - i ricercatori cinesi hanno osservato che il fruttosio alimentare aumenta la risposta immunitaria dei linfociti T denominati CD8+, che hanno la funzione di identificare e uccidere le cellule tumorali, controllando così la progressione della malattia. In particolare, il consumo di fruttosio ha innescato la produzione di leptina, l'ormone prodotto dal tessuto adiposo che segnala al cervello la sensazione di sazietà, sia nel sangue che nel tessuto tumorale. L'aumento della leptina è associato all'incremento dell'attività dei linfociti T antitumorali, potenziandone così la risposta immunitaria contro il cancro". Gli autori hanno anche rilevato che i livelli più elevati di leptina nel plasma sono correlati con l'aumentata attività delle cellule T antitumorali nei pazienti con cancro ai polmoni. Lo zucchero non è il primo ingrediente riabilitato dalla scienza. In dicembre era successo anche a carne bovina e latticini, che secondo un lavoro pubblicato su 'Nature' contengono una sostanza - l'acido trans-vaccenico o Tva - capace di migliorare la risposta immunitaria contro il cancro. "Come per la carne che contiene un ingrediente chiave, il Tva, in grado di potenziare l'immunoterapia - conclude Ascierto - anche per lo zucchero, in particolare per il fruttosio, potrebbe non essere tutto bianco o nero". Da qui la necessità di approfondire i dati che arrivano da Shanghai con nuove ricerche, per capire se e come 'con un poco di zucchero' si potranno ottenere nuovi successi contro il cancro. [email protected] (Web Info) Read the full article
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Prevenzione oncologica gratuita con ANT a Livorno
Prevenzione oncologica gratuita con ANT a Livorno
Tornano a Livorno i Progetti Tiroide e Melanoma ANT con visite gratuite per i cittadini di Livorno e Provincia Livorno 9 maggio 2023 – Prevenzione oncologica gratuita con ANT a Livorno Anche quest’anno Fondazione ANT organizza a Livorno giornate di prevenzione oncologica gratuita. Nello specifico, dopo la prima data di Progetto melanoma del 27 aprile scorso, il 12 maggio sarà la volta di…
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🎄Cena di Gala. Evento di beneficenza organizzato dalla Gladius Mater a sostegno della Fondazione Melanoma onlus del dottor Ascierto. Palazzo Caracciolo, NA dic 2022 #fondazionemelanomaonlus #asciertosiamoconte #ricerca #cosimoalberti #cenadibeneficenza #gladiusmater (presso Palazzo Caracciolo Napoli - MGallery) https://www.instagram.com/p/Cmya1-AsBVZ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Melanoma,sopravvivenza dal 10 al 43% con la doppia immunoterapia
A sette anni di distanza dalla diagnosi di melanoma con metastasi cerebrali silenti, una delle forme tumorali più difficili da trattare, è vivo il 43% dei pazienti grazie all’utilizzo dell’immunoterapia con le molecole ipilimumab e nivolumab in combinazione. Lo dimostra l’aggiornamento del trial Nibit-M2 della Fondazione Nibit. Un risultato che gli esperti definiscono “straordinario”,…
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In viaggio proteggiamo sempre la nostra pelle dal sole: ecco perchè
In viaggio proteggiamo sempre la nostra pelle dal sole: ecco perchè
Soprattutto da quando abbiamo bambini piccoli prestiamo molta attenzione a quanto tempo passiamo sotto il sole e in quale momento della giornata. Nel sud est asiatico stiamo trascorrendo molte giornate in spiaggia e tutti sanno quanto ai bambini piaccia passare ore e ore sotto il sole e in acqua. #proteggilatuapelle Per evitare disidratazione, insolazione e scottature evitiamo i momenti più caldi…
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Rapporto sui tumori in Italia. L’amianto che uccide nel silenzio generale
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Rapporto sui tumori in Italia. L’amianto che uccide nel silenzio generale
Negli uomini il trend mostra una diminuzione delle neoplasie del polmone e della prostata, ma aumentano i tumori del pancreas, il melanoma e i tumori della tiroide. I casi di tumore sono maggiori al Nord e vanno via via riducendosi scendendo verso le regioni meridionali. Il problema dell’amianto che in Italia non viene smaltito perché mancano le discariche e non si sa dove metterlo
E’ stato presentato il rapporto “I numeri del cancro in Italia” frutto di una collaborazione tra AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), AIRTUM (Associazione Italiana dei Registri Tumori), Fondazione AIOM (che apporta il contributo sostanziale dei pazienti Oncologici e delle loro associazioni), PASSI d’Argento (sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità sullo stato di salute della popolazione) e SIAPEC-IAP (Società Italiana di Anatomia Patologica e Citodiagnostica) che traccia un quadro della situazione su tutto il territorio nazionale.
Buone notizie per una delle piaghe degli ultimi decenni: i nuovi casi di tumore in Italia tendono a diminuire, nel 2019 sono stati diagnosticati 371mila casi (196mila uomini e 175mila donne), 2mila meno del 2018. Bene, quindi. O forse no.
Se da un lato, i numeri relativi all’incidenza di tumori in Italia parlano di un piccolo calo dei nuovi casi diagnosticati, dall’altro, però, la mortalità per tumore rimane altissima: i tumori sono la seconda causa di morte (29% di tutti i decessi), dopo le malattie cardio-circolatorie (37%). Eppure, in entrambi i casi, spesso le cause sono per buona parte note. I dati dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) indicano per il 2016 (ultimo anno al momento disponibile) che dei circa 600.000 decessi verificatisi quell’anno, poco più di 179.000 erano attribuibili a tumori (maligni e benigni).
Sorge spontanea la domanda: perché non si fa nulla (o molto meno di quanto si potrebbe) per ridurre queste morti? Se un terzo dei tumori deriva dal tabagismo e un terzo da errati stili di vita, questo significa che si sarebbero potute evitare oltre 100mila morti anticipate! Perché allora non vietare definitivamente il fumo (invece di permetterne la vendita ma obbligando a scrivere CAUSA LA MORTE oppure NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE sulle confezioni: un comportamento ipocrita e che, tra l’altro, violerebbe l’art. 32 della Costituzione)? E perché non incentivare iniziative e programmi per ridurre stili di vita sedentari?
I risultati di iniziative come le campagne di screening e prevenzione messe in atto dal Servizio Sanitario Nazionale hanno avuto risultati positivi: sono diminuiti i tumori dello stomaco, del fegato e del colon-retto. Restano però differenze spiegabili ma non giustificabili. A cominciare dall’incidenza dei tumori per sesso: se negli uomini il trend mostra una diminuzione per le neoplasie del polmone e della prostata, dall’altro aumentano i tumori del pancreas, il melanoma e i tumori della tiroide. Un problema che potrebbe derivare dall’aumento dei fattori di rischio.
Da decenni, quando si parla di tumori, i problemi maggiori riguardano i fattori che li generano. Tra le cause del cancro, le più frequenti sono probabilmente quelle di tipo ambientale, seguite da quelle genetiche, infettive, legate agli stili di vita e a fattori casuali. Circa un terzo dei tumori negli USA (ma il rapporto non doveva parlare dell’Italia?) è causato dal fumo di tabacco; un altro terzo, invece, sarebbe dovuto ai cosiddetti stili di vita (dieta, sovrappeso, abuso di alcool e inattività fisica). Anche le infezioni sono un problema rilevante: causano circa l’8% dei tumori.
Stranamente, minore di quanto si potrebbe pensare la percentuale di tumore dovuta alle radiazioni ionizzanti e all’esposizione ai raggi UVA che sarebbero responsabili del 2% dei tumori. Anche il fattore ereditario sarebbe poco responsabile dei tumori: “meno del 2% della popolazione è portatrice di mutazioni con sindromi ereditarie di rischio neoplastico”, si legge nel rapporto.
Interessante anche il legame tra tumori ed età in cui si sono manifestati. Sia per gli uomini che per le donne la percentuale maggiore di casi di tumore si è registrata in soggetti di età superiore ai 70 anni, seguita dalla fascia d’età 50/69 anni. Decisamente inferiore la percentuale di nuovi casi di tumore nella fascia d’età 0/49 anni. Il punto è che il tempo di manifestarsi di un tumore a volte è di anni o addirittura di decenni. Un fatto, questo, che limita in modo pesante la possibilità di definire con certezza il rapporto di causa ed effetto e di intervenire per tempo: spesso le misure utili vengono adottate troppo tardi.
Altro aspetto degno di nota che emerge dal rapporto è quello basato sull’area geografica. I dati forniti da AIRTUM 2010-2015, mostrano che in Italia, per quanto riguarda “i principali indicatori epidemiologici (incidenza, sopravvivenza, mortalità e prevalenza)” esiste “un gradiente Nord-Sud per la maggior parte delle sedi tumorali”. In altre parole, i casi di tumore sono maggiori al Nord e vanno via via riducendosi scendendo verso le regioni meridionali.
“Alla base di queste differenze possono esserci fattori protettivi (differenti stili di vita, abitudini alimentari, fattori riproduttivi) che ancora persistono nelle regioni del Centro e Sud/Isole, ma anche una minore esposizione a fattori cancerogeni” si legge nel rapporto.
E’ vero, “Il cancro come le altre malattie non-trasmissibili (NCD) è causato da fattori di rischio multipli, che in genere agiscono in maniera sinergica”, “la causa del cancro è da considerare nell’insieme di fattori in cui nessuna è di per sé in grado da sola di causare la malattia”. Spesso, però, l’ambiente non solo può innescare il processo che genera un tumore, ma ne influenzerebbe la possibile progressione.
Tra le cause dei tumori (ma stranamente anche di questo si parla poco e si fa ancora meno) un posto speciale è dedicato all’amianto.
“Il ruolo dell’asbesto nella cancerogenesi del MM è noto da oltre 50 anni e la quota di MM attribuibile all’esposizione a questo minerale fibroso è nell’ordine del 90%, con una variabilità geografica sostanzialmente determinata dalla modalità con cui avviene l’esposizione”, si legge nel rapporto. L’asbesto risulta inoltre implicato anche nella genesi del carcinoma polmonare, di alcune pneumoconiosi (asbestosi) e di altre patologie pleuropolmonari (versamento pleurico, placche pleuriche, atelettasia rotonda).
Il fattore di rischio principale del mesotelioma maligno, MM, “è rappresentato dall’esposizione (inalazione) all’asbesto (amianto) nelle sue due forme presenti in natura: anfiboli (actinolite, amosite, antofillite, crocidolite, tremolite) e serpentino (crisotilo)”. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) classifica TUTTI i tipi di asbesto come carcinogeni per l’uomo (sebbene con potere cancerogeno diverso). Ancora una volta è il tempo il cattivo consigliere. L’incidenza del MM dipende dalle caratteristiche dell’esposizione (nelle sue diverse forme: occupazionale, residenziale, domestica), compreso il tempo in cui questa si sia verificata: l’esposizione precoce nel corso della vita conferisce infatti un maggior rischio, se si considera che il tempo di latenza tra esposizione e diagnosi del MM può raggiungere i 40-50 anni.
I rischi legati all’esposizione o inalazione di amianto sono noti da decenni. E ogni anno vengono denunciati i numeri relativi alla presenza di amianto e le conseguenze. Solo pochi giorni fa, il Cnr ha organizzato un convegno dal titolo ”Amianto: gestione del sistema e tutela della salute” nel quale sono stati ripetuti i pericoli che questo materiale rappresenta per la salute, nonostante nel nostro Paese sia stato messo al bando da oltre un quarto di secolo.
“L’esposizione ad amianto – ha dichiarato Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima) – causa tumore polmonare (mesotelioma pleurico), laringeo e ovarico, oltre a condizioni di fibrosi polmonare”.
Ancora una volta numeri impressionanti: in Italia, ogni anno, circa 6.000 decessi sono da ricondursi all’amianto (nel mondo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, sono 125 milioni le persone esposte a rischio amianto). Morti che hanno un costo umano enorme, ma anche un costo “diretto” (ritiro dal lavoro, cure e morte) non indifferente: nei 28 Paesi dell’Unione europea sarebbe pari allo 0.7 per cento del Pil dell’Ue (410miliardi/anno).
Ciò nonostante, nel Bel Paese ci sarebbero ancora tra 32 (secondo Cnr-Inail) e 40 milioni di tonnellate (secondo l’Osservatorio nazionale amianto) d’amianto ancora da bonificare. “In Italia – ha detto Miani – sono 96.000 i siti contaminati da amianto censiti e presenti nel database del ministero dell’Ambiente”.
Parlare di queste cause (come per il rapporto tumori) o monitorare il fenomeno (come per l’amianto) non basta a risolvere il problema. E’ necessario adottare misure specifiche e urgenti. Delle quali, però, raramente si parla. Durante la settimana dell’ambiente appena conclusa, ad esempio, non una sola parola è stata dedicata al problema dei tumori e alle cause ambientali che li generano. Né all’amianto e all’inquinamento che produce.
Anche gli appelli (sempre più sporadici) di pochi personaggi che hanno a cuore la salute dei cittadini e decidono di parlarne in Parlamento spesso cadono nel vuoto. Due anni fa, in un discorso alla Camera dei Deputati, Laura D’Aprile sottolineò che “uno dei principali problemi è che mancano le discariche: a volte i monitoraggi non vengono effettuati perché poi nasce il problema di dove poter smaltire l’amianto. Ci sono regioni che hanno fatto delibere definendosi a discarica zero e quindi quando faremo la programmazione del conferimento a livello nazionale ci andremo a scontrare con queste regioni”.
Ma come è possibile pensare a discariche per i rifiuti speciali se non si riesce a gestire nemmeno quelle per i rifiuti “normali”? Tornano in mente i problemi delle discariche dei RSU di molte grandi città italiane, Palermo, Catania, Roma e molte altre. Sono tantissimi i Comuni che, concretamente, hanno dimostrato di non essere in grado di gestire il problema dei rifiuti. Con conseguenze gravi per l’ambiente e per la salute dei cittadini.
La conclusione? La conclusione è che molti ricercatori continueranno a parlare di tumori, delle cause che li generano e che spesso sono note o arcinote da decenni, del rischio connesso con l’amianto (anche questo ben noto e dimostrato). Tutti pronti a pubblicare studi, rapporti, approfondimenti. Poi tutto finirà nel dimenticatoio. E decine di migliaia di persone (solo in Italia) continueranno a morire per cause evitabili.
Articolo pubblicato su “I nuovi Vespri“
#amianto#C.Alessandro Mauceri#esposizione ad amianto#incidenza dei tumori#neoplasie del polmone#tumori del pancreas
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Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il farmaco indicato per i malati gravi colpiti da Covid, sperimentato dalla sua equipe all'Istituto Nazionale Tumori Pascale, va assolutamente raccomandato, dal momento che riduce del 13 per cento la mortalità dei pazienti affetti dal virus.
Paolo Antonio Ascierto, direttore del Dipartimento Melanoma e Immunoterapia dell’istituto napoletano, presidente della Fondazione Melanoma, ai vertici della classifica dell'agenzia di rating Expertscape (primo in Italia su 4mila specialisti nella cura del melanoma, secondo in Europa su 25mila, quarto nel mondo su 65mila esperti) sarà ospite questa sera della rassegna Sorrento Incontra.
Un talk show, con inizio alle ore 19.30, al chiostro di San Francesco dove, intervistato dalla giornalista Simonetta De Chiara Ruffo, parlerà di rischi e benefici del sole, di prevenzione, di pandemia e di tanti altri temi.
Anche in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Sorrento
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Titolo opera : Rispetto Categoria :Grafica Formato : 31,56x37,79 Cm 900 DPI ( RGB ) Tecnica : disegno e colorazione digitale Anno : 2020
Ringrazio la @scuolaitalianadicomix @uniconaperlaricerca La fondazione melanoma ONLUS e la giuria per aver premiato il mio lavoro! La mia opera mira a sensibilizzare e far riflettere le persone sul rispetto. rispetto per chi in questo periodo di forte crisi ha dato tutto se stesso e anche la vita per salvare le persone contagiate dal COVID- 19. persone che hanno messo da parte la propria vita e i propri cari per salvare chi ne aveva bisogno, mentre la maggior parte della gente sui social non faceva altro che autocommiserarsi credendo di vivere un momento difficile solamente perchè gli era consigliato e imposto di restare a casa per salvaguardare la propria salute e quella degli altri. persone che inconsciamente trasgredendo alle regole o solamente condividendo piccoli momenti di vita quotidiana mancano di rispetto a chi quelle cose non può farle , o per scelta o per altro e per chi.. quelle cose non può farle più
#art#artist#artoftheday#commission#creative#graphic#illustration#instadraw#instaartist#photoofthedays#picture#digitaldrawing#drawing#draw#digitalart#followers#beautiful#amazing#instaart#instapic#covid_19#respect#artists on tumblr#tumblr art#digital illustration#digital aritst
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Progetto melanoma ANT a Livorno: al via da lunedì 7 le prenotazioni telefoniche
Fondazione ANT riparte con i progetti di prevenzione oncologica anche a Livorno Livorno 4 marzo 2022 Fondazione ANT riprende il programma di prevenzione oncologica gratuita anche per i cittadini e le cittadine di Livorno e Provincia. Nei giorni 14 e 21 marzo si svolgeranno due sessioni di Progetto melanoma: visite specializzate con l’ausilio della dermatoscopia per il controllo dei nei e la…
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✨Anche quest’anno ho l’onore di presentare la “Serata di gala 2022” 💫 (seguono video dell’edizioni scorse) Giuunta alla terza edizione l’evento è organizzato dall’associazione filantropica e culturale “Gladius Mater” con alla presidenza l’avvocato Pino Marrazzo. (Credit: Roma - quotidiano d’informazione) L’evento avrà luogo il 21 dicembre 2022 a Palazzo Caracciolo di Napoli e sarà nuovamente a sostegno della Fondazione Melanoma Onlus presieduta dal Prof. Paolo Ascierto che da anni si occupa di prevenzione e ricerca nell’ambito del melanoma costituendo un vero orgoglio tutto campano. La kermesse prevederà l’esibizione di diversi artisti e amici della Gladius Mater che si avvicenderanno durante la serata quali: Cosimo Alberti noto attore che rivestirà il ruolo di direttore artistico e conduttore della serata regalando agli invitati due performance artistiche tratte dal suo repertorio. Tra gli ospiti ci sarà Peppe Iodice, comico partenopeo reduce da trasmissioni televisive quali Zelig e il suo varietà “Peppy night fest” e Anna Capasso, apprezzata attrice di cinema e teatro nonché cantante che allieterà la platea con diversi brani della tradizione napoletana e non solo. Sono inoltre previste altre sorprese artistiche durante il corso della serata. #beneficenza #gladiusmater #paoloascierto #melanoma https://www.instagram.com/p/Cl5zcr-MIFp/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Il cancro inganna le difese del nostro sistema immunitario
Lo studio. Così il cancro corrompe il nostro sistema immunitario. La ricerca dell'ospedale Bambino Gesù di Roma e Università di Genova dimostra come il tumore eluda la reazione del nostro organismo nascondendosi alle cellule di difesa. Nuove armi contro il male. La colpa della corruzione? E’ tutta da ascrivere al Pd. Meglio, al Pd-1. Intendiamoci: nessuna implicazione politica; qui per corruzione si indica quella a scapito delle cellule sane del nostro organismo. E il Pd-1 non è una sigla partitica ma il nome della proteina che, quando “corrotta”, diventa un potente freno inibitore delle difese del nostro organismo che dovrebbero difenderci dal cancro, insomma un alleato delle cellule maligne. In condizioni normali, il Pd-1 controlla il nostro sistema immunitario: la sua funzione è infatti quella di impedire reazioni di difesa eccessive che possono danneggiare l’organismo e i tessuti, causando a volte malattie autoimmuni o anche violente reazioni infiammatorie: è quanto accaduto, per esempio, in tanti pazienti che hanno lottato con il Covid-19 e che si sono aggravati fino a ricorrere alla terapia intensiva perché la reazione dell’organismo all’aggressione del virus è stata eccessiva e quindi dannosa. Ora, il meccanismo che scatena questo falso comando, questo ordine ingannevole del tumore che frena le nostre difese e disarma le cellule che dovrebbero combatterlo, le “natural killer” (Nk), è stato scoperto. Merito dei ricercatori dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e di quelli del dipartimento di Medicina sperimentale dell’Università di Genova.
L'ospedale Bambino Gesù - Archivio Ansa Lo studio, sostenuto dalla Fondazione Airc, ha richiesto oltre due anni ed è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “Journal of Allergy and Clinical Immunology”: svela la combinazione finora sconosciuta di citochine e cortisolo che, innescando la proteina Pd-1, frenano l’esercito a difesa dell’organismo, cioè le cellule “soldato”, i linfociti T e le “natural killer”. «Il risultato è che le Nk, fondamentali per le nostre difese, non riescono ad attaccare e a distruggere il tumore», dichiara Lorenzo Moretta, direttore dell’Area Immunologica del Bambino Gesù. «Scoprire il meccanismo con cui le cellule tumorali impartiscono quest’ordine, eludendo il controllo delle difese immunitarie – aggiunge Maria Cristina Mingari, dell’Università di Genova e direttore dei Laboratori di immunologia dell’Irccs Policlinico San Martino - può fornire un’arma in più per combattere e curare il cancro». Dunque è il cancro a impartire l’ordine alle nostre difese di esprimere la proteina Pd-1. Il tutto avviene nel cosiddetto “micro-ambiente tumorale”. «Un ambiente – spiega Linda Quatrini, ricercatrice dell’Area Immunologica del Bambino Gesù e vincitrice di una borsa di studio iCare-2 per il rientro dall’estero, sostenuta da Airc ed UE - creato dal tumore stesso, che “corrompe” le cellule normali alterandone la funzione a proprio vantaggio». Quando tre particolari citochine - denominate IL-15, IL-18 e IL-12 -, si combinano con il cortisolo, un ormone che viene prodotto in abbondanza dalle ghiandole surrenali in situazioni di stress, ma anche nel corso di malattie infiammatorie e di tumori, si forma una “miscela esplosiva”. Che inganna le Nk. «Abbiamo anche identificato il meccanismo molecolare di questo fenomeno – prosegue Quatrini -: il cortisolo interviene a diversi livelli della catena di montaggio della proteina Pd-1, agendo sulla trascrizione del gene e sulla traduzione della proteina». «Identificare il meccanismo patogenetico di una malattia e le varie molecole coinvolte a più livelli – evidenzia Moretta - può fornire nuovi bersagli, finora ignoti, per farmaci già disponibili. Del resto, che Pd-1 sia un bersaglio importante nella terapia di tumori molto aggressivi è testimoniato dai successi ottenuti con anticorpi che la bloccano nel melanoma e nei tumori polmonari. Non va poi dimenticato che farmaci analoghi al cortisolo, i glucocorticoidi, vengono utilizzati spesso nel corso delle terapie oncologiche. I nostri dati rafforzano il concetto che, quando possibile, il loro uso andrebbe limitato dato l’effetto negativo sulla risposta anti-tumorale». Read the full article
#cancro#cellulemaligne#citochine#cortisolo#glucocorticoidi#Immunologica#infiammazioni#linfocitit#malattieautoimmuni#naturalkiller#ospedaleBambinoGesù#proteinapd-1#sistemaimmunitario#tumore
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Sostenete il progetto prenotate il libro con lo sconto nella bio e ricordate il ricavato andrà alla fondazione melanoma di Napoli Support the project the book is in presale with discount, in bio link of presale support the research in skin cancer Ph📷 @elparison84 📷 Model @bryhanne93 Make-up @psycobeauty_💄il libro sulle ragazze rosse italiane tante da scattare in tutta Italia 🇮🇹 il viaggio continua mettete mi piace alla pagina e seguiteci 🚂 ✈️ the book in italian redhead girl read the history and follow us, italian 🇮🇹redhead girls 📸📷 The journey continues✈️🚂 #redhead #redhair #ginger #model #selfie #love #photography #beautiful #portraits #gingerhair #like #portrait #art #capellirossi #red #freckles #italiangirl🇮🇹 (presso Montoro) https://www.instagram.com/p/B6QJsQOiOdf/?igshid=15jur6j0kkelj
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Serata di raccolta fondi a favore della Fondazione Melanoma di Paolo Ascierto.
Al teatro Augusteo di Napoli, Piazzetta Duca D’Aosta 263, venerdì 13 maggio alle ore 20:30, Red Canzian devolverà il ricavato della tappa napoletana dello spettacolo “In Musica e Parole” a un progetto finalizzato all’identificazione di biomarcatori in pazienti con melanoma metastatico. All’evento parteciperà anche il duo Gigi & Ross, e verrà proiettato il trailer del cortometraggio “Amici per la pelle”, di cui i due attori sono protagonisti.
Lo spettacolo di Red Canzian è “In Musica e Parole”, un titolo non casuale, perché ha voluto ricreare l’atmosfera di un incontro tra amici, che si ritrovano per sfogliare l’album dei ricordi cantando canzoni lontane e intramontabili.
Red sarà accompagnato da Daniel Bestonzo al piano e da Chiara Canzian alla voce. Il concerto-racconto attraverserà tutta la sua storia: “Quella di tutti quei ragazzi nati negli anni ’50 che hanno avuto la fortuna di vivere un periodo di grandi cambiamenti, figli del boom economico, con la prima televisione in bianco e nero, il Rock’n’Roll di Elvis, la musica dei Beatles e i sogni dei ragazzi del ’68, con quella voglia di cambiare il mondo… e così, passo dopo passo, fino ad arrivare alle storie e alle canzoni di oggi”.
L’idea di parlare di scienza con un concerto è venuta mesi fa a Paolo Ascierto, oncologo del Pascale e presidente della Fondazione Melanoma, che si è improvvisato direttore artistico di una serata il cui scopo è quello di raccogliere fondi per un progetto di ricerca e sensibilizzare alla prevenzione: “Lo scorso anno abbiamo avuto oltre due milioni e mezzo di esami di screening in meno rispetto al 2019, si stima che le nuove diagnosi di tumore siano diminuite dell’11%, i nuovi trattamenti farmacologici si sono ridotti del 13%, gli interventi chirurgici hanno fatto registrare un -18%. Questa è la drammatica eredità che ci lascia il Covid, contro cui possiamo rispondere soltanto con l’impegno a non arrenderci e a recuperare il tempo perso. Nell’ultimo decennio abbiamo assistito a enormi progressi dovuti principalmente all’introduzione di nuovi trattamenti e all’aumento del numero di diagnosi precoci. Lo dimostrano chiaramente i tassi di sopravvivenza a cinque anni per molte neoplasie. Non possiamo assolutamente permetterci di sciupare questi grossi successi”.
Si può sostenere il progetto e partecipare alla serata facendo una donazione minima consigliata di 25 euro, mentre con una donazione minima consigliata di 50 euro sarà possibile accedere ai migliori posti di platea, secondo disponibilità del momento.
Le donazioni possono essere fatte online sul sito: https://www.metooo.it/e/red-canzian-in-musica-e-parole-per-fondazione-melanoma o direttamente al botteghino del teatro Augusteo.
Dopo la donazione, chi volesse ricevere in anticipo l’assegnazione del posto può recarsi al botteghino del teatro o inviare una mail a [email protected], allegando la ricevuta della donazione ricevuta dal sito. A chi non avrà modo di contattare il botteghino verrà assegnato un posto casuale, in base all’ordine d’ingresso in teatro la sera dell’evento.
source https://www.ilmonito.it/serata-di-raccolta-fondi-a-favore-della-fondazione-melanoma-di-paolo-ascierto/
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Lisciano Niccone: alla prevenzione dermatologica ci pensa Aucc Cittadini visitati gratuitamente con il progetto “E allora Spogliati” La campagna di prevenzione del melanoma intitolata “E allora Spogliati”, promossa dall’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, è approdata a Lisciano Niccone.
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Rapporto sui tumori in Italia. L’amianto che uccide nel silenzio generale
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Rapporto sui tumori in Italia. L’amianto che uccide nel silenzio generale
Negli uomini il trend mostra una diminuzione delle neoplasie del polmone e della prostata, ma aumentano i tumori del pancreas, il melanoma e i tumori della tiroide. I casi di tumore sono maggiori al Nord e vanno via via riducendosi scendendo verso le regioni meridionali. Il problema dell’amianto che in Italia non viene smaltito perché mancano le discariche e non si sa dove metterlo
E’ stato presentato il rapporto “I numeri del cancro in Italia” frutto di una collaborazione tra AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), AIRTUM (Associazione Italiana dei Registri Tumori), Fondazione AIOM (che apporta il contributo sostanziale dei pazienti Oncologici e delle loro associazioni), PASSI d’Argento (sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità sullo stato di salute della popolazione) e SIAPEC-IAP (Società Italiana di Anatomia Patologica e Citodiagnostica) che traccia un quadro della situazione su tutto il territorio nazionale.
Buone notizie per una delle piaghe degli ultimi decenni: i nuovi casi di tumore in Italia tendono a diminuire, nel 2019 sono stati diagnosticati 371mila casi (196mila uomini e 175mila donne), 2mila meno del 2018. Bene, quindi. O forse no.
Se da un lato, i numeri relativi all’incidenza di tumori in Italia parlano di un piccolo calo dei nuovi casi diagnosticati, dall’altro, però, la mortalità per tumore rimane altissima: i tumori sono la seconda causa di morte (29% di tutti i decessi), dopo le malattie cardio-circolatorie (37%). Eppure, in entrambi i casi, spesso le cause sono per buona parte note. I dati dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) indicano per il 2016 (ultimo anno al momento disponibile) che dei circa 600.000 decessi verificatisi quell’anno, poco più di 179.000 erano attribuibili a tumori (maligni e benigni).
Sorge spontanea la domanda: perché non si fa nulla (o molto meno di quanto si potrebbe) per ridurre queste morti? Se un terzo dei tumori deriva dal tabagismo e un terzo da errati stili di vita, questo significa che si sarebbero potute evitare oltre 100mila morti anticipate! Perché allora non vietare definitivamente il fumo (invece di permetterne la vendita ma obbligando a scrivere CAUSA LA MORTE oppure NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE sulle confezioni: un comportamento ipocrita e che, tra l’altro, violerebbe l’art. 32 della Costituzione)? E perché non incentivare iniziative e programmi per ridurre stili di vita sedentari?
I risultati di iniziative come le campagne di screening e prevenzione messe in atto dal Servizio Sanitario Nazionale hanno avuto risultati positivi: sono diminuiti i tumori dello stomaco, del fegato e del colon-retto. Restano però differenze spiegabili ma non giustificabili. A cominciare dall’incidenza dei tumori per sesso: se negli uomini il trend mostra una diminuzione per le neoplasie del polmone e della prostata, dall’altro aumentano i tumori del pancreas, il melanoma e i tumori della tiroide. Un problema che potrebbe derivare dall’aumento dei fattori di rischio.
Da decenni, quando si parla di tumori, i problemi maggiori riguardano i fattori che li generano. Tra le cause del cancro, le più frequenti sono probabilmente quelle di tipo ambientale, seguite da quelle genetiche, infettive, legate agli stili di vita e a fattori casuali. Circa un terzo dei tumori negli USA (ma il rapporto non doveva parlare dell’Italia?) è causato dal fumo di tabacco; un altro terzo, invece, sarebbe dovuto ai cosiddetti stili di vita (dieta, sovrappeso, abuso di alcool e inattività fisica). Anche le infezioni sono un problema rilevante: causano circa l’8% dei tumori.
Stranamente, minore di quanto si potrebbe pensare la percentuale di tumore dovuta alle radiazioni ionizzanti e all’esposizione ai raggi UVA che sarebbero responsabili del 2% dei tumori. Anche il fattore ereditario sarebbe poco responsabile dei tumori: “meno del 2% della popolazione è portatrice di mutazioni con sindromi ereditarie di rischio neoplastico”, si legge nel rapporto.
Interessante anche il legame tra tumori ed età in cui si sono manifestati. Sia per gli uomini che per le donne la percentuale maggiore di casi di tumore si è registrata in soggetti di età superiore ai 70 anni, seguita dalla fascia d’età 50/69 anni. Decisamente inferiore la percentuale di nuovi casi di tumore nella fascia d’età 0/49 anni. Il punto è che il tempo di manifestarsi di un tumore a volte è di anni o addirittura di decenni. Un fatto, questo, che limita in modo pesante la possibilità di definire con certezza il rapporto di causa ed effetto e di intervenire per tempo: spesso le misure utili vengono adottate troppo tardi.
Altro aspetto degno di nota che emerge dal rapporto è quello basato sull’area geografica. I dati forniti da AIRTUM 2010-2015, mostrano che in Italia, per quanto riguarda “i principali indicatori epidemiologici (incidenza, sopravvivenza, mortalità e prevalenza)” esiste “un gradiente Nord-Sud per la maggior parte delle sedi tumorali”. In altre parole, i casi di tumore sono maggiori al Nord e vanno via via riducendosi scendendo verso le regioni meridionali.
“Alla base di queste differenze possono esserci fattori protettivi (differenti stili di vita, abitudini alimentari, fattori riproduttivi) che ancora persistono nelle regioni del Centro e Sud/Isole, ma anche una minore esposizione a fattori cancerogeni” si legge nel rapporto.
E’ vero, “Il cancro come le altre malattie non-trasmissibili (NCD) è causato da fattori di rischio multipli, che in genere agiscono in maniera sinergica”, “la causa del cancro è da considerare nell’insieme di fattori in cui nessuna è di per sé in grado da sola di causare la malattia”. Spesso, però, l’ambiente non solo può innescare il processo che genera un tumore, ma ne influenzerebbe la possibile progressione.
Tra le cause dei tumori (ma stranamente anche di questo si parla poco e si fa ancora meno) un posto speciale è dedicato all’amianto.
“Il ruolo dell’asbesto nella cancerogenesi del MM è noto da oltre 50 anni e la quota di MM attribuibile all’esposizione a questo minerale fibroso è nell’ordine del 90%, con una variabilità geografica sostanzialmente determinata dalla modalità con cui avviene l’esposizione”, si legge nel rapporto. L’asbesto risulta inoltre implicato anche nella genesi del carcinoma polmonare, di alcune pneumoconiosi (asbestosi) e di altre patologie pleuropolmonari (versamento pleurico, placche pleuriche, atelettasia rotonda).
Il fattore di rischio principale del mesotelioma maligno, MM, “è rappresentato dall’esposizione (inalazione) all’asbesto (amianto) nelle sue due forme presenti in natura: anfiboli (actinolite, amosite, antofillite, crocidolite, tremolite) e serpentino (crisotilo)”. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) classifica TUTTI i tipi di asbesto come carcinogeni per l’uomo (sebbene con potere cancerogeno diverso). Ancora una volta è il tempo il cattivo consigliere. L’incidenza del MM dipende dalle caratteristiche dell’esposizione (nelle sue diverse forme: occupazionale, residenziale, domestica), compreso il tempo in cui questa si sia verificata: l’esposizione precoce nel corso della vita conferisce infatti un maggior rischio, se si considera che il tempo di latenza tra esposizione e diagnosi del MM può raggiungere i 40-50 anni.
I rischi legati all’esposizione o inalazione di amianto sono noti da decenni. E ogni anno vengono denunciati i numeri relativi alla presenza di amianto e le conseguenze. Solo pochi giorni fa, il Cnr ha organizzato un convegno dal titolo ”Amianto: gestione del sistema e tutela della salute” nel quale sono stati ripetuti i pericoli che questo materiale rappresenta per la salute, nonostante nel nostro Paese sia stato messo al bando da oltre un quarto di secolo.
“L’esposizione ad amianto – ha dichiarato Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima) – causa tumore polmonare (mesotelioma pleurico), laringeo e ovarico, oltre a condizioni di fibrosi polmonare”.
Ancora una volta numeri impressionanti: in Italia, ogni anno, circa 6.000 decessi sono da ricondursi all’amianto (nel mondo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, sono 125 milioni le persone esposte a rischio amianto). Morti che hanno un costo umano enorme, ma anche un costo “diretto” (ritiro dal lavoro, cure e morte) non indifferente: nei 28 Paesi dell’Unione europea sarebbe pari allo 0.7 per cento del Pil dell’Ue (410miliardi/anno).
Ciò nonostante, nel Bel Paese ci sarebbero ancora tra 32 (secondo Cnr-Inail) e 40 milioni di tonnellate (secondo l’Osservatorio nazionale amianto) d’amianto ancora da bonificare. “In Italia – ha detto Miani – sono 96.000 i siti contaminati da amianto censiti e presenti nel database del ministero dell’Ambiente”.
Parlare di queste cause (come per il rapporto tumori) o monitorare il fenomeno (come per l’amianto) non basta a risolvere il problema. E’ necessario adottare misure specifiche e urgenti. Delle quali, però, raramente si parla. Durante la settimana dell’ambiente appena conclusa, ad esempio, non una sola parola è stata dedicata al problema dei tumori e alle cause ambientali che li generano. Né all’amianto e all’inquinamento che produce.
Anche gli appelli (sempre più sporadici) di pochi personaggi che hanno a cuore la salute dei cittadini e decidono di parlarne in Parlamento spesso cadono nel vuoto. Due anni fa, in un discorso alla Camera dei Deputati, Laura D’Aprile sottolineò che “uno dei principali problemi è che mancano le discariche: a volte i monitoraggi non vengono effettuati perché poi nasce il problema di dove poter smaltire l’amianto. Ci sono regioni che hanno fatto delibere definendosi a discarica zero e quindi quando faremo la programmazione del conferimento a livello nazionale ci andremo a scontrare con queste regioni”.
Ma come è possibile pensare a discariche per i rifiuti speciali se non si riesce a gestire nemmeno quelle per i rifiuti “normali”? Tornano in mente i problemi delle discariche dei RSU di molte grandi città italiane, Palermo, Catania, Roma e molte altre. Sono tantissimi i Comuni che, concretamente, hanno dimostrato di non essere in grado di gestire il problema dei rifiuti. Con conseguenze gravi per l’ambiente e per la salute dei cittadini.
La conclusione? La conclusione è che molti ricercatori continueranno a parlare di tumori, delle cause che li generano e che spesso sono note o arcinote da decenni, del rischio connesso con l’amianto (anche questo ben noto e dimostrato). Tutti pronti a pubblicare studi, rapporti, approfondimenti. Poi tutto finirà nel dimenticatoio. E decine di migliaia di persone (solo in Italia) continueranno a morire per cause evitabili.
Articolo pubblicato su “I nuovi Vespri“
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