#Fondazione Cologni
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Lo scultore della seta Roberto Capucci, il sublime nella moda
Gian Luca Bauzano
Fondazione Cologni Marsilio, Venezia 2018, 292 pagine, 16x21cm, ISBN 97 888317 27 105
euro 35,00
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Roberto Capucci, tra i grandi padri della moda italiana, nasce a Roma nel 1930 e debutta a Firenze in occasione delle prime sfilate organizzate da Giovanni Battista Giorgini nella villa di famiglia. Le sue non sono solo creazioni "haute couture", abiti preziosi per star di Hollywood e rappresentanti di aristocrazia e jet set internazionali, ma vere e proprie sculture in tessuto. Già negli anni ottanta, egli è antesignano della contemporaneità: i suoi abiti sfilano in tutto il mondo e sono presenti nei musei e nelle istituzioni d'arte più importanti, dalla GNAM di Roma alla Schauspielhaus di Berlino, da Palazzo Strozzi a Firenze al Kunsthistorisches Museum di Vienna, alla Biennale d'Arte di Venezia.
Gian Luca Bauzano milanese, laureato in Lettere moderne, firma autorevole del «Corriere della Sera», è esperto di costume, moda, musica e spettacolo in tutte le sue espressioni. Segue da anni in particolare il mondo della moda e della musica classica. Dopo un decennio di attività a «Il Giornale» e numerose stagioni in radio (Radio Tre Suite dirette dalla Scala, teatri nazionali e internazionali) e televisione (Mediaset e Sky), nel 1999 entra in rcs Media Group. È curatore di mostre internazionali, autore di articoli, saggi e volumi sui suoi temi di elezione. Tiene conferenze e coordina dibattiti e presentazioni di libri. Conosce profondamente Roberto Capucci, avendo curato diverse mostre e pubblicazioni sull’opera del maestro.
09/12/24
#Roberto Capucci#Lo scultore della seta#sublime nella moda#Fondazione Cologni#Guìian Luca bauzano#moda italiana#fashion books#fashionbooksmilano
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Reporter Gourmet: ALMA, la grande scuola di cucina italiana compie 20 anni! Svelati i 23 nuovi Maestri d’Arte e Mestieri
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Milano, design week: il Comune presenta il palinsesto ufficiale della manifestazione
Milano, design week: il Comune presenta il palinsesto ufficiale della manifestazione. Dal 15 al 21 aprile la Milano Design Week torna in città: zone storiche e nuovi itinerari per oltre 1.300 appuntamenti aperti al pubblico In occasione della presentazione della campagna Milano Home of Design, a Palazzo Giureconsulti, l'assessora al Lavoro e Sviluppo Economico Alessia Cappello ha illustrato il palinsesto ufficiale della Milano Design Week 2024, anticipando i numeri e i progetti della manifestazione che la città si prepara ad accogliere dal 15 al 21 aprile, in concomitanza con il Salone del Mobile. "La Milano Design Week torna con un palinsesto ricco, sempre più globale e inclusivo, capace di dialogare con il territorio. Sarà una settimana di esposizioni e incontri per operatori e addetti ai lavori ma anche un'occasione per tutte e tutti di scoprire il design nelle sue diverse forme. Una festa per la città quindi, che non si limiterà alle zone storiche della Design Week ma coinvolgerà sempre più aree nuove e meno centrali, in un'ottica di valorizzazione di tutti i quartieri - ha detto l'assessora Cappello - Con la sua capacità di evolversi e rinnovarsi continuamente anche in termini di sostenibilità ambientale, la Design Week, con il Salone del Mobile, ha contribuito nel corso degli anni a consolidare il posizionamento di Milano come la casa del Design, a livello mondiale. A confermarlo sono i numeri delle presenze attese anche per questa edizione, i fatturati e l'indotto, le relazioni con i buyers e con la stampa non solo italiana, ma anche estera. La Milano Design Week si conferma dunque non solo un evento di prestigio, ma anche un motore di crescita economica e culturale per la città». I numeri dell'edizione 2024 Come ogni anno, il Comune ha selezionato attraverso un Avviso progetti e iniziative di interesse pubblico dedicati al design per costruire il palinsesto ufficiale della Milano Design Week. Confermato il trend di crescita degli ultimi anni, con 182 iniziative (+3,4% rispetto all'edizione del 2023) per un totale di 1.326 appuntamenti in città (10,5% in più dello scorso anno). Un dato particolarmente significativo a fronte delle regole più restrittive che l'Amministrazione ha proposto agli operatori per salvaguardare la coerenza e la qualità della manifestazione e limitare l'uso commerciale dello spazio pubblico. La Milano Design Week in città Mostre, esposizioni, eventi e installazioni aperti al pubblico animeranno 18 diversi quartieri della città, ognuno contraddistinto da una propria identità e una diversa offerta. Addetti ai lavori, ma anche turisti e cittadini, potranno esplorare Milano muovendosi fra le zone storicamente protagoniste della settimana del design: Brera, 5Vie, Durini, Isola, Statale, Tortona. Confermate per il 2024 due delle novità dello scorso anno: Zona Porta Venezia e Zona Monumentale, che per questa edizione si arricchisce del nuovo itinerario che si svilupperà lungo la via e il quartiere Sarpi, coinvolgendo anche il Centro Culturale Cinese. Molte le proposte diffuse in città che coinvolgeranno le zone Castello, Porta Romana, Stazione Centrale, San Vittore, Quadrilatero della Moda, Zona Bocconi, Navigli, fino a quelle meno centrali come Nolo, Crescenzago e Barona con progetti all'insegna dell'economia circolare, la tradizione artigianale e la sperimentazione. La Milano Design Week nei palazzi Anche quest'anno la manifestazione offre ai cittadini e ai visitatori l'occasione per scoprire i palazzi storici della città che apriranno le porte per ospitare iniziative a tema design: da Palazzo Litta, che accoglierà alcune mostre del progetto 5Vie Design Week, a Palazzo Bovara e Palazzo Castiglioni che saranno rispettivamente gli spazi per i due progetti di Elle Decor Material Home e L'Appartamento Spagnolo. Sarà possibile visitare anche Villa Mozart, grazie all'esposizione Doppia Firma della Fondazione Cologni, e Palazzo Morando con la mostra di fotografie di Carlo Valsecchi che racconteranno le opere realizzate in un ventennio dallo studio di architettura di Antonio Citterio e Patricia Viel. L'ex seminario arcivescovile, oggi Portrait Milano, sarà la sede di AudìHouse of Progress, mentre la Galleria d'Arte Moderna ospiterà La Casa dell'Architetto di Hearst. Inoltre Palazzo Giureconsulti si aprirà per Masterly- The Dutch in Milano, mentre nella Sala dei Pilastri del Castello Sforzesco sarà possibile visitare l'installazione di Stark, Transitions. La moda per la Milano Design Week Moda e design si incontreranno anche nell'edizione del 2024: dal palinsesto Milano Moda Design - promosso da Camera Nazionale della Moda Italiana che accoglierà le iniziative dedicate alle home collection e gli eventi dei brand del fashion - a Bottega Veneta e Ralph Lauren che propongono installazioni e progetti di grande impatto visivo per la città, a Zegna che, in occasione della riprogettazione delle aiuole in piazza Duomo, darà nuova forma ad alcune edicole cittadine e al proprio showroom di via Montenapoleone. Molti altri appuntamenti coinvolgeranno anche il Quadrilatero della Moda. Riuso di edifici comunali dismessi Dopo la temporanea apertura dell'Istituto Marchiondi in occasione della Milano Design Week dello scorso anno, anche per questa edizione l'Amministrazione ha invitato gli operatori del design ad immaginare progetti o installazioni all'interno di spazi comunali dismessi da poter aprire al pubblico per l'occasione. Le proposte pervenute sono state selezionate da una commissione composta da Comune, Triennale, ADI Design Museum e Politecnico di Milano che ha selezionato due progetti tra loro molto diversi: - la ex Casa dell'Acqua di via Giacosa, edificio degli anni 20 all'interno del Parco Trotter, ospiterà un allestimento immersivo e sensoriale che attraverso il tema dell'acqua valorizzerà i locali dello storico edificio; - alcuni spazi commerciali dismessi di proprietà del Comune nei quartieri Cimiano e Niguarda, saranno rigenerati per accogliere le esposizioni di giovani designer emergenti e, alla fine della settimana del design, verranno rimessi a bando per ospitare negozi di vicinato a servizio del quartiere. Pedonalizzazioni tattiche Per decongestionare il traffico veicolare e consentire una migliore fruizione da parte del pubblico, il Comune in collaborazione con AMAT e in accordo con i principali operatori delle zone interessate, realizzerà progetti di pedonalizzazione temporanea con elementi di urbanistica tattica in due delle aree a maggiore concentrazione di eventi: zona Tortona e zona Brera. Al termine della Design Week, gli arredi saranno riutilizzati per interventi di pedonalizzazione di fronte alle scuole della città. Temi prioritari dell'edizione 2024 Per la Milano Design Week 2024, il Comune ha chiesto agli operatori di prestare particolare attenzione a 4 temi prioritari: partecipazione dei giovani designer; l'utilizzo di soluzioni circolari e sostenibili per la creazione, il riuso o il riciclo degli allestimenti; massima inclusività e accesso alle persone con disabilità sensoriali e motorie; soluzioni per minimizzare l'utilizzo di auto private e favorire l'uso dei mezzi pubblici e la mobilità ciclabile e condivisa. Design week e accoglienza per i giovani Il 54% dei progetti accolti nel palinsesto prevedono iniziative rivolte ai giovani e alle giovani designer, per favorire la loro partecipazione alla Milano Design Week e dare visibilità al loro lavoro. Molte le proposte arrivate su questo tema da parte sia di nuovi che di storici operatori: da Design Variation di Mosca Partner agli operatori di zona Tortona (Superstudio, Tortona Rocks e Tortona area Lab), alle iniziative di Porta Venezia Design District e Isola Design Festival. Il design emergente sarà protagonista anche quest'anno di We Will Design di Base Milano che rinnova la collaborazione con alcune delle più importanti scuole e accademie di design del mondo tra cui la Central Saint Martins e il Royal College of Art di Londra. Sempre sul tema giovani, da segnalare due progetti che prevedono anche originali soluzioni di ospitalità: - BASE Milano ospiterà sul suo rooftop un'installazione dedicata al tema della convivialità, che sarà anche la dimora provvisoria per 20 designer; - IED per rendere più accessibile la settimana del design, in collaborazione con il Comune di Milano e Milanosport, realizzerà presso il Centro Sportivo Savorelli il campeggio urbano "The Glitch Camp" che ospiterà gratuitamente gli studenti e i designer under 30 in arrivo in città. Sostenibilità, circolarità, accessibilità Come da diversi anni ormai, anche l'edizione 2024 sarà una Milano Design Week particolarmente attenta alla sostenibilità ambientale e sociale. Quasi il 60% dei progetti accolti in palinsesto adotta soluzioni circolari attraverso il riuso di allestimenti e di materiali precedentemente utilizzati. Tra le molte proposte dedicate al tema, da segnalare il progetto Solferino 28- Città Miniera: nello storico cortile del Corriere della Sera, l'installazione realizzata da Mario Cucinella riproduce una "città" costruita con casse della frutta in legno che, dopo la manifestazione, saranno smontate per tornare alla loro funzione originale. In piazza San Fedele, invece, la designer Nicoletta Gatti proporrà il progetto Second Life: 10 alberi caduti durante il nubifragio del luglio 2023 e messi a disposizione dal Comune di Milano saranno trasformati da 10 designer in totem-sculture d'autore. Al termine dell'esposizione le opere saranno esposte all'ADI Design Museum e successivamente messe all'asta per ripiantare nuovi alberi in città. Infine, secondo quanto dichiarato dagli operatori in fase di candidatura, il 33% degli spazi e delle installazioni presenti nel palinsesto adotteranno soluzioni per garantire la piena accessibilità alle persone portatrici di disabilità sensoriali e motorie. La campagna della Milano Design Week Milano si prepara a dare il benvenuto ai tanti in arrivo per la Milano Design Week con una campagna che vestirà la città di un racconto fotografico in 5 scatti di cui fanno parte 45 fra designer, architetti, chef, ricercatrici, curatori d'arte, studenti. L'obiettivo è di far sentire chi arriva alla Milano Design Week come a casa, accolto da una città che si presenta con un'identità collettiva chiara, autentica, cui contribuisce chi vive, lavora, crea, studia, ricerca e anche chi amministra la città, visto che il Sindaco Sala ha voluto far parte di uno degli scatti. La campagna è caratterizzata da 5 creatività, opera di Valerio Nico, fotografo non ancora trentenne che ha lavorato in tutto il mondo e che oggi è based in Milano: ritratti collettivi con scene di vita quotidiana che si svolgono, con naturalezza, in contesti simbolo della città. Proprio in questo c'è l'unicità di Milano, città in cui anche i luoghi iconici evolvono continuamente - nel loro utilizzo, nel loro significato - e spesso diventano setting dove lo stile di vita milanese prende forma, in un costante gioco di rimandi fra bellezza e funzionalità. "Presentiamo oggi Milano of Home of Design, campagna che afferma un messaggio molto chiaro: il design – considerato nella sua accezione più ampia – come veicolo potente di racconto e di promozione della città, capace di rafforzarne il posizionamento - se non addirittura il posto nell'immaginario collettivo - come destinazione per un viaggio, un congresso, un'esperienza di studio o di lavoro, l'avvio di un business", conclude Fiorenza Lipparini, direttrice Generale di Milano & Partners. La guida agli appuntamenti della Milano Design Week è disponibile sul sito: https://yesmilano.it ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Homo Faber Event: Venedig, verschoben auf 09.04. bis 01.05.2022
Homo Faber Event: Venedig, verschoben auf 09.04. bis 01.05.2022
Die Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship teilt mit, dass die Veranstaltung Homo Faber: Crafting a more human future, die in Venedig geplant wird, um das beste internationale Kunsthandwerk zu fördern und zu feiern, bestätigt und verschoben wurde: die neuen Termine sind 10. April bis 1. Mai 2022.Das Homo Faber Event kehrt nach der Eröffnungsausgabe im Jahr 2018 in die prächtigen…
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#art craft#Civita Tre Venezie#Crafting a more human future#Craftsmanship#Creativity#Fondazione Giorgio Cini#Handwerk#Handwerkskunst#Homo Faber#Japan#Kultur#Kunsthandwerk#Michelangelo Foundation#Paartner#Stiftung Cologni#Venedig#Venice
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(via Maurizio Tittarelli Rubboli :: Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte)
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Un ringraziamento speciale per Alberto Cavalli direttore di Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte per aver citato Santillo 1970 sul nuovo numero di VilleGiardini fra le Eccelenze italiane nell’ accurata selezione dedicata agli amanti del “ben fatto”.
Per i lettori alcuni suggerimenti per regali di Natale speciali, ricercati, pezzi unici realizzati da sapienti maestri artigiani.
#santillo1970#madeinitaly#bespoke#connoisseur#menstyle#tailoring#eccellenzeitaliane#wellmade#italianstyle#benfatto#handmadeinitaly
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I&f RotoWeb Illustrato ottobre 2021 “Una fonte di luce” Iminaugurazione della mostra “Una fonte di luce” e la presentazione della seconda edizione del premio all’interno del progetto La Grande Bellezza – The Dream Factory, promosso da Starhotels, in collaborazione con Associazione OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte, Fondazione Cologni e Gruppo Editoriale, mercoledì 27 ottobre, all’Helvetia & Bristol Firenze – Starhotels Collezione. ph riccardorescio #tuttoilbelloeilbuonochece I&f RotoWeb Illustrato ottobre 2021 https://italiaefriends.wordpress.com/2021/10/01/if-rotoweb-illustrato-ottobre-2021/?preview=true (presso Helvetia & Bristol Firenze - Starhotels Collezione) https://www.instagram.com/p/CVhzCBdLnTN/?utm_medium=tumblr
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#Caccia al tesoro al Museo Bagatti Valsecchi
Il 26 e 27 giugno per tutti i bambini e le loro famiglie, il Silent Book in omaggio per scoprire le collezioni del Museo con occhi nuovi. #NoNewsMagazine #NNMag #NNMagazine #SilentBook #MuseoBagattiValsecchi #Milano #mostremilano #arte
Nel weekend del 26 e 27 giugno, il Museo Bagatti Valsecchi invita tutti i bambini e le loro famiglie a visitare il Museo con occhi nuovi. E come? Attraverso il Silent Book, un piccolo libro “senza parole” ideato e realizzato dal Museo grazie alla generosa sponsorizzazione della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte che supera le barriere linguistiche e culturali e racconta una storia per…
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(via Marta Sala :: Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte)
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New Post has been published on https://toldnews.com/lifestyle/13-great-things-we-saw-at-milans-design-fair/
13 Great Things We Saw at Milan’s Design Fair
It’s hard to gauge the exact scale of the Salone del Mobile furniture fair in Milan — where most international design brands and studios debut their annual collections — because it encompasses both the city’s fairgrounds and also hundreds of nearby pop-up shows in galleries, retail spaces and even an abandoned panettone factory. But it certainly feels more ambitious each year, at least in terms of the work on view. Last week’s fair featured no fewer than five presentations by the Milan-based design firm Dimore Studio; a sprawling Kvadrat show with a restaurant, a flower field and two Jean Prouvé cabins; and a major interactive interiors installation by Google developed in partnership with neuroscientists. Not to mention the ever-growing, ever-more-elaborate involvement of the world’s biggest fashion brands, which this year included Tod’s — the company presented full-size yurts, huts and other archetypal shelters reimagined by the architect Andrea Caputo — and Louis Vuitton, who debuted the latest collection from its Objets Nomades series of travel-inspired furnishings. Here, our 13 other highlights.
[Coming later this spring: the T List newsletter, a weekly roundup of what T Magazine editors are noticing and coveting. Sign up here.]
The Italian curator Nicolas Bellavance-Lecompte recently launched a design residency program at the century-old Milanese foundry Fonderia Artistica Battaglia and chose as his first subject the Stockholm-based designer Anton Alvarez, who used a special machine to extrude huge noodles of wax that were then cast in bronze using a lost-wax technique. The results debuted last week in the 5Vie district inside a private 15th-century church, open to Salone visitors for the very first time.
Though they look like simple, free-form marble tables, the pieces in Studio Binocle’s Six Tableaux series have an entertaining back story that made the series a favorite. Challenged to design a dining table by a client who didn’t like anything on the market, the architect Lorenzo Bini attempted to avoid making a piece too boring or too pretentious by creating an amoeba-shaped tabletop that he called “an impudent rip-off” of one of Ellsworth Kelly’s leaf drawings. Five more versions soon followed, traced directly from details of works by Louise Bourgeois, Cy Twombly, Christopher Wool and others.
The French-Italian rug brand CC-Tapis has made a habit of inviting up-and-coming designers to translate their aesthetics into striking floor coverings each year, and this collection was no exception. The standouts were soft, irregularly shaped gradient rugs by the Amsterdam-based designer Germans Ermics and a trippy harlequin grid series by Martino Gamper.
This year marked the fourth edition of Doppia Firma, a project by Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte and Living Corriere della Sera that pairs designers with highly skilled craftspeople to create a collaborative object. The highlight was a stained-glass-and-marble floor lamp by Maarten de Ceulaer and the Belgian glass purveyor Atelier Mestdagh, but we also spotted a nice take on one of the fair’s most ubiquitous objects this year — a room divider — by the designer Vito Nesta and the wallpaper artisans at San Patrignano.
Though it officially launched with a tiny preview last year, Far, the Nilufar gallery’s new offshoot dedicated to experimental contemporary work, got a proper introduction last week, taking over the majority of Nilufar’s Depot space with pieces by 10 different designers. The work, curated by Studio Vedèt, was memorable, especially the pieces by Julien Manaira and Odd Matter, but so was the scenography: a landscape of enormous plastic exhibition bubbles dreamed up by Space Caviar.
Every two years, Flos builds a massive booth at Salone del Mobile that inevitably fills up with crushing stampedes of curious people. The stampede is usually justified — as it was this year by four key releases: an enormous chandelier of interlocking leather parabolas by Formafantasma, a poetic curved track-lighting system by Michael Anastassiades, the resurrection of Mario Bellini’s 1964 flat-pack Chiara lamp and a brilliantly sculptural outdoor lighting collection by Nendo.
This year, rather than just presenting commercial products, Artek showcased a playful initiative called the FIN/JPN Friendship Collection. It’s a group of six projects that represent various thoughtful mergers of Finnish and Japanese design, from new versions of Aalto’s Stool 60 — including one with Technicolor tops by the Tokyo architect Jo Nagasaka and another that was indigo-dyed by the Japanese workshop Buaisou — to a bench by the designer Koichi Futatsumata that channels the shared public bathing traditions of the two countries.
If this year’s show felt short on new discoveries, a clear exception was Kabinet, a brand founded just months ago by two young designers interested in revitalizing the craft industry in the Veneto region of Italy. The line stood out for its contemporary take on sumptuous materials like burl wood, tortoiseshell and mohair.
��No Man’s Land” by Kvadrat and Raf Simons was not just an exhibition but a destination; visitors came not only to see Simons’s sixth collection for the textile brand — corduroy, shimmering or speckled bouclés — but also to taste food from a pop-up outpost of the London restaurant Rochelle Canteen, gaze at a field of wildflowers installed by the Belgian florist Mark Colle and wander around the Jean Prouvé prefab cabins that were part of the presentation’s elaborate mise-en-scène.
One of the best projects on view at Satellite, the section of the Salone fairgrounds dedicated to showcasing young designers, wasn’t furniture at all but Zurich-based Marie Schumann’s luminous wall hangings. Made from ombré cotton or polyester and draped threads of metallic Lurex, they were almost three dimensional, more like artworks than textile designs.
The American artist Matthew Day Jackson showed three versions of his loopy new table and chairs for the Finnish brand Made by Choice. Arranged within three color-coded rooms, the pieces came in bright green; black, with a subtle rainbow sheen; and a more conservative natural wood. Jackson engineered the tables’ legs to work entirely by an elaborate system of interlocking parts, so that no tools or screws are needed to take the table apart or put it back together again.
The New York-based designer Bec Brittain’s angular Heron lamps — particularly a version in pink and gray stone — were the stars of the Carrara-based marble brand Mmairo’s small but admirable collection, along with new tables by Karen Chekerdjian and an architectural table lamp by Niko Koronis.
The Parisian design publicist David Giroire decided to become his own client at this year’s fair, joining with the creative director Jerome Bazzocchi to start an ambitious new furniture brand dedicated to making limited-edition works by lesser-known talents. Called Theoreme Editions, its first collection features a chubby shearling chair balanced on a copper cube by Pool, a colored resin console by Francesco Balzano and a huge pebble-shaped floor mirror by Joris Poggioli.
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Moda di carta
Isabelle de Borchgrave a Villa Necchi Campiglio
Giorgio Verzotti
Skira, Milano 2016, 98 pagine, 104 ill.a colori, 24x28cm, brossura, ISBN 9788857234168
euro 26,00
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Pubblicato in occasione della mostra milanese in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano e la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, il volume illustra la storia della moda e dello stile attraverso una selezione di abiti realizzati interamente in carta con l’inconfondibile talento creativo dell’artista Isabelle de Borchgrave: un originale excursus che parte da un sontuoso abito di corte di Elisabetta I per arrivare agli eleganti vestiti da ballo di Worth, agli abiti in stile orientale delle sorelle Callot fino alle inconfondibili creazioni di Coco Chanel e ai tailleur di Dior.
Non solo vestiti, ma anche scarpe e accessori che ci mostrano come da un materiale così semplice possa uscire una tale opera d’arte: “Si parte sempre da un foglio di carta – dice Isabelle de Borchgrave – ma poi la pittura, le mani, l’acqua, la straordinaria padronanza e la fantasia nell’uso dei materiali riescono a produrre effetti di velluto e di seta, spessori e morbidezze alla vista e al tatto, lucentezze d’oro e di perle e impalpabili preziosi merletti che ricordano la perfezione dei maestri fiamminghi”. Moda di carta presenta le riproduzioni delle più grandi marche, dal classico tailleur di Dior agli abiti da sera di Lanvin e Poiret, ai tradizionali capi di Chanel, oltre alle minuziose riproduzioni di abiti-icona che hanno rivoluzionato il nostro modo di vestire come l’abito Delphos, disegnato da Mariano Fortuny ispirato dalle tuniche delle sculture greche che rappresenta una radicale innovazione nell’abbigliamento femminile, poiché confortevole, privo di busto, e di facile realizzazione.
09/05/24
#moda di carta#fashion exhibition catalogue#Villa Necchi Campiglio 2016#abiti in carta#scarpe#accessori#Dior#Lanvin#Poiret#Chanel#Fortumy#fashion books#fashionbooksmilano
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DOPPIA FIRMA 2017
Doppia Firma is a project that brings together design innovation and the tradition of great Italian artisanship. In its second edition, the project was presented by Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Living Corriere della Sera and the Michelangelo Foundation for Creativity on the occasion of Salone del Mobile 2017 at the Galleria d’Arte Moderna di Milano.
Pulse is a unique table lamp made from borosilicate glass created by designer Emmanuel Babled and craftsman Simone Crestani. The table lamp is one of the 15 original objects, that carry two signatures of a designer and a uniquely skilled craftsman.
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Al via la mostra “Homo Faber”dedicata ai mestieri d’arte in Europa
Dal 14 al 30 settembre alla Fondazione Cini di Venezia.
Ieri ha preso il via a Venezia, alla Fondazione Cini , la mostra “Homo Faber”, un grande evento culturale dedicato ai mestieri d’arte in Europa, organizzato dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship.
La prestigiosa mostra, con ingresso libero, previa registrazione su homofaberevent.com, durerà fino al 30 settembre e si svilupperà su 4 mila metri quadri d’esposizione, con 16 percorsi a tema, con la partecipazione di 400 artigiani e oltre 900 oggetti realizzati.
I cofondatori della rassegna Johann Rupert e Franco Cologni affermano : ” Non una semplice mostra, una fiera, ne’ un salone, ma la testimonianza del grande livello del saper fare dell’uomo “.
Christian Flammia – 15 09 2018
Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
NetParade.it
Quezzi.it
AlfaRecovery.com
Comuni-italiani.it
Il Secolo XIX
CentroRicambiCucine.it
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Stefano Brizzante
Impianti Elettrici
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Edilizia
Il Secolo XIX
MusicforPeace Che Festival
MusicforPeace Programma 29 maggio
Programma eventi Genova Celebra Colombo
Genova Celebra Colombo
Al via la mostra “Homo Faber”dedicata ai mestieri d’arte in Europa Al via la mostra "Homo Faber"dedicata ai mestieri d'arte in Europa Dal 14 al 30 settembre alla Fondazione Cini di Venezia.
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Gli occhiali in legno (di Borgo) e la scagliola (Pontassieve) finalisti a 'Artigiani del cuore'
Gli occhiali in legno (di Borgo) e la scagliola (Pontassieve) finalisti a ‘Artigiani del cuore’
Ci sono anche un’azienda mugellana e una di Pontassieve tra i finalisti del concorso Artigiano del Cuore, promosso dal progetto Wellmade, dedicato all’artigianato di qualità e d’avanguardia.
Il progetto è stato sviluppato insieme alla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, un’istituzione privata no profit nata a Milano nel 1995, le cui iniziative sono finalizzate a un «nuovo Rinascimento» dei…
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IRIDESCENCES
IRIDESCENCES
Set in polychrome ceramic with lustre technique created together with Maurizio Tittarelli Rubboli Iridescences is a collection of four ceramic vases and bowls. All the objects are finely crafted, yet each has its own specific aspect on the surface: each was conceived as a blank canvas challenging the very rare and time-consuming lustre technique. Of ancient Middle-Eastern origins, this special way of glazing ceramics was brought to splendour in Umbria region in the 15th century. Thanks to a special blend of metallic salts and clay, and to a special ring, incredible iridescent and chromatic effects are created. This technique requires great skill and dexterity, and only a few ateliers can nowadays master it. Material: Ceramic Dimensions: cm 3,8 h, 40 ø / cm 38,2 h, 13,5 ø cm 15,5 h, 32 ø DOPPIA FIRMA 2017 LIVING, CORRIERE DELLA SERRA, Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship
http://www.dimitribaehler.ch/project/117
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Collective Concept Goes Global
Joining our stellar line-up of Collective Concept exhibitors this year are Melbourne-based lighting designer Christopher Boots and Milanese master metal sculptor Gianluca Pacchioni. To learn more about our newest Concept exhibitors, keep reading...
With a background in industrial design, Christopher Boots spent ten years apprenticing with famed Australian lighting designer Geoffrey Mance before launching his own studio in 2011. In just six years, Boots has built a team of 35 of skilled craftsmen, glassblowers, sculptors, coppersmiths and bronze casters—and a strong reputation for handmade work inspired by nature and mythology. Gianluca Pacchioni's forged sculptures and limited-edition furniture use iron, stainless steel, bronze, brass and aluminum shaped through experimental and innovative techniques. In 2016, Pacchioni was awarded with the title of "Master of Arts and Crafts " by the prestigious Fondazione Cologni, a Milan-based supporter of design initiatives within and outside Italy.
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