#Flavio Insinna
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giftvitaliana · 2 years ago
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omarfor-orchestra · 2 years ago
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No vabbè Flavio Insinna
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agrpress-blog · 1 year ago
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Tre anni fa, il 2 novembre 2020, moriva (nel giorno del suo ottantesimo compleanno) il grande attore, cabarettista, doppiatore, conduttore e regista, interprete di film quali La mortadella di Mario Monicelli, La Tosca di Luigi Magni, L’eredità Ferramonti di Mauro Bolognini, Febbre da cavallo di Steno, Casotto di Sergio Citti, Un matrimonio di Robert Altman ed altri. Nato a Roma nel 1940, grandissimo attore di teatro, dove spazia dai monologhi alle commedie musicali, incontra un grande successo in televisione, riproponendo sul piccolo schermo i suoi spettacoli più riusciti. Fin da ragazzo suona vari strumenti (chitarra, pianoforte, fisarmonica, contrabbasso) e canta nelle feste studentesche e nei bar all’aperto. Si iscrive al Centro Teatro Ateneo, in cui insegnano attori quali Giancarlo Sbragia e Arnoldo Foà, e in seguito frequenta il corso di mimica di Giancarlo Cobelli, che nota le sue qualità e lo scrittura per un suo spettacolo d’avanguardia, Can Can degli Italiani (1963), che segnerà il debutto teatrale del giovane Proietti. Negli anni successivi lo troviamo in ruoli secondari con vari gruppi teatrali: in Il mercante di Venezia (1966) di Ettore Giannini, e, con il Gruppo Sperimentale 101 Le mammelle di Tiresia (1968) di Guillaume Apollinaire; Nella giungla delle città (1968) di Bertolt Brecht, Coriolano (1969) di William Shakespeare, Il dio Kurt (1969) di Alberto Moravia, e altre opere, fino al primo grande successo, quando viene inaspettatamente chiamato a sostituire Domenico Modugno nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluja brava gente. A seguire il dramma di Sam Benelli La cena delle beffe (1974), con Carmelo Bene; nel ’76 A me gli occhi, please, considerata una fra le sue prove teatrali più riuscite, e che sarà riportata in scena con grande successo nel ’93, ’96 e, nel 2000, al Teatro Olimpico. Nel ’78, con Sandro Merli, diventa direttore artistico del Teatro Brancaccio di Roma, dove crea un suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per i giovani attori che rappresenterà un vero trampolino per volti noti dello spettacolo (Flavio Insinna, Enrico Brignano, Giorgio Tirabassi, Francesca Reggiani e molti altri). Segue una serie di performances, fra cui Il bugiardo di Carlo Goldoni (1980, regia di Ugo Gregoretti), Edipo re di Sofocle (1981, regia di Vittorio Gassman), I sette re di Roma di Luigi Magni (1989, regia di Pietro Garinei), e altre per le quali, oltre a recitare, cura anche la regia, come Caro Petrolini (1979), Cyrano de Bergerac (1985), Liolà di Luigi Pirandello (1988), Guardami negli occhi (1989) e La pulce nell’orecchio (1991) di Georges Feydeau, Socrate (2000, adattamento di Vincenzo Cerami dai Dialoghi di Platone), Full Monty (2001, versione teatrale del film omonimo del ’97), Io, Toto e gli altri (2002, ripreso quattro anni dopo), e molti altri. A partire dagli anni Ottanta ha diretto anche alcune opere liriche: Tosca di Giacomo Puccini nel 1983, Don Pasquale di Gaetano Donizetti nel 1985, Falstaff e Nabucco di Giuseppe Verdi (rispettivamente nel 1985 e nel 2009), Le nozze di Figaro e Don Giovanni (nel 1986 e nel 2002) di Wolfgang Amadeus Mozart, Carmen di Georges Bizet nel 2010. Istrionico, grande improvvisatore, dotato di un’ottima voce e molto audace negli sperimentalismi, al cinema lo ricordiamo nel ruolo del fidanzato di Sophia Loren nel farsesco La mortadella (1971) di Mario Monicelli, ironico protagonista del musicale Tosca (1973) di Luigi Magni, in cui recita con Monica Vitti, interprete del giovane Pippo nel calligrafico L’eredità Ferramonti (1976) di Mauro Bolognini, stallone da quattro soldi nel cinico Casotto (1977) di Sergio Citti, fanfarone nel satirico Un matrimonio (1978) di Robert Altman, in cui recita con Vittorio Gassman. A partire dalla fine degli anni Ottanta dirada notevolmente le sue apparizioni cinematografiche per proseguire l’attività teatrale e quella televisiva, dove ottiene grande successo con le serie Il Maresciallo Rocca (1996-2004) e L’avvocato Porta (1997-98).
Fra gli altri film ricordiamo Se permettete parliamo di donne (1964) di Ettore Scola, Le piacevoli notti (1966) di Armando Crispino e Luciano Lucignani, La ragazza del bersagliere (1967) di Alessandro Blasetti, Lo scatenato (1967) di Franco Indovina, La matriarca (1968) di Pasquale Festa Campanile, Una ragazza piuttosto complicata (1969) di Damiano Damiani, La virtù sdraiata (1969) di Sidney Lumet, tratto dal libro omonimo di Antonio Leonviola ed interpretato da Anouk Aimée, Omar Sharif, Didi Perego, Fausto Tozzi e Lotte Lenya (la grande attrice di teatro austriaca, vedova del musicista e compositore Kurt Weill ed interprete di Jenny nella prima rappresentazione di L’opera da tre soldi – 1929 – di Bertolt Brecht), Brancaleone alle crociate (1970) di Mario Monicelli, Bubù (1971) di Mauro Bolognini, Gli ordini sono ordini (1972) di Franco Giraldi, Meo Patacca (1972) di Marcello Ciorciolini, La proprietà non è più un furto (1973) di Elio Petri, con Flavio Bucci, Daria Nicolodi, Ugo Tognazzi e Salvo Randone, Le farò da padre (1974) di Alberto Lattuada, Musica per la libertà (1975) di Luigi Perelli, Bordella (1976) di Pupi Avati, Chi dice donna dice donna (1976) di Tonino Cervi, Febbre da cavallo (1976) e Mi faccia causa (1985) di Steno, Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’Europa (1978) di Ted Kotcheff (il futuro regista di Rambo), Due pezzi di pane (1979) di Sergio Citti, Non ti conosco più amore (1980) di Sergio Corbucci, Di padre in figlio (1982) di Vittorio Gassman, FF. SS.” – Cioè: “che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene? (1983) di Renzo Arbore, Eloise, la figlia di D’Artagnan (1994) di Bertrand Tavernier, Panni sporchi (1998) di Mario Monicelli, Tutti al mare (2011) di Matteo Cerami, Indovina chi viene a Natale? (2013) di Fausto Brizzi, Alberto il grande (2014) di Carlo e Luca Verdone, Il premio (2017) di Alessandro Gassman, Pinocchio (2019) di Matteo Garrone. Ha doppiato attori quali Marlon Brando - in Riflessi in un occhio d’oro (1967) di John Huston, Richard Burton - Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966) di Mike Nichols -, Alex Cord - I cinque disperati duri a morire (1970) di Gordon Flemyng - , Kevin Costner - Attraverso i miei occhi (2019) di Simon Curtis - , Robert De Niro - Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all’inferno (1972) di Martin Scorsese, Gli ultimi fuochi (1976) di Elia Kazan, Casinò (19959 di M. Scorsese - , Ray Danton - Agente speciale L.K. Operazione Re Mida (1967) di Jesus Franco - , Kirk Douglas - Uomini e cobra (1970) di Joseph L. Mankiewicz -, Henry Fonda - L’ora della furia (1968) di Vincent McEveety -, Richard Harris - Camelot (1967) di Joshua Logan, Un uomo chiamato cavallo (1970) di Elliott Silverstein -, Charlton Heston - 23 pugnali per Cesare (1970) di Stuart Burge, Hamlet (1996) di Kenneth Branagh -, Dustin Hoffman - Lenny (1974) di Bob Fosse -, Anthony Hopkins - Hitchcock (2012) di Sacha Gervasi -, Rock Hudson - I due invincibili (1969) di Andrew V. McLagen -, Dean Jones - Tutti i mercoledì (1966) di Robert Ellis Miller -, Paul Newman - Buffalo Bill e gli indiani (1976) di Robert Altman - , Michael Pate - Il ritorno del pistolero (1966) di James Neilsen -, Gregory Peck - La notte dell’agguato (1969) di Robert Mulligan -, Michel Piccoli - Diabolik (1968) di Mario Bava -, Jean Reno - I visitatori (1993) di Jean-Marie Poiré -, George Segal - Gioco senza fine -, Dick Shawn - Per favore, non toccate le vecchiette (1967) di Mel Brooks - , Robert Stack - Il più grande colpo del secolo (1967) di Jean Delannoy -, Sylvester Stallone - Rocky (1976) di John G. Avildsen, F.I.S.T. (1978) di Norman Jewison -, Benito Stefanelli - I giorni dell’ira (1967) di Tonino Valerii -, Donald Sutherland - Il Casanova di Federico Fellini (1976) di Federico Fellini. A teatro, a partire dagli anni Sessanta, recita in decine di pièces e, dal decennio successivo, dirige varie opere ed opere liriche. In televisione appare anche in vari film tv - La maschera e il volto
(1965) di Flaminio Bollini, La fantastica storia di Don Chisciotte della Mancha (1970) di Carlo Quartucci, Romanzo popolare italiano (1975) e Viaggio a Goldonia (1982) di Ugo Gregoretti, Fregoli (1981) di Paolo Cavara, Gli innocenti vanno all’estero (1983) di Luciano Salce, La bella Otero (1984) di José Maria Sanchez, Io a modo mio (1985) di Eros Macchi, Sogni e bisogni (1987) di Sergio Citti, Un figlio a metà (1992) e Un figlio a metà - Un anno dopo (1994) di Giorgio Capitani, Mai storie d’amore in cucina (2004) di G. Capitani e Fabio Jephcott, Il veterinario (2004) di J. M. Sanchez - ed in sceneggiati, serie e miniserie - I grandi camaleonti (1964) di Edmo Fenoglio, Il circolo Pickwick (19669 e Le tigri di Mompracem (1974) di Ugo Gregoretti, Il viaggio di Astolfo (1972) di Vito Molinari, Facciaffittasi (1987), Italian Restaurant (1994), Il signore della truffa (2011) di Luis Prieto, L’ultimo papa re (2013) di Luca Manfredi, Una pallottola nel cuore (2014-18). Nel 2018-19 ha partecipato a due puntate del programma documentaristico Ulisse - Il piacere della scoperta di Piero e Alberto Angela, e ad una puntata di Meraviglie - La penisola dei tesori di A. Angela.
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stranotizie · 8 days ago
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Flavio Insinna, noto conduttore romano, ha recentemente parlato della sua esperienza nel mondo della televisione, in particolare riguardo ai fuorionda di Striscia la Notizia, trasmessi durante la sua conduzione di Affari Tuoi su Rai. Dopo aver lasciato la Rai, dove ha lavorato dal 1991, è approdato a La7, dove conduce Famiglie d’Italia. Durante un'intervista, Insinna ha condiviso alcuni dettagli della sua vita personale e ha riflettuto sugli aspetti negativi della sua carriera. Il conduttore ha rivelato di aver affrontato momenti di depressione e di come il supporto del padre lo abbia aiutato nel suo percorso verso il miglioramento. Ha dichiarato che il segreto per la sua felicità è imparare a sorridere anche senza un motivo apparente. Riguardo ai fuorionda di Striscia la Notizia, ha espresso il suo disappunto, definendo quei momenti come "pornografia televisiva" e criticando l'uso di filmati rubati e l'odio che questi veicolano. Insinna ha detto che chi cerca di distruggerlo in realtà gli ha offerto un grande regalo: la libertà di essere visto come una persona e non solo come un personaggio televisivo. Per quanto riguarda la sua vita privata, Insinna si è sempre mostrato riservato, ma ha parlato della sua relazione attuale con Adriana Riccio, ex concorrente di Affari Tuoi. Il conduttore ha annullato le sue nozze con Mariagrazia Dragani e dal 2018 sta con Adriana, definendola un "dono" nella sua vita. Nonostante la coppia non abbia figli e non desideri averne, Insinna ha sottolineato di aiutare molte persone, considerandole come figli suoi. Infine, parlando del suo addio alla Rai, Insinna ha riconosciuto l'importanza della sua esperienza ma ha affermato di voler rischiare e non ripetere gli stessi progetti. La sua avventura televisiva continua ora su La7, dove cerca nuove sfide e opportunità per la sua carriera.
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petalsbleedingbeak666 · 1 month ago
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hotnew-pt · 2 months ago
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Ligúria, Mentana “passa” com seu especial: “Senão corríamos o risco de linchamento” #ÚltimasNotícias
Hot News O especial TgLa7 sobre as eleições regionais na Ligúria começou às 14h30, antes do encerramento das urnas e continuou durante toda a tarde. O prazo estava marcado para as 18h30, quando, como todos os dias de segunda a sábado, Famiglie d’Italia vai ao ar na La7, com Flavio Insinna. No entanto, a batalha direta pelo resultado eleitoral não permitiu a suspensão do programa e o “Speciale”…
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notiziariofinanziario · 3 months ago
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Ascolti tv, Aldo Cazzullo su La7 parte in quinta con Una Giornata Particolare
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Gli ascolti tivù di mercoledì 9 ottobre 2024 premiano la serata di La7. Se l'access prime time con Lilli Gruber e il suo 8 e 1/2 viaggia come sempre forte con 1.723.000 spettatori e l’8.3% (sul fronte di Rete 4 nel frattempo Paolo Del Debbio e il 4 di Sera convince 950.000 spettatori e il 4.7% nella prima parte e 967.000 spettatori e il 4.6% nella seconda), la festa è nel prime time dove il debutto di Una Giornata Particolare by Aldo Cazzullo è da punto esclamativo. Prime time vinto da Io Canto Generation di Gerry Scotti su Canale 5 con 2.458.000 spettatori e uno share del 18.1% (da Chi l'ha visto a Fuori dal Coro, qui tutti i trend Auditel nella prima serata). La puntata d'esordio con il racconto del Viaggio di Adolf Hitler in Italia (che, dietro la celebrazione dell'amicizia tra Benito Mussolini e il Führer, ha analizzato il rapporto tra i due) ha abbattuto il muro del 7% di share, volando sino al 7.3%. con 1.199.000 spettatori.  Ascolti tv, Gruber-Mentana sempre super e Flavio Insinna risale Detto del Tg La7 di Enrico Mentana informa 1.429.000 spettatori alle 20 con il 7.4%, si registra una crescita, nel preserale da parte di Flavio Insinna e delle sue Famiglie d’Italiache viene visto da 321.000 spettatori con il 2.3% con un trend positivo rispetto ai 295.000 spettatori con il 2% di martedì 8 ottobre 2024 (dopo la partenza a 378.000 spettatori pari al 2.6% di lunedì 7 ottobre 2024).  La fascia del preserale vede il testa a testa al vertice tra Reazione a Catena di Pino Insegno su Rai1 con 3.507.000 spettatori e il 21.4% e Canale 5 La Ruota della Fortuna di Gerry Scotti che piazza uno sprint vincente a quota 3.351.000 spettatori (22%). Read the full article
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telodogratis · 3 months ago
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Flavio Insinna, dopo l’addio a l’Eredità il dramma
[[{“value”:” Flavio Insinna è uno dei volti noti del mondo dello spettacolo italiano, dove spicca tra i conduttori più… L’articolo Flavio Insinna, dopo l’addio a l’Eredità il dramma proviene da Notizie 24 ore. “}]]  ​Read More  [[{“value”:”Flavio Insinna è uno dei volti noti del mondo dello spettacolo italiano, dove spicca tra i conduttori più… L’articolo Flavio Insinna, dopo l’addio a l’Eredità…
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tifatait · 6 months ago
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Flavio Insinna a La7, Andrea Salerno ad Affari: "Così io e Urbano Cairo lo abbiamo convinto" | www.affaritaliani.it
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atomheartmagazine · 1 year ago
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Nuovo post su Atom Heart Magazine
Nuovo post pubblicato su https://www.atomheartmagazine.com/leredita-via-dalla-rai-non-rinnovata/
L'Eredità potrebbe cambiare rete televisiva, la Rai non ha firmato il rinnovo
L’Eredità – La Rai potrebbe perdere uno dei programmi di punta del suo palinsesto.
La Rai non rinnova L’Eredità?
La notizia che il popolare quiz televisivo “L’Eredità” potrebbe passare in mano a una rete diversa dalla Rai ha scosso il mondo dell’intrattenimento televisivo italiano. Il programma, che è stato in onda ininterrottamente dal 2002, ha visto vari conduttori di successo nel corso degli anni.
Secondo quanto riferito da DavideMaggio.it, la casa di produzione Banijay sta cercando di portare “L’Eredità” fuori dalla Rai e sta proponendo il programma a potenziali acquirenti. Ciò significherebbe che il programma potrebbe essere trasmesso su un’altra rete televisiva italiana o subire modifiche significative nella sua struttura e produzione.
Cambio di conduzione e opzione non firmata
Il cambio di conduzione, con Pino Insegno (conduttore anche de “Il Mercante In Fiera“) in sostituzione di Flavio Insinna, non sembra aver avuto molti riscontri positivi ai piani alti, e si mormora che la Rai non abbia ancora firmato l’opzione per la prossima edizione del programma.
“Il trasloco potrebbe avvenire addirittura… subito. Pare, infatti, che la Rai non abbia ancora firmato l’opzione per la prossima edizione. Un ‘cavillo’ che permetterebbe a L’Eredità di essere trasmessa su una rete di un altro editore. Si mormora anche che Bassetti non gradirebbe nemmeno l’avvicendamento alla conduzione, deciso dalla Rai che ha sostituito Flavio Insinna con Pino Insegno“.
L’Eredità andrà ancora in onda sulla Rai?
Banijay ha già dovuto affrontare una diminuzione del numero di puntate di un altro quiz show, “Reazione a Catena“. La partenza della nuova edizione de “L’Eredità” è comunque stata annunciata per l’1 gennaio 2024, e su Rai Casting è aperta la ricerca di una nuova Professoressa per sostituire Samira Lui.
Questi sviluppi hanno sollevato numerosi interrogativi sul futuro de “L’Eredità” e sulle possibili conseguenze di una sua eventuale migrazione verso un’altra rete televisiva. Resta da vedere come si evolveranno gli eventi e se il programma rimarrà una parte del palinsesto televisivo della Rai.
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harusphotos · 1 year ago
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PILLOLE DI GOSSIP: GIAMBRUNO, VIZI PUBBLICI E PRIVATE VIRTÚ
In queste ultime parole è diventato, suo malgrado, protagonista indiscusso del gossip più becero. Galeotto fu, per mr Meloni - Al secolo, #andreagiambruno - il fuori onda assassino mandato in onda dalla redazione di #striscialanotizia. Un tripudio di inutile vanità, volgarità e supponenza, che ha visto il giornalista #mediaset divenire una macchietta da cinepanettone, il tipico marpione da osteria ai danni della collega 46enne #vivianagugliemi. Un dietro le quinte destinato a fare discutere e non solo perché il Giambruno è il compagno della Premier, nonché papà della piccola Ginevra, ma anche perché scoperchia irrimediabilmente un'altra polemica tutta targata #antonioricci: il diritto di mettere in piazza anche i difetti più trash di ogni persona famosa, da Baglioni al "gentil Flavio Insinna" (quest'ultimo esiliato per lungo tempo dopo la tremenda figuraccia ad #affarituoi). La domanda che in molti si pongono è: è giusto rendere note certe debolezze, mettendo a repentaglio lavoro e sfera privata del malcapitato di turno, per quanto condannabile per certi atteggiamenti?
Ai posteri, al web e agli spettatori l'ardua sentenza. Voi da che parte state?
#pilloledigossip #pubblicista #trash #fuorionda #matryoshka #gossip #format #retequattro #harusphotos
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giftvitaliana · 2 years ago
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Max Giusti, 'Fake show' programma folle e divertente
Da Ilary Blasi a Mara Venier, da Roberto Benigni a Flavio Insinna: saranno tanti i personaggi presi di mira o disposti a mettersi in gioco in Fake Show – Diffidate delle imitazioni, nuovo format di intrattenimento in onda dal 18 settembre su Rai2 in prima serata, affidato a Max Giusti. “Saremo abbastanza scorretti, sicuramente graffianti e pure cinici, ma per il momento niente politica – ha detto…
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musicletter · 1 year ago
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Techeteche' Show con Flavio Insinna in prima serata su Rai 1
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stranotizie · 9 months ago
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La vicenda di Serena Scandellari con la madre ha fatto il giro dei social e il conduttore si è offerto, proprio su X, di aiutarle Flavio Insinna (Fotogramma/Ipa) Potrebbe risolversi grazie a Flavio Insinna la vicenda dell'illustratrice freelance Serena Scandellari di 48 anni e di sua madre di 75, che dovranno lasciare la loro casa il prossimo 9 aprile. A raccontare la loro storia, poi, diventata virale sui social è stata per prima Today.it. Impossibile trovare qualcosa in affitto sia per i prezzi alti a Bologna che, e soprattutto, per la mancanza di garanzie che una libera professionista e una pensionata possono dare. Il messaggio di Flavio Insinna: "E se garantissi io?""Buongiorno, scusami sono Flavio Insinna e avevo già letto la tua storia" scrive il conduttore televisivo e attore in un messaggio su X, reso pubblico dalla stessa illustratrice. "Ma se troviamo il modo di garantire questo benedetto affitto, può essere una soluzione? Se tu trovi una collocazione per te e la tua mamma, mi sembra che sia un problema di garanzie che posso fornire io. Scusa se mi sono intromesso. Buona giornata". Meanwhile, nel Mondo Migliore, agiscono le forze del bene, per tramite di alcuni esseri umani che hanno fatto della loro vita un esempio di generosità. @insinnaflavio #sfratto #Bologna pic.twitter.com/dBWd7KVDkr— Sere (@SereScandellari) March 28, 2024 "Nel Mondo Migliore agiscono le forze del bene per tramite di alcuni esseri umani che hanno fatto della loro vita un esempio di generosità" scrive la 48enne pubblicando il post di Insinna e, poi, ci scherza anche un po' su. "Come ci vado dagli agenti dicendo garantisce Flavio Insinna senza sembrare una mitomane?" conclude evidentemente sollevata. Detto questo, come ci vado dagli agenti dicendo “Garantisce Flavio Insinna” senza sembrare una mitomane?— Sere (@SereScandellari) March 28, 2024 Fonte
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kritere · 2 years ago
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Techetecheté: da Pippo Baudo all’innovazione prime time con Flavio Insinna
DIRETTA TV Lo streaming in diretta di questo programma sarà visibile su KRITERE.COM Kritere.com è il servizio gratuito che permette di guardare anche all’estero tutti i canali TV italiani, film on demande e eventi sportivi. La Rai continua a celebrare la sua ricca storia di programmazione con la tredicesima stagione di “Techetecheté”. Quest’anno, la serie aggiunge un nuovo formato…
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