#Firenze (canzone triste)
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Ivan Graziani: abbi un occhio di riguardo per il tuo chitarrista #sottotraccia
Come da tradizione (recente) dedichiamo agosto alla lettura: per il 2024 abbiamo deciso di ripubblicare una serie di pagine tratte dal volume “Italia d’autore” (Arcana, 2019), dedicato ai grandi cantautori che hanno fatto la storia della musica italiana Ivan Graziani nasce a Teramo il 6 ottobre 1945. Il suo rapporto con la musica inizia molto presto, ma non è quella per la chitarra la sua unica…
#agnese dolce agnese#biografia#cantautore#capitolo#firenze canzone triste#il chitarrista#italia d&039;autore#ivan graziani#libro#lugano addio#pigro#sottotraccia
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La mia casa è il mare
e con un fiume no,
non la posso cambiare
#foto mia#firenze#pitti uomo#minimalismo#minimal photography#original photography on tumblr#ivan graziani#Firenze (canzone triste)#il fiume Arno a modo mio#reflection
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Canzoni disperate
Voi ne avete? La canzone di Marinella – Fabrizio De Andrè e Mina (1966) Firenze (canzone triste) – Ivan Graziani (1980) Atmosphere – Joy Division (1980) Blackstar – David Bowie (2016)
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“
Ma di tempo ce n'è in questa città fottuti di malinconia e di lei. Per questo canto una canzone triste, triste, triste... Triste come me. E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei, ancora un po' di lei. E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei, ancora un po' di lei. “
https://www.youtube.com/watch?v=AK34IDIlACg
#Firenze canzone triste#ivan graziani#italia#tristezza#sadness#musica#musicquote#lyrics#testi canzoni
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Firenze lo sai, non è servita a cambiarla
La cosa che ha amato di più è stata l'aria
Lei ha disegnato, ha riempito cartelle di sogni
Ma gli occhi di marmo del Colosso Toscano
Guardano troppo lontano
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“Io sono nata da una conchiglia” diceva “La mia casa è il mare e con un fiume no, non la posso cambiare.”
Ivan Graziani, Firenze - Canzone triste
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[Firenze lo sai]
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Ho passato la notte insonne. Ho sentito il terremoto per la seconda notte in quattro giorni, il vento e la pioggia mi rilassavano e allo stesso tempo mi davano quell’irrequietezza tipica di chi guarda l’ora in continuazione e pensa che deve dormire ma non ci riesce.
Mi metto le cuffie e lascio che spotify scelga per me una canzone. Alla quinta, o la sesta, Bad Liar degli Imagine Dragons. Ci ero in fissa, poi ad un certo punto non li ho più ascoltati. Mi sono chiesta perchè poi mi sono risposta.
Estate 2019. Firenze Rocks.
Io dico al mio fidanzato (quest’anno sono 15 anni che stiamo insieme) che vorrei andare al loro concerto. Lui che non ama la folla, la musica alta e la movida in generale (è un ingegnere doc) mi dice di andare con altri amici, che per lui non c’è problema e che gli fa piacere. Ok. Compro i biglietti assieme a due mie amiche. Qualche giorno prima mi tirano il pacco: una è stanca e l’altra non si sente bene. Sono lì lì per vendere anche il mio biglietto ma non lo faccio. Vado da sola.
Arrivo che è già tardi, dopo lavoro, quindi praticamente li ascolto dal parcheggio. Vabè. Mi golo una bottiglia di acqua calda e triste come la mia vita in quel momento quando una mia amica, una delle paccare, mi scrive. “Oh ma hai visto le storie su ig? C’è anche S. al concerto.” Saremo 50mila persone, che mi frega, no?
S. è uno dei miei due ex che ho avuto nella vita. Ci siamo fidanzati che io avevo 13 anni e lui 18 quindi tutte le mie amiche gli filavano dietro e aveva quell’aurea da adulto che per una 13enne è pura magia. Andavamo pure d’accordo poi ad un certo punto è finita.
Sto lì ad aspettare l’inizio inebriata dall’odore di canna e birra quando sento braccarmi da dietro, sul punto vita, e alzarmi. Mi prende un colpo. “EEEE PURE TU QUIIIII EEEEEEEEE”.
50mila persone e S. dietro di me con la sua ragazza, oggi moglie, che mi penetra d’odio con lo sguardo. Io saluto, lei continua a fulminarmi, S. ci presenta.
“Ma sei da sola?” dice lui. “Sì.” rispondo. “Ahahah.” ride. “E’ così divertente?” io scocciatissima e in imbarazzo. “Sì, molto.” “A me non diverte.” dice lei.
Insomma poi loro vanno più avanti a raggiungere altri amici. A met�� concerto, e io mi stavo pure divertendo perchè avevo conosciuto gente e si era fatta comunella, arriva S. verso di me. Bad Liar in sottofondo. “Senti ma te la posso chiedere una cosa?” “Non so se hai più bevuto o fumato.” “Tutti e due.” “Ah.” “Allora posso?” “Cosa?” “Farti una domanda.” “Eh, dimmi, dai, veloce, che ‘sta canzone la adoro.” “Ma io e te perchè ci siamo lasciati?” “Non mi ricordo.” “Neanche io.” “Sono passati più di 10 anni, booo.” io volevo scavare una fossa e risalire dal polo sud. “No, davvero, perchè? Non eravamo perfetti?” continua a guardarmi negli occhi e io continuo a cercare una via di fuga. “Evidentemente no ma poi scusa che domande sono? Dai, sparisci.” e lo spingo. Lui mi tira verso di lui e mi abbraccia. Io lo rispingo via e lui mi da un bacio sulla guancia. “Davvero io non lo so perchè ci siamo lasciati.” Ecco. Da quel giorno non ascolto più gli Imagine Dragons.
Era meglio se dormivo.
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Firenze lo sai
Non è servita a cambiarla...
-Ivan Graziani 'Firenze (canzone triste)'
Baci sparsi ovunque.
Barbara
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Hi Melis, I want to thank you for all your work about Al Pacino characters, I'm a huge fan and I love you'r writings, gifs and so on.
I'm italian and I recently listened an old italian song that, I think, fits really well with Bobby Deerfield movie (the movie is shot in Florence, as you know, and the song it's called "Firenze" or even "Canzone Triste"....and I'm from Florence too!). I usually do this thing, I listen a song and imagine about situations or clips that can fits, then, if I am well inspired and have some free time, I make a video.
So here I am, this is the video I made, and I want to share it with you and the rest of the gang, ad a gift. Under the video I tryed to traduct the lyrics.
Hope you like it! And just in case, fell free to share it!
https://www.youtube.com/watch?v=j7xhLCr1a-w
PS: Keep it up!
Wow, wow wow thank you so, SO much!! 🥰❤ Ahhh this made my whole day, thank you! You’re so sweet!! I really appreciate that! :D
I LOVE THE VIDEO!! 🥺 The song is so very wonderful and flows so well with the clips of the film you chose too!! Hehe, I’m gonna be listening to it again. 🥰
I actually very much loved the plot of Bobby Deerfield but it was definitely the mediocracy of the script/dialogue and lack of chemistry between Bobby and Lillian (and Lydia too lol) that really bummed me out. But it’s still a very beautiful film that I’ll definitely rewatch from time to time. 😅
I can’t imagine making that video took you a short amount of time 🥺🙏🏻 so thank you for sharing it with us!! I will definitely share it with my fellow Pacino girlies too!
Thank you again, lovely!! 💗🤗
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Ma di tempo ce n'è
in questa città
fottuti di malinconia e di lei
Per questo canto una canzone triste, triste, triste
triste, triste, triste
triste, triste, triste
Triste come me
E non c'è più nessuno
che mi parli ancora un po' di lei
ancora un po' di lei
E non c'è più nessuno
che mi parli ancora un po' di lei
ancora un po' di lei
- Ivan Graziani - (Firenze-canzone triste)
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Facciamo un gioco..
Andando in giro per l’Italia:
Una Città, Una Canzone, un Nome.
F =Firenze, Firenze Canzone triste, Francesca
RelaxBeach©
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Firenze canzone triste - Ivan Graziani
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Storia di Musica #103 - Fabrizio De André - Pfm, Fabrizio De André In Concerto \ Arrangiamenti PFM, Voll. 1 e 2, 1979-1980
Quando Fabrizio De Andrè decise di intraprendere un tour con la PFM, molti storsero il naso. Era il periodo delle contestazioni dei concerti (e proprio De Andrè a Roma fu costretto a interrompere il concerto, discutendo con la solita sagacia e intelligenza con i contestatori). Oltre a tutto questo, il tour fu spesso interrotto per problemi di afonia di Faber, e molte date, soprattutto del Sud, furono poi cancellate per il clamoroso rapimento avvenuto in Sardegna, dove lui e la moglie Dori Ghezzi furono sequestrati dall’Anonima Sequestri Sarda. Nei concerti che furono effettuati però, il risultato era così eccezionale, vivo e convincente che si decise di pubblicare un disco dal vivo. Il rapporto De Andrè PFM ha radici profonde: Franz Di Coccio, Franco Mussida e Flavio Premoli, che all’epoca facevano parte de I Quelli (band in cui cantata Teo Teocoli) furono gli eccezionali turnisti ne La Buona Novella, il suo quarto album di inediti uscito nel 1970. I Quelli di lì a poco si nomineranno Premiata Forneria Marconi, e di quel gruppo, tra i più ecclettici, noti e fortunati della storia della musica italiana (e con schiere di adoranti fan anche all’estero) farà parte quel Mauro Pagani che negli anni ‘80 diventerà il più stretto collaboratore di Faber, e dal cui sodalizio nascerà quel capolavoro immenso che sarà Crêuza de mä (1984). Le registrazioni del disco avvennero, come riportato in copertina, nei concerti di Bologna e Firenze del gennaio 1979. I due dischi mantengono una struttura comune, ed entrambi non contengono alcuni brani della PFM, che facevano da intermezzo a quelli di De Andrè. Il primo disco era trascinato dalla versione più bella e conosciuta de Il Pescatore (singolo del 1970) che in questa versione ha il famoso ritornello del “la la la-la la” che diventerà la versione ufficiale in tutti i successivi live. Nel primo disco si pesca sia dai primi lavori, nelle splendide Bocca di Rosa, La Guerra di Piero, Un Giudice (con testo di Giuseppe Bentivoglio, storico amico e paroliere genovese, su musiche di De Andrè e di Nicola Piovani) sia da lavori più recenti, come la bellissima Andrea, scritta con Massimo Bubola dall’album Rimini, una delle più belle canzoni contro la guerra, a cui si aggiunge la tematica dell’amore omosessuale, Zirichitaggia, sempre da Rimini, primo brano in dialetto cantanto da De Andrè (in questo caso il dialetto gallurese) e soprattutto Amico Fragile, da Volume 8 (1974) una delle canzoni più profonde, commosse e struggenti dell’intero catalogo. Il primo disco è un successo, come accennato anche grazie alla spinta allegra e gioiosa de Il pescatore, singolo da classifica per settimane. Il Vol. 2 uscì, come detto, dopo il clamore della triste vicenda del loro sequestro, e conseguente liberazione. Nonostante la mancanza di un singolo come Il pescatore, il disco vendette moltissimo: la scaletta si concentra questa volta su canzone meno note, tranne Via Del Campo, e ha alcuni gioielli come Avventura a Durango, cover di Romance in Durango che Bob Dylan scriverà in Desire (con l’aiuto di Jacques Levy), altre gemme da Rimini, come la title track e Sally, inno all’accettazione della diversità e all’incontro culturale, raccontato in questo brano tramite la storia di Sally che va a giocare con gli zingari, infrangendo il divieto della madre. Poi ci sono anche Il Testamento di Tito e una versione mozzafiato di Verranno A Chiederti Del Nostro Amore, canzone pubblicata su Storia di un Impiegato (1973), fulcro romantico di un disco dove, per la prima volta, De Andrè si schiera politicamente, raccontando la tormentata storia di un impiegato che dopo un attentato violento, va in carcere e ragiona sulla situazione sociale. Le storie musicali di De Andrè, solitamente scarne e delicate, vengono avvolte dal turbinio colorato e rock della PFM, pur mantenendo una riconoscibilità intima, ma acquistando un fervore e un ritmo nuovi, tanto che molte versioni dal vivo diventeranno icone musicali. Va detto che il tentativo qui fatto era oggetto di sperimentazioni: Francesco Guccini nello stesso anno, il 1979, pubblicherà Album Concerto con I Nomadi, da registrazioni di due concerti dello stesso anno. La bellezza di questi concerti forse solo in parte è trasmessa sul disco: però va notato che nei successivi tour, De Andrè riconoscerà lo storico apporto della PFM alle sue canzoni usando spesso gli stessi arrangiamenti. Rimangono due meravigliosi momenti di due storie musicali essenziali per la storia musicale del nostro Paese. E forse non solo per quella.
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