#Fiamma Corona
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bowtothewitch · 3 months ago
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“There is no death without life and no life without death. Something in each of us yearns for the other.” 📖 Captive in the Underworld, by Lianyu Tan.
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nevascaazul · 2 years ago
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Funny joining the Cracks (2009) fandom and finding out that most people are head over heels over Miss G. while I'm here thinking that Fiamma is the coolest lady of all.
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lemaldusiecle · 10 months ago
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Maria Valverde as Fiamma Corona in Cracks (2009).
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la-scigghiu · 10 months ago
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Sono la strega in cima al rogo Una farfalla che imbraccia il fucile Una regina senza trono Una corona di arancio e di spine Sono una fiamma tra le onde del mare Sono una sposa sopra l'altare
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....E per sempre sarò libera, e orgogliosa canto! 🦋
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vento-del-nord · 11 months ago
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Sono la strega in cima al rogo
Una farfalla che imbraccia il fucile
Una regina senza trono
Una corona di arancio e di spine
Sono una fiamma tra le onde del mare
Sono una sposa sopra l’altare
Un grido nel silenzio che si perde nell’universo
Sono il coraggio che genera il mondo
Sono uno specchio che si è rotto
Sono l’amore, un canto, il corpo
Un vestito troppo corto
Una voglia un desiderio
Sono le quinte di un palcoscenico
Una città, un impero
Una metà sono l’intero
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
E nel profondo sono libera, orgogliosa e canto
Ho vissuto in un diario, in un poema e poi in un campo
Ho amato in un bordello e mentito non sai quanto
Sono sincera sono bugiarda
Sono volubile, sono testarda
L’illusione che ti incanta
La risposta e la domanda
Sono la moda, l’amore e il vanto
Sono una madonna e il pianto
Sono stupore e meraviglia,
Sono negazione e orgasmo
Nascosta dietro a un velo
Profonda come un mistero
Sono la terra, sono il cielo
Valgo oro e meno di zero
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
E anche nel buio sono libera, orgogliosa e canto
Sono stata tua e di tutti di nessuno e di nessun altro
Con le scarpe e a piedi nudi
Nel deserto e anche nel fango
Una nessuna centomila
Madre figlia, luna nuova sorella, amica mia Io ti do la mia parola
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
Ma nel profondo sono libera, orgogliosa e canto
Mi chiamano con tutti i nomi
Con tutti quelli che mi hanno dato
E per sempre sarò libera, e orgogliosa 🎶
f. mannoia🎶
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lunamagicablu · 2 years ago
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LA TECNICA DEL RESPIRO SACRO DELL’ARCANGELO MICHELE Non sottolineeremo mai abbastanza quanto importante sia la respirazione nel rivendicare la vostra natura divina. Non la respirazione superficiale che la gente sulla Terra ha accettato come il giusto modo di respirare. Questo tipo di respirazione superficiale ha prodotto molti sintomi debilitanti e malattie, ed ha anche limitato la vostra immissione di Essenza Divina che è essenziale per il vostro benessere e la rivendicazione del vostro veicolo di Luce. Abbiamo spiegato e messo in evidenza il Respiro dell’Infinito, la Respirazione a Fisarmonica e quanto sia importante la pratica della respirazione intenzionale. Il Respiro dell’Infinito potrebbe essere definito il Respiro dell’Ascensione, in quanto allinea i vostri chakra galattici con il vostro veicolo fisico, ed apre le vie del ritorno alle dimensioni superiori. Accelera il processo di costruzione del vostro veicolo ascendente di Luce chiamato Merkivah. Facilita anche l’apertura del portale della vostra Sacra Mente ed i portali anteriori e posteriori del vostro Sacro Cuore.... ...In passato, abbiamo anche parlato del respiro ritmico che potrebbe essere definito il Respiro Sacro. Quando verrà praticata con regolarità, questa tecnica porterà energia alla vostra forma corporea e migliorerà la vostra salute, perché fornirà al vostro Essere fisico le radianti particelle di Luce Divina necessarie per una performance ottimale e per la longevità. E’ anche un modo efficace di irradiare la Fiamma Viola o Particelle Adamantine di Luce fuori verso il mondo della forma a beneficio di tutti. Il Sacro Respiro comporta una inspirazione profonda che inizia nell’addome inferiore. Respirate profondamente e lentamente mentre espandete lo stomaco e poi la zona toracica e visualizzate il respiro che lentamente sale ed esce dal chakra della corona. Quando avete riempito i polmoni al massimo, trattenete il respiro per lo stesso periodo di tempo dell’inspirazione. Visualizzate una sfera di Luce che lentamente scende lungo la vostra colonna di Luce, mentre gradualmente lasciate andare il respiro, contraendo lo stomaco e trattenendo il respiro per una pausa della stessa durata prima di iniziare la successiva inspirazione. Dovreste affermare la vostra intenzione (affermazioni) prima di iniziare il Respiro Sacro, come irradiare la Fiamma Viola o Particelle Adamantine di Luce fuori verso il mondo, o una qualsiasi delle brevi affermazioni che vi abbiamo dato. Per prendere il ritmo in questo tipo di respirazione, all’inizio potreste respirare contando fino a cinque o sette, trattenere il respiro contando allo stesso modo, espirare e trattenere il respiro, sempre contando, fino a quando vi sentite a vostro agio con il processo. Tutte e quattro le azioni dovrebbero avere la stessa durata, con un movimento costante, fluido, senza sforzo. Questa è anche una meravigliosa attività di gruppo ed un metodo potente per diffondere la Fiamma Viola e la Luce Divina del Creatore. Quando vi abituerete alla respirazione ritmica profonda, non vi sentirete più a vostro agio con le tecniche di respirazione breve, superficiale usate dalla massa. Arcangelo Michele attraverso Ronna Herman-www.ronnastar.com ********************** ARCHANGEL MICHAEL'S SACRED BREATHING TECHNIQUE We cannot stress enough how important breathing is in reclaiming your divine nature. Not the shallow breathing that people on Earth have accepted as the right way to breathe. This type of shallow breathing has produced many debilitating symptoms and illnesses, and has also limited your intake of Divine Essence which is essential for your well-being and the reclaiming of your vehicle of Light. We have explained and highlighted the Infinity Breath, Accordion Breathing and how important it is to practice intentional breathing. The Infinity Breath could be referred to as the Ascension Breath, as it aligns your galactic chakras with your physical vessel, and opens the pathways back into the higher dimensions. Accelerate the process of building your ascending vehicle of Light called the Merkivah. It also facilitates the opening of the portal of your Sacred Mind and the front and back portals of your Sacred Heart.... ...In the past, we have also talked about rhythmic breathing which could be termed the Sacred Breath. When practiced regularly, this technique will energize your bodily form and improve your health, for it will supply your physical Being with the radiant particles of Divine Light necessary for optimal performance and longevity. It is also an effective way of beaming the Violet Flame or Adamantine Particles of Light out into the world of form for the benefit of all. The Sacred Breath involves a deep inhalation that begins in the lower abdomen. Breathe deeply and slowly as you expand your stomach and then your chest area and visualize your breath slowly rising and leaving your crown chakra. When you have filled your lungs to the max, hold your breath for the same length of time as you inhaled. Visualize a ball of Light slowly descending your column of Light as you gradually let go of your breath, contracting your stomach and holding your breath for an equal length of pause before starting the next inhalation. You should state your intention(s) before initiating the Sacred Breath, such as beaming the Violet Flame or Adamantine Particles of Light out into the world, or any of the short affirmations we have given you. To get the rhythm into this type of breathing, you might initially breathe in for a count of five or seven, hold your breath for the same count, exhale, and hold your breath, still counting, until you feel comfortable with the process. . All four actions should be of equal duration, with a steady, fluid, effortless motion. This is also a wonderful group activity and a powerful method for spreading the Violet Flame and Divine Light of the Creator. As you get used to deep rhythmic breathing, you will no longer feel comfortable with the short, shallow breathing techniques used by the masses. Archangel Michael through Ronna Herman-www.ronnastar.com
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clarissa2020 · 11 months ago
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Mariposa
Sono la strega in cima al rogo Una farfalla che imbraccia il fucile Una regina senza trono Una corona di arancio e di spine Sono una fiamma tra le onde del mare Sono una sposa sopra l’altare Un grido nel silenzio che si perde nell’universo Sono il coraggio che genera il mondo Sono uno specchio che si è rotto Sono l’amore, un canto, il corpo Un vestito troppo corto Una voglia un desiderio Sono le quinte di un palcoscenico Una città, un impero Una metà sono l’intero Ahia ia ia ia ia iai Ahia ia ia ia ia iai Mi chiamano con tutti i nomi Tutti quelli che mi hanno dato E nel profondo sono libera, orgogliosa e canto Ho vissuto in un diario, in un poema e poi in un campo Ho amato in un bordello e mentito non sai quanto Sono sincera sono bugiarda Sono volubile, sono testarda L’illusione che ti incanta La risposta e la domanda Sono la moda, l’amore e il vanto Sono una madonna e il pianto Sono stupore e meraviglia, Sono negazione e orgasmo Nascosta dietro a un velo Profonda come un mistero Sono la terra, sono il cielo Valgo oro e meno di zero Ahia ia ia ia ia iai Ahia ia ia ia ia iai Mi chiamano con tutti i nomi Tutti quelli che mi hanno dato E anche nel buio sono libera, orgogliosa e canto Sono stata tua e di tutti di nessuno e di nessun altro Con le scarpe e a piedi nudi Nel deserto e anche nel fango Una nessuna centomila Madre figlia, luna nuova sorella, amica mia Io ti do la mia parola Ahia ia ia ia ia iai Ahia ia ia ia ia iai Mi chiamano con tutti i nomi Tutti quelli che mi hanno dato Ma nel profondo sono libera, orgogliosa e canto Mi chiamano con tutti i nomi Con tutti quelli che mi hanno dato E per sempre sarò libera, e orgogliosa canto!
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casual-nonbinary · 2 years ago
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Neve
questo è un piccolo scritto fatto per una challenge che sto facendo con una mia amica, ma mi piaceva parecchio l'idea di pubblicarlo qui. non so se lo farò con altri testi. sono solo 682 parole, dai. consigliato mentre si ascolta "Sacro Bosco" di Anna von Hausswolff.
L’orologio batteva le 21, quando A. uscì da casa sua per prendere la legna. Era tornata al tramonto a casa dal villaggio, al confine di un grande bosco di betulle e al di là del fiume. Presa dalla preparazione della cena, non aveva avuto tempo di prendere della legna in più oltre a quella usata per accendere il fuoco del camino. La legnaia si trovata sul lato opposto della casa, di fronte agli alberi, ed un semplice tetto con sotto i ciocchi di legno già tagliati. A. caricò la carriola con quanta più legna possibile, e con fatica poi la mosse nella neve. Non aveva fatto uscire i suoi due cani, ma li sentiva abbaiare da dentro: erano entrambi alla finestra sul retro, e puntavano verso la foresta.
A. si voltò, ma non vide altro che il nero della notte che dominava tra il bianco candido dei tronchi e della neve. I cani continuavano ad abbaiare. La ragazza aguzzò la vista e, da dietro un albero, sbucò un cervo. Nonostante la luna calante e la poca luce, l’animale si vedeva benissimo, come se irradiasse luce. Era una luce bianca, fredda, simile a quella di una stella, e danzava come una fiamma nel camino. Il cervo osservava A., e si voltò poi verso il cuore del bosco. Ma dopo alcuni passi, si girò e tornò ad osservare la ragazza, come invitandola a seguirlo.
A., senza neanche riflettere, di puro istinto, lo seguì, con gli stessi occhi dei bambini quando osservano curiosi la fiamma della candela appena accesa danzare e sciogliere la cera. Camminava tra gli alberi, la neve cadeva di tanto in tanto dai rami spogli, forse mossa da qualche animale, ma per il resto regnava il silenzio. Il cervo si fermò di fronte a un piccolo ruscello, molto basso, ed anch’esso brillava ma di una luce più flebile. Ma A. non se ne accorse: era incantata dall’aspetto dell’animale, ora che era vicina. L’animale da lontano non sembrava tanto diverso, se non fosse per la pelliccia luminosa e bianca, ma sopra al collo non vi era carne, solo il cranio scarnificato e bianco come neve, e dentro alle cavità oculari vi erano due piccole fiammelle violacee. Le corna dell’animale erano anch’esse bianche come neve, la parte più luminosa del corpo, e sembravano formare due mani volte ad accogliere un dono dall’alto.
L’animale attraversò il corso d’acqua, sempre con un passo lento e regolare. La neve al suo passaggio si scioglieva e sotto i fiori crescevano in un’esplosione di colori. A. evitava di calpestarli, ma senza perdere di vista la creatura. Davanti a loro si aprì una radura, e la ragazza si chiese dove fossero, visto che conosceva quel bosco a menadito e mai aveva visto un posto così: al centro vi era un grande masso, coperto di rune e licheni, e tutt’attorno sulla neve era cosparsa della cenere a formare segni e figure. Sopra alla roccia, nuda, vi era una ragazza dai lunghi capelli biondi, la pelle di un bianco diafano, che osservava A. con gli occhi dello stesso colore delle fiamme della creatura. Come A. mise piede nella radura, la ragazza nuda scese con un balzo: nello stesso istante, il cervo scomparì, e sotto ai piedi di lei crebbero fiori. Da dietro di lei uscirono altre quattro donne nude, dai capelli rossi e la pelle pallida, con gli occhi di fiamme, e sulla testa delle corone di rami e fiori. Iniziarono a ballare, invitando A., e ad ogni passo la ragazza veniva spogliata di un indumento, ma non sentiva freddo. Prima che la sua coscienza potesse realizzarlo, stava anche lei ballando con una corona di rami attorno alla bionda nuda, mentre in cielo la luna era divenuta anch’essa violacea. Tutto attorno, migliaia di fuochi fati ruotavano e illuminavano la radura, mentre un antico canto riempiva il silenzio del bosco.
La mattina dopo, dal villaggio arrivò lo zio di A., preoccupato di non averla vista in bottega. La trovò distesa al limitare del bosco, la legna caduta a lato, e i capelli rossi sciolti e pieni di petali e rametti. Non respirava più.
Rosa Plautilla Artemisia B.
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🟡SANT'IVOALLA SAPIENZA, CAPOLAVORO DI BORROMINI
🔹🔸La chiesa di sant’Ivo alla Sapienza è una mirabile opera di Francesco Borromini, uno degli esempi più affascinanti del barocco a Roma. L’architetto ticinese nel 1632 era stato incaricato da papa Urbano VIII di portare a compimento il complesso dove sin dal 1497 aveva sede l’Università della Sapienza, fondata nel 1303 da Bonifacio VIII. Per Borromini si trattò, dopo la chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane, del primo grande incarico pubblico, e in tale mandato fu determinante la raccomandazione del grande rivale Gian Lorenzo Bernini: un atto di benevolenza che forse derivava dalla volontà – da parte dello scultore – di continuare a servirsi dell’aiuto del Borromini come formidabile collaboratore tecnico.
🔸L’università della Sapienza era stata – fin dalle sue origini – sotto il patrocinio papale. Nel 1497 Alessandro VI aveva promosso la costruzione del Palazzo, edificio che venne poi ampliato nel 1565 per volere di Pio IV su progetto di Pirro Ligorio: un complesso a quattro ali con cortile centrale a doppia esedra, incorniciato da portici a due piani con annessa la chiesa. Nel 1579 su incarico di Gregorio XIII (e poi di Sisto V) i lavori ripresero sotto la direzione di Giacomo della Porta, che eliminò una delle due esedre previste facendo in modo che un corridoio conducesse direttamente alla chiesa, divenuta punto focale dell’intera costruzione. Sotto Paolo V i lavori furono interrotti finché nel 1628-31 il nuovo papa, Urbano VIII, promosse un ulteriore rifacimento del palazzo con la nomina nel 1632 del Borromini.
🔹L’architetto costruì la chiesa di Sant’Ivo, ultimò il palazzo e infine, dal 1659 su incarico di Alessandro VII, eresse la Biblioteca Alessandrina, rievocazione della celebre biblioteca di Alessandria d’Egitto. La chiesa del Borromini doveva sostituire la cappella universitaria fondata da Leone X e accogliere anche le funzioni solenni. Mentre l’edificio progettato dal Della Porta aveva una forma circolare con cappelle molto piccole, Borromini mantenne l’impianto centrale ma ideò una forma stellare, un unicum nella storia dell’architettura e forse l’opera più bella della sua vita.
🔸La prima difficoltà fu costituita dalla necessità di intervenire nel contesto preesistente, costruito dai suoi predecessori: l’impianto del cortile era già stato completato e parte della stessa facciata concava della chiesa era stata innalzata dal Della Porta. Borromini dovette adeguarsi a questa presenza, modificandola in parte. La costruzione ebbe inizio nel 1642, quando fu posata la prima pietra, e per ultimarla furono necessari vent’anni: nel 1660 la chiesa venne consacrata e nel 1659 fu avviata la decorazione interna. La realizzazione dell’opera fu molto travagliata, sia per i continui ripensamenti del Borromini sia a causa delle innumerevoli sollecitazioni da parte della committenza.
🔹La facciata di Sant’Ivo alla Sapienza fa da sfondo al cortile ed è la continuazione delle due ali del palazzo: i due ordini di arcate del porticato proseguono infatti lungo la facciata concava trasformandosi nelle finestre al piano superiore e, al piano inferiore, nelle finestre e nel portale centrale. Dall’attico si eleva la cupola, fiancheggiata da due “torricelli” con i monti simbolo dei Chigi (la famiglia di Alessandro VII): essa è avvolta in un tamburo esalobato scandito da lesene, a sua volta sormontato da una scalinata di dodici gradoni, al cui interno si trova la calotta: una struttura che ricorda – per l’idea del tamburo e il ricorso ai gradoni – la struttura del vicino Pantheon.
🔸Al di sopra dei gradoni si erge la lanterna, divisa da doppie colonne in sei sezioni concave, con cuspide a spirale terminante in una fiamma, a sua volta sormontata da un gruppo formato da corona, globo, colomba dei Pamphili (la famiglia di Innocenzo X, divenuto papa dopo la morte di Urbano VIII) e infine croce. Sembra che per la forma peculiare della lanterna il Borromini si sia ispirato a un modello templare antico, testimoniato ad esempio dal Tempio di Venere a Baalbek: una forma architettonica che riprende lo studio della curvatura e si apre all’esterno. L’elemento soprastante è una forma ad elica che richiama le scale a chiocciola e pare rievocare il pungiglione dell’ape, l’emblema araldico dei Barberini (la casata di Urbano VIII), che si ripete ovunque nella chiesa e nel palazzo. Quando la lanterna venne innalzata sollevò un coro di polemiche per la sua forma ardita e Borromini fu accusato di aver creato un edificio instabile: il rettore dell’Università – preoccupato dallo scalpore – chiese all’architetto di impegnarsi per quindici anni in caso di eventuali danni causati dalla sua creazione.
🔹La pianta di Sant’Ivo alla Sapienza è anch’essa del tutto originale: ha forma stellare, derivante dall’intersezione di due triangoli equilateri – che generano un esagono – su cui attestano cerchi aventi come centro i vertici e i punti di intersezione fra gli assi delle due figure. Delle sei cappelle laterali tre sono dunque semicircolari mentre le altre tre – giacenti sui vertici del triangolo – ne svelano la forma. In alzato tale geometria crea all’interno dell’edificio un’alternanza di parti concave e convesse, scandite e sottolineate da pilastri con capitelli corinzi addossati agli spigoli, che sostengono il cornicione. La parte al di sopra del cornicione – che ripete il disegno della pianta – è caratterizzata dallo slancio della cupola, che poggia direttamente sul corpo della cappella. La cupola è divisa in sei spicchi da costoloni, che salgono restringendosi sempre più fino ad unirsi alla base della lanterna, costituendo il passaggio dall’esagono della base alla forma perfetta del cerchio. In ogni spicchio si apre un finestrone e l’ascensione è scandita da otto stelle alternativamente a sei e otto punte. Al centro del lanternino è visibile la colomba circondata dai raggi dello Spirito Santo portatore di Sapienza: è uno degli innumerevoli riferimenti del Borromini alla Sapienza e alla simbologia religiosa che vi è correlata.
🔸La decorazione interna è essenziale, in un particolare tono di bianco arricchito da elementi a stucco (oltre alle stelle, i monti emblema dei Chigi) e in oro. L’unica nota di colore è costituita dalla pala dell’altare maggiore, opera di Pietro da Cortona, rappresentante Sant’Ivo che si costituisce avvocato dei poveri. Lo splendido pavimento bicromo in marmo bianco e nero, dal disegno geometrico, fu l’ultimo elemento ad essere apposto.
🔹Con il completamento della chiesa fu portata a termine anche la costruzione del Palazzo, con la realizzazione delle facciate su piazza Sant’Eustachio e via dei Canestrari e, da ultima, l’edificazione della Biblioteca Alessandrina: i lavori iniziarono nel 1659 e si protrassero ben oltre la morte del Borromini.
🟨fonte: Viaggiatrice curiosa
🟦foto: Sant'Ivo alla Sapienza
✅@Roma: capitale d’arte di bellezza e di cultura
#roma #church
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dado-shop · 2 months ago
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Accensione elettrica integrata nelle manopole Bruciatori Sabaf di alta qualità – 1 Bruciatore Multi Corona Wok da 3.80 kW, 1 Bruciatore rapido da 2.90 kW, 2 Bruciatori Semi rapidi da 2.00 kW, 1 Bruciatore ausiliario da 1.0 kW Sistema blocco fiamma: In caso di spegnimento accidentale, il sistema di sicurezza bloccherà la fuoriuscita di gas Ugelli per GPL gas liquido inclusi - Predisposto per gas metano (20mb)
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bowtothewitch · 1 month ago
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"I'd let the world burn, Let the world burn for you, This is how it always had to end, If I can't have you, then no one can."
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lamilanomagazine · 11 months ago
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Alcamo Marina (TP), ricordato il 48esimo anniversario della Strage
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Alcamo Marina (TP), ricordato il 48esimo anniversario della Strage. Ieri l’Arma dei Carabinieri di Trapani ha commemorato la scomparsa dell’Appuntato Salvatore Falcetta e del Carabiniere Carmine Apuzzo, barbaramente uccisi il 27 gennaio del 1976 in quella che viene ricordata come la Strage di Alcamo Marina, con la celebrazione di una Santa Messa presso la Chiesa Maria Santissima della Stella, celebrata dal Cappellano Militare Don Salvatore Falzone. L’Arma dei Carabinieri, nell’anno in cui ricorre il 48esimo anniversario, vuole onorare la memoria dei giovani caduti rimasti vittime dell’efferato agguato ad opera di persone tuttora ignote. Nella notte tra il 26 e il 27 gennaio di 48 anni fa, il 19enne Apuzzo, di origini campane e il 35enne Falcetta di Castelvetrano, furono sorpresi nel sonno da malviventi che si introdussero nello stabile della casermetta “Alkamar”, dopo aver forzato la porta mediante l’utilizzo di una fiamma ossidrica. La tragica scoperta avvenne l’indomani mattina, all’alba, quando gli uomini della scorta dell’allora segretario del MSI Giorgio Almirante, nel transitare lungo la strada statale che costeggia la località turistica, notarono la porta della caserma completamente divelta e una volta introdottisi all’interno dei locali rinvennero i corpi dei due Carabinieri senza vita. Al termine della celebrazione eucaristica, alla presenza delle Autorità militari, civili, dei familiari dei caduti e dei rappresenti dell’ Associazione Nazionale Carabinieri di Alcamo, è stata deposta una corona di alloro presso la stele commemorativa dell’eccidio. Dal 2016, il lungomare di Alcamo Marina è intitolato ai due giovani Carabinieri vittime della Strage.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lemaldusiecle · 10 months ago
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Maria Valverde as Fiamma Corona in Cracks (2009).
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lgbtfilmes · 1 year ago
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Situada na década de 1930, em um rigoroso internato de elite britânico chamado St Mathilda's, a história se concentra em um grupo de garotas que idolatram sua enigmática instrutora de mergulho , Miss G ( Eva Green ) (no filme, descobrimos que a senhorita G havia sido uma estudante na mesma escola em que agora trabalha e pode até continuar na escola depois que ela se formou). Di Radfield ( Juno Temple ) tem uma queda por Miss G, e é a empresa favorita e líder de seu grupo. Quando uma linda garota espanhola chamada Fiamma Corona ( María Valverde) chega à escola, o foco da senhorita G é desviado das outras garotas. Torna-se um triângulo: Miss G fica cada vez mais obcecada com Fiamma, Fiamma é perturbada pela Miss G e também abertamente aborrecida pelas hipocrisias e decepções do professor, e Di é terrivelmente ciumento e torna a vida de Fiamma um inferno. Em uma cena muito reveladora do filme que destacou claramente os enganos da srta. G, a srta. G (que alegou ser uma viajante do mundo para suas "meninas") vai a uma cidade paroquial próxima para comprar algumas provisões. Ela está visivelmente chateada com essa viagem e, depois de comprar suas provisões e chamar a atenção indesejada de alguns arruaceiros locais, ela volta à escola, ao que parece, quase em pânico. O assédio culmina com Di expulsando Fiamma fisicamente da escola, mas, como ela não pode retornar à Espanha como esperava, Fiamma acaba voltando à escola mais tarde naquela noite. Quando Fiamma é finalmente encontrada, as duas meninas dão os primeiros passos em direção à amizade, e na festa do dormitório a seguir ficam todas um pouco bêbadas, e Fiamma desmaia. Miss G a leva para seu próprio quarto. Então Miss G a beija e a estupra enquanto desmaia; Di testemunha isso pela porta da sala, que ficou entreaberta, e depois foge. Na manhã seguinte, Fiamma está visivelmente chateada e a Srta. G está igualmente angustiada enquanto corre atrás dela. Di é meditativa e, eventualmente, diz ao resto de sua gangue que Fiamma seduziu a senhorita G. Fiamma presumivelmente diz à senhorita G que ela relatará o abuso sexual aos professores e, horrorizada, a senhorita G percebe que sua carreira terminará. Ela, por sua vez, manipula o carinho de Di por ela em raiva. Ela diz que Fiamma inventará mentiras sobre molestá-la (mesmo que seja verdade) e planeja levá-la a ser expulsa da escola. Di se recusa absolutamente a permitir que isso aconteça. O confronto entre a gangue de Di e Fiamma fica feio quando Fiamma se recusa a responder às perguntas cruéis de Di e tenta explicar o que realmente aconteceu, sugerindo as mentiras e os defeitos de caráter da senhorita G. Fiamma corre para a floresta à medida que as coisas se tornam mais violentas, mas as meninas a alcançam e, sob a liderança de Di, batem nela com seus paus e punhos. Fiamma começa a ter um ataque de asma e as meninas param aterrorizadas. Eles correm para buscar ajuda, e Di encontra a Srta. G (que estava assistindo o espancamento e a perseguição que se seguiu em silêncio e sem nenhuma tentativa de impedir o espancamento), que diz que ela ficará com Fiamma e manda Di ir buscar um professor. Recomendação: Má Educação(2004) IMDb
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phedre-delunay · 2 years ago
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E cammini,
Nessuno lo sa...
Che porti in giro con Te l'Anima Addosso .
Lasci che ti guardino.
Che ti sfiorino con quel velo
Di curiosità,
Misto al pensiero impuro,
Di cui hai imparato il lessico
Ad immagine vista Mare.
Ti turba forse?
No , è solo un pizzico di vento ai tuoi piedi .
Perché Tu , lo sai .
Lo sai , che * ti portiaddosso
Un tesoro inestimabile ,
Un Danno subito che ti ha
Oltraggiato ,
Martirizzato, arsa viva sul talamo dei Sogni .
Tu lo Sai ,
Che il Tuo Dolore ,
è una perla adagiata all'interno di uno scrigno dalle Ali di Mare ,invisibile al mondo.
Lo Sai , che tremera' ancora,
Che
Quel* Tutto non era roba Tua, ti lacrimava sul costato,
Era un chiodo arrugginito.
Eh, lo sai , si ,
Che l'Anima Tua è una Fiamma di Drago ,
Un fiore di campo nascosto ,
Un Passo all 'indietro sulle Tue Impronte
Per sbagliare meglio
Correndo a mille,
Tra chi non sa, non vede ,
Non saprà.
Che importa?
Sei quel * Tu ,
Quell'Io ,
Che scardina ogni dubbio.
È un libro antico, alla luce di una candela innamorata ,
Che carezza ciglie annerite
Dalle fiamme impietose.
Ringrazio i miei Errori ,
L'utero del Boa che sempre ho saputo in silenzio .
Ringrazio il Male vestito a rigore di un Altare .
Il Cuore mio che mastica veleno
Rimanendo corona regale .
Sorrido in Me ,
Mi canto Dentro .
Esco , là fuori.
Là, dove il mondo che ho tra le mani chiuse a pugno ,
È un inchino al mio morire
Nascendo
Con un Cuore in più.
# Anomalie di Gente scolpita
Nel Sacro Vente di una Prece .
~~~~\
Opium@rougesoul ⚜️
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vintagebiker43 · 11 months ago
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Sono la strega in cima al rogo Una farfalla che imbraccia il fucile Una regina senza trono Una corona di arancio e di spine Sono una fiamma tra le onde del mare Sono una sposa sopra l’altare Un grido nel silenzio che si perde nell’universo Sono il coraggio che genera il mondo Sono uno specchio che si è rotto Sono l’amore, un canto, il corpo Un vestito troppo corto Una voglia un desiderio Sono le quinte di un palcoscenico Una città, un impero Una metà sono l’intero Ahia ia ia ia ia iai Ahia ia ia ia ia iai Mi chiamano con tutti i nomi Tutti quelli che mi hanno dato E nel profondo sono libera, orgogliosa e canto Ho vissuto in un diario, in un poema e poi in un campo Ho amato in un bordello e mentito non sai quanto Sono sincera sono bugiarda Sono volubile, sono testarda L’illusione che ti incanta La risposta e la domanda Sono la moda, l’amore e il vanto Sono una madonna e il pianto Sono stupore e meraviglia, Sono negazione e orgasmo Nascosta dietro a un velo Profonda come un mistero Sono la terra, sono il cielo Valgo oro e meno di zero Ahia ia ia ia ia iai Ahia ia ia ia ia iai Mi chiamano con tutti i nomi Tutti quelli che mi hanno dato E anche nel buio sono libera, orgogliosa e canto Sono stata tua e di tutti di nessuno e di nessun altro Con le scarpe e a piedi nudi Nel deserto e anche nel fango Una nessuna centomila Madre figlia, luna nuova sorella, amica mia Io ti do la mia parola Ahia ia ia ia ia iai Ahia ia ia ia ia iai Mi chiamano con tutti i nomi Tutti quelli che mi hanno dato Ma nel profondo sono libera, orgogliosa e canto Mi chiamano con tutti i nomi Con tutti quelli che mi hanno dato E per sempre sarò libera, e orgogliosa canto!
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❤️
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