#Ferdinando e Carolina
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Fernando y Carolina (Lina Wertmüller. 1999)
Ferdinando e Carolina
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Ferdinando e Carolina, storia di un NON amore a prima vista
Listen to 2024-12-03 carolina e ferdinando – audio promo byRadio tusciaevents on hearthis.at Ferdinando e Carolina, storia di un NON amore a prima vista GrandiDonne serate online sul femminile e i fenomeni economici e socio-culturali 3 dicembre 2024 – 21:00/23:00 – Social Clubhouse Organizzato da ‘donna, immagine città’ – [email protected] – www.immaginecitta.org. Serata di viaggio nella…
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Ferdinando e Carolina, storia di un NON amore a prima vista
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Napoli - Francesco Laurana - Maschio Angioino - Arco trionfale - 1479
Fondata dai Greci di Cuma, i sovrani che nei secoli si sono susseguiti sul trono di Napoli sono stati:
i Normanni:
- Ruggero I d’Altavilla conquistò la Sicilia nel 1091;
- Ruggero II (1130 - 1154): fu il primo re di una Sicilia multietnica e multireligiosa avendo accorpato in un unico regno tutti i possedimenti normanni nell’Italia Meridionale conquistando Napoli nel 1137;
- Guglielmo I (1154 - 1166)
- Guglielmo II (1166 - 1189): eresse il Duomo di Monreale;
- Tancredi (1189 - 1194)
- Guglielmo III (1194)
- Costanza d’Altavilla (1194 - 1197)
gli Svevi:
- Federico II (1198 - 1250) Stupor Mundi: a Napoli istituì l’università nel 1224;
- Corrado (1250 - 1254): dovette confrontarsi con il potere del fratellastro Manfredi;
- Corradino (1254 - 1258): fu sconfitto nella battaglia di Tagliacozzo e fatto imprigionare a Castel dell’Ovo e decapitare da Carlo d’Angiò nella piazza del mercato a Napoli, poi sepolto nella vicina Chiesa del Carmine. La dinastia degli Svevi scomparve con la morte di Manfredi nel 1266.
gli Angioini:
- Carlo I (1266 - 1285): fratello di Luigi IX il Re Santo, Conte d’Anjou, ricevette in vassallaggio la Sicilia e Napoli dal Papa che difese dagli Hohenstaufen. Edificò il Maschio Angioino, con uno stile che richiama il castello di Avignone, nel 1282;
- Carlo II (1285 - 1309): dovette rinunciare al trono di Sicilia dopo la rivolta dei Vespri Siciliani nel 1302;
- Roberto I (1309 - 1343): figlio di Maria d’Ungheria sepolta nella Chiesa di Donnaregina, fu apprezzato da Petrarca e amante della cultura e delle lettere;
- Giovanna I (1343 - 1382): fu fatta assassinare dal ramo di Durazzo degli angioini e le succedette
- Carlo (1382 - 1386)
- Ladislao (1386 - 1414)
- Giovanna II (1414 - 1435)
- Renato I (1435 - 1442)
gli Aragonesi:
- Alfonso I d’Aragona (1442 - 1458): sconfisse Renato d’Angiò e unì il tono di Napoli a quello di Sicilia e ai possedimenti della Sardegna e della Spagna occidentale. Combattè contro Milano e Genova e dotò il Maschio Angioino dell’attuale arco di trionfo;
- Ferdinando I detto Ferrante (1458 - 1494): all’inizio del suo regno dovette fronteggiare la rivolta angioina e successivamente sedò la rivolta dei baroni e si alleò con gli Sforza contro il re di Francia Carlo VIII d’Angiò. Del suo tempo la Chiesa del Gesù Nuovo;
- Alfonso II: sposò Ippolita Maria Sforza, ma dovette abdicare a causa della calata di Carlo VIII;
- Ferrandino (1494 - 1496)
- Federico I (1496 - 1503) durante il cui regno vi fu la conquista e poi la cacciata di Luigi XII re di Francia;
- Ferdinando III (1504 - 1516) dopo il quale il Regno di Napoli fu incluso in quello di Spagna prima sotto la casata degli Asburgo (con la breve parentesi della Repubblica di Masaniello fra il 1647 e il 1648) poi sotto quella dei Borbone (1700 - 1713) ed ancora sotto quella degli Asburgo d’Austria (1713 - 1734).
i Borboni:
- Carlo I (1734 - 1759): già Duca di Parma, conquistò e riunificò il Regno delle Due Sicilie anche grazie alla madre Elisabetta Farnese, seconda moglie del re di Spagna, che da Madrid influenzò la prima parte del suo regno. Riformò con Bernardo Tanucci l’amministrazione, promosse la musica (fondò il Teatro di San Carlo nella patria di Paisiello e Pergolesi), l’arte (promosse la ceramica di Capodimonte, fece costruire al Vanvitelli la reggia di Caserta del 1751 e quella che oggi è Piazza Dante oltre alla Reggia di Capodimonte dove installò la collezione Farnese) e sostenne gli scavi a Pompei ed Ercolano che iniziarono nel 1738);
- Ferdinando (1759 - 1799 e 1816 - 1825): sposò una figlia di Maria Teresa d’Austria, Maria Carolina che lo allontanò dall’influenza spagnola di Bernardo Tanucci, promosse la Marina Militare (nel 1787 fu fondata la Nunziatella), ma dovette subire una rivoluzione filo-francese (Eleonora Fonseca Pimentel, Mario Pagano, …) nel 1799 contrastata dal Cardinale Ruffo e da Fra Diavolo e la conquista napoleonica che insediò Giuseppe Bonaparte dal 1806 al 1808 e Gioacchino Murat dal 1808 al 1815 prima di diventare, con il Congresso di Vienna, Re delle Due Sicilie ed essere sepolto al Monastero di Santa Chiara;
- Francesco (1825 - 1830)
- Ferdinando II (1830 - 1859): fondò la prima ferrovia d’Italia (1839), ma fu reazionario e soprannominato il Re Bomba per come represse i moti rivoluzionari del 1848 a Messina;
- Francesco II (1859 - 1861): era figlio di Ferdinando II e di Maria Cristina di Savoia e sposò la sorella di Sissi, Maria Sofia di Baviera.
Con l’Unità, Napoli confluì nel Regno d’Italia: ecco perché la statua di Vittorio Emanuele II è presente a Palazzo Reale.
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#IdentitàPartenopea
NAPOLI 💙⚜
Città bistrattata, sottovalutata e abbandonata al giogo della criminalità organizzata. Ma Napoli non è così e non fu così. Lo è diventata. Metropoli brillante, aristocratica e colta, luogo d’incontro di svago e del bel mondo, viva e felice sotto la dinastia dei Borbone che inizia nel 1734 quando Carlo di Spagna conquista i regni di Napoli e Sicilia sottraendoli alla dominazione austriaca. Incoronato nel 1735 re delle Due Sicilie a Palermo, sceglie Napoli, come capitale del regno. Considerata dalla corte di Vienna un regno lontano e poco degno di prestigio…quasi fossero “le Indie”, Napoli in realtà era una magnifica metropoli di arte e cultura del Sud, per il Sud, per l’Europa, per il mondo, intorno alla quale si raccoglieranno ben presto letterati, filosofi e architetti provenienti da tutta Italia.
Il “buon re”, così come veniva chiamato Carlo di Borbone, farà venire a Napoli il toscano e saggio Bernardino Tanucci a cui affiderà le sorti finanziarie del regno. Pittori e architetti come Fuga e Vanvitelli per dare vita a teatri, porti, fortificazioni e ospedali. E’ l’inizio del gran settecento dei Borbone a Napoli e dintorni. La prima fabbrica di locomotive a Portici, e la vicina reggia dove insieme a Maria Amalia, sua sposa e figlia del re di Sassonia, si darà vita ad un maestoso progetto residenziale con due grandi parchi, l’orto botanico e il real museo delle antichità con i reperti e le sculture provenienti dagli scavi archeologici di Ercolano. E ancora, il palazzo reale a Napoli, il tunnel borbonico come via di fuga, il real albergo dei poveri, il Teatro San Carlo, il golfo di Napoli con la più grande acciaieria e i più grandi arsenali d’Italia.
Costretto a lasciare Napoli per tornare in Spagna, dopo 25 anni di regno, a Carlo succederà il figlio di otto anni, Ferdinando, che passata la reggenza, vedrà una Napoli all’apice del suo splendore con la regina Maria Carolina, severa e austera per amore della sua città. Centro di cultura e svago, la città partenopea attrarrà le più grandi corti d’europa e dei lumi, fino a quando con l’annessione al Piemonte e la successiva unità d’Italia nel 1861 si passerà dall’epoca d’oro settecentesca ad un periodo di brigantaggio nato dalla reazioni sanguinose suscitate dalla politica repressiva dei piemontesi e parallelamente l’avanzare della criminalità organizzata che approfitterà “… per accamparsi sul deserto delle istituzioni.”
“La storia dei vinti è scritta dai vincitori… ci saranno verità che i conquistatori vorranno nascondere“. E così, prima dell’arrivo dei Savoia, Napoli godeva di un’ ottima consistenza finanziaria. Il banco di Napoli contava 443 milioni di lire rispetto ai 148 dei piemontesi; il 51 %degli operai italiani erano occupati nelle industrie del Sud, la pressione fiscale sui cittadini meridionali era la metà rispetto a quella esercitata sui piemontesi dai Savoia, le produzioni agricole detenevano il primato grazie alla fertilità delle terra, alla salubrità dell’acqua e al clima mite. Finirà lo splendore, famiglie costrette all’elemosina, il commercio quasi del tutto annullato; opifici privati costretti a chiudere a causa di insostenubli concorrenze: tutto proveniva dal Piemonte, dalla carta finanche alle cassette della posta, non vi era faccenda con non era disbrigata da uomini e donne piemontesi che si prenderanno cura dei trovatelli…”quasi neppur il sangue di questo popolo più fosse bello e salutevole.”
Lina Weertmuller
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Ferdinando e Carolina (1999)
#Ferdinando e Carolina#Ferdinando e Carolina 1999#Ferdinando and Carolina#Maria Carolina of Austria#Maria Carolina Louise Josepha Johanna Antonia#Maria Karolina von Österreich#Maria Carolina d'Austria#Gabriella Pession#Italian cinema#period drama#perioddramaedit#gifshistorical#periodedits#my gifs#the comedy isn't good so far#then again what was I expecting of a comedy with such a protagonist#but the cinematography is beautiful
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Maria Carolina's costumes in Ferdinando e Carolina (1999)
#Ferdinando e Carolina#Ferdinando e Carolina 1999#Ferdinando and Carolina#Maria Carolina of Austria#Maria Carolina Louise Josepha Johanna Antonia#Maria Karolina von Österreich#Maria Carolina d'Austria#Gabriella Pession#Italian cinema#period drama#perioddramaedit#gifshistorical#periodedits#my gifs#hello anon
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Ferdinando e Carolina (1999)
#Ferdinando e Carolina#Ferdinando e Carolina 1999#Ferdinando and Carolina#Italian cinema#Joseph II#Giuseppe II d'Asburgo-Lorena#Carlo Caprioli#period drama#perioddramaedit#gifshistorical#periodedits#my gifs#her expression is perfect#...and she reminds me of Gemma Whelan somehow#and I don't even know who the actress is T_T#Cristina Casale#maybe?
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new-to-me #420 - Ferdinando e Carolina
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"Small black eyes,
if you look,
let houses and cities fall down.[...]"
Giovanni Meli, The eyes [According to the tradition, Meli is referring to Lucia Migliaccio's beautiful black eyes].
Donna Lucia Maria was born in Siracusa on January 18th 1770. She was the daughter of Don Vincenzo Migliaccio e Bonanno, of the Princes of Baucina and 8th Duke of Floridia and San Donato, and Spanish descendant Dorotea Borgia e Rau, of the Marquises of Casale. At 6, following her father's death, and as her parents' only living child (her brother Ignazio had already died at just 5 years old), she inherited the Duchy of Floridia.
On April 19th 1781, only 11 years old, the little Duchess married in Palermo the 25 years old Benedetto Maria Grifeo del Bosco (he was born on November 17th 1755), Duke of Ciminna and firstborn of Gerolamo Maria 7th Prince of Partanna. The Grifeo was an incredibly old and noble Sicilian family whose ancestors received their titular fief during the rulership of the Great Count Ruggero, in 1091, and the baronage in 1139, during the reign of his son, King Ruggero II of Sicily. In 1802 the Prince Gerolamo Maria died, and Benedetto became the 8th Prince of Partanna, making Lucia the Princess consort.
Benedetto also inherited the role of Deputy of the Kingdom, and on November 4th of the same year, he was awarded by King Ferdinando IV of Naples and III of Sicily with the knighthood of the Insigne Real Ordine di San Gennaro. The Prince of Partanna also served as Gentleman of the Bedchamber and State Councillor, giving his wife the chance to frequent Palermo high society and even the Royal court during King Ferdinando's long periods spent in Sicily. Lucia was praised for her intelligence, artistic skills and beauty (in particular her black eyes).
The Princess bore her husband nine children, five of whom survived infancy: Vincenzo (future 9th Prince of Partanna), Giuseppe, Leopoldo, Luigi. Marianna, the only daughter, is considered by some people the illegitimate daughter of King Ferdinando, since she was born in 1808, when Lucia was already the sovereign's lover, and given the deep affection Ferdinando always exhibited for Marianna.
Since 1806, the King and his court, had been forced to move to Palermo to escape the French army which had invaded the peninsular part of the Bourbonic kingdom and would establish the Kingdom of Naples under the rulership of Napoleon's brother-in-law, Joachim Murat.
In the meantime, Lucia's beauty (not ruined in the least by the numerous pregnancies) gave soon rise to a lot of gossip, and her name was linked to other gentlemen's ones, like the Neapolitan Lucio Caracciolo, Duke of Roccoromana, renowned womanizer. The existence of a relationship between the two is (according to some) supported by the fact that, once married to the King, she asked her husband to pardon the Duke, as Caracciolo had been loyal to Murat and even took part to the Russian Campaign. Despite his traitorous track records, in fact, the Duke retained until the end his favoured position at the Bourbonic royal court.
On January 16th 1812, King Ferdinando, who since 1806 had been able to count on the help of the British army and, thanks to them, retain control of Sicily, was nonetheless forced by his protector Lord Bentinck to hand over his powers (on the basis of a fictitious illness) in favour of his son Francesco, who was appointed Regent of the Kingdom. The same year, on March 28th, Don Benedetto Grifeo died at 56, leaving Lucia free to pursue her relationship with Ferdinando with fewer restrictions especially since the King's rightful wife, Maria Carolina, having lost any political influence and accused to have plotted against the British allies was forced to leave Sicily to never return.
On July 1814 Ferdinando pronounced himself recovered and took back control of the government. As he intended to keep the peace in the Sicilian territory, he declared he would maintain (at least officially) the Sicilian Constitution which had been promulgated in 1812, under the regency of his son. Two months later, on September 8th, Maria Carolina would be found dead in her chamber in Hetzendorf castle, in Vienna.
Now free, Ferdinando asked Lucia to marry him, and she was too happy to accept. The couple married in Palermo's Palatine Chapel, in a secret ceremony officiated by Friar Salvatore Maria Caccamo, the King's confessor and chaplain, and with Vincenzo and Carlo De Falco as only witnesses, on November 27th, barely 80 days after Maria Carolina's death. Lucia was 44, while her husband was 63.
Ferdinando's son and heir, Francesco had tried to dissuade his father on the ground of the many rumours going around Lucia's marital fidelity, to which the old King supposedly retorted: "Penza ‘a mammeta, guagliò, penza ’a mammeta!" ("Think about your mom, kid, think about your mom!"), alluding to the deceased Queen's affairs. The only thing that cheered Francesco was that, as a morganatic union, no child born from that marriage could make any claim on the Throne.
As soon as people got wind of the secret wedding ceremony, the couple was critiqued as their marriage (which moreover had happened too soon) was seen as an attempt made by two cheaters who, now both widowed, had tried to patch things up.
Unlike her illustrious and strong willed predecessor, Lucia proved to be discreet, moderate and accommodating, staying away from political affairs and intrigues. Ferdinando was particularly satisfied with his new wife, bragging that he had now a wife that let him do whatever he wanted, and a Minister that gave him little to do.
Even though Napoleon had already been (apparently) defeated in Leipzig and sent to exile on the island of Elba, Murat was still ruling in the Neapolitan territory, making for Ferdinando impossible to return, even with the British support. It would be only one year later, that the former Emperor's brother-in-law would be defeated in the battle of Tolentino, at the beginning of May. Thanks to the agreements made during the Congress of Vienna, and especially since the Treaty of Casalanza signed on May 20th 1814, Ferdinando was given back almost his whole former territories. In this same occasion, although, he lost Malta (which had been part of the Kingdom of Sicily since XIth century) which became a British protectorate, and the Stato of the Presidi (which included the Island of Elba), donated to the Gran Duchy of Tuscany.
In 1815 Ferdinando returned to Naples with Lucia by his side, while his son Francesco was left in Sicily to act as Lieutenant of the Kingdom. In Naples Lucia was warmly welcomed and was showed the due respect as a real Queen. Moreover, her beauty also helped attracting many artists' attention.
That same year Lucia received from her husband a special gift. The King in fact bought for his wife the vaste estate located in the Vomero quarter in Naples, which once had belonged to the Prince Giuseppe Caracciolo of Torella. As a tribute of Lucia's title of Duchess of Floridia, the manor was renamed la Floridiana, while the park annexed was called Parco Grifeo (deriving from another of her titles). The property was enriched in 1817 with the purchase of other surroundings plots, while between 1817-19 architect Antonio Niccolini cured the reconstruction in Neoclassical style of the pre-existing villa and the re-configuration of the park as an English landscape garden. Friedrich Dehnhardt, the then Director of the Botanical Garden of Naples, oversaw the bedding of more than 150 species of plants, which went to enrich the already beautiful park. By 1819, the estate comprehended two villas (Villa Floridia – later Floridiana - and Villa Lucia), a bridge which connected the two habitations, an open-air theatre called "della Verzura", a Neoclassical circular temple, fake ruins, fountains, statues and greenhouses. La Floridiana was to be Lucia and Ferdinando's haven of tranquillity for the next few years.
On December 8th 1816 Naples and Sicily were merged into a single state, which was named Kingdom of the Two Sicilies (with Naples as its Capital, much to Palermo and the Sicilian in general's chagrin), and Ferdinando became the first sovereign of the now unified reign, and would be known as Ferdinando I of the Two Sicilies. The heir Francesco resumed his role as Regent and Lucia as Royal spouse.
In his last years, Ferdinando had to deal with revolutionary movements in both Sicily and Naples. He was forced to sign the Constitution and once more to entrust the executive powers to Francesco. It was only in 1821, with the help of the Austrian army which occupied Naples (the revolution in Sicily had already been stopped), the King managed to restore the Bourbonic absolute monarchy and the Constitution was withdrawn. Ferdinando died four years later, on January 4th 1825, after 57 years of reign. He was 73, and his marriage with Lucia had lasted 11 years. Lucia spent her remaining time in her Floridiana. She died one year and three months later, on April 26th 1826. She was buried in the Church of San Ferdinando, in Naples, separated from her husband, who lies in the Church of Santa Chiara, burial place of the Bourbonic Kings of Naples.
Her son Vincenzo inherited his mother's titles and fiefs, while La Floridiana was divided in 1827 by the deceased Duchess' children into three distinct parts. Villa Lucia was firstly owned by her son Luigi Grifeo, Minister to the Grand Duchy of Tuscany, and then passed from hand to hand. The villa is currently a private residence whose property is divided into three wealth Neapolitan families. Villa Floridiana and the park, on the other hand, underwent many alterations at the hands of the heirs, until in 1919 they were sold to the Italian State and became the Museum of Ceramic.
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#terramia...#primati...#PrimoMuseoMineralogicodelmondo. 🧜♀️
Il Real Museo Mineralogico ha sede nella prestigiosa Biblioteca del Collegio Massimo dei Gesuiti. Istituito nel 1801 da Ferdinando IV di Borbone fu un importante centro di ricerca scientifica, finalizzata alla valorizzazione delle risorse minerarie del Regno di Napoli. L’elevato valore storico e scientifico delle collezioni colloca il Real Museo tra i più importanti musei mineralogici italiani e fra i più conosciuti nel mondo. I 25000 reperti che possiede sono suddivisi in varie Collezioni. La #CollezioneGrandiCristalli fra cui spicca la coppia di cristalli di quarzo ialino del Madagascar di 482 Kg, donata a Carlo III di Borbone nel 1740.
La #CollezioneVesuviana, iniziata nei primi anni dell’800 si è arricchita nel tempo di nuove specie rinvenute nel corso degli ultimi 200 anni sul Vesuvio. La #CollezionedeiCristalliArtificiali è composta da esemplari sintetizzati da Arcangelo Scacchi e premiati alle Esposizioni Universali di Londra (1862) e di Parigi (1867).
La #CollezionedeiMineralideiTufiCampani, presenta vere e proprie rarità quali la fluoborite,corrispondente alla discreditata nocerite e l’ hornesite. Fra i reperti della #CollezionedelleMeteoriti segnaliamo l’esemplare di siderite di 7583 grammi, rinvenuto nel 1784 a Toluca in Messico. Ricordiamo, infine, la #CollezionedellePietreDure con cammei tipici dell’artigianato napoletano, la #CollezionedelleMedaglie coniate con la lava del Vesuvio fra cui spiccano quelle del 1805 riproducenti i profili di Ferdinando IV e Maria Carolina, e la bella medaglia coniata nella lava del 1859 in onore di Napoleone III, la #CollezionedegliStrumentiScientifici fra cui si segnala il goniometro a riflessione a un cerchio verticale.
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#realmuseomineralogico #napoli #primatinapoletani #eccellenze #collegiodeigesuiti #collezioniminerali #campania #italy #comehere #tourguide #visiteguidate #partenope #mermaid #viaggiatorinnamorati #figlidipartenope #amicidellasirena #seguilasirena #campaniasicura
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#ancient egypt#divertimento#italy tours#vacation#visite guidate#travel#campania#napoli#arte e cultura#art#partenopetour#conoscere#sapere
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Mi consigli dei film e telefilm italiani di genere storico?
Anon, ti sparo i primi che mi vengono in mente perché ne sono usciti taaanti specialmente se consideriamo i classici! Invito chiunque abbia consigli ad aggiungerne altri.
FILM: Il resto di niente, Ludwig, Ferdinando e Carolina, La grande guerra, I vicerè, Il gattopardo, Romanzo di una strage, Noi credevamo (ma occhio ai recasting), Il giardino dei Finzi Contini, Il giovane favoloso (biografico), La vita è bella, N. Io e Napoleone, I primi della lista, Buongiorno notte, Figli del destino (è un docufilm), Il processo di Verona
TV: Perlasca, Maria José, Virginia la monaca di Monza, Luisa Sanfelice, Guerra e pace, Caravaggio (ce n’è più di una mia io ho visto quella con Boni), Vita di Leonardo da Vinci (caso strano di fiction un po’ docufiction), Augusto il primo imperatore (un po’ ridicola ma bel cast e bei costumi)
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Wherein I talk about Lina Wertmüller's All Screwed Up" and Ferdinando e Carolina + Valerio Ruiz's documentary Behind The White Glasses
#Lina Wertmüller#52 Films By Women#directed by women#All Screwed Up#Tutto a posto e niente in ordin#Ferdinando e Carolina#Dietro gli occhiali bianchi#Behind The White Glasses#Valerio Ruiz
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Procida, Palazzo d'Avalos con un percorso teatralizzato
Il fascino di Palazzo d’Avalos, uno dei luoghi simbolo dell’isola di Procida, si disvela attraverso un percorso guidato teatralizzato che ne sintetizza la storia
A partire dal 1563, l’anno in cui si concludono i lavori: protagonisti Innico D’Avalos e l’architetto Cavagna. Si chiama “Silenzio! Parla il Palazzo d’Avalos” il progetto avviato dalle associazioni Indieffenti, Pro Loco Procida e Vivara (info 333 3510701, 338 6847929): lo scorso week end isolani e turisti hanno affollato la struttura, che da qualche anno è tornata fruibile al pubblico, per comprenderne l’ultrasecolare storia, intrecciata con quella dell’isola. La visita teatralizzata ha messo in scena anche l’arrivo a Procida di Ferdinando IV e della regina Carolina per una battuta di caccia e, infine, l’ultima delle vite del Palazzo, che fino al 1988 è stato carcere, con aneddoti e testimonianze dirette. E con l’emozione di passeggiare là dove il tempo s’è fermato, tra giacche e scarpe impolverate e lettini di ferro sormontati da grate che lasciano intravedere la bellezza del golfo di Napoli. Le visite teatralizzate sono state arricchite da visite guidate all’alba: da qui, i colori sono un incanto.
Foto Aniello Intartaglia e Luigi Primario
di PASQUALE RAICALDO
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Elezioni politiche. A Roma vanno Ida Carmina e Calogero Pisano. Ecco tutti i nomi
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Sono due i deputati della provincia di Agrigento che volano a Roma. Si tratta di Calogero Pisano, eletto all'uninominale, e l'ex sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina, eletta nelle fila del M5S. I NOMI DEI 15 ELETTI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI PER LA CIRCOSCRIZIONE SICILIA 1 FRATELLI D'ITALIA CON GIORGIA MELONI Numero candidati eletti: 2 MELONI GIORGIA SICILIA 1 SICILIA 1 - P01 VARCHI MARIA CAROLINA SICILIA 1 SICILIA 1 - P02 +++++++++++++++++++++ FORZA ITALIA Numero candidati eletti: 1 MULE' GIORGIO SICILIA 1 SICILIA 1 - P01 +++++++++++++++++++++ LEGA PER SALVINI PREMIER Numero candidati eletti: 1 TARDINO ANNALISA SICILIA 1 SICILIA 1 - P02 +++++++++++++++++++++ COALIZIONE DI CENTRODESTRA - UNINOMINALE Numero candidati eletti: 5 BRAMBILLA MICHELA VITTORIA SICILIA 1 SICILIA 1 - P02 SICILIA 1 - U04 (GELA) FASCINA MARTA ANTONIA SICILIA 1 SICILIA 1 - P02 SICILIA 1 - U06 (MARSALA) PISANO CALOGERO SICILIA 1 SICILIA 1 - P02 SICILIA 1 - U05 (AGRIGENTO) ROMANO FRANCESCO SAVERIO SICILIA 1 SICILIA 1 - P01 SICILIA 1 - U03 (BAGHERIA) VARCHI MARIA CAROLINA SICILIA 1 SICILIA 1 - P01 SICILIA 1 - U02 (PALERMO: QUARTIERE 20 - RESUTTANA - S. LORENZO) +++++++++++++++++++++ MOVIMENTO 5 STELLE Numero candidati eletti: 3 CARMINA IDA SICILIA 1 SICILIA 1 - P02 CONTE GIUSEPPE SICILIA 1 SICILIA 1 - P01 D'ORSO VALENTINA SICILIA 1 SICILIA 1 - P01 +++++++++++++++++++++ MOVIMENTO 5 STELLE - UNINOMINALE Numero candidati eletti: 1 AIELLO DAVIDE SICILIA 1 SICILIA 1 - P01 SICILIA 1 - U01 (PALERMO: QUARTIERE 11 - SETTE CANNOLI) +++++++++++++++++++++ PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA Numero candidati eletti: 1 PROVENZANO GIUSEPPE LUCIANO CALOGERO SICILIA 1 SICILIA 1 - P01 +++++++++++++++++++++ AZIONE - ITALIA VIVA - CALENDA Numero candidati eletti: 1 FARAONE DAVIDE SICILIA 1 SICILIA 1 - P02 ###################################################### I NOMI DEI 9 ELETTI AL SENATO DELLA REPUBBLICA NEL COLLEGIO PLURINOMINALE SICILIA - P01 FRATELLI D'ITALIA CON GIORGIA MELONI Numero candidati eletti: 1 BUCALO CARMELA SICILIA SICILIA - P01 ++++++++++++++++++++++ FORZA ITALIA Numero candidati eletti: 1 MICCICHE' GIOVANNI SICILIA SICILIA - P01 ++++++++++++++++++++++ COALIZIONE DI CENTRODESTRA - UNINOMINALE Numero candidati eletti: 2 CRAXI STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA SICILIA SICILIA - P01 SICILIA - U03 (GELA) RUSSO RAOUL SICILIA SICILIA - P01 SICILIA - U02 (MARSALA) ++++++++++++++++++++++ MOVIMENTO 5 STELLE Numero candidati eletti: 2 DAMANTE CONCETTA SICILIA SICILIA - P01 SCARPINATO ROBERTO MARIA FERDINANDO SICILIA SICILIA - P01 ++++++++++++++++++++++ MOVIMENTO 5 STELLE - UNINOMINALE Numero candidati eletti: 1 BEVILACQUA DOLORES SICILIA SICILIA - P01 SICILIA - U01 (PALERMO: QUARTIERE 11 - SETTE CANNOLI) ++++++++++++++++++++++ PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA Numero candidati eletti: 1 FURLAN ANNAMARIA SICILIA SICILIA - P01 ++++++++++++++++++++++ AZIONE - ITALIA VIVA - CALENDA Numero candidati eletti: 1 CALENDA CARLO SICILIA SICILIA - P01 ++++++++++++++++++++++ Read the full article
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La cappella Palatina della reggia di Caserta ospita una tela ed una scultura di grande rilevanza storica. La scultura che raffigura un neonato sarebbe il Real Infante Carlo Tito di Borbone, primogenito maschio del re Ferdinando IV e di Maria Carolina d’Austria. La regina Maria Carolina avrebbe voluto la realizzazione di quest'opera, come voto di grazia per aver dato alla luce nel 1775 il maschio che avrebbe assicurato la continuità dinastica dei Borbone sul trono di Napoli, l'artista che realizza l'opera è Giuseppe Sanmartino, stesso autore del Cristo Velato della Cappella Sansevero. (presso Reggia di Caserta) https://www.instagram.com/p/Cf4Kg_dovGx/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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