#Espadrillas cosa sono
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espadrillas Twin Set
Ne avrai di certo sentito parlare moltissimo, soprattutto d’estate, ma le Espadrillas cosa sono esattamente? Da dove vengono? Curiosità e storia di queste famose scarpe.
Se frequenti abitualmente questo blog saprai che, di qualsiasi argomento tratto mi piace andare un po’ a fondo per scoprire curiosità, fatti insoliti e storia. Conoscere non solo è bello e fa cultura, ma dà anche una prospettiva in più.
Oggi parliamo di queste scarpe che hanno fatto la storia e che sono così iconiche da essere uno dei 111 items elencati nel libro del MOMA di NY sui simboli della moda (ne vedete la pagina qui sotto) , libro realizzato in occasione della mostra, tenutasi nel maestoso museo americano, intitolata appunto Items: is fashion modern?
Sono riuscita a procurarmene una copia una delle ultime volte che sono stata negli States perché purtroppo il MOMA non spedisce in Italia, un vero peccato.
Espadrillas cosa sono
Queste scarpe sono fatte di materiale naturale. Di solito la parte che superiore è di tela di cotone o tessuto più o meno pregiato mentre la suola, cui principale caratteristica è la flessibilità, è realizzata di corda (iuta) o gomma con l’aspetto della corda.
Sono realizzate sia per donna che per uomo e mentre originariamente erano scarpe molto basse oggi si trovano anche con la zeppa, ma sempre in corda.
Origini delle Espadrillas
Sandali fatti con gli stessi materiali delle Espadrillas sono stati ritrovati in siti archeologici in Egitto, nell’Impero Romano, ma erano in uso anche presso i Nativi Americani (gli Indiani) alcune tribù africane, in Korea e Giappone.
In Europa queste scarpe avevano il nome di alpargata ed erano in uso presso le popolazioni che vivevano sui Pirenei. A chiamarle Espadrillas furono i francesi.
Queste scarpe arrivarono in America durante la colonizzazione spagnola, portate spesso dai missionari. In Spagna erano molto utilizzate soprattutto da pescatori, preti e contadini. Solo nel 1930 iniziarono ad essere indossate, per piacere, in tutta Europa.
In tempi moderni
A reinventare le Espadrillas e farle diventare scarpe alla moda fu nel 1937 Salvatore Ferragamo, stilista italiano. Vennero indossate da Lauren Bacall nel film l’Isola di Corallo e da Grace Kelly nel film Caccia al Ladro. Un altro famoso personaggio ad indossarle era Salvador Dalì.
espadrillas Lauren Bacall
espadrillas Grace Kelly
A modificare e reinventare nuovamente queste scarpe arriva, nel 1970, Yves San Laurent che iniziò a proporle con la zeppa e colorate. Nelle foto qui sotto alcuni dei modelli odierni del famoso brand.
Espadrillas YSL
Espadrillas YSL
Espadrillas Yver Saint Laurent
Espadrillas YSL
Espadrillas YSL
Nel 2006 Blake Mycoskie, filantropo e imprenditore statunitense, ne propone un nuovo tipo chiamata Toms (abbreviazione di Tomorrow’s shoes, tradotto in italiano significa le scarpe di domani) che le definisce estremamente versatili e indossabili in città in qualunque occasione.
E per concludere, se le vuoi anche tu…
Di seguito alcuni modelli molto versatili che puoi abbinare ai tuoi ouffit per creare dei mood of the day perfetti! Trovi sotto la foto i link per gli acquisti.
Espadrillas bianche in macramè
a trama Inca
a fiori
scamosciate
Naturalmente le puoi trovare in tantissimi altri modelli e brand, anche firmate Chanel. Più il brand e alto più ovviamente sono costose. Quelle di YSL, tanto per fare un esempio, costano circa cinquecento euro in media.
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photo credit di Copertina | twin set
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#Caccia al Ladro#Espadrillas#Espadrillas cosa sono#Grace Kelly#l&039;Isola di Corallo#Lauren Bacall#Salvatore Ferragamo#Toms#Yves Saint Laurent
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repliche donne louboutin piattaforme
Parliamo dritto. �� repliche donne louboutin piattaforme crea scarpe sexy. Sono costosi, ma gli uomini sono sexy. Potresti chiederti come indossare questi cattivi ragazzi e proteggere le ambite suole rosse. Oppure potresti avere un paio preferito, ma la suola rossa è completamente usurata e deve essere ripristinata. Oggi ho tutte le risposte e le soluzioni per te.
Prima di tutto Sì, lo so che ho una brutta giornata per i capelli. All'aperto a Dallas in questi giorni hanno il 100% di umidità. Qualcuno dice a Madre Natura che non siamo a Houston. Non puoi impedire che contenuti importanti vengano sparati alla luce del tempo. Quindi siamo tutti con i capelli cattivi.
Dico sempre di investire in scarpe, borse e capispalla. Questi articoli sono un capo del guardaroba che puoi indossare per anni se ti prendi cura di loro. Le scarpe di Christian Louboutin rientrano in quella categoria. Le scarpe di Louboutin fanno fatica a indossare perché sono tagliate in piccoli pezzi in una scatola da scarpe (la parte della scarpa attorno alle dita dei piedi). Tuttavia, l'amica Lisa C ha spiegato di aver creato così tante versioni diverse che posso sicuramente trovare una versione funzionante. Lei ha ragione Per me, lo stile "decoret" o "decorteish" è la scelta migliore quando si acquista una pompa. Anche le sue scarpe a punta aperta e le espadrillas funzionano bene. Sapevi che "So Kate" prende il nome dalla top model Kate Moss? L'altezza è sempre di 120 mm e ciò che lo rende così sexy è il passo delle scarpe. Pigalle è disponibile in diverse altezze e penso che questa vernice nera sia un ottimo investimento. Se non gli piacciono i tacchi alti, fa tacchi piatti e bassi.
Successivamente, come proteggere le bellissime suole rosse dopo aver preso una decisione di acquisto. Usa fondi appiccicosi. La foto nella parte superiore di questo post sul blog mostra che li abbiamo applicati a nuove scarpe. Si assicurano che le suole rosse non si facciano male o si usurino. Cosa? Sei già sfregato dalle suole rosse delle tue bellissime scarpe? È quindi possibile ordinare e ripristinare questo prodotto. Applicare uno strato sottile sul fondo e lasciare asciugare completamente. Si abbina perfettamente a repliche uomo louboutin oxford Red. Una volta ripristinato, proteggere con i fondi appiccicosi. A proposito, se vuoi rimuovere il film, puoi rimuoverlo.
Sapevi che replica louboutin scarpe produce anche prodotti di bellezza e borse? Prendi le scarpe con sexy suola rossa! Non te ne pentirai.
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domo arigato (o di quella volta che sono andato in giappone)
-premessa 1: ho appena finito di scrivere il post, è lunghissimo. non ho la forza di rileggerlo, non rompete per i refusi. stay human. -premessa 2: quello che seguirà è un elenco di considerazioni raccolte 1) in una decina di giorni (di cui due di viaggio) 2) durante un tour organizzato. per cui non aspettatevi l'angolino sconosciuto o i guizzi da vero intenditore;
-so che alle parole "tour organizzato" state già sbuffando beffardi di fronte a tanta mediocrità, voi che conoscete lo mondo e il giusto modo di vivere, altro che noi sprovveduti con la guida e gli auricolari. in realtà, essendo la nostra prima e (con una certa probabilità, almeno nel prossimo orizzonte temporale) ultima volta in giappone, considerato la lingua, la cultura, gli spostamenti e tutto il resto, abbiamo preferito affidarci a qualcuno che ci facesse vedere il più possibile, spiegandocelo, piuttosto che voler fare a tutti i costi gli scienziati della vita vera e rischiare di perderci qualcosa di bello. non ce ne siamo affatto pentiti, contando che comunque in media alle cinque del pomeriggio la guida salutava fino al giorno dopo e abbiamo avuto anche tutto il tempo di giracchiare per conto nostro; -abbiamo volato con emirates. quindici/sedici ore di voli con scali a dubai, col tempo che si allungava all'infinito di fronte alla magia del fuso orario e della rottura di balle di stare seduto in una scatola di latta sospesa a migliaia di metri da terra. in aereo ti danno un sacco di attenzioni (però io ho volato quasi sempre con ryanair, per cui in questo caso per emirates siamo nel mondo del bon ci bon ci bon bon bon). e di cibo. cibo che, se viaggi di notte, arriva in orari assurdi. quando ho visto mia moglie svegliarsi al gentile richiamo della hostess e fregarsene del fatto che fosse mezzanotte e quaranta per scofanarsi di gusto il vassoio con la cena (che il menu pubblicizzava essere composta da "tipici sapori arabi", e dall'odore non ho avuto problemi a crederlo) ho avuto l'ennesima conferma della sua grandezza come persona, mentre io mi limitavo a chiedere pietosamente un bicchiere d'acqua e una decisa accelerazione dello spaziotempo; -la cosa più inquietante della emirates: l'acqua servita nel tipo di confezione che siamo abituati a vedere per le marmellatine, linguetta e tutto. -su quattro aerei presi in uno non mi andava lo schermo integrato al sedile per vedere i film/sentire la musica/giocare ai videogiochi, in due non mi funzionavano gli attacchi delle cuffiette. attorno a me a tutti andava tutto. poi uno dice che la sfiga non mira; -appena arrivi in giappone c'è uno shock culturale devastante. sono educati. sono gentili. non gridano. sono disponibili e sorridenti verso chiunque. seguono religiosamente le code. per terra, in dieci giorni, ho visto una (1) cicca di sigaretta e una (1) cartaccia. ed erano tipo le sette e mezza di mattina, quindi magari i netturbini dovevano ancora passare di là; -quando siamo stati a shirakawa la guida ci ha informati del fatto che, essendo un piccolo villaggio, non avrebbe potuto gestire la spazzatura eventualmente lasciata dai turisti, per cui questi sono pregati di tenere i propri rifiuti, per gettarli una volta a casa. ecco, la gente lo faceva. ci credereste? -per strada non si può fumare. ci sono aree apposite, delimitate e recintate, in svariati punti della città. e la gente, pensa te, rispetta questa norma; -anche se, a dire il vero, una volta ho visto della gente attraversare la strada senza aspettare il verde pedonale. ed eravamo noi. oh, i soliti italiani che si fanno riconoscere (no bon, lo fanno anche loro, ma per amor di battuta si fa tutto); -mentre eravamo su di un autobus a tokyo è spuntata, da una traversa laterale, un'allegra combriccola colorata. sappiate che l'attuale moda tra i giovani della capitale è comprarsi (o affittare) dei go kart e girarci per le strade del paese vestiti da personaggi di super mario. è tutto bellissimo; -il concetto giapponese di "dolce" è piuttosto diverso dal nostro. la guida lo ha definito più delicato, io mi limito a constatare alzando sette o otto sopracciglia che il ripieno tipico dei dolci nipponici è la marmellata di fagioli. spero che siamo tutti d'accordo sul fatto che ci sia qualcosa che non va in questo; -abbiamo visto un sacco di robe belle, dal fushimi inari al padiglione d'oro passando per sanjusangendo e così via. già solo per la parte storica e monumentale il viaggio è valso fino all'ultimo centesimo. poi c'è la parte moderna. c'è dotonbori a osaka e shinjuku a tokyo, le insegne verticali luminose, la pupazzosità di qualunque cosa, i programmi tv che sono esattamente come uno si immagina avendone visto le parodie nei simpson. e poi ci sono le parti a metà. da una delle vie centrali di kyoto buttare l'occhio a destra e sinistra e vedere viuzze da film di miyazaki con le casette in legno a uno o due piani e le tegole convesse. i quartieri delle geishe con i cartelli di divieto toccamento geishe, le feste di paese coi carri, i vestiti tradizionali e i canti, i concerti locali di gruppi a metà tra i ricchi e poveri e i pizzicato five; -no, vi farò l'elenco delle robe e delle città che abbiamo visitato, tranquilli, non voglio distruggervi di noia, ché la gente che mostra le foto delle ferie è una piaga sociale terrificante che trova troppo poco spazio nei moderni periodici d’inchiesta; -i water tecnologici. sono ovunque, anche nei bagni pubblici o nei locali più insospettabili. e sono la rivoluzione. se ci penso ancora adesso mi si illumina l'anima; -ah, indovinate chi è capitato in giappone durante l'ondata di caldo più anomala e intensa degli ultimi decenni? un giorno alle dieci e mezza di mattina eravamo a 43 gradi percepiti con il diciottomila per cento di umidità. grazie a dio in giappone c'è un distributore automatico di bevande ogni cinquanta metri. in una giornata avremo bevuto cinque litri a testa tra acqua e aquarius (una sorta di gatorade, onnipresente nelle vending machine. qualche anno fa avevano provato a importarlo, con scarso successo, anche in italia. dopo le giornate in cui mi ha letteralmente salvato la vita sto pensando di importarne diciotto casse al mese. o di indire una petizione per dedicarci un tempio shintoista); -i giapponesi hanno tre alfabeti scritti. uno -fonetico a base sillabica- per le parole giapponesi, un altro -fonetico a base sillabica- soltanto per le parole straniere da trascrivere in giapponese (...) e c'è poi quello "famoso", composto da ideogrammi, dato che i primi due possono dare adito a fraintendimenti. se non fossero così impegnati a complicarsi la vita credo avrebbero già conquistato il mondo da un paio di secoli; -all'inizio e alla fine della via che porta a un famoso tempio buddhista a tokyo ci sono due portali da attraversare. appeso al muro di uno di questi ci sono una sorta di espadrillas che saranno lunghe quattro o cinque metri. sono messe là perché così gli spiriti malvagi arrivano, le vedono, dicono "cavolo, quelle sono le scarpe dei guardiani del quartiere, se sono così grandi loro devono essere enormi" e se ne vanno. poi dite che non sono un popolo meraviglioso; -a quanto abbiamo capito i giapponesi hanno in media un rapporto molto tranquillo e sereno con la propria spiritualità, ma moltissimi sono superstiziosi (la quantità di souvenir legati ad amuleti, oggetti del buon augurio e simili è notevole, per dirne una). una mattina abbiamo visto una fila (ordinatissima) di qualche decina di metri fuori da una ricevitoria che vendeva biglietti della lotteria, in paziente attesa che aprisse, perché aveva la fama di essere una rivendita fortunata; -non mangio pesce, per cui a riguardo posso solo dirvi che mia moglie si è gustata più e più volte del sushi e, tra street food e ristoranti, ha uniformemente ampiamente apprezzato quantità e qualità. posso invece confermare direttamente che in giappone la carne è ottima, specie per quanto riguarda il manzo (kobe o hida che sia). a kanazawa c'era questo posto, il kanazawa meat, in cui ho mangiato uno dei cinque migliori piatti a base di carne della mia vita. se vi capita dite a aikina che vi mando io; -in giappone l'inglese lo parlano poco. soprattutto, lo parlano male, il che, come capirete, può diventare un po' un casino. certo, nei ristoranti risolvono con le vetrine che espongono le riproduzioni in silicone (perfette fino all'inquetudine) dei piatti presenti nel menu, ma vai tu a chiedere cos'è quella salsina. credo che in parte la colpa sia del fatto che pensano foneticamente su base sillabica (e non hanno differenza tra erre ed elle)(e non sono abituati a così tanti accenti), per cui le parole inglesi, nella loro versione, si arricchiscono di suoni che non sarebbero previsti. per riciclare il valido esempio che ci ha fatto la guida (giapponese, parlava l'italiano meglio di tre quarti dei vostri contatti su facebook), loro chiamano il mcdonald's meccu-donaru; -abbiamo comprato, per una conoscente, una rivista di manga. le riviste di manga in giappone sono dei mattoni belli spessi che contengono una decina abbondante di serie e costano pochissimo (abbiamo comprato weekly shonen jump, che ci hanno detto essere la più famosa, e costa meno di tre euro). il concetto è: ti diamo un sacco di serie su carta pessima, così intanto ti leggi tutto a pochi soldi, poi il mattone lo butti via e ti compri il volumetto -che esce periodicamente raccogliendo tot puntate- soltanto di quelle che ti interessano. la trovo una roba di una correttezza e onestà lodevole; -tornato in italia mi sono messo a provare a leggere manga, cosa quasi mai fatta in vita mia nonostante abbia sempre avuto la passione per i fumetti (la mia esperienza a riguardo si ferma a ranma e a death note -ma solo fino al momento in cui muore quel dato personaggio che non nomino per evitare spoiler, poi diventa noioso). ho scoperto che 1) ci sono un numero infinito di manga attualmente pubblicati e 2) ai giapponesi basta una mezza idea in croce per tirarci fuori un fumetto che duri anni e anni. boh, comunque se avete consigli dite pure. per ora sto leggendo attack on titan, che avevo sentito nominare più e più volte, ed è un misto tra il genere zombi e il genere robottoni. è disegnato in maniera oscena, ma la storia ti prende; -ah, di nuovo sul cibo: lo street food giapponese è, in generale, una figata; -nei ristoranti non c'è la cultura di bere acqua. se chiedi dell'acqua ti portano un bicchiere alla volta, gratis, ma ordinarne una bottiglia è impossibile. quando siamo andati a mangiare il tonkatsu, la famosa cotoletta di maiale, ce l'hanno servita con un té a temperatura ambiente fortissimo e amaro. immaginate di mangiarvi la milanese bevendo caffè freddo. oh, son giapponesi, che vi devo dire; -infoconsumatori: a occhio e croce mi sembra che i prezzi siano paragonabili ai nostri, per quanto riguarda i generi medi di consumo; -a takayama abbiamo fatto una degustazione di saké (io sono astemio, per cui il mio è stato più un assaggio, in tutta onestà). paghi meno di due euro -che servono ad acquistare una tazzina che poi ti tieni come souvenir- e poi puoi berci quindici tipi di saké diversi. l'unica regola è che non puoi riempirti più volte la tazzina con la stessa bottiglia. poi uno va a milano e ti chiedono otto euro per uno spritz, e manco ti puoi portare il bicchiere a casa; -il nostro concetto di snack in sacchetto è: patatine. il loro è: pesce fritto (o crostacei)(o alghe) di qualunque genere. brrrrr; -il concetto giapponese di colazione è una roba che nauseerebbe anche la moglie di pasquale ametrano in bianco, rosso e verdone. salse, pesce, fritti e tutto il resto. e io lo so che è tutto un fatto culturale, ma ogni mattina mi stringevo alle mie briochine in miniatura come fossero le ultime testimonianze di un mondo dorato ormai scomparso; -comunque oh, sarà che si era in vacanza, sarà che li abbiamo beccati tutti in buona, sarà che non c'è il mare a praga, ma io in un paese con un senso civico del genere mi ci trasferirei domani, che vi devo dire. anche perché poi uno arriva a casa e quello che dichiara certa gente su facebook e twitter lo capisce anche troppo bene. forse ci servirebbe un alfabeto a parte per le teste di cazzo.
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QUINDI VOLO BASSO E TAGGO ACIDO????????
ringrazia che ho appena scoperto che hai il fisico di Hodor.
Dannato @giovaneanziano
Segno zodiacale: bilancia ascendente sagittario, ma ci capisco poco
Altezza: 1.8
Ultimo film visto: ultimo ultimo mmmhhh forse Glass di Shyamalan o 8 e mezzo, non ricordo bene ordine
Ricevo Ask? Gladly not
L'ultima cosa che hai googlato: come si scrive “Shyamalan”
Canzone fissa in testa: ho sentito ieri tre pezzi di un mio amico e mi sono rimasti fissi.
Numero di blog che ho: 1 se questo lo chiami blog...
Blog seguiti: 98 ma ne guardo effettivamente 5 o 6
Ore dormite a notte: 7/8 piu o meno
Numero fortunato: non ci ho mai pensato, quando facevo sport usavo il 7, ma non so se fosse fortunato o meno
Cosa indosso ora? t-shirt FotL grigio melange e short zara, paterle Espadrillas rotte
Lavoro dei sogni? Quello che faccio
Viaggio dei sogni? Ora come ora avrei voglia di un bel giro in Giordania in compagnia di amici
Cibo preferito: la pizza e bbbbasta, colazione pranzo e cena
Strumento musicale: basso chitarra un tocco di piano e una porzione di batteria
Lingua: italiano, francese inglese
Canzoni preferite: cazzo dura questa.... mmhhhh
Easy (Faith no More) Pretty Fly (The Offspring) Bankrobber (The Clash) BombTrack (R.A.T.M.) I Wish I Was a Punkrocker (Monalisa) Paradise City (GnR) Friday Im in Love (The Cure) What’s my age Again (Blink) God Save the Queen (Sex Pistols) Back in Black (AC/DC) e va avanti cosi per un po’.
non so chi sia stato taggato o meno quindi taggo @i-am-a-polpetta e @malvachiaro
Buongiorno gente! @lemoonsoda e @pessimismostorico mi hanno taggato nel mirabolante gioco che mi ricorda un botto quando aveva MySpace mamma mia come sono vecchio, la LET'S GO
Segno zodiacale: gemelli ascendente leone, un bel casino direi
Altezza: 1.91
Ultimo film visto: Rocketman e sto ancora a piagne
Ricevo Ask? Si, ma ne pubblico poche perché sono di odio che sono tutte tipo "sei una merda come fai a guardarti allo specchio" con gli occhi direi, ma annoiano
L'ultima cosa che hai googlato: Lourdes perché ho mandato l'itinerario a un collega perché porta sfiga
Canzone fissa in testa: Funerale - Psicologi e FARÒ SOGNI D'ORO SOLO AL MIO FUNERALE
Numero di blog che ho: 1 basta e avanza
Blog seguiti: 274. Sono uno molto selettivo e ho i paletti tipo: no post di una parola, no porno, no reblog con simbolo sotto, no Pacciani
Ore dormite a notte: 8 o sto male
Numero fortunato: 3 numero ferretto e tutti i multipli che se quel numero non è multiplo di 3 mi gira il cazzo
Cosa indosso ora? Mutande
Lavoro dei sogni? Questo, l'autista soccorritore
Viaggio dei sogni? Partire dalla Danimarca e farli tutti i paesi scandinavi + Islanda
Cibo preferito: la pizza e i risotti
Strumento musicale: sono ex bassista ed ex chitarrista
Lingua: italiano, inglese e tedesco merda
Canzoni preferite: High & dry - Radiohead, live wire - Motley Crue, never gonna give you up - Rick Astley, l'avvelenata - Guccini e poi mi fermo va
Tanti tag me li hanno fregati, quindi volo basso e taggo @jinzua @dichiarazione @orestiade @peppertonypt @acidocomelamerda e @pontifex
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come completare la tua condimento nel modo più appropriato?
Il miglior tipo di medicazione è completo solo quando le persone riescono ad avere tutto pronto nel miglior modo possibile. Ciò non solo aiuta la persona in questione a sentirsi sempre più fiduciosa, ma anche questo aiuta a garantire che le persone abbiano il miglior tipo di giorno. Le varie cose che le persone notano o si prendono cura mentre si vestono hanno molti punti! Ma l'unica cosa di cui molte persone si prendono cura, mentre molti ancora evitano, è quando si parla di raccogliere il giusto paio di scarpe o le calzature! Questo non ha bisogno di dire che qualsiasi coppia di medicazione si completerebbe solo quando il paio di scarpe giuste lo accompagneranno e quindi questo post è stato pensato per essere abbattuto. Leggi qui sotto per sapere le varie cose che dovresti fare attenzione mentre selezioni la coppia giusta. Questo perché molte delle persone parlano delle varie cose che le persone incontrano nel processo di selezione della coppia migliore. bisogno di scegliere la giusta combinazione Questa è la prima priorità per chiunque selezioni il miglior paio di scarpe. Molte volte, questo è tanto importante che le persone pensano addirittura di perdere la coppia giusta che aiuta con il comfort e pensano di ottenere la coppia che si adatta e si abbina meglio alla combinazione di colori!
design che tute alla tua personalità Questo aiuta a migliorare l'aspetto generale della persona. Il modello di progettazione e il colore aiutano a fare in modo che l'aspetto del vestito sia migliorato. Questo dovrebbe essere scelto nel modo che assicura che le cose vadano nel modo giusto e corretto, aiutando l'attrezzatura ad apparire nel miglior modo possibile. Anche la consistenza e il materiale delle calzature sono importanti e, quindi, questo dovrebbe essere curato per essere selezionato con cura.
cose con comfort Sebbene evitato o non curato correttamente dalle persone. Questa cosa è della massima importanza. L'esigenza è di assicurarsi che lo stile e la moda non compromettano nessuno con la comodità se questo non viene curato correttamente, allora le persone potrebbero dover lottare con alcuni o qualsiasi tipo di problemi che potrebbero verificarsi in scarpe uomo o qualsiasi altro tipo di qualità.
La moda del settore fa in modo che tutto vada nella giusta direzione per tutti. La nota principale è fare in modo che le cose prendano la giusta direzione, che è l'esatta combinazione di stile di fusione, comfort e persino il giusto colore e motivo per stare insieme. Anche uno può sicuramente pensare di ottenere il giusto e più alla moda con il comfort che offre espadrillas donna che tute ad ogni tipo di abbigliamento. Anche se uno vuole andare d'accordo con una coppia con un altro vestito, sarebbe sicuramente bello in quanto aiuta a fare in modo che l'investimento fatto in scarpe donna è un degno: senza dubbio in questo!
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Outfit estivi: abiti e accessori da sfoggiare a Ferragosto 2018
Non sai cosa indossare a Ferragosto? Tra capi e accessori, nella nostra gallery troverai tutto il necessario per un perfetto outfit estivo.
Per il giorno suggeriamo leggerissimi abiti mini o midi: di ultima tendenza sono i chemisier e le slip skirt che donano quell’allure vintage che piace tanto alle influencer francesi, da Jeanne Damas ad Anne Laure Mais, sfoggiati con sabot con il tacco block e micro top di pizzo sangallo.
Se trascorrerete tutta la giornata in spiaggia, vi consigliamo un costume intero da abbinare a gonne a balze o parei. Per quanto riguarda gli accessori, mettete in valigia un paio di occhiali da sole, un largo cappello di paglia (quello di Jacquemus è il più fotografato su Instagram), un paio di espadrillas con zeppa e un choker con conchiglie.
L’appuntamento è serale? Per la cena suggeriamo abiti dal sapore latino, quindi ricchi di balze e volant da abbinare a sandali altissimi e a un paio di orecchini extra-large, a cerchio o con colorate pappine. Se, invece, avete in programma una serata in discoteca, allora osate e trovate ispirazione negli anni 80 e 90: corsetti, mini-dress di paillettes, abiti monospalla e illuminatevi con sensuali body jewelry.
Photo by Ellen Von Unwerth – Vogue Italia, Dicembre 2002
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Viva le donne che hanno voglia di uscire – camminare, prendere aerei, lanciarsi con il paracadute – in questo mondo di femmine dal culo pesante. Quelle che dormono con valigia e sneakers di fianco al letto. Un po’ Thelma ed anche un po’ Louise. Viva le donne che hanno appetito, in questo mondo di femmine che ogni giorno “per me solo un’insalata“. Quelle che conoscono bene le conseguenze del tiramisù, ma oh, a ‘na certa ‘sti cazzi proprio. Donne che nella vita hanno deciso di scegliere: il lavoro, le amiche, l’amore, il colore del rossetto. Che l’unico tipo di compromesso che intendono accettare è quello con gli squat ed il plank: della serie, cosa non si fa per un culo sodo e – soprattutto – per un piatto di carbonara in più. Viva le donne che vivono col turbo, in questo mondo di femmine che viaggiano in seconda e sulla corsia di destra. Quelle che ti conquistano con una risata nel bel mezzo di un meeting di lavoro, un invito a cena poco dopo che gli hai detto di essere a dieta, una coreografia improvvisata sulle note di “I will survive” per tutta la durata di un semaforo rosso. Viva le donne che fanno l’amore spregiudicato e ad alta voce, quelle che lo preferiscono delicato e col silenzioso, quelle che lo fanno così come amano farlo. E non si permettono di giudicare le altre. Quelle che non fingono né di amare né di godere, quelle per cui l’orgasmo – del corpo o della mente – non è mai una vergogna. Ma una meravigliosa conquista. Viva le donne che sanno ridere, soprattutto di se stesse, che si prendono poco sul serio e quelle che sanno fare dei propri difetti un vezzo. Donne che si amano così come sono: quelle che quando guardano dentro se stesse non si vedono imperfette, ma perfettibili. Viva le donne che hanno una giusta considerazione di sé: che non saremo certo Angelina Jolie, ma abbiamo comunque il nostro perché. Che magari ogni tanto si rimproverano qualcosa, ma non si maltrattano mai. Quelle che “per me voglio solo il meglio“, perché è proprio il meglio che meritano di avere. Viva le donne che sanno innanzitutto essere amiche (un po’ folli, ma sempre leali), che per il resto ognuna prenderà la sua strada: chi madre, chi amante, chi amazzone fedele solo a se stessa. Quelle che scelgono il proprio cammino, incuranti dei cliché e del pensiero altrui: le donne che inseguono i propri sogni, che ascoltano il proprio corpo e che nutrono le proprie inclinazioni. Ed in tutto questo non hanno premura di pestare i piedi a nessuna. Le donne che amano: chi, cosa, come, quando interessa solo a loro. Quelle che non importa se calzino tacchi vertiginosi o un paio di espadrillas: avranno sempre i capelli un po’ sconvolti dal vento e gli occhi pieni di sole.
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Cultero Espadrillas, un regalo per il tuo lui
Cosa c’è di più bello, durante la caldissima e torrida stagione estiva, che camminare a piedi scaldi? Senza sentire la pesantezza della scarpa, toccare il suolo, accarezzare la sabbia…
Le espadrillas sono quelle calzature che, pur proteggendoti il piede, ti permettono di sentirti ancora libero da qualsiasi costrizione ti imponga una qualsiasi calzatura da città. Comode da indossare e fresche, le espadrillas sono uno di quei pochi capi d’abbigliamento che ovunque lo indossi ti senti in vacanza.
Cultero Espadrillas sartoriali da uomo
Da questa filosofia l’imprenditore Ennio Airaghi ha creato Cultero, un nuovissimo brand che si dedica esclusivamente a espadrillas sartoriali da uomo, fabbricate artigianalmente, adatte sia alla vita da chiringuito sia a quella da city smart.
Ennio Airaghi, un grande creativo, si è ispirato alle sue evasioni in luoghi esotici e poco conosciuti, nelle quali si è imbattuto in esperienze indelebili, cariche di emozioni dai più svariati colori. Dopo aver vissuto 10 anni a Ibiza è tornato nella city life, a Milano, creando espadrillas comode, esclusive e incredibilmente alla moda che usciranno per il prossimo anno 2018.
Non disperate però, anche se la loro uscita sembra ancora lontana potete già scegliere la vostra esparillas preferita da regalare al vostro lui.
Nove i modelli di cui potete innamorarvi: Canvas Navy con la tomaia in blu navy; Klim Perla con ricami antracite, grigio, blu e marrone; Klim Rubino con ricami color rubino, giallo e ruggine; Suede Blue e Suede Mustard due versioni con la tomaia in camoscio color blu o beige senape; Lion Terra, Lion Blue, Lion Military sono invece tre versioni con il disegno dei leoni.
Tutte le espadrillas Cultero sono realizzate con filati pregiati da tessutai comaschi, il camoscio viene lavorato da una società di Vicenza che si dedica con maestria alla tonalità e alla sfumatura dei colori; il canvas, di gusto nautico, è anch’esso realizzato esclusivamente in Italia. In tutti i modelli la punta è arrotondata con dettagli in lino intrecciato e la suola di yute è personalizzata con il disegno Cultero e vulcanizzata con gomma naturale.
Beautytudine assicura anche sul comfort e comodità di queste espadrillas, il sottopiede, infatti, viene foderato in puro cotone.
Perché Cultero dovrebbe essere il regalo perfetto? Per la sua altissima qualità e perché simbolo della professionalità dell’artigianato italiano.
Camilla Catalano
www.cultero.com LUXURY GONE WILD
Cultero, la novità nel mondo delle espadrillas Cultero Espadrillas, un regalo per il tuo lui Cosa c’è di più bello, durante la caldissima e torrida stagione estiva, che camminare a piedi scaldi?
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Tessil Asya on my Obag sandals
Hey Amori!
Oggi vi presento uno dei ragalini del mio papino per il mio onomastico.
Sono le espadrillas della OBAG.
Le trovate disponibili con la para alta o bassa .
Ma la cosa straordinaria è il fatto che i lacci si cambiano e possono essere in tessuto o in corda .
Potete combinarli a vostro piacimento !
Mi è bastato fare un giro da Tessyl Asja per personalizzare queste ” chicche”.
Sono tanti i…
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Lo stile romantico piace molto, soprattutto d’estate, ma come si indossa e quando? Outfit fashion non solo per serate e cene speciali.
Questo stile è molto adatto alla primavera e all’estate e si può indossare, con i giusti accorgimenti, a tutte le età. Nello stile romantico si fa particolarmente attenzione ai dettagli chic, si gioca anche su stoffe, tessuti e colori.
A cosa si ispira lo stile romantico
Diciamo che già la parola fa intendere molto di questo stile che rappresenta la donna dolce, romantica, gentile, abbigliata in modo elegante e chic. Che sia moderno o d’altri tempi (motivo per cui viene associato al termine romantico anche quello retrò) è seducente. Punta sulla dolcezza, sullo stile, sull’eleganza. Nato a cavallo degli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso è sinonimo di femminilità, di stile e di eleganza.
I colori su cui punta sono quelli pastello: il bianco, il panna, il beige, ma anche il rosa pallido o confetto, l’azzurro. Al tinta unita si possono sostituire i pois e le fantasia di fiori, ma sempre in colori tenui.
I tessuti sono pizzi, tulle, morbidi cotoni, sete, lino. Abiti e capi dello stile romantico sono impreziositi da colletti, polsini, lavorazioni. I maglioni spesso sono traforati mentre le gonne plissettate.
Accessori
Spille, collane, bracciali, anelli retrò rappresentato dettagli di stile inconfondibili. Le borse e le scarpe sono un altro punto distintivo e vanno scelte in abbinamento agli outfit. Lo stile romantico può rappresentare l’eleganza d’altri tempi trasportata nel presente con tutti i benefici che si possono avere.
Il make up
Quando ti vesti in stile romantico anche il make up deve essere scelto con cura: o non ne metti oppure ti trucchi in modo leggero e così sapiente da sembrare che nemmeno ci sia. Il make up pesante poco si addice con questo stile.
Capi e gli accessori caratteristici dello stile romantico
Vediamo quali sono i capi che più rappresentano lo stile romantico e come si possono abbinare per creare outfit trendy e alla moda.
Gonne lunghe plissettate o scampanate, anche in pizzo o tulle,
cache-couer che in italiano chiamiamo scaldacuore. Sono quei cardigan morbidi che si allacciano incrociati sul davanti,
maglie lavorate all’uncinetto e/o traforate,
maxidress con maniche ampie,
giacche,
scarpe a zeppa, ma anche con il tacco sottile e ballerine,
camicie morbide in tinta unita, a fiori o a righe,
top e magliette anche a pois, ma senza stampe dai colori sgargianti,
Lo stile romantico è tanto bon ton è quindi perfetto per le cerimonie: matrimoni, battesimi, laurea, comunione, ma anche per le serate romantiche a due. Abiti e accessori, abbinati sapientemente, posso creare uno stile romantico differente a seconda del luogo e della circostanza.
Per esempio per un matrimonio si cercherà di essere più eleganti e si potrà ottenere un outfit di questo genere giocando sugli accessori.
I prossimi abiti sono nuovi arrivi New Chic var uri = 'https://impit.tradedoubler.com/imp?type(inv)g(24039816)a(3007785)' + new String (Math.random()).substring (2, 11); document.write('<img src="'+uri +'">');
A volte lo stile romantico viene enfatizzato nei colori che per alcuni paesi e/o culture. Entrano in gioco i verdi, i gialli, i colori più intensi, ma dipende molto dalle tendenze locali.
Ecco i link per acquistare i capi che ti ho mostrato nell’articolo:
Abito in pizzo bianco
Abito traforato lilla
Sandali rosa chiaro
Decollete rosa
Espadrillas
borsa azzurra
borsa rosa
borsa beige
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Sua altezza
Ciao!
Oggi andiamo a vedere un must dell' estate 2017. La zeppa. Sandali alti con incroci sulla dita, laccetti sulla caviglia o solamente una fibbia impreziosita che cade sul piede tenendolo attaccato ai centimetri di “platform” sottostanti. Argento, oro, colori che ricordano gli anni passati come la collezione Dolce & Gabbana che veste i piedi della vivacità della Sicilia, modelli coloratissimi di zeppa alta a cui ispirarsi per studiare il modello giusto per sé: Ferragamo, Prada ma anche i piccoli negozi nascosti della nostra città modaiola.
��D&G p/e 2017
Ma tra tutti, regina di tutte le zeppe, le spagnole espadrillas o dette anche alpargatas: le scarpe di chi andava a lavorare sotto il sole, originali della zona dei Pirenei. Semplici, di tela e corda, con due nastri da legare attorno alla caviglia, ottenendo un effetto femminile. O con un semplice cinturino con una fibbia. Puoi indossarle con un pantalone fresco e a campana, una camicia bianca o un vestito, ancor meglio se svolazzante.
La zeppa è comoda e se scelta bene, è molto femminile. Attenzione però che sia dell'altezza giusta, perché è vero che per ben apparire bisogna anche un po' soffrire, ma la cosa migliore è sicuramente stare bene, con l'eleganza di una camminata fine e non forzata. Vi capita di comprare scarpe troppo alte? A me sì e le metto una volta all'anno. Forse.
Ferragamo p/e 2017
Ma la scarpa di quest'estate è talmente comoda che puoi permetterti di camminare bene ed essere molto elegante, attenzione alla scelta alcune possono risultare un po’ aggressive.
Puoi sbizzarrirti, tra colori e modelli. Ricordati che più la scarpa è alta, più il vestito si allunga e più sembrerai slanciata.
Se la scarpa si abbassa, il vestito si accorcia. E’ tutta una questione di prospettiva.
Ferragamo p/e 2017
Quindi buona ricerca, tra i negozi più belli di Milano, puoi farti un giretto, ma ora che ci sono i saldi ti consiglio, come sempre, il mio preferito Suede, o per le classiche espadrillas, il negozio di scarpe di piazza Sant Eustorgio. Un posto speciale, vedrai!
Per ispirarti ti suggerisco i modelli di Paloma Barcelò, scarpe stupende: fantasiose, creative e coraggiose.
Sceglile femminili, comode e belle. Scegli quelle che ti piacciono, e poi gioca. Puoi permetterti di metterle anche con i jeans e sembrare una principessa.
Buona ricerca e... fammi sapere cos'hai trovato, sono curiosa!
A presto
Bianca
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Mi guardo allo specchio e mi vedo bella, bella ma monotona.
Olmina nella vita di tutti giorni è una ragazza molto curata ma sempre classica nelle sue scelte, oserei dire anche monotona; Inuccia invece vorrebbe essere sempre chic e glamour.
Come si fa?
Ultimamente mi sono chiesta quanti come me, vorrebbero essere sempre perfetti.. come si suol dire essere nel #MOOD giusto per ogni occasione.
Per quanto riguarda le scarpe, i must-have della stagione sono sneaker, sandali dal tacco quadrato in legno o dolci espadrillas: ad ogni look la sua scarpa perfetta.
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Il profumo…che profumo usa Inuccia?
Tanto per cominciare, io sono abitudinaria anche per i profumi, non cambio mai, a meno chè qualcosa non scuota in maniera molto forte il mio cuore ed il mio olfatto, in modo che il mio cervello vada in totale visibilio ed io sia costretta a comprarlo.
Tre sono quelli che uso di solito e ve li mostro qui sotto:
Ma il profumo estivo per eccellenza secondo me sarà FLEUR MUSC di Narciso Rodriguez:
Devo ancora riflettere sugli outfit e sul make-up…
Presto vi aggionerò sulle ultime tendenze!
E voi cosa ne pensate?
Olmina Nunziante alias @ildiariodiinuccia
REGINETTA DI STILE? OSA! Mi guardo allo specchio e mi vedo bella, bella ma monotona. Olmina nella vita di tutti giorni è una ragazza molto curata ma sempre classica nelle sue scelte, oserei dire anche monotona; …
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Estate, tempo di Picnic
Cosa c’è di più chic ed estivo di un bel picnic? Indossare un bel cappello di paglia, preparare i panini, riempire un cestino, chiamare qualche amica: gli step per organizzare un perfetto pic nic sono pochi, ma vi permetteranno di vivere una giornata diversa, divertente e green.
Domenica 18 giugno sarà l’International Picnic Day
Perché non sfruttare questa giornata per recuperare il contatto con la natura? Noi di beautytudine.com siamo pronte a darvi qualche consiglio per organizzarvi al meglio.
Picnic alla moda: tra accessori di design e look griffati
Chi l’ha detto che per un picnic ci si deve accontentare di shorts, magliette e tovaglie della nonna? Le donne di oggi vogliono essere curate anche in queste occasioni di contatto con la natura: per questo, la scelta dell’outfit e degli accessori è importante tanto quanto quella del cibo.
Per un look diverso, vi proponiamo la comoda e intramontabile camicia di jeans di Sun68 abbinata alla femminile gonna pleated dalla stampa floreale azzurra firmata Massimo Alba, oppure il maxi dress off-shoulder dalla sgargiante stampa azzurra e gialla di Miahatami, o ancora lo shirt dress a stampa plaid di Massimo Alba, da indossare con una cintura stretta in vita. Ai piedi non possono mancare le espadrillas, un evergreen dell’estate: sono comode, lasciano respirare il piede e non permetteranno al terriccio del parco di infiltrarsi al loro interno. Noi vi proponiamo quelle firmate Farewell Footwear, dai colori neutri e dal design lace-up, e quelle Pas de Rouge, colorate e divertenti. Non può mancare un cappellino per proteggervi dal sole: che ne dite di interpretare il trend dei cappelli di paglia in un modo insolito, con un simpatico cappellino da baseball?
Per quanto riguarda gli accessori da picnic, da designrepublic.it troverete tutto quello che può servirvi: dalle shopper, le sacche e le weekender bags stampate di Pijama ai set di caraffe e bicchieri Muuto, dalle coperte dalle tipiche stampe a quadri di ai pratici cuscini da viaggio ripiegabili. E, per raggiungere l’area verde dove avete deciso di fermarvi, fate una scelta green: scegliete una delle coloratissime Tokiobike e pedalate!
Food: due idee per fare un pic nic senza cucinare
Avete tanta voglia di uscire per un picnic ma poca voglia – o poco tempo – di cucinare? Se siete di Milano, a voi ci pensa il servizio di Delivery iCestini: il vostro cesto da picnic vi verrà consegnato in stazione o in altri luoghi della città. Con iCestini potrete scegliere tra tanti piatti tipici della tradizione italiana ma con tocchi insoliti e intriganti, da ordinare online. Verdure gligliate, insalate di riso, cous cous, quiche mediterranea, insalatona, ma anche cannelloni, pollo, vitello tonnato, parmigiana di melanzane, salmone an wasabi e macedonia: con i cestini potrete scegliere un menu completo dall’antipasto alla frutta, da mangiare freddo o da scaldare al volo prima di uscire. Sul sito de iCestini troverete una descrizione del piatto completa di valori nutrizionali, un plus che rende il servizio adatto anche a chi è a dieta o vuole verificare il contenuto dei piatti.
Se l’idea del picnic vi piace, ma non volete rinunciare alla comodità e a un pizzico di lusso nemmeno in questa occasione, vi consigliamo infine la Merenda Sinoria, organizzata in località Rosignano Monferrato, a circa un’ora da Milano, Torino e Genova. L’esperienza, dal ristorante 28 POSTI e dall’azienda agricola VICARA, prevede un menu degustazione a 5 portate ideato dallo chef Marco Ambrosino e cucinato a fiamma diretta davanti ai vostri occhi, in una cucina da campo montata per l’occasione in una meravigliosa vigna. Da abbinare ai piatti, ci sarà un percorso di Grignolino e Barbera. La cena inizierà alle 18:30, ma arrivando con il trasporto pianificato qualche ora prima, potrete anche visitare alcune aziende vinicole presenti nell’area in un percorso di riscoperta sia della natura che dell’eccellenza agroalimentare italiana.
Federica Miri
Tempo di Picnic Estate, tempo di Picnic Cosa c’è di più chic ed estivo di un bel picnic? Indossare un bel cappello di paglia, preparare i panini, riempire un cestino, chiamare qualche amica: gli…
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