#Enrico Molo
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jteam-it · 2 years ago
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Tre su quattro, a Schio, per Jteam
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Trieste: si conclude il Festival letterario "BLOOMSDAY 2023, UNA FESTA PER JOYCE"
Trieste: si conclude il Festival letterario "BLOOMSDAY 2023, UNA FESTA PER JOYCE". Si conclude il Festival letterario “BLOOMSDAY 2023 – UNA FESTA PER JOYCE”. Il festival torna dopo la straordinaria edizione del centenario del 2022 in cui, lo scorso anno, l’intera città è stata coinvolta nella maratona letteraria che ha messo in scena tutti i 18 capitoli del romanzo e ritorna alla sua formula classica, quella che prevede di approfondire con il teatro, le conferenze, le mostre d'arte e i concerti, un singolo episodio del romanzo, il quindicesimo, intitolato Circe – Il bordello. Si tratta del capitolo più lungo di tutto Ulisse, ricchissimo, visionario, a volte crudo e a volte sognante, una specie di grande, ebbro riassunto della celebre giornata che ci introduce all'ultima sezione del romanzo, quella dedicata al ritorno a casa di Leopold Bloom e del suo giovane protetto Stephen Dedalus. Il legame tra la città di Trieste e l'opera del grande romanziere irlandese verrà ancora una volta ribadito per il tramite del rapporto più significativo che Joyce instaurò nel porto adriatico, quello con un altro grande romanziere, Italo Svevo che, proprio un anno dopo la pubblicazione dell'Ulisse, diede alla stampa La coscienza di Zeno, che nel 2023, quindi, è a sua volta oggetto di un centenario molto sentito in città. Il rapporto, vivo e produttivo, fra i due più grandi romanzieri che Trieste abbia conosciuto ritornerà come un leit-motiv nel corso di tutta la manifestazione. Con queste coordinate, i promotori del festival - l'Assessorato alle Politiche dell'Educazione e della Famiglia del Comune di Trieste, per il tramite del Museo Joyce Museum e l'Università degli Studi di Trieste, attraverso il Dipartimento di Studi Umanistici, grazie al consolidato sostegno del comparto della promozione turistica regionale e del Convention and Visitors Bureau e al supporto di nuovi partner come “Turismo Irlandese” - lanciano la nuova “festa per Joyce” Bloomsday 2023. Ospiti d'onore del festival saranno Alessandro Bergonzoni, Enrico Terrinoni e Fabio Pedone che animeranno, domenica 18 giugno alle ore 18 presso l'Aula Magna dell'Università, una conferenza-spettacolo dedicata alla magia – bianca e nera – del Labirincubo delle parole joyciane Il programma completo di domenica 18 giugno: Alle ore 9 presso la sede dell’Adriaco Yacht Club di molo Sartorio, 1 “Calipso. La colazione immersiva” - replica. Sull’onda del successo dell’edizione 2022 in cui tutte le giornate del festival sono state aperte da questo graditissimo appuntamento, ritorna “La colazione del Bloomsday”: un menù continentale e irish (non senza l’iconico piatto di rognone) nella suggestiva sede del più antico e prestigioso Yacht Club triestino rende “immersiva” l’esperienza di assistere alla messa in scena del capitolo “Calipso - La colazione da parte della compagnia dell’Armonia, storico partner del Bloomsday triestino. Appuntamento in collaborazione con “Turismo Irlandese”. Personaggi e interpreti: Leopold Bloom: Chino Turco; Molly Bloom: Manuela Mizzan; narratore: Giuliano Zannier; domestica: Delia Perugino; scene e costumi: Giuliana Artico; effetti: Franca Zannier. Regia: Giuliano Zannier. Ingresso su prenotazione (telefonando allo 040 305567) al costo di euro 8, comprensivo di consumazione.   Alle ore 11.00 presso la statua di Italo Svevo in piazza Hortis, 4 “JJ Walking Tour”, itinerario a piedi nella città di Joyce guidato da Laura Pelaschiar con la partecipazione di Paolo Quazzolo (Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Studi Umanistici). La “bella Trieste” di Joyce, la città delle sue lezioni di inglese, delle amate chiese e delle non meno amate osterie, la Trieste dei bordelli, dei teatri, della Berlitz School, patria dei cripto-triestini Leopold e Molly Bloom. Durata prevista: 2 ore. Partecipazione libera e gratuita. In caso di maltempo il tour verrà cancellato.   Alle ore 18.00 nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Trieste in piazzale Europa, 1 “Il labirincubo delle parole intorno a Joyce”: Alessandro Bergonzoni dialoga con Enrico Terrinoni e Fabio Pedone, traduttori italiani di Finnegans Wake, sull’invenzione del verbo, ispirato dall’utopia di una lingua infinita come quella che Joyce tentò di realizzare nella sua ultima opera, in cui incontriamo invenzioni verbali come nightmaze (labirincubo) costruite da uno scrittore che si firmava Dedalus, autore di labirinti oscuri in cui perdersi per ritrovarsi. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.   Alle ore 21 presso la Torre del Lloyd in via Karl L. von Bruck, 3 “Circe”: sogni, allucinazioni e… del mestiere più antico del mondo” - replica. Drammatizzazione dell’episodio dell’Ulisse joyciano a cura di Laura Pelaschiar e Paolo Quazzolo (Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Studi Umanistici), in collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale. Nella suggestiva location della Torre del Lloyd, tra bastimenti, gru e vicoli maleodoranti, uno Stephen Dedalus decisamente ubriaco e un Leopold Bloom immancabilmente sobrio ci condurranno all’interno del bordello di Bella Cohen a incontrare baldracche, allucinazioni e fantasmi di ogni tipo nella Dublino del 1904. Interpreti: Ester Galazzi, Emanuele Fortunati e Riccardo Maranzana. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.   Alle ore 21 al Bounty Pub di via Pondares 6 “Bloomsday party”. All’evento conclusivo non può mancare la “house band” del Bloomsday, i Wooden Legs con la vivacità e lo struggimento delle loro ballate irlandesi annaffiate, serve dirlo? da una buona pinta di birra irish. Evento in collaborazione con Bounty Pub. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti, prenotazioni tavoli allo 040762952. L’offerta enogastronomica e musicale del Bloomsday, mai disgiunta da quella culturale, oltre agli appuntamenti già inseriti in programma comprende: Domenica 18 giugno dalle ore 9 alle ore 15 presso Mimì e cocotte bistrot e ristorante di via Luigi Cadorna, 19 “Viaggio InteriorA”. Nei giorni del Bloomsday sarà possibile trovare in menù assaggi, cicchetti, pietanze all’insegna del quinto quarto tanto amato dal Nostro (e anche da noi). Non mancherà il rognone a colazione. Il tutto accompagnato dai vini di Borgogna. A chi prenota nel nome di Joyce e del Bloomsday verrà applicato uno sconto del 10%.   Il bordello di Bella Cohen, novella Circe joyciana, sarà anche al centro della mostra di Davide Lippolis Belle dame sans serif che rimarrà aperta tutti i giorni fino al 9 luglio in Sala Veruda di Palazzo Costanzi con orario feriale e festivo 10-13 e 17-20. Tutti gli eventi del Bloomsday Trieste sono a ingresso gratuito tranne le “colazioni immersive”: il programma completo è scaricabile all'indirizzo https://museojoycetrieste.it/ . Per ulteriori informazioni: Museo Joyce Museum via Madonna del Mare, 13, tel. 040 6758170 / 8182, e-mail:[email protected]  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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pharology101 · 2 years ago
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LOTD: Cagliari Nuovo Molo di Levante
(from: http://www.ibiblio.org/lighthouse/sar.htm)
Cagliari Nuovo Molo di Levante (East Breakwater)
Date unknown (station established 1856). Active; focal plane 13 m (43 ft); green flash every 3 s. 11 m (36 ft) tapered round concrete tower with lantern and gallery. Tower painted white; lantern and gallery painted green; lantern roof is gray metallic. Trabas has a photo, Angelo Cefalù has a 2019 photo, Enrico M. Pisu has a closeup 2022 photo, and Google has a satellite view. Located at the end of the east breakwater of the traditional (eastern) harbor. Accessible by walking the mole. Site open, tower closed. ARLHS SAR-041; EF-1276; Admiralty E1057; NGA 8502.
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(full photo found here; ©Angelo Cefalù)
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tarditardi · 3 years ago
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Domina Coral Bay e The Beach a Sharm: una fuga al caldo con show da non perdere
Anche in un periodo complicato come quello che stiamo vivendo, Domina Coral Bay, a Sharm El Sheikh, offre tutto ciò che serve (e molto di più) per una esclusiva vacanza invernale al caldo. Il Mar Rosso, a poche ore di volo dall'Italia (4 da Milano e 3 da Roma), è un paradiso che i turisti italiani negli anni hanno imparato ad amare e possono frequentare anche in questo periodo.
Se viaggiare per turismo in alcune zone del mondo oggi non è possibile, il Corridoio Turistico Covid Free tra Italia con Sharm El Sheikh e Marsa Alam resta aperto. Lo conferma Viaggiare Sicuri, il sito ufficiale del Ministero degli Esteri dedicato alla Salute in Viaggio a questo link: http://www.viaggiaresicuri.it/approfondimento/saluteinviaggio/coronavirus/Corridoi-Turistici
Chi ha voglia di regalarsi o regalare una fuga invernale al Domina Coral Bay deve però fare presto, perché l'immenso resort è quasi completamente esaurito, come del resto aveva previsto nello scorso novembre Enrico Toniazzi, Group CEO di Domina.
Dopo la riapertura dei corridoi turistici tra Italia e Mar Rosso il flusso di prenotazioni non si è mai arrestato e turisti di tutto il mondo, non certo solo italiani, continuano a scegliere Domina per la qualità assoluta della sua offerta turistico alberghiera. Offerte speciali dedicate ai turisti italiani sono disponibili su Domina.it, via mail [email protected]  o chiamando lo 0283451600.
Le feste al Domina Coral Bay sono decisamente magiche. Ad esempio, al The Beach,  nuovo spazio creato e gestito da professionisti italiani della ristorazione e dell'intrattenimento, oltre a una mare da sogno e a cucina d'eccellenza, c'è un cast artistico di livello assoluto, formato da ben 24 artisti (ballerini, performer) e 6 cantanti.
Tra loro, come special guest, ecco Eliza G, cantante italiana semifinalista a The Voice Italy nel 2019 molto amata in tutto il mondo e Saint Paul Dj.  Giovanni Ciacci e Claudia Peroni, da sempre amici di Domina, presentano i vari show da vivere in famiglia o con gli amici. La parte riservata agli eventi serali di The Beach oggi è dotata di un grande tendone trasparente in grado di ospitare 500 persone. Riassumendo, i dinner show al The Beach, a cura di Glamour Show, sono da non perdere.
COS'E' DOMINA CORAL BAY
Domina Coral Bay, a Sharm El Sheikh, in Egitto, sul Mar Rosso, è un immenso resort italiano, uno dei più grandi al mondo (oltre 1,2 milioni di mq e circa 2.500 camere). Dà lavoro a 1500 persone, tra cui molti manager italiani. Domina Coral Bay è in Egitto, ma è anche una grande isola felice, un vero paradiso a poche ore di volo dall'Italia. Si sviluppa su una spiaggia privata lunghissima (1.8 km), ed al suo interno si trova di tutto: 8 alberghi, 3 ristoranti a Buffet, 7 ristoranti à la carte, 3 ristoranti sulla spiaggia, un Beach Club, un Casinò, l'unico Diving Center con molo privato di tutta Sharm, la più grande SPA di tutto il Sinai e moltissimo altro.
The Beach sul sito Domina Coral Bay
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abr · 6 years ago
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la data dell'offensiva era stata fissata un anno esatto dopo Caporetto. Ma la notte del 24 ottobre il peso dell’attacco è sostenuto solo dalla IV Armata del generale Gaetano Giardino sul Monte Grappa, perché l'azione sul Piave viene rinviata a causa della piena del fiume, che scardinava i ponti gettati sull'altra riva. La svolta arriva tra il 28 e il 29 ottobre. L'VIII Armata del generale Enrico Caviglia finalmente varca in forze il Piave (...). La mattina del 30 ottobre due squadroni di lancieri di Firenze a cavallo, provenienti da Conegliano, entrano a Vittorio (...). Un centinaio di chilometri più a Ovest lungo il fronte, a Serravalle all'Adige (presso Rovereto) la mattina del 29 ottobre un capitano dello Stato Maggiore austriaco – e di madrelingua italiana, Camillo Ruggera – delegato dal generale Weber von Webenau, espone la bandiera bianca e si presenta agli italiani per chiedere un armistizio. (...) Il 31 ottobre il generale Weber, plenipotenziario austriaco, riceve la risposta del Comando supremo italiano di Abano Terme, con l'indicazione di Villa Giusti (sulla strada tra Padova e Abano) come sede delle trattative. Ma i colloqui si svolgono in un clima di tensione crescente. Nella riunione decisiva, iniziata alle ore 15 del 3 novembre, si arrivò vicini al punto di rottura, perché il generale Pietro Badoglio, sottocapo di Stato Maggiore e plenipotenziario italiano, proponeva di posticipare l'armistizio alle ore 15 del 4 novembre (e così poi sarà), giustificando la dilazione con la difficoltà delle comunicazioni con il fronte. Da parte austriaca la richiesta appariva invece un espediente per ottenere una vittoria più grande, con una maggiore quantità di prigionieri. In effetti già nel pomeriggio del giorno 3 era entrata a Trento la cavalleria italiana e nel porto di Trieste aveva attraccato il cacciatorpediniere Audace (che darà poi il nome al molo dello sbarco). (...) A Villa Giusti finalmente, poco dopo le ore 18.30 del 3 novembre, si mettono le firme sul trattato. Gli eredi proprietari della villa - famiglia Lanfranchi - hanno conservato la sala con il tavolo di legno laccato in nero, su cui fu firmato l'armistizio, e quasi tutti gli arredi dell’epoca. Su una parete c'è anche una riproduzione in bronzo del Bollettino della Vittoria, firmato dal capo di Stato Maggiore italiano Armando Diaz e preparato dall'ufficio stampa con la collaborazione, fra gli altri, di due giovani ufficiali: Ferruccio Parri, che diventerà nel 1945 il primo presidente del Consiglio nell'Italia libera e Giovanni Gronchi, che sarà eletto nel 1955 presidente della Repubblica. Di suo pugno il generale Diaz aggiunse la chiosa: «I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo, risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza».
https://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2018-10-30/4-novembre-1918-serravalle-villa-giusti-cronaca-un-armistizio--113527.shtml?uuid=AEcfJ6XG
Fu una vittoria vera?  Certo. Di fatto fu la vittoria che determinò la fine della Grande Guerra su tutti i fronti pochi giorni dopo, il giorno 11 dell’undicesimo mese, alle ore 11.   
E’ un problema degli austro-ungheri (patito soprattutto dalle genti nel Nordest occupato) il fatto che il loro esercito fosse letteralmente alla fame, a riserve esaurite nell’immane offensiva del giugno precedente - la Battaglia del Solstizio, in cui gli ufficiali motivavano i soldati all’assalto con l’idea di impadronirsi dei depositi viveri italiani. Qualche decennio dopo gli inglesi ad El Alamein, gli americani nel Pacifico o i russi a Berlino per lo stesso motivo mica fecero sconti o si auto-celebrarono meno, anzi .... Impariamo da quelli che si auto-definiscono vincenti. 
Di fatto, dopo il fallimento dell’offensiva sul Fronte Occidentale del giugno 1918 parallelo alla Battaglia del Solstizio - “Friedensturm”, assalto per la pace -  i tedeschi sul Fronte Occidentale pianificavano ed eseguivano da mesi con ordine e metodo una serie di ritirate strategiche di contenimento in territorio franco-belga, mirando a una pace vantaggiosa; rovinò il piano proprio la “spallata” finale italiana e il conseguente sbandamento austriaco, anticipato peraltro nel più remoto fronte greco-balcanico (ma anche lì c’erano italiani a combattere) e la prospettiva dell’apertura di un nuovo fronte sud in Baviera  impossibile da gestire. 
Certo, ci furono anche rivolte per fame delle popolazioni interne sobillate “dagli ebrei” (i socialisti borghesi), causa della sconfitta secondo la successiva propaganda hitleriana, ma esse andarono fuori controllo solo dopo e grazie a Vittorio Veneto. 
Una grande vittoria italiana, sottovalutata sia da noi che all’estero. 
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aven90 · 2 years ago
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Pomeriggi.
Era difficile prendere argomenti seri con quel tramonto. Loro due, al molo, insieme, mentre il sole affondava dietro l’orizzonte.Insieme…Enrico doveva proprio dirglielo.“Mi manchi” ammise.“Sono qui” disse lei.“È quando ci sei che mi manchi di più. Quando siamo insieme. Quando non ci sei, quando sei soltanto un fantasma del passato o il sogno di un’altra vita, allora è facile.”“Oh” rispose lei.…
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donospl · 2 years ago
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Enrico Rava, Fred Hersch “The Song Is You”
Enrico Rava, Fred Hersch “The Song Is You”
ECM, 2022 “The Song Is You” Enrico Ravy i Freda Hersach jest płytą z gatunku tych, o których trudno nawet marzyć, że kiedykolwiek powstaną. Niespodzianki jednak zdarzają się i teraz możemy cieszyć się mistrzowską muzyką w wykonaniu dwóch wielkich gwiazdorów jazzu. Panowie koncertowali wspólnie już w ubiegłym roku, a w listopadzie 2021 spotkali się w Auditorio Stelio Molo RSI w Lugano, na sesji…
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navigamus-blog-a-vela · 4 years ago
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SAIL 2018 - Dalla Sardegna al Lazio, i  J24 sono sempre protagonisti - 2018
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21 giugno 2018 - Cagliari. Con una suggestiva premiazione svoltasi nei locali del Circolo ufficiali della Base navale della Marina Militare cagliaritana, alla presenza del comandante di MariCagliari e comandante di presidio per la Marina Militare in Sardegna, contrammiraglio Enrico Pacioni, della vice prefetto di Cagliari Paola Dessì, dell'assessore alla pubblica istruzione, sport e politiche giovanili di Cagliari Yuri Marcialis, del presidente della Lega Navale Italiana di Cagliari Sergio Rossi, del presidente della locale Sezione velica MM, capitano di vascello Mirco Marchini, e delle massime autorità militari e civili del territorio, si è conclusa con successo l’edizione 2018 del Trofeo challenge Coppa MariSardegna, il tradizionale appuntamento nato nel 2002 dalla collaborazione tra il Comando supporto logistico Marina Militare Cagliari e la locale sede della Lega Navale Italiana. Dopo un percorso costiero di 18 miglia tra Capo Sant'Elia e Foxi, è stato il J24 della Sezione velica di MariCagliari Urania ad imporsi sulle 41 imbarcazioni che hanno preso il via all'altezza del "fanale verde" del Molo di Levante. Il J24 Urania, infatti, ha tagliato per primo l'arrivo in tempo compensato nella classe ORC, gruppo B, categoria Regata.  Le precedenti vittorie del Trofeo, sempre da parte del J24 di MariCagliari, risalgono al 2011 e 2016. da segnalare anche il buon piazzamento dell'altra barca della Marina in gara, un Domino 39 (progetto Sciomachen) Scorpione, ottava in tempo compensato nella categoria Gran crociera, classe libera, gruppo C. Nel corso della cerimonia conclusiva sono stati premiati anche i ragazzi della scuola secondaria di primo grado Giovanni Pascoli - Nivola di Assemini, vincitori del Concorso nazionale di giornalismo ambientale. Anzio. Ancora una volta (dopo le vittorie nel 2012, ’13 e ’17) e per il secondo anno consecutivo, il Palio del Mare è andato a Lavinio Mare, questa volta grazie a Massimo Meriggi, armatore e timoniere del J24 Cesare Julio. Undici barche a vela della Classe J24, abbinate ad altrettanti quartieri della cittadina laziale - cresciuta negli anni ma sempre legata alla tradizione- si sono, infatti, contese anche quest'anno il Palio del Mare di Anzio, imperdibile e suggestivo appuntamento, solitamente organizzato a luglio, per il quale viene utilizzato il Monotipo più diffuso al Mondo che proprio a Roma vanta una delle sue Flotte più numerose e attive. La regata di Flotta ha preso il via come da tradizione verso il tramonto. La vittoria è andata a Ita 487 American Passage armato e timonato dal locale Capo Flotta J24 Paolo Rinaldi (abbinato a Sacro Cuore) che ha preceduto Ita 385 Juditta armato e timonato da Riccardo Aleardi (abbinato a Lavinio Stazione) e Ita 210 Cesare Julio di Massimo Meriggi. Le tre imbarcazioni si sono poi affrontate in una finalissima e Cesare Julio ha avuto la meglio su American Passage e su Juditta “Era il 1691 quando davanti ad Anzio, piccolo borgo di pescatori, passò il vascello che portava Innocenzo XII al Conclave, da cui ne uscì Papa.- ha spiegato Adriano Santucci, presidente della Ong che organizza la regata - Una burrasca mise però in pericolo la barca e i pescatori partirono in suo aiuto, portandolo in salvo. Ripartì sano e salvo per Roma con una promessa: quella di ritornare per costruire un porto. Promessa mantenuta, che i cittadini di Anzio ricordano ogni anno con una processione sfilando per le vie della città con indosso i costumi dell’epoca. Quest’anno, purtroppo, la sfilata non c’è stata per motivi di sicurezza. Inoltre, si è votato il 10 e in vista di un possibile ballottaggio il Comune ci aveva chiesto di anticipare la regata, a cavallo tra i due appuntamenti. Niente sfilata, ma due novità: abbiamo ricostruito attorno alla fontana della piazza centrale un piccolo borgo dell'epoca, con le botteghe del commercio e gli artigiani al lavoro e poi, finita la regata, i tre scafi migliori si sono battuti per la finalissima. Sulla pagina Facebook del Palio Del Mare Anzio Onlus potrete trovare tutte le foto, i filmati e le interviste della manifestazione.” Gli abbinamenti erano stati fatti nell’ambito della Festa della Primavera organizzata dalla Pro Loco di Lavinio Mare, nella splendida piazza dominata dal Torrione civico ricca di fiori, frutti e colori e con i fantasmagorici Sbandieratori di Cori. In quell’occasione era anche stato consegnato l'ambito trofeo al rappresentante del quartiere di Lavinio Mare, Mauro Vari, per aver vinto tre edizioni. Questi gli abbinamenti dell’edizione 2018 (in ordine d’arrivo, il nome della barca, l’armatore, l’eventuale timoniere e il quartiere di riferimento di Anzio): American Passage, Paolo Rinaldi, S.Cuore; Juditta, Riccardo Aleardi, Lavinio Stazione; Cesare Julio, Massimo Meriggi, Lavinio Mare; Enjoy, Luca Silvestri, Gianni Riccobono, Quartiere Europa; Stoccafisso, Federico Miccio, Santa Teresa; elle Nera, LNI Anzio, Paolo Cecamore, Anzio Colonia; Molla L’osso, Massimo D’Eramo, Stefano Tulli, Villa Claudia; Cirro, Marina Militare-Nacca, Lido dei Pini; Erato, MM-Salvatore Calvaruso, Lido delle Sirene; Don J, Marco D’Aloisio, Alfredo Posillipo, Falasche; Draghetto, Antonio Morani, Anzio Centro. Ostia. Da Anzio ad Ostia dove, sabato prossimo, 23 giugno, il Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre sarà partner del Comune di Roma in occasione della “Notte Bianca dello Sport” in programma nel Porto Turistico di Roma sul litorale di Ostia. Il calendario dell’evento, a partire dalle ore 16, prevede esibizioni dei campioni più popolari della Polizia Penitenziaria e nella prima parte del pomeriggio il programma si aprirà proprio con la vela: il J24 delle Fiamme Azzurre sarà, infatti, a disposizione dei ragazzi e dei curiosi che vogliono assistere il personale tecnico nelle manovre di base.
FROM http://www.navigamus.info/2018/06/dalla-sardegna-al-lazio-i-j24-sono.html
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zyngaitalia · 4 years ago
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Donne nella botanica
Bonita la botanica fa esperimenti e raccoglie esemplari di piante da anni. Assieme a Yan, il suo l'apprendista, ne ha portate un po' con lei per darci una mano con la resa della nostra fattoria. Per questa Giornata delle donne, preparati a scoprire nuove tecniche di coltivazione e scopri nuove varietà di prodotti con Bonita la botanica e Yan l'apprendista.
Devi essere almeno di livello 12 per ricevere l'invito pop-up all'evento Donne nella botanica. Se non lo ricevi, forza la chiusura del gioco o riavvia il dispositivo.
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L'evento Donne nella botanica si tiene dal 10 al 28 marzo. Avrai dunque 19 giorni per completare tutte le missioni evento e vincere Enrico l'aiutante per un periodo limitato! È un cane aiutante che raccoglie guanti e strumenti per i ricercatori.
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Per iniziare a giocare, visita il laboratorio di coltivazione.
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Riceverai in ricompensa la valigetta di bambù per equipaggiarti al meglio mentre ti immergerai in questa avventura botanica. La valigetta di bambù è piena di oggetti che puoi usare nelle tue prossime missioni che coinvolgono la miniera, il laghetto e altri luoghi.
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Luogo di interesse temporaneo: serra a cupola
Nel corso di questo evento, questo centro sarà la tua area di raccolta di oggetti destinati alle ricette. Per esempio, produrrà i rametti di bacche di sambuco necessari per i biscotti alle bacche di sambuco nella Fase 1.
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Aiutanti temporanei: Bonita la botanica e Yan l'apprendista
Puoi acquistare gli aiutanti Bonita la botanica e Yan l'apprendista per farti da guida. Con il loro aiuto otterrai oggetti evento rari più spesso!
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Nuovi oggetti e dove trovarli:
Fase 1
Bacche di sambuco: serra a cupola, radura della nonna, laghetto del nonno, miniera Beltempo, molo, animali da premio e mulino.
Fase 2
Tomatillo : radura della nonna, laghetto del nonno, miniera Beltempo, molo, mulino e animali da premio.
Fico d'india: serra a cupola.
Fase 3
Patata messicana: radura della nonna, laghetto del nonno, miniera Beltempo, molo, mulino e animali da premio.
Germoglio di felce: serra a cupola.
Fase 4
Broccolo romanesco: radura della nonna, laghetto del nonno, miniera Beltempo, molo, mulino e animali da premio.
Sedano rapa: serra a cupola.
Fase 5
Piante rampicanti: radura della nonna, laghetto del nonno, miniera Beltempo, molo, mulino e animali da premio.
Caucciù: serra a cupola.
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jteam-it · 2 years ago
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Tante novità, a Schio, per Jteam
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lamilanomagazine · 2 years ago
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La Spezia, gli ospiti del Capodanno in piazza Europa
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La Spezia, gli ospiti del Capodanno in piazza Europa. Si avvicina la notte del 31 dicembre e per l’occasione l’Amministrazione Peracchini ha organizzato una grande festa in piazza per salutare il 2022 e dare il benvenuto al 2023. Una notte all’insegna della musica e dell’intrattenimento che si svolgerà in Piazza Europa, con inizio alle ore 22 di sabato 31 Dicembre 2022 per terminare alle 2.00 di Domenica 1 Gennaio 2023. "L’appuntamento clou degli eventi del Natale spezzino è chiaramente il 31 dicembre, per dire addio al 2022 e dare il benvenuto al 2023 insieme – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – piazza Europa sarà protagonista indiscussa per una lunga serata che partirà dalle 22.30 fino all’1.30. Tutti gli spezzini sono attesi in piazza per ridere, cantare e ballare in un grande spettacolo no stop". L’organizzazione dell’evento è stata affidata alla e20 MoMa che ha realizzato un programma variegato capace di soddisfare dai più giovani, alle famiglie agli adulti che vedrà l’apertura alle 22.30 con gli "Abba Hit" (Galia Macovei, Katia Desario, Nicolò Fragile, Enrico Santangelo, Simone Chiricosta e Marco Mariniello): un omaggio ad un grande e spettacolare gruppo, le cui canzoni sono considerate un vero proprio cult nella musica internazionale. A seguire, l’esibizione di Claudio Lauretta, imitatore e comico divenuto noto al pubblico per imitazioni di Matteo Renzi e Vittorio Sgarbi al programma televisivo Colorado Cafè su Italia 1. Chiuderanno la serata, fino all’1.30 direttamente dagli studi di Radio Deejay, il conduttore radiofonico e show man Chicco Giuliani e il dj e producer Alex Farolfi. Artisti coinvolti: ABBA Hit - Cover band La band è un omaggio al grande e spettacolare gruppo degli "Abba", le cui canzoni sono considerate un vero cult della musica internazionale, la band è composta da Moldie (Galia Macovei) e Katy Desario (voci), Nicolò Fragile (piano e tastiere), Enrico Santangelo (batteria), Simone Chiricosta (chitarra), Marco Mariniello (basso). CLAUDIO LAURETTA - Comico e imitatore Imitatore, attore e comico visto a Striscia la Notizia, Markette, Zelig, Chiambretti Night, Glob, Quelli che il calcio, Italia’s Got Talent, Le Iene, Colorado e Mai dire Talk. Camaleontico e trasformista, con una formidabile mimica facciale ha dato vita alle sue personalissime imitazioni di Di Pietro, Pozzetto, Vissani, Sgarbi, Grillo, Platinette, Fabio Volo, Giuliano Ferrara, Giovanni Floris, Claudio Bisio, Matteo Renzi, Carlo Calenda e tantissimi altri. È il primo imitatore italiano ad aver fatto un DEEP FAKE TELEVISIVO dell’imitazione di Matteo Renzi nel programma tv Striscia la Notizia, facendo scalpore su tutti i media. Fa parte del cast fisso di "Ciao Belli" su Radio Deejay ed è stato protagonista nel 2022 del programma Tale e Quale Show su Rai Uno. CHICCO GIULIANI Bolognese di nascita, ma riccionese d’adozione, Chicco Giuliani è "Deejay" da sempre e divide i suoi impegni tra radio, musica e mondo della comunicazione. Dopo la maturità, arrivano l’esperienza nei villaggi turistici, la Laurea in Giurisprudenza e la tessera da giornalista pubblicista. La gavetta radiofonica lo porta al microfono di tante altre radio in giro per l’Italia, ma anche all’estero. Come dj e produttore ha vissuto le più recenti stagioni professionali a Riccione, suonando in molti club rivieraschi di riferimento. Ha partecipato a due edizioni della Molo Street Parade di Rimini (2013 e 2014) suonando nel main-stage, e in questi anni ha altresì avuto modo di dividere la consolle con tanti dj e producer di fama mondiale. Nella primavera 2014 col suo singolo "Bollelai", è arrivato fino alla posizione n. 12 della Deep House Chart di Beatport; la sua traccia "Around", rilasciata dalla leggendaria King Street di New York, è stata invece inclusa in "House of Ibiza 2015 Sampler Ep" e in "Amsterdam 2015", mentre il singolo "Disco", licenziato da Ministry of Sound, è stato pubblicato d’estate su "Hed Kandi Ibiza 2016", il capitolo estivo della famosissima collana di compilation internazionali dedicato ai successi dell’isola Balearica. ALEX FAROLFI (Radio Deejay) Sin da giovane ha lavorato alla regia di programmi come Radio Deejay, Deejay chiama Italia con Linus e poi a partire dal 1998 si è affermato come produttore musicale e remixer. Il successo è arrivato anche grazie a Mario Fargetta ed al progetto i The Tamperer, che insieme alla cantante Maya, hanno subito piazzato 3 singoli nelle classifiche europee ed inglesi. Il primo Feel It, poi If You Buy This Record ed infine Hammer To The Heart. Dal 1999 lavora come DJ resident, insieme a Paolino Rossato all’Aquafan di Riccione e poi come remixer con Paola & Chiara, Elio e le Storie Tese, Paolo Meneguzzi, Justine Mattera, Leandro Barsotti, Vasco Rossi in alcuni dei loro singoli. Nel 2004 entra a far parte del mondo del cinema interpretando il suo stesso personaggio nel film di Natale di Radio Deejay Natale a casa Deejay. Nel 2021 Farolfi è impegnato su Radio Deejay il lunedì curando la regia di "Cordialmente" con Linus e Elio e le Storie Tese. Ma non ha abbandonato il suo programma d’esordio "Deejay chiama Italia" al quale lavorano Linus e Nicola Savino. Nel Capodanno Spezzino 2023, saranno sfruttate le competenze del team di coordinamento di seguito individuato: NELLO BONGI Proprietario del Paprika discobar e del Moma Art Cafè di Aulla (MS), del club "Quindi" di Genova, è dal 2016 socio di e20 MoMa e gestore delle serate Tropicana Beach che coinvolgono durante il periodo estivo un target di persone over 25 nella serata del Martedì e di ragazzi under 22 nella serata del Giovedì. Per conto del Centro Fiere di Aulla è stato organizzatore di concerti con artisti come Zucchero, Banda Bardò, Nomadi, Pagani e ha supportato la Pro Loco di Aulla con la propria esperienza durante le serate del Premio Lunezia. MIRCO ALFONSETTI È anch’esso socio di e20 MoMa e gestore delle serate del Tropicana Beach sin dal 2016. È stato inoltre direttore artistico e organizzatore di serate presso il Jux Tap di Sarzana (SP), Beach Club del Cinquale (MS), Barlume di Marina di Carrara (MS), Paprika discobar di Aulla (MS), Divina di Bottagna (SP), Porto Lotti di La Spezia, Doride Beach di Marina di Carrara (MS), Baia dell’Angelo di Bocca di Magra (SP), Moor di Ameglia (SP), Mistral di Marina di Carrara (MS), Vistamare di Marina di Massa (MS). DANIELE SQUATRITO È stato direttore artistico di alcuni tra i più importanti locali della Versilia tra cui il Midhò, La Bussola e La Capannina di Forte dei Marmi, organizzatore di serate presso Porto Lotti della Spezia, Doride Beach di Marina di Carrara (MS) è attualmente responsabile del nuovo locale di cucina fushion Horage della Spezia. DAVID PARUANO Impegnato sin dall’età adolescenziale nelle pubbliche relazioni per numerosi locali della Versilia e come consulente di eventi come il Premio Lunezia, è inoltre consulente marketing da oltre vent’anni per numerose aziende private. È socio fondatore di Kreativlab, agenzia di comunicazione, marketing e organizzazione di eventi con sede a Sarzana che conta su undici collaboratori e collabora con Confindustria, CNA, Confcommercio, Confartigianato, e dal 2022 ha avviato una propria accademia di formazione interna sulle nuove professioni digitali. È inoltre Presidente di Cult. associazione culturale che supporta logisticamente il Premio Lunezia, e organizza il Premio Mercurio d’Argento nella città di Massa, oltre a diversi eventi con il patrocinio del Comune di Sarzana (SP), e che collabora nella realizzazione di Cotckail Fest con l’associazione Punto Zero.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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scimparello · 8 years ago
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tarditardi · 3 years ago
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Domina Coral Bay - Sharm El Sheikh si avvia verso il tutto esaurito per Natale e Capodanno
"Siamo in over over booking". Enrico Toniazzi, Group CEO di Domina, riassume così la positiva ripresa del turismo italiano a Sharm El Sheikh. Dopo la riapertura dei corridoi turistici tra Italia e Mar Rosso il flusso di prenotazioni non si è mai arrestato.
"Il ritorno del turismo italiano a Sharm, in particolare al Domina Coral Bay, è già oggi davvero molto importante. Il resort, una struttura dedicata a chi cerca vacanze 'deluxe' ma accessibili, è tornato ad essere più che mai il punto di riferimento per i turisti italiani", spiega Toniazzi.
Chi ha voglia di passare le feste di fine d'anno al caldo, a poche ore di volo dall'Italia, deve  quindi prenotare in fretta. "Anche se Domina Coral Bay è una struttura immensa, stiamo andando velocemente verso il tutto esaurito. Rimangono pochissime camere disponibili. Quest'anno il natale e l'ultimo dell'anno saranno più belli che mai", continua.
E come sta andando invece il turismo internazionale al Domina Coral Bay? I turisti dei paesi dell'Est e di tutto il mondo continuano a scegliere Sharm? "Il mercato del turismo internazionale a Sharm era già ripartito il 9 agosto scorso,  determinando un incremento della domanda eccezionale e quindi anche un aumento delle rate alberghiere elevatissimo. In un panorama come questo, Domina Coral Bay è diventata ancora più importante per tutti i mercati. Infatti la qualità della nostra offerta turistico alberghiera è riconosciuta come eccellente in tutti i paesi del mondo", racconta Enrico Toniazzi, COO di Domina.
Sono poi molte le piacevoli novità riservate ai turisti italiani in arrivo a Sharm. "In particolare, segnalo le nuove proposte di pacchetto turistico per gli hotel più prestigiosi. Sono offerte di altissimo livello, che mancavano in tutta Sharm. Chi vuol vivere emozioni indimenticabili ha nel Domina Coral Bay sempre più il suo punto di riferimento sul Mar Rosso", conclude Toniazzi.
Ad esempio, i turisti italiani trovano servizi esclusivi dedicati a loro presso gli hotel Prestige e King. Da sempre poi, all'interno di Domina Coral Bay, a disposizione dei nostri connazionali c'è il Consolato Generale Italiano.
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Domina Coral Bay, a Sharm El Sheikh, in Egitto, sul Mar Rosso, è un immenso resort italiano, uno dei più grandi al mondo (oltre 1,2 milioni di mq e circa 2.500 camere). Dà lavoro a 1500 persone, tra cui molti manager italiani. Domina Coral Bay è in Egitto, ma è anche una grande isola felice, un vero paradiso a poche ore di volo dall'Italia. Si sviluppa su una spiaggia privata lunghissima (1.8 km), ed al suo interno si trova di tutto: 8 alberghi, 3 ristoranti a Buffet, 7 ristoranti à la carte, 3 ristoranti sulla spiaggia, un Beach Club, un Casinò, l'unico Diving Center con molo privato di tutta Sharm, la più grande SPA di tutto il Sinai e moltissimo altro.
https://www.dominacoralbay.com https://www.facebook.com/dominacoralbay.sharm.el.Sheikh
https://www.instagram.com/dominacoralbay/
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carolamente · 8 years ago
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- il molo -
Ph: Enrico Burani @eb50mm
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lospeakerscorner · 4 years ago
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In tutta sicurezza il FAI – Fondo Ambiente Italiano presenta le Giornate di primavera all’aperto, in programma in Campania sabato 27 e domenica 28 giugno
È piacevole e istruttivo aggirarsi in mezzo a una vegetazione che non si conosce. Le solite piante, come qualsiasi oggetto che ci sia noto da tempo, non ci suscitano alcun pensiero, e a cosa vale guardare senza pensare?, Johann W. Goethe, Viaggio in Italia
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano presenta le Giornate di primavera, in programma in Campania sabato 27 e domenica 28 giugno e in oltre 200 luoghi di più di 150 località d’Italia.
Parchi e giardini storici monumentali, riserve naturali e orti botanici, boschi e campagne, alberi millenari e piante bizzarre, sentieri immersi nella natura e passeggiate nel verde urbano, giardini pubblici da riscoprire e giardini privati segreti che si svelano al pubblico: sono solo alcuni dei luoghi che si potranno visitare su prenotazione e nel rispetto delle norme di sicurezza, grazie all’infaticabile spinta organizzativa dei gruppi di volontari delle delegazioni FAI sparsi in tutto il Paese.
Un’iniziativa per risvegliare la curiosità e l’intelligenza dinnanzi a ciò che ci circonda, per interrogarci  come Goethe su ciò che abitualmente vediamo ma non conosciamo se non superficialmente, e che vedrà protagonisti anche tutti i Beni del FAI – Fondo Ambiente Italiano, per l’occasione anch’essi concentrati su proposte “all’aperto” declinate sul patrimonio verde.
Infine, durante le Giornate FAI all’aperto verranno svelati per la prima volta al pubblico, a pochi mesi dall’accordo tra il FAI e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, gli imponenti Giardini di Palazzo Moroni a Bergamo, oltre quattro ettari di verde tra le mura della Città Alta: l’omaggio del FAI alla città che ha drammaticamente sofferto l’emergenza sanitaria e che necessita di ritrovare il benessere e la bellezza che solo la natura può offrire.
Questa nuova edizione delle Giornate FAI si carica di un significato speciale ed emblematico: il momento storico che stiamo vivendo ha imposto a tutta la collettività di riorganizzarsi e reinventarsi, e il FAI è pronto per tornare a offrire al pubblico una intensa esperienza di visita, nel rispetto della massima sicurezza per tutti, cogliendo l’occasione per mettere al centro della propria proposta il patrimonio all’aperto del nostro Paese.
Otto le aperture in Campania, tutte su prenotazione obbligatoria online su www.giornatefai.it. Per partecipare sarà richiesto un contributo per il FAI. Le prenotazioni devono pervenire entro e non oltre venerdì 26 giugno alle ore 15.
Baia di Ieranto
Come di consueto sarà aperto il sentiero naturalistico dell’affascinante Baia di Ieranto, Bene FAI in Campania con visite guidate speciali accompagnate da attività incentrate sul “patrimonio verde”. Il pubblico, infatti, potrà scoprire peculiarità e rarità, aneddoti e curiosità sulla natura curata e protetta nel Bene FAI attraverso piccole lezioni di botanica e visite accompagnate da esperti agronomi o giardinieri.
Molo San Vincenzo a Napoli
Passeggiata sul mare anche a Napoli dove si potrà andare alla scoperta della storia del Molo San Vincenzo attraverso il racconto delle guide dell’Associazione Friends of Molo San Vincenzo. Il Viceré Conte di Olivares affidò nel 1596 a Domenico Fontana il progetto di ampliamento e sistemazione del porto, ma i lavori furono interrotti improvvisamente e si poté soltanto unire alla terraferma l’isolotto dove sorgeva la torre di San Vincenzo, costruita sotto Carlo d’Angiò come baluardo difensivo del Castel Nuovo. Successivamente venne unito con la terraferma dando inizio alla forma attuale. Delle vestigia storiche oggi rimane ben poco. Il molo è utilizzato per ormeggiare barche sequestrate ed è presente un antico bacino di carenaggio che all’epoca era un’eccellenza d’impianto idrico dove era possibile riparare le navi. Da anni si cerca una soluzione per rendere fruibile questa meravigliosa passeggiata.
Rione Terra a Pozzuoli
Una passeggiata alla scoperta dell’anima che dà vita alla città di Pozzuoli, sospesa tra mare e vulcani.
Prima tappa: Darsena dei pescatori puteolani. Ai piedi del Rione Terra di Pozzuoli vi è la Darsena, riparo, ancora oggi, per piccole imbarcazioni e gozzi dei pescatori della città. Qui sorge la chiesetta dell’Assunta a mare, costruita nel 1621, e la bottega dell’ultimo maestro d’ascia dei Campi Flegrei.
Seconda tappa: Piazza 2 Marzo. Le scale di Portanova conducono al Rione Terra. Esse furono sempre utilizzate, dal 194 a.C. fino al 1970, anno nel quale la rocca dell’antica Puteoli fu evacuata in maniera forzata per il bradisismo.
Terza tappa: Piazza della Repubblica. È la piazza principale del centro storico di Pozzuoli, in essa un tempo si faceva il mercato.
Quarta tappa: Rione Terra di Pozzuoli. Il Rione Terra è il primo nucleo abitato della città di Pozzuoli. La rocca è costruita su uno sperone tufaceo alto 33 metri, circondato sui tre lati dal mare.
L’Esedra e il Parco di Villa Campolieto a Ercolano
C’è un miracolo architettonico e paesaggistico nel fertile territorio partenopeo che aspetta solo di essere scoperto: è l’itinerario delle ville di delizia del “Miglio d’Oro”. Quella che sembra essere solo una strada di 25 km, assume toni incantevoli di grazia e bellezza per merito delle “delizie di corte”. Stiamo parlando delle ben 122 ville settecentesche del vesuviano, che da San Giovanni a Teduccio giungono quasi ai confini di Torre Annunziata, nella provincia napoletana. Tra le irrinunciabili, eccezionale è Villa Campolieto che dopo 6 anni di restauro grazie alla Fondazione Ente per le Ville Vesuviane, è stata riportata al suo antico splendore. Si potranno ammirare le sceniche scale ellittiche con vedute da favola sulle isole e sul Golfo di Napoli, le suggestive stanze affrescate con scorci illusionistici, il roseto e il palmeto monumentale.
Le Basiliche di Cimitile a Nola
Il Complesso basilicale nacque grazie alla lungimiranza e alla cultura di Meropio Ponzio Anicio Paolino (San Paolino), che arricchì con una vera e propria fioritura di basiliche e costruzioni assistenziali il sito cimitilese. Tra la fine del secolo IV secolo ed il primo trentennio del V furono due in particolare le basiliche più grandi ed importanti: la Vetus, cioè quella dedicata a San Felice, e la Nova. Le due basiliche, unite tra loro all’altezza della sepoltura di Felice, costituirono il cuore della Città Santa, e furono riccamente decorate ad affresco con scene ispirate al Vecchio e Nuovo Testamento. Oltre alle aree delle basiliche Vetus e Nova, si innalzarono altre costruzioni, come la basilica dei Martiri, e una miriade di costruzioni assistenziali (celle per i pellegrini, ambienti con fontane, punti di ristoro e riposo), nonché il famoso Monasterium di Paolino.
A Benevento la passeggiata in bicicletta nella Contrada di Sant’Angelo a Piesco
Situata lungo il fiume Calore, a circa 7 Km da Benevento, Contrada Sant’Angelo a Piesco è attraversata dalla pista ciclo-pedonale “Paesaggi sanniti” realizzata dalla Provincia di Benevento. La zona ricade all’interno del Corridoio Ecologico Regionale e nell’Oasi “Zone Umide Beneventane” gestita dalla LIPU. La contrada mantiene una vocazione agricola ed è quasi totalmente immune da inquinamento acustico e luminoso. Lambita dal fiume Calore, le cui rive sono caratterizzate da una rigogliosa flora igrofila ed una consistente fauna acquatica, rappresenta un’area naturalistica dove è possibile imbattersi in specie di uccelli stanziali, quali, ad esempio, l’airone cenerino, la garzetta, la nitticora. Nella contrada, inoltre, si può godere del fascino di un paesaggio caratterizzato da alberi imponenti, anse fluviali, spiaggette deserte, e di uno splendido punto di vista, dal basso, verso il centro storico di Castelpoto, arroccato su una aspra collina.
Cupola maiolicata della Chiesa della SS. Annunziata a Salerno
La decorazione della cupola della chiesa dell’Annunziata è stata realizzata con riggiole “ambrogette” e montate su legno con un sistema antichissimo, avvitate senza l’impiego di colle o cemento, un sistema straordinario e molto resistente. Le ambrogette sono state realizzate dal Maestro Giancappetti su disegno della scultrice e ceramista Enrica Rebeck, che ha scelto anche i colori, e con l’intervento dell’arch. Antonio Carluccio progettista del recupero artistico e strutturale della chiesa dell’Annunziata. In effetti un reale riscontro storico su eventuali preesistenze di decori ceramici sulla cupola non è stato trovato. Non sono, quindi, mai esistite ambrogette o altri reperti storici appartenenti alla cupola, ma proprio questa falsa memoria ha alla fine permesso di ancorare il progetto ad un immaginario collettivo più forte del vero, il mito ricreato e reso “reale”.
La Villa Comunale di Salerno
Dal 1874 prende avvio la realizzazione dei giardini pubblici in prossimità del teatro Verdi, secondo un progetto dell’arch. Casalbore. Nel corso degli anni si succedono lavori che rendono l’area della villa fruibile dal pubblico, fino a divenire l’area più alla moda della Salerno ottocentesca. I giardini si estendevano sino al palazzo Edilizia, poiché in quel periodo non era ancora stato edificato il palazzo della Prefettura, la cui costruzione ne limiterà l’estensione. Nel 1997 il progetto di recupero della Villa Comunale di Salerno ad opera dell’arch. Enrico Auletta è stato affrontato con le metodologie del restauro conservativo, non perseguendo la mera ricerca del ripristino delle condizioni originarie. Si è così scelto di ampliare la fase analitica di acquisizione di dati di tipo storico, floristico, funzionale per delineare un quadro sintetico di informazioni sulle qualità ancora presenti o recuperabili secondo lo spirito più proprio, il genius loci e la storia.
Masseria Mozzi-Masseria delle sorgenti Ferrarelle nell’Alto Casertano
L’Oasi Ferrarelle FAI è una delle realtà territoriali più interessanti dell’Alto Casertano. Un’area di paesaggio Italiano in cui Natura e Territorio si fondono con Industria e Cultura con un forte senso di Responsabilità Sociale di Impresa. All’interno dell’Oasi, la Masseria Mozzi, oggi sede dell’Azienda Agricola Masseria delle Sorgenti Ferrarelle e punto di ristoro dei visitatori, un tipico esempio di casa rurale dei primi dell’800, di recente sottoposta ad un attento restauro conservativo.
Il FAI persegue dalla nascita l’obiettivo di riavvicinare gli italiani alla natura e al paesaggio, per riscoprire e coltivare una “cultura della natura”. La nostra missione si basa sul principio che “si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce”: comprendere la natura, dunque, si rivela il modo per educarci a “proteggerla”. Ecco perché il FAI dalla crisi generata dalla pandemia ha cercato di cogliere un’opportunità e per la prima volta, dopo 35 edizioni di Giornate FAI, presenta un programma di aperture interamente dedicato al rapporto tra Cultura e Natura, coinvolgendo i Beni e i territori in cui operano, nell’ambito della missione del FAI, le sue Delegazioni. Sarà sorprendente guardare l’Italia con occhi nuovi, e scoprire tutte le sue molteplici sfumature di “verde”.
Prendere parte alle Giornate FAI è anche un modo per partecipare alla missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione, che negli oltre due mesi e mezzo di chiusura ha interrotto tutte le attività, dalle visite nei Beni ai cantieri di restauro, agli eventi nazionali. Ora il FAI è ripartito, per questo, oltre al contributo minimo – 3 euro per chi è già iscritto al FAI, 5 euro per i non iscritti – richiesto all’atto della prenotazione online, tutti i visitatori potranno iscriversi al FAI con le quote agevolate (riduzione di 10 euro) presso tutti i luoghi aperti e i Beni della Fondazione.
PRENOTAZIONE ONLINE OBBLIGATORIA entro e non oltre Venerdì 26 giugno alle ore 15 sul sito WWW.GIORNATEFAI.IT fino a esaurimento posti.
Per partecipare alle Giornate FAI all’aperto sarà richiesto un contributo per il FAI.
Tutti i fondi raccolti saranno destinati alle attività istituzionali della Fondazione.
La raccolta contributi avverrà prima dell’evento all’atto di prenotazione con la richiesta di un contributo per il FAI minimo (tramite carta di credito e paypal), per iscritti FAI a partire da 3€, per non iscritti a partire da 5€.
medici, infermieri e personale sanitario
Il FAI ringrazia tutto il personale sanitario per il coraggioso impegno profuso nel corso dell’emergenza Covid-19 regalando l’iscrizione ordinaria da effettuarsi durante gli eventi nazionali o presso i Beni della Fondazione
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MODALITÀ DI VISITA IN SICUREZZA
Nel rispetto delle normative, il FAI ha adottato misure che permettano al pubblico di partecipare all’evento nella massima sicurezza. Le visite si svolgeranno solo su prenotazione in determinati turni, a gruppi ristretti. Una volta prenotato il turno di visita, i partecipanti riceveranno una mail con le indicazioni sulle modalità di accesso e le norme da rispettare: oltre all’obbligo di presa visione dell’informativa sulla sicurezza, si ricorda l’obbligo di indossare la mascherina durante la visita, di mantenere il distanziamento sociale di 1,5 metri, di disinfettare le mani con gli appositi gel situati all’ingresso del percorso e di attenersi in generale alle indicazioni date dal personale e dai volontari, seguendo le informative poste all’inizio del percorso. Si chiede di rinunciare alla visita qualora, nei 14 giorni antecedenti, la persona abbia avuto una temperatura corporea superiore ai 37,5°, e/o abbia presentato qualsiasi sintomo influenzale, e/o abbia avuto contatti con persone risultate positive al COVID -19. Il FAI, nell’ambito dei protocolli di sicurezza adottati per la prevenzione dal contagio da Covid – 19, si riserva inoltre la facoltà di rilevare all’ingresso la temperatura dei visitatori tramite appositi dispositivi.
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Le Giornate FAI all’aperto 2020 sono rese possibili grazie al fondamentale contributo di importanti aziende illuminate. Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo nella lista dei luoghi visitabili e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di sensibilizzazione sul corretto riciclo del materiale plastico. FinecoBank, realtà leader nel trading online e nel Private Banking, è il prestigioso Main Sponsor dell’evento perché da sempre sostiene il valore del patrimonio. Rekeep, principale gruppo italiano attivo nel facility management e amica amico del FAI dal 2018, che sostiene l’evento in qualità di Sponsor. Grazie anche a Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine, dell’azienda Leonardo, che valorizza il patrimonio archivistico-museale industriale, Golia Herbs che sostiene gli eventi verdi, Nespresso, nuovo importante sostenitore della Fondazione. Infine grazie a DHL Express Italy, che rinnova per il sesto anno consecutivo il suo sostegno al FAI in qualità di Logistic Partner.
L’iniziativa si svolge con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Si ringrazia per la collaborazione la Commissione europea, da alcuni anni partner delle Giornate FAI attraverso l’Ufficio di Rappresentanza in Italia. Si ringraziano, inoltre, Regione Lazio, Regione Toscana e Provincia Autonoma di Trento per il contributo concesso.
Anche in questa edizione speciale di Giornate FAI il Servizio Pubblico Rai conferma il proprio impegno per i beni culturali e paesaggistici italiani. Il FAI in questi anni è riuscito a raggiungere tanti sfidanti obiettivi anche grazie alla costante collaborazione della Rai che non è solo un broadcaster, ma un partner narrativo fondamentale nel racconto del nostro patrimonio storico artistico, naturalistico e paesaggistico a tutti gli Italiani.  Le nostre storie, le storie del FAI diventano così anch’esse patrimonio di tutti.
Grazie di cuore alle 128 Delegazioni, ai 97 Gruppi FAI, ai 96 Gruppi FAI Giovani e ai 4 Gruppi FAI ponte tra culture, che anche in questi mesi difficili non hanno mai perso l’entusiasmo e la passione che da sempre li contraddistingue. Grazie a tutti i gruppi di volontari sul territorio che sono riusciti a organizzare le aperture di luoghi eccezionali, a quelli che collaborano con i Beni del FAI e a tutti coloro che a vario titolo stanno supportando questa iniziativa; un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione alla Protezione Civile e ai suoi volontari, e all’Arma dei Carabinieri per il loro contributo alla sicurezza dell’evento. Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari degli oltre 160 luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni, e le 150 amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa, comprendendone l’importanza e il significato di ripartenza.
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    Giornate FAI all’aperto In tutta sicurezza il FAI – Fondo Ambiente Italiano presenta le Giornate di primavera all'aperto, in programma in Campania sabato 27 e domenica 28 giugno…
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patriziadidio · 6 years ago
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Potrei avere un rimpiattino?
ANCHE A PALERMO ARRIVA IL “RIMPIATTINO”, INIZIATIVA DI CONFCOMMERCIO FIPE E COMIECO 
INSIEME PER UNA NUOVA CULTURA ANTISPRECO AL RISTORANTE
“Potrei avere un rimpiattino?”, è la frase che potrà essere presto ricorrente in numerosi  ristoranti di Palermo e provincia, così come avviene già in centinaia di locali italiani, per portare a casa cibi e bevande avanzati e non consumati.  No allo spreco del cibo, sì al recupero e alla donazione di prodotti alimentari. Nell’ambito delle iniziative che Confcommercio Palermo sta sostenendo e promuovendo per una cultura che favorisca il contrasto allo spreco alimentare e per favorire l’adozione di comportamenti responsabili, e anche nell’ottica di un modello di sviluppo sostenibile e di economia circolare, arriva anche in città e in provincia il “Rimpiattino”, quello che nei paesi anglosassoni prende il nome di “doggy bag”.  Il “Rimpiattino”, quando si mangia fuori casa, sarà la principale “arma” contro lo spreco alimentare. Un progetto, portato avanti da Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi - e Comieco - Consorzio Nazionale per il recupero e riciclo di carta e cartone - che si propone, attraverso il coinvolgimento diretto del mondo della ristorazione, di fare della “doggy bag�� una pratica sempre più consolidata nella cultura dei palermitani e, chissà, presto anche dei siciliani. L’iniziativa, già promossa e avviata su tutto il territorio nazionale, è stata presentata in Confcommercio Palermo – il capoluogo è l’unica città della Sicilia - nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio, il presidente dell’Associazione pubblici esercizi di Palermo Antonio Cottone, il presidente regionale della Fipe Dario Pistorio e gli operatori che hanno aderito. Collegato via skype il vice direttore di Fipe nazionale collegato via skype Luciano Braga.
“L’impegno verso la sostenibilità deve coinvolgere tutto il mondo imprenditoriale così come le istituzioni – spiega la presidente Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio -. Riteniamo che l’adozione di un modello di sviluppo e di crescita sostenibile possa diventare ed essere percepito dal tessuto imprenditoriale,  come un’occasione di sviluppo ed un ambito strategico di una  cultura d’impresa che si basi su azioni di responsabilità che possano dare valore al nostro futuro. Vorremmo che il 2019 fosse l’anno in cui finalmente si possa dare concretezza ad una serie di iniziative ed attività sui temi del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. In questa direzione – aggiunge Patrizia Di Dio - diverse sono le iniziative “in cantiere” che Confcommercio sta sostenendo e promuovendo e il  “Rimpiattino”, è uno di questi progetti, in tal caso per garantire la riduzione degli sprechi lungo tutta la filiera agroalimentare, favorendo il recupero e la donazione dei prodotti in eccedenza attraverso il coinvolgimento diretto del mondo della ristorazione”, conclude Patrizia Di Dio.
“Siamo già molto soddisfatti di partire con una trentina di adesioni, ma il nostro impegno sarà quello di allargare al massimo il “Rimpiattino” cercando l’adesione di tutti i nostri associati – spiega Antonio Cottone, presidente Fipe Palermo -. Finalmente si istituzionalizza e formalizza un modus operandi che già in tanti adottano, già da anni permettiamo ai clienti di portare via il cibo avanzato, ma adesso la prestigiosa partership con Comieco ci gratifica perché ci permette di dare al cliente un contenitore che sarà certamente più apprezzato rispetto all’anonima vaschetta in alluminio. Il fine ultimo – conclude Cottone - è quello di sensibilizzare tutti noi operatori della ristorazione alla lotta allo spreco dei cibi”.
“Palermo tra le dieci città in cui Fipe nazionale ha pensato di avviare il progetto – ha spiegato Dario Pistorio, presidente Fipe Sicilia – ma da oggi coinvolgeremo tutti i nostri soci delle altre città per avviare il Rimpiattino anche nelle altre province siciliane”.  
"Rimpiattino è una scelta che sintetizza perfettamente lo spirito dell’iniziativa e l'impegno messo in campo dal mondo della ristorazione contro lo spreco alimentare - commenta il presidente nazionale di Fipe Lino Enrico Stoppani -. Non un vero e proprio neologismo ma un concetto che riporta alla cultura, tutta italiana, del "rimpiattare", ovvero del saper rielaborare gli avanzi del giorno precedente perché il cibo non si spreca non solo per ragioni economiche ma per rispetto alla fatica ed al lavoro necessari per portarlo in tavola”.
“Oltre a rappresentare un’opportunità per poter contribuire alla lotta allo spreco alimentare, i nuovi rimpiattini in cartoncino sono anche degli oggetti ‘d’autore’, pratici e riutilizzabili in ogni occasione - commenta Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco -. Allargare l’adozione di questa buona pratica è un ulteriore passo avanti nella crescita di comportamenti responsabili e sostenibili. Come la raccolta differenziata di carta e cartone che nella città di Palermo sta crescendo sensibilmente, basti pensare che nel 2018 l’incremento è stato del 16% rispetto all’anno precedente”.
Ecco le attività che ad oggi hanno aderito a Palermo e provincia
Palermo: La Braciera in villa; Quattro Venti; La Braciera; Osteria dei Vespri; Ballarò Food; Ciccio passami l’olio; Pasticceria Costa; Ciccio in pentola; Villa Costanza; Ethnic Enothec; Euribia; Camus; Pasticceria Recupero; Ristorando; Ristorante Al Molo; Fadoro; Ristorante Lo Scudiero; Bar, pasticceria, gastronomia Rosanero; Rosanero XX Settembre; Bar, pasticceria, gastronomia; pizzeria La Cubana. Bolognetta: Le Angeliche; Ficuzza: Antica Stazione Ferroviaria; Termini Imerese: Baglio Imera, Alla buon’ora, Buzzetta, Bar Bevuto; Ustica: Tonino Basile.
  I nuovi dati Fipe sullo spreco alimentare nella ristorazione italiana
Il lancio ufficiale del "rimpiattino" è stato per Fipe l'occasione per fare il punto sull'impegno e l'attenzione alla sostenibilità messa in campo dai bar e ristoranti italiani, con particolare riferimento al tema dello spreco alimentare. Secondo la ricerca condotta dall'ufficio studi Fipe emerge che negli ultimi anni è notevolmente cresciuta la sensibilità dell'opinione pubblica e delle imprese della ristorazione sul tema dello spreco alimentare. Secondo l'80% dei ristoratori intervistati il problema dello spreco di cibo nei loro esercizi viene considerato rilevante (tra questi il 50,6% lo considera addirittura molto rilevante).
In quale fase di processo si spreca maggiormente? Secondo i dati Fipe il consumo finale è il momento in cui avviene il maggiore spreco di cibo (per il 51,6% dei ristoratori), seguito dall'approvvigionamento e dalla preparazione, pressoché considerati a pari merito (rispettivamente dal 25,4% e dal 25,0% del campione).
Qual è la principale ragione del problema? Il 55% dei ristoratori rileva che spesso si spreca molto cibo al ristorante perché i clienti non mangiano tutto quello che hanno ordinato, insieme ad una questione di atteggiamento: nonostante infatti sia elevata la quantità di cibo che resta sulla tavola, raramente i clienti chiedono di poter portare via gli alimenti non consumati, evidenza dichiarata dal 69% degli intervistati. Lo stesso problema avviene per il vino. I motivi alla base di questo gap risiedono principalmente, secondo gli imprenditori, nell'imbarazzo (55%), seguito da scomodità (19,5%) o indifferenza (18,3%).
Di fronte all'atteggiamento della clientela come si comportano i ristoratori? In base all'indagine Fipe il 43% dei ristoratori propone di sua iniziativa di portare via quello che non è stato consumato, seguito da un 34% che lo fa raramente e da un restante 24% che non lo fa mai. Tuttavia il 90% dei ristoranti è già attrezzato con comuni contenitori in alluminio per consentire ai clienti di portarsi via il cibo ordinato e non consumato. Infine, nonostante solo il 30% dei ristoratori conosca l'iniziativa promossa da Fipe e Comieco, ben il 92% si dichiara favorevole mentre il 66% è pronto ad aderire. 
di Patrizia Di Dio Articolo originale https://ift.tt/2UX6OzU
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