#Emilio Villoresi
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mypickleoperapeanut · 2 years ago
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"Pinocchio, molto più che una favola per ragazzi"
il Premio Pinocchio è una tradizione che dura da 10 anni, giovedì 24 novembre 2022, nella bellissima Sala Dino Campana della Biblioteca delle Oblate, l’Associazione Pinocchio di Carlo Lorenzini, con la Presidente Anna Iacobacci, ha celebrato la ricorrenza della nascita del celebre autore delle avventure del burattino più amato al mondo.
Come consuetudine, a ricevere il riconoscimento sano state personalità che hanno saputo distinguersi in ambito economico, universitario, culturale, professionale, industriale, artistico, artigianale e sociale.
L'evento è stato presentato dalla Giornalista Storica Elena Tempestini e dal Conduttore televisivo Stefano Baragli, che con la professionalità e l'eleganza che caratterizza i due professionisti, hanno annunciato i vincitori selezionati dalla giuria presieduta dal Marchese Lionardo Ginori.
La peculiarità di questo prestigioso Premio è quella che ai premiati vengono consegnati i rispettivi premi che associano il nome del vincitore ad uno dei personaggi del romanzo.
Premio Pinocchio, all'attore Pierfrancesco Favino, Premio Geppetto all'imprenditore di profumi Lorenzo Villoresi, Premio Grillo Parlante all'editore Angelo Pontecorboli, Premio Mangiafoco al Direttore Generale del Teatro della Pergola Marco Giorgetti, Premio Albero degli Zecchini al Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Luigi Salvadori, Premio Colombo alla Presidente Aidda Antonella Giachetti, Premio Osteria Gambero Rossolo allo Chef della legalità Filippo Cogliandro, Premio I Carabinieri all'amministratore delegato del Corpo dei Vigili Giurati di Firenze Emilio Berni, Premio Gatto e la Volpe al Professor Massimo Ruffilli, Premio Fata Turchina all'imprenditrice Lucia Caponi, Premio Paese dei Balocchi al Direttore del Museo Novecento di Firenze Sergio Risaliti, Premio Pesce Cane al Presente Mercafir Scpa
Una bellissima manifestazione, molto partecipata che ha visto la presenza del Governatore della Regione Toscana Eugenio Giani e molte altre personalità.
Firenze 24 novembre 2022
Riccardo Rescio (Italiaefriends)
Elena Tempestini
Stefano Baragli
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a110crazy13 · 4 years ago
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1000 MIGLIA 1938 - Siena - Villoresi sur Alfa Romeo
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frenchcurious · 4 years ago
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Emilio Villoresi (Alfa-Romeo 158) Nino Farina (Alfa-Romeo Tipo 312) Grand Prix de Pescara, Coppa Acerbo, Livorno  1938. - source UK Racing History.
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giancarlonicoli · 5 years ago
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Addio a Flavio Bucci, dal Ligabue tv a Sorrentino
Un 'irregolare di talento', è morto in povertà a 72 anni
Giorgio Gosetti 18 febbraio 202018:47
Se n'è andato solo come un cane, a Passoscuro, su quel litorale romano che da alcuni anni aveva eletto a ultimo rifugio per una vecchiaia senza un soldo dopo una vita di splendori ed eccessi, esaltazioni e depressioni. Flavio Bucci (SCHEDA ANSA CINEMA), torinese del '47, ma di famiglia un po' molisana e un po' foggiana, ha chiuso la sua esistenza terrena pare per colpa di un infarto. Ma, come amava ripetere, "'c'è una sola cosa che ti uccide, però non lo sai mai prima quale sarà" e forse poco gli importava, dopo una vita spesa senza remore e senza mai occultare i suoi vizi, dalle sigarette all'alcool, dalla cocaina alle donne. "I suoi ultimi anni non sono stati sereni purtroppo - dice il figlio Alessandro, che per un tratto della vita lo ha accompagnato come attore - ed è triste pensare che in troppi lo abbiano abbandonato dopo una carriera così intensa tra il cinema e il teatro. Ma come spesso accade agli artisti aveva una sensibilità più acuta e dolorosa di noi uomini normali e il gran pregio di non rinnegare nulla di sé, neppure gli sbagli".
Addio a Flavio Bucci
Cresciuto nella Torino del dopoguerra tra gli immigrati del sud e poi contagiato dall'euforia della rinascita italiana, Flavio Bucci aveva abbracciato il palcoscenico alla scuola del Teatro Stabile come un amante focoso e impaziente. Alla sua passione regalava da subito tutto se stesso, sentendosi erede di un teatro classico, lontano dalle bizzarrie dell'avanguardia, ma aperto alla sperimentazione e al fascino dei testi, tra Shakespeare e Gogol ("Le memorie di un pazzo" è stato il suo cavallo di battaglia per oltre 30 anni), Virginia Woolf e Pirandello a cui lo accomunava la visione da lunatico solitario, caparbio e spigoloso. Sedotto dal cinema e dalla bella vita, era sbarcato a Roma all'inizio degli anni '70, forte di un'amicizia con Gian Maria Volonté che prima lo aveva iscritto "quasi a forza" al Partito Comunista e poi gli aveva presentato Elio Petri imponendolo nel cast di "La classe operaia va in Paradiso".
Il sodalizio - burrascoso e felice - con il regista romano lo portò ad imporsi presto, volto anomalo e indimenticabile che avrebbe avuto la sua celebrazione da protagonista nel personaggio di Total in "La proprietà non è più un furto" (1973). Poco dopo, in uno slancio di faticosissimo virtuosismo, prese le fattezze e l'anima del poeta e pittore Ligabue nell'omonimo sceneggiato Rai di Salvatore Nocita. Un trionfo perfino inaspettato che incollò ai teleschermi più di 15 milioni di spettatori e fece di Bucci una stella in palcoscenico. Più tardi avrebbe dato il volto al protagonista di Quer pasticciaccio brutto di via Merulana, diretto da Piero Schivazappa, dal romanzo di Carlo Emilio Gadda. Il cinema invece gli ha ritagliato prevalentemente parti di antagonista e caratterista cui l'attore dava ogni volta un graffio originale di umanità rabbiosa. "Erano gli anni in cui a Hollywood apparivano facce strane, da Dustin Hoffman a Al Pacino - raccontava - e questa linea di mezzo, tra gli scultorei protagonisti della generazione precedente e i colonnelli della risata si adattò bene a gente come me, irregolari di talento".
La lista delle sue apparizioni è lunghissima anche se poche volte la qualità dei lavori corrispondeva al suo prorompente talento. Tra tanti titoli piace ricordare il metodico e nevrotico giocatore di "Il sistema infallibile" diretto da Carlo di Carlo, il pugliese di "L'Agnese va a morire" con Giuliano Montaldo, il pianista cieco di "Suspiria" con Dario Argento, lo Svitol di "Maledetti vi amerò" con Marco Tullio Giordana, il prete blasfemo e brigante de "Il marchese del grillo" con Mario Monicelli, le collaborazioni con Eriprando Visconti e il viscido Evangelisti ne "Il divo" di Paolo Sorrentino. Grazie all'amico Marco Mattolini ha lavorato fino a poco tempo fa, prima con un recital autobiografico al vetriolo e poi con un bel collage di liriche e pensieri da Giacomo Leopardi, grazie a Riccardo Zinna ha avuto un toccante omaggio da vivo alla Festa del Cinema di Roma con il documentario-ritratto "Flavioh". Ha avuto due figli dalla compagna Micaela Pignatelli e un terzo dalla produttrice olandese Loes Kamsteeg. Grazie all'amore del fratello Riccardo molte volte si è salvato da se stesso. Ma, come amava dire, "Non mi pento di niente, ho amato, ho riso, ho vissuto, vi pare poco?" RaiPlay rende omaggio all'attore proponendo in home page lo sceneggiato del 1977 "Ligabue". Fu trasmesso da Rai1 in 3 puntate, dal 22 novembre al 6 dicembre nel 1977 e racconta la storia tormentata e visionaria del pittore "naïf" Antonio Ligabue (1899-1965), che visse, prima di essere scoperto e celebrato, un'esistenza dolorosa segnata da solitudine e disagio psichico. Tra gli interpreti di questo sceneggiato biografico, oltre all'indimenticabile Flavio Bucci nel ruolo di Ligabue, ci sono Pamela Villoresi, Giuseppe Pambieri e Alessandro Haber. RaiPlay ripropone anche "Don Luigi Sturzo", del 1981, una miniserie televisiva in 3 puntate andata in onda su Rai1. Lo sceneggiato racconta la vita di uno dei più importanti protagonisti del cattolicesimo democratico del '900: Don Luigi Sturzo, fondatore del Partito Popolare, antifascista, esule, ispiratore della Democrazia Cristiana. Interpretato da un convincente Flavio Bucci con la regia di Giovanni Fago. E' disponibile anche "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" del 1983, tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Emilio Gadda, una miniserie in 4 puntate per la regia di Piero Schivazappa. Al centro dello sceneggiato le indagini del commissario Francesco Ingravallo, alle prese con il furto di gioielli della contessa Menegazzi e con l'omicidio della signora Balducci. Il commissario è interpretato da Flavio Bucci. Un altro titolo disponibile su RaiPlay è: "Le due vite di Mattia Pascal" del 1985, versione televisiva integrale della rilettura de "Il fu Mattia Pascal" (1904) di Luigi Pirandello (1867-1936), realizzata da uno dei più importanti registi italiani del secondo '900: Mario Monicelli. "Le due vite di Mattia Pascal" andò in onda su Rai1 in due puntate della durata complessiva di 150 minuti il 9 e 10 settembre del 1990. Tra gli attori del film ci sono Marcello Mastroianni, Flavio Bucci e Laura Morante, mentre le musiche sono di Nicola Piovani e la regia è di Mario Monicelli.
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ApritiModa: fashion ateliers open their doors
the next 24th and 25th of March, the historical fashion houses, together with the most prestigious perfume ateliers and Tuscan high-end brands will open their public and private spaces revealing often inaccessible places, in which the Florentine luxury is born and develops Luxury in its infinite variations (clothes, accessories, cars, hotels, and much more) is among the most worn words on the web, social networks and personal aspirations. A word so abused that encyclopedias compete to find the most fitting definition. But to understand it, luxury must be lived. And to live it you do not need to have a bank account from nabobs, just book on the site www.apritimoda.it ApritiModa, in fact, is the Florentine event that opens the most exclusive places of maison, atelier and laboratories. On March 24th and 25th the historical fashion houses, together with the most prestigious perfume ateliers and Tuscan high-end brands will open their public and private spaces, revealing often inaccessible places, in which the creative process is born and develops. The maisons involved in the project are 13 and each will organize a guided tour in respect of their style, their creativity and in their own way of telling each other. Cinzia Sasso, creator of the project, recalled how fashion is one of the cornerstones of our economy with a turnover of 87 billion euros, an export growth of 6% in the last year, a growing reputation. «ApritiModa is the way to bring the general public closer to this heritage. Initiatives like this are an example of how it is possible and useful for everyone to create a system, that is to put together the strength of different brands, united by the common interest in defending and spreading the uniqueness and grandeur of Made in Italy». Below is a summary of how flourishing luxury will be shown. It starts from Amedei Tuscany, the atelier where the most awarded chocolate in Europe is born, which will open the doors of the company to show the ancient cocoa processing machines, some of which date back to the late nineteenth century. Following Aquaflor, the exclusive perfume shop, will unveil at the historic Palazzo Corsini Antinori Serristori the personal collection of master perfumer Sileno Cheloni, composed of over 1500 rare and precious essences. At Palazzo Corsini, however, you can access the secrets of AQUAZZURA, the luxury footwear brand made in Florence. Emilio Pucci, will open Palazzo Pucci, residence of the Pucci family and home of the Maison until 2017 allowing visitors to discover some elements of the brand, including a pop-up Café, a book shop and a boutique. Enrico Coveri will be admired in his ancient Medici palace which also houses the tailor shop where the sequined garments are made with knitted knitwear. We will have to go just outside Florence, to Bagno a Ripoli, to see the headquarters of Ermanno Scervino and admire the painstaking work of its seamstresses and knitters. Gucci Garden, will offer a real dynamic and interactive experience with a selection of articles taken from the collections of the label that date back to its origins in 1921. The master perfumer Lorenzo Villoresi will also open to visitors the halls that will soon host the Academy, for one special meeting Journey into the world of perfume. Loretta Caponi will show the 850 sqm workshop-atelier in the heart of Florence where high fashion lingerie is born. The students of the fashion schools of Florence are the protagonists of special guided tours to the current selection of the Palazzo Pitti Fashion and Costume Museum entitled Tracce: Dialoghi ad Arte in the Museum of Fashion and Costume. And the Salvatore Ferragamo Museum could not be missing with the guided visits to the exhibition “1927 the return to Italy. Salvatore Ferragamo and the visual culture of the twentieth century “. Officina Profumo – Pharmaceutical of Santa Maria Novella will organize, instead, guided tours in which it will be possible to get lost in the ancient frescoed rooms among the balsam, elixirs, ointments and perfumes of what is the oldest historical pharmacy in Europe. Stefano Ricci, the company that created the iconic silk colored shirts for Nelson Mandela, will open the doors of his Antico Setificio Fiorentino in the heart of San Frediano, which preserves an eighteenth-century warping machine, built on the original design by Leonardo Da Vinci private collection of Windsor. What are you still doing here. Go to book your visit.                                                                                                             Article taken from http://ift.tt/2GctOXb
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a110crazy13 · 4 years ago
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GP Tripoli 1939 -  Villoresi Emilio sur Alfa Romeo aux stands
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