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Libro “Le Voci del Suq” celebra i 25 anni dello storico festival genovese
“Le Voci del Suq”
Dall’Intercultura in scena dal 1999 nasce un originale libro per festeggiare i 25 anni del SUQ Festival
Un esperimento artistico e sociale unico nel suo genere, con un lungo racconto a più voci
Autori: Giulia Alonzo, Oliviero Ponte di Pino, Alberto Lasso, Carla Peirolero
Presentazione domenica 18 giugno h. 18 al 25° SUQ Festival – Genova – Porto Antico
Nel libro “Le Voci del Suq - dal 1999 l’intercultura in scena” l’originalità di questa avventura viene esaltata dalle autrici e dagli autori che hanno raccolto l’invito a scegliere una parola da cui partire per raccontare il loro rapporto con il Suq, questo mercato delle culture, dalla scenografia che riproduce un bazar mediterraneo.
Una sorta di dizionario ragionato e poetico, con interventi, tra gli altri, di Marco Aime, Lucio Argano, Mohamed Ba, Paola Caridi, Nando Dalla Chiesa, Pippo Delbono, Kossi Komla - Ebri, Goffredo Fofi, Chef Kumalé, Amir Issaa, Lucy Ladikoff, Emilia Marasco, Maria Pace Ottieri, Moni Ovadia, Andrea Porcheddu, Roberto Rinaldi, Pietro Veronese…. Arricchiscono le emozioni del viaggio le immagini di Max Valle, Giovanna Cavallo, Alessio Ursida e di Uliano Lucas.
Tra i brani, uno è firmato da Don Andrea Gallo, scritto nel 2010. Il “Gallo” come famigliarmente è chiamato a Genova, del Suq è stato grande amico oltre ad essere stato protagonista di uno spettacolo indimenticabile della Compagnia del Suq, Esistenza, soffio che ha fame, da Qohèlet ed altri testi sacri. In questo anno ricorrono i 10 anni dalla morte. A lui e a Roberta Alloisio, cantante e colonna portante del Suq, è dedicato il libro.
Ma il Suq può bastare a fare la differenza in un mondo che pare esacerbare le ingiustizie sociali e i pregiudizi?
Il Suq di Genova, ideato nel 1999 da Valentina Arcuri e Carla Peirolero – anche direttrice artistica – compie 25 anni nel 2023 mantenendo inalterata la sua forza. E’ un esperimento artistico e sociale unico nel suo genere. Un modo di ripensare il teatro e le sue funzioni. La spinta propulsiva delle ideatrici è stata questa: inventare un “nuovo spazio di rappresentazione”, meno paludato di quello dei teatri tradizionali, per accogliere linguaggi espressivi diversi, genti e culture di altri paesi, artisti dal background migratorio, cucine e artigianato… per raccontare la bellezza del viaggio che gli altri ci portano. In questo è stato fondamentale l’apporto dello scenografo architetto Luca Antonucci che ha disegnato la scenografia teatrale ispirata al “suq”, mercato in arabo. Al Suq la migrazione da fattore di disturbo e problema, diventa elemento di successo e crea traiettorie straordinarie per nuovi sguardi sull’oggi.
Un Suq che vive con il Festival di giugno, alla Piazza delle Feste del Porto Antico (nel 2019, prima del Covid, ha registrato 70.000 presenze in 10 giorni) ma anche tutto l’anno con spettacoli, progetti di innovazione civica, attività formative.
Nel libro si rincorrono voci e lingue diverse, grazie ai contributi di artisti e rappresentanti di comunità di immigrati, insieme a ricette dai sapori dei cinque continenti, rime di canzoni e poesie, versi graffianti come quelli dell’indimenticato giornalista e umorista, Enzo Costa di cui viene riproposta la sua purtroppo intramontabile “Io non sono razzista, ma…” Come scrivono i curatori nella prefazione “Abbiamo voluto fare un Suq di carta, per farlo vivere anche a chi non ci è mai stato. Di sicuro a chi legge verrà voglia di venirci, ci vediamo al Suq ”
Alcuni stralci:
Marco Aime, antropologo e scrittore, nel suo brano del libro a partire dalla parola Cultura, se lo domanda e risponde: La strada per la convivenza è ancora dura e impervia, ma l’esperienza del Suq ricorda l’antica favola del colibrì. Un giorno scoppiò un grande incendio nella foresta. Tutti gli animali abbandonarono le loro tane e scapparono spaventati. Mentre fuggiva veloce come un lampo, il leone vide un colibrì che stava volando nella direzione opposta. “Dove credi di andare?”, chiese il Re della Foresta. “C’è un incendio, dobbiamo scappare! ”Il colibrì rispose: “Vado al lago, per raccogliere acqua nel becco da buttare sull’incendio”. Il leone sbottò: “Sei impazzito? Non crederai di poter spegnere un incendio gigante con quattro gocce d’acqua!?” Il colibrì rispose: “Io faccio la mia parte”.
Goffredo Fofi parte da Città di mare, per raccontare il suo rapporto con Genova e con il Suq, che definisce un festival “necessario in mezzo a tanti superflui perché ha permesso incontri e scambi, sorprese e scoperte, e finalmente un piccolo mondo transitorio e bensì plurale di differenze vecchie e nuove, ma nel rispetto delle nuove e più faticose e anche dolorose, lottando per abbattere timori e diffidenze”.
Moni Ovadia, intorno alla parola Futuro, scrive tra l’altro:
“L’indicazione giusta per una autentica integrazione viene dalla migliore cultura. Un esempio che mi sento di proporre come paradigma è il Suq di Genova. Da anni propone nell’ambito della musica, del teatro, della danza, dell’arte culinaria e del bere, uno spettro di attività di grande respiro. Il festival fertilizza processi culturali di conoscenza che preparano la nuova Italia e la nuova Europa (…) Perché se saremo salvi, lo saremo grazie alla bellezza e all’arte e in queste due dimensioni del talento dell’homo sapiens sapiens non ci sono discriminazioni. Per questo motivo invito i politici a visitare il Suq, miglioreranno loro stessi e conseguentemente il paese che pretendono di governare.”
Maria Pace Ottieri, associa al Suq la parola Contagio, in senso positivo, e a un certo punto scrive:
“Il Suq è stato tra i primi a riconoscere invece nei nuovi arrivati l’avanguardia di un fenomeno cronico e non occasionale, che ci avrebbe accompagnato per molti decenni perché appartiene alla Storia e non alla cronaca. Il Suq non ha mai guardato all’Altro astratto e ideologico, ma agli altri concreti, che vivono le stesse esperienze, cogliendo da subito nella loro presenza l’occasione di un esperimento lungimirante per tutta la città. Se anche le cosiddette istituzioni avessero saputo vedere la forza di questo contagio immaginativo e vantaggioso, il Suq ora avrebbe una casa e un sostegno stabili”.
Chef Kumalè, naturalmente, parte da Cibi per raccontare come tutte le cucine sono figlie della mescolanza, dell’intreccio di saperi e sapori, dove tutto si confonde per trasformarsi in qualcosa di nuovo, di unico, di meraviglioso, così come accade alla musica e all’arte. (…) Gli italiani, lo si sa, amano farsi prendere per la gola e al Suq l’elemento cibo non è mai stato fine a sé stesso, è sempre stato uno strumento per mettere a confronto identità e differenze tra popoli e culture. Non esiste infatti un solo piatto al mondo che non sia frutto dell’incontro e dello scambio, avvenuto nel corso dei secoli, nello spazio e nel tempo, tra genti diverse
Nando Dalla Chiesa ha scelto la parola Evoluzione, perché conoscere il Suq gli ha fatto cambiare idea sul significato stesso della parola. “Da allora per me Suq è luci sul mare, apertura e fiducia, cultura in movimento, credito ai diversi. Di più, perfino di più, che “accoglienza” e “condivisione”. Prova che sono sempre le cose e le esperienze a fare le parole. Per me è stata una lezione. L’ennesima che ho appreso in un cammino ormai lungo. E che quella donna di teatro, Carla Peirolero, ha impresso – credo per sempre – nel mio esigente rapporto con il vocabolario.
Pippo Delbono sceglie Poesia e ricorda una serata al Suq, non l’unica perché ha partecipato a più edizioni “Ma la serata che mi ha più emozionato è stata quella con il grande poeta palestinese Mahmud Darwish. Ero stato in Palestina con la mia compagnia nel 2002 e avevamo anche incontrato Arafat. Quando Darwish è venuto al Suq nel 2008, lui leggeva le sue poesie in arabo e io le leggevo in italiano. (…) Quella sera le due lingue, con i loro ritmi, hanno danzato insieme. E ho capito ancora una volta che l’essenza della poesia è l'incontro.
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Note di lettura: “Il postino di Mozzi” di Fernando Guglielmo Castanar. A queste Note di lettura non può proprio mancare Il postino di Mozzi (Arkadia editore…
#Adrian N. Bravi#Alessandro Gianetti#Alessandro Zaccuri#Arkadia Editore#Beppe Sebaste#Carlo Grande#Claudio Morandini#Emilia Marasco#Ferdinando Guglielmo Castanar#Francesco Forlani#Franco Arminio#Franz Krauspenhaar#Giacomo Sartori#Giorgio Vasta#Giovanni Agnoloni#Giulio Mozzi#Marco Candida#Marco Drago#Marino Magliani#Mario Bianco#Matteo Galiazzo#Mauro Baldrati#Nunzio Festa#Paolo Morelli#Riccardo De Gennaro#Riccardo Ferrazzi#Sergio Garufi#stefano zangrando#Valter Binaghi
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FESTIVAL DELLA PAROLA DI CHIAVARI: GLI APPUNTAMENTI DI VENERDì 31 MAGGIO NEL SEGNO DI PUPI AVATI E STEVE ROGERS BAND
Chiavari. Continuano gli incontri del Festival della Parola, la rassegna culturale giunta alla sesta edizione che fino a domenica 2 giugno animerà Chiavari e sue piazze con incontri, parole, spettacoli, musica e presentazioni. La manifestazione è organizzata dal Comune di Chiavari – Assessorato al Turismo, patrocinata dalla Regione Liguria con il contributo della Camera di Commercio di Genova, mentre la produzione è stata affidata all’Associazione Le Muse Novae.
Dopo la giornata di apertura di giovedì 30 maggio, inaugurata sulle musiche di Lucio Dalla e dei Pink Floyd con il Flashmob della Parola a cui hanno preso parte gli alunni dell’Istituto Comprensivo G.B. Della Torre e della scuola Ilaria Alpi, il programma di domani, venerdì 31 maggio, continua con un ricco susseguirsi di conferenze, presentazioni, intervalli musicali e spettacoli. Grandissimo spazio verrà dedicato alla musica, in ricordo di due figure indimenticate nella storia della musica italiana: Massimo Riva, storico chitarrista di Vasco Rossi, e Lucio Dalla, uno dei personaggi a cui è dedicata la sesta edizione del Festival della Parola.
Tra i principali appuntamenti della seconda giornata l’incontro “La Sera dei Miracoli” con protagonista Pupi Avati, in programma alle 21.30 all’Agorà della Parola in Piazza Nostra Signora dell’Orto; durante l’incontro, produzione esclusiva del Festival della Parola, Avati insieme al regista e critico cinematografico Mario Sesti offriranno al pubblico il loro personale ricordo di Lucio Dalla, grazie alla proiezione di frammenti del docufilm di Sesti “Senza Lucio” ed estratti dei film di Avati dove appare Dalla. Condurrà la serata Massimo Cotto, autore e voce di Virgin Radio. L’evento è in collaborazione con il Circolo del Cinema Lamaca Gioconda.
Altro appuntamento della giornata da segnare in agenda è la speciale reunion della Steve Rogers Band, in occasione della presentazione del libro “Massimo Riva vive!”, in programma alle 18.45 all’Auditorium San Francesco. A ricordare lo storico chitarrista di Vasco Rossi, nonché frontman della Steve Rogers, ci saranno gli autori Claudia Riva e Massimo Poggini e i membri della bandMaurizio Solieri, Mimmo Camporeale, Andrea “Cucchia” Innesto e Beppe Leoncini, che con interventi musicali ricorderanno Riva insieme al chitarrista Ricky Portera, storico collaboratore di Lucio Dalla. Precede l’incontro, alle 18.15 all’Agorà della Parola, un altro appuntamento dedicato a Dalla dal titolo “Com’è profondo il mare, come non l’avete mai sentito”, condotto dall’autore tv Edoardo Rossi, con contributi video del programma di Sky Arte “33 Giri Italian Masters” e con la straordinaria partecipazione di Ricky Portera.
Tutti gli appuntamenti di venerdì 31 maggio:
ore 9.30 – Agorà della Parola (P.zza N.S. dell’Orto) Dialogos incontro con Moni Ovadia
ore 10.30 – Agorà della Parola (P.zza N.S. dell’Orto) Da Genova a Lucio Dalla. Dialogando col futuro incontro con il giornalista e docente Paolo Talanca
ore 16 – Società Economica (Sala Ghio Schiffini) Il Ponte. Un’antologia (Il Canneto Ed.); a cura di Emilia Marasco e Nicolò De Mari
ore 17 – Società Economica (Sala Ghio Schiffini) Emma (Ed. Pentagora) ; interviene l’autrice Helena Molinari
ore 17 – Auditorium San Francesco Mister Fantasy e Mister Cotto incontro con i conduttori radiofonici Carlo Massarini e Massimo Cotto
ore 18 – Società Economica (Sala Ghio Schiffini) Il dialogo, fondamento di nuova umanità interviene Padre Enzo Fortunato giornalista e direttore della rivista San Francesco. A cura di G. Feretto e H. Molinari.
ore 18.15 – Agorà della Parola (P.zza N.S. dell’Orto) Com’è profondo il mare, come non l’avete mai sentito a cura dell’autore tv Edoardo Rossi (contributi video di Sky Arte – 33 Giri Italian Masters); interviene il chitarrista Ricky Portera
ore 18.45 – Auditorium San Francesco Massimo Riva vive! (Baldini&Castoldi Ed.); intervengono gli autori Claudia Riva e Massimo Poggini. Interventi musicali di Maurizio Solieri,Mimmo Camporeale, Andrea “Cucchia” Innesto, Beppe Leoncini, Ricky Portera
ore 21.30 – Agorà della Parola (P.zza N.S. dell’Orto) La sera dei miracoli incontro con il regista Pupi Avati e il critico cinematografico Mario Sesti. Conduce il giornalista Massimo Cotto (evento in collaborazione con il Circolo del Cinema Lamaca Gioconda)
Informazioni: https://www.festivaldellaparola.eu/
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Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
NetParade.it
Quezzi.it
AlfaRecovery.com
Comuni-italiani.it
Il Secolo XIX
CentroRicambiCucine.it
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MusicforPeace Che Festival
MusicforPeace Programma 29 maggio
Programma eventi Genova Celebra Colombo
Genova Celebra Colombo
FESTIVAL DELLA PAROLA DI CHIAVARI: GLI APPUNTAMENTI DI VENERDì 31 MAGGIO NEL SEGNO DI PUPI AVATI E STEVE ROGERS BAND FESTIVAL DELLA PAROLA DI CHIAVARI: GLI APPUNTAMENTI DI VENERDì 31 MAGGIO NEL SEGNO DI PUPI AVATI E STEVE ROGERS BAND…
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La XII notte va a Mosca
“La XII notte” di William Shakespeare, prodotto dal Teatro Stabile di Genova, va in scena sabato 22 aprile al Festival Internazionale “Your Chance” di Mosca. Giunto alla sua 13° edizione, “Your Chance” è una prestigiosa vetrina internazionale che invita le migliori scuole di recitazione a rappresentare i propri spettacoli per scoprire nuovi linguaggi teatrali e creare un terreno di scambio culturale e professionale tra giovani attori e registi russi ed internazionali. Questo invito attesta l’eccellenza della Scuola di Recitazione del Teatro di Genova, confermando la qualità produttiva e la crescente visibilità internazionale dello Stabile genovese. Nata come esercitazione, “La Xii notte” è diventata uno spettacolo vero e proprio in questa stagione, in cui ha ottenuto ottimi riscontri di pubblico e critica nelle due settimane di rappresentazioni al Teatro Duse. Lo spettacolo, diretto da Marco Sciaccaluga, ha come protagonisti: Giovanni Annaloro, Mario Cangiano, Marco De Gaudio, Roxana Doran, Daniela Duchi, Michele Maccaroni, Sarah Paone, Francesco Russo, Roberto Serpi, Emanuele Vito. La consulenza per i costumi è di Guido Fiorato, le luci sono di Fausto Perri Dal 19 al 30 aprile al Teatro Duse torna la compagnia Chance Eventi Suq Genova con “Maratona Suq, prima le donne e le bambine” in cui ripropone in scena, tre spettacoli di teatro civile dove si intrecciano narrazione, musica e danza, uniti da un tema comune: quello della femminilità in epoche, etnie e culture differenti. Si comincia il 19 aprile alle ore 20.30 con “Butterfly Bazar”, scritto e interpretato da Carla Peirolero con l’Orchestra Bailam. Liberamente ispirato alla vita di Margareth Fountaine, un’eccentrica Lady vittoriana che per tutta la vita girò il mondo alla ricerca di farfalle, lo spettacolo narra le sue avventure più incredibili e divertenti fra Francia, Ungheria, Turchia e Nord Africa. Lo spettacolo, diretto da Enrico Campanati, è in scena al Duse fino a venerdì 21 aprile. La recita di giovedì 20 aprile inizia alle ore 19.30. Si prosegue il 25 aprile, sempre alle 20.30, con “Mama Africa”, scritto da Valerio Corzini e Carla Peirolero, con protagonista la stessa Peirolero insieme a tre cantanti, un pianista ed una danzatrice. Lo spettacolo è un sentito omaggio alla parabola artistica e umana di Miriam Makeba, artista simbolo della lotta contro il razzismo, scomparsa nel 2008 mentre offriva la sua testimonianza contro il potere della mafia. Lo spettacolo diretto da Enrico Campanati e Carla Peirolero è in scena al Duse il 25 e 26 aprile. Il terzo ed ultimo capitolo della Maratona è “Madri clandestine”, scritto da Emilia Marasco in scena al Duse dal 28 aprile alle ore 20.30. Protagonista insieme a Carla Peirolero, è un coloratissimo coro multietnico con un repertorio che spazia dal trallallero genovese ai canti tribali africani, a quelli di tradizione araba, balcanica ed orientale che raccontano e cantano il tema della maternità clandestina, fra il dolore e la gioia di una nuova vita, che porta nel mondo la speranza di un futuro diverso. Lo spettacolo diretto da Antonio Zavatteri con i costumi di Laura Benzi, è in scena fino a domenica 30 aprile. L’Associazione Culturale Chance Eventi – Suq Genova è nata con l’intento di creare opportunità di conoscenza, scambio e dialogo tra culture attraverso il teatro, la musica e l’arte. Il Festival Suq, giunto alla18° edizione, ha conquistato tanti riconoscimenti tra cui quello di “best practice” d’Europa per il dialogo fra culture e il patrocino da parte dell’Unesco. Per “MARATONA SUQ” ci sono mini abbonamenti a prezzi speciali: abbonamento ai 3 spettacoli intero €30; abbonamento ai 3 spettacoli giovani (fino ai 26 anni) €21; gli abbonati del Teatro scegliendo uno dei 3 spettacoli, possono vedere gli altri 2 ad €10. Riduzioni per soci Suq, Coop, Cgil, Spi, Auser €12 posto unico. Per ulteriori informazioni: www.teatrostabilegenova.it o www.suqgenova.it http://dlvr.it/NxFYpn
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Emilia Marasco.
Mia mamma si ciama Nina, ha i capelli quasi rossi ma finti, nelle fotografie quando io nn ero nato sono neri. Non è molto alta, ne anche bassa, meza. E un tipo allegro, avvolte canta ma e stonata. Si mette vetisti lungi e sciarpe basse. Cucina una pissa molto buona, come a napoli. Di lavoro fa la gallartista. Prima o dopo Natale ce il suo compleanno, a 50 anni. Di regalo le voglio fare che nn sono più dilessico ma nn sose riusciro'. ( Emilia Marasco)
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Scrittura creativa: corsi o noncorsi?
Radio19, News Jockey mattina, puntata del 18 gennaio 2012. Condotto da Marina Minetti, intervengono le scrittrici Emilia Marasco, Claudia Priano e Sara Boero (je-mois, che intervengo al minuto 2.40) sul tema dell'insegnamento della scrittura creativa. Per maggiori info sul laboratorio di scrittura creativa coordinato da Emilia Marasco e Claudia Priano: http://genova.mentelocale.it/34995-officina-letteraria-il-laboratorio-di-scri...
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