#Eleonora E. Damme
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"We are nowhere, but it’s now – Diplome der Kunst 2024“: Halle (Saale) bis 21.02.2024
Den mit 2.500 Euro dotierten Kunstpreis der Stiftung der Saalesparkasse 2024 erhält Fern Liberty Kallenbach Campbell, Burg-Absolventin der Studienrichtung Textile Künste, für ihre Arbeiten Hair of the Dog und Tischtier. Zudem wurden drei Anerkennungen, jeweils dotiert mit 500 Euro, von der Fachjury an Eleonora E. Damme, Elisabeth Otto und Anne Pruy vergeben. Der Kunstpreis der Stiftung der…
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DataBeers Torino meet-up is back!
After a long period of online events, we are happy to announce the 15th episode of DataBeers Torino and meet you again in person!
Join us and share an evening together with the organizing team and the Turin Data Lovers community.
What a better way to celebrate 2021 Summer!
As usual beers will be kindly sponsored by Estrella Damm while location is made available by TOOLBOX COWORKING:
SPEAKERS:
Corrado Monti - Postdoctoral Researcher at ISI Foundation - "Predicting and Analyzing Donald Trump support on social media"
Eleonora Priori - Università degli Studi di Torino - "Agent-based models: un laboratorio di simulazione per comprendere il mondo"
Matteo Moretti - Social designer and Founder at Sheldon.studio - “Mapping Diversities” [remote contribution]
Livio Bioglio - Università degli Studi di Torino - "What emotions TV shows trigger in their audiences?"
(more speakers coming soon!)
PLEASE NOTE: The event will be held outside on the Toolbox terrace to offer more safety. In case of sudden increase in Covid-19 infections, we will take proper measures... the same in case of rain :-)
We all believe in the Science, so we trust in a responsible participation by the public!
REGISTER HERE: https://www.eventbrite.com/e/data-beers-torino-episode-15-tickets-162643175115
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MACERATA – “La Memoria che si fa tenerezza per i bambini che nella Shoah sono divenuti strumento estremo di negazione della vita. La Memoria che si fa incredulità e amore di fronte alla ostinata e ostentata manifestazione di violenza indifferente verso il mondo dei bambini. La Memoria che si fa rosa bianca, simbolo di luce, vita e consapevolezza per un presente e un futuro che lasciano intravedere ancora i riflessi dei fantasmi del passato. Spero tanto che i nonni, le mamme e i papà nel passare in questi giardini, giorno dopo giorno, trovino il tempo di raccontare ai loro figli il perché di queste rose bianche, mai dimenticando che prima di ogni altra cosa c’è l’umanità, ci sono le persone e soprattutto la vita preziosa e fragile dei bambini”.
Sono le parole del sindaco Romano Carancini che questa mattina, insieme al vice sindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde, al presidente del Consiglio comunale Luciano Pantanetti, al presidente provinciale ANPI Lorenzo Marconi, al consigliere regionale Luca Marconi, ai consiglieri comunali Ninfa Contigiani ed Enrico Marcolini e a Quinto Romagnoli della Compagnia Teatrale Oreste Calabresi, ha preso parte alla Terrazza dei Popoli, nell’ambito delle iniziative organizzate dal Comune di Macerata in occasione del Giorno della memoria, alla cerimonia di piantumazione di 20 rose bianche in memoria di altrettanti bambini ebrei trucidati nella scuola amburghese di Bullnhuser Damm il 20 aprile del 1945.
Alla cerimonia hanno preso parte attiva anche gli alunni delle classi V delle scuole Anna Frank e De Amicis che hanno letto due poesie, una scritta dagli scolari dell’istituto di Villa Potenza dedicata alla deportata e scrittrice ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario, e l’altra opera di una reduce dalla deportazione.
Nei vari interventi che si sono succeduti un unico messaggio: quello di non dimenticare affinché certe cose non possano più accadere, un gesto che è memoria del passato e allo stesso tempo riflessione sul presente e sul futuro delle nuove generazioni.
Le rose, che per la prima volta furono interrate nel gennaio del 2007 in occasione del Giorno della memoria su invito della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, furono estirpate da ignoti e dopo qualche tempo ripiantate, così come oggi, per non dimenticare il martirio e il sacrificio di quei venti bambini e riaffermare la condanna per gli atti vandalici e il valore del ricordo.
Le venti rose bianche vogliono ricordare il piccolo Sergio de Simone (italiano), Georges André Kohn (francese), Jacqueline Morgenstern (francese), W. Junglieb (jugslavo), Roman Zeller (polacco), Leika Birbaum (polacca), Eduard Hornemann (olandese), Marek Steinbaum (polacco), Eduard Reichnbaum (polacco), Bluma Mekler (polacca), Surcis Goldinger (polacca), Ruchla Zylbeberg (polacca), Alexander Hornemann (olandese), H. Wasserman (polacca), Lea Klygerman (polacca), Riwka Herszberg (polacca), Roman Witonski (polacco), Marek James (polacco), Eleonora Witonski e Mania Altmann (polacca), bambini ebrei provenienti da tutta Europa, trucidati e seviziati nella scuola di Bullenhuser Damm e commemorati con un giardino sorto a loro memoria nella stessa scuola che oggi porta il nome del grande pedagogo polaccio Janusz Korczak, morto ad Auschwitz insieme ai piccoli dell’orfanatrofio che aveva istituito e diretto nel ghetto di Varsavia.
I bambini, insieme al sindaco Carancini, al termine della mattinata hanno piantato l’ultima rosa del giardino curato dall’ufficio Ambiente del Comune.
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