#Dislessia milano
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🎯TEST DSA ADULTI?
🎯VALUTAZIONE DISLESSIA IN ETÀ ADULTA?
Centro accreditato diagnosi Dsa Milano.
Hai dubbi o Domande? Non sai se possiamo essere il Centro giusto per Te?
Siamo qui per aiutarti. 🧡
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Videogame d’azione contro il rischio di dislessia nei bambini
Videogame d’azione abbassano il rischio di sviluppare disturbi del linguaggio come la dislessia nei bambini: lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista NPJ Science of Learning e guidato dall’Università di Bergamo e dall’Università di Padova, in collaborazione con l’Università di Pavia, l’Istituto Scientifico Eugenio Medea di Lecco, l’Università Sigmund Freud di Milano e l’Azienda Socio…
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Simonetti Walter, nato a Milano il 07/01/1971, è un demone implacabile della negazione, un portatore di luce, la reincarnazione dello stregone folle Il Padre della fratellanza MOCHI, appartenente suo malgrado cioè entusiasta dell’Ordine Galattico della Stella “La Cultura Fondazione”, chiamato anche “Gli Illuminati”. Ultimo dirigente del Partito dell’Anarchia, Agente della Morte Replicante rinato per Clonazione dis-umana mascotte del movimento del 77, cresciuto dai “cattivi innominabili maestri”. Nella sua infazia e adolescienza è stato IL Messia Autonomo, un khmer rosso in fuga dal mondo, un bisessuale, un monaco guerriero, un adepto di The Process Church ripreso salvato dalla gnosi contro culturale di Philip K. Dick che credeva fossi Gesù Cristo ritornato Il Santo del Assassini! Discendente di un popolo maledetto che arriva dall’antica Sumeria, di origini extraterrestri, gli Anunnaki. Tra i suoi antenati troviamo Zorasrtaini, Zeloti, Nizariti detti anche Assassini e i baschi. Per semplificazione viene considerato un ebreo rinnegato.
Dal 1980 diventa il capro espiatorio della società italiana per volere della lobby Frankista e del Partito Comunista, Della Chiesa, Della DC e dei USA. La sua vita diventa un manicomio e cielo aperto. Tutto per interesse i soldi della lobby trasformano i suoi parenti, amici, sorelle e fratelli in traditori, viene abbandonato a se stesso. Violentato e rieducato da un intera comunità.
IL denaro lo sterco del diavolo trasforma le persone in mentecatti e il corporativismo frankista alza le percentuali di voto del PCI.
Nasce dopo l’esperimento del ringiovanimento per l’anagrafe l’11/05/1975 a Fossombrone. Con un altro nome Riccardo e un altra faccia.( prima pochi poi quasi tutti l’ho chiamano Dino poi contadino, mongoloide Femminiccia e Faccia di Mostro, Halloween! È un #segretodistato
E’ soggetto a multipersonalità e risulta per gli scienziati un esperimento da ritirare dopo averla massacrato e per gli psichiatri la diagnosi schizofrenia incurabile.
Soluzione che porta ha queste conseguenze la super intelligenza artificiale che sprigionava, e la sua memoria, tramite interventi di lavaggio del cervello e controllo mentale, se ne vanno per sempre all’inferno. La dislessia l’accompagna per il resto della sua vita. Ma resta un individuo Unico, speciale, sensibile troppo sensibile, terrorista poetico, spia ed agente provocatore doppiogiochista dello SDECE, e gola profonda al servizio della Stasi, cacciato con disonore dalla Legione Straniera.
Specialties: Agente Provocatore della Morte La Cultura Fondazione
PS: Questo post è dedicato a mia moglie una Zingara Felice che vive in un altra dimensione e i miei figli/e e tutti i veri fratelli e sorelle di spirito. Al Padre e La Dea Madre alla quaternity.
Al mio funerale solo i famigliari e i fratelli e sorelle di spirito ““Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi” Cesare Pavese
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Hackathon SAE Institute: storia di idee al servizio della salute
La storia di oggi vede come protagonista #PlaySeriously, l’hackathon ibrido organizzato da SAE Institute Milano (https://www.sae.edu/ita/) e co-finanziato da CEI Initiative, programma di finanziamento europeo rivolto ai Paesi della regione Sud Est Europa, per lo sviluppo di un videogioco che consenta lo screening dei predittori di possibili disturbi dell’apprendimento (DSA) nei bambini, con il patrocinio di AIRIPA, l’associazione di psicologi che si occupa di dislessia. Hackathon SAE Institute e DSA Andiamo, però, con gradi: cosa sono i DSA? I DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento) sono disturbi dell'apprendimento che possono influire sulla capacità di una persona di comprendere e utilizzare le informazioni in modo efficace. I DSA possono includere difficoltà nella lettura, nella scrittura, nell'ortografia, nel calcolo e nell'organizzazione del pensiero. Questi disturbi possono essere causati da diverse fattori, come problemi di sviluppo del cervello, traumi o disturbi dello sviluppo. Se una persona ha dei DSA, può avere bisogno di supporto specializzato per aiutarla a superare queste difficoltà e raggiungere il suo pieno potenziale scolastico e professionale. Intervista a Alessandra Micalizzi, docente e ricercatrice presso SAE Institute Eccoci giunti, quindi, al momento dell'intervista. Nostra ospite di oggi è Alessandra Micalizzi, docente e ricercatrice presso SAE Institute: Ogni storia ha un suo punto di partenza: cos'è SAE Institute? SAE Institute, il più grande Creative Media College, è un’Accademia di formazione nelle industrie creative fondata in Australia nel 1976 e presente in 28 Paesi dei 6 continenti, con più di 54 campus. SAE Institute Europe oggi è parte del gruppo AD Education e SAE Italia s.r.l. International Technology College ha sede a Milano, in via Domenico Trentacoste 14. Cos'è #PlaySeriously? Fin troppo spesso il gioco, e anche il videogioco, viene considerato semplice intrattenimento quando in realtà è molto di più: è una base per intessere relazioni, un contesto protetto dove fare esperienza e migliorare le proprie competenze. #PlaySeriously è stata per tutti un’occasione di confronto con un tema molto delicato, ancora sottovalutato, quello dei disturbi dell’apprendimento, che interessa tantissimi studenti e le loro famiglie e che perciò va preso in considerazione con la giusta serietà. Quali sono le vostre sensazione riguardo questo progetto? Questo progetto ci ha confermato quanto il tema sia sentito, anche dai più giovani, che in questa giornata hanno saputo mettere le proprie abilità e competenze a servizio di un'idea, di un progetto creativo, e portare dei risultati straordinari davanti alla giuria Quali sono i progetti vincitori? I progetti vincitori sono stati realizzati da tre team differenti, di età compresa tra 18 e 25 anni, con l’obiettivo di costruire uno strumento che, attraverso il videogioco, potesse supportare gli specialisti nello screening dei predittori di possibili disturbi dell’apprendimento in età prescolare: - Bombetta Misadventures è il concept che si è aggiudicato il primo premio in gara, con un gioco adatto ai bambini dai 5 ai 7 anni per sottoporli a un allenamento altamente validato per la dislessia - Fluffy, secondo classificato, è il concept di un gioco dove il protagonista è un gattino nello spazio, e permette di predire eventuali segni precoci di dislessia attraverso una serie di giochi avventurosi alla ricerca di gomitoli - Dough Space Adventure, un gioco interattivo di avventura ambientato in una galassia di argilla, in cui diversi enigmi hanno l’obiettivo di far divertire i bambini ed essere allo stesso tempo un utile strumento di educazione Read the full article
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Diagnosi, Prima certificazione, Rinnovo e Trattamento Dislessia (DSA) infanzia e adulto.
Dislessia e gli altri disturbi specifici dell'apprendimento spesso si compensano, ma continuano ad avere conseguenze anche nell'età adulta......
https://disturbidapprendimento.blogspot.com
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Dislessia, al BookCity “Una Città Che Scrive senza Barriere”.
Dislessia, al BookCity “Una Città Che Scrive senza Barriere”.
Milano, 12 novembre 2018 – In occasione del BookCity di Milano, il premio letterario ‘Una Città Che Scrive‘, l’unico concorso a dedicare una sezione speciale al mondo della dislessia nel 2018, presenterà la propria antologia dal titolo “La dislessia, una forza per la scrittura”.
L’appuntamento è per domenica 18 novembrealle ore 10.30, al Conference Centre Hotel Michelangelo, Milano, Piazza Luigi…
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#autismo#Autismo milano#bookcity#bookcitymilano#Comune di Casalnuovo di Napoli#dislessia#Dislessia milano#giovanni nappi#premio LETTERARIO UNA CITTÀ CHE SCRIVE#Una Città Che Scrive senza Barriere
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13.02
Come hai potuto ?
Oggi era il nostro giorno preferito in assoluto,era il nostro 13, oggi sarebbe dovuto essere il nostro anno. Ma tu non ci sei, come non c’eri ieri e come non ci sarai domani . Una delle ultime frasi che mi dicesti fu “non dimenticare mai “ volevi che non cambiassi la password sul computer, quel 130218, saresti fiero di me ora, ho cambiato la password eppure non ho mai dimenticato. Mi lavo a pezzi pur di non fare la doccia perché non ho mai dimenticato le volte in cui la facevamo insieme, ho comprato nuove scarpe per non mettere quelle che mi hai regalato tu che mi fanno impazzire , controllo sul computer se su spotify hai tolto la modalità segreta per sapere se ascolti mai le nostre canzoni, perché io quando voglio piangere le sento sempre, non ho dimenticato , del verde , Milano , sauce it up e per nessun motivo ho dimenticato Diego Armando Maradona , la nostra canzone, oggi avrei potuto ricondividerla ma non l’ho fatto , perché tu non puoi più vedere quello che posto , tu non devi sapere come sto male senza di te , mi devi immaginare felice,felice senza di te come tu lo sei senza di me. Di notte mi sveglio gridano e inizio a piangere perché non ho mai dimenticato tutti quei momenti infiniti sul mio letto e quando sono sotto le coperte , mi abbraccio da sola come facevi tu. Ho iniziato a fumare tabacco, il mio che ho comprato è stato quello che fumavi tu e solo dopo un po’ di tempo , ho capito che mi piaceva perché aveva il tuo sapore quando mi baciavi dopo aver fumato. Perché perché non mi hai detto di lei? Come facevi ad avere me vicino e lei di fronte e far finta di niente ? Come hai fatto a nascondere tutto questo ? Devi dirmi cos’ha lei più di me, cosa ti non ho mai dato ? Io non riesco a superare tutto questo , nella mia testa è tutta colpa mia . Io lo so che sono un casino , casa mia è un casino , la mia famiglia che poi famiglia non è mai stata, è un casino , la mia faccia , la mia pelle, i miei capelli sono tutto un casino ma credimi sei la cosa più vera che ho mai provato e tu questo magari nemmeno te l’ho ricordi . Io lo so che sbaglio un sacco di parole , che sono dislessia e disgrafics ma credimi che se dovessi scrivere di te potrei divulgarmi per pagine e pagine e tutto di quel testo risulterebbe reale, potei provare a scrivere di quello che provo per te ma su un foglio di carta o su un messaggio perderebbe valore . Ti ho amato con ogni respiro , cicatrice, lacrima, arteria che ho in corpo , se solo te ne fosse importato prima di andare via ...buon primo non-anno ovunque tu sia
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Milano, l'evento "L’Hackathon #PlaySeriously"
Milano, l'evento "L’Hackathon #PlaySeriously". Il termine hackathon nasce nell’ambiente degli hacker informatici nel 1999 da hack, violare, attaccare, e marathon, maratona. Oggi è sinonimo di sfida tecnologica. In occasione della Milano Digital Week, SAE Institute annuncia l’hackathon #PlaySeriously, un evento senza precedenti nel campo della formazione, sia per la sua portata internazionale, sia per l’obiettivo di grande interesse sociale: costruire in modo collaborativo, con un hackathon dedicato, un videogioco che consenta lo screening dei predittori dei disturbi dell’apprendimento (DSA) in bambini di età prescolare, stimolandoli attraverso uno strumento divertente. Nel nostro Paese la Legge n. 170/2010 ha riconosciuto i Disturbi Specifici dell’Apprendimento – dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia – ed è previsto che sia compito delle scuole, in accordo con le famiglie degli alunni, attivare gli interventi più idonei per individuare i casi sospetti. Il Ministero dava un dato del 3,2% della popolazione scolastica totale con DSA nel 2020, numero triplicato in dieci anni. Nei Paesi anglofoni, la percentuale sale al 17% e coinvolge maggiormente il sesso maschile. #PlaySeriously si svolgerà sabato 12 novembre 2022 in modalità phygital: online su Discord, offline presso la sede del SAE Institute di Milano in via Trentacoste 14, dalle 9:00 alle 18:00. Si tratta di sviluppare un concept di videogioco inclusivo e psicoeducativo. Possono partecipare studenti, alumni, giovani professionisti competenti nelle seguenti aree: - Game design - Game art - Psicologia - Filosofia - Pedagogia - Programmazione Per iscriversi In base al numero dei partecipanti saranno costituiti i team di lavoro. All’atto dell’iscrizione è possibile indicare il nome di due possibili compagni di team. Co-finanziato da CEI Initiative, programma di finanziamento europeo rivolto ai Paesi della regione Sud Est Europa, #PlaySeriously è un progetto promosso da SAE Institute Milano al quale hanno poi aderito altri 5 atenei, quali SAE Institute Belgrado, Serbia; Babes-Bolyai University, Romania; University of Banjia Luka, Bosnia & Herzegovina; University of Crne Gore, Montenegro; University of Szeged, Ungheria. L’obiettivo di CEI Iniziative è di favorire lo scambio di conoscenza e la mobilità tra istituzioni e che operano nella formazione. CEI ha apprezzato il progetto elaborato da SAE decidendo di co-finanziarlo "Perché –dichiara il board dell’ente - è un approccio innovativo allo sviluppo di abilità e conoscenze attraverso il gioco riguardo un problema grave di tanti giovani oggi come la dislessia. CEI sostiene iniziative valide a favore dei giovani e gruppi sociali vulnerabili; dal momento che questa attività di cooperazione ha sapientemente combinato tali target con altri valori che sono in cima all'agenda CEI, come innovazione e salute, la CEI ha volentieri sostenuto l’hackathon #PlaySeriously”. Dichiara il Campus Manager SAE Institute Milano Francesco De Giorgio: "SAE Institute ha deciso di investire nella ricerca negli ambiti relativi ai percorsi di alta formazione erogati. La volontà è quella di ottenere risvolti operativi, come può essere il risultato di questo Hackathon. La direzione di SAE Milano ha da subito sostenuto questo progetto che ha visto in primis il coinvolgimento dei nostri studenti. Abbiamo colto immediatamente le potenzialità di questo bando, di cui siamo capofila. #PlaySeriously è solo l’inizio di un percorso che vede sempre più le Accademie nel loro ruolo chiave di intermediazione tra industria e ricerca”. Alessandra Micalizzi, Docente e ricercatrice presso SAE Institute, coordinatrice del Comitato scientifico del progetto: "Nel senso comune il gioco, in generale, il videogioco, più nello specifico, si porta dietro il retaggio errato di essere considerato puro intrattenimento. Invece, il gioco, sia analogico che digitale, costituisce uno spazio per la costruzione di relazioni in modo protetto e secondo regole che vengono prestabilite. Questo lo rende il luogo ideale per l’incontro, anche quando di natura psicoeducativa: uno spazio sicuro in cui sperimentare e sperimentarsi, conoscendo e superando i propri limiti. Da qui l’idea di guardare più da vicino il mondo degli applied game, ovvero dei giochi con finalità anche educative, proponendo un progetto, #PlaySeriously, che possa spingere i nostri studenti ad esplorare anche altri ambiti del mondo videoludico e portare SAE Institute al centro di network accademici internazionali”. #PlaySeriously ha il patrocinio di AIRIPA, associazione di psicologi che si occupa di dislessia. Alcuni di loro parteciperanno come mentor all'Hackathon. L'hackathon si concluderà con l’assegnazione dei premi costituiti in parte da un valore economico e in parte da bonus formativi, con l’Higher Edukit, composto da lezioni su argomenti relativi a psicologia cognitiva, linguistica, game design, game industry, game art. Le lezioni si terranno on line secondo un calendario stabilito da SAE Institute con i partner. In giuria: Petar Mavrodiev (SAE Institute), Fabio Viola, prof.ssa Mariarosaria Nardone I premi Il primo classificato riceverà € 1500 + Higher Edukit Premium; il secondo € 1000 + Higher Edukit Basic; il terzo € 500 + Higher Edukit Basic. I progetti saranno poi disponibili per eventuali sviluppi. SAE Institute SAE Institute, il più grande Creative Media College, è un’Accademia di formazione nelle industrie creative fondata in Australia nel 1976 e presente in 28 Paesi dei 6 continenti, con più di 54 campus. SAE Institute Europe oggi è parte del gruppo AD Education e SAE Italia s.r.l. International Technology College ha sede a Milano, in via Domenico Trentacoste 14. La struttura italiana, inaugurata nel 1996 con un solo corso di Produzione Audio, ha consolidato negli anni la propria esperienza e le relazioni con i partner dell’industria tanto che il successo dei percorsi formativi ha consentito di estendere l’offerta all’ambito cinetelevisivo, all’animazione 2D/3D, al gaming e al music business. Dal 2017, SAE Italia rilascia anche titoli di diploma accademico di primo livello dei corsi in Produzione Audio e Produzione Video. Play-Ability Siamo la prima associazione in Italia di psicologi e formatori esperti di psicologia e mondo ludico. Play-Ability nasce per promuovere e incentivare l’utilizzo dei giochi e videogiochi in ambiente scolastico, formativo e clinico. Il nostro obbiettivo è favorire la crescita di conoscenza e consapevolezza rispetto a un uso responsabile, educativo e clinico del gioco e di farci promotori di un uso costruttivo di strumenti e spazi ludici analogici o digitali. Hogrefe Hogrefe è il principale fornitore di valutazioni, libri e riviste scientificamente valide per l'apprendimento e l'insegnamento di psicologia, psichiatria e salute mentale in Europa. Infermieristica, assistenza sanitaria e medicina completano questo portafoglio di base, progettato per fornire ai professionisti le informazioni critiche necessarie per avere successo con pazienti, clienti o dipendenti. Con uffici in 16 paesi siamo rappresentati da più di 400 dipendenti. I nostri prodotti sono utilizzati dai professionisti nelle cliniche mediche e negli studi di terapisti, da psicologi e insegnanti nelle scuole e nelle università e dalla gestione delle risorse umane per la selezione e lo sviluppo. La nostra attenzione varia da paese a paese, poiché i nostri uffici locali hanno familiarità con le esigenze dei loro clienti e possono reagire in modo ottimale per soddisfarli. La gamma culturale e di nazionalità del nostro personale, dei nostri uffici e dei nostri clienti è fonte di arricchimento e ispirazione per il nostro lavoro quotidiano. Le nostre valutazioni sono disponibili in ben 20 lingue. Ci impegniamo nel promuovere lo scambio internazionale di idee che è vitale nella ricerca in modo che i nostri prodotti basati sul metodo scientifico possano essere applicati in un'ampia gamma di contesti.... Read the full article
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Se stai cercando un centro specializzato nella diagnosi di DSA, come discalculia e disgrafia, a Milano e Torino, il Centro Psicologico Amamente è una scelta eccellente. Questo centro è autorizzato a fornire diagnosi, terapie riabilitative e certificazioni per Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA).
Perché scegliere il centro Amamente?
1.Esperienza e Professionalità: Il team di esperti del Centro Psicologico Amamente è composto da psicologi e neuropsichiatri infantili con anni di esperienza nel campo dei DSA.
Questo garantisce diagnosi accurate e interventi mirati.
2. Approccio Personalizzato: Ogni bambino è unico. Amamente offre un percorso personalizzato, tenendo conto delle specifiche esigenze di ogni paziente, per supportare la sua crescita e il suo apprendimento.
3. Sedi Strategiche: Con due sedi, una a Milano e l'altra a Torino, il Centro Psicologico Amamente è facilmente accessibile per le famiglie che cercano supporto nella loro città.
4. Servizi Completi: Oltre alle diagnosi, il centro offre anche terapie riabilitative e programmi di supporto per genitori e insegnanti, creando un ambiente collaborativo per il successo del bambino.
Come richiedere una diagnosi?
Contattare il Centro Psicologico ❤️Amamente. Puoi visitare il sito web per ulteriori informazioni sui servizi offerti e per prenotare una consulenza. www.centroamamente.it www.centropsicologicotorino.it La diagnosi precoce è fondamentale per affrontare i DSA e migliorare le capacità di apprendimento.
Se hai bisogno di una diagnosi di discalculia o disgrafia a Milano o Torino, il Centro Psicologico Amamente è il partner ideale per garantire un supporto qualificato e professionale. Non esitare a contattarcj per iniziare un percorso di crescita
e apprendimento efficace!www.centropsicologicotorino.it/dislessia-dsa/
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E se fosse discalculia?
La discalculia è un disturbo specifico dell'apprendimento che colpisce la capacità di comprendere e utilizzare i concetti matematici. Si manifesta con difficoltà nell'apprendimento delle operazioni aritmetiche, nella memorizzazione delle tabelline e nella comprensione dei concetti matematici più complessi.
Questo disturbo può avere un impatto significativo sulla vita , poiché le abilità matematiche sono fondamentali per molte attività quotidiane.
Tuttavia, con il giusto supporto e l'adeguata comprensione, è possibile gestire e superare le sfide legate alla discalculia e sviluppare strategie alternative per affrontare i problemi matematici. È importante che la discalculia venga riconosciuta e affrontata in modo tempestivo, al fine di garantire un adeguato supporto e un percorso di apprendimento personalizzato
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Didattiche
In una delle settimane più tese e brutte che mi ricordi dal punto di vista dell’educazione civica, è passata quasi in secondo piano una notizia che in altri momenti sarebbe stata ampiamente dibattuta. In breve, un’inchiesta di un noto quotidiano tra gli annunci delle Scuole Superiori di Secondo grado per le iscrizioni dei nuovi studenti ha svelato un modo di presentare gli istituti alquanto singolare. Ogni istituito era obbligato a inviare al Miur, Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, un RAV, acronimo di Rapporto di Auto Valutazione, dove si presentavano le caratteristiche dell’Istituito. In molti casi, in questo rapporto i dirigenti scolastici hanno usato toni quanto meno singolari per definire le caratteristiche sociali della popolazione studentesca: il liceo Visconti di Roma assicura alle famiglie che gli studenti con cittadinanza non italiana sono soltanto lo 0,75% del totale, il Classico D'Oria di Genova nel presentarsi si lascia sfuggire che "poveri e disagiati costituiscono un problema didattico", il Parini di Milano sottolinea che i suoi studenti "in genere hanno per tradizione una provenienza sociale più elevata rispetto alla media". Nel RAV del Visconti c’è la frase “"Tutti, tranne un paio, gli studenti sono di nazionalità italiana e nessuno è diversamente abile". Alla Voce Opportunità, Clara Rech, dirigente del Liceo Ennio Quirino Visconti, scrive testualmente: "L'essere il Liceo classico più antico di Roma conferisce alla scuola fama e prestigio consolidato, confermato dalla politica scolastica che ha da sempre cercato di coniugare l'antica tradizione con l'innovazione didattica. Molti personaggi illustri sono stati alunni del liceo. Le famiglie che scelgono il liceo sono di estrazione medio-alto borghese, per lo più residenti in centro, ma anche provenienti da quartieri diversi, richiamati dalla fama del liceo. Tutti, tranne un paio, gli studenti sono di nazionalità italiana e nessuno è diversamente abile. La percentuale di alunni svantaggiati per condizione familiare è pressoché inesistente, mentre si riscontra un leggero incremento dei casi di Dsa (altro acronimo che significa disturbi specifici di apprendimento, tipo la dislessia). Tutto ciò favorisce il processo di apprendimento, limitando gli interventi di inclusione a casi di Dsa, trasferimento in entrata o all'insorgere di Bes (altro acronimo, bisogni educativi speciali, tipo iperattività, lieve autismo e deficit di attenzione)".
Quello che mi spaventa, e qui mi lego alla settimana orribile, non è che un liceo che è sempre stato classista lo sia ancora (anche se non dovrebbe esserlo più). Il fatto è che adesso c’è la necessità di dirlo apertamente. Anche prima esistevano gruppi fascisti, razzisti e così via, solo che adesso sono stati fatti entrare prepotentemente nella vita “attiva” sociale: l’altro giorno, in pieno rispetto delle norme democratiche a loro così antipatiche, erano nella sala stampa della Camera dei Deputati a presentate le liste con cui, probabilmente, qualcuno di loro verrà anche eletto. Votato da gente che, come la dirigente scolastica che ovviamente con le solite formule burocratiche cerca di mettere una pezza ad una falla gigantesca, ha paura di imparare qualcosa da una persona che non si aspetta possa regalargliela. Perchè chi ragiona così non si rifà ad un’una ideologia, ad un pensiero politico, si rifà alla paura di apparire per quello che si è: un povero fesso.
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DIAGNOSI DSA
DIAGNOSI DSA E CERTIFICAZIONI AUTORIZZATE ASL MILANO
L’équipe del Centro Amamente, coordinata con passione dalla Dott.ssa Anna La Guzza, Psicologa Clinica e scolastica, opera in un approccio multidisciplinare integrato per offrire alla famiglia ai bambini, ai ragazzi la possibilità di beneficiare, in un unica struttura, dei servizi di consulenza, valutazione, diagnosi e certificazione, riabilitazione e trattamento, terapia e potenziamento ...........
https://sites.google.com/site/centrodislessiamilano/home/a/centro-autorizzato-asl-per-diagnosi-certificazioni-dsa
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SAIL 2016 - I ragazzi di Talenti fra le Nuvole a bordo di Nave Italia - 2016
6 luglio 2016 - Anche per quest’anno la rotta estiva dei ragazzi di Talenti fra le Nuvole Onlus torna a incrociare quella di Nave Italia, il brigantino a vela più grande del mondo utilizzato per progetti sociali e educativi. I ragazzi di Talenti fra le Nuvole, Onlus milanese specializzata in servizi socio sanitari e educativi nel campo dei Bisogni Educativi Speciali, hanno alcune caratteristiche specifiche come dislessia, disortografia, disgrafia, disturbi del linguaggio, difficoltà di attenzione, che spesso ostacolano il loro diritto allo studio. In 17 saliranno a bordo di Nave Italia martedì 5 luglio, a Civitavecchia, e partiranno per una navigazione didattica che terminerà sabato 9 luglio, con ritorno nel porto di partenza.La Onlus Talenti fra le Nuvole, i cui fondatori sono il dott. Davide Ferrazzi e la dott.ssa Giulia Lampugnani, collabora con soddisfazione da alcuni anni con la Fondazione Tender to Nave Italia – proprietaria del brigantino Nave Italia - e presenta il progetto ‘Ognuno a suo modo, sulla stessa rotta’, che coinvolge il gruppo dei 17 ragazzi, con età dai 12 ai 18 anni. A bordo del brigantino faranno la vita dell’uomo di mare, imparando i rudimenti teorici della navigazione, in un ambiente accogliente e motivante. Si metteranno alla prova, seguiti dallo staff di esperti di Talenti fra le Nuvole e supportati dall’equipaggio della Marina Militare che governa il veliero, affrontando molteplici attività pratiche quotidiane che scandiscono i tempi di vita e di lavoro sul brigantino. “La rotta scolastica dei ragazzi con DSA e con difficoltà di apprendimento fa affrontare loro mari in tempesta, secche e scogli affioranti, li porta a navigare controvento e con gli strumenti di bordo sbagliati. A bordo di Nave Italia affrontano in equipaggio le difficoltà per imparare i rudimenti teorici della navigazione, in un ambiente stimolante. Durante i cinque giorni della navigazione hanno l’opportunità di usare i giusti strumenti tecnologici e verranno seguiti con adeguate strategie didattiche. I ragazzi possono così scoprire le proprie specifiche caratteristiche di apprendimento, invece che considerare il DSA o le proprie difficoltà ‘un problema’. Le sfide del mare e la forza del gruppo saranno l’occasione per i ragazzi di riprogettare in autonomia nuove rotte e per ‘sperimentarsi’ nei ruoli che vivranno a bordo: dalle manovre alle vele, alla gestione della cucina di bordo, alla documentazione video e fotografica della vita di bordo”, spiegano Davide Ferrazzi e Giulia Lampugnani, rispettivamente Presidente e Vice presidente della Onlus Talenti fra le Nuvole. I responsabili di Talenti fra le Nuvole Onlus, insieme all’equipaggio di Nave Italia, guidato dal Comandante Giovanni Tedeschini, incontrano i giornalisti a bordo di Nave Italia sabato 9 luglio, ore 9.30 presso il molo di fronte alla Guardia Costiera – calata della Rocca – Civitavecchia. L’invito è ad assistere alla consegna dei diplomi ai 17 ragazzi che hanno partecipato al progetto e che sono giunti al termine dell’esperienza su Nave Italia. I responsabili del progetto sono Davide Ferrazzi e Giulia Lampugnani, fondatori di Talenti fra le Nuvole Onlus. Ferrazzi e Lampugnani hanno esperienza come docenti, formatori e consulenti rispetto all’utilizzo della tecnologia, alla didattica e al potenziamento delle abilità dei ragazzi con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e Bisogni Educativi Speciali. Collaborano con il Centro di ricerca e riabilitazione Centro Ripamonti ONLUS e con il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università di Milano Bicocca. La Fondazione Tender to Nave Italia, costituita dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano promuove a bordo del brigantino Nave Italia la cultura del mare e della navigazione come strumenti di educazione, formazione, abilitazione, riabilitazione, inclusione sociale e terapia. I beneficiari sono associazioni non profit, ONLUS, scuole, ospedali, servizi sociali, aziende pubbliche o private che promuovano azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie.
FROM http://www.navigamus.info/2016/07/i-ragazzi-di-talenti-fra-le-nuvole.html
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GLI OCCHIALI ORA VEDONO PER CHI NON PUÒ
Gli occhiali intelligenti che si sostituiscono agli occhi umani sono una realtà. Una tecnologia avanzatissima che consente di vedere a chi non vede.
Gli occhiali MyEye grazie a un piccolo sistema audio e video riconoscono testi, oggetti e volti umani, permettendo alle persone con disabilità visiva di “leggere” ascoltando la descrizione di ciò che le circonda. Il dispositivo incorporato negli occhiali si attiva quando qualcosa viene inquadrato o indicato con il dito e avvia immediatamente la descrizione automatica, la lettura del testo o il riconoscimento degli oggetti o delle persone. Questo sistema può essere utile non solo a chi ha disturbi della vista ma anche per chi ha problemi di dislessia grave e non riesce a leggere. Gli occhiali funzionano anche per chi è completamente cieco ed identificano le persone grazie a un sistema di scanner e memorizzazione dei volti registrati.
Presentati a Milano lo scorso 16 ottobre nel corso di una conferenza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, gli occhiali sono in commercio e possono migliorare in maniera incisiva la qualità della vita ad una comunità di 362mila non vedenti e un milione e mezzo di ipovedenti, oltre a 350mila persone affette da grave dislessia.
Fonte: OrCam; La Stampa
Volonwrite per Mezzopieno
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DIDATTICA ASSISTITA E DSA: QUANDO I LIBRI DIVENTANO ESPERIENZA
di Paola Galifi
“Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare.
Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare”
Daniel Pennac
(*)
Possono i libri, da sempre risorsa della cultura, diventare dei vincoli? Possono costituire un ostacolo insormontabile?
Durante il percorso scolastico, dal 10 al 25% degli studenti, incontra delle difficoltà nel processo di apprendimento che, in alcuni casi, possono portare all’insuccesso (Stella, 2004). Nel 3% di questi casi, alla base dell’insuccesso scolastico, è presente un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (Consensus Conference,2010).
L’approfondimento delle caratteristiche specifiche dei disturbi dell’apprendimento ha messo in luce, negli ultimi anni, quanto gli strumenti, le modalità e gli stili di apprendimento possano essere molteplici.
Per stile di apprendimento si intende “l’approccio all’apprendimento, il modo tipico e stabile di percepire, elaborare, immagazzinare e recuperare le informazioni” (Mariani, 2000). Lo stile di apprendimento comprende le preferenze ambientali (come i luoghi e i tempi dell'apprendimento) le modalità sensoriali privilegiate (spesso sintetizzate in: visiva, verbale o iconografica, uditiva e cinestetica), gli stili cognitivi (come analitico/globale, sistematico/intuitivo, riflessivo/impulsivo) e i tratti socio-affettivi (come l'introversione e l'estroversione).
Lo stile di apprendimento rimanda quindi alla modalità attraverso cui percepiamo le informazioni e ai canali sensoriali che ci permettono di percepire gli stimoli che provengono dall’esterno. L’accesso alle informazioni è la prima fase, indispensabile, di qualsiasi apprendimento. Ogni persona ha un proprio modo di apprendere e quindi avrà modalità di accesso preferenziali alle informazioni.
Se un normolettore, in genere, riesce a decodificare un'informazione indipendentemente dal canale sensoriale d'entrata, uno studente con DSA, invece, fatica a imparare solo tramite il canale visivo-verbale basato sulla letto-scrittura (canale, tra l’altro, privilegiato a scuola).
Solitamente gli studenti con DSA processano, invece, molto bene le informazioni che passano dal canale visivo non verbale/iconografico e possono avere buone capacità uditive e cinestesiche (cioè il fare esperienza diretta di un problema o concetto) che, se potenziate, possono costituire terreno fertile per l’apprendimento. (Mariani, 2000)
Un fattore determinante sull’evoluzione positiva del disturbo risulta quindi essere la personalizzazione degli apprendimenti che passa attraverso una identificazione precoce delle difficoltà, l’individuazione dello stile specifico e la valorizzazione delle potenzialità dell’alunno.
Attraverso la didattica assistita, lo specialista conduce l’alunno alla scoperta del proprio canale prevalente per poi acquisire nuove competenze sul metodo di studio e sugli strumenti compensativi più efficaci (software informatici appositamente creati per compensare difficoltà e carenze legate al disturbo).
La rappresentazione per mappe è una delle più potenti strategie compensative a disposizione degli alunni con DSA, in particolare in caso di marcata difficoltà di lettura, perché sostituisce, o semplicemente integra, la comunicazione testuale con quella visiva. Le mappe facilitano inoltre l’elaborazione, la memorizzazione e la comprensione perché, basandosi sull’analisi grafica, aggirano la difficoltà di decodifica del testo. L’organizzazione logica dei concetti facilita l’argomentazione (sia scritta che orale) attraverso l’esplicitazione dei processi di rielaborazione personale dei contenuti.
Nella didattica assistita si valorizzano dunque i linguaggi comunicativi “altri” rispetto al semplice codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici come immagini, disegni, foto, video o audio. Le parole così diventano immagini, le immagini diventano esperienza, l’esperienza diventa apprendimento.
Citando un famoso filosofo del linguaggio, “le parole sono come pellicola su acqua profonda” (Wittgenstein,1916). Il linguaggio figurato riesce infatti ad evocare l’esperienza nella sua tridimensionalità (la parola come simbolo) e consente di andare al di là della pellicola delle convenzioni per attingere all’acqua profonda del significato emozionale ed esperienziale.
Il tutor, in questo processo, svolge solo il ruolo di “facilitatore maieutico” affinchè le risorse, così come le immagini, possano emergere spontaneamente nell’alunno.
I presupposti teorici sono noti: Vygotzskij (1954) definì la Zona di Sviluppo Prossimale come la distanza tra il livello effettivo in cui si trova il bambino e il livello successivo, che corrisponde alla sua potenzialità, perseguibile con il sostegno dell’adulto, il quale, quindi, deve osservare con attenzione, per poter fornire gli stimoli cognitivi e affettivi più idonei affinchè l’alunno possa oltrepassare le capacità raggiunte. Non si tratta quindi di un semplice intervento didattico, ma anche di stabilire una buona relazione. L’area di sviluppo prossimale esiste solo “dentro una relazione”.
L’adulto ha quindi il compito di essere “scaffolding”, cioè una “impalcatura di sostegno” (Bruner, 1976): un mediatore “temporaneo”, pronto ad eliminare il supporto nel momento in cui l’apprendimento è consolidato e l’alunno può sperimentare così l’autonomia, il proprio stile di apprendimento, il proprio specifico ed efficace (efficace perché consapevole) metodo di studio, “primo vero strumento compensativo per un alunno con DSA” (Cornoldi, 2007).
La didattica assistita avrà così portato a termine il proprio compito: svelare all’alunno che i libri possono non costituire più un ostacolo, ma vere e proprie fonti di esperienza.
I libri possono tornare a parlare.
“Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare”
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La sezione specialistica “Disturbi Specifici dell’Apprendimento” dell’ITFB offre, oltre al supporto riabilitativo e di didattica assistita, la possibilità di realizzare progetti personalizzati individuali e familiari a partire dalla iniziale fase valutativa e diagnostica fino alla vera e propria presa in carico dell’alunno e della famiglia. La sezione, in un’ottica sistemico-relazionale, prevede la collaborazione tra le figure professionali specializzate (psicologi, psicoterapeuti, logopedista e neuropsichiatra) con le realtà familiari e scolastiche per incrementare e arricchire la rete dei sostegni all’integrazione dell’alunno.
Per Info e contatti:
www.itfb.it
Tel e Fax + 39.051.6390890
Referenti sezione: Dott.ssa Iara Bonfanti e Dott.ssa Monica Molinari
Referente didattica assistita: Dott.ssa Paola Galifi
Logopedista: Dott. Antonio Milanese
Neuropsichiatra infantile: Dott.ssa Maria Condò
(*) immagine non soggetta a copyright, tratta dal sito www.pixabay.com
BIBLIOGRAFIA
- Bruner, J. S., Wood, D., Ross, G., (1976), The role of tutoring in problem solving, in Journal of Child Psychology and Psychiatry, volume 17, da pp.89 a 100, Pergamon Press, Oxford.
- Cornoldi, C. (2007), Difficoltà e disturbi dell'apprendimento, ed. Il Mulino, Bologna.
- Mariani, L. (2000), Portfolio. Strumenti per documentare e valutare cosa si impara e come si impara, ed.Zanichelli, Bologna.
- Pennac, D. (1991), Il paradiso degli orchi (Au bonheur des ogres, 1985), ed. Feltrinelli, Milano
-Stella, G. (2004), La dislessia. Quando un bambino non riesce a leggere, ed. Il Mulino, Bologna.
- Vygotszkij, L. (1954), Pensiero e linguaggio, ed.Giunti-Barbera, Firenze.
- Wittgnestein, L. (1989), Tractatus Logico-Philosophicus, trad. it. a cura di A.G. Conte, ed. Einaudi, Torino.
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