#Daniele da Volterra
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granstromjulius · 2 months ago
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Daniele da Volterra
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oldpaintings · 2 years ago
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Portrait of a Gentleman, ca.1550-5 by Daniele da Volterra (Italian, 1509--1566)
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carloskaplan · 2 years ago
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Daniele da Volterra: David e Goliat (recto e verso). Óleo sobre lousa (ca. 1550-1555)
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onenakedfarmer · 1 year ago
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Daily Painting
Daniele Ricciarelli da Volterra DEPOSIZIONE DALLA CROCE (1545)
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joacomaduro · 2 years ago
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Portrait of a Gentleman c.1550 by Daniele da Volterra
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fuzzysparrow · 9 months ago
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Michelangelo: The Last Decades
In 1534, Michelangelo Buonarroti (1475-1564) moved to Rome, never to return to his hometown of Florence. Michelangelo: the last decades at the British Museum focuses on the final 30 years of Michelangelo’s life. Although he returned to Rome at the request of Pope Clement VII (1478-1534) to paint a fresco of the Last Judgment in the Sistine Chapel, it led to new artistic commissions and…
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michelangelob · 2 years ago
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Le censure rimaste nel Giudizio Universale
Il Giudizio Universale ancora oggi presenta delle importanti censure e non tutte realizzate da Daniele da Volterra. Se la questione vi fosse sfuggita, ve la racconto dal principio. A Daniele da Volterra, mio stretto collaboratore e pure fedele amico, era stato affidato l’incarico di ricoprire le nudità del mio Giudizio Universale. Iniziò a metter mano a quell’ingrato compito diversi mesi dopo…
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beyourselfchulanmaria · 8 months ago
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Ph. by James Ratelet
The painting by Daniele Ricciarelli (Daniele da Volterra, Italian 1509-1566) 義大利文藝復興時期風格主義(Mannerist)的畫家、雕塑家。
David and Goliath 達味與哥肋雅 /牧羊人以石子擊敗巨人 - 以弱擊強 recto of painting by Daniele da Volterra (recto du tableau à double face de Daniele da Volterra)
這幅畫可供兩面觀賞, 收藏於巴黎羅浮宮。描述的是達味(David)用彈弓和石塊擊倒培肋舍特人(Philistines)巨人哥肋雅(Goliath),並拔刀正要割下其頭顱的情景。─ 取材自聖經 Drawn from the Bible 《撒慕爾紀上》 1 Samuel:Chapter 17 (1~58).
And I like verses 31 to 51 the most, they are very classic and I feel excited and honored for them. 我最喜歡31~51節,非常經典,為他們感到興奮和榮光。 📯 🗡️ 👍 Lan~*
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James Ratelet, dans les rues de Paris, le Louvre, Paris France 62
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granstromjulius · 2 months ago
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Daniele da Volterra
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lemuseum · 6 months ago
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eddy25960 · 5 months ago
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David and Goliath (1715). engraving after Daniele da Volterra (1509-1566), Italian - Benoît Audran (1661-1721), French. engraver. Detail.
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unehistoiredelart · 1 year ago
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Daniele da Volterra
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hadrian6 · 1 year ago
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Study for David and Goliath. 1550-56. Daniele da Volterra. Italian. 1509-1566. chalk drawing. http://hadrian6.tumblr.com
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vaguely-concerned · 5 months ago
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I've had a real Teia and Viago on the brain 24/7 time lately. so here's this, all adapted for tumblr's delicate sensibilities and everything, it's just me and daniele da volterra out here still
also shoutout to my grandfather (who I love and who is also one of the funniest people in the world, inherently) for almost giving me a heart attack when he snuck up on me working on the teia profile (thankfully zoomed in on just that) and so earnestly went 'Oh! What a beautiful lady! Though... *tone of genuine concern that I might not have noticed this* something a bit odd about her ears😬'. thank you bestefar for always watching my artistic back that means a lot to me
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abr · 2 months ago
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A metà 1500, all'inizio della Controriforma, i vertici del Cattolicesimo presero la decisione programmatica infausta di reagire al Puritanesimo Protestante .... COPIANDOLO: per non esser da meno in termini di apparenza retriva pubblica (nel privato il Puritano si fa inkulare) e andare incontro al popolazzo.
Tra gli altri provvedimenti reazionari e repressivi, vengono incaricati i cd. "braghettoni" a metter mano ai dipinti di santi e altre figure nude di artisti del Rinascimento, disegnandogli sopra pudichi drappi e mutande.
Oggi, Disney e altri produttori Allineati rifanno le opere "scorrette" del cinema e della letteratura, mettendoci Thor neri ma biondi e donne a cazo. Che differenza c'è coi braghettoni del XVI Secolo? Spoiler: NESSUNA.
Non nell'approccio: pruderie reazionaria impaurita e ignobilmente ignorante, repressa e repressiva; né nell'attitudine manipolatoria delle élite cul-turali dei rispettivi tempi.
Funziona? Spoiler due: NO, annoia e basta, allora come ora. E i "braghettoni" vengono dimenticati (chi se lo ricorda tal Daniele da Volterra?), mentre i Michelangelo diventano immortali.
Mai nulla di nuovo sotto il sole.
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beautymaleform2 · 1 month ago
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Censura
La rappresentazione artistica del nudo ha oscillato più volte nella storia dell'arte dal permissivismo e dalla tolleranza di quelle civiltà e culture che lo vedevano come qualcosa di assolutamente naturale, perfino incoraggiandolo in quanto ideale di bellezza (questo nell'antichità greca) fino al rifiuto e al divieto emesso dalle culture più moraliste e puritane, giungendo fino alla persecuzione e distruzione delle opere incriminate.
In particolare, il cristianesimo è una religione che non ha mai permesso facilmente la rappresentazione del corpo umano nudo, fatta eccezione per quelle immagini di contenuto più fortemente religioso e giustificate da un intento teologico, come nei casi di Adamo ed Eva o della crocifissione di Gesù, o ancora la rappresentazione delle anime dannate sofferenti nel profondo dell'inferno.
Con la rivalutazione della cultura classica ed un ritorno all'antropocentrismo nell'arte avvenuto durante il Rinascimento, giustificato da motivi sia allegorici che mitologici, si è avuta una netta contrapposizione con la Chiesa la quale ne ha rigettato in toto il pensiero: il Concilio di Trento (1563), che ha attuato tutte le teorizzazioni della Controriforma, ha postulato un ruolo di primo piano da dare all'arte come mezzo di diffusione dell'educazione religiosa, vincolandola inoltre alla rigorosa interpretazione delle Sacre Scritture, dando al contempo al clero il compito di controllare la corretta osservanza dei precetti cattolici da parte degli artisti.
La nudità nel mondo cattolico cominciò così a venire sempre più censurata. Un chiaro esempio di ciò è l'ordine dato dal Papa Paolo IV nel 1559 a Daniele da Volterra di coprire con dei pantaloni le parti intime delle figure del Giudizio universale michelangiolesco della Cappella Sistina; il Volterra per questo fatto è stato da allora in poi chiamato "il braghettone".
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Fuente del Genio Catalán (1856) a Barcellona. Le donne andavano in processione davanti alla statua per ammirarne la bellezza delle forme, scrive un cronista. Il vescovo locale pertanto pensò bene di sottoporla a evirazione e farla coprire con una specie di perizoma: solo nel 1980 il panno è stato rimosso esponendone così i genitali mutilati.
Poco dopo un altro papa, Pio V, affidò lo stesso compito a Girolamo da Fano ma, non contento del risultato ottenuto, a Clemente VIII nacque il desiderio di rimuovere completamente la vernice dall'intera Volta della Cappella Sistina: fortunatamente per la storia dell'arte venne dissuaso dal far ciò dai membri dell'accademia nazionale di San Luca.
Da allora in poi si sono viste ricoprire accuratamente le nudità di numerose opere d'arte, con tessuti pregiati o col disegno del vitigno, la pianta con cui Adamo ed Eva si sono nascosti i genitali per la vergogna a seguito del peccato originale. Un altro esempio di rifiuto del nudo nell'arte è stato quello in principio subito dalla famosa stata del David: appena fu installata in piazza della Signoria subì un tentativo di lapidazione pubblica, prima di conquistarsi il pieno affetto dei fiorentini.
Esempi di censura e persecuzione di nudi artistici abbondano in tutta la recente storia dell'arte occidentale; nel XVIII secolo Luigi di Borbone-Orléans (soprannominato il pio) aggredì con un coltello il quadro rappresentante Leda con il cigno di Correggio in quanto considerato troppo sfrenato e lascivo. La testa di Leda, irrimediabilmente distrutta, venne ridipinta solo in seguito.
Il regime inquisitorio ha toccato anche un artista come Francisco Goya, che venne denunciato al Sant'Uffizio per la sua "Maja desnuda"; il quadro arrivò ad essere sequestrato dal tribunale nel 1814 quando l'inquisizione spagnola lo definì osceno. L'assoluzione dell'artista giunse grazie all'intervento provvidenziale del cardinale spagnolo Luis María de Borbón y Vallabriga[51][52][53]; tuttavia l'opera rimase fuori dagli occhi del pubblico fino all'inizio del '900.
Nella seconda metà dell'800 l'artista statunitense Thomas Eakins si è visto respinto dalla Pennsylvania Academy of Arts di Filadelfia per aver introdotto nella pratica accademica lo studio del nudo preso dal naturale. In Belgio ancora nel 1865 Victor Lagye fu incaricato dei coprire le figure di Adamo ed Eva dal trittico mistico presente nella Cattedrale di San Bavone a Gand. Per finire in Gran Bretagna, su espressa richiesta della Regina Vittoria venne applicata un'enorme foglia di fico per coprire il sesso di una replica del David di Michelangelo a tutt'oggi conservata al Victoria and Albert Museum.
Anche nel XX secolo vi sono stati numerosi casi di censura e attacchi al nudo artistico; nel 1914 una suffragetta inglese di nome Mary Richardson aggredì a colpi di mannaia la Venere Rokeby di Diego Velázquez accusandola d'offrire un'immagine distorta della donna, considerata come mero oggetto di sensualità: il vandalismo provocò sette profondi tagli, causando i danni maggiori nella zona delle spalle della figura, ma riparati con successo dal restauratore capo della National Gallery Helmut Ruhemann. La Richardson è stata condannata a sei mesi di carcere, il massimo consentito per la distruzione di un'opera d'arte.
Nel 1917 la polizia fece chiudere una mostra di Amedeo Modigliani nella galleria Berthe Weill il giorno medesimo dell'inaugurazione per aver esposto nudità che mostravano il pelo pubico.
Nel 1927, durante la dittatura di Miguel Primo de Rivera (1923-30), vi è stata una grande polemica sul posizionamento delle varie sculture di nudi in Plaça de Catalunya a Barcellona durante le opere di ristrutturazione per l'Expo 1929; mentre nel 1931 (durante la Seconda Repubblica) si svolse un'esposizione di nudo organizzata dal Cercle Artístic de Sant Lluc alla quale parteciparono i migliori artisti provenienti da tutta la Spagna.
Ancora in pieno XXI secolo, anche se solitamente il nudo viene visto in modo naturale dalla maggior parte della popolazione, si sono verificati casi di censura artistica: nel 2001 il procuratore generale degli Stati Uniti John Ashcroft ha ordinato di nascondere la statua intitolata "Spirito di Giustizia" che presiede la sala delle conferenze del dipartimento di giustizia di Washington, la sua colpa era quella di mostrare i seni nudi.
Nel 2008 vennero ritirati dalla metropolitana di Londra i cartelloni pubblicitari che riproducevano una Venere nuda dipinta da Lucas Cranach il Vecchio; serviva per annunciare una mostra sul pittore rinascimentale tedesco presso la Royal Academy: la motivazione è stata che "potrebbe ferire e offendere la sensibilità degli utenti della metropolitana."
Sempre nel 2008 l'allora premier italiano Silvio Berlusconi ha imposto di far coprire le mammelle nude mostrate nell'allegoria de La Verità svelata dal Tempo di Giambattista Tiepolo, in quanto era l'immagine centrale della sala delle conferenze stampa date dal governo ed appariva sullo sfondo delle apparizioni televisive del capo del governo, proprio a lato della sua testa.
5/n
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