#Curant
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True face of the Final Shape
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love writing mali constantly being at war with her own nature because of people she cares about ! love ! love ! love it ! (i say, under tears)
#* ∙ ʚ ɞ ◞ 𝐎𝐎𝐂 ❮ out of character. ❯#( the angst is hitting guys )#( + i found some curant wine in my freezer that was unopened )#( GOING CRAZY IN THE ENCLOSURE !!! )
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truly devastating for my stubborn opinionated ass cause now i feel like i gotta chime in as if anybody would give a fuck and also pretending it doesn’t make my blood pressure spike just existing in this environment
honestly i miss the days when it was easy to NOT engage in fandom spaces, now i like one fanart on twitter and the algorithm suddenly thinks it's alright to regurgitate days and weeks worth of insane takes and rage baits
#being really brave about it and NOT speaking up#shitty condescending takes you will not have me tonight#but truly. curanting your own digital space is getting harder and harder
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Alighiero Boetti (Italian, 1940-1994), Insicuro non curante (Insecure-Carefree), 1979. Ballpoint pen on paper laid down on canvas, in two parts, each: 99.2 x 70.5 cm.; overall: 99.2 x 141.5 cm.
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Vittorio Arrigoni detto Vik è stato un attivista, giornalista e scrittore italiano. Sostenitore della soluzione binazionale come strumento di risoluzione del conflitto israeliano-palestinese, nonché pacifista, si era trasferito nella Striscia di Gaza per agire contro quella che definiva pulizia etnica dello Stato di Israele nei confronti della popolazione araba palestinese.
Sembra oggi ma parliamo di 25 anni fà
Una lettera di Vittorio del 02 marzo 2009 due anni dopo fu assassinato.
Vittorio tornato a Gaza
«E alla fine sono tornato.
Non sazio del silenzio d’assenzio di una felicità incolta
accollata come un cerotto mal riposto su di una bocca che urla.
Non potevo fare altrimenti.
Essere ferito, venir rapito, derubato della propria missione, incatenato e imprigionato in un lurido carcere israeliano,
quindi deportato a forza su di un aereo verso Milano
senza neanche la pietà di mettere ai miei piedi nudi e martoriati dalle catene un paio di scarpe,
non è certo la conclusione auspicabile per il compito solenne e di riscatto umano che ha impegnato gli ultimi mesi della mia barocca vita.
Il leone accumula stagioni e cicatrici,
non ha certo il passo slanciato di una volta,
ma non abbassa di un pelo la criniera.
Poggiando il primo piede sulla terra di Gaza, per la seconda volta, sbarcando, come un Armstrong esiliato,
ho ruggito, eccome,
devono esser tremati i vetri delle finestre pure a Tel Aviv.
Fiero del mio passato, non curante del mio presente.
Perché è questo il tempo di spendersi, piuttosto che accaparrarsi un futuro agiato e comodamente distorto,
a quelle vittime innocenti a cui non abbiamo concesso neanche l’ascolto, per un attimo,
delle loro grida di dolore.
Spendersi affinché ogni diritto umano sia rispettato.
Tutto il resto non ha più importanza, semmai ne abbia mai avuta una.
Bisogna saper riconoscere la matrice della propria anima,
anche se ciò è spaventevole e significa solitudine, ostracismo, utopia, Don Chisciotte,
ingratitudine anche da chi verso cui si è dato tanto, si è speso tutto.
Ad aspettare nel fuoco si rischia di bruciarsi.
Ecco allora il perché della scelta dei miserabili, dei reietti, dei condannati,
essi sono ancora capaci di lealtà, di gesta aggraziate e di generosità audace, alle soglie della fine del mondo.
Reietto e miserabile la vita mi ci ha costretto,
sono tornato a casa.
Natale a Gaza pare un funerale.
E non esclusivamente perchè oggi ad un funerale effettivamente ci sono stato,
il vicino di casa di Fida, nostra coordinatrice ISM,
è stato ridotto in brandelli, in tanti piccoli pezzettini di carne lacera da un colpo di carroarmato israeliano.
Piove lacrime amare il cielo di Gaza in questi giorni di lutto e terrorismo da oltreconfine.
Si ascoltano i rutti delle minacce di imminente strage da Lvni e si trema dal freddo
(senza + gas, senza + gasolio, senza + energia elettrica).
Si odono i cingoli di Netanyahu sulle ossa dei palestinesi ammazzati ieri e di quelli a venire.
Lvni e Netanyahu in marcia funebre verso le prossime elezioni israeliane,
il teorema è semplicistico, ma purtroppo realistico,
vincerà chi porterà in dote ai propri elettori più teste palestinesi mozzate.
One head one vote.
A Gaza è come se si fosse in autunno,
e io sono nato sotto il segno dell’autunno.
Per cui se fuori piove,
perdonatemi,
a volte piove anche dentro.
Restiamo umani.
Vostro Vik dalle tenebre dell’assedio.»
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oggi ho Editato un mini video di qualche secondo dei due concerti di Taylor della settimana scorsa. li guardo e sono felice. felice come quando vado in stazione da sola a mezzanotte a suonare la chitarra per quelle anime perse che tornano a casa con i treni in forte ritardo e per le zanzare della pianura padana. felice come quando di sabato ero a casa da sola a suonare la chitarra elettrica con l'ampli a volume "vetri che tremano". come quando al supermercato mettono una musica che mi piace e la ballo completamente non curante in mezzo alla gente. felice come quando io e papà abbiamo aggiustato quel mangianastro comprato per 5 euro alla bancarella o come quando ho suonato per la prima volta quella canzone alla batteria restando perfettamente in quei quattro quarti o come quando andavo a suonare l'ukulele nel parco vicino a casa dove andavamo da bambini.
in questo preciso periodo che va avanti da diversi mesi, detesto la mia vita, la detesto follemente, così come detesto essere la persona che sono e le decisioni che prendo eppure amo questa cosa che sta vita complicata si scontri sempre con la musica ogniqualvolta io sia a tanto così dal tracollo emotivo.
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Buongiorno Kon😘
Cosa ne pensa del vaccino per le meningiti? Ho fatto il richiamo del tetano e non credevo ma mi ha dato fastidio un bel po'...a breve dovrei fare quello per le meningiti, so che non è obbligatorio, perché? Lei lo consiglia?
Il vaccino per i cinque ceppi batterici della Neisseria Meningitidis (la meningite virale non è contagiosa e di solito la si contrae per altre problematiche organiche) ha fondamentalmente ragione di essere somministrato in soli tre casi:
Viaggi in paese dove uno o più ceppi sono endemici.
Nel primo anno di vita con richiami fino a 12 anni
Focolaio epidemico in atto
Nel primo caso, si parla della meningitis belt (in rosso) dell'africa centrale e di altre nazioni a rischio (in marrone)
e allora un viaggiatore dovrebbe essere protetto contro i ceppi specifici più ricorrenti
(mappa mondiale dei sierotipi più frequenti)
Per ciò che riguarda l'età, l'organismo di un neonato è molto più soggetto a questo tipo di infezioni sia per la conformazione fisica che per la valenza del sistema immunitario e quindi è consigliato proteggerlo verso i ceppi presenti.
Il terzo caso è quello più complicato e oltre a dare una spiegazione dell'insorgenza dei focolai, ribalta l'equazione solita per cui ci si vaccina per avere l'immunità di gregge ed evitare epidemie.
Un'alta percentuale della popolazione ha il batterio responsabile della meningite nelle proprie mucose nasali.
Solo che sono poche unità ed è quiscente perché tenuto a bada dal proprio sistema immunitario.
In particolari e rare condizioni questo batterio riesce ad avere la meglio ed è a quel punto che la persona sviluppa la meningite, che oltre a essere mortale se non tratta precocemente, è estremamente contagiosa per via aerea.
Quelli sono i RARI focolai di cui ogni tanto si sente parlare e per cui le autorità fanno frenetica ricerca dei contatti per la somministrazione profilattica di antibiotico e in quel caso - E SOLO IN QUEL CASO - la vaccinazione per area geografica ha senso, proprio per attuare quello che è chiamato RING VACCINATION cioè un contenimento ad anello del focolaio per evitare che si propaghi (il contrario è la BLANKET VACCINATION, cioè la vaccinazione di massa per prevenire il contagio che conosciamo).
Per concludere, ognuno fa quello che vuole per sentirsi protetto e proteggere gli altri e personalmente preferisco molto di più un individuo prudente e responsabile piuttosto che uno sospettoso ed egoista, però si tratta di valutare i benefici e i costi di tale vaccinazione e in questo credo che il tuo medico curante possa darti una risposta valida e soddisfacente.
P.S.
Molto bene il richiamo per il tetano perché dopo la terza dose dell'adolescenza deve essere riinoculato ogni 10 anni.
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Seems about accurate. But dudeeee. Impulse purchases are the best though. That’s how I came home from rhe store one day with spotted dick
@kazoosandfannypacks this u?
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Chi trascura l'ascolto,
trascura l'amore.
Nel dedalo delle relazioni umane, esiste una violenza silente, impercettibile ai radar convenzionali, ma devastante nella sua essenza: L'arte simulata dell'ascolto, dove le parole sono udite ma non accolte.
Rivela una mancanza di generosità nell'attenzione, un deserto emotivo che supera la semplice avarizia di tempo o risorse materiali.
Non c'è crudeltà superiore a quella di far sentire gli altri trasparenti, ignorati da chi sembra presente, ma in realtà, ha la mente altrove, impaziente di fuggire verso altri impegni.
Il dolore di essere trascurati, di dover mendicare frammenti di presenza autentica, è un'umiliazione che rafforza il senso di solitudine e inadeguatezza.
Questo tipo di disattenzione, quando si è costretti a supplicare per quell'interesse che dovrebbe essere offerto liberamente e con piacere, cristallizza la violenza in un solo attimo.
È spesso l’ultimo segnale di allarme, l’indicatore finale che qualcosa nel tessuto di quella particolare relazione si è irrimediabilmente strappato.
La dinamica della non-curante superiorità, travestita da normale distrazione, è una danza macabra attorno al fuoco dell'egoismo assoluto, dove la fiamma dell'autoconservazione brucia ogni speranza di connessione autentica.
Eppure, in questo scenario di apparente desolazione, emerge un sentiero di resistenza, non pavimentato di inutile rancore, ma di autostima.
All’ennesima e ultima richiesta di attenzione non concessa la consapevolezza di sé come entità indipendente, la cui stima non dipende più dall'ascolto altrui, diventa un bastione contro l'indifferenza.
Inizia allora un percorso di autoaffermazione che porta a spezzare le catene dell'elemosina emotiva, insegnandoci che la vera unione di sentimenti nasce dall'equità, non dalla supplica.
Tutte le vere crudeltà più spesso risiedono non in gesti manifesti ma in angoli dell'indifferenza.
Riconoscere questo è il primo passo per costruire un'esistenza dove l'attenzione indivisa diventa il dono più prezioso, una dimostrazione d'amore che trascende parole e persino molti altri fatti, riaffermando la sacralità dell'essere visti e sentiti, ovvero del bisogno assolutamente umano di connetterci gli uni con gli altri.
Chi trascura l'ascolto, trascura l'amore.
(Luca Pani - da "Prove di Volo: Manuale di Psiconautica Elementare")
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Ricordate la ricetta per far felice la vostra lei, la seguente:
- Cunnilingus: da prendere la mattina prima della colazione e la sera prima di cenare.
- Ditalin: da prendere anch'essa inizialmente la mattina, non importa se prima o dopo la colazione, assumibile più volte durante la giornata. Aumenta l'efficacia se presa insieme a "Cunnilingus".
- Analex: da prendere unicamente se prescritto dal vostro medico curante (il sottoscritto). Codesta è altamente consigliabile utilizzarla prima dei pasti, solo e unicamente tramite la ricetta da me fornita, assicurandosi che sia stata presa con le giuste precauzioni e indicazioni, variabili in base al soggetto ricevente.
- Squirtox: da assumere a fine ciclo dei medicinali prescritti in precedenza, questo aumenterà l'effetto di questo antidolorifico.
L'assunzione di tali farmaci può causare perdite vaginali, fuoriuscita di getti di lieve-media pressione dalla vulva, gemiti, urla, contrazioni, tremore, bruciore anale o vaginale. Leggere attentamente il foglio illustrativo.
Per ulteriori domande o prescrizioni, usare la sezione "domande anonime".
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Nel dedalo delle relazioni umane, esiste una violenza silente, impercettibile ai radar convenzionali, ma devastante nella sua essenza: L'arte simulata dell'ascolto, dove le parole sono udite ma non accolte.
Rivela una mancanza di generosità nell'attenzione, un deserto emotivo che supera la semplice avarizia di tempo o risorse materiali.
Non c'è crudeltà superiore a quella di far sentire gli altri trasparenti, ignorati da chi sembra presente, ma in realtà, ha la mente altrove, impaziente di fuggire verso altri impegni.
Il dolore di essere trascurati, di dover mendicare frammenti di presenza autentica, è un'umiliazione che rafforza il senso di solitudine e inadeguatezza.
Questo tipo di disattenzione, quando si è costretti a supplicare per quell'interesse che dovrebbe essere offerto liberamente e con piacere, cristallizza la violenza in un solo attimo.
È spesso l’ultimo segnale di allarme, l’indicatore finale che qualcosa nel tessuto di quella particolare relazione si è irrimediabilmente strappato.
La dinamica della non-curante superiorità, travestita da normale distrazione, è una danza macabra attorno al fuoco dell'egoismo assoluto, dove la fiamma dell'autoconservazione brucia ogni speranza di connessione autentica.
Eppure, in questo scenario di apparente desolazione, emerge un sentiero di resistenza, non pavimentato di inutile rancore, ma di autostima.
All’ennesima e ultima richiesta di attenzione non concessa la consapevolezza di sé come entità indipendente, la cui stima non dipende più dall'ascolto altrui, diventa un bastione contro l'indifferenza.
Inizia allora un percorso di autoaffermazione che porta a spezzare le catene dell'elemosina emotiva, insegnandoci che la vera unione di sentimenti nasce dall'equità, non dalla supplica.
Tutte le vere crudeltà più spesso risiedono non in gesti manifesti ma in angoli dell'indifferenza.
Riconoscere questo è il primo passo per costruire un'esistenza dove l'attenzione indivisa diventa il dono più prezioso, una dimostrazione d'amore che trascende parole e persino molti altri fatti, riaffermando la sacralità dell'essere visti e sentiti, ovvero del bisogno assolutamente umano di connetterci gli uni con gli altri.
Chi trascura l'ascolto, trascura l'amore.
Luca Pani
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Character Intro: ‘MC’ Crown
[For some reason this yearbook photo turned out distorted. The school tried to fix the issue but to no avail ‘91].
Name: [Redacted] Crown
DOB: December 17th 1975
Age: 18
Hair colour: Unknown
Eye colour: Unknown
Skin colour: Unknown
Yearbook Quote: “magna di curant, parva neglegunt.”
Y̘̳͙̬̠͎̚͜ǫ̺̹̙͉̺̝͈ͣͩͪu͕͉̫̟̫̖ͦ͝ ̢͉̗̯͂ͭ̒c̷̝̥̘̲̜̩͒ͅa͚̹̦̅͗̋̚͜ͅͅṇ̶͉̜̠͕̰ͧͩ̐ṅ͈̲̤̠̪̿ͫͤ͝o̫͉̫̓̅ͫ͠ṯ̯̺̯̞̲̼̌̎̀ ͚̘͛͜h͇͕̥̻ͮͦ̿̓͞ì͓̳̫̻͖̝̾͛̕ḑ̝͍̮̮͈̻̗̟ͤ̓ę̫̟̠̭̩͔͂͌ͫ̍ ̞̣̩̰̺͈̹͉̓ͯͦ̀d͖͕̂͜ͅi͈̺̦̖͊̎ͯ͝ş̱̞̳͈̲͉̝̭̋̈́̈́̈́ğ��̫͇̖͓̹ů̫̥͈͔̰̞̿ͬ̍́s̓̑̚҉͕͙ẗ͔̭̞́͊̕ͅi̡̗̹͚̪̺̭̾͆̈́ͬṅ̠̲̀ͥ͘ͅǵ͏͚̺̦̱̯̙̰̠ ̵͚̰̟̖̻̋͛d̘̣ͬͪ̐ͤ͞i̺̤̩͂͜š̷̮̪ͧ̍̃g̢̬̼̞̖̦ͯu͔̱̦̺̙̫̓̔́s̨̺̤̳̃͌̈́t̴̩̫͎͇̜͑ỉ̡̯͇̫͓̼̰̥͈ͪ͛n̛͇̞̲̄ͬg̤͕̯̭͉̿͝ ̴̬̹̼ͨ͌ͅś̢̹͇̘̱͔̲̲͚̈͊h͕̭̠͉͒͢ͅa͑̿ͫ͊҉̗͈̮̣̘̩m̨͖͖̈ͤ̐e͙̞̦̖̮̟̫͇̊̈͜ ̯͉̠̟̊͋ͫ̀ş̱̲̲̲̘̺͈͋̆h̭͙̋͐̔͠a̟̖̪͍ͯͧͨ̚͜m̬̱̞̲͔̩̰̦͆̈́͘e͛̆̋҉̱̼͈̺̭̯̟
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io che apro Tumblr in pubblico non curante di video e audio che vengono fuori
sempre io: "STE CRISTO DI PUBBLICITA' OGNI VOLTAAAA"
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Scrivo per la prima volta la mia esperienza dell'ultimo anno con lo scopo di condivisione, per far dire ad altre persone che vivono più o meno la mia stessa situazione: "allora non sono solo/a". Non mi è mai piaciuto lamentarmi e piangermi addosso. No, non è questo l'intento.
E non c'è niente di cui vergognarsi in una diagnosi di un disturbo psichico, che sia tuo o di un tuo parente stretto. La salute mentale è fin troppo sottovalutata, ci si vergogna addirittura di dire di andare dallo psicologo. Io vado dallo psicologo e ne sono felice. Perché se ci fa male lo stomaco, la testa o qualsiasi altro organo noi andiamo subito dal dottore e non ci vergognamo neanche di dirlo. Purtroppo non è la stessa cosa quando si tratta del nostro benessere mentale. Ci si tiene tutto dentro, si bisbiglia piano piano sottovoce. Dobbiamo normalizzare questo aspetto. Basta con gli stereotipi!
La diagnosi mi è arrivata come una secchiata di acqua fredda: la psicosi precoce, contornata da altri disturbi che impedivano a mia figlia di condurre la vita di tutti i giorni, come anche semplicemente uscire di casa e andare a scuola.
Tutto è iniziato con un pensiero invadente: "Mamma, secondo me sono come il protagonista del film The Truman Show, tutti sono finti, sono attori, te compresa". Non c'è stato niente da fare, a nulla sono valse le mie spiegazioni, le mie rassicurazioni del contrario, lei era in balia dei suoi stessi pensieri.
Mi sono rivolta prima al nostro medico curante che mi ha indirizzata al centro di neuropsichiatria infantile che non finirò mai di ringraziare.
Non potevo sapere che era solo un piccolissimo passo in avanti lungo un percorso tortuosissimo che stiamo ancora affrontando.
#salute mentale#neuropsichiatriainfantile#psichiatria#psicologa#psichiatra#adolescenza#disturbipsichici#psicosi#andareinterapia#psicoterapia#the truman show
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