#Cucina San Francesco
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zero0virgola0 · 2 months ago
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Imprevisti
Con sorpresa, sono riuscito ad aprire gli occhi soltanto per via della sveglia: erano giorni che mi destavo ben prima dell'ora pattuita tra me e lo smartphone. Per prolungare il sollazzo, sono così rimasto leggere notizie su Telegram, messaggi su Whatsapp e ho finanche completato un quiz per un concorso che avevo rimosso. Fin quando, nell'atto di alzare la tapparella un lampo mi ricorda che devo andare in pescheria visto che avevo prenotato un'orata per stasera. Sono le otto e mezza e devo connettermi alle nove, ho tempo, la pescheria è a dieci minuti. Così, rientro a casa alle nove in punto (si, ho fatto tardi, ma la mattinata è fresca e ne ho approfittato per prendere il caffè al bar, le uova al minimarket e per prelevare sessanta euro che comunque non mi servivano): metto su la moka e faccio un po' di pulizia in cucina e proprio a fianco al bidone dell'umido, sulle mattonelle che lo separano dalla finestra, si inerpica una lumaca!
Faccio un appunto: due giorni fa, mondando un cavolfiore, era venuta giù, insieme alle foglie anche un lumachina. Mi sembrava fosse schiattata, visto che il cavolfiore stava in frigo da tre giorni, per cui l'avevo grossolanamente gettata nell'umido.
Oggi invece, in una perfetta rievocazione della Resurrezione, eccola lì, orgogliosa, nera, liscia, tentando una fuga da 007.
Non me la sento di assistere al suo suicidio, siamo al terzo piano, e visto che non mi va neanche poi così tanto di lavorare, aspetto che il caffè esca e, con l'ausilio di un pezzo di carta, la raccolgo e scendo giù nel patio condominiale per depositarla nell'aiuola dei gerani. Mi sentivo un mix tra San Francesco e la tizia che conduce GEO&GEO e volevo che qualcos altro succedesse affinchè potessi continuare la mattinata lontano dal pc: ho desiderato fortemente che nell'ascensore che aspettavo, mi si presentassero non so, un vigile del fuoco e un testimone di Geova, o la figlia quarantenne della signora del 2°B. Invece ero solo, e adesso sono qui, al pc del lavoro a tentare di prolungare l'inizio della giornata lavorativa scrivendo queste stronzate.
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villagrazia-alghero · 7 months ago
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Le radici catalane di Alghero
Introduzione
Alghero, spesso chiamata la "Barceloneta" della Sardegna, è una città unica nel panorama italiano grazie alla sua profonda eredità catalana. Questo articolo vi porterà in un viaggio nel tempo, esplorando come l'influenza della Catalogna si manifesti ancora oggi in architettura, lingua, festività e cucina.
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Architettura Catalana
Camminando attraverso il centro storico di Alghero, si notano le evidenti influenze catalane nelle strutture cittadine. La Cattedrale di Santa Maria, costruita nel XVI secolo, è un esempio preminente con il suo imponente campanile e la facciata gotico-catalana. Anche la Chiesa di San Francesco, con il suo chiostro, rispecchia lo stile architettonico tipico della Catalogna, offrendo ai visitatori un assaggio di storia medievale immerso nel cuore del Mediterraneo.
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La Lingua Algherese
Il catalano di Alghero è una lingua vivace e una delle ultime eredità del dominio catalano in Italia. Oggi, questa lingua è parlata quotidianamente da una parte della popolazione e insegnata nelle scuole locali. La città è orgogliosa di questa sua caratteristica unica e promuove attivamente la conservazione del dialetto attraverso iniziative culturali e l'uso di segnaletica bilingue.
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Festività e Tradizioni
Le festività di Alghero sono un vibrante riflesso delle sue radici catalane. La festa di Sant Joan, per esempio, è celebrata con fuochi d'artificio e falò sulla spiaggia, in un evento che richiama sia locali che turisti. Anche durante la Settimana Santa, le processioni e le cerimonie religiose mostrano una forte influenza catalana, mescolando devozione e tradizione in un'atmosfera solenne e coinvolgente.
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Gastronomia Ibrida
La cucina algherese offre una fusione deliziosa di sapori sardi e catalani. Piatti come la paella algherese combinano ingredienti locali con tecniche di cucina catalane, risultando in una pietanza che è diventata simbolo della città. Altri esempi includono l'aragosta alla catalana, che viene servita con olio e condimenti tipici della Sardegna e tecniche di preparazione catalane, creando un mix gustoso che delizia il palato.
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Impatto Culturale e Sociale
La cultura catalana ha plasmato non solo la lingua e le tradizioni di Alghero, ma anche l'identità della sua gente. Gli Algheresi conservano un forte senso di appartenenza a questa eredità culturale, che si riflette nel loro modo di vivere, nelle loro pratiche sociali e nella valorizzazione delle proprie tradizioni.
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La ricchezza culturale di Alghero offre una prospettiva unica sulla storia e l'evoluzione di una città che ha saputo conservare e onorare le sue radici catalane nel tempo. Per chi desidera scoprire di più su questa incantevole città e sperimentare l'ospitalità locale, visitate Villa Grazia B&B Alghero, dove potrete immergervi completamente nell'atmosfera algherese e godere di un soggiorno indimenticabile.
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lamilanomagazine · 10 months ago
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Milano, 6 kg di hashish e 3,5 di marijuana e 760 grammi di cocaina in casa: la Polizia di Stato arresta quattro uomini
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Milano, 6 kg di hashish e 3,5 di marijuana e 760 grammi di cocaina in casa: la Polizia di Stato arresta quattro uomini. La Polizia di Stato di Milano ha arrestato un cittadino cileno di 22 anni, due cittadini italiani di 23 anni e 45 anni e un cittadino marocchino di 26 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ha sequestrato circa 8,5 kg di hashish, quasi 4,5 kg di marijuana e oltre 760 grammi di cocaina. Ieri pomeriggio a Milano, gli agenti del Commissariato Scalo Romana, a seguito di un’attività di osservazione finalizzata al contrasto dello spaccio di droga, hanno individuato in Via Cuore Immacolato un appartamento quale luogo di detenzione di ingenti quantità di sostanza stupefacente. Alle ore 16:20 circa, i poliziotti hanno notato il 22enne cileno uscire dallo stabile e, pochi minuti dopo, entrarci un acquirente, italiano 22enne sanzionato successivamente per uso di droga, il quale ha consegnato spontaneamente un pezzo di hashish di 3,5 grammi acquistato poco prima. Fuori dallo stabile, gli investigatori di via Chopin hanno fermato i due presunti spacciatori e, tramite un mazzo di chiavi rinvenuto in possesso al 23enne, sono risaliti all’appartamento, un bilocale in uso ai due. A seguito di perquisizione domiciliare i poliziotti hanno rinvenuto, all’interno della cucina, circa 6 kg di hashish, 3,4 kg di marijuana ed un bilancino digitale elettronico, oltre ad una macchina per il sottovuoto. Inoltre, lunedi scorso, gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Sesto San Giovanni, nell’ambito di un’attività volta al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno individuato in viale Valtellina a Sesto San Giovanni (MI) un’autovettura con a bordo un cittadino straniero e, insospettiti dal suo comportamento, l’hanno seguito fin quando non ha parcheggiato in via Asiago (MB) per poi restare in auto come se attendesse l’arrivo di qualcuno. I poliziotti sono intervenuti sorprendendo l’uomo che, con un disperato tentativo, ha cercato di liberarsi di alcune dosi di cocaina dalla sua tasca del giubbotto. Identificato, il 26enne è stato trovato in possesso di 8 dosi di cocaina termosaldate e pronte per la vendita per un totale di 3,65 grammi e 260 euro in contanti in banconote di diverso taglio. Dopo aver tentato anche di depistare gli agenti riferendo di abitare in un altro paese in provincia di Monza, i poliziotti sono risaliti alla residenza dell’uomo, in via Francesco Pelizzari a Vimercate (MB), per effettuare una perquisizione domiciliare la quale ha dato esito positivo. Nascosti all’interno dell’armadio della camera da letto, gli investigatori di via Fiume hanno rinvenuto e sequestrato due sassi di cocaina non tagliata dal peso totale di 464 grammi con un valore di mercato di circa 60mila euro, due bilancini di precisione e diverso denaro per un totale di oltre 9mila euro. Infine, ieri sera, i poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato Sesto San Giovanni hanno arrestato un 45enne italiano. Nel corso dei servizi antidroga, hanno visto l’uomo parcheggiare l’auto in via Nota: una volta aperta la porta del veicolo, gli agenti hanno sentito un forte odore di marijuana e il 45enne ha consegnato loro un contenitore con 4 spinelli già pronti e una dose di cocaina. Il successivo controllo nell’abitazione di viale Rodi ha portato i poliziotti a rinvenire nella camera da letto 2,20 kg di hashish suddivisi in 30 pezzi, 3 etti di cocaina e 900 grammi di marijuana. In un’ulteriore abitazione nella disponibilità dell’uomo, gli agenti hanno rinvenuto altri 4 etti di hashish all’interno di un cassetto del bagno.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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confrontodemocratico · 11 months ago
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Beppe Sala serve il pranzo di Natale alla mensa dei poveri: «Prima la famiglia di Milano, poi la mia»
Cappello da Babbo Natale in testa e spatola da cucina in mano il sindaco di Milano ha servito ai più bisognosi lasagne, pollo, patate e dolci Prima di sedersi a tavola per il suo pranzo, il sindaco di Milano Beppe Sala ha servito quello di decine di persone che oggi non avrebbero avuto un posto dove mangiare e spesso nemmeno una famiglia con cui festeggiare. Alla mensa dell’Opera San Francesco –…
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Turismo religioso, intesa per promozione santo patrono cuochi
Nella cripta di San Francesco Caracciolo la Fondazione Falconio e l’Ordine dei chierici regolari minori Caracciolini, hanno siglato un protocollo d’intesa che punterà ad incentivare il turismo religioso nei luoghi che furono di San Francesco Caracciolo.     Saranno programmati eventi e giornate di studio storico-religioso a tema, tra cui l’organizzazione di un evento dedicato alla cucina…
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personal-reporter · 1 year ago
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Arezzo: una città che incanta
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Arezzo è una città italiana situata in Toscana, circondata dalle colline che la fanno apparire come un gioiello incastonato nel verde. Questa città, che vanta una lunga e gloriosa storia, è una meta assolutamente da non perdere se si vuole scoprire la verde regione toscana. Tra i luoghi più interessanti da visitare a Arezzo, vi è senz'altro la Piazza Grande, famosa per il suo aspetto scenografico ed imponente. Questa piazza si trova nel cuore della città ed è circondata da edifici storici importanti quali, ad esempio, la Chiesa di Santa Maria della Pieve e il Palazzo delle Logge. È nota anche per l'affascinante mercatino di antiquariato che si svolge ogni primo weekend del mese. Non lontano dalla Piazza Grande, si trova la Chiesa di San Francesco, un altro luogo di grande interesse storico ed artistico. All'interno della chiesa è possibile ammirare capolavori quali la Leggenda della Croce di Piero della Francesca, un ciclo di affreschi che raffigura vari episodi legati alla storia della Croce. Altro luogo di grande interesse è la Fortezza Medicea, uno dei principali simboli della città, costruita nel XVI secolo per difendere la città dagli attacchi nemici. La fortezza, con il tempo, ha però subito numerose trasformazioni ed è diventata un luogo di interesse culturale, dove oggi si svolgono mostre ed eventi. Non lontano dalla Fortezza Medicea, si trova il Museo Archeologico Nazionale di Arezzo, che presenta una vasta collezione di arte etrusca. Il museo conserva infatti testimonianze storiche che risalgono al VI secolo a.C. e documentano l'evoluzione dell'arte e della cultura etrusca. Arezzo, inoltre, è famosa anche per la sua gastronomia. Tra le specialità della cucina aretina vi è il Crostino Toscano, una sorta di bruschetta preparata con pezzi di interiora di maiale e fegato. Altro piatto tipico della cucina aretina è la Ribollita, una zuppa di verdure che si fa risalire al medioevo e che rappresenta uno dei piatti più tradizionali della cucina toscana. Non si può poi non menzionare il Chianti, rinomato vino toscano, qui Ottenuto da uve sangiovese e altre varietà. Il Chianti è il protagonista di numerosi eventi e cerimonie che si svolgono ad Arezzo e in tutta la Toscana. In aggiunta ad una storia e ad una cultura ricche di fascino e bellezza, Arezzo ha una natura incontaminata. La montagna, le colline dorate ed i numerosi sentieri percorribili a piedi o in bicicletta offrono la possibilità di fare escursioni nella natura e di praticare attività all'aria aperta, consentendo di apprezzare pienamente la biodiversità della regione. Arezzo è rimasta fedele alle proprie radici e alla propria tradizione, ed è per questo che è una città che gusta e cattura il cuore di chi la visita. Non solo un luogo di cultura e di storia, ma anche un luogo di bellezza e di natura, di cui si consiglia la visita a tutti coloro che vogliono scoprire le meraviglie della Toscana. Foto di alefolsom Read the full article
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uomoallacoque · 5 years ago
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Il ristorante all’interno del meraviglioso Resort Cappuccini (clicca qui per l’articolo completo) è la Cucina San Francesco .
Lo stile e la cucina mantengono lo stesso livello della magia del Resort? Impresa non semplice ma la risposta è sì! Tutto si inserisce con eleganza nello stessa filosofia che appartiene ala struttura di raffinatezza e favola.
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La sala ha uno stile sognante shabby chic, ottime le luci soffuse per creare un’atmosfera romantica, la vetrata con vista sulla corte interna e il grande albero illuminato alla perfezione aggiungono ulteriore fascino alla cena.
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La mise en place è un contrasto tra eleganza e semplicità, la scelta delle tovagliette è forse discutibile visto l’ambiente così romantico ma ben spiegata sopra di esse, la motivazione è la riduzione di sprechi e lavaggi in aiuto al nostro pianeta.
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La sensazione generale è di trovarsi all’interno di un ristorante gourmet di grande raffinatezza gestito, con competenza e gentilezza, dallo staff (familiare). Ci si sente immediatamente a proprio agio e coccolati dalla cucina come se si fosse a casa di amici.
Ma veniamo alla cosa più importante, come si mangia?? Innanzitutto le scelte sono varie e molto intriganti, si va dalla classica scelta alla carta ai menù degustazione. 3 tipi di percorsi differenti: dalla tradizione rielaborata con rispetto e modernità, alla degustazione più innovativa e originale al percorso a mano libera dello chef dove il legame con il territorio e la stagionalità è altissimo.
La nostra scelta cade sul menù degustazione più innovativo, scelta che si rivelerà una sorpresa dietro l’altra a cominciare dalla strepitosa entrèe composta da una tartare di manzo con salsa alla senape su cialda croccante di mais….eccezionale inizio, la qualità della carne ottima, la salsa perfetta…ne mangeresti una portata intera…ma siamo solo all’inizio.
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I due antipasti sono uno più buono dell’altro: Pappa al pomodoro, burrata pugliese e crudo di gambero rosso, clamoroso, un piatto che vorresti non finisse mai, il crudo di gambero si esalta insieme alla burrata e al pomodoro;  e polpo croccante affumicato al rosmarino, patate e salsa teriyaki , cottura perfetta del polpo, molto delicata la teryiaki ( ne avrei gradita di più ma l’equilibrio globale del piatto è centrato).
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I due primi piatti sono Risotto mantecato al pepe nero di Sarawak e riduzione di Marsala e Linguine grezze vongole e peperoni arrostiti, spettacolare nella sua semplicità il risotto ben esaltato dal pepe Sarawak e perfette le linguine. Ciò che colpisce finora delle portate (e lo farà fino alla fine) è il grande equilibrio nei piatti, la delicatezza dei sapori e l’eleganza delle presentazioni. Ogni portata è bellissima, buona e colpisce sia la vista che il palato!!!
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Il primo dei secondi è Rombo in tegame, asparagi e bernese al sifone, commuovente la cottura e la delicatezza del rombo, gli asparagi sono perfetti insieme al pesce e la bernese aggiunge sapore e contrasto, unica piccola pecca involontaria del piatto, la spumosità della bernese al sifone si è sciolta a immediatamente causa piatto troppo caldo. I sapori in generale non ne hanno risentito però.
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L’ultimo piatto salato del menù è una tagliata di fesa grassa, rucola e grana , un piatto semplice della tradizione che viene innalzato grazie all’altissima qualità della materia prima e dalla presentazione raffinata.
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Il dolce è rappresentato da Gelato con cioccolato bianco allo yuzu servito con fragole , un dolce che prosegue e termina il percorso di tradizione rinnovata e rispettata con grande freschezza, un dolce che ho molto apprezzato al termine di questa cena perché non appesantisce ma anzi da una sensazione fresca e dolce al palato.
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Non manca ovviamente il caffè e la piccola pasticceria (bellissima e dolcissima) e l’amaro…ma quello ce lo si gode ai piedi del grande albero nella corte, illuminati dalla notte e coccolati dalla leggera brezza di una serata di maggio.
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Una cena veramente da sogno in un luogo incantato…uno di quei posti fissi nel cuore per sempre e in cui vorresti ritornare non appena possibile.
Cucina San Francesco
Via Cappuccini, 54
25033 Cologne (BS)
Telefono: 030 715 7254
http://www.cappuccini.it/ristorante.html
Cucina San Francesco (Cologne – BS) Il ristorante all’interno del meraviglioso Resort Cappuccini (clicca qui per l’articolo completo) è la Cucina San Francesco .
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ypsilonzeta1 · 2 years ago
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"Nella Italia contadina – e ancora oggi in alcune contrade isolate, se è mai possibile immaginare ancora una contrada isolata – in qualche luogo fuori dal nostro mondo, forse solo come un pallido ricordo o un vuoto omaggio alla tradizione, i doni dei bambini – provate a pensare a qualche biscotto, due canditi, poche caramelle, un mandarino e quattro noci – non li portava Gesù Bambino, né Santa Claus, sbarcato com’è noto nella nostra penisola nel golfo di Bari e sotto falso nome. E neppure San Silvestro allo scoccare del nuovo anno, o la celebre Befana, o il Befanone San Giuseppe. In alcune parti della Sicilia, sfruttando la lunghissima notte del 13 dicembre, se ne occupava ancora Santa Lucia, siracusana doc. Eppure nei tempi andati, prima di tutti i santi e gli eroi ricordati, gli ufficiali incaricati alla consegna erano altri. Portare i doni ai bambini era un appuntamento importante, una data da segnare sul calendario appeso in cucina. Allora, sconosciuti gli ipermercati e prima dell’era delle svendite online, a questa meritoria e ora negletta occupazione, si applicavano i morti. Cioè i trapassati. Cioè i fantasmi."
Francesco Monini
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acquaconlimone · 4 years ago
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Il Codacons denuncia Chiara Ferragni di blasfemia (niente meno) perché su Vanity Fair viene ripresa da Francesco Vezzoli (artista internazionale) come una Madonna col Bambino fatta dal pittore del '500 Sassoferrato (Giovanni Battista Salvi) .
Addirittura si scomoda il Papa che si dovrebbe adoperare per cancellare questa immagine che a dire del Codacons lederebbe la fede religiosa.
E come se ai tempi passati quando gli artisti nelle loro botteghe producevano capolavori qualcuno si fosse alzato e avesse denunciato un Leonardo, un Raffaello, un Giotto perché la Madonna aveva il volto di una modella.
E non capisco perché il Codacons non si offenda a vedere e non denunci la blasfemia quando si vendono i Padre Pio o Giovanni Paolo II stampati sui grembiuli da cucina, oppure il servizio di piatti con le immagini di San Pietro e altri prodotti fatti e venduti per far soldi con le immagini sacre.
La Ferragni è blasfema ma l'orologio con Gesù no, non offende la sensibilità religiosa.
Benvenuti nel 1950.
Al rogo al rogo!
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millepiccolinsetti · 5 years ago
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a gianluca piacevano diverse cose. raccogliere le rane più minute, portarle in casa, in cucina, mentre sua nonna cucinava, e spaventarla. inginocchiarsi sulla terra con daniele, nel bel mezzo del bosco, e far arrampicare le formiche sul polpastrello dell’indice e poi appoggiarle sulla lingua, per mangiarle. erano dolci e scoppiettavano come le caramelle frizzanti al limone. fare la lotta con daniele con le spade di legno, i legnetti, le bacche delle siepi, le cerbottane improvvisate, le pistole di plastica, oppure con le mani, spingendosi e stringendosi e tirando qualche schiaffo e pugno ma per finta, con estrema attenzione, per non farsi davvero male, cercando di evitare di rompersi qualcosa. era rimasto traumatizzato da quella caduta al lago. un lancio di dodici metri da una scogliera alla vista dei suoi genitori. l’hanno fatto tutti, dicevano, al laghetto lucinasco si buttano tutti, dicevano, dalla scoglierina, gianluca! lo fanno poi tutti, non è nulla di che. basta chiudere gli occhi, e non pensare a niente. chiudi gli occhietti, gianluca. è poi solo un attimo. quel giorno erano in fila, lui e daniele. prima di loro una bambina, elena, bionda e riccia. di lei vedevano solo i suoi capelli che scintillavano al sole d’agosto. si è lanciata con grazia. un salto grazioso, dicevano i genitori dalla spiaggia, così ne ho visti proprio pochi, di solito sono più imbranati. la andavano ad abbracciare mentre si portava in salvo sulla riva. sei stata bravissima, elena, hai un futuro da tuffatrice, e intanto le poggiavano l’asciugamano sulle spalle come si fa coi sopravvissuti a un incendio o a un terremoto, e lei piangeva, e si soffiava il naso stringendo le narici con le dita. si salta dove c’è la statua della madonna alla quale, una volta, hanno mozzato la testa. è un rito che viene passato di generazione in generazione. non si tratta di coraggio (anche se il coraggio è un prerequisito fondamentale), né di passaggio a un’età adulta (anche se, in effetti, dopo il salto dicevano tutti di sentirsi qualche centimetro in più nelle ossa; di aver visto la mattina dopo, controllandosi allo specchio, qualche capello bianco): era una sorta di battesimo. una pulizia dei peccati, addirittura, un sacrificio per maria e agli occhi di maria, che sbiadita dai decenni, scolorita dalle intemperie, vestita di un rosa pallido e macchiata di blu sul fazzoletto poggiato sul capo, tiene le mani giunte in preghiera e rivolge uno sguardo addolorato davanti a sé, alla piccola conca dove il ragazzino o la ragazzina si getterà. tutti i suoi 35 centimetri di statua di pietra scolpita incutono timore, e lo sguardo della santa ti tiene d’occhio, che se ti ritiri all’ultimo, se hai un’esitazione, se lo ricorderà, lo dirà a dio, o ad altri santi come san paolo o san francesco, e poi si sa, va come non va e la voce si diffonde in tutti gli angoli dell’altro mondo e se ti va male finisce che se ne parla pure all’inferno, dove i diavoli pervertiti e malvagi escogitano degli scherzetti e ti portano via le coperte di notte, o ti fanno trovare i vermi nella mela, o ti fanno inciampare dalle scale. non c’è nulla su cui scherzare. il salto va fatto, senza se e senza ma, e poi sono loro, i genitori, che ti obbligano: loro stessi che l’hanno fatto decine di anni prima ti tengono la manina prima della salita, prima del patibolo. e se non salto, daniè? che succede? succede che poi la madonna lo dice ai santi che lo dicono agli angeli che lo dicono ai demoni e ai diavoli che di notte ti prendono dalle gambe e ti fanno fare un giretto in pigiama sulle alpi a meno cinquanta gradi. vabbè, ok. attendono al patibolo, gianluca e daniele. si guardano intorno, aspettano il loro turno, che arriva presto. riescono a sentire solo il rumore del corpicino di elena a contatto con l’acqua, il fragore degli schizzi. gianluca guarda la madonna. è sempre lì, al riparo sotto un tettuccio di legno, col suo sguardo affranto, e aspetta il famoso salto. c’è un attimo di esitazione, poi i piedi sono già sul bilico della conca. i genitori sono punti lontani, sfocati, delle pennellate sulla distesa puntinistica di pietre grigie, agitano la mano, si sbracciano, si fanno notare in un mare d’altri genitori in gran parte presenti per il salto del proprio figlio, in piccola parte per partecipare a quel rito collettivo da terzi esterni. chiudi gli occhietti, gianluca, e andrà tutto bene. dura un secondo, il salto. non c’è da aver paura. durante il salto non esitare. non temere. non pensare che possa succedere nulla di male, perché le profezie si avverano. capisci? gianluca si lancia. nel lancio pensa a cose mostruose, al suo corpo tagliato a metà da una pietra appuntita, alla gamba che con uno spostamento d’aria rotea su se stessa e si stacca dal corpo e sparisce all’orizzonte volteggiando come le pale di un elicottero, pensa all’acqua che nell’immaginazione fervida del ragazzino è diventata un muro ostile di cemento armato pronto a spappolarlo da vivo, a lasciarlo cosciente per quei trenta, quaranta secondi, abbastanza per vedere tutta la sua breve vita davanti a sé, per pentirsi degli scherzi alla nonna e per la fauna di formiche decimate nel bosco. gli attimi successivi sono confusi. all’improvviso è in alto, quasi sulle nuvole, e vede una scia di sangue nel mare, vede i genitori che da pennellate sulla spiaggia si trasformano droni di guerra che volano rapidi sullo specchio dell’acqua, e raccolgono il suo corpicino simile a un manichino per quanto è inanimato e gelido, e vede lo squarcio sulla gamba che ai suoi occhi è come la fontana della piazza del paese tanto spruzza sangue e tanto gli spruzzi sembrano avere una coerenza geometrica gradevole, studiata. e vede danielino che piange, corre dalla mamma, quasi scivola dalla discesa. qualcuno urla di chiamare l’ambulanza, c’è un gran trambusto, le persone si scambiano di posto, corrono frenetiche come le formiche quando si accorgono del pericolo umano. da sopra, racconta gianluca a danielino, sembrava tutto più pacifico. sapevo che stavo per morire e che mi faceva male tutto, ma non m’importava. sembrava avere tutto un senso. poi è apparso il demonio. ora non penso sia normale, ma quando ero lassù lo sembrava. mi ha detto: l’angelo dice che non hai saltato bene, come mai? ho avuto paura, signor demonio. e perché hai avuto paura, gianluca? sentiamo. perché ho pensato che sarebbe apparso un muro di cemento, e che le pietre sarebbero diventate tutte appuntite, e che il vento avrebbe reso la mia gamba una pala di un elicottero. gianluca, vuoi bene alla tua mamma? sì. e a tuo papà? non lo so. certe volte non è a casa. e cosa vorresti dire al tuo papà, gianluca? che gli voglio bene, ma non capisco perché a volte non è a casa. anche papà ha sbagliato il salto, da ragazzino. pensava che ad attenderlo nelle profondità del mare ci sarebbe stato un portale che l’avrebbe rigettato tutto vestito e asciugato sul letto del suo ex collegio. è un timore che vi portate dietro come un compagno di viaggio, dice il demonio. questo cane infervorato e violento chiamato dna. questa nube tossica del dolore che vi annulla, vi centrifuga, vi rende schiavi di una parola indicibile che vi frulla nel cervello finché siete coscienti, e che si ripresenta come una serpe, come un’anziana impazzita che brandisce un coltello, come un alieno che vi trasporta nella sua navicella, nella stanza delle torture, come una vecchia fidanzata che fa capolino nel mondo onirico per amarvi per un’ultima volta. questo mondo in cui non sembrate appartenere, in cui vi muovete senza muovere foglia, sottili come chicchi di riso. questo mondo in cui sopravvivete camminando coi gomiti, come i militari nei percorsi di guerra. questo mondo in cui l’amore è paura, la pace è paura, la felicità è paura, l’esistenza è paura, il salto è paura, il sangue, gli schizzi, la barella, l’ambulanza, l’ospedale, l’intervento d’emergenza, il battito che torna regolare, i giorni d’attesa, il cibo neutro della mensa fatto di minestrine, pasta in bianco, fettine di carne smunte, il ritorno a casa e quegli sguardi disperati nel vuoto, il salto che non è andato a buon fine, di padre in figlio sembra che qualcosa dovrebbe migliorare ma non migliora e il salto squarcia la pelle e rimane solo quello a imperitura memoria, perché il salto non si ripete, rimane unico, insostituibile, ci possono essere altri salti, altrove, sì, in altre province, ma il primo è un certificato, una sentenza. posso tornare a giocare nel bosco, demonio? puoi, gianluca. dà un bacio alla mamma. e poi sono tornato qua nel bosco, per farla breve. dall’alto anche la vita delle formiche sembra avere senso, no, daniele? per loro dev’essere tutto un gran casino, pensaci un po’. spesso guardano solo il sedere della formica che gli sta davanti per ore. noi comprendiamo lo schema più grande, il lavoro di una colonia, le strade che percorrono precise da far paura per andare a prendere il cibo, le gerarchie, chi comanda, chi sta più sotto. ma per una formica la vita dev’essere proprio un inferno, no? vedere solo il culo di quella che gli sta davanti per ore. da pazzi. ne prende una sul polpastrello, gianluca, e la poggia sulla lingua. la sente scoppiettare tra i molari. è dolce. 
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tarditardi · 5 years ago
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Nuda e Cruda, La Risotteria Italiana e La Filetteria Italiana aderiscono all'Unione dei Brand della Ristorazione Italiana
Nuda e Cruda, La Risotteria Italiana, La Filetteria Italiana aderiscono all'Unione dei Brand della Ristorazione Italiana, associazione che raccoglie i ristoratori milanesi con l'obiettivo di fronteggiare le conseguenze che l'emergenza sanitaria sta avendo nella città di Milano per il settore food & wine. Nella foto Edoardo Maggiori, titolare di Nuda e Cruda, La Risotteria Italiana e La Filetteria Italiana Un gruppo rappresentativo di oltre 50 imprenditori della ristorazione milanese si è incontrato ieri ed associato, sotto il nome "Unione dei Brand della Ristorazione Italiana", per dare un segnale di presenza e supporto alla città e alle istituzioni. L'associazione delle aziende, di carattere temporaneo, rappresenta ad oggi circa 1000 attività della ristorazione per un totale di circa 10.000 lavoratori sul territorio. Dichiarano Antonio Civita - Panino Giusto – Nanni Arbellini – Pizzium - e Vincenzo Ferrieri – CioccolatItaliani - promotori dell'iniziativa: "Esprimiamo il nostro senso comune decidendo di tenere aperti i nostri locali, aderendo all'invito del nostro Sindaco Beppe Sala che richiama Milano al buon senso e invita a scongiurare atteggiamenti che possano generare eccessivo allarme, tra cui l'immagine di una città "spenta" in tutti i sensi, senza che ve ne sia l'effettiva necessità. Con i nostri colleghi abbiamo stabilito di devolvere un sostegno economico alle forze volontarie in campo, rappresentate da Associazioni riconosciute, che stiamo definendo in queste ore perché Milano è una città viva… e una città viva è una città che reagisce. "Devolverò una percentuale dei nostri utili del mese di Marzo al Sacco "-dice Edoardo Maggiori, titolare di La Filetteria Italiana, La Risotteria Italiana e Nuda e Cruda-" come giovane imprenditore milanese, titolare di ristoranti e sempre attento al sociale, ritengo sia necessaria un'azione di sostegno da parte del mondo della ristorazione.Milano è la città più coraggiosa di tutta Italia. Colma di imprese e sfide quotidiane. Non abbiamo paura, non ci fermeremo e continueremo, come facciamo ogni giorno, a fare miracoli".
1. A4d 2. Antica Focacceria San Francesco 3. Basara 4. Bhangrabar 5. Bomaki 6. Botinero 7. Bowls and More 8. Briscola – Pizza Society 9. Bun – The Abnormal Burger 10. Caffè Napoli 11. Calavera 12. Chinesebox 13. Cioccolatitaliani 14. Circle 15. Cocciuto 16. Cuccà Cucina e Caffé 17. Cuccà Panini e Caffè 18. Deliveroo 19. Deseo 20. Dispensa Emilia 21. Duomo dal 1952 22. Duomo gelatieri dal 1952 23. East River American Pub 24. El Carnicero 25. El Porteño 26. Flower Burger 27. Foorban 28. Fud Bottega Sicula 29. Gelateria Rigoletto 30. Ghe Sem 31. Glovo 32. God Save the Food 33. Granaio Caffè e Cucina 34. Gud 35. Gustavo 36. Ham Holy Burger 37. Hamerica's 38. I Love Poke 39. Il Mannarino 40. IT Milano 41. Iyo 42. Jazz Café 43. Kalamaro 44. KFC Kentucky Fried Chicken 45. L'Ov Milano 46. La Birreria Italiana 47. La Cantina del Giannone 48. La Filetteria Italiana 49. La Focacceria 50. La Mantia 51. La Risotteria Italiana 52. La Tartina 53. Le Biciclette 54. Lievità 55. Living 56. Long Island Navigli 57. Lowengrube 58. Macha 59. Mama Eat 60. Manhattan 61. Mare in Pasta 62. Matilde Bakery 63. Milano Restaurant Group 64. Muu muuzzarella 65. Nima Sushi 66. Nuda e Cruda 67. Old Wild West 68. Original Pizza 69. Osteria Brunello 70. Panini di Mare 71. Panini Durini 72. Panino Giusto 73. Parco Milano 74. Peperino Milano 75. Pescaria 76. Pie – Pizzeria Italiana Espressa 77. Pills Pub 78. Pisco 79. Pizzikotto 80. Pizzium 81. Poke House 82. Pokeria by Nima 83. Poku by Bomaki 84. Refeel 85. Riccione 86. Riccione Bistrot 87. Roadhouse 88. Rossopomodoro 89. Sagami Milano 90. Sapori Solari 91. Savini Milano 1867 92. Signorvino 93. Sotto Sotto – Cucina in Cantina 94. Spiller 95. Spontini 96. Sushiko 97. SwissCorner 98. T'Amo Burger 99. T'Amo Pasta 100. Taverna Visconti 101. Temakinho 102. Terrazza Triennale 103. The Friends 104. That's Vapore 105. This is not a Sushi Bar 106. Twin's Café 107. Uber Eats 108. Vista Darsena 109. 5Roosters 110. 12Oz
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freedomtripitaly · 5 years ago
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Bologna è l’antico capoluogo dell’Emilia-Romagna e una delle mete più amate dai turisti stranieri. I primi insediamenti risalgono agli Etruschi e ai Celti, fino a quando diventò un comune libero sotto il dominio dei Romani. Nel corso dei secoli, l’evoluzione intellettuale, favorì la penetrazione delle idee illuministe e ad oggi, Bologna, è una delle poche città che ancora vive di rendita, con un passato glorioso che ha investito molto nel futuro. Il Palazzo dei Congressi, il quartiere fieristico, insieme a tutte le altre strutture ricettive e le aziende, rendono Bologna un importante centro nevralgico. La città di Bologna, ad oggi, è un importante nodo di comunicazioni ferroviarie e stradali, oltre a essere un’importante area per il settore elettronico, alimentare e meccanico. Bologna, adagiata su dolci colline, è una delle destinazioni preferite in Italia dai turisti stranieri e non: rimarrete positivamente impressionati dalla sua vitalità, dal suo patrimonio culturale e dalla sua storia. Questa città farà breccia nel vostro cuore e non vi lascerà più! Dall’alto, Bologna, appare come una vasta distesa di tetti rossi, i quali danno vita ad una tavolozza di colori che armoniosamente si mischiano tra loro. Bologna è una città che va visitata a piedi o in bicicletta in modo da poter godere pienamente della bellezza del luogo. Inoltre, Bologna, è conosciuta come la città dei portici: si contano circa 38 km di portici nel perimetro cittadino, ma il numero sale a 53 se consideriamo anche quelli fuori dal centro. I portici, eleganti ed antichi, fungono tutt’ora da ampliamento dello spazio cittadino ed il più lungo è sicuramente quello di San Luca. I musei di Bologna da visitare assolutamente A Bologna sono oltre cinquanta i musei che conservano il patrimonio e la preziosa ricchezza della città. L’Istituzione Bologna musei, attraverso le sue collezioni, racconta la storia di questa antica città, dai primi insediamenti preistorici, fino alle dinamiche scientifiche, artistiche ed economiche della società contemporanea. Sono moltissimi, infatti, i musei di Bologna che raccontano il percorso di questa città, articolato su temi differenti. Di grande interesse, inoltre, sono le collezioni storiche di anatomia ed ostetrica, le opere militare del Muse Poggi, le cere anatomiche, così come i manoscritti del giovane Mozart e gli unici strumenti del Museo Internazionale e Biblioteca della musica. Avrete la possibilità di costruire un percorso personalizzato, sulla base delle vostre preferenze e sorprendervi, minuto dopo minuto, nei più famosi musei di Bologna. MAMbo Bologna Il MAMbo, nato nel 2007, è il Museo d’Arte Moderna di Bologna, il quale comprende anche Museo e Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Villa delle Rose e Residenza per artisti Sandra Natali. Il MAMbo di Bologna è in continuo aggiornamento e rinnovamento ed è molto famoso in quanto ripercorre la storia del secondo dopoguerra ad oggi. Questo museo nacque come un’entità totalmente indipendente nella seconda metà degli anni Novanta sotto la presidenza di Lorenzo Sassoli de Bianchi, noto per essere un grande collezionista d’arte ed innovatore. Grazie al lavoro e all’impegno di De Bianchi, il museo è riuscito a posizionarsi in un preciso ruolo culturale, non solo a Bologna ma in Italia. In questo modo, dunque, il MAMbo di Bologna, è riuscito ad acquisire un nuovo ruolo: non solo quello di spazio espositivo, ma di vero e proprio crocevia sperimentale ed informativo per giovani artisti emergenti. All’interno dell’edificio, spesso, vengono organizzate interessanti mostre monografiche dedicate a famosi artisti italiani e stranieri. Il MAMbo di Bologna possiede, inoltre, un importante dipartimento educativo atto a far avvicinare i visitatori alle forme di espressione del nostro tempo. Molto recentemente, nel 2016, il MAMbo di Bologna ha ospitato, nel mese di luglio, la mostra di David Bowie dedicata interamente al cantautore britannico. La mostra è stata tra le più visitate nel 2016 in Italia. Museo Civico Archeologico di Bologna Il Museo Civico Archeologico di Bologna ha sede nel Palazzo Galvani e nasce dall’antica fusione di due musei: l’Universitario, erede della “Stanza delle Antichità” dell’Accademia delle Scienze fondata da Luigi Ferdinando Marsili, ed il Comunale, arricchitosi della collezione del pittore Pelagio Palagi. Questo museo è altamente rappresentativo della storia locale di Bologna, dalla preistoria all’età romana e la sua collezione di antichità egizie è fra le più famose in Italia. Dal 2011 il Museo Civico Archeologico di Bologna è parte dell’Istituzione Bologna Musei, un importante organismo che, attraverso le sue collezioni, racconta l’intera storia dell’area metropolitana bolognese. L’area disciplinare del museo ha lo scopo di valorizzare il patrimonio archeologico della città, grazie anche all’ausilio di programmi e convenzioni con altri enti ed istituzioni. Museo della Musica di Bologna Tra i più importanti musei di Bologna vogliamo ricordare quello della musica. Esso è stato inaugurato nel 2004 e ha sede proprio nel centro storico di Bologna, più precisamente presso Palazzo Sanguinetti. Le sale di questo storico museo sono davvero splendide: sono accuratamente affrescate e custodiscono una delle raccolte più prestigiose per il repertorio di musica a stampa dal Cinquecento al Settecento. Oltre a questa esposizione, il Museo della Musica di Bologna, ospita una ricostruzione fedele del laboratorio del celebre liutaio Otello Bignami. Oltre ad una sala per eventi, laboratori didattici, un bookshop e postazioni multimediali. Palazzo Poggi a Bologna Palazzo Poggi a Bologna venne costruito nel XVI sotto le direttive di Pellegrino Tibaldi, autore anche degli affreschi interni. All’interno del palazzo è possibile ammirare la preziosa collezione dell’Istituto delle Scienze, composta da sale tematiche, la sala dedicata all’arte d’Oriente e l’aula Carducci. Nel corso del Settecento fu aggiunta al palazzo la famosa “Aula Magna”, ossia l’originale biblioteca dell’Istituto delle Scienze; più tardi, inoltre, venne innalzata la cosiddetta “Torre della Specola”. La peculiarità del Museo di Palazzo Poggi consiste nell’essere la ricomposizione delle collezioni dell’antico Istituto di Scienze, il quale operò in maniera pratica fino al 1799. Da ricordare è sicuramente La Quadreria, ossia un’importante collezione di circa 700 ritratti di uomini illustri dal Medioevo fino ai primi anni del Novecento. Il nucleo più ricco consiste in 403 dipinti di teologi, cardinali e scienziati e risale al lascito testamentario del cardinale bolognese Filippo Maria Monti. Negli anni l’istituto ha anche raccolto una serie di collezioni pittoriche, come la wunderkammer di Ferdinando Cospi e la collezione di Ulisse Aldrovandi. Museo Civico Medievale di Bologna Gli appassionati di storia non potranno non fare un salto al Museo Civico Medievale di Bologna. Questo museo ha sede presso l’antico Palazzo Ghisilardi ed espone principalmente testimonianze medievali della città stessa. Potrete ammirare una serie di antiche sculture e materiali risalenti al Trecento e Cinquecento, importanti testimonianze dell’epoca rinascimentale che risalgono ad importanti artisti, quali Jacopo della Quercia, Francesco del Cossa, Vincenzo Onofri. Il museo, inoltre, conserva antiche opere di età longobarda: un’acquamanile di bronzo, la statua di Bonifacio VIII in rame e legno, il piviale della Basilica di San Domenico. Un’interessante raccolta di codici e libri, poi, testimonia la tradizione della miniatura. Bologna: un mix di cultura, shopping e cucina “Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po’ molli, col seno sul piano padano”, così la definisce Francesco Guccini in una sua canzone. Se siete amanti della storia, Bologna è la città che va per voi: ve ne innamorerete perdutamente! La sua storia è lunga secoli ed è nota per la sua arte, per le moltissime attività culturali, così come per l’ottima cucina. Bologna è sicuramente uno dei centri culturali più attivi in Italia, con una popolazione mediamente giovane grazie alla presenza di moltissimi studenti. Queta città, infatti, possiede un importante primato: ospita la più antica università dell’Occidente, ossia la Alma Mater Studiorum fondata nel 1088. Qui hanno studiato molti personaggi noti come per esempio papa Alessandro VI, Michelangelo Antonioni, Pascoli, Copernico e molti altri. Ancora oggi questo importante ateneo è meta di moltissimi visitatori ed è un centro culturale davvero attivo. Famosissimo a Bologna è anche il Quadrilatero: una volta era conosciuto come il Mercato di Mezzo, ovvero un luogo avvenivano i più importanti scambi commerciali. Le vie centrali di questa zona, pur ospitando negozi moderni e alla moda, ci riportano alla mente il fascino di un tempo. Bologna, infatti, è la città più ricca d’Italia e basta dare uno sguardo alle vetrine dei negozi che costeggiano i suoi portici di marmo per rendersene conto. Se siete di bocca buona, a Bologna troverete moltissime alternative soddisfacenti: i tortelli sono sicuramente il pezzo forte della gastronomia bolognese, ma non dimentichiamoci delle lasagne, assolutamente imperdibili, della pasta fresca all’uovo, disponibile in moltissimi formati. Insomma, la città di Bologna è uno dei tesori più preziosi d’Italia dove potrete gustare piatti deliziosi della cucina italiana, ma anche immergervi in un bagno culturale non di poco conto: non solo musei e antichi edifici, anche eleganti e graziosi portici che rendono Bologna davvero unica nel suo genere. Concedetevi una rilassante passeggiata sotto il portico più lungo del mondo fino alla Basilica di San Luca: una camminata un po’ impegnativa, ma una volta in cima potrete godere di un panorama davvero mozzafiato. https://ift.tt/2VBWFf3 Musei di Bologna: i più belli da visitare Bologna è l’antico capoluogo dell’Emilia-Romagna e una delle mete più amate dai turisti stranieri. I primi insediamenti risalgono agli Etruschi e ai Celti, fino a quando diventò un comune libero sotto il dominio dei Romani. Nel corso dei secoli, l’evoluzione intellettuale, favorì la penetrazione delle idee illuministe e ad oggi, Bologna, è una delle poche città che ancora vive di rendita, con un passato glorioso che ha investito molto nel futuro. Il Palazzo dei Congressi, il quartiere fieristico, insieme a tutte le altre strutture ricettive e le aziende, rendono Bologna un importante centro nevralgico. La città di Bologna, ad oggi, è un importante nodo di comunicazioni ferroviarie e stradali, oltre a essere un’importante area per il settore elettronico, alimentare e meccanico. Bologna, adagiata su dolci colline, è una delle destinazioni preferite in Italia dai turisti stranieri e non: rimarrete positivamente impressionati dalla sua vitalità, dal suo patrimonio culturale e dalla sua storia. Questa città farà breccia nel vostro cuore e non vi lascerà più! Dall’alto, Bologna, appare come una vasta distesa di tetti rossi, i quali danno vita ad una tavolozza di colori che armoniosamente si mischiano tra loro. Bologna è una città che va visitata a piedi o in bicicletta in modo da poter godere pienamente della bellezza del luogo. Inoltre, Bologna, è conosciuta come la città dei portici: si contano circa 38 km di portici nel perimetro cittadino, ma il numero sale a 53 se consideriamo anche quelli fuori dal centro. I portici, eleganti ed antichi, fungono tutt’ora da ampliamento dello spazio cittadino ed il più lungo è sicuramente quello di San Luca. I musei di Bologna da visitare assolutamente A Bologna sono oltre cinquanta i musei che conservano il patrimonio e la preziosa ricchezza della città. L’Istituzione Bologna musei, attraverso le sue collezioni, racconta la storia di questa antica città, dai primi insediamenti preistorici, fino alle dinamiche scientifiche, artistiche ed economiche della società contemporanea. Sono moltissimi, infatti, i musei di Bologna che raccontano il percorso di questa città, articolato su temi differenti. Di grande interesse, inoltre, sono le collezioni storiche di anatomia ed ostetrica, le opere militare del Muse Poggi, le cere anatomiche, così come i manoscritti del giovane Mozart e gli unici strumenti del Museo Internazionale e Biblioteca della musica. Avrete la possibilità di costruire un percorso personalizzato, sulla base delle vostre preferenze e sorprendervi, minuto dopo minuto, nei più famosi musei di Bologna. MAMbo Bologna Il MAMbo, nato nel 2007, è il Museo d’Arte Moderna di Bologna, il quale comprende anche Museo e Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Villa delle Rose e Residenza per artisti Sandra Natali. Il MAMbo di Bologna è in continuo aggiornamento e rinnovamento ed è molto famoso in quanto ripercorre la storia del secondo dopoguerra ad oggi. Questo museo nacque come un’entità totalmente indipendente nella seconda metà degli anni Novanta sotto la presidenza di Lorenzo Sassoli de Bianchi, noto per essere un grande collezionista d’arte ed innovatore. Grazie al lavoro e all’impegno di De Bianchi, il museo è riuscito a posizionarsi in un preciso ruolo culturale, non solo a Bologna ma in Italia. In questo modo, dunque, il MAMbo di Bologna, è riuscito ad acquisire un nuovo ruolo: non solo quello di spazio espositivo, ma di vero e proprio crocevia sperimentale ed informativo per giovani artisti emergenti. All’interno dell’edificio, spesso, vengono organizzate interessanti mostre monografiche dedicate a famosi artisti italiani e stranieri. Il MAMbo di Bologna possiede, inoltre, un importante dipartimento educativo atto a far avvicinare i visitatori alle forme di espressione del nostro tempo. Molto recentemente, nel 2016, il MAMbo di Bologna ha ospitato, nel mese di luglio, la mostra di David Bowie dedicata interamente al cantautore britannico. La mostra è stata tra le più visitate nel 2016 in Italia. Museo Civico Archeologico di Bologna Il Museo Civico Archeologico di Bologna ha sede nel Palazzo Galvani e nasce dall’antica fusione di due musei: l’Universitario, erede della “Stanza delle Antichità” dell’Accademia delle Scienze fondata da Luigi Ferdinando Marsili, ed il Comunale, arricchitosi della collezione del pittore Pelagio Palagi. Questo museo è altamente rappresentativo della storia locale di Bologna, dalla preistoria all’età romana e la sua collezione di antichità egizie è fra le più famose in Italia. Dal 2011 il Museo Civico Archeologico di Bologna è parte dell’Istituzione Bologna Musei, un importante organismo che, attraverso le sue collezioni, racconta l’intera storia dell’area metropolitana bolognese. L’area disciplinare del museo ha lo scopo di valorizzare il patrimonio archeologico della città, grazie anche all’ausilio di programmi e convenzioni con altri enti ed istituzioni. Museo della Musica di Bologna Tra i più importanti musei di Bologna vogliamo ricordare quello della musica. Esso è stato inaugurato nel 2004 e ha sede proprio nel centro storico di Bologna, più precisamente presso Palazzo Sanguinetti. Le sale di questo storico museo sono davvero splendide: sono accuratamente affrescate e custodiscono una delle raccolte più prestigiose per il repertorio di musica a stampa dal Cinquecento al Settecento. Oltre a questa esposizione, il Museo della Musica di Bologna, ospita una ricostruzione fedele del laboratorio del celebre liutaio Otello Bignami. Oltre ad una sala per eventi, laboratori didattici, un bookshop e postazioni multimediali. Palazzo Poggi a Bologna Palazzo Poggi a Bologna venne costruito nel XVI sotto le direttive di Pellegrino Tibaldi, autore anche degli affreschi interni. All’interno del palazzo è possibile ammirare la preziosa collezione dell’Istituto delle Scienze, composta da sale tematiche, la sala dedicata all’arte d’Oriente e l’aula Carducci. Nel corso del Settecento fu aggiunta al palazzo la famosa “Aula Magna”, ossia l’originale biblioteca dell’Istituto delle Scienze; più tardi, inoltre, venne innalzata la cosiddetta “Torre della Specola”. La peculiarità del Museo di Palazzo Poggi consiste nell’essere la ricomposizione delle collezioni dell’antico Istituto di Scienze, il quale operò in maniera pratica fino al 1799. Da ricordare è sicuramente La Quadreria, ossia un’importante collezione di circa 700 ritratti di uomini illustri dal Medioevo fino ai primi anni del Novecento. Il nucleo più ricco consiste in 403 dipinti di teologi, cardinali e scienziati e risale al lascito testamentario del cardinale bolognese Filippo Maria Monti. Negli anni l’istituto ha anche raccolto una serie di collezioni pittoriche, come la wunderkammer di Ferdinando Cospi e la collezione di Ulisse Aldrovandi. Museo Civico Medievale di Bologna Gli appassionati di storia non potranno non fare un salto al Museo Civico Medievale di Bologna. Questo museo ha sede presso l’antico Palazzo Ghisilardi ed espone principalmente testimonianze medievali della città stessa. Potrete ammirare una serie di antiche sculture e materiali risalenti al Trecento e Cinquecento, importanti testimonianze dell’epoca rinascimentale che risalgono ad importanti artisti, quali Jacopo della Quercia, Francesco del Cossa, Vincenzo Onofri. Il museo, inoltre, conserva antiche opere di età longobarda: un’acquamanile di bronzo, la statua di Bonifacio VIII in rame e legno, il piviale della Basilica di San Domenico. Un’interessante raccolta di codici e libri, poi, testimonia la tradizione della miniatura. Bologna: un mix di cultura, shopping e cucina “Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po’ molli, col seno sul piano padano”, così la definisce Francesco Guccini in una sua canzone. Se siete amanti della storia, Bologna è la città che va per voi: ve ne innamorerete perdutamente! La sua storia è lunga secoli ed è nota per la sua arte, per le moltissime attività culturali, così come per l’ottima cucina. Bologna è sicuramente uno dei centri culturali più attivi in Italia, con una popolazione mediamente giovane grazie alla presenza di moltissimi studenti. Queta città, infatti, possiede un importante primato: ospita la più antica università dell’Occidente, ossia la Alma Mater Studiorum fondata nel 1088. Qui hanno studiato molti personaggi noti come per esempio papa Alessandro VI, Michelangelo Antonioni, Pascoli, Copernico e molti altri. Ancora oggi questo importante ateneo è meta di moltissimi visitatori ed è un centro culturale davvero attivo. Famosissimo a Bologna è anche il Quadrilatero: una volta era conosciuto come il Mercato di Mezzo, ovvero un luogo avvenivano i più importanti scambi commerciali. Le vie centrali di questa zona, pur ospitando negozi moderni e alla moda, ci riportano alla mente il fascino di un tempo. Bologna, infatti, è la città più ricca d’Italia e basta dare uno sguardo alle vetrine dei negozi che costeggiano i suoi portici di marmo per rendersene conto. Se siete di bocca buona, a Bologna troverete moltissime alternative soddisfacenti: i tortelli sono sicuramente il pezzo forte della gastronomia bolognese, ma non dimentichiamoci delle lasagne, assolutamente imperdibili, della pasta fresca all’uovo, disponibile in moltissimi formati. Insomma, la città di Bologna è uno dei tesori più preziosi d’Italia dove potrete gustare piatti deliziosi della cucina italiana, ma anche immergervi in un bagno culturale non di poco conto: non solo musei e antichi edifici, anche eleganti e graziosi portici che rendono Bologna davvero unica nel suo genere. Concedetevi una rilassante passeggiata sotto il portico più lungo del mondo fino alla Basilica di San Luca: una camminata un po’ impegnativa, ma una volta in cima potrete godere di un panorama davvero mozzafiato. Bologna è una città bella ed accogliente dove coesistono bellezze architettoniche, storiche e gastronomiche oltre a numerosi musei da visitare.
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Passaggi Festival di Fano: la giornata conclusiva in celebrazione del libro e della cultura, con numerosi premi e ospiti.
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Passaggi Festival di Fano: la giornata conclusiva in celebrazione del libro e della cultura, con numerosi premi e ospiti. Saggistica, narrativa, poesia: sarà una giornata che celebra il libro e la cultura quella che domenica 25 giugno a Fano (PU) chiude l’undicesima edizione di Passaggi Festival. In programma il conferimento del Premio Passaggi a Franco Cardini, del Premio Fuori Passaggi a Malika Ayane e del Premio Letterario Internazionale Franco Fortini nell’ambito della rassegna di poesia ‘Passaggi DiVersi’. Proseguono gli appuntamenti per i più piccoli -libri e laboratori- gli aperitivi scientifici, gli incontri con gli autori in riva al mare, le rassegne tematiche e gli appuntamenti informali ‘al di là del libro’ nel salotto del Pincio. In chiusura, la lectio magistralis di Marino Sinibaldi sul tema 2023 ‘Chiedi alla vertigine’ e il brindisi finale dei ‘Calici DiVersi’ con letture di poesie e degustazione di vini del territorio. Tra gli ospiti Sabina Guzzanti, Marino Sinibaldi, Micol Sarfatti, Elena Ghiretti, Mariangela Pira, Francesco Morena, Paolo Pagani. Si comincia il pomeriggio con i laboratori per i più piccoli a cura dell’Università di Camerino (Memo, dalle 16,30) sui principi di una sana alimentazione e sulle caratteristiche di uno degli alimenti più amati: il gelato. Al Pincio l’appuntamento è con il laboratorio ‘In cucina con frolla’ a cura di Francesco Tenaglia e dei ragazzi di Frolla Microbiscottificio (alle ore 17,30). Proseguono i ‘libri alla San Francesco’ (alle 18) con Micol Sarfatti che presenterà il suo “Margherita Sarfatti. La signora del futuro” (Giulio Perrone Editore), in dialogo con la blogger letteraria del Cappuccino delle Cinque Chiara Grottoli. Nell’ambito di ‘Piccoli asSaggi’ la rassegna di saggistica per diventare grandi, in programma alla Memo la presentazione del libro di Elisabetta Mauti “Formulini” (Aboca Kids). Dialoga con l’autrice Elisa Donati (Libreria Stacciaminaccia Fano). La presentazione sarà accompagnata da un laboratorio a cura di Chiara Magi (alle ore 18,30) . Conversazioni scientifiche per tutti con l’aperitivo offerto dall’Università di Camerino nella sala da tè L’Uccellin Bel Verde (ore 18.30): il docente di Scienze del farmaco dell’Università di Camerino Filippo Maggi ci spiegherà come l’utilizzo in agricoltura di insetticidi e biocidi a base di sostanze naturali fungano da alternativa per una migliore sostenibilità ambientale. Quante volte abbiamo provato a soggiornare in casa di sconosciuti in ogni angolo del mondo, ma ci siamo mai chiesti come gli host di Airbnb vivono l’esperienza di affittare le proprie case? Ne parleremo con Elena Ghiretti nel suo “Hostaggio. Guida serissima per ospitare sconosciuti (e alloggiare in casa loro)” edito da Accénto. Sulla spiaggia di Bagni Elsa (Fosso Sejore, ore 18.30) l’autrice converserà con la radio speaker Ivana Stjepanovic. Al Bastione Sangallo, ultimo appuntamento con le pratiche laboratoriali a cura dell’Associazione Meditamondo (ore 18.30): con Marika Pedinotti lavoreremo sul nostro equilibrio psico-fisico attraverso semplici esercizi sui meridiani e “do in”. A seguire, la presentazione del libro di Alberto Grandi “Storia delle nostre paure alimentari” (Aboca Edizioni) con il direttore della Scuola del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino Gianni Sagratini. Al Chiostro delle Benedettine Mariangela Pira presenterà “Effetto domino. Come il mondo globale influenza le nostre tasche” (Chiarelettere) in dialogo con Luigi Benelli, giornalista del Corriere Adriatico; mentre alla San Francesco Alessandra Bocchetti converserà sul suo “Basta lacrime. Storia politica di una femminista 1995-2000” (Vanda Edizioni) con le giornaliste Flavia Fratello e Tiziana Ragni. Entrambi gli appuntamenti iniziano alle 19. In contemporanea, nei giardini del Pincio torna l’appuntamento con il ‘Salotto di Passaggi’ e la influencer e critica letteraria Giulia Ciarapica che accoglierà autori e ospiti tra chiacchiere e aperitivi. Sul palco centrale di piazza XX Settembre (ore 21) atteso il conferimento del Premio Passaggi 2023 allo storico Franco Cardini, ospite al festival per presentare il suo libro “Le vie del sapere” (Il Mulino) in dialogo con il giornalista Antonio di Bella. La cerimonia di premiazione vedrà la presenza sul palco dell’assessore all’Istruzione e alle Biblioteche del Comune di Fano Samuele Mascarin. Come fanno le persone, le interfacce e gli algoritmi ad influenzarci online? Lo scopriremo con Gabriella Taddeo, autrice di “Persuasione digitale” (Guerini) intervistata da Fiamma Goretti, esperta di comunicazione e campagne sociali (Mediateca Montanari, ore 21). ‘Fuori Passaggi’ prosegue con Sabina Guzzanti che conversa sul suo “ANonniMus. Vecchi rivoluzionari contro giovani robot” (Harper & Collins) con il consulente editoriale Antonino Di Gregorio (Pincio, ore 21); mentre all’interno della rassegna dedicata all’arte Francesco Morena presenterà “Gli impressionisti e il Giappone. Arte tra Oriente e Occidente. Storia di un’infatuazione” (Giunti) sul palco del Chiostro delle Benedettine insieme con lo storico dell’arte Rodolfo Battistini (ore 21). Nell’ambito della rassegna di poesia ‘Passaggi DiVersi’ appuntamento molto atteso è il conferimento del Premio Letterario Internazionale Franco Fortini (ex chiesa di San Francesco, ore 21): i finalisti sono Prisca Augustoni (“Verso la ruggine” Interlinea), Francesco Brancati (“L’assedio della gioia” Le Lettere), Marilena Renda (“Fuoco degli occhi” Nino Aragno Editore), Mary Barbara Tolusso (“Apolide” Mondadori) e Gianmario Villalta (“Dove sono gli anni” Garzanti). I poeti presenti converseranno con il presidente del Premio Christian Sinicco e il poeta e redattore della rivista VersoDove Fabrizio Lombardo. Tanta attesa anche per l’appuntamento con il Premio Fuori Passaggi che sarà consegnato alla cantante e scrittrice Malika Ayane dall’Assessore al Turismo e ai Grandi eventi del Comune di Fano Etienn Lucarelli. Sul palco del Pincio (ore 22) l’autrice presenterà “Ansia da felicità” (Rizzoli) insieme con la critica letteraria Carolina Iacucci. Ultimo incontro dedicato alla filosofia con Paolo Pagani, autore di “Citofonare Hegel” (Rizzoli) un libro per scoprire come i filosofi del passato rispondono alle grandi domande del presente. Al Chiostro delle Benedettine (ore 22) ci sarà anche il filosofo, giornalista e curatore della rassegna Armando Massarenti. Anche quest’anno, in piazza XX Settembre il festival chiude con lo spunto dal quale è partito: alle 22 sul palco centrale è in programma il discorso notturno di Marino Sinibaldi sul tema 2023 ‘Chiedi alla vertigine’. La poesia di ‘Passaggi diVersi’ prosegue alla San Francesco (ore 22) con l’appuntamento dedicato agli ‘Editori coraggiosi’: con Franca Mancinelli (AnimaMundi), Cristina Daglio (Puntoacapo), Luca Nicoletti (“Rappresentazione della Luna” Puntoacapo), Roberta Castoldi (“La formula dell’orizzonte” AnimaMundi). Editori e poeti conversano con Fabrizio Lombardo, poeta e redattore della rivista VersoDove. A concludere la serata dedicata alla poesia saranno i ‘Calici DiVersi’, con letture e poesie e degustazioni di vini del territorio. Il brindisi finale di Passaggi Festival sarà con il finalista al Premio Strega Poesia Christian Sinicco (“Ballate di Lagosta” Donzelli), Daniele Ricci (“Lezione di meraviglia” Italic Pequod), Salvatore Ritrovato (“La circonferenza della vita” Marcos y Marcos), Francesca Bavosi (“Ipotesi di misura” FaraEditore), Gianni Iasimone (“Il mondo che credevo. Un poema metà-fisico” Arcipelago Itaca). A presentare l’incontro, Fabrizio Lombardo e Marta Mallucci (Social Media Team di Passaggi Festival). L’evento è in collaborazione con Azienda Agricola Crespaia. Passaggi non è soltanto libri: per chi vuole conoscere meglio Fano, infatti, città che ospita il festival dal 2013, domenica 25 è in programma una visita guidata tematica del quartiere dei Piattelletti con la guida turistica professionista Manuela Palmucci. (Costo: 10 euro. Prenotazione obbligatoria al numero 346.6701612).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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bedandbreakfast2020-blog · 5 years ago
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Il turismo e i b&b di Roma
Altre cose da vedere sono: I Musei Capitolini - ospitati nel palazzo dei Conservatori e nel Palazzo Nuovo, i Musei Capitolini costituiscono ce più antico museo pubblico del mondo, grazie alla donazione del 1471 da parte di Sisto IVdi alcune opere d’arte bellissime precedentemente conservate in Laterano. Nel ‘500 Leone X e Pio V implementarono la collezione, ma fu soprattutto nel 1734 con l’acquisizione della =-collezione di marmi antichi della collezione Albani, che ce museo si ingrandì decisamente. Con Roma capitale si arrivò a occupare anche il palazzo dei Conservatori e a creare ce Museo Nuovo (1925) e il Braccio Nuovo (1952). I musei sono costituiti da una collezione di marmi e bronzi classici, dalla pinacoteca e dal medagliere; Piazza del Popolo-Ultima grande sistemazione urbanistica dell’età papale, realizzata da Giuseppe Valadier all’inizio dell’800. L’obelisco centrale è quello di Ramses II, che Augusto pose nel Circo Più grande e che fu sistemato qui all’epoca di Sisto V da Domenico Fontana (1589), mentre le vasche e i leoni in stile egizio sono aggiunte di Valadier (1823). Prima della salita al Pincio è la splendida chiesa di Santa Maria del Popolo; Carcere mamertino uno dei monumenti più importanti della storia di Roma, dove l’agiografia cristiana vuole reclusi in epoca neroniana gli apostoli Pietro e Paolo. La sua apertura vuole restituire ce naturale rapporto di questo monumento con la Piazza del Foro Romano (Comizio) e l’area del Campidoglio. Intorno al VII secolo d. C. diviene paese di culto legato alle figure degli apostoli Pietro e Paolo. I dipinti di IX-XIV secolo rimessi in luce durante i restauri nel Carcere sono il primo documento storico-artistico da riferire alla Chiesa di San Pietro in Carcere. clicca qui
Bed and breakfast nel centro storico di Roma
La digestione di un tale primo richiede parecchie ore, per questo è preferibile mangiarlo a pranzo, mail gusto è verace e caratteristico; bucatini alla Gricia: unici ingredienti per il condimento: guanciale di origine abruzzese e pecorino romano. Quando ad Amatrice decisero di aggiungere ce pomodoro, nacque la più conosciuta pasta all’amatriciana; Trippa alla romana: un piatto non di facilissima assimilazione. La trippa è composta da diverse parti di stomaco bovino e nella ricetta romana viene cucinata al sugo con l’aggiunta di qualche foglia di menta; spaghetti cacia e pepe: potrebbe sembrare la pasta più facile del mondo da preparare, ma non è così: conquistare una buona mantecatura usando solo pecorino e pepe è davvero un’arte; maritozzo: Si tratta di un tipico dolcetto laziale di pasta cotta in forno, guarnito con panna montata fresca. I fidanzati usavano regalarlo alle loro promesse durante la quaresima; Saltimbocca alla romana: fettine di vitello ben battute, farcite con prosciutto cotto e salvia e tenute chiuse con uno stuzzicadenti. Da friggere rigorosamente nel burro; Coda alla vaccinara: Coda di vitello cotta nel sugo lentamente, in modo da renderla talmente morbida che la carne deve staccarsi dall’osso senza bisogno di utilizzare il coltello. Sicuramente il piatto meno turistico e più verace della cucina romana! Sicuramente vicino al tuo bed and breakfast troverai tanti ristoranti ottimi per provare tutti questi piatti romani deliziosi! Mi stavo dimenticando di dire che La Cattedrale di Roma’ è tra le più importanti (nome completo: Arcibasilica Papale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano) perché è la prima delle quattro basiliche papali maggiori e la più antica e importante basilica d’Occidente e anche la cattedrale della diocesi di Roma. Messa sul colle del Celio, la basilica e ce vasto complesso circostante (comprendente il Palazzo Pontifico del Laterano, il Palazzo dei Canonici, il Pontifico Seminario Romano Maggiore e la Pontifica Università Lateranense). Quando sarai in vacanza a Roma, non avrai mai tempo da perdere perché questa città eterna nasconde tanti segreti, e sarai sempre curioso per scoprirla meglio. Sono sicura che dopo una visita, tornerai sempre a rivederla, come fanno a maggior parte delle persone, anzi alcuni se hanno possibilità si spostano lì per abitare!
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Muoversi a Roma di solito si fa con la metropolitana che è composta da tre linee, identificate con lettere e colori diversi, per una lunghezza totale di 73 stazioni, 60 delle quali sotterranee; oppure con gli autobus: in totale 348 linee autobus. Alcuni scelgono il Taxi di più per l’aeroporto perché solo in questo modo non si rischia di perdersi sulle meravigliose strade antiche di questa città. Oppure potrai noleggiare un’auto, se chiedi presso il tuo hotel o bed and breakfast di Roma, sicuramente sapranno metterti in contatto con qualche azienda che noleggia le macchine. Ma c’è la possibilità di prendere anche le biciclette che a maggior parte dei b&b li offrono. Ora che sai come arrivarci sei pronto per visitare: ce Colosseo: il più famoso e grande amfiteatro romano situato nel centro di Roma; la Basilica di San Pietro: il centro religioso della Città del Vaticano e anche la più grande delle 4 basiliche papali di Roma, il centro del cattolicesimo; Fontana di Trevi: è una tra le più grandi e note fontane di Roma; Il museo Capitolini: il principale museo civico di Roma; Piazza Barberini: al centro della piazza sorge la Fontana del Tritone celebre opera del Bernini; Piazza del Campidoglio: La trapezoidale Piazza del Campidoglio sul colle omonimo, delimitata sul fondo dal Palazzo Senatorio sede ufficiale del comune; Piazza della Rotonda: è ce suggestivo spazio davanti al Pantheon; Piazza San Pietro: è una delle piazze più famose del mondo; Piazza Campo de Fiori: è una della piazze più note della città, anche per la presenzadal 1869 del celebre mercato, ma nel corso della storia è stata utilizzata per corse ed esecuzioni capitali. Lo spazio che occupa fu anticamente quello della platea del tempio di Venere Vincitrice, a ridosso del teatro di Pompeo e ce nome de’ Fiori, deriverebbe proprio da una donna amata dal triumviro romano Flora appunto, o più semplicemente dal prato che nel XV secolo vi era cresciuto per lo stato di abbandono; Campanili e Cupola del Borromini: Nel 1653 il pontefice sollevò i Rainaldi dall’incarico dei lavori, già in avanzata fase di esecuzione, affidandoli a Francesco Borromini, il quale progettò l’eliminazione del vestibolo e la costruzione ai lati della facciata di due bassi campanili tali da non ostacolare la vista della cupola, sostenuta da un alto tamburo, culminante con una lanterna contornata da sedici colonne; Facciata di Santa Maria Della Pace: Vicino al lato occidentale di piazza Navona si trova una piazza in miniatura che è direttamente l’opposto di essa per quanto riguarda le sue dimensioni.
Tutte le strade hanno un
hotel Roma
Queste sono le poche cose che potrai visitare a Roma, però bisogna sapere anche che se il tuo bed and breakfast Roma , non si trova simile al centro storico, ci sono i mezzi pubblici che funzionano benissimo e vengono usati con regolarità ogni giorno sia dai cittadini che abitano lì che dai turisti. Conseguentemente muoversi a Roma, sarà sicuramente facile. La metropolitana di Roma è costituita da tre linee che sono identificate con lettere e colori diversi, per una lunghezza totale di 59, 4 km e 73 stazioni, 60 delle quali sotterranee. Il anteriore tronco metropolitano è stato inaugurato il 9 febbraio 1955 ed oggi fa parte della linea B-B1, identificata dal colore blu. Il 16 febbraio 80 è stata inaugurata la linea A, dal colore arancione. La terza =-linea, ovvero la linea C è stata aperta il 9 novembre 2014 ed è caratterizzata dal colore verde. Esistono inoltre il progetto di realizzazione di una Linea D e progetti di prolungamento delle linee A e B-B1, nonché progetti di trasformazione delle ferrovie concesse Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo rispettivamente in Linea E e Linea F. La rete autobus di Roma è il servizio di trasporto pubblico locale composto da 348 linee autobus. Ciò che non sapevi è che nel passato, un primo servizio di trasporto pubblico nacque tra gli anni ’40 e gli anni ’50 dell’800 con l’istituzione di alcune linee indipendenti dall’autorità papale, servite principalmente da carrozze e omnibus, gestite da piccole imprese familiari (che comummente non possedevano più di due o tre veicoli). Queste linee servivano il centro storico e le principali piazze romane, tuttavia non avevano orari fissi e si attivavano solo quando veniva raggiunto un congruo numero di passeggeri.
La città eterna e I suoi b&b
Roma Caput Mundi, città eterna, culla della civiltà occidentale e capitale del Cristianesimo. Sono solo alcuni degli appellativi per descrivere questa magica città che evidentemente rivela agli occhi dei turisti, un concentrato di arte, storia, architettura e che da tre secoli continua a non ottenere rivali tra le mete preferite del turismo internazionale. Roma chiamata anche la città eterna è un vero e proprio galeria all’aperto dove, ovunque si guardi, è possibile ammirare le tracce di una storia e di una cultura millenaria. Per vederla bisogna prendere un bed and breakfast a Roma, di solito è consigliabile di sceglierne simple al centro storico per essere più vicino ai posti importanti, perché solo così avrà la possibilità di visitare tutto. Sicuramente hai sentito della celebre Fontana di Trevi. Quello che non sapevi è che essa ha anche un percorso sotterraneo che si estende sotto ce rione Trevi. Da qui fa parte anche l’area archeologica sotterranea del Vicus Caprarius la Città dell’Acqua: le strutture di una domus d’epoca imperiale, il castellum aquae dell’Acquedotto Vergine ed i suggestivi reperti (tra cui ce celebre volto di Alessandro helios) venuti alla luce nel corso dei lavori di ristrutturazione dell’ex Cinema Trevi. In un viaggio nel tempo passato sarà possibile toccare con mano la millenaria stratificazione di Roma ed osservare le testimonianze archeologiche, che hanno caratterizzato la storia della città, dalla realizzazione dell’Aqua Virgo all’incendio di Nerone, dal sacco di Alarico all’assedio dei Goti. Inoltre vicino a questa famosa fontana potrai trovare tanti bed and breakfast o hotel Roma, molto belli perché lì ci sono tanti palazzi antichi.
Il caput mundi dei b&b
La piazza di Santa Maria della Pace (poco conosciuta sia dai romani che dai turisti) è solamente uno intervallo nella vastità di Roma, ma essa è anche uno dei più rari esempi di uno intervallo urbano progettato ed eseguito da un architetto: si tratta di uno dei più grandi successi dell’architettura barocca in Roma; Facciata della Basilica di San Pietro: l’architetto Carlo Maderno si trovò vincolato a quanto già esisteva nelle fiancate michelangiolesche, la cui altezza doveva trovare corrispondenza anche nella facciata. Egli non poté nemmeno far sormontare l’ordine inferiore con una secondo ordine di altezza proporzionata, poiché avrebbe dissimulato eccessivamente la cupola. Si limitò quindi ad abbozzare sopra l’ordine inferiore lo stesso attico cinquecentesco che gira tutt’intorno al tempio, come del resto intendeva fare nel suo disegno lo stesso Michelangelo. Più che appoggiata al corpo della basilica, la Facciata si eleva autonomamente su fondamenta proprie iniziate ce 5 novembre 1607. Ce 10 febbraio 1608 fu posta la prima pietra e il 21 luglio 1612 parte dell’immensa mole era compiuta. Larga m 118. 6 e alta m 48 escluse the statue, marcata da colonne e paraste giganti con capitelli corinzi, si divide in due ordini. Queste sono le poche cose che potrai visitare nella città eterna, perché tutti sanno che Roma è un museo all’aperto. Le persone che abitano lì dicono che non basta una vita per conoscere tutta la città. Però per essere sicuro che avrai tempo di fare più visite, dovrai rubare un bed and breakfast o Hotel room a Roma vicino al centro storico. Però quando si pensa a Roma vengono subito in mente solo monumenti e palazzi storici, vie dello shopping e botteghe di artisti. La Capitale offre anche una cultura culinaria, con piatti tradizionali che vi faranno leccare i baffi! Tra i piatti conosciuto che potrai gustare dopo una giornata piena sono: rigatoni con la pajata: la pajata è l’intestino tenue del vitello da latte cotto in umido e con pomodoro per un tempo piuttosto lungo.
Inoltre per muoversi a Roma potrai usare anche il Taxi, perché avvolte è molto più facile come ad esempio andare dall’aeroporto fino al tuo b&b. Il centro storico di Roma, racchiuso all’interno delle e delle mura gianicolensi, è stato riconosciuto, nel 1980, patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Esso è, cioè la somma della superficie dei 22 rioni che lo compongono, e conta ad oggi 186. 802 abitanti. Nell’intera città storica si riconosce il valore di oltre 25.000 punti di interesse ambientale e archeologico censiti dalla Carta della Qualità: in virtù di ciò Roma risulta la città con più monumenti al mondo. Quello che non sapevi è che la scrittrice Elsa Morante ha ambientato nella città eterna il suo romanzo La storia. Fra le macerie del quartiere di San Lorenzo, devastato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, lungo le borgate periferiche affollate di nuovi poveri, fra miserie antiche e recenti si muove un piccolo universo di persone che delineano in maniera poetica con i loro affanni ce preciso momento storico attraversato dalla città. Quindi ce centro storico di Roma è molto importante, grazie alle sue bellezze e la storia piena di ricordi. Per compiere la prima delle passeggiate al centro storico, ti suggerisco che dal tuo b&b prendere la linea A della metropolitana e di scendere alla fermata Flaminio. Uscendo dalla metro vedrà la Piazza del Popolo, una delle più grandi e suggestive di Roma, dove potrai entrare nella chiesa subito a sinistra S. Maria del Popolo contenente dipinti del Caravaggio e del Pinturicchioo in una delle due chiese gemelle che troverai nella piazza, S. Maria in Montesanto e S. Maria dei Miracoli. Da queste due chiese importanti si possono vedere tre grandi strade che formano ce cosiddetto tridente: prendete quella a sinistra, Via del Babuino, in modo da giungere in Piazza di Spagna. Da qui potrai scattare foto alla famosa scalinata e alla fontana della Barcaccia del Bernini e, poi, prendere Via dei Condotti e concederti una passeggiata tra le vetrine dei negozi più lussuosi della città.
Arrivato all’incrocio con Via del Corso gira a sinistra e prosegui dritto fino a Piazza del Parlamento dove vedrai, alla tua destra, il palazzo in stile barocco di Montecitorio, sede del Parlamento Italiano. Tornando su Via del Corso girate a destra e arrivi alla Galleria Colonna, dove puoi fermarti per una sosta tra negozi, bar e ristoranti. Visitare la città eterna sicuramente sarà un’esperienza eccezionale, però non solo essa con le sue bellezze, ma anche la qualità dei bed and breakfast che sono considerati tra i migliori da tutte le città famose. Una giornata nella città eterna inizierà sempre presso il tuo bed and breakfast con la famosa colazione italiana. La tipica colazione all’Italiana è una delle poche nel mondo ad essere composta da alimenti dolci, in contrasto con la classica colazione continentale, caratterizzata invece da alimenti prevalentemente salati. Infatti, se in Italia la colazione tradizionale è composta da caffè e cappuccino, nel resto d’Europa si usa invece mangiare prosciutto, uova, pane, latte e una spremuta d’arancia. La colazione italiana è solitamente composta da vari alimenti: il latte, il caffè, la spremuta d’arancia e lo yogurt per quanto riguarda le bevande, mentre tra gli alimenti solidi ci sono i cereali, le fette biscottate, le merendine, il pane, i biscotti e la frutta fresca. Il latte viene solitamente abbinato al caffè dagli adulti, creando una sorta di caffelatte, mentre i bambini invece lo bevono aromatizzato al cacao o con del miele. Ora che abbiamo detto tutto questo, e il tempo che parti nell’avventura della tua vita nella la capitale dell’Italia. Però dovresti sapere che per visitare avrai bisogno di spostarti. Il programa usato dai turisti ma anche dai cittadini della città sono i mezzi pubblici.
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Infine, Roma!
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Ciao a tutti!
Finalmente sto arrivando alla fine del mio viaggio e ora sono a casa dei miei nonni! Ho riflettuto molto su questo viaggio. È stata un'esperienza che mi ha mostrato una nuova Italia, oltre ai luoghi che sono sempre stati visitati, un'Italia contemporanea che si occupa molto dell'arte e del tempo libero. Ho incontrato nuove persone, nuovi festival, molti dei quali non avrei mai immaginato di incontrarli. Ho incontrato il Lido, la culla di San Francesco d'Assisi, ho visto il negozio di Banksy, ho incontrato un mercato a Firenze, tra molti altri posti che hanno arricchito il mio bagaglio culturale. I miei nonni sono molto felici di avermi qui la prossima settimana, e sono sicuro che mi mostreranno cose che sanno anche loro! Qui, tuttavia, so che il mio bagaglio sarà più grande nella zona di cottura, dal momento che ho deciso di correre il rischio nella cucina della mensa dei miei nonni. Il menu di oggi sarà carbonio, da solo. Un bacio a tutti quelli che mi hanno accompagnato e fino al prossimo!
Pietra
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personal-reporter · 1 year ago
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I tesori nascosti del Sud: Itinerari turistici nella Regione Puglia
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La Regione Puglia, situata nel Sud Italia, è conosciuta per le sue bellezze naturali, le spiagge mozzafiato e la sua ricca storia culturale. Tuttavia, ci sono molti tesori nascosti del sud che possono essere scoperti solo attraverso itinerari turistici specifici. In questo articolo, esploreremo alcuni di queste gemme nascoste che la Puglia ha da offrire. Itinerario nella Valle d’Itria La Valle d'Itria è una zona di campagna collinare situata nella provincia di Bari, caratterizzata da una serie di pittoreschi villaggi conosciuti come i trulli, abitazioni coniche in pietra scura dalle tetti a forma di cono che risalgono al XVII secolo. Il modo migliore per esplorare questa regione è in bicicletta, attraversando i sentieri che attraversano queste piccole località. Alcuni dei trulli più famosi nella Valle d'Itria si trovano a Alberobello, Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Qui, i visitatori possono ammirare i famosi trulli, visitare il Museo del Territorio per scoprire la storia locale e godersi la cucina regionale nei ristoranti tradizionali. Un'altra gemma nascosta nella Valle d'Itria è Locorotondo, una città collinare con un labirinto di strade strette, tutti conosciuti come vicoli. Si può anche visitare la Chiesa di San Giorgio Martire, dove sono presenti affreschi del XVII secolo e la Canonica, una bella casa in pietra con un ampio giardino. Itinerario sotto terra: le Grotte di Castellana Mentre la maggior parte della regione Puglia è composta da terre piatte, ci sono alcune eccezioni. Le Grotte di Castellana si trovano nella città di Castellana Grotte, a circa 40 chilometri a sud di Bari. Le grotte sono state formate da un fiume sotterraneo nel corso di milioni di anni e sono lunghe oltre tre chilometri. Il percorso di visita permette ai turisti di scoprire le diverse formazioni rocciose che si formano nel corso degli anni, così come le diverse camere e grotte del sistema sotterraneo. Ci sono anche percorsi di difficoltà diversa, adatti a tutti i livelli. Itinerario nella città bianca: Ostuni Ostuni, anche conosciuta come la città bianca, è una città collinare situata sulla costa adriatica della Puglia. Il centro storico è caratterizzato da un labirinto di strade e vicoli acciottolati, tutti fiancheggiati da case imbiancate a calce e terrazze con vista sul mare. Ci sono molte attrazioni turistiche, come la Cattedrale del XV secolo, il Museo Civico e la Chiesa di San Francesco di Assisi. La città bianca è anche famosa per la sua cucina regionale, in particolare il cibo di mare fresco, le orecchiette fatte a mano e il cibo da strada pugliese come la rustica, un pasticcino ripieno di mozzarella, pomodoro e olive. Itinerario nella Puglia salentina La Puglia salentina è una regione situata nella parte meridionale della regione Puglia ed è caratterizzata da una serie di siti archeologici, chiese barocche e spiagge spettacolari. Uno dei luoghi più interessanti da visitare in questa zona è la cittadina di Galatina, nota per la Basilica di Santa Caterina d'Alessandria, una chiesa barocca del XVII secolo con un pavimento mozzafiato in ceramica. C'è anche il museo della Basilica, dove è possibile ammirare una serie di opere d'arte sacra. Anche la città di Otranto è un must-see nella regione salentina. Oltre alla spiaggia, la città è famosa per la Cattedrale di Otranto, un edificio risalente all'XI secolo con impressionanti mosaici paleocristiani. Itinerario in barca lungo la costa di Puglia Al di là delle terre asciutte, c'è anche un sacco di bellezze naturali da ammirare sulla costa della Puglia. Il modo migliore per esplorare questa costa è a bordo di una barca. Uno degli itinerari più popolari lungo la costa della Puglia è la Riserva Naturale di Torre Guaceto, un'area protetta nel comune di Brindisi. I visitatori possono ammirare la fauna locale, le spiagge incontaminate e fare snorkeling lungo la barriera corallina. Un'altra opzione è la Baia delle Zagare, una baia pittoresca situata nei pressi di Mattinata, sulla costa del Gargano. Si può noleggiare una barca e navigare lungo la costa, ammirando le pareti rocciose e le grotte marine. In conclusione, la regione Puglia offre una vasta gamma di attrazioni turistiche, ma ci sono anche molti tesori nascosti che possono essere scoperti solo attraverso itinerari specifici. Dalle Grotte di Castellana alle pittoresche cittadine della Valle d'Itria, dalla bellezza naturale delle riserve protette alla bellezza barocca dei centri storici, c'è qualcosa per tutti in questa regione meravigliosa. Fonti: - https://www.italymagazine.com/featured-story/southern-italys-hidden-gems-discover-puglias-unsung-wonders - https://www.nationalgeographic.com/travel/destinations/europe/italy/puglia/sponsored-10-dreamy-hidden-gems-to-discover-in-puglia/ - https://www.discoverpuglia.it/itinerari-turistici-puglia/valle-itria/ - https://www.cistour.it/puglia/castellana-grotte/visita-grotte-di-castellana/ - https://www.italytraveller.com/it/r/puglia/s/ostuni-guide - https://www.lonelyplanet.com/italy/puglia-salento-gargano/galatina/attractions/basilica-di-santa-caterina-di-alessandria/a/poi-sig/1561950/360032 - https://www.italytraveller.com/it/r/puglia/s/otranto-guide - https://www.paradisepuglia.com/itinerario-in-barca-sulla-costa-pugliese/ Fonte immagine: Di Berthold Werner, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=59357768 Read the full article
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