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Convegno ANC Salerno: Dal Bilancio alla Bancabilità d'Impresa - Un Incontro Formativo tra Economia e Sostenibilità
L'11 ottobre 2024, al Salone Bottiglieri di Salerno, un convegno organizzato dall'Associazione Nazionale Commercialisti Salerno metterà al centro il rapporto banca-impresa e la finanza sostenibile.
L’11 ottobre 2024, al Salone Bottiglieri di Salerno, un convegno organizzato dall’Associazione Nazionale Commercialisti Salerno metterà al centro il rapporto banca-impresa e la finanza sostenibile. Venerdì 11 ottobre 2024, il Salone Bottiglieri di Palazzo Sant’Agostino a Salerno ospiterà un importante convegno intitolato “Dal Bilancio alla Bancabilità d’Impresa”, organizzato dall’Associazione…
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Roma: Un Convegno per Affrontare la Siccità e i Cambiamenti Climatici
Il Biologico come strumento efficace a contrasto ai cambiamenti climatici: problemi e soluzioni contro la siccità. BioInTour
“Roma: Un Summit per Combattere la Siccità e i Cambiamenti Climatici.”
Una città nota per la sua storia millenaria si prepara ad affrontare le sfide del futuro. Un convegno dedicato alla siccità e ai cambiamenti climatici si svolgerà nella capitale italiana, un evento che mira a trovare soluzioni concrete a questi problemi urgenti. Questo convegno fa parte del “BioInTour”, un progetto nazionale che promuove la conoscenza e l’informazione sul biologico. L’obiettivo è contribuire al potenziamento e all’innovazione dei sistemi locali, affrontando temi cruciali come i cambiamenti climatici e la siccità. Questo è un passo importante verso un futuro più sostenibile.
Roma - La siccità, una delle più gravi conseguenze del cambiamento climatico, sta minacciando l’equilibrio degli ecosistemi e il settore agricolo, influenzando anche la vita quotidiana. Per affrontare questa sfida, l’Associazione Nazionale di Produttori SardegnaBio, in collaborazione con la Rete Nazionale dei Distretti Biologici d’Italia e il Consiglio del Cibo di Roma, ha organizzato un convegno intitolato “Il Biologico come Strumento Efficace a Contrasto dei Cambiamenti Climatici: Problemi e Soluzioni contro la Siccità”.
Il convegno si terrà venerdì 21 Giugno, dalle 9:30 alle 17:00, presso la Città dell’Altra Economia (Ex Mattatoio) a Roma, Largo Dino Frisullo. L’evento, che rappresenta la prima tappa del “BioInTour”, vedrà la partecipazione di esperti, operatori del settore e rappresentanti istituzionali, con l’obiettivo di promuovere il dialogo e lo scambio di conoscenze per identificare strategie condivise per affrontare le sfide legate alla siccità e ai cambiamenti climatici.
Durante la giornata, verranno analizzate le migliori pratiche e le tecnologie più avanzate per la gestione sostenibile delle risorse idriche in agricoltura biologica e agroecologica. Tra i temi principali del dibattito ci saranno il recupero delle acque piovane, l’aumento della permeabilità dei suoli agricoli e urbani, la creazione e il restauro di aree umide e ecosistemi di fitodepurazione, e la realizzazione di infrastrutture per l’accumulo delle acque e il loro riutilizzo in agricoltura e per la protezione dell’ambiente.
Le conclusioni del convegno saranno riassunte in un documento di proposte, che intende fungere da guida per le azioni più urgenti da intraprendere da parte delle istituzioni e delle realtà competenti.
“BioIntour è un progetto di ambito nazionale”, dichiara Andrea Campurra, Presidente dell’Associazione Nazionale di Produttori Sardegna Bio. “Il cui obiettivo principale è promuovere l’informazione e la conoscenza del biologico al fine di contribuire al potenziamento e all’innovazione dei sistemi locali. Gli interventi sono orientati a offrire un contributo allo sviluppo economico del territorio attraverso la formazione ed informazione sul settore biologico e le sue opportunità, partendo dall’adesione ai bio distretti territoriali. I temi trattati saranno molteplici e tra questi, come nel caso del convegno del 21 giugno, i cambiamenti climatici ed il problema della siccità”.
Per iscriversi al convegno compilare il seguente modulo: 👉 Associazione Produttori Bio Sardegna: 👉 Invito al CONVEGNO 21 Giugno, I Edizione
Il progetto è finanziato dal Ministero dell'agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste con decreto direttoriale 383990 del 20 ottobre 2023 CUP J25B23000790001.
Comunicato stampa via Andrea Titti Direttore responsabile presso Meta Magazine
Rome Hosts Key Symposium on Combating Drought and Climate Change
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Organic farming as an effective tool in the fight against climate change: problems and solutions in the face of drought. BioInTour
Rome will host a crucial symposium focused on combating drought and addressing climate change.
In the face of escalating droughts, a symptom of the broader climate crisis threatening ecosystems and agriculture, Rome will convene a pivotal symposium. The event, spearheaded by the National Association of SardegnaBio Producers, in partnership with Italy’s National Network of Organic Districts and the Rome Food Council, is titled “Organic Farming: An Effective Tool Against Climate Change: Challenges and Solutions to Drought.”
Scheduled for Friday, June 21, from 9:30 AM to 5:00 PM at the Città dell’Altra Economia in Rome, the conference will gather stakeholders from institutional and associative backgrounds to deliberate on this pressing issue.
Marking the inaugural leg of the “BioInTour,” the symposium aims to foster dialogue and knowledge exchange among experts, industry professionals, and institutions at all levels. The goal is to craft shared strategies to tackle the challenges posed by drought and climate change.
The day-long event will also scrutinize best practices and cutting-edge technologies for sustainable water resource management in organic and agroecological farming. Key topics include rainwater harvesting, enhancing soil permeability in agricultural and urban areas, creating and restoring wetlands and phytoremediation ecosystems, and developing infrastructure for water storage and reuse in agriculture and environmental protection.
A comprehensive document outlining proposed actions will be compiled, serving as a guide for the most urgent measures to be implemented by relevant institutions and entities.
“BioInTour is a national initiative,” states Andrea Campurra, President of the National Association of SardegnaBio Producers. “Its primary aim is to disseminate information and raise awareness about organic farming, thereby contributing to the enhancement and innovation of local systems. The project’s activities are designed to support the economic development of the region through education and information about the organic sector and its opportunities, starting with the adoption of organic districts. The topics are diverse, and as with the June 21st symposium, they will address climate change and the issue of drought.”
To register for the conference, please feel free to fill out the following form: 👉 Sardinia Organic Producers Association: 👉 Invitation to the Convention June 21, I Edition
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⏩ The Board Behind
#cambiamenti climatici#siccità#agricoltura biologica#gestione delle risorse idriche#BioInTour#Roma#Sardegna Bio#Theboardbehind
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Syrah quel che Syrah
Cortona è nota per un codice musicale del Duecento conosciuto come Laudario di Cortona Ms. 91 e conservato all'Accademia Etrusca. È un laudario, cioè un libro che contiene delle laude, canzoni a tema sacro con testo in volgare e di uso non liturgico. Il repertorio laudistico del Duecento ci è arrivato principalmente grazie a due codici: il Magliabechiano Banco Rari 18 di Firenze, che ha delle bellissime miniature ma è pieno di errori di notazione, e il Laudario di Cortona. Mi trovo con Raffaele in un'auto a noleggio sulla Modena-Brennero quando chiamo la bibliotecaria dell'Accademia Etrusca per vedere il codice: mi dice che non è visionabile, cioè, non oggi, forse se arrivassimo prima dell'una, d'altronde ogni giorno qualcuno chiede di vederlo, poi c'è il figlio da prendere a scuola, magari scrivendo per e-mail, o presentandoci come piccolo gruppo... comunque sarebbe meglio rimandare. Dopo quindici minuti di conversazione circolare riaggancio il telefono. Stiamo andando in Toscana per un convegno sul Syrah coordinato da Raffaele, a cui mi ha chiesto di accompagnarlo non so bene perché. La scusa del Laudario era stata buona fino all'uscita dell’autostrada di Affi, poi anche quella era crollata e di lì in poi mi sarebbero aspettati soltanto tre giorni di chilometri di corsa, vino biodinamico e cene a base di chianina (oltre a essere vegetariano, Chiani è il cognome di mia mamma e solo l'idea di mangiare una così bella mucca, che per di più porta il nome di mia madre, mi provoca orribili dolori enterici).
Cortona si trova su una collina affacciata sulla Val di Chiana, più o meno ad equa distanza tra Siena, Arezzo e Perugia. È un classico borgo medievale da "Borgo più bello d'Italia" (ogni borgo italiano è "il più bello d'Italia"). Una rocca sulla cima, qualche chiesa, dei cipressi, un grazioso cimitero e tutte quelle cose inequivocabilmente italiane: l'alimentari, l'enoteca, il bar (da leggersi i' barre, con raddoppiamento sintattico). Turismo, a marzo, poco, e comunque tutto anglofono e interessato solo a due cose: Cortona DOP (principalmente Syrah e Merlot, e in minor parte Sangiovese) e tagliata di chianina. La campagna sotto alla città e la strada regionale che porta in Umbria sono misurate dalle insegne delle centinaia di cantine e dai cartelli con gli orari delle degustazioni. Da Trento a Cortona si impiegano circa quattro ore e così, svincolati anche da quell'unica incombenza presso la Biblioteca Etrusca, a circa metà strada usciamo a Castiglione dei Pepoli, sull'Appennino Bolognese, in cerca di un piatto di fettuccine.
Il lago Brasimone è un bacino artificiale costruito nel 1911. Dal lago attinge acqua una delle uniche due centrali nucleari attive in Italia. Leggendo dal sito ufficiale dell'ENEA: "Il Centro del Brasimone è uno dei maggiori centri di ricerca a livello nazionale e internazionale dedicato allo studio e allo sviluppo delle tecnologie nei settori della fissione di quarta generazione e fusione nucleare a confinamento magnetico. Rilevanti sono le competenze disponibili sulla tecnologia dei metalli liquidi, sui materiali innovativi per applicazioni in ambienti severi, sulla prototipazione di sistemi e componenti per applicazioni ai sistemi energetici anche nucleari." Attraversando in auto la diga, verso la trattoria, Raffaele mi racconta che il referendum sul nucleare del 1987 bloccò la produzione di energia nucleare ma non la ricerca. La centrale nucleare del Brasimone (anche se non è una vera centrale) ricorda vagamente Chernobyl: il camino bianco e rosso, la cupola di cemento del reattore e i boschi tutto attorno, non ci sono invece i classici camini di raffreddamento, dandole un'aria più domestica. Accanto al lago c'è una trattoria sgarrupata per gli operai della centrale. Come in tutte le bettole per operai e camionisti, si mangia divinamente ma non leggero, segno premonitore dell'imminente cena.
L'albergo a Cortona è un quattro stelle e per aperitivo ci offrono cantucci e Vin Santo. Le quattro sciure che ci lavorano sono fin troppo disponibili e ci ammorbano parlandoci dei biscotti. Una volta arrivati in albergo io e il Raffa facciamo una corsa di acclimatamento attorno al paese che mi apre una voragine in pancia, rendendomi sempre più insofferente per quella cena. Restiamo per un po' nella hall dell'albergo ad aspettare Giorgia, una delle relatrici del convegno. Ho l'impressione di essere lì da delle mezzore quando finalmente Giorgia scende dalla camera.
La cena è alla Marelli, una cascina in mattoni rossi di proprietà della famiglia Marelli della famosa Magneti Marelli, e per metà affidata a Stefano Amerighi Vignaiolo in Cortona (da leggersi tutto insieme, di fila, senza virgola), amico e cliente di Raffaele e organizzatore del convegno. Mi aspetto una cena formale in cui mantenere un contegno istituzionale ma si tratta di tutt'altro. La tavola non è apparecchiata e anzi la stanza è alta e semivuota. Ci sono un grande caminetto al centro, un divano, due poltrone, una grande credenza piena di bottiglie vuote di Syrah francese e nient'altro. Siamo in dodici a cena ma arriviamo presto e ci sono ancora solo tre vignaioli francesi già piuttosto avanti col vino e coi trigliceridi, un broker di borsa collezionista di bottiglie d'annata e Francesco, un dipendente di Stefano. Come me, neanche Giorgia conosce nessuno e mi sento meno solo, inoltre lei è un'ingegnere: di vino ne sa più di me ma è comunque fuori contesto. Così ci mettiamo in fondo alla tavola, separati dagli altri commensali da Raffaele, che emana sapienza anche per noi. Il broker stappa una magnum di Champagne e così inizia una serata destinata a durare ore e inframmezzata da un'innumerabile sequela di portate e bottiglie di vino (in realtà, per scopi puramente antropologici, le ho contate: undici, di cui una magnum). L’ospite arriva solo al terzo bicchiere di Champagne: Stefano è sulla cinquantina, capelli e barba brizzolati e occhiali da vista Celine con montatura nera. Neri anche il maglione, i pantaloni e le scarpe. Sulla credenza ci sono dischi di Paolo Conte e qualche cd generico di musica classica, di quelli che si trovavano una volta in edicola e che contenevano qualche grande classico come Tchaikovsky e Beethoven, più qualche russo un po' più ricercato ma meno sofisticato, che ne so, Mussorgsky. Stefano è un melomane, ha scoperto l’opera da adolescente col Così Fan Tutte e poi da Mozart è arrivato a Verdi. Da giovane frequentava il Regio di Parma, che dice fosse il suo teatro preferito (mah), apprezzava anche l’orchestra del Maggio mentre non trovava nulla di eccezionale nella Scala (ancora: mah). Era talmente appassionato d’opera che chiese a sua moglie di sposarlo durante una Boheme, che però raccontandolo attribuisce erroneamente a Verdi. Io mi irrigidisco ma evito di farlo notare, i lapsus capitano a tutti e io non voglio fare quello che alza il ditino per correggere il padrone di casa, così annuisco e continuo ad ascoltarlo. Insieme a lui arrivano anche altri tre vignaioli biodinamici siciliani. Il più anziano, un distinto signore sulla settantina (che avrei scoperto essere l'unico altro vegetariano nella stanza) e i suoi due collaboratori, non molto raffinati in realtà. Alla terza bottiglia di bianco sono iniziati i rossi e, insieme ad essi, un simpatico giochetto in cui gli ospiti dovevano indovinare il vino. Raffale sembrava particolarmente bravo a questo gioco e per un po' ho avuto l'impressione che i due siciliani non facessero che ripetere quello che diceva lui. Anche il broker sapeva il fatto suo e la cosa aveva iniziato a prendere una piega deliziosa. In queste cene, mi ha spiegato Raffaele, ognuno porta qualche bottiglia e il cibo diventa più che altro un modo per continuare a bere. Dividendo una bottiglia in tanti, nessuno riesce a bere più di un paio di dita di ogni bottiglia, per cui il tasso alcolemico, una volta raggiunta una certa soglia, non si alza ulteriormente ma resta più che altro stazionario per tutta la durata della cena, facendo più che altro i suoi peggiori effetti il giorno dopo.
Quando chiedo a Raffaele se in quell'ambiente ci siano problemi di alcolismo, lui mi risponde che "da un punto di vista patologico, probabilmente no, o almeno non diffusamente, ma in una forma latente sì. Tra cene, presentazioni e fiere, i vignaioli bevono tutti i giorni. Inoltre, durante le cene come questa, si è diffusa sempre di più l'abitudine di aprire la bottiglia tanto per aprirla, spesso finendola in fretta per passare a quella dopo, o buttandone via metà, nella sputacchiera, passata di mano in mano con la scusa di gettare i fondi, e per far spazio alla bottiglia appena aperta. Così non ci si prende il tempo per lasciar evolvere il vino e per vedere come cambia nel corso della sera. È un atteggiamento bulimico e anche poco rispettoso nei confronti di una bottiglia che un povero vignaiolo ha impiegato un anno per produrre. Ogni volta che qualcuno prova a parlare di alcolismo in questo ambiente il gelo tronca ogni possibile discorso, e d'altronde nessuno è interessato a farlo, perché vorrebbe dire mettere in discussione l'intera economia del settore: quando dieci anni fa crollò definitivamente l'idea del vino come alimento centrale per la dieta mediterranea e si capì finalmente che berlo fa male, la comunicazione dell'industria vitivinicola si spostò sul suo valore culturale. Cosa di per sé anche vera, se non che la cultura del vino non sta nella bottiglia ma nel territorio; mentre l'esperienza enologica si ferma sempre alla degustazione e non si spinge mai alla vera scoperta del territorio e della sua storia, soprattutto in Italia." Insomma, quello che dovrebbe essere il pretesto diventa lo scopo.
Durante la cena apriamo una bottiglia di Cornas del 2006, l'ultima annata del vignaiolo che l’ha prodotta, un tale Robert Michel, prima che andasse in pensione. Raffaele mostrandomi la bottiglia mi fa notare che la parola più grande sull'etichetta non è il nome del vignaiolo, che invece è scritto piccolo in un angolo, né dell'uva, Syrah, anche questa scritta in piccolo, ma il nome del vitigno, cioè il posto in cui è stato fatto. Ed è scritto al centro, a caratteri cubitali: Cornas. In Francia il brand non è il nome di fantasia dato al vino dal vignaiolo, ma il nome del posto. Questo fa sì che le denominazioni siano molto più piccole e controllate che in Italia, e che attorno a queste denominazioni si costruisca un'identità più profonda. Lungo il Rodano francese, ad esempio, si trova questo paese, Cornas, dove si coltiva solo Syrah. Il cliente finale sa in partenza che non sta comprando tanto una cantina, ma un territorio, e una storia. Dopo il Cornas, aprono una bottiglia di Pinot Nero del 1959 (puoi avere il palato di una pecora come il sottoscritto, ma l'idea di bere un intruglio fermo in una cantina da 65 anni esalterebbe chiunque). Beviamo qualche altra bottiglia di Syrah di Stefano e in fine un Marsala perpetuo prodotto secondo il metodo tradizionale di produzione del Marsala, prima che gli inglesi lo trasformassero in una specie di liquore aggiungendoci alcol e zucchero per farlo arrivare sano in patria, e che viene prodotto con un sistema che ricorda quello del lievito madre.
Sopravvissuti alla cena, verso le 2 rientriamo in albergo per cercare di dormire prima del giorno successivo. Come accade le rare volte che bevo, il sabato mi alzo prima della sveglia. Devo rendermi presentabile per il convegno, a cui Raffaele mi ha incaricato di registrare gli accrediti per giustificare la mia presenza in albergo. Il convegno si tiene in una bella sala del Museo Etrusco di Cortona in cui sono conservate cose random: sarcofagi egizi, spade rinascimentali, accrocchi di porcellana settecenteschi di rara inutilità, collezioni numismatiche, mappamondi e altre cose. Una volta assolto il mio unico dovere, ritorno in albergo e mi cambio, metto le scarpe da corsa e imbocco la provinciale che porta al Lago Trasimeno.
Micky mi ha programmato un weekend di carico con un lungo lento il sabato e una gara la domenica (vero motivo della trasferta) che farò con Raffaele a Reggio Emilia. Si chiama Mimosa Cross ma non si tratta di un vero cross, è più che altro una 10 chilometri su asfalto, seguita da una salita sterrata sui colli di 500 metri di dislivello e da un'ultima discesa in picchiata stile Passatore. 23 chilometri scarsi e 500 metri di dislivello. Tornando da Cortona, il pomeriggio del sabato, passiamo per Firenze ad accompagnare un’oratrice del convegno, e per uno sperduto paesino sui colli bolognesi per accompagnare Giorgia, che sospettiamo ancora in hangover dalla sera prima. Infine: Reggio nell'Emilia. A cena io e Raffaele riusciamo comunque a bere una birra.
La mattina dopo diluvia, a Reggio fa freddo e tira vento. Albinea, da cui parte la gara, è invasa di persone e dimostra l'indomito podismo di queste lande. Dopo aver tergiversato per qualche quarto d'ora in macchina, per cercare di digerire una brioches troppo dolce, decidiamo finalmente di scaldarci. Poi partiamo: primo chilometro 3'41'', secondo chilometro 3'40''. Passo al quinto chilometro 40 secondi più lento del mio personale sulla distanza, ma non sto malaccio. Poi la strada gira e inizia a salire. La pendenza è impercettibile alla vista ma il passo crolla di 30'' al chilometro. Sono isolato e quelli davanti a me prendono qualche metro, sono attorno alla quindicesima posizione. Inizio a cercare scuse: sono alla fine di una settimana di carico, ho il lungo del giorno prima sulle gambe e il Cornas del 2006 sullo stomaco, poi inizia la salita. Quando inizia lo sterrato cambio gesto e inizio a rosicchiare metri a quelli davanti: via uno, via un altro, come saltano gli altarini, bastardi. In salita un tale dietro di me inizia a urlare grida di dolore, la prima volta fa ridere ma poi inizia a diventare fastidioso, così lo stacco per non sentirlo più. Il maledetto in discesa mi riprende e rinizio a raccontarmi scuse. Valuto seriamente di fermarmi al ristoro per aspettare Raffaele e penso ad altre cose ridicole a cui generalmente mi aggrappo quando mi trovo in una zona di effort in cui non sono abituato a stare. Ragiono sul fatto che è la prima volta che faccio una gara sull'ora e mezza: le campestri sono simili come tipo di sforzo ma sono molto più corte. Nel frattempo i chilometri passano e finalmente inizio a vedere il paese. Sull'ultimo strappo riprendo un tipo e lo stacco sul rettilineo finale. Traguardo, fine, casa.
Quando racconto al Micky che un paio di persone mi hanno superato in discesa mi dice che dobbiamo diminuire il volume e aumentare la forza: mi dimostro poco interessato alla cosa. Cerco di spiegargli che la priorità non sempre è migliorare e che non a tutti i problemi bisogna cercare delle soluzioni, e che preferisco divertirmi e godermi il processo senza chiedere di più alla corsa. Roby allora mi ha chiesto a cosa serva un allenatore: a migliorare, certo, ma non significa che questa sia la priorità. Non sono disposto a togliere tempo alla cosa che mi piace fare di più, e cioè correre, per fare degli esercizi orribili solo per non farmi superare da due stronzi in discesa o per correre in un'ora in meno la 100 miglia "X". Cerco di fare del mio meglio ma senza bruciare il percorso. Ho sentito spesso amici fare frasi del tipo "quest'anno voglio dare tutto quello che riesco a dare". No, non me ne potrebbe fregare di meno; preferisco arrivare tra 20 anni ancora con la voglia di correre e con qualcosa da scoprire. Non vincerò mai una 100 miglia e non sarò mai un campione, e questo è uno dei più grandi regali che il destino potesse farmi. Non devo impegnarmi a vincere niente perché semplicemente non posso farlo, così posso godermi il processo senza riempirmi la testa di aspettative e di puttanate, senza fare un wannabe e senza dover attendere le aspettative di nessuno. Posso semplicemente dare quello che ho voglia di dare nel momento in cui voglio darlo. Al 13 marzo 2024, nel TRC, sono quello che ha corso più chilometri di tutti, e forse sono l'unico che non ha ancora deciso che gara fare quest'anno. Perché non ha importanza, l'unica cosa che conta è uscire a correre, per il resto, Syrah quel che Syrah.
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
AA. VV
DAL MITO ALLA REALTÀ STORICA DELLA R**
Atti del convegno - 2/3 marzo 2024
Fondazione R** - Istituto Storico
(Descrizione e copertina originali sul sito web)
Demonizzata dalla vulgata storica “ufficiale” e spesso denigrata da una cultura faziosa, quella in oggetto ha indubbiamente rappresentato un’esperienza unica, unendo l’abnorme difficoltà dello sforzo bellico ad una avanzatissima proposta politica. Pur attingendo al mito classico, soprattutto in riferimento alla componente femminile, seppe incarnare una realtà storica viva e radicata in una precisa visione del mondo.
Il convegno organizzato dalla Fondazione – qui raccolto sotto forma di Atti con lo scopo di offrire una rinnovata prospettiva di studio – rappresenta in tal senso una ricognizione esaustiva e preziosa che ne indaga le radici, i protagonisti, i riferimenti e le evoluzioni: dal sindacalismo rivoluzionario alla mistica e dal socialismo nazionale al nuovo militarismo, fino alla continuità ideale e all’azione delle odierne “comunità militanti”.
Perché questo passato, al quale è necessario guardare senza inutili torcicolli, rappresenta un testimone che migliaia di caduti hanno difeso a costo della vita: raccoglierne l’eredità, allora, non significa alimentare un nostalgismo incapacitante, ma orientare i propri passi attraverso la bussola di un autentico spirito italiano.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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Livorno celebra il centenario di Franco Basaglia con il convegno "Basaglia al futuro". Nel centesimo anniversario della nascita di Franco Basaglia, il Comitato per l’Etica nella Clinica (ComEC) dell'Azienda USL Toscana Nord Ovest organizza il convegno nazionale "Basaglia al futuro. Salute bene comune". L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale, si terrà sabato 30 novembre alle ore 9 nella Sala del Consiglio Comunale (piazza del Municipio 1, piano primo).... 🔴 Leggi articolo completo su La Milano ➡️ Read the full article
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La Regione istituisce l’Elenco dei boschi vetusti
L’assessore al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, stamattina ha firmato il decreto con cui viene istituito l’Elenco regionale dei boschi vetusti, nel quale saranno inseriti 21 siti boschivi di particolare interesse. Il provvedimento è stato siglato al termine di un convegno nazionale sul tema, nella sede dell’assessorato a Palermo. «Il registro che abbiamo istituito oggi – sottolinea…
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Comunicato Stampa #834: Sicurezza sui cantieri e patente a crediti, i tecnici della provincia di Matera si aggiornano
Un convegno organizzato dagli ordini professionali tecnici e dalle associazioni di categoria ha avuto luogo a Matera il 19 novembre 2024. Nutrita la partecipazione di relatori e pubblico. Il 22 novembre seminario su “Molte diverse luci” con il patrocinio di Architetti e Ingegneri delle province di Bari e Matera.
Ha avuto luogo a Matera, nel pomeriggio del 19 novembre 2024, il convegno su “La patente a crediti e la sicurezza nei cantieri”, organizzato dagli Ordini Professionali Tecnici della provincia di Matera e dalle Associazioni di Categoria Confapi, CNA e Confartigianato di Matera. “Mai come in questi ultimi tempi, nel nostro Paese si registrano numerosi infortuni sul lavoro, spesso fatali per le maestranze coinvolte” – commenta l’Ing. Giuseppe Sicolo, presidente della Scuola di Formazione del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’organismo che annovera gli ingegneri di Matera e Provincia. “La qualificazione dei soggetti presenti in cantiere è alla base della cultura della prevenzione, con conseguente riduzione dei rischi. Con l’entrata in vigore della nuova normativa sulla qualificazione delle imprese e sull’istituzione dell’obbligo, per tutti i soggetti coinvolti nei lavori di cantiere, di conseguire la Patente a Crediti, la sicurezza diventa un obiettivo irrinunciabile e condiviso, anche negli appalti a cascata nei cantieri temporanei e mobili”. Nel suo messaggio di benvenuto ai numerosi partecipanti, Sicolo ha altresì sottolineato “l'importanza sempre maggiore, nei cantieri, della figura del coordinatore della sicurezza: infatti, occorre un impegno crescente da parte dei professionisti nella progettazione dei cantieri stessi per garantire la migliore sicurezza per i lavoratori”. Nutritissimo il programma degli interventi: oltre a prevedere i saluti di rito di tutti i presidenti delle organizzazioni professionali e istituzionali partecipanti, hanno preso parte ai lavori del convegno la Direttrice INAIL della Basilicata, Lucia Carmen Angiolillo (“La situazione del lavoro nei dati Inail); il Direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza e Matera, Michele Lorusso (“La sicurezza in cantiere e le ultime modifiche al D. Lgs. 18/08”); il Responsabile Nazionale CNA Costruzioni, Riccardo Masini (“La qualificazione delle imprese e la patente a crediti”); Angelo Licchelli e Luciano Colella, dell’U.O. Medicina e Sicurezza del Lavoro ASM del Materano (“Gli aspetti prevenzionistici dell’ispezione in cantiere”); il Componente del Gruppo di Lavoro Sicurezza del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Gianluca Giagni (“La formazione continua quale strumento di prevenzione per la sicurezza del lavoro”); il Dirigente del Settore OO.PP. della Provincia di Taranto e autore di testi normo tecnici, Pantaleo De Finis (“Il subappalto nei cantieri tra norme e profili operativi”); infine gli incaricati Confapi e CNA di Matera, Mario Bitonto e Matteo Buono, con le conclusioni affidate al Vicepresidente Comitato Regionale di Coordinamento INAIL Basilicata, Leonardo Montemurro. Il simposio, moderato da Giuseppe Lapacciana (Commissione di Sicurezza dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera), ha potuto contare sulla collaborazione della Direzione Regionale dell’INAIL, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza e Matera, e dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Infine, per venerdì prossimo, 22 novembre 2024, presso l’Aula Magna dell’Università della Basilicata di Matera (dalle 15.00 alle 19.00) è in programma il seminario “Molte diverse luci”, organizzato da Opera Luce in collaborazione con Accademia della Luce e patrocinato dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti delle province di Bari e Matera. La partecipazione a questo nuovo evento comporterà il riconoscimento di tre crediti formativi a favore degli architetti e ingegneri che vi aderiranno.
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Sicurezza sui cantieri e patente a crediti, i tecnici della provincia di Matera si aggiornano
Un convegno organizzato dagli ordini professionali tecnici e dalle associazioni di categoria ha avuto luogo a Matera il 19 novembre 2024. Nutrita la partecipazione di relatori e pubblico. Il 22 novembre seminario su “Molte diverse luci” con il patrocinio di Architetti e Ingegneri delle province di Bari e Matera.
Ha avuto luogo a Matera, nel pomeriggio del 19 novembre 2024, il convegno su “La patente a crediti e la sicurezza nei cantieri”, organizzato dagli Ordini Professionali Tecnici della provincia di Matera e dalle Associazioni di Categoria Confapi, CNA e Confartigianato di Matera. “Mai come in questi ultimi tempi, nel nostro Paese si registrano numerosi infortuni sul lavoro, spesso fatali per le maestranze coinvolte” – commenta l’Ing. Giuseppe Sicolo, presidente della Scuola di Formazione del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’organismo che annovera gli ingegneri di Matera e Provincia. “La qualificazione dei soggetti presenti in cantiere è alla base della cultura della prevenzione, con conseguente riduzione dei rischi. Con l’entrata in vigore della nuova normativa sulla qualificazione delle imprese e sull’istituzione dell’obbligo, per tutti i soggetti coinvolti nei lavori di cantiere, di conseguire la Patente a Crediti, la sicurezza diventa un obiettivo irrinunciabile e condiviso, anche negli appalti a cascata nei cantieri temporanei e mobili”. Nel suo messaggio di benvenuto ai numerosi partecipanti, Sicolo ha altresì sottolineato “l'importanza sempre maggiore, nei cantieri, della figura del coordinatore della sicurezza: infatti, occorre un impegno crescente da parte dei professionisti nella progettazione dei cantieri stessi per garantire la migliore sicurezza per i lavoratori”. Nutritissimo il programma degli interventi: oltre a prevedere i saluti di rito di tutti i presidenti delle organizzazioni professionali e istituzionali partecipanti, hanno preso parte ai lavori del convegno la Direttrice INAIL della Basilicata, Lucia Carmen Angiolillo (“La situazione del lavoro nei dati Inail); il Direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza e Matera, Michele Lorusso (“La sicurezza in cantiere e le ultime modifiche al D. Lgs. 18/08”); il Responsabile Nazionale CNA Costruzioni, Riccardo Masini (“La qualificazione delle imprese e la patente a crediti”); Angelo Licchelli e Luciano Colella, dell’U.O. Medicina e Sicurezza del Lavoro ASM del Materano (“Gli aspetti prevenzionistici dell’ispezione in cantiere”); il Componente del Gruppo di Lavoro Sicurezza del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Gianluca Giagni (“La formazione continua quale strumento di prevenzione per la sicurezza del lavoro”); il Dirigente del Settore OO.PP. della Provincia di Taranto e autore di testi normo tecnici, Pantaleo De Finis (“Il subappalto nei cantieri tra norme e profili operativi”); infine gli incaricati Confapi e CNA di Matera, Mario Bitonto e Matteo Buono, con le conclusioni affidate al Vicepresidente Comitato Regionale di Coordinamento INAIL Basilicata, Leonardo Montemurro. Il simposio, moderato da Giuseppe Lapacciana (Commissione di Sicurezza dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera), ha potuto contare sulla collaborazione della Direzione Regionale dell’INAIL, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza e Matera, e dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Infine, per venerdì prossimo, 22 novembre 2024, presso l’Aula Magna dell’Università della Basilicata di Matera (dalle 15.00 alle 19.00) è in programma il seminario “Molte diverse luci”, organizzato da Opera Luce in collaborazione con Accademia della Luce e patrocinato dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti delle province di Bari e Matera. La partecipazione a questo nuovo evento comporterà il riconoscimento di tre crediti formativi a favore degli architetti e ingegneri che vi aderiranno.
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Oltre la violenza: Convegno Azzurro Donna Forza Italia
Convegno Azzurro Donna Forza Italia a Firenze a Palazzo Vecchio: "Oltre la violenza: l’educazione finanziaria come strumento di autonomia", il 22 novembre dalle 16.30 in Sala Macconi Prosegue con l’evento di venerdì 22 novembre, che si svolgerà in Sala Macconi, alle ore 16,30, il ciclo di incontri, organizzato da Azzurro Donna, iniziato lo scorso marzo, dedicato al contrasto contro la violenza economica. L’incontro, organizzato e moderato dalla responsabile di Azzurro Donna Firenze, Elena Ceroni, con la collaborazione del Gruppo Consiliare, vedrà l’intervento della coordinatrice nazionale di AD, Onorevole Catia Polidori, delle Onorevoli toscane Erika Mazzetti e Chiara Tenerini, della Dott.ssa Benedetta Lami, formatrice finanziaria AIF e del Capo Dipartimento Istruzione Regionale Toscana, Dott.ssa Rita Pieri. Il convegno nasce dopo una prima riflessione sulla consapevolezza dello status attuale delle donne e sulla forma di violazione dei diritti umani e di discriminazione consistente in tutte quelle condotte dirette a limitare o a negare l’indipendenza economica della donna e a comprometterne l’autosufficienza. Dopo un evento dedicato all’imprenditoria femminile e all’individuazione di buone pratiche finalizzate al raggiungimento del benessere economico delle donne, questo incontro formativo sarà dedicato al l’educazione finanziaria. Ad aprire i lavori la Coordinatrice Regionale di Azzurro Donna Toscana Marianna Baldi, il Coordinatore Regionale FI Marco Stella, Il consigliere comunale FI Alberto Locchi e la coordinatrice Comunale di Forza Italia Firenze Maria Grazia Internò.
Azzurro Donna Forza Italia Follow @FI_Toscana
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Convegno ICSAIC | Il Partito d'Azione nell'Italia liberata - diretta social
Convegno ICSAIC – University Club, Unical, 14 novembre 2024, ore 9.30 – 17.30
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