#Conservatorio di Musica Benedetto Marcello
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Uncombed, Unforeseen, Unconstrained - Conservatorio di Musica Benedetto Marcello, Venezia 26-11-2022
Uncombed, Unforeseen, Unconstrained – Conservatorio di Musica Benedetto Marcello, Venezia 26-11-2022
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La Fondazione Alma Dal Co
Questa volta, vogliamo farvi conoscere la Fondazione Alma Dal Co, grazie ad AIDR.Il presente articolo a cura di Mauro Nicastri, ci aiuta a conoscerla più da vicino incuriosendo abbastanza noi di Vortici.it, per via di un'interessante iniziativa.Contribuire alla cultura e alla scienza: un impegno condiviso con la Fondazione Alma Dal Co di Mauro Nicastri*
Quest'anno la Fondazione Aidr (www.aidr.it) ha scelto di sostenere la Fondazione Alma Dal Co invitando tutti coloro che fanno parte del proprio network a destinare il 5 per mille dell'IRPEF ad un ente che celebra la memoria e il lascito culturale di Alma Dal Co attraverso il sostegno ai talenti emergenti nel campo della musica e della scienza.
Alma con colleghi e ricercatori del suo gruppo nel 2022 La Fondazione Alma Dal Co è nota per il suo impegno nell'incoraggiare e sostenere i giovani eccellenti, e quest'anno, durante il concerto dei vincitori che si terrà sabato 30 novembre 2024 presso il Conservatorio di Venezia Benedetto Marcello, avremo l'opportunità di assistere alle esibizioni dei giovani talenti premiati. Il concerto, che inizierà alle ore 17:00, vedrà esibizioni nelle categorie di pianoforte, canto solista, composizione corale e direzione di coro. La composizione corale, cuore pulsante di questo evento, verrà selezionata attraverso un bando specifico, disponibile sul sito almadalcofondazione.org, e l'esecuzione della composizione vincente sarà diretta dal vincitore del premio di direzione. Contribuire al 5 per mille a favore della Fondazione significa investire nell'eredità intellettuale di una grande promotrice della cultura e della scienza. È un gesto di sostegno che non comporta costi aggiuntivi per il donatore, ma che può fare la differenza nella vita di giovani promettenti. Per partecipare, è sufficiente indicare il codice fiscale della Alma Dal Co, 94105370277, nell’apposita sezione dei modelli fiscali. Anche coloro che non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi possono contribuire, utilizzando la scheda per il 5 per mille disponibile nelle Certificazioni Uniche o nel Modello 730, e consegnarla in un ufficio postale o a un intermediario abilitato. Siamo profondamente grati per ogni contributo, poiché ogni donazione ci permette di portare avanti e di espandere le iniziative di grande valore sociale e culturale promosse dalla Fondazione. Questa collaborazione continua a onorare l'eredità intellettuale di Alma Dal Co, una figura emblematica nel suo impegno verso la scienza e la musica. Per coloro interessati a scoprire di più sull'impatto scientifico di Alma Dal Co e sulle attività della Fondazione, consigliamo di visitare i seguenti link: • obituary di Alma sulla rivista Nature: https://www.nature.com/articles/ • sito della Fondazione Alma Dal Co alla pagina Science dove è disponibile la Lecture in onore di Alma tenuta ad Harvard qualche settimana fa: https://almadalcofondazione.org/science/ • Il link al Twitter del suo gruppo di ricerca, dalcolab, all'Università di Losanna, dove in un anno aveva vinto finanziamenti per 7 ricercatori: https://twitter.com/DalCo_Lab*Presidente Fondazione Aidr (www.aidr.it)Immagine di copertina: AIDRSegui la rubrica Scienze di Vortici Magazine Read the full article
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Biennale Musica 2023 a Venezia
Biennale Musica 2023 si terrà a Venezia dal 16 al 29 ottobre, con come filo conduttore la Micro-Music ed è diretto per la terza volta da Lucia Ronchetti, una delle principali compositrici italiane di oggi. Il programma del Festival è dedicato al suono digitale, tra tendenze stilistiche e ricerche creative innovative sulla scena musicale internazionale. Installazioni, performance e forme online: numerose prime assolute commissionate dalla Biennale di Venezia e coproduzioni con i principali festival internazionali. La Biennale Musica si compone di sei diverse sezioni, Sound Microscopies; Sound Installations/Sound Exhibitions; Stylus Phantasticus-The Sound Diffused by Venetian Organs; Club Micro-Music; Sound Studies e Digital Sound Horizons. L’evento prevede le prime assolute di opere di Brian Eno, che darà qui inizio al suo primo tour da solista e riceverà il Leone d’Oro alla carriera 2023 per la sua ricerca della qualità, la bellezza e la diffusione del suono digitale, accompagnata dalla concezione dello spazio acustico come strumento compositivo. Il progetto Shipse Nothing Can Ever Be The Same prevedono una retrospettiva di Eno attraverso interviste, progetti di videoarte, conferenze, performance, documentazione del backstage di concerti ed eventi artistici. Miller Puckette riceverà il Leone d’argento 2023 per l’ideazione e lo sviluppo dei software Max/Msp e Pure Data, due dei più importanti programmi per il trattamento del suono in tempo reale e la sintesi di suoni digitali. Saranno inoltre presentate l’opera dell’ingegnere e compositore Robert Henke (Commodore cbm 8032), più una nuova produzione del ciclo Professor Bad Trip di Fausto Romitelli. Il concerto inaugurale sarà aperto da As I Live And Breathe di Morton Subotnick, che elaborerà in tempo reale il suo respiro e i gesti vocali secondo tecniche avanzate di esecuzione elettronica così da creare un ambiente tecnologico unico. Andrea Liberovici e Paolo Zavagna (Sound Of Venice Number Two) presenteranno un nuovo progetto che indaga il paesaggio sonoro veneziano, ispirandosi all’iconografia e ai documenti d’archivio. Anche Anthea Caddy e Marcin Pietruszewski (Love numbers), Tania Cortés (1195), Alberto Anhaus (Colonization – Sea Invasion), Louis Braddock Clarke (Weather Gardens) parteciperanno con opere sonore per specifici spazi della città di Venezia. Dieci nuove produzioni di College Musica faranno parte del programma del Festival in una sezione autonoma, intitolata Digital Sound Horizons, che esplorerà il presente e il futuro dei confini dell’interazione tra scienza, tecnologia e creatività musicale. Wolfgang Mitterer, John Zorn, Andrea Marcon e Luca Scandali si esibiranno nelle Chiese di San Giorgio, San Salvador e San Trovaso e nel Conservatorio Benedetto Marcello tra gli organi costruiti a Venezia da Gaetano Callido, Pietro Nacchini, Franz Zanin e Jürgen e Hendrik Ahrend. Quattro lezioni su Rai Radio3, a cura di Paola Damiani e condotte da Giovanni Bietti, indagheranno il repertorio organistico della Scuola veneziana del Cinquecento. Infine, ci saranno progetti in forma installativa, programmi compositivi online ed eventi in forma di concerti che vedono l’utilizzo delle nuove tecnologie legate al suono digitale a cura di Jaehoon Choi, Lydia Krifka Dobes, Fabio Machiavelli, Estelle Schorpp, Severin Dornier, Leonie Strecker e Alexis Weaver, Brigitta Muntendorf, il collettivo formato da Guy Ben-Ary e Nathan Thompson. Read the full article
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Young Music Italy: la musica italiana ritorna all'Iic di Londra
Di Simone Platania @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Young Music Italy: la musica italiana ritorna all'Iic di Londra con due appuntamenti a fine settembre. Alfredo Conte e Maura Pansini a Young Music Italy: la musica italiana ritorna all'Iic di Londra La stagione estiva è finita ed è iniziata quella dedicata a eventi e concerti. E di certo la cultura e il tocco italiano non potevano mancare. A fine settembre infatti un graditissimo come back, ovvero la serie di concerti Young Music Italy: la musica italiana ritorna all'Iic di Londra con due appuntamenti il 26 e il 27 settembre. I due eventi sono attesi come di consueto presso la sede dell'Istituto Italiano di Cultura a Londra, a Belgrave Square. Le due giornate di musica sono organizzate in collaborazione con il pianista Alfredo Conte. il Maestro Maura Pansini e la pianista Marina Ciocca, omaggiando il Maestro Franco Medori. Quest'ultimo è stato il principale rappresentante della cosiddetta scuola napoletana di musica per pianisti. Di seguito le due giornate nel dettaglio: - Martedì 26 settembre alle ore 15.30, un workshop curato dal Maestro Maura Pansini, con un focus sulla metodologia di studio della prassi esecutiva pianistica. Per prenotare gratuitamente cliccare qui. - Mercoledì 27 settembre alle 18.30, un recital pianistico diretto dal Maestro Maura Pansini con i suoi apprendisti Marina Ciocca e Alfredo Conte, che eseguiranno musiche di Busoni, Chopin, Musorgskij e Liszt. Per prenotare gratuitamente cliccare qui. Gli ospiti Maura Pansini si è diplomata come pianista al Conservatorio di Musica E.R. Duni di Matera e nello studio didattico della musica al Conservatorio S. Cecilia di Roma. Vincitrice di numerosi premi internazionali, ha studiato come apprendista del Maestro Franco Medori presso la Scuola Tomàs Ludovico da Victoria di Roma, diplomandosi con lode. Alfredo Conte ha studiato al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, al Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste e al Conservatorio S. Cecilia di Roma. Si è recentemente laureato presso il dipartimento di musica del King's College di Londra, completando un corso di perfezionamento pianistico presso la Royal Academy of Music. È vincitore del Concorso internazionale pianistico "Dinu Lipatti" (2023). Marina Ciocca ha iniziato i suoi studi come pianista a Rotterdam, diplomandosi al Conservatorio S. Cecilia di Roma con lode nel 2021 come apprendista di Maura Pansini. Attualmente studia con il Maestro Pansini. Ha ricevuto diversi premi pianistici. ... Continua a leggere su www.
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“Il Violino di Noè”, un gigantesco violino galleggiante dello scultore veneziano Livio De Marchi, compie il suo viaggio inaugurale per un concerto sul Canal Grande a Venezia. Dodici metri e mezzo di legno, in parte lavorato a mano, simboleggiano la rinascita di Venezia attraverso l'arte, la cultura e la musica, hanno affermato gli autori. Il violino galleggiante ospita musicisti del Conservatorio Benedetto Marcello che suonano Vivaldi. Foto di Marco Bertorello
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Giovanni Legrenzi, Sonata quinta per quattro viole da gamba e basso continuo, op. 11 n. 17
Scuola di Musica Antica del Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia diretta da Francesco Erle Viola da gamba principale e direttore: Cristiano Contadin Classi di viola da gamba di Cristiano Contadin (Conservatorio di Venezia) e Bettina Hoffmann (Conservatorio di Vicenza) Venezia, chiesa di Santa Maria del Carmelo (Carmini) Mercoledì 18 febbraio 2015
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ELEVATOR PITCH !
[ elevator pitch / accepting / @sozotohakai ]
⤷ min seyoung, aka sylvia min, 24, opera singer
born to prominent opera singers, sylvia is a distant figure who is seen to be condescending to those around her. rather, she has difficulty in connecting with people as she never really was able to foster a warm connection with her ever missing parents ( only knowing her governess as her only caregiving figure ). not knowing much else, sylvia ended up receiving formal education and training as an opera singer in venice, italy ( conservatorio di musica benedetto marcello di venezia ). there’s been speculations as to WHY sylvia min hasn’t made her way to the stage yet, some say it’s stage fright, some say that she’s just a terrible opera singer…she just doesn’t know what to do with her life.
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La saga cinematografica di “Mission Impossible”, portata in auge da Tom Cruise, torna con il settimo episodio che sarà un altro sicuro grande successo, e il divo hollywoodiano è impegnato con le riprese a Venezia. Ebbene sì, presto qualche fortunato (o fortunata) potrà adocchiare il divo lungo i calli e i canali della città. La star di Hollywood approderà in laguna per girare alcune avventurose scene. E non senza fatica, visto che la geografia di questa città non è delle più semplici. Tra i luoghi più riconoscibili di Venezia ci sarà sicuramente Rio di Cannaregio, una delle vie d’acqua più importanti di Venezia che collega Canal Grande con l’area Nord-Ovest. Nelle scene del film si assisterà alla celebre festa sull’acqua che ogni anno apre il Carnevale. E sarà soprattutto il Canale Grande il set di molte delle scene d’azione del film: in programma promettono anche una sequenza mozzafiato. Qui si affacciano alcuni degli edifici storici più famosi di Venezia. Infatti, alcune scene sono ambientate all’interno dei palazzi più belli, come il seicentesco Palazzo Pisani di Santo Stefano, uno dei più grandi e affascinanti della città, sede del conservatorio di musica Benedetto Marcello, oppure sulla terrazza di The Gritti Palace, un hotel di lusso a Campo Santa Maria del Giglio o ancora alla pescheria di Rialto, un grande loggiato coperto che ospita ogni giorno il mercato del pesce. Tantissimi sono gli scorci turistici riconoscibili nella settima pellicola di “Mission Impossible”: la Chiesa di San Giacomo dell’Orio, una delle più antiche di Venezia risalente al 1200; quella di San Zan Degolà (San Giovanni Battista Decollato), che rappresenta uno dei rari esempi di architettura veneto-bizantina (entrambe le chiese si trovano nel sestiere di Santa Croce); la Chiesa di Santa Maria del Giglio e Campo Santa Maria del Giglio, tra piazza San Marco e Campo Santo Stefano. Tante anche le vie e i ponti sui canali dove sono ambientate le scene: Calle del Traghetto e Fondamenta de la Salute, il Ponte Minich sul Rio de Santa Marina, Ramo e Sotoportego Pisani, Calle Ca’ Genova e Campo San Vio, uno spazio lastricato bagnato da entrambi i lati dall’acqua, da una parte dal Canal Grande e dall’altra dal rio di San Vio, un rio che porta dal Canal Grande al Canale della Giudecca. E naturalmente Ethan Hunt, alias Tom Cruise, attraverserà l’iconica piazza San Marco, luogo imprescindibile per chi visita Venezia per vacanza, lavoro o per missioni segrete. @123rf https://ift.tt/2V2D3jW Venezia, sui luoghi di “Mission Impossible” con Tom Cruise La saga cinematografica di “Mission Impossible”, portata in auge da Tom Cruise, torna con il settimo episodio che sarà un altro sicuro grande successo, e il divo hollywoodiano è impegnato con le riprese a Venezia. Ebbene sì, presto qualche fortunato (o fortunata) potrà adocchiare il divo lungo i calli e i canali della città. La star di Hollywood approderà in laguna per girare alcune avventurose scene. E non senza fatica, visto che la geografia di questa città non è delle più semplici. Tra i luoghi più riconoscibili di Venezia ci sarà sicuramente Rio di Cannaregio, una delle vie d’acqua più importanti di Venezia che collega Canal Grande con l’area Nord-Ovest. Nelle scene del film si assisterà alla celebre festa sull’acqua che ogni anno apre il Carnevale. E sarà soprattutto il Canale Grande il set di molte delle scene d’azione del film: in programma promettono anche una sequenza mozzafiato. Qui si affacciano alcuni degli edifici storici più famosi di Venezia. Infatti, alcune scene sono ambientate all’interno dei palazzi più belli, come il seicentesco Palazzo Pisani di Santo Stefano, uno dei più grandi e affascinanti della città, sede del conservatorio di musica Benedetto Marcello, oppure sulla terrazza di The Gritti Palace, un hotel di lusso a Campo Santa Maria del Giglio o ancora alla pescheria di Rialto, un grande loggiato coperto che ospita ogni giorno il mercato del pesce. Tantissimi sono gli scorci turistici riconoscibili nella settima pellicola di “Mission Impossible”: la Chiesa di San Giacomo dell’Orio, una delle più antiche di Venezia risalente al 1200; quella di San Zan Degolà (San Giovanni Battista Decollato), che rappresenta uno dei rari esempi di architettura veneto-bizantina (entrambe le chiese si trovano nel sestiere di Santa Croce); la Chiesa di Santa Maria del Giglio e Campo Santa Maria del Giglio, tra piazza San Marco e Campo Santo Stefano. Tante anche le vie e i ponti sui canali dove sono ambientate le scene: Calle del Traghetto e Fondamenta de la Salute, il Ponte Minich sul Rio de Santa Marina, Ramo e Sotoportego Pisani, Calle Ca’ Genova e Campo San Vio, uno spazio lastricato bagnato da entrambi i lati dall’acqua, da una parte dal Canal Grande e dall’altra dal rio di San Vio, un rio che porta dal Canal Grande al Canale della Giudecca. E naturalmente Ethan Hunt, alias Tom Cruise, attraverserà l’iconica piazza San Marco, luogo imprescindibile per chi visita Venezia per vacanza, lavoro o per missioni segrete. @123rf Il settimo episodio della saga è stato, in parte, girato a Venezia. Ecco i luoghi che ha visitato Ethan Hunt in laguna.
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E siamo al quarto progetto che portiamo a O'Festival 2019: si tratta di Marta Boraso, in arte Martæ. L'abbiamo già conosciuta come chitarrista classica all'edizione dello scorso anno; quest'anno ritorna ma in veste di cantautrice. Nonostante la giovane età (vent'anni ancora da compiere), Marta vanta già un curriculum di tutto rispetto con partecipazioni a concorsi nazionali ed internazionali, concerti e masterclass con alcuni degli esponenti più alti della scena chitarristica arrivando a suonare al Senato a Roma nell’aprile del 2016, mentre nel luglio 2016 ha partecipato a “Un Lago de Conciertos” nella Valencia Summer Performance Program tenutasi nella sede spagnola della rinomata scuola di musica internazionale Berklee. Vanta anche alcune partecipazione a @sofar e un video registrato per @balconytv. Attualmente frequenta il primo anno del Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia nel corso di chitarra classica. Nel corso dell’ anno 2017/2018 ha portato in giro il proprio progetto di cantautorato con più di sessanta date, le più significative al Teatro Miela di Trieste, al @parcodellamusicapadova, al Teatro Goldoni di Venezia. Ha lavorato inoltre come musicista nell’ambito teatrale, accompagnando musicalmente più di una ventina di spettacoli di Shakespeare, Goldoni, Rostand e molti altri. Il 16 giugno 2019 usicrà il suo primo Ep, registrato presso l'@edacstudio di Como e prodotto, registrato, mixato e masterizzato da Davide Lasala e @andreafognini. Appuntamento domenica 9 giugno in Piazza Grande alle ore 11.00! (Foto di @chiaramirelli) @ofestival.oderzo @martae.music #indipsonora #ofestival #forooderzo #oderzo #folk #guitarist #femalemusician #music #guitar #chitarra #musicaacustica https://www.instagram.com/p/ByN-8tZCkwD/
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15 Must-See Exhibitions in Venice during the Biennale
Installation view of Hicham Berrada, Mesk-Ellil, 2015–19, at “Luogo e Segni,” Punta della Dogana, 2019. Photo by Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti. Courtesy © Palazzo Grassi.
This spring and summer, fresh art will fill historic churches, palazzi, and institutions across Venice. To help you navigate the flood of ambitious exhibitions and projects, we share a selection that you won’t want to miss—ranging from new glass sculptures by leading contemporary artists to the color-soaked paintings of Helen Frankenthaler.
“Glasstress”
Fondazione Berengo Art Space, Campiello Della Pescheria, 30141 Venice
May 9–Nov. 24, 2019
Fondazione Berengo Art Space. © Francesco Allegretto.
Since opening his studio on the island of Murano in 1989, Venice native Adriano Berengo has been dedicated to bridging glass traditions and contemporary art. He’s invited over 300 artists—with little or no prior experience in glass—to learn glassmaking from the masters at his studio. And for the past decade, Berengo has biannually mounted exhibitions of the resulting work, called “Glasstress,” to coincide with the Venice Biennale. This year, visitors are treated to new work and highlights from years past, including pieces by internationally renowned artists like Ai Weiwei, Laure Provoust, José Parlá, and Rose Wylie.
“Luogo e Segni”
Punta della Dogana, Dorsoduro, 2, 30123 Venice
Through Dec. 15, 2019
Installation view (from left to right) of Roni Horn, White Dickinson THE CAREER OF FLOWERS DIFFERS FROM OURS ONLY IN INAUDIBLENESS, 2006. Courtesy of the artist and Hauser & Wirth; Felix Gonzalez Torres, “Untitled”(Blood), 1992. Courtesy of the Pinault Collection, “Untitled” (7 Days of Bloodworks), 1991. Courtesy of the Pinault Collection. Installation at “Luogo e Segni,” Punta della Dognana, 2019. Photo by Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti. Courtesy © Palazzo Grassi.
A stark contrast to the flash and bang of the Damien Hirst exhibition that occupied the sprawling former customs building during the last Biennale, this show brings together poetic, conceptual pieces from Francois Pinault’s esteemed collection. Taking its title from a Carol Rama painting that translates to “place and signs,” the show includes works by 36 artists, with several impressive installations including a beaded curtain by Felix Gonzalez-Torres, Sturtevant’s appropriation of Gonzalez-Torres’s light bulb strands spilling onto the floor; and a smattering of frosty blue glass lozenges by Roni Horn.
“La Pelle - Luc Tuymans”
Palazzo Grassi, Campo San Samuele 3231, 30124 Venice
Through Jan. 6, 2020
Installation view of Luc Tuymans, Schwarzheide, 2019, Fantini Mosaici, Milano, at Palazzo Grassi, 2019. Photo by Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti. Courtesy © Palazzo Grassi.
Pinault’s 18th-century palazzo has been turned over to Belgian painter Luc Tuymans, who worked with curator Caroline Bourgeois to mount 80-plus paintings, dating from 1986 to the present, from the French billionaire’s collection and a new, site-specific mosaic on the floor of the central atrium. Tuymans is known for searing figurative paintings—often in a washed-out palette of grays, blacks, and sepia tones—that appropriate images from the media to offer dark commentary on recent history. The marble mosaic, Schwarzheide (2019), appears to be a simple rendering of pine trees but is based on drawings that Holocaust survivor Alfred Kantor created in a concentration camp.
“Baselitz - Academy”
Gallerie dell’Accademia di Venezia, Campo della Carita, 1050, 30123 Venice
May 8–Sept. 8, 2019
Georg Baselitz, BDM Gruppe (BDM Group), 2012. © Georg Baselitz. Photo by Jochen Littkemann, Berlin. Courtesy of Bolton & Quinn.
Georg Baselitz, Schlafzimmer (Bedroom), 1975. © Georg Baselitz. Photo by Jochen Littkemann, Berlin. Courtesy of Bolton & Quinn.
Best known for his expressive figurative paintings of inverted heads and bodies, Georg Baselitz is the first living artist to have an exhibition at the Galleria dell’Accademia. The German artist is showing his feverish paintings and drawings, as well as deftly hewn figurative sculptures, ranging from across his more than 60-year career and including new work created specifically for the show.
Jannis Kounellis
Fondazione Prada, Calle Corner, 2215, 30135 Venice
May 11–Nov. 24, 2019
Portrait of Jannis Kounellis, Galleria Lucio Amelio, Naples, 1973. Photo by Caludio Abate. Courtesy of Fondazione Prada.
Portrait of Jannis Kounellis, Galleria Gian Enzo Sperone, Turin, 1971. Photo © Paolo Mussat Sartor. Courtesy of Fondazione Prada.
The late Jannis Kounellis was a critical figure in the Italian Arte Povera movement, which saw artists transition from painting on canvas to mounting ambitious installations that broached the space between art and life. Curated by Germano Celant, this is the first Kounellis retrospective since his death in 2017. The show includes works created between 1959 and 2015, including installations and architectural interventions that explore combustion, Greco-Roman history, metaphysical dimensions, and gravity, among the artist’s other favorite subjects. A highlight is the massive installation that fills the courtyard with coffee bean–filled sacks and plates of metal.
“Pittura / Panorama: Paintings by Helen Frankenthaler 1952–1992”
Palazzo Grimani, Ramo Grimani, Castello, 4858A, 30122 Venice
May 7–Nov. 17, 2019
Helen Frankenthaler, Italian Beach, 1960. © 2019 Helen Frankenthaler Foundation, Inc. / Artists Rights Society (ARS), New York. Photo by Rob McKeever. Courtesy of Gagosian.
The beloved Abstract Expressionist Helen Frankenthaler’s famed color-stained canvases have not been shown in Venice since 1966, when they held pride of place at the U.S. Pavilion of the Venice Biennale. Now, they are shown at Palazzo Grimani, an art institution that dates back to the 16th century, which is particularly fitting given the inspiration Frankenthaler gleaned from Venetian artists of that same era. The exhibition, curated by John Elderfield, includes work from four stages of the artist’s career, organizedto illustrate the evolution of her career.
“Future Generation Art Prize @ Venice 2019”
Palazzo Ca’ Tron, San Croce, 1957, 30135 Venice
May 11–Aug. 18; preview: May 8–10
Monira Al Qadiri, Wonder 1, 2, 3, 2016–17. Photo by Maksym Bilousov. Courtesy of PinchukArt Centre © 2019.
Gala Porras-Kim, Proposal for the Reconstituting of Ritual Elements of the Sun Pyramid at Teotihuacan, 2019. Photo by Maksym Bilousov. Courtesy of PinchukArt Centre © 2019.
The Future Generation Art Prize’s biannual show spotlights impressive young artists under age 35. The featured artists are addressing the future of humanity and urgent contemporary issues around globalization, nationalism, and technology. Among work by 21 international artists, you can expect to see pieces by Emilija Škarnulytė, who won the prize this year, and as well as Korakrit Arunanondchai, Marguerite Humeau, Gala Porras-Kim, and Sondra Perry.
“Joan Jonas: Moving Off the Land II”
Ocean Space, Campo San Lorenzo, 30100 Venice
Through Sept. 29, 2019
Joan Jonas, Moving Off the Land II, at Ocean Space, Chiesa di San Lorenzo, 2019, work in progress. Moving Off the Land II is commissioned by TBA21–Academy and co-produced with Luma Foundation. Photo by Enrico Fiorese.
The beloved American artist Joan Jonas, who represented the U.S. at the 56th Venice Biennale, is the first artist to put on a public project at Ocean Space, a new cultural space dedicated to fostering research on the oceans by both artists and scientists. Jonas’s multimedia project is the result of three years of research in waters surrounding Jamaica and at aquariums around the world; through sound, video, performance, sculpture, and more, the work surfaces the vital cultural significance of oceans, both spiritually and ecologically.
“The Spark Is You: Parasol Unit in Venice”
Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia, Sestiere di S. Marco, 2810, 30124 Venice
May 9–Nov. 23, 2019
Navid Nuur, The Tuners (rendering), 2005–19. Courtesy of the artist, Galerie Max Hetzler, Galeria Plan B and Galerie Martin van Zomeren.
Parasol unit foundation for contemporary art celebrates its 15th anniversary with a show of nine contemporary Iranian artists, including Y.Z. Kami, Nazgol Ansarinia, and Siah Armajani. Parasol founder Ziba Ardalan curated the show around artists who embrace ideas of openness, respect, and the universal ties that humans share.
“Njideka Akunyili Crosby: The Beautyful Ones”
Victoria Miro Venice, Calle Drio La Chiesa, San Marco, 1994, 30124 Venice
May 8–July 13, 2019
Njideka Akunyili Crosby, “The Beautyful Ones” Series #7, 2018. © Njideka Akunyili Crosby. Courtesy of the artist, Victoria Miro, and David Zwirner.
The Nigerian, Los Angeles–based Njideka Akunyili Crosby takes over Victoria Miro’s charming Venice gallery space with her mixed-media paintings that collage together her own cultural heritage with that of her American peers. The show includes the latest work from her ongoing series “The Beautyful Ones,” in which she continues to lend her figurative subjects emotional depth through deft use of found images, a rich color palette, and poignant facial expressions and gestures.
Philippe Parreno
Espace Louis Vuitton Venezia, San Marco 1353, 30124 Venice
May 11–Nov 24
Philippe Parreno, Exhibition view, Martin Gropius Bau, Berlin, 2018. © Philippe Parreno. Courtesy of the artist; Pilar Corrias, London; Gladstone Gallery, New York and Brussels; and Esther Schipper, Berlin. Photo © Andrea Rossetti.
The French conceptual master Philippe Parreno transforms the Louis Vuitton space with a multifaceted, multisensory work that toys with viewers’ perceptions. The piece, fueled by the activity of microorganisms and a computer program, is comprised of various elements—a marquee light fixture, phosphorescent wallpaper, a mirrored shutter—and foregrounds the artist’s interest in parallel realities.
“Marina Abramović: Rising” and “Renata Morales: Invasor”
Ca’ Rezzonico Gallery, next to the Ca’Rezzonico Museum, Dorsoduro 2793 and 2793A Venice
May 6–July 6, 2019; opening: Tuesday 7 May, 5pm–7pm
Marina Abramovic, Rising (VR still), 2018. Courtesy of Acute Art.
The Montreal-based Phi Centre presents a pair of exhibitions by accomplished women artists. “Rising” seeks to envision the disaster of melting polar ice caps by inviting the viewer to don a virtual reality headset; the video simulates being in a glass tank filling with water alongside Marina Abramović. Meanwhile, Renata Morales’s exhibition “Invasor” includes new ceramic sculptures of people and bestial creatures, as well as assemblages made from 70 used tires and looming self-portrait textiles.
“The Nature of Arp”
Peggy Guggenheim Collection, Dorsoduro, 701-704, 30123 Venice
Through Sep. 2, 2019
Portrait of Arp, ca. 1926. Courtesy of Stiftung Arp e.V., Berlin/Rolandswerth.
Jean (Hans) Arp, Pianta-martello (Forme terrestri) Plant-Hammer (Terrestrial Forms), 1916. © 2019 Artists Rights Society (ARS), New York/VG Bild-Kunst, Bonn / © Jean Arp, by SIAE 2019. Photo courtesy of Gemeentemuseum Den Haag.
Dada and abstract art pioneer Jean Arp was the first artist Peggy Guggenheim collected—she bought a bronze after seeing it made at a foundry with the artist. Decades later, that bronze is at the heart of this survey dedicated to the artist’s experimental nature. The show illustrates Arp’s ability to deftly tread the boundary between figuration and abstraction; and his mastery of material, with works in bronze, wood, marble, plaster, painting, collage, drawing, and tapestry.
“Artists Need to Create on the Same Scale that Society Has the Capacity to Destroy: Mare Nostrum”
Chiesa di Santa Maria delle Penitenti, Fondamenta Cannaregio, 910, 30121 Venice
May 11–Nov. 24, 2019; preview May 8–10, 2019
Lauren Bon and The Metabolic Studio, Artists Need to Create on the Same Scale that Society Has the Capacity to Destroy, 2006. Photo by Joshua White. Courtesy of The Brooklyn Rail.
This exhibition curated by the Brooklyn Rail spotlights the environmental crisis in the Mediterranean through works by 73 artists. Curators Phong Bui and Francesca Pietropaolo have gathered works by emerging and established artists with social and environmentally focused practices, such as a new piece of blown glass droplets by Maya Lin and Wolfgang Laib’s Passageway (2013), in which brass ships are submerged in a mound of rice.
“Sean Scully: Human”
Church of San Giorgio Maggiore, Isola di S.Giorgio Maggiore, 30133 Venice
May 8– Oct. 13, 2019
Sean Scully, Madonna Triptych C, 2019.
Sean Scully, Madonna Triptych B, 2019.
Inspired by monks at the Abbey of San Giorgio Maggiore in Venice, Sean Scully recently added figurative work to his usual abstract repertoire. This show at the San Giorgio Maggiore church features the new work, including a series of paintings titled “Madonna,” the artist’s tallest sculpture yet, and works from a manuscript that was originally handmade by the monks.
from Artsy News
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( new !! )
JANG WOORI, 20, aka wendy jang ; daughter of famed musical actors...a girl who packs a POWERFUL voice in her tiny body, no one thinks she can live up to her parents or siblings. a natural singer, perfect pitch ingrained in her...if people just gave her the chance, she could blow people away with her voice and acting skills. it’s in her blood but because she never showed an active interest in acting or musicals, people just thought of her to be an outsider of her household. she spent her childhood watching her parents rehearse, attending musicals, practices and training -- she GREW UP with musicals in her blood...woori doesn’t let words bother her, while she seeks to attend music school and further her skills as a musical actress, she keeps mostly to herself and a close knit group of friends.
MIN SEYOUNG, 24, aka sylvia min ; daughter of prominent opera singers, sylvia spent a part of her childhood in ITALY before returning to korea with her parents. while her parents toured around the world and around korea, seyoung was often left to her own devices with her governess. she doesn’t show a HUGE interest in opera but ingrained in her bones is the vibrating tones that bellows from the actors on stage when she used to sit in the audience during rehearsals, the high falsettos that falls from the actresses during the shows when she’s sat backstage. she has received formal training as an operatic singer ( at the conservatorio di musica benedetto marcello di venezia -- a prestigious music conservatory located in venice ) but has not made moves to join troupes or performances ; people suspect that she’s not as good as her parents and hence her quietness in the scene.
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Blue don't forget the word I warned you Oh Blue don't let them push you don't let them destroy you 💙💙💙 #latergram . . . #venezia #venice #ig_venezia #igersvenezia #igersvenice #veneto #italy #loveitaly #lovevenice #bestvenetopics #venezia_in #volgovenezia #volgoveneto #volgoitalia #detourismvenezia #biennaledivenezia #venicebiennale #biennale2017 (presso Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia)
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Intervista al Soprano Chiara Isotton
Intervista al Soprano #ChiaraIsotton
Il soprano Chiara Isotton nasce nel 1985 a Belluno dove studia presso la scuola di Musica A. Miari.
Dopo essersi brillantemente diplomata presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, prosegue il perfezionamento con William Matteuzzi e Roberto Scandiuzzi e frequenta nel 2008 i corsi dell’Accademia Chigiana con Renato Bruson.
Nel giugno 2009 vince una Borsa di studio alla XXXIX…
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FABRIANO – La grande e versatile organista Marialuisa Veneziano, l’unica donna esibitasi davanti a tre Papi, l’ultimo proprio Papa Francesco, sarà l’attesa ospite ad Albacina di Fabriano nella Chiesa di San Venanzio Vescovo, domani 2 febbraio alle ore 21 in occasione del 200 esimo Anniversario della Venuta di San Gaspare del Bufalo ad Albacina.
Alla presenza del Vescovo Monsignor Stefano Russo e del pubblico, farà vibrare l’organo settecentesco Callido con un imperdibile concerto che riporterà in vita con le suggestive note di Bach, Haendel, Morandi, Pergolesi e Valeri la bellezza della chiesa recentemente riaperta dopo i lavori di riparazione eseguiti a seguito del terremoto.
Marialuisa, che tipo di repertorio suonerà a San Venanzio e che caratteristiche ha l’organo della Chiesa?
“Lo strumento meraviglioso presente nella chiesa di Albacina risale al 1774, piccolo gioiello creato dal costruttore veneto Gaetano Callido che inizialmente era stato destinato alla chiesa di S. Caterina di Cingoli. Fu trasferito ad Albacina nel 1812 dando così a questo bel paese l’opportunità di far risuonare le sue splendide e robuste canne; lo definirei la “mascotte” di un grande patrimonio da salvare e da recuperare che è quello di questi giganti che con la loro voce avvolgente ci avvicinano a Dio.
Il programma che ho scelto per questa occasione rievoca la gloriosa epoca barocca con Haendel e Bach, ma non trascurando il grandioso contributo dato dal nostro Paese alla grande Musica: Benedetto Marcello (di cui Bach trascrisse per organo numerose opere destinate in origine all’orchestra) Pergolesi . Accanto a lui, ma di epoca successiva, ho affiancato un altro grande e illustre Marchigiano, Giovanni Morandi dal quale avremo modo di avvicinarci anche allo spirito di Rossini, contemporaneo allo stesso e legati da profonda amicizia.
Al momento vivo nella Regione Marche ed è giusto valorizzare quanto questa bella regione ha dato alla grande musica. Avremo in più anche un passaggio della joie de vivre francese con Lefebure Wely e il suo stile bandistico ottocentesco. Quella gioia di vivere che ho avuto la fortuna di assorbire da uno dei miei maestri, Jean Guillou, che mi ha insegnato a non ridurre la musica alla conoscenza perfetta dei passaggi ma a pensare alla partitura, a sentirmi un tutt’uno con il mio strumento per far arrivare al pubblico la bellezza della musica. A lui, purtroppo scomparso da pochi giorni a Parigi all’età di 88 anni, voglio quindi dedicare questo concerto”.
Come mai è così raro trovare un’organista donna?
“È uno strumento da sempre nella storia relegato agli ambienti ecclesiali, e quindi principalmente maschili .L’organo ha una capacità evocativa unica, sulle sue tastiere c’è un intera orchestra, quando suoni, contemporaneamente tocchi la tastiera, muovi i pedali, sistemi i registri, e noi donne si sa, siamo brave a lavorare in multitasking.. Il mio piacere è di dar nuova voce a tanti e diversi organi presenti nelle chiese italiane, spesso trascurati, un patrimonio culturale ancor poco noto che crea emozioni fortissime”.
Marialuisa Veneziano, nata a Vibo Valentia ma romana di adozione, è fra le organiste più quotate della sua generazione. Acclamatissima si è esibita in tutto il mondo, sale da concerto, cattedrali e festival internazionali. Pianista, organista, musicologo si laura in Pianoforte al Conservatorio di “S.Cecilia” di Roma sotto la guida del M° Aldo Tramma.
Si specializza in seguito con Ramin Bahrami sull’opera per tastiera di J.S. Bach. Segue la laurea in Organo e Composizione al Pontificio Istituto di Musica Sacra con il M° Theo Flury, e la specializzazione sul repertorio organistico Romantico – Contemporaneo a Parigi con l’organista più celebre del mondo: Jean Guillou e con Yanka Hekimova e a Lipsia (Germania ) con Ludger Lohmann.
In occasione dell’elezione di Papa Francesco, è stata la prima donna organista, dal 1500 ad oggi, ( dai tempi di Giovanni Pierluigi da Palestrina), ad animare la liturgia di intronizzazione del Pontefice.
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BIOGRAFIA (aggiornata)
BENEDETTO BASILE
Musicista poliedrico, flautista, autore di musica per il teatro, strumento solista e piccoli ensemble.
Intraprende lo studio del pianoforte all’età di nove anni e del flauto traverso compiuti i dieci. Prosegue, quindi, lo studio del flauto superando l'esame di ammissione presso il Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini di Palermo.
Durante gli anni dedicati allo studio accademico matura l'idea che ogni genere e stile musicale presenti elementi e possibilità peculiari impossibili da trovare negli altri e che tutti i linguaggi espressivi andrebbero per questo coltivati tramite l'ascolto o la pratica in quanto simboli e quindi conoscenza intuitiva della complessità della realtà. Così, parallelamente alla pratica accademica, inizia a suonare con formazioni rock e folk. In questo periodo frequenta da uditore i corsi estivi dell'Accademia Musicale Chigiana (docente A. Nicolet).
Conclusi gli studi presso il Conservatorio arrivano i primi riconoscimenti: vince alcuni premi in ambito accademico ed extra accademico, si esibisce in trio (flauto, violino, chitarra) per alcune associazioni siciliane, lavora con l'Orchestra del Conservatorio V. Bellini di Palermo per il Teatro Massimo di Palermo, consegue l'abilitazione per l'insegnamento dell'educazione musicale nella scuola media e superiore e ottiene i primi incarichi da docente. Una grave malattia, però, ne mette seriamente a rischio l'attività artistica, così per alcuni anni è impossibilitato a perfezionare il proprio percorso accademico ed è costretto ad abbandonare quasi del tutto la pratica musicale. Malgrado ciò la sua innata curiosità musicale lo porta ad approfondire la conoscenza delle tecniche contemporanee di produzione del suono con il flauto traverso e dell'uso dell'elettronica con lo strumento acustico. Compone quindi alcuni brani che porranno le basi per il suo primo progetto di concerto in solitario per flauto ed elettronica intitolato Metamorphoseis.
Musicista al di fuori degli schemi, una volta superata la malattia, non disdegna di esibirsi per strada partecipando a numerosi buskers festival considerando l'arte di strada la forma più grande di indipendenza culturale e artistica per un musicista.
Incide con gli L.T.R. il singolo Love is better, pubblicato nel 1996 dalla Sony ed entra a far parte del gruppo jazz/fusion Work in Progress con cui inciderà, alcuni anni più tardi il cd Step one per l'etichetta Il Teatro del Sole.
Riprende gli studi accademici perfezionandosi con Glauco Cambursano e Maurizio Valentini (Accademia Internazionale di Musica di Novara, dove consegue il diploma triennale di alto perfezionamento) ed in seguito frequenta il corso annuale di specializzazione in ottavino tenuto da Nicola Mazzanti presso l'AIF (Accademia Italiana del Flauto) di Roma. In questi anni suona per l’Orchestra di Musica Contemporanea e l’Orchestra Filarmonica di Palermo, porta a compimento il progetto per flauto ed elettronica Metamorphoseis e propone in pubblico un recital di flauto solo sul repertorio barocco, trascrivendo per il flauto la Toccata e fuga in re min. BWV 565 per organo di J. S. Bach, inserendola nei programmi dei suoi concerti. Sempre in questo periodo vince alcuni premi tra i quali il primo premio al Concorso Internazionale Città di Tollo nella categoria fiati solisti.
Dopo avere approfondito lo studio della musica eurocolta si avvicina al jazz frequentando il Corso di Arte e Tecnica dell’Improvvisazione tenuto da Vito Giordano presso il Conservatorio di Musica V. Bellini di Palermo.
In seguito frequenta i Seminari Senesi di Musica Jazz, quindi accede al Corso di Jazz presso il Conservatorio di Palermo che sarà costretto ad abbandonare dopo un anno di frequenza per incompatibilità con il percorso di Laurea di II livello in flauto traverso dello stesso Conservatorio (primo nella graduatoria degli esami di ammissione), corso che lascerà anche in questo caso dopo un anno perché non in linea con il tipo di formazione alla quale è interessato. Nel frattempo nascono nuovi progetti: un duo flauto e pianoforte focalizzato sulla musica del XX secolo e numerose collaborazioni che lo vedono impegnato nei generi musicali più vari (flamenco, bossa nova, musica cubana, canzone d'autore, ecc.). In virtù di tali collaborazioni incide alcuni cd e suona per numerose associazioni, festival e teatri tra cui: Amici della Musica di Palermo, Brass Group Palermo, Istituto Cervantes Palermo, Goethe-Institut Palermo, Brass Group Trapani, Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale, Kals’art, Kals’art Winter, Circuito del mito, Teatro Antico di Segesta, Castelbuono Jazz Festival, Cinisi Jazz Festival, Lithos Rassegna Nazionale di Musica Popolare Acustica e Contemporanea, Suoni dal Monviso, Auditorium RAI di Palermo, Festival Permanente Teatro di Marsala, Teatro Vittorio Emanuele II di Messina.
Con il gruppo Dario La Rosa e i Treni Lenti nel 2001 accede alla fase finale nazionale delle selezioni per partecipare al Festival di Sanremo organizzata dall'Accademia della Canzone di Sanremo.
Nell'estate 2005 lavora per il cantautore Mario Incudine per il quale inciderà due anni più tardi nel disco Abballalaluna.
Con il chitarrista e battentista Davide Polizzotto compone I mulini di Spartà, brano commissionato dall’Ente Parco dei Nebrodi come commento sonoro al cd-rom Le strade dei sapori.
In questo periodo incide per la cantautrice Lucina Lanzara in alcuni cd editi da Rai Trade e Casa Editoriale Sonzogno.
Entra quindi a far parte del gruppo LassatilAbballari, formazione il cui interesse si focalizza sulla musica folk da danza europea. Per il gruppo compone alcuni brani originali e registra nel cd Suoni delle danze del sud. Nello stesso periodo inizia a collaborare con il Centro delle Arti e delle Culture Arci Tavola Tonda di Palermo ricoprendo, nel corso degli anni, il ruolo di flautista, docente di strumento, teoria e musica d'insieme, coordinatore dell'area musicale del progetto Artigiani Culturali e direttore dell'omonima orchestra popolare. L'attività con i LassatilAbballari ed il Centro Tavola Tonda lo vede ad esibirsi in centinaia di concerti in Italia ed all'estero (Polonia, Germania, Francia, Belgio, Olanda, Svizzera e U.S.A.), suonando presso il Conservatorio di Ginevra (Svizzera), l'Università del Kentuky (U.S.A.), Festival Vox Populi (Francia), Festiwal Spoiwa Kultury (Polonia), Festival Internazionale dell'Oralità Popolare di Torino, il Gran Bal Trad, Casa Italiana Zerilli-Marimò (NY – U.S.A.), collaborando, inoltre, con il cantautore Eugenio Bennato. Nell'ambito delle attività del Centro Tavola Tonda realizza diversi workshop e laboratori di flauto traverso in più edizioni del Festival Espressivamente presso il Parco Museo Jalari (ME) e un laboratorio di improvvisazione in collaborazione con la danzatrice Gabriela Juttner.
Nel 2008 entra a far parte, come flautista e conduttore, del laboratorio creativo multidisciplinare FolkaLab ideato da Mario Crispi (Agricantus) e Francesco Calabria e costituito da un nucleo eterogeneo di artisti legati dalla pratica della creazione artistica estemporanea, attivo a Palermo fino al 2011. Frutto dei tre anni di lavoro, concerti e performance, sarà il cd Folkalab vol.1 edito da Formedonda.
Nel 2014 intraprende un lavoro di ricerca sull'improvvisazione collettiva che lo stimola ad esplorare la metodologia della Conduction® creata da Lawrence D. Butch Morris. Da qui nasce e si sviluppa la sua attività di conductor che lo vede alla guida di vari ensemble in performance anche multidisciplinari quale quella realizzata per il Goldsmith College di Londra presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. Tra gli ensemble condotti si citano la Sicilian Improvisers Orchestra, l'Ensemble U di Tallin il Werkstatt Für Improvisierte Musik di Berna e la Wuppertaler Improvisations Orchester. Ha anche codificato un sistema di simboli grafici legati ai segni della Conduction®. Tale sistema di notazione grafica permette di creare delle Conduction preordinate definendone la forma prima dell'esecuzione e non in corso d'opera come avviene usualmente. Tale sistema ha trovato la sua realizzazione pratica nelle partiture grafiche Oracle n.1, n.2, n.3.
Nello stesso anno è chiamato a tenere un workshop sulla Conduction® e sull'improvvisazione in musica per l'Estonian Accademy of Music and Theatre nel'ambito del progetto CoPeCo (Master in Contemporary Performance and Composition).
La Sicilian Improvisers Orchestra, il più importante ensemble siciliano di rilievo internazionale attivo sulla scena contemporanea e sperimentale, nato per volontà del contrabbassista Lelio Giannetto, lo vede attivo anche come flautista e compositore; scrive infatti brani per l'intero ensemble, per piccoli gruppi, partiture concettuali, aleatorie e grafiche.
Con la SIO partecipa ad una serie di residenze creative in Italia e all'estero (Svizzera e Germania), collaborando così con Silke Eberhard, Michael Fischer, Jeremy Peyton Jones, Edoardo Marraffa, Christopher Dell, Sebastian Gramss, Carl Ludwig Übsch, Gunda Gottschalk, Giulia Tagliavia, Ulrich Gumpert, Christian Kobi, Daniele Roccato, Michel Doneda... che in molti casi compongono appositamente per la Sicilian Improvisers Orchestra. Nell'ambito dei concerti dell'ensemble siciliano esegue in prima assoluta, con Gianni Trovalusci ed Eva Geraci, le Variazioni su Cards in the Faces of Roses per tre flauti di Roscoe Mitchell e una versione inedita di Veni creator di Marcello Panni. Con la SIO, inoltre, realizza i cd The working concert (Revision II) e The working concert (Revision III) del compositore tedesco Christopher Dell.
In questo periodo prende forma il suo secondo progetto elettroacustico questa volta concepito per flauti (dal piccolo al basso), loop station ed elettronica e intitolato FLUTE XXI. Nel 2016 l'etichetta MAP Classics pubblica il cd FLUTE XXI Project basato su questo lavoro ed il brano Sahara presente all'interno del disco raggiunge la top 16 della classifica I-Tunes Canada nella sezione Musica Classica.
Dal 2017 collabora con il Curva Minore Piccolo Ensemble con il quale partecipa alla rassegna torinese Musiche in Mostra 2017 eseguendo in prima assoluta Un sol momento, scritto e dedicato al trio dalla compositrice Maria Radeschi. L'ensemble si esibisce inoltre in Estonia, Francia, Germania e Svizzera.
Ha scritto musiche di scena per alcuni spettacoli teatrali, tra questi Ilinx della danzatrice e coreografa Mara Rubino per il quale ha realizzato la maggior parte delle composizioni (altra autrice è la cantante, attrice e performer Oria). Lo spettacolo lo vede anche in scena come musicista e performer. Ha, inoltre, collaborato con il Teatro Atlante di Palermo.
Nel 2018, è chiamato a prendere parte, in qualità di workshop leader, alla Opening Performance organizzata dalla Great Learning Orchestra di Stoccolma presso il Magazzino Brancaccio di Palermo, evento collaterale alla biennale di arte Manifesta 12.
Ultimi progetti in ordine di tempo sono la performance di musica e pittura estemporanea Isirimah – Il grande viaggio con il visual artist Robin Udo (nella quale oltre ai flauti ed all'elettronica utilizza un sintetizzatore analogico semimodulare), il duo di musica elettronica Chemical Sound con la cantante e performer Oria, la performance di musica e danza Il mio corpo fiorisce da ogni vena in collaborazione con Mara Rubino, liberamente ispirata al Libro Rosso di C. G. Jung.
ATTIVITA' ODIERNA
PROGETTI ARTISTICI E PRINCIPALI COLLABORAZIONI
FLUTE XXI Project: Concerto "a solo" realizzato con flauti (piccolo, soprano, alto e basso), loop station ed elettronica. Creato dopo una ricerca rigorosa sulle possibilità timbriche e sulle tecniche contemporanee del flauto traverso (piccolo, soprano, alto e basso), opportunamente valorizzate dall'uso delle apparecchiature elettroniche che ne fanno ora percussione potente, ora suono distorto, ora etereo soffio, materia, canto, ritmo ossessivo… il concerto prevede l'esecuzione di brani autografi e di autori di musica contemporanea, jazz, fusion, folk…
Recital per flauto solo: Un viaggio nel repertorio musicale di questo strumento e delle sue declinazioni (piccolo, soprano, alto, basso), nell'ambito della tradizione eurocolta, dal XVII secolo ad oggi.
LassatilAbballari: Il gruppo ha all'attivo un cd e propone uno spettacolo di musica da danza di tutta Europa e composizioni originali, suonando frequentemente in Italia ed all'estero.
Sicilian Improvisers Orchestra: probabilmente il più importante ensemble siciliano di rilievo internazionale attivo sulla scena della musica contemporanea e sperimentale con il quale collabora in qualità di flautista, compositore e direttore.
Curva Minore Piccolo Ensemble: trio violino, flauto e contrabbasso il cui repertorio spazia dalla musica del XX secolo alla musica contemporanea espressa secondo la notazione tradizionale e le nuove forme di composizione dei suoni.
Isirimah - Il grande viaggio: Music Paint Performance. Una stazione ferroviaria ai confini dell’immaginario. Due viaggiatori, sconosciuti anche a se stessi, s’incontrano ”casualmente” sullo stesso treno e intraprendono un viaggio onirico - attraverso un flusso di coscienza tradotto in suoni, colori, forme e movimenti - alla volta di Isirimah, luogo immaginario, entità invisibile che si trova in ogni dove, dentro e fuori ognuno di noi.
Chemical Sound: duo elettroacustico con sonorità ambient, techno, synthwave, newwave, sperimentazione elettro-acustica e psichedelia realizzate con effetti elettronici per la voce e i flauti traversi, loop, il Kaossilator Processor Pro+, un sintetizzatore analogico semimodulare, “strumentini” e giocattoli sonori.
Il mio corpo fiorisce da ogni vena: performance studio sul corpo. Il corpo come forma in cui l’Io si manifesta, una forma non scelta consapevolmente nel quale l’Io si trasforma continuamente. Corpo attraverso il quale l’Io conosce percepisce, si definisce.
Ilinx: spettacolo dove danza, musica ,immagini e teatro si fondono. Un viaggio che passa dall'alienazione al risveglio, un risveglio impregnato di stupore verso sè stessi, nello scoprirsi nel deformarsi e ritrovare il proprio assetto autentico, di condivisione, di gioia dell'essere.
Inoltre lavora con numerosi artisti siciliani, spaziando dalla bossa nova al flamenco, al rock, alla musica afrocubana, jazz, fusion, contemporanea, classica...
ATTIVITA' DIDATTICA
Centro delle Arti e delle Culture Tavola Tonda: docente di flauto traverso e musica d'insieme presso l'omonima scuola popolare di musica. Conduction: Seminario di "improvvisazione guidata" basato sui principi e sulle tecniche della Conduction®del musicista, compositore e direttore d'orchestra Butch Morris, rivolto ad allievi e musicisti di qualsiasi livello.
Docente di flauto traverso presso le SMIM (Scuole Media ad Indirizzo Musicale).
DISCOGRAFIA
L.T.R.: Love is better - singolo - Sony Music Publishing - 1996
Tony Landolina: Tutto quanto ha più colore - CD - Autoproduzione - 1999
Oberon: Images in the mirror are closer than they appear - CD - Autoproduzione - 2002
Work in progress: Step one - CD - Ed. Teatro del Sole - 2003
Lucina Lanzara: Il canto del sole - CD - Rai trade - 2004
Massimo De Maria: Paseo flamenco - CD - Autoprodotto - 2007
Mario Incudine: Abbalalaluna - CD - Teatro del sole - 2007
FolkaLab: Vol. 1 - CD - Formedonda - 2008
Lucina Lanzara - Salvino Leone: Mons Regalis. L’opera del duomo - CD e DVD - Casa Musicale Sonzogno/ EGEA Music - 2010
Tempu ri capuna (con i LassatilAbballari) - Compilation - CD - Musica e Suoni - 2010
nKantu d'Aziz: Mi porteranno via - CD - myGroove - 2011
LassatilAbballari: Suoni delle danze del Sud - CD - Ass. S.A.C. - 2011
Pierpaolo Petta: Kërkím - CD - PPP - 2013
Nottedoro (con i LassatilAbballari) - Compilation - CD - Almendra Music - 2015
Lucina Lanzara: Lucina Canta e Racconta De Andrè - CD - Nota Preziosa - 2015
Christopher Dell feat. Sicilian Improvisers Orchestra: The working concert (Revision II) - CD - Edition niehler werft - 2016
Christopher Dell feat. Sicilian Improvisers Orchestra: The working concert (Revision III) - CD - Edition niehler werft - 2016
Benedetto Basile: FLUTE XXI project - CD - M.A.P. Classics - 2016
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