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#Compagnia della Rancia
lospeakerscorner · 2 years
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Parte il Progetto Educational
Parte il Progetto Educational
Il Progetto Educational s’inserisce nel programma della stagione lirico sinfonica del Teatro Giuseppe Verdi finanziata dalla Regione Campania SALERNO – Si alza il sipario sul Progetto Educational del Teatro Municipale Giuseppe Verdi: martedì 25 ottobre alle ore 11 la Compagnia della Rancia porta in scena Grease, il musical. Il Progetto Educational, coordinato da Rosalba Loiudice,  prevede 11…
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dealilcats · 3 months
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Throwing this out there, il Sistina isn't the only italian adaptation that's been made and there's another online which I found a while before I learned about il Sistina. It was made by La Compagnia Della Rancia, you can listen to it here. I'm not planning on analysing this version, because the lyrics are almost the same as the poems, aside from a few exceptions.
I do quite like their version of Gus. They kept Firefrorefiddle (named him "Faucidifuoco" -flaming jaws - which fun fact, Sistina rumpus cat is said to have) And it doesn't have pekes, but it has growltigger (gattigre, catiger). And billy m'caw.
There's some things I like a lot, especially when it comes to the names - like Jennyanydots being Jennytuttapois, and Skimbleshanks being Sghembo (though I don't love the second part of his name, express, because it cuts off a syllable short). Sghembo just means lopsided, but I like how it sort of sounds like Skimble.
The naming of cats I also really like! Mostly for the names they list. Sistina did this too, they use emperor names and some really generic ones for the first part.
Rancia switches Coricopat's name with Occhibui, Darkeyes. (correction: occhibui is Griddlebone.)
I do not love tugger's name or song, (they changed it to Taggher, which sounds the same as Tugger, but doesn't mean anything) and they changed the terrible bore line to "he's always finding trouble" (toms singing). Bomba's line is also incredibly mild, but that's a thing with Sistina too.
Overall, I can't say I love it. The singing is fine, but the lyrics are far from perfect. They just feel weird at times. They still did some really clever things - like I said, with some names and certain lines which I even prefer to sistina. But I just can't get as obsessed with it as I am with Sistina because to me it feels like it's lacking some kind of charm? And all the liberties il sistina took with the lyrics, especially with it being non replica I think is what make it really pop.
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noisynutcrusade · 10 months
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“It's not a concert”, Pietro Morello talks about his life between music and war in the theaters of Italy
TURIN. Pietro Morello makes his theater debut with «Non è un concerto», for the first time on stage in a show designed to recount life experiences lived between musical notes, humanitarian missions and activities in hospitals with children, all united by a single common thread : happiness. Produced by Compagnia della Rancia and Midriasi, directed by Mauro Simone, the show will be in Italian…
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agrpress-blog · 1 year
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È andato in scena in anteprima speciale sulla diga del Vajont (PN) sabato 7 ottobre 2023 “Il Vajont di tutti, riflessi di speranza”, in occasione delle celebrazioni per il Sessantesimo anniversario della tragedia. Scritta e diretta da Andrea Ortis, Il Vajont di tutti, riflessi di speranza è una pièce che rende attuale e fortemente sentito il racconto del disastro del Vajont, in occasione del sessantesimo anniversario, e dell’Italia del Secondo Dopoguerra, fra teatro di narrazione, musica e proiezioni video. Partner sulle tappe del Friuli Venezia Giulia: Associazione Regionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Artigiane, Zadružne banke del Friuli Venezia Giulia In occasione dell’anniversario dei sessant’anni della tragedia che colpì il Vajont il 9 ottobre 1963, la MIC - International Company, in coproduzionecon il Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia ein collaborazione con Compagnia della Rancia, porta in scena, con una tournée nazionale nei più importanti teatri italiani, Il Vajont di tutti, riflessi di speranza, pièce teatrale, scritta, diretta ed interpretata da Andrea Ortis, autore, attore e regista friulano. Lo spettacolo, che si avvale del sostegno della Regione del Friuli, è andato in scena, in anteprima, proprio sulla Diga del Vajont, sabato 7 ottobre, nell’ambito degli eventi per la celebrazione dell’anniversario, ai quali prenderà parte nella giornata del 9 ottobre, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un’anteprima speciale e particolarmente significativa che precede l’inizio del tour, che prenderà il via proprio dal territorio del Friuli e del Veneto, e porterà in tutta la penisola un lavoro che si snoda su due binari narrativi paralleli, ma dai diversi punti di contatto, che per l’intero svolgersi del racconto si sovrappongono, si scambiano, si alternano pur mantenendo connotati identitari e riconoscibili. Da una parte si assiste ad un dettagliato racconto, più attuale che mai, della catastrofe ambientale, dall’altro dello scenario storico del secondo dopoguerra, con particolare riferimento per gli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta. Un vero e proprio viaggio nell’umanità italiana del periodo, all’interno della civiltà contadina di provincia, nelle radici dialettali e popolari del nostro paese, nell’incredibile varietà di tradizioni ed usi che rappresentano un patrimonio ancor oggi inestinguibile e straordinario. Da una parte è il ritratto di un’Italia che vuole rialzarsi dopo lo sfacelo delle guerre mondiali: l’Italia che inventa, che scopre, che sperimenta, l’Italia delle grandi opere civili che, in meno di vent’anni, ricostruisce sé stessa e parte del proprio futuro. Dall’altra Il Vajont di tutti, riflessi di speranza presenta la reale ricostruzione degli accadimenti processuali relativi alla tragedia che colpì il 9 ottobre 1963 la terra a confine tra la provincia di Belluno e quella, al tempo, di Udine, (oggi Pordenone) conosciuta come: disastro del Vajont. Il Vajont di tutti, riflessi di speranza nella forma espressiva del teatro di narrazione, rende attuale un racconto che, pur parte di un recente passato, dichiara tutta la sua triste attualità nel malaffare e nell’avidità dell’uomo. L’ottuso conseguimento di un crescente profitto, la lontananza dalle regole e da ogni genere di attenzione alla sicurezza, l’ingordigia di pochi a scapito di molti, le pericolose combine tra Impresa e Politica sono elementi purtroppo, comuni a tutte le maggiori tragedie che hanno colpito il nostro Paese. Così, questo racconto, nel suo incedere, diventa il racconto di Sarno, Ustica, Viareggio, fino alle tristi vicende di San Giuliano di Puglia, Amatrice, L’Aquila, Rigopiano, le più recenti alluvioni delle Marche e dell'Emilia Romagna. Il comune denominatore è l’uomo e la sua violenza nei confronti dell’ambiente, la sua scientifica aggressione alla natura; l’uomo che disbosca, che crea bacini artificiali, l’uomo che cementifica e costruisce abusivamente, l’uomo che edifica senza
regole, l’uomo che calpesta tutto e tutti, lanciato alla ricerca di un profitto crescente e di un potere migliore. Il desiderio di riscatto e di facili guadagni, la bramosia avida di tecnici ed imprenditori, il poco controllo dello Stato, connivente, spesso con i poteri forti del tempo, portano alla Tragedia del 1963, nella quale oltre 2000 vittime innocenti hanno perso la vita. Il Vajont di tutti, riflessi di speranza attraversa in tal senso, in maniera biunivoca, il respiro di un mondo, nello scorcio storico del secondo dopoguerra, che sta accelerando, una vera e propria rivoluzione industriale, tecnologica, culturale e antropologica e, nel farlo, si dimentica completamente dell’uomo e della sua sicurezza, soprattutto, si dimentica, dell’umanità di Provincia, delle comunità rurali, delle categorie anziane che, di fatto e ancor oggi, sono il patrimonio più caratterizzante e di valore del nostro paese Italia. Lo spettacolo è, in tal senso, anche una storia di speranza e forza, il racconto della dignità di chi decide di andare avanti, di credere alla ricostruzione mantenendo viva la memoria, la storia dell’orgoglio della gente d’Italia, operosa, il cui concetto di comunità è il tessuto vitale sul quale, fortunatamente, si può ancora sperare. Ogni essere umano, nel racconto della propria vita ha, prima o poi, a che fare con il dolore, qualunque esso sia. È in quell’attimo che si può scegliere: fermarsi o andare avanti? La storia del Vajont è la storia di tutti. «Ognuno ha il “suo” dolore”» annota il regista e autore Andrea Ortis. «La storia del nostro paese è piena di vicende non risolte, nascoste, occultate; storie senza pace e senza giustizia, in cui a rimetterci sono gli ultimi, la gente comune e a soccombere è l’uomo con tutta la sua umanità. A volte è proprio questo dolore che crea partecipazione e, quasi inspiegabilmente, unisce tutti, in una comunità allargata, solidale, stimolata da fatti che, più di altri, ci colpiscono e ci chiamano in causa. Dissesto idrogeologico, domanda di energia e abusi edilizi sono temi della contemporaneità, intrecciati ad un passato dalle cui dinamiche, che continuano a scuoterci riproponendosi nel presente, non possiamo distogliere lo sguardo. Ognuno ha il “suo” dolore ecco perché la storia del Vajont è la storia di tutti, un monito attualissimo che parla alle nostre coscienze, richiamandoci al ruolo di ospiti in questo pianeta, non di padroni. Solo riconoscendo i nostri limiti e i nostri errori; solo presentando la verità possiamo immaginare una ripartenza che si fondi sulla capacità dell’uomo di credere in un bene comune, che coinvolga in una dimensione più ampia, corale, parti di un paese nel quale poterci sentire “pubblico” ed “attori principali”. Ognuno ha il “suo” dolore. “Il Vajont”, nella storia delle mie origini friulane, è il mio». Il narratore (Andrea Ortis) conduce il pubblico in una sorta di viaggio nel tempo, avvincente e carico di tensione. Il suo racconto è intervallato dalla presenza in scena di due ambienti differenti: lo studio dell’ing. Carlo Semenza, responsabile del dipartimento di idraulica della SADE e progettista della diga del Vajont e la casa di Tina Merlin, unica giornalista dell’epoca a lottare strenuamente a fianco delle popolazioni montane deboli e, assolutamente, calpestate nei diritti. Il narratore entra ed esce, raccontando lo scenario storico del secondo dopoguerra, le dinamiche geopolitiche della rinascita, la rivoluzione musicale e di costume, quella tecnologica e civile. Una serie di proiezioni animate diventa un supporto storico-documentale di assoluto valore, sia esso riferito alla narrazione dello spaccato storico degli anni Quaranta, Cinquanta, Sessanta con l’immaginifico di tutti i più grandi accadimenti del tempo, dei più importanti personaggi del periodo, sia esso riferito agli accadimenti relativi alla tragedia del Vajont. Si assiste all’alternarsi fra passaggi narrati e momenti in cui Carlo Semenza e Tina Merlin, grazie all’intervento di
due attori, svolgono la loro azione scenica in una sorta di flashback temporale riportando ai fatti dell’accaduto, ricostruiti nel dettaglio del processo e delle sentenze definitive. Lo spettacolo è realizzato con il patrocinio del Comune di Longarone, Comune di Erto e Casso, Fondazione “Vajont 9 ottobre 1963”, Associazione culturale Tina Merlin. Partner per le tappe del Friuli Venezia Giulia Associazione Regionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Artigiane, Zadružne banke del Friuli Venezia Giulia. MIC - International Company. Il grande investimento sulla Divina Commedia Opera Musical dal 2018 proietta la società verso un orizzonte di lungo periodo, con forte propensione alla espansione internazionale. L’obiettivo della società è di promuovere l’attività teatrale e cinematografica come luogo di incontro della contemporaneità e della cultura: un impegno, etico e culturale, verso l’esterno, verso la collettività. In tal senso la mission della MIC International Company promuove l'attività artistica in generale nell'ottica dello scambio culturale, della formazione ed educazione e soprattutto come strumento di crescita sociale https://www.micinternationalcompany.it/ Il Vajont di tutti, riflessi di speranza di Andrea Ortis - regia e testo: Andrea Ortis; narratore: A. Ortis; interpreti: Michele Renzullo (ing. Carlo Semenza), Selene Demaria (Tina Merlin), Elisa Dal Corso, Mariacarmen Iafigliola, Jacopo Siccardi (famiglia di montagna); scene: Gabriele Moreschi; luci: Virginio Levrio; video: Mariano Soria; suono: Francesco Iannotta; arrangiamento musicale: Francesco Cipullo; produzione: Mic International Company, in coproduzione con ilTeatro Stabile Friuli Venezia Giulia; in collaborazione conCompagnia della Rancia - sarà in tour nei teatri di varie città italiane fino a giovedì 14 dicembre 2023; altre date sono in via di definizione. Il Vajont di tutti, riflessi di speranza di Andrea Ortis in sarà in tour da ottobre 2023 programma: 12 – 13 ottobre 2023 - Trieste - Teatro Rossetti 15 ottobre 2023 - Cividale Del Friuli - Teatro Adelaide Ristori 16 ottobre 2023 - Maniago – Teatro Verdi, 17 ottobre 2023 - Artegna - Teatro mons. Lavaroni 18 ottobre 2023 - Belluno – Teatro Comunale 22 ottobre 2023 - Sacile – Teatro Zancanaro, 10 novembre 2023 - Varese – Teatro di Varese 15 novembre 2023 - Assisi - Teatro Lyrick, 20-21 novembre 2023 - Roma - Teatro Ambra Jovinelli 24 novembre 2023 - Pescara - Teatro Circus 28-29 novembre 2023 - Cosenza - Teatro Rendano 6 dicembre 2023 - Salerno - Teatro Augusteo 10 dicembre 2023 - Azzano Decimo – Teatro Marcello Mascherini 14 dicembre 2023 - Bologna - Teatro Celebrazioni Sito web https://www.micinternationalcompany.it/ Facebook https://www.facebook.com/IlVajontditutti Instagram https://instagram.com/il_vajont_di_tutti?igshid=MzRlODBiNWFlZA==
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eventinews24 · 1 year
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Compagnia della Rancia - AUDIZIONI PER “UNA VOLTA NELLA VITA” (ONCE)
1000X1000_ONCE23_audizioni Compagnia della Rancia in occasione della seconda ripresa di “Una volta nella vita (Once)” nella stagione 2023-2024 per la regia di Mauro Simone cerca PERFORMER per i ruoli di Baruska ed Eamon. Disponibilità richiesta da metà ottobre a metà dicembre 2023. Per tutte le info: www.compagniadellarancia.it/audizioni Una volta nella vita (Once) è molto più di una storia…
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ticonsiglio · 1 year
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Audizioni Compagnia della Rancia per “Una volta nella vita (Once)”, casting performer
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lamilanomagazine · 2 years
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Milano, “Secondo Tempo” sarà in scena al Teatro Repower per il progetto Italy Bares.
Milano, “Secondo Tempo” sarà in scena al Teatro Repower per il progetto Italy Bares.   Si rinnova l’appuntamento con Italy Bares, evento che dal 2019, grazie all’intuizione e alla Direzione Artistica di Giorgio Camandona, è sbarcato in Italia con un crescendo di interesse da parte del mondo delle istituzioni e degli artisti con un consenso che ha fatto registrare il tutto esaurito lo scorso anno al Teatro Repower di Milano con lo spettacolo Rewind. Il nuovo musical dal titolo Secondo Tempo andrà in scena l’11 maggio al Teatro Repower, anche per questa quarta edizione con Anlaids Lombardia ETS nel doppio ruolo di produttore e beneficiario, con la finalità di raccogliere fondi per combattere HIV, AIDS e sensibilizzare il pubblico per una cultura della prevenzione, contro ogni forma di stigmatizzazione. Nuovamente sotto la regia di Mauro Simone si riuniranno importanti coreografi e i migliori performer del panorama artistico italiano. Italy Bares è riuscito in soli quattro anni a raccogliere intorno a questo progetto una community di artisti, creativi e tecnici che lo supportano, tutti a titolo gratuito, nell’impegno e nella finalità di una cultura di sensibilizzazione contro ogni pregiudizio. A breve verranno svelati i nomi degli ospiti speciali che parteciperanno alla quarta edizione. Secondo tempo, con i testi di Elisabetta Tulli e Guglielmo Scilla, è un progetto realizzato grazie alla collaborazione tra Anlaids Lombardia, Compagnia della Rancia e con il supporto di Stage Entertainment. Il titolo del nuovo spettacolo prende spunto dal mondo sportivo, in particolare da quello del calcio, per parlare di inclusione e condivisione contro i tabù e i pregiudizi che non risparmiano nessuno e che ancora oggi, purtroppo, sopravvivono all’interno di questo ambiente. Italy Bares si ispira a Broadway Bares, progetto americano del regista e coreografo Jerry Mitchell, che nel 1992 dà vita a questo charity show in risposta alla crisi provocata da HIV e AIDS e diventato poi un appuntamento annuale per star e performance internazionali uniti in favore della stessa causa. Lo spettacolo Rewind, in scena lo scorso anno, ha permesso di raccogliere 124 mila euro a favore di Anlaids e ha visto la partecipazione di oltre 90 performer sul palco, 86 persone fra creativi, tecnici, organizzatori e la partecipazione straordinaria di due artisti come Filippo Timi e Malika Ayane. Di HIV, di AIDS, di infezioni sessualmente trasmissibili e di nuove infezioni è necessario continuare a parlare, per diffondere una cultura del benessere, in tanti luoghi e in tutti i modi possibili. Anche per questo parlarne a teatro, grazie a Italy Bares è così importante, per combattere insieme paura, stigma, pregiudizio e solitudine. Tutte le attività social che ruotano intorno al progetto Italy Bares sono coordinate da TheDigitalisti in collaborazione con MBRO Digital. Biglietti in vendita su Ticketone: SecondoTempo_Biglietti   Anlaids Lombardia ETS Anlaids è la prima associazione italiana impegnata nel fermare la diffusione del virus HIV, delle infezioni sessualmente trasmissibili e delle nuove infezioni virali. Una rete di professionisti e volontari che opera a livello nazionale e regionale, per essere presente in maniera capillare sul territorio. Dal 1989 fino a oggi Anlaids Lombardia parla a tutti di benessere e di cultura della prevenzione, diffondendo una corretta informazione, organizzando progetti di educazione, combattendo l’esclusione sociale, impegnandosi contro lo stigma legato alla sieropositività, stando al fianco delle persone fragili, lavorando a favore di studio e ricerca nei reparti di Malattie Infettive in cui opera e realizzando progetti di raccolta fondi come Convivio. Andrea Gori è presidente di Anlaids Lombardia e Donatella Mainieri, direttore operativo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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ultimavoce · 7 years
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Grease, 20 anni di successi in Italia.
Torna la #Greasemania al #Sistina di #Roma!
Torna stasera in scena al teatro Sistina di Roma Grease il musical
Ci sono i classici del musical e poi c’è Grease. Scritto da Jim Jacobs e Warren Casey nel 1971, Grease è come una cartolina negli anni Cinquanta, fatta di giubbotti di pelle, gonne a ruota e tanta brillantina.
Danny e Sandy si conoscono al mare, quando, tornati a scuola pensano di non rivedersi più, si incontrano. Sandy non è la…
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orianagportfolio · 3 years
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A Chorus Line, ballerini senza nome raccontano storie, cicatrici, speranze. E a teatro va in scena la vita vera. / Il Bullone - OrianaG e Isabella Marino
Pubblicato su Il Bullone n°34, aprile 2019.
È tornato in Italia "A Chorus Line", con la regia di Chiara Noschese e la produzione di Stage Entertainment Italia, in scena al Teatro Nazionale dal 14 febbraio al 7 aprile. È un atteso ritorno, dopo 11 anni dall'ultima versione italiana, con la regia di Saverio Marconi, la produzione della Compagnia della Rancia e le traduzioni di Michele Renzullo.
«A Chorus line» è un musical strano, semplice, ma mai uguale. Se sei del mestiere è difficile che non ti parli diretto, guardandoti dritto negli occhi. Debutta a Broadway nel 1975, rimane in scena fino al 1990, 15 anni, 6137 repliche, 9 Tony awards (gli Oscar del musical) e Premio Pulitzer alla Drammaturgia. La trama è semplice: 17 ballerini affrontano le audizioni per la «Chorus line», la linea del coro. Nessun ruolo principale, solo corpo di ballo, ballerini di fila, quelli senza il nome in locandina. Ottenere «la linea» significherebbe riuscire a pagare le bollette, in un bisogno a metà tra passione viscerale e istinto di sopravvivenza. 
Il cast italiano, diretto come già anticipato da Chiara Noschese, che ha riunito diverse generazioni di interpreti, è bello, unito e convinto. E convince. Gli addetti ai lavori sanno bene cosa si provi a stare su quella linea, su un palco vuoto, da dove il regista che ha in mano il tuo futuro a breve termine, è solo una voce amplificata che dà ordini, un mezzo viso appena illuminato da un punto luce da scrivania, nel buio della platea. 
Il bello del gruppo sta nella sua realtà. Personaggi semplici, ben interpretati da professionisti che ti coinvolgono con sincerità, fino a farti sentire uno di loro. Viene voglia di salire sul palco e mettersi a ballare insieme a loro! L'orchestra dal vivo regala classe e magia, sulla scenografia semplicissima ma d'effetto. Un gioco di specchi che moltiplica le vite, le storie dei ballerini in scena.Il valore aggiunto di «A Chorus line» - e probabilmente il motivo che lo ha reso mitico negli anni - è che di quei ballerini senza nome racconta le storie, le cicatrici, le speranze, le paure. Quella linea per la prima volta nella storia del musical diventa tridimensionale, l'importanza di ottenere quel lavoro supera la smania di avere il proprio nome in evidenza. 
Le storie raccontate nello spettacolo sono tutte vere, registrate in diversi workshop a Broadway tenuti dallo stesso Michael Bennet, ideatore, coreografo e regista originario. Otto dei protagonisti di quelle storie vere entrano a far parte del primo cast nel 1975. Una di loro, Baayork Lee, ispiratrice del ruolo di Connie, ha seguito e curato molti allestimenti, anche in Italia. Questo passaggio diretto dell'eredità storica dello spettacolo, vive stavolta in Fabrizio Angelini, coreografo, presente in tutte le edizioni italiane precedenti, che non inventa nulla da zero, ma regala la propria storia ed esperienza ai nuovi interpreti. Il cast di questa nuova produzione è variegato, per età, esperienza, attitudine. E non solo funziona, ma rispecchia perfettamente la natura dello spettacolo, che cresce e si evolve negli anni grazie alla trasmissione diretta degli interpreti storici ai nuovi, in un'infinita eredità.
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globalhappenings · 3 years
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BSMT students sing in the film Dear Evan Hansen
BSMT students sing in the film Dear Evan Hansen
(ANSA) – BOLOGNA, 23 NOV – The students of the Bernstein School of Musical Theater in Bologna (the first Italian musical academy), in collaboration with the Compagnia della Rancia, lent their voices for the realization of the Italian version of the piece ‘ You Will Be Found ‘based on the film Dear Evan Hansen, the musical that made its debut on Broadway in 2016 and achieved incredible success.…
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dealilcats · 4 months
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Hi and welcome! I'm very new to tumblr and made this blog exclusively to talk about Cats.
I make art sometimes. It's under "cats fanart" tag on my blog. I mostly draw them as actual cats. Here's my ocs!
My headcanons/song analysis are tagged "dealil headcanons" "cats ramblings". Other people's art is under "others art"
I probably won't post much of my own writing but it'll be in "my writing" and "I'm a writer I swear"
I am Italian. I'm currently working on writing down the lyrics from the Italian Tour Il Sistina and explaining them/pointing out the differences. I am posting about it as I go, you'll find it under the "cats il sistina" tag.
I also occasionally talk about the italian production from 2009 by La Compagnia Della Rancia. It's under "cats italian tour 2009"
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omarfor-orchestra · 3 years
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Io che guardo il documentario sulla Compagnia della Rancia e vedo Manuel Frattini 🤝Io che rido tantissimo guardando Boris per riprendermi 🤝 Io che piango per mezz'ora
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eventinews24 · 2 years
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GREASEMANIA! Il musical in tour anche nella stagione 2022/23
GREASEMANIA! Il musical in tour anche nella stagione 2022/23
GREASE2019 20 ciavaglia ph GiuliaMarangoni La GREASEMANIA è inarrestabile! In Italia, il musical di Jim Jacobs e Warren Casey, prodottoda Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi, in 25 anni sui palcoscenici di ogniRegione, è un fenomeno che si conferma ogni sera, con più di 1.800 repliche che sfiorano i2.000.000 spettatori a teatro e, dopo il debutto lo scorso 25 settembre al…
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tmnotizie · 4 years
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MACERATA – Il 30 maggio anche i musei della Marca Maceratese riaprono insieme. I Comuni della Marca  che hanno appena concretizzato un innovativo progetto di rete sul sistema bibliotecario, tornano a fare squadra abbracciando il “Museo day,”  giorno della riapertura all’unisono del patrimonio museale regionale che da oggi torna al pubblico con tutte le precauzioni necessarie.
Macerata, Recanati, Tolentino, San Severino, Montecassiano, Serrapetrona, Penna San Giovanni, Pioraco, Castelraimondo, Corridonia, Monte San Giusto, Camerino, Monte San Martino, Belforte del Chienti, Porto Recanati e il Grande Museo Naturale dei Monti Sibillini: sono tante le occasioni per passeggiare nella Marca Maceratese tra un paesaggio naturale bellissimo e beni culturali da riscoprire.
“Tanti musei civici e beni culturali, purtroppo, ancora sono chiusi a causa del sisma. Ma abbiamo preparato insieme una bel diario di viaggio per il ponte del 2 giugno e per i prossimi weekend nella Marca – sottolinea Stefania Monteverde, assessore alla cultura e coordinatrice del MaMa. – È una prova importante che ci vede prepararci per un passo nuovo, la rete di MaMaMusei per rilanciare quel sistema museale integrato del territorio che accolga il viaggiatore in modo coordinato”.
Ecco le tappe per un viaggio nella Marca Maceratese:
– A Macerata aprono i musei civici di Palazzo Buonaccorsi, l’area archeologica di Villa Potenza, l’Ecomuseo Villa Ficana e lo Sferisterio. Tutti ad ingresso gratuito. Per info e prenotazioni: [email protected] o 0733 060279.
– A Recanati riapre gratuitamente per tutto il mese di giugno, con apertura straordinaria anche di sabato sera, il museo civico di Villa Coloredo Mells (per info e prenotazioni: 0717570410 o [email protected]).
– Porte aperte anche alla pinacoteca comunale Tacchi Venturi di San Severino dove si possono ammirare opere del Pinturicchio, Salimbeni, del Veneziano, di Lorenzo D’Alessandro, del Crivelli. Prenotazioni allo 0733.638095 o scrivendo a [email protected].
– Per fare un salto nella tradizione a Castelraimondo da oggi si può tornare al Museo nazionale del Costume folcloristico ([email protected], tel. 347 1250845).
– A Tolentino  sono aperti il Miumor , Palazzo San Gallo con una nuova sala espositiva, il Castello della Rancia (all’ interno l’ esposizione della Compagnia della Rancia). Sempre a Tolentino  a fine giugno l’ esposizione di opere d’ arte del periodo napoleonico presenti nei musei e residenze inagibili del Comune. In tutte le strutture l’ ingresso sarà gratuito fino al 27 giugno.
– Con la riapertura dell’ufficio turistico a Montecassiano ripartiranno anche le visite guidate nei luoghi di maggior interesse del borgo: Pinacoteca, Collegiata, Chiesa di San Marco e Chiesa di San Giovanni. Per info e prenotazioni: [email protected]
0733 290483 – 320 7404643 – 333 4186848.
– Per gli amanti dell’arte sacra a Mogliano tornerà fruibile il MASM, gratuito per tutto il mese di giugno. Info: 3355329539 – 3386564408, [email protected].
– A Serrapetrona la riapertura della mostra “Il Bello.. della Ricostruzione”. Le opere d’arte salvate dal sisma 2016, custodite nella Chiesa di Santa Maria di piazza, tornano ad essere fruibili dal 31 maggio tutte le domeniche e i festivi ad ingresso gratuito. Negli stessi giorni sempre a Serrapetrona sarà visitabile anche la Chiesa di San Francesco con il polittico quattrocentesco di Lorenzo d’Alessandro. Info e prenotazioni: 0733 908321.
– A Penna San Giovanni dal 13 giugno via alle visite al teatro comunale e alla Pinacoteca, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 o per appuntamento ([email protected]  tel. 0733 699037 ).
– A Pioraco Musei civici aperti dal 1 giugno. Tutte le informazioni al 331 4613224 oppure 339 8758371.
– A Corridonia, dalla prima settimana di giugno riaprirà Casa Museo “Filippo Corridoni” dalle 17:00 alle 19:00 con ingresso gratuito.
– Gratis anche gli ingressi al Museo Palazzo Bonafede di Monte San Giusto con la collezione di disegni antichi maggiori e la collezione dei dipinti Ricci e Fontana. A partire dal mese di giugno aperto sabato, domenica e festivi su prenotazione. Sempre a Monte San Giusto è aperta tutti i giorni dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00 la chiesa di Santa Maria della Pietà che conserva La Crocifissione di Lorenzo Lotto.
– Dal 21 giugno gratis a Camerino l’esposizione di opere salvate dal sisma e custodite nel deposito attrezzato “Venanzina Pennesi”. Tra le opere recuperate dopo il terremoto anche il dipinto “Giulia da Varano” del Dosso Dossi. Nell’adiacente chiesa del seminario è possibile visitare “L’Annunciazione” di Giovanni Angelo d’Antonio.
– A Monte San Martino riaprono dal pomeriggio del 31 maggio la Pinacoteca civica e il percorso museale Crivelli-G.DiGiovanni-Pagani.
– A Belforte si potrà tornare a visitare il Museo internazione Dinamico d’Arte Contemporanea riaprirà non prima di metà giugno.
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lamilanomagazine · 2 years
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Milano, al Teatro Repower dal 2 al 19 marzo "Tutti pazzi per la Greasemania"
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Milano, al Teatro Repower dal 2 al 19 marzo "Tutti pazzi per la Greasemania". La GREASEMANIA è inarrestabile! Il Teatro Repower, anche nella stagione 2022/2023 ospita GREASE, il musical di Jim Jacobs e Warren Casey, prodotto in Italia da Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi. Un classico con lo stile di oggi, che unisce le generazioni, e che rappresenta un appuntamento fisso a grande richiesta nei cartelloni del Teatro Repower, dove ha collezionato, dall’inaugurazione nel 2003, 320.000 spettatori, risultando lo spettacolo più applaudito. La Greasemania è inarrestabile e torna a Milano dopo sold-out in quasi tutte le regioni italiane, in un tour senza soluzione di continuità da febbraio 2022, e 80.000 spettatori che hanno condiviso il loro entusiasmo sui canali social della Compagnia della Rancia commentando “Coinvolgenti, emozionanti, travolgenti!”, “Anni fa sono venuta con le amiche e ieri sera ho portato tutta la famiglia”, “Strepitosi! Grazie per le emozioni e la carica meravigliosa che mi avete dato!”, “Un pomeriggio indimenticabile per tutta la famiglia!”. GREASE Il Musical è una magia coloratissima e luminosa, una festa da condividere con amici e famiglie senza riuscire a restare fermi sulle poltrone ma scatenarsi a ballare sulle note della famosissima colonna sonora: un fenomeno “pop” che conquista tutti grazie a un gruppo di giovani performer pieni di talento ed energia. Protagonisti Simone Sassudelli nel ruolo di Danny Zuko e Francesca Ciavaglia in quello di Sandy, reso indimenticabile da Olivia Newton-John, recentemente scomparsa; insieme a loro l’esplosivo Kenickie (Giorgio Camandona), la ribelle e spigolosa Rizzo (Gea Andreotti), Miss Lynch (Elena Nieri), i T-Birds, le Pink Ladies, gli studenti dell’high school più celebre e un particolarissimo angelo rock. GREASE Il Musical è una macchina da applausi che, dal 1997, ha cambiato il modo di vivere l’esperienza di andare a teatro; un inno all'amicizia, agli amori indimenticabili e assoluti dell'adolescenza, oltre che a un'epoca - gli anni '50 – che oggi come allora rappresentano il simbolo di un mondo spensierato e di una fiducia incrollabile nel futuro. Si vedono tra il pubblico scatenarsi insieme almeno tre generazioni, ognuna innamorata di GREASE per un motivo differente: la nostalgia del mondo perfetto degli anni Cinquanta, i ricordi legati al film campione di incassi del 1978 con John Travolta e Olivia Newton-John e alle indimenticabili canzoni, l’immedesimazione in una storia d’amore senza tempo, tra ciuffi ribelli modellati con la brillantina, giubbotti di pelle e sbarazzine gonne a ruota. Teatro Repower e Compagnia della Rancia sono attenti a favorire la partecipazione a teatro come esperienza inclusiva. Sono già più di 2000, per esempio, gli studenti che assisteranno allo spettacolo a un prezzo speciale in orario curricolare, e ai quali è stata inviata una Guida alla Visione appositamente realizzata, con attività e spunti prima e dopo aver applaudito lo spettacolo. Per la prima volta, un musical diventa accessibile: in occasione di una replica di GREASE, grazie alle audiodescrizioni, ai laboratori tattili e nella Lingua dei Segni Italiana promossi da Compagnia della Rancia con il supporto scientifico di ALI- Accessibilità Lingue e Inclusione e della professoressa Elena Di Giovanni, docente di traduzione per i media e accessibilità all’Università di Macerata, coordinatrice dei progetti di accessibilità nei principali teatri italiani e direttrice del Master internazionale in Accessibility to Media, Arts and Culture. Compagnia della Rancia, inoltre, ha aderito con GREASE al Teatro Repower alla rete di Affido Culturale, progetto che promuove l’incontro e l’accesso alla cultura con opportunità di bellezza e di crescita rivolto a bambini, ragazzi e adulti, per pomeriggi alla scoperta del teatro musicale, della condivisione e delle emozioni. Il progetto Affido Culturale è attivo a livello nazionale selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Dal 2021 presente a Milano, da settembre 2022 prosegue grazie al contributo di Fondazione Cariplo con gli enti Mitades APS, Zerodiciotto APS, Fondazione Somaschi, Mamme a Scuola ETS, La Cordata Coop, Ass. IBVA. In GREASE, solo al Teatro Repower, la tecnologia si sposa con l’intrattenimento e con le emozioni grazie alla App gratuita BEPIX, dedicata proprio agli eventi dal vivo. Scaricando la App (disponibile per iOS e Android), gli spettatori diventeranno protagonisti durante lo spettacolo di una coreografia luminosa e coloratissima che accenderà la platea: scarica, partecipa, illumina, stupisciti!... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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italianaradio · 5 years
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Torna al teatro “La piccola bottega degli orrori”
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Torna al teatro “La piccola bottega degli orrori”
Torna al teatro “La piccola bottega degli orrori”
Dopo 30 anni esatti GIAMPIERO INGRASSIA torna ad interpretare il ruolo di Seymur ne LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI – il primo musical italiano prodotto dalla Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi – che ha segnato nel 1989 il suo primo debutto in un genere che negli anni lo ha visto con successo protagonista di grandi titoli internazionali. Sarà in scena con lui FABIO CANINO, già attore di esperienza nel teatro di prosa, che affronta con grande entusiasmo per la prima volta il musical, interpretando il ruolo di Mushnik. Ad affiancarli nel ruolo di Audrey l’esplosiva BELIA MARTIN che torna in Italia dopo lo straordinario successo di Sister Act prodotto da Alessandro Longobardi. Questa quarta edizione italiana, diretta da PIERO DI BLASIO, vedrà nel ruolo della pianta Audrey 2 una Drag Queen. A completare il cast Orin il dentista, tre strepitose coriste sempre in scena e l’ensemble composto da 4 performer. Il musical è in scena dal 3 al 22 dicembre al Teatro Sala Umberto di Roma.
LA TRAMA New York, anni ‘60. Seymour Krelborn lavora nel negozio di fiori del signor Mushnick insieme ad Audrey, la sua giovane collega. Quando Mushnik decide di chiudere il negozio per la poca clientela Audrey gli consiglia di esporre la strana piantina che possiede Seymour, presa in un negozio cinese durante un’eclissi. In effetti la pianta, soprannominata da Seymur “Audrey 2”, esposta in vetrina attira nuovi clienti, ma inizia a morire proprio quando gli affari del negozio migliorano, preoccupando Seymur che prova di tutto per farla star meglio. Nulla funziona, finché tagliandosi accidentalmente un dito scopre che Audrey 2 si nutre esclusivamente di sangue umano per vivere e crescere. Diventato una celebrità, Seymour prova a chiedere ad Audrey di uscire con lui, ma lei rifiuta l’invito per via del suo fidanzato, il dottor Orin Scrivello, un sadico e violento dentista. In realtà Audrey segretamente ricambia l’amore che Seymour prova per lei. Una notte, non appena Seymour chiude il negozio, Audrey 2, sempre più grande, inizia a parlare chiedendogli di ricevere più sangue, ma Seymour non è più in grado darle il proprio. Allora la pianta gli propone di uccidere la gente per nutrirla, promettendogli che in cambio lo farà diventare ricco e famoso. Inizialmente Seymour rifiuta l’orribile proposta, ma quando vede Audrey che viene maltrattata da Scrivello, cambia idea. Da lì in poi gli eventi sfuggono di mano al povero Seymour in un susseguirsi di omicidi e risate, fino ad arrivare ad un finale inaspettato e “diverso”.
LA STORIA Little Shop of Horrors, il musical basato sull’omonimo film del 1960 diretto da Roger Corman, debutta nel maggio del 1982 al Works Progress Administration Theatre di New York, per poi spostarsi nel luglio dello stesso anno all’Orpheum Theater, uno dei più importanti teatri Off-Broadway. La produzione, diretta dallo stesso Ashman, riceve critiche molto positive, vincendo diversi premi sia a New York che a Londra. Dopo 2.209 repliche, è il terzo musical più a lungo rappresentato nella storia dei teatri Off-Broadway. Nel 2003 il musical fa il salto di qualità e debutta in un teatro di Broadway, il Virginia Theater, dove rimane in scena per quasi un anno. Nel 1986 la trasposizione cinematografica diretta da Frank Oz ottiene due candidature agli Oscar: miglior canzone originale (“Mean Green Mother from Outer Space”, che insieme al brano che dà il titolo al musical e a “Skid Row”, “Somewhere That’s Green”, “Suddenly Seymour” diventa una hit) e migliori effetti speciali. In Italia il musical è stato prodotto per la prima volta dalla Compagnia della Rancia nel 1988 per la regia di Saverio Marconi e poi ripreso in diverse edizioni successive. Dopo 12 anni torna nei teatri italiani grazie a Viola Produzioni (in coproduzione con OTI – Officine del Teatro Italiano e con Bottega Teatro Marche) che ne ha riacquistato i diritti ed è pronta a presentarlo nella sua versione 2.0.
Dopo 30 anni esatti GIAMPIERO INGRASSIA torna ad interpretare il ruolo di Seymur ne LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI – il primo musical italiano prodotto dalla Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi – che ha segnato nel 1989 il suo primo debutto in un genere che negli anni…
Gianmarco Esposito
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