#Cinotti nicoletta
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myborderland · 11 months ago
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Questo è il coraggio: avere compassione e comprensione della nostra paura e, nondimeno, andare in giro per il mondo.
Cinotti, Nicoletta. Genitori di sé stessi (la pietra filosofale)
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molecoledigiorni · 3 months ago
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[…] Solo se smettiamo di pretendere di essere perfetti per amarci, possiamo cominciare a guarire.
- Nicoletta Cinotti
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onnarcissismdisorder · 2 years ago
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La nostra abitudine più resistente è quella che serve a lasciarci ogni giorno uguali a sé stessi. Temiamo il cambiamento e invece che associarlo alla crescita lo associamo alla degenerazione. Temiamo la diversità e invece che associarla alla novità lo associamo alla difformità. Temiamo tutto ciò che non controlliamo, come se il nostro controllo fosse una garanzia di salvezza.
Temiamo tutto quello che sfugge al controllo del nostro manager interiore, il nostro direttore dei lavori che non permette deroghe alla vitalità. Così da una parte soffriamo per la stagnazione ma dall’altra l’idea di lasciar andare il controllo, l’idea di permettere alla nostra vita di essere così com’è ci sembra assolutamente inconcepibile. Ci sentiamo bene solo se e quando le cose vanno nella direzione stabilita, la sorpresa ci ricorda che non siamo padroni della vita ma che la vita è padrona di noi.
Nicoletta Cinotti
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sciamaria · 1 year ago
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Essere sensibili significa sentire ciò che accade a noi e agli altri senza bisogno che sia ad alto volume. È una qualità, perché essere sensibili ci permette di vedere più facilmente la prospettiva altrui, permette di accorgerci di più elementi del panorama interno ed esterno. Per questa ragione la sensibilità potrebbe coincidere con la consapevolezza. Per essere consapevoli dobbiamo, infatti, aver sentito. E quindi più siamo sensibili e più siamo consapevoli di quello che accade.
Ci sono delle situazioni in cui la sensibilità diventa eccessiva e tutto ciò che accade ci tocca o ci ferisce in maniera troppo intensa. A quel punto la sensibilità diventa un’arma a doppio taglio: perché sentire aumenta il doversi difendere dal dolore di aver sentito. È come se fossimo senza pelle. In quel caso parliamo di ipersensibilità.
Così, se la sensibilità è preziosa, l’ipersensibilità è dannosa perché rende i rapporti tra noi e il mondo più complessi.
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susieporta · 1 year ago
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Io vado avanti.
Contro il mio corpo che invecchia.
La memoria che cede.
La stanchezza che, a volte, mi taglia le gambe.
Il respiro che manca.
Contro le preoccupazioni e le incertezze.
Vado avanti.
Contro i problemi.
La solitudine.
Il conto in rosso.
Le perdite.
Il tempo del non ritorno.
Contro gli spigoli.
Gli inciampi.
Le cadute.
La paura tremenda di non farcela.
Ogni tanto volgo lo sguardo indietro.
Per ricordarmi com’ero e ricordarmi chi sono.
Guardo la strada.
La paura. Il dolore. Ai momenti in cui la terra mi è franata sotto ai piedi.
E sono grata. È grazie a loro se mi sono mossa.
Se ho fatto un passo.
Ora lo so. Non c’è scelta.
Andare avanti. Sempre
Nicoletta Cinotti
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canesenzafissadimora · 1 year ago
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Io vado avanti.
Contro il mio corpo che invecchia.
La memoria che cede.
La stanchezza che, a volte, mi taglia le gambe.
Il respiro che manca.
Contro le preoccupazioni e le incertezze.
Vado avanti.
Contro i problemi.
La solitudine.
Il conto in rosso.
Le perdite.
Il tempo del non ritorno.
Contro gli spigoli.
Gli inciampi.
Le cadute.
La paura tremenda di non farcela.
Ogni tanto volgo lo sguardo indietro.
Per ricordarmi com’ero e ricordarmi chi sono.
Guardo la strada.
La paura.
Il dolore.
Ai momenti in cui la terra mi è franata sotto ai piedi.
E sono grata. È grazie a loro se mi sono mossa.
Se ho fatto un passo.
Ora lo so. Non c’è scelta.
Andare avanti.
Sempre..
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Nicoletta Cinotti
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s-memorando · 5 months ago
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Gratis
Ho letto le quotidiane parole che mi arrivano da Nicoletta Cinotti, ed è arrivata una parola che esprime un concetto enorme: Gratis. Grazie per avere affrontato l’argomento con un punto di vista che toglie ogni mercificazione a quello che si fa e rende l’attività gratuita una ricchezza, specialmente per chi la fa. Faccio tante cose gratis e queste tante cose mi danno tanta soddisfazione, proprio…
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scoordinatamente · 11 months ago
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Io vado avanti.Contro il mio corpo che invecchia.La memoria che cede.La stanchezza che,a volte,mi taglia le gambe.Il respiro che manca.Contro le preoccupazioni e le incertezze.Vado avanti.Contro i problemi.La solitudine.Il conto in rosso.Le perdite.Il tempo del non ritorno.Contro gli spigoli.Gli inciampi.Le cadute.La paura tremenda di non farcela.Ogni tanto volgo lo sguardo indietro.Per ricordarmi com’ero e ricordarmi chi sono.Guardo la strada.La paura. Il dolore.Ai momenti in cui la terra mi è franata sotto ai piedi.E sono grata.È grazie a loro se mi sono mossa.Se ho fatto un passo.Ora lo so.Non c’è scelta.Andare avanti. Sempre.
Nicoletta Cinotti
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fuoridalcloro · 3 years ago
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La cosa bella è che il dolore chiede una cosa sola: conforto. Fino a che non lo confortiamo rimane lì, come una spina nel fianco. Le soluzioni danno sollievo ma non sono conforto. Il conforto è permettersi di sentire, senza giudicare, quello che proviamo. A volte il dolore è proprio dolore. Altre volte è un’emozione scomoda come l’invidia o la gelosia. Non fa tanta differenza. La differenza la fa come scegliamo di comportarci e non quello che sentiamo e tra il sentire e l’agire c’è lo spazio della scelta. Abitiamolo lo spazio della scelta: è l’universo delle possibilità.
- Nicoletta Cinotti -
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myborderland · 4 months ago
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Soffiamo la malattia del paragone, che è la distanza tra dove siamo e dove vorremmo essere, e tra dove siamo noi e dove sono le persone che ci assomigliano e hanno una vita migliore della nostra. Ci diamo un gran daffare per non perdere, o meglio si danno un gran daffare i nostri protettori per proteggerci da un evento ineliminabile che molto spesso è una fortuna più che una sfortuna. 
Genitori di sé stessi. Mindfulness e reparenting-Nicoletta Cinotti
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ma-pi-ma · 3 years ago
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A volte abbiamo bisogno di nutrirci di bellezza, altre volte d’amore. Altre ancora di solitudine, una forma di nutrimento che non possiamo dimenticare.
Nicoletta Cinotti
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onnarcissismdisorder · 2 years ago
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Quindi per essere davvero presenti, nel momento presente della nostra vita, abbiamo bisogno solo di un atto d’amicizia verso di noi. Verso quel noi che ci aspetta, paziente quasi come una meridiana e che aspetta l’unica cosa che ci fa tornare a casa: il perdono. Perdono per i nostri errori, perdono per le nostre ferite, perdono per i nostri limiti. Un perdono che ci restituisce tutta la nostra naturale grandezza.
© Nicoletta Cinotti 2023 Reparenting ourselves. Diventare genitori di sé stessi
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distributorcelana · 3 years ago
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DETAIL UKURAN
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susieporta · 7 months ago
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Così ho fatto una lista di quello che mi cura. È quello che mi ha curato ieri sera e potrebbe anche cambiare. Potrebbe anche essere la lista della gratitudine
non aggrapparmi a quello che non c’è
avere prima di tutto una relazione con me
non aver paura di provare dolore. non sarà quello la causa della mia morte
non aver paura di non capire quello che mi dicono. Succede
riconoscere che il senso di solitudine è un disperato bisogno di intimità con me
scoprire che se ho la debolezza di cadere ho anche la forza di rialzarmi
accorgermi che la bellezza che vedo fuori è radicata in me
innamorarmi del silenzio
innamorarmi delle poche parole necessarie
lasciare che le parole splendano
Alla fine va bene, anche se non lo so mai prima.
Nicoletta Cinotti
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spettriedemoni · 2 years ago
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Io vado avanti.
Contro il mio corpo che invecchia.
La memoria che cede.
La stanchezza che, a volte, mi taglia le gambe.
Il respiro che manca.
Contro le preoccupazioni e le incertezze.
Vado avanti.
Contro i problemi.
La solitudine.
Il conto in rosso.
Le perdite.
Il tempo del non ritorno.
Contro gli spigoli.
Gli inciampi.
Le cadute.
La paura tremenda di non farcela.
Ogni tanto volgo lo sguardo indietro.
Per ricordarmi com’ero e ricordarmi chi sono.
Guardo la strada.
La paura. Il dolore. Ai momenti in cui la terra mi è franata sotto ai piedi.
E sono grata. È grazie a loro se mi sono mossa.
Se ho fatto un passo.
Ora lo so. Non c’è scelta.
Andare avanti. Sempre
(Nicoletta Cinotti)
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ypsilonzeta1 · 2 years ago
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Io vado avanti.
Contro il mio corpo che invecchia.
La memoria che cede.
La stanchezza che, a volte, mi taglia le gambe.
Il respiro che manca.
Contro le preoccupazioni e le incertezze.
Vado avanti.
Contro i problemi.
La solitudine.
Il conto in rosso.
Le perdite.
Il tempo del non ritorno.
Contro gli spigoli.
Gli inciampi.
Le cadute.
La paura tremenda di non farcela.
Ogni tanto volgo lo sguardo indietro.
Per ricordarmi com’ero e ricordarmi chi sono.
Guardo la strada.
La paura. Il dolore. Ai momenti in cui la terra mi è franata sotto ai piedi.
E sono grata. È grazie a loro se mi sono mossa.
Se ho fatto un passo.
Ora lo so. Non c’è scelta.
Andare avanti. Sempre
Nicoletta Cinotti
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