#Chirurgia Oculare
Explore tagged Tumblr posts
Text
Cataratta: Cause, Intervento Chirurgico e Scelte per il Cristallino Artificiale
Comprendere la cataratta, le opzioni chirurgiche e le diverse tipologie di cristallino intraoculare.
Comprendere la cataratta, le opzioni chirurgiche e le diverse tipologie di cristallino intraoculare. La cataratta è una patologia comune che colpisce il cristallino dell’occhio, portando a una visione progressivamente offuscata. È una delle principali cause di cecità a livello globale, ma l’intervento chirurgico offre una soluzione efficace. Scopriamo le cause della cataratta, i dettagli…
#cataratta#Cataratta da Corticosteroidi#Cataratta da Fumo#Cataratta Diabetica#Cataratta e Invecchiamento#Cataratta Senile#Cataratta Traumatica#Cause Cataratta#Chirurgia Cristallino#chirurgia minimamente invasiva#Chirurgia Oculare#Chirurgia Oculare Avanzata#Chirurgia Oculare Sicura#Correzione Astigmatismo#Cristallino Artificiale#Cristallino Intraoculare#Facoemulsificazione#Intervento Cataratta#Intervento Sicuro Cataratta#IOL Accomodativa#IOL Monofocale#IOL Multifocale#IOL Toric#Opzioni Cristallino#Prevenzione Cataratta#Recupero Chirurgia Cataratta#Rimozione Cataratta#Rimozione Cristallino Opaco#Sostituzione Cristallino#Tecnologia Ultrasuoni
0 notes
Text
Glaucoma ad angolo chiuso: un aiuto dall'AI
Il glaucoma ad angolo chiuso è una delle forme più insidiose di una malattia già di per sé difficile da diagnosticare. Questa malattia dell'occhio che può portare alla cecità è infatti sostanzialmente asintomatica. L'unico modo per diagnosticarla è effettuare controlli oculistici periodici con una particolare attenzione alla pressione oculare. E' questa infatti l'origine del glaucoma. Il Centro Oculistico Italiano di Brescia, l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’IRCCS Fondazione Bietti di Roma sono impegnati insieme in un progetto internazionale finanziato dalla fondazione svizzera Velux Stiftung. Il progetto punta alla realizzazione di un sistema automatico contactless basato sull'intelligenza artificiale per lo screening e la diagnosi precoce della forma di glaucoma ad angolo chiuso. Con il professor Luciano Quaranta, fondatore e direttore Medico Centro Oculistico Italiano, abbiamo parlato questa malattia così insidiosa e del nuovo progetto per diagnosticarla precocemente. Professor Quaranta, un paziente su due non sa di essere affetto da glaucoma. Questo vuol dire che quando insorgono i sintomi è già troppo tardi? Luciano Quaranta Il glaucoma è estremamente subdolo, in quanto è totalmente asintomatico fino agli stadi più avanzati della malattia, corrispondenti al danno del nervo ottico e del campo visivo. Purtroppo se non ci sottopone a controlli periodici da parte del Medico Oculista, non si ha la possibilità di diagnosticare precocemente la malattia e rallentare o arrestarne la progressione. Non è mai comunque troppo tardi per fermare la malattia, anche se spesso si paga il prezzo di una disabilità visiva più o meno grave. Ci sono tipologie di persone predisposte all’insorgere di questa malattia? Esistono soggetti maggiormente predisposti a sviluppare la malattia. Nell’ambito del glaucoma primario ad angolo aperto esistono dei fattori di rischio predisponenti a sviluppare la malattia: la familiarità (chi ha parenti di I grado con glaucoma ha un rischio relativo di doppio di sviluppare glaucoma), miopia, diabete, ipotensione arteriosa. Ovviamente chi ha un familiare con glaucoma è sicuramente maggiormente "sensibilizzato “ ad effettuare controlli periodici, ma anche le altre categorie di soggetti dovrebbero sottoporsi a regolari controlli periodici. Per quanto riguarda il glaucoma ad angolo stretto o da chiusura d’angolo l’ipermetropia è il fattore predisponente di maggior rilievo per il suo sviluppo, questo nei soggetti caucasici. Quali sono attualmente le cure disponibili per il glaucoma? Mi preme precisare che ad oggi abbiamo delle terapie molto efficaci, che mirano a correggere la pressione oculare, che è il fattore di rischio principale nel determinare la malattia. Abbiamo a disposizione una serie di classi di farmaci che, anche in combinazione tra di loro, permettono di controllare in maniera efficace la malattia. Quando la terapia medica (colliri) non è più sufficiente a controllare il peggioramento del danno del campo visivo ci si deve rivolgere alla chirurgia. Gli interventi chirurgici oggi sono molto sicuri ed efficaci, Oggi è possibile operare i pazienti affetti da glaucoma in stadi molto più precoci rispetto al passato ed ottenere dei risultati di successo. È chiaro che i trattamenti sono efficaci nel rallentare o arrestare la progressione del glaucoma, ma il danno già instaurato non è reversibile. E’ quindi molto importante consigliare trattamenti più “energici” o la chirurgia non aspettando che il danno sia troppo evoluto.Dati recenti della letteratura ci indicano anche la possibilità di effettuare trattamenti laser anche come primo trattamento, ovvero prima dell’installazione di colliri, per ottenere una riduzione della pressione oculare.In un futuro prossimo, si avranno a disposizione terapie iniettive di lunga durata che permetteranno una migliore gestione della malattia. In che modo il sistema basato sull’Intelligenza Artificiale che state studiando potrà aiutare le persone affette da glaucoma? Questo sistema permetterà lo screening delle forme di glaucoma da chiusura d’angolo che sono le forme maggiormente insidiose per le difficoltà di interpretazione diagnostica di alcune indagini semeiologiche. Il nostro strumento non invasivo collegato ad una sistema di IA aiuterà il clinico anche non “esperto” a formulare una corretta diagnosi. In copertina Foto di Paul Diaconu da Pixabay Read the full article
0 notes
Text
Blefarospasmo , contrazioni dei muscoli oculari : cause e soluzioni
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/blefarospasmo-contrazioni-dei-muscoli-oculari-cause-e-soluzioni/114592?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=114592
Blefarospasmo , contrazioni dei muscoli oculari : cause e soluzioni
Il blefarospasmo è una condizione caratterizzata da contrazioni involontarie e spasmodiche dei muscoli oculari, che causano una chiusura involontaria degli occhi. Questo può essere fastidioso e può interferire con la visione.
Il blefarospasmo può essere causato da diverse condizioni, come lo stress, la stanchezza oculare, le malattie della tiroide o la degenerazione dei nervi oculari. In alcuni casi, la causa esatta del blefarospasmo non è nota. I sintomi possono variare da lievi a gravi e possono includere contrazioni involontarie degli occhi, difficoltà a mantenere gli occhi aperti, lacrimazione eccessiva, dolore agli occhi, visione offuscata o doppia e sensibilità alla luce.
Il trattamento del blefarospasmo dipende dalla gravità della condizione e può includere terapie farmacologiche, terapia fisica, chirurgia o iniezioni di botulino.
Le terapie farmacologiche possono includere farmaci per dilatare le pupille o per rilassare i muscoli oculari, mentre la terapia fisica può includere esercizi per rafforzare i muscoli oculari o massaggi per rilassare i muscoli. In alcuni casi, può essere necessaria una chirurgia per rimuovere i muscoli oculari o per rimodellare i tessuti oculari.
Il botulino è un farmaco che viene utilizzato per trattare il blefarospasmo iniettandolo nei muscoli oculari, causando la temporanea paralisi dei muscoli e riducendo le contrazioni spasmodiche. Le iniezioni di botulino sono generalmente indolori e possono essere eseguite in ambulatorio.
I risultati del trattamento con botulino durano per circa 3-4 mesi, dopodiché è necessario ripetere il trattamento per mantenere i risultati.
Come con qualsiasi procedura medica, ci sono sempre dei rischi associati al trattamento del blefarospasmo con il botulino. Questi possono includere reazioni allergiche al farmaco, l’insorgenza di lividi o gonfiori nell’area di iniezione, l’insorgenza di mal di testa e l’incapacità di espressione facciale. È importante parlare con il proprio medico o oculista per discutere dei possibili rischi e benefici del trattamento con il botulino.
In conclusione, il blefarospasmo è una condizione caratterizzata da contrazioni involontarie e spasmodiche.
Esercizi per rafforzare i muscoli oculari
Ecco alcuni esercizi che possono aiutare a rafforzare i muscoli oculari:
Esercizio di sguardo: sedetevi davanti a un orologio e spostate lo sguardo da un numero all’altro, poi da un quadrante all’altro, facendo movimenti rapidi e precisi.
Esercizio di movimento laterale: sedetevi davanti a un oggetto, come una penna, e spostatelo lentamente da destra a sinistra e viceversa, seguendolo con lo sguardo.
Esercizio di rotazione: sedetevi davanti a un oggetto, come una penna, e ruotatelo in senso orario e antiorario, seguendolo con lo sguardo.
Esercizio di convergenza: sedetevi davanti a un oggetto, come una penna, e spostatelo lentamente verso di voi, seguendolo con lo sguardo finché non “converge” su un punto vicino al naso.
Esercizio di visione a distanza: sedetevi davanti a una finestra o a una parete lontana e fissate un punto lontano per qualche secondo, poi guardate qualcosa di vicino per qualche secondo. Ripetete questo esercizio per alcuni minuti.
È importante eseguire questi esercizi lentamente e con precisione, e fare una pausa se si avverte stanchezza o dolore agli occhi. Si consiglia di parlare con il proprio medico o oculista prima di iniziare qualsiasi programma di esercizi oculari.
Blefarospasmo tiroideo
Il blefarospasmo tiroideo è una patologia che si manifesta con spasmi involontari dei muscoli che controllano il movimento delle palpebre. Si verifica quando i muscoli responsabili dell’apertura e chiusura delle palpebre si contraggono in modo incontrollato, causando la chiusura improvvisa e involontaria delle palpebre.
Questa condizione può essere causata da una malattia della tiroide, una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo. La tiroide produce ormoni che regolano il metabolismo del corpo e il funzionamento di molti organi. Una tiroide iperattiva o ipertiroidea può causare sintomi come tachicardia, sudorazione eccessiva e difficoltà a dormire, oltre ai spasmi palpebrali.
Il trattamento del blefarospasmo tiroideo dipende dalla causa sottostante. Se è causato da una malattia tiroidea, il trattamento potrebbe includere farmaci per regolare la produzione di ormoni tiroidei o una procedura chirurgica per rimuovere parte o tutta la tiroide. In alcuni casi, il blefarospasmo può essere trattato con iniezioni di botulino o con una terapia fisica per rilassare i muscoli palpebrali.
Blefarospasmo chirurgia estetica
Il blefarospasmo può essere trattato con la chirurgia estetica solo se è causato da una distorsione della struttura delle palpebre o da altre anomalie della regione oculare. Se il blefarospasmo è causato da una malattia della tiroide o da altri problemi di salute, la chirurgia estetica non è il trattamento appropriato.
La chirurgia estetica per il blefarospasmo può includere la rimozione del tessuto in eccesso delle palpebre superiori o inferiori, il riposizionamento dei muscoli palpebrali o la rimozione di depositi di grasso che causano il gonfiore delle palpebre. Queste procedure possono essere eseguite in anestesia locale o generale e richiedono solitamente solo poche ore di riposo post-operatorio.
Se il blefarospasmo è causato da una patologia sottostante, è importante che venga trattata prima di considerare la chirurgia estetica. Inoltre, è importante parlare con un medico oculista o un chirurgo plastico esperto per valutare se la chirurgia estetica è l’opzione di trattamento più adeguata per il proprio caso specifico.
0 notes
Text
[…] Secondo quanto riportato dalla NASA, ancora prima che il JWST fosse lanciato, parte della sua tecnologia è stata impiegata per migliorare la tecnica LASIK per la chirurgia oculare. In particolare il sistema di analisi per gli specchi del telescopio spaziale è stato poi rivisto e utilizzato nello strumento chiamato iDesign Refractive Studio realizzato da Johnson & Johnson Vision (divisione della società tecnologica-farmaceutica statunitense).
La capacità e la precisione di effettuare misurazioni precise per l'occhio dei pazienti mappando le imperfezioni e la curvatura della cornea. Grazie alla diffusione dello strumento è stato possibile effettuare più di 18 milioni di procedure LASIK in tutto il Mondo risolvendo i problemi di vista a moltissime persone.
La storia nasce grazie a un sub-appalto della NASA alla società WaveFront Sciences. Quest'ultima aveva il compito di realizzare un sistema per misurare le deviazioni negli specchi del telescopio spaziale James Webb durante i processi di rettificazione e lucidatura. Del resto non si voleva avere lo stesso problema accaduto a Hubble (anche perché Webb si trova a 1,5 milioni di km). Un uomo in particolare, Kristian Santana (che ora lavora alla Johnson & Johnson) ha permesso di arrivare al risultato sperato.
Alcuni algoritmi sviluppati da WaveFront Sciences per il JWST sono stati poi inseriti nel Complete Ophthalmic Analysis System (un modello commerciale). Dopo alcuni anni, quegli stessi algoritmi sono finiti nel iDesign Refractive Studio che è stato approvato dall'FDA nel 2018 (prima ancora che il telescopio fosse lanciato). Ancora una volta quindi la tecnologia impiegata nello Spazio ha avuto ricadute effettive sulla vita (e sulla vista) delle persone.
1 note
·
View note
Text
Interventi laser inappropriati per la miopia. Mario Sbordone: «Un rischio per la vista di migliaia di pazienti. Sul glaucoma la Campania ha grandi eccellenze»
«C’è la tendenza ancora troppo diffusa ad operare con il laser miopie di alto grado, per le quali sarebbe più indicato un diverso tipo di intervento. Se nei prossimi anni non riusciremo a cambiare questo atteggiamento i rischi per la vista di moltissimi pazienti continueranno ad essere enormi». A lanciare un allarme su uno dei temi caldi trattati oggi a Pozzuoli dai maggiori esperti campani del settore il direttore del reparto di oculistica del Santa Maria delle Grazie Mario Sbordone. «Per le miopie di alto grado – dice lo specialista – è necessario operare impiantando dei particolari cristallini all’interno dell’occhio, in questo modo si evita di compromettere la vista del paziente». Altro tema di grande preoccupazione per gli esperti campani emerso nel corso dell’update su tutte le innovazioni che riguardano la superficie oculare e la chirurgia oftalmica è quello dell’abuso degli antibiotici. «Siamo molto preoccupati per gli effetti che derivano dall’abuso di antibiotici in pazienti che devono essere operati di cataratta – spiega Sbordone-. Per questo raccomandiamo nella fase pre operatoria di usare colliri antisettici e nel post intervento di limitare la terapia a 7 giorni, non più a 15 o 20 giorni». Centrale anche il problema del glaucoma, vera e propria emergenza che costa al sistema sanitario campano centinaia di migliaia di euro ogni anno a causa di errate convinzioni di alcuni specialisti, ma anche diagnosi tardive. «Ancora oggi – spiega il primario – ci sono colleghi che ritengono opportuno evitare l’intervento chirurgico, senza considerare che le tecniche mini-invasive possono aiutate i pazienti affetti da glaucoma a preservare la vista senza dover sopportare gli effetti collaterali degli interventi tradizionali. Dunque, una chirurgia “light” molto efficace, che è sempre preferibile ad un uso prolungato di colliri». Molte anche le diagnosi saltate a causa di una scarsa attenzione ai controlli da parte dei pazienti e, purtroppo, anche ai problemi causati dalla pandemia. «In questi mesi – prosegue lo specialista – osserviamo diverse forme ormai avanzate della malattia, legate alla scelta dei pazienti di evitare controlli per paura del contagio o, peggio ancora, all’impossibilità di effettuare visite o interventi nei momenti più caldi della pandemia». Proprio per evitare disagi e danni per i pazienti, il reparto diretto da Mario Sbordone ha sempre continuato l’attività operatoria per questa patologia. «Mediamente al Santa Maria delle Grazie – dice – portiamo a termine 150 interventi l’anno solo per la cura del glaucoma. La nostra regione vanta un livello di cura delle patologie oculari eccellente, la sanità campana in questo senso è protagonista di un cambio di passo importante, anche grazie all’immissione in servizio di molti giovani medici. Ai cittadini bisogna far comprendere che, nei casi che non rispondono a una terapia con massimo due colliri, scegliere l’operazione è il modo migliore per preservare la vista; l’intervento è ormai estremamente affidabile e in Campania si possono avere ottime cure».
source https://www.ilmonito.it/interventi-laser-inappropriati-per-la-miopia-mario-sbordone-un-rischio-per-la-vista-di-migliaia-di-pazienti-sul-glaucoma-la-campania-ha-grandi-eccellenze/
0 notes
Text
TELESE: GEPOS, OSSIGENO ATTIVO PER LA TERAPIA POST OPERATORIA DELLA CATARATTA
L’Oculistica della Casa di Cura Gepos, guidata dal dottor Giorgio Cusati, prescelta come compartecipante di uno studio multicentrico, ha ottenuto risultati positivi. Lo studio clinico mirava a indagare l’efficacia di una terapia post operatoria per la cataratta che non si basasse sulla somministrazione di colliri antibiotici di sintesi, in maniera tale da evitare l’eventuale sviluppo di ceppi resistenti. IL dottor Giorgio Cusati e la sua equipe, selezionati in base all’altissimo numero annuale di interventi eseguiti presso la Casa di Cura telesina, hanno così utilizzato sui pazienti un collirio a base di ossigeno attivo. Il farmaco, privo di antibiotici di sintesi, si è dimostrato efficace nel ridurre la carica batterica del sacco congiuntivale a valori bassissimi, per cui sicuri per la chirurgia, paragonabili a quelli ottenuti con la somministrazione del farmaco tradizionale. “Dai risultati restituiti dallo studio, possiamo affermare di essere stati in grado di effettuare una terapia preoperatoria efficace. Contemporaneamente, abbiamo evitato la diffusione di ceppi resistenti. Una riuscita che ci incoraggia nel proseguire la strada non solo della prevenzione e della cura per il paziente: vogliamo portare avanti lo studio di terapie innovative per migliorarne ulteriormente il percorso. Siamo tra i centri che effettuano, proporzionalmente alle nostre dimensioni, tra i numeri più elevati di interventi chirurgi. Un bacino di studio ampio e un motivo di orgoglio per i risultati che riusciamo a garantire”. Giorgio Cusati è iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Benevento dal 1997. E’ membro della Società Oftalmologica Italiana dal 1993. Fa parte dell’ American Academy of Ophthalmology dal 2002. E’ componente della Sitrac (Società Italiana Trapianto di Cornea) dal 2000, della Sicsso (Società Italiana Cellule Staminali e Superficie Oculare) dal 2007.
E’ iscritto all’Rscrs (European Society Cataract and Refractive Surgery) dal 2000 e all’ Ascrs (American Society Cataract and Refractive Surgery) dal 2003.
0 notes
Photo
Anche se la chirurgia periorbitale e oculare è tra le procedure di chirurgia plastica più frequentemente eseguite, esistono solo poche informazioni sui fattori che contribuiscono all'invecchiamento e sulla sua valutazione anatomica sistematica. Un recente studio si è basato sulla misurazione di punti di riferimento fisici distinti per raccogliere dati utili a fornire la base per un'analisi periorbitale approfondita, al fine di definire in maniera più precisa la capacità di attrazione dell'occhio femminile. Nello studio è stato chiesto a 80 esaminatori di sesso maschile, fra i 30 e i 50 anni, di giudicare 60 immagini digitali standardizzate ad alta risoluzione delle regioni oculari femminili e di dichiarare l'età percepita e l'attrattiva. Risultati Nel complesso, è stato riscontrato che diverse caratteristiche specifiche della forma degli occhi sono correlate all'attrattiva e all'età percepita. Ad esempio, l'ampia altezza visibile dell'iride e l'ampia inclinazione verso l'alto e laterale sia dell'asse dell'occhio che delle sopracciglia erano da moderatamente a fortemente correlate con la capacità attrattiva. Per quanto riguarda gli occhi delle donne, quindi, esistono caratteristiche anatomiche periorbitali e punti di repere distinti che contribuiscono a un aspetto giovanile e ad essere attraenti. La conoscenza di questi elementi può servire come importante linea guida per l'analisi pre- e post-operatoria dei pazienti. www.oculisticapascotto.it C.so Umberto I, Napoli 📲 0815542792 #attrattivadegliocchi #occhiodidonna #analisimorfometrica #attrattivaperiorbitale (presso Corso Umberto I) https://www.instagram.com/p/CRaqpwUlF7n/?utm_medium=tumblr
0 notes
Photo
L'intervento di rinoplastica e cantopessi in contemporanea la correzione dell'ectropion ( situazione in cui la palpebra inferiore è abbassata e lascia scoperta una ampia zona di sclera con aspetto di occhio rotondo) si effettua con tecniche come la cantopessi o anche altre a seconda della problematica presente. La mia opinione è che chi è bravo ed ha molta esperienza in questa chirurgia oculare non può esserlo abbastanza anche nella rinoplastica e viceversa . Quindi consiglio un chirurgo oculoplastico ed un chirurgo rinologo . Anche se si scegliesse lo stesso chirurgo per i due interventi , questi andrebbero fatti separatamente , perchè con la rinoplastica il gonfiore e l'edema palpebrale sono notevoli ed inevitabili . Meglio fare prima la rinoplastica , attendere la guarigione completa e poi , dopo un paio di mesi la operazione palpebrale Dott Carmine Martino x info tel . 3471946277 #clinicadeinasi #drcarminemartino #rinoplastica#rinotip #chirurgiaplastica #nasorifare #plasticanaso#ritoccodopolarinoplastica #nosejob #Rhinoplasty#cantopessi #ectropion #chirurgiadelnaso#nasorifare #nosejob #Rhinoplasty#chirurgiaestetica #rinoplasticaibrida#nuovatecnicadirinoplastica #larinoplasticadelfututro#chirurgiaplasticanapoli #chirurgiaplasticasalerno#chirurgiadelnasosalerno #nasorifatto#rinoplasticasalerno #rinoplasticanapoli#rinoplasticaroma INFO INTERVENTO DI RINOPLASTICA : http://www.clinicadeinasi.it/interventi-viso/rinoplastica-viso.html
0 notes
Text
15° Congresso Nazionale AIMO: A Roma gli Esperti dell’Oftalmologia Italiana per Innovazione e Formazione. Roma
Oltre 2.000 partecipanti attesi al Congresso Nazionale degli Oculisti AIMO in collaborazione con S.I.S.O., per discutere delle ultime novità in chirurgia, trattamenti e tecnologia in oftalmologia.
Oltre 2.000 partecipanti attesi al Congresso Nazionale degli Oculisti AIMO in collaborazione con S.I.S.O., per discutere delle ultime novità in chirurgia, trattamenti e tecnologia in oftalmologia. Roma, 14 novembre 2024 – Ha preso il via oggi a Roma il 15° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Medici Oculisti (AIMO), un appuntamento di riferimento per la comunità oftalmologica italiana…
#aggiornamenti oftalmologici#AIMO#AIMO Academy#Alessandria today#ambliopia#Campus Biomedico Roma#cheratocono#chirurgia cataratta#chirurgia oftalmoplastica#chirurgia retina#chirurgia vitreoretinica#collaborazione internazionale#conferenze oculisti#Congresso Nazionale AIMO#degenerazione maculare#distacco retina#Fondazione G.B. Bietti#formazione oculisti#giovani medici#Glaucoma#Google News#Innovazione medica#Intelligenza artificiale#intelligenza artificiale medicina#italianewsmedia.com#live surgery#maculopatie#medicina militare#medicina oculare#miopia bambini
0 notes
Text
Parliamo di astigmatismo: migliori conoscenze sulle cause naturali e sugli approcci per correggerlo
Parliamo di astigmatismo: migliori conoscenze sulle cause naturali e sugli approcci per correggerlo
Cos’è l’astigmatismo?
Se consideriamo una sorgente luminosa i cui raggi attraversano una normale lente sferica positiva, che ha un uguale potere lungo tutti i meridiani, l’immagine che si formerà sulla retina sarà puntiforme. Quando invece, le due curvature (meridiano verticale ed orizzontale) si fanno marcatamente diverse, il sistema oculare avrà due fuochi, posti su due piani diversi, ed…
View On WordPress
#astigmatismo#chirurgia#congiuntivite#cornea#cristallino#fattore di rischio#genetica#gravidanza#lacrime#luce solare#mal di testa#patologia oculare#polimorfismo#presbiopia#raggi ultravioletti#retina#stress ossidativo#tecnologia laser#visione#vista
0 notes
Text
Occhi secchi: cosa sono e quali sono i rimedi
Nuovo post pubblicato su https://www.wdonna.it/occhi-secchi-cosa-sono-e-quali-sono-i-rimedi/106504?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=106504
Occhi secchi: cosa sono e quali sono i rimedi
Sono tante le persone che soffrono di occhi secchi. Tale fenomeno consiste nel fatto che l’essere umano smette di produrre lacrime, soprattutto nella zona interna oculare.
La secchezza, nei casi meno gravi, porta a delle irritazioni che spesso generano prurito o bruciore. Invece, quando la situazione diventa più complessa (o comunque la si sottovaluta), gli occhi secchi possono far insorgere dolori, infiammazioni o addirittura cicatrici corneali e ulcere.
A questo punto ci si chiede, quali sono le cause della secchezza oculare?
Generalmente, il problema può essere collegato a degli sbalzi di temperatura, al modo in cui dormiamo e alle abitudini quotidiane. Quest’ultimo fattore incide moltissimo: ad esempio, trascorrendo molte ore davanti al pc o allo smartphone, si dà modo di incrementare in maniera notevole la secchezza oculare.
Oppure, alla base di tale fenomeno, può starci uno scorretto utilizzo delle lenti a contatto, alcuni farmaci contenenti sostanze particolari, l’invecchiamento ma anche l’esposizione diretta ai raggi solari o una scorretta alimentazione.
Occhi secchi al risveglio
È sera tardi, avete indossato il pigiama e fatto la skincare quotidiana. Appena vi mettete nel letto sembra andare tutto ok ma il mattino seguente vi risvegliate con gli occhi super secchi e che vi bruciano, nonostante il lungo riposo.
Com’è possibile che si formino gli occhi secchi di notte?
A tale quesito ci sono più risposte. I motivi possono essere svariati e dipendono principalmente dalle vostre azioni effettuate prima di andare a dormire o fattori esterni, legati all’ambiente.
Come vi abbiamo accennato in precedenza, il bruciore agli occhi può essere causato dal fatto di stare molte ore dinanzi a dei dispositivi elettronici. Per poter porre rimedio, potreste pensare di acquistare degli occhiali da riposo, disponibili in tutti gli ottici e in diversi negozi online.
Per quanto riguarda invece la questione ambientale, è bene tenere a mente che il nostro occhio si adatta a ciò che gli circonda. Di conseguenza, dormendo in un luogo non umidificato secondo i giusti livelli, può portare a una forte secchezza oculare.
In alternativa, è probabile che abbiate trascorso molte ore all’aperto, in un posto dove c’era molto vento o freddo, generando occhi secchi durante la notte.
Tuttavia, nel caso in cui doveste accorgervi che la problematica si presenta in maniera frequente senza alcun motivo, rivolgetevi al vostro medico di fiducia o in farmacia. A volte un prodotto anti secchezza potrebbe risolvere la situazione in maniera repentina.
Occhi secchi camomilla
Prima di presentarvi una serie di soluzioni mediche, è importante dire che gli occhi secchi si possono curare anche con dei semplici metodi naturali.
Il più gettonato in assoluto è sicuramente la camomilla. Questa pianta, presenta moltissime proprietà benefiche, tra cui quella di recare un forte senso di sollievo a tutti coloro che si trovano alle prese con delle irritazioni o infiammazioni.
Pertanto, nel contesto di secchezza oculare, basta applicare quotidianamente della camomilla sulle palpebre e noterete forti cambiamenti. Allo stesso tempo però, tenete a mente che la camomilla pur essendo calmante, non va applicata direttamente negli occhi.
Nel caso in cui dovesse succedere non bisogna preoccuparsi, non ha effetti collaterali. Però se il vostro obiettivo dovesse essere quello di ridurre la secchezza oculare, è preferibile usare dei dischetti. Vanno benissimo quelli in cotone o biodegradabili che solitamente si utilizzano per rimuovere il make up.
Basta preparare la camomilla, intingete parzialmente i dischetti e poneteli sugli occhi chiusi, un po’ come se stesse facendo una di quelle maschere per il viso al cetriolo. Inoltre, per ottimizzare i tempi, vi consigliamo di acquistare la camomilla in bustine solubile: è già pronta all’uso, bisogna soltanto inserirla nell’acqua calda.
Terapia occhio secco
Se gli occhi secchi dovessero iniziare a recarvi molti problemi nella vita quotidiana, è bene pensare a delle cure.
Esse però, vanno prese in considerazione solo nel momento in cui ci si accorge che nemmeno i metodi naturali risultano essere sufficienti. Questo perché alcune soluzioni potrebbero risultare un po’ invasive, in proporzione alla problematica.
Nei casi meno gravi di secchezza oculare, si consiglia l’utilizzo di colliri, gel e pomate. Se ne trovano in commercio di tante tipologie (a seconda dell’occhio del paziente) e prezzi.
Se invece il problema dovesse essere legato alla vista, allora bisognerà effettuare una visita oculistica, in modo tale da apportare delle lenti a contatto o degli occhiali da riposo, se necessario. Nelle situazioni più complesse, rivolgetevi ad un medico esperto del settore, il quale saprà consigliarvi la giusta terapia per occhi secchi.
Solitamente, tra i più comuni troviamo:
Il siero autologo
Gli anti-infiammatori
Le lacrime artificiali
Gli antibiotici
In rari casi invece, è previsto l’aiuto della chirurgia, che può variare a seconda del paziente. Tuttavia, alla base del fenomeno è probabile che ci sia una correlazione con la scarsità di ghiandole salivari. Di conseguenza, c’è chi si sottopone ad un loro trapianto.
Occhio secco tiroide
Al termine di questo articolo incentrato sulla tematica degli occhi secchi, trattiamo la questione tiroide.
Secondo alcuni studi, la totale assenza di lacrimazione o addirittura l’eccessiva lacrimazione, possono essere strettamente collegati al Morbo di Basedow-Graves. Si tratta di una patologia che precede un aumento del bulbo oculare che ci porta ad avere degli occhi molto gonfi e doloranti, specialmente al mattino appena svegli.
Alla base del morbo di Basedow-Graves potrebbe esserci anche la tiroide eccessivamente funzionante ma su questo caso si stanno facendo ulteriori approfondimenti, nel campo della medicina.
Tuttavia, ciò che porta alla secchezza oculare risiede principalmente in una carenza di iodio, data da una scorretta alimentazione.
Pertanto, se nelle vostre analisi dovesse risultare tale problematica, è bene reintegrarlo, cambiando la dieta di tutti giorni ed assumendo molti cibi contenenti iodio. Ecco i più conosciuti:
Il tuorlo d’uovo
Le vongole
Le cozze
L’uovo di gallina intero
Il cefalo
Il caviale
Lo sgombro
Il latte vaccino
La bottarga (ovario di pesce)
La frutta (e in particolar modo le macedonie)
E tanto altro ancora…
In alternativa, potreste acquistare degli integratori mirati: in questo caso però, rivolgetevi ad una farmacia o a un medico nel settore, il quale saprà consigliarvi il farmaco più adatto alla vostra situazione.
0 notes
Text
Basic Information About Refractive Surgery
Refractive eye surgery is cosmetic eye surgery designed to alter the normal refractive condition of the eyes and reduce or even remove dependency on glasses or contacts. This can consist of many methods of cosmetic surgical repair of the iris, lens implantation, corneal flap or ligate scarring. As these procedures are considered to be non-invasive, there is no need to worry about any complications that may arise after the procedure.Chick here for more details about chirurgia refrattiva
Refractive surgery for the eyes involves three main stages: the preoperative stage, the preoperative diagnostic stage and the postoperative stage. The preoperative stage is very important because it is the first stage that deals with the identification and diagnosis of the problems that may cause refractive errors. During this stage, the patient's eyes are examined by a qualified eye surgeon so that he can provide the necessary treatment for the patients. During the preoperative stage, there may be changes in the intraocular pressure, visual field defects, irregular corneal structure, abnormal growth of cells and ocular hypertension.
In the diagnostic stage, the eye doctor examines the corneal tissue, the optic nerve and the retina. These are all important factors that determine the correct refractive correction. In addition, if a patient is already suffering from vision loss, other tests are usually carried out. If these tests show clear evidence of vision loss, the physician may choose to carry out an ocular examination in order to establish the exact refractive error and to decide whether corrective surgery is required.
After the diagnostic and preoperative phases have been completed, the patient will need some time to recover and be fully recovered from the surgical procedure. During this period, the patient should strictly follow the postoperative instructions given by his ophthalmologist so that the postoperative complications are minimized and any complications that may occur during the recovery period are easily managed. The postoperative instructions should include the amount of fluid needed to be administered, the amount of medication taken and the time taken for the patient to return to work or to school. The patient will also need time for recuperation and rehabilitation to be able to resume normal activities.
Another important thing to note before and after refractive surgery is that the patient must be cautious not to wear any glasses for at least four weeks or more than six months prior to and during the procedure. This is because eyeglasses may cause damage to the delicate corneal tissues and the corneal flap when the eye drops some tears during the procedure. This may lead to damage to the nerves leading to vision and eventually to visual loss of vision. For the safety of both the patient and the eye surgeon, the patient must always wear the disposable contact lenses or glasses until the postoperative period has been completed.
There is no need to worry about complications related to corrective surgery. Although there will be some risks and complications involved, there are usually few such risks and complications associated with refractive surgery. Also, there are a lot of benefits that are accrued from corrective surgery such as the improved quality of life that a patient will experience once the procedure is completed, the improvement of vision clarity, reduction or elimination of eye discomfort and many more.
0 notes
Text
Refractive Surgery - Definition and Benefits
Refractive surgery refers to a variety of techniques used in order to correct the shape of the human eye. Eye surgery itself is not considering refractive surgery because it is not to alter the structure or the shape of the human eye but rather to change how it functions and what it can see. However, refractive surgery has been defined by some as the replacement of one or more of the lenses in one's eyes with another form. Refractive surgery can also be referred to as bifocal surgery, progressive surgery, or progressive enhancement surgery.
Non-essential refractive surgery refers to surgical procedures that are used in order to improve or correct the refractive condition of your eyes. This could include different surgical procedures of surgical modification of the iris, cornea or lens. In order for non-essential refractive surgery to qualify as such, it must be medically necessary, it is not cosmetic in nature, and it is appropriate for the particular situation. Many times, the doctor will recommend an eye surgeon or other specialist to perform this type of refractive surgery. The procedure is performed under a local anesthetic in order to minimize pain and complications, and also to help increase the chances of successful correction of vision problems associated with refractive surgery.Chick here for more details about chirurgia refrattiva
An example of non-invasive surgical procedures that can correct refractive conditions would include reshaping the cornea to remove aberrations or creating new ocular devices, which are either lenses or prisms. Other non-invasive surgeries that can be performed on the eyes include a change or replacement of one or more parts of one's iris mechanism. Another example of non-invasive refractive surgery that can help correct vision problems would be a change of size of one's pupil.
Some of the most common procedures that fall under the classification of non-invasive refractive surgery include lASIK eye surgery, PRK surgery, CICVI surgery and LASEK surgery. In order to determine whether or not refractive surgery is necessary, your eye doctor may ask you to undergo some type of laboratory examination. This will give your doctor a better idea as to whether or not you are a good candidate for the procedure. The results of these tests can help to determine whether or not refractive surgery would be beneficial and appropriate for you.
It is important to realize that although the non-invasive procedure has many advantages, it is not an absolute cure for vision problems. and is not an overnight fix that can completely change or completely repair your eyesight. However, refractive surgery can help to correct a variety of refractive problems, and improve or even restore vision to those who undergo it.
For some patients, vision correction can often times be achieved within a short period of time after their surgery, while others may take longer to see results, depending on the major problem areas of the eyes. For the most part, though, results can be seen within a week to ten days. The key is to consult your eye doctor or optometrist to discuss your refractive needs before undergoing any sort of surgery. If you are considering the use of a corrective lens or a surgical method that may be beneficial to your current condition, it is best to talk to him or her and let them know about your specific circumstances.
0 notes
Text
Udine, vende la casa perchè vuole donare un macchinario all’ospedale
Udine, vende la casa perchè vuole donare un macchinario all’ospedale
UDINE. Ha venduto ciò che aveva per offrire a chi rischia la cecità un’opportunità che sua moglie non ha avuto. Perchè i legami che contano non si spezzano. Nemmeno con la morte.
Così Gabriele Calvani, a 87 anni, ha donato all’ospedale di Udine un’apparecchiatura da 257 mila euro. Un simulatore per la micro-chirurgia oculare sul quale potranno esercitarsi medici italiani,…
View On WordPress
0 notes
Photo
#eyeanatomy #translation #naples #ophthalmology #oculisticapascotto (presso Pascotto - Oculistica e Chirurgia Oculare) https://www.instagram.com/p/CN9Y7pCl-DC/?igshid=15vme833g0941
0 notes
Text
Miracolo sanitario, mamma incinta con grave melanoma oculare: salvi lei e bimbo
Incinta, alla settimana 28 di gravidanza, con un grave melanoma oculare, rarissimo, che colpisce all'occhio e nelle donne incinte meno dello 0,4% delle pazienti affette da melanoma in gravidanza, quello trattato dalla Città della Salute di Torino. Che grazie ad un delicato intervento chirurgico, eseguito dalle equipe sanitarie di diversi ospedali secondo un approccio interdisciplinare, ha salvato al vita ad una ventottenne. La futura mamma sta bene, come il suo bimbo: partorirà fra tre mesi. Una storia, questa, di eccellenza sanitaria. Inviata ad un luminare svizzero, un oncologo oculare di fama internazionale, la donna era stata rimandata a casa. Troppo grande il tumore, che per la gravidanza non poteva essere trattato con chemioterapia di appoggio, per cui il professionista aveva rinunciato ad occuparsi del caso. L'ospedale Oftalmico di Torino, quindi ha deciso di affidare le cure al Servizio di Chirurgia orbito-palpedrale del Cto. Scelta azzeccata, vista anche la stretta collaborazione con l'attiguo nosocomio ostetrico-ginecologico Sant'Anna, indispensabile per le cure in gravidanza. In cinque giorni i medici del Cto sono riusciti a coordinarsi, oltre che col Sant'Anna e con l'Oftalmico, anche con la Radiodiagnostica universitaria delle Molinette, e con l'Anestesia e Rianimazione del Cto. "E' la dimostrazione che per gli interventi complessi l'approccio interdisciplinare è indispensabile", sottolinea l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta. "Questa è la strada che abbiamo intrapreso strutturando all'interno della Città della Salute di Torino - aggiunge - le competenze dell'Oftalmico". L'intervento, coordinato dal dottor Luciano Arturi, responsabile del servizio di Chirurgia Orbito-palpebrale, e' tecnicamente riuscito. E, grazie alla particolare tecnica chirurgica cui si è ricorsi, entro un mese la paziente potrà indossare una protesi oculare che renderà indistinguibile l'orbita sottoposta a un intervento rispetto a quello del lato 'sano'. Il tutto è stato condotto nella massima garanzia di sicuro proseguimento della gravidanza, che sarà portata a termine naturale. Il bimbo, in nessun momento del percorso di cura, ha mai subito ripercussioni del delicato intervento a cui è stata sottoposta la mamma. Read the full article
0 notes