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AUREL ROBERT - monaci certosini lezioni di canto - 1865.
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Mostra Felina Internazionale a Piazzola sul Brenta: Un Evento da Non Perdere per gli Amanti dei Gatti. Esposizione felina con esemplari di razze rare e premi per i vincitori del Best in Show
La Mostra Felina Internazionale si terrà a Piazzola sul Brenta il 5 e 6 ottobre 2024, nella splendida cornice dell’Ex Jutificio Sala della Filatura in Piazza Pertini.
La Mostra Felina Internazionale si terrà a Piazzola sul Brenta il 5 e 6 ottobre 2024, nella splendida cornice dell’Ex Jutificio Sala della Filatura in Piazza Pertini. Questo evento, parte del Pet Festival del Brenta, vedrà la partecipazione di gatti provenienti da tutto il mondo, esposti per due giorni consecutivi per la gioia di appassionati e visitatori. L’ANFI – Sezione Veneto è…
#Abissino#Amanti dei gatti#ANFI#ANFI Veneto#Bengal#Best in Show#Blu di Russia#British Shorthair#Burmese#Certosino#coppe e coccarde#esemplari felini#esposizione felina ottobre 2024#evento con gatti.#evento felino#evento gatti 2024#evento pet#festival dei gatti#gatti da esposizione#gatti in mostra#gatti rari#gatto di casa#gatto nudo#Maine Coon#Mostra felina#Norvegese delle Foreste#Persiano#Pet Festival Brenta#Piazzola sul Brenta#Pro Loco Piazzola sul Brenta
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typa shit a monk would say before tenderly caressing his monktuationship's tonsure and hitting it from the back:
oh to caress the bald head of my bald friends. life's greatest pleasure ^.^
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Storia Di Musica #302 - The Mahavishnu Orchestra with John McLaughlin - The Inner Mounting Flame, 1971
Mahavishnu: nella religione induista è uno dei nomi di Vishnu, e vuol dire all'incirca Divina compassione, potere e giustizia. Fu il maestro spirituale Sri Chinmoy, una delle figure più carismatiche e importanti nella diffusione delle filosofie indù in Europa e negli Stati Uniti, a dare questo nome al nuovo progetto di John McLaughlin. Il chitarrista era agli inizi degli anni '70 la nuova stella della chitarra jazz, uno dei personaggi decisivi e più incisivi nella nascita della jazz fusion. Era già famoso per il suo virtuosismo quando nella seconda metà degli anni '60 arriva negli Stati Uniti, dopo aver svezzato un'intera generazione di chitarristi inglesi (primo fra tutti un certo Jimmy Page). E fu quasi per caso che appena prima delle registrazione di In A Silent Way (1969): McLaughlin era negli USA da poche settimane per registrare con il fido batterista del secondo quintetto di Miles Davis, Tony Williams (il disco era Emergency! in power trio Williams, McLaughlin e Larry Young al basso), che con il suo fiuto eccezionale gli chiede di partecipare alle registrazioni. Ed è con il magone in gola per poter suonare con un suo mito che John inizia una collaborazione che lo porterà ad essere punta di diamante del successivo, e inimitabile, Bitches Brew, che fu registrato a poche settimane da In A Silent Way ma che vide la luce solo l'anno successivo. Nel mitico disco, una parte del suo assolo di chitarra in Bitches Brew fu isolato dal lavoro paziente e certosino di Teo Macero alla cabina di regia musicale e divenne un omaggio del maestro al suo chitarrista: John McLaughlin, dove Davis non suona nemmeno. Partecipa anche a On The Corner, ma già durane le prime registrazioni del 1969 fu lo stesso Miles a spingerlo alla carriera solista. Inizia con un gioiello: Extrapolation del 1969 lo vede in quartetto con John Surman (sassofono), Brian Odgers (contrabbasso) e Tony Oxley (batteria) in un disco che si lega ancora al bop ma che contiene già i semi di quell'albero fruttuoso che di lì a pochi anni inizierà a incantare una generazione di musicisti jazz. Nel 1971 fonda la sua band, come mentore Chinmoy, che fu influente consigliere anche di Carlos Santana, che diventerà grande amico e sostenitore del chitarrista inglese. La Mahanishnu Orchestra fu fondata insieme a Jan Hammer alla tastiera, Jerry Goodman al violino, Rick Laird al basso elettrico e Billy Cobham alla batteria, quest'ultimo anch'egli collaboratore di Miles Davis e uno dei più influenti batteristi di tutti i tempi per stile tecnica e innovazioni musicali.
Tutto è pronto per l'esordio. Presso i Cbs Studios tra la 49 East e la 52.ma strada in Midtown, Manhattan, in una sola e leggendaria sessione di prove ad Agosto del 1971, dopo averlo suonato solo un paio di volte in precedenza, viene registrato The Inner Mounting Flame, che esce prodotto da McLaughlin nel Novembre dello stesso anno. Sin da subito si capisce che la sintonia telepatica tra i musicisti è a livelli superiori, e rimarrà proverbiale negli anni a venire, e la scaletta sciorina il meglio della band e delle singole abilità dei musicisti. Meeting Of The Spirits è l'invocazione magica a colpi di assoluti istrionici di McLaughlin alla chitarra e Billy Cobham alla batteria, a cui si aggiungono pian piano quelle degli altri musicisti, in un incedere ipnotico e vorticoso. Con Dawn è come un momento di relativa pausa, un prendere fiato per ripartire con Noonward Race, rappresentazione clamorosa della velocità e della tecnica di Cobham e la chitarra che omaggia il da poco scomparso Jimi Hendrix di McLaughlin, sostenuti dal basso pulsante di Laird, il piano jazzato di Hammer e il violino “scanzonato” di Goodman. A Lotus On Irish Streams vede protagonista il violino di Goodman, grande colonna del brano, che disegna delle scie musicali che davvero fanno pensare al fluire liquido dell'elemento, in uno dei brani più sognanti dell'intero repertorio. Vital Transformation riporta sul groove funk e veloce di Noonward Race ma l'atmosfera cambia per The Dance Of Maya che parte misteriosa, poi diventa blues e finisce nella solita e proverbiale corsa a rincorrersi tra chitarra e batteria, vero marchio di fabbrica della banda. You know, You know, dalla struttura delicata, diventerà fornitura pregiata per molti artisti, ricordo David Sylvian in I Surrender, i Massive Attack in One Love, addirittura il rapper Mos Def, Cecil Otter e altri ancora. Awakening conclude con le tastiere di Hammer un disco dove la velocità e la potenza del motore musicale impressiona ancora oggi per precisione, vitalità e per la padronanza assoluta delle variazioni ritmiche, strutturali e sentimentali dei brani.
Il disco fu un successo, e venderà negli anni un milione di copie, uno dei più grandi successi del jazz. Il successo riporterà in classifica persino i primi esperimenti da solista di McLaughlin. La band si riproporrà con Birds Of Fire del 1973 (dove c'è un omaggio al Maestro in Miles Beyond), altra meraviglia, e si ritrova in studio a Londra, ai Trident, per registrare quello che secondo loro dovrebbe essere l'album definito del connubio jazz e rock. Ma la tensione è alle stelle e la band si scioglie a metà lavoro (qualcosa verrà pubblicato in Between Nothingness & Eternity). La band si scioglie, ma McLaughling continua e stavolta costruisce una nuova grande Orchestra con fiati, trombe e il violino di Jean Luc Ponty, fedele collaboratore di Frank Zappa, ed altri grandi musicisti per ampliare le visioni della musica che ha in mente, con risultati altalenanti. La Mahavishnu Orchestra avrà persino una terza rinascita a metà anni '80, e continuerà ad essere il sogno musicale di un eterno ragazzo inglese che una volta disse: Mia madre dovette sequestrarmi la chitarra per mesi perché stavo tutto il giorno a suonarla e andavo avanti nonostante mi sanguinassero le dita.
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Lei è fedele è come un certosino,
la notte si alza per pregare,
io sono il suo poeta e le dò pace,
perché le accarezzo i sogni e le
inondazioni.
Giuseppe Buro
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Bensone
Modenese cake made with eggs, butter, lemon zest and sugar.
Certosino
Bolognese Christmas cake made with pine nuts, almonds, raisins, candied citron, candied orange, candied cherries, cinnamon, cloves, aniseed, red wine, honey, dark chocolate, powdered cocoa and sugar.
Pinza triestina
Julian Easter cake made with eggs, orange zest, lemon zest, butter and sugar.
Focaccia dolce di Sestri Levante
Cake from the city of Sestri Levante made with extra-virgin olive oil, milk, eggs, vanilla, lemon zest and sugar.
Masigott
Cake from the city of Erba made with yellow flour, white flour, walnuts, pine nuts, raisins, candied orange, lemon zest, vanilla, orange blossom water, eggs, butter and sugar.
Spongarda
Cake from the city of Crema made with honey, almonds, walnuts, hazelnuts, cinnamon, candied citron, white wine, apples, apricot jam, butter, bread crumbs, Cognac, eggs and sugar.
Presnitz
Easter cake from the Friuli-Venezia Giulia region made with pine nuts, almonds, walnuts, raisins, white wine, rhum, candied orange, candied citron, dried apricots, dried plums, cinnamon, cloves, dark chocolate, vanilla, eggs and sugar.
Miascia
Lombard cake made with white grapes, pears, apples, raisins, rosemary, stale bread, milk, eggs, lemon, white flour, yellow flour, extra-virgin olive oil, butter and sugar.
Torta di mandorle molisana
Molisan cake made with almonds, lemon juice, eggs and sugar.
Torta di patate alla sarda
Sardinian cake made with potatoes, milk, butter, eggs, sugar and lemon.
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QUANTI MOCCOLI IN PARADISO: Recensione
Il libro di Lorenzo Andreaggi "Quanti moccoli in Paradiso" è stato presentato venerdì scorso alla biblioteca del Bandino, presentatore eccellente Luciano Artusi, che ne ha anche scritto prefazione. Il libro è edito dalla Udom e costa di ben 467 pagine. Non può essere definito un libretto, ma è una vera e propri ricerca dettagliata sul contado del Bandino. Come ha fatto notare Artusi le ricerche di Lorenzo non si sono limitate alle biblioteche pubbliche o raccolte private, Lorenzo è andato a bussare alla porta delle vecchie famiglie del contado per ottenere informazioni, foto e ricordi. Un lavoro certosino che si caratterizza, non solo per lo scritto, ma per la presenza di innumerevoli foto e mappe che difficilmente si ritrovano in una raccolta tanto pregiata.
Noi della rivista non avevamo dubbi, Lorenzo è poliedrico, si occupa di regia, è un attore, un cantante, ed eravamo certi che fosse anche un solido ricercatore e un fantastico scrittore. La sala della biblioteca del Bandino era cosi gremita che non solo erano finiti i posti a sedere, ma anche quelli in piedi e molti astanti hanno dovuto sostare nella saletta per attendere la possibilità di acquistare il libro. Personalmente ero li, appoggiato allo stipite della porta d'ingresso. Il libro non solo riporta notizie storiche, ma anche racconti e aneddoti che solo la scrittura può tramandare e tenere vivi. In questo Lorenzo è stato abilissimo, mescolare il sacro e il profano di un'area fiorentina di cui tanti non sanno molto. Mi auguro che la penna di Lorenzo non riposi per molto e che possa affrontare presto un altro tema, un altro luogo di Firenze, un'altra fetta di storia che potrebbe andare persa nel tempo e che solo ricercatori come lui possono salvare dall'oblio. Un fraterno abbraccio.
Jacopo Cioni Read the full article
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Lo sapete, lo sapete:
in alcune parti del globo - tipicamente, a Cuba - esiste una virtuosa schiera di Meccanici Artisti.
Oh, non già Maestri Lattonieri che forgiano superfici come scultori.
O Maghi della Preparazione Meccanica.
Epperò, la Meccanica ancora c'entra.
Perché sanno miracolosamente tenere in vita - in esercizio! - vetture degli anni cinquanta, con tutto un certosino e sapiente lavoro di ripristino.
Addirittura, in alcuni casi di costruzione ex novo di singole parti.
Ovviamente mi sto riferendo a condizioni di povertà, nelle quali quelle vecchie automobili sono le uniche disponibili.
La macchina di Guy-hervé è una di quelle.
Ma non del tutto una di quelle.
Perché, ben vedete, da molti anni non marcia.
Eppure Guy-hervé titola "travel".
Perché questa definizione?
Sapete, eppur viaggio è.
Non viaggio nel tempo - rimirazione di ciò che fu - ma viaggio "del" tempo.
Viaggio "del" tempo?
Sì, con ragnatele a scandirlo, il tempo.
Prima poche, indi tante.
Prima oasi, poi foresta.
Prima liane, eppoi estesa chioma.
E polvere, un terreno sempre più spesso.
Ed ancora, la virtuosa corruzione della materia.
Frammenti progressivamente distaccansi.
Sbreghi trovano loro strada nella seducentemente irregolare grafia dell'immagine.
Il processo dei troncuali anelli, ma con molta articolazione in più.
Con molta variazione, in più.
Ogni elemento, una impreveduta sorpresa, per come concorre al composito arazzo.
Sì, il viaggio "del" tempo su di una carrozzeria.
Compresenza di ere, ognuna canta sua storia nel generale coro.
All rights reserved
Claudio Trezzani
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Tutti insistono di solito sul primo brusco cambiamento dei Katatonia dopo quel capolavoro di Brave Murder Day. Discouraged Ones, se ascoltato attentamente, non è che sia poi così diverso dal precedente. Certo la voce è un grande elemento di cambiamento; da questo momento in poi i Katatonia non urleranno mai più. Jonas Renkse compromise la sua voce col debut Dance of December Souls (ma davvero si può compromettere così tanto in maniera così irreversibile ?!?!) e Mikael Åkerfeldt prestò la sua successivamente. Ora Jonas canta pulito, in modo timido, irrequieto, tremolante. Le chitarre e l’atmosfera decadente è esattamente la stessa di Brave Murder Day o di Sounds of Decay, ma da questo momento in poi i Katatonia si voteranno a comporre delle canzoni quasi delle standard “rock”. Le chitarre pulite hanno spesso delay, e il loro trademark sta ancora in una chitarra solista elettrica che emette lunghe note percosse dal lento tremolo. Ci sono massicce presenze dei Fields of the Nephilim, dei Cure ma anche degli Slowdive. Forse sono proprio gli Slowdive e i My Bloody Valentine a dare spunto ai nostri svedesi per il wall-of-sound e su come piegarlo alle melodie.
Tutte le melodie sono sconfortanti e fragili; "Stalemate" e "Relention" sono fra i capitoli più azzeccati dove si possono udire anche tutte le incertezze vocali che fanno di questo album una specie di nuova opera prima che rappresenta un pianto, uno sfogo. La batteria però è ancora la stessa di "Murder" o "Rainroom". Mentre, in passato, i momenti più riflessivi a malinconici erano dei singoli capitoli ("Day", "Endtime") ora sono perfettamente incluse nel resto del songwriting. "Saw you Drown" è l’evoluzione più naturale della precedente discografia della band. Anche a distanza di anni ci sono dei brani che sono rimasti nell’ombra rispetto ad altri, ma a suo modo è onorevole vedere come i Katatonia tentano di far fuoriuscire melodie a tutti i costi dal loro cappello ("Last Resort") pur rimanendo tetri e grigi. Di Discouraged Ones una cosa che si può apprezzare tantissimo è la vicinanza di produzione proprio con il passato più prossimo della band. Le chitarre sono sì taglienti ma calde allo stesso tempo così come la batterai. Già con Last Fair Deal Gone Down ci sarà un lavoro più certosino attorno alla produzione, al far risaltare la batteria (che paradossalmente suona più pulita ma anche più metallica allo stesso tempo). Le chitarre di "Cold Ways" sono le stesse di sempre, solo che adesso molti strumenti suonano all’unisono in accordo alla voce, sostenendola e dandole corpo. Il tutto rimanendo in una sorta di registrazione do it yourself; ancora oggi quando riascolto questi album dei Katatonia mi viene in mente quando stavo cambiando il mio modo di suonare la chitarra: una parte di me voleva rimanere davvero dentro il metal estremo ma un’altra parte cercava melodie. Discouraged Ones, come i tre album successivi, è una colonna sonora perfetta per un film post-apocalittico, per i libri di Cormac McCarthy, per The Last of Us, per Silent Hill (che forse per l’epoca è il punto di riferimento migliore); per questo mondo spezzato, polveroso e pieno di ricordi altrui.
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Buon Compleanno Re Giorgio: una vita tra eleganza e semplicità
Buon Compleanno Re Giorgio: una vita tra eleganza e semplicità Oggi, Giorgio Armani, una delle figure più emblematiche e influenti nel mondo della moda, celebra il suo 90° compleanno. Nato l'11 luglio 1934, a Piacenza, famoso per la sua semplicità, il suo gioco a togliere certosino, per le giacche destrutturate, Giorgio continua ad ammagliare e rivoluzionare il mondo della moda e del lusso globale, nonostante il passare degli anni.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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Vincita al concorso "un giornod a certosino" Padula
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Marcia per legalità a Trinitapoli, 'facciamoci sentire'
“Bisogna iniziare un lavoro certosino, un lavoro diretto, costante, attento che possono fare la scuola, la famiglia, la parrocchia e la comunità cristiana. Queste manifestazioni gettano nella vita di questi ragazzi un seme che può essere coltivato specie se le agenzie educative si mettono in gioco”. Lo ha detto don Aniello Manganiello, sacerdote anti camorra che ha partecipato alla marcia per…
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Storia Di Musica #270 - Prince And The Revolution, Purple Rain, 1984
I fiori sulla copertina, che sono la caratteristica comune ai dischi di Aprile, in questo caso cadono a cascata a lato della sua foto, in sella alla motocicletta. Viola. Il disco di oggi, uno dei più celebri della storia del rock, è un mix inarrivato di creatività, megalomania, successo. Arriva nel momento in cui Roger Nelson, in arte Prince, si sente stretto solo per il mondo della musica. Mondo il quale padroneggia come nessuno all’epoca: a 13 anni il primo gruppo (Gran Central poi Champagne) nella sua Minneapolis, a 19 è già capace di scrivere e autoprodursi un intero disco, caratteristica che la Warner Bros. nota subito: For You (1978), Prince (1979), Dirty Mind (1980) sono tutti scritti, suonati, arrangiati da lui, una sorta di One Man Band che mischia funk e rock, Little Richard con Sly & The Family Stones, che ammicca seducente, tanto che i Rolling Stones lo chiamano ad aprire il loro Tour del 1981. Scrive con un ritmo esagerato, un disco all’anno, nel 1982 arriva addirittura un doppio, 1999, capeggia in tutte le classifiche, la rivista Rolling Stone gli dedica una copertina fotografato da Richard Avedon. Al massimo della fama, l’idea del cinema. La trama è semplice: The Kid, interpretato dal nostro, è un giovane cantante che si esibisce in un night club in competizione con altre due band a Minneapolis. Ha un gruppo di spalla, The Revolution. Vive però una situazione familiare deprimente, a causa dei suoi genitori litigiosi e violenti. Incontrata la cantante Apollonia, si sente attratto da lei e ne è ricambiato, ma la donna gli confessa di volersi esibire con un gruppo funk rivale, capeggiato da Morris, il quale ostenta in maniera sprezzante e provocatoria la propria volontà di distruggere Kid nel successo e nell'amore. La carriera di Kid appare a questo punto in declino, ma un ennesimo litigio dei genitori, finito con il ricovero in ospedale del padre a causa di un tentato suicidio, determina una riflessione da parte di Kid e la conseguente decisione di prendere in considerazione un pezzo scritto dalle ragazze della sua band, che porterà alla composizione del brano Purple Rain, restituendogli successo, stima e amore. Purple Rain, prodotto dalla Warner Bros, non sarà ricordato negli annali dei Film più belli, discorso a parte merita la colonna sonora. 9 brani tutti iconici, e tutti potenzialmente singoli di successo, costruiti con una facilità di creare “ganci musicali” che diventerà il marchio di fabbrica del piccolo genio di Minneapolis (piccolo perchè è alto 1,59m). Registrato in parte live nello studio di registrazioni di Prince a Minneapolis, con certosino lavoro di sovraincisioni post produzioni, si parte con il Rock di Let’s Go Crazy, poi Take Me With U, scritta per le Apollonia 6, il gruppo di Apollonia Kotero, sua spalla nel film (il suo contributo al successo di altri artisti con le sue canzoni è notorio e fenomenale). Prince ha la capacità di riscrivere canzoni in pochi minuti, come The Beautiful Ones: scritta per una delle musiciste della sua band Revolution, che era in dubbio se lasciare o meno il fidanzato, viene usata nel film come momento musicale nel momento in cui la protagonista Apollonia è in contrasto tra lo scegliere Kid oppure Morris. Computer Blue è un brano quasi sperimentale, che nei crediti vede comparire John F. Nelson, padre di Prince anch’egli musicista, come regalo alla linea melodica che gli donò durante una chiacchierata con la chitarra in mano. Darling Nikki è il primo brano cult, famoso per i supposti richiami alla masturbazione, che spinsero una avvocata, Mary Elizabeth Tipper Gore, a chiedere all’associazione Parents Music Resource Center di segnalare con apposito adesivo, il Parental Advisory Sticker, testi con allusioni sessuali. Altra canzone torrida e spettacolare è When Doves Cry, famosa anche perchè non ha la linea di basso, che diventerà altro brano culto. Ma l’apoteosi, dopo le belle I Would Die For U, con il suo meraviglioso Mid-Tempo e Baby I’m A Star, già autocelebrativa, c’è la canzone clou, Purple Rain: un misto tra il rock dei Rolling Stones, una ballata malinconica e le invenzioni di Jimi Hendrix, 8 minuti di classe, dimostrazioni di capacità musicali, del suo talento cristallino di chitarrista, apoteosi di un cantante che all’epoca si sentiva una divinità. Il film decuplica in incassi i costi di produzione, il disco vince un Oscar, con Purple Rain migliore canzone Originale nel 1985, due Grammy, diventerà solo negli Stati Uniti 9 volte disco di platino, nel mondo venderà 30 milioni di copie, e il successo porterà in classifica tutti gli album precedenti di Prince (Dirty Mind disco di Platino nel 1984, anno di Purple Rain). Il percorso incessante di un disco all’anno continuerà per dieci anni, fino al 1993, periodo nel quale riprova il colpo di Purple Rain con un film e colonna sonora nel 1986, Under The Cherry Moon (film in bianco e nero, francamente orrendo) e la colonna sonora, Parade, uno dei suoi capolavori, uno dei dischi del decennio che precede il suo capolavoro assoluto, Sign O’ The Times (1987) che è il suo testamento musicale incredibile. Vivrà con tormento l’oblio e la caduta di fama dopo questi anni memorabili, fino alla sua morte, avvenuta per overdose di medicinali, nel 2016: nella sua casa studio di registrazione sono sbucate decine di migliaia di idee, canzoni registrate, linee musicali, a dimostrazione di un talento sconfinato, per quanto fragile e iconoclasta.
Buona Pasqua!
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🌺 Dianthus carthusianorum🌺
💞 Dianthus carthusianorum, commonly known as Carthusian rose, is a species of Dianthus, native to Europe, from Spain north to Belgium and Poland, and east to Ukraine, found in dry and grassy habitats at high altitudes up to 2,500 meters (8,200 ft) in mountains.
🌺 Dianthus carthusianorum🌺
💞 Il Dianthus carthusianorum, comunemente noto come rosa certosino, è una specie di Dianthus, originaria dell'Europa, dalla Spagna a nord fino al Belgio e alla Polonia, e a est fino all'Ucraina, che si trova in habitat secchi ed erbosi ad altitudini fino a 2.500 metri (8.200 piedi) in montagne.
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