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Estudio del Cedla afirma que sustitución de importaciones de diésel con biocombustibles no será tan significativa como lo proyectado por el Gobierno
Un estudio realizado por el Centro de Estudios para el Desarrollo Laboral y Agrario (Cedla) ha revelado que la implementación del proyecto de biodiésel en Bolivia no logrará reducir las importaciones de diésel en un 43%, como lo había proyectado el Gobierno, sino que solo se reducirán en un 5% en 2024 y un 10% en 2025. Además, el investigador del Cedla Carlos Arze advirtió sobre los altos costos…
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Reservas de Gas Natural en Bolivia caen en más de un 40%, revela un experto
Las reservas de gas natural en Bolivia, producto que desde la década pasada fue el sostén del Gobierno, han caído más de un 40%, reveló el experto en hidrocarburos Carlos Arze en una investigación realizada por el Centro de Estudios para el Desarrollo Laboral y Agrario (Cedla). Esto, ocasionado tanto por la manipulación de cifras mostradas por el partido en el Gobierno y la falta de exploración.…
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Miliardi in cocaina dal Sud America all'Europa
Cocaina, produzione record dalla Colombia: così narcos e broker si coprono d’oro. La produzione complessiva nel triangolo sudamericano ha superato 2.800 tonnellate. Consumi e guadagni alle stelle. Gli arresti non fermano il business. Un momento d’oro per i narcotrafficanti di cocaina, un’agonia mortale per il resto del mondo. Nonostante gli arresti dei broker e dei signori della droga si succedano rapidamente – gli ultimi a cadere tra le fila degli italiani sono stati due personaggi legati alla camorra che vivevano nel lusso in Colombia, per non parlare di Ismael Zambada García, detto “el Mayo”, arrestato il 25 luglio 2024 in un aeroporto privato a El Paso nel Texas con Joaquin Guzman Lopez, figlio del “Chapo” – tutto prosegue come se nulla fosse. Qui Colombia Basta dare un’occhiata all’ultimo report appena dato alle stampe dall’Agenzia antidroga (Unodc) dell’Organizzazione delle nazioni unite (Onu), partendo proprio dalla Colombia, terra di narcos e broker della ‘ndrangheta e maggiore produttore di cocaina al mondo (circa il 65% del totale). Il 18 ottobre l’Agenzia scrive che la coltivazione di coca è aumentata del 10% nel 2023, raggiungendo i 253mila ettari, mentre la potenziale produzione di cocaina ha raggiunto le 2.664 tonnellate. Quest’ultimo dato equivale a un potenziale aumento del 53% della produzione di cocaina rispetto al 2022 e segna il decimo anno consecutivo (dal 2013) in cui le stime della potenziale produzione sono aumentate. Gruppi armati La maggior parte della coca è prodotta in territori ad accessibilità limitata tuttavia l’indagine ha rilevato che il numero di ettari piantati entro 12 km da un centro popolato è cresciuto da circa 189mila ettari nel 2022 a circa 209mila ettari nel 2023. «La maggiore vicinanza – scrivono gli analisti dell’Unodc – potrebbe far sì che le economie legali diventino sempre più dipendenti dalle risorse generate da attività illegali. Allo stesso tempo, la capacità dei gruppi criminali di accedere a più beni e servizi può generare potenti incentivi a sostenere o espandere le attività illegali in queste aree». I gruppi armati in Colombia rimangono pesantemente coinvolti nel mercato della cocaina, intensificando i conflitti violenti nelle aree colpite dal traffico di droga, dall’estrazione mineraria illegale e dalla tratta di esseri umani. «L’aumento della coltivazione – conclude il documento sulla Colombia – coincide anche con un aumento della violenza contro i leader sociali, un deterioramento delle condizioni di sicurezza e un’ulteriore pressione contro i gruppi indigeni e afro-colombiani». Qui Perù Devida – la Commissione nazionale peruviana antidroga – il 27 giugno 2024 ha presentato il rapporto per l’anno 2023 “Coca crop monitoring”, nel quale è stata enfatizzata la riduzione di 2.224 ettari rispetto all’anno precedente (complessivamente 92.784 ettari di area coltivata con cespugli di foglie di coca in produzione rispetto ai 95.008 dell’anno precedente). «Stiamo parlando di una rottura di tendenza dopo otto anni di crescita. Questo è il risultato delle azioni congiunte degli enti statali legati al modello di lotta al traffico di droga”, ha sottolineato Carlos Figueroa Henostroza, presidente esecutivo di Devida. Per lo Stato andino, dunque, è un grande risultato ma per l’Agenzia dell’Onu si tratta solo di una modesta riduzione che poco toglie al secondo produttore di cocaina al mondo (posizione che si contende con la Bolivia), causando perdite di biodiversità e colpendo le comunità. Qui Bolivia Dal 2009, la Bolivia ha smesso di conoscere i dati sul potenziale di produzione di cocaina contenuti nei rapporti dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (ma la stessa cosa, attenzione, accade anche in Perù), ma soccorre lo studio condotto dal Centro nazionale per lo sviluppo agricolo (Cedla) “L’economia della droga tratta: deistituzionalizzazione e politiche in Bolivia”. Citando rapporti dello stesso Unodc e del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, lo studio indica che il potenziale di produzione di cocaina in Bolivia è aumentato negli ultimi anni, anche se i dati finali differiscono da un rapporto all’altro. Secondo l’Agenzia Onu la capacità di produzione di cocaina della Bolivia nel 2020 era di 140 tonnellate, mentre, secondo gli Stati Uniti era di 312 tonnellate. «Se sottraiamo il volume della produzione potenziale dalla quantità di cocaina sequestrata dalle autorità antidroga, possiamo supporre che il resto sia il volume di cocaina che avrebbe potuto essere commercializzata», indica lo studio preparato dal ricercatore Carlos Arze. Questo significa che la maggior parte della cocaina prodotta viene commercializzata, poiché i sequestri sono a livelli molto più bassi. Secondo i dati ufficiali del Governo, nel 2019 sono state sequestrate 19,56 tonnellate di cocaina, 15,65 nel 2020; 19,72 nel 2021; 20,33 nel 2022 e 32,93 nel 2023. Soldi a palate Di soldi, broker e narcos ne fanno a palate, al netto degli arresti dei boss e dei sequestri. Il 15 ottobre, ad esempio, proprio la Bolivia ha distrutto 21,6 tonnellate di cocaina. Il ministro dell’Interno Eduardo Del Castillo, sulla sua pagina Facebook, ha esultato: «Si tratta del più grande sequestro nella storia della Bolivia e uno dei più grandi sequestri di droga nella regione negli ultimi anni in un’unica operazione». La droga era destinata al mercato tedesco. Sulla base dei dati del 2021, si stima che il mercato della droga nell’Unione europea abbia un valore minimo al dettaglio di almeno 30 miliardi di euro (fonte: Consiglio dell’Unione europea, dato aggiornato al 4 settembre 2024), anche se altre fonti lo stimano tra i 23,7 e i 33,6 miliardi di dollari. Gran parte dei quali proviene dalla cocaina che, a livello mondiale, vale 250 miliardi, circa la metà (calcolato ormai per difetto) del valore globale del traffico di ogni tipo di droga possibile e immaginabile. 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Poverty soars past 50% in Argentina, Milei administration faces challenges
More than half of Argentina’s population was below the poverty line – 52.2 per cent in the first half of the year alone, the country’s national statistics institute said on Thursday.
The institute’s report said:
The percentage of families living below the poverty line has reached 42.5 per cent, we are talking about 52.9 per cent of people. Among them, 18.1 per cent live in poverty.
According to the report, a basic food basket in Argentina now costs about $700 and the average income of poor families barely reaches the $400 mark. For poor families, the figure is around $230, and a basic food basket for this category costs $350. Compared to the second half of 2023, the poverty rate increased by 11.2 percentage points and poverty by 6.2 percentage points.
Analysts attribute the surge in poverty to the inflation shock at the beginning of the year, lack of recovery in purchasing power, cancellation of social programmes and job cuts. They also cite an aggressive policy of spending cuts to fight inflation as one of the reasons for the increase. President Javier Milei is applying so-called “shock therapy” to restore the country’s economy.
By June 2024, inflation had risen 79.8 per cent, with most of the increase coming in the first few months of the year. However, some analysts believe the worst is over.
Leopoldo Tornarolli, an economist at CEDLAS, noted that the first and second quarters of 2024 saw an improvement, with the poverty rate falling by 4 points. Lorenzo Sigaut Gravina, director of macroeconomic analysis at Equilibra, also said that the poverty rate decreased in the second quarter compared to the first quarter.
Economy Minister Luis Caputo defended the government’s economic plan, saying it had prevented the poverty rate from reaching even higher levels. He said:
This is proof that it’s not an exaggeration when President Javier Milei says that if we hadn’t avoided the catastrophe that many predicted, poverty would have reached levels of 80 or 90%.
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Cedla: El negocio de la droga en Bolivia mueve más de $us 2.800 millones
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La compagnie aérienne bolivienne a enrôlé un «communicateur interspécifique» – ou psychique animal – pour retrouver un chat perdu, après la disparition de l'animal de compagnie d'un passager en transit.L'incident a suscité des questions pointues sur la performance des nombreuses entreprises d'État boliviennes, une source continue de débats entre le gouvernement de gauche et son opposition.Tito le chat a été signalé perdu par son propriétaire, Andrea Iturre, qui a dit aux médias boliviens que la compagnie aérienne a arrêté ses recherches après une semaine – bien qu'elle ait accepté de payer ses frais pendant qu'elle continuait à chercher autour de l'aéroport de la ville bolivienne de Tarija.Le médium, travaillant à distance depuis La Paz, a été en contact avec Iturre par WhatsApp pour lui dire qu'il sent que Tito est toujours en vie. Mais il n'y a, à ce jour, aucune trace du félin disparu.L'incident a suscité des moqueries sur les réseaux sociaux, mais aussi de nouvelles critiques à l'encontre de la compagnie aérienne nationale, connue sous son acronyme espagnol BOA, qui a été créée en 2007, peu après l'arrivée au pouvoir du Movimiento al Socialismo (MAS).Le MAS a gouverné la Bolivie pendant presque un an depuis 2006, et pendant cette période, il a nationalisé une entreprise et créé des dizaines d'autres entreprises publiques.Le modèle économique du parti a été défini par son rejet des politiques néolibérales de privatisation et l'encouragement du rôle de l'État dans l'économie.Le gouvernement affirme que le but des entreprises publiques est de générer des ressources, de l'aider à financer ses programmes sociaux et de devenir le moteur de «une nouvelle architecture économique du pays”.Mais l'opposition affirme que les entreprises d'État sont dirigées à des fins politiques, perdant ainsi de l'argent public.Les entreprises publiques boliviennes emploient plus de 35 000 personnes – un nombre important dans un pays où la grande majorité travaille dans le secteur informel.Au total, ils devraient générer un bénéfice d'environ 280 millions de dollars en 2023, selon le budget du gouvernement.Mais ce chiffre est biaisé par YPFB, la compagnie gazière publique, qui produit les trois quarts de tous les revenus du groupe - le gaz naturel étant la première exportation de la Bolivie - et quelques autres qui ont essentiellement des monopoles, dont BOA, la compagnie aérienne publique.Les autres, bien que plus petits, sont presque tous déficitaires ou ne publient aucune information financière, d'après Cedlaun groupe de réflexion bolivien.En réponse aux conclusions de Cedla, Fernanda Wanderley, sociologue, a souligné que la rentabilité n'est pas la seule façon d'évaluer les entreprises publiques. D'autres facteurs tels que la création d'emplois de qualité, la durabilité environnementale et l'amélioration du bien-être social peuvent être pris en compte.En 2022, BOA a obtenu un score de deux étoiles sur cinq par Skytrax, un service de notation des compagnies aériennes. BOA a déclaré que l'enquête était datée et remettait en question l'objectivité de Skytrax.La situation difficile de Tito est rapidement devenue une affaire d'État, Jorge Silva, vice-ministre des consommateurs déclarant : «[The psychic] a dit qu'elle pouvait... parler à Tito pour savoir où il se trouve, s'il a peur ou s'il est caché ou si quelque chose de plus grave s'est produit.Les réactions sur les réseaux sociaux ont été plus sceptiques. "Si le médium animal trouve réellement Tito le chat," a déclaré un utilisateur de Twitter"Je vais manger mes Tweets sur le génie derrière l'idée."
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CEDLA revela que el 61% de los bolivianos son pobreza
CEDLA revela que el 61% de los bolivianos son pobreza
Es así que el estudio identifica una diferencia sustancial con la forma tradicional de medir la pobreza por ingresos: “En 2017, el 34% de la población boliviana era pobre por ingresos, mientras que los pobres multidimensionales llegaron al 61%”, según el Instituto Nacional de Estadística (INE) y el Indice de Precios al por Mayor (IPM) del Cedla.
La institución señala que entre estas…
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New addition trying to steal my heart!! #puppylove #shihtzu #doggiedaycare #dogsofinstagram #puppylife #puppygram #puppyoftheday #shihtzulovers https://www.instagram.com/p/CEDlA-iH9pQ/?igshid=1gr0ymuywcckb
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Ramón Lista, el departamento con la pobreza crónica más alta de todo el país según estudio
Ramón Lista, el departamento con la pobreza crónica más alta de todo el país según estudio
El Cippec, el Programa de las Naciones Unidas para el Desarrollo (PNUD), el Observatorio de la Deuda Social Argentina de la UCA (ODSA) y el Centro de Estudios Distributivos, Laborales y Sociales (Cedlas), elaboraron un mapa de «pobreza crónica» en la Argentina con el objetivo de contribuir al diseño de políticas efectivas que busquen erradicar la pobreza. En ese sentido el departamento Ramón…
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Reservas de Gas Natural en Bolivia caen en más de un 40%, revela un experto
Las reservas de gas natural en Bolivia, producto que desde la década pasada fue el sostén del Gobierno, han caído más de un 40%, reveló el experto en hidrocarburos Carlos Arze en una investigación realizada por el Centro de Estudios para el Desarrollo Laboral y Agrario (Cedla). Esto, ocasionado tanto por la manipulación de cifras mostradas por el partido en el Gobierno y la falta de exploración.…
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EVO NO TOMÓ EN CUENTA A LOS JÓVENES.... De un momento y a otro aparecieron y fueron multitudes. Tomaron las calles llevando la bandera de Bolivia en la espalda. No faltó el que iba disfrazado de su héroe favorito, tal vez porque no terminó de dejar la infancia. Todas sus frases fueron y son contra Evo Morales. Ellas y ellos son los jóvenes. Ni en su peor pesadilla, Evo Morales les vio venir. Y ahora no sabe qué hacer con ellos. Como siempre, su primera reacción ante los adversarios ha sido criticarlos y luego insultarlos. A los jóvenes les dijo que fueron a marchar por "notita" y "platita". Pero no les pudo llamar imperialistas, porque la palabra no calza con quienes crecieron mientras él estaba en el poder. ¿Cómo podría explicar que desde su Ministerio de Educación se formaron vendepatrias, imperialistas o neoliberales? No sabe qué hacer con ellos porque, además, no sabe cómo funcionan ni qué les gusta ni a qué temen ni con qué sueñan. Fueron durante todo su Gobierno invisibles. Seres pensados solo desde el deporte y las canchas. Seres sin trabajo digno, sin una buena oportunidad. Según datos que maneja el Cedla, el 65 por ciento de las y los jóvenes entre los 15 y 24 años de las ciudades capitales está en el sector informal, con empleos precarios y desprotegidos. A quien no tiene un trabajo digno, qué puede decirles Evo Morales que estuvo en el poder durante más de 13 años con la promesa del cambio. El 60 por ciento de esos jóvenes gana alrededor de 2.331 bolivianos. Ni Evo Morales ni los demás candidatos conocen a los jóvenes. Estos últimos prometieron incorporarlos para las elecciones generales de este año; pero a la hora de la verdad, únicamente el 13 por ciento de las listas de candidatos y candidatas fue ocupado por ellas y ellos. Les mintieron, eso sucedió. Y los jóvenes saben que los políticos mienten. Lo supieron desde niños y, por eso, los aborrecen. Más de uno aclaró en los últimos días durante las marchas que ellos no luchan por Carlos Mesa, lo hacen por su voto, por la democracia. Eso lo tienen claro. Aunque en el último tiempo el Gobierno intentó lanzar algunos programas de empleo y créditos para la vivienda destinados a los jóvenes, tal pa https://www.instagram.com/p/B4di18ehrPF/?igshid=rzjljtp8031c
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CEDLA: Pobreza multidimensional supera ampliamente a la pobreza por ingresos
El Centro de Estudios para el Desarrollo Laboral y Agrario (CEDLA) advirtió que a 2017, los pobres por ingresos eran el 34%, superando ampliamente a la cifra de los pobres multidimensionales que llegaba al 61%. CEDLA: Pobreza multidimensional supera ampliamente a la pobreza por ingresos
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Los alumnos pierden 3 meses de clases por paros docentes durante la primaria
Desde 1983 a 2018: Los #alumnos pierden 3 meses de #clases por #parosdocentes durante la #primaria
[su_pullquote]Un estudiante que ingresó a primer grado en 2013 y cursó la primaria en el tiempo esperado, al finalizar sexto grado en 2018 estuvo expuesto a 73 días de paro docente, según el promedio nacional estimado por el Observatorio Argentinos por la Educación. La cifra equivale al 40% de días de clase de un ciclo lectivo.[/su_pullquote]
Desde el retorno de la democracia, hubo un promedio…
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Cedla advierte que biocombustibles reducirán solo un 4% de subsidios
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CEDLA: Inversión pública en salud se centró en primer nivel
Entre 2005 y 2017 la inversión pública en infraestructura de salud se concentró en establecimientos del Primer Nivel, es decir, en centros de atención básica como postas y no en hospitales, explicó el investigador del Centro de Estudios Para el Desarrollo Laboral y Agrario (CEDLA), Calros Arze.
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