#Causa Ciccone
Explore tagged Tumblr posts
Text
Ercolini sobreseyó al exministro Garavano por pagos al 'arrepentido' del caso Ciccone
Ercolini sobreseyó al exministro Garavano por pagos al ‘arrepentido’ del caso Ciccone
A días de conocerse que fue uno de los miembros de la justicia que viajó a Lago Escondido, Ercolini sobreseyó al ex ministro de JxC Germán Garavano. El juez federal Julián Ercolini sobreseyó al exministro de Justicia del Gobierno de Juntos por el Cambio (JxC) Germán Garavano en la causa que investiga supuestas irregularidades vinculadas al ingreso y la permanencia de Alejandro Vandenbroele,…
View On WordPress
0 notes
Text
Morreu o irmão mais novo de Madonna. Christopher Gerard Ciccone tinha 63 anos | Óbito #ÚltimasNotícias #Portugal
Hot News O irmão mais novo de Madonna, Christopher Gerard Ciccone, morreu “pacificamente”, com o marido, Ray Thacker, ao seu lado, na sexta-feira, informou o representante do ex-bailarino num comunicado, citado pela revista Pessoasno qual se esclarece que a causa da morte foi um cancro. No domingo, a cantora recorreu às redes sociais para tecer uma homenagem ao irmão mais novo, que, escreve,…
0 notes
Text
Secretos y miserias de Ariel Lijo, el juez que Milei quiere meter en la Corte
Por Emilia Ferragni Investigó a Amado Boudou, en la causa Ciccone, por la que después terminó preso. Fue objeto de críticas y denuncias fuertes por presunta asociación ilícita con su hermano, Alfredo. Es un hecho: el juez federal Ariel Lijo es el candidato del Gobierno nacional para ocupar la vacante en la Corte Suprema de Justicia que dejó, hace dos años, la jurista Elena Highton de…
View On WordPress
#Autor Emilia Ferragni#Comodoro Py#Corte Suprema#Denuncias#juez Ariel Lijo#Secretos y Miserias#Tribuna de Periodistas
0 notes
Photo
New Post has been published on https://www.tempi-dispari.it/2023/05/22/from-the-depth-elektradrive-musica-senza-eta/
From the Depth: Elektradrive, musica senza età
Gli Elektradrive, forse più di molti altri gruppi, hanno subito un oblio precoce, ingiustificato e ingiusto. La band nella propria carriera, oltre a raccogliere numerosi riconoscimenti, è stato un vero e proprio faro per il movimento underground nostrano. Il quale, però, ha dimostrato di avere la memoria davvero corta. Questo breve ripercorrere la storia del combo torinese, vuole contribuire, accanto alle mille iniziative altre, a dare il giusto lustro a musicisti non solo preparati, ma ispiratissimi.
Buona lettura!
Contesto storico:
La tensione internazionale tra USA e URSS raggiunge nell’anno nuovi vertici: Reagan annuncia il varo del piano di difesa “scudo spaziale”, e in ottobre ordina un invasione lampo nella piccola isola di Granada, per debellare le forze cubane che l’avevano occupata. Un mese prima, aerei da guerra russi avevano abbattuto un aereo civile coreano, con 269 passeggeri a bordo, che per motivi non spiegati aveva deviato dalla propria rotta, passando sul territorio russo.
La decisione di “Time” di nominare uomini dell’anno Reagan e Andropov nasce proprio dall’idea di sottolineare l’importanza delle decisioni che i due presidenti dovranno prendere in futuro per evitare ulteriori escalations. Problemi per gli Stati Uniti anche in Libano, dove ad aprile un’autobomba esplode nei pressi dell’Ambasciata USA, provocando 63 vittime, e ad ottobre un tremendo attentato uccide più di 240 soldati americani.
Disastro aereo a Madrid: a causa della nebbia due aerei si scontrano tra loro, causando 90 morti. In Inghilterra, Margaret Thatcher vince con schiacciante distacco le elezioni. Nobel per la pace al leader del sindacato polacco, Lech Walesa, mentre William Golding, l’autore de “Il signore delle mosche”, riceve quello per la letteratura. Papa Giovanni Paolo II, scampato all’attentato di Agca, promulga la bolla di indizione del nuovo Giubileo, poi a fine anno visita in cella il suo attentatore.
Otto Oscar, tutti i più importanti, per il kolossal “Gandhi”, quattro premi anche per “E.T.”: ma il vero caso cinematografico dell’anno è “Flashdance”, sostenuto anche da una colonna sonora travolgente che piazza nelle top 10 di tutto il mondo “What a feeling”. Esce anche “Il ritorno dello Jedi”: quasi 600 milioni di dollari incassati. Michael Jackson domina il mercato musicale con i singoli estratti da “Thriller”, mentre “War” lancia definitivamente gli U2. “Holiday” fà conoscere al mondo della musica una 25enne italo-americana, tale Louise Veronica Ciccone, detta Madonna.
In Italia
Incendio al cinema Statuto di Torino: 64 persone muoiono inossicate e per ustioni quando un incendio divampa nella sala. Altri misteri italiani: scompaiono a Roma due adolescenti, Mirella Gregori e Emanuela Orlandi. 30 anni dopo, non si sa ancora che cosa ci fosse veramente dietro. L’ennesima crisi di governo porta alle elezioni anticipate, che vedono l’affermazione del PSI di Bettino Craxi, che diventa nuovo presidente del Consiglio.
Clamoroso blitz anticamorra: vengono emessi 856 ordini di cattura contro uomini politici, avvocati e imprenditori accusati di collegamento con la nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Il nome più famoso è quello del presentatore Enzo Tortora. A ottobre, viene arrestato in Brasile Tommaso Buscetta, uno dei più potenti capimafia, che diventerà “collaboratore di giustizia”. Continuano, però, gli attentati di mafia: un’autobomba imbottita di tritolo uccide il giudice Rocco Chinnici e due agenti di scorta.
Termina l’anno con il messaggio piuttosto polemico del Presidente della Repubblica Pertini. Dissociandosi dalla linea del governo, il Presidente, dopo le manifestazioni contro l’installazione dei missili americani a Comiso, afferma di schierarsi dalla parte di chi manifesta per la pace. Inoltre, invoca il ritiro del nostro contingente militare in Libano, in caso di guerra.
Cultura:
Il 20 novembre la ABC manda in onda il film per la tv “The day after”, che ipotizza un attacco nucleare sul suolo americano, precisamente nella zona di Kansas city, Missouri. Oltre 100 milioni di telespettatori guardano il film, che provoca un’ondata collettiva di isteria paragonabile solo all’esperimento di Orson Welles “La guerra dei mondi”.
Il film, girato come un documentario in presa diretta, è scioccante anche per i dettagli scientifici accurati che contiene: evitando effettacci spettacolari improbabili, mostra infatti le varie fasi di quello che sarebbe un attacco atomico, dall’iniziale blocco elettromagnetico di tutti i motori e circuiti elettrici ed elettronici, alla distruzione provocata dall’impatto dell’ordigno, agli inquinamenti portati dal successivo “fallout”.
Vengono istituiti numerosi numeri verdi per rispondere alle richieste di informazioni e rassicurazioni della popolazione, per quello che fu un vero evento mediatico che influenzò sicuramente la coscienza collettiva sul tema della guerra nucleare.
Nella musica rock:
L’83 è un momento fondamentale anche per il metal, che esplode negli States in due varianti: da una parte la violenza iperveloce del thrash con “Kill’Em All”, il primo disco dei Metallica (ma debuttano pure gli Slayer con “Show No Mercy”); dall’altra, la voglia di far casino unita all’ambizione di azzeccare il gancio melodico giusto insita nel glam dei Motley Crue, il cui “Shout At The Devil” è ancora piuttosto violento ma spianerà la strada per decine di band.
L’hardcore punk di prima generazione, prima di cambiar forma e sostanza, fa registrare ancora le opere prime di Social Distortion e Suicidal Tendencies, tuttavia i dischi più estremi dell’annata sono quelli di Swans, Sonic Youth ed Einstürzende Neubauten.
In ambito rap/hip hop, la Old School sta per volgere al termine. Con il debutto dei Run-D.M.C. ha inizio una nuova era, o meglio ‘scuola’, per il genere. Si tratta di una fase caratterizzata da pezzi più brevi e aggressivi, ideali per le radio, e contenuti in veri e propri LP (s’interrompe la produzione di singole tracce e il disco in rima diventerà ben presto un appuntamento fisso per il pubblico mainstream).
Elektradrive Storia
Le origini del gruppo vanno cercate negli Overdrive, quartetto hard rock torinese formato nel 1981
Nel 1983 gli Overdrive, definita la loro line-up (che vede Elio Maugeri alla voce, Simone Falovo alla chitarra, Eugenio Manassero alle tastiere, Stefano Turolla al basso e Alex Jorio alla batteria), decidono di mutare il loro nome in ELEKTRADRIVE. Nel Gennaio 1984 esce il primo prodotto firmato Elektradrive. E’ il singolo “Let it survive”, su etichetta Smoko Records. Nel Maggio dello stesso anno il gruppo partecipa alla compilation “HM Eruption”, edita dalla Metal Eye Records, con la track “Lord of the rings”.
Nel Marzo 1985 viene richiesta la loro partecipazione dalla Reflex/Cgd Records. “Metallo Italia” è il titolo della compilation e “Winner” è il pezzo che incidono gli Elektradrive. Nel mese di Maggio viene girato un video per la già citata canzone “Winner” ed in Dicembre la band partecipa, con il brano “Secret of the holy grave”, alla compilation “HM in Italy” della Shirak Records.
Arriva intanto il 1986 e giunge in Febbraio il debut-album per gli Elektradrive, “Over the space”. Nel mese successivo parte da Torino, città natale della band, un tour italiano di dieci date e l’estate porta grandi successi e consensi da tutta la stampa specializzata. Citiamo qui la notevolissima votazione di 90/100 sul Metal Forces. In Settembre la Discotto Records, l’etichetta per cui era uscito “Over the space”, dopo un periodo negativo dichiara il fallimento.
Ritroviamo gli Elektradrive nell’estate del 1988, quando la band inizia la stesura delle nuove composizioni e le prime incisioni in studio per il nuovo album, il cui titolo provvisorio è “Due”. Dopo un anno di gestazione, nel Luglio 1989 vede la luce il nuovo lavoro, su etichetta Minotauro Records. Definitivamente confermato il titolo “Due”. In autunno arrivano i grandi consensi: “Due” viene acclamato dall’intera stampa italiana come migliore album hard-rock nostrano.
Ma le lodi piovono anche dall’estero: “Kerrang!”, autorevole magazine britannico, affibbia la massima votazione a “Due” e commenta: “La classe di questi ragazzi è scritta in ogni brano del disco!”. Durante il mese di Novembre la Converse All Star diviene la fornitrice ufficiale e lo sponsor del quintetto torinese. All’inizio del dicembre 1989 gli Elektradrive aprono la triade Shy/Sabbat/Manowar al Palasport di Torino e la buona prova della band viene prontamente sottolineata dal pubblico e dai mezzi di informazione presenti.
Ancora nel Gennaio 1990 “Due” riscuote una entusiastica recensione su Metal Hammer/Crash e nei mesi seguenti numerosissimi magazine europei seguono le orme delle già citate testate recensendo “Due” nel migliore dei modi. Fra i giudizi più positivi quelli di Bravo, Aardshock Metal Hammer, Metal Hammer Italia e Metal Hammer U.K.. In Febbraio piovono gli inviti per concerti in numerose città italiane e nel successivo mese di Marzo i giornalisti rock italiani votano gli Elektradrive come migliore act hard n’ heavy peninsulare. In Aprile la Semaphore Records (Olanda) inizia la distribuzione europea di “Due”.
Sull’onda del successo live di una nuova song come “Big City”, gli Elektradrive entrano in studio per mettere su nastro tre nuove composizioni. In Giugno la band riceve un inaspettato, quanto rinomatissimo, “Certificato di Qualità e Riconoscimento ” nell’ambito dello statunitense “Billboard’s 2nd Annual Contest” per il brano “A man that got no heart”. Nell’estate 1990, mentre si mette a punto la stesura dei nuovi pezzi, gli Elektradrive volano a Los Angeles, paradiso del rock duro, per tenervi alcuni concerti. In Ottobre la band parte per un tour che nell’arco dei due mesi successivi, li porta ad attraversare l’Italia in lungo e in largo, dando vita ad una serie di concerti che ottengono un notevole successo.
E’ il Gennaio 1991 quando la band decide di sparire per qualche tempo dai palcoscenici al fine di ottenere la giusta concentrazione per preparare il nuovo materiale. Ritroviamo la band torinese all’inizio del 1992 alle prese con la pre-produzione del terzo album. Dopo alcune trattative, nel mese di Maggio, gli Elektradrive firmano un nuovo deal discografico con la Dracma Records. In Giugno il combo piemontese entra in studio per registrare la track “Snake ’92”, che appare sulla compilation “Nightpieces II” edita in Ottobre per la Dracma Records. In Luglio il gruppo suona alcuni show al “Charity open Air Summer Festival” ed in Settembre iniziano finalmente le incisioni per il nuovo album.
“Big City”, questo è il titolo del terzo lavoro firmato Elektradrive, vede la luce nell’aprile del 1993 e conferma “alla grande” la classe e la cristallina perizia della band torinese. Sempre in Aprile gli Elektradrive si propongono dal vivo al pubblico di Torino con un concerto che, contemporaneamente, presenta il nuovo album “Big City” e festeggia il decennale della band, 1983-1993. “Big City” riscuote immediatamente un ottimo successo di critica su tutte le testate specializzate italiane. Ricordiamo, fra le altre, le entusiastiche recensioni di: Flash, Metal Shock, Metal Hammer.
In autunno, nell’ambito di alcuni festeggiamenti cittadini, la band si esibisce di fronte a diverse migliaia di spettatori ed intanto si fanno più insistenti le richieste, prevalentemente dalla Germania, dell’ormai esaurito primo album, “Over the space”.
Nel Gennaio 1994 il quintetto torinese intraprende un nuovo tour italiano che porta i nostri a zonzo per tutto il nord Italia. Fra questi concerti la data torinese coincide con l’inaugurazione del nuovissimo auditorium della Dracma Records. Ovunque la band è accolta da un folto pubblico e riscuote grandi consensi. Viene intanto raggiunto l’accordo con l’etichetta tedesca Long Island Records per la ristampa su CD di “Due” con l’aggiunta di alcune bonus tracks.
Questa edizione fa parte di una speciale serie denominata “Long Island Records Classics” ed è caratterizzata da un artwork particolarmente curato ed una edizione limitata di 2000 copie in Gold-CD. In Aprile tutti i maggiori magazine nazionali specializzati in Hard ‘ n Heavy offrono rinnovata attenzione agli Elektradrive: i nostri sono una band storica dell’hard italiano e una delle punte di diamante della scena heavy nazionale. La band sigla un altro contratto con la giapponese Alfa Inc./Brunette Label per la ristampa nel paese del Sol Levante di due CD contenenti i due più recenti lavori, “Due” e “Big City”.
Quest’ultimo con l’aggiunta di alcune extra-tracks. Entrambi i prodotti, rinnovati nella grafica e contenenti i testi in inglese e giapponese, sono stati messi sul mercato nell’Ottobre 1994. Dal 1995 al 2000 la band subisce cambiamenti nella formazione e si avvale della collaborazione di ottimi musicisti che sostituiscono alcuni membri originali. Ciò porta alla realizzazione di un demo di 9 pezzi chiamato Scheme, che desta l’attenzione del mitico Ronnie Montrose (chitarrista, musicista, produttore, già con Sammy Hagar, Edgar Winter e Rick Derringer) e si dimostra interessato alla produzione di questo lavoro.
A metà 2004, Elio Maugeri ritorna a scrivere dei pezzi con Simone Falovo, e da qui inizia il lungo percorso della reunion della band che porta a gettare le basi per la realizzazione del nuovo lavoro. Il CD avrà come titolo “Living 4” e conterrà 14 nuove songs che come stile si differenziano leggermente rispetto agli ultimi lavori della band: hard rock melodico di base, con molte venature blues, ed arrangiamenti di chitarre acustiche, con presenza di tastiere meno dominante rispetto al passato.
E siamo al 2009, anno che vede l’uscita del tanto atteso ed annunciato L4, per la Valery Records!
Lo sviluppo dei testi ha per la band un valore di concetto comune, che si riconduce a tre temi fondamentali:
la salvaguardia del pianeta Terra le Corporazioni: un potere oscuro che si muove dietro ai governi dei popoli l’Uomo ed alcune sue riflessioni e domande sul suo essere
La formazione vede 4/5 dei componenti originali, che sono gli stessi che formavano gl Overdrive:
Elio Maugeri: voce Simone Falovo: chitarre Stefano Turolla: basso Alex Jorio: batteria
Come in passato, per i tre precedenti lavori della band, molta attenzione è stata dedicata al tema dei testi; presto sarà pubblicata sul sito ufficiale, una traduzione in italiano di tutte le liriche dell’album. Lo sviluppo dei testi ha per la band un valore di concetto comune, che si riconduce a tre temi fondamentali: la salvaguardia del pianeta Terra le Corporazioni: un potere oscuro che si muove dietro ai governi dei popoli l’Uomo ed alcune sue riflessioni e domande sul suo essere
Dal 2009 al 2011 la band gira in Italia per i concerti del tour di Living 4. All’uscita del disco segue un tour di 25 date e la band, per alcune date, sperimenta anche una nuova veste live ri-arrangiando gran parte del suo repertorio in versione acustica, riscuotendo ottimi consensi da parte del pubblico. Nel 2012, escono entrambe le riedizioni rimasterizzate del secondo e terzo album: DUE – 24 Years Carat Gold per Electromantic Records Big City – XX Anniversary per Dracma Records, che contiene due bonus track del periodo dell’uscita dell’album “Snake 92” e “Fly High”.
Oggi:
Il 23 giugno 2023 – Mc Ryan’s (Viale Europa 60 Moncalieri, Torino) gli Elektradive si sono esibiti in un concerto evento in formazione originale per festeggiare i 40 anni di carriera della Band! Per gli amanti del grande AOR un evento imperdibile! Per l’occasione sono saliti sul palco: Elio Maugeri: voce, chitarra ritmica Simone Falovo: chitarre, cori Stefano Turolla: basso, cori Alex Jorio: batteria, cori Eugenio Manassero: tastiere, cori
ed hanno suonato brani tratti da:
1984 – Smoko Records single 1986 – Over the space – debut album 1989 – DUE 1993 – Big city 2009 – Living 4
youtube
0 notes
Text
Música Pop
La canción pop es además exitosa sencillamente como pop, es un género de melodía conocida que tuvo su origen a fines de los años 1950 como una forma igual a la del clásico pop, en mezcla con otros géneros musicales que estaban de moda en ese instante.
MUSICAS MAS ESCUCHADAS ESTA SEMANA:
Según Spotify:
Las canciones de música Pop mas escuchadas esta semana son:
1. Bad Habit
2. Romantic Homicide
3. Me Porto Bonito
4. Shut Down
5. Tití Me Preguntó
EL REY DEL POP
Michael Joseph Jackson
Michael Jackson, en su totalidad Michael Joseph Jackson o Michael Joe Jackson, surgió el 29 de agosto de 1958 ; falleció el 25 de junio de 2009 en California, vocalista y danzante de Estados Unidos quien ha sido el artista más distinguido de todo el mundo. Criado en Gary, Indiana, en las familias musicales de la época, Michael Jackson era el más chico y talentoso de 5 hermanos a quienes su papá, Joseph, conformó en un deslumbrante conjunto de estrellas infantiles conocido como los Jackson 5.
LA REINA DEL POP
Madonna Louise Ciccone
Es una cantante, compositora y actriz estadounidense. Conocida como la "Reina del pop", Madonna se destaca por su continua reinvención y versatilidad en la producción musical, la composición de canciones y la presentación visual. Ha empujado los límites de la expresión artística en la música convencional.
Canción Pop mas odiada
“Baby”, Justin Bieber (2010)
El video, perteneciente al álbum My World 2.0 de Justin Bieber, tiene 2 millones 700 likes ,pero lo contrario son sus 4 millones 400 dislikes. “Sobre gustos no hay nada escrito, pero hay algunos que merecen palos” dice el refrán. Resulta curioso y bastante interesante para la industria, resulta interesante ver que un simple video musical causa millones de personas que no le gusta su música y uno no sabe cuanto tuvo que pasar para llegas hasta eso.
Canción Pop mas querida y con mas likes
“Despacito”, Luis Fonsi (2017)
Es una canción del cantante puertorriqueño Luis Fonsi con el que colaboró el cantante Daddy Yankee como el sencillo principal de su álbum que se lanzó en enero del 2017 a través del sello Universal Music Latin Entertainment, la canción escrita por Luis Fonsi, Erika Ender y Daddy Yankee, producida por Mauricio Rengifo . Una versión remix con el cantante famoso Justin Bieber , lo que ayudó a mejorar la canción en las listas de éxitos, actualmente la canción sigue recibiendo miles de vistas por día y se ha convertido en un icono de latinoamérica.
5 notes
·
View notes
Link
Resa famosa in Europa dalla versione di Madonna, molti nemmeno sanno che l'originale è di Don McLean. Un blogger italiano che vive in america scriveva che laggiù la si sente quasi ogni giorno, questo per dare un'idea della popolarità di cui gode oltreoceano. La versione originale del brano ha svettato nelle più importanti classifiche del mondo per mesi (cosa per altro insolita per un brano che dura quasi nove minuti). Soprattutto negli stati uniti, questo pezzo ha raggiunto una tale popolarità da essere stato proposto come patrimonio dell'umanità. Non si contano le cover, tra le quali spicca la già citata Luisa Veronica Ciccone (un ottimo lavoro, ma nettamente inferiore all'originale - a mio parare).Se il motivo rock è semplice, immediato e accattivante, il testo è di assai difficile interpretazione, tanto che non esiste ad oggi un punto vista "ufficiale", o comunque univoco. Più volte interpellato per chiarimenti Don McLean si è sempre rifiutato di dare spiegazioni, dicendo che di interpretazioni c'è ne sono talmente tante che non si vede la necessita di fornirne in più. Avendola tradotta ed ascoltata più volte, una mia me la sono fatta. Non me ne si voglia a male però se questa è opinabile perché, ripeto, nessuno è riuscito a dare una spiegazione che abbia messo tutti d'accordo. Onestamente, però, credo di essere abbastanza vicino alla verità. Il testo e la relativa traduzione lo trovate a fondo pagina (la migliore che ho trovato, alla quale ho apposto solo qualche correzione, dovuta sopratutto alle frasi idiomatiche). Altre modifiche le ho effettuate in seguito ai vostri commenti, che vi invito a scrivere al fine di migliorare sempre di più l'articolo.
Significato di American Pie.
Partiamo intanto dal titolo, che all'apparenza non ha alcun senso. Secondo me invece si e vedremo dopo il perché. American pie si potrebbe tradurre come "dolce americano". Si noti che, seppur il testo reciti miss America pie, lasciando intendere che pie sia un nome proprio di persona, questi è scritto in minuscolo. Quindi direi che "dolce" americano ci può star bene. Il ritornello, invece, recta "bye bye American Pie", ovvero "addio dolce americano". Tra poco capiremo il perché.Significato di "the day the music die".
Qui non ci sono dubbi: il 3 febbraio 1959, l'aereo con a bordo Buddy Holly, Ritchie Valens e J.P. Richardson cade, e tutte le persone a bordo (loro 3 più il pilota) muoiono. Le cause dell'incidente non sono mai state chiarite, apparentemente sono dovute al mal tempo e alla poca esperienza del giovanissimo pilota, ma, tra i relitti, è stata trovata una pistola con dei colpi esplosi. Il che lascia aperta ogni ipotesi. Quello che è certo è questa data ha preso il nome di "the day the music die", il giorno in cui è morta la musica. Il riferimento in particolare è rivolto a Buddy Holly che nel 1959 era considerata la più grande star del rock. Se qualcuno di voi ha visto il film "la bamba" ricorderà che finisce con il protagonista che muore in un incidente aereo. Il protagonista è appunto Ritchie Valens, e l'episodio a cui si fa rifermento è il "the day the music day", il giorno in cui la musica è morta.
La fine del sogno.
Don McLean ha cominciato a scrivere il testo subito dopo l'incidente, per finirlo nel 1971, 12 anni durante i quali ha continuato ad aggiungere nuove strofe. Se lo si ascolta con attenzione ce se ne rende conto, si vede che lo stile cambia leggermente in ogni paragrafo. La parte iniziale è quella più semplice e immediata, poi, a mano a mano che si va avanti, il testo diventa più enigmatico. Di certo conoscere la sua lunga genesi ed il periodo in cui è stato scritto aiuta moltissimo alla comprensione.
A long long time ago I can still remember How that music used to make me smile And I knew if I had my chance That I could make those people dance And maybe they'd be happy for a while.
Che si potrebbe tradurre
Tanto tanto tempo fa Ricordo Come quella musica mi facesse sorridere E sapevo che se avessi avuto la mia occasione Avrei fatto ballare quella gente E forse sarebbero stati felici per un pò
Questo rappresenta i sogni di un bambino. Un bambino a cui la musica dona felicità e che sogna, un giorno, di poter essere musicista per rendere la gente felice. Questo potrebbe essere l'american pie. Il dolce sogno americano di questo bambino.
Ed ecco la seconda:
But February made me shiver With every paper Ìd deliver Bad news on the doorstep I couldn't take one more step
tradotta:
Ma febbraio mi fece venire i brividi Ogni giornale che consegnavo Lasciava brutte notizie davanti alla porta Non riuscivo più ad andare avanti
Ed ecco la fine del sogno americano: il giorno in cui è morta la musica. La fine dei sogni del ragazzo. Un po' come quando un bambino scopre che non esiste babbo Natale. Eppure il mondo va avanti, nascono nuovi artisti, nuovi fenomeni musicali, nuovi ideali, ma il sogno ormai è svanito. Babbo Natale non esisterà più, anche se continueremo a ricevere regali.
Da qui in poi la canzone fa una carrellata di tutta la musica americana che va dal 1959 al 1972, anno di pubblicazione della canzone. E il tutto viaggia attraverso questo contrasto: da un lato la gioia di veder nascere nuove star, ma dall'altro l'ossessivo ripetersi del ritornello "bye bye miss American pie", ovvero, nulla sarà più come prima. Vediamo a quali grandi artisti fa riferimento:
Beatles, Rolling stone e Bob Dylan.
The King of rock è ovviamente Elvis Presley, mentre non è chiaro chi sia the "queen", qualcuno parla di Little Richard.
Il personaggio che indossa un cappotto alla James Dean e che ruba la corona al re è ovviamente Bob Dylan, che in quel periodo, mentre la popolarità di Elvis era in costante calo, stava diventando una leggenda vivente.
"And while Lennon read a book on Marx", nel 59 stavano nascendo grandi ideologie. Lennon stava ancora leggendo i libri di Marx, ma, da li a poco, sarebbe diventato il più grande testimonial del movimento pacifista mondiale.
"The qurtet practiced in the Park" fa riferimento ai 4 ragazzi di Liverpool, ovvero dei Beatles, qui trattati con una certa sufficienza.
"Helter Skelter in a summer swelter" non è una persona, ma il titolo di una delle canzoni del White album.
"The birds flew off with the fallout shelter Eight miles high and falling fast", si riferisce ai Bird, che nel 1966 avevano pubblicato l'album "Fifth Dimension", che risulta essere il primo LP censurato della storia, a causa dei suoi riferimenti alla droga.
"And we were all in one place", chiaro riferimento a Woodstock. Interessante però il commento di un nostro lettore, che pensa possa riferirsi ad una generazione cresciuta davanti alla televisione, con particolare rifermento alla serie "Lost in the space" che ebbe un grande successo a partire dal 1965.
"I met a girl who sang the blues", la geniale Jenis Joplin, che oltre ad essere stata una delle protagoniste di Woodstock è da molti considerata la madre del genere Punk.
Di riferimenti ad artisti, gruppi ed anche generi musicali (come il genere psicadelico) c'è ne sono a dozzine. Val la pena notare comunque, come la maggior parte di questi, vadano in direzione di Bob Dylan, dei Beatles e dei Rolling Stones.
Riporto qui i letteralmente i suggerimenti dei lettori: "Quel sergente e la banda che marcia è chiaro si riferisca a peppers dei beatles ; quando dice "eravamo tutti uniti in un punto , una generazione persa nello spazio" penso si riferisca al momento in cui tutti quanti si misero davanti la tv per vedere in diretta lo sbarco sulla luna del 69 , e poi quando continua dicendo "dai jack flash veloce" si riferisce a jumpin' jack flash dei Rolling stones".
Insomma, la musica è cambiata, si è evoluta, è anche migliorata forse. I tre artisti morti in quel febbraio sono stati sostituiti da grandi geni della musica, forse sono stati anche dimenticati. Ma quello che non tornerà più è la magia che regnava prima di questa tragedia. Dai commenti di un anonimo arrivano due suggerimenti molto interessanti: "a voice came" potrebbe essere riferito al grande Frank Sinatra, ribattezzato appunto, Frank the Voice. Sono invece un po' titubante riguardo alla "generation lost in space", che di fatto riporta una frase identica conenuta in "hair": "My generation lost in space". Nessuno saprà mai la verità, ma resto dell'idea che si riferisca allo sbarco sulla Luna. Nessun dubbio invece riguardo la grandissima Janis Joplin; è esattamente come dici tu.
La fine del sogno americano.Voglio tornare su questo punto. Ci dobbiamo fissare sugli anni '50, la seconda guerra mondiale era finita, la guerra fredda ancora non aveva raggiunto la tensione "reganiana", l'economia viveva una crescita che sembrava inarrestabile, l'eroina e la cocaina dovevano ancora invadere le città americane, e cominciava l'epoca della liberazione della donna e della liberazione sessuale. Un mondo semplice e idilliaco, ed anche ingenuo. Tutti sembravano felici e spensierati e persino i testi delle canzoni erano "idioti", dovevano solo comunicare allegria e voglia di vivere. Questo era Buddy Holly.
Confrontiamolo con l'immenso John Lennon. Anche John Lennon era un sognatore e trasmetteva al pubblico valori semplici e positivi, come il pacifismo. Ma il pacifismo esisteva perché esisteva la guerra nel Vietnam. Woodstock fu un grande evento, che ha segnato la musica ed anche i costumi di una generazione. Ma Woodstock era comunque un movimento di protesta contro l'America capitalista e imperialista. Janis Joplin era si la regina del blues e la madre del punk, ma era anche capostipite di un movimento anarchico e nichilista che voleva distruggere il sistema. Il caso di censura dei Bird è comunque riferito ad un problema di droga, problema che non esisteva prima che la "musica morisse".
E potrei andare avanti per pagine. All'inizio l'autore dice che la musica riusciva a farlo sorridere, ora non più! La musica è cresciuta, è andata avanti, è anche migliorata, ma non lo fa più sorridere. Non lo fa più sorridere perchè il dolce sogno americano è svanito. Ecco perché Bye Bye Miss Amercian pie.
Testo originale America pie.
A long long time ago I can still remember How that music used to make me smile And I knew if I had my chance That I could make those people dance And maybe they'd be happy for a while. But February made me shiver With every paper Ìd deliver Bad news on the doorstep I couldn't take one more step I can't remember if I cried When I read about his widowed bride But something touched me deep inside The day the music died So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die Did you write the Book of Love And do you have faith in God above If the Bible tells you so Do you believe in rock 'n roll Can music save your mortal soul And can you teach me how to dance real slow Well, I know that yoùre in love with him 'Cause I saw you dancin' in the gym You both kicked off your shoes Man, I dig those rhythm and blues I was a lonely teenage broncin' buck With a pink carnation and a pickup truck But I knew I was out of luck The day the music died I started singin' So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die Now for ten years wève been on our own And moss grows fat on a rollin' stone But that's not how it used to be When the jester sang for the King and Queen In a coat he borrowed from James Dean And a voice that came from you and me Oh, and while the King was looking down The jester stole his thorny crown The courtroom was adjourned No verdict was returned And while Lennon read a book of Marx The quartet practiced in the park And we sang dirges in the dark The day the music died We were singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die Helter Skelter in a summer swelter The Byrds flew off with a fallout shelter Eight miles high and falling fast It landed foul out on the grass The players tried for a forward pass With the jester on the sidelines in a cast Now the half-time air was sweet perfume While the Sergeants played a marching tune We all got up to dance Oh, but we never got the chance 'Cause the players tried to take the field The marching band refused to yield Do you recall what was revealed The day the music died We started singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' thborn in hell Could break that Satan's spell And as the flames climbed high into the night To light the sacrifical rite I saw Satan laughing with delight The day the music died He was singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die I met a girl who sang the blues And I askedborn in hell Could break that Satan's spell And as the flames climbed high into the night To light the sacrifical rite I saw Satan laughing with delight The day the music died He was singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die I met a girl who sang the blues And I asked her for some happy news But she just smiled and turned away I went down to the sacred store Where Ìd heard the music years before But the man there said the music woudn't play And in the streets the children screamed The lovers cried, and the poets dreamed But not a word was spoken The church bells all were broken And the three men I admire most The Father, Son and the Holy Ghost They caught the last train for the coast The day the music died And they were singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die They were singing bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry Them good old boys were drinking whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die her for some happy news But she just smiled and turned away I went down to the sacred store Where Ìd heard the music years before But the man there said the music woudn't play And in the streets the children screamed The lovers cried, and the poets dreamed But not a word was spoken The church bells all were broken And the three men I admire most The Father, Son and the Holy Ghost They caught the last train for the coast The day the music died And they were singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die They were singing bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry Them good old boys were drinking whiskey and rye Singin' this'll be the day that I dieis'll be the day that I die This'll be the day that I die Oh, and there we were all in one place A generation Lost in Space With no time left to start again So come on, Jack be nimble, Jack be quick Jack Flash sat on a candlestick 'Cause fire is the Devil's only friend Oh, and as I watched him on the stage My hands were clenched in fists of rage No angel born in hell Could break that Satan's spell And as the flames climbed high into the night To light the sacrifical rite I saw Satan laughing with delight The day the music died He was singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die I met a girl who sang the blues And I asked her for some happy news But she just smiled and turned away I went down to the sacred store Where Ìd heard the music years before But the man there said the music woudn't play And in the streets the children screamed The lovers cried, and the poets dreamed But not a word was spoken The church bells all were broken And the three men I admire most The Father, Son and the Holy Ghost They caught the last train for the coast The day the music died And they were singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die They were singing bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry Them good old boys were drinking whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die
America pie testo tradotto
Tanto tanto tempo fa ricordo Come quella musica mi facesse sorridere E sapevo che se avessi avuto la mia occasione Avrei fatto ballare la gente E forse l'avrei resa felice per un momento Ma febbraio mi fece venire i brividi Ogni volta che consegnavo i giornali Lasciavo brutte notizie sulla porta Non potevo andare avanti così Non ricordo se ho pianto Quando ho letto della sua sposa rimasta vedova Ma qualcosa mi ha toccato nel profondo Il giorno che la musica è morta Ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia Chevrolet fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici Bevevano wiskey di segale Cantando che quel giorno sarei morta Quel giorno sarei morta Hai scritto il libro dell'amore E credi in Dio lassù? Se lo dice la Bibbia Adesso credi nel rock and roll? E la musica può salvare la tua anima mortale? E puoi insegnarmi a ballare davvero lentamente? Bene, so che sei innamorata di lui Perché vi ho visto ballare nella palestra Tutti e due avete calciato via le vostre scarpe Hey, ho apprezzato quei rhythm and blues Ero soltanto una ragazzina sola e senza soldi Con un garofano rosa e un pick up Ma sapevo che il giorno in cui la musica fosse morta Io sarei stata sfortunata Iniziai a cantare Ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia caccia fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici bevevano Wiskey di segale Cantando che quel giorno sarei morta Quel giorno sarei morta Per dieci anni siamo stati per i fatti nostri Ed il muschio è cresciuto denso su una pietra che rotola Ma questo non è come dovrebbe essere Quando il giullare cantava per re e regina In un cappotto preso in prestito a James Dean E una voce che usciva da me e te E mentre il re stava guardando in basso Il giullare gli ha rubato la sua corona di spine Il processo fu rimandato Nessun verdetto fu emesso E mentre Lennon leggeva un libbro di Marx Il quartetto si esercitava nel parco E noi cantavamo lamenti funebri nell'oscurità Quel giorno la musica è morta Noi stavamo cantando Ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia caccia fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici Bevevano wiskey di segale Cantando che quel giorno sarei morta Quel giorno sarei morta Helter Skelter in un'estate soffocante I Byrds volarono via con un rifugio anti atomico Otto miglia in alto e poi cadendo in picchiata Atterrò malamente sul suolo I giocatori cercano di fare un passo in avanti Con il giullare nelle linee laterali verso la meta L'aria del primo tempo era dolcemente profumata Mentre i Sergents giocavano con tono di marcia Tutti ci alzammo per ballare Ma non abbiamo avuto tempo per farlo Perché i giocatori cercarono di conquistare il campo The marching band rifiutava di cedere Ti ricordi cosa accadde Quel giorno la musica mori Abbiamo iniziato a cantare Ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia caccia fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici bevevano wiskey di segale Cantando che quel giorno sarei morta Quel giorno sarei morta Li eravamo tutti in un posto solo Una generazione persa nello spazio Senza tempo per ricominciare Forza Jack, vieni, sii agile, sii veloce Jack Flash si è seduto su un candeliere Peché il fuoco è l'unico amico del demonio Lo stavo guardando sul palcoscenico Le mie mani si sono strette in un pugno di rabbia Nessun angelo nasce all'inferno Potevo rompere l'incantesimo di satana E mentre le fiamme salivano alte nella notte Per illuminare il rito del sacrificio Ho visto satana ridere deliziato Quel giorno la musica è morta Lui stava cantando Ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia caccia fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici Bevevano wiskey di segale Cantando che quel giorno sarei morta Quel giorno sarei morta Ho incontrato una ragazza che cantava il blues E le ho chiesto di darmi delle buone notizie Ma lei ha solo sorriso e se n'è andata Poi mi sono diretta verso questo negozio sacro Dove anni prima ascoltai la musica Ma là l'uomo mi disse che la musica non avrebbe suonato E in quel momento nelle strade i bambini gridarono Gli innamorati piansero e i poeti sognarono Nulla fu detto Tutte le campane della chiesa si ruppero E i tre uomini che amavo di più Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo Loro, il giorno in cui la musica morì Presero l'ultimo treno per la costa Loro stavano cantando Ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia caccia fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici bevevano wiskey di segale Cantando, questo giorno sarei morta Questo giorno sarei morta Loro stavano cantando ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia caccia fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici bevevano wiskey di segale Cantando quel giorno sarei morta
2 notes
·
View notes
Text
¿Quiénes bancaron a Amado Boudou en su cumpleaños?
¿Quiénes bancaron a #AmadoBoudou en su cumpleaños?
[su_pullquote]Dirigentes, periodistas y su mujer, Mónica García de la Fuente, celebraron los 57 años del ex vicepresidente el martes pasado quien se encuentra tras las rejas por la cauda de Ciccone Calcográfica.[/su_pullquote]
Amado Boudourecibió los 57 años en su celda de la penitenciaría de Ezeiza. No es la primera vez, pero en esta ocasión hay un condimento especial: pronto el peronismo estará…
View On WordPress
#MiFotoConBoudou#AFJP#Agustín Rossi#Amado Boudou#bloque K#Causa Ciccone#Ciccone Calcográfica#Daniel Tognetti#Delfina Rossi#Luana Volnovich#Mónica García de la Fuente#penitenciaría de Ezeiza
0 notes
Photo
Gloria! Simone Star; Nascida do existencialismo, do ativismo político de Simone Beauvoir (pai) e das reinvenções artísticas de Madonna Louise Veronica Ciccone (filho). Do incômodo social nasce uma católica subversiva na luta e resistência de todos os dias. Atravessado por uma canção da magnífica Rita Lee dos idos anos 80, (Gloria Frankenstein) sempre que eu passava pelo Viaduto do chá na cidade de São Paulo, ao ir para o trabalho, ficava pensando nas mudanças que um simples salto, uma pequena quedinha podia dar sentido na existência e nos caminhos na vida de uma pessoa. E foi assim incomodado, consciente e desinstalado por uma comunidade cristão e de fé que muitos anos á frente nasce Simone Star (Espírito santo) para o artivismo libertário das causas não impossíveis na luta por direitos humanos da comunidade Lgbtqia+. Depois de costurada, remendada, remontada, maquiada, empoderada STAR vem para abrir os olhos da sociedade quanto ao respeito necessário sobre a diversidade dos corpos jogados á margem; gays, lésbicas, travestis, transexuais, bissexuais, negros, mulheres e índios... e tantos outros massacrados pelo poder e injustiça. Artivista, católico, cristão, yoque e daimista (não é por falta de fé) com coragem e determinação, misturado á Simone Star a personagem, busco ocupar espaço, não admitindo o silenciamento perante a sociedade machista, branca normativa. Sempre em frente de cabeça erguida (com cabelos azuis) seguimos contra aquelas pessoas que tentam nos silenciar. Essa está sendo a minha bandeira, a marca de Star: lutar por aqueles e aquelas que são opressos em desejos de transformação. Simone da Gloria Frankenstein, nome artístico Simone Star, uma libertária. Enquanto houver um fio de esperança estarei (Star) no meio de vós com meu corpo e voz, gritando: abaixo o preconceito e a discriminação porque perante a Deusa (feminino e masculino) somos iguais. Portanto meus amores vamos juntos refletir, repensar e desconstruir conceitos sociais que não nos cabe mais. Crédito imagem @igorcerqueirafotos #starempoucosminutos #mosproducaoearte #icmbh #Marcteatro Teatro #teatro #teatroecinema #clementtina #clementtinaplataformadecriacao https://www.instagram.com/p/B06em0PF9CF/?igshid=1pricx1fp91zu
#starempoucosminutos#mosproducaoearte#icmbh#marcteatro#teatro#teatroecinema#clementtina#clementtinaplataformadecriacao
1 note
·
View note
Text
¿Quién es Madonna?
Madonna Louis Ciccone nació el 16 de agosto de 1958 en Michigan, Estados Unidos. Es una celebridad reconocida internacionalmente, popularmente conocida como la reina del pop, titulo que implica un legado histórico de representar a comunidades que han sido discriminadas con continuidad. Madonna alcanzó ser la reina del pop al al utilizar, cada vez más, sus plataformas para darle voz y reconocimiento a personas que han sido olvidadas y marginadas.
Madonna ha sido posicionada como la artista más influyente de la historia, debido a que es una celebridad que ha conseguido mover masas a favor de causas sociales; no obstante, su legado ha sido polarizante. Por esto, la figura de Madonna tiene un severo impacto cultural, ya que dependiendo del lugar es considerada como una figura de celebración o de rechazo.
0 notes
Link
Boudou, más cerca del juicio oral. La Cámara Federal de Casación Penal avaló el envío a juicio oral de la causa Ciccone, en la que está procesado el Amado Boudou, al rechazar recursos de otros dos acusados, José María Núñez Carmona y Alejandro Vandenbroele, según un fallo de la Sala IV del máximo tribunal penal […]
0 notes
Text
Causa Ciccone: La Cámara Federal porteña revisará la decisión del juez Ariel Lijo relativa al envío a la justicia de Formosa de la parte del caso Ciccone que investiga al gobernador de Formosa Gildo Insfrán
La Cámara Federal porteña revisará la decisión del juez Ariel Lijo relativa al envío a la justicia de Formosa de la parte del caso Ciccone que investiga al gobernador de Formosa Gildo Insfrán, ante una apelación que presentó la fiscalía del caso contra esa decisión. El fiscal federal Jorge Di Lello se opuso a la resolución en la que Lijo declaró su "incompetencia parcial" para seguir con la investigación vinculada a la contratación por parte del gobierno formoseño de la cosultora "The Old Fund" para un asesoramiento de reestructuración de deuda, por casi ocho millones de pesos en 2010, un servicio que se sospecha nunca se cumplió, según la causa judicial. Esa contratación fue la primera hecha por la firma que presidía el arrepentido del caso Ciccone Alejandro Vandenbroele. Posteriormente, The Old Fund apareció en las tratativas para la venta de la imprenta Ciccone Calcográfica. "Resulta jurídicamente incongruente a esta altura del proceso luego de indagados los imputados y sin habérsele resuelto la situación procesal, disponer una división de las participaciones que se le atribuyen cuando claramente el hecho es único", sostuvo la fiscalía en la apelación que analizará el Tribunal de Apelaciones con sede en Comodoro Py 2002. Read the full article
0 notes
Photo
PRONTUARIO DE GABINETE *Caricatura digital: Andrés Casciani (2020) / Texto: Eddy Whopper Sección "Partícipes Necesarios" Hoy: Hugo ALCONADA MON Nombre completo: Hugo ALCONADA MON Fecha de nacimiento: 15 de junio de 1974 __________________________________ ABRIL DE 2016. Menos de cuatro meses atrás, Mauricio Macri asumía como presidente de la Nación. Hugo Alconada Mon es entrevistado en el programa intencional “ANIMALES SUELTOS”. ALEJANDRO FANTINO: -¿Cómo sabés quién te está cantando la posta y quién te está tratando de usar? ALCONADA MON: -No… te tratan de usar todos. Todos, todo el tiempo. Una de las ventajas que tengo en el diario La Nación es que yo por lo general no escribo de un día para el otro. Eso me permite salir de la locura diaria y poder buscar más información. Entonces: supongamos que vos me contás algo… lo que sea. “Triangulito”. Yo me voy a tomar EL TIEMPO NECESARIO para VERIFICAR si en efecto ES “triangulito”. Yo me voy a sentar con vos y voy a hacerte una suerte de… más que entrevista, un INTERROGATORIO, con cierto tipo de metodología de preguntas. Y, además, te voy a EXIGIR que ME ENTREGUES PAPELES, y voy a CRUZAR ESOS PAPELES con otros. En algunos casos, algunas investigaciones son breves. Pueden tomar una semana. La investigación más larga que hasta ahora tengo en marcha van SIETE AÑOS y todavía no publiqué una línea. FANTINO: -Me bromeás… ALCONADA MON: -No, no. Empezó hace 7 años. FANTINO: -¿Tenés una investigación de SIETE AÑOS? Por supuesto, no contás sobre qué (ALCONADA MON, manteniendo lo imperturbable de su gesto de seriedad, baja los párpados y niega con la cabeza). ¿SIETE AÑOS que estás siguiendo un trabajo? ALCONADA MON: -LA INVESTIGACIÓN DE CRISTÓBAL LÓPEZ, que revelé que SE ESTABA QUEDANDO CON 8.000 MILLONES DE IMPUESTOS, tomó CUATRO AÑOS. La investigación sobre los hoteles de la Presidenta, que yo revelo que las empresas de Lázaro Báez alquilaban cientos de habitaciones de hotel en los hoteles de la Presidenta sin usar esas habitaciones, tomó: cuatro años desde el primer dato… dos años de trabajo específico. ALEJANDRO FANTINO: -¿Trabajás solo o en equipo? ALCONADA MON: -La mayoría de las veces trabajo solo. Pero, a su vez, en algunos temas, trabajo con colaboradores. Y tengo varios de primera: Maia Jastreblansky, Iván Ruiz, Alejandro Casar, Pancho Olivera, Diego Cabot… ALEJANDRO FANTINO: -¿Cómo manejás la ansiedad a la hora de saber que te puede dar un poco más lo que estás trabajando? ALCONADA MON: (Sonríe) –Te come la cabeza. Nos pasó, ME pasó, con Ciccone. Yo ya venía atrás de esa historia desde mayo de 2011. El primero que lo tira es el Turco (Asís), y yo me quería morir… Porque yo venía laburando por debajo de la superficie. Aguanté: dije ‘a ver si repercute o no’. Repercutó… repercutió, pero poco; y decidí seguir por debajo de la superficie. Para febrero de 2012, cuando de manera MUY BUENA Nico Wiñazki obtiene la primicia de Laura Muñoz (porque él TAMBIÉN venía en esto, después me enteré), yo me quería matar… Porque yo venía ya laburando 9 meses (…). Del mismo modo, pasó que cuando yo llevaba con los hoteles de la Presidenta… trabajo neto, o sea: específico, 1 año y 3 meses… Los domingos a la noche, yo juego al fútbol. Soy HORRIBLE, jugando al fútbol; pero juego. Y… (espera a que ALEJANDRO FANTINO deje de reír) estaba jugando al fútbol -1 año y 3 meses ya.. o sea: dos años previos, un año y tres meses específicos- me llama uno de mis editores, Franco Seminario, y me dice ‘está Lanata en el hotel de la Presidenta, con una bata, en la habitación Evita’. Y yo estaba jugando al fútbol con mis amigos… corté, me fui del partido –estábamos jugando al Fútbol 5- y a los chicos del Predio Norte, donde juego: ‘Poneme Lanata’ (mira y señala hacia arriba, como indicando un televisor instalado en lo alto del buffet). Y me puse –pantalón corto, botines blancos- a ver el programa, diciendo ‘acá me gana, me gana, me gana; otra vez me hace la de Ciccone, otra vez, otra vez, otra vez, otra vez'… zafamos. Al otro día me reúno con los… yo respondo directamente a la cúpula del diario. Me reuní con ellos: ‘¿qué hacemos?, ¿aguantamos o no aguantamos? ¿Aguantamos y el riesgo es perderla, y que quizás el domingo que viene lo EXPLOTE, Lanata? ¿O aguantamos y completamos la historia…?’ Porque hasta ese momento la teníamos bien, pero faltaba… (gesto de “completar”). Decidimos correr el riesgo. La aguantamos. Y en diciembre de 2013, nueve meses después, la EXPLOTAMOS. ALEJANDRO FANTINO: -Escuchame, Hugo… Es MARAVILLOSA esta charla, ¿eh? Porque es PERIODISMO PURO… Estamos aprendiendo su técnica y… ��Esto es ARTE, o esto es MÉTODO? A ver, eh… ALCONADA MON: -Ambas. ALEJANDRO FANTINO: -Ambas. ____________________________________ DICIEMBRE DE 2019. DECLARACIÓN DE HUGO ALCONADA MON EN EL PROCESO QUE SE INICIÓ A RAÍZ DE SU INVESTIGACIÓN sobre los 8.000 millones de pesos en impuestos que, de acuerdo con su trabajo periodístico, había robado Cristóbal López al Fisco. DEFENSOR: -Cuando hizo referencia a los 8.000 millones de pesos, ¿sabe a qué período fiscal hacen referencia esos 8.000 millones de pesos? ALCONADA MON: -¡Surge de los Balances! (…) Surgía que el volumen total de dinero era de… no me acuerdo la cifra que está volcada allí, en el artículo periodístico. DEFENSOR: -¿Usted tomó conocimiento, posteriormente, de que hubo una pericia que se realizó en esta causa, donde justamente se desmiente esa información? ALCONADA MON: -No. PRESIDENTE DEL TRIBUNAL: -La pregunta sería si conoce o supo de la pericia dispuesta por este Tribunal respecto del contribuyente Oil Combustibles y todo lo atinente a períodos fiscales del juicio. ALCONADA MON: -No. DEFENSOR: -La deuda que Ud. menciona aquí de 8.000 millones pesos, ¿sabe si era deuda exigible? ALCONADA MON: (Duda. Entrecierra los párpados) -¿A qué momento? DEFENSOR: -A marzo de 2016, cuando Ud. hizo el artículo. ALCONADA MON: (Respira hondo) –No lo sé. ALCONADA MON: -Ud. refirió que a Oil Combustibles le habían dado planes especiales en virtud del artículo 32 de la ley 11.683. ALCONADA MON: (Hace un esfuerzo por recordar): -Sí. DEFENSOR: -¿Ud. sabe, específicamente en el caso del primer plan, a marzo de 2016, cuánto se llevaba pagado de ese plan? ALCONADA MON: -No, ignoro. DEFENSOR: -¿Y tener este dato no le parecía relevante, para tener completa su investigación? ALCONADA MON: (Finge no entender) -¿Cuál? DEFENSOR: -Saber cuánto había pagado el Grupo Indalo de estos planes especiales. ALCONADA MON: -A la luz de lo que nosotros estábamos investigando, específicamente no. DEFENSOR: -¿Y en ninguno de sus pasajes, de su investigación, Ud. cotejó si los planes que recibía Oil Combustibles eran distintos a los planes que se les daban a otras empresas? ALCONADA MON: -No, y de hecho ésas eran las dificultades que teníamos, por el secreto fiscal. DEFENSOR: -Bueno, pero Ud. accedía a fuentes que estaban amparadas en el secreto fiscal. (…) ¿Usted sabe cómo comercializa sus productos Oil Combustibles? ALCONADA MON: (Entrecierra los párpados) -¿Puede ser más específico en la pregunta? DEFENSOR: -Específicamente, en sus artículos Ud. hace referencia a que Oil Combustibles vendía sus productos al público. Aparentemente, por lo que surgiría de ahí. ¿Es así? ALCONADA MON: -Ahí tiene un ejemplo de… es… hubo un error que cometí. ¿Por qué? Porque… (duda). Es una pregunta que luego me terminaron explicando que en realidad hay una serie de… (gesticula con ambas manos, llevándolas alternadamente hacia arriba y abajo, con gesto de molestia) …como etapas desde el petróleo hasta el combustible y demás… Entonces, yo lo tenía como… (cierra los párpados y arquea las cejas) no… no me acuerdo ahora si lo digo de memoria, doctor… eh… lo definí como (entrecierra los párpados) agente de percepción o agente de retención y en realidad NO LO ES, sino que tiene una calificación (gesticula con las manos) sujeto-obligado-de-la… algo distinto. DEFENSOR: -¿Podría precisar? Las personas a las que Ud. consultó –y aparentemente son varias, asesores en materia impositiva- ¿nunca le explicaron esto? ALCONADA MON: -Increíblemente, no. (…) DEFENSOR: -Hay otra parte de la declaración testimonial [efectuada por ALCONADA MON durante la etapa de instrucción] que quisiera leer, justamente que tiene vinculación con esto, porque ahora sí se genera una contradicción. ALCONADA MON: (Entrecierra los párpados) -¿A ver? DEFENSOR: -En la declaración testimonial, Ud. afirmó que “Cristóbal López (ALCONADA MON frunce el ceño) debía girar 4 pesos por litro a la AFIP. Esos giros deben hacerse entre tres o cuatro pagos por mes automáticamente bajo supervisión de la AFIP y con distintos controles. Así, se trata de fondos que corresponden a los usuarios o consumidores finales. Oil Combustibles sólo funcionaba como agente de percepción de dichos fondos (ALCONADA MON afirma exageradamente, como si acabara de recordar) y sólo tiene asignada la tarea de cobrarlos y girarlos a la AFIP” (…) ALCONADA MON: -Sí, cuando declaré eso… (va cambiando el sonido de la “c” por el de la “g”: ga, gue, gui, go, gu) es lo que yo había entendido, eso fue lo que me marcaron las fuentes, eso fue lo que reconstruí… y que con el tiempo me dijeron que eso no era percepción, que sí era retención, que si no era retención ni percepción, sino que era sujeto obligado… Pero cuando declaré eso, eso es lo que yo había logrado reconstruir. DEFENSOR: -Usted cuando hizo la nota, en el año 2016, analizó una serie de cuestiones impositivas, o por lo menos hace referencia. (Mientras el Defensor habla, ALCONADA MON exagera su gesticulación de encontrarse prestando esmerada atención. Mira al Presidente del Tribunal y arquea las cejas. Vuelve a mirar al Defensor). ¿Ud. tenía conocimiento de que, durante la administración de Abad, la AFIP le había otorgado a Oil Combustibles un plan de facilidades de pagos con relación al tema del Impuesto ITC? ALCONADA MON: (cierra los párpados, arquea las cejas): -No. _______________________________________________ Hugo Alconada Mon, periodista venal. Herramienta del macrismo y sospechado, junto con su colega Mariel Fitz Patrick, de haber sabido la existencia de los Panama Papers durante el proceso electoral de 2015 y haberla ocultado a todos, excepto al propio Mauricio Macri, su empleador, quien por entonces se hallaba en el clímax de exposición e izando los afiches de la honestidad y la transparencia. Construido por los medios adictos como periodista serio, fue artífice activo de la campaña de sugestión colectiva ejecutada a través de una selección aviesa de informaciones parciales y de la propagación de falsedades de índole emocional, proyecto cuya influencia captó el criterio patologizado de una mayoría sumida en antivalores ancestrales amigables a ese discurso. Las ficciones y falsas atribuciones de delitos que contribuyó a asentar en la población con valor de verdad derivaron, junto con la acción de otros múltiples contratados, en el arribo del macrismo al poder y en el procesamiento y prisión de personas inocentes durante los cuatro años de gobierno neoliberal. Fue eslabón primario de una cadena espuria que contó con la complicidad de jueces, abogados y fiscales negociados. El daño que produjeron sus mentiras se enmarca en el contexto de daño global de toda especie provocado por el plan de ejecución macrista. Su disposición para desarrollar el personaje arquetípico que le propusieron actuar por dinero -a satisfacción tanto del poder real como de los gestores de la maquinaria publicitaria del “cambio”- compone el tinglado de la farsa que asumieron todos los ideólogos, ejecutores y colaboracionistas de este proceso para la destrucción de derechos y el enriquecimiento obsceno e ilegítimo de quienes más tenían y ambicionaban con perversión tragona mucho más. Hugo Alconada Mon, embaucador a renta, punta de mecha del lawfare llevado a cabo sin vergüenza ni escrúpulos por la articulación penalmente relevante de decenas de sicarios enchapados, dominguillo arrendado y genuflexo, es, por la dirección dolosa de sus embustes irresponsables y su disfraz falsario de honestidad aséptica, partícipe necesario en esta galería de exposición de criminales e inmorales del macrismo. *Galería y textos completos: https://prontuariodegabinete.blogspot.com/
#art#drawing#caricature#digital#arte#dibujo#caricatura#arte digital#prontuario de gabinete#hugo alconada mon#eddy whopper#andrés casciani#mmlpqtp#juntos por el cambio#neoliberalism#neoliberalismo nunca más#lawfare
0 notes
Link
#iosuonodacasa, i concerti di mercoledì 8 aprile: artisti, orari e tutte le infoTra i concerti promossi sotto l’hashtag #iosuonodacasa, in programma per mercoledì 8 aprile, troviamo il dj set di Jo Squillo “Jo in the house” alle ore 17:00, il live format di Francesco Renga “Aperitivo con gli occhiali” alle ore 18:30, l’esibizione dei Modà alle ore 20:00, lo streaming di Nek alle ore 21:00 e altri appuntamenti con protagonista la musica. Tutti questi artisti si sono esibiti più volte con dirette sui loro profili Instagram e hanno contribuito a sensibilizzare il pubblico nei confronti dell’emergenza Coronavirus, tra raccolte fondi e ripetuti inviti a restare in casa. Tra le esibizioni di oggi su Facebook anche l’appuntamento fisso con Osvaldo Di Dio alle ore 16:30, il live streaming di Andrea Pimpini alle 19:00 e la diretta serale di DJ Claudio Ciccone Bros alle ore 22https://www.facebook.com/djclaudiocicconebros . Ecco il calendario di #iosuonodacasa con le esibizioni in programma per mercoledì 8 aprile:ore 16:30 - Osvaldo Di Dio https://www.facebook.com/osvaldodidioore 17 - Jo Squillo “Jo in the house” dj set https://www.instagram.com/jo_squillo/?hl=itore 18:30 - Francesco Renga http://www.instagram.com/francescorengaore 19 - Andrea Pimpini https://www.facebook.com/andrewufficialeore 20 - Modà http://www.instagram.com/modaufficialeore 21 - Nek www.instagram.com/nekfilipponevianiore 22 - Dj Claudio Ciccone Bros https://www.facebook.com/djclaudiocicconebros
0 notes
Photo
Le dieron la prisión domiciliaria a Amado Boudou. El ex vicepresidente estaba detenido en Ezeiza por la causa de la supuesta venta fraudulenta de la empresa de impimir billetes Ciccone Calcográfica. El Tribunal Oral en lo Federal Número 4 otorgó la prisión domiciliaria al ex vicepresidente Amado Boudou, quien estaba detenido de manera injusta en la cárcel de Ezeiza. El vicepresidente será trasladado a su domicilio en la ciudad de Buenos Aires y será custodiado bajo el programa de Asistencias para Personas bajo vigilancia Electrónica. Boudou cumplía una condena por la causa de la supuesta venta irregualar de la empresa Ciccone, sin embargo esa causa contó como testigo estrella a Alejandro Vandenbroele, quien cobró una millonaria suma de dinero por declarar en contra del vicepresidente. El empresario se instaló con el dinero un hotel butiq en Mendoza y fue descubierto luego de que El Destape publicara los documentos donde pedía cobrar al Ministerio de Seguridad entonces comandado por Patricia Bullich https://www.instagram.com/p/B-qPGi8nn4O/?igshid=dnvnd03nab3p
0 notes
Text
Audición para Lena Volkoff (Katie McGrath)
¡Hola, Lena! Luego del ajetreado papeleo, finalmente nos complace darte una muy cálida bienvenida a Derry, un lugar donde vemos por el bienestar de cada uno de nuestros residentes y nos esforzamos por brindarles también la mayor seguridad posible, aunque con frecuencia resulte complicado. Un lugar donde la paz que puede apreciarse a simple vista se trata solamente de una pantalla que los mismos pueblerinos se han encargado de mantener, en un intento por aminorar el creciente temor que ha comenzado a esparcirse como hiedra venenosa entre las calles, pues el pasado que sin mucho problema decidieron olvidar ha vuelto para acecharlos nuevamente. ¡No olvides el toque de queda! Tal vez, si procuras regresar a casa sano y salvo antes del anochecer, tu nombre no acabe en la sección de personas desaparecidas del periódico local.
¡GIU! A partir de este momento, cuentas con 24 HORAS como lapso límite para enviar la cuenta de tu personaje. De llegar a necesitar más tiempo, no dudes en pedírselo a la administración. Reiteramos una vez más lo agradecidas que estamos por el interés que le has dado al proyecto y esperamos que te diviertas durante tu estadía con nosotras.
INFORMACIÓN OOC
NOMBRE O SEUDÓNIMO: Giu ☆ EDAD: 25 años PAÍS/ZONA HORARIA: México / (GMT-8) NIVEL DE ACTIVIDAD: 4-6 ¿TOLERAS CONTENIDO 18+?: YAS CONTRASEÑA: removida
INFORMACIÓN IC:
NOMBRE COMPLETO: Lena Kingston Volkoff EDAD: 30 años FECHA DE NACIMIENTO: 31 de Octubre 1985 OCUPACIÓN: Profesora en la Academia St. James. FACECLAIM: Katie McGrath
PERSONALIDAD:
Lena es una mujer que no cree en las etiquetas que la sociedad pone, para ella toda persona es como quiera ser y puede amar a quien quiera amar. Siempre habla con franqueza aunque a veces la verdad sea dura de escuchar, es una inteligente, seria y exitosa mujer de negocios, sin embargo también es extremadamente arrogante y sarcástica con las personas en general sin razón aparente. La pelinegra es impredecible, un momento es amable y al siguiente momento es cruel. Nunca fue tímida, a veces se le tachaba de cínica, pero era debido al desinterés de algunas cosas.
Es una chica que se muestra fría, su aspecto físico la hace parecer bastante intimidante, sin embargo es simpática y agradable cuando toma confianza. Tiene un toque manipulador cuando le conviene y a pesar de que es coqueta seducirá por su temperamento alegre, a veces excéntrico o exaltado. Suele ser una mujer orgullosa, sin embargo tiene una gran simpatía guardada. Se considera valiente y compasiva, aun así tiene su lado negativo el cual consta de ser impulsiva, imprudente y mostrar sin importar que cuando esta de mal humor.
Es capaz de sufrir violentas cóleras cuando se encuentra frente a una inequidad, y entonces se considera temible cuando eso sucede. A la pelioscura le gusta el contacto con los demás, tiene un verdadero sentido de la amistad y suele ser persuasiva cuando quiere. Ante todo, aprecia su libertad, así como también los pequeños placeres de este mundo. Sus sentimientos son apasionados y ardientes, cuando está en pareja. La confianza, el respeto, la autenticidad y la libertad son valores indispensables en su vida amorosa. Difícilmente perdonaría una palabra no cumplida y siempre preferirá una verdad desagradable a una mentira inoportuna. Es una mujer cuyos contrastes pueden ser llamativos: puede pasar del deporte de competición a una búsqueda mística o metafísica.
DE TRES A CINCO PUNTOS RELEVANTES ACERCA DE SU VIDA:
♡ La vida de Lena comenzó de una manera bastante trágica, su nacimiento no fue como cualquier otro, fue realmente inesperado e inimaginable. Su historia comienza un 31 de Octubre en Derry, Maine, cuando los padres de la aun no nacida bebé, fueron asesinados brutalmente esa misma noche por el que apodaron “El Verdugo”. Los hechos indican que el padre fue acuchillado por la espalda mientras que la madre después de que el asesino le abriera el vientre para sacar a la bebé aun estando viva, la mujer termino muriendo a causa del cuchillo que atravesó su garganta quedando este atorado en el suelo de madera. El verdugo fue encontrado en la silla mecedora con la pequeña en brazos. Lena fue puesta bajo custodia del estado mientras que el asesino fue condenado a pasar el resto de sus días en prisión.
♡ La niña estuvo bajo custodia del estado hasta los cuatro años de edad, cuando fue adoptada por la familia Volkoff. Una adinerada y reconocida familia neoyorquina por sus impresionantes e importantes empresas. Ahora su familia consta de un padre, una madre y un hermano mayor. Podría decirse que para la de ojos claros fue lo mejor el que la sacaran de aquel pequeño pueblo en Maine ya que era una pequeña señalada y marcada por su nacimiento, por aquel asesino que estaba en máxima seguridad. Los Volkoff le dieron todo, la amaron y la educaron como toda una señorita, por lo que tuvo una buena infancia, estuvo en un internado para señoritas en Londres, el tiempo paso, creció sabiendo quien era, sabía que era adoptada pero aquello nunca interfirió por el cariño que les tenia a sus padres adoptivos, mucho menos el cariño que sentía por su hermano mayor. A medida que crecía sus intereses se fueron mostrando, le interesaban las artes, la administración y sobre todo la enseñanza e investigación. Pinto algunos cuadros de los cuales algunos se vendieron y otros los colgó en su propia casa. Sus padres obviamente querían que se dedicara a la administración ya que heredaría así como su hermano varias de las empresas que tenía su familia. Pero Lena no estaba muy convencida aun así entró a estudiar administración pero termino dejando la carrera a medias, ya que le nació un nuevo interés, ser periodista.
♡ Entro a la escuela de periodismo y realizó su carrera con éxito, tenía 23 años cuando realizó su servicio con la reina del periodismo, Madison Ciccone, quien era una mujer bastante fría y arrogante, Lena se convirtió su asistente personal y aprendió muchísimo de ella, podría decirse que tuvieron una rara especie de amistad. Trabajo con ella por algunos años hasta que la ascendieron por su espléndido trabajo, entonces decidió seguir los pasos de su mentora y transformarse en una gran periodista, tenía lo necesario para hacerlo. Sin embargo y no satisfecha con lo que había logrado realizó un diplomado en educación. Finalmente con sus estudios terminados decidió que era tiempo de saber su origen. Por esa razón, la joven de cabello oscuro como el azabache volvió al pueblo donde nació, comprando así la casa donde habían sido asesinados sus padres. Pero al llegar a Derry encontró mucho más de lo que esperaba, historias de niños desaparecidos, un payaso que horrorizaba a los habitantes de dicho lugar, así como la posibilidad encontrar miembros de su verdadera familia.
♡ Durante su estadía en Derry intentó integrarse al equipo de periodismo del pueblo, queriendo trabajar en la editorial, pero el cupo estaba ocupado por lo que sin quedarse de brazos cruzados y gracias a sus estudios encontró un puesto de trabajo como profesora en la Academia St. James.
1 note
·
View note
Text
"I'm keeping my baby" (MADONNA, 1985)
Os lindos olhos verdes não paravam de chorar, as lágrimas escorriam pelo seu rosto branco e caiam no pequeno bastão de plástico, que exibia cruelmente os dois traços rosa indicando positivo para a gravidez. Ao seu lado estava Sean, segurando sua mão trêmula em silêncio, o ator não sabia o que dizer, embora a verdade fosse que não havia nada que poderia ser dito para a bela cantora. Madonna Louise levantou seu olhar para o espelho sujo do banheiro do posto de gasolina que estavam e observava, entre as manchas pretas de origem desconhecida, o reflexo dela e de seu namorado enquanto tentava assimilar a realidade: Estava grávida do ato que namorara desde janeiro. Ela estava grávida e muito assustada.
“Eu quero manter a gravidez” os dois estavam no carro do ator rumo ao escritório dos agentes da loira. Aquelas cinco palavras haviam sido as primeiras que Madonna falou em horas, e sua voz, apesar de embargada, demonstrava segurança. “Eu quero ter o bebê, Sean.”
“Então eu e você, juntos, vamos ter o bebê, Nonnie” respondeu Penn dando um sorriso cativante, que, como de costume, escondia seus dentes “E nós três vamos ser uma linda família” o ator de olhos azuis beijou a moça.
O casal contou sobre a novidade para os agentes da cantora, estes, preocupados em como a gestação poderia atrapalhar carreira em ascensão, pediram aos dois que, caso ela de fato estivesse grávida, e Madonna quisesse mantê-la, seria melhor, para todos os envolvidos, que a tudo fosse mantido em segredo.
A secreta gravidez de Madonna fortaleceu seu relacionamento com Sean, que três semanas depois do teste dar positivo, pediu a namorada em casamento. O pedido de Penn fez com que a diva do pop decidisse contar ao seu pai sobre o bebê, infelizmente, Silvio Antonio Ciccone, que sempre reprovou o relacionamento da filha com o ator, não ficou feliz com a vinda do neto, e a noite de jantar que o casal ofereceu para a revelação da notícia foi marcada por grandes e raivosos gritos de discussão entre Silvio que, em vão, dava sermões à filha sobre a gravidez, a chamando de inconsequente e outros nomes, e Madonna que repetitivamente dizia que manteria a criança, que Sean e ela se amavam, e que as únicas coisas que ela pedia ao pai eram apoio e amor. As brigas cessaram quando Silvio foi expulso da casa por Penn e na madrugada daquela noite, Madonna, sem conseguir dormir, rascunhou em um caderno uma letra de música sobre o ocorrido, no ano seguinte, aquela música, após Brian Eliot fazer algumas poucas alterações, tomava posse da rádio como o single Papa don’t preach.
Os meses até o parto foram mais tranquilos e em março de 1986, no Lenox Hill Hospital, em Nova Iorque, uma pequena menina de olhos verdes e poucos fios de cabelos castanhos nasceu. Naquela pequena sala no final do corredor, Verônica Christina Ciccone Penn surgia secretamente ao mundo.
Verônica, ou Ronnie, como era chamada pela mãe, se mostrava ser apaixonada pela música, seu sorriso banguela iluminava a sala quando Madonna a punha em seu colo para que pudesse brincar de tocar piano. A pequena Ronnie sempre ficava em silêncio quando acompanhava a mãe nos estúdios de gravações, e como se a voz de Madonna fosse uma voz angelical, a menina só conseguia adormecer quando a mãe cantava cantigas de ninar como Hush little baby.
Embora aos olhos do mundo fosse inexistente, a pequena família formada por Sean, Madonna e Verônica era uma maravilhosa família, mas infelizmente, os bons momentos seriam apenas memórias.
Aos dez meses, Ronnie começou a usar mamadeira, pois os seios espancados de Madonna estavam tão doloridos, que até alimentar sua pequena, doía. No dia que Ronnie falou sua primeira palavra, mamma, não era possível dizer se Madonna chorava de emoção, ou pela surra que havia levado segundo antes. Aos dois anos e meio, Verônica teve um pesadelo, fazendo com que sua mãe a levasse para dormir com ela, e mais tarde daquela mesma noite, Madonna quase teve sua realidade transformada em pesadelo: quando acordou Sean estava em cima dela, nu, estava, como ele dizia “garantindo que ela mantivesse o papel de boa esposa, mesmo que desacordada”, Madonna o empurrou, como costumava fazer, foi então que o homem pegou Ronnie, que no meio de toda confusão, acordou e chorava, no colo e a sacudiu com força, a deixou na cama e foi embora.
Madonna rastejou até a filha, que ficou desacordada por alguns longos segundos. Aquilo havia sido o ponto final para a cantora, ela amava Sean, com todo o seu coração, mas a única pessoa que ela amava mais que Sean era Ronnie, e ela faria o possível para o bem de sua filha. Com esse pensamento em mente, a cantora ligou para a única pessoa que podia confiar Cynthia Germanotta, babá de Verônica. Em questão de minutos, a babá estava lá:
“Que posso fazer pela senhora?” perguntou a mulher entrando no quarto.
“Quero que cuide da Ronnie” falou Madonna com dor em sua voz “Ela é sua agora”
“Não entendi...” falou Cynthia segurando a menina no colo.
Ronnie prestava atenção na conversa atentamente, Madonna estava enrolada em um roupão de banho chorando a cada frase que dizia, o bichinho de pelúcia da menina, o sapo Kermit estava no chão do quarto, Cynthia a balançava no colo como se quisesse fazê-la dormir.
“Eu tenho medo que o Sean machuque a Ronnie” confessou “Eu não quero que ele chegue perto dela, nunca! Eu direi que ela morreu com a sacudida, e você vai levá-la para bem longe daqui” a cantora tirou um amontoado de papeis de uma gaveta “Eu pedi aos meus agentes para que eu adotasse a Ronnie, para que eu pudesse criá-la, e eles me deram esses papéis... eu vou assinar como mãe biológica, e você vai assinar como mãe adotiva” lágrimas caíram e mancharam o canto do papel “Mude o nome dela também” Madonna passou a mão nos finos cabelos da filha “Para que o Sean não a encontre”
“Mas...”
“Eu vou te pagar, eu quero que ela tenha a melhor condição, educação, tudo.” Madonna não parava de olhar para a filha “Eu te amo, Ronnie, eu te amo tanto minha pequena” a cantora beijou o topo da cabeça da filha. “Depois que assinar, você pode ir embora... Se quiser um contrato, ou algum tipo de acordo, fazemos depois, mas eu preciso que você assine e vá embora antes que o Sean volte!”
“O nome dela vai ser Stefani” disse Cynthia, depois de assinar o contrato, e percebendo o desespero e nervosismo da loira “Stefani Joanne Angelina Germanotta, esse vai ser o nome dela. E ela vai crescer ouvindo as músicas da mãe, e ela vai saber que a verdadeira mãe dela a ama”.
“Na verdade, eu adoraria que você não falasse para ela sobre isso” a loira segurava as mãos de sua filha “Eu não quero que ela ache que eu não a amei, que eu a abandonei... Você adora a Ronnie, digo, Stefani, e ela te adora, eu sei que você e o seu marido vão ser a família feliz que ela merece”.
Madonna e Penn entraram com o processo de divórcio mais ou menos na época em que Stefani se mudou para Yonkers, cidade próxima de Nova Iorque.
A infância da filha de Madonna foi comum, estudou em uma escola católica, e como a mãe se rebelou contra os padrões impostos da religião, cresceu seguindo seus sonhos, ser cantora. Embora fosse sua única ambição, ser uma cantora de sucesso não era o único sonho que Stefani tinha, de tempos em tempos acordava com pesadelos, uma mulher loira machucada chorava olhando para ela, não se lembrava do rosto nitidamente, mas nas outras vezes que sonhou com aquela mulher, os sonhos eram bons a deixavam feliz; aos dez ou onze anos, perguntou a mãe sobre a tal mulher misteriosa, Cynthia respondeu dizendo que era uma babá que Stefani teve quando criança, Louise, e embora ela tivesse partido, Louise a amava muito.
Cumprindo o acordo feito por ela mesma, Madonna não se comunicava ou interferia na vida da filha, tirando o quesito financeiro, muito importante quando foi descoberto que Ronnie tinha lúpus e fibromialgia. Mas mesmo distante Madonna não se esquecia da filha, que seguia seus passos como cantora. Cada um dos shows que a filha dava, Madonna ia, fosse os shows amadores que ela dava com o nome de Stefani Germanotta Band como os profissionais, pelo nome artístico de Lady Gaga, em todos os shows, prestigiava-a em segredo, não queria que a filha vivesse em sua sombra, não queria que ficasse conhecida como “a cantora cujo show Madonna apareceu”, e por causa disso sentava-se na última fileira, distante do palco,muitas vezes só conseguindo enxergá-la pelo telão.
Foram mais de quatro anos assistindo seus shows em segredo, porém em um deles foi flagrada. Era o primeiro show em que Madonna sentou na primeira fila, estava acompanhada de Lourdes, sua filha, porque queria que, mesmo que nenhuma soubesse a verdade, as duas irmãs se conhecessem. Ronnie a viu logo que subiu no palco, ficara emocionada, o primeiro pensamento em sua mente era aquela mulher na primeira fila era Louise, mas após olhar atenta, viu que não era sua babá, e sim Madonna, ainda em êxtase, por sua inspiração estar ali, Lady Gaga começou seu show.
A carreira de Ronnie, ou melhor, Stefani, ou melhor, Lady Gaga, conquistou o mundo e como a própria mídia dizia, ela e Madonna tinham estilos parecidos, mas ao contrário dos outros boatos, compará-las deixava a rainha do pop contente, porque a fazia crer, mesmo que fosse improvável, que Ronnie ainda se lembrava dela e de cada momento que viveram juntas. E apesar de Madonna não ter a menor intenção de contar a verdade, nunca deixava de falar para a filha o quão fantástica ela era, e que tinha muito orgulho dela.
- lillyxxwilde
1 note
·
View note