#Carbonnaux
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Mercredi 10 juillet 2024 à 19H, la Petite Boutique après les terribles souvenirs équestres de Denis Podalydès nous restons dans le monde du cheval mais dans l’univers des courses hippiques et des petits escrocs qui gravitent autour, à partir du film Courte tête de Norbert Carbonnaux sorti en 1956. La Petite Boutique Fantasque le seule émission à la cuisse magnétique.
Programmation musicale : 1) Ca va ça vient (Pierre Barouh) 2) Alphaville (Bryan Ferry) Bryan Ferry jazz orchestra 3) Prélude 1 : The middle pillar (Zorn) 4) Rhiannon (Fleetwood Mac) 5) Far post (Robert Plant) 6) French cancan (Jacques Offenbach) Jules et son limonaire 7) Crazy man Michael (Fairport convention) 8) Danser dans les orties (Fernand Bernadi)
+ cinq extraits de Courte-tête (Norbert Carbonnaux) Pour ceux qui auraient piscine indienne, ou toute autre obligation, il y a une possibilité de rattrapage avec les podcasts de la PBF : https://www.mixcloud.com/RadioRadioToulouse/sil-la-poussait-sur-8000-cela-ne-métonnerait-pas-la-petite-boutique-fantasque/ Sus aux Philistins !
Photographie : Jack Delano
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Naps ft. Lynda – V8 (Amazon Original) ( officiel)
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17 mag 2023 13:06
GLI AMORI, LE COMMEDIE SEXY E LE MOLESTIE - EDWIGE FENECH SI RACCONTA: “RISCHIAI DI ESSERE VIOLENTATA, MI SALVAI TIRANDO GINOCCHIATE. LE DOCCE SEXY? NON RINNEGO NIENTE. ALCUNI FILM EROTICI ERANO BEN FATTI, TITOLI A PARTE" – LA GELOSIA DEL PRIMO MARITO, IL FIGLIO AVUTO “DA SOLA” A 22 ANNI, IL RIMPIANTO: “NON AVER FATTO LA GRADISCA DI FELLINI IN "AMARCORD" - L’INCONTRO CON TARANTINO (“ERO IN UNO STATO PIETOSO”) E I CORTEGGIATORI: “HO AVUTO L’APPARTAMENTO RIEMPITO DI ROSE ANTICHE”. “OGGI SONO SINGLE MA…” – VIDEO
Estratto dell'articolo di Candida Morvillo per corriere.it
In principio a Edwige Fenech ho chiesto quante vite ha avuto. «Più dei gatti», ha risposto. Abbiamo provato a contarle e ci siamo perse. Grossomodo: bambina francese di madre italiana e padre maltese nata benestante in Algeria; poi, profuga e povera in terra di Francia; modella; attrice icona di film erotici italiani; attrice di film d’autore; star della domenica e del sabato sera tv; produttrice di fiction e di film di successo, divorziata a 17 anni e ragazza madre a 19; signora della Roma bene quando è stata compagna di Luca di Montezemolo; «esule» in Portogallo dal 2015 e ora di nuovo al cinema con Pupi Avati, con un film, fra l’altro, primo al botteghino fra gli italiani.
Se le chiedo l’inizio di tutto?
«Quando a 14 o 15 anni, alta già come adesso, vengo fermata per strada, a Nizza, per dire una battuta in un film. Era Toutes folles de lui di Norbert Carbonnaux. Dovevo dire una parola che non conoscevo e non capivo e mi fecero rifare il ciak 32 volte: una figuraccia tremenda. La parola era “mantenuta”: “vuoi fare di me la tua mantenuta?”. Mamma era con me, ma anche lei non sapeva che cosa significasse. Pensai che non avrei mai rimesso piede su un set».
Invece, ha fatto una settantina di film da attrice, molti da star della commedia sexy, e una trentina da produttrice. Perché cambiò idea?
«Facevo l’indossatrice e, a 18 anni, vinsi il concorso di Lady Francia. Da lì mi portarono alla finale di Lady Europa a Cortina, dove arrivai seconda. Di nuovo, un agente mi fermò per offrirmi un ruolo, ma io e mamma ce ne tornammo a casa. Poi, arriva un telegramma: contratto pronto da firmare a Roma stop. Ci ritrovammo a Cinecittà, un mondo a noi totalmente estraneo, io non parlavo italiano. Mi dissero di firmare dove c’erano le crocette. Il film era Samoa regina della giungla. Avevo capito solo che sarei stata una specie di Tarzan in gonnella. Tutte le mattine, mi spalmavano di crema marrone. La sera, per ripulirmi, mamma impiegava un’ora e mezzo».
(…)
Perché dal 2015 vive in Portogallo?
«Ho sentito il bisogno di cambiare aria. Ero un po’ delusa da come andava la carriera: non mi vedevo in Italia ad aspettare che arrivasse un ruolo giusto per me. La scelta è caduta sul Portogallo perché avevo visto un documentario, sono andata a visitarlo e mi è piaciuto. Ci ho portato la mamma e la gatta. E mio figlio Edwin con la moglie e i bambini l’hanno amato tanto e, quando hanno lasciato Shanghai, sono anche loro venuti a vivere qui. Sono uscita di scena al momento giusto e volevo tornare nel modo giusto. In questi anni, ho rifiutato tante proposte. Ma era importante tornare solo se potevo esprimere qualcosa di forte. Quando mi ha chiamato Pupi Avati per La quattordicesima domenica del tempo ordinario, non potevo crederci».
Mi racconti la telefonata.
«Pupi si sveglia presto, come me, ma mi ha chiamato senza tener conto dell’ora in meno di fuso orario. Dovevano essere le cinque del mattino. Riconosco subito la sua voce. Penso: vorrà un’informazione. Invece, dice: ti devo raccontare una storia. Ascolto, mi commuovo. Era il copione che aspettavo da anni. Dopo, attacco il telefono e stavo stesa a letto con la gatta sulla pancia. Pensavo che doveva essersi ricordato di certi miei film drammatici che non sono i primi che vengono in mente pensando a me. Mi alzo e comincio a saltare per tutta la stanza con la gatta che saltava anche lei. Vado da mamma gridando: mi ha chiamato Pupi. Sembravo una ragazzina piuttosto che una signora della mia età».
(…)
Quella voglia d’indipendenza è stata anche sua, da ragazza?
«Nella prima parte della vita sì. Sandra che vuole affermarsi come modella e donna sono io, anche se Pupi non l’ha scritta per me, ma per sua stessa ammissione pensando all’inferno che ha fatto vivere alla moglie perché era geloso».
E lei la gelosia l’ha subita?
«Col mio primo marito: io 17 anni, lui 26. Matrimonio durato 14 mesi. Credo, appunto, che avessi voglia di libertà, indipendenza, ma non fu così per niente: lui si rivelò gelosissimo. E quando scoprii che aveva anche un’amante me ne tornai a casa da mamma e papà».
Fu altrettanto netta quando decise di avere suo figlio Edwin da sola.
«Avevo 22 anni, ero incinta, volevo quel bambino, ma rispetto il pensiero del prossimo e non avrei mai obbligato suo padre a fare il padre».
(…)
Girava anche sette, otto film l’anno, era solo per soldi?
«Avevo bisogno di lavorare e non ero schizzinosa, anche perché in Algeria non esisteva la distinzione tra film di serie A e di serie B».
Quante docce ha fatto nei film?
«Preferivo le docce alle scene d’amore. Dopo ho avuto la fortuna di cambiare carriera, ma non rinnego niente: alcuni film cosiddetti erotici erano carini, ben fatti, con attori bravissimi».
Me ne dica due.
«Titoli a parte, Giovannona Coscialunga disonorata con onore o Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda. In ogni caso, grazie a quella gavetta ho poi fatto quattro film con Steno, Cattivi pensieri con Ugo Tognazzi, Sono fotogenico di Dino Risi, Il ladrone di Pasquale Festa Campanile e, in teatro, D’amore si muore, di Giuseppe Patroni Griffi. È così per tutti gli attori: nessuno arriva subito al film geniale. È un mestiere in cui dipendi sempre da altri».
È per essere padrona del suo destino che nel 1999 diventa produttrice?
«Esattamente, ma ho recitato solo nei primi due film. Dopo, ho preferito imporre altre donne, perché, per me, impormi era stato difficile. La carriera da produttrice mi è piaciuta, anche se per le preoccupazioni non dormivo la notte. Non ho avuto le porte che si aprivano da sole, ma ho dovuto spalancarle a testate».
Le rivincite che l’hanno gratificata di più?
«Il successo di Commesse, che la Rai aveva tenuto due anni nel cassetto temendo che una storia di sole donne non piacesse. E altre serie tv come Le madri, Delitti privati e anche dei film che hanno avuto risultati clamorosi».
Che cosa la colpì di Al Pacino quando produsse il Mercante di Venezia di Michael Radford?
«I suoi occhi netti e profondi che avevano dentro un mondo, mentre eravamo a tavola seduti uno di fronte all’altro».
Un rimpianto?
«Non aver fatto la Gradisca di Federico Fellini in Amarcord. Mi portava a pranzo dalla sua cuoca, Ubalda, per cui lui mi chiamava Ubaldina, e mi diceva: Ubaldina, devi ingrassare per il film. Alla fine, prese Magali Noël, più matura e formosa di me. Ma io non riuscivo a ingrassare: ero giovane, bruciavo tutto quello che mangiavo».
Con Quentin Tarantino è rimasta in contatto dopo il cameo in Hostel 2?
«Sì, anche se è tanto che non ci vediamo. Fu lui a cercarmi mentre era al festival di Venezia, io giravo un film da produttrice, andai da lui in jeans, in uno stato pietoso. Conosceva tutti i miei film inquadratura per inquadratura».
Lei che cosa pensò quando scoppiò il MeToo?
«Che finalmente qualcuno denunciava. Ai miei tempi, la parola di una ragazza non aveva valore. A me è successo più volte di essere molestata da chi aveva il potere di farmi lavorare e non ho denunciato: chi mi avrebbe creduto? Però, anche in situazioni pesanti in cui ho corso il rischio di essere violentata, sono riuscita a uscirne indenne: ho un riflesso col ginocchio che è una roba micidiale. Alle attrici di oggi consiglio di mirare col ginocchio dove sappiamo».
E quanto erano vere invece le leggende sui corteggiatori che le regalavano Maserati o mandavano elicotteri che lei rifiutava?
«Sono cose di una vita fa... Un armatore greco aspettò a lungo il mio arrivo in porto, che non ci fu mai. E ho avuto casa riempita di rose antiche, non ci si camminava e il profumo stordiva».
L’armatore era Stavros Niarchos. E lo spasimante delle rose?
«Non lo dirò mai».
Ha più amato o è stata più amata?
«So di avere amato e credo che tutti abbiamo sempre l’impressione di essere quelli che amano di più, però magari era 50 e 50».
Oggi, è single?
«Lo sono da una decina d’anni, perché così ho voluto, ma non metto limiti alla provvidenza».
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AUDIO TECHNICA, 2017
Traductions d'interviews réalisées par le journaliste musical Antoine Carbonnaux.
Translations of interviews by music journalist Antoine Carbonnaux.
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Le temps des oeufs durs [Norbert Carbonnaux, 1958]
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Le temps des oeufs durs 1959
#Le temps des oeufs durs#Norbert Carbonnaux#darry cowl#fernand gravey#petite fantaisie hallucinante de l'époque#bien agréable#5/10
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Raymond Bussières & Annette Poivre Les Corsaires du bois de Boulogne, Norbert Carbonnaux (1954).
#Raymond Bussières#Annette Poivre#Les Corsaires du bois de Boulogne#Norbert Carbonnaux#1954#1950s#magazine#capture#*
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La Gamberge (1962, Norbert Carbonnaux)
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Denise Grey.
Filmografía
Cine
1913 : Mademoiselle Etchiko
1914 : En famille, de Georges Monca
1914 : Madame Rigadin, modiste, de Georges Monca
1914 : Mademoiselle Etchiko, de André Hugon
1914 : Le Voyage de Corbillon, de Georges Monca
1916 : Document secret, de René Navarre
1916 : Nemrod et Cie, de Maurice Mariaud
1916 : Rigadin professeur de danse, de Georges Monca
1917 : Les Bleus de l'amour, de Henri Desfontaines
1917 : Honneur d'artiste, de Jean Kemm
1935 : Jeunes Filles à marier, de Jean Vallée
1936 : La Dame de Vittel, de Roger Goupillières
1937 : Trois artilleurs au pensionnat, de René Pujol
1938 : Trois artilleurs à l'opéra, de André Chotin
1938 : Serge Panine, de Paul Schiller y Charles Méré
1940 : Monsieur Hector, de Maurice Cammage
1941 : Boléro, de Jean Boyer
1941 : Montmartre-sur-Seine, de Georges Lacombe
1942 : Romance à trois, de Roger Richebé
1942 : Le Voile bleu, de Jean Stelli
1942 : Des jeunes filles dans la nuit, de René Le Hénaff
1942 : Retour de flamme, de Henri Fescourt
1942 : L'Honorable Catherine, de Marcel L'Herbier
1943 : Adieu Léonard, de Pierre Prévert
1943 : Vingt-cinq ans de bonheur, de René Jayet
1943 : L'aventure est au coin de la rue, de Jacques Daniel-Norman
1944 : Les Caves du Majestic, de Richard Pottier
1945 : On demande un ménage, de Maurice Cam
1945 : Madame et son flirt de Jean de Marguenat
1945 : L'Insaisissable Frédéric, de Richard Pottier
1945 : L'Extravagante Mission, de Henri Calef
1946 : Étrange Destin, de Louis Cuny
1946 : Le Couple idéal, de Bernard Roland y Raymond Rouleau
1946 : Six heures à perdre, de Alex Joffé y Jean Lévitte
1946 : Coïncidences, de Serge Debecque
1946 : Le Diable au corps, de Claude Autant-Lara
1947 : Et dix de der, de Robert Hennion
1947 : Carré de valets, de André Berthomieu
1948 : Une femme par jour, de Jean Boyer
1948 : Bonheur en location, de Jean Wall
1949 : La Ronde des heures, de Alexandre Ryder
1949 : Tête blonde, de Maurice Cam
1949 : Mon ami Sainfoin, de Marc-Gilbert Sauvajon
1949 : Pas de week-end pour notre amour, de Pierre Montazel
1950 : Rome-Express, de Christian Stengel
1950 : Les Petites Cardinal, de Gilles Grangier
1950 : Demain nous divorçons, de Louis Cuny
1952 : Allô... je t'aime.
1952 : La Tournée des grands ducs, de André Pellenc
1953 : Art. 519 Codice Penale, de Leonardo Cortese
1953 : Il Seduttore, de Franco Rossi
1953 : Raspoutine, de Georges Combret
1953 : Dortoir des grandes, de Henri Decoin
1953 : Les Corsaires du bois de Boulogne, de Norbert Carbonnaux
1953 : Julietta, de Marc Allégret
1953 : Le Père de Mademoiselle, de Marcel L'Herbier
1954 : Escalier de service, de Carlo Rim, sketch Les Béchard
1954 : Le Printemps, l'automne et l'amour, de Gilles Grangier
1954 : Fantaisie d'un jour, de Pierre Cardinal
1954 : Le Mouton à cinq pattes, de Henri Verneuil
1954 : Poisson d'avril, de Gilles Grangier
1955 : La Villa Sans-Souci, de Maurice Labro
1955 : La Rue des bouches peintes, de Robert Vernay
1956 : Sylviane de mes nuits, de Marcel Blistène
1956 : L'Auberge fleurie, de Pierre Chevalier
1956 : Une nuit aux Baléares, de Paul Mesnier
1956 : Mitsou, de Jacqueline Audry
1957 : À pied, à cheval et en voiture, de Maurice Delbez
1957 : Carve Her Name with Pride, de Lewis Gilbert
1957 : La Peau de l'ours, de Claude Boissol
1957 : Le Tombeur, de René Delacroix
1957 : Police judiciaire, de Maurice de Canonge
1957 : Mimi Pinson, de Robert Darène
1957 : C'est la faute d'Adam, de Jacqueline Audry
1958 : À pied, à cheval et en spoutnik, de Jean Dréville
1959 : Bomben im Monte-Carlo, de Georg Jacoby
1959 : Le Confident de ces dames, de Jean Boyer
1960 : Le Panier à crabes, de Joseph Lisbona
1960 : La Française et l'Amour, de Christian-Jaque, sketch Le Divorce
1963 : La Bonne Soupe, de Robert Thomas
1965 : Pas de caviar pour tante Olga, de Jean Becker
1969 : La Maison de campagne, de Jean Girault
1970 : Hello-Goodbye, de Jean Negulesco
1970 : Los Aristogatos, de The Walt Disney Company
1971 : Mais qui donc m'a fait ce bébé ?, de Michel Gérard
1980 : La Boum, de Claude Pinoteau
1982 : La Boum 2, de Claude Pinoteau
1982 : N'oublie pas ton père au vestiaire..., de Richard Balducci
1982 : En cas de guerre mondiale, je file à l'étranger, de Jacques Ardouin
1983 : Le Voleur de feuilles, de Pierre Trabaud
1985 : Le Gaffeur, de Serge Pénard
1988 : Les Saisons du plaisir, de Jean-Pierre Mocky
1991 : Tchin tchin, de Gene Saks.
Televisión
1960 : Rouge, de André Leroux
1962 : Chéri
1967 : Le Chevalier Tempête, de Yannick Andréi
1969 : Tout pour le mieux
1971 : Une autre vie
1972 : Les Rois maudits, de Marcel Jullian y Claude Barma
1977 y 1982 : Cinéma 16
1978 : Un ours pas comme les autres
1979 : Les Moyens du bord
1979 : Les Dames de la côte, de Nina Companeez
1980 : L'Esprit de famille
1983 : Merci Sylvestre
1985 : Les temps difficiles.
Teatro
1916 : Six Hommes, une femme et un singe, de Pierre Veber y Yves Mirande, Théâtre Michel
1921 : Comédienne, de Jacques Bousquet y Paul Armont, Théâtre des Nouveautés
1922 : La Femme de mon ami, Théâtre de l'Athénée
1922 : Atout... Cœur !, de Félix Gandéra, Théâtre de l'Athénée
1924 : Si je voulais..., de Paul Géraldy y Robert Spitzer, Théâtre du Gymnase Marie-Bell
1926 : Passionnément, de Maurice Hennequin y Albert Willemetz, Théâtre de la Michodière
1936 : Europe, de Maurice Rostand, Théâtre Pigalle
1938 : Le Valet maître, de Paul Armont y Léopold Marchand, escenografía de Pierre Fresnay, Théâtre de la Michodière
1948 : Les Enfants d'Edouard, de Frederic Jackson y Roland Bottomley, adaptación de Marc-Gilbert Sauvajon, escenografía de Jean Wall, Théâtre Édouard VII
1949 : Les Enfants d'Edouard, de Frederic Jackson y Roland Bottomley, adaptación de Marc-Gilbert Sauvajon, escenografía de Jean Wall, Théâtre des Célestins
1950 : George et Margaret, de Marc-Gilbert Sauvajon y Jean Wall, escenografía de Jean Wall, Théâtre Daunou
1950 : Il faut marier maman, de Marc-Cab y Serge Veber, escenografía de Pierre Dux, Théâtre de Paris
1953 : Faites-moi confiance, de Michel Duran, escenografía de Jean Meyer, Théâtre du Gymnase Marie-Bell
1955 : Les Enfants d'Edouard, de Frederic Jackson y Roland Bottomley, adaptación de Marc-Gilbert Sauvajon, escenografía de Jean Wall, Théâtre des Célestins
1956 : La Femme du siècle, de Claude Schnerb, escenografía de Jacques-Henri Duval, Théâtre des Célestins, giras Georges Herbert
1959 : Bon Week-End Mr. Bennett, de Paule de Beaumont a partir de Arthur Watkyn, escenografía de Michel Vitold, Théâtre de la Gaîté-Montparnasse
1961 : Ocho mujeres, de Robert Thomas escenografía de Jean Le Poulai.
1962 : Ocho mujeres, de Robert Thomas, escenografía de Jean Le Poulain, Théâtre des Bouffes-Parisiens
1963 : Vénus de Milo, de Jacques Deval, escenografía de Pierre Mondy, Théâtre des Célestins
1965 : Assassins associés, de Robert Thomas, escenografía de Jean Piat, Théâtre Antoine y Théâtre du Palais-Royal
1966 : J'y suis, j'y reste, de Jean Valmy y Raymond Vincy, escenografía de Jean Valmy, Théâtre Marigny
1966 : La Fin du monde, de Sacha Guitry, escenografía de Jean-Pierre Delage, Théâtre de la Madeleine
1967 : Quarante Carats, de Pierre Barillet y Jean-Pierre Gredy, escenografía de Jacques Charon, Théâtre de la Madeleine
1971 : Le Train de l'aube, de Tennessee Williams, escenografía de Jean-Pierre Laruy, Théâtre Édouard VII
1972 : En avant... toute !, de Michel André, escenografía de Michel Roux, Théâtre Édouard VII
1972 : La Bonne Adresse, de Marc Camoletti, escenografía de Christian-Gérard, Théâtre Michel
1973 : La Royale Performance, de Marcel Mithois, escenografía de Jean-Pierre Delage, Théâtre des Bouffes-Parisiens
1974 : Le Tube, de Françoise Dorin, escenografía de François Périer, Théâtre Antoine
1976 : Le Jardin de craie, de Enid Bagnold, escenografía de Raymond Gérôme, Théâtre Hébertot
1977 : Bichon, de Jean de Létraz, escenografía de Jacques Valois, Théâtre de Charleville-Mézières
1978 : Crime à la clef, de Alain Bernier y Roger Maridat, escenografía de Jean-Paul Cisife, Théâtre Tristan-Bernard
1981 : La vie est trop courte, de André Roussin, escenografía de Michel Fagadau, Théâtre Daunou
1983 : La vie est trop courte, de André Roussin, escenografía de Michel Fagadau, Théâtre de la Gaîté-Montparnasse
1984-1985 : Les Temps difficiles, de Édouard Bourdet, escenografía de Pierre Dux, Théâtre des Variétés
1985 : Harold et Maude, de Colin Higgins, escenografía de Jean-Luc Tardieu, Espace 44 Nantes
1987 : Harold et Maude, de Colin Higgins, escenografía de Jean-Luc Tardieu, Théâtre Antoine
1989 : Arsénico y encaje antiguo, de Joseph Kesselring, escenografía de Jean-Luc Tardieu, gira
1991 : La sopera, de Robert Lamoureux, escenografía de François Joffo.
Operetas
1919 : Nelly, de Marcel Lattès, con Félix Oudart (Théâtre de la Gaîté)
1950 : Il faut marier maman, de Guy Lafarge, Théâtre de Paris, con Roland Armontel.
Créditos: Tomado de Wikipedia
https://es.wikipedia.org/wiki/Denise_Grey
#HONDURASQUEDATEENCASA
#ELCINELATELEYMICKYANDONIE
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HAPPY BIRTHDAY/ BUON COMPLEANNO... to the ONE & ONLY
Edwige Fenech
... nata Edwige Sfenek (Annaba, 24 dicembre 1948)
Attrice, conduttrice televisiva, produttrice televisiva e produttrice cinematografica nota soprattutto per aver interpretato tra la fine degli anni sessanta e gli anni ottanta numerosi film appartenenti al genere del giallo all'italiana e della commedia sexy.
🇬🇧 Edwige Fenech (born Edwige Sfenek on 24 December 1948) is an Italian actress and film producer.
She is mostly known as the star of a series of commedia sexy all'italiana and giallo films released in the 1970s, which turned her into a sex symbol.
Fenech moved from Nice, France to Rome in 1967 for her first Italian film Samoa Queen of the Jungle by Guido Malatesta
In 1968, she came under contract with Austrian director Franz Antel and from the late 1960s to early 1970s, she acted in various films of Antel (including his acclaimed Frau Wirtin series) as well as that of Franz Marischka
Fenech was also a regular in giallo films.
Her works in this genre include The Seducers, Five Dolls for an August Moon The Strange Vice of Mrs Wardh, Your Vice Is a Locked Room and Only I Have the Key, All the Colors of the Dark, The Case of the Bloody Iris, Strip Nude for Your Killer, and Phantom of Death
🇮🇹 Nasce ad Annaba (all'epoca denominata Bône), nell'allora Algeria francese, il 24 dicembre del 1948 da padre maltese 🇲🇹 e da madre italiana 🇮🇹 originaria di Acate (in provincia di Ragusa), di cui diverrà cittadina onoraria.
A seguito del divorzio dei genitori, si trasferisce con la madre a Nizza, in Francia, dove frequenta il liceo e studia danza e medicina. Lì viene notata mentre passeggia per strada e ingaggiata per una piccola parte nel film Toutes folles de lui di Norbert Carbonnaux.
Nel 1967 partecipa al concorso di bellezza Lady France, che si svolge a maggio durante il Festival di Cannes e che vince, ottenendo così il diritto di partecipare a Lady Europa come rappresentante del suo paese, la Fenech si classifica al terzo posto, Pur non vincendo, viene notata da un talent scout che le propone di girare in Italia, da protagonista, il film Samoa, regina della giungla, si trasferisce quindi in Italia con la madre.
Dopo questo film e il successivo, Il figlio di Aquila Nera sempre per la regia di Guido Malatesta, lavora per un certo periodo in Germania; ritorna poi in Italia per girare due film con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia in Don Franco e don Ciccio nell'anno della contestazione e Satiricosissimo (in cui interpreta l'imperatrice Poppea).
Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta, recita in film del genere“GIALLO”... in voga in quegli anni.
Inizia un duraturo sodalizio soprattutto con il regista Sergio Martino con titoli quali Lo strano vizio della signora Wardh, che la fanno diventare un'icona del giallo erotico.
La sua consacrazione avviene nel 1972 quando è protagonista del "decamerotico" Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda di Mariano Laurenti, pellicola divenuta un film di culto come il successivo Giovannona coscialunga, disonorata con onore. Da allora per circa un decennio è protagonista della cosiddetta commedia sexy all'italiana,
sono 40 gradi all'ombra del lenzuolo di Sergio Martino, con Tomas Milian e La poliziotta fa carriera con Mario Carotenuto e Alvaro Vitali
Nel 1976 appare nel film La Pretora diretto da Lucio Fulci
Passata la stagione cinematografica, negli anni 1980, con la nascita delle prime emittenti private, partecipa alle edizioni dei programmi Ric e Gian folies, trasmesso nel 1983 su Italia 1, Bene, bravi, bis (1984, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), trasmesso sempre su Italia 1 e vincitore del Telegatto, e all'edizione 1985 di Risatissima, varietà del sabato sera trasmesso su Canale 5 e anch'esso vincitore del Telegatto, insieme a Lino Banfi e Paolo Villaggio.
Debutta in teatro nel 1985 con il dramma D'amore si muore di Giuseppe Patroni Griffi, con Massimo Wertmüller, Fabrizio Bentivoglio, Monica Scattini.
Successivamente passa a condurre su Rai 1 Sotto le stelle (1986), Immagina (1987-1988), Carnevale (1988), Palcoscenico Italia (1988), Sulla cresta dell'onda (1989), Un tesoro di capodanno (31 dicembre 1990 a reti Rai unificate) ma l'affermazione in TV arriva con l'edizione 1989-90 di Domenica in sotto la direzione di Gianni Boncompagni. Presentò il Festival di Sanremo 1991, insieme ad Andrea Occhipinti, e successivamente presentò Singoli (1997), sempre su Rai 1.
Fra i film da lei prodotti Il mercante di Venezia del 2004.
Nel 2007 torna davanti alla macchina da presa, contattata dal regista statunitense Quentin Tarantino, per un cameo in Hostel Part II sequel di Hostel, sempre diretto da Eli Roth suoi dichiarati fan, nel suo Bastardi senza gloria il personaggio interpretato da Mike Myers si chiama "Ed Fenech", in omaggio all'attrice. Nel 2012 ha recitato nella parte di Caterina II di Russia nella miniserie televisiva La figlia del capitano della quale è anche produttrice.
#edwige fenech#edwigefenech#actrees#actrice#attrice#attrici#attrice italiana#italian actress#giallo fever#giallofever#giallo films#italian giallo#giallo all’italiana#giallo italiano#spaghetti giallo#sergio martino#angelo frontoni
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Jean-Pierre Cassel et Françoise Dorléac sur le tournage de 'La Gamberge', réalisé par Norbert Carbonnaux, 1962
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Louis de Funès
Louis Germain David de Funès de Galarza y Soto (Courbevoie, 31 de julio de 1914-Nantes, 27 de enero de 1983) fue un actor cómico francés de padres españoles.
Recursos humorísticos
Sus principales bases para hacer humor fueron:
su capacidad de gesticulación y de imitación ;
la repetición en una escena de sus gestos o palabras ;
el carácter excesivo de los sentimientos y emociones que expresa, como por ejemplo son el miedo y la desesperación (fingidos o reales de su personaje).
Su expresión de cólera es característica: gruñidos, ruidos con la boca, bofetadas repetitivas sobre los otros personajes, grandes gesticulaciones, etc. Los papeles se prestan de buen grado a este juego: sus personajes son a menudo hipócritas y un poco antipáticos, sin ser malévolos o incapaces de redención.
Disfraces
No dudaba en acentuar hasta el extremo las situaciones cómicas utilizando disfraces. Los siguientes son algunos ejemplos:
el poeta falso y con peluca para aparecer de incógnito en el gran restaurante en el que él es el director ;
los vestidos habituales del siglo XVII de la Folie des grandeurs, y entre ellos, el disfraz de la «Dama de negro» en la taberna ;
la viejita que, en l'Aile ou la cuisse, pedía ser atendida en un restaurante mientras otros atendían exageradamente a un supuesto crítico gastronómico (luego «la viejita» le baja el pulgar en su guía gastronómica) ;
el vestido «loubavitch» en Las locas aventuras de Rabbi Jacob ;
los vestidos de la «Belle Époque» en Hibernatus, donde él debía hacerse pasar por el pretendiente de su propia esposa ;
su vestido en L'Avare es irresistiblemente divertido.
A dúo
El talento de Louis de Funès funcionaba bien en la categoría de dúos cómicos regulares u ocasionales, con actores muy diversos:
Claude Gensac, conocida por el apodo que Cruchot (el gendarme interpretado por Louis de Funès) le dio en la serie del Gendarme: «Ma biche» (Mi cierva). Ella era usualmente la cómplice femenina de los personajes de Louis de Funès.
Michel Galabru, quien hizo de superior en la saga del Gendarme y sirvió como objetivo de burla para Louis de Funès.
Bourvil, con quien se amoldó muy bien en Le Corniaud y La Grande Vadrouille.
Yves Montand en La Folie des grandeurs. Muchas escenas entre ellos son tan célebres como el sueño con las rimas de oro o la limpieza de las orejas.
Coluche, que hizo de hijo de Louis de Funès en L'Aile ou la cuisse.
Olivier de Funès, su propio hijo en Les Grandes Vacances.
Filmografía
Filmografía completa del actor:
La Tentation de Barbizon (1945), de Jean Stelli: Le portier du Paradis
Six heures à perdre (1946)
Dernier refuge (1946)
Antoine et Antoinette (1947)
Croisière pour l'inconnu (1947)
Du Guesclin (1948)
Vient de paraître (1949)
Mon ami Sainfoin (1949)
Mission à Tanger (1949)
Millionnaires d'un jour (1949)
Au revoir Monsieur Grock (1949), de Pierre Billon
Rendez-vous avec la chance (1949): la garçon
Pas de week-end pour notre amour (1949): Constantin
Un certain monsieur (1949)
Je n'aime que toi (1949): le chef d'orchestre
Le Jugement de Dieu (1949)
La Rue sans loi (1950)
Adémaï au poteau-frontière (1950)
Knock (1951), de Guy Lefranc
Les Joueurs (1951)
Un Amour de parapluie (1951)
Bibi Fricotin (1951), de Marcel Blistène: le pêcheur
Boniface Somnambule (1951)
Boîte à vendre (1951)
Sans laisser d'adresse (1951), de Jean-Paul Le Chanois: un futur papa
La Rose rouge (1951), de Marcello Pagliero: le poète
Champions Juniors (1951)
Le Roi du bla bla bla (1951)
La Poison (1951), de Sacha Guitry: André
Pas de vacances pour Monsieur le Maire (1951)
Le Dindon (1951), de Claude Barma: le gérant
L'Amant de paille (1951)
Folie douce (1951)
Ma femme est formidable (1951)
Les Sept Péchés capitaux (1952)
Ils étaient cinq (1952)
Les Dents longues (1952), de Daniel Gélin
Agence matrimoniale (1952), de Jean-Paul Le Chanois
La Fugue de Monsieur Perle (1952)
Innocents in Paris (1952)
Elle et moi (1952)
Je l'ai été trois fois (1952), de Sacha Guitry
Monsieur Taxi (1952): le peintre
Monsieur Leguignon Lampiste (1952)
Le Huitième Art et la manière (1952)
Moineaux de Paris (1952)
L'amour n'est pas un péché (1952)
La Putain respectueuse (1952), de Charles Brabant y Marcello Pagliero: un client du night-club
Les Compagnes de la nuit (1953)
La Vie d'un honnête homme (1953)
Le Rire (1953)
L'Étrange Désir de Monsieur Bard (1953): M. Chanteau
Dortoir des grandes (1953)
Au diable la vertu (1953)
Légère et court vêtue (1953)
Capitaine Pantoufle (1953)
Le Secret d'Hélène Marimon (1953)
Faites-moi confiance (1953)
Mon frangin du Sénégal (1953), de Guy Lacourt: le docteur
Poisson d'avril (1954), de Gilles Grangier: le garde-champêtre
Ah ! Les belles bacchantes (1954), de Jean Loubignac: inspecteur Leboeuf
Le Blé en herbe (1954)
Le Chevalier de la nuit (1954)
Les Corsaires du Bois de Boulogne (1954), de Norbert Carbonnaux: le commissaire
Escalier de service (1954)
Fraternité (TV) (1954)
Les hommes ne pensent qu'à ça (1954), de Yves Robert: le mari
Huis clos (1954)
Les Intrigantes (1954), de Henri Decoin: Marcange
Mam'zelle Nitouche (1954), de Yves Allégret: un maréchal des logis
Le Mouton à cinq pattes (1954), de Henri Verneuil: Pilate
Papa, maman, la bonne et moi (1954), de Jean-Paul Le Chanois: Monsieur Calomel
Les pépées font la loi (1954)
La Reine Margot (1954), de Jean Dréville: René
Scènes de ménage (1954)
Tourments (1954)
Napoléon (1954), de Sacha Guitry
Ingrid - Die Geschichte eines Fotomodells (1955)
Les Impures (1955)
L'Impossible Monsieur Pipelet (1955): Oncle Robert
Les Hussards (1955): le sacristain
La Bande à papa (1955)
Bonjour sourire (1955), de Claude Sautet
Si Paris nous était conté (1955), de Sacha Guitry
Frou-Frou (1955)
Mädchen ohne Grenzen (1955)
La Traversée de Paris (1956), de Claude Autant-Lara: Jambier
La Famille Anodin (1956)
Papa, maman, ma femme et moi (1956)
Bébés à gogo (1956)
La Loi des rues (1959)
Courte tête (1956), de Norbert Carbonnaux
Comme un cheveu sur la soupe (1957), de Maurice Regamey: Pierre Cousin
Taxi, Roulotte et Corrida (1958), de André Hunebelle: Maurice Berger
Ni vu, ni connu (1958), de Yves Robert: Blaireau
La Vie à deux (1958): Me Stéphane, le notaire
I Tartassati (1959)
Totò, Eva e il pennello proibito (1959)
Certains l'aiment froide (1959)
Mon pote le gitan (1959)
Dans l'eau qui fait des bulles (1960), de Maurice Delbez: Paul Ernzer
Le Capitaine Fracasse (1960), de Pierre Gaspard-Huit: Scapin
Les Tortillards (1960)
La Vendetta (1961)
Le crime ne paie pas (1961), de Gérard Oury: Bartender
La Belle Américaine (1961), de Robert Dhéry: le secrétaire du commissariat / le chef du personnel
Candide ou l'optimisme du XXe siècle (1961), de Norbert Carbonnaux: l'homme de la gestapo
Un clair de lune à Maubeuge (1962), de Jean Chérasse
Le Gentleman d'Epsom (1962), de Gilles Grangier: Gaspard Ripeux
Les Veinards (1962), de Jean Girault: Antoine Beaurepaire («Le Gros Lot»)
Nous irons à Deauville (1962): le vacancier
Le Diable et les Dix Commandements (1962), de Julien Duvivier: Vaillant
Des pissenlits par la racine (1963), de Georges Lautner: Jockey Jack
Pouic-Pouic (1963), de Jean Girault: Léonard Monestier
Carambolages (1963), de Marcel Bluwal: Charolais
Faites sauter la banque ! (1963), de Jean Girault: Victor Garnier
Fantômas (1964), de André Hunebelle: Commissaire Juve
Le Gendarme de Saint-Tropez (1964), de Jean Girault: Ludovic Cruchot
Une souris chez les hommes o Un Drôle de caïd (1964), de Jacques Poitrenaud: Marcel
Le Corniaud (1965), de Gérard Oury: Léopold Saroyan
Fantômas se déchaîne (1965), de André Hunebelle: Commissaire Juve
Le Gendarme à New York (1965), de Jean Girault: Ludovic Cruchot
Les Bons Vivants (1965), de Gilles Grangier
La Grande Vadrouille (1966), de Gérard Oury: Stanislas Lefort
Le Grand Restaurant (1966), de Jacques Besnard: Monsieur Septime
Fantômas contre Scotland Yard (1967), de André Hunebelle: Commissaire Juve
Les Grandes Vacances (1967), de Jean Girault: Balduin Bosquier
Oscar (1967), de Édouard Molinaro (+ LdF scénariste): Bertrand Barnier
Le Petit Baigneur (1968), de Robert Dhéry: Louis-Philippe Fourchaume
Le Tatoué (1968), de Denys de La Patellière: Felicien Mezeray
Le Gendarme se marie (1968), de Jean Girault: Ludovic Cruchot
Hibernatus (1969), de Édouard Molinaro (+ LdF scénariste): Hubert de Tartas
L'Homme orchestre (1970), de Serge Korber: Evan Evans
Le Gendarme en balade (1970), de Jean Girault: Maréchal des Logis-chef Ludovic Cruchot
La Folie des grandeurs (1971), de Gérard Oury: Don Salluste
Jo (1971), de Jean Girault: Antoine Brisebard
Sur un arbre perché (1971), de Serge Korber: Henri Roubier
Las locas aventuras de Rabbi Jacob (1973), de Gérard Oury: Victor Pivert
L'Aile ou la cuisse (1976), de Claude Zidi: Charles Duchemin
La Zizanie (1978), de Claude Zidi: Guillaume Daubray-Lacaze
Le Gendarme et les Extra-terrestres (1978), de Jean Girault: Maréchal des Logis-chef Ludovic Cruchot
L'Avare (1979), de Jean Girault y Louis de Funès: Harpagon
La Soupe aux choux (1981), de Jean Girault (+ LdF scénariste): Le Glaude
Le Gendarme et les gendarmettes (1982), de Jean Girault y Tony Aboyantz: Maréchal des Logis-chef Ludovic Cruchot
Distinciones
Caballero de la Legión de Honor (1973, insignias puestas por Gérard Oury)
César de honor (1980, otorgado por Jerry Lewis, categoría César del cine)
Bibliografía
Luis Gasca, Louis de Funès, editor 'Planeta-De Agostini', 1999, ISBN 843958220X y 9788439582205.
Christelle Laffin, Louis de Funès: au nom de la rose, editor 'Albin Michel', 2002, ISBN 2226135170 y 9782226135179.
Stéphane Bonnotte, Louis de Funès, jusqu'au bout du rire, editor 'Michel Lafon', 2003, ISBN 2840989085 y 9782840989080.
Laurent Aknin, Louis de Funès, nouveau monde, 2005, ISBN 2-84736-089-1.
Olivier de Funès, Patrick de Funès, Louis de Funès -nouvelle édition-: Ne parlez pas trop de moi, les enfants !, editor 'Le Cherche midi', 2013, ISBN 2749129753 y 9782749129754.
Jean-Jacques Jelot-Blanc, Daniel de Funès, Louis de Funès: L'oscar du cinéma, editor 'Flammarion', 2014, ISBN 2081342804 y 9782081342804.
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Jacques Marin.
Filmografía
Cine
Años 1940-1950
1946 : Le Beau voyage de Louis Cuny - Un mauvais garçon
1948 : L'assassin est à l'écoute de Raoul André - le barman
1950 : Dieu a besoin des hommes de Jean Delannoy
1950 : Le Mystérieux colonel Barclay, cortometraje de Jacques Vilfrid
1951 : Seul dans Paris : de Hervé Bromberger un homme du village
1952 : Jeux interdits de René Clément - Georges Dollé
1952 : Nous sommes tous des assassins de André Cayatte
1953 : Quitte ou double de Robert Vernay - Lucien
1953 : Un jour comme les autres, cortometraje de Georges Rouquier - Pierrot
1954 : Faites-moi confiance de Gilles Grangier - Bob
1954 : Avant le déluge de André Cayatte - L'ouvrier à bicyclette
1954 : J'y suis... j'y reste de Maurice Labro
1954 : Papa, maman, la bonne et moi de Jean-Paul Le Chanois - Le voisin
1955 : Si Paris nous était conté de Sacha Guitry - Un gardien de prison
1955 : Papa, maman, ma femme et moi de Jean-Paul Le Chanois - Le garagiste
1955 : Ça va barder de John Berry
1955 : Sur le banc de Robert Vernay - Le policier qui court après La Hurlette et Carmen
1955 : Le Dossier noir de André Cayatte - Un policier
1955 : Les Évadés de Jean-Paul Le Chanois - Un prisonnier
1955 : French Cancan de Jean Renoir - Un homme dans la file d'attente
1955 : La Rue des bouches peintes de Robert Vernay - Le commissaire
1955 : Les Hommes en blanc de Ralph Habib
1955 : Gas-oil de Gilles Grangier - Le gendarme
1955 : L'Amant de lady Chatterley de Marc Allégret - Un homme du pub
1956 : Des gens sans importance de Henri Verneuil - Le routier qui fesse Clotilde
1956 : Marie-Antoinette de Jean Delannoy - Un crieur de journaux
1956 : Mon curé chez les pauvres d’Henri Diamant-Berger
1956 : Ces sacrées vacances de Robert Vernay - L'automobiliste
1956 : Le Sang à la tête de Gilles Grangier - L'agent de police
1956 : Paris, Palace Hôtel de Henri Verneuil - Le livreur de fleurs
1956 : La Traversée de Paris de Claude Autant-Lara Le patron du restaurant
1956 : Cette sacrée gamine de Michel Boisrond - Un gendarme
1956 : Reproduction interdite de Gilles Grangier
1957 : Le rouge est mis de Gilles Grangier - Un flic de garde
1957 : A Paris tous les deux - (Paris holiday) de Gerd Oswald.
1957 : Les femmes sont marrantes de André Hunebelle - Le taxi
1957 : Les Vendanges (The Vintage) de Jeffrey Hayden
1957 : Le Coin tranquille de Robert Vernay
1957 : Porte des Lilas de René Clair - L'inspecteur qui enquête sur le vol chez l'épicier
1957 : Une Parisienne de Michel Boisrond - Le motard
1957 : Montparnasse 19 de Jacques Becker - Le patron du café
1958 : Les Misérables de Jean-Paul Le Chanois : Le messager (dans la première époque)
1958 : La Tour, prends garde ! de Georges Lampin
1958 : Le Désordre et la Nuit de Gilles Grangier - Le garçon de café bavard
1958 : En cas de malheur de Claude Autant-Lara - Le réceptionniste du Trianon-Hôtel
1958 : Les Racines du ciel (Roots of Heaven) de John Huston - Cerisot
1958 : Le Miroir à deux faces de André Cayatte - Un professeur
1958 : Le Temps des œufs durs de Norbert Carbonnaux - Le pêcheur
1958 : Trois jours à vivre de Gilles Grangier : le gendarme
1958 : Les Tricheurs de Marcel Carné - Monsieur Félix
1958 : Madame et son auto de Robert Vernay - Monsieur Rouille
1958 : Le Joueur de Claude Autant-Lara
1959 : Archimède le clochard de Gilles Grangier - Mimile, un habitué du café
1959 : Rue des prairies de Denys de La Patellière - Monsieur Mauduis
1959 : Maigret et l'affaire Saint-Fiacre de Jean Delannoy - Albert, le chauffeur de la comtesse
1959 : Guinguette de Jean Delannoy - Albert
1959 : Drôles de phénomènes de Robert Vernay - L'inspecteur
1959 : Croquemitoufle ou Les Femmes des autres de Claude Barma - Le contrôleur
1959 : La Bête à l'affût de Pierre Chenal - Le contrôleur routier
1959 : Match contre la mort de Claude Bernard-Aubert.
Año 1960
1960 : Les Vieux de la vieille de Gilles Grangier - Le brigadier de gendarmerie dont la chaîne de vélo a sauté
1960 : La Française et l'Amour, sketch Le Mariage de René Clair - Le contrôleur
1960 : Drame dans un miroir (Crack in the Mirror) de Richard Fleischer - Le gardien
1960 : Pantalaska de Paul Paviot - Monsieur Tropman
1960 : Monsieur Suzuki de Robert Vernay
1960 : Vers l'extase de René Wheeler - Le boucher
1960 : Au cœur de la ville de Pierre Gautherin
1961 : Le Président de Henri Verneuil - Gaston, le chauffeur de car.
1961 : Le cave se rebiffe de Gilles Grangier - L'inspecteur Larpin, de la police mondaine
1961 : Le Général ennemi (The Ennemy General) de George Sherman - Marceau
1961 : Le Grand Risque (The Big Gamble) de Richard Fleischer - L'employé de l'hôtel
1961 : Arrêtez les tambours de Georges Lautner - L'épicier
1961 : Le Monocle noir de Georges Lautner - Trochu
1961 : La Pendule à Salomon de Vicky Ivernel
1962 : Le Gentleman d'Epsom de Gilles Grangier - Raoul, le boucher turfiste
1962 : Gigot, le clochard de Belleville (Gigot) de Gene Kelly - Jean
1962 : Le Couteau dans la plaie de Anatole Litvak - Le commissaire
1962 : La Belle des îles (Tiara Tahiti) de Ted Kotcheff - Desmoulins
1962 : Portrait-robot de Paul Paviot
1963 : Charade de Stanley Donen - L'inspecteur Édouard Grandpierre
1963 : Le Glaive et la Balance de André Cayatte - Un gendarme
1963 : Méfiez-vous, mesdames de André Hunebelle
1963 : Le Poulet, cortometraje de Claude Berri
1964 : Le Train de John Frankenheimer y Bernard Farrel - Jacques, le chef de gare de Rive-Reine
1964 : La Vie conjugale (version Françoise) d’André Cayatte
1964 : Vacances pour Yvette (Vacaciones para Yvette) de José-Maria Forque
1965 : Fantômas se déchaîne de André Hunebelle - L'agent de police ferroviaire
1965 : Humour noir, sketch La Bestiole de Claude Autant-Lara
1965 : Les Bons Vivants, sketch La Fermeture de Gilles Grangier - L'acquéreur du mobilier de la maison close
1966 : Comment voler un million de dollars (How to steal a million) de William Wyler - Le gardien-chef du musée
1966 : Paris au mois d'août de Pierre Granier-Deferre - Bouvreuil
1966 : Les Centurions (Lost Command) de Mark Robson - Le maire coléreux à qui on prend son hélicoptère
1966 : Le Plus Vieux Métier du monde, sketch Aujourd'hui de Claude Autant-Lara - L'agent de police
1966 : La Vingt-cinquième Heure de Henri Verneuil - Le soldat chez Dubrosco
1968 : La Motocyclette (The Girl on a Motorcycle) de Jack Cardiff - Le pompiste
1968 : L'Homme à la Buick de Gilles Grangier - Un déménageur
1969 : La Nuit du lendemain (The Night of the Following Day) de Hubert Cornfield y Richard Boone - Le patron du café
1969 : La Fiancée du pirate de Nel.
Año 1970
1970 : Hello, Goodbye (Hello Goodbye) de Jean Negulesco
1970 : Darling Lili (Darling Lili) de Blake Edwards - Le major Duval
1971 : Mourir d'aimer de André Cayatte - Le correspondant
1971 : Le drapeau noir flotte sur la marmite de Michel Audiard - Antoine Simonet, chef de train S.N.C.F
1971 : Jo de Jean Girault - Andrieux, un policier chercheur
1971 : Le Cinéma de papa de Claude Berri - L'acteur jouant le chef de gare
1971 : Le Petit Matin de Jean-Gabriel Albicocco - La Bouhère
1973 : Shaft contre les trafiquants d'hommes (Shaft in Africa) de John Guillermin - L'inspecteur Cusset
1973 : Mais où est donc passée la septième compagnie ? de Robert Lamoureux - L'épicier français collaborateur
1974 : L'Île sur le toit du monde (Island at the Top of the World) de Robert Stevenson - Le capitaine Brieux
1974 : Les murs ont des oreilles de Jean Girault - Lucas
1974 : Vos gueules, les mouettes ! de Robert Dhéry - Le porte-bannière
1974 : Les "S" pions (S.P.Y.S) d’Irvin Kershner - Lafayette
1974 : Impossible... pas français de Robert Lamoureux - Dussautoy
1975 : Bons baisers de Hong Kong d’Yvan Chiffre - Le gradé de la police
1975 : Opération Lady Marlène de Robert Lamoureux - Le bistrot
1975 : Flic Story de Jacques Deray - Le patron de l'auberge de Saint-Rémy
1975 : Catherine et compagnie de Michel Boisrond - Le patron de l'agence de location de voitures
1976 : Marathon Man (Marathon Man) de John Schlesinger - Leclerc
1976 : L'Année sainte de Jean Girault - Moreau, le gardien de prison
1976 : Le Jour de gloire de Jacques Besnard - Le patron du bistrot
1977 : Le mille-pattes fait des claquettes de Jean Girault - L'inspecteur de police
1977 : La Coccinelle à Monte-Carlo (Herbie Goes to Monte-Carlo) de Vincent McEveety - L'inspecteur Bouchet
1978 : L'Horoscope de Jean Girault - J.L. Beauché
1978 : La Grande cuisine (Who Is Killing the Great Chefs of Europe?) de Ted Kotcheff - Masseret
1978 : Général... nous voilà ! de Jacques Besnard - Mac Goland
1979 : Grandison d’Achim Kurz.
Años 1980 - 1990
1981 : Ach du lieber Harry de Jean Girault - Un haut dignitaire
1982 : Te marre pas .. c'est pour rire ! de Jacques Besnard - Albert, le chauff.
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Filmografía
Cine
1949 : L'Inconnu d'un soir, de Hervé Bromberger y Max Neufeld
1949 : The Spider and the Fly, de Robert Hamer
1949 : Monseigneur, de Roger Richebé
1951 : Il microfono è vostro, de Giuseppe Bennati
1951 : Night Without Stars, de Anthony Pelissier
1951 : Valley of Eagles, de Terence Young
1952 : Moglie per una notte, de Mario Camerini
1952 : Città canora, de Mario Costa
1952 : Inganno, de Guido Brignone
1952 : Top Secret, de Mario Zampi
1953 : Finalmente libero!, de Mario Amendola y Ruggero Maccari
1953 : Puccini, de Carmine Gallone
1953 : La Vierge du Rhin, de Gilles Grangier
1953 : Ivan, il figlio del diavolo bianco, de Guido Brignone
1954 : Casta Diva, de Carmine Gallone
1954 : I cinque dell'Adamello, de Pino Mercanti
1954 : Gran varietà, de Domenico Paolella
1954 : Pietà per chi cade, de Mario Costa
1954 : Cento anni d'amore, de Lionello De Felice, episodio Pendolin
1954 : Carosello napoletano, de Ettore Giannini
1954 : Les Femmes s'en balancent, de Bernard Borderie
1954 : Crossed swords, de Milton Krims
1954 : Casa Ricordi, de Carmine Gallone
1954 : Le due orfanelle, de Giacomo Gentilomo
1954 : Il cardinale Lambertini, de Giorgio Pàstina
1955 : La moglie è uguale per tutti, de Giorgio Simonelli
1955 : Le avventure di Giacomo Casanova, de Steno
1955 : Gli ultimi cinque minuti, de Giuseppe Amato
1955 : Musik im Blut, de Erik Ode
1955 : Il falco d'oro, de Carlo Ludovico Bragaglia
1955 : Agguato sul mare, de Pino Mercanti
1956 : Hengst Maestoso Austria, de Hermann Kugelstadt
1956 : Folies-Bergère, de Henri Decoin
1957 : Parola di ladro, de Nanny Loy y Gianni Puccini
1957 : Il diavolo nero, de Sergio Grieco
1957 : Sénéchal le magnifique, de Jean Boyer
1957 : Una parigina, de Michel Boisrond
1957 : Vacanze a Ischia, de Mario Camerini
1958 : Meine schöne Mama, de Paul Martin
1959 : Muerte al amanecer, de Josep Maria Forn
1959 : The Captain's Table, de Jack Lee
1959 : Estate violenta, de Valerio Zurlini
1960 : Le signore, de Turi Vasile
1930 : La dolce vita, de Federico Fellini
1960 : María, matrícula de Bilbao, de Ladislao Vajda
1960 : Candide ou l'optimisme au XXe siècle, de Norbert Carbonnaux
1960 : Letto a tre piazze, de Steno.
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24/11/48 ... days ago! (Photoshots in Sanremo Festival 1991 / Sotto le Stelle/ Domenica In- Italian Tv show) (🇬🇧 & 🇮🇹 Languages) Happy Birthday to the Queen Edwige Fenech (born Edwige Sfenek; 24 December 1948) is a French-born Italian actress and film producer. 🇬🇧 She is mostly known as the star of a series of Italian erotic comedy and giallo films released in the 1970s, which turned her into a sex symbol. Fenech was born in Bône, Constantine, French Algeria (now Annaba Province, Algeria) to a Maltese father and Sicilian mother. She was married to Italian film producer Luciano Martino from 1971-79. In the mid-1990s, she was engaged to the well-known Italian industrialist Luca di Montezemolo. Fenech moved from Nice, France to Rome in 1967 for her first Italian film Samoa, Queen of the Jungle by Guido Malatesta.In 1968, she came under contract with Austrian director Franz Antel and from the late 1960s to early 1970s, she acted in various films of Antel (including his acclaimed Frau Wirtin series) as well as that of Franz Marischka Fenech starred in many genres of cinema but her greatest commercial success came with commedia sexy all'italiana films, particularly including earlier works Ubalda, All Naked and Warm and Giovannona Long-Thigh, as well as the following l'insegnante (school teacher), la soldatessa (soldier), La poliziotta (policewoman) series and other films that featured Fenech in stereotypical professions, which further bolstered Fenech's position as the most popular actress of the genre. She often paired with Lino Banfi Carlo Giuffré and later with Renzo Montagnani in commedia sexy films. Fenech was also a regular in giallo films.Her works in this genre include Top Sensation/The Seducers , Five Dolls for an August Moon, The Strange Vice of Mrs. Wardh Your Vice Is a Locked Room and Only I Have the Key, All the Colors of the Dark, The Case of the Bloody Iris, Strip Nude for Your Killer, and Phantom of Death 🇮🇹 Edwige Fenech pseudonimo di Edwige Sfenek (Annaba, 24 dicembre 1948) è un'attrice, conduttrice televisiva, produttrice televisiva e produttrice cinematografica francese naturalizzata italiana edwige fenech nasce ad Annaba (all'epoca denominata A-Bône), nell'allora Algeria francese, il 24 dicembre del 1948 da padre maltese e da madre italiana originaria di Acate (in provincia di Ragusa), di cui è cittadina onoraria A seguito del divorzio dei genitori, si trasferisce con la madre a Nizza, in Francia, dove frequenta il liceo e studia danza e medicina. Lì viene notata mentre passeggia per strada e ingaggiata per una piccola parte nel film Toutes folles de lui di Norbert Carbonnaux. Nel 1967 partecipa al concorso di bellezza Lady France, che si svolge a maggio durante il Festival di Cannes e che vince ottenendo così il diritto di partecipare a Lady Europa come rappresentante del suo paese; la manifestazione si svolge ad agosto e la Fenech si classifica al terzo posto, dietro alla vincente Dolores Agusta e alla spagnola Rocío Jurado Pur non vincendo, viene notata da un talent scout che le propone di girare in Italia, da protagonista, il film Samoa, regina della giungla; si trasferisce quindi in Italia con la madre Dopo questo film e il successivo, Il figlio di Aquila Nera, sempre per la regia di Guido Malatesta, lavora per un certo periodo in Germania; ritorna poi in Italia per girare due film con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Don Franco e don Ciccio nell'anno della contestazione e Satiricosissimo (in cui interpreta l'imperatrice Poppea). Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, recita in film del genere giallo in voga in quegli anni. Inizia un duraturo sodalizio soprattutto con il regista Sergio Martino, con titoli quali Lo strano vizio della signora Wardh che la fanno diventare un'icona del giallo erotico anche grazie al grande successo del film soprattutto in Usa , seguiranno altri 2 Titoli di successo Tutti i colori del buio e Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave con 3 parentesi dì cui Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer? & Anna, quel particolare piacere di Giuliano Carmineo alias Anthony Ascott & Nude... si muore La sua consacrazione avviene nel 1972 quando è protagonista del "decamerotico" Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda di Mariano Laurenti, pellicola divenuta un film di culto del cinema , come il successivo Giovannona Coscialunga disonorata con onore. Da allora per circa un decennio è protagonista della cosiddetta commedia sexy all'italiana, con tutti i suoi sotto-filoni, quello scolastico, quello militare, quello ospedaliero e quello poliziottesco. I primi film di quest'ultimo genere interpretati da Edwige Fenech sono 40 gradi all'ombra del lenzuolo di Sergio Martino con Tomas Milian, e La poliziotta fa carriera con Mario Carotenuto e Alvaro Vitali (in cui ovviamente impersona una provocante poliziotta) del 1976, fino all'ultimo film della serie che è del 1981. Il suo primo nudo integrale sul grande schermo risale al 1976, nel film La pretora diretto da Lucio Fulci Il suo successo tra il pubblico maschile, che la considera una vera e propria icona sexy, è dovuto a un corpo dalle forme procaci e a una forte carica seduttiva e provocante, che i registi non risparmiano di mostrare in ogni film. Posa più volte nuda per l'edizione italiana della rivista Playboy Nel 2007 torna davanti alla macchina da presa, contattata dal regista statunitense Quentin Tarantino, per un cameo in Hostel: Part II sequel di Hostel, sempre diretto da Eli Roth, suoi dichiarati Fan .. lo stesso Tarantino le ha fatto autografare tutta la propria collezione dei suoi film e nel suo Bastardi senza gloria il personaggio interpretato da Mike Myers si chiama "Ed Fenech", in omaggio all'attrice. Nel 2012 ha recitato nella parte di Caterina II di Russia nella miniserie televisiva La figlia del capitano (miniserie televisiva), della quale è anche produttrice. A partire dagli anni 1990 si occupa a tempo pieno di produzione televisiva e cinematografica attraverso la sua società Immagine e cinema. Il primo lavoro prodotto fu la miniserie televisiva Il coraggio di Anna, nel 1992. Fra i film da lei prodotti Il mercante di Venezia del 2004. Ha debuttato in teatro, nel 1985, con il “dramma D'amore si muore” di Giuseppe Patroni Griffi, con Massimo Wertmüller, Fabrizio Bentivoglio, Monica Scattini. In Televisione Passata la stagione cinematografica, negli anni 1980, con la nascita delle prime emittenti private, partecipa alle edizioni dei programmi Ric e Gian folies, trasmesso nel 1983 su Italia 1, Bene, bravi, bis (1984, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), trasmesso sempre su Italia 1 e vincitore del Telegatto, e all'edizione 1985 di Risatissima, varietà del sabato sera trasmesso su Canale 5 e anch'esso vincitore del Telegatto, insieme a Lino Banfi e Paolo Villaggio. Successivamente passa a condurre su Rai 1 Sotto le stelle (1986) Immagina (1987 e 1988), Carnevale (1988), Palcoscenico Italia (1988), Sulla cresta dell'onda (1989), Un tesoro di capodanno (31 dicembre 1990 a reti Rai unificate) ma l'affermazione in TV arriva con l'edizione 1989-90 di Domenica in sotto la direzione di Gianni Boncompagni. Presentò il Festival di Sanremo 1991, insieme ad Andrea Occhipinti, e successivamente presentò Singoli (1997), sempre su Rai 1. #edwigefenech #thequeen #queenofcinema #signorawardh #borninthisday #lostranoviziodellasignorawardh #thestrangeviceofmrswardh #thecaseofthebloodyiris #perchequellestranegoccedisanguesulcorpodijennifer #giallofever #gialloallitaliana #gialloitaliano #photooftheday
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24/11/48 ... days ago! (🇬🇧 & 🇮🇹 Languages) Happy Birthday to the Queen Edwige Fenech (born Edwige Sfenek; 24 December 1948) is a French-born Italian actress and film producer. 🇬🇧 She is mostly known as the star of a series of Italian erotic comedy and giallo films released in the 1970s, which turned her into a sex symbol. Fenech was born in Bône, Constantine, French Algeria (now Annaba Province, Algeria) to a Maltese father and Sicilian mother. She was married to Italian film producer Luciano Martino from 1971-79. In the mid-1990s, she was engaged to the well-known Italian industrialist Luca di Montezemolo. Fenech moved from Nice, France to Rome in 1967 for her first Italian film Samoa, Queen of the Jungle by Guido Malatesta.In 1968, she came under contract with Austrian director Franz Antel and from the late 1960s to early 1970s, she acted in various films of Antel (including his acclaimed Frau Wirtin series) as well as that of Franz Marischka Fenech starred in many genres of cinema but her greatest commercial success came with commedia sexy all'italiana films, particularly including earlier works Ubalda, All Naked and Warm and Giovannona Long-Thigh, as well as the following l'insegnante (school teacher), la soldatessa (soldier), La poliziotta (policewoman) series and other films that featured Fenech in stereotypical professions, which further bolstered Fenech's position as the most popular actress of the genre. She often paired with Lino Banfi Carlo Giuffré and later with Renzo Montagnani in commedia sexy films. Fenech was also a regular in giallo films.Her works in this genre include Top Sensation/The Seducers , Five Dolls for an August Moon, The Strange Vice of Mrs. Wardh Your Vice Is a Locked Room and Only I Have the Key, All the Colors of the Dark, The Case of the Bloody Iris, Strip Nude for Your Killer, and Phantom of Death 🇮🇹 Edwige Fenech pseudonimo di Edwige Sfenek (Annaba, 24 dicembre 1948) è un'attrice, conduttrice televisiva, produttrice televisiva e produttrice cinematografica francese naturalizzata italiana edwige fenech nasce ad Annaba (all'epoca denominata A-Bône), nell'allora Algeria francese, il 24 dicembre del 1948 da padre maltese e da madre italiana originaria di Acate (in provincia di Ragusa), di cui è cittadina onoraria A seguito del divorzio dei genitori, si trasferisce con la madre a Nizza, in Francia, dove frequenta il liceo e studia danza e medicina. Lì viene notata mentre passeggia per strada e ingaggiata per una piccola parte nel film Toutes folles de lui di Norbert Carbonnaux. Nel 1967 partecipa al concorso di bellezza Lady France, che si svolge a maggio durante il Festival di Cannes e che vince ottenendo così il diritto di partecipare a Lady Europa come rappresentante del suo paese; la manifestazione si svolge ad agosto e la Fenech si classifica al terzo posto, dietro alla vincente Dolores Agusta e alla spagnola Rocío Jurado Pur non vincendo, viene notata da un talent scout che le propone di girare in Italia, da protagonista, il film Samoa, regina della giungla; si trasferisce quindi in Italia con la madre Dopo questo film e il successivo, Il figlio di Aquila Nera, sempre per la regia di Guido Malatesta, lavora per un certo periodo in Germania; ritorna poi in Italia per girare due film con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Don Franco e don Ciccio nell'anno della contestazione e Satiricosissimo (in cui interpreta l'imperatrice Poppea). Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, recita in film del genere giallo in voga in quegli anni. Inizia un duraturo sodalizio soprattutto con il regista Sergio Martino, con titoli quali Lo strano vizio della signora Wardh che la fanno diventare un'icona del giallo erotico anche grazie al grande successo del film soprattutto in Usa , seguiranno altri 2 Titoli di successo Tutti i colori del buio e Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave con 3 parentesi dì cui Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer? & Anna, quel particolare piacere di Giuliano Carmineo alias Anthony Ascott & Nude... si muore La sua consacrazione avviene nel 1972 quando è protagonista del "decamerotico" Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda di Mariano Laurenti, pellicola divenuta un film di culto del cinema , come il successivo Giovannona Coscialunga disonorata con onore. Da allora per circa un decennio è protagonista della cosiddetta commedia sexy all'italiana, con tutti i suoi sotto-filoni, quello scolastico, quello militare, quello ospedaliero e quello poliziottesco. I primi film di quest'ultimo genere interpretati da Edwige Fenech sono 40 gradi all'ombra del lenzuolo di Sergio Martino con Tomas Milian, e La poliziotta fa carriera con Mario Carotenuto e Alvaro Vitali (in cui ovviamente impersona una provocante poliziotta) del 1976, fino all'ultimo film della serie che è del 1981. Il suo primo nudo integrale sul grande schermo risale al 1976, nel film La pretora diretto da Lucio Fulci Il suo successo tra il pubblico maschile, che la considera una vera e propria icona sexy, è dovuto a un corpo dalle forme procaci e a una forte carica seduttiva e provocante, che i registi non risparmiano di mostrare in ogni film. Posa più volte nuda per l'edizione italiana della rivista Playboy Nel 2007 torna davanti alla macchina da presa, contattata dal regista statunitense Quentin Tarantino, per un cameo in Hostel: Part II sequel di Hostel, sempre diretto da Eli Roth, suoi dichiarati Fan .. lo stesso Tarantino le ha fatto autografare tutta la propria collezione dei suoi film e nel suo Bastardi senza gloria il personaggio interpretato da Mike Myers si chiama "Ed Fenech", in omaggio all'attrice. Nel 2012 ha recitato nella parte di Caterina II di Russia nella miniserie televisiva La figlia del capitano (miniserie televisiva), della quale è anche produttrice. A partire dagli anni 1990 si occupa a tempo pieno di produzione televisiva e cinematografica attraverso la sua società Immagine e cinema. Il primo lavoro prodotto fu la miniserie televisiva Il coraggio di Anna, nel 1992. Fra i film da lei prodotti Il mercante di Venezia del 2004. Ha debuttato in teatro, nel 1985, con il “dramma D'amore si muore” di Giuseppe Patroni Griffi, con Massimo Wertmüller, Fabrizio Bentivoglio, Monica Scattini. In Televisione Passata la stagione cinematografica, negli anni 1980, con la nascita delle prime emittenti private, partecipa alle edizioni dei programmi Ric e Gian folies, trasmesso nel 1983 su Italia 1, Bene, bravi, bis (1984, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), trasmesso sempre su Italia 1 e vincitore del Telegatto, e all'edizione 1985 di Risatissima, varietà del sabato sera trasmesso su Canale 5 e anch'esso vincitore del Telegatto, insieme a Lino Banfi e Paolo Villaggio. Successivamente passa a condurre su Rai 1 Sotto le stelle (1986) Immagina (1987 e 1988), Carnevale (1988), Palcoscenico Italia (1988), Sulla cresta dell'onda (1989), Un tesoro di capodanno (31 dicembre 1990 a reti Rai unificate) ma l'affermazione in TV arriva con l'edizione 1989-90 di Domenica in sotto la direzione di Gianni Boncompagni. Presentò il Festival di Sanremo 1991, insieme ad Andrea Occhipinti, e successivamente presentò Singoli (1997), sempre su Rai 1. #edwigefenech #thequeen #queenofcinema #signorawardh #borninthisday #lostranoviziodellasignorawardh #thestrangeviceofmrswardh #thecaseofthebloodyiris #perchequellestranegoccedisanguesulcorpodijennifer #giallofever #gialloallitaliana #gialloitaliano #photooftheday
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