#Carbonnaux
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Mercredi 10 juillet 2024 à 19H, la Petite Boutique après les terribles souvenirs équestres de Denis Podalydès nous restons dans le monde du cheval mais dans l’univers des courses hippiques et des petits escrocs qui gravitent autour, à partir du film Courte tête de Norbert Carbonnaux sorti en 1956. La Petite Boutique Fantasque le seule émission à la cuisse magnétique.
Programmation musicale : 1) Ca va ça vient (Pierre Barouh) 2) Alphaville (Bryan Ferry) Bryan Ferry jazz orchestra 3) Prélude 1 : The middle pillar (Zorn) 4) Rhiannon (Fleetwood Mac) 5) Far post (Robert Plant) 6) French cancan (Jacques Offenbach) Jules et son limonaire 7) Crazy man Michael (Fairport convention) 8) Danser dans les orties (Fernand Bernadi)
+ cinq extraits de Courte-tête (Norbert Carbonnaux) Pour ceux qui auraient piscine indienne, ou toute autre obligation, il y a une possibilité de rattrapage avec les podcasts de la PBF : https://www.mixcloud.com/RadioRadioToulouse/sil-la-poussait-sur-8000-cela-ne-métonnerait-pas-la-petite-boutique-fantasque/ Sus aux Philistins !
Photographie : Jack Delano
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Naps ft. Lynda – V8 (Amazon Original) ( officiel)
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Le temps des oeufs durs [Norbert Carbonnaux, 1958]
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Françoise Dorléac, Jean-Pierre Cassel, Arletty, Michel Serrault, Michel Vitold, Régine, Christian Marin @ La gamberge [The Dance] (Norbert Carbonnaux, 1962) нашёлся и этот фильм, прав��а только на французском и в низком разрешении, странно что его нигде нет в нормальном виде
#Françoise Dorléac#Dorléac#Jean-Pierre Cassel#Arletty#Michel Serrault#Michel Vitold#Régine#Christian Marin#La gamberge#The Dance#Norbert Carbonnaux#1962#1960s#60s#1960's#sixties
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Le temps des oeufs durs 1959
#Le temps des oeufs durs#Norbert Carbonnaux#darry cowl#fernand gravey#petite fantaisie hallucinante de l'époque#bien agréable#5/10
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Raymond Bussières & Annette Poivre Les Corsaires du bois de Boulogne, Norbert Carbonnaux (1954).
#Raymond Bussières#Annette Poivre#Les Corsaires du bois de Boulogne#Norbert Carbonnaux#1954#1950s#magazine#capture#*
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La Gamberge (1962, Norbert Carbonnaux)
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HAPPY BIRTHDAY/ BUON COMPLEANNO... to the ONE & ONLY
Edwige Fenech
... nata Edwige Sfenek (Annaba, 24 dicembre 1948)
Attrice, conduttrice televisiva, produttrice televisiva e produttrice cinematografica nota soprattutto per aver interpretato tra la fine degli anni sessanta e gli anni ottanta numerosi film appartenenti al genere del giallo all'italiana e della commedia sexy.
🇬🇧 Edwige Fenech (born Edwige Sfenek on 24 December 1948) is an Italian actress and film producer.
She is mostly known as the star of a series of commedia sexy all'italiana and giallo films released in the 1970s, which turned her into a sex symbol.
Fenech moved from Nice, France to Rome in 1967 for her first Italian film Samoa Queen of the Jungle by Guido Malatesta
In 1968, she came under contract with Austrian director Franz Antel and from the late 1960s to early 1970s, she acted in various films of Antel (including his acclaimed Frau Wirtin series) as well as that of Franz Marischka
Fenech was also a regular in giallo films.
Her works in this genre include The Seducers, Five Dolls for an August Moon The Strange Vice of Mrs Wardh, Your Vice Is a Locked Room and Only I Have the Key, All the Colors of the Dark, The Case of the Bloody Iris, Strip Nude for Your Killer, and Phantom of Death
🇮🇹 Nasce ad Annaba (all'epoca denominata Bône), nell'allora Algeria francese, il 24 dicembre del 1948 da padre maltese 🇲🇹 e da madre italiana 🇮🇹 originaria di Acate (in provincia di Ragusa), di cui diverrà cittadina onoraria.
A seguito del divorzio dei genitori, si trasferisce con la madre a Nizza, in Francia, dove frequenta il liceo e studia danza e medicina. Lì viene notata mentre passeggia per strada e ingaggiata per una piccola parte nel film Toutes folles de lui di Norbert Carbonnaux.
Nel 1967 partecipa al concorso di bellezza Lady France, che si svolge a maggio durante il Festival di Cannes e che vince, ottenendo così il diritto di partecipare a Lady Europa come rappresentante del suo paese, la Fenech si classifica al terzo posto, Pur non vincendo, viene notata da un talent scout che le propone di girare in Italia, da protagonista, il film Samoa, regina della giungla, si trasferisce quindi in Italia con la madre.
Dopo questo film e il successivo, Il figlio di Aquila Nera sempre per la regia di Guido Malatesta, lavora per un certo periodo in Germania; ritorna poi in Italia per girare due film con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia in Don Franco e don Ciccio nell'anno della contestazione e Satiricosissimo (in cui interpreta l'imperatrice Poppea).
Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta, recita in film del genere“GIALLO”... in voga in quegli anni.
Inizia un duraturo sodalizio soprattutto con il regista Sergio Martino con titoli quali Lo strano vizio della signora Wardh, che la fanno diventare un'icona del giallo erotico.
La sua consacrazione avviene nel 1972 quando è protagonista del "decamerotico" Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda di Mariano Laurenti, pellicola divenuta un film di culto come il successivo Giovannona coscialunga, disonorata con onore. Da allora per circa un decennio è protagonista della cosiddetta commedia sexy all'italiana,
sono 40 gradi all'ombra del lenzuolo di Sergio Martino, con Tomas Milian e La poliziotta fa carriera con Mario Carotenuto e Alvaro Vitali
Nel 1976 appare nel film La Pretora diretto da Lucio Fulci
Passata la stagione cinematografica, negli anni 1980, con la nascita delle prime emittenti private, partecipa alle edizioni dei programmi Ric e Gian folies, trasmesso nel 1983 su Italia 1, Bene, bravi, bis (1984, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), trasmesso sempre su Italia 1 e vincitore del Telegatto, e all'edizione 1985 di Risatissima, varietà del sabato sera trasmesso su Canale 5 e anch'esso vincitore del Telegatto, insieme a Lino Banfi e Paolo Villaggio.
Debutta in teatro nel 1985 con il dramma D'amore si muore di Giuseppe Patroni Griffi, con Massimo Wertmüller, Fabrizio Bentivoglio, Monica Scattini.
Successivamente passa a condurre su Rai 1 Sotto le stelle (1986), Immagina (1987-1988), Carnevale (1988), Palcoscenico Italia (1988), Sulla cresta dell'onda (1989), Un tesoro di capodanno (31 dicembre 1990 a reti Rai unificate) ma l'affermazione in TV arriva con l'edizione 1989-90 di Domenica in sotto la direzione di Gianni Boncompagni. Presentò il Festival di Sanremo 1991, insieme ad Andrea Occhipinti, e successivamente presentò Singoli (1997), sempre su Rai 1.
Fra i film da lei prodotti Il mercante di Venezia del 2004.
Nel 2007 torna davanti alla macchina da presa, contattata dal regista statunitense Quentin Tarantino, per un cameo in Hostel Part II sequel di Hostel, sempre diretto da Eli Roth suoi dichiarati fan, nel suo Bastardi senza gloria il personaggio interpretato da Mike Myers si chiama "Ed Fenech", in omaggio all'attrice. Nel 2012 ha recitato nella parte di Caterina II di Russia nella miniserie televisiva La figlia del capitano della quale è anche produttrice.
#edwige fenech#edwigefenech#actrees#actrice#attrice#attrici#attrice italiana#italian actress#giallo fever#giallofever#giallo films#italian giallo#giallo all’italiana#giallo italiano#spaghetti giallo#sergio martino#angelo frontoni
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Jean-Pierre Cassel et Françoise Dorléac sur le tournage de 'La Gamberge', réalisé par Norbert Carbonnaux, 1962
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17 mag 2023 13:06
GLI AMORI, LE COMMEDIE SEXY E LE MOLESTIE - EDWIGE FENECH SI RACCONTA: “RISCHIAI DI ESSERE VIOLENTATA, MI SALVAI TIRANDO GINOCCHIATE. LE DOCCE SEXY? NON RINNEGO NIENTE. ALCUNI FILM EROTICI ERANO BEN FATTI, TITOLI A PARTE" – LA GELOSIA DEL PRIMO MARITO, IL FIGLIO AVUTO “DA SOLA” A 22 ANNI, IL RIMPIANTO: “NON AVER FATTO LA GRADISCA DI FELLINI IN "AMARCORD" - L’INCONTRO CON TARANTINO (“ERO IN UNO STATO PIETOSO”) E I CORTEGGIATORI: “HO AVUTO L’APPARTAMENTO RIEMPITO DI ROSE ANTICHE”. “OGGI SONO SINGLE MA…” – VIDEO
Estratto dell'articolo di Candida Morvillo per corriere.it
In principio a Edwige Fenech ho chiesto quante vite ha avuto. «Più dei gatti», ha risposto. Abbiamo provato a contarle e ci siamo perse. Grossomodo: bambina francese di madre italiana e padre maltese nata benestante in Algeria; poi, profuga e povera in terra di Francia; modella; attrice icona di film erotici italiani; attrice di film d’autore; star della domenica e del sabato sera tv; produttrice di fiction e di film di successo, divorziata a 17 anni e ragazza madre a 19; signora della Roma bene quando è stata compagna di Luca di Montezemolo; «esule» in Portogallo dal 2015 e ora di nuovo al cinema con Pupi Avati, con un film, fra l’altro, primo al botteghino fra gli italiani.
Se le chiedo l’inizio di tutto?
«Quando a 14 o 15 anni, alta già come adesso, vengo fermata per strada, a Nizza, per dire una battuta in un film. Era Toutes folles de lui di Norbert Carbonnaux. Dovevo dire una parola che non conoscevo e non capivo e mi fecero rifare il ciak 32 volte: una figuraccia tremenda. La parola era “mantenuta”: “vuoi fare di me la tua mantenuta?”. Mamma era con me, ma anche lei non sapeva che cosa significasse. Pensai che non avrei mai rimesso piede su un set».
Invece, ha fatto una settantina di film da attrice, molti da star della commedia sexy, e una trentina da produttrice. Perché cambiò idea?
«Facevo l’indossatrice e, a 18 anni, vinsi il concorso di Lady Francia. Da lì mi portarono alla finale di Lady Europa a Cortina, dove arrivai seconda. Di nuovo, un agente mi fermò per offrirmi un ruolo, ma io e mamma ce ne tornammo a casa. Poi, arriva un telegramma: contratto pronto da firmare a Roma stop. Ci ritrovammo a Cinecittà, un mondo a noi totalmente estraneo, io non parlavo italiano. Mi dissero di firmare dove c’erano le crocette. Il film era Samoa regina della giungla. Avevo capito solo che sarei stata una specie di Tarzan in gonnella. Tutte le mattine, mi spalmavano di crema marrone. La sera, per ripulirmi, mamma impiegava un’ora e mezzo».
(…)
Perché dal 2015 vive in Portogallo?
«Ho sentito il bisogno di cambiare aria. Ero un po’ delusa da come andava la carriera: non mi vedevo in Italia ad aspettare che arrivasse un ruolo giusto per me. La scelta è caduta sul Portogallo perché avevo visto un documentario, sono andata a visitarlo e mi è piaciuto. Ci ho portato la mamma e la gatta. E mio figlio Edwin con la moglie e i bambini l’hanno amato tanto e, quando hanno lasciato Shanghai, sono anche loro venuti a vivere qui. Sono uscita di scena al momento giusto e volevo tornare nel modo giusto. In questi anni, ho rifiutato tante proposte. Ma era importante tornare solo se potevo esprimere qualcosa di forte. Quando mi ha chiamato Pupi Avati per La quattordicesima domenica del tempo ordinario, non potevo crederci».
Mi racconti la telefonata.
«Pupi si sveglia presto, come me, ma mi ha chiamato senza tener conto dell’ora in meno di fuso orario. Dovevano essere le cinque del mattino. Riconosco subito la sua voce. Penso: vorrà un’informazione. Invece, dice: ti devo raccontare una storia. Ascolto, mi commuovo. Era il copione che aspettavo da anni. Dopo, attacco il telefono e stavo stesa a letto con la gatta sulla pancia. Pensavo che doveva essersi ricordato di certi miei film drammatici che non sono i primi che vengono in mente pensando a me. Mi alzo e comincio a saltare per tutta la stanza con la gatta che saltava anche lei. Vado da mamma gridando: mi ha chiamato Pupi. Sembravo una ragazzina piuttosto che una signora della mia età».
(…)
Quella voglia d’indipendenza è stata anche sua, da ragazza?
«Nella prima parte della vita sì. Sandra che vuole affermarsi come modella e donna sono io, anche se Pupi non l’ha scritta per me, ma per sua stessa ammissione pensando all’inferno che ha fatto vivere alla moglie perché era geloso».
E lei la gelosia l’ha subita?
«Col mio primo marito: io 17 anni, lui 26. Matrimonio durato 14 mesi. Credo, appunto, che avessi voglia di libertà, indipendenza, ma non fu così per niente: lui si rivelò gelosissimo. E quando scoprii che aveva anche un’amante me ne tornai a casa da mamma e papà».
Fu altrettanto netta quando decise di avere suo figlio Edwin da sola.
«Avevo 22 anni, ero incinta, volevo quel bambino, ma rispetto il pensiero del prossimo e non avrei mai obbligato suo padre a fare il padre».
(…)
Girava anche sette, otto film l’anno, era solo per soldi?
«Avevo bisogno di lavorare e non ero schizzinosa, anche perché in Algeria non esisteva la distinzione tra film di serie A e di serie B».
Quante docce ha fatto nei film?
«Preferivo le docce alle scene d’amore. Dopo ho avuto la fortuna di cambiare carriera, ma non rinnego niente: alcuni film cosiddetti erotici erano carini, ben fatti, con attori bravissimi».
Me ne dica due.
«Titoli a parte, Giovannona Coscialunga disonorata con onore o Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda. In ogni caso, grazie a quella gavetta ho poi fatto quattro film con Steno, Cattivi pensieri con Ugo Tognazzi, Sono fotogenico di Dino Risi, Il ladrone di Pasquale Festa Campanile e, in teatro, D’amore si muore, di Giuseppe Patroni Griffi. È così per tutti gli attori: nessuno arriva subito al film geniale. È un mestiere in cui dipendi sempre da altri».
È per essere padrona del suo destino che nel 1999 diventa produttrice?
«Esattamente, ma ho recitato solo nei primi due film. Dopo, ho preferito imporre altre donne, perché, per me, impormi era stato difficile. La carriera da produttrice mi è piaciuta, anche se per le preoccupazioni non dormivo la notte. Non ho avuto le porte che si aprivano da sole, ma ho dovuto spalancarle a testate».
Le rivincite che l’hanno gratificata di più?
«Il successo di Commesse, che la Rai aveva tenuto due anni nel cassetto temendo che una storia di sole donne non piacesse. E altre serie tv come Le madri, Delitti privati e anche dei film che hanno avuto risultati clamorosi».
Che cosa la colpì di Al Pacino quando produsse il Mercante di Venezia di Michael Radford?
«I suoi occhi netti e profondi che avevano dentro un mondo, mentre eravamo a tavola seduti uno di fronte all’altro».
Un rimpianto?
«Non aver fatto la Gradisca di Federico Fellini in Amarcord. Mi portava a pranzo dalla sua cuoca, Ubalda, per cui lui mi chiamava Ubaldina, e mi diceva: Ubaldina, devi ingrassare per il film. Alla fine, prese Magali Noël, più matura e formosa di me. Ma io non riuscivo a ingrassare: ero giovane, bruciavo tutto quello che mangiavo».
Con Quentin Tarantino è rimasta in contatto dopo il cameo in Hostel 2?
«Sì, anche se è tanto che non ci vediamo. Fu lui a cercarmi mentre era al festival di Venezia, io giravo un film da produttrice, andai da lui in jeans, in uno stato pietoso. Conosceva tutti i miei film inquadratura per inquadratura».
Lei che cosa pensò quando scoppiò il MeToo?
«Che finalmente qualcuno denunciava. Ai miei tempi, la parola di una ragazza non aveva valore. A me è successo più volte di essere molestata da chi aveva il potere di farmi lavorare e non ho denunciato: chi mi avrebbe creduto? Però, anche in situazioni pesanti in cui ho corso il rischio di essere violentata, sono riuscita a uscirne indenne: ho un riflesso col ginocchio che è una roba micidiale. Alle attrici di oggi consiglio di mirare col ginocchio dove sappiamo».
E quanto erano vere invece le leggende sui corteggiatori che le regalavano Maserati o mandavano elicotteri che lei rifiutava?
«Sono cose di una vita fa... Un armatore greco aspettò a lungo il mio arrivo in porto, che non ci fu mai. E ho avuto casa riempita di rose antiche, non ci si camminava e il profumo stordiva».
L’armatore era Stavros Niarchos. E lo spasimante delle rose?
«Non lo dirò mai».
Ha più amato o è stata più amata?
«So di avere amato e credo che tutti abbiamo sempre l’impressione di essere quelli che amano di più, però magari era 50 e 50».
Oggi, è single?
«Lo sono da una decina d’anni, perché così ho voluto, ma non metto limiti alla provvidenza».
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AUDIO TECHNICA, 2017

Traductions d'interviews réalisées par le journaliste musical Antoine Carbonnaux.
Translations of interviews by music journalist Antoine Carbonnaux.
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Louis de Funès
Louis Germain David de Funès de Galarza y Soto (Courbevoie, 31 de julio de 1914-Nantes, 27 de enero de 1983) fue un actor cómico francés de padres españoles.
Recursos humorísticos
Sus principales bases para hacer humor fueron:
su capacidad de gesticulación y de imitación ;
la repetición en una escena de sus gestos o palabras ;
el carácter excesivo de los sentimientos y emociones que expresa, como por ejemplo son el miedo y la desesperación (fingidos o reales de su personaje).
Su expresión de cólera es característica: gruñidos, ruidos con la boca, bofetadas repetitivas sobre los otros personajes, grandes gesticulaciones, etc. Los papeles se prestan de buen grado a este juego: sus personajes son a menudo hipócritas y un poco antipáticos, sin ser malévolos o incapaces de redención.
Disfraces
No dudaba en acentuar hasta el extremo las situaciones cómicas utilizando disfraces. Los siguientes son algunos ejemplos:
el poeta falso y con peluca para aparecer de incógnito en el gran restaurante en el que él es el director ;
los vestidos habituales del siglo XVII de la Folie des grandeurs, y entre ellos, el disfraz de la «Dama de negro» en la taberna ;
la viejita que, en l'Aile ou la cuisse, pedía ser atendida en un restaurante mientras otros atendían exageradamente a un supuesto crítico gastronómico (luego «la viejita» le baja el pulgar en su guía gastronómica) ;
el vestido «loubavitch» en Las locas aventuras de Rabbi Jacob ;
los vestidos de la «Belle Époque» en Hibernatus, donde él debía hacerse pasar por el pretendiente de su propia esposa ;
su vestido en L'Avare es irresistiblemente divertido.
A dúo
El talento de Louis de Funès funcionaba bien en la categoría de dúos cómicos regulares u ocasionales, con actores muy diversos:
Claude Gensac, conocida por el apodo que Cruchot (el gendarme interpretado por Louis de Funès) le dio en la serie del Gendarme: «Ma biche» (Mi cierva). Ella era usualmente la cómplice femenina de los personajes de Louis de Funès.
Michel Galabru, quien hizo de superior en la saga del Gendarme y sirvió como objetivo de burla para Louis de Funès.
Bourvil, con quien se amoldó muy bien en Le Corniaud y La Grande Vadrouille.
Yves Montand en La Folie des grandeurs. Muchas escenas entre ellos son tan célebres como el sueño con las rimas de oro o la limpieza de las orejas.
Coluche, que hizo de hijo de Louis de Funès en L'Aile ou la cuisse.
Olivier de Funès, su propio hijo en Les Grandes Vacances.
Filmografía
Filmografía completa del actor:
La Tentation de Barbizon (1945), de Jean Stelli: Le portier du Paradis
Six heures à perdre (1946)
Dernier refuge (1946)
Antoine et Antoinette (1947)
Croisière pour l'inconnu (1947)
Du Guesclin (1948)
Vient de paraître (1949)
Mon ami Sainfoin (1949)
Mission à Tanger (1949)
Millionnaires d'un jour (1949)
Au revoir Monsieur Grock (1949), de Pierre Billon
Rendez-vous avec la chance (1949): la garçon
Pas de week-end pour notre amour (1949): Constantin
Un certain monsieur (1949)
Je n'aime que toi (1949): le chef d'orchestre
Le Jugement de Dieu (1949)
La Rue sans loi (1950)
Adémaï au poteau-frontière (1950)
Knock (1951), de Guy Lefranc
Les Joueurs (1951)
Un Amour de parapluie (1951)
Bibi Fricotin (1951), de Marcel Blistène: le pêcheur
Boniface Somnambule (1951)
Boîte à vendre (1951)
Sans laisser d'adresse (1951), de Jean-Paul Le Chanois: un futur papa
La Rose rouge (1951), de Marcello Pagliero: le poète
Champions Juniors (1951)
Le Roi du bla bla bla (1951)
La Poison (1951), de Sacha Guitry: André
Pas de vacances pour Monsieur le Maire (1951)
Le Dindon (1951), de Claude Barma: le gérant
L'Amant de paille (1951)
Folie douce (1951)
Ma femme est formidable (1951)
Les Sept Péchés capitaux (1952)
Ils étaient cinq (1952)
Les Dents longues (1952), de Daniel Gélin
Agence matrimoniale (1952), de Jean-Paul Le Chanois
La Fugue de Monsieur Perle (1952)
Innocents in Paris (1952)
Elle et moi (1952)
Je l'ai été trois fois (1952), de Sacha Guitry
Monsieur Taxi (1952): le peintre
Monsieur Leguignon Lampiste (1952)
Le Huitième Art et la manière (1952)
Moineaux de Paris (1952)
L'amour n'est pas un péché (1952)
La Putain respectueuse (1952), de Charles Brabant y Marcello Pagliero: un client du night-club
Les Compagnes de la nuit (1953)
La Vie d'un honnête homme (1953)
Le Rire (1953)
L'Étrange Désir de Monsieur Bard (1953): M. Chanteau
Dortoir des grandes (1953)
Au diable la vertu (1953)
Légère et court vêtue (1953)
Capitaine Pantoufle (1953)
Le Secret d'Hélène Marimon (1953)
Faites-moi confiance (1953)
Mon frangin du Sénégal (1953), de Guy Lacourt: le docteur
Poisson d'avril (1954), de Gilles Grangier: le garde-champêtre
Ah ! Les belles bacchantes (1954), de Jean Loubignac: inspecteur Leboeuf
Le Blé en herbe (1954)
Le Chevalier de la nuit (1954)
Les Corsaires du Bois de Boulogne (1954), de Norbert Carbonnaux: le commissaire
Escalier de service (1954)
Fraternité (TV) (1954)
Les hommes ne pensent qu'à ça (1954), de Yves Robert: le mari
Huis clos (1954)
Les Intrigantes (1954), de Henri Decoin: Marcange
Mam'zelle Nitouche (1954), de Yves Allégret: un maréchal des logis
Le Mouton à cinq pattes (1954), de Henri Verneuil: Pilate
Papa, maman, la bonne et moi (1954), de Jean-Paul Le Chanois: Monsieur Calomel
Les pépées font la loi (1954)
La Reine Margot (1954), de Jean Dréville: René
Scènes de ménage (1954)
Tourments (1954)
Napoléon (1954), de Sacha Guitry
Ingrid - Die Geschichte eines Fotomodells (1955)
Les Impures (1955)
L'Impossible Monsieur Pipelet (1955): Oncle Robert
Les Hussards (1955): le sacristain
La Bande à papa (1955)
Bonjour sourire (1955), de Claude Sautet
Si Paris nous était conté (1955), de Sacha Guitry
Frou-Frou (1955)
Mädchen ohne Grenzen (1955)
La Traversée de Paris (1956), de Claude Autant-Lara: Jambier
La Famille Anodin (1956)
Papa, maman, ma femme et moi (1956)
Bébés à gogo (1956)
La Loi des rues (1959)
Courte tête (1956), de Norbert Carbonnaux
Comme un cheveu sur la soupe (1957), de Maurice Regamey: Pierre Cousin
Taxi, Roulotte et Corrida (1958), de André Hunebelle: Maurice Berger
Ni vu, ni connu (1958), de Yves Robert: Blaireau
La Vie à deux (1958): Me Stéphane, le notaire
I Tartassati (1959)
Totò, Eva e il pennello proibito (1959)
Certains l'aiment froide (1959)
Mon pote le gitan (1959)
Dans l'eau qui fait des bulles (1960), de Maurice Delbez: Paul Ernzer
Le Capitaine Fracasse (1960), de Pierre Gaspard-Huit: Scapin
Les Tortillards (1960)
La Vendetta (1961)
Le crime ne paie pas (1961), de Gérard Oury: Bartender
La Belle Américaine (1961), de Robert Dhéry: le secrétaire du commissariat / le chef du personnel
Candide ou l'optimisme du XXe siècle (1961), de Norbert Carbonnaux: l'homme de la gestapo
Un clair de lune à Maubeuge (1962), de Jean Chérasse
Le Gentleman d'Epsom (1962), de Gilles Grangier: Gaspard Ripeux
Les Veinards (1962), de Jean Girault: Antoine Beaurepaire («Le Gros Lot»)
Nous irons à Deauville (1962): le vacancier
Le Diable et les Dix Commandements (1962), de Julien Duvivier: Vaillant
Des pissenlits par la racine (1963), de Georges Lautner: Jockey Jack
Pouic-Pouic (1963), de Jean Girault: Léonard Monestier
Carambolages (1963), de Marcel Bluwal: Charolais
Faites sauter la banque ! (1963), de Jean Girault: Victor Garnier
Fantômas (1964), de André Hunebelle: Commissaire Juve
Le Gendarme de Saint-Tropez (1964), de Jean Girault: Ludovic Cruchot
Une souris chez les hommes o Un Drôle de caïd (1964), de Jacques Poitrenaud: Marcel
Le Corniaud (1965), de Gérard Oury: Léopold Saroyan
Fantômas se déchaîne (1965), de André Hunebelle: Commissaire Juve
Le Gendarme à New York (1965), de Jean Girault: Ludovic Cruchot
Les Bons Vivants (1965), de Gilles Grangier
La Grande Vadrouille (1966), de Gérard Oury: Stanislas Lefort
Le Grand Restaurant (1966), de Jacques Besnard: Monsieur Septime
Fantômas contre Scotland Yard (1967), de André Hunebelle: Commissaire Juve
Les Grandes Vacances (1967), de Jean Girault: Balduin Bosquier
Oscar (1967), de Édouard Molinaro (+ LdF scénariste): Bertrand Barnier
Le Petit Baigneur (1968), de Robert Dhéry: Louis-Philippe Fourchaume
Le Tatoué (1968), de Denys de La Patellière: Felicien Mezeray
Le Gendarme se marie (1968), de Jean Girault: Ludovic Cruchot
Hibernatus (1969), de Édouard Molinaro (+ LdF scénariste): Hubert de Tartas
L'Homme orchestre (1970), de Serge Korber: Evan Evans
Le Gendarme en balade (1970), de Jean Girault: Maréchal des Logis-chef Ludovic Cruchot
La Folie des grandeurs (1971), de Gérard Oury: Don Salluste
Jo (1971), de Jean Girault: Antoine Brisebard
Sur un arbre perché (1971), de Serge Korber: Henri Roubier
Las locas aventuras de Rabbi Jacob (1973), de Gérard Oury: Victor Pivert
L'Aile ou la cuisse (1976), de Claude Zidi: Charles Duchemin
La Zizanie (1978), de Claude Zidi: Guillaume Daubray-Lacaze
Le Gendarme et les Extra-terrestres (1978), de Jean Girault: Maréchal des Logis-chef Ludovic Cruchot
L'Avare (1979), de Jean Girault y Louis de Funès: Harpagon
La Soupe aux choux (1981), de Jean Girault (+ LdF scénariste): Le Glaude
Le Gendarme et les gendarmettes (1982), de Jean Girault y Tony Aboyantz: Maréchal des Logis-chef Ludovic Cruchot
Distinciones
Caballero de la Legión de Honor (1973, insignias puestas por Gérard Oury)
César de honor (1980, otorgado por Jerry Lewis, categoría César del cine)
Bibliografía
Luis Gasca, Louis de Funès, editor 'Planeta-De Agostini', 1999, ISBN 843958220X y 9788439582205.
Christelle Laffin, Louis de Funès: au nom de la rose, editor 'Albin Michel', 2002, ISBN 2226135170 y 9782226135179.
Stéphane Bonnotte, Louis de Funès, jusqu'au bout du rire, editor 'Michel Lafon', 2003, ISBN 2840989085 y 9782840989080.
Laurent Aknin, Louis de Funès, nouveau monde, 2005, ISBN 2-84736-089-1.
Olivier de Funès, Patrick de Funès, Louis de Funès -nouvelle édition-: Ne parlez pas trop de moi, les enfants !, editor 'Le Cherche midi', 2013, ISBN 2749129753 y 9782749129754.
Jean-Jacques Jelot-Blanc, Daniel de Funès, Louis de Funès: L'oscar du cinéma, editor 'Flammarion', 2014, ISBN 2081342804 y 9782081342804.
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24/11/48 ... days ago! (Photoshots in Sanremo Festival 1991 / Sotto le Stelle/ Domenica In- Italian Tv show) (🇬🇧 & 🇮🇹 Languages) Happy Birthday to the Queen Edwige Fenech (born Edwige Sfenek; 24 December 1948) is a French-born Italian actress and film producer. 🇬🇧 She is mostly known as the star of a series of Italian erotic comedy and giallo films released in the 1970s, which turned her into a sex symbol. Fenech was born in Bône, Constantine, French Algeria (now Annaba Province, Algeria) to a Maltese father and Sicilian mother. She was married to Italian film producer Luciano Martino from 1971-79. In the mid-1990s, she was engaged to the well-known Italian industrialist Luca di Montezemolo. Fenech moved from Nice, France to Rome in 1967 for her first Italian film Samoa, Queen of the Jungle by Guido Malatesta.In 1968, she came under contract with Austrian director Franz Antel and from the late 1960s to early 1970s, she acted in various films of Antel (including his acclaimed Frau Wirtin series) as well as that of Franz Marischka Fenech starred in many genres of cinema but her greatest commercial success came with commedia sexy all'italiana films, particularly including earlier works Ubalda, All Naked and Warm and Giovannona Long-Thigh, as well as the following l'insegnante (school teacher), la soldatessa (soldier), La poliziotta (policewoman) series and other films that featured Fenech in stereotypical professions, which further bolstered Fenech's position as the most popular actress of the genre. She often paired with Lino Banfi Carlo Giuffré and later with Renzo Montagnani in commedia sexy films. Fenech was also a regular in giallo films.Her works in this genre include Top Sensation/The Seducers , Five Dolls for an August Moon, The Strange Vice of Mrs. Wardh Your Vice Is a Locked Room and Only I Have the Key, All the Colors of the Dark, The Case of the Bloody Iris, Strip Nude for Your Killer, and Phantom of Death 🇮🇹 Edwige Fenech pseudonimo di Edwige Sfenek (Annaba, 24 dicembre 1948) è un'attrice, conduttrice televisiva, produttrice televisiva e produttrice cinematografica francese naturalizzata italiana edwige fenech nasce ad Annaba (all'epoca denominata A-Bône), nell'allora Algeria francese, il 24 dicembre del 1948 da padre maltese e da madre italiana originaria di Acate (in provincia di Ragusa), di cui è cittadina onoraria A seguito del divorzio dei genitori, si trasferisce con la madre a Nizza, in Francia, dove frequenta il liceo e studia danza e medicina. Lì viene notata mentre passeggia per strada e ingaggiata per una piccola parte nel film Toutes folles de lui di Norbert Carbonnaux. Nel 1967 partecipa al concorso di bellezza Lady France, che si svolge a maggio durante il Festival di Cannes e che vince ottenendo così il diritto di partecipare a Lady Europa come rappresentante del suo paese; la manifestazione si svolge ad agosto e la Fenech si classifica al terzo posto, dietro alla vincente Dolores Agusta e alla spagnola Rocío Jurado Pur non vincendo, viene notata da un talent scout che le propone di girare in Italia, da protagonista, il film Samoa, regina della giungla; si trasferisce quindi in Italia con la madre Dopo questo film e il successivo, Il figlio di Aquila Nera, sempre per la regia di Guido Malatesta, lavora per un certo periodo in Germania; ritorna poi in Italia per girare due film con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Don Franco e don Ciccio nell'anno della contestazione e Satiricosissimo (in cui interpreta l'imperatrice Poppea). Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, recita in film del genere giallo in voga in quegli anni. Inizia un duraturo sodalizio soprattutto con il regista Sergio Martino, con titoli quali Lo strano vizio della signora Wardh che la fanno diventare un'icona del giallo erotico anche grazie al grande successo del film soprattutto in Usa , seguiranno altri 2 Titoli di successo Tutti i colori del buio e Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave con 3 parentesi dì cui Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer? & Anna, quel particolare piacere di Giuliano Carmineo alias Anthony Ascott & Nude... si muore La sua consacrazione avviene nel 1972 quando è protagonista del "decamerotico" Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda di Mariano Laurenti, pellicola divenuta un film di culto del cinema , come il successivo Giovannona Coscialunga disonorata con onore. Da allora per circa un decennio è protagonista della cosiddetta commedia sexy all'italiana, con tutti i suoi sotto-filoni, quello scolastico, quello militare, quello ospedaliero e quello poliziottesco. I primi film di quest'ultimo genere interpretati da Edwige Fenech sono 40 gradi all'ombra del lenzuolo di Sergio Martino con Tomas Milian, e La poliziotta fa carriera con Mario Carotenuto e Alvaro Vitali (in cui ovviamente impersona una provocante poliziotta) del 1976, fino all'ultimo film della serie che è del 1981. Il suo primo nudo integrale sul grande schermo risale al 1976, nel film La pretora diretto da Lucio Fulci Il suo successo tra il pubblico maschile, che la considera una vera e propria icona sexy, è dovuto a un corpo dalle forme procaci e a una forte carica seduttiva e provocante, che i registi non risparmiano di mostrare in ogni film. Posa più volte nuda per l'edizione italiana della rivista Playboy Nel 2007 torna davanti alla macchina da presa, contattata dal regista statunitense Quentin Tarantino, per un cameo in Hostel: Part II sequel di Hostel, sempre diretto da Eli Roth, suoi dichiarati Fan .. lo stesso Tarantino le ha fatto autografare tutta la propria collezione dei suoi film e nel suo Bastardi senza gloria il personaggio interpretato da Mike Myers si chiama "Ed Fenech", in omaggio all'attrice. Nel 2012 ha recitato nella parte di Caterina II di Russia nella miniserie televisiva La figlia del capitano (miniserie televisiva), della quale è anche produttrice. A partire dagli anni 1990 si occupa a tempo pieno di produzione televisiva e cinematografica attraverso la sua società Immagine e cinema. Il primo lavoro prodotto fu la miniserie televisiva Il coraggio di Anna, nel 1992. Fra i film da lei prodotti Il mercante di Venezia del 2004. Ha debuttato in teatro, nel 1985, con il “dramma D'amore si muore” di Giuseppe Patroni Griffi, con Massimo Wertmüller, Fabrizio Bentivoglio, Monica Scattini. In Televisione Passata la stagione cinematografica, negli anni 1980, con la nascita delle prime emittenti private, partecipa alle edizioni dei programmi Ric e Gian folies, trasmesso nel 1983 su Italia 1, Bene, bravi, bis (1984, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), trasmesso sempre su Italia 1 e vincitore del Telegatto, e all'edizione 1985 di Risatissima, varietà del sabato sera trasmesso su Canale 5 e anch'esso vincitore del Telegatto, insieme a Lino Banfi e Paolo Villaggio. Successivamente passa a condurre su Rai 1 Sotto le stelle (1986) Immagina (1987 e 1988), Carnevale (1988), Palcoscenico Italia (1988), Sulla cresta dell'onda (1989), Un tesoro di capodanno (31 dicembre 1990 a reti Rai unificate) ma l'affermazione in TV arriva con l'edizione 1989-90 di Domenica in sotto la direzione di Gianni Boncompagni. Presentò il Festival di Sanremo 1991, insieme ad Andrea Occhipinti, e successivamente presentò Singoli (1997), sempre su Rai 1. #edwigefenech #thequeen #queenofcinema #signorawardh #borninthisday #lostranoviziodellasignorawardh #thestrangeviceofmrswardh #thecaseofthebloodyiris #perchequellestranegoccedisanguesulcorpodijennifer #giallofever #gialloallitaliana #gialloitaliano #photooftheday
#edwige fenech#edwigefenech#sanremo#festival di sanremo#sanremo festival#domenica in#sotto le stelle#italian tv show#italian tv#goddess
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24/11/48 ... days ago! (🇬🇧 & 🇮🇹 Languages) Happy Birthday to the Queen Edwige Fenech (born Edwige Sfenek; 24 December 1948) is a French-born Italian actress and film producer. 🇬🇧 She is mostly known as the star of a series of Italian erotic comedy and giallo films released in the 1970s, which turned her into a sex symbol. Fenech was born in Bône, Constantine, French Algeria (now Annaba Province, Algeria) to a Maltese father and Sicilian mother. She was married to Italian film producer Luciano Martino from 1971-79. In the mid-1990s, she was engaged to the well-known Italian industrialist Luca di Montezemolo. Fenech moved from Nice, France to Rome in 1967 for her first Italian film Samoa, Queen of the Jungle by Guido Malatesta.In 1968, she came under contract with Austrian director Franz Antel and from the late 1960s to early 1970s, she acted in various films of Antel (including his acclaimed Frau Wirtin series) as well as that of Franz Marischka Fenech starred in many genres of cinema but her greatest commercial success came with commedia sexy all'italiana films, particularly including earlier works Ubalda, All Naked and Warm and Giovannona Long-Thigh, as well as the following l'insegnante (school teacher), la soldatessa (soldier), La poliziotta (policewoman) series and other films that featured Fenech in stereotypical professions, which further bolstered Fenech's position as the most popular actress of the genre. She often paired with Lino Banfi Carlo Giuffré and later with Renzo Montagnani in commedia sexy films. Fenech was also a regular in giallo films.Her works in this genre include Top Sensation/The Seducers , Five Dolls for an August Moon, The Strange Vice of Mrs. Wardh Your Vice Is a Locked Room and Only I Have the Key, All the Colors of the Dark, The Case of the Bloody Iris, Strip Nude for Your Killer, and Phantom of Death 🇮🇹 Edwige Fenech pseudonimo di Edwige Sfenek (Annaba, 24 dicembre 1948) è un'attrice, conduttrice televisiva, produttrice televisiva e produttrice cinematografica francese naturalizzata italiana edwige fenech nasce ad Annaba (all'epoca denominata A-Bône), nell'allora Algeria francese, il 24 dicembre del 1948 da padre maltese e da madre italiana originaria di Acate (in provincia di Ragusa), di cui è cittadina onoraria A seguito del divorzio dei genitori, si trasferisce con la madre a Nizza, in Francia, dove frequenta il liceo e studia danza e medicina. Lì viene notata mentre passeggia per strada e ingaggiata per una piccola parte nel film Toutes folles de lui di Norbert Carbonnaux. Nel 1967 partecipa al concorso di bellezza Lady France, che si svolge a maggio durante il Festival di Cannes e che vince ottenendo così il diritto di partecipare a Lady Europa come rappresentante del suo paese; la manifestazione si svolge ad agosto e la Fenech si classifica al terzo posto, dietro alla vincente Dolores Agusta e alla spagnola Rocío Jurado Pur non vincendo, viene notata da un talent scout che le propone di girare in Italia, da protagonista, il film Samoa, regina della giungla; si trasferisce quindi in Italia con la madre Dopo questo film e il successivo, Il figlio di Aquila Nera, sempre per la regia di Guido Malatesta, lavora per un certo periodo in Germania; ritorna poi in Italia per girare due film con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Don Franco e don Ciccio nell'anno della contestazione e Satiricosissimo (in cui interpreta l'imperatrice Poppea). Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, recita in film del genere giallo in voga in quegli anni. Inizia un duraturo sodalizio soprattutto con il regista Sergio Martino, con titoli quali Lo strano vizio della signora Wardh che la fanno diventare un'icona del giallo erotico anche grazie al grande successo del film soprattutto in Usa , seguiranno altri 2 Titoli di successo Tutti i colori del buio e Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave con 3 parentesi dì cui Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer? & Anna, quel particolare piacere di Giuliano Carmineo alias Anthony Ascott & Nude... si muore La sua consacrazione avviene nel 1972 quando è protagonista del "decamerotico" Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda di Mariano Laurenti, pellicola divenuta un film di culto del cinema , come il successivo Giovannona Coscialunga disonorata con onore. Da allora per circa un decennio è protagonista della cosiddetta commedia sexy all'italiana, con tutti i suoi sotto-filoni, quello scolastico, quello militare, quello ospedaliero e quello poliziottesco. I primi film di quest'ultimo genere interpretati da Edwige Fenech sono 40 gradi all'ombra del lenzuolo di Sergio Martino con Tomas Milian, e La poliziotta fa carriera con Mario Carotenuto e Alvaro Vitali (in cui ovviamente impersona una provocante poliziotta) del 1976, fino all'ultimo film della serie che è del 1981. Il suo primo nudo integrale sul grande schermo risale al 1976, nel film La pretora diretto da Lucio Fulci Il suo successo tra il pubblico maschile, che la considera una vera e propria icona sexy, è dovuto a un corpo dalle forme procaci e a una forte carica seduttiva e provocante, che i registi non risparmiano di mostrare in ogni film. Posa più volte nuda per l'edizione italiana della rivista Playboy Nel 2007 torna davanti alla macchina da presa, contattata dal regista statunitense Quentin Tarantino, per un cameo in Hostel: Part II sequel di Hostel, sempre diretto da Eli Roth, suoi dichiarati Fan .. lo stesso Tarantino le ha fatto autografare tutta la propria collezione dei suoi film e nel suo Bastardi senza gloria il personaggio interpretato da Mike Myers si chiama "Ed Fenech", in omaggio all'attrice. Nel 2012 ha recitato nella parte di Caterina II di Russia nella miniserie televisiva La figlia del capitano (miniserie televisiva), della quale è anche produttrice. A partire dagli anni 1990 si occupa a tempo pieno di produzione televisiva e cinematografica attraverso la sua società Immagine e cinema. Il primo lavoro prodotto fu la miniserie televisiva Il coraggio di Anna, nel 1992. Fra i film da lei prodotti Il mercante di Venezia del 2004. Ha debuttato in teatro, nel 1985, con il “dramma D'amore si muore” di Giuseppe Patroni Griffi, con Massimo Wertmüller, Fabrizio Bentivoglio, Monica Scattini. In Televisione Passata la stagione cinematografica, negli anni 1980, con la nascita delle prime emittenti private, partecipa alle edizioni dei programmi Ric e Gian folies, trasmesso nel 1983 su Italia 1, Bene, bravi, bis (1984, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), trasmesso sempre su Italia 1 e vincitore del Telegatto, e all'edizione 1985 di Risatissima, varietà del sabato sera trasmesso su Canale 5 e anch'esso vincitore del Telegatto, insieme a Lino Banfi e Paolo Villaggio. Successivamente passa a condurre su Rai 1 Sotto le stelle (1986) Immagina (1987 e 1988), Carnevale (1988), Palcoscenico Italia (1988), Sulla cresta dell'onda (1989), Un tesoro di capodanno (31 dicembre 1990 a reti Rai unificate) ma l'affermazione in TV arriva con l'edizione 1989-90 di Domenica in sotto la direzione di Gianni Boncompagni. Presentò il Festival di Sanremo 1991, insieme ad Andrea Occhipinti, e successivamente presentò Singoli (1997), sempre su Rai 1. #edwigefenech #thequeen #queenofcinema #signorawardh #borninthisday #lostranoviziodellasignorawardh #thestrangeviceofmrswardh #thecaseofthebloodyiris #perchequellestranegoccedisanguesulcorpodijennifer #giallofever #gialloallitaliana #gialloitaliano #photooftheday
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24/11/48 ... days ago! (🇬🇧 & 🇮🇹 Languages) Happy Birthday to the Queen Edwige Fenech (born Edwige Sfenek; 24 December 1948) is a French-born Italian actress and film producer. 🇬🇧 She is mostly known as the star of a series of Italian erotic comedy and giallo films released in the 1970s, which turned her into a sex symbol. Fenech was born in Bône, Constantine, French Algeria (now Annaba Province, Algeria) to a Maltese father and Sicilian mother. She was married to Italian film producer Luciano Martino from 1971-79. In the mid-1990s, she was engaged to the well-known Italian industrialist Luca di Montezemolo. Fenech moved from Nice, France to Rome in 1967 for her first Italian film Samoa, Queen of the Jungle by Guido Malatesta.In 1968, she came under contract with Austrian director Franz Antel and from the late 1960s to early 1970s, she acted in various films of Antel (including his acclaimed Frau Wirtin series) as well as that of Franz Marischka Fenech starred in many genres of cinema but her greatest commercial success came with commedia sexy all'italiana films, particularly including earlier works Ubalda, All Naked and Warm and Giovannona Long-Thigh, as well as the following l'insegnante (school teacher), la soldatessa (soldier), La poliziotta (policewoman) series and other films that featured Fenech in stereotypical professions, which further bolstered Fenech's position as the most popular actress of the genre. She often paired with Lino Banfi Carlo Giuffré and later with Renzo Montagnani in commedia sexy films. Fenech was also a regular in giallo films.Her works in this genre include Top Sensation/The Seducers , Five Dolls for an August Moon, The Strange Vice of Mrs. Wardh Your Vice Is a Locked Room and Only I Have the Key, All the Colors of the Dark, The Case of the Bloody Iris, Strip Nude for Your Killer, and Phantom of Death 🇮🇹 Edwige Fenech pseudonimo di Edwige Sfenek (Annaba, 24 dicembre 1948) è un'attrice, conduttrice televisiva, produttrice televisiva e produttrice cinematografica francese naturalizzata italiana edwige fenech nasce ad Annaba (all'epoca denominata A-Bône), nell'allora Algeria francese, il 24 dicembre del 1948 da padre maltese e da madre italiana originaria di Acate (in provincia di Ragusa), di cui è cittadina onoraria A seguito del divorzio dei genitori, si trasferisce con la madre a Nizza, in Francia, dove frequenta il liceo e studia danza e medicina. Lì viene notata mentre passeggia per strada e ingaggiata per una piccola parte nel film Toutes folles de lui di Norbert Carbonnaux. Nel 1967 partecipa al concorso di bellezza Lady France, che si svolge a maggio durante il Festival di Cannes e che vince ottenendo così il diritto di partecipare a Lady Europa come rappresentante del suo paese; la manifestazione si svolge ad agosto e la Fenech si classifica al terzo posto, dietro alla vincente Dolores Agusta e alla spagnola Rocío Jurado Pur non vincendo, viene notata da un talent scout che le propone di girare in Italia, da protagonista, il film Samoa, regina della giungla; si trasferisce quindi in Italia con la madre Dopo questo film e il successivo, Il figlio di Aquila Nera, sempre per la regia di Guido Malatesta, lavora per un certo periodo in Germania; ritorna poi in Italia per girare due film con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Don Franco e don Ciccio nell'anno della contestazione e Satiricosissimo (in cui interpreta l'imperatrice Poppea). Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, recita in film del genere giallo in voga in quegli anni. Inizia un duraturo sodalizio soprattutto con il regista Sergio Martino, con titoli quali Lo strano vizio della signora Wardh che la fanno diventare un'icona del giallo erotico anche grazie al grande successo del film soprattutto in Usa , seguiranno altri 2 Titoli di successo Tutti i colori del buio e Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave con 3 parentesi dì cui Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer? & Anna, quel particolare piacere di Giuliano Carmineo alias Anthony Ascott & Nude... si muore La sua consacrazione avviene nel 1972 quando è protagonista del "decamerotico" Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda di Mariano Laurenti, pellicola divenuta un film di culto del cinema , come il successivo Giovannona Coscialunga disonorata con onore. Da allora per circa un decennio è protagonista della cosiddetta commedia sexy all'italiana, con tutti i suoi sotto-filoni, quello scolastico, quello militare, quello ospedaliero e quello poliziottesco. I primi film di quest'ultimo genere interpretati da Edwige Fenech sono 40 gradi all'ombra del lenzuolo di Sergio Martino con Tomas Milian, e La poliziotta fa carriera con Mario Carotenuto e Alvaro Vitali (in cui ovviamente impersona una provocante poliziotta) del 1976, fino all'ultimo film della serie che è del 1981. Il suo primo nudo integrale sul grande schermo risale al 1976, nel film La pretora diretto da Lucio Fulci Il suo successo tra il pubblico maschile, che la considera una vera e propria icona sexy, è dovuto a un corpo dalle forme procaci e a una forte carica seduttiva e provocante, che i registi non risparmiano di mostrare in ogni film. Posa più volte nuda per l'edizione italiana della rivista Playboy Nel 2007 torna davanti alla macchina da presa, contattata dal regista statunitense Quentin Tarantino, per un cameo in Hostel: Part II sequel di Hostel, sempre diretto da Eli Roth, suoi dichiarati Fan .. lo stesso Tarantino le ha fatto autografare tutta la propria collezione dei suoi film e nel suo Bastardi senza gloria il personaggio interpretato da Mike Myers si chiama "Ed Fenech", in omaggio all'attrice. Nel 2012 ha recitato nella parte di Caterina II di Russia nella miniserie televisiva La figlia del capitano (miniserie televisiva), della quale è anche produttrice. A partire dagli anni 1990 si occupa a tempo pieno di produzione televisiva e cinematografica attraverso la sua società Immagine e cinema. Il primo lavoro prodotto fu la miniserie televisiva Il coraggio di Anna, nel 1992. Fra i film da lei prodotti Il mercante di Venezia del 2004. Ha debuttato in teatro, nel 1985, con il “dramma D'amore si muore” di Giuseppe Patroni Griffi, con Massimo Wertmüller, Fabrizio Bentivoglio, Monica Scattini. In Televisione Passata la stagione cinematografica, negli anni 1980, con la nascita delle prime emittenti private, partecipa alle edizioni dei programmi Ric e Gian folies, trasmesso nel 1983 su Italia 1, Bene, bravi, bis (1984, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), trasmesso sempre su Italia 1 e vincitore del Telegatto, e all'edizione 1985 di Risatissima, varietà del sabato sera trasmesso su Canale 5 e anch'esso vincitore del Telegatto, insieme a Lino Banfi e Paolo Villaggio. Successivamente passa a condurre su Rai 1 Sotto le stelle (1986) Immagina (1987 e 1988), Carnevale (1988), Palcoscenico Italia (1988), Sulla cresta dell'onda (1989), Un tesoro di capodanno (31 dicembre 1990 a reti Rai unificate) ma l'affermazione in TV arriva con l'edizione 1989-90 di Domenica in sotto la direzione di Gianni Boncompagni. Presentò il Festival di Sanremo 1991, insieme ad Andrea Occhipinti, e successivamente presentò Singoli (1997), sempre su Rai 1. #edwigefenech #thequeen #queenofcinema #signorawardh #borninthisday #lostranoviziodellasignorawardh #thestrangeviceofmrswardh #thecaseofthebloodyiris #perchequellestranegoccedisanguesulcorpodijennifer #giallofever #gialloallitaliana #gialloitaliano #photooftheday
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