#CSC - centro per la scena contemporanea
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Alessandro Marzotto Levy in residenza per "Irene"
02 Ottobre 2023 - 13 Ottobre 2023Â
Inizia oggi la residenza creativa per la ricerca e la composizione del nuovo spettacolo di Alessandro Marzotto Levy. Irene è il titolo del progetto, selezionato da DNAppunti coreografici 2022 – progetto di sostegno per giovani coreografi e coreografe under 35, che si trova oggi nell'ultima tappa di residenza prima del debutto a Romaeuropa Festival.
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Irene
ideazione e coreografia Alessandro Marzotto Levy composizione musicale Flavia Passigli assistenza artistica e produzione Alice Consigli / PHYSALIA disegno luci Camila Chiozza costumi Lisa Mobilio produzione TIR Danza partner Teatro Solare ph. Bianca Batistini
Progetto di residenza condiviso da CRID Centro di Rilevante Interesse nell’ambito della Danza Virgilio Sieni, Operaestate Festival / CSC Centro per la Scena Contemporanea del Comune di Bassano del Grappa,L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender Festival di Bologna, Triennale Milano Teatro
IRENE affronta la perdita. Attraversa lo spazio creato dalla mancanza. Il corpo sente, rivela, stabilisce un contatto con l’assenza che attraverso la danza torna presente. La danza è il tentativo di relazionarsi con l’invisibile, di affrontare il tempo. Sembra assurdo ricostruire il senso di un passato di gioia, follia, rabbia che tornano e sconvolgono. In un istante IRENE si slega dalla linearità per intraprendere un percorso caotico che diventa celebrazione.
#residenza creativa#danzacontemporanea#residenze 2023#performing arts#dna appunti coreografici#irene#Roma Europa festival#Alessandro Marzotto Levy
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"Dance Well, movement research for Parkinson"
"Dance Well, movement research for Parkinson" è un progetto di ricerca e movimento per il Parkinson, che promuove la pratica della danza in contesti artistici e spazi museali ed è rivolta principalmente, ma non esclusivamente, a persone che vivono con questa patologia.Noi di Vortici.it vogliamo parlarvi di un progetto molto particolare e inclusivo. Parliamo di una pratica attivata, ideata e promossa da CSC Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa dal forte valore aggregativo e inclusivo. Si rivolge a persone che vivono con il Parkinson, ai loro familiari, ai care givers, agli amici, ad operatori sanitari, a danzatori e coreografi, a chiunque voglia cimentarsi, a qualsiasi età , con la danza e la creatività in contesti di arte e cultura. Il progetto "Dance Well, movement research for Parkinson" dal 2013 si svolge regolarmente presso il Museo Civico bassanese, si basa sull’impatto salutare che la pratica artistica della danza, portata avanti in maniera regolare, può avere sul sistema neurologico, sulle prestazioni fisiche e sullo sviluppo delle persone affette da Parkinson. Questa pratica può portare beneficio alla vita delle persone, aiutandole a muoversi meglio e a creare legami sociali che combattono l’isolamento, migliorando lo stato d’animo. Ogni singolo incontro di Dance Well è per i partecipanti un’esperienza unica che coinvolge sia la sfera personale, si quella collettiva, infondendo fiducia tramite l’espressione del corpo e l’azione corale che, nei luoghi del bello, diventa artistica e liberatoria, come ci spiega chiaramente questo contributo: Per approfondire: Dance Well Noi danziamo con il Parkinson Dopo Dance Well, leggi gli altri articoli di Scienza  Immagine di copertina: - Danza e cultura contro il Parkinson a Recanati(ANSA)   Read the full article
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Proseguirà fino al 31 luglio la residenza creativa di Adriana Borriello per Studi sul corpo musicale - Corpo adolescenza musica/movimento trasmissioni – presso il CSC Garage Nardini, residenza a cura di Centro per la Scena Contemporanea – Comune di Bassano del Grappa (VI).
#residenze creative#residancexl2021#Adriana Borriello#altri studi sul corpo antropologico#studi sul corpo musicale#Network Anticorpi XL#CSC - centro per la scena contemporanea
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Celebration (2014)
vimeo
"...the body has its invariably public dimension; constituted as a social phenomenon..., my body is and is not mine. Given over from the start to the world of others, the body is only later, and with some uncertainty, that to which I lay claim as my own." (Judith Butler, Undoing Gender)
Celebration is a durational performance created for galleries and museum spaces.
The idea for the work came after my first meeting with tattoo artist Olivia Jacquet, in which she said to me: “I have become use to having people look at me, even if they don't really see me. I often feel I'm displaced, that I have to adapt to the situation or the context around me.” The performance is a moment in which Olivia defines her ground, modifing its surfaces, endlessy filling it with visual material that she desires to be surrounded by. She has decided to reveal herself to the audience, in her habitat. The audience is therefore invited to participate to the celebration.
a work by Giorgia Ohanesian Nardin with Olivia Jacquet
developed as part of Performing Gender produced by Comitato Provinciale Arcigay Il Cassero/Gender Bender Festival (Bologna) Nederlandsedansdagen/Dutch Dance Festival (Maastricht), Domino Association (Zagabria), Paso a 2 Certamen Coreográfico (Madrid), CSC – Centro per la Scena Contemporanea (Bassano del Grappa) photo ©Elisa D'Errico and ©Giorgia Ohanesian Nardin
"...the body has its invariably public dimension; constituted as a social phenomenon..., my body is and is not mine. Given over from the start to the world of others, the body is only later, and with some uncertainty, that to which I lay claim as my own." (Judith Butler, Undoing Gender)
Celeration è una performance di durata ideata per gallerie e spazi museali. L'idea per il lavoro arriva dopo il primo incontro con la tattoo artist Olivia Jacquet, che dice: “Mi sono abituata ad essere guardata dalle persone, anche se loro veramente non mi vedono. Spesso mi sento fuori contesto, sento di dovermi adattare alla situazione che mi circonda.” La performance è un momento in cui Olivia definisce il suo terreno, modificandone le superfici, riempiendole costantemente di materiale visivo di cui vuole circondarsi. Decide di esporsi di fronte ad un pubblico, nel suo habitat. Il pubblico è invitato a partecipare alla Celebrazione.
di Giorgia Ohanesian Nardin con Olivia Jacquet
sviluppato come parte di Performing Gender prodotto da Comitato Provinciale Arcigay Il Cassero/Gender Bender Festival (Bologna) Nederlandsedansdagen/Dutch Dance Festival (Maastricht), Domino Association (Zagabria), Paso a 2 Certamen Coreográfico (Madrid), CSC – Centro per la Scena Contemporanea (Bassano del Grappa) foto ©Elisa D'Errico e ©Giorgia Ohanesian Nardin
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spettacolo Teatro/Danza
BALLROOM
di
Chiara Frigo
Domenica 08 Marzo alle ore 18.15
Spettacolo realizzato in colborazione con il teatro Stabile dell’Umbria e il Comune di Foligno.
Ballroom è un’esperienza all’insegna del ballo di sala, della memoria, della creazione d’intimità in un momento collettivo. Un rettangolo di sedie è la cornice in cui la performance prende vita, con riferimento al mondo delle balere e al film Le Bal di Ettore Scola. Lo spettacolo evoca l’idea della sala da ballo come contenitore di memorie: amori e passioni vissute, oppure semplicemente sfiorate, fuggevoli apparizioni di partner osservati dalla distanza siderale di una sedia posta all’altro capo di una stanza. La performance prevede il coinvolgimento di alcuni spettatori: seduti accanto ai performer, essi formano coppie in cui “l’altro” cambia di continuo senza distinzione di sesso, età e provenienza culturale Ballroom è un’occasione d’incontro e di conoscenza per la comunità , una bolla sospesa nel tempo, da cui alla fine non si vorrebbe più andare via. di Chiara Frigo spettacolo e laboratorio di creazione coreografica condotto da Chiara Frigo drammaturgia Riccardo de Torrebruna — produzione Act yourAge, ZEBRA con il supporto di CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa, Nederlandse Dansdagen/Maastricht (Paesi Bassi), Dance House Lemesos (Cipro), Inteatro Polverigi (Ancona)
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Penultima tappa di Flying Carpet e ancora non abbiamo capito chi si accolla Victoria. #spicegirlz #90s #90sbabes 💎thanks Roberto Casarotto CSC Centro per la Scena Contemporanea Boarding Pass Plus Dance Choreographic Research Week team and all our new and old allies💎
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Le profonde vibrazioni dei taiko – tamburi giapponesi – la musica elettronica, e i movimenti millenari e allo stesso contemporanei dei performer, sono gli elementi alla base della ricerca dei due giovani artisti in residenza al CSC Centro per la scena contemporanea di Bassano del Grappa.
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Francesca Foscarini #PUNK kill me please
Inizia oggi e terminerĂ il 18 febbraio presso il Garage Nardini a Bassano del Grappa la residenza creativa a cura di Centro per la Scena Contemporanea di Francesca Foscarini.Â
PUNK kill me please progetto Francesca Foscarini, Cosimo Lopalco coreografia Francesca Foscarini drammaturgia Cosimo Lopalco interpretazione e co-creazione Melina Sofocleous, Francesca Foscarini produzione VAN con il contributo di ResiDance XL - luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche azione della Rete Anticorpi XL - Network Giovane Danza D'autore Coordinata da L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino: Arteven/Festival Prospettiva Danza e Teatro, Capotrave/Kilowatt, CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa, Santarcangelo dei Teatri
Punk Kill me please è un progetto coreografico che prende forma di duo nell’interpretazione di Valentina Dal Mas e Francesca Foscarini. Si ispira al fenomeno musicale, ma non solo, del Punk che alla fine degli anni 60 esplode in America e in Inghilterra come forma di ribellione ai conformismi della società , alle regole imposte, al mainstream artistico-culturale. Intende esplorarne la possibile trasposizione (traduzione) nel linguaggio della danza contemporanea – nel modo di utilizzare il corpo sulla scena, nella relazione tra pubblico e performer, nel modo stesso di intendere il processo creativo... – con l’ambizione di creare una scrittura coreografica ispirata, anticonformista, ribelle, fuori dalle righe.
#francesca foscarini#Punk Kill me please#Network Anticorpi XL#residanceXL2018#CSC - centro per la scena contemporanea#danzacontemporanea
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Marco D’Agostin #Avalanche
E’ iniziata ieri e proseguirà fino al 15 aprile la prima residenza creativa di Marco D’Agostin presso il Garage Nardini a Bassano del Grappa. Marco terrà un workshop sabato 14 aprile e mostrerà al pubblico gli sviluppi della sua ricerca domenica 15 aprile alle 21.00 con uno sharing ad ingresso libero presso il CSC Garage Nardini.
[ph. Roberta Segata courtesy Centrale Fies]
AVALANCHE concept, choreography Marco D’Agostin performed by Marco D’Agostin, Teresa Silva sound Pablo Esbert Lilienfeld lights Abigail Fowler coaching Marta Ciappina advice Chiara Bersani, Tabea Martin technical direction Paolo Tizianel care, promotion Marco Villari coproduced by Rencontres Choréographiques de Sein-Saint-Denis, VAN, Marche Teatro, CCN de Nantes supported by O Espaco do Tempo, Centrale Fies, PACT Zollverein, Tanzhaus Zurich, Sala Hiroshima, ResiDance XL - luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche (azione della Rete Anticorpi XL - Network Giovane Danza D’autore coordinata da L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino)
#avalanche#marco d'agostin#residenze creative#residanceXL2018#danza#Danza Contemporanea#CSC - centro per la scena contemporanea#operaestate festival veneto
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Nella residenza #Andrea Costanzo Martini
E’ iniziata il 25 ottobre e prosegue fino al 31 ottobre al Garage Nardini di Bassano del Grappa, residenza creativa a cura di CSC Centro per la Scena Contemporanea.
Andrea sta lavorando a "Rootchop. Tagliaradici". Il lavoro cerca di interrogarsi sugli elementi che compongono l'essenza del teatro, cercando di capire se possono rimanere in tensione tra loro senza cadere nella banalitĂ o nelle funzioni che giĂ conosciamo.
#residenza creativa#Andrea Costanzo Martini#Rootchop#garage nardini#bassano del grappa#CSC - centro per la scena contemporanea#Danza Contemporanea#coreografia#Network Anticorpi XL#teatro dimora l'arboreto
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Nella residenza #Simona Bertozzi
E’ iniziata ieri e proseguirà fino al 16 ottobre presso il Teatro Il Lavatoio, Santarcangelo di Romagna, la residenza creativa a cura di Santarcangelo dei Teatri di Simona Bertozzi
WONDER(L)AND progetto  Simona Bertozzi, Marcello Briguglio Coreografie Simona Bertozzi Danzatori e performer Elena Giannotti, Tabea Martin, Gala Moodi, Roberta Mosca, Angelo Petracca, Aristide Rontini, StefaniaTansini e altri in fase di definizione
#residenza creativa#residancexl#Network Anticorpi XL#teatro dimora l'arboreto#Santarcangelo festival#CSC - centro per la scena contemporanea#simona bertozzi#wonder(l)and#contemporary dance#photography
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Nella residenza #Simona Bertozzi
“[...] Per nutrire l’immaginario, orientare la ricerca gestuale e il processo di costruzione del movimento, ho selezionato numerose immagini da riviste, reportage, opere pittoriche in cui appaiono corpi, individui e moltitudini la cui postura è fortemente toccata, intaccata, manipolata dall’ambiente circostante, da un particolare rapporto con la natura, con l’habitat e le sue condizioni “climatiche”. I corpi appaiono a volte come fuori scala in altre come emersioni di ostentata fisicità , netta e perentoria. [...] ”
Simona Bertozzi
#residenza creativa#wonder(l)and#photography#Danza Contemporanea#coreografia#simona bertozzi#residancexl#Network Anticorpi XL#teatro dimora l'arboreto#ACS – Abruzzo Circuito Spettacolo#CSC - centro per la scena contemporanea#Santarcangelo festival
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Conversation
Conversazione con #Simona Bertozzi
Francesca Giuliani: Mi parli del nuovo progetto artistico “WONDER(L)AND”?
Simona Bertozzi: Dopo l’estesa progettualità dedicata al mito di Prometeo, dove il riferimento alla technè si traduce in un esercizio anatomico potente e rigoroso volto a segnare il perimetro compositivo della scrittura coreografica, ho sentito la necessità di ri-prendere spazio e tempo per immettermi in un nuovo percorso di creazione. Ho pensato così a "WONDER(L)AND", progetto non finalizzato all’immediata chiusura di un lavoro ma frequentato come territorio di pratiche, di dialoghi, di visioni e di incontri. Un territorio in cui il linguaggio del corpo, la danza e la coreografia sono sostanza e strumento per la creazione di un “sottobosco” di eventi e di “invenzioni” performative, il cui filo conduttore nasce da una comune aderenza all’idea di stupore e meraviglia.
Francesca Giualini: Qual è l’immaginario che sta nutrendo questo nuovo lavoro?
Simona Bertozzi: Da Platone e Aristotele sappiamo che lo stupore è incipit per eccellenza del pensiero filosofico. Provare stupore e meraviglia sbilancia, depista, pone nuovi quesiti e produce nuova conoscenza. Per Aristotele, che identifica con il thaumazein lo stato d’animo della meraviglia, siamo di fronte all’oscillazione tra il sorprendente e il perturbante, tra la “gioiosa” perentoria affermazione del proprio agire e il disorientamento, l’impatto che ci sorprende quando una visione o un evento, di qualsivoglia natura, sopraggiunge a mutare il nostro sguardo verso le cose. Per nutrire l’immaginario, orientare la ricerca gestuale e il processo di costruzione del movimento, ho selezionato numerose immagini da riviste, reportage, opere pittoriche in cui appaiono corpi, individui e moltitudini la cui postura è fortemente toccata, intaccata, manipolata dall’ambiente circostante, da un particolare rapporto con la natura, con l’habitat e le sue condizioni “climatiche”. I corpi appaiono a volte come fuori scala in altre come emersioni di ostentata fisicità , netta e perentoria. Ho scelto alcune biografie, a mio parere “sorprendenti”, senza riservare loro un intento narrativo ma assumendone prospettive e visioni rispetto al contesto socio-culturale che hanno segnato con la loro testimonianza. Per citarne alcune, Yuri Gagarin, Muhammad Ali, Marie Curie… E continuo ad assorbire suggestioni e meraviglie dai versi di Walt Whitman e da Thoreau (Walden). Per come evidenziano con potenza, vigore - ma anche con leggerezza e apertura ritmica - la declinazione polifonica del corporeo, il suo essere parte di un tutto: organico e inorganico, enciclopedico e cosmico.
Francesca Giuliani: La danza si potrebbe sintetizzare - molto a grandi linee - come un dialogo in azione tra corpo, spazio e tempo. Come incidono nella nuova scrittura coreografica le due parole guida del progetto, Stupore e Meraviglia?
Simona Bertozzi: Incidono immediatamente sulla dimensione della fisicità . Cambiano la postura. Sbilanciano. Pur mantenendo, al contempo, una necessaria connessione con l’origine, con l’incipit del loro dinamismo. Provocano uno spostamento ma non annullano la dimensione precedente. Traslano, ruotano, “affezionano”. Non tendono alla risoluzione, al livellamento delle tensioni vettoriali. Anzi, una eventuale quadratura o compensazione nella forma, che si potrebbe identificare con una piena comprensione della ragione di stupore e meraviglia, ne annullerebbe la natura di accoglienza e attraversamento, la mobilità di immaginario e l’avvicinamento alla naturalità . Muoversi con meraviglia è partecipare all’intero meccanismo ambientale di cui la fisicità del singolo è solo una parte, poi c’è tutto il resto, vegetale, minerale, siderale…
Francesca Giuliani: Cosa ti porti a casa da questi periodi di residenza?
Simona Bertozzi: Ho appena concluso le prime due residenze inserite nell’ambito del progetto ResiDance XL. Al CSC di Bassano ho lavorato con Stefania Tansini, danzatrice con cui collaboro dal 2014, gettando con lei le prime visioni e azioni per la creazione di un solo. Con Stefania la “meraviglia” di questo nuovo percorso è stato potersi gustare una dimensione temporale dilatata del lavoro e della pratica, aperta verso un orizzonte visionario e immaginifico fatto di dialoghi, racconti e immersioni nell’esercizio corporeo, a tratti estenuante, serrato, altre volte più fragile, pulviscolare… A Teramo ho riunito, per la prima volta, Orando Izzo, Elisabetta Bonfà e Angelo Petracca ed ho cercato di valorizzare proprio la dimensione aperta, sbilanciante, dell’incontro.Ho prodotto uno spaesamento generale, mio incluso, pur nel ruolo esterno di coreografa, proponendo modalità di dialogo gestuale e di transizione dinamica volti principalmente ad aprire orizzonti di percezione e criticità nel dialogo fra i corpi. Una pratica che si rigenerava nel processo e non nella previsione di una configurazione finale. Credo che entrambe queste tappe di lavoro abbiano rappresentato, nella dimensione del pensiero e nell’esplorazione del materiale danzato, un ingresso già pienamente immersivo per la natura del progetto "Wonder(L)and". Attendo con impazienza le prossime due residenze di Ottobre e Novembre, quando incontrerò altri performer e collaboratori.
#residenza creativa#residancexl#simona bertozzi#wonder(l)and#Danza Contemporanea#intervista#conversazione#stupore#meraviglia#coreografia#Network Anticorpi XL#teatro dimora l'arboreto#CSC - centro per la scena contemporanea#ACS – Abruzzo Circuito Spettacolo#Santarcangelo festival
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Nella residenza #Simona Bertozzi
I am large, I contain moltitudes
W. Witman
WONDER(L)AND è un territorio di pratiche, di dialoghi, di visioni e di incontri, in cui i linguaggi del corpo, la danza e la coreografia sono sostanza e strumento per la creazione di un “sottobosco” di eventi e di “invenzioni” performative, la cui coesistenza e filo conduttore sono dettati da una comune aderenza all’idea di stupore e meraviglia.
Provare meraviglia ci riporta al thaumazein aristotelico, all’oscillazione tra il sorprendente e il perturbante, tra la “gioiosa” perentoria affermazione del proprio agire e il disorientamento, l’impatto che ci sorprende quando una visione o un evento, di qualsivoglia natura, sopraggiunge a mutare il nostro sguardo verso le cose.
La meraviglia dunque, investe i nostri sensi e genera quella pulsazione che, deviando il ritmo abituale della percezione, induce e produce nuova conoscenza.
Nella molteplicità di eventi che confluiscono in WONDER(L)AND, il territorio d’indagine privilegiato è quello in cui la meraviglia sospende, declina e affina il dialogo tra l’immagine e la sua percezione, tra quello che gesto, corporeità e suono possono articolare, nell’interazione con il loro habitat, e le risonanze generate nell’osservatore.
Simona BertozziÂ
#residenza creativa#simona bertozzi#wonder(l)and#Network Anticorpi XL#danzacontemporanea#coreografia#residancexl#teatro dimora l'arboreto#CSC - centro per la scena contemporanea#AMAT#Santarcangelo festival
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Nella residenza #Simona Bertozzi
Inizia oggi e prosegue fino al 10 settembre presso il CSC Garage Nardini a Bassano del Grappa la residenza creativa a cura di Centro per la Scena Contemporanea – Comune di Bassano del Grappa di Simona Bertozzi.
WONDER(L)AND progetto  Simona Bertozzi, Marcello Briguglio Coreografie Simona Bertozzi Danzatori e performer Elena Giannotti, Tabea Martin, Gala Moodi, Roberta Mosca, Angelo Petracca, Aristide Rontini, StefaniaTansini e altri in fase di definizione
#residenza creativa#simona bertozzi#wonder(l)and#CSC - centro per la scena contemporanea#Network Anticorpi XL#residancexl#teatro dimora l'arboreto
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Giuseppe Vincent Giampino #GrandPrix
Proseguirà fino al 20 maggio presso CSC Garage Nardini la residenza creativa a cura di Centro per la Scena Contemporanea – Comune di Bassano del Grappa di Giuseppe Vincent Giampino.
GrandPrix concept, coreografia: Giuseppe Vincent Giampino con Cristina Rizzo, Giuseppe Vincent Giampino 
musica dal vivo Giovanni Impellizzieri 
produzione TIR Danza, Compagnia Nexus 
con il supporto di CLAPS Spettacolo dal vivo, CSC – Centro per la scena Contemporanea Bassano del Grappa, ACS Abruzzo e Molise, Fondazione Piemonte dal Vivo produzione nata dal progetto ResiDance XL – azione Network Anticorpi XL
#residenze creative#residancexl2019#grandprix#giuseppe vincent giampino#Network Anticorpi XL#CSC - centro per la scena contemporanea#teatro dimora l'arboreto
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