#Armando Piazza
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Armando Piazza · Shawn Phillips, Birds I Naus, 1972.2003
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Naples Italy 🇮🇹 Day Walking Tour Guide 4K - captions & music
Welcome to our Naples Italy Day Walking Tour in 4K ! Join us as we admire the street art at Largo Maradona, explore the vibrant streets of Quartieri Spagnoli, and soak in the historical atmosphere of Piazza Dante and Piazza Bellini. Admire the architectural beauty of Galleria Umberto I, then head to the modern charm of Via Armando Diaz and the grand Corso Umberto I. Our journey continues at the busy Piazza Garibaldi, with the convenient metro station! Stroll down the bustling Via Toledo, wander through the literary haven of Via Port'Alba and the lively Via dei Tribunali.
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February 7 is National Fettuccine Alfredo Day.
You don’t get the status as one of the most popular pasta dishes created without good reason. Fettuccine Alfredo is an Italian (obviously) pasta dish consisting of fresh fettuccine tossed with butter and Parmesan cheese. It’s simple yet delicious. It’s so tasty that it deserves a day all to itself. Whether you are dining out or doing a spot of home cooking, make sure that Fettuccine Alfredo is on the menu on February 7.
History of National Fettuccine Alfredo Day
The beginnings of this dish can be traced back as far as the 15th century, where there are records of Italian cook Martino da Como cooking pasta with butter and cheese which was known as “macaroni romaneschi” or Roman pasta.
The true inventor of fettuccine alfredo though is Alfredo Di Lelio. The Italian restaurateur was trying to entice his wife, Ines, to eat after giving birth to their first child Armando in 1908. He created a recipe that included a blend of noodles, cheese, and butter, and in turn, created a delicious creamy texture.
Fettuccine Alfredo became a go-to meal for his wife and because the dish turned out so good, Di Lelio added it to the menu in his mother’s restaurant, Piazza Rosa. The dish became a massive hit and Piazza Rosa became known as the birthplace of Fettuccine Alfredo. In 1914, Alfredo Di Lelio opened up his own restaurant in Rome called “Alfredo” and later opened up another restaurant with his son in 1950. In 1977, he opened up a version of the restaurant in New York City, where it became a popular hit.
The dish first made its way to America in the 1920s. American travelers were returning home and reporting on it to such an extent that the dish and Alfredo’s restaurant featured in multiple magazines and guidebooks. The dish’s popularity has only grown since, with chains such as Olive Garden popularizing their own version. By 2005 the dish was so popular that it was given its own holiday and the first National Fettuccine Alfredo Day was celebrated.
National Fettuccine Alfredo Day timeline 1977 Alfredo takes over New York Another Alfredo's opens near Rockefeller Center in New York. 1950 Like Father, Like Son Di Lelio and his son Armando opened up a restaurant called II Vero Alfredo, which means “the true Alfredo.” The restaurant is now managed by Alfredo’s grandchildren. 1943 SOLD! Di Lelio sold the restaurant to a new owner, however, it’s originality remained. 1920 Fettuccine Alfredo hits the U.S. Famous American actors Douglas Fairbanks and his wife Mary Pickford tried the dish for the first time while visiting Alfredo Di Lelio’s restaurant. They loved it so much they asked for the recipe to take back with them to the United States where it became extremely popular. 1892 Alfredo di Lelio gets cooking Alfredo di Lelio begins working in the restaurant owned by his mother, Angelina.
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PROSSIMAMENTE A BERGAMO
In ordine di calendario, questi gli appuntamenti da segnare a Bergamo e in provincia a iniziare da quello di GIOVEDì 3 OTTOBRE presso il "Teatro del Borgo" a Ranica: "ONU, NATO e UE - al servizio del Nuovo Disordine Mondiale", conferenza-dibattito condotta dal direttore di "Imola Oggi" Armando Manocchia, con la partecipazione di Gaetano Colonna, Lidia Sella e Daniele Trabucco.
Venerdì 5 OTTOBRE si aprirà una serie di incontri dal titolo "Alimentazione consapevole", il primo dei quali avrà come scopo quello di "Cambiare gli occhi con cui guardare il cibo", a cura di Carlo Zanni. Gli altri incontri avranno come moderatori Paolo Paganelli e Emilia Ferrari. Entrambi gli incontri (le altre date saranno il 25 OTTOBRE e il 15 NOVEMBRE) si terranno a Gandino presso la Biblioteca Comunale in Piazza Vittorio Veneto 9.
Infine, l'ultimo appuntamento di rilievo sarà per SABATO 12 OTTOBRE a Bergamo nella Sala Conferenze "Ferruccio Galmozzi" di via Torquato Tasso 4 con "Alla ricerca del senso perduto - Perchè la società odierna ha perso la logica?": con la "moderazione di Ludovico Vicino, interverranno: Anna Maria Variato, Matteo Brandi e Alessandro Pisani.
NON MANCATE!!!
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Nel 1612, la grande impresa di ripristinare l'acquedotto di Traiano (allora creduto di Augusto) per alimentare Trastevere, Gianicolo e Borgo - la riva etrusca del Tevere, a sinistra della corrente - termina con la conduzione delle acque anche di là dal fiume, verso via Giulia.
Conduzione, si fa per dire: trattavasi pure lì di riattivare infrastrutture romane che correvano quasi al cuore dell'area sacra del Tarentum, sotto i piedi degli abitanti secenteschi - quei pochi superstiti dal Sacco di 85 anni prima e dalle successive pestilenze.
Solo poco prima, un altro papa aveva fatto di un grande acquedotto un'occasione di rigenerazione urbana: era Sisto V Peretti, che, a dire il vero, a portar da bere alle rinseccolite Trastevere e Borgo ci aveva pure provato, ma non gli aveva detto bene.
Dopo la perettiana Acqua Felice nasce così l'Acqua Paola, da Paolo V Borghese, che mise mano all'opera per mezzo di architetti e ingegneri di sicura cazzimma come Giovanni Fontana e Flaminio Ponzio. Pare che l'acquedotto fosse così gagliardo che alla sua inaugurazione, al Fontanone del Gianicolo, costruito appunto a scopo pratico e celebrativo, la pressione potentissima arrivasse a far allagare i terreni vicini. Comunque, lacqua che si beve in Prati, Trastevere e Gianicolense viene da questo acquedotto, fatica congiunta dei Romani e di chi volle ricostruire sul loro solco.
Una delle fontane alimentate dalla Paola non ha bisogno di presentazioni: è il mascherone di via Giulia, assemblato forse con "cocci" romani (la vasca inferiore) e su progetto di Girolamo Rainaldi, un altro, come i Fontana, delle dinastie di architetti che si palleggiarono il Barocco romano.
Spesata forse dai Farnese, di cui reca il giglio sulla testa, la fontana potrebbe aver occasionalmente gettato vino su iniziativa munifica dei suoi sponsor. Di certo, prima dei muraglioni, alle sue spalle lungo il fiume era collocata la fontana che ora occupa piazza Trilussa, e c'era poi una scaletta che da qui scendeva ad una cala portuale sul Tevere, come quelle che ancora si vedono in certe foto di fine Ottocento, non poche a firma del grande Ettore Roesler Franz.
Fotografie e video miei, musica di Armando Trovajoli.
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Ceccano senz'acqua, manca la corrente, il serbatoio non si riempie
Una brutta estate per i servizi ai ceccanesi. E’ mancata la corrente e i due serbatoi che riforniscono i quartieri centrali di Ceccano sono rimasti senza acqua. Così dopo la turnazione notturna, ai ceccanesi è toccata anche la sospensione diurna. La mancanza d’acqua ha riguardato piazza XXV Luglio, via Armando Diaz, via Badia, piazza Berardi, via Boschetto, via Bruno Buozzi, via Castello, via…
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Napoli Città della Musica – Live Festival 2024
L’Amministrazione comunale, grazie alla forte centralità raggiunta da Napoli in questi ultimi anni per i circuiti di musica dal vivo, lancia “Napoli Città della Musica – Live Festival 2024”, ideato in attuazione e coerenza con il progetto “Napoli Città della Musica”, facendo sì che i grandi eventi dal vivo diano valore al nostro territorio. Napoli Città della Musica – Live Festival 2024, gli artisti Il Festival si dislocherà tra Piazza del Plebiscito e lo Stadio Diego Armando Maradona e vedrà numerosi artisti nazionali a vario titolo impegnati con e per la Città della Musica per valorizzare anche le risorse artistiche e professionali della nostra music industry e per attività di inclusione, formazione e lotta alla povertà educativa, attraverso la musica quale strumento di sviluppo e crescita economica e sociale nonché culturale. L’Amministrazione infatti - nell’ottica della strategia di più ampio respiro per la promozione dell’immagine della Città ed anche al fine di incentivare il turismo attraverso sistemi integrati di promozione per rendere Napoli sempre di più una destinazione di riferimento nel mondo - programma e realizza eventi per l’intero anno, anche di rilevanza nazionale e internazionale e d’altronde nel 2023 a Napoli, con l’assessore al Turismo, è stata posta la prima pietra del protocollo delle città della musica italiane per promuovere il “turismo musicale”. Sono altresì state avviate attività volte all’attuazione di una politica per la cultura, intesa quale motore trainante dello sviluppo socio-economico del territorio, con l’obiettivo di sostenere e valorizzare le attività del comparto cultura e, nello specifico, della musica, anche favorendo la nascita e il consolidamento di sinergie e reti di operatori e professionisti, attive a livello locale, regionale, nazionale e internazionale. Music city L’obiettivo è collocare Napoli sulla scena internazionale, trasformandola sempre di più in una Music City, ovvero un luogo con una vivace economia musicale che offre vantaggi economici, occupazionali, culturali e sociali. Non esiste un modello unico per definire una Music City, ma ci sono molti elementi comuni; ed è certo che da un territorio forte di un “sistema musica”, nascono e si realizzano ottimi risultati fra cui: i) impatto economico positivo; ii) turismo musicale; iii) diffusione del brand della città e del territorio; iv) sviluppo culturale ed artistico e, dunque, sociale ed economico; v) attrattiva per investimenti; vi) sviluppo dei settori di indotto (es. ristorazione, alloggi, forniture varie, etc.). Il “Napoli Città della Musica – Live Festival 2024” rappresenta una delle tante attuazioni di questa politica in cui per la prima volta tanti artisti “big” del panorama nazionale ed internazionale non solo si esibiscono, ma partecipano attivamente allo sviluppo della comunità locale e donano ad essa qualcosa. Il dettaglio dei live: STADIO DIEGO ARMANDO MARADONA Il 31 maggio, sarà Gianni Fiorellino ad inaugurare la stagione dei concerti allo stadio, con la proiezione di un docufilm e a seguire il suo live. A giugno, sarà la volta di Ultimo, con due date l’8 e il 9. Il 15 giugno, a salire sul palco dello stadio Maradona saranno invece i Negramaro. Geolier si esibirà in tre date, il 21, 22 e 23 giugno. Chiude la serie di concerti al Maradona, Nino D'Angelo, con il suo live del 29 giugno. PIAZZA DEL PLEBISCITO I 14 concerti previsti in Piazza del Plebiscito sono organizzati in sinergia con la Sovrintendenza ai Beni culturali. Gigi D'Alessio darà il via alla stagione con 8 concerti a giugno (7, 8, 9, 11, 12, 14, 15, 16). Attesissimo il ritorno di Renato Zero a Napoli, che si esibirà in invece in doppia data, con due concerti in piazza il 21 e 22 giugno. La festa della musica continua poi con un grande concerto evento gratuito: il 27 giugno, per la prima volta a Napoli, si terrà Radio Italia Live – Il Concerto in piazza del Plebiscito, realizzato in collaborazione con il Comune di Napoli. Il giorno successivo, il 28 giugno, sarà il turno del cantautore partenopeo Tropico. Nella programmazione di settembre invece è previsto un doppio appuntamento, il 17 ed il 18, con la reunion dei Co’Sang. Read the full article
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Napoli, via alla lunga estate musicale della città: "Napoli Città della Musica - Live Festival 2024"
Napoli, via alla lunga estate musicale della città : "Napoli Città della Musica - Live Festival 2024" L'Amministrazione comunale, grazie alla forte centralità raggiunta da Napoli in questi ultimi anni per i circuiti di musica dal vivo, lancia "Napoli Città della Musica – Live Festival 2024", ideato in attuazione e coerenza con il progetto "Napoli Città della Musica", facendo sì che i grandi eventi dal vivo diano valore al nostro territorio. Il Festival si dislocherà tra Piazza del Plebiscito e lo Stadio Diego Armando Maradona e vedrà numerosi artisti nazionali a vario titolo impegnati con e per la Città della Musica per valorizzare anche le risorse artistiche e professionali della nostra music industry e per attività di inclusione, formazione e lotta alla povertà educativa, attraverso la musica quale strumento di sviluppo e crescita economica e sociale nonché culturale. L'Amministrazione infatti nell'ottica della strategia di più ampio respiro per la promozione dell'immagine della Città ed anche al fine di incentivare il turismo attraverso sistemi integrati di promozione per rendere Napoli sempre di più una destinazione di riferimento nel mondo - programma e realizza eventi per l'intero anno, anche di rilevanza nazionale e internazionale e d'altronde nel 2023 a Napoli, con l'assessore al Turismo, è stata posta la prima pietra del protocollo delle città della musica italiane per promuovere il "turismo musicale". Sono altresì state avviate attività volte all'attuazione di una politica per la cultura, intesa quale motore trainante dello sviluppo socio-economico del territorio, con l'obiettivo di sostenere e valorizzare le attività del comparto cultura e, nello specifico, della musica, anche favorendo la nascita e il consolidamento di sinergie e reti di operatori e professionisti, attive a livello locale, regionale, nazionale e internazionale. L'obiettivo è collocare Napoli sulla scena internazionale, trasformandola sempre di più in una Music City, ovvero un luogo con una vivace economia musicale che offre vantaggi economici, occupazionali, culturali e sociali. Non esiste un modello unico per definire una Music City, ma ci sono molti elementi comuni; ed è certo che da un territorio forte di un "sistema musica", nascono e si realizzano ottimi risultati fra cui: 1) impatto economico positivo; 2) turismo musicale; 3) diffusione del brand della città e del territorio; 4) sviluppo culturale ed artistico e, dunque, sociale ed economico; 5) attrattiva per investimenti; 6) sviluppo dei settori di indotto (es. ristorazione, alloggi, forniture varie, etc.). Il "Napoli Città della Musica – Live Festival 2024" rappresenta una delle tante attuazioni di questa politica in cui per la prima volta tanti artisti "big" del panorama nazionale ed internazionale non solo si esibiscono, ma partecipano attivamente allo sviluppo della comunità locale e donano ad essa qualcosa. Il dettaglio dei live: STADIO DIEGO ARMANDO MARADONA: Il 31 maggio, sarà Gianni Fiorellino ad inaugurare la stagione dei concerti allo stadio, con la proiezione di un docufilm e a seguire il suo live. A giugno, sarà la volta di Ultimo, con due date l'8 e il 9. Il 15 giugno, a salire sul palco dello stadio Maradona saranno invece i Negramaro. Geolier si esibirà in tre date, il 21, 22 e 23 giugno. Chiude la serie di concerti al Maradona, Nino D'Angelo, con il suo live del 29 giugno. PIAZZA DEL PLEBISCITO: I 14 concerti previsti in Piazza del Plebiscito sono stati organizzati in sinergia con la Sovrintendenza ai Beni culturali. Gigi D'Alessio darà il via alla stagione con 8 concerti a giugno (7, 8, 9, 11, 12, 14, 15, 16). Attesissimo il ritorno di Renato Zero a Napoli, che si esibirà in invece in doppia data, con due concerti in piazza il 21 e 22 giugno. La festa della musica continua poi con un grande concerto evento gratuito: il 27 giugno, per la prima volta a Napoli, si terrà Radio Italia Live – Il Concerto in piazza del Plebiscito, realizzato in collaborazione con il Comune di Napoli. Il giorno successivo, il 28 giugno, sarà il turno del cantautore partenopeo Tropico. Nella programmazione di settembre invece è previsto un doppio appuntamento, il 17 ed il 18, con la reunion dei Co'Sang. PROGETTI SOLIDALI: Napoli Città della Musica - Live Festival 2024 non è soltanto spettacoli e live, ma anche tanto cuore e solidarietà, inclusione ed attenzione ai giovani: ogni artista che si esibirà nell'ambito del Festival ha deciso infatti di supportare un progetto solidale a sostegno delle Fondazioni e Associazioni di questa terra aggiungendo ulteriore valore ad una rassegna già ricca di musica e divertimento per la valorizzazione del territorio e delle professionalità dell'intero comparto così come sul sociale ed i giovani. Gianni Fiorellino incontrerà, per masterclass di formazione, i ragazzi della Fondazione Famiglia di Maria, che opera in favore dei minori e delle famiglie che presentano disagi socio-economici. La Fondazione promuove la valorizzazione delle capacità relazionali e la solidarietà, l'amicizia ed il reciproco rispetto tra i bambini, e tra questi e l'ambiente in cui vivono, ispirandosi all'osservanza dei principi di legalità e di non violenza. Gigi D'Alessio sarà per il terzo anno consecutivo al fianco della Fondazione Santobono Pausilipon Onlus e dell'Ospedale pediatrico, a sostegno della raccolta fondi per il progetto "Curare a casa", finalizzato all'acquisto di un camper dotato di tutta l'attrezzatura medica d'avanguardia, per garantire l'assistenza domiciliare ai piccoli pazienti pediatrici. L'artista romano Ultimo ha invece sviluppato uno speciale progetto con Fondazione Foqus, riservando a 100 ragazzi della Fondazione la partecipazione ai suoi concerti al Maradona. Un progetto che rinnova la collaborazione dello scorso anno, quando, in occasione della presentazione del suo brano 'Occhi lucidi', ha donato alla Fondazione l'installazione delle luci natalizie ed un quadro realizzato dallo stesso cantante. I Negramaro supportano il progetto della Fondazione Pino Daniele, "I suoni delle emozioni" che, grazie alla collaborazione con il conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e con la Fondazione Foqus, garantirà un percorso esperienziale sonoro-musicale ai ragazzi dei Quartieri Spagnoli, e permetterà di mettere in atto iniziative e attività laboratoriali legate alla musica, a contrasto del fenomeno della dispersione scolastica. Renato Zero, dopo i suoi live in piazza del Plebiscito, celebra l'atteso ritorno a Napoli incontrando il suo pubblico il 24 giugno, con un talk che si terrà negli spazi della Fondazione Foqus, nei Quartieri Spagnoli. In quell'occasione, l'artista consegnerà le nuove divise di gioco in regalo ai piccoli atleti della squadra di calcio 'Spartak San Gennaro'. Geolier abbraccia un progetto a contrasto della dispersione scolastica nel quartiere di Scampia. Il rapper sosterrà infatti, attraverso la Fondazione Città Nuova, la Sartoria sociale che ha creato il marchio fatto@scampia, un laboratorio nato da un bene confiscato alla camorra e pensato per le ragazze e i ragazzi del quartiere a rischio marginalità dopo l'abbandono degli studi. Il laboratorio sartoriale ha avviato, sin dalla sua nascita, corsi di formazione per operatore dell'abbigliamento, offrendo una formazione tout court dal fashion design alla modellistica, fino alla sartoria e divenendo oggi operativo anche sul mercato. Radio Italia Live – Il Concerto, per la prima volta a Napoli, sostiene il progetto della Fondazione Santobono Pausilipon e dell'Ospedale pediatrico, promuovendo il numero solidale per la raccolta fondi a favore del progetto "Curare a casa" nei giorni a ridosso dell'evento e in occasione della trasmissione del concerto su tutti i mezzi del gruppo Radio Italia, Sky Uno, TV8 e NOW. La campagna sarà inoltre amplificata sui canali social e web dell'emittente, godendo di una visibilità di impatto nazionale anche nei giorni successivi al concerto. Davide Petrella in arte "Tropico", da sempre attento all'arte e alla bellezza in tutte le sue forme, per promuovere e sensibilizzare il recupero del patrimonio artistico della città di Napoli, ha deciso di devolvere una quota dell'incasso del concerto a favore di una delle operazioni di restauro e recupero dei siti d'arte della città, tramite il progetto "adotta una statua" dell'associazione "Friends of Naples", mettendo in atto, dunque, un'operazione di valorizzazione dei beni culturali attraverso la musica. Nino D'Angelo è da sempre impegnato per il suo quartiere di origine San Pietro a Patierno, dove, anche in questa occasione, porterà un progetto a supporto di una causa solidale. Benché la musica sia fenomeno trasversale e informi, soprattutto a Napoli, le attività di tutto l'anno, certamente giugno è diventato simbolicamente il mese della musica! Dopo che due anni fa, per la prima volta, Napoli fu città Capofila a livello nazionale della Festa della Musica, il percorso è continuato in un crescendo, ed anche per il 2024 il Comune di Napoli ha scelto di aderire alle celebrazioni della "Festa della Musica", che in Italia è promossa dal Ministero della Cultura, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dal Dipartimento per le Politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinata dalla AIPFM – Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica. Giunta alla 30° edizione, la manifestazione si svolgerà il 21 giugno, giorno del solstizio d'estate, e sarà dedicata al tema "La prima orchestra siamo noi". A Napoli, in occasione della Festa della Musica 2024, vie e piazze della città accoglieranno palchi e pedane dove potranno liberamente esibirsi artisti locali e non (con prenotazione sul portale festadellamusicaitalia.it). Alle performance del 21 giugno si aggiungerà un incontro di approfondimento dedicato al ruolo delle orchestre e delle bande musicali, tema chiave dell'edizione 2024, in programma giovedì 20 giugno presso Palazzo Cavalcanti, sede dell'Ufficio Musica del Comune di Napoli. "Il calendario dei grandi concerti dal vivo è il risultato di una programmazione lunga, avviata dall'Amministrazione due anni fa e frutto di un intenso lavoro legato al progetto Napoli Città della Musica. Napoli si conferma al centro dell'industria musicale, ribadendo una credibilità già raggiunta lo scorso anno, quando i Coldplay, una band internazionale, scelsero proprio lo Stadio Maradona per una tappa del loro tour mondiale a 30 anni di distanza dagli U2. Quest'anno Napoli Città della Musica continua nel segno dei grandi artisti, con un cartellone ricco di concerti, in grado di offrire una programmazione variegata per tutte le generazioni. Gli appuntamenti al Plebiscito e allo stadio ci restituiscono numeri da vera Music City, con diverse date che hanno registrato subito il sold out. Gli artisti non si limiteranno alla musica, ma lasceranno sul territorio iniziative dalla forte ricaduta sociale per i giovani e le fasce deboli, elemento che rende il Napoli Città della Musica - Live Festival 2024 ancora più unico nel panorama nazionale" così il Sindaco di Napoli. "Napoli Città della Musica è un progetto fortemente voluto dal Sindaco che in due anni ha prodotto ottimi risultati, fra le altre invertendo concretamente gli orientamenti della music industry e dei live in favore di Napoli che finalmente è al centro della musica nazionale ed internazionale! Sono molto soddisfatto che i grandi players nazionali della musica abbiano scelto Napoli e abbiano voluto esser parte del progetto della città della musica soprattutto declinandolo per i giovani, la formazione ed il sociale e l'inclusione perché musica è business ma anche sviluppo e crescita culturale e sociale, anche questa è industria culturale! Avere degli artisti di questo calibro che si esibiscono in città e che lasciano qualcosa alla città è un unicum di cui Napoli deve andare fiera", così il Delegato del Sindaco per l'industria musicale e dell'audiovisivo. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Nuovo post su Atom Heart Magazine
Nuovo post pubblicato su https://www.atomheartmagazine.com/negramaro-tour-2024-biglietti/
Negramaro Tour Negli Stadi 2024 – Info e Biglietti
I Negramaro, dopo due decenni di successi e trionfi musicali, sono pronti a una una serie di eventi live negli stadi nel 2024. Questi concerti, che uniranno virtualmente il Sud e il Nord d’Italia, prenderanno il via in estate.
Negramaro Tour 2024: Napoli, Milano e Messina
Dopo essere stati la prima band italiana a esibirsi alla Scala del calcio nel 2008, i Negramaro ritornano a San Siro, e questa volta si esibiranno anche per la prima volta allo stadio di Napoli. Questa data, in particolare, è considerata un regalo speciale per i fan e per la città di Napoli, a cui la band è profondamente legata artisticamente e umanamente.
“La prima volta nello stadio Maradona di Napoli per i Negramaro corrisponde al sogno più grande della nostra vita. Abbiamo deciso di dedicarlo a Pino Daniele, il nostro primo “cicerone” in città. Lo ha fatto con le sue canzoni, lo ha fatto con la sua amicizia e con le nostre chitarre insieme. Pino ci manca e glielo canteremo con tutto il nostro cuore e la nostra voce!“. Ha dichiarato Giuliano Sangiorgi.
A queste due città, si aggiungerà anche la tappa a Messina, a gran richiesta visto il successo del concerto in Piazza Duomo del 29 dicembre 2022. Questa volta i Negramaro si esibiranno allo Stadio Franco Scoglio, in estate, esattamente il 3 luglio 2024. I biglietti per questa data saranno in vendita dal 22 novembre 2023.
Appuntamenti che segnano un nuovo inizio della band, dopo il trionfo dello scorso anno con il tour estivo N20 – che ha fatto registrare sold out in tutte le date – e con cui i Negramaro hanno celebrato il ventennale di una storia ricca di successi.
Le date del tour negli stadi
15 giugno 2024: Napoli, Stadio Diego Armando Maradona
22 giugno 2024: Milano, Stadio San Siro
3 luglio 2024: Messina, Stadio Franco Scoglio
Negramaro Tour 2024 – Dove Acquistare i biglietti
TicketOne
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Si svolgerà martedì 31 ottobre 2023, alle ore 19.30, presso Spazio5 - viaCrescenzio 99/d, a pochi metri da piazza del Risorgimento e non lontano dalla metro Ottaviano - la presentazione del libro- inchiesta di Virginia CiaravoloTruffe amorose. Da relazione virtuale a morte reale (Armando Editore). L’autrice dialogherà con Francesca Ripanti (PxiL - Pazzi per i Libri). Da qualche anno a questa parte, assistiamo impotenti ad un reato, conosciuto come “Romance Scam”, Truffa sentimentale o Truffa amorosa; una forma particolare di cyber-truffa, di raggiro volto all’ottenimento illecito di denaro, utilizzando Internet come mezzo privilegiato di interazione con la vittima. Nell’affrontare questo fenomeno, paradossalmente dimentichiamo che le truffe online non hanno solo come denominatore comune l’ottenimento illecito di denaro, ma spesso il danno esistenziale e psicologico è altrettanto importante quanto l’estorsione economica. A riprova la terribile vicenda di Daniele Visconti, la cui storia viene analizzata nel libro. La giovane vittima, completamente manipolata dal suo predatore online, è passata da un innamoramento virtuale a morte reale, suicidandosi a soli ventiquattro anni. Il testo, grazie all’ausilio di differenti specialisti, pone all’attenzione del lettore la decodifica del fenomeno, analizzandolo in tutte le sue sfaccettature, fornendo elementi importanti per un prezioso lavoro di formazione/informazione affinché casi del genere non accadano più. L’opera si pone come libro/inchiesta per affrontare il fenomeno a trecentosessanta gradi, uno studio della scottante problematica in tutte le sue sfaccettature, come risultato di un lungo e accurato lavoro, frutto di molteplici professionalità messe in campo. Uno strumento validissimo per riflettere non solo sul reato in oggetto, ma che si focalizza con sensibilità sulla terribile piaga del suicidio giovanile. I proventi del volume verranno devoluti alla ODV “Daniele Visconti”. Truffe amorose. Da relazione virtuale a morte reale. La storia di Daniele Visconti, di Virginia Ciaravolo, pubblicato da Armando Editore e disponibile in libreria da ottobre 2023, verrà presentato a Spazio5 martedì 31 ottobre.
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Skiantos: rivoluzione punk/futurista
Contesto storico e sociale
Il 1975 è un anno di guerra civile latente. Molti scontri fisici tra estrema sinistra e neofascisti, in cui il numero di neofascisti uccisi superava quello dei morti di sinistra: un altro segno dell’evoluzione di una linea armata e organizzata nell’area su cui dominavano le Brigate rosse.
Fu l’anno in cui Pierpaolo Pasolini morì ucciso barbaramente a Ostia dal Rana che gli passò su e giù con la macchina sfigurandone il cadavere nel fango della più tenebrosa periferia romana. È anche l’anno in cui i Khmer Rossi del dittatore comunista Pol Pot prendono il potere in Cambogia e scatenano un genocidio che fa concorrenza per mostruosità a quelli di Hitler e di Stalin, ma anche l’anno in cui i Pink Floyd raggiungono l’apice del successo e in cui la Soka Gakkai internazionale, la versione giapponese del buddismo organizzato, viene fondata ufficialmente. È ancora l’anno in cui seguita a trascinarsi l’eterno processo per la strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 in cui adesso sono imputati sia estremisti di destra che di sinistra.
In Inghilterra accadono grandi cose: Charlie Chaplin viene insignito col titolo di baronetto dalla regina Elisabetta. Margaret Thatcher viene eletta leader del partito conservatore inglese e dunque candidata a diventare Prime Minister quando i tories vinceranno le elezioni. A marzo si apre il quattordicesimo congresso del partito comunista che Enrico Berlinguer vince largamente con la sua idea del Compromesso Storico contro l’ala filosovietica di Armando Cossutta.
La guerra del Libano metteva in crisi un paese occupato dall’Olp di Yasser Arafat che vagava nel Medio Oriente senza trovare pace né patria. Partiva la prima attività di uno sconosciuto ragazzo intraprendente di nome Bill Gates che aveva impiantato una azienda informatica in un garage da cui sarebbe uscita Microsoft e il personal computer.
In Spagna muore il dittatore Francisco Franco che aveva tenuto il potere per trentasei anni dopo essersi ribellato alla Repubblica spagnola e aver vinto quella guerra con l’aiuto di Hitler e Mussolini, mentre la parte opposta aveva ricevuto armi e istruttori dell’Unione sovietica. La guerra di Spagna aveva lasciato una grande piaga aperta che seguitava a produrre dolore e nostalgie ancora durante gli anni Sessanta e Settanta.
La Spagna voltava pagina senza avere risolto i suoi problemi ideologici.
La sua azione in quella guerra aveva prodotto un conflitto sempre più violento fra comunisti e sinistra non comunista, le cui conseguenze si riverberavano ancora nella politica italiana del dopoguerra, provocando la crescita di quell’anticomunismo di sinistra che fu una componente genetica dei socialisti italiani, fra loro spaccati tra frontisti e autonomisti, come gli anni di Craxi mostreranno subito dopo quel 1975.
Nasce il Fondo per l’Ambiente Italiano: Storia, arte e natura da salvare e restituire ai cittadini italiani, rinverdendo in questi ultimi la consapevolezza e l’orgoglio di avere a pochi passi da casa un patrimonio inestimabile da preservare per le future generazioni. Un merito che da decenni viene riconosciuto agli attivisti del Fondo per l’Ambiente Italiano, il cui atto di nascita venne sottoscritto il 28 aprile del 1975, a Milano.
Finisce la guerra in Vietnam: «Questa è un sporca guerra crudele ma spero che voi a casa riusciate a capire perché la combattiamo». Furono le ultime parole indirizzate da un soldato americano alla sua famiglia, prima di morire in battaglia nel 1969. Sei anni dopo terminava uno dei conflitti più sanguinosi del Novecento, che avrebbe lasciato sul terreno i corpi straziati di milioni di innocenti e di giovani soldati mandati a morire senza un perché.
Inaugurata Gardaland: Catturato dalle meraviglie di Disneyland, l’imprenditore Livio Furini decide di trasporre quell’esperienza nel suo Paese, dando vita a Gardaland, il primo parco di divertimenti stabile in Italia. Un investimento da 200 milioni di lire che coinvolge altri soci e che dopo l’acquisto di terreni in località Ronchi (nel comune di Castelnuovo del Garda, in Veneto), vede iniziare i lavori nel febbraio del 1975.
Nasce il videogioco domestico: I giochi elettronici entrano nel quotidiano di milioni di ragazzi con la prima versione domestica di un videogioco. Si tratta di Pong, simulatore di ping-pong sviluppato da Atari, già noto ai giovanissimi frequentatori di sale giochi nella versione coin-op (lanciata nel 1972).
Esce “A Night at the Opera” dei Queen: Con A Night at the Opera i Queen sfornano il loro quarto album, che consacra la band britannica nel panorama del rock mondiale.
Prodotto da Roy Thomas Baker e finito di registrare a luglio del 1975, il disco era stato inizialmente concepito come parte di un doppio album, che avrebbe dovuto contenere anche il successivo “A Day at the Races” (uscito a distanza di un anno); questo perché entrambi i titoli richiamano due omonimi film dei fratelli Marx, alla cui geniale comicità Freddie Mercury e company volevano rendere omaggio.
In questo contesto muovono i primi passi gli Skiantos!
Va subito chiarito che gli Skiantos hanno avuto la fortuna di trovarsi nel posto giusto (Bologna) al momento giusto (il 1977), visto che il cosiddetto “Movimento del ’77”, partito da un’occupazione dell’Università di Roma per protestare contro il progetto di riforma del ministro dell’Istruzione, si era diffuso velocemente in tutt’Italia attecchendo rapidamente soprattutto nel capoluogo emiliano.
Il gruppo nasce in forma embrionale nel 1975 a Bologna, quando un gruppo di ragazzi del DAMS si ritrova per suonare nella cantina del futuro cantante Roberto Antoni, poi conosciuto come Freak Antoni. Nel 1976 Freak Antoni faceva parte anche di un gruppo chiamato Demenza Precoce. Il progetto Skiantos prese maggiore concretezza nel 1977 con Inascoltable, inciso in «una notte di improvvisazione per una decina di persone innamorate della musica» (Freak Antoni), molte delle quali non si conoscevano fra loro.
Alle registrazioni, che furono pubblicate su musicassetta da Oderso Rubini della Harpo’s Bazaar (in seguito Italian Records), parteciparono 5 cantanti, 6 musicisti. I concerti del gruppo, soprattutto agli inizi, sono caratterizzati da performance provocatorie con riferimenti all’avanguardia futurista e dadaista, che includono il lancio di ortaggi sul pubblico da parte dei musicisti.
Oltre a sfidare la politica e il modello tradizionale di musica (gli Skiantos hanno sempre dichiarato con orgoglio di non saper suonare), la band propone anche concerti assurdi, dove i membri del gruppo si presentano talvolta vestiti con impermeabili e scolapasta in testa, altre volte in abiti eleganti che verranno poi sporcati dal lancio di oggetti e sostanze varie dalla platea.
In questo senso, le esibizioni degli Skiantos sono una sfida al pubblico e un ribaltamento del rapporto star-pubblico, che viene spesso insultato e provocato, con tanto di lancio di ortaggi verso gli spettatori (poi prontamente rilanciati dagli stessi sul palco).
1978-1982: dalla Cramps Records allo scioglimento Nel 1978 gli Skiantos realizzano per la Cramps Records di Gianni Sassi il loro secondo LP dal titolo MONO tono, a detta del leader Freak Antoni un disco punk, con cui si affermano grazie anche all’anticonformismo di rottura sociale tipico del Movimento del ’77, di cui il gruppo stesso diventa ben presto uno dei portavoce.
Il disco fu preceduto dal singolo Karabigniere Blues/Io sono un autonomo, sempre pubblicato dalla Cramps Records. Il disco inizia con un dialogo accelerato in gergo giovanile dell’epoca. Ma tutti i brani sono straordinari, con il puro nonsense che raggiunge livelli stellari (“Io me la meno/ ogni notte mi dimeno/ domani prendo il treno/ e vado fino a San Remo”), anche se i testi toccano il vertice assoluto nel brano-manifesto “Largo all’avanguardia” (“Siete un pubblico di merda/ applaudite per inerzia” .
“Compran tutti i cantautori/ come fanno i rematori/ quando voglion fare i cori/ che profumano di fiori/ Me mi piace scoreggiare/ non mi devo vergognare”). Con questo brano si comprende con certezza che gli Skiantos adottano programmaticamente la scelta di usare termini “bassi”, allo scopo di porsi come dicotomica alternativa anti-colta all’imperante cultura alta, sfruttando la loro più grande trovata: la demenzialità.
Il 2 aprile 1979 partecipano al Bologna Rock, un festival che si svolse nel palasport locale e che vedeva sul palco i migliori gruppi dell’allora scena punk rock e new wave cittadina. Fra questi vi erano i Windopen, Luti Chroma, Gaznevada, Bieki, Naphta, Confusional Quartet, Andy J. Forest, Frigos e Cheaters.
Gli Skiantos portarono sul palco una cucina, un tavolo, un televisore e un frigo, misero a bollire gli spaghetti e poi li mangiarono, senza suonare nulla; alle proteste del pubblico Antoni avrebbe risposto “Non capite un cazzo: questa è avanguardia, pubblico di merda”. L’esibizione, definita una fuga dall’immagine stereotipata del gruppo rock in cui la band cominciava a sentirsi intrappolata, fu però fraintesa e disprezzata da molti dei precedenti estimatori.
Freak Antoni a tale proposito ha commentato: “La nostra provocazione aveva toccato, a seconda dei punti di vista, il fondo e l’apice nello stesso momento”.
Nel 1979 danno alle stampe l’LP Kinotto, a detta di Freak Antoni un LP new wave. Nello stesso anno partecipano al concerto Omaggio a Demetrio Stratos organizzato dalla Cramps Records.
Dalle registrazioni del concerto fu realizzato l’album 1979 Il concerto – Omaggio a Demetrio Stratos che, oltre all’inedita Ehi Bubba Loris degli Skiantos, raccoglie i brani di altri autori presenti, tra cui gli Area, Francesco Guccini, Eugenio Finardi, Roberto Ciotti, Angelo Branduardi, Antonello Venditti e Kaos Rock.
Lo stesso anno Freak Antoni si separa dagli Skiantos, che si presentano alla selezione per il Festival di Sanremo con “Fagioli”, ma vengono scartati.
Il 6 febbraio 1980 il gruppo viene invitato dalla Cramps Records al festival musicale Rock ’80. I brani del concerto vengono pubblicati nella compilation dall’omonimo titolo, in cui compaiono anche altri gruppi tra cui i Kaos Rock, gli Windopen, i Take Four Doses, gli X Rated, le Kandeggina Gang e i Dirty Actions. In seguito, Rock ’80 sarebbe stato ristampato più volte in Italia e in Germania.
Sempre nel 1980 esce una delle loro canzoni più famose, Mi piaccion le sbarbine, già brano di apertura di Kinotto, inserita come lato B del singolo Fagioli. Fu la scelta di presentare Fagioli alle selezioni del Festival di Sanremo 1980 a determinare la fuoriuscita del cantante dal gruppo, che negli anni successivi si dedicò ad altri progetti tra i quali Beppe Starnazza e i Vortici, L’incontentabile Freak Antoni e ad esprimere il suo lato più squisitamente satirico e letterario.
Dopo questa opera, all’apice del successo, arrivò nel 1980 l’LP Pesissimo! dove nel retro-copertina appariva la signora Matilde, mamma del batterista del gruppo Leo Tormento Pestoduro. Fu anche il primo e unico LP che non vide la partecipazione dello storico leader Freak Antoni.
Al suo posto debuttò Linda Linetti, la prima voce femminile degli Skiantos. Nel 1981-1982 gli Skiantos furono coinvolti in un’improbabile e curiosa pubblicità delle patatine Good Pai, con la manipolazione del brano “Eptadone”. Le critiche ricevute per l’album “Pesissimo!” porteranno poi il gruppo allo scioglimento nel 1982.
Nel 1981 Freak Antoni pubblica il box L’incontenibile Freak Antoni, composto da cinque singoli di altrettante denominazioni fasulle (I Nuovi ’68, gli Hot funkers, Astro Vitelli & i Cosmoz, i Genuine Rockers e i Recidivi).
1987-2009: rinascita e riscoperta della band Il gruppo si ricompone temporaneamente nella formazione a 3 (Freak Antoni, Dandy Bestia e Stefano Sbarbo) nel 1984 con la pubblicazione di Ti spalmo la crema, prologo della riunione definitiva che avverrà nel 1987 con l’album Non c’è gusto in Italia ad essere intelligenti.
Dei componenti del nucleo storico rimangono il cantante Roberto “Freak” Antoni e il chitarrista/compositore delle musiche Fabio “Dandy Bestia” Testoni a cui si aggiunge nel 1990 il bassista Marco Nanni (ex Stadio, ex Lucio Dalla) detto “Marmo”. La formazione originale, tranne il bassista Frankie Grossolani, si riunisce occasionalmente nel 1999 per registrare l’album Doppia dose.
Nel 1992 gli Skiantos pubblicano Signore dei dischi e nel 1993 Saluti da Cortina che ottengono un buon successo.
Agli Skiantos viene attribuito il merito di avere inventato il rock demenziale[1], basato su testi ironici e apparentemente banali dai quali emerge spesso una satira intelligente, graffiante e surreale. Il gruppo definisce il termine “demenziale” come «un cocktail di ironia, improvvisazione, poesia quasi surreale, cretinerie, paradossi e colpi di genio».
Nel gennaio 2008, Freak Antoni ha raccontato le origini e il percorso degli Skiantos nel programma Fahrenheit di Radio 3, nella sezione Storyville, in cinque puntate di circa mezz’ora; l’audio e le trascrizioni sono reperibili qui.
Gli Skiantos hanno avuto una certa influenza su diversi artisti dell’area bolognese, tra cui Vasco Rossi (che li vorrà come gruppo di spalla al tour del 1990), Luca Carboni e altri. A testimonianza della conquistata rispettabilità artistica, nell’album Doppia dose gli Skiantos si avvalgono della collaborazione di vari artisti di fama come Lucio Dalla, Luca Carboni, Enzo Iacchetti e Samuele Bersani. Ha collaborato alla registrazione di alcuni album anche il batterista Vincenzo Restuccia.
Nel 2004 e 2005 sono ospiti musicali fissi di Colorado Cafè, programma di cabaret trasmesso da Italia 1 e ideato da Diego Abatantuono.
Nel 2007 al MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti grazie al lavoro comune di Freak Antoni e Giordano Sangiorgi, patron del Mei, gli Skiantos festeggiano i 30 anni di carriera dall’uscita del primo disco. Nello stesso anno Giordano Sangiorgi con Benedetto Zacchiroli dello staff del Sindaco del Comune di Bologna Sergio Cofferati premia Freak Antoni in Comune a Bologna per i 30 anni di carriera con un premio legato a Bologna Città Creativa della Musica Unesco.
All’inizio del 2009 esce Dio ci deve delle spiegazioni (“possibilmente convincenti” è il sottotitolo), un album che nella biografia ufficiale viene definito “ad alto tentativo d’introspezione e che si fa carico di alcune domande a carattere umano-esistenziale”. Nel dicembre del 2009 esce Phogna – The Dark Side of the Skiantos, EP con quattro brani.
2012-oggi: abbandono e morte di Freak Antoni, fatti recenti Nell’aprile del 2012 Roberto “Freak” Antoni comunica la sua volontà di lasciare il gruppo. Il cantante ha affermato di aver preso tale decisione per lo scarso spazio destinato al gruppo nell’odierna scena musicale, preferendo concentrarsi su nuovi progetti artistici, tra i quali la Freak Antoni Band e alcune collaborazioni musicali.
Il 27 giugno del 2013 sulla pagina Facebook degli Skiantos appare il messaggio «E se si ripartisse senza Freak?? Apriamo il dibattito…», che segnala che gli Skiantos rimasti stanno valutando di tornare sul palco anche senza il loro leader storico.
Freak Antoni muore nel febbraio 2014, dopo un lungo periodo di malattia.
Per ricordarlo gli Skiantos organizzano il 16 aprile, giorno del suo compleanno, un concerto a Bologna a cui partecipano gruppi e solisti sia demenziali, come Lino e i Mistoterital, Marco Carena, i Powerillusi, i Belli Fulminati nel Bosco, sia di altri generi ma a lui legati come Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Gli Avvoltoi, Claudio Lolli, Omar Pedrini, Luca Carboni, Johnson Righeira, Maurizio Solieri, Ricky Portera e Altera.
Nel novembre 2014 gli Skiantos pubblicano il nuovo singolo “Evacuazioni”, l’ultimo inciso con Freak Antoni.
L’anno successivo il gruppo riprende l’attività live, esibendosi in varie occasioni tra cui alla rassegna “Imola in musica” il primo giugno 2016, al “Festival della Canapa” di Forlì il 17 e 18 giugno 2016 e al “Festival dell’Unità” di Ravenna il 9 settembre 2016.
Nel 2018 gli Skiantos partecipano all’album Powerillusi & Friends dei Powerillusi; nel disco interpretano il brano Il superpezzo[18]. Dal 2019 inizia una collaborazione con il cantante Nevruz.
Gli Skiantos hanno generato numerosi stuoli di imitatori: i primi sono stati i Sorella Maldestra, che pubblicarono l’lp “Cadavere” nel 1979. Più punk, più duri e più volgari, e decisamente in competizione: nel loro brano più celebre, “Io sono un fric”, un verso è decisamente esplicativo (“Degli Skiantos me ne frego/ non li vedo né li cago”). Devono qualcosa agli Skiantos anche i gruppi che parteciparono al progetto Rock 80 della Cramps, come i Windopen (“Sei in banana dura”) e le Kandeggina Gang (“Sono cattiva”).
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https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-verita-rdquo-racconta-altro-pezzo-vicenda-che-ha-362625.htm
4 ago 2023 09:21
“LA VERITÀ” RACCONTA UN ALTRO PEZZO DELLA VICENDA CHE HA COINVOLTO IL TENENTE PASQUALE STRIANO, ACCUSATO DI ESSERE IL BARICENTRO DI UNA CENTRALE DI DOSSIERAGGIO - IL FINANZIERE, CHE “SPIAVA” IL MINISTRO CROSETTO, STAVA IN REALTA’ FACENDO CONTROLLI ANTI-RICICLAGGIO SU DUE FRATELLI, DA LUI CONSIDERATI VICINI A ESPONENTI DEL CRIMINE ORGANIZZATO, E SI È ACCORTO CHE IL MINISTRO DELLA DIFESA (PROBABILMENTE IGNARO DEL PEDIGREE DEI SOCI) CONDIVIDE CON LORO QUOTE IN TRE DIVERSE SOCIETÀ - LA DIFESA DI STRIANO: “SEGUIVO L’ANDAMENTO CRIMINALE E SOCIALE DEL PAESE. HO DOVUTO FARE MILLE INTERROGAZIONI INFORMATICHE PER CAPIRE I LORO BUSINESS…” -
Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori per “La Verità”
I giornali hanno denunciato l’esistenza di una centrale di dossieraggio dei politici dentro alla Direzione nazionale antimafia. In realtà la vicenda del tenente P.S. (non è un maresciallo come ha scritto qualcuno) indagato per accesso abusivo a banche dati informatiche potrebbe essere un po’ più articolata […]
La questione riguarda il ruolo centrale assunto dal Servizio segnalazioni operazioni sospette presso la Dna, nel cui perimetro operativo si muoveva un apposito gruppo di lavoro composto da uomini della Gdf e della Direzione investigativa antimafia. Ne facevano parte alcuni di quelli che erano considerati i migliori investigatori su piazza […]
Le prime interrogazioni ai database individuate come sospette risalgono al 28 luglio, al 10 ottobre e al 20 ottobre 2022 e ad esse sarebbero seguiti articoli del quotidiano Domani.
Quel che è certo è che P.S., sino a novembre, quando è stato trasferito, ha lavorato in base ai vecchi standard che consentivano al gruppo di lavoro di accedere liberamente alle banche dati senza dover compilare o firmare moduli di richiesta di autorizzazione.
Spesso non venivano nemmeno compilate informative finali dopo la lavorazione delle Sos riguardanti soggetti già attenzionati dall’Antimafia e selezionate nel mare magnum delle segnalazioni (145.000 nel solo 2022).
Tutte le attività, almeno sino a pochi mesi fa, non necessitavano di nullaosta formali.
Gli unici paletti erano rappresentati dal tema delle ricerche: le investigazioni dovevano rimanere nell’ambito del riciclaggio e della criminalità organizzata […] In passato le Sos venivano inviate unicamente alla Guardia di finanza e alla Dia, poi grazie a un protocollo firmato con la Dna, quegli alert sono entrati nella disponibilità dell’Antimafia […]
[…] P.S. ha spiegato: «Io seguivo l’andamento criminale e sociale del Paese. Per esempio ho fatto degli appunti riservati su come la criminalità organizzata si stava infiltrando nelle varie attività durante il periodo della pandemia. È chiaro che ho dovuto fare mille interrogazioni per capire i loro business con i dispositivi anticovid e i canali di riciclaggio».
Per questo aveva la massima libertà. Ma a volte, invece, riceveva precisi input. Per esempio i vertici della Dna gli avrebbero chiesto un report riservato sui rapporti tra Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, una storia che P.S. approfondiva dai tempi in cui si era occupato della latitanza in Libano dell’ex senatore palermitano. Ma altri accessi sono stati effettuati anche su Giuseppe Conte, sulla compagna Olivia Paladino, dopo l’emersione sui giornali degli affari di famiglia di quest’ultima. Indagini sarebbero state fatte anche sui movimenti di denaro di Matteo Renzi, ma pure su Matteo Salvini e sul suo collaboratore Armando Siri, quando quest’ultimo venne coinvolto in un’inchiesta per autoriciclaggio e per finanziamento illecito della Procura di Roma.
Nella storia di P.S. ci sono anche vicende curiose, come una risalente al 2021. Nell’occasione uno dei pm che coordinavano il suo lavoro gli aveva chiesto di indagare su una speculazione edilizia che stava per partire davanti alla casa al mare della toga. Ma quella che sembrava una richiesta interessata, mandò a monte un affare milionario portato avanti da soggetti collegati alla ‘ndrangheta e a personaggi del cosiddetto Mondo di mezzo. Adesso le indagini della Procura di Perugia dovranno accertare se questi e molti altri accessi siano serviti anche, per esempio, per fornire notizie ai giornali. Infatti l’inchiesta umbra parte da una denuncia di Crosetto presentata nella Capitale dopo l’uscita di un articolo del Domani del 27 ottobre che riguardava gli emolumenti che il ministro aveva percepito dalla società Leonardo.
[…] A quanto ci risulta il finanziere avrebbe un rapporto di antica amicizia con il giornalista Giovanni Tizian, uno degli autori dello scoop dell’ottobre 2022, e i due si sarebbero incontrati anche nei giorni sotto osservazione. Ma secondo la difesa di P.S. quelle richieste alle banche dati non erano abusive in quanto facevano parte di un lavoro che l’investigatore stava portando avanti e che lambivano il ministro. In sostanza più che davanti a un accesso abusivo ci troveremmo di fronte a una sorta di rivelazione di segreto. […]
[…] All’uomo, che non si era sbarazzato (mostrando buona fede o ingenuità) dei dispositivi elettronici, sono stati sequestrati telefonino e computer. Nel frattempo il cinquantottenne ufficiale napoletano delle Fiamme gialle aveva inviato, come detto, il suo appunto sia alla Procura di Roma che alla Procura nazionale antimafia. «Il nostro lavoro non è trovare persone condannate, ma quelle “pulite” che riciclano soldi» è il mantra di P.S..
Nel documento il finanziere ricostruisce i passaggi della sua ricerca «illecita». Il punto di partenza sarebbe stata un’indagine sulle «attuali mire espansionistiche nella città di Roma» di alcune famiglie di ‘ndrangheta […]
L’oggetto dell’annotazione è così specificato: «Presunta attività di riciclaggio di capitali illeciti nel tessuto economico imprenditoriale di Roma. Accertamenti preliminari nei confronti di Mangione Giovanni e Mangione Gaetano».
A molti questi nomi non diranno nulla, ma con i suoi vecchi collaboratori l’indagato ha spiegato: «Io mi sono scaldato quando durante le mie indagini ho trovato i fratelli Mangione che sono due signori camminano in giacca e cravatta e acquisiscono bed and breakfast in tutta Roma in vista del Giubileo che ci sarà».
I Mangione, occorre dirlo subito, risultano soci di Crosetto in tre società che offrono servizi di bed and breakfast: la Apollinare Srl, la Torsanguigna Srl e la Zanardelli Srl.
In queste tre ditte hanno quote anche due ex calciatori della Lazio, Giuseppe Favalli e Giuliano Giannichedda. Crosetto detiene il 28 per cento di tutte e tre.
P.S. nel suo appunto concede che il ministro possa essere «ignaro» delle presunte relazioni pericolose dei fratelli Mangione. Secondo l’indagato questi ultimi, come «accertato illo tempore», sarebbero stati «indagati per avere posto a disposizione di sodalizi criminali, la loro opera nel riciclare denaro illecito, attività che potrebbe essere stata reiterata nel tempo, atteso la vicinanza a personaggi funzionali alle dinamiche imprenditoriali di organizzazioni camorriste, ‘ndranghetiste e autoctone operanti nella Capitale» e sarebbero «risultati intranei e/o comunque saldamente vicini e funzionali a esponenti di primo piano di diversi sodalizi operanti nella Capitale, dediti soprattutto a una sistematica opera di riciclaggio».
L’excursus prende il via dall’indagine su un narcotrafficante arrestato nel 2018, Fausto Pellegrinetti, che avrebbe avuto rapporti finanziari con la famiglia Mangione. Gaetano e Giovanni sarebbero emersi nelle attività investigative «perché implicati nell’importazione e gestione di macchinette da gioco attraverso società costituite in Brasile e nell’isola del Jersey, settore economico ove Pellegrinetti aveva deciso di investire i capitali illeciti».
La nota prosegue: «Ulteriori e preliminari approfondimenti sui fratelli Mangione, hanno fanno emergere un particolare attivismo in attività imprenditoriali nel settore ricettivo e della ristorazione, partendo dalla gestione di un ristorante a Roma nella nota zona di Ponte Milvio (denominato Met), già oggetto di cronache giudiziarie, e nel cui ambito, è stata appreso, operavano anche uomini riconducibili a Massimo Carminati».
Gaetano Mangione sarebbe anche il «gestore del Dom hotel» di via Giulia, 5 stelle collocato di fronte all’ingresso della Dna. L’investigatore in disgrazia collega due presunti soci dei Mangione a un imprenditore reggino ritenuto vicino alla cosca dei Piromalli e attenzionato dalla Dna a partire dal 2016. Uno di loro sarebbe indicato in un decreto di misure di prevenzione «quale soggetto di fiducia» dell’imprenditore sopra citato e avrebbe persino ricevuto somme di denaro, «quale testa di legno», dal boss Vincenzo Ruggiero, «ritenuto esponente di famiglie di ‘ndrangheta operanti a Roma».
Infine l’appunto segnala la presunta vicinanza e gli affari dei Mangione con un’altra famiglia sottoposta a misure di prevenzione e accusata in passato di concorso esterno a un sodalizio camorristico. Il documento è adesso al vaglio dell’autorità giudiziaria, che dovrà decidere se offra spunti investigativi o se, invece, il suo estensore, un investigatore navigato, non si sia macchiato del reato di calunnia. Intanto Crosetto ieri ha esultato dopo la discovery dell’indagine sul tenente che lo spiava: «È grave che pezzi dello Stato abbiano lavorato per indebolire le istituzioni».
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COMUNICATO STAMPA N.6 DEL 20/06/2023
Entrano nel vivo le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario
degli Sbandieratori Cavensi. Venerdì 23 giugno il convegno sull’identità cittadina. Sabato 24 giugno la santa messa e il corteo celebrativo.
Entrano nel vivo le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della fondazione dell’Ente Sbandieratori Cavensi-Città di Cava de’ Tirreni.
Venerdì 23 giugnoavrà luogo invece il convegno “Le identità plurime di Cava. La città, la comunità, la storia, il folklore”, alle 18.30 al Palazzo di Città, organizzato in collaborazione con Il Comune di Cava de' Tirreni ed il Centro studi per la storia di Cava de’ Tirreni - organismo comunale di studio e ricerca storica della città di Cava de' Tirreni- e finalizzato all’approfondimento del ruolo delle tradizioni storiche e del folclore nel processo di formazione dell’identità cittadina.
Per l'occasione sarà presentata la nuova bandiera identitaria che sarà utilizzata dal primo (1973-1983) dei cinque gruppi di sbandieratori rappresentati i periodi storici del sodalizio che parteciperanno al corteo delle celebrazioni del 50ennale. La bandiera è stata concepita con lo stemma della città di Cava e con gli stessi codici colori.
Al convegno interverranno: per gli indirizzi di saluto, il Sindaco Vincenzo Servalli; il Consigliere delegato alla cultura, Armando Lamberti; il Presidente dell’Ente Montecastello, Mario Sparano; il Presidente dell’Associazione trombonieri, sbandieratori e cavalieri, Pasquale Trezza; le relazioni saranno tenute dal prof. Giuseppe Foscari, Direttore del Centro studi per la storia di Cava de’ Tirreni; dalla prof.ssa Lucia Avigliano e dal prof. Enrico De Nicola. Modererà l’incontro il dott. Gianluca Cicco.
Sabato 24 giugno, cinque generazioni di associati si raduneranno per celebrare lo straordinario evento.
Ore 17.00: Corteo ed esibizione celebrativa in Piazza Vittorio Emanuele III e dalla foto celebrativa sulle scale della Concattedrale.
Ore 19.00: Chiesa del Convento di San Francesco e Sant’Antonio, Santa Messa in ricordo degli associati scomparsi, benedizione del gonfalone celebrativo, delle bandiere, degli strumenti e dei nuovi costumi nel chiostro,
Ore 20,00: Corteo storico di oltre duecento figuranti rappresentativo delle cinque generazioni associative che si snoderà lungo il corso porticato.
Le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario proseguiranno la settimana successiva, in occasione della XLVI Disfida dei Trombonieri, sabato 1° luglio con il grande corteo storico e domenica 2 luglio con l’esibizione celebrativo allo Stadio comunale.
Per i dettagli del programma del 50ennale: www.facebook.com/sbandieratoricavensi
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Fans at Maradona support Napoli but a surprise child shouts: "Forza Juve"
Festive atmosphere inside and outside the Diego Armando Maradona stadium in Naples, exceptionally open to allow viewing of Udinese-Naples on the giant screens set up for the occasion inside the stadium. The whole area close to the stadium, starting from piazzale Tecchio and piazza D’Annunzio, as well as the neighboring streets, are packed with people preparing to enter the stadium, but also with…
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