#Antonio Marocco
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jujuygrafico · 10 months ago
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Reunión de la Asamblea de Gobernadores del Norte Grande con el Ministro del Interior en Salta
Reunión de la #AsambleadeGobernadores del #NorteGrande con el Ministro del Interior en #Salta: La 19° Asamblea de gobernadores del Norte Grande en Salta reunió a los mandatarios regionales con el Ministro del Interior #GuillermoFrancos.  Más info en @jujuygrafico:
La 19° Asamblea de gobernadores del Norte Grande en Salta reunió a los mandatarios regionales con el Ministro del Interior Guillermo Francos.  Encuentro Clave en Salta La 19° Asamblea de Gobernadores del Norte Grande, celebrada en Salta, congregó a los líderes provinciales de la región junto al Ministro del Interior, Guillermo Francos. Este encuentro, de importancia estratégica, abordó una…
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alephsblog · 3 months ago
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Ora mi chiedo perché quanto sta succedendo in questi ultimi anni in Africa, dai genocidi agli eccidi alle torture a cui i migranti sono sottoposti dall’odierna tratta araba (e di cui si sollevano solo le responsabilità dell’Europa), non sia oggetto di attenzioni del giornalismo internazionale, di quello italiano, del mondo culturale, dello spettacolo, dei think tank italiani, europei, internazionali, dei singoli intellettuali e giornalisti e conduttori radiofonici e televisivi italiani e europei, internazionali, dei geopolotici, pensatori, tanto quanto ciò che sta succedendo in Medio Oriente.
La cintura subsahariana stretta da Russia e Iran che va dal Sudan, attraversa il Niger, il Burkina Faso con guerre stragiste, devastazioni e genocidi di cristiani e minoranze etniche, fino al Mali e prossimamente Gambia e Senegal. L’ONU tace.
Il genocidio tentato in Marocco verso il popolo sharawi: un muro lungo più di 2000 km nel Sahara. Una guerra di 15 anni, un conflitto senza fine.
Richieste all’Onu mai considerate. Un popolo che vive da più di 40 anni nei campi profughi.
L’apartheid in Tunisia verso gli immigrati africani istituito dal Presidente Kais Saied che non si risparmia parole di odio, razziste e xenofobe contro i sub-sahariani18.
Le famose prigioni libiche, definite “lager”, dimenticate dai funzionari ONU che per anni sono stati comodi osservatori dalla Tunisia in hotel 5 stelle e ignorati dalle ONG internazionali, che non hanno mai voluto sporcarsi le mani con una politica preventiva e sempre preferito operare al colmo delle tragedie.
Detto questo, auspico che un giorno il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres, ritenga, alla luce di questi fatti sistematicamente omessi, di prendere atto che rappresenterebbe le Nazioni Unite di cui fanno parte 193 nazioni e la cui missione costitutiva è di peacekeeping e peacebuilding e non di tribunale del BRICS.
Sarà possibile quindi che l’ONU un giorno si occupi della storia dimenticata della tratta arabo-islamica, dei milioni di morti causati dal razzismo arabo nei confronti dei neri africani ieri e oggi? Sarà possibile che finalmente l’ONU possa dedicare attenzione alle persecuzioni dei cristiani nel mondo, ai genocidi “minori” che il mondo arabo perpetra nei confronti di etnie e minoranze religiose come quella yazida19 e magari per questa popolazione che si sta estinguendo istituire un organismo come l’UNRWA che possa aiutare queste vittime dell’odio, del fanatismo religioso? Sarà mai possibile che l’ONU ricordi i 500 milioni di morti dell’olocausto dei neri e che ne riconosca le responsabilità del mondo arabo oltre quelle dell’Occidente?
E per ultimo, sarà un giorno possibile che quel mondo arabo, quello più progressista, quello più vicino e attento al nostro Occidente faccia – come fanno, e hanno fatto quei tanti intellettuali musulmani perseguitati e vittime del fondamentalismo e dall’islam politico – un mea culpa dei suoi crimini contro l’umanità nella storia? Oppure, anche solo, semplicemente, riconoscere che oltre la vita del suo Profeta Maometto, esiste la storia.
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guillecapellan · 7 months ago
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Asume el Nuevo Jefe de Policía de Salta: Diego Bustos y Walter Toledo
El vicegobernador de la Provincia, Antonio Marocco, junto al ministro de Seguridad y Justicia, Marcelo Ramón Domínguez, presidieron el acto de asunción del nuevo Jefe de Policía, Diego Antonio Bustos, y del subjefe, Walter Toledo. La ceremonia se llevó a cabo en la Plaza de Armas de Jefatura Policial. El ministro Domínguez destacó en su discurso el compromiso y gestión de los jefes salientes,…
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guagomez · 10 months ago
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A ver si le damos todos una manito!!! Sigámonos entre todos los que apoyamos a Gustavo Saenz, que nos necesita a todos.
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#lauracartuccia Gustavo Sáenz Tuty Amat Ricardo Villada Martín De Los Ríos Pamela Calletti Matias Canepa Emiliano Durand Salta Nicolás Demitrópulos Jose Papalardo Lopez Naty Ribero Paola A. Tenorio Blanca Pérez Machado Gustavo Serralta Bernardo Biella Antonio Marocco Roberto Antonio Dib Ashur
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giancarlonicoli · 1 year ago
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22 nov 2023 12:40
QATARGATE: UN'INCHIESTA FATTA CON I PIEDI – LE INTERCETTAZIONI DI ANTONIO PANZERI CON MARIA ARENA (“SE CI SEI TU ALLORA IO RACCOLGO PIÙ SOLDI”) CONFERMANO IL RUOLO CENTRALE DELL'EURODEPUTATA BELGA NEL “TRAFFICO” DI SOLDI E APPALTI. EPPURE LA POLITICA SOCIALISTA FU INIZIALMENTE LASCIATA FUORI DALL’INCHIESTA DALL’EX GIUDICE ISTRUTTORE, MICHEL CLAISE (IL CUI FIGLIO ERA SOCIO DEL FIGLIO DELLA ARENA) – IL CASO DEL MINISTRO DEL LAVORO DEL QATAR, ALI BIN SAMIKH AL MARRI, CONSIDERATO IL PRINCIPALE CORRUTTORE MA LASCIATO IN LIBERTÀ DALLA PROCURA DI BRUXELLES COME RINGRAZIAMENTO A DOHA PER… -
Estratto dell’articolo di Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”
Mentre a maggio l’europarlamentare Andrea Cozzolino era da tre mesi ai domiciliari a Napoli su richiesta del giudice istruttore belga Michel Claise, il magistrato sospendeva il mandato di arresto, emesso e mai eseguito, per il ministro del lavoro del Qatar Ali bin Samikh Al Marri considerato il principale corruttore nell’inchiesta sulle interferenze sul Parlamento europeo di Qatar e Marocco. Cadute le accuse per Al Marri? No, realpolitik.
Il Qatar, infatti, andava ricompensato per aver mediato con l’Iran per la liberazione dell’attivista belga Olivier Vandecasteele arrestato a Teheran per spionaggio. Poco dopo, il celebrato Claise esce dalle indagini per conflitto d’interessi, il mandato viene ritirato definitivamente e il procuratore Raphael Malagnini annuncia che lascerà il fascicolo per fare il revisore dei conti del lavoro. Il paradosso è che, seppure Al Marri rimane indagato, difficilmente sarà processato, a differenza di coloro ai quali avrebbe dato mazzette […]
«Più soldi»
«Se ci sei tu allora io raccolgo più soldi», dice Antonio Panzeri, l’ex europarlamentare di Articolo Uno al centro delle indagini (si è pentito e sta scontando un anno ai domiciliari) all’amica Maria Arena in un’intercettazione agli atti.
Nonostante le indagini le assegnino un ruolo di spessore, l’europarlamentare belga S&D non sarà subito coinvolta nel Qatargate, e per questo l’ex vice presidente Eva Kaili accuserà gli inquirenti di averla favorita. Gli indizi su Arena emergeranno solo una volta che Claise avrà lasciato il caso una volta emerso che suo figlio Nicolas è socio di quello di Arena Ugo Lemaire.
Anche appalti
Arena in Belgio è un politico di spicco. Con Panzeri è tra i primi a finire sotto la lente dei servizi segreti (Vsse) dai quali è partito il Qatargate e che, nonostante fosse protetta dall’immunità parlamentare, la intercettano ad agosto 2022 mentre con Panzeri parla di «soldi e appalti» e lui le dice: «Se ci sei tu allora io raccolgo più soldi...» (...) «i soldi ci sono, ma io vorrei aumentarli, perché secondo me sei forte per certe cose».
Lo zio ambasciatore
Arena viene registrata quando dice ad Abderrahim Atmoun, l’ambasciatore di Rabat in Polonia considerato l’altro pagatore di tangenti, che suo figlio Ugo Lemaire, 32 anni, sta per recarsi in Marocco. Il diplomatico risponde che per ogni evenienza Ugo potrà chiamarlo e «dire di avere uno zio ambasciatore». In una nota a Claise sui movimenti del giovane socio di suo figlio, la polizia riporta con precisione le generalità di tutti i compagni di viaggio. Curiosamente, però, quando arriva a Nicolas Claise non è in grado di dare la data di nascita.
L’informativa entra negli atti solo il 19 luglio, a ben 8 mesi dagli arresti e dopo che emerge la storia della società tra i giovani. A casa di Ugo Lemaire vengono scoperti 280 mila euro in contanti, ma né lui né la madre subiranno conseguenze. A differenza di Giorgi e Panzeri che sono stati arrestati per questo come Kaili, dopo che il padre era stato trovato con una valigia con 600 mila euro. È risultato che la donna non ha mai toccato quei soldi che, aveva detto, dovevano essere restituiti a Panzeri.
«Sono un lobbista»
Arrestato il 9 dicembre nella tempesta al Parlamento, Panzeri nega di aver dato tangenti per conto di Marocco e Qatar, ma ammette di avere fatto il lobbista senza pagare le tasse sui circa 2,5 milioni che in quattro anni ha incassato in nero dai due Paesi, 600 mila dei quali sono stati trovati a casa sua. Che si tratti di lobbismo lo scrivono anche i servizi segreti nella nota finale in cui non si parla mai di corruzione, accusa che nasce 7 giorni dopo in una nota della polizia.
«Altri nomi»
Al termine dell’interrogatorio, i poliziotti gelano Panzeri rivelandogli che sua moglie e sua figlia sono state arrestate in Italia. Se vuole che escano, deve fare il nome di due persone. Lui cede, coinvolge inizialmente Arena e Marc Tarabella, altro eurodeputato. Agli inquirenti non basta, vogliono «altri nomi». Con una inversione che solleva dubbi sulla genuinità delle sue accuse, che non trovano ancora riscontri, stavolta esclude Arena coinvolgendo Kaili, Cozzolino e Lara Comi (FI). Kaili da mesi protesta e chiede l’intervento del Parlamento per la protezione dell’istituzione dalle intrusioni di Vsse e polizia, ma l’Eurocamera finora non si è certo distinta per il suo coraggio.
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Terremoto in Marocco, il bilancio dei morti sale a 2.122
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Terremoto in Marocco, il bilancio dei morti sale a 2.122. Continuano senza sosta le ricerche dei soccorritori per estrarre dalle macerie gli eventuali sopravvissuti al terremoto che ha colpito il sud del Marocco sabato notte. Le vittime sono almeno 2.122, mentre altre 2.421 sono rimaste rimaste ferite (1.400 versano in gravi condizioni). E sarebbero migliaia di cittadini che hanno trascorso la notte in strada per paura di nuove scosse. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità oltre 300.000 persone sono state colpite dalle forti scosse in tutto il Paese. I media locali hanno riferito che si è trattato del più forte sisma mai registrato nel Paese, con una magnitudo di 7 gradi Richter. Due nuove scosse sono state avvertite in mattinata a Marrakech. probabilmente di assestamento. Secondo l'European Mediterranean Seismological Centre (Emsc), alle 9 ora locale, le 8 in Italia, è stato registrato un terremoto di magnitudo 4.5 a 88 chilometri da Marrakech a 77 chilometri di profondità. Le operazioni di ricerca di eventuali sopravvissuti sono andate avanti per tutta la notte. Il sisma ha devastato interi villaggi e quartieri, sbriciolando case e palazzi. Il re del Marocco Mohamed VI ha proclamato tre giorni di lutto nazionale “con bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici", si legge in un comunicato stampa del palazzo reale. Alle autorità marocchine l'Italia ha fatto pervenire l'offerta di aiuto da parte della Protezione Civile, in supporto alle strutture operative locali. «Possiamo inviare subito una squadra Search and Rescue (SAR) italiana composta da 48 unità specializzate dei Vigili del Fuoco. Inoltre tende e letti per mille posti e un Posto medico avanzato con o senza personale medico», ha dichiarato il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolinea sui social di essere "in contatto con il suo omologo marocchino al quale ha espresso le condoglianze del Governo. Tajani ha poi "ringraziato la nostra sede diplomatica per aver assistito al meglio, anche con un desk in aeroporto, gli italiani a Marrakech”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Forte terremoto in Marocco, almeno 632 morti
Sono 632 le vittime del terremoto in Marocco, o almeno questo è l’ultimo devastante bilancio, che rischia di aggravarsi, nella mattina che segue la notte di terrore tra i crolli e il panico per il sisma di magnitudo 7 che ha colpito una zona a circa 70 chilometri da Marrakesh. Al momento si contano 329 feriti, tra questi “nessun italiano” ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani che è…
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kritere · 1 year ago
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Terremoto in Marocco, Tajani: “Ci sono 200 italiani nella zona, per ora nessun morto o ferito”
DIRETTA TV 9 Settembre 2023 Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dato rassicurazioni sugli italiani presenti nella zona di Marrakech in Marocco, colpita questa notte da un terremoto di magnitudo 7. Si tratta di circa 200 persone, l’ambasciata le ha contattate tutte: non ci sarebbero morti né feriti. 6 CONDIVISIONI Non ci sono italiani né tra i feriti né tra le oltre 600 vittime del…
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Tunisia e Marocco: il cuore del Maghreb
Tunisia e Marocco rappresentano il cuore del Maghreb, la regione geografica e culturale situata nel nord dell'Africa e affacciata sul Mar Mediterraneo, luogo di grande diversità e storia millenaria. Il termine "Maghreb" deriva dall'arabo e significa "luogo in cui tramonta il sole", indicando la sua posizione occidentale rispetto al mondo arabo. La regione, infatti, è composta da cinque Paesi unici tra cui Algeria, Libia e Mauritania, il Maghreb è un crocevia di culture, tradizioni e influenze globali che si intrecciano in un affascinante mosaico di identità. Tunisia e Marocco: antiche civiltà immerse in una sinfonia di colori e cultura La Tunisia, con la sua storia che risale all'antica Cartagine e all'Impero Romano, è una culla di civiltà millenarie. La città di Cartagine è stata un importante centro commerciale nell'antichità, mentre la città di Tunisi mescola tradizioni arabe, berbere ed europee. La Tunisia è stata anche la culla della Primavera Araba del 2010-2011, che ha scosso la regione e portato importanti cambiamenti politici. Il Marocco, con le sue città vibranti, mercati affollati e paesaggi variegati, è una terra ricca di contrasti. Dalla sontuosità delle città imperiali come Marrakech e Fes alle tranquille spiagge della costa atlantica, anche il Marocco incarna un affascinante mix di cultura araba, berbere e influenze europee. I suoi colori vivaci, l'artigianato intricato e l'architettura moresca riflettono la sua ricca storia e il suo presente vibrante. Algeria, Libia e Mauritania tra montagne, deserti, dune e oasi L'Algeria è una nazione di contrasti geografici, dalla catena montuosa del Tell Atlas ai vasti deserti del Sahara. Con una storia segnata dalla colonizzazione francese e dalla lotta per l'indipendenza, l'Algeria ha sviluppato una forte identità nazionale. Il Paese è anche conosciuto per le sue tradizioni musicali, letterarie e culinarie, che riflettono la diversità etnica della sua popolazione. La Libia è una nazione vasta e variegata, con un paesaggio che va dalle dune del deserto del Sahara alle coste mediterranee. La storia della Libia è stata influenzata da popoli nomadi del deserto e da imperi antichi, creando una cultura unica. Tuttavia, il Paese ha anche affrontato instabilità politica e conflitti dopo la caduta del regime di Muammar Gheddafi nel 2011. La Mauritania, situata prevalentemente nel deserto del Sahara, è una terra di tradizioni nomadi e cultura berbere. L'arte del tappeto, la musica e la poesia hanno una presenza centrale nella vita quotidiana del popolo mauritano. Tuttavia, il paese ha anche affrontato sfide legate alla povertà e all'accesso alle risorse. Influenze globali e sfide comuni Sebbene ognuno di questi Paesi abbia la propria identità culturale e storica, condivide anche sfide comuni. La lotta per l'istruzione, lo sviluppo economico sostenibile, la sicurezza regionale e la promozione dei diritti umani sono temi che attraversano le nazioni del Maghreb. Inoltre, la regione è stata influenzata da eventi globali come la migrazione e la lotta al terrorismo. Il Maghreb è una regione in costante evoluzione, con una mescolanza di tradizioni antiche e influenze contemporanee. Le sfide e le opportunità che i paesi del Maghreb affrontano oggi plasmeranno il loro futuro e avranno un impatto sulla stabilità della regione e oltre. Il Maghreb è una terra di diversità e complessità, con una ricca storia e una vibrante vita culturale. Mentre queste nazioni continuano a cercare il loro posto nel mondo contemporaneo, è fondamentale riconoscere la loro unicità e affrontare le sfide che incontrano insieme. In copertina foto di Antonios Ntoumas da Pixabay Read the full article
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indiana-jones-6-streaming · 2 years ago
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CB01~! » Indiana Jones e il quadrante del destino Streaming ITA | in Altadefinizione
Un film Da vedere 2023 con Harrison Ford, Phoebe Waller-Bridge, Antonio Banderas, John Rhys-Davies, Toby Jones. Cast completo Titolo originale: Indiana Jones and the Dial of Destiny. Genere Avventura, Azione, - USA, 2023, durata 142 minuti.
✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/41ZC9esGSq
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:: Trama Indiana Jones e il Quadrante del Destino ::
Indiana Jones ha appeso il cappello e da qualche anno insegna archeologia all'università di New York. In attesa di un divorzio, che pesa come il lutto del figlio, il professor Jones si trascina al lavoro e dentro una vita ordinaria 'scossa' soltanto dagli schiamazzi dei vicini. Alla vigilia della conquista della Luna, riceve la visita di Helena Shaw, figlia di un vecchio amico 'ucciso' dalla sua ossessione: la macchina di Anticitera, congegno meccanico concepito da Archimede per trovare buchi temporali. La metà del quadrante riposa da anni negli archivi di Indiana Jones, dopo averlo sottratto ai nazisti sconfitti nel 1944. Tornata dal suo passato, Helena vorrebbe recuperare il curioso reperto per venderlo a un'asta in Marocco. A pedinarla, bramando lo stesso bene, è Jürgen Voller, ex nazista che ha partecipato al progetto Apollo 11 sotto falso nome. (Ab)battuto anni prima da Indiana Jones su un treno in corsa, vuole rintracciare le due parti del quadrante e viaggiare nel tempo cambiando il corso della Storia. Una sparatoria in piena 'parata lunare' avvia la ricerca del prezioso oggetto. Tra Marocco e Sicilia, nazisti e antichi romani, l'avventura è servita.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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sounds-right · 2 years ago
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Il soprano di Fama Mondiale Katia Ricciarelli,  il Tenore Francesco Zingariello e con la partecipazione del cantautore Francesco Drosi hanno deliziato il Teatro San Babila a Milano
 E' stata una serata emozionante, colma di messaggi dedicati all'amore, alla pace, all'aiuto reciproco e alla lotta all'indifferenza.
Lo spettacolo era improntato su testi e musiche del Cantautore Francesco Drosi, che ha eseguito "Lettera" che i tre artisti stanno portando in giro per l'Italia, canzone che esprime nella sua semplicità un pensiero profondo rivolto all'umanità per sensibilizzare il più possibile un messaggio di PACE.
 Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio del Premio Internazionale  "BOOKS for PEACE" e "FISPES" Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali Lazio, il Tour NOI 2023 ha deciso di dedicare questo evento allo sport paralimpico. Il ricavato del concerto  è stato devoluto proprio a BOOKS for PEACE che finanzierà borse di studio per gli studenti/atleti del la FISPES Lazio, il delegato regionale Lazio Antonio Imeneo intervenuto sul palco, ha consegnato il prestigioso Premio Internazionale BOOKS for PEACE  2023- premio presente in 5 continenti e 61 paesi- a Katia Ricciarelli, a Francesco Drosi e a Francesco Zingariello e si incaricherà di individuare gli atleti assieme alla presidenza nazionale FISPES.
 Il concerto "NOI" è stato un'edizione molto speciale, senza precedenti; infatti, grazie alla rete consolidata di Antonio Imeneo presidente di BOOKS for PEACE, il concerto era patrocinato da Federação Nacional das Associações, Centros e Clubes UNESCO do Brasil, Club UNESCO Tangeri, Club UNESCO Mauritania, Club UNESCO COMPE -Messico, inoltre, i tre artisti hanno donato a BOOKS for PEACE la visione/diffusione di una parte del concerto in streaming live, Antonio Imeneo e BOOKS for PEACE, sono riusciti a coinvolgere i propri partner in tutto il mondo, il concerto è stato visibile nelle zone terremotate in Turchia, in Africa nelle Missioni umanitarie e nelle università, in Libano, in Albania, in tutto il Brasile attraverso la rete clubs UNESCO, in Messico, in Mauritania, in Marocco, nei paesi Arabi, in nord Europa, negli USA, in Colombia, in Macedonia attraverso KANAL 5 Tv, in  Kosovo, una grande festa di Cultura, di PACE e aggregazione mondiale.
 Tra i presenti Mila Suarez, Ivan Corso, Francesca Lovatelli Caetani, Roberto Alessi, amico da sempre della Ricciarelli, che con la sua simpatia, è salito sul palco, intrattenendo il pubblico con la sua eleganza e alcune divertenti battute insieme alla Ricciarelli, Gloria Anselmi, la scrittrice Melanie Francesca, Morena Zapparoli e il suo compagno, Claudia Peroni, l'agente dei vip Paolo Chiparo, Lorenzo Marchetti Direttore artistico Virgo Milano.
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tarditardi · 2 years ago
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Il soprano di Fama Mondiale Katia Ricciarelli,  il Tenore Francesco Zingariello e con la partecipazione del cantautore Francesco Drosi hanno deliziato il Teatro San Babila a Milano
 E' stata una serata emozionante, colma di messaggi dedicati all'amore, alla pace, all'aiuto reciproco e alla lotta all'indifferenza.
Lo spettacolo era improntato su testi e musiche del Cantautore Francesco Drosi, che ha eseguito "Lettera" che i tre artisti stanno portando in giro per l'Italia, canzone che esprime nella sua semplicità un pensiero profondo rivolto all'umanità per sensibilizzare il più possibile un messaggio di PACE.
 Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio del Premio Internazionale  "BOOKS for PEACE" e "FISPES" Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali Lazio, il Tour NOI 2023 ha deciso di dedicare questo evento allo sport paralimpico. Il ricavato del concerto  è stato devoluto proprio a BOOKS for PEACE che finanzierà borse di studio per gli studenti/atleti del la FISPES Lazio, il delegato regionale Lazio Antonio Imeneo intervenuto sul palco, ha consegnato il prestigioso Premio Internazionale BOOKS for PEACE  2023- premio presente in 5 continenti e 61 paesi- a Katia Ricciarelli, a Francesco Drosi e a Francesco Zingariello e si incaricherà di individuare gli atleti assieme alla presidenza nazionale FISPES.
 Il concerto "NOI" è stato un'edizione molto speciale, senza precedenti; infatti, grazie alla rete consolidata di Antonio Imeneo presidente di BOOKS for PEACE, il concerto era patrocinato da Federação Nacional das Associações, Centros e Clubes UNESCO do Brasil, Club UNESCO Tangeri, Club UNESCO Mauritania, Club UNESCO COMPE -Messico, inoltre, i tre artisti hanno donato a BOOKS for PEACE la visione/diffusione di una parte del concerto in streaming live, Antonio Imeneo e BOOKS for PEACE, sono riusciti a coinvolgere i propri partner in tutto il mondo, il concerto è stato visibile nelle zone terremotate in Turchia, in Africa nelle Missioni umanitarie e nelle università, in Libano, in Albania, in tutto il Brasile attraverso la rete clubs UNESCO, in Messico, in Mauritania, in Marocco, nei paesi Arabi, in nord Europa, negli USA, in Colombia, in Macedonia attraverso KANAL 5 Tv, in  Kosovo, una grande festa di Cultura, di PACE e aggregazione mondiale.
 Tra i presenti Mila Suarez, Ivan Corso, Francesca Lovatelli Caetani, Roberto Alessi, amico da sempre della Ricciarelli, che con la sua simpatia, è salito sul palco, intrattenendo il pubblico con la sua eleganza e alcune divertenti battute insieme alla Ricciarelli, Gloria Anselmi, la scrittrice Melanie Francesca, Morena Zapparoli e il suo compagno, Claudia Peroni, l'agente dei vip Paolo Chiparo, Lorenzo Marchetti Direttore artistico Virgo Milano.
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saltanoticiasinfo · 2 years ago
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¡Y SE VA LA SEGUNDA! ANTONIO GRINGO MAROCCO, VUELVE POR LA VICEGOBERNACIÓN
Al parecer hubo lugar para la memoria y Gustavo Sáenz volvió a ofrecer la vicegobernación a su actual compañero de mando, Antonio “Gringo” Marocco. (more…) “”
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guagomez · 11 months ago
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🗓 Miercoles 31 de Enero
⏰12:00 Inicio de la campaña de Vacunación contra el Dengue, desde Salvador Mazza y Aguas Blancas en Simultáneo, con el Vice Gobernador Antonio Marocco, Ministro de Salud Federico Mangione, el Secretario de Salud Adrián Rua, Víctor Dip y la Lic. Ana Reartes
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0k1z6fXdMB8541KpU4CZUtKDBs5KaUY51cxo5A7Xxq88cJk1fhCq6qF7EmMXiUG1pl&id=100002433520770&mibextid=2JQ9oc
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giancarlonicoli · 2 years ago
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6 giu 2023 15:28
LA GIUSTIZIA ITALIANA È QUELLO CHE È, MA QUELLA BELGA È ANCORA PEGGIO – A SEI MESI DAGLI ARRESTI PER LO SCANDALO QATARGATE, L’INCHIESTA SI STA SGRETOLANDO: LE UNICHE PROVE CERTE SONO A CARICO DI ANTONIO PANZERI E FRANCESCO GIORGI, MENTRE SU EVA KAILI, MARC TARABELLA E ANTONIO COZZOLINO, NON C’È (QUASI) NIENTE, SE NON LE ACCUSE DI PANZERI. MA ALLORA PERCHÉ SONO STATI INCARCERATI O MESSI AI DOMICILIARI, CON BUONA PACE DELLA PRESUNZIONE DI INNOCENZA? -
Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per www.lastampa.it
Francesco Giorgi è tornato a vivere nello stesso appartamento di Eva Kaili, a due passi dal Parlamento europeo, con la loro figlia. L’ex vicepresidente dell’Eurocamera �� ormai libera e ha lanciato una controffensiva mediatica per ribadire la sua innocenza e per denunciare il trattamento subìto durante i quattro mesi passati in carcere.
Intanto Ali bin Samikh al-Marri – il ministro del Lavoro del Qatar che secondo l’inchiesta belga sul Qatargate avrebbe versato mazzette ad Antonio Panzeri e allo stesso Giorgi per influenzare le votazioni all’Eurocamera – ieri mattina è stato nominato presidente della 111a Conferenza Internazionale del Lavoro a Ginevra, il forum che riunisce delegati governativi, delle imprese e dei sindacati di tutto il mondo.
A quasi sei mesi di distanza dagli arresti che hanno sconvolto l’Eurocamera e in particolare il gruppo dei socialisti-democratici, l’inchiesta partita da una segnalazione dei Servizi e che pareva destinata a espandersi a macchia d’olio nelle istituzioni Ue si sta via via sciogliendo come neve al sole.
Sotto la quale sembrano essere rimasti solo due nomi, quelli di Antonio Panzeri e di Francesco Giorgi. Un ex eurodeputato con tre legislature alle spalle che aveva creato dal nulla l’ong “Fight Impunity” per promuovere il rispetto dei diritti umani, ma che la usava come “centrale del riciclaggio” per ripulire le mazzette ricevute da esponenti del Marocco e del Qatar.
E un giovane, brillante, assistente parlamentare poliglotta che lo aiutava a far funzionare questa macchina, facendogli da interprete e mettendo le mani nei cassetti degli eurodeputati in carica – che spesso si lasciano letteralmente guidare dai loro collaboratori – per provare a indirizzare risoluzioni e votazioni secondo i desiderata dei committenti.
Sono loro gli unici contro i quali sono stati trovati solidi indizi di colpevolezza. Sono loro gli unici che hanno ammesso di aver preso parte a questa rete di corruzione internazionale. Dal “Qatargate” al “Quatèr gat”. Non uno scandalo sistemico, ma quattro gatti. Che alla fine potrebbero essere veramente soltanto due.
[…] dopo mesi di indagine, il quadro accusatorio fatica ad andare oltre Panzeri e a Giorgi. Continua a ribadire la sua innocenza anche Andrea Cozzolino, eurodeputato Pd (sospeso dal partito), che […] si trova ai domiciliari a Napoli dall’11 febbraio, dopo aver trascorso una notte a Poggioreale.
Il Belgio ha chiesto la sua estradizione e la Corte d’Appello del capoluogo campano ha dato l’ok, ma ora bisogna attendere il verdetto del ricorso in Cassazione. In caso di via libera, per lui si aprirebbero le porte del carcere in Belgio e gli inquirenti potrebbero sfruttare la pressione della detenzione preventiva per cercare di costringerlo ad ammettere responsabilità che sin qui lui ha sempre respinto.  […]
[…] Cozzolino avrebbe in qualche modo “sostituito” Panzeri nel ruolo di “lobbysta pro-Marocco” all’interno del Parlamento Ue, gestendo i rapporti con Abderrahim Atmoun, ambasciatore di Rabat in Polonia, l’uomo che avrebbe versato denaro a Panzeri e Giorgi in cambio di favori politici.
Al di là dei contatti che ci sono effettivamente stati […], però, non sembrano essere emerse prove di passaggi di denaro né altre forme di corruzione a suo carico. E anche le accuse di Panzeri e Giorgi messe a verbale durante gli interrogatori non sono circostanziate.
“Non ho prove, ma dovreste controllarlo” ha detto agli investigatori l’ex eurodeputato. “Gli eurodeputati corrotti sono Tarabella e, indirettamente, Cozzolino” ha aggiunto l’ex assistente. […] Panzeri ha negoziato con la procura un accordo per ottenere lo status di pentito che gli consentirà di scontare un solo anno di pena in cambio della massima collaborazione. Fino all’8 dicembre dovrà restare ai domiciliari nel suo appartamento di Schaerbeek, comune di Bruxelles, dove attualmente si trova con la moglie. Lui è rinchiuso 24 ore su 24, lei è libera.
[…] Le confessioni di Panzeri hanno messo nei guai il suo grande amico, ormai ex, Marc Tarabella.  Agli investigatori aveva raccontato di avergli dato “tra i 120 mila e i 140 mila euro”. Ma il diretto interessato ha sempre smentito e gli investigatori non hanno mai trovato traccia di quei soldi. […]
Anche Kaili ha respinto ogni accusa, sostenendo di aver nulla a che fare con i contanti ritrovati nel suo appartamento: era convinta che Giorgi li custodisse in casa per conto di Panzeri. La mattina degli arresti aveva chiamato il padre per cercare di far sparire una valigia contenente 600 mila euro, ma questo non è bastato per provare il suo coinvolgimento diretto nella presunta rete di corruzione internazionale, peraltro sempre negato anche dallo stesso Giorgi.
Inoltre gli accertamenti hanno dimostrato che su quelle banconote non c’erano le impronte digitali di Kaili. Così gli inquirenti hanno deciso di toglierle il braccialetto elettronico […]. Presto tornerà in ufficio, annunciano i suoi legali, “per esercitare pienamente i suoi diritti e i suoi doveri da eurodeputata”.
[…] L’inchiesta, comunque, continua. E i dossier Ue legati al Qatar sono ancora tutti nel freezer, ma prima o poi dovranno essere scongelati. Per esempio non è stata più approvata la liberalizzazione dei visti per i cittadini qatarini ed è rimasta in stand-by anche la ratifica dell’accordo che spalanca i cieli europei alla Qatar Airways. Ma nei giorni scorsi il Qatar è tornato a far sentire la sua voce.
Con il taglio delle forniture da Mosca, Doha è diventata un importante fornitore di gas e ora può usare questa sua posizione come arma di ricatto sul fronte energetico. “Quest’anno l’inverno è stato mite – ha minacciato il ministro dell’Energia – ma per l’Europa il peggio deve ancora venire”. Non c’è più nemmeno bisogno delle valigie piene di contanti.
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Devastante terremoto in Marocco, oltre 800 morti e più di 600 feriti
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Devastante terremoto in Marocco, oltre 800 morti e più di 600 feriti. È durata circa 30 secondi la forte scossa di terremoto, di magnitudo 7, che ha colpito, alle 23.11 di ieri, la regione di Marrakech, in Marocco, provocando oltre 820 morti e più di 600 feriti. Con il bilancio destinato a crescere ancora. In migliaia, in preda al panico, si sono riversati per le strade e nei vicoli delle città. Elettricità e internet sono saltati completamente in alcune zone. Gli aeroporti sono rimasti chiusi per alcune ore. La scossa è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. Ingenti i danni materiali. Grande paura soprattutto nella medina di Marrakech, dove sono crollate le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico. Il bilancio di vittime e feriti si aggiorna di minuto in minuto, man mano che arrivano i dati dalle città e soprattutto dalle località di montagna vicine all'epicentro. I paesi che punteggiano l'Atlante sono molto poveri, spesso non hanno accesso ad internet e le case sono costruite con il caratteristico muro realizzato in paglia, fango e sassi. Il Centro regionale trasfusionale di Marrakech ha lanciato un appello urgente per le donazioni di sangue. «L’Ue è pronta a sostenere il Marocco in questi momenti difficili», ha fatto sapere il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dal G20 di Nuova Delhi. Anche la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha espresso solidarietà a tutto il popolo marocchino: «Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime, ai feriti ai quali auguro una pronta guarigione, e ai primi soccorritori che stanno svolgendo un lavoro ammirevole». Intanto la Farnesina, con l'ambasciata d'Italia in Marocco e il Consolato generale d'Italia a Casablanca, monitorano la situazione e sono in contatto con le autorità locali. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare l'Unità di Crisi al numero +39 06 36225. La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, a Nuova Delhi per il G20, ha espresso “vicinanza e solidarietà”, si legge in una nota, al primo ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la “piena disponibilità” dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza. «Ai nostri connazionali diciamo di non andare all'aeroporto di Marrakech, che è intasato, ci sarà lì un funzionario a dare indicazioni, ma di andare in altri aeroporti del Marocco perché dagli altri scali gli aerei partono e si può cercare di tornare in Italia. Noi seguiamo minuto per minuto la situazione. Tutto è sotto controllo da parte delle autorità italiane, il ministero segue persona per persona la situazione in Marocco». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha aggiunto: «Organizzare operazioni di rimpatrio in questo momento è impossibile perché non c'è possibilità di atterrare a Marrakech, l'aeroporto è pieno. Il consiglio è di andare a Casablanca o a Rabat e prendere l'aereo da lì». Papa Francesco ha espresso «la sua comunione nella preghiera di fronte a questo disastro naturale». "Triste per questo evento", si legge in un telegramma di cordoglio per le vittime inviato tramite il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, il Pontefice manifesta la sua “profonda solidarietà a coloro che sono toccati nella carne e nel cuore da questa tragedia”. "Servono medicine e coperte, bisogna fare presto. Le porteremo assieme a kit igienici, le coperte servono per il freddo che scende la sera”. È l’appello di Padre Oscar Arturo Garcia Padilla, direttore della Caritas di Rabat.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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