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JEFF PRESTRIDGE: The cat's out the bag - Labour are planning a raid on your savings and investments
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JEFF PRESTRIDGE: The cat's out the bag - Labour are planning a raid on your savings and investments
If you thought that this Conservative Government is being unkind on your pocket and wealth, imposing the highest tax burden for 70 years, believe me – to quote the Bachman-Turner Overdrive song – ‘you ain’t seen nothing yet’. Last week, Labour’s firebrand deputy leader, Angela Rayner, gave us a glimpse into what awaits the country […]
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- Papà io esco, sono arrivati i miei amici a prendermi.
- Va bene Daniele buon div... ma come diavolo sei vestito?
Davanti a me ho la copia bianca e "roscia" di Will Smith nel film Man In Black. Daniele indossa un completo nero con cravatta nera e camicia bianca. Capelli ingellati e pettinati all'indietro e per finire occhiali da sole.
- Andiamo al cinema padreH!
- Ma così vestito, con questo caldo, con l'afa, con... con... confesso che non capisco.
- Andiamo a vedere Barbie il film e abbiamo deciso di andarci vestiti così - mi spiega mentre sorride a sessantaquattro denti.
Vado alla finestra e guardo in strada, sono tre ad aspettarlo e tutti con completo nero e camicia bianca. Capelli impomatati stile anni cinquanta con sorrisi e sghignazzi a profusione.
Così mi ritrovo a guardare sconsolato mio figlio che in auto con i suoi amici parte per la goliardica impresa, guardandoli meglio anziché i Man In Black mi sembrano Le Iene di Quentin Tarantino.
Probabilmente da padre ho sottovalutato la voglia di ridere e scherzare di mio figlio, dei ragazzi d'oggi, dimenticando che anche io da giovane combinavo guai o facevo delle immani cazzate.
Come quella volta che a bordo della FIAT 500 di mia madre, mi riferisco a una FIAT 500 degli anni '60, feci salire sei miei amici. Ci incastrammo l'uno con l'altro utilizzando l'apertura della capote per far uscire qualche testa o gamba, eravamo in sette a bordo di un'auto che poteva ospitare al massimo due passeggeri comodi davanti e due semi comodi e semi sofferenti dietro.
Facemmo circa trecento metri, poi il fondo dell'auto cedette e mi ritrovai con il sedere sull'asfalto.
Mi ricordo ancora oggi il volto di mio padre che scuoteva la testa, tra l'incredulità e la rassegnazione che suo figlio fosse un perfetto idiota, mentre aiutava il carro attrezzi a recuperare l'auto.
Del resto che io avessi aspettative alte dal mio primogenito in fondo dovevo sospettarlo. Come quella volta che ancora neonato e in fase di lallazione, emise dei suoni tipo "Nghe oo bobo ebeo eijo", che io naturalmente interpretai il suo lalluziare come se avesse detto "acido desossiribonucleico". Dio un genio! Forse guardo troppo i programmi di Alberto Angela.
Devo essere più tollerante, comprendere che il diritto alla felicità dovrebbe esistere per tutti, così come il tempo delle sciocchezze.
Di diventare troppo serio in realtà, riflettendoci su ora, non glielo auguro proprio. Del resto io quando sono alla cassa di un fast food esigo il giocattolo in omaggio con il menù, non importa quanti anni ho o se lo voglio per i miei figli. Io lo voglio e basta!
In effetti un mondo di figli premio Nobel sarebbe un mondo triste, servono anche quelli che amano ridere, scherzare e rispettando il prossimo fare anche qualche scemenza. Quelli che si fermano a un chiosco in piena notte per farsi un panino, quelli che hanno il cuore a mille quando provano nuove emozioni, esperienze di vita. Quelli che con una risata ti riempono una casa di calore.
Del resto anche io da ragazzino ero intelligente ma non mi applicavo, magari un giorno comincerò ad applicarmi. Senza fretta, ho più tempo che vita.
#libero de mente#ironia#pensiero#frase divertente#frase#amore#racconto#dialoghi#figlio#vita#divertiti#divertirsi#barbie#man in black#le iene
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Uma Thurman and John Travolta in Pulp Fiction (Quentin Tarantino, 1994) Cast: Tim Roth, Amanda Plummer, John Travolta, Samuel L. Jackson, Bruce Willis, Ving Rhames, Uma Thurman, Christopher Walken, Maria de Medeiros, Harvey Keitel, Whaley, Rosanna Arquette, Eric Stoltz. Screenplay: Quentin Tarantino, Roger Avary. Cinematography: Andrzej Sekula. Production design: David Wasco. Film editing: Sally Menke. Watching Pulp Fiction again -- I don't know how many times I've seen it but it feels like a lot -- I'm struck by how much the film is about language. In a way that's appropriate, given that it was nominated for seven Oscars but won only for the screenplay by Tarantino and Roger Avary. And certainly language comes to the fore in the way the film tramples on taboos like the f-word and the n-word, which are repeated so often that you're numbed to the expected shock. And then there's the great biblical tirade by Jules (Samuel L. Jackson), extrapolated from a passage in Ezekiel and repeated three times to make sure we get the point that Jules is some kind of prophet. And of course there's the familiar pronouncement by Vincent (John Travolta) that the French call a quarter-pounder with cheese a Royale with cheese. But throughout the film characters encounter semantic problems, as when Jules asks Brett (Frank Whaley) what country he's from. The puzzled Brett asks, "What?" thereby provoking Jules's response, "'What' ain't no country I've ever heard of. They speak English in What?" Or when Esmeralda (Angela Jones) asks Butch (Bruce Willis) what his name means, and Butch replies, "I'm American, honey. Our names don't mean shit." Or when Pumpkin (Tim Roth) calls out, "Garçon! Coffee!" and the waitress (Laura Lovelace) corrects him: "'Garçon' means boy." Pumpkin and Honey Bunny (Amanda Plummer) have even decided to give up robbing liquor stores because they're owned by "too many foreigners [who] don't speak fucking English." For Pulp Fiction's characters language is a means of establishing dominance, as when Winston Wolfe (Harvey Keitel) refuses Vincent's request to say "please" when he's giving orders. It's also a way of establishing intimacy: When Vincent brings Mia (Uma Thurman) home after she has overdosed, she finally tells him the silly joke -- a pun on catch up/ketchup -- that she refused to tell him earlier. So maybe Pulp Fiction isn't exactly about language -- it's also about violence and God and a lot of other things -- but I don't know of many other films that are so memorable because of it.
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adoro ter os gostos iguais aos do meu pai, de noite vemos filme do tarantino de dia ouvimos angela ro ro
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Spaccio di droga nel Barese, colpito il clan Cipriano: 19 arresti
Spaccio di droga nel Barese, colpito il clan Cipriano: 19 arresti. A conclusione di un'attività investigativa coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, i Carabinieri della compagnia di Modugno, in provincia di Bari, hanno eseguito un'ordinanza applicativa di 19 misure cautelari in carcere emessa dal gip del Tribunale di Bari. Con l’operazione “Bypass”, gli investigatori avrebbero smantellato un'associazione per delinquere dedita al narcotraffico attiva tra Bitonto, Palo del Colle, Bitetto e Noicattaro. Gli indagati sono complessivamente 32. L’indagine, condotta dal 2019 al 2020, attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che servizi di osservazione, pedinamenti e attività di perquisizione e sequestro, infligge un duro colpo al clan Cipriano, con ramificazioni in diverse parti del territorio della provincia di Bari. Gli indagati, per evitare i controlli delle forze dell'ordine, rafforzati a Bitonto dopo l'uccisione per errore dell'anziana Anna Rosa Tarantino nel dicembre del 2017, avrebbero continuato a gestire l'attività di spaccio di droga spostandosi in altri comuni della provincia. Gli uomini del clan, intercettati, utilizzavano un linguaggio criptico per riferirsi alla droga o alle attività da compiere: “provolone”, “piccolo o grande”, “valigia”, “meri, birre o felpe”, con “Barbara o con Angela”. Solo due giorni fa, 25 persone tra capi e membri del clan Cipriano sono state condannate – in abbreviato – a pene tra i 18 anni e sei mesi a un anno e quattro mesi. https://videopress.com/v/fCED8H2n... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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21 set 2023 19:54
SÌ, LA VITA È TUTTO UN QUIZ! – RICORDI E RIVELAZIONI DI LUDOVICO PEREGRINI, IL “SIGNOR NO” DEL “RISCHIATUTTO” E DI DECINE DI ALTRI QUIZ, AUTORE DI OLTRE 100MILA DOMANDE, CHE HA APPENA COMPIUTO 80 ANNI – “PIPPO BAUDO ERA PIÙ VISCERALE, IMPULSIVO, UNO SEMPRE INQUIETO CHE TI CHIAMAVA ALLE DUE DI NOTTE. MIKE BONGIORNO ERA MOLTO PIÙ CONTROLLATO, ANCHE SE ERA UN RITARDATARIO CRONICO. MIKE NON AMAVA DARE CONFIDENZA” – E POI LE VALLETTE (“SABINA CIUFFINI AVEVA GAMBE PAZZESCE”), LE GAFFE CON I CONCORRENTI… -
Estratto dell’articolo di Massimo M. Veronese per www.corriere.it
Nella sua infinita carriera ha preparato più di 100 mila domande, radunate in quaderni a spirale scritti a mano. Ludovico Peregrini, il «Signor No» del ��Rischiatutto», e di decine di altri quiz, ha appena compiuto 80 anni.
Peregrini, in che materie non andava bene a scuola?
«In quelle scientifiche: matematica, fisica, chimica. Ho fatto il classico: ero bravo in italiano, latino, greco, storia».
[...]
C’è un «no» di cui il Signor No si è pentito?
«Il padre di un mio amico, pianista alla Scala voleva insegnarmi pianoforte. Dissi di no e lo rimpiango ancora tantissimo».
In quali materie si sarebbe presentato al «Rischiatutto»?
«Avrei scelto vita e opere di Giorgio De Chirico o di Gabriele D’Annunzio. Del Vate ho anche cimeli, lettere, libri con dedica».
Il Signor No a chi non sa dire no?
«Mia moglie Monique è bretone, e i bretoni sono rocciosi, austeri. A lei è difficilissimo dire di no».
C’è una domanda a cui non sa dare una risposta?
«Mi chiedo, come tutti, quale sia il senso della vita. E se potessi salire sulla macchina del tempo vorrei tornare al giorno della Resurrezione di Gesù per capire cosa sia successo veramente».
Ha cominciato con Pippo Baudo, non con Mike Bongiorno.
«Facevo l’ultimo anno di Lettere alla Cattolica e un mio ex compagno di università che lavorava in Rai, Guido Clericetti, mi disse: cerchiamo un giovane tuttofare per un programma musicale che si chiama Settevoci: vuoi venire tu?».
Un successone della tv degli anni Sessanta.
«E con Baudo ci prendemmo subito. Lui aveva 29 anni, io 23, passavamo ore a chiacchierare di tutto a zonzo per Milano. Sono stato testimone delle sue prime nozze con Angela Lippi».
Che differenze ci sono tra Baudo e Bongiorno?
«Pippo era più viscerale, impulsivo, uno sempre inquieto che ti chiamava alle due di notte. Mike era molto più controllato, anche se era un ritardatario cronico».
Lei non frequentava Mike.
«Lui era un notturno e io un diurno, lui era sportivo e io no, lui guardava la tv e io leggevo. Poi lui non amava dare confidenza».
Ma quella gaffe del divano è vera?
«A una concorrente con un vestito a fiori disse: bello, pensi che a casa ho un divano uguale. La più bella però è un’altra».
Quale?
«In radio un conduttore, parlando della sua passione per le immersioni, gli fa un complimento: lei deve essere un sub eccezionale. E lui: macché, sono solo un sub normale…».
È vero che il Rischiatutto doveva chiamarsi Repentaglio?
«Sì, orrendo. Pensi cosa abbiamo rischiato...».
La migliore delle vallette?
«Sabina Ciuffini. Nonostante parlasse poco aveva grande personalità e gambe bellissime. La più bizzarra però fu Paola Manfrin, aveva 16 anni e di fare la valletta non gliene fregava niente. Doveva girare una ruota e Mike le chiedeva sempre se avesse le mani pulite. Così una volta sui palmi scrisse “asino chi legge” e glieli mostrò. Rise anche lui».
Cosa c’è da imparare dai quiz oggi?
«Che la cultura generale non c’è più. I giovani li ho trovati interessati molto sul presente, un po’ sul futuro e niente sul passato. Ricordo uno che sapeva tutto di Quentin Tarantino ma non aveva idea di chi fosse Fellini. La ricerca di certe radici, di certe basi non c’è più, non c’è la curiosità che avevamo noi».
Quanti concorrenti ha visto?
«Migliaia. Ho visto l’Italia cambiare attraverso i quiz. Siamo passati dalle domande su storia antica e mitologia a quelle su tecnologia e scienze. Invece di chiedere chi fosse il vice di Garibaldi interrogavamo sul Dna. Sapere le cose nell’era tecnologica non serve più». [...]
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What I don't like about Tarantino and Anthony's statements are the generalization. There are movies stars in Marvel too, Angela Bassett and Angelina Jolie are definitely movies stars, there's Forest Whitetaker too, Oscar Isaac as well and Lupita Nyong'o is getting there! Michelle Pfeiffer is definitely a movie star as well. Nathalie Portman too.
I’m assuming that person is replying to the tweet like “actually I am a movie star” in response to Tarantino saying people don’t go to marvel movies to see actors they go to see characters. anyways way to make his point by saying the actors visit hospitals in full costume and in character not as themselves. also there’s literally nothing wrong with this that’s just how it’s been for franchise movies and shows for a fucking while now.
#Really wish people didn't talk in absolutes all the time and avoided generalizations#and arguablu enough ScarJo as well although I'm not her biggest fs#fan
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Marta Petreu reprezintă România în maratonul poetic european
Marta Petreu reprezintă România în maratonul poetic european
Ziua de 21 martie a fiecărui an a fost dedicată de către UNESCO rolului privilegiat al expresiei poetice în promovarea dialogului intercultural, comunicării şi păcii. Evenimentul de la Roma, organizat pentru al nouălea an consecutiv de Institutele Culturale Naționale din Uniunea Europeană (EUNIC), reunite în clusterul EUNIC Roma, celebrează poezia europeană la Roma și se desfășoară în colaborare…
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“What does what feel like?” “Killing a man. Beating another man to death with your bare hands.”
Esmarelda Villalobos - Pulp Fiction (1994)
#pulp fiction#angela jones#bruce willis#quentin tarantino#cab driver#butch coolidge#big jerry cab company#weirdo
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Corona Due, 2021
Corona Due. Vite quotidiane al tempo del coronavirusA cura di Paolo Andrea BergmannCoordinamento editoriale di Giancarlo Norese Contributi di Paolo Andrea Bergmann, Silvio Wolf, Pierre Kahn, Giovanni Tamburino, Loredana Tavolaro, Angela Vettese, Sante Scardillo, Roberto Basile, Paola Pietronave, Luigi Negro con Maria Valentina Tarantino, Antonio d’Avossa. febbraio 2021142 pp., ill.…
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#Angela Vettese#giovanni tamburino#Loredana Tavolaro#luigi negro#Maria Valentina Tarantino#paola pietronave#Paolo Bergmann#Pierre Kahn#Roberto Basile#Sante Scardillo#Silvio Wolf
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Pulp Fiction (1994) dir. Quentin Tarantino, D.P. Andrzej Sekuła
If my answers frighten you then you should cease asking scary questions.
#me making this photoset: violence? what violence?#pulp fiction#bruce willis#angela jones#amanda plummer#maria de medeiros#john travolta#samuel l jackson#tim roth#samuel l. jackson#quentin tarantino#andrzej sekuła#amanda watches movies#mine#filmedit#film edit#movieedit#movie edit#pulp fiction edit#pulpfictionedit#vincent vega#jules winnfield#butch coolidge
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Wendell B. Harris Jr. in Chameleon Street (Wendell B. Harris Jr., 1989)
Cast: Wendell B. Harris Jr., Timothy Alvaro, William Ballenger, Thomas Bashaw, Alfred Bruce Bradley, Margaret Branch, Rick Davenport, Amina Fakir, Anita Gordon, Gary Irwin, Jeff Lamb, Angela Leslie, Bruce Seyburn, Jennifer Turner. Screenplay: Wendell B. Harris Jr. Cinematography: Daniel S. Noga. Art direction: Timothy Alvaro. Film editing: Matthew Mallinson. Music: Peter S. Moore.
An altogether astonishing movie, Wendell B. Harris Jr.'s Chameleon Street is raw, clumsy, funny, mordant, and almost as interesting for what happened to the movie itself as for anything that happens on the screen. It was born of its writer-producer-director-star's fascination with a real life con man, William Douglas Street Jr., who managed to pass himself off as a reporter, a doctor, a lawyer, an athlete, and a Yale student. Only once did Street try to make real money with this talent; the rest of the time he did it because he could, which ultimately wound up sending him to prison. Harris's exploration of Street's career is a kind of docudrama, and it won him the Grand Jury Prize at Sundance. What it didn't win him was fame as a filmmaker, which Sundance had done for directors like Quentin Tarantino, David O. Russell, Paul Thomas Anderson, and Steven Soderbergh, among others. Hollywood showed its interest only in buying the rights to remake the movie, but not to distribute it. At the Sundance festival, Chameleon Street's chief competitor for the award was To Sleep With Anger, a film by another Black director, Charles Burnett, that was picked up for distribution by the Samuel Goldwyn Company. It's a more conventional movie, featuring stars like Danny Glover, while Harris's film is largely performed by non-professional actors. After three decades of underground circulation, Chameleon Street was restored in 2021, distributed and released on video. It can now be seen as a pointed look at the Black experience and as a commentary on the quest for identity and status, not only within the film but in the film's history.
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Now, if you'll excuse me, I'm going to go home and have a heart attack.
Pulp Fiction, Quentin Tarantino (1994)
#Quentin Tarantino#John Travolta#Samuel L. Jackson#Uma Thurman#Bruce Willis#Harvey Keitel#Tim Roth#Amanda Plummer#Maria de Medeiros#Ving Rhames#Eric Stoltz#Rosanna Arquette#Christopher Walken#Paul Calderon#Bronagh Gallagher#Peter Greene#Duane Whitaker#Angela Jones#Steve Buscemi#Andrzej Sekula#Sally Menke#1994
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Pulp Fiction (1994)
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“Ritornerai”, venerdì 23 giugno al Teatro Oscar di Milano l'appuntamento della 24esima edizione de La Milanesiana
“Ritornerai”, venerdì 23 giugno al Teatro Oscar di Milano l'appuntamento della 24esima edizione de La Milanesiana. La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, arriva venerdì 23 giugno al Teatro Oscar di Milano, con l'evento “Ritornerai”. La serata declina il tema della 24esima edizione de La Milanesiana, i Ritorni, attraverso una fusione tra letteratura, economia, natura e musica. Si comincia con un prologo tra cinema e poesia del regista e artista YERVANT GIANIKIAN e della scrittrice LUCREZIA LERRO. Saranno protagonisti di alcune letture il dirigente e scrittore GUIDO MARIA BRERA, lo scrittore EDOARDO NESI (Premio Strega 2011), il Premio Nobel dell'Acqua 2023 ANDREA RINALDO (primo italiano ad aver ottenuto questo importante riconoscimento per i suoi studi sul rapporto tra reti fluviali, popolazioni e salute) e l'imprenditore, economista e ambientalista RICCARDO ILLY. L'incontro terminerà con il concerto del compositore e pianista ROBERTO CACCIAPAGLIA. L'appuntamento – nato in collaborazione con LCA, studio legale specializzato in diritto d'impresa e attivo promotore di numerose iniziative artistiche e culturali, all'interno del progetto decennale Law is Art! – inizierà alle ore 21.00 con un intervento dell'avvocata Angela Petrosillo, partner dello studio. Introduce Elisabetta Sgarbi. La 24esima edizione de La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, dopo l'anteprima ad aprile con Quentin Tarantino in libreria, attraversa dal 22 maggio al 27 luglio ben 23 città italiane in 7 diverse regioni, con oltre 60 incontri ed eventi e più di 200 ospiti italiani e internazionali provenienti da diverse discipline. Un festival di respiro internazionale che promuove il dialogo tra le arti e tesse relazioni tra letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia, sport, fumetto. La Milanesiana è organizzata da Imarts International Music and Arts e Fondazione Elisabetta Sgarbi, con il Patrocinio del Comune di Milano e con il contributo di Regione Lombardia. Radio 24 per il primo anno è media partner del festival.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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