#Amore vince la Forza
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~1843, Giuseppe Bezzuoli, Amore vince la Forza
#Giuseppe Bezzuoli#Amor Vim vincit#Amore vince la Forza#saec. XIX#1843#pictura#Galleria degli Uffizi#Florentiae#Amor#Vis#CO8S00A
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L'Appeso.
"Non ammalatevi d'Amore".
Non ammalatevi d'Amore.
Perché d'Amore non ci si ammala, si risplende.
Non costringetevi ad una relazione che vi blocca, vi rende sottomessi o dipendenti.
Perché l'Amore quando entra nel vostro Cuore espande il vostro Campo Energetico, non lo limita, non lo circuisce, non lo divora.
Non imbrigliatevi nella Passione, ma vivetela in ogni istante con fuoco ardente e spirito d'avventura.
Perché le Fiamme bruciano e distruggono, ma possono anche riscaldare i freddi inverni della nostra Vita.
Non sradicatevi per piacere all'Altro.
Perché ciò che è autentico dura per sempre.
Non calpestate i Fiori della vostra Magia interiore e non strappateli per donarli all'Altro.
Il loro profumo inebrierà la vostra Relazione in ogni gesto e scambio che regalerete al Mondo.
Non create lacci e nodi, perché ciascuno deve muoversi nella piena responsabilità personale e scegliere di restarvi accanto per ciò che siete, non per ciò che "volete".
Non riempitevi di promesse e anelli. Ma di Presenza.
Perché l'Amore non vi chiede se ci siete stati o sarete. Ma se oggi siete presenti a voi stessi, fedeli alle vostre promesse interiori, trasparenti nella vostra Verità e limpidi nel dialogo con l'Altro.
Non accusate.
Perché l'Amore non è una gara. Nessuno vince e nessuno perde. Ma tutti crescono e maturano nel progetto condiviso del proprio piano d'Anima.
Non restate dove sentite "povertà", delega e "senso di colpa".
Perché l'Amore non è portare il peso dell'Altro, ma risolvere il proprio attraverso l'esempio e la forza interiore che regaliamo a noi stessi nella Relazione.
Non inchinatevi mai.
Perché l'inchino è una riverenza dell'Anima, non dell'Umano. Ma se entrambi lo fanno col Cuore puro, diventa Magia.
Non siate impazienti con l'Amore.
La Vita sa quando portare acqua al vostro Mulino interiore. E quando toglierla, per rendervi in ogni istante accorti dell'emorragia di risorse che sprecavate nel impetuoso "dare" senza alcun "ricevere".
Non rinnegate l'Amore degli Avi.
Essi custodiscono il vostro Tesoro interiore, nel moto perpetuo dell'Incarnazione, dove senza radici non si vola e non si splende. Ma non accogliete il loro trauma come fosse vostro. Esso non è incluso nell'eredità. Non siete voi, e non lo sarete mai.
Non idealizzate l'Amore.
Non è un oggetto. Non è un giocattolo. Non è una fiaba. Non è un ruolo. Non è una madre e non è un padre per voi. L'Amore non salva. Se non si è già con i piedi ben radicati sulla terraferma. Ma accompagna a riva quando serve.
Non continuate a cercare l'Amore.
Esso si trova ovunque. In ogni vostro sguardo, in ogni vostro gesto, in ogni vostra emozione. Esso vive e si riproduce attraverso le vostre Mani e il vostro Cuore da sempre.
Non elemosinate un Abbraccio.
Perché esso oggi verrà a cercarvi.
Perché siete belli. Siete splendenti anche quando vi spegnete dentro.
Perché oggi si esce dal Buio. E si affronta la Luce. Ed essa non mancherà di pervadervi di dolcezza e di calore autunnale.
Buona tazza calda di ribolla. Con le caldarroste. Quelle buone, quelle che profumano di Gentilezza e di Amore, quelle che scottano tra le mani e vi fanno sentire nuovamente a Casa.
Mirtilla Esmeralda
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Inversamente
L'altro giorno @hope-now-and-live aveva chiesto, in maniera ironica ma molto interessante, quante volte ci si è chiesti perchè Orfeo si gira a guardare se Euridice lo segua, nella sua catabasi (nel mondo greco, la discesa dell'anima nell'oltretomba), perdendo definitivamente la sua amata, ritenendolo per questo uno stolto. Il Mito è famosissimo, ed è uno dei più potenti racconti sulla proibizione simbolica.
Nel chiacchierare con lei, mi è venuto in mente che Robert Browning, poeta, scrittore e drammaturgo britannico dell'età vittoriana, si ispirò a questo quadro di Frederic Leighton, Orfeo e Euridice (1864)
dove è chiaro come sia Euridice che cerca "di farsi guardare" da Orfeo, che tiene disperatamente gli occhi chiusi, per scrivere questi versi:
Sì, dammi la bocca, gli occhi, la fronte, e insieme mi prendano ancora – un solo sguardo ora mi avvolgerà per sempre per non uscire mai dalla sua luce, anche se fuori è tenebra. Tienimi sicura, avvinta al tuo sguardo eterno. Le pene d’un tempo, dimenticate, e il terrore futuro, sfidato – non è mio il passato né il futuro – guardami! Robert Browning, Eurydice to Orpheus, da Dramatis Personæ , 1864
Per chi non lo ricorda, il Mito è diverso: Orfeo s’innamora, ricambiato, della ninfa Euridice, e la sposa. Come racconta Virgilio nelle Georgiche, di Euridice s’invaghisce anche il pastore Aristeo, che l’insegue per farla sua e, mentre scappa, Euridice è morsa fatalmente da un serpente. Nelle Metamorfosi Ovidio sceglie di eliminare dalla scena Aristeo: Euridice è spensierata, in compagnia di una schiera di ninfe, quando viene morsa al tallone dal rettile. Appena Orfeo apprende la notizia, piange la sposa e con coraggio decide di recarsi negli inferi per riaverla. Scende fino allo Stige, vince ogni ostacolo grazie alla lira e si presenta a Persefone e a Ade, i signori dell’oltretomba. Canta il suo amore per Euridice e chiede che gli venga data la possibilità di continuare a vivere con lei. Tale è la forza del suo amore e del suo canto che Persefone, Ade, il cane Cerbero e perfino le implacabili Furie si commuovono. Gli viene quindi accordato di portare con sé Euridice, ma a un patto: lui andrà avanti, lei lo seguirà, e Orfeo non potrà mai girarsi indietro, perché altrimenti Euridice tornerà per sempre tra le ombre dei defunti. Nella risalita, infatti, mentre i due amanti sono quasi arrivati alla luce, Orfeo non resiste alla tentazione e si volta per controllare che la sua amata sia veramente con lui. Nel tempo di un attimo Euridice scompare per sempre nell’abisso. Distrutto e impietrito, Orfeo non trova più pace e vaga per la terra, sublimando nel canto un passato che non può più tornare. Continua a emozionare, sì, ma rifiuta la vita e l’amore delle altre donne; per questo le Menadi – o Baccanti – si vendicano di lui, che pure era legato a Dioniso, e lo fanno a pezzi gettandone i resti nel fiume Ebro. Tutti lo piangono, uccelli, alberi, sassi, ma Orfeo potrà tornare a riabbracciare la sua Euridice.
Molti nel '900 riprenderanno il Mito, soprattutto dal punto di vista di Euridice. Il magnifico Orfeo, Euridice, Hermes di Rainer Maria Rilke, aggiunge la figura del dio dal piede alato che è messaggero delle anime (Psicopompo, uno dei suoi più famosi attributi), con Euridice che non riconosce più Orfeo:
E quando a un tratto il dio la trattenne e con voce di dolore pronunciò le parole: si è voltato –, lei non comprese e disse piano: Chi?
Ma avanti, scuro sulla chiara porta, stava qualcuno il cui viso non era da distinguere. Immobile guardava come sull’orma di un sentiero erboso il dio delle ambasciate mestamente si volgesse in silenzio per seguire lei che tornava sulla stessa via, turbato il passo dalle bende funebri, malcerta, mite nella sua pazienza.
Giganti si sono cimentati con questa storia (tra gli altri, Campana, Pavese, Yourcenar, Magris, Calvino) ma cito Gesualdo Bufalino, che in un racconto beffardo, Il ritorno di Euridice (1986), fa dire alla Ninfa:
L’aria non li aveva ancora divisi che già la sua voce baldamente intonava “Che farò senza Euridice?”, e non sembrava che improvvisasse, ma che a lungo avesse studiato davanti a uno specchio quei vocalizzi e filature, tutto già bell’e pronto, da esibire al pubblico, ai battimani, ai riflettori della ribalta.
In pratica, l'aveva fatto apposta!
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Lottavamo sempre noi.
Io per carattere mica mollo, continuo la guerra.
Non mi davo pace: se due persone si amano, perché non dovrebbero stare insieme allora? Perché non provarci, e riprovarci, e riprovarci; Non é forse vero che l’amore vince su tutto?
Poi cedetti.
Mi arresi all’idea che non per forza due persone che si amano debbano stare insieme; Che a volte, ci vuole più amore per lasciare andare qualcuno, che a tenerlo.
E quando decisi di arrendermi, mi accorsi di aver vinto.
Moonlight
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Mi chiamo Ida e ho compiuto 48 anni il primo di aprile, giuro che non è uno scherzo! 😛
“Ieri” ero una giovane donna ambiziosa, ho abbracciato tante attività lavorative … dalla contabile, receptionist, segretaria … ero una “precaria per scelta”.. cercavo il mio perché , volevo crescere, imparare conoscere realtà differenti ero giovane, volenterosa e sognatrice.
Poi ho abbracciato il mondo del call cell center, dove ho imparato a raggiungere traguardi, obiettivi, contest e quant’altro. In quel mondo non c’era posto per i valori umani, eri un numero ai massimi livelli in cui io ho voluto eccellere a 360 gradi. Per la prima volta non lavoravo solo perché ero un’appassionata, ma per il fine più comune: bonus=soldi. Ne ho girati un po’, attirando molto spesso antipatie per via dei miei ottimi risultati. Mi sono fermata all’ultima esperienza terminata nel 2016, a causa di un mobbing aggressivo ed importante contro la mia persona. Ero già malata di schizofrenia ma quell’aggressione durata un anno e mezzo (ci ho messo un po’ a comprendere di mollare) mi ha portato a crollare ed essere ricoverata in psichiatria per 10 lunghissimi giorni.
Ricordo poco o niente a parte una puntura che mi ha fatto dormire per giorni e quando ho riaperto gli occhi ho visto i miei che mi davano iPhone, iPad mini e BlackBerry che lo adoravo in quanto prediletto da Barack Obamha ed un mio carissimo amico. Quello è stato il punto di non ritorno, ho riallacciato attività professionali passate ma finivo per mollare, troppi ricordi che mi ferivano. Ho fatto per due anni la promoter come quando avevo 19 anni, ho venduto il mondo, ma ero sempre infelice perché mi avevano tolto con la forza il mio grande amore, il mio lavoro per la vita, la mia stabilità , il mio entusiasmo, la mia voglia di emergere e di raggiungere obiettivi per me grandiosi.
Da circa due anni non lavoravo più a parte qualche “comparsa” nel mercato “nero” in quanto invalida vivevo e vivo di pensione.
Chi sono diventata oggi? Non lo so ancora, ma la voglia di farcela c’è, grazie a Natascia sono sta inserita in Partner&Co. Nel Progetto al Femminile. Avevo già avuto due esperienze di network ma in modo superficiale, aziende sbagliate ed io che continuavo a non “innamorami” della progettualità che ti può offrire un’azienda.
Sono rinata perché mi alzo la mattina con i miei obiettivi oppure improvviso, concilio vita familiare come gestione della casa e cure alla mamma malata di Parkinson e lavoro. In questi due giorni ho capito che devo andare per gradi, che devo crescere ancora tanto, trasformarmi, confrontarmi con il mio fantastico team di donne. Se vince una, vincono tutte, niente competizione. Mi sono fatta un grande bagno di umiltà e ho deciso di ripartire da zero di imparare da tutti, so che cadrò mille volte e mi rialzerò altrettante. Ho ascoltato storie di donne fenomenali che lavorano per questa azienda ed io non voglio perdere, voglio vincere con il mio team!
Se sei arrivata a leggermi fin qua forse ti ho incuriosita? Vuoi diventare dinamica e padrona di te stessa? Sei ambiziosa? Vuoi un guadagno extra? Con noi puoi veramente diventare una persona nuova e siamo sempre di più! ❤️
Ti aspetto in chat così ci conosciamo e approfondiamo questo modello di business unico al mondo anche se lavori per la concorrenza, una zoom non fa male, anzi è un modo per apprendere nuove nozioni, emozioni e molto altro!!
Prendiamo un appuntamento? Dai che ti aspetto con l’entusiasmo che ho ritrovato grazie a questo progetto 📱🌹
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Dal 9 ottobre su Netflix è disponibile la serie tv Inganno, con Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti.
La serie tivù inganno è la storia di un’appassionante relazione, in cui non mancano ombre e segreti, che mette in crisi le convenzioni sociali e gli equilibri familiari, sovvertendo il ruolo della maternità nella cultura mediterranea. Ambientato tra Napoli e la meravigliosa costiera amalfitana, racconta il conflitto di una donna di 60 anni che sembra aver ormai rinunciato alla sua vita sentimentale. L’arrivo improvviso nel suo mondo di un giovane straniero, scompiglia i suoi equilibri familiari e intimi e grazie all’amore, la fa rifiorire in una nuova e più audace fase della sua vita. Inganno, la trama Gabriella (Monica Guerritore) è la proprietaria di un prestigioso hotel in Costiera Amalfitana: è una donna elegante, fiera dei suoi sessant’anni e consapevole del suo ruolo. I suoi tre figli ormai sono grandi e la vita non sembra riservarle più molte sorprese, finché non incontra Elia (Giacomo Gianniotti). Un ragazzo affascinante, vitale, libero, coetaneo del suo figlio maggiore, che esercita su di lei un fascino irresistibile, ma anche ambiguo e spaventoso. Nonostante la differenza di età, Gabriella si riscopre donna, amante e per Elia sarà pronta a mettere in gioco tutto, anche il rapporto con i figli e la loro eredità. Il cast della serie Attrice al cinema e in teatro, Monica Guerritore ha carriera ricchissima. Al cinema ha interpretato ruoli scandalosi e complessi, come in Scandalosa Gilda di Gabriele Lavia e, nel 1997, in La Lupa (per cui ha ricevuto una candidatura come miglior attrice ai David di Donatello). . Per il film La bella gente di Ivano De Matteo è candidata ai Nastri d’Argento; la pellicola vince il Festival di Annecy. È protagonista anche di commedie di grande successo di pubblico come La Peggior Settimana della mia Vita (2011) e Puoi Baciare lo Sposo (2018), entrambe con la regia di Alessandro Genovesi. Papà italiano e mamma canadese, Giacomo Gianniotti è uno degli volti più famosi della serialità americana grazie al ruolo di Andrew DeLuca in Grey’s Anatomy, ruolo che interpreterà dall’undicesima alla diciassettesima stagione della serie (2021) e che lo farà conoscere dal grande pubblico internazionale. Recita nella serie Netflix From Scratch-La forza di un amore accanto a Zoe Saldana e nel film, diretto dai Manetti Bros, Diabolik-Ginko all’attacco, di cui interpreta la nuova incarnazione dell’antieroe Diabolik. Il cast di Inganno include anche Emanuel Caserio (già visto ne Il paradiso delle signore), Dharma Mangia Woods (che ha recitato in Ricchi a tutti i costi) e Francesco Del Gaudio. E poi Denise Capezza (Bang Bang Baby), Fabrizia Sacchi (Luna Park) e Geppy Gleijeses (Il sole anche di notte). Read the full article
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'La portalettere' il romanzo più venduto del 2023
(Adnkronos) - Con oltre 350 mila copie vendute, 'La Portalettere', l'esordio di Francesca Giannone, pubblicato dalla Casa editrice Nord è il romanzo più venduto in Italia nel 2023. E' anche il secondo libro più venduto dell'anno. Romanzo vincitore del Premio Bancarella 2023 e del premio “Amo questo libro” assegnato dai librai delle librerie Giunti, il libro è in corso di traduzione in 19 paesi. I diritti sono stati acquisiti da Lotus production, una società di Leone Film Group. La trama: Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta? Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna è fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. Ci riuscirà anche grazie all’amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell’istante in cui l’ha vista. Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini. «Non durerà», maligna qualcuno. E invece, per oltre vent’anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo – ma soprattutto senza che il paese lo voglia – la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello. Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe [email protected] (Web Info) Read the full article
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Helle - Il nuovo singolo è “Visto e passa”
Una liberazione, una perdita, la consapevolezza di se
“Visto e passa” è il terzo singolo estratto da “La Liberazione”, il secondo disco della cantautrice e producer bolognese Helle. In questo concept album Helle si fa narratrice, attraverso un folk essenziale ed un linguaggio diretto, del ritorno all’istinto e alla libertà primordiale; una storia in cui amore, natura e debolezze umane si incontrano e si separano. Una decisa virata sonora e stilistica rispetto al pluripremiato disco d’esordio “Disonore”, ma capace di coniugare nuovamente in maniera moderna e urban il songwriting, senza tralasciare del tutto la vena poetica di “Carovane”, la raccolta di poesie appena pubblicata dalla stessa cantautrice. «Questa è la prima delle canzoni riflessive. Combattuta col dolore della perdita, la protagonista diventa pronta a fare i conti con la propria natura romantica». Helle
PRESS - DICONO DE LA LIBERAZIONE Lisa Brunetti, in arte Helle, nasce a Bologna nel giugno 1994. Comincia a scrivere poesie ad 11 anni, a suonare la chitarra dall’adolescenza. Ha lavorato per quattro anni in Fonoprint, dove ha avuto l’opportunità di conoscere e collaborare con Bruno Mariani. Negli stessi anni ha suonato con Ricky Portera. Nel 2016 partecipa ad Area Sanremo arrivando fra i 70 finalisti del concorso. Dopo la pubblicazione di vari singoli in inglese e in italiano, arriva per Helle il momento di intraprendere una nuova fase della sua carriera artistica. Nel 2020 escono in radio i singoli “Tra le strade della mia città” e “Al Pacino”. Seguono questa uscita i brani “Carovane” e “Rispetto”. Il 25 giugno 2021 pubblica l’album “Disonore”, prodotto, suonato e arrangiato dalla stessa Helle. Un disco electro pop che caratterizza il nuovo corso artistico e professionale della cantautrice e producers, che ha vinto il Premio speciale assegnato dal MEI «Per aver affrontato con sonorità spiccatamente elettro-indie e liriche dal forte peso sociale, il tema della Libertà attraverso l’analisi delle sfumature dell’animo umano, soprattutto quello femminile». Successivamente pubblica “2, 107”, brano con il quale vince il Premio Lunezia New Mood «Per aver offerto nel brano 2, 107 una visione delicata e cruda con tappeti sonori moderni e sperimentali sulla morale delle donne». Ha vinto, al Salone Internazionale del Libro di Torino il Premio della critica all’interno della rassegna del Premio InediTo 2022 per la sezione “Testo canzone” ed è stata finalista del Premio Bindi 2022. “Tu mi volevi bene”, “Chimere” e "Tom" sono gli ultimi singoli estratti dal disco d'esordio. Il 13 gennaio 2023, da alle stampe in versione cartacea ed ebook, il libro di poesie "Carovane" (ZONA Contemporanea), in contemporanea con l'uscita del singolo “Oggi è già ieri, il domani è eterno” realizzato e prodotto dalla stessa autrice. Le poesie di Helle - fuori dal disincanto, ma mai con distacco - poggiano sulla forza della parola e su immagini che si prestano alla metafora e all'allegoria, rivelando una scrittura consapevole, complessa come la realtà che descrive. A febbraio è partito da Bologna il Carovane Tour che l'ha vista impegnata in oltre 30 date tra prestigiosi club e festival. Il 5 maggio esce "La liberazione", il suo nuovo concept-album presentato nella sede del Club Tenco e ispirato alla storia di un amore perduto. Viene estratto il primo singolo "Simone", e intanto si fa strada fino alle finali di "Musicultura", "Premio Artista che non c'era", "Premio Lauzi" dove vince il Premio miglior testo, "Premio Botteghe d'autore" e si appresta ad affrontare le finali di "Onda Rosa indipendente" e "Premio De Andrè".
L’autunno 2023 si apre con il secondo singolo estratto dal titolo “Baby!” e si chiude il 24 novembre con l’uscita in radio del terzo estratto dal titolo “Visto e passa”.
CONTATTI E SOCIAL
www.facebook.com/Helle.musica/ www.instagram.com/helle.musica/?hl=it https://www.youtube.com/channel/UCUyHqlN2KJZZaI13abFhQhQ
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DECAMERON TAROT
IL SOLE dal mazzo del Decamerone di Boccaccio. Il gesto simbolico dello spogliarsi, la resa al Divino.
Omnia vincit amor, et nos cedamus amori scriveva Virgilio, ovvero l'amore vince tutto e noi sottostiamo all'amore, che suona molto come una frase fatta un po' vuota e banale, come "la bellezza salverà il mondo". Il mondo non si salverà, ne con la bellezza ne con l'amore, si salverà chi ha capito, chi vuole salvarsi, chi ha fatto un percorso di salvezza, ma il mondo rimarrà l'inferno che è, tale e quale. Perchè il mondo è una scuola, e se non superi gli esami vieni rimandato e dovrai ripetere le lezioni.
Questo mazzo di carte disegnate da Giacinto Gaudenzi ed ispirate alle atmosfere boccaccesce del Decamerone, sono molto particolari, molto forti, intriganti e fantasiose, nell'introduzione del loro libretto leggiamo "Una guida dell'Amore" ma sarebbe più giusto definirle una guida dell'Eros, forza travolgente che guida il mondo e che ha si a che fare con l'amore, ma non necessariamente. Eros e Amore probabilmente non sono la stessa cosa, e noi spesso cadiamo in equivoco considerandoli una cosa sola, e se fossero veramente una cosa sola, allora il nostro mondo sarebbe completamente sbagliato.
Nel suo Decamerone il Boccaccio aveva costruito un nuovo mondo ideale, basato su una rivoluzione dei costumi, della morale e della mentalità, un mondo basato appunto sull'Eros e sull'Amore, ed in queste carte viene espresso con mille colori tutto questo mondo, è un mazzo molto bello che ispira le forze più recondite dell'Eros e ben si presta ad indagare il nostro mondo interiore e fantastico, più che alla divinazione nel senso classico del termine.
La mia carta preferita di questo mazzo è IL SOLE, la scelta non è stata difficile, è stata quasi guidata, automatica, anche se molte altre meriterebbero una trattazione a sè.
Questa bellissima carta trasmette un grande senso di pace che si unisce ad una grande tensione fatta di curiosità, di desiderio e di abbandono, pace e tensione sembrano essere due forze opposte, ma spesso coesistono creando una magica atmosfera di sospensione, piccole "bolle" di esperienze fuori dal tempo e dallo spazio.
Sono rappresentati due giovani guerrieri che si sono spogliati dalle loro pesanti corazze, e facendo questo gesto, apparentemente solo fisico, si sono anche simbolicamente liberati delle corazze mentali e sociali che opprimono le nostre anime, allo stesso modo di come le pesanti corazze metalliche opprimo il corpo. Le noste anime sono forzatamente rinchiuse in ruoli sociali, in proiezioni dell' Io chiamate personalità, che sono spesso solo pesanti quanto inutili sovrastrutture, sono corazze mentali che indossiamo per affrontare il mondo esterno, ma è liberatorio trovare spazi dove potersene liberare, senza timore a rimaner vestiti solamente di se stessi. Cosa tutt'altro che facile da attuare, dal momento che noi spesso ci identifichiamo a tal punto con le nostre corazze da pensare di essere noi stessi quelle corazze, quelle armi, quelle personalità, quei caratteri.
Ed in questa immagine i due guerrieni hanno appunto abbandonato le loro corazze e le loro armi per godersi attimi di pace, libertà e sincerità. Togliendosi di dosso armi e corazze, si sono scrollati di dosso il peso dei ruoli sociali e gli atteggiamenti marziali e difensivi, arrendendosi pacificamente alla calda luce solare che irradia i loro corpi liberi.
Avendo abbandonato sentimenti di aggressività, contrasto e diffidenza, dolcemente si guardano, si rispecchiano l'uno nell'altro e si abbandonano ad una calda e radiosa dolcezza, virile e contemplativa.
La scena è ambientata in riva al mare, a simboleggiare il mare infinito ed insodabile che si agita dentro le nostre interiorità, veri e propri abissi popolati da ninfe e sirene, ma anche da terribili mostri. Un mare che è anche simbolo di mete lontane e spazi infiniti, quasi un nuovo mondo invisibile oltre l'orizzonte, tutto da esplorare, forse il mondo un dei sogni, che non si può raggiungere con il corpo, ma solo con lo spirito e con l'anima. Un invito a socchiudere gli occhi, abbandonarsi al tepore e alle carezze, ad abbandonarci ai suoni cullanti del vento e delle onde, ai ritmi della Natura e all'energia del Sole. Possiamo raggiungere quell'orizzonte se solo sappiamo abbandonarci e arrenderci a noi stessi, abbandonare le nostre armi e armature, spogliarci del nostro Io tirrannico, sempre alla ricerca di inutili battaglie e illusorie conquiste.
I due ragazzi si abbandonano però a questo idilio non proprio sulla riva del mare, ma protetti da alcune dolci dune di sabbia calda e dorata, dove sparuti pennacchi d'erba disegnano un fittizio riparo, quasi un confine invisibile e magico, un'effimera protezione contro occhi terreni indiscreti, contro il vociare del mondo, contro la marzialità delle umane genti, sempre pronte a ferire con sentenze e giudizi. Un piccolo riparo terreno, ma inutile contro la luce assoluta dell'astro, che tutto vede e tutto inonda di una luce accecante, che trapassa i corpi con un'energia fremente e inevitabile, una luce che scende come una benedzione sciogliendo ogni umana legge.
In tutte le altre carte di questo mazzo si manifesta un Eros traboccante, fantasioso e intraprendente, mentre in questa carta, nonostante si sprigioni una potente carica energetica, qui tutta la tensione si sprigiona in un senso di abbandono e di possiblità, senza necessariamente consumarsi come un fuoco fatuo, è una carta che apre mondi, non li esaurisce. Si sprigiona da questa immagine un senso dell'Eros disarmante, non possessivo, Eros inteso come energia, linfa vitale conteplativa che trae il suo nutrimento direttamente dal cielo e rende omaggio a quel sacro tempio divino che è il corpo umano, senza profanarlo. Antiche filosofie come il Taoismo chiamano le ghiandole sessuli "stufe" in quanto sono alla base di tutte le altre ghiandole che regolano il funzionamento vitale dell'organismo e le riscaldano con il loro fuoco" fornendo loro energia vitale, l'Eros pertanto starebbe alla base dell'equilibrio vitale di tutto l'organismo, materiale e spirituale.
"L'amore è un'energia che proviene da molto in alto, un'energia che è la stessa quintessenza del Sole. Gli uomini e le donne hanno il compito di ricevere questa energia e di farla circolare attraverso tutto il proprio essere, in modo tale che essa ritorni in seguito verso le altezze dalle quali è venuta" (Omraam Mikhaël Aïvanhov,, Pensieri Quotidiani).
"L'amore è una rinascita che può passare anche attraverso una ribellione agli schemi convenzionali. Grazie ad un nuovo modo di rapportarsi al proprio vissuto emotivo, si presenta ora l'occasione per liberarsi da obblighi e costrizioni che a lungo hanno impedito di percepire il vero significato della propria esistenza. (...) Si comprende che amando in maniera disinteressata s'impara ad amare se stessi: in tal modo si rivitalizza il corpo, si dona gioia al cuore e si regalano pensieri luminosi alla mente, chi ama l'Amore sarà circondato d'amore, vivrà lungamente e sarà sano e bello! (Karl Simon, I Tarocchi Rider-Waite).
Questa carta avrebbe un significato molto diverso se in essa fosse stata raffigurata una coppia di amanti convenzionale (uomo e donna), perderebbe tutto il suo profondo significato insito nell'abbandono simbolico delle armi e delle corazze. Nella nostra società, nella nostra civiltà patriarcale, probabilmente è proprio l'uomo quello che ha il maggior bisogno di liberarsi dal fardello di ruoli rigidi e stereotipati.
Naturalmente come ogni carta, parla un linguaggio simbolico, non bisogna intenderla alla lettera: è l'azione metaforica dello spogliarsi e dell'arrendersi che bisogna cogliere nel profondo, del mettersi a nudo spiritualmente, dell'abbandonare le proprie maschere e dell'abbracciare la semplicità dell'Essere, dell'offrirsi sinceramente alle forze della Natura, come loro strumento.
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Faccio una nota finale in quanto non vorrei essere frainteso, voglio infatti specificare che le mie parole non vogliono ammiccare ai vari movimenti contemporanei LGBT o alle teorie Gender Fluid e via dicendo. E' sacrosanta la libertà per ognuno di essere se stesso, e di essere amato, rispettato e valorizzato incondizionatamente. Ma in natura esistono due principi, il femminile ed il maschile, che possono anche coesistere o interscambiarsi, ma non esistono alte cose, ovvero i sessi in natura sono due, questo è "scientificamente" innegabile, e tutto si fonda sull'equilibrio e sull'interazione di questi due principi apparentemente opposti.
I temi delle libertà personali e del rispetto delle diversità non hanno nulla a che vedere, a mio avviso, con le derive e le rivendicazioni che stanno prendendo in questo momento storico i vari movimenti multicolori, sento puzza di strumentalizzazione politica dove temi sensibili vengono utilizzati come "cavalli di troia" per entrare nei cuori e nelle menti delle persone e orientarne il pensiero ( = manipolazione).
Sinceramente mi dispiace vedere come tante persone in buona fede si lascino così manipolare da chi ha interesse ad indirizzare le dinamiche sociali per fini che non hanno proprio nulla a che vedere con il bene per il genere umano. Mi fa tristezza vedere come ci siano così tante pedine inconsapevoli di giochi sporchi molto al sopra di ogni sospetto.
Consapevolezza è la parola chiave di tutto, non certo l'identificazione in questo o quel genere, in questo o quel movimento, guru, maestro, partito, leader, religione o che dir si voglia. La consapevolezza è tutt'altra cosa, ed è l'unica forma di libertà possibile, ma è una strada difficile...
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Parola 24/04/2023
*VINCERE L'INDIFFERENZA*
Autor: Apolonio Carvalho Nascimento
L'amore reciproco ha una forza al tempo stesso centrifuga e centripeta, nel senso che attira le persone in questo circolo del bene e allo stesso tempo si espande e si diffonde al di là di ogni barriera.
Il contributo di ciascuno è quello di uscire dalla propria zona di comfort, di mettersi al posto degli altri, di prendere l'iniziativa di amare per primi, di eliminare l'individualismo e di stabilire come priorità una vita di comunione con i fratelli e sorelle, con il proprio gruppo, con la propria famiglia, con la propria comunità.
Questo è il tipo di amore che vince l'indifferenza, che è l'anticipazione del paradiso, che è vivere sulla terra come in cielo.
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Quesito Caro padre Angelo, ho quasi 13 anni, le chiedo di spiegarmi che cosa significa fare penitenza, il valore della penitenza che assume per la propria anima e per quella del prossimo, per quale ragione è così importante per progredire nella vita cristiana. Volevo anche approfondire il tema della carità e dell'umiltà, e capire il perché queste due virtù sono così importanti e come scoprire la loro bellezza. Purtroppo mi capita di non praticare molto la penitenza perché non la vedo come una cosa tanto necessaria, e inoltre non riesco neanche ad avere molta carità e umiltà e forse è proprio perché non pratico la penitenza che cado sempre nell'egoismo e nella superbia. Vorrei anche sapere come praticare tutto ciò nella vita quotidiana e come impegnarsi a farlo. Risposta del sacerdote Carissimo, 1. nella penitenza si intende donare al Signore qualcosa che ci costa. Un dono è prezioso quando costa. La penitenza è un sacrificio fatto per amore. Ciò che conta è soprattutto l'amore con cui viene fatto, anche se si trattasse di una cosa insignificante. 2. Nello stesso tempo la penitenza ha un grande valore educativo perché aiuta a vincere se stessi. È facile lasciarsi trasportare dalle proprie inclinazioni e anche dai propri istinti. La penitenza mette un freno e rende una persona capace di amare. Se amare significa donare, nessuno può donare se non ciò che possiede. Ecco perché il dominio su se stessi offerto al Signore può diventare un grande atto di amore. 3. Le nostre penitenze e i nostri sacrifici ricevono una grande forza se vengono uniti al sacrificio ben più grande che ha compiuto Nostro Signore. Mediante il legame della carità che ci unisce simultaneamente a Dio e al nostro prossimo per mezzo di questi sacrifici permettiamo a Cristo di entrare nella vita del nostro prossimo, di versarvi i meriti della redenzione e di portarlo a conversione e a salvezza. 4. Il santo Papa Paolo VI quando ha indicato le forme di penitenza, ha detto che la prima forma di penitenza consiste nella fedeltà ai propri doveri. Un esempio concreto: stabilire un momento entro il quale la nostra giornata deve essere considerata chiusa e ci si mette a letto. La tendenza generale è quella di andare avanti finché non si è stanchi. Così facendo rimane sacrificato il sonno e rimangono sacrificate anche le prime ore della giornata seguente che sono tra le più preziose. Invece darci un orario e rimanervi fedeli per amore del Signore è una piccola cosa, una minima forma di penitenza, ma che aiuta a vincere se stessi e a trasformare la nostra vita in un atto di amore per il Signore. 5. L'umiltà e la carità sono rispettivamente il fondamento e l'essenza della vita cristiana. La vita cristiana essenzialmente consiste nell'amare Dio e nell'amare il prossimo con il cuore di Cristo, fino a donarci a Dio e agli altri fino all'ultima goccia di sangue, come ha fatto il Signore. Ma questo non è possibile se il nostro cuore è dominato da un amore disordinato di se stessi. A questo amore disordinato di se stessi intende portare a rimedio l’umiltà. Diversamente si rimane egoisti ed egocentrici. 6. Umiltà e carità crescono insieme. Più si diventa umili, più si diventa capaci di amare. Solo nella misura in cui uno vince se stesso e calpesta il proprio egoismo diventa capace di amare. 7. Ad esempio, prova a mettere in pratica quanto ti ho detto nell'obbedienza pronta ai tuoi genitori. Anche questo può essere un atto di umiltà e di carità. Obbedendo senza resistere, vinci te stesso e ti rendi gradito ai tuoi genitori, oltre che a Dio. Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera. Padre Angelo
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𝗥𝗔𝗣𝗣𝗢𝗥𝗧𝗜 𝗦𝗨𝗣𝗘𝗥𝗙𝗜𝗖𝗜𝗔𝗟𝗜 💕
Sono quelli che vivono… in superficie
Quelli che analizzano
Quelli che indossano la maschera, credono alle proprie idee e le credenze, e che vogliono confermare la propria storia
Quelli ancorati al passato
Al controllo
Alla credenza che l’altro debba soddisfare le nostre esigenze ed amare come non siamo stati amati prima
Quelli uniti dalla mente e dai ruoli piuttosto che nell’Anima
Sono quei rapporti che chiedono,
Piuttosto che dare
Quei rapporti nati da una mancanza di amore
Piuttosto che da un Amore onnipresente e che ama ogni cosa
Quelli in cui uno pretende dall’altro
Senza andar a vedere cosa pretende e perché!
Quelli in cui é sempre l’altro ad aver torto
Quando dipende sempre e solo da noi stessi
Quello in cui vince la competizione e non la collaborazione
Sono quelli che non credono ad un amore profondo
Proprio perché sono superficiali!
Sono quelli in cui uno si limita a credere e a difendere le proprie credenze, senza andare a smascherarle, osservarle ed interpellarle iniziando a dubitarne,
Sono i rapporti che si basano sulla persona e personalità che deve avere ragione! difendere le proprie ragioni e convinzioni, per forza! E cosi sarà!
Quelli che al rapporto e all’altro dettano regole per nutrire solo sé stessi
Quelli che troppo facilmente ed ormai quasi di moda, vengono etichettati tossici, non lasciando alcuna via di scampo se non confermare la propria storia e credenza
Non é più tempo di rapporti superficiali,
L’Amore oltre ogni storia e personalità chiama le Anime coraggiose a guardarsi dentro, con onestà e determinazione!
Ogni singolo giorno e talvolta ogni singolo respiro
Perché siamo tutti chiamati ad un Amore profondo
Beate sono le coppie forti abbastanza per sostenersi in questo viaggio coraggioso e per nulla facile
A cavalcare l’onda del conflitto interiore con coraggio e determinazione per poter andare oltre ogni storia, credenza, ferita e paura.
Beate sono le coppie che si tengono per mano e che non vogliono più avere ragione, ma essere libere.
Beate sono le coppie in cerca di connessione! 💞
Le altre si dissolveranno…
Perché forte é la forma pensiero attuale in relazione alle relazioni…
Che vinca l’Amore
Con o senza l’altro
Anche se spesso, ancora, senza l’altro in realtà…
Vince la ferita
A volte la libertà
Ma spesso la ferita
💗
(𝑃𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑠𝑢𝑔𝑔𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜: 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑔𝑔𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎𝑡𝑒𝑣𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑢𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖! 𝑂 𝑖𝑛 𝘶𝘯 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑚𝑜… 𝑒́ 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎… 𝑒 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎)
Claudia Sapienza
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Lettera di Albert Einstein alla figlia Lieserl
Quando proposi la teoria della relatività, pochissimi mi capirono, e anche quello che rivelerò a te ora, perché tu lo trasmetta all’umanità, si scontrerà con l’incomprensione e i pregiudizi del mondo.
Comunque ti chiedo che tu lo custodisca per
tutto il tempo necessario, anni, decenni,
fino a quando la società sarà progredita abbastanza per accettare quel che ti spiego qui di seguito.
Vi è una forza estremamente potente per la quale la Scienza finora non ha trovato una spiegazione formale.
È una forza che comprende e gestisce tutte le altre, ed è anche dietro qualsiasi fenomeno
che opera nell’universo e che non è stato ancora individuato da noi.
Questa forza universale è l’Amore.
Quando gli scienziati erano alla ricerca di una teoria unificata dell’universo, dimenticarono la più invisibile e potente delle forze
L’amore è Luce, visto che illumina chi lo dà e chi lo riceve.
L’amore è Gravità, perché fa in modo
che alcune persone si sentano attratte da altre.
L’amore è Potenza, perché moltiplica
il meglio che è in noi, e permette che l’umanità
non si estingua nel suo cieco egoismo.
L’amore svela e rivela.
Per amore si vive e si muore.
Questa forza spiega il tutto e dà un senso maiuscolo alla vita.
Questa è la variabile che abbiamo ignorato per troppo tempo, forse perché l’amore ci fa paura,
visto che è l’unica energia dell’universo che l’uomo non ha imparato a manovrare a suo piacimento.
Per dare visibilità all’amore, ho fatto una semplice sostituzione nella mia più celebre equazione.
Se invece di E = mc2 accettiamo che l’energia per guarire il mondo può essere ottenuta attraverso l’amore moltiplicato per la velocità della luce al quadrato, giungeremo alla conclusione che l’amore è la forza più potente che esista, perché non ha limiti.
Dopo il fallimento dell’umanità nell’uso e il controllo delle altre forze dell’universo,
che si sono rivolte contro di noi, è arrivato il momento di nutrirci di un altro tipo di energia.
Se vogliamo che la nostra specie sopravviva,
se vogliamo trovare un significato alla vita,
se vogliamo salvare il mondo e ogni essere senziente che lo abita, l’amore è l’unica e l’ultima risposta.
Forse non siamo ancora pronti per fabbricare una bomba d’amore, un artefatto abbastanza potente da distruggere tutto l’odio, l’egoismo
e l’avidità che affliggono il pianeta.
Tuttavia, ogni individuo porta in sé un piccolo ma potente generatore d’amore la cui energia aspetta solo di essere rilasciata.
Quando impareremo a dare e ricevere questa energia universale, Lieserl cara, vedremo come l’amore vince tutto, trascende tutto e può tutto, perché l’amore è la quintessenza della vita.
Sono profondamente dispiaciuto di non averti potuto esprimere ciò che contiene il mio cuore,
che per tutta la mia vita ha battuto silenziosamente per te.
Forse è troppo tardi per chiedere scusa, ma siccome il tempo è relativo, ho bisogno di dirti che ti amo e che grazie a te sono arrivato all’ultima risposta.
Tuo padre Albert Einstein
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- Il vincente o vince o impara. Non perdere l’opportunità di imparare per colpa dei pensieri negativi
- quando impari qualcosa nel giro di un’ora condividilo con altre persone
- OMBRA: Sei magra scheletrica, hai tutti i capelli spezzati rovinati, hai le occhiaia, non mangi più nulla perchè non hai la forza di alzarti dal letto per cucinarti. Hai litigato con tua mamma e non le parli più, il papi ormai ha perso ogni tipo di stima per te e quindi lo senti pochissimo. Simone non sta più con te perchè sei stata troppo debole e per voler ricevere approvazione da altri hai rovinato il rapporto. sei nel letto immobile che piangi. Non hai più soldi, fai un lavoro di merda tipo la cameriera in un fish and chips shop. Le persone che ti circondano sono tutte chavs.
- LUCE/ LUPO BIANCO: Con la tua musica ispiri le persone. Con le tue idee super creative, la tua energia positiva. fai brillare la tua luce, il tuo talento. il tuo talento.... è tenere le persone insieme. Si, perchè è proprio l’altra faccia della medaglia. Danza... cantare. sono bella, ho dei bellissimi capelli, ho un bel sorriso, ho degli occhi lucenti. Sono felice con Simone. Ho un bellissimo rapporto con mia mamma. Quando sto con lei stiamo bene, non litighiamo mai ma facciamo delle cose che ci piacciono. E con mio papà riesco ad emozionarmi, ci abbracciamo, sento il suo amore. Ho degli amici con un’energia positiva. Tutte persone di successo, tutte persone che mi ispirano. Tutte persone che mi spingono ad andare oltre i miei limiti. Giovanni, Leo, Paolo, Kevin, Henrike, Claire, Antoine, Luisa. La mia vita è piena di momenti meravigliosi. Viaggi, emozioni forti, amore, ballare, energia positiva, cavallo
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Renzo Ardiccioni OTTIMO PRESENTE 🌈 50 pillole di benessere 🌈 39/50 OMNIA VINCIT AMOR 🌈 Lo diceva già Virgilio: Omnia Vincit Amor, l'amore vince su tutto. Lo ha ripetuto Dante: Amor che move il sole e l'altre stelle. L'amore è quella forza propulsiva, rivoluzionaria, che cambia le cose nel mondo, partendo dal nostro livello intimo e personale. Cominciamo ad amare noi stessi, prima di espandere questa energia positiva intorno a noi. L'amore è un'operazione positiva. L'amore non è mai sottrazione, è addizione. L'amore non si divide, ma si moltiplica. Soltanto amando profondamente noi stessi, cosa molto diversa dal semplice egoismo, potremo allargare il nostro cuore e la nostra coscienza e connetterci agli altri. Una lunga strada, sta cominciando il cammino, i tempi stanno cambiando. RELOVUTION... ________________ Renzo Ardiccioni OTTIMO PRESENTE Fioriti editore - Roma Per saperne di più: https://www.amazon.it/presente-lezioni-psicologia-positiva-cambiare/dp/883625019X #50sfumaturedipsicologiapositiva #ottimopresente #carpediem #ottimismosempre #omniavincitamor #amorchemoveilsoleelaltrestelle #margheritahack #stelle #gattimatticanistrani #gatti (at Florence, Italy) https://www.instagram.com/p/ClegMpSLDC1/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#50sfumaturedipsicologiapositiva#ottimopresente#carpediem#ottimismosempre#omniavincitamor#amorchemoveilsoleelaltrestelle#margheritahack#stelle#gattimatticanistrani#gatti
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È inutile poter continuare
se non hai quella spinta per ricominciare
e per poter sperare
in qualcosa
per amare.
- @brividosopralafollia
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