#Alessandro Lui
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Cartel película "Las cuatro verdades" (Les quatre vérités) 1962, de Luis García Berlanga, Alessandro Blasetti, Hervé Bromberger, René Clair.
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BELGIUM, 2023 — A first podium for the #51 Ferrari AF Corse, Ferrari 499P Hypercar, of Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi, at P3 and a win in the LMGTE Am class for the #83 Richard Mille AF Corse, Ferrari 488 GTE EVO, of Luis Perez Companc, Lilou Wadoux, and Alessio Rovera. Wadoux is the first female driver to win a race in WEC. (Photo by Frédéric Le Floc'h/DPPI)
#wec#6h of spa#ferrari races#ferrari hypercar#alessandro pier guidi#james calado#antonio giovinazzi#luis perez companc#lilou wadoux#alessio rovera#ph#ph: frederic le floc'h#*ph#*m#*ferrari#*lmh#*lilou
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Right Harry get your tiny green weekday shorts back on I’m ready for some thighs !
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Colonialism/foreign interference Honnouji theory
One of the less-talked about theory about the political environment that led to Honnouji is the theory of how the European priests and missionaries were “Trojan horses” that are being used to facilitate colonisation.
Japanese fiction and media tend to focus on domestic conspiracies (shogunate revival, Hideyoshi/Ieyasu/some other person being the mastermind, etc). There have been some manga I saw that did use this European interference theory (e.g Nobunaga no Chef), but I don’t believe this theory is used very frequently. I also didn’t know what was the reasoning/source for it until recently.
Getting the details on this will probably require a lot of reading into the European paperwork (such as Frois’s Historia and other Vatican letters), which is even less easy to access, so I don’t have much on me right now. Just some brief claims from an article written by a writer/independent researcher.
In 1582, Alessandro Valignano wrote a letter that alluded that King Felipe of Spain had interest of conquering China. Valignano also wrote that the Japan is worthless to conquer, but their people can be “useful” for the purpose of the China conquest.
The article also quotes from Frois’s Historia, saying that Hideyoshi promised the Europeans that when he conquers China, he would order all the Chinese to convert to Christianity.
With these “proofs”, the writer theorizes that maybe Nobunaga refused to be involved in this conquest of China, so the Europeans plotted to overthrow him and install Hideyoshi as the new ruler.
This theory is interesting, and probably worth looking into. European material have information that you don’t really find anywhere else in the Japanese accounts, and they do need to be taken into consideration. However, this theory specifically has some problems because it seem to contradict other existing texts.
The writer here, for example, said that Nobunaga “broke ties” with the Europeans. He quoted no source, so it’s a bit questionable why he thinks so.
From what resource I have of Frois’s writings, I don’t see any problems between Nobunaga and Frois or the other priests even after Nobunaga met with Valignano. Frois wrote scathing comments about Nobunaga or his son being involved in “devil worship” around 1582, but he does that all the time when he talks about Shinto and Buddhist practices. It is not really any indication of souring relationship.
This outside interference theory also contradicts the claims that Frois recorded, either in his Historia or in his letters, that Nobunaga himself said he wanted to conquer China. I’ve not yet found a timestamp for when Nobunaga supposedly said this, but either way, this record destroys the theory. If Nobunaga wanted this out of his own volition, then the Europeans didn’t manipulate him for their colonisation purposes. If he said this because the Europeans had egged him on, that means he didn’t refuse them.
Sadly there’s no easy compilation of the European letters, so I cannot investigate this matter. There’s a few compilation out there that only consist of Frois’s letters (but not exhaustive), and a ship captain whose name is skipping my mind at the moment (edit: his name is Jorge Álvares). There’s Japanese translations of those letters, but even getting the Japanese collection would not be easy (and costly).
#Honnoji#Honno-ji#Honnouji#honnouji incident#honnoji incident#oda nobunaga#alessandro valignano#luis frois#toyotomi hideyoshi#japanese history#sengoku#Sengoku Era#Sengoku period#samurai#theory#conspiracy theory
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Quello col drink in mano voleva solo bere
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2023 in books n. 23
Ah, che chicca leggere finalmente una raccolta di gialli della Sellerio - ambisco a comprare anche Una giornata in giallo per avere una completa collezione delle raccolte a tema 'temporale' (una notte, una settimana, un anno e quella che mi manca è appunto 'una giornata').
Tra quelle che ho letto, purtroppo, questa è la più deboluccia, finora. Ci sono dodici racconti, uno per ogni mese dell'anno, e devo dire che non tutti sono riusciti a dare l'idea dell'atmosfera, tranne Camilleri e Piazzese e qualche altro autore. Non me lo sono goduto come avrei potuto, insomma.
Come gialli, nel breve spazio del racconto chiaramente non si possono imbastire trame approfondite, ma una raccolta del genere è ottima per capire di che cosa sono capaci gli scrittori: su cosa si concentrano, come mantengono l'attenzione, che soddisfazione si ha alla fine.
Si sono riconfermati gli autori che anche nelle altre raccolte mi avevano convinto:
Marco Malvaldi
Antonio Manzini
Santo Piazzese
Alessandro Robecchi
Fabio Stassi
Mentre purtroppo devo accettare il fatto che leggere Camilleri è molto difficoltoso per me, il testo non fluisce perché non so predire la parola che seguirà in quasi-dialetto. Peccato, perché il suo è (ovviamente) uno dei migliori.
#2023 in books#un anno in giallo#andrea camilleri#(la sua storia - chiaramente con montalbano protagonista - è stata soddisfacente; c'era sì una bozza d'indagine ma il fulcro della vicenda#era 'umano' e incentrato più sui personaggi coinvolti nel presunto crimine; peccato che mi sia sembrato un compito da leggere)#gaetano savatteri#(madonna quanto lo odio lamanna come personaggio e tutti quelli che gli stanno attorno; almeno la risoluzione finale è stata interessante)#simonetta agnello hornby#(che delusione di racconto: protagoniste scialbe in un'ambientazione che avrebbe potuto essere londra come busto arsizio; du' palle)#fabio stassi#(ah! i problemi risolti con il consiglio di lettura di un libro specifico! mi è piaciuto sia lo stratagemma per risolvere il mistero#che lo stile narrativo che l'atmosfera del mese di ambientazione - finalmente il primo preferito)#marco malvaldi#(i magnifici vecchietti toscani che risolvono crimini con il barista burbero - mai letto i romanzi ma inizio a considerarli seriamente)#alessandro robecchi#(che bella sorpresa ritrovare i killer meneghini dal codice etico che però pensano al fatturato anche quando si ritrovano#con incarichi contrastanti - mi fanno sempre ridere e la trama è stata anche questa volta soddisfacente)#gian mauro costa#(ha introdotto la sua protagonista partendo dal bel culo e da come si mortifichi nel vestire per non farsi abbordare dai colleghi#in polizia - mi è stato sulle palle lui e il racconto a partire dalla prima pagina e non si sono redenti nel finale)#esmahan aykol#(una conferma: non sa cosa sia una trama e i suoi personaggi sono interessanti come cicche spiaccicate sull'asfalto)#alicia giménez-bartlett#(il racconto non è male ma non mi sono mai affezionata alla sua petra delicado e anche in questo racconto non è scattata la scintilla)#francesco recami#(anche lui si conferma come autore che non mi piace: yay! mi è stato sulle balle poi il modo in cui ha trasformato#il protagonista di un altro autore in un truffatore di vecchietti; almeno non mi sono annoiata leggendolo)#santo piazzese#(anche lui becca l'atmosfera grazie a dio - benché non mi sia familiare l'esperienza di raccolta delle olive è riuscito a farmi sentire#la situazione come se fosse un ricordo; la risoluzione del crimine non è stata graditissima ma la accetto nell'insieme)
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Aces Weekly Volume 71 offers the last days of Earth, and Celestial Hunters, too!
The latest volume of Aces Weekly, Volume 71, has launched this week, and comes packs – packed! – with adventure-filed strips to satisfy ever-hungry for excitement comic fans!
The latest volume of Aces Weekly, Volume 71, has launched this week, and comes packs – packed! – with adventure-filed strips to satisfy ever-hungry for excitement comic fans. So what’s to be chomped on in the coming seven parts of seven weeks from now in the latest edition of publisher David Lloyd‘s long-running digital anthology? The deadly double of Pablo Barbieri Guionista and Jorge Luis…
#Aces Weekly#Alessandro Amoruso#Celestial Hunters#David Lloyd#downthetubes News#Ertito Montana#Federico Zilli#Jorge Luis Gabotto#Marcello Bondi#Niccolò Pizzorno#Pablo Barbieri Guionista#Petri Hänninen#Roberto Corroto#SF Comics#Sicarios#Stephen White#Tara Togs#The Right Place
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#È la canzone perfetta per? PER???#Loro palesemente con la risposta in bocca come l'amore ma troppo di classe per dirla così#E la dinamica dell'incidente di Alessandro ormai più discussa della parafrasi dei loro testi 'sta cosa mi stende come si è steso lui#Lmao porello#Santi Francesi#Alessandro De Santis#Mario Lorenzo Francese
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Poi si erano lasciati, ma in quel modo che non è un lasciarsi veramente: lui era un po’ matto, lei troppo bella, ma si volevano da morire. Non potevano stare insieme, non potevano stare lontani: non ci esci da quelle storie.
Alessandro Baricco
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La bendò perché ne potesse godere ogni suo senso. Assaggiò la sua pelle che sapeva di ambra lasciando che nella sua bocca si sciogliesse l’essenza. Accarezzò quella pelle preziosa come seta e come mai in quel momento sconosciuta alle sue mani, lui che tante volte invece l’aveva amata eccitato ne ascoltava i gemiti, canto di un amore mai svelato. Fu allora che le si accostò ai fianchi e la tirò a sé fino a sentirla sua, fino ad essere completamente suo. Lui padrone del suo corpo…lei schiava delle sue interminabili voglie... ♠️🔥
Alessandro Baricco
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"È inutile contraddire una donna, perché tanto si contraddirà da sola." (Alessandro Preziosi)
Il modo di ragionare di una donna di regola è assolutamente imprevedibile. E dopo mezz'ora comunque cambia. Ha molto a che vedere con come lei vuole essere percepita esteriormente in quel momento. Difficilmente un uomo può capire cos'abbia veramente in mente una donna. Sempre che abbia una vera importanza, per lui.
L'unica cosa che puoi fare, è mantenere compostezza e continuità: nei tuoi comportamenti e nella tua filosofia di vita. Fai quello che fai sempre. Sii te stesso. E poi, onestamente, una donna non va necessariamente capita: va solo lasciata allo stato brado. Se riesci a evitarne le paturnie, è fatta, bro'! Tutto qua, fidati. 🙂
Aliantis
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I Miei Libri del 2024
Il libro è una cosa: lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto, ma se lo apri e leggi diventa un mondo - Leonardo Sciascia
Giulio Giudorizzi - i Miti Delle Stelle
Jamie Ford - Sulla Via Dell'Incenso
Jonas Jonasson - Tre Amici Quasi Geniali Verso La Fine Del Mondo
Oscar Wilde - Il Fantasma Di Canterville e Altri Racconti
Julian Barnes - Elizabeth Finch
Luciano Canfora - Convertire Casaubon
Will Ferguson - Felicità©
William Dalrymple / Anna Anand - Koh-I-Nur
Hervé Clerc - A Dio Per La Parete Nord
Stefano Mancuso - Fitopolis, La Città Vivente
Sam Kean - La Brigata Dei Bastardi
Henry James - La Cifra Del Tappeto
Giorgo De Santillana / Hertha Von Dechend - Il Mulino Di Amleto
Rebecca Struthers - Memorie Di Un'Orologiaia
Alexander Lernet-Holenia - Due Sicilie
Daniel Mason - La Foresta Del Nord
Peskè Marty - Qui Il Sentiero Si Perde
Alexandre Dumas Figlio - La Signora Delle Camelie
Lauretta Colonnelli - La Vita Segreta Dei Colori
Fred Vargas - Sulla Pietra
Giorgio Pestelli - Il Genio Di Beethoven
Richard Osman - L'Uomo Che Morì Due Volte
Adam Thirlwell - Il Futuro Futuro
Stefano Bizzotto - Storia Del Mondo In 12 Partite Di Calcio
Edwin A. Abbott - Flatlandia
Shirley Jackson - L'Incubo Di Hill House
Ferdia Lennon - Eroi Senza Gloria
William Gaddis - Le Perizie
Michael Young - L'Avvento Della Meritocrazia
Eric Fouassier - Le Notti Della Morte Blu
Laurent Binet - Prospettive
A.K. Blakemore - L'Insaziabile
Tommaso Giartosio - Autobiogrammatica
Alessandro Baricco - Castelli Di Rabbia
Rosa Montero - Il Pericolo Di Essere Sana Di Mente
Beatrice Del Bo - Arsenico e Altri Veleni
Jenny Erpenbeck - Kairos
Il totale è 37 come nel 2023, le pagine sono aumentate, e per il secondo anno consecutivo supero il mio obiettivo personale delle 10 mila, sono arrivato a 11 750. Ho letto anche più di un classico per trimestre, tra cui anche dei saggi, e l'anno prossimo l'obiettivo è leggere un libro di un autore dell'età classica a trimestre.
Sulla qualità dei titoli, ammetto che dopo anni di ricerca e di perfezionamento delle fonti ne sbaglio pochissimi: alcuni rimarranno nel tempo, come L'Insaziabile, l'ultimo di Erpeneck (vincitrice dell'International Booker Price del 2024, un libro drammaticamente potentissimo), Lennon, Marty, Thirlwell. Libri del tutto particolari, tra l'autobiografia, il racconto e il saggio sono quello di Montero e Giartosio. Se devo notare una differenza, ho letto meno autori e autrici italiane, e una cosa che dovrei iniziare a fare è rileggere dei volumi di qualche anno fa, tipo una decina, e scoprire l'effetto che fa.
Chiunque voglia, può rebloggare, commentare e aggiungere i suoi libri o quelli che gli sono piaciuti di più, per diffondere autori, case editrici, idee.
Il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini - Jorge Luis Borges
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Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà una donna che, da sempre è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma con il tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e le scrive.
|| Alessandro Baricco
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ora io vi vedo storcere il naso, baricco qua baricco là, inventandovi cazzate sull'aria che sposta il suo ego quando cammina e vi autoconvincete pure, ché, se lo pensate, dovrà essere vero. stolti. iniziate a scrivere così, poi ne parliamo
ALESSANDRO BARICCO su CARMELO BENE, LA POESIA, LO SCRIVERE E TUTTO QUANTO
Carmelo Bene. Me l'ero immaginato definitivamente ingoiato da una vita quotidiana inimmaginabile, e triturata dal suo stesso genio, portato via su galassie tutte sue, a doppiare pianeti che sapeva solo lui. Perduto, insomma. Poi ha iniziato a girare con questo suo spettacolo anomalo, una lettura dei Canti Orfici di Dino Campana.
L'ho mancato per un pelo un sacco di volte, e alla fine ci sono riuscito a trovarmi una poltrona, in un teatro, con davanti lui. A Napoli, all'Augusteo. Scena buia, solo un leggio. Lui, lì, con una fascia sulla fronte alla McEnroe, e dei segni di cerone bianco sotto gli occhi. Un microfono davanti alla bocca, e una luce addosso. Cinquanta minuti, non di più. Non so gli altri: ma io me li ricorderò finché campo.
Non è che si possa scrivere quel che ho sentito. Né cosa, precisamente, lui faccia con la sua voce e quelle parole non sue. Dire che legge è ridicolo. Lui diventa quelle parole, e quelle non sono più parole, ma voce, e suono che accade diventa Ciò-che-accade, e dunque tutto, e il resto non è più niente. Chiaro come il regolamento del pallone elastico. Riproviamo.
Quando sono uscito non avrei saputo dire cosa quei testi dicevano. Il fatto è che nell'istante in cui Carmelo Bene pronuncia un parola, in quell'istante, tu sai cosa vuol dire: un istante dopo non lo sai più. Così il significato del testo è una cosa che percepisci, si, ma nella forma aerea di una sparizione. senti il frullare delle ali, ma l'uccello non lo vedi: volato via. Così, di continuo, ossessivamente, ad ogni parola. E allora non so gli altri, ma io ho capito quel che non avevo mai capito, e cioè che il senso, nella poesia, è un'apparizione che scompare, e che se alla fine tu sai volgere in prosa una poesia allora hai sbagliato tutto, e, a dirla tutta, la poesia esiste solo quando diventa suono, e dunque quando la pronunci a voce alta, perché se la leggi solo con gli occhi non è nulla, è prosa un po' vaga che va a capo prima della fine della riga ed è scritta bene, ma poesia non è, è un'altra cosa.
Diceva Valéry che il verso poetico è un'esitazione tra suono e senso: ma era un modo di restare a metà del guado. Se senti Carmelo Bene capisci che il suono non è un'altra cosa dal senso, ma la sua stagione estrema, il suo ultimo pezzo, la sua necessaria eclisse. Ho sempre odiato, istintivamente, le poesie in cui non si capisce niente, neanche di cosa si parla. Adesso so che c'è qualcosa di sensato in quel rifiuto: rifiuta una falsa soluzione. Quel che bisognerebbe saper scrivere sono parole che hanno un senso percepibile fino all'istante in cui le pronunci, e allora diventano suono, e allora, solo allora, il senso sparisce. Edifici abbastanza solidi da stare in piedi, e sufficientemente leggeri da volare via al primo colpo di vento.
È meraviglioso come tutto questo non abbia niente a che fare con l'idea che si ha normalmente della poesia: un poeta soffre, esprime il suo dolore in belle parole, io leggo le parole, incontro il suo dolore, lo intreccio col mio, ci godo. Palle: per anime belle. Tu senti Carmelo Bene e il poeta sparisce, non esprime e comunica niente, l'attore sparisce, non esprime e comunica niente: sono sponde di un biliardo in cui va la biglia del linguaggio a tracciare traiettorie che disegnano figure sonore: e quelle figure, sono icone dell'umano. Le poesie non sono delle telefonate: non le si fanno per comunicare. Le poesie dovrebbero esser pietre: il mare o il vento che le hanno disegnate, sono poco più che un'ipotesi.
Non spiega quasi nulla, Carmelo bene, durante lo spettacolo. Solo un paio di volte annota qualcosa. E quando lo fa lascia il segno. Dice: leggere è un modo di dimenticare. Testualmente, nel suo linguaggio avvitato sul gusto del paradosso: leggere è una non-forma dell'oblio. Non so gli altri: ma a me m'ha fulminato. L'avevo anche già sentita: ma è lì, che l'ho capita. Scrivere e leggere stretti in un unico gesto di sparizione, di commiato. Allora ho pensato che poi uno nella vita scrive tante cose, e molte sono normali: cioè raccontano o spiegano, e va bene così, è comunque una cosa bella, scrivere. Però sarebbe meraviglioso una volta, almeno una volta, riuscire a scrivere qualcosa, anche una pagina soltanto, che poi qualcuno prende in mano, e a voce alta la pronuncia, e nell'istante in cui la pronuncia, parola per parola, sparisce, parola per parola, sparisce per sempre, sparisce anche l'inchiostro sulla pagina, tutto, e quando quello arriva all'ultima parola sparisce anche quella, e alla fine ti restituisce il foglio e il foglio è bianco, neanche tu ti ricordi bene cosa c'avevi scritto, solo ti rimane come una vaga impressione, un'ombra di ricordo, qualcosa come la sensazione che tu, una volta, ce l'avevi fatta, e avevi scritto una poesia.
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Domenico sarà presto adottato da Fiorello e dovrà prendersi la casa lì
#lui starà sempre in quel glass#no perché il 31 esce Mimì e che fai non gliela fai la promozione subito?#poi il 16 un profe#poi mf#damiano si rifiuta ci manda solo lui#solo se li accompagna alessandro sennò no
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" Sottomissione di Michel Houellebecq, in cui si svolge l’incontro tra i due personaggi, è uno dei pochi romanzi che sa raccontare il nuovo secolo europeo, e in particolare lo scacco culturale, oltre che economico, del continente. Chi sono i due protagonisti dell'incontro sulla terrazza dell'Istituto del mondo arabo? Mentre Mohammed Ben Abbes non esiste, il “principe saudita” esiste, anche se lo scrittore non lo dice. Per un curioso scherzo della storia, Mohammed Bin Salman diventa ministro della difesa e presidente del Consiglio per gli affari economici e di sviluppo dell'Arabia Saudita proprio nel gennaio 2015, lo stesso mese in cui esce il romanzo di Houellebecq, a pochi giorni dall'attentato alla sede di Charlie Hebdo a Parigi.
Da quel momento Mohammed Bin Salman consolida il potere, attraverso la gestione delle operazioni belliche in Yemen, che generano una tragedia umanitaria di lungo corso, e attraverso un nuovo profilo della monarchia dell'Arabia Saudita, il Paese centrale tra le petromonarchie del Golfo. In particolare, Mohammed Bin Salman lancia un ampio progetto di trasformazione dell'economia e della società saudita, Vision 2030, puntualmente amplificato dalle pubblicazioni economiche internazionali, attraverso una cassa di risonanza senza precedenti. All'inizio del 2016 viene annunciata la quotazione del gigante petrolifero Saudi Aramco, per un valore di “trilioni di dollari”, secondo le opinioni saudite riportate da The Economist. Il settimanale britannico chiede a Bin Salman se sta preparando in Arabia Saudita la rivoluzione di Margaret Thatcher, e lui annuisce con convinzione. Nel 2016 è di moda identificare il viceprincipe ereditario attraverso le sue iniziali, MBS, e rivendicare familiarità col suo profilo dinamico. MBS indossa giacca, camicia e jeans mentre incontra Mark Zuckerberg, abbigliato con la tradizionale t-shirt. Ciò desta attenzione, e in alcuni casi commozione: jeans e t-shirt segnano un tornante della storia. Il viceprincipe ereditario conquista la parola-pigliatutto del XXI secolo, “innovazione”, prima di conquistare l’eredità formale del trono saudita nel 2017, procedendo alla deposizione dell'erede designato Muhammad Bin Nayef, fino a quel momento personaggio di fiducia degli apparati americani. Fino a quando, a fine 2018, il giornalista saudita Jamal Khashoggi diviene irreperibile. È stato ucciso, e poi con ogni probabilità fatto a pezzi, all'interno del consolato saudita a Istanbul. Nelle copertine pochi mesi prima irretite dalla trasformazione saudita verso il 2030, viene esposta l’indignazione per la morte di Khasoggi, simbolo della libertà di stampa. Anche questo è il capitalismo. "
Alessandro Aresu, Le potenze del capitalismo politico. Stati Uniti e Cina, La nave di Teseo (collana Krisis -diretta da Massimo Cacciari e Natalino Irti- n°4), febbraio 2020. [Libro elettronico]
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