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Roma - Milan 1-1
Il goal di Agostino Di Bartolomei
C'ero anch'io...
https://casatepa.it/
🇮🇹 Made in Italy dal 1952
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Agostino Di Bartolomei, la malinconia di un capitano
Lo chiamavano Ago, per il suo carattere, cosi riservato, per la sua malinconia, che portava sempre con se, anche oltre il campo da calcio….
Agostino Di Bartolomei nacque a Roma l’8 aprile 1955, nel quartiere Tor Marancia.
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CASTELLABATE - DOMANI IL TRENTENNALE DALLA MORTE DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI
http://dlvr.it/T7Yc6K
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Calcio: 'Chiedi chi era Agostino', la storia di Di Bartolomei
“Ti hanno tolto la Roma, non la tua
Curva”. Bastano queste poche parole, scritte su uno striscione
della Sud, per capire: Agostino. Sì, in questo libro si racconta
la Storia del grande Capitano della Roma anni Settanta/Ottanta:
Agostino Di Bartolomei. Il calcio, certo, ma soprattutto l’uomo.
Ecco cosa c’è in questo libro. Lui, con il suo carisma, la sua
intelligenza, la sua fragilità.…
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RT @acmilan: 🎞️ #OnThisDay in 1985 🎞️ Di Bartolomei’s pen changed the course of a thriller 🤩 Virdis e Agostino ribaltano la Juve 🤩 #SempreMilan Brought to you by @aera_football https://t.co/7Z4hblQI4s
— Mario Calandra (@MariusKalander) Feb 18, 2023
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Some Roma art to brighten your Tuesday!
See more Italian football prints here:
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Ti amo anche quando vinci
La passione per la squadra di club non si cambia. Una volta che scegli la tua squadra le resti fedele sempre.
Tifo Roma dalla stagione 19982/83 e lo scudetto vinto quell'anno è stata la seconda soddisfazione sportiva dopo la vittoria mondiale del 1982.
Poi c'è stata la finale di Coppa Campioni tra Roma e Liverpool giocata a Roma. Quella forse è stata la prima vera delusione calcistica che mi ricordi. Una sconfitta ai rigori, quelli dove il portiere inglese fece lo "spaghetti legs" che in qualche modo innnervosì proprio i due campioni del mondo Conti e Graziani e la coppa la vinse il Liverpool più abituato a vincere quelle partite.
Sarebbe stata diversa la storia della AS Roma, probabilmente, e forse questa consapevolezza spinse il capitano di quella squadra Agostino Di Bartolomei a togliersi la vita anni dopo lo stesso giorno di quella finale.
Nella loro amara ironia i tifosi della Roma hanno abbracciato la filosofia del "mai 'na gioia" convinti che, per essere discendenti di quelli che hanno ammazzato San Pietro, una qualche maledizione fosse scesa su di loro.
Stasera però la storia scritta è diversa.
Stasera la Roma ha vinto il suo secondo titolo europeo dopo la Coppa delle Fiere negli anni '50.
Lo ha fatto soffrendo, giocando con sacrificio, forse non ha fatto una partita memorabile dal punto di vista tecnico, ma dal punto di vista epico è stata una partita memorabile.
Forse tifiamo nello sport per una sorta di masochismo, per un certo amore per la sofferenza. Succede però che a volte si vince e certe sofferenze le dimentichi.
Succede che la tua squadra che ha sempre vinto poco e che ami anche se vince poco vinca.
In quei casi la tua squadra la ami lo stesso.
Anche quando vince.
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Conference League, nuova opera della Street Artist Laika sul trionfo giallorosso
Conference League, nuova opera della Street Artist Laika sul trionfo giallorosso
Read More(Adnkronos) – La notte tra il 26 ed il 27 maggio, a Roma in piazza Testaccio, è apparsa una nuova opera della Street Artist Laika, dal titolo “Un calcio alle paure (1984-2022)”. Il poster raffigura il compianto capitano della Roma Agostino Di Bartolomei in festa, che porta sulle sue spalle il capitano della Roma del 2022, Lorenzo Pellegrini, che tiene in mano la Coppa Conference League,…
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Calcio, negli anticipi la Roma si scioglie in casa del Sassuolo. Miha e il Bologna non mollano mai
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/calcio-negli-anticipi-la-roma-si-scioglie-in-casa-del-sassuolo-miha-e-il-bologna-non-mollano-mai/
Calcio, negli anticipi la Roma si scioglie in casa del Sassuolo. Miha e il Bologna non mollano mai
Calcio, negli anticipi la Roma si scioglie in casa del Sassuolo. Miha e il Bologna non mollano mai
La Roma rimane sulle montagne russe e crolla in casa del Sassuolo, il Parma è tosto, il Cagliari non sa più vincere, il Bologna non molla mai e il Brescia rimane fanalino di coda del campionato. Questa l’estrema sintesi degli anticipi del sabato validi per la 22° giornata di Serie A. A Reggio Emilia, il Sassuolo di De Zerbi è uno spettacolo e straccia la solita Roma senza attributi e sulle nuvole. Brusco stop nella corsa Champions per i giallorossi di Fonseca. Applausi ai neroverdi che chiudono il primo tempo sul 3-0: doppietta di Caputo (10 gol finora per l’ex Empoli) e sigillo di Djuricic (nella foto LaPresse: i compagni festeggiano Caputo). Come accade spesso da inizio stagione, la Roma gioca solo 45 minuti: infatti, nella ripresa la squadra di Fonseca reagisce e accorcia le distanze con i gol di Dzeko (100° centro con la maglia romanista per il bosniaco) e Veretout su rigore nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Pellegrini (doppia ammonizione). E mentre si profilava la rimonta, ennesimo blackout giallorosso con il forte Boga che chiude i conti.
Le statistiche. Il Sassuolo abbatte il tabù Roma: per la prima volta nella sua storia supera i giallorossi. Nei 13 precedenti gli emiliani erano riuscita a pareggiare per 5 partite, uscendo sconfitti nelle restanti 8. In questo 2020, si conferma terrificante il ruolino di marcia della Roma: 4 sconfitte, un pareggio e una sola vittoria (in casa del Genoa). Ribadiamo vecchi concetti: alla prima difficoltà la compagine di Fonseca si scioglie. Inoltre, crea tanto ma non punge: se non segna il quasi 34enne Dzeko (che si mangia comunque tanti gol) non segna nessuno. I calciatori romanisti non tirano mai in porta e quando lo fanno non sono mai realmente pericolosi: usano il fioretto e non la sciabola. Giocano tutti sulle punte come le ballerine e non tirano mai di collo piede come si faceva un tempo. Sempre di piatto e di interno per cercare il gol a effetto. Un male peraltro abbastanza diffuso. Vorrei tanto chiedere agli allenatori di oggi: ma perchè non si tira più di collo pieno per sfondare la porta come ad esempio faceva un mito come Agostino Di Bartolomei?
Alla Sardegna Arena, Cagliari beffato dal Parma all’ultimo respiro. Cornelius firma al 94′ il 2-2 che consente ai ducali di tornare a casa con un ottimo punto. Sardi due volte in vantaggio con Joao Pedro (che sbaglia anche un rigore) e Simeone, ma raggiunti da Kucka e in pieno recupero dall’attaccante danese. Dunque, la sfida con finestra sull’Europa si chiude con un pareggio che esalta lo spirito e il temperamento di un Parma di D’Aversa reduce da una settimana da dimenticare: il caso Gervinho (un giallo ancora irrisolto con l’ivoriano che ha puntato i piedi perchè vuole andare in Qatar all’Al Sadd) e l’infortunio del portiere Sepe. Al contrario, il pari abbassa il morale di un Cagliari che non sa più vincere: terzo pareggio di fila ma la squadra di Maran non ottiene i tre punti dal 2 dicembre (4-3 alla Sampdoria). Gli isolani commettono troppi errori in difesa ma alla fine il risultato è giusto.
Il Bologna di Mihajlovic non molla mai: al Dall’Ara, Orsolini e Bani all’89’ ribaltano il Brescia. Vantaggio degli ospiti con un rigore trasformato da Torregrossa; ma ancora una volta nel finale di gara, i felsinei trovano la vittoria, mentre le Rondinelle perdono punti preziosi in chiave lotta salvezza. Finisce 2-1 per i bolognesi e per la squadra di Corini si tratta del quarto k.o. nelle ultime cinque partite e della settima gara consecutiva senza vittorie (il successo manca dal 14 dicembre). Il Bologna invece infila la seconda vittoria di fila tenendo così un ritmo da colonna sinistra della classifica. Inossidabile il guerriero dei rossoblu Mihajlovic: l’allenatore del Bologna era stato ricoverato lunedì scorso per una terapia antivirale successiva al trapianto di midollo osseo. Nonostante tutto, i medici gli hanno dato il permesso di andare in panchina. Sinisa c’è, entra in campo per esultare e lo stadio esplode in un applauso profondo. Il Bologna che non molla mai è lo specchio del suo allenatore.
La Roma rimane sulle montagne russe e crolla in casa del Sassuolo, il Parma è tosto, il Cagliari non sa più vincere, il Bologna non molla mai e il Brescia rimane fanalino di coda del campionato. Questa l’estrema sintesi degli anticipi del sabato validi per la 22° giornata di Serie A. A Reggio Emilia…
Fabio Camillacci
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L’Uomo in più, Paolo Sorrentino, Italia, 2001
Vidas paralelas de dos hombres que se llama igual, Antonio Pisapia, y que se han caído al tiempo desde lo alto de su éxito: un baladista cocainómano y faldero y un futbolista con la rodilla rota que solo quiere ser entrenador. Biografía travestidas, la de Franco Califano, la del capitán de la Roma Agostino Di Bartolomei, Sorrentino trabaja así sobre la mitología italiana, acentuando por igual la tristeza y lo espectacular, la melancolía y lo grotesco. Inmadura por primera, marcada por la digestión de Scorsese (de quien fusila figuras), los ecos fellinianos y por la luz/planicie televisiva del cine italiano de principio de siglo. Contiene ya su cine en potencia y con Servillo, estableciendo tanto su discurso formal como su sentido absurdo, azaroso y nostálgico de la vida como farsa.
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30 Maggio 1994
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