#.7 Gennaio
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paroxetinaa · 11 months ago
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Finisce così il mio primo lavoro dopo 1 anno e 3 mesi
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chiavedivoltatorino · 10 months ago
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CARLO COTTARELLI presenta " CHIMERE sogni e fallimenti dell'economia "
Grande attesa per l’arrivo del noto economista CARLO COTTARELLI alla Miniera Culturale in periferia il  31 gennaio alle 17:15,CHIESETTA VIA COL DI LANA 7/A ,Torino.  Intervistato da FILOMENA GRECO giornalista de il SOLE 24 ORE sul suo ultimo libro  “CHIMERE sogni e fallimenti dell’economia” ed. Feltrinelli. PRENOTARE IL POSTO ALLA E-MAIL [email protected] RICEVUTA LA CONFERMA DELLA…
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italianiinguerra · 11 months ago
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7 gennaio 1943, a Palermo viene affondato il cacciatorpediniere "Bersagliere"
Il 23 giugno 1940 la città di Palermo subì il primo bombardamento aereo da parte britannica, da quel momento fino l’estate del 1943 la zona del capoluogo siciliano e in particolare il porto fu esposta a incursioni sempre più violente, soprattutto dopo l’entrata in guerra degli Stati Uniti. Come affermato nella motivazione che il 5 marzo 1964 le assegnò la medaglia d’oro al valor militare, le…
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viendiletto · 11 months ago
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L’ultimo Tricolore nel cielo di Zara
Macerie. Macerie. Macerie. E dalle campagne le truppe partigiane di Tito che avanzavano verso la città deserta, abbandonata da quasi tutti gli abitanti dopo mesi di bombardamenti a tappeto.
Questo era ciò che vedeva dalla cima del campanile del Duomo di Zara il Tenente dei Carabinieri Ignazio Terranova il 31 ottobre 1944. Zara diventata la “Dresda dell’Adriatico” sotto i bombardamenti anglo-americani, la città italiana con più vittime civili in percentuale: il  10% dei suoi 20.000 abitanti morì sotto le bombe. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì la Medaglia d’Oro al Valor Militare al gonfalone della Città di Zara per ricordare il suo martirio, ma non è ancora stato possibile consegnare ufficialmente questa onorificenza.
Ancor prima che la motonave Toscana attirasse l’attenzione dell’opinione pubblica sull’esodo che si stava consumando da Pola nel dopoguerra, fu la nave Sansego a portare in esilio migliaia di zaratini a guerra in corso, con il rischio di attacchi aerei o di cannoneggiamenti partigiani dalla costa. Approdavano ad Ancona e Trieste i primi profughi di quello che sarebbe diventato l’Esodo di 350.000 istriani, fiumani e dalmati, mentre Zara, città simbolo della presenza italiana autoctona in Dalmazia, continuava a subire bombardamenti affinchè qualcuno potesse dire: “Zara è morta, d’ora in poi ci sarà solamente Zadar”.
Il nazionalismo croato dietro la bandiera rossa dell’esercito partigiano jugoslavo avrebbe così completato la snazionalizzazione della Dalmazia avviatasi con l’editto del Consiglio della Corona emanato dall’Imperatore asburgico Francesco Giuseppe il 12 novembre 1866.
In mezzo a questa desolazione e nel momento in cui Zara per prima tra le città italiane del confine orientale avrebbe sperimentato cosa significava “Liberazione” per i “titini”, il Tenente Terranova issò sul campanile del Duomo il Tricolore. Quel Tricolore, che nel novembre 1918 aveva salutato le navi della Marina da Guerra italiana che approdavano in città alla fine della Prima guerra mondiale, veniva esposto per l’ultima volta sul cielo di Zara. Nei giorni seguenti si avviò l’epurazione politica da parte dell’OZNA, la polizia segreta titoista, la quale fece rapidamente circa 200 vittime nel capoluogo dalmata tra deportati verso l’ignoto, annegati in mare con una pietra al collo (“il mare Adriatico è stata la nostra foiba” commentava Ottavio Missoni, esule dalmata e a lungo Sindaco del Libero Comune di Zara in Esilio) e fucilati, tra i quali Ignazio Terranova, il quale aveva in precedenza fatto parte del comitato clandestino antitedesco sorto in città.
Una storia che la nipote Maria Carmela Terranova ha voluto ricordare con un libro che è stato anche presentato alla Bancarella. Salone del libro dell’Adriatico orientale, una storia che ha portato al conferimento di un riconoscimento alla memoria nel corso delle cerimonie istituzionali del Giorno del Ricordo, una storia che vogliamo ricordare oggi, 7 gennaio, Giornata nazionale della bandiera.
Lorenzo Salimbeni
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bugiardellospiritoso · 11 months ago
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7 Gennaio 2022-2024
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perfettamentechic · 11 months ago
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7 gennaio … ricordiamo …
7 gennaio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2023: Adam Rich, attore statunitense principalmente noto per il ruolo di Nicolas Bradford, ultimo degli otto figli, nel telefilm La famiglia Bradford. Esordì ancora bambino nel 1977, il suo ruolo nello show lo ha portato ad essere conosciuto come “il fratellino d’America”. Successivamente recitò come guest star in altre serie televisive statunitensi. Negli anni le sue interpretazioni si…
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lacameliacollezioni · 2 years ago
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DONAZIONI AL MUSEO - Bandiera Tricolore fine secolo 800
Tra le Collezioni, la donazione di una bandiera Tricolore fine secolo 800 (in foto) con colori vegetali e laccetti in pelle originali che veniva esposta alla finestra - in senso orizzontale -
7 Gennaio 2022 Festa del Tricolore Simbolo dell’Unità Italiana Parata con abbigliamento e accessori autentici d’epoca del nostro guardaroba storico e il Tricolore Tra le Collezioni, la donazione di una bandiera Tricolore fine secolo 800 (in foto) con colori vegetali e laccetti in pelle originali che veniva esposta alla finestra – in senso orizzontale – quando si riunivano nella Piazza Ducale…
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pietroalviti · 2 years ago
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226 anni fa, il 7 gennaio 1797, nasceva il Tricolore
226 anni fa, il 7 gennaio 1797, nasceva il Tricolore
Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata Nazionale della Bandiera Si celebra oggi il 226° anniversario della “Giornata Nazionale della Bandiera”, simbolo della nostra Patria. Era il 7 gennaio 1797 quando i rappresentanti di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, proclamando la Costituzione della Repubblica Cispadana, innalzarono il primo Tricolore rosso bianco e…
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sauolasa · 2 years ago
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Putin ordina il cessate il fuoco in Ucraina per il Natale ortodosso (6 e 7 gennaio)
Domani e dopodomani ci sarà la tregua; Erdoğan aveva invitato Putin a un 'cessate il fuoco unilaterale' e anche il patriarca Kirill aveva chiesto una tregua per il Natale ortodosso
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missdiana69 · 11 months ago
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7 Gennaio. Finite le feste potete dedicarvi a me 💦💋
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angelap3 · 4 months ago
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Ecco i motivi per cui è bello essere Liguri: ❤
1. Avere mare e monti a distanza di 30 minuti, forse anche meno.
2. Non conoscere il concetto di nebbia.
3. La “focaccia” calda a tutte le ore.
4. La cucina ligure , che riesce ad essere ricca con quasi niente.
5. “Belìn”, questo nostro intercalare onesto, melodioso e mai volgare.
6. Le fessure blu cobalto del cielo tra le case dei “caruggi”. (I vicoli).
7. La colazione “alla ligure” con la “fugassa” (Focaccia) pucciata nel caffelatte.
8. Gli autobus che si inerpicano anche sulle strade più assurde.
9. Un gatto che scruta il mondo dalla fessura di una persiana verde.
10. Poter fare il bagno in mare ad ottobre come se fosse la cosa più normale del mondo.
11. Il “pesto”, che ci offendiamo se gli altri lo copiano, anche se sappiamo benissimo che oramai lo fanno cani e porci.
12. Salire in 10 minuti per "bricchi” (Montagne attorno alle nostre città ) e trovarsi fuori dal mondo.
13. Salire in 10 minuti per “bricchi” e trovarsi dentro una calda osteria.
14. I veri liguri....Quelli che “una parola è poco, ma due sono già troppe!"
15. I veri liguri , così “chiusi” e così grandi di cuore.
16. Sentire i nostri vecchi parlare in dialetto e riuscire a capire quello che dicono (più o meno).
17. Tirare fuori il cappotto dall’armadio solo poche settimane all’anno.
18. Prendere in giro i “padani” per le code che si devono sorbire in autostrada per raggiungerci.
19. La spruzzata di neve a gennaio che paralizza la città e fa subito chiudere le scuole di ogni ordine e grado nemmeno vivessimo al Polo Nord.
20. Il “mugugno”, (Lamentarsi) che almeno questo non costa nulla.
21. Il “mugugno” che è diventato il nostro sport preferito.
22. Il misto “torte di verdura” servito in trattoria.
23. La “farinata”..... semplicemente geniale!
24. Ammirare la città dall’alto quando si torna a casa con l’aereo.
25. Leggere 10 gradi sul termometro nelle mattine d’inverno e mugugnare che “fa freddo”.
26. Leggere 10 gradi sul termometro nelle mattine d’inverno, arrivare a 20 gradi a mezzogiorno, e mugugnare che “fa caldo”.
27. Trovarsi in qualunque punto della nostra città e pensare che viviamo nella città più bella del Mondo, anche quando per mille motivi ci fa “arraggià” (Arrabbiare)
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diceriadelluntore · 2 months ago
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Storia Di Musica #343 - Alice In Chains, Jar Of Flies, 1994
Le storie musicali ottobrine avranno come protagonista un formato musicale, perchè ho scelto 4 EP come protagonisti delle quattro domeniche di questo mese. Cos'è un EP? Un Extended Play è un supporto fonografico (in vinile, CD, musicassetta, download digitale o altro) che contiene più tracce rispetto ad un singolo, ma che, similmente al mini LP, non può essere classificato come album discografico. La definizione è alquanto vaga e non esiste un limite preciso che stabilisca quando un EP non è più tale e diviene un album vero e proprio: per convenzione, si concorda che un disco con pochi brani e una durata di 25-30 minuti sia un EP ma, per esempio, le regole della Recording Academy per i Grammy stabiliscono che ogni pubblicazione con cinque o più tracce sopra i 15 minuti di durata dev'essere considerata "album", senza menzionare gli EP. Tuttavia nelle classifiche ufficiali di vendita sono sempre segnalati quando vengono commercializzati come tali, e la storia della musica popolare occidentale ci fa scoprire che è una forma di registrazione niente affatto secondaria: nasce addirittura negli anni '20 del 1900 come supporto che conteneva non una solo brano per lato, ma due o due più tre sull'altro lato. Nelle prossime storie ne racconteremo un po' la storia, anche inteso come mezzo di espressione alternativo, soprattutto in certi momenti specifici della storia musicale.
Quello di oggi, per partire, è uno degli EP più famosi della storia. Fu il primo EP a svettare tra i dischi più venduti di Billboard. Questo EP si intitola Jar of Flies e fu pubblicato dagli Alice in Chains il 25 gennaio del 1994. Gruppo formidabile, dell’ala hard rock del grunge di Seattle (anche se tentarono sempre di non apparire grunge), gli Alice in Chains (un omaggio sadomaso ad Alice nel Paese delle Meraviglie) si fondano nel 1987 quando Layne Staley incontra Jerry Cantrell. Ispirandosi più verso l’heavy metal che la psichedelia acida dei coetanei gruppi grunge, nel 1990 pubblicano il primo disco, Facelift, che li proietta alla ribalta delle cronache musicali. Subito dopo, con Sap, il primo di una coppia meravigliosa di fortunati EP, iniziano a suonare sonorità acustiche, lontano dal suono potente, distorto ed elettrico dei dischi “interi”, come Dirt del 1992, che a metà tra speed metal e Black Sabbath li fa diventare superstar. Ma come sempre nelle migliori storie rock arrivano i guai. Staley inizia una dipendenza pesantissima da alcol ed eroina, e per oltre un anno la band non si esibisce. Appena però sta meglio, in una settimana nel 1994, la band, in tenuta acustica con Mike Inez al basso e Sean Kinney alla batteria, sfoggia in 7 giorni, a detta degli stessi pieni di fumo, depressione ed alcol, questo capolavoro. Il titolo, Jar of Flies, prende spunto da un esperimento che Cantrell fece al liceo: in due vasi venivano poste due comunità di mosche, uno con molto cibo, l’altro con meno. Quella con più cibo prosperava molto più forte di quella con meno cibo, ma alla fine il sovrappopolamento finì per esaurire presto le risorse e la comunità morì, mentre l’altra continuò a vivere. Rotten Apple è una struggente ballata fatta apposta per la voce straziante di Staley, e vola per oltre 6 minuti. Nutshell, con scie sonora da pelle d’oca, è tanto favolosa quanto tetra e devastante nel testo (inizia così: Inseguiamo promesse mal stampate, affrontiamo il sentiero del tempo). I Stay Away è una traccia acida e psichedelica e che forse faceva capire i progetti futuri della band. Cantrell scrive No Excuses, che diventerà uno dei loro brani icona e canta con Staley la bellissima Don’t Follow. Whale & Wasp è strumentale, Swing Of This è una melodia diversa, quasi staccata al resto dell’album, così compatto sia musicalmente che emozionalmente. Nel 1995 la band scrive ancora un capolavoro, Alice in Chains, conosciuto come Tripod per la foto del cane a tre zampe in copertina, ancora numero 1 in classifica. Ma il tour che segue sarà di sole 7 date, per le condizioni sempre più disastrose di Staley, che comparirà per un ultimo concerto, la registrazione di un toccante MTV Unplugged del 1996, uscito anche come disco, e con una Nutshell da brividi. Morirà, isolato, depresso e distrutto, il 5 aprile del 2002, precisamente 8 anni dopo Kurt Cobain. La band si è riunita sotto l’egida di Cantrell nel 2005 e nel 2009 ha pubblicato Black Gives Way To Blue con un nuovo cantante, William DuVall, dai suoni iper heavy come i bei tempi ed è ancora in attività (Rainier Fog ultimo disco del 2018 e è da tempo annunciato un settimo album). Ascoltatene la malinconica bellezza.
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amavit · 1 year ago
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Teresa Spanò 2 Gennaio
Giulia Donato 4 Gennaio
Martina Scialdone 13 Gennaio
Oriana Brunelli 14 Gennaio
Teresa Di Tondo 15 Gennaio
Alina Cristina Cozac 22 Gennaio
Giuseppina Faiella 28 Gennaio
Yana Malayko 1 Febbraio
Margherita Margani 4 Febbraio
Antonia Vacchelli 6 Febbraio
Melina Marino 11 Febbraio
Santa Castorina 11 Febbraio
Cesina Bambina Damiani 12 Febbraio
Rosina Rossi 16 Febbraio
Chiara Carta 18 Febbraio
Sigrid Grober 19 Febbraio
Maria Luisa Sassoli 23 Febbraio
Giuseppina Traini 25 Febbraio
Caterina Martucci 1 Marzo
Rosalba Dell’Albani 4 Marzo
Iolanda Pierazzo 6 Marzo
Iulia Astafieya 7 Marzo
Rossella Maggi 8 Marzo
Petronilla De Santis 9 Marzo
Rubina Kousar 9 Marzo
Maria Febronia Buttò 10 Marzo
Pinuccia Contin 16 Marzo
Francesca Giornelli 28 Marzo
Agnese Oliva 29 Marzo
Zenepe Uruci 30 Marzo
Carla Pasqua 31 Marzo
Alessandra Vicentini 31 Marzo
Sara Ruschi 13 Aprile
Brunetta Ridolf 13 Aprile
Rosa Gigante 18 Aprile
Anila Ruci 19 Aprile
Stefania Rota 21 Aprile
Barbara Capovani 23 Aprile
Wilma Vezzaro 25 Aprile
Antonella Lopardo 2 Maggio
Rosanna Trento 3 Maggio
Danjela Neza 6 Maggio
Jessica Malaj 7 Maggio
Anica Panfile 21 Maggio
Yirel Natividad Peña Santana 27 Maggio
Ottavina Maestripieri 1 Giugno
Giulia Tramontano 1 Giugno
Pierpaola Romano 1 Giugno
Giuseppina De Francesco 8 Giugno
Maria Brigida Pesacane 8 Giugno
Floriana Floris 9 Giugno
Cettina De Bormida 10 Giugno
Rosa Moscatiello 12 Giugno
Svetlana Ghenciu 19 Giugno
Margherita Ceschin 24 Giugno
Laura Pin 28 Giugno
Maria Michelle Causo 28 Giugno
Ilenia Bonanno 6 Luglio
Benita Gasparini 19 Luglio
Mariella Marino 20 Luglio
Norma 22 Luglio
Vera Maria Icardi 24 Luglio
Marina Luzi 25 Luglio
Angela Gioiello 28 Luglio
Mara Fait 28 Luglio
Sofia Castelli 29 Luglio
Iris Setti 6 Agosto
Maria Costantini 9 Agosto
Celine Frei Matzohl 13 Agosto
Anna Scala 17 Agosto
Vera Schiopu 19 Agosto
Francesca Renata Marasco 28 Agosto
Rossella Nappini 4 Settembre
Marisa Leo 6 Settembre
Nerina Fontana 16 Settembre
Cosima D’Amato 20 Settembre
Maria Rosa Troisi 20 Settembre
Rosaria Di Marino 20 Settembre
Liliana Cojita 21 Settembre
Manuela Bittante 25 Settembre
Anna Elisa Fontana 25 Settembre
Carla Schiffo 27 Settembre
Monica Berta 27 Settembre
Klodiana Vefa 28 Settembre
Egidia Barberio 30 Settembre
Anna Malmusi 1 Ottobre
Piera Paganelli 4 Ottobre
Eleonora Moruzzi 5 Ottobre
Silvana Aru 13 Ottobre
Concetta Marruocco 14 Ottobre
Marta Di Nardo 20 Ottobre
Antonella Iaccarino 21 Ottobre
Giuseppina Lamarina 24 Ottobre
Pinuccia Anselmino 25 Ottobre
Annalisa D’Auria 28 Ottobre
Etleva Kanolija 29 Ottobre
Michele Faiers Dawn 1 Novembre
Patrizia Vella Lombardi 14 Novembre
Francesca Romeo 18 Novembre
Giulia Cecchetin 18 Novembre
Non ho neanche più lacrime da versare, solamente tanta rabbia, fino a quando dovremo sopportare tutto ciò?
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colonna-durruti · 11 months ago
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Alessandro Gilioli
Può sembrare che un po' abbiano ragione i fascisti di Acca Larenzia: la commemorazione con i saluti romani c'è sempre stata, dal 1979 in poi, perché quindi lo scandalo a questo giro?
Forse, tuttavia, un breve - brevissimo - riassunto di storia recente può darci qualche informazione in più, sul perché.
Storia molto recente: siamo nel gennaio del 2012. Quando, sempre nel giorno dell'anniversario, i neofascisti cambiarono in via Acca Larenzia una serie di cose, a iniziare dalla targa che commemorava le tre vittime.
Quella precedente era stata posta nel 1978 in una cerimonia guidata da Gianfranco Fini, allora segretario generale del Fronte della Gioventù, l'organizzazione giovanile del Msi. Le tre vittime della strage, in quella prima lapide, erano definite "vittime della violenza politica". C'era anche un appello: "Per la libertà e per un'Italia migliore".
Ecco, in quel sabato 7 gennaio 2012 quella lapide venne sostituita da un gruppo di ex missini che contestavano a Fini la sopravvenuta svolta moderata e la condanna del fascismo. Sulla nuova targa c'era scritto che i tre erano stati uccisi "dall'odio comunista e dai servi dello Stato". La firma: "I camerati". I muri attorno alla targa vennero dipinti con murales d'ispirazione tra il romano-imperiale e il fantasy ma soprattutto con una gigantesca croce celtica.
Chi erano quei giovani ex missini che nel gennaio del 2012 inscenarono un restyling commemorativo così identitario, rivendicativo del fascismo e di fatto polemico verso Fini?
Era il gruppo che solo dieci mesi dopo avrebbe fondato Fratelli d'Italia, inclusa l'attuale premier Giorgia Meloni. Con lei, a deporre la targa firmata "i camerati", c'erano tra gli altri Federico Mollicone e Fabrizio Ghera, entrambi tra i fondatori di Fratelli d'Italia. Con loro, quasi tutti i camerati di Colle Oppio, l'ex sede del Msi di Meloni da cui è uscito l'attuale gruppo dirigente del Paese.
In altre parole: quella commemorazione del 2012 - con i suoi saluti romani, la sua nuova targa, la sua grande croce celtica, i suoi richiami imperiali e i suoi "presente!" - è di fatto l'atto fondativo del partito che oggi governa l'Italia. Una fondazione realizzata in contrapposizione al vecchio gruppo dirigente finiano che dal Msi-An era confluito nel Pdl.
Forse per questo ha qualche senso parlarne. E forse per questo Meloni non è esattamente estranea alla sceneggiata dell'altro ieri.
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susieporta · 20 days ago
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RIPARARE L'AMORE
Allontanare una persona problematica dalla nostra vita, senza aver guardato la situazione fino in fondo, questo è garanzia che ne attireremo un'altra simile.
Non farsi abusare è più che lecito, mettere dei paletti è doveroso, amore e compassione non è permettere agli altri di usarti come un oggetto, ma prima, serve osservare molto bene cosa in noi l'ha attirato/a nella nostra vita, perché la vita non procede mai a caso, la vita sistema bene i suoi pezzi sulla scacchiera.
Ciò che attiri ha a che fare con te, il caso non esiste.
Ci sono delle lezioni da appendere:
- Chi non ama se stesso, dovrà imparare ad accettarsi, ad amarsi e a proteggersi.
- Chi sente di essere stato ferito e vive nella commiserazione e nel risentimento, dovrà imparare a perdonare e a lasciare andare il passato per non trattenere veleno nel cuore, cosi fa un favore a se stesso.
- Chi non ha pazienza, dovrà imparare la pazienza, ad avere pazienza con se stesso e con gli altri.
- Chi è carico di rabbia e di odio, dovrà imparare a mettersi al posto degli altri, la compassione.
- Chi è debole e facilmente influenzabile, dovrà recuperare se stesso ed il suo potere interiore.
- Chi tende ad abusare, dovrà imparare ad amare, e a non usare gli altri per compensare le sue deficienze.
- Chi si attacca morbosamente agli altri, dovrà imparare a stare bene anche in solitudine e ad apprezzarne il sapore, lo stare bene con se stessi.
- Chi soffre di invidia e di gelosia, dovrà imparare a darsi fiducia, ad avere più rispetto di se stesso, e dare più valore alla sua vita.
- Chi tende a combattere gli altri ha un carattere competitivo e ha sempre bisogno di dimostrare se stesso come il migliore rispetto agli altri, egli dovrà armonizzare corpo, mente, cuore, ed energia in relazione agli altri.
- Chi ha paura degli altri e dei loro giudizi, dovrà rafforzare la fiducia in se stesso, imparare a conoscere se stesso ed apprezzare se stesso e le sue qualità.
- Chi è avaro nei sentimenti e nel condividere, dovrà imparare l'apertura e la generosità d'animo.
Qual'è la nostra lezione d'apprendere in questa vita?
E' la nostra Essenza che attira la vita e tutto ciò che dobbiamo ancora vivere, accettare e comprendere per raggiungere la completezza.
RIPARARE AMORE
Ama ed accetta te stesso totalmente.
Poi ama ed accetta gli altri.
Questo è il compito di una persona adulta e matura.
Non provarci neanche a pretendere amore per sentirti amato ed accettato.
Non è così che funziona l'amore.
Come adulto, comincia da te stesso e poi osserva che cosa esattamente ti impedisce di amarti e di accettarti...
Lavora sugli impedimenti, su ciò che si frappone fra te e l'amore, fra te e la fiducia, fra te ed il rispetto, fra te e la libertà di vivere te stesso/stessa pienamente così da non dovere usare qualcuno come biberon.
Questa è la base per vivere delle relazioni sane, profonde, interdipendenti.
Ricomincia da te stesso.
Da Gennaio a Luglio 2025 terrò un MASTER di 7 moduli (un modulo al mese) online dal titolo: "RIPARARE L'AMORE".
Un profondo lavoro su di sé dedicato a chi non crede più nella possibilità di poter vivere una sana relazione intima.
Info e prenotazioni scrivere a: [email protected]
Roberto Potocniak
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madiocane · 11 months ago
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quando arriva il 7 gennaio?
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