#.7 Gennaio
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Finisce così il mio primo lavoro dopo 1 anno e 3 mesi
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7 gennaio … ricordiamo …
7 gennaio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2023: Adam Rich, attore statunitense principalmente noto per il ruolo di Nicolas Bradford, ultimo degli otto figli, nel telefilm La famiglia Bradford. (n.1968) 2022: Vitaliano Trevisan, è stato uno scrittore, attore, drammaturgo, regista teatrale, librettista, sceneggiatore e saggista italiano. (n.1960) 2022: Mark Forest, pseudonimo di Lou Degni, attore e culturista statunitense. Di origini…
#7 gennaio#7 gennaio morti#Adam Rich#Albert Finney#André Courrèges#Carlo Carlo Hinterman#Carlo Hintermann#Emilio Ghione#Emilio Luigi Carlo Giuseppe Maria Ghione#Fred Church#Fred Rosell Church#Harrison George Hains#Harry Hains#Ingrid Lilian Thulin#Ingrid Thulin#Lou Degni#Marion Ramsey#Mark Forest#Morti 7 gennaio#Morti oggi#Paolo Bucinelli#Richard Joseph Libertini#Richard Libertini#Rod Taylor#Rodney Sturt Taylor#Solange#Susanne Cramer#Vitaliano Trevisan#Vittorio Mezzogiorno#Za la Mort
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Io ho un dubbio
#il dubbio è che in rai siano convinti che il 7 gennaio sia lunedì#e che sminchino la programmazione
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CARLO COTTARELLI presenta " CHIMERE sogni e fallimenti dell'economia "
Grande attesa per l’arrivo del noto economista CARLO COTTARELLI alla Miniera Culturale in periferia il 31 gennaio alle 17:15,CHIESETTA VIA COL DI LANA 7/A ,Torino. Intervistato da FILOMENA GRECO giornalista de il SOLE 24 ORE sul suo ultimo libro “CHIMERE sogni e fallimenti dell’economia” ed. Feltrinelli. PRENOTARE IL POSTO ALLA E-MAIL [email protected] RICEVUTA LA CONFERMA DELLA…
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#31 gennaio alle 17:15#annamaria aimone#carlo cottarelli#Chiave di Volta#CHIESETTA VIA COL DI LANA 7/A#Facebook#Franco Aloia#La Miniera Culturale#La Rosa Blu#Roberto Sozio#TORINO#via col di lana 7 a
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7 gennaio 1943, a Palermo viene affondato il cacciatorpediniere "Bersagliere"
Il 23 giugno 1940 la città di Palermo subì il primo bombardamento aereo da parte britannica, da quel momento fino l’estate del 1943 la zona del capoluogo siciliano e in particolare il porto fu esposta a incursioni sempre più violente, soprattutto dopo l’entrata in guerra degli Stati Uniti. Come affermato nella motivazione che il 5 marzo 1964 le assegnò la medaglia d’oro al valor militare, le…
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#ww2#7 gennaio 1943#Battaglia dei convogli#Cacciatorpediniere Bersagliere#Classe Soldati#Molo C.T. Bersagliere#Palermo#second world war#Seconda guerra mondiale#ww2italy
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L’ultimo Tricolore nel cielo di Zara
Macerie. Macerie. Macerie. E dalle campagne le truppe partigiane di Tito che avanzavano verso la città deserta, abbandonata da quasi tutti gli abitanti dopo mesi di bombardamenti a tappeto.
Questo era ciò che vedeva dalla cima del campanile del Duomo di Zara il Tenente dei Carabinieri Ignazio Terranova il 31 ottobre 1944. Zara diventata la “Dresda dell’Adriatico” sotto i bombardamenti anglo-americani, la città italiana con più vittime civili in percentuale: il 10% dei suoi 20.000 abitanti morì sotto le bombe. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì la Medaglia d’Oro al Valor Militare al gonfalone della Città di Zara per ricordare il suo martirio, ma non è ancora stato possibile consegnare ufficialmente questa onorificenza.
Ancor prima che la motonave Toscana attirasse l’attenzione dell’opinione pubblica sull’esodo che si stava consumando da Pola nel dopoguerra, fu la nave Sansego a portare in esilio migliaia di zaratini a guerra in corso, con il rischio di attacchi aerei o di cannoneggiamenti partigiani dalla costa. Approdavano ad Ancona e Trieste i primi profughi di quello che sarebbe diventato l’Esodo di 350.000 istriani, fiumani e dalmati, mentre Zara, città simbolo della presenza italiana autoctona in Dalmazia, continuava a subire bombardamenti affinchè qualcuno potesse dire: “Zara è morta, d’ora in poi ci sarà solamente Zadar”.
Il nazionalismo croato dietro la bandiera rossa dell’esercito partigiano jugoslavo avrebbe così completato la snazionalizzazione della Dalmazia avviatasi con l’editto del Consiglio della Corona emanato dall’Imperatore asburgico Francesco Giuseppe il 12 novembre 1866.
In mezzo a questa desolazione e nel momento in cui Zara per prima tra le città italiane del confine orientale avrebbe sperimentato cosa significava “Liberazione” per i “titini”, il Tenente Terranova issò sul campanile del Duomo il Tricolore. Quel Tricolore, che nel novembre 1918 aveva salutato le navi della Marina da Guerra italiana che approdavano in città alla fine della Prima guerra mondiale, veniva esposto per l’ultima volta sul cielo di Zara. Nei giorni seguenti si avviò l’epurazione politica da parte dell’OZNA, la polizia segreta titoista, la quale fece rapidamente circa 200 vittime nel capoluogo dalmata tra deportati verso l’ignoto, annegati in mare con una pietra al collo (“il mare Adriatico è stata la nostra foiba” commentava Ottavio Missoni, esule dalmata e a lungo Sindaco del Libero Comune di Zara in Esilio) e fucilati, tra i quali Ignazio Terranova, il quale aveva in precedenza fatto parte del comitato clandestino antitedesco sorto in città.
Una storia che la nipote Maria Carmela Terranova ha voluto ricordare con un libro che è stato anche presentato alla Bancarella. Salone del libro dell’Adriatico orientale, una storia che ha portato al conferimento di un riconoscimento alla memoria nel corso delle cerimonie istituzionali del Giorno del Ricordo, una storia che vogliamo ricordare oggi, 7 gennaio, Giornata nazionale della bandiera.
Lorenzo Salimbeni
#Per coloro che non lo sapessere: il 7 gennaio 1797 la Repubblica Cispadana adottò il Tricolore#Quella di Zara (e della Dalmazia in generale è una storia agghiacciante dall’annessione all’Impero Austriaco in poi)#Una vera e propria pulizia etnica a danno di italiani albanesi e rumeni al fine di rendere la regione compattamente croata nonostante essa#per secoli fosse stata multietnica#Per non parlare della continua appropriazione culturale di elementi non slavi da parte dei nazionalisti croati dagli anni Novanta in poi#(esempio: l’identificazione di scrittori dalmati italiani che scrissero esclusivamente in italiano e in latino e che probabilmente il croato#nemmeno lo conoscevano come “grandi scrittori croati” - ovviamente dopo la croatizzazione di rito del nome italiano con cui essi stessi si#firmavano - la cosa esilarante è che tra questi “grandi scrittori croati” compaiono anche italiani che in vita non solo furono nazionalisti#italiani - ma odiarono apertamente i croati)#Esodo giuliano-dalmata#R.I.
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non vedo l’ora che sia il 7 gennaio. questo periodo è un incubo a occhi aperti
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7 novembre 2024 // 30 gennaio 2025
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7 gennaio … ricordiamo …
7 gennaio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2023: Adam Rich, attore statunitense principalmente noto per il ruolo di Nicolas Bradford, ultimo degli otto figli, nel telefilm La famiglia Bradford. Esordì ancora bambino nel 1977, il suo ruolo nello show lo ha portato ad essere conosciuto come “il fratellino d’America”. Successivamente recitò come guest star in altre serie televisive statunitensi. Negli anni le sue interpretazioni si…
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#7 gennaio#7 gennaio morti#Adam Rich#Albert Finney#André Courrèges#Carlo Carlo Hinterman#Carlo Hintermann#Emilio Ghione#Emilio Luigi Carlo Giuseppe Maria Ghione#Fred Church#Fred Rosell Church#Harrison George Hains#Harry Hains#Ingrid Lilian Thulin#Ingrid Thulin#Lou Degni#Marion Ramsey#Mark Forest#Morti 7 gennaio#Morti oggi#Paolo Bucinelli#Richard Joseph Libertini#Richard Libertini#Rod Taylor#Rodney Sturt Taylor#Solange#Susanne Cramer#Vitaliano Trevisan#Vittorio Mezzogiorno#Za la Mort
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7 Gennaio. Finite le feste potete dedicarvi a me 💦💋
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Ecco i motivi per cui è bello essere Liguri: ❤
1. Avere mare e monti a distanza di 30 minuti, forse anche meno.
2. Non conoscere il concetto di nebbia.
3. La “focaccia” calda a tutte le ore.
4. La cucina ligure , che riesce ad essere ricca con quasi niente.
5. “Belìn”, questo nostro intercalare onesto, melodioso e mai volgare.
6. Le fessure blu cobalto del cielo tra le case dei “caruggi”. (I vicoli).
7. La colazione “alla ligure” con la “fugassa” (Focaccia) pucciata nel caffelatte.
8. Gli autobus che si inerpicano anche sulle strade più assurde.
9. Un gatto che scruta il mondo dalla fessura di una persiana verde.
10. Poter fare il bagno in mare ad ottobre come se fosse la cosa più normale del mondo.
11. Il “pesto”, che ci offendiamo se gli altri lo copiano, anche se sappiamo benissimo che oramai lo fanno cani e porci.
12. Salire in 10 minuti per "bricchi” (Montagne attorno alle nostre città ) e trovarsi fuori dal mondo.
13. Salire in 10 minuti per “bricchi” e trovarsi dentro una calda osteria.
14. I veri liguri....Quelli che “una parola è poco, ma due sono già troppe!"
15. I veri liguri , così “chiusi” e così grandi di cuore.
16. Sentire i nostri vecchi parlare in dialetto e riuscire a capire quello che dicono (più o meno).
17. Tirare fuori il cappotto dall’armadio solo poche settimane all’anno.
18. Prendere in giro i “padani” per le code che si devono sorbire in autostrada per raggiungerci.
19. La spruzzata di neve a gennaio che paralizza la città e fa subito chiudere le scuole di ogni ordine e grado nemmeno vivessimo al Polo Nord.
20. Il “mugugno”, (Lamentarsi) che almeno questo non costa nulla.
21. Il “mugugno” che è diventato il nostro sport preferito.
22. Il misto “torte di verdura” servito in trattoria.
23. La “farinata”..... semplicemente geniale!
24. Ammirare la città dall’alto quando si torna a casa con l’aereo.
25. Leggere 10 gradi sul termometro nelle mattine d’inverno e mugugnare che “fa freddo”.
26. Leggere 10 gradi sul termometro nelle mattine d’inverno, arrivare a 20 gradi a mezzogiorno, e mugugnare che “fa caldo”.
27. Trovarsi in qualunque punto della nostra città e pensare che viviamo nella città più bella del Mondo, anche quando per mille motivi ci fa “arraggià” (Arrabbiare)
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I miei buoni propositi per il 2025:
non morire più per colpa del lavoro
7 gennaio 2025:
1h 30min di straordinario
#quanto meno sul fronte smart ci stiamo muovendo#a quanto pare andrò in ufficio solo 1/2 volte a settimana 🥹#un sogno che finalmente diventa realtà 🥹#che poi manco a dire ho fatto straordinario perché c'era troppo da fare... NO#ho fatto straordinario perchè escono le cose all'ultimo secondo che devo fare per forza subito#poi essendo che ancora non sono pratica in questo ruolo ci metto 80anni per qualsiasi cosa#my life in tokyo#lavoro#残業
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