Tumgik
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10°/11°/12° GIORNO
Scusate l’assenza, ho avuto impegni in questi giorni e non ho pensato a continuare con il blog.
Comunque, questi giorni stanno passando normalmente, ormai il dolore e il fastidio non li sento nemmeno più, un altro punto è caduto e mi sono accorto di una piccola cicatrice in quella zona (diciamo che c’è la pelle nuova che tira un pochino).
Un secondo punto si è staccato al 12° giorno, questo si trovava nella zona del frenulo, anche in questo caso senza dolore.
Le erezioni non fanno più male, la sensibilità del glande ormai si sta assestando (ragazzi non la sto perdendo, sento quando lo tocco ma non sento quel fastidio o scossa elettrica che sentivo prima dell’operazione).
Continuo a medicarmi con l’antibiotico 1 volta al giorno e anche con la ginnastica, che ormai faccio tranquillamente. Non vedo l0ora si stacchino tutti i punti.
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9° GIORNO
Tutto come sempre, il punto sanguinante non sanguina più. Continuo a medicare solo una volta al giorno e a fare la ginnastica.
Oggi ho provato a non tenere più il pene attaccato al ventre ma libero nelle mutande e devo dire che il glande ha già iniziato a perdere un po' di ipersensibilità: sento sempre che è appoggiato al tessuto, ma dà molto meno fastidio rispetto al primo giorno.
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7°/8° GIORNO
7° GIORNO: Ultimo giorno di medicazione “intensiva”. Procede tutto normale, niente di diverso da prima, sento comunque che il gonfiore sta diminuendo e faccio meno fatica a scoprire il glande per medicarlo.
8° GIORNO: Oggi dovevo smettere di usare l’antibiotico che mi ha prescritto il medico, ma ho scelto di continuare a metterlo ancora per qualche giorno (solo una volta al giorno però).
Il medico mi ha detto di iniziare a fare la “ginnastica”, ovvero scoprire e ricoprire il glande più volte, con calma, per abituare la pelle ad elasticizzarsi. Lo devo fare 3-4 volte al giorno e ogni volta utilizzare acqua e sapone intimo (uso il saugella) e il betadine diluito per disinfettare bene, senza però cambiare continuamente le garze.
Da oggi tengo solo una garzina per i punti, perché mi sono accorto di un punto che sanguinava un po’, tutto normale, causato probabilmente dalle erezioni involontarie avvenute durante la notte.
Per il resto il glande sta riprendendo il colore di prima.
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5°/6° GIORNO
In questi giorni la situazione è migliorata: il pene si sta sgonfiando piano piano, anche il rossore sul glande sta svanendo e sento “meno” fastidio quando lo strofino. Il medico mi ha consigliato di tenerlo all’aria per velocizzare la cheratinizzazione, così sto facendo.
Mi sono svegliato solo una volta con un’erezione fastidiosa, ma ormai il dolore non è più come i primi giorni. Il sintomo predominante è il prurito: nella zona dei punti sento un prurito fastidiosissimo, ma nulla da preoccuparsi, è segno che la ferita si sta rimarginando.
Durante il 6° giorno si è tolto il primo punto, senza alcun dolore, l’ho trovato sulle bende quando le rimuovevo. Niente sangue e continuo con le medicazioni. Domani dovrebbe essere l’ultimo giorno di medicazioni frequenti (io cambio le bende ogni volta che urino e mi medico completamente 3 volte al giorno; dall’8° giorno il medico mi ha detto che posso medicare anche solo una volta al giorno).
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3°/4° GIORNO
3°giorno: mi sveglio di notte per le erezioni, non fanno male, però sento tirare molto i punti e quello fa male ogni tanto, infatti metto il ghiaccio sopra.
Le medicazioni vanno meglio, sento ancora bruciore quando disinfetto la ferita e metto la pomata antibiotica, sulle garze ogni tanto vedo tracce di sangue, ma niente di esagerato.
Il pene è ancora gonfio vicino alla ferita. Il glande anch’esso è gonfio e rosso ed è quello che causa i problemi, perché strofina sulle bende e dà fastidio.
4° giorno: identico al 3° giorno, sempre bruciore con il disinfettante ed erezioni un po' fastidiose.
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1°/2° GIORNO
1° Giorno: mi sveglio con un po’ di fastidio ma niente dolore. La cosa più brutta è stata la prima medicazione: preparatevi, perché il vostro arnese sarà gonfio e pieno di punti, spesso sanguinante e molto arrossato. Faccio tutto quello che mi aveva detto il chirurgo e mi rimetto le garze nuove, sempre tenendo il pene verso l’alto con dello scotch.
Il giorno passa e mi medico altre 2 volte (pomeriggio e sera) sempre con un poò di ansia per il gonfiore e per l’arrossamento: quando metto l’antibiotico o il disinfettante sulla ferita, brucia un pochino, ma nessun dolore.
Per urinare mi è stato consigliato di lasciare libera la punta del glande, così da non dover cambiare le medicazioni ogni volta che vado in bagno.Durante il giorno evito di fare movimenti strani e mi riposo, anche perché il glande a contatto con le garze e il tessuto della mutanda da molto fastidio.
2°giorno: mi sveglio prestissimo causa un’erezione involontaria, parecchio fastidiosa (non è un dolore insopportabile, però sento proprio tirare i punti), ci metto del ghiaccio sopra e mi passa. Durante la giornata mi accorgo che parte della pelle del prepuzio che mi era stata lasciata (ho fatto una circoncisione parziale) ha iniziato a coprire il glande, nascondendo la ferita con i punti. Contatto il medico per capire se sia un problema, lui mi dice che è normalissimo, che anzi vuol dire che l’edema è meno esteso di prima: la cosa importante che mi consiglia è di scoprire il glande totalmente (quindi la ferita) ogni volta che mi devo medicare e mettere l’antibiotico, e dopo posso far scorrere la pelle in giù senza problemi.I punti coperti danno un po' più fastidio di quando sono scoperti, ma sempre senza dolore.Fortunatamente non ho nessun sanguinamento dalla ferita e noto già che il gonfiore della pelle sta diminuendo.
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SERA POST-OPERAZIONE
Tornato a casa dalla clinica era ora di cena, non avevo molta fame, forse per l’ansia, mangio qualcosa di leggero e vado in camera.
Il medico mi ha detto che, se stavo attento, potevo tenere la benda che mi aveva messo fino al mattino dopo, quindi avrei dovuto urinare ma stando attento a non sporcarmi le garze (in ospedale spesso vi tengono lì fino a che non urinate, per sicurezza).
L’effetto dell’anestesia svanisce dopo qualche ora e inizio a sentire un dolore nella zona della ferita, infatti prendo dell’oki e tachipirina per calmare un po’ il dolore. Vado a dormire tranquillo con il ghiaccio a portata di mano, nel caso in cui dovessi svegliarmi per le erezioni notturne (purtroppo sono involontarie, non si può decidere di averle, quindi se il dolore sarà forte vi sveglierete e mettete sopra il ghiaccio).
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L’OPERAZIONE
Arriva il giorno fatidico dell’operazione. Avendo scelto di farla privatamente, posso recarmi alla clinica all’orario prestabilito, senza dover fare un ricovero già di mattina.
Se scegliete di farla in ospedale, dovrete andare in ospedale già dalla mattina per farvi ricoverare e aspettare il vostro turno, che può essere anche nel primo pomeriggio.
(Info: prima dell’intervento dovete andare a fare degli esami del sangue semplici per il pre-ricovero, necessari per l’operazione. Se lo fate in ospedale vi chiameranno qualche giorno prima per farli direttamente da loro)
Entro nella sala dei medici e mi fanno firmare i moduli per il consenso, conosco l’anestesista e faccio un breve colloquio con lui, per capire se fare un’anestesia locale o la sedazione blanda. Si può scegliere di fare quella che si vuole, ma l’accesso venoso vi viene comunque inserito per sicurezza.
Mi fanno togliere i vestiti, mettere il camice da operazione e, subito dopo, mi fanno entrare nella saletta chirurgica. Mi stendo sul lettino e mi inseriscono l’accesso venoso, mi mettono il saturimetro e mi legano con delle cinture (simili a quelle degli aerei) per evitare che mi muova durante l’operazione.
L’urologo comincia con l’anestesia locale alla base del bene, non troppo dolorosa, e continua con altre punture sull’asta, chiunque può dire quello che vuole, ma quest’ultime fanno un male cane, quindi se siete molto sensibili al dolore, vi consiglio un pò di sedazione.
Aspettato che l’anestesia abbia fatto effetto, cominciano con l’operazione, che dura circa 20/30 minuti e non sentite nulla (se l’anestesia fa effetto ahah). Finita l’operazione mi lasciano qualche minuto lì sul lettino per la medicazione e poi mi fanno rivestire con calma.
Dopo essermi rivestito mi fanno aspettare seduto qualche minuto per vedere se ho reazioni di qualche genere (alcuni quando si alzano, svengono per l’ansia), dopodiché il medico mi richiama e mi dà indicazioni sul post-operatorio.
Chiedete tutto quello che volete al medico, se avete qualche dubbio, lui è lì apposta per darvi tutte le informazioni possibili, quindi non abbiate imbarazzo (anche perché lui ha appena finito di operare il vostro arnese, quindi ormai non serve più ahah).
Esco dalla clinica con mio padre che mi ha aspettato e torno a casa tranquillamente con le mie gambe, avevo ancora l’effetto dell’anestesia, che svanirà qualche ora dopo.
Pro/contro sull’operazione da privato e da statale:
- Privato: i tempi di attesa sono molto brevi, sei da solo e non devi fare il ricovero già dalla mattina; contro, il prezzo si aggira intorno ai 1000 euro.
- Statale: non pagate nulla, la prestazione è identica; tempi di attesa molto lunghi, in media 4-5mesi in periodi normali; ora, causa covid, tempi molto dilatati (fino a 1-2 anni di attesa).
Sarete voi a scegliere, tenete conto che l’operazione è identica, quindi per la parte “medica” non c’è differenza, dipende dalle vostre disponibilità economiche e da quanto siete disposti ad aspettare.
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LA VISITA
Inizio questo racconto con la visita dall’urologo.
Per paura di far sapere a tutta la famiglia del mio problema, decido di andare privatamente da un urologo vicino a me, quindi evito il medico di base (amico di famiglia). Se voi, però, andate dal vostro medico, lui vi farà l’impegnativa e potrete fare la visita senza spendere un euro.
Comunque, arriva il giorno della visita, ce l’avevo nel primo pomeriggio. Mi sveglio già in ansia, avendo lette tante esperienze su internet ho visto che l’incubo di tutti è che l’amico lì sotto potesse “svegliarsi” e creare una situazione imbarazzante. Mi lavo bene prima di andare (per evitare situazioni spiacevoli) e mi dirigo all’ambulatorio.
Il dottore mi accoglie in maniera molto gentile e mi mette subito a mio agio, sà bene che quando si parla delle parti basse, tutti siamo molto imbarazzati. Inizia con l’anamnesi, mi fa domande su malattie particolari avute in passato o presenti e, subito dopo, mi chiede quale fosse il motivo della visita. Io gli spiego il problema e lui, senza nemmeno pensarci due volte, mi chiede di togliermi pantaloni e mutande e si stendermi sul lettino per la visita. Si mette i guanti e comincia a “controllare” il mio arnese, abbassa e alza la pelle del prepuzio più volte per controllare e, alla fine, esclama: “Sì, hai una fimosi non serrata, devi fare la circoncisione”.
Essendo la mia prima visita urologica, oltre a controllare la fimosi, mi dà un’occhiata anche alle “palline”, sia con palpazione che con ecografia ma, fortunatamente, non riscontra nulla, tutto nella norma.
Mi fa rivestire e mi spiega come funziona l’intervento nei dettagli, dopodiché mi chiede se avrei preferito farla tramite il SSN, quindi gratis ma con tempi di attesa lunghi (più di un anno o anche 2), oppure privatamente nella clinica dove lavora, con un tempo di attesa molto breve (2 settimane circa) ma con un costo.
Decido, causa pandemia di Covid e tempi di attesa lunghi, dopo aver parlato con i miei genitori, di farla privatamente e mi prenota l’operazione nella sua clinica dopo circa 10-12 giorni.
Consiglio n°1: discutete con il medico se fare una circoncisione parziale o totale, io ho lasciato a lui la decisione e mi ha spiegato che dipende da quanta pelle in eccesso c’è e dall’elasticità di essa, ma che lo vedrà una volta che mi opera. Ovviamente, se la situazione è regolare, farà come vorrei io, ovvero una parziale.
Consiglio n°2: sia che siate minorenni (e quindi obbligatorio il consenso dei genitori), sia che siate maggiorenni, parlatene senza vergogna con i vostri genitori, non vi prenderanno sicuramente in giro e, dato che questa condizione appare già da piccoli, è probabile che in parte lo sappiano già, e vi aiuteranno in tutto.
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Buonasera a tutti.
Sono un ragazzo di 22 anni che ha sempre saputo di avere un piccolo “problemino” nella zona che a noi maschietti fa più paura, ovvero il pene.
Alla mia veneranda età ho preso coraggio e sono andato a fare una visitina dall’urologo per cercare di risolvere questo problema (la mia paura più grande era l’intervento di circoncisione, non lo volevo fare, ma ho poi capito che è l’unica soluzione). L’Urologo mi ha prescritto la circoncisione e la farò a breve.
Con questo blog voglio raccontarvi la mia esperienza giorno per giorno, a partire dalla visita (che so spaventa molti, anche me) fino ai giorni dopo l’operazione, non solo per darvi forza e magari qualche consiglio, ma anche per darvi un’idea di quello che, se avete questo problema, vi aspetta.
Ps. Avevo già scritto alcuni post prima dell’intervento ma ho aspettato a pubblicarli per farlo una volta operato, dato che avrò tempo per la convalescenza.
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