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«Non ricordo più da quando la mia ombra abbia iniziato a chiamarsi Delusione, non ricordo più da quando non serva neanche voltarmi perché già so lei essere sempre lì, che accompagna altrove le personalità incontrate, ricordando loro il suo nome.»
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«Chiunque, a partire dalla nascita porta con se un tesoro, immenso e incomparabile. Quello che permetterebbe di ritornare su una sensata rotta, quello che qualunque cosa sia stata fatta riuscirebbe a trovare la soluzione, quello che conosce la vera realtà dei propri problemi indicando ogni volta una via d'uscita.
La volontà.
Ma questa, troppo debole, non si impone sulle scelte della mente. Essa, però, cerca di farsi sentire, tramite le emozioni.
Tocca a noi ascoltarla, attentamente.»
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«Oh, don't be afraid to know "what's around you", when it's "what's around you" to be afraid to not be able to discover who you are.»
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Ho sognato.
Non mi ricordo quasi mai dei miei sogni.
Seduta davanti ad una scrivania, con le lacrime agli occhi e una lettera che mi fissava. Non ho capito se fosse già scritta o se la stessi scrivendo leggendola:
«Ciao mamma,
spesso milioni di gesti e di discorsi non servono per arrivare dove si vorrebbe, perché questi si allontanano anzitempo dalla memoria. Per questo ti scrivo nero su bianco, nella speranza che queste parole non sbiadiscano.
Sono cresciuta con voi al mio fianco e ne sono grata, vi sono grata, ma da tempo sento che vorrei dimostrarvi e dimostrarmi quanto io sia realmente cresciuta, maturata. Da quello stesso tempo però vivo l'impossibilità di farlo perché incontro un ostacolo in voi.
Non è proteggendomi dai rischi il modo di non farmi raggiungere da loro, è non dandoni modo di preprarmi tramite le esperienze che essi potrebbero raggiungermi.
Ho imparato che nella vita le cose che contano, quelle davvero importanti, non capitano per caso ma devono essere costruite ed io voglio essere libera di cercarle e di costruirle.
Io vi vedrò sempre come la mia patria dove fare ritorno per sentirmi amata, ma devo scoprire il mondo intorno e lontano da me per apprezzare e disprezzare, volere e lasciare, iniziare e finire quello che ancora non conosco.
Ho bisogno di diventare una donna e diventandolo non perderò il mio essere vostra figlia, soltanto non sarò più la vostra bambina. Vi voglio vicini a me, con l'amore che provate per me, mentre cercate di essere il mio trampolino, non la mia gabbia.
Mamma, ti sto scrivendo con una penna tra le mani, con gli occhi lucidi, qualche lacrima e con tanti rimpianti nei ricordi creati non per mio volere. Permettimi di vivere a modo mio, ti prometto che mi vedrai essere felice.».
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Bloccato in una generazione in cui la lealtà è solo un tatuaggio, l'amore è solo una citazione, la felicità è un mito, ed essere falsi è uno stile di vita.
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«La vita è come una giostra, funziona se hai il coraggio di cercare ed usare i gettoni. Altrimenti la guardi arruginirsi e per quanto divertente, pericolosa ed avvincente potrebbe essere, senza gettoni lei resta lì, immobile...»
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Vige una regola dove l'essere ascoltati si muove in funzione di quanto si è disposti a parlare di sé. Vige, inoltre, un'altra regola dove l'essere ascoltati può raggiungerci in modo più promettente e costruttivo in funzione di quanto non si cerca l'ascolto in persone che stiamo idealizzando o che vorremmo ci ascoltassero.
Brevemente, bisogna essere curiosi e aperti ad ogni interazione per trovare chi riesce a farci sentire ascoltati.
tanto a nessuno importa, tanto nessuno ascolta
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Con la consapevolezza di comporre versi più rumorosi delle mie urla:
«Ho osservato tramonti su straordinari orizzonti, ho guardato cieli stellati danzarmi sopra la testa, ho visto tanti irripetibili preziosi momenti. Ho visto tanto senza qualcuno accanto, ho fotografato tutto con i miei occhi creando cartoline mentali che già sapevo si sarebbero sbiadite non potendo essere spedite.»
Questo per ripetermi, per l'ennesima volta, che sarebbe oltremodo prezioso trovare una persona che voglia continuare a sentirsi meritevole di condividere dei passi con me.
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Morirei oggi stesso, per il dolore che la consapevolezza di non poter scoprire altro, oltre a ciò che già so, mi causerebbe..
Se il mondo dovesse finire domani, tu cosa faresti?
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«Ormai troppo spesso mi sento come un grido che, provando a stagliarsi tra la folla del mondo, risulta esser sordo per chiunque gli è attorno. Un grido, infranto, che vorrebbe soltanto essere considerato, che vorrebbe essere capito, che porta il fardello di ennesime incomprensioni ed ennesime delusioni.»
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«Parlare di sé.
È un gesto che molti imparano a fare ma che, per l'importanza che gli si attribuisce, porta inevitabilmente a delusioni: come fossimo un libro che viene sfogliato ogni volta e, senza esser letto, viene inutilmente sgualcito. Così, prima che possiamo rendercene conto, raccontarci diventa poco alla volta più sbiadito, irrisorio, perdendo piccole parti della sua bellezza.
Impossibile sapere se può valere la pena parlare di sé, ma bisogna continuare a correre questo rischio.»
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«I colori della vita vengono resi più vivaci anche da banalità, da semplici aspetti e la meraviglia è dietro all'angolo più smussato, all'ombra di un riflesso che può solo apparire com'è, se lo si guarda dalla giusta prospettiva.»
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Più vai in profondità e più ti accorgi di quanto è lontano quel fondo che i superficiali si illudono di toccare.
Non pensarti mai arrivato.
Continua a cercare.
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Un signore passandomi accanto in riva al mare, notando il mio, appena ultimato, bellissimo castello di sabbia, mi disse:
«Sai, nei tuoi occhi vedo la paura di nemmeno ritrovare le fondamenta della tua sontuosa opera l'indomani mattina. L'impegno è prezioso, ma non lo si può dare in pegno, è una cosa inestimabile, ma la si può però sigillare nella propria mente. Il rischio che nella realtà non abbia più un riscontro non cesserà mai. Porta con te ogni granello che hai usato per costruire questo castello di sabbia e non avrà importanza come verranno disposti, tu saprai riconoscere ciò che di irreplicabile per te significano, il tuo impegno.».
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«C'è chi preferisce star male per aver perso qualcosa, anche di mai esistito per l'altra persona, piuttosto che star male per non aver avuto qualcosa da vivere.»
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Lasciatemi dire questo: se incontri un solitario, non importa cosa ti dice, non è perchè si gode la solitudine. E' perchè ha provato a mischiarsi al mondo prima, e le persone continuano a deluderlo.
Jodi Picoult
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