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Riflessioni Analogiche
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riflessionianalogiche · 5 years ago
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Molti si chiedono: “Perchè usare la pellicola ancora oggi?”, ecco sette buoni motivi per scattare foto in analogico.
n.b. Il 7 è un numero usato anticamente per indicare la totalità e la completezza.
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riflessionianalogiche · 5 years ago
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Hasselblad 500 CM
L’Hasselblad 500 CM è una macchina medio formato analogica, prodotta dal 1970 al 1992.
La casa produttrice in Svezia, fu fondata dall’ingegnere e inventore svedese, Victor Hasselblad.
La fotocamera è totalmente meccanica ed è sostanzialmente una scatola a cui ci si aggancia da un lato l’obiettivo e dall’altro un magazzino che contiene la pellicola.
La semplicità unita al genio costruttivo, hanno reso questa macchina fotografica praticamente indistruttibile, in più le Hasselblad sono dotate di una serie magnifica di obiettivi Zeiss. E non è un caso se gli astronauti della Nasa andati sulla Luna nel 1969, avevano delle Hasselblad per scattare fotografie!
Le ottiche Carl Zeiss per le Hasselblad della serie 500, hanno l’otturatore centrale che sincronizza con il flash su tutti i tempi di scatto, la focale considerata “normale” per il medio formato è l’80mm (per il piccolo formato invece è il 50mm) che si chiama Planar, ed è il meno ingombrante della serie di ottiche che copre le focali dal 30mm al 500mm. Sono ottiche decisamente robuste e pesanti, ma dobbiamo ricordare che coprono il formato della pellicola 6x6, ovvero 55mm x 55mm.
Il magazzino che contiene la pellicola è intercambiabile inserendo il “volet”, così facendo possiamo sganciare un magazzino con una determinata pellicola, prima di aver finito il rullo e metterne un altro con una sensibilità iso diversa o per alternare scatti in bianco e nero con quelli a colori.
Nella parte superiore del corpo macchina c’è il mirino, detto anche pozzetto, che permette di osservare l’inquadratura (invertita destra-sinistra) sul vetro di messa a fuoco, volendo anche attraverso una lente di ingrandimento alloggiata nella prima antina del meccanismo, che funge da coperchio quando lo stesso è chiuso.
Sul campo l’Hasselblad è una macchina fotografica “meditativa”. Avere solo 12 foto a dispozione spinge a ragionare bene prima di scattare. Valutare con cura l’inquadratura, la messa a fuoco, la luce, e l’esposizione sono operazioni che meritano la giusta attenzione. Il cavalletto per questo è decisamente utile, ma non sempre indispensabile, bisogna però ricordare che il movimento dello specchio può generare facilmente il micromosso anche ad 1/125’.
Il formato quadrato non è facile da gestire, non ti regala nulla, forse perché siamo abituati a vedere (per es. i film e la tv) e fotografare in rettangolare, spesso il formato 24x36 aiuta a trovare una buona inquadratura. Il quadrato invece è meno istintivo, ma proprio per questo più stimolante e con un po' di pratica e di studio impariamo a previsualizzare in 6x6.
Consiglio l’Hasselblad 500 CM a chi ha già una certa pratica di tecnica fotografica e vuole “salire di livello” nel fantastico mondo dell’analogico. La qualità del medio formato rispetto al piccolo non è paragonabile, ma tutto ha un prezzo: costa di più, pesa di più ed è anche più rumorosa (se volete una 6x6 estremamente silenziosa vi consiglio una vecchia Rolleiflex).
Insomma, per andare in giro a scattare le foto con una macchina del genere dovete essere molto motivati e appassionati, ma una volta che vedrete un bel negativo di pellicola 120 e la resa che otterrete nelle stampe, probabilmente non tornete più indietro.
Questa macchina si trova tra i 500 e i 1000€, dotata dell’obiettivo Zeiss Planar 80mm f2,8 e di un magazzino.
Per scoprire in quale anno è stata costruita una vecchia Hasselblad c’è un piccolo trucco; i numeri di matricola sono preceduti da due lettere che (tramite questa chiave) permettono di risalire all'anno di produzione.
Specifiche tecniche:
Fotocamera: reflex monobiettivo con fotogrammi 6x6 cm
Innesto obiettivi: baionetta Hasselblad
Mirino: a pozzetto intercambiabile
Schermo di messa a fuoco intercambiabile, con lente di Fresnel a cerchi di 1/8 di mm e croci di riferimento al centro
Esposimetro: disponibili 2 mirini a pentaprisma (accessori) con esposimetro incorporato
Otturatore: di tipo centrale, marca Synchro-Compur, incorporato in ciascun obiettivo. I tempi vanno da 1/500 a 1 secondo, più B
Avanzamento pellicola: manovella di carica con caricamento non additivo e rotazione di 360°
Dorso portapellicola (magazzino): intercambiabile
Contafotogrammi: additivo, incorporato in ogni magazzino, con azzeramento automatico ad ogni cambio di pellicola
Dimensioni: 170x109x104 mm
Peso: 1.390 grammi
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riflessionianalogiche · 5 years ago
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Nikon FE
La Nikon FE è una macchina fotografica reflex 35 mm prodotta dal 1978 al 1983.
Uscita dopo la FM che era completamente meccanica, la FE non venne accolta dal mercato con grande entusiasmo perché i fotografi di allora, non si fidavano dell’elettronica.
Sono passati più di quarant’anni e questa macchina rimane una delle più affidabili mai prodotte dalla Nikon. E’ più piccola e leggera della professionale F3, costava (e costa) molto meno, ma non ha nulla da invidiare alla sorella maggiore.
E’ stata la mia prima macchina fotografica e la consiglio a tutti coloro che vogliono imparare a scattare in manuale con una reflex. Il mirino fornisce tutte le informazioni necessarie e basta un colpo d’occhio per vedere quanto si sovra o sottoespone. I vetrini di messa a fuoco sono intercambiabili dallo standard “K” con altri due (“B” ed “E”).
I tempi di esposizione vanno da 1/1000’ si secondo ad 8 secondi (in manuale), e offre anche la possibilità selezionando “auto”, di lavorare in automatismo a priorità di diaframma e cioè, selezionando noi il diaframma, la macchina sceglie automaticamente il tempo di esposizione corretto.
Nella ghiera dei tempi, oltre alla posa “B” compare anche “M90” che corrisponde al tempo meccanico di 1/90’ di secondo che permette di scattare anche con le pile esaurite, calcolando l’esposizione con un esposimetro esterno o con la famosa regola del 16.
La macchina ha comunque una spia per il controllo del livello di carica delle 2 batterie LR44 che sono minuscole e di facilissima reperibilità, consiglio comunque di averne sempre due di scorta.
Sul campo la Nikon FE si dimostra molto discreta (esisono due colorazioni cromata e nera), e facilmente trasportabile perché anche se fatta di duro metallo, è piccola e leggera, lo scatto produce  un bel suono delicato e quindi poco udibile.
Nel mercato dell’usato si trova tra i 100 e i 200€ solitamente con un 50 mm Nikkor incluso, e secondo me è una delle migliori macchine come rapporto qualità-prezzo oggi disponibili. E’ facilmente riparabile a differenza di altre marche e modelli, e offre una miriade di ottiche usate (serie Ai e AI-S e AF-D) di ottima qualità.  
Specifiche tecniche:
Mirino: pentaprisma fisso, con copertura del 93% e ingrandimento del 0,86x
Schermo di messa a fuoco intercambiabile
Segnali visibili nel mirino: ago dell'esposimetro, scala dei tempi, diaframma
Esposimetro: semi spot, con 2 cellule al silicio                                           
Esposizione: manuale e automatica a priorità del diaframma
Sensibilita': 12-4000 ASA                                                                 
Otturatore: elettromeccanico con tendine metalliche a scorrimento verticale
Tempi: da 8 secondi a 1/1000 di sec. più la posa B                      
Autoscatto: meccanico con ritardo di circa 10 secondi                          
Innesto obiettivi: a baionetta tipo Nikon AI                                  
Avanzamento pellicola: leva di carica con movimento singolo di 135° 
Alimentazione: 2 pile all'ossido d'argento da 1,5 volt, tipo V-76        
Dimensioni: 142x58x90 millimetri solo corpo                                              
Peso: 590 grammi solo corpo
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riflessionianalogiche · 5 years ago
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Olympus Mju II
La Olympus Mju II è la fotocamera più piccola ed economica della nostra serie, (Negli Usa è chiamata Olympus Stylus Epic).
Questa super compatta prodotta dalla casa giapponese dal 1997, rientra nella categoria delle “punta e scatta”, quelle macchine cioè che non necessitano di grandi conoscenze tecniche per riuscire a portare a casa una buona foto. Niente ghiera dei tempi, dei diaframmi, niente esposimetro e niente impostazione iso, bisogna solo puntare e scattare perché pensa a tutto lei.
Gli unici controlli che abbiamo in fase di ripresa sono: attivare/disattivare il flash, attivare/disattivare l’esposimetro spot, attivare/disattivare l’autoscatto.
La Olympus è dotata di un obiettivo 35mm, f/2.8, di buona qualità, specialmente considerando le sue dimensioni assai ridotte. Dal video si nota che l’ottica fuoriesce nel momento dello scatto per poi rientrare all’interno della macchina, soluzione adottata per contenere gli ingombri della fotocamera che misura infatti solo 108×59×35mm per un peso di 135g senza batteria. Queste caratteristiche la rendono estremamente facile da portare sempre con se, è veramente tascabile e quindi può diventare una compagna di “avventura” in qualsiasi occasione.
Sul campo si dimostra facile da usare e molto discreta. L’autofocus non è velocissimo, ma reattivo quanto basta per la maggior parte delle situazioni. Il mirino è un po’ piccolo, ma risulta relativamente comodo anche per chi porta gli occhiali (come me), all’interno di esso compaiono due led: uno verde e uno arancione che avvisano della messa a fuoco avvenuta e del pronto flash; ricordo che è un mirino galileiano e che quindi avvicinandosi al soggetto da fotografare, bisogna compensare la parallasse con l’ottica.
Quando la macchina si accende (facendo scorrere lo sportellino anteriore) è impostata automaticamente con il flash attivo, quindi se non si vuole essere troppo notati bisogna ricordarsi ogni volta di disattivarlo.
Consiglio la Olympus Mju II a chi già possiede un’altra macchina analogica, magari reflex o medio formato, perchè questa super compatta è uno strumento utile a “prendere appunti” e a realizzare delle buone foto sempre e ovunque, ma i controlli sull’esposizione inesistenti e l’ottica fissa, ne limitano le possibilità creative.
La piccola Olympus si trova ovviamente solo usata, e purtroppo a prezzi estremamente variabili. Fino a pochi anni fa la si poteva trovare anche a 10-20€, mentre oggi la sua quotazione ha raggiunto cifre decisamente maggiori che vanno dai 100 ad oltre i 200€. Con un po’ di pazienza e di fortuna, magari cercando tra le cianfrusaglie di un mercatino, possiamo ancora fare un affare. Prima però avete controllato bene nella soffitta e nei cassetti a casa della nonna? Magari è lì che vi aspetta!
Specifiche Tecniche:
Obiettivo: 35mm, f/2.8, messa a fuoco 0.35m-infinito. (4 elementi in 4 grouppi)
Autofocus: attivo multi-raggio con blocco della messa a fuoco
Formato pellicola: pellicola 35mm con codice DX ISO da 50 a 3200
Esposizione: automatica gamma di EV 1-17, f/2.8, 4s -f/11, 1/1000s
Autoscatto: (ritardo di 12 secondi)
Avvolgimento: automatico e riavvolgimento automatico al temine del rullino
Flash: con bilanciamento del colore integrato. Ricarica in 3.5 secondi
Modalità Flash: Auto, riduzione occhi rossi, soppresso,forzato/di riempimento
Alimentazione: una pila 3V litio CR123|CR123A
Dimensioni: 108×59×35mm
Peso: 135g (senza batteria)
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riflessionianalogiche · 5 years ago
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Ciao, mi chiamo Alessandro Di Meo e sono un fotogiornalista professionista da circa vent’anni. Nel 2013 ho vinto il Premio Ischia Internazionale di giornalismo e le mie foto sono state pubblicate dai più importanti giornali nazionali e internazionali.
Nel 2000 mi sono diplomato all’Istituto di stato per la cinematografia e la televisione Roberto Rossellini in tecnico del cinema e della televisione e in fotografo di scena e fotoreporter; attualmente sto frequentando l’ultimo anno di un corso di laurea in Comunicazione, tecnologie e culture digitali, presso l’Università La Sapienza di Roma.
La fotografia è per me sia un lavoro che una passione, ma quella analogica è il mio più grande amore.
In questo blog darò informazioni e consigli sulla scelta dell’attrezzatura, attraverso dei test di alcune macchine fotografiche a pellicola che uso regolarmente da diverso tempo. 
Se avete domande o dubbi, scrivete nei commenti sotto i post.
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