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Quindici e quindici finalmente l’aliscafo parte. Venerdì, ultimo giorno lavorativo di una settimana che ho trascorso facendo il pendolare tra Santa Marina Salina e Milazzo. Da lunedì la mia sveglia, alle quattro del mattino, mi ricorda che devo svegliarmi per prepararmi ed andare a prendere l’aliscafo delle 06,15 per Milazzo. Ho voluto sottopormi a questo stress per restare vicino a mio figlio, ma mi rendo conto che, molto probabilmente, è una necessità solo mia. Con l’avanzare dell’età avverto sempre più la necessità di stare vicino a mio figlio e faccio mille pensieri, cercando di trovare quello giusto, per avere un’idea che mi consenta di realizzare un qualcosa che possa essere utile al suo futuro.
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Ritorno a Salina
Anche oggi l’aliscafo da Milazzo ha portato 10 minuti di ritardo. Ormai è cronico e non ci si fa più caso, se non fosse per quella fastidiosa calura, rotta ogni tanto da un alito di aria fresca, che si percepisce sotto la pensilina innanzi il molo di attracco degli aliscafi. Il tutto è gravato dalle mascherine che limitano il respiro già affannoso.
Durante i minuti d’attesa penso e ripenso alla casa di Salina, penso a quanto sia divenuto oneroso il mantenimento, penso che quest’anno ricorrono vent’anni da quando, fatta la divisione con lo zio Nino, entrammo in possesso di questa struttura rimasta in totale abbandono dal 1983.
Ricordo che fui parecchio felice di questa divisione, finalmente, pensavo, avrei potuto concretizzare i miei sogni e cioè realizzare un Bed and Breakfast e crearmi un’attività turistica da affiancare e al più presto sostituire, al lavoro precario che da un decennio esercitavo da impiegato al Comune di Milazzo.
Ancora non lo sapevo, ma mi illudevo
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Attendo il mio turno per il prelievo del sangue e raramente ricordo un'attesa così lunga.
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È una porta che si apre piano, piano, piano, ad un certo punto della tua vita, ma una volta aperta è una porta spalancata.
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Emozioni
Sapevo che la tensione mi avrebbe preso, ma non credevo così tanto, mio figlio a scuola a sostenere l’esame di terza media ed io in ufficio a sperare, con tutto me stesso, che si mantenga lucido e riesca a dare il meglio per superare la prova. Lui è il sesto della giornata, o meglio del pomeriggio. Katia mi elenca, inviandomi sms, i compagni che lo recedono nell’interrogazione, 4 Josè, 5 Fabio ed ecco, adesso Antonio è chiamato in aula. La tensione sale. Sono consapevole che la sua preparazione non è ottimale, ma spero che le continue ripetizioni di questi giorni lo aiutino a ricordare. Mentre lavoro, un trillo del telefono mi avvisa che è arrivato un nuovo messaggio da Katia, lo leggo e capisco che la situazione sta diventando critica, mi dice che ad Antonio hanno tolto la mappa concettuale. Il telefono tace da venti minuti ma sembra che il tempo adesso stia scorrendo più lentamente del solito, non riesco a pensare, adesso voglio solo che finisca tutto, a prescindere dal risultato. Anche il tempo non è felice, distacco il mio sguardo dal monitor e lo proietto fuori dalla finestra, il cielo è coperto da grigie nuvole da cui si scioglie una lenta pioggia. Sta passando troppo tempo per un’interrogazione, mando un nuovo messaggio a Katia chiedendo semplicemente: “ha terminato?”. Non ricevo risposta. Il mio animo è rassegnato, se non dovesse andare bene, spero che questa situazione serva a maturare Antonio, che capisca che i risultati si ottengono solo se si è disposti a fare un minimo di sacrifici. Ad un tratto, finalmente, il telefono squilla, mi appare l’icona di casa, rispondo e dall’altro lato la voce di Antonio mi emoziona con un gioioso “papàaaaaaa”. Subito lo investo con una serie di domande: “com’è andata? quanto ti hanno tenuto? come mai ti hanno tolto la tesina? ma ti sei confuso? Lui mi risponde semplicemente: “papà, ormai è finita”, quasi a volermi significare che ormai ciò che più conta e che un’ altra piccola pennellata sia stata disegnata nel grande quadro della sua vita, il resto si vedrà!!!!!!
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Esami Scuola Media
Stamattina Antonio ha ripetuto qualcosa della tesina, in modo particolare le parti riguardanti l’inglese ed il francese. La situazione è molto critica, deve ripetere ancora molte volte per avere padronanza della materia.
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I’m a sucker for a spinach, cucumber & tomato salad, although instead of dressing I usually just add fresh lemon juice and it tastes amazing! I also love adding nuts &a seeds, herbs from my garden and whatever other veggies we have lying around.
Daily fitspo blog 🌷
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